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COMUNE DI FIUGGI

PROVINCIA DI FROSINONE

VERIFICA DEMANIALE

RIGUARDANTE LA RICOGNIZIONE E LA DELIMITAZIONE DELLE TERRE SOGGETTE AL REGIME GIURIDICO DEGLI USI CIVICI GESTITE DAL COMUNE DI FIUGGI ALL’INTERNO DEL TERRITORIO COMUNALE

RELAZIONE GENERALE

Roma, 30 settembre 2017 IL PERITO DEMANIALE P.A. ALESSANDRO ALEBARDI

1 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

Verifica Demaniale

Riguardante l’accertamento e sistemazione delle terre soggette al particolare regime giuridico degli usi civici gestite dal Comune di Fiuggi all’interno dell’intero territorio comunale.

1. Panoramica del territorio di Fiuggi (FR), con vista sul centro abitato di Fiuggi.

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SOMMARIO:

1. Premessa, pag. 4 2. Identificazione dei terreni, pag. 7 3. Cenni storici, pag. 8 4. Dati generali e territorio, pag. 28 5. Regime giuridico degli usi civici, pag. 30 6. Linee guida della ricerca, pag. 50 7. Descrizione degli atti demaniali compiuti per il territorio comunale di Fiuggi, pag. 55 8. Individuazione delle terre ancora soggette agli “usi civici”, pag. 129 9. Operazioni demaniali da svolgere, pag. 151

2. Palazzo comunale di Fiuggi (FR).

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1 - PREMESSA

La Regione con il Decreto del Presidente della Regione Lazio Renata Polverini n. T00229 del 18 giugno 2012 (Allegato “1”), nominava lo scrivente Perito Agrario Alessandro ALEBARDI, con studio a Roma in Via Francesco Azzurri n. 16, iscritto al Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari laureati della Provincia di Roma con il n. 630 e nell’elenco dei Periti Demaniali della Regione Lazio, ai sensi della legge regionale n. 8/86, con il n. d’ordine 5, perito demaniale << ... per la sistemazione delle terre di uso civico gestite dal Comune di Fiuggi, in applicazione della normativa nazionale e regionale vigente in materia; … >>.

Per l’espletamento delle operazioni di Verifica Demaniale ed il deposito degli elaborati peritali mi veniva concesso un periodo di tre anni << … a partire dalla data di sottoscrizione dell’accordo … >>, prorogabile solo in caso di valide ed oggettive motivazioni, da intendersi “Convenzione”, da sottoscriversi fra lo scrivente Perito Demaniale e l’Amministrazione comunale di Fiuggi. Il 18 luglio 2012 veniva sottoscritto dallo scrivente il “Verbale di accettazione incarico”, unitamente all’allora Sindaco Fabrizio MARTINI ed al Direttore Regionale Dott. Roberto OTTAVIANI, con il quale mi veniva richiesto di svolgere i seguenti adempimenti: sulla scorta dell’indagini storiche e giuridiche svolte in precedenza e di ogni altro atto e documento giacente presso i vari archivi, di procedere ad una ricognizione del territorio, a seguito della quale di redigere apposita Relazione Generale (1° Fase), nella quale devono essere riportati, distintamente, i dati catastali relativi al demanio collettivo residuo del Comune di Fiuggi ed alle eventuali terre di proprietà privata ancora gravate da usi civici con allegati.

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Sulla scorta della predetta Relazione Generale, e dopo la pubblicazione senza opposizioni della stessa – o parti di essa – presso il Comune di Fiuggi, dovrò procedere alla sistemazione dei diritti civici accertati (“2° Fase”), redigendo per i:  DEMANI COLLETTIVI: A) Proposte di legittimazione per i terreni illegittimamente occupati per i quali ricorrono le condizioni previste dagli artt. 9 e 10 della legge n. 1766/27; B) Proposte d’alienazione per i terreni illegittimamente occupati, ma diversi dai precedenti, per i quali non è possibile il ritorno all’originaria destinazione, ai sensi dell’art. 12 legge n. 1766/1927 ed art. 39 R.D. n. 332/28; C) Proposte di mutamento di destinazione o di sdemanializzazione di terreni collettivi interessati da opere pubbliche od a carattere pubblico la cui realizzazione non è stata formalmente autorizzata dall’Organo Tutorio, ai sensi dell’art. 12 legge n. 1766/27 ed art. 41 del R.D. n. 332/1928; D) Proposte di reintegra dei terreni riconducibili all’originaria destinazione per i quali non ricorrono le condizioni previste dagli artt. 9 e 10 della legge n. 1766/27; E) Proposte di alienazione di terreni edificati ed edificabili ai sensi dell’ex art. 8 della l.r. n. 1/86 e s.m.i..  TERRE PRIVATE GRAVATE DA USI CIVICI: A) Proposte di liquidazione degli usi civici sulle terre di proprietà privata ai sensi degli artt. 9 e 10 della legge n. 1766/27.

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Il giorno 19 aprile 2013 il Consiglio Comunale di Fiuggi, con la deliberazione n. 17 (Allegato “2”) – resa immediatamente esecutiva – sostanzialmente prendeva atto della nomina dello scrivente quale Perito Demaniale dell’Ente, e contestualmente approvava la bozza di convenzione contenente la descrizione delle operazioni peritali da svolgere, modalità, tempi e compensi professionali. In data 3 giugno 2013 (Determina S.A.T. n. 262 del 17 giugno 2014) veniva sottoscritta tra le parti la suddetta “Convenzione”, e di fatto veniva dato inizio formalmente alle operazioni peritali per l’espletamento della Verifica Demaniale.

Immediatamente, per il normale svolgimento delle operazioni peritali mi recavo presso la sede in Roma del Commissariato per la liquidazione degli usi civici di Lazio, Umbria e Toscana, per effettuare l’accesso ai suoi archivi, luogo ove sono custoditi sia i fascicoli amministrativi di tutti i Comuni della Regione Lazio che quelli relativi ai contenziosi in corso ed esauriti delle Regioni Lazio, Toscana ed Umbria.

Successivamente mi recavo presso l’Archivio di Stato di Frosinone per la verifica del fondo “Atti demaniali”.

Poi, ho proceduto all’esame degli incartamenti depositati presso gli archivi dell’Ufficio usi civici e demani collettivi della Regione Lazio, siti a Roma in Via del Serafico n. 107, lo studio della situazione catastale attuale (Catasto Terreni e Catasto Fabbricati) e passata, sia presso l’Agenzia del Territorio di Frosinone, lo studio per quanto è stato possibile dell’archivio storico del Comune di Fiuggi, ed, infine, con l’ausilio di alcuni funzionari della stessa Amministrazione comunale e d’alcuni indicatori locali, ho effettuato numerosi ed accurati rilevamenti effettuati direttamente in campagna per l’assunzione degli ulteriori dati tecnico-planimetrici all’uopo occorrenti.

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2 - IDENTIFICAZIONE DEI TERRENI

Il comprensorio oggetto della presente Verifica Demaniale riguarda l’intero territorio comunale di Fiuggi (Fr), il quale nel Cessato Catasto – Stato Ecclesiastico – Provincia di Campagna, Delegazione di Frosinone, Governo di Guarcino, Comune di Anticoli, era individuato nelle Sezioni 1° denominata Tre Cone e 2° denominata Anticoli, le cui mappe sono state elevate dalla mappa che esisteva presso la Cancelleria del Censo di Anagni aggiornata a tutto il 29 ottobre 1862. Nel vigente Catasto Terreni (Codice: A310), la cui data d’impianto risale agli anni trenta, la superficie comunale ascende a complessivi Ettari 3.366.89.34, comprese le strade, le acque pubbliche e le aree occupate dai fabbricati urbani. All’interno del suddetto territorio le porzioni ancora soggette al particolare regime giuridico degli usi civici, alla luce degli Atti Demaniali consultati, sono state identificate in trentanove distinti elaborati grafici su base catastale[1], tratti dalle tavole del vigente Catasto Terreni del Comune di Fiuggi, dotate per maggiore chiarezza e completezza ognuna d’apposita Legenda[2].

1 Fogli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38 e 39. 2 Colorazione rossa “Demanio Collettivo Comune di Fiuggi in libera disponibilità”; Colorazione rossa con retinatura trasversale “Demanio Collettivo Comune di Fiuggi occupato abusivamente”; Colorazione rossa con retinatura trasversale doppia “Demanio Collettivo Comune di Fiuggi mutato di destinazione d’uso”; Colorazione blu “Demanio Collettivo Comune di Fiuggi sdemanializzato”; Colorazione bianca “Terreni di proprietà privata liberi da usi civici”; Colorazioni con tonalità verdi “Terreni allodiali”.

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3 – CENNI STORICI

È utile per comprendere le vicende che hanno riguardato la questione specifica degli usi civici nel territorio comunale di Fiuggi, riportare alcuni cenni relativi agli eventi storici che lo hanno caratterizzato, sulla scorta della consultazione della principale bibliografia utile e disponibile. Le più antiche testimonianze della presenza di insediamenti umani nell’area intorno a Fiuggi sono rappresentate dal ritrovamento di parti di palafitte di età pelasgica. I Pelasgi erano una popolazione che abitava la Grecia e altre parti dell’Asia minore prima dell’arrivo delle popolazioni elleniche; secondo la storiografia greca antica, ricca però di nozioni mitiche e leggendarie, i Pelasgi giunsero nell’Italia meridionale e centrale guidati dal leggendario re Nana intorno al 2500 a.C., risalendo le coste adriatiche e giungendo poi nel versante tirrenico. Notizie più certe e numerose risalgono al periodo ernico (VII secolo a.C. – IV secolo a.C.), fase storica che prende il nome dagli Ernici, popolazione italica organizzata nella zona in una confederazione che raggruppava più città tra cui Anagni, Alatri, Veroli, Ferentino, Affida, Olibanum, Guarcino, Boville e Capitolum Ernicorum (oggi Piglio). Tra queste città vi era anche Felcia, il cui nucleo abitativo corrispondeva all’attuale insediamento di Fiuggi; nella confederazione ernica Felcia era una delle città più piccole, ma anche di più antica fondazione. Gli Ernici erano una popolazione montanara insediatasi in età preromana lungo il corso del fiume Sacco e del suo affluente Cosa; il loro territorio confinava a nord con quello degli Equi, mentre a sud-ovest con i Volsci, ad est con i Marsi ed a nord-ovest con i Latini. Dal punto di vista politico gli Ernici erano raggruppati in sedici cantoni riuniti in “foedus”, confederazione che aveva il suo centro morale e religioso nella città di Anagni.

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Numerose testimonianze sugli Ernici si ritrovano in tutte le fonti storiche romane e i giudizi sono unanimemente positivi, spesso volti a sottolinearne le capacità guerresche; Dionigi di Alicarnasso li definì come il migliore popolo italico del basso Lazio. Il nucleo originario dell’abitato di Felcia sorgeva nella parte più alta dell’attuale Fiuggi (oggi chiamata “Fiuggi alta”). Tale agglomerato presentava tutte le strutture tipiche della civiltà ernica, era cioè arroccato su un rilievo roccioso facilmente difendibile e fortificato, e l’abitato era diviso in due parti, una zona più alta (“Arx”) maggiormente difesa e più difficile da espugnare, e una zona più bassa (“Plagae”) dove si trovavano gli insediamenti abitativi e si svolgeva la vita urbana[3].

Le poche fonti a disposizione degli storici hanno poi permesso di collocare intorno al 600 a.C. l’elaborazione di una scrittura “nazionale” ernica; questa venne sostituita da una scrittura genuinamente latina in seguito all’annessione a Roma del centro ernico più importante, Anagni, sottomesso nel IV secolo a.C., dopo lo scoppio di una rivolta antiromana[4]. Gli Ernici dopo varie alleanze, scontri e patti con Roma furono definitivamente assoggettati all’Urbe da Appio CLAUDIO nel 367 a.C. Di Felcia, durante il periodo romano, si hanno scarsissime notizie; le uniche informazioni sono rintracciabili in alcune memorie brevi e lacunose, più o meno sorrette dalla tradizione popolare, dalle quali si evince come Felcia fu una delle stazioni poste sulla via Prenestina, importante strada che univa Roma a Preneste (l’attuale Palestrina). Altre notizie su Felcia in età romana sono state fornite dallo storico Domenico Antonio PIERANTONI (1646-

3 D’AMICO Carlo, Fiuggi: le radici anticolane. Il linguaggio e le strade, Comune di Fiuggi Editore, Fiuggi 1993, pag. 3-4-5. 4 PESANDO Fabrizio, L’Italia antica, culture e forme del popolamento nel I millennio a.C., Carocci Editore, Roma 2005, pag. 109-110.

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1727), che mise in evidenza come probabilmente le celebri fonti di Fiuggi erano già note ai romani con il nome di “Fons Arilla”[5]. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C.), Felcia, la quale, come vedremo in seguito, assunse nel medioevo il nuovo nome di Anticoli di Campagna), venne inglobata nel Ducato Romano, circoscrizione amministrativa dell’Impero Bizantino in vigore dal VI secolo al 751 d.C. e comprendente buona parte dell’odierno Lazio e un’area ridotta dell’Umbria meridionale. Il Ducato Romano faceva parte dell’Esarcato d’Italia, che riuniva tutti i possedimenti bizantini in Italia ed aveva sede a Ravenna. Questo era circondato dal Regno Longobardo e nacque proprio come un tentativo di voler preservare e conservare la cultura romana dall’invasione dei Longobardi, iniziata nel 568. Tuttavia il Ducato Romano non era chiuso ermeticamente verso l’esterno ma subì influssi culturali e sociali dagli stessi Longobardi, come dimostrato dalla presenza di alcuni nomi di tale origine, documentati a partire dal XII secolo anche ad Anticoli di Campagna. La massima personalità politica all’interno del Ducato Romano era il Dux Romae; questo era in carica per tre anni, rivestiva le funzioni di capitano delle forze militari di stanza nel territorio e rispondeva direttamente all’Esarca di Ravenna. Era presente anche la figura del Pontefice, che in questa fase era sottoposto alla giurisdizione imperiale; il Papa era quindi un suddito dell’Imperatore, come confermano le vicende di papi recatisi o convocati a Costantinopoli, talvolta trattati in modo umiliante o tenuti prigionieri. Tuttavia, mentre per l’imperatore il Pontefice in questa fase era solamente un funzionario, la cui elezione doveva essere approvata da Costantinopoli per essere valida, per il

5 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 7.

10 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 popolo, fin dall’epoca di Gregorio I (590-604) era divenuto la massima autorità civile dell’Urbe e del Ducato Romano[6]. Nel 767 papa Stefano III, dopo aver risolto una difficile situazione interna che lo vide dover affrontare l’antipapa Costantino, laico esponente dell’aristocrazia romana attratto dalle ricchezze di Roma, riaffermò il suo primato sull’Urbe e decise di riconquistare e riportare all’obbedienza del pontefice i territori dell’ex Ducato Romano – che cessò di esistere nel 751 – che rientravano nelle mire espansionistiche dei Longobardi. Le offensive di Stefano III ebbero successo grazie all’appoggio di GRAZIOSO, un noto e abile uomo d’armi che guidò le spedizioni, e soprattutto grazie all’alleanza con i Franchi, che con Carlo Magno, Ludovico I e Ludovico il Pio scacciarono definitivamente i Longobardi dalle terre vicino a Roma. Anticoli di Campagna venne così inglobata nello Stato della Chiesa e vi rimase per oltre undici secoli, fino all’unità d’Italia (1861)[7]. A partire dall’827 e per tutto il IX secolo la zona intorno ad Anticoli di Campagna fu soggetta a ripetuti attacchi saraceni, come testimoniato dalla massiccia presenza di mura difensive e torri d’avvistamento nell’area per difendersi dalle scorrerie; fortunatamente Anticoli si salvò dalle incursioni dei saraceni, che invece devastarono i vicini centri di Anagni e Veroli[8]. La struttura medievale di Anticoli di Campagna grosso modo seguiva il perimetro dell’antico abitato ernico di Felcia; il piccolo centro era difeso da mura, il cui accesso era consentito mediante tre porte (Portella, Colle, Olmo), anch’esse di età ernica. Completavano il sistema difensivo di Anticoli nove o dieci torri, distanziate con una certa regolarità, e la zona fortificata, che

6 Potestà Gian Luca VIANI Giovanni, Storia del cristianesimo, Il Mulino, Bologna 2010, pag. 108-109. 7 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 8. 8 D’AMICO Carlo, Fiuggi: le radici anticolane. Il linguaggio e le strade, Comune di Fiuggi Editore, Fiuggi 1993, pag. 6.

11 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 sorgeva dove nel periodo ernico si trovava l’Arx, ossia nella parte più alta del paese[9]. Come si accennava precedentemente il centro ernico di Felcia, durante l’alto medioevo, assunse il nuovo nome di Anticoli di Campagna. La storiografia ha elaborato alcune teorie sulla trasformazione del nome. La teoria più diffusa sostiene che gli abitanti per difendersi dalle invasioni dei barbari e dei saraceni abbandonarono la pianura trasferendosi sull’antico colle; da qui il nome della cittadina Anticoli da “Ante colles”. Lo storico Giuseppe CASCIOLI sostiene invece che il nome d’Anticoli derivi dalla parola “Antiqum”, termine usato per indicare la vetustà del castello d’Anticoli, la cui fondazione come si evince dagli antichi registri sublacensi risalirebbe all’858[10]. Un’altra teoria sostiene invece che il nome di Anticoli di Campagna sia nato per distinguerla dal paese Anticoli Corrado; il termine “Campagna” sarebbe presente perché Anticoli era incorporata nel territorio della Campagna, entità amministrativa in vita dal tempo dell’Impero Romano, comprendente il basso Lazio ( Adiectum). Con la conquista dei Franchi il territorio si scisse in Campania Napolitana e Campania Pontificia, corrotta poi nel tempo in Campagna Romana, alla quale Anticoli apparteneva. La Campagna Romana rimase legata alle sorti e alle vicende papali. Il centro amministrativo (dove risiedevano i rettori) fu fino al 1378 nella rocca papale di Ferentino, che fu incendiata in quell’anno. Da allora i centri amministrativi si stabilirono ad Anagni e successivamente a Frosinone. La gestione della provincia, dal X secolo, fu affidata ad un “Comes”, ufficiale nominato direttamente dal papa, probabilmente a vita[11].

9 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 10. 10 Ivi, pag. 11-12. 11 D’AMICO Carlo, Fiuggi: le radici anticolane. Il linguaggio e le strade, Comune di Fiuggi Editore, Fiuggi 1993, pag. 6-7.

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Infine, nel 1911, il Consiglio dei Ministri accogliendo un proposta del Comune approvò il cambiamento del nome della cittadina da Anticoli di Campagna in Fiuggi. “Fiuggi”, “Feuci” o “Frugi” era la località paludosa dove all’incirca sgorgavano le famose acque e che deriva il suo appellativo dalle felci (in dialetto feuci) che abbondanti vi crescevano[12]. Sul finire del XII secolo Anticoli risulta infeudata ad Oddone II di Poli, la cui etimologia (nome germanico) sembra rinviare alle invasioni imperiali. I feudatari di Poli si inserirono nella gerarchie papali ed ebbero forse un cardinale con Giovanni, arciprete di Santo Stefano, un quartiere di Anticoli, e poi con Ottaviano, cardinale di Ostia morto nel 1206 dopo essere stato rimosso dal suo seggio da Eugenio III[13]. Dalle fonti a disposizione si evince poi come altri feudatari di Anticoli, in età medievale, furono il conte Amato (compare in alcuni atti di compravendita del 1196), sua figlia Lavinia e un tale Pietro BONO (prima metà del 1200). Tra i signori di Anticoli risultano anche membri delle famiglie nobili romane dei Caetani e dei Colonna[14]. Il castello di Anticoli di Campagna dovette essere, anche prima dei signori di Poli, dipendente dalla Chiesa Romana, che lo gestiva attraverso una “famiglia papale”, ossia un gruppo di vassalli che non ricevevano concessioni terriere e non amministravano la giustizia, ma che in pratica sostituivano il potere papale in loco. Tale classe sociale dovette di fatto tenere il potere anche durante il periodo degli Oddoni e degli altri feudatari che in questa fase si trovavano ad Anticoli. Da questi elementi si può affermare che sostanzialmente dal primo Medioevo la sorte di Anticoli rimase legata a quella

12 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 14. 13 D’AMICO Carlo, Fiuggi: le radici anticolane. Il linguaggio e le strade, Comune di Fiuggi Editore, Fiuggi 1993, pag. 7. 14 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 29.

13 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 pontificia e che, al di là dell’avvicendarsi dei feudatari, la continuità della città e del potere fu assicurata dai delegati papali che, sotto varie forme, si avvicendarono nel castello (che sorgeva nello stesso sito dell’antico insediamento romano)[15]. In questo particolare contesto i signori di Anticoli non possono essere considerati dei veri e propri feudatari, in quanto non si occupavano di mantenere l’ordine pubblico e di riscuotere le tasse, compito invece assunto dai componenti della “famiglia papale” e che, di norma, era assunto anche dai feudatari al momento della loro investitura. I feudatari d’Anticoli ricevano invece in concessione enfiteutica le terre dalla Chiesa Romana, che esercitava la giurisdizione ed assegnava i terreni; così facendo il feudatario era il papa[16]. Anticoli di Campagna, durante l’età altomedievale, aveva quindi le caratteristiche della ”Domus Culta”, unità aziendale agricola, promossa dalla Chiesa Romana nei suoi possedimenti attorno all’VIII secolo per riattivare l’agricoltura devastata dalla guerra gotica e dall’invasione longobarda; in essa, come già detto, l’ordine pubblico e la riscossione delle imposte erano assicurati dai funzionari della “famiglia papale”, che avevano ricevuto tale incarico dal pontefice, mentre i feudatari erano semplici possessori enfiteutici di terre, concesse loro dalla Chiesa[17]. Questa partecipazione e convivenza di più soggetti, in posizione giuridica differenziata, unita al fatto che l’enfiteusi di quest’epoca non poteva superare la terza generazione, portò all’avvicendarsi di più feudatari ad Anticoli di Campagna, durante il medioevo[18].

15 D’AMICO Carlo, Fiuggi: le radici anticolane. Il linguaggio e le strade, Comune di Fiuggi Editore, Fiuggi 1993, pag. 7. 16 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 27. 17 Ivi, pag. 28. 18 Ivi, pag. 29-30.

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A tal proposito lo studioso Ignazio BARBAGALLO, nella sua opera Frosinone, citò un documento del 1207, redatto dall’abbazia di Fossanova, nel quale sono indicati circa 45 signori locali che, nel corso del XII secolo, possederono buona parte del territorio anticolano a titolo enfiteutico, e talvolta anche contemporaneamente[19]. Tra i possessori dei beni di Anticoli, durante il medioevo, va poi menzionato per importanza e prestigio Pietro CAETANI, che alla fine del XIII secolo per volere dello zio pontefice, Bonifacio VIII, acquistò vaste aree nella valle anticolana, che in parte rientrava nel territorio di Anticoli di Campagna[20]. Una parte notevole del territorio di Anticoli di Campagna apparteneva poi, già prima dell’anno mille, ai monaci benedettini di Subiaco; questi possedevano infatti le chiese anticolane di San Biagio, San Lorenzo e San Quintino, più alcuni terreni sparsi nell’area. I monaci benedettini consideravano la loro potestà su Subiaco e sui possedimenti sparsi nell’area anticolana, non solo spirituale, ma anche temporale. I possedimenti dei benedettini vennero infatti sottratti alla giurisdizione del vescovo di Anagni ed a quella dei diversi feudatari; tale esenzione dei benedettini dalla giurisdizione vescovile venne ordinata da papa Giovanni XVIII nel 1005. Si generò così una sorta di governo baronale benedettino, in continua lotta con le pretese dei vescovi di voler esercitare la giurisdizione al loro posto. La presenza benedettina ad Anticoli di Campagna con il tempo scemò, ma si estinse solamente nella seconda metà dell’800, come dimostrato dalla pubblicazione di alcuni inventari contenenti l’elenco dei beni posseduti dai vari soggetti del paese anticolano[21].

19 BARBAGALLO Ignazio, Frosinone: lineamenti storici dalle origini ai giorni nostri, Editrice Frusinate, Frosinone 1975, pag. 55. 20 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 51. 21 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 31-33-34.

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Tra il XII e il XIV secolo alcune vicende influirono decisamente sulla vita anticolana. Uno degli episodi più celebri è quello che originò la leggenda delle “stuzze”, ancora viva ad Anticoli di Campagna, tanto da essere ricordata con una festa annuale. L’episodio che la determinò accadde durante il pontificato di Bonifacio VIII (nato Benedetto CAETANI), papa che legò le sue sorti a quelle del paese anticolano; Egli nominò infatti vescovo di Anagni Leonardo d’Anticoli, uomo colto e brillante nato nel centro abitato ciociaro, come suggerisce il toponimo, che divenne anche suo braccio destro e fido consigliere. Nel 1298 il cardinale Egidio COLONNA si impossessò dei beni dei fratelli, compreso il castello di Anticoli di Campagna. Questi allora ricorsero al papa per ottenere giustizia, ma l’intervento del pontefice non sortì l’effetto sperato; nel frattempo il cardinale Egidio si premuniva mettendo in dubbio la validità dell’elezione a pontefice del CAETANI. Per risolvere la vertenza, rimaste sterili tutte le armi della diplomazia, si ricorse alle milizie dei CAETANI, che mossero all’assalto dei castelli conquistati dal COLONNA, compreso Anticoli, ma questi una volta giunti nel paese anticolano non incontrarono resistenza; questo fatto colpì gli assalitori che risparmiarono la distruzione alla cittadina. La leggenda narra invece che le soldatesche assalitrici, arrivate sotto le mura castellane, furono accolte da un pauroso incendio ed immaginando di essere state precedute da altre truppe nella missione punitrice e distruttrice si ritirarono. Quel fuoco momentaneo e improvviso l’avrebbe voluto san Biagio per salvare la città, di cui era stato eletto patrono. Da quel giorno iniziò l’usanza ad Anticoli di ricordare l’avvenimento ogni anno con la festa delle “stuzze” (cioè legni ardenti), che culmina con l’appiccare il fuoco ad un grande pagliaio nella piazza principale[22].

22 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 71-72.

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Un altro evento bellico coinvolse Anticoli nei primi anni del 1200, con il paese che si scontrò con il vicino centro di Guarcino per questioni di confini. Scontri di questo genere tra i paesi laziali erano assai frequenti in questa fase, in quanto era sempre aperta la competizione per affermare i propri diritti ampliando la propria sfera di influenza, in un contesto nel quale la ricchezza fondamentale dell’epoca era costituita dalla terra e dalle attività ad essa collegate; ciò spiega il perché un comune scendesse in guerra contro un altro, per il possesso di una fonte, di un pascolo o per lo sfruttamento di un bosco. La controversia tra Anticoli e Guarcino sorse per il possesso di alcuni territori in contrada Pratalonga e nella zona di Le Prata, che si estendeva nella pianura sottostante al centro abitato di Anticoli di Campagna. La controversia sfociò in un conflitto, che coinvolse da una parte Guarcino, appoggiata dal potere pontificio ed alleata con Alatri, Serrone, Piglio, Olevano Romano, Trivigliano, Porciano, Torre Cajetani, Trevi nel Lazio e l’abbazia di Trisulti, mentre Anticoli di Campagna era alleata con Anagni, Valmontone, Montecompatri, Zagarolo, Palestrina, Collepardo, Rocca Priora e Fumone. Tra i due eserciti ebbero luogo lunghi scontri ma alla fine ebbe la meglio la fazione capeggiata da Guarcino, che sconfisse definitivamente l’esercito anticolano presso il lago di Canterno. Il conflitto si concluse con l’acquisizione da parte di Guarcino delle terre contese, ma le controversie solo momentaneamente e apparentemente furono risolte con le armi e continuarono a trascinarsi nei secoli successivi[23]. Nonostante fosse presente nel feudo di Anticoli di Campagna una situazione giuridico-politica particolare (come si accennava precedentemente accanto al feudatario erano presenti i funzionari della “famiglia papale”, che rappresentavano il potere pontificio in loco), nel corso del XIII e del XIV

23 Ivi, pag. 79-80.

17 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 secolo il comune anticolano, così come gli altri paesi del basso Lazio, si allontanò gradualmente dal controllo pontificio. Per contrastare questa situazione il cardinale Egidio ALBORNOZ, nel 1357, fece approvare le cosiddette “costituzioni egidiane”; queste contenevano delle disposizioni aventi l’obiettivo di rafforzare l’autorità della Sede Apostolica, la quale come detto prima negli anni si era andata indebolendo, a tutto vantaggio dei comuni e dei signori locali. Venne allora deciso che tutti gli statuti esistenti nelle varie comunità locali dovevano uniformarsi alle norme contenute nelle costituzioni pontificie, mentre gli statuti di nuova formazione dovevano essere sottoposti all’approvazione del potere centrale. Un’altra disposizione aveva per fine quello di evitare l’espandersi dei comuni, come il divieto di leghe tra gli stessi, sia difensive che offensive. Le “costituzioni Egidiane” incontrarono ovunque resistenze ed una tenace opposizione, che ne ostacolò a lungo l’entrata in vigore; ad Anticoli di Campagna entrarono in vigore solamente nel 1362[24]. Nonostante l’entrata in vigore delle costituzioni Egidiane rappresentasse un serio ostacolo per l’autonomia dei centri laziali, dal 1421 al 1478 Anticoli di Campagna visse un periodo di relativa libertà; il comune, dopo la morte del feudatario Menicuccio SEULO di Viano nel 1421, era tornato di piena e diretta dipendenza dal potere centrale. Anticoli, in questo scorcio breve di tempo, si regolò con le norme dei liberi comuni, e le consuetudini e i diritti riconosciuti nel tempo dal potere pontificio e dal feudatario furono trascritti in appositi Statuti; tuttavia, sia per la brevità del tempo, sia perché il periodo comunale era già nella sua fase conclusiva, nel castello non poterono consolidarsi le strutture tipiche dei liberi comuni[25]. Nel corso del XV e XVI secolo non avvennero sostanziali mutamenti alla struttura urbana di Anticoli di Campagna, che continuava a ricalcare il

24 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 81.

18 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 perimetro medievale; gli unici interventi furono il rafforzamento e l’innalzamento delle mura castellane. In questa fase, inoltre, si fece più netta la distinzione in rioni del paese. La società anticolana era articolata in tre classi sociali, ossia i cavalieri o massari (i benestanti del paese), i “familiae papae” (coloro che avevano il privilegio di girare armati ed erano alle dirette dipendenze del potere pontificio) e i “populares”. L’economia del comune si reggeva sui prodotti della terra (soprattutto castagne, vino, olio e legna), sull’allevamento e la caccia (molto diffusa era anche la vendita del pesce, che veniva pescato nel vicino lago di Canterno). Il centro anticolano, inoltre, durante il medioevo e l’età moderna fu sempre aperto a scambi commerciali, come dimostrato dalla presenza di forestieri e commercianti di religione ebraica che, periodicamente, si recavano ad Anticoli, dove annualmente veniva anche organizzata una fiera per la compravendita delle merci. Il comune anticolano venne poi dotato di un sistema di pesi e misure comunitarie, alle quali tutti si dovevano uniformare, e vennero imposte rigide norme igieniche, che prevedevano la pulizia obbligatoria delle strade e la manutenzione delle fontane[26]. Nel 1425 Oddone COLONNA, principe di Genazzano, elevato al soglio pontificio col nome di Martino V concesse in uso perpetuo alla popolazione anticolana le sorgenti di “Fiujy” previo pagamento in natura di raccolti, armenti e pescato al signore del feudo, che in quell’anno era il fratello del papa Giandomenico COLONNA. Col tempo l’imposizione papale si mitigò per poi scomparire gradatamente, rimanendo in effetti il privilegio di attingimento e di abbeverata che si trasformò in proprietà e possesso della comunità fino al 1870, anno dell’annessione del Lazio al Regno d’Italia.

25 Ivi, pag. 113-114. 26 D’AMICO Carlo, Fiuggi: le radici anticolane. Il linguaggio e le strade, Comune di Fiuggi Editore, Fiuggi 1993, pag.8.

19 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

Il privilegio del papa, dopo l’unità d’Italia, si trasformò in concessione naturale alla municipalità, che ereditò tutti i beni del cessato potere temporale della Chiesa, concessione che fu poi legalizzata, attraverso vari decreti, dal governo fascista negli anni che vanno dal 1927 al 1936[27]. Il passaggio dal medioevo all’età moderna, ad Anticoli di Campagna, può essere individuato nella conquista da parte dell’universitas civium (universalità dei soggetti del comune) di un fondamentale diritto, ossia la possibilità di nominarsi il Vicario; ciò avvenne negli ultimi decenni del 1400. Il Vicario, massimo magistrato del paese anticolano, sortiva i suoi poteri dal popolo, pur rappresentando il signore, e svolgeva un’attività di mediazione tra quest’ultimo e gli abitanti del paese. La figura del Vicario può essere considerata una “controparte” rispetto alla “famiglia papale”, che invece rappresentava il potere pontificio. Questo veniva nominato mediante riunioni ed assisi popolari, e la sua elezione può essere letta come un tentativo di controllo dell’universitas civium sull’amministrazione castellana. Il diritto di eleggere il Vicario venne formalmente riconosciuto da papa Giulio II nel 1505. Ad Anticoli di Campagna questo riconoscimento avvenne in ritardo rispetto agli altri paesi del basso Lazio; ciò può essere associato alla vicinanza del castrum anticolano con il potere centrale e dal fatto di essere limitrofo alla sede vescovile di Anagni, che voleva controllare i paesi circostanti[28]. Verso la fine del XV secolo le gravi difficoltà della penisola, le carestie, la peste e le guerre fecero sentire il loro peso anche sulla comunità di Anticoli. Sisto IV, nei primi anni del suo pontificato, per rifornire l’Urbe e la provincia di viveri prosciugò tutte le disponibilità di denaro liquido. Il perdurare della crisi costrinse il pontefice ad ipotecare il patrimonio di sua pertinenza ed i beni della stessa Camera Apostolica; il castello di Anticoli di Campagna,

27 Ivi, pag. 9.

20 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 insieme alle città di Nepi e Civitacastellana, furono ipotecate al cardinale d’Eustoville per la somma di 15000 fiorini. Quest’ultimo, arcivescovo di Rouen e vice cancelliere della Santa Romana Chiesa, aveva prestato a Sisto IV molto denaro ma il perdurare della crisi impediva al pontefice di sanare i debiti; il cardinale d’Eustoville ebbe immediatamente la piena giurisdizione sui paesi ipotecati, come un vero feudatario, e come tale usufruì di tutte le rendite, tasse e imposte[29]. Anticoli tornò all’immediata amministrazione camerale il 9 maggio 1492; da questo episodio si evidenzia come Anticoli, nel corso della sua storia, sia stata sempre dipendente dalla Sede Apostolica e per questa dipendenza risentì di tutte le vicende politiche della Chiesa Romana[30]. Un personaggio di risonanza mondiale come il cardinale Rodrigo BORGIA fu signore di Anticoli nell’ultimo quarto del XV secolo; egli aveva ricevuto il feudo in dono da papa Sisto IV, che gli era debitore per l’appoggio ricevuto al conclave. Rodrigo BORGIA, divenuto poi pontefice col nome di Alessandro VI (1492-1503), donò il castello di Anticoli ad Ascanio SFORZA il 31 agosto 1492, solamente venti giorni dopo la sua elezione; anche in questo caso la donazione rientrava nella riconoscenza che Alessandro VI aveva nei confronti di Ascanio SFORZA, che lo aveva sostenuto per l’elezione pontificia[31]. Tuttavia, nel volgere di pochi anni, la politica filo-spagnola di papa Alessandro VI si trovò in contrasto con casa SFORZA, di orientamento filo-francese, e il cardinale Ascanio decise di dimettere il suo governo su Anticoli e Nepi, anch’essa donata dal papa qualche anno prima. Tornata in possesso di

28 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 60. 29 D’AMICO Carlo, Fiuggi: le radici anticolane. Il linguaggio e le strade, Comune di Fiuggi Editore, Fiuggi 1993, pag. 11. 30 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 112-113. 31 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 131-132.

21 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

Alessandro VI, Anticoli venne donata dal papa alla figlia Lucrezia, alla quale furono conferiti poteri quasi sovrani. Ella diede poi i feudi di Anticoli e Nepi ai figli Rodrigo e Giovanni; a quest’ultimo spettò il ducato di Nepi, che includeva anche il paese anticolano[32]. Il dominio borgiano su Anticoli di Campagna fu effimero e si dissolse alla morte di papa Alessandro VI, avvenuta nel 1503. Il suo successore ed acerrimo nemico, il cardinale Giuliano DELLA ROVERE, eletto papa con il nome di Giulio II, riaffermando la sua politica anti-spagnola annullò le infeudazioni borgiane e, il 20 novembre 1504, restituì Nepi ed Anticoli al cardinale Ascanio SFORZA[33]. Pietro MARGANI, capitano dei balestrieri di Giulio II, ottenne da Leone X (1513-1521), immediato successore di papa Giulio II, in grazia di un suo atteggiamento politico antisforzesco l’enfiteusi del castello di Anticoli di Campagna. I MARGANI facevano parte di quel gruppo di famiglie romane che si erano distinte nelle cariche municipali e nel censo[34]. Tuttavia il 22 giugno del 1517 Pietro MARGANI si disfò del feudo di Anticoli, trasferendolo a Prospero COLONNA, conte di Fondi, dietro il pagamento di 2500 ducati. In questa fase i COLONNA non erano ancora feudatari a pieno titolo d’Anticoli, in quanto avendo acquistato l’enfiteusi non ebbero la giurisdizione completa sul castello, ma erano titolari solamente delle rendite comunitarie. Casa COLONNA divenne feudataria a pieno titolo di Anticoli nel 1569, quando Pio V conferì il titolo di principe a Marcantonio II, compresi i diritti baronali sul ducato di Paliano, nel quale era inclusa anche Anticoli. Da questa data, salvo brevi parentesi dovute alle confische di Paolo IV CARAFA per

32 Ivi, pag. 135. 33 Ivi, pag. 140. 34 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 144 -145.

22 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 motivi politici (i COLONNA furono sempre filo francesi, mentre i CARAFA erano filo spagnoli) e alla conseguente interruzione per la repubblica romana e l’occupazione napoleonica, il dominio dei COLONNA su Anticoli durò fino al 1816 quando Filippo III, spentosi senza discendenti, rinunciò ai propri diritti sul castello anticolano, che tornò così all’amministrazione diretta dello Stato Pontificio[35]. Il primo duro colpo inferto alle strutture feudali anticolane si può far risalire all’epoca della prima Repubblica Romana, proclamata il 15 febbraio 1798. Le idee repubblicane giunsero in Italia ed a Roma portate dalle truppe francesi al seguito di Napoleone e si diffusero ben presto anche in tutto lo Stato Pontificio; gli ideali rivoluzionari trovarono facile accoglimento, soprattutto a causa dei governi assoluti esistenti in tutta la penisola. Ad Anticoli, così come negli altri comuni della Repubblica Romana, venne creata la nuova figura del pretore, che amministrava la giustizia con l’aiuto di collaboratori che componevano un ufficio chiamato alla francese “burò”, e quella del sindaco, la più alta carica amministrativa comunale. Il sindaco di Anticoli, durante gli anni della Repubblica Romana, fu Antonio LATTANZI, uomo appartenente al clero; si deve all’equilibrio di questo personaggio se nel comune non si ebbero eccessi. Egli seppe infatti conciliare le varie tendenze politiche e dare il giusto peso alle aspirazioni del popolo, tanto che finita la Repubblica Romana gli anticolani lo vollero ancora come sindaco per altri tre anni, fino al 1802[36]. Il periodo rivoluzionario e napoleonico scorse ad Anticoli in relativa tranquillità, come dimostra la sostanziale continuità di gestione fra 37 l’amministrazione della repubblica romana e quella napoleonica[ ].

35 Ivi, pag. 148 149. 36 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 188 . 37 D’AMICO Carlo, Fiuggi: le radici anticolane. Il linguaggio e le strade, Comune di Fiuggi Editore, Fiuggi 1993, pag. 10.

23 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

La provincia della Campagna, che includeva Anticoli, fu annessa all’impero napoleonico dal 1809 al 1814; in questi anni si consolidarono anche nel paese anticolano le istituzioni proprie di quel grande impero. Il territorio pontificio venne diviso in dipartimenti, i dipartimenti in cantoni e i cantoni in municipi; Anticoli faceva parte del cantone di Guarcino. Venne confermata la figura del sindaco, al quale vennero affiancati i cosiddetti “edili”, funzionari di nomina imperiale. Tra le innovazioni del regime francese va ricordata l’introduzione delle camere di commercio e delle borse. Ogni anno la comunità anticolana era tenuta ad approntare il proprio bilancio, chiamato “budget” e inviarne copia al potere centrale; per Anticoli si conservano quasi tutte le copie dei “budgets”[38]. Il congresso di Vienna (1815), dopo la sconfitta definitiva di Napoleone, riesumò gli antichi stati; l’Europa tornò all’assetto primitivo ed ebbe inizio il periodo della Restaurazione. Lo Stato della Chiesa riuscì, per l’opera voluta dal cardinale Ercole CONSALVI, a recuperare tutte le sue province e, con un editto del cardinale Agostino RIVAROLA del 13 maggio 1814 richiamò in vigore tutta la legislazione pontificia pre-repubblicana. Lo Stato Pontificio, soppressa la divisione territoriale francese, tornò alla sua precedente divisione: ricomparvero le delegazioni con a capo i delegati apostolici, le delegazioni furono suddivise in centri amministrativi detti governi, i governi in comuni. Anticoli di Campagna, secondo questa tradizionale divisione amministrativa, venne a dipendere dal “governo” di Guarcino, che a sua volta era ricompreso nella delegazione di Frosinone. La suprema carica comunale non era più il sindaco, ma il gonfaloniere, che rappresentava l’autorità essendo nel frattempo scomparso il potere feudale.

38 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 190.

24 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

Attorno alla metà dell’800 ad Anticoli si diffuse un’epidemia colerica proveniente dal napoletano; il governatore di Guarcino emanò disposizioni sulle precauzioni da prendere per circoscrivere il morbo[39]. I moti liberali e patriottici che durante la prima metà del XIX secolo sconvolsero l’intera penisola, ebbero notevoli influssi nello Stato della Chiesa, tanto che Pio IX, per accondiscendere alle generali aspirazioni, diede corso ad una serie di riforme politico-amministrative, conosciute come “Riforme Romane” (1846-1848). Tutta l’amministrazione precedente venne a cessare e furono istituiti i Ministeri e il Consiglio dei Ministri. A capo delle province fu messo il Preside mentre la suprema magistratura nei comuni fu assunta dalla figura del Priore[40]. Nel 1849 venne proclamata la “Seconda Repubblica Romana”, nella quale trovarono applicazione i valori rivoluzionari e patriottici. Ad Anticoli queste novità provocarono stupore e trepidazione, ma non si ebbero grandi sconvolgimenti grazie soprattutto all’iniziativa del giovane tenente Giovanni FLORIDI, del battaglione degli Ausiliari di Frosinone, che in tale frangente per evitare il peggio assunse in nome del pontefice e del potere centrale il comando del governo di Guarcino[41]. La data ufficiale della fine della più che millenaria amministrazione pontificia su Anticoli di Campagna e sull’intera provincia della Campagna Romana risale al 2 ottobre 1870, dopo i noti fatti dell’occupazione di Roma da parte dell’esercito italiano al comando di Raffaele CADORNA. La popolazione anticolana si adattò con difficoltà alla nuova situazione e il governo di casa Savoia incontrò resistenze in queste terre, a causa di abitudini e consuetudini plurisecolari, legate al potere pontificio, più radicate che altrove. Un segno dei

39 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 193-194. 40 Ivi, pag. 197. 41 Ivi, pag.200 -201.

25 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 mutati tempi fu la scomparsa degli stemmi pontifici, sostituiti con quelli del Regno d’Italia[42]. Tra le novità più importanti di inizio ‘900 ci fu l’installazione dell’impianto dell’acqua potabile e dell’energia elettrica, con il comune che stipulò un contratto con la Società Romana di Elettricità. Va menzionata anche la delibera del 1910 con la quale si decise il cambiamento del nome della cittadina di Anticoli di Campagna in Fiuggi, dal nome della contrada dove erano ubicate le prestigiose fonti. La prima guerra mondiale arrecò lutti e disagi alla città anticolana; per onorare i caduti nel 1926 fu innalzato un monumento nel parco della rimembranza sito in Fiuggi città. Nel 1914 inoltre un terremoto arrecò distruzioni e lutti, superiori a quelli del precedente terremoto, vissuto dal paese anticolano nel ‘600. Negli anni del primo dopoguerra Fiuggi poté contare in un collegamento sicuro con Roma; nel 1919 furono infatti inaugurate le Tramvie Elettriche e Vicinali. La vita di Fiuggi, come nella sua tradizione, corse nel ventennio fascista semplice e operosa; i podestà esplicarono una funzione moderatrice, che impedì l’esplodere di contrasti violenti tra le contrapposte fazioni causate dalle imposizioni autoritarie del regime. Un’opera realizzata dal governo fascista fu la costruzione del nuovo palazzo comunale in piazza Trento e Trieste. La seconda guerra mondiale causò i disagi maggiori a Fiuggi dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943; la città fu occupata dalle truppe tedesche, che vi installarono i servizi ausiliari di retrovia del fronte di Cassino, ma rispetto agli altri paesi della ebbe la fortuna di ospitare degli ospedali militari, sistemati nei numerosi alberghi di Fiuggi e nel monastero benedettini di Santa

42 Floridi Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 204 -205 -206.

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Scolastica, che gli risparmiarono sicure distruzioni. Ad Anticoli fu attivo un movimento partigiano, legato al Comitato di Liberazione Nazionale, attivo nell’immediata retrovia del fronte di Cassino. Dopo la liberazione, avvenuta nel maggio del 1944, ad Anticoli il passaggio dalla monarchia alla repubblica portò con sé gli inevitabili e vivaci contrasti che accompagnarono i grandi cambiamenti; il municipio tornò a chiamarsi comune, le cariche locali tornarono ad essere elettive mentre il podestà riassumeva il nome di sindaco. Con la libertà rinacquero vivaci le dispute e i confronti tra i vari partiti, che iniziarono a contendersi l’amministrazione civica. La fine della guerra segnò anche la ripresa turistica della città anticolana e furono realizzate molte opere che hanno permesso alla cittadina di Fiuggi di inserirsi tra le maggiori città termali d’Italia e d’Europa; tra queste vanno citate per importanza la completa ristrutturazione delle fonti, la riorganizzazione del sistema fognario e dell’assetto viario della cittadina e la costruzione di nuovi alberghi e di un auditorium[43].

43 FLORIDI Giuliano, Storia di Fiuggi (Anticoli di Campagna), Centro di studi storici ciociari, Guarcino 1979, pag. 212 -213.

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4 – DATI GENERALI E TERRITORIO

Il territorio comunale di Fiuggi, in Provincia di Frosinone, s’estende per una superficie complessiva di Ettari 3.306 circa, per una popolazione residente di 10.529 abitanti (01/01/2017 – ISTAT), chiamati fiuggini, fa parte della Regione Agraria n. 1 ed un tempo parte integrante dell’ex Stato della Chiesa, Classificazione climatica: E. Classificazione sismica: 2B. Il territorio di Fiuggi è posto nella parte settentrionale della provincia di Frosinone, confina a nord con il Comune di Trevi nel Lazio, ad est con i Comuni di Torre Cajetani e Guarcino, a sud con i Comuni di Ferentino e Trivigliano ed ad ovest con i Comuni di Piglio ed Acuto.

L’originaria denominazione era Anticoli, che con il Regio decreto n. 1050 del 3 ottobre 1872, assunse la denominazione di Anticoli di Campagna. Successivamente, con il regio Decreto n. 935 del 9 agosto 1911, assunse l’attuale denominazione di Fiuggi.

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La precedente denominazione, Anticoli, sembra derivasse dal tardo latino Anticulum, le origini della cittadina sono certamente medioevali. Il centro storico cittadino, noto come Fiuggi città o Vecchia Fiuggi, sorge su una collina alle pendici dei (m. 747 s.l.m.), al di sotto, circondato da boschi di castagni, si estende il moderno centro termale di Fiuggi Terme o Fiuggi Fonte (m. 621 s.l.m.).

<< … Fiuggi è un importante centro termale. Il suo passato glorioso e le risorse, seppure obsolete e da rivalorizzare, legate alle fonti costituiscono, insieme alle qualità naturalistico-ambientali e alle dotazioni sportive, il patrimonio di partenza sul quale fondare la ridefinizione e modernizzazione di città turistica e dell’acqua che miri a soddisfare la domanda di funzioni e attività da svolgere nel territorio, espressa da diverse tipologie di turismo. Fiuggi può puntare a divenire una “città d’acqua della contemporaneità” caratterizzata da una significativa dotazione di strutture e attrezzature nel campo della slute, del benessere, dello sport e del tempo libero in un contesto ambientale e di salubrità climatica singolare. In questa direzione vanno alcune scelte di fondo da assumere nel nuovo PUGC: favorire la tendenza al recupero del patrimonio edilizio esistente, soprattutto quello del centro storico e delle strutture ricettive non più efficienti; limitare il consumo di suolo; proteggere la risorsa acqua; ridurre i consumi energetici; promuovere forme di mobilità alternativa; favorire la fruizione dell’ambiente. … >>[44].

44 PRG di Fiuggi. Collettivo di Urbanistica.

29 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

5 – REGIME GIURIDICO DEGLI USI CIVICI

In tutti i periodi della nostra storia, a cominciare dall’età romana e successivamente feudale, comunale e moderna, ebbe origine ed assurse a grande importanza il collettivismo agrario, che si è perpetuato sino ad oggi nelle classiche forme degli usi civici[45] e delle proprietà collettive.

Fin dalle epoche più remote, la necessità per le popolazioni di molte regioni di provvedersi dei mezzi di sostentamento a loro necessari, e che non avrebbero potuto trovare se non dai prodotti naturali del suolo, diede origine sulle terre aperte o abbandonate allo stato naturale, all’uso di pascere e abbeverare il bestiame, di raccogliere legna per uso domestico e di lavoro, di seminare mediante il pagamento di una corrisposta al proprietario, di trarre dal fondo altri frutti e altri prodotti da poterne fare commercio, e a qualche altro uso di minore importanza.

Nel periodo della Repubblica Romana, infatti, le terre di pertinenza dello Stato costituiscono lo ager publicus Populi Romani, la cui origine risale alla conquista del territorio, alle quali, spesso, Roma si serviva quando sentiva il bisogno di distribuire terre ai cittadini poveri.

45 << Usi civici è espressione equivoca. Si cominciò ad adoperarla qualche secolo fa nel tentativo di comprendere in un’unica denominazione diritti delle popolazioni, diversi per nome come per contenuto, aventi in comune l’utilizzazione di un fondo da parte della collettività di cittadini, ma ben presto si designò con essa sia il diritto della collettività (universitas civum) come il suo esercizio, e sia il diritto che l’esercizio da parte del singolo utente. In tali significati polisensi parlò di usi civici il legislatore dell’eversione napoletana; con gli stessi significati l’espressione passò quindi nella legislazione italiana. Ma forse proprio perchè nella molteplicità dei significati dire usi civici era divenuta formula di comodo, nella pratica se ne è ancor più dilatato il significato, giungendosi fino a comprendervi, con la giustifica della regolamentazione nella medesima legge, istituti che a volte con gli usi civici non hanno alcun rapporto. >>. Guido Cervati, Rivista Trimestrale di diritto pubblico, pagina 88, anno 1967.

30 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

Lo ager publicus veniva in parte assegnato ai cittadini, in piena e libera proprietà, per la colonizzazione. Il rimanente del dominio pubblico comprendeva i boschi ed i pascoli pubblici, in cui il popolo poteva far pascolare il proprio bestiame e gli agri occupatori le cui terre incolte venivano dallo Stato stesso abbandonate all’occupazione dei cittadini perché seminassero gli appezzamenti migliori, mediante il pagamento di una tenue corrisposta. Verso la metà di questa epoca gli agri occupatori scomparvero e dell’antico ager publicus non rimasero che i pascoli e i boschi.

Nel periodo imperiale di Roma i latifondi, che avevano avuto origine fin dall’epoca precedente, andarono sviluppandosi straordinariamente a spese delle terre pubbliche dello Stato e dei municipi e di quelle private. Essi vennero costituiti per la smisurata passione, che i ricchi romani avevano di estendere le loro proprietà, e a ciò addivennero con ogni mezzo, sia con quelli consentiti dalla legge e sia con l’usurpazione e la spogliazione. Il piccolo proprietario era spesso cacciato dal fondo; il patrimonio pubblico pastorale venne in gran parte usurpato, e le terre incolte vennero invase dal bestiame dei ricchi. I latifondisti affidarono dapprima la coltivazione dei cereali agli schiavi, ma in seguito dovettero ricorrere agli uomini liberi, ossia ai coloni, che a loro volta furono asserviti alla terra e furono obbligati al pagamento di un canone in natura, e alla prestazione di servizi personali e di trasporto con le proprie bestie domestiche.

L’economia del latifondo, costituito da sterminate estensioni di terre in gran parte incolte, era basata sulla pastorizia, e pertanto gli usi popolari e il collettivismo delle terre dovettero riprendere il primitivo sviluppo, senza ostacoli da parte dei padroni, perché tali usi erano per gli stessi una fonte di sicuro guadagno; e nel contempo davano modo alle popolazioni di trovare i mezzi di sussistenza a loro necessari, sia con la semina, che col pascolo del

31 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 bestiame, pagando una corrisposta al proprietario. In questa epoca s’affermò la forma di colonia perpetua per le terre che il latifondista concedeva a coltura intensiva e la forma degli usi civici, i quali, per ragioni eminentemente economico-agrarie, vennero esercitati con pieno consenso delle parti e poi sanciti dagli stessi statuti e regolamenti del fondo. In seguito il diritto al lavoro su tali terre divenne una consuetudine e lo Stato interveniva soltanto per farla rispettare.

Nel periodo delle invasioni barbariche il regime fondiario nelle regioni sottrattesi da queste, quali il centro Italia (comprendente l’attuale territorio di Fiuggi), il Mezzogiorno e la Sardegna, non subirono notevoli trasformazioni. E qui, come altrove, ebbero origine i benefici su cui, in seguito, dovette basarsi il sistema agrario feudale. Si trattava di concessioni graziose di un fondo che il dominus faceva al concessionario, il quale glielo aveva chiesto sotto forma di preghiera, ovvero delle concessioni fatte dal dominus mediante apposizione di canoni, livelli, censi, ecc..

La Chiesa che, dalla fine dell’Impero in poi, era divenuta uno dei più grandi proprietari di terre, sviluppò fortemente il sistema beneficiario. Il collettivismo agrario è sempre stato in continuo movimento, perché assoggettato alle mutazioni derivanti dalle varie vicende sociali ed economiche, ma nel Lazio è rimasto sostanzialmente in pieno vigore l’antico sistema romano. Nel periodo feudale e della Chiesa gli usi civici si rafforzano e si diffondono, non solo per il nuovo principio, che la consuetudine doveva prevalere sulla legge, ma soprattutto per la necessità del nuovo ambiente. I baroni del feudo e i signori della Chiesa, padroni assoluti di vastissimi latifondi e di coloro che vi abitavano, oltre a rispettare i pascoli comuni, dovettero fare alle comunità nuove concessioni a patti miti e vantaggiosi, per incoraggiare la bonifica e il

32 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 dissodamento delle terre incolte perché, pur sottraendosi dall’impegno di notevoli capitali per redimere terre quasi abbandonate, a seguito delle concessioni che essi facevano, trovavano modo di trarre un utile da terre che altrimenti sarebbero rimaste improduttive. In questo stesso periodo gli usi civici servirono come mezzo potente per bonificare e mettere a coltura terre incolte, per prosciugare paludi e risanare regioni malariche e per dare incremento alla popolazione rurale. Sistema che è stato ampiamente applicato dai papi fino all’ultimo periodo, quasi contemporaneo, in cui ha avuto fine il cosiddetto potere temporale.

Lo Stato della Chiesa[46], geograficamente suddiviso in Agro romano e Campagna romana, storicamente era composto da ampie estensioni, le quali costituivano le così dette tenute, e vasti territori che nei tempi passati costituivano i feudi, identificabili nei diversi comuni dell’attuale provincia.

Le tenute erano utilizzate, generalmente, per l’industria armentizia di tipo pastorale, intercalata da semine di cereali, per l’allevamento di bestiame brado vaccino e cavallino e di grosse mandrie di pecore, per la semina di grandi estensioni, con poca manodopera fissa in azienda e grande uso di manodopera avventizia.

Le tenute, generalmente di proprietà di poche ed importanti famiglie dell’aristocrazia romana, venivano molto spesso concesse in affitto ai così detti mercanti di campagna, per un periodo da nove a dodici anni. Tutte le tasse gravanti la proprietà erano a carico del proprietario, le altre – quelle riferite all’industria – a carico dell’affittuario.

46 << La dizione “Stato Pontificio” è da respingersi, perché non si trattava di uno Stato patrimoniale del sovrano Pontefice, ma del dominio temporale della Chiesa. >> (M. Monaco, “Lo Stato della Chiesa. Dalla pace di Caveau – Cambresis alla pace di Aquisgrana” – 1559/1748 - Lecce 1973.

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L’altra rilevante estensione delle terre, formavano i territori di numerosissimi comuni d’origine feudale, denominati feudi[47], la cui struttura produttiva si presentava molto più complessa. Vasta era l’estensione dei possedimenti terrieri di questi feudi. I beni del barone si suddividevano in due categorie: urbani e rustici. I beni urbani si trovavano sempre raggruppati nel centro del paese ed erano costituiti dal palazzo baronale, stalle, granai, cantine, osterie, forni, macelli, mulini e frantoi. I beni rustici comprendevano tutti i terreni la cui superficie era attribuita dal catasto al barone, con tutti i diritti annessi e quelli d’uso (servitù o gravami) che il barone a sua volta vantava sui fondi d’altri proprietari; Vi erano poi i terreni liberi da qualunque servitù o gravame e di cui il principe possedeva sia il diretto e sia l’utile dominio. I terreni che tuttavia costituivano la stragrande maggioranza dei possedimenti rustici del principe, erano quelli gravati dalle servitù di pascolo, semina e legnatico; terreni che non potevano essere lavorati che dagli aventi diritto, gli utilisti, i quali erano obbligati a corrispondere al padrone, il direttario, una quota dei prodotti, secondo proporzioni che variavano da feudo a feudo. I problemi inerenti al possesso dei feudi erano assai più complessi di quelli relativi alle tenute, trattandosi per lo più di servitù che l’eversione della feudalità nello Stato Pontificio nel 1816 fu ben lungi dall’eliminare. Se si vede l’origine dei diritti civici o usi civici, ci accorgiamo che la maggior parte di questi cosiddetti usi, che si credono l’effetto di concessioni, di

47 << Il feudo in Italia non ebbe a fondamento la negazione di qualsiasi diritto dei vassalli e specialmente di quei diritti inerenti e necessari alla loro esistenza. Il Comune e la popolazione esistenti nel feudo non potevano sussistere senza trarre da quel territorio i mezzi di vita; mentre d’altra parte il feudo, a sua volta, aveva bisogno, per ragioni di sicurezza e di esistenza, che il rigoglio delle forze umane dei nativi non venisse spento od affievolito dalla mancanza di cibi e di ricovero. Per la natura stessa della concessione feudale gli usi civici si esercitavano sulle terre site nell’ambito dell’Università, sia che costituissero il demanio Regio, sia il feudale, sia l’universale, ed i nativi godevano dei fondi unitamente al feudatario. >> (Senatore Caselli, “La ripartizione dei demani nel mezzogiorno”, Nuova Antologia, 1935, fasc. 696 del 16 dicembre 1900), Di qui la famosa massima: “Ubi feudum ibi demania >>.

34 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 tolleranze e di privilegi, non sono che semplici riconoscimenti o conferme di diritti e consuetudini preesistenti.

Dal secolo quattordicesimo al diciottesimo, i diritti delle popolazioni delle comunità rurali per la sopravvivenza delle popolazioni furono disciplinati dagli Statuti comunali che ne garantivano anche l’esercizio delle servitù civiche sulle terre del feudo e limitavano i diritti dei feudatari sulle terre stesse e sui lavoratori. In questo senso si deve ricordare che il feudalesimo nello Stato della Chiesa, rispetto agli Stati italiani di quell’epoca, si distingueva poiché vi era una netta superiorità dell’elemento dominicale su quello giurisdizionale, il quale, peraltro, progressivamente, venne sottratto ai baroni durante tutto il corso del settecento, basti pensare al Chirografo del Papa Clemente VII del primo ottobre 1704, fino a cessare completamente e formalmente con l’eversione della feudalità sancita dal Motu Proprio del 15 settembre 1802 con cui venne istituita la tassa di migliorazione[48]. A questa prima disposizione, fece seguito la famosa Notificazione pontificia del 29 dicembre 1849, la quale ebbe il merito di consentire esclusivamente l’abolizione delle servitù civiche di pascolare, di vendere erbe e di fidare, lasciando inalterato il regime dei diritti civici di semina e di legnatico, inoltre, le norme in essa contenute non avevano un carattere coattivo, ad eccezione del caso in cui gli utilisti erano obbligati a concedere l’affrancazione della servitù qualora il proprietario avesse deciso d’esercitare tale facoltà.

Le situazioni ambientali sopra descritte costrinsero le primitive comunanze per il pascolo ad abbracciare terre d’ogni specie: arative, pascolive e boschive;

48 La “tassa di migliorazione” venne imposta sui terreni coltivabili compresi nel raggio di un miglio dai centri abitati, fino a quando i proprietari li avessero lasciati incolti. Tale disposizione rimase quasi del tutto non applicata, riguardo alla liberazione dei terreni “ristretti”, in quanto in complesso delle norme per l’abolizione della servitù di pascolo veniva rimandato a disposizioni ulteriori che rimasero però lettera morta.

35 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 e da questi domini collettivi, o demani comunali, sorsero con denominazioni diverse le Università agrarie. Tali Enti ebbero vita, dunque, allo scopo di godere collettivamente dei prodotti della terra e per esercitare gli usi civici di semina, di pascolo e di legnatico, nonché di quelli minori sulle terre private o su quelle a loro concesse in proprietà od in enfiteusi, e su quante altre che, comunque, erano pervenute e gestite dall’Ente. I patrimoni vennero in seguito aumentati con terre dovute per effetto delle affrancazioni degli usi civici che ebbero inizio fin dal diciannovesimo secolo. In origine tali associazioni si distinguevano in varie categorie, ma principalmente in quelle dei Boattieri, cioè dei possessori di buoi aratori, che si ripromettevano la coltivazione di cereali mediante la lavorazione del terreno con l’aratro, su quote loro concesse in proporzione al numero dei buoi posseduti; e quelle dei Moscettieri, i cui utenti possedevano bestiame grosso bovino ed equino ed esercitavano prevalentemente l’industria della pastorizia. Da queste associazioni era pertanto esclusa la classe più povera dei braccianti, che non possedeva bestiame e che doveva necessariamente trovarsi in continuo conflitto per avere terre da semina. Infatti, in molti Comuni delle provincie dell’ex Stato della Chiesa, per la verità non molte nella Provincia di Campagna (parte dell’attuale Provincia di Frosinone), in epoche non lontane, si costituirono le Università dei Boattieri e dei possessori di bestiame, che sovrapponendosi nei diritti delle generalità, esercitavano a loro esclusivo vantaggio l’uso del pascolo e della semina, costituendo una categoria privilegiata di cittadini a tutto danno della popolazione più povera. Di conseguenza si verificarono, in ogni tempo, lotte e tumulti assai gravi, tanto che si rese necessaria da parte dello Stato italiano l’emissione di un’apposita legge, quella del 4 agosto 1894, che apriva le terre

36 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 seminative alla generalità dei contadini e degli agricoltori del Comune, fossero o no possessori di bestiame[49]. I Boattieri iniziarono però una lotta vivacissima contro tale disposizione ed ottennero la formazione, in seno alla stessa associazione, di tre categorie d’utenti: quelli che avevano diritto alla semina, quelli che avevano diritto al pascolo, e quelli che avevano diritto al legnatico. Però i primi, forti della loro posizione sociale, sostennero sempre la parte del leone. A togliere ogni motivo di controversia, fra i due ceti agricoli, ossia i braccianti ed i possessori di bestiame, provvide, però, la legge fascista del 22 maggio

49 << Norme statutarie e regolamentari delle Università agrarie prima della legge 1766/1927. Nell’Italia centrale le gestioni collettive ed in modo specifico quelle universitarie troveranno, dopo alterne vicende, adeguata regolamentazione con la legge 4 agosto 1894, n. 397 “sull’ordinamento dei demani collettivi nelle provincie dell’ex Stato pontificio”, promulgata quasi a coronamento di un’opera cui il legislatore aveva dato l’avvio con la legge 24/6/1888, n. 5489, e che aveva lo scopo di conservare in vita, regolamentandole, le università, partecipanze e comunanze agrarie esistenti e di infondere vita, con il riconoscimento della personalità giuridica a quell’entità collettiva, qualificata come “utenti”, non definita sotto l’aspetto normativo, che prima della legge del 1888 esercitava i diritti d’uso sopra le terre e che la stessa legge aveva reso soggetto protagonista dell’affrancazione, ed al quale in cambio dei diritti goduti poteva essere attribuita la proprietà di parte o di tutto il fondo oggetto dell’affrancazione. Intento del legislatore era quello di colmare la lacuna esistente nelle leggi precedenti sui modi di godimento dei beni che per l’effetto di quelle leggi venivano assegnati agli utenti, riconducendo ad unità forme di appartenenza e godimento collettivo in varia misura diversificate, con l’assoggettamento a regime pubblicistico sia dell’Ente agrario che della appartenenza e godimento dei beni. A monte di tale intento e’ anche la volontà di contrastare il fenomeno, sempre più diffuso soprattutto nelle zone ove operavano associazioni di fatto, di una progressiva privatizzazione delle terre comunitarie, mediante divisione ed assegnazione in proprietà individuale a favore dei membri dell’associazione, in nome di un orientamento agrario, all’epoca prevalente, che vedeva nell’attribuzione della terra ai singoli di un elemento di progresso economico e un fattore di ordine e stabilita sociale. In tale senso, infatti, la legge dal contesto ideologico dominante e dagli indirizzi politici del Governo liberale che ne sono espressione, volti a procedere, in una linea di continuità con le diverse norme abolitive, verso una graduale liquidazione degli usi civici, residui feudali, qualificati come “servitù”, pesi gravanti sulla proprietà che deve esserne liberata per eliminare ogni impedimento alla coltura e produttività delle terre e per riaffermare il principio illuministico – liberale del diritto di proprietà come diritto assolutamente individuale. La legge del 1894, invece, emanata dopo un articolato dibattito, esprime un orientamento incline a rivalutare il significato degli usi e soprattutto a favorire la proprietà collettiva, legittimandone l’esistenza e riconoscendo la sua utilità sociale, in contrasto con la tendenza, assai diffusa anche tra gli “utenti”, di una privatizzazione, mediante divisione tra i singoli, del patrimonio collettivo. Le collettività esistenti, che venivano mantenute in vita, e le nuove che dovevano essere istituite venivano rafforzate, infatti, con l’attribuzione della personalità giuridica che, sostituendo ad una pluralità di diritti individuali un unico diritto di proprietà assoggettando i beni e l’attività di amministrazione ad un regime pubblicistico, tendeva ad inserire la figura delle comunità agrarie nel quadro delle nuove teorie cooperativistiche, adattandole “al progresso dei tempi, al nuovo indirizzo dell’agricoltura, a nuove forme giuridiche, a nuovi scopi sociali”. … >>. Tratto dalla pubblicazione della Provincia di Roma, Assessorato Enti Locali, titolata: << Le Università Agrarie della Provincia di Roma, Loro formazione, disciplina giuridica e regolamentazione >>, capitolo VII, dottoressa Rosanna Mari, pagine 71 e 72..

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1924, la n. 751, la quale diede alla generalità dei cittadini la possibilità di esercitare con uguale diritto tutti gli usi civici esistenti, facendo sparire in tal modo quel carattere di speculazione, che era diventato monopolio di pochi, riportando le servitù civiche alla loro originaria natura giuridica ed economica.

La proprietà degli Enti soppressi a seguito dell’emanazione del regio decreto legge del 22 maggio 1924, n. 751, venne, di conseguenza, trasferita ai Comuni o alle frazioni, nel cui territorio gli Enti stessi erano compresi, con la destinazione corrispondente alla categoria, cui essi appartenevano e di cui tratta la legge su ricordata.

È logico, quindi, che non possa farsi alcuna sostanziale differenza fra le proprietà collettive gestite dai Comuni e quelle dalle associazioni agrarie, perché entrambe hanno le stesse origini e funzioni economiche e sociali, anche se attualmente in molti Comuni esistono terreni amministrati dal Comune stesso ed altri dalle Università agrarie.

Dopo avere fornito alcuni cenni storici sulle origini degli usi civici e, più propriamente, delle proprietà collettive, è bene precisare che la finalità di questa Verifica Demaniale è quella d’individuare tutti i terreni siti all’interno del territorio comunale di natura collettiva gestiti dal Comune di Fiuggi, siano essi di natura privata gravati e da liquidare, o di natura collettiva, ciò sulla scorta, a norma di legge, di decisioni rese definitive dell’autorità giudiziaria, quali il Commissariato per la liquidazione degli usi civici di Lazio, Umbria e Toscana, l’Ufficio competente della Regione Lazio ed il Ministero Agricoltura e Foreste (sentenze, transazioni, quotizzazioni, piani di massima, ecc.), o da verifiche pubblicate e non opposte ai sensi degli articoli n. 30 e n. 31 del Regio decreto 26 febbraio 1928, n. 332.

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La materia degli usi civici è disciplinata dalla legge del 16 giugno 1927, n. 1766, e dal relativo regolamento d’applicazione, questi fu approvato con il decreto legge (R.D.L.) n. 332 del 26 febbraio 1928. La suddetta legge, in buona sostanza, suddivide la materia in due ben distinte realtà: a) diritti civici – si riferiscono a terreni d’appartenenza privata, già soggetti agli usi civici della popolazione e oggetto di liquidazione, generalmente mediante divisione, ossia il distacco a favore della popolazione di una porzione del fondo gravato, ed eccezionalmente mediante attribuzione dell’intero fondo al proprietario ed imposizione, sul fondo medesimo a favore della popolazione, di un annuo canone corrispondente al valore dei diritti civici; b) beni civici – terre d’appartenenza collettiva (antiche proprietà collettive, pervenute ai comuni in compenso di liquidazioni di diritti su terre private o a seguito di scioglimento di promiscuità per transazioni o per acquisti ai sensi della legge n. 1766/27 e di quelle precedenti) e non beni a destinazione pubblica (strade, edifici pubblici, parchi, giardini, ecc.). Tali terre sono garantite dai vincoli dell’inalienabilità, della destinazione, dell’inusucapibilità e dell’imprescrittibilità. A conferma di quanto affermato al punto b), si riporta il testo della recente proposta di legge n. 4522 (XVII Legislatura) approvata dal Senato della Repubblica il 31 maggio 2017 – “Norme in materia di domini collettivi”, e giacente presso la Camera dei Deputati. La quale, all’articolo 3, riaffermando i principi dettati da sempre dalla dottrina e dalla giurisprudenza che da secoli si sono occupati delle terre soggette agli usi civici ed, in particolare, i demani collettivi, definisce quali sono le terre appartenenti ai Beni Collettivi: << … 1. Sono beni collettivi:

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a) le terre di originaria proprietà collettiva della generalità degli abitanti del territorio di un comune o di una frazione, imputate o possedute da comuni, frazioni od associazioni agrarie comunque denominate; b) le terre, con le costruzioni di pertinenza, assegnate in proprietà collettiva agli abitanti di un comune o di una frazione, a seguito della liquidazione dei diritti di uso civico e di qualsiasi altro diritto promiscuo godimento esercitato su terre di soggetti pubblici e privati; c) le terre derivanti: da scioglimento delle promiscuità di cui all’articolo 8 della legge 16 giugno 1927, n. 1766; da conciliazioni nelle materie regolate dalla predetta legge n. 1766 del 1927; dallo scioglimento di associazioni agrarie; dall’acquisto di terre ai sensi dell’articolo 22 della medesima legge n. 1766 del 1927 e dell’articolo 9 della legge 3 dicembre 1971, n. 1102; da operazioni e provvedimenti di liquidazione o da estinzione di usi civici; da permuta o da donazione; d) le terre di proprietà di soggetti pubblici o privati, sulle quali i residenti del comune o della frazione esercitano usi civici non ancora liquidati; e) le terre collettive comunque denominate, appartenenti a famiglie discendenti dagli antichi originari del luogo, nonché le terre collettive disciplinate dagli articoli 34 della legge 25 luglio 1952, n. 991, 10 e 11 della legge 3 dicembre 1971, n. 1102, e 3 della legge 31 gennaio 1994, n. 97; f) i corpi idrici sui quali i residenti del comune o della frazione esercitano gli usi civici. g) 2. I beni di cui al comma 1, lettere a), b), c), e) e f), costituiscono il patrimonio antico dell’ente collettivo, detto anche patrimonio civico o demanio civico. … >>.

Quanto sopra detto rappresenta un’indispensabile puntualizzazione, poiché molte volte accade che si confondono, da parte di talune persone – anche strumentalmente od in malafede – quelli che sono i diritti civici, accertati e non, e quelli che sono i beni civici.

La legge 16 giugno 1927, n. 1766, per la cui applicazione fu emanato il relativo regolamento, approvato con il Regio decreto del 23 febbraio 1928, n. 322, ha i seguenti scopi fondamentali: 1) La liberazione delle terre dagli usi civici e da ogni altro diritto di promiscuo godimento, preteso od esercitato; 2) La sistemazione giuridica definitiva e l’utilizzazione economica, tanto delle terre d’origine collettiva, quanto di quelle attribuite e da attribuire alle popolazioni mediante le liquidazioni degli usi civici.

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La legge n. 1766/27 mira all’accertamento e alla liquidazione generale degli usi civici, e di qualsiasi altro diritto di promiscuo godimento delle terre spettanti agli abitanti di un Comune o di una frazione, e prevede le norme per la sistemazione delle terre provenienti dalla liquidazione suddetta, e delle altre possedute dai Comuni o dalle Università (o Associazioni agrarie), ugualmente soggette all’esercizio degli usi civici di cui all’art. 1 della legge.

Per l’accertamento dell’esistenza, della natura e dell’estensione degli usi civici, se non esistono prove documentali, è ammesso qualunque altro mezzo d’accertamento, purché l’esercizio delle servitù civiche non sia cessato anteriormente al 1880. È prevista la dichiarazione dell’estinzione d’ogni azione diretta ad ottenere il riconoscimento dei diritti medesimi, qualora gli stessi non si trovino in esercizio, e, quindi, la rivendicazione delle terre soggette agli usi civici, se la loro esistenza non fosse stata denunciata al Commissario Regionale entro sei mesi dalla pubblicazione della legge stessa (articoli 2 e 3).

La giurisprudenza consolidata in materia di usi civici, prevede, come già detto, che i diritti civici possono essere accertati con ogni tipo d’elemento di prova, per la cui dimostrazione non si è mai seguita la rigidità del diritto comune, ma si è sempre usata la massima ampiezza. L’esistenza degli usi civici, come d’altronde anche la prova contraria, deve essere necessariamente dimostrata. Generalmente non si hanno prove scritte. È indirettamente possibile risalire alla natura dei terreni dalla verifica degli statuti, degli antichi catasti, dei brevi pontifici, dei vecchi contratti e, soprattutto, dalla prova della feudalità del territorio interessato, per il famoso principio << ubi feuda, ibi demania >>. Tale massima trae maggiore validità nel caso in cui i feudi storicamente erano riconosciuti tali. I diritti civici sono distinti in due classi:

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1. essenziali, se il personale esercizio si riconosce necessario per i bisogni della vita; 2. utili, se abbiano, in modo prevalente, carattere e scopo di industria. Alla prima classe appartengono i diritti di pascere e di abbeverare il proprio bestiame, raccogliere legna per uso domestico o per il lavoro personale e seminare mediante corrisposta al proprietario. Alla seconda classe appartengono, congiunti con i precedenti o da soli, i diritti di raccogliere o trarre dal fondo altri prodotti da poterne fare commercio, i diritti di pascere in comunione del proprietario a scopo anche di speculazione. Sono reputati usi civici anche i diritti di vendere erbe, stabilire prezzi dei prodotti ed altri simili che appartengono ai Comuni sui beni di privati.

Il compenso, per la liquidazione dei diritti suddetti, è stabilito in una porzione del fondo, o della parte dello stesso gravata, da aggiudicare alla popolazione cui i diritti appartengono e deve essere determinato come segue: a. Per i diritti essenziali esercitati, la porzione di terreno da dare in compenso, corrisponderà ad un minimo di un ottavo del fondo, e potrà elevarsi ad un terzo ed anche alla metà, secondo i casi e le circostanze; b. Per i diritti utili il compenso potrà variare da un minimo di un quarto fino al massimo di due terzi del fondo. Questo compenso comprenderà anche quello corrispondente ai diritti utili, qualora anche questi siano in tutto o in parte esistenti sul medesimo fondo. Tali compensi potranno però essere valutati in misura inferiore qualora si tratti di un solo diritto di tenue entità (articoli 4 e 5 della legge). La porzione di terreno d’assegnarsi deve essere determinata con il criterio della sua estensione e con quello del suo valore (articolo 6 della legge).

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Per le province ex pontificie la legge si richiama all’articolo 9 del R.D. 3 agosto 1891, n. 510, con il quale si dà facoltà, qualora l’estensione del terreno da cedersi in corrispettivo dell’affrancazione sia giudicato insufficiente ai bisogni della popolazione, di affrancare tutto in parte il fondo gravato, mediante il pagamento di un annuo canone al proprietario (liquidazione invertita – articolo 7 della legge). Sono esenti dalla divisione, e gravati da un canone annuo di natura enfiteutica a favore del Comune, o delle associazioni, in misura corrispondente al valore dei diritti, i terreni che abbiano ricevuto dal proprietario sostanziali e permanenti migliorie ed i piccoli appezzamenti che non fossero raggruppabili in unità agrarie (articolo 7 della legge).

Le occupazioni abusive e le concessioni ad utenza con l’obbligo di migliorare, fatte prima della pubblicazione del R.D.L. 22 maggio 1924, n. 751, a fronte della domanda dell’occupatore, possono essere legittimate per concessione, oggi, dell’Autorità regionale, mediante l’imposizione di un canone annuo di natura enfiteutica a favore del Comune, quando concorrono unitamente le seguenti condizioni: 1. L’occupatore vi abbia apportato sostanziali e permanenti migliorie; 2. La zona occupata non interrompa la continuità dei terreni; 3. L’occupazione duri da almeno dieci anni. Se la legittimazione non avviene, le terre dovranno essere restituite al Comune o alla Associazione, qualunque sia l’epoca a cui risalga l’occupazione delle stesse, e ciò provvede ora la Regione con una sua specifica Determinazione (articolo 9 della legge). Dopo che sono state eseguite le operazioni di scioglimento delle promiscuità, della liquidazione delle terre private soggette agli usi civici, della sistemazione delle occupazioni e/o del recupero delle terre occupate, dovrà essere formato il piano di massima per la destinazione degli appezzamenti di terreno

43 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 pervenuti al Comune di Fiuggi e di quelli già in precedenza dallo stesso posseduti. Se le circostanze lo renderanno opportuno, potrà disporsi, con il consenso della Regione, anche in pendenza delle operazioni suddette, che si formi il piano di massima per le terre che sono già in possesso dell’Ente e si procederà alla ripartizione di quelle destinate alla coltura agraria, salvo a provvedere separatamente per le altre terre che potranno in seguito pervenire all’Ente medesimo, ferme restando le eventuali ripartizioni già eseguite (articoli 34 e 35 del Regolamento). Alla formazione del piano di massima, deve provvedere il Perito Demaniale nominato dalla Regione; questo piano ha per base la ripartizione delle terre in due distinte categorie: A. Terreni convenientemente utilizzabili come bosco e come pascolo permanente; B. Terreni convenientemente utilizzabili per la coltura agraria (articolo 11 della legge).

Nei terreni di categoria “A”, i diritti della popolazione all’esercizio del pascolo e del legnatico saranno conservati, ma dovranno essere esercitati in conformità del piano economico prescritto dalle leggi forestali e il loro esercizio dovrà essere limitato unicamente a quanto sia necessario ai bisogni dell’utente e della sua famiglia (articolo 12 della legge e 43 del Regolamento). I terreni di categoria “B”, invece, saranno destinati ad essere ripartiti secondo un piano tecnico di sistemazione fondiaria e di avviamento colturale, tra le famiglie dei coltivatori diretti, con preferenza per quelli meno abbienti, purché diano affidamento di trarne la maggiore utilità (articolo 13 della legge e 47 e 48 del Regolamento).

44 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

Con la normativa emanata con la legge n. 431/85, meglio conosciuta come Legge Galasso, la quale ha rappresentato una svolta epocale nella disciplina della progettazione urbanistica, è stato imposto ai Comuni di inquadrare nella pianificazione territoriale paesistica le terre civiche, considerandole meritevoli di tutela, ai sensi dell’ articolo 1, c. 1°, lettera “h”: << le aree assegnate alle Università Agrarie e le zone gravate da usi civici >>.

Essa, quindi, ha riportato prepotentemente d’attualità la materia degli usi civici, sino a farla divenire un argomento certamente non secondario all’interno della complessa disciplina urbanistica e tutela ambientale. La Circolare della Regione Lazio datata 3 febbraio 1993, n. 01483 di protocollo, a firma dell’allora Assessore Fernando D’Amata, circa la controversa questione del rilascio delle certificazioni attestanti l’esistenza o meno sui terreni di diritti di uso civico per fini urbanistici, premesso che << … A parere di questo Assessorato nel suddetto certificato urbanistico non può risultare altro che quanto trova riscontro nello strumento urbanistico in vigore, mentre gli altri eventuali vincoli di uso civico possono rilevare unicamente per il Comune, che dovrà tenerne conto in sede di programmazione territoriale, ma non possono essere certificati. Pertanto, l’eventuale richiesta dei Sindaci di integrare il certificato urbanistico con certificazione regionale sull’esistenza o meno di usi civici non trova alcun riscontro normativo. … >>, aveva stabilito che:

<< … Per quanto sopra esposto, con effetto immediato, viene abolito il rilascio a privati dei certificati attestanti l’esistenza o meno di usi civici. >>.

Le leggi regionali del 19 dicembre 1995, n. 59, e del 27 gennaio 2005, n. 6, conferivano All’Assessore regionale per l’agricoltura e gli usi civici il potere d’attestazione dell’esistenza del vincolo degli usi civici sui terreni di proprietà privata o l’appartenenza degli stessi al demanio collettivo di Comuni, frazioni o Associazioni agrarie, con lo scopo di garantire una corretta pianificazione territoriale. L’articolo 2 della legge regionale n. 6/05 prevede, tra l’altro, che:

<< … I comuni in sede di formazione degli strumenti urbanistici generali e loro varianti sono tenuti ad osservare i seguenti criteri: a) il piano urbanistico

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comunale generale deve essere elaborato tenendo conto delle finalità di salvaguardare la destinazione delle zone di proprietà collettiva di uso civico in conformità alla loro classificazione con lo scopo di garantire la conservazione dei diritti civici; b) la destinazione a scopo edificatorio di natura residenziale, turistica, commerciale, artigianale o industriale delle zone di proprietà collettiva di uso civico deve essere normalmente esclusa, salvo che la necessità di un ordinato sviluppo urbanistico del comune non richieda la devoluzione ad uso edificatorio di talune delle zone medesime e sempre che sussista la possibilità della conservazione dell’uso civico in altri ambiti territoriali del comune; c) ogni modificazione della destinazione delle di proprietà collettiva di uso civico deve essere specificatamente motivata e documentata; d) le norme di attuazione dei piani urbanistici comunali generali devono contenere specifiche disposizioni che disciplinano le zone di proprietà collettiva di uso civico, con la finalità di preservare i diritti civici in conformità della loro natura. … >>.

Con la modifica apportata dalla recente legge regionale n. 6/05 alla precedente legge regionale del 19 dicembre 1995, n. 59, attraverso l’articolo 6, sostituivo dell’articolo 3 della legge regionale n. 1/86, venivano emanate le seguenti disposizioni:

<< … Art. 3 – Documentazione del Piano. 1) I comuni redigono gli strumenti urbanistici sulla base di una accurata analisi del territorio dalla quale risultino le aree e gli immobili di proprietà comunale e demaniale, degli enti pubblici e quelli di proprietà collettiva appartenenti ai comuni, frazioni di comuni, università ed altre associazioni agrarie comunque denominate. 2) Per l’elaborazione dell’analisi territoriale i comuni si avvalgono del proprio ufficio tecnico o possono nominare tecnici iscritti all’albo regionale costituito ai sensi della legge regionale 8 gennaio 1986, n. 8. 3) I comuni approvano l’analisi del territorio di cui al comma 1 in sede di adozione dello strumento urbanistico, la cui documentazione è integrata da apposita attestazione comunale sulla eventuale esistenza di gravami di usi civici. >>.

La Regione Lazio il 6 luglio 1998 emetteva la legge n. 24[50], con la quale all’articolo 11 (“Disciplina per le aree assegnate alle università agrarie e per le aree gravate da uso civico”) così veniva stabilito: << … 1. Ai sensi dell’articolo 82, quinto comma, lettera h), del d.p.r. 616/1977 sono sottoposti a vincolo paesistico le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici. 2. Nella categoria di beni paesistici di cui al comma 1 rientrano: a) le terre assegnate, in liquidazione dei diritti di uso civico e di altri diritti promiscui, in proprietà esclusiva alla generalità dei cittadini residenti nel territorio di un comune o di una frazione, anche se imputate alla titolarità dei suddetti enti;

50 Pubblicata sul S.O. n. 1 al B.U.R.L. n. 21 del 30 luglio 1998.

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b) le terre possedute a qualunque titolo da università e associazioni agrarie, comunque denominate; c) le terre pervenute agli enti di cui alle lettere a) e b) a seguito di scioglimento di promiscuità, permuta con altre terre civiche, conciliazione nelle materie regolate dalla legge 16 giugno 1927, n. 1766, scioglimento di associazioni agrarie, acquisito ai sensi dell’articolo 22 della stessa legge; d) le terre private gravate da usi civici a favore della popolazione locale fino a quando non sia intervenuta la liquidazione di cui agli articoli 5 e seguenti della l. 1766/1927. 3. L’esercizio degli usi civici o dei diritti di promiscuo godimento, di natura essenziale o utile ai sensi dell’articolo 4 della l. 1766/1927, deve in ogni caso svolgersi con modalità compatibili con le norme dei PTP o del PTPR e/o della presente legge; in tal caso si applicano le classificazioni per zona ai fini della tutela ove previste dal PTP o dal PTPR e la relativa normativa. 4. Nei terreni di proprietà collettiva gravati da usi civici è di norma esclusa l’attività edificatoria di natura residenziale, turistica, commerciale, artigianale o industriale salvo che ragioni d’interesse della popolazione non consentano, in armonia con le disposizioni degli articoli 1 e 2 della legge regionale del 31 gennaio 1986, n. 1, tale diversa distribuzione; in detti casi l’eventuale strumento urbanistico attuativo deve essere preventivamente sottoposto a parere ai sensi dell’articolo 7 della l. 1497/1939 e gli interventi sono ammessi sempre che sussista la possibilità, in via prioritaria, della conservazione degli usi in altri ambiti territoriali dell’ente e con il rispetto della procedura autorizzativi di cui all’articolo 12 della l. 1766/1927. Qualora ciò non sia possibile, la somma derivante dall’applicazione del citato articolo è destinata, previa autorizzazione dell’organo regionale competente, ad opere di interesse generale o di risanamento ambientale. 5. Sui medesimi terreni possono essere realizzate opere pubbliche, previa autorizzazione del competente organo regionale, ai sensi dell’articolo 12 della l. 1766/1927, a condizione che non risulti impedita la fruizione degli usi civici, non sia arrecato danno all’aspetto esteriore del paesaggio, non sia lesa la destinazione naturale delle parti residue e sempre che sussista la specifica autorizzazione dell’autorità preposta alla tutela del bene. 6. Sono consentite sulle terre di proprietà collettiva e sui beni gravati da usi civici le opere strettamente connesse all’utilizzazione dei beni civici secondo la destinazione conseguente alla loro classificazione a categoria e, in mancanza, emergente dagli usi civici in esercizio o rivendicati, a condizione che vengano comunque rispettate le norme stabilite per le zone agricole e per quelle boscate. … >>.

Successivamente, il 18 novembre 1999, l’allora Dirigente del Settore 65 dell’Assessorato “Sviluppo del Sistema Agricolo e del Mondo Rurale” della Regione Lazio, Avv. Amulio Piccioni, emetteva la lettera circolare n. 8499 di protocollo, avente per oggetto: “Conferenze dei Servizi. Rilascio N.O. in materia di Usi Civici”, con la quale chiariva le procedure in tale materia:

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<< La normativa vigente in materia di vincolistica ambientale prevede, per l’approvazione di progetti riguardanti opere che impegnino anche temporaneamente il soprassuolo, il rilascio di Nulla Osta da parte dell’Assessorato allo Sviluppo del sistema Agricolo e Mondo rurale, Ufficio Usi Civici. Tale parere è necessario sia per le opere già contemplate dallo Strumento Urbanistico vigente che per quelle che si configurano in variante allo Strumento stesso. A tale proposito si rammenta che ai fini dell’esame da parte dell’Ufficio scrivente, ogni singolo progetto dovrà essere corredato di un’attestazione del Sindaco del Comune nella cui giurisdizione ricade l’intervento. L’attestazione in questione, oltre a certificare la natura giuridica dei terreni relativi all’intervento, dovrà obbligatoriamente riportare gli estremi e il tipo di certificazione utilizzata all’uopo (es. verifica demaniale, certificazione generale, semplice perizia o quant’altro). È utile ricordare che tale procedimento, previsto dalla L.R. 59/95, si rende necessario in quanto la normativa vigente in materia di Usi Civici prevede che unicamente i periti demaniali iscritti all’Albo Regionale (di cui alla L.R. 8/86) possono rilasciare certificazioni sulla “qualitas soli”. Soltanto per i progetti non in variante allo Strumento Urbanistico, qualora l’Ente proponente non sia un Comune, l’attestazione di cui sopra potrà essere rilasciata dalla più alta carica presso tale Ente (es. Presidente della Provincia). >>.

La normativa urbanistica sopra riportata, relativamente alla problematica degli usi civici, inerente sostanzialmente alla tutela e la valorizzazione dei beni paesaggistici, veniva racchiusa e riaffermata nel nuovo codice dell’ambiente, “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, approvato con il D.L. n. 42 del 22 gennaio 2004, e meglio conosciuto come il Codice Urbani. Infine, il Direttore Regionale del Dipartimento Economico ed Occupazionale della Direzione Regionale Agricoltura del Lazio, dott. Gino Settimi, emetteva il 26 giugno 2007, n. 85831/03 di protocollo, una direttiva riguardante il parere art. 7 L.R. n. 59/95, nel caso d’assenza di diritti di uso civico. Sostanzialmente tale parere, qualora l’Analisi Territoriale Usi Civici concludeva escludendo l’esistenza di qualsivoglia diritto di uso civico, sia su terre private e sia su terreni di proprietà comunale, affermava che: << … non ha motivo di essere espresso non potendo essere danneggiati, per inesistenza, i diritti di uso civico spettanti alla collettività. Come si evince dal combinato disposto dall’art. 2 della L.R. 3 gennaio 1986, n. 1, come modificata dalla L.R. n. 6/2005 e dell’art. 7 della L.R. n. 59/95. … >>.

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Quando si è di fronte a problematiche che riguardano i diritti civici e le terre collettive, il primo pregiudizio da sfatare è che si ha che fare con relitti storici o con semplici residui feudali. Se si fa riferimento spesso alla storia non è perché sono diritti del passato ai quali si vuole per forza dare nuova vita, ma perché occorre provarli ed inquadrarli nel significato storico che effettivamente ebbero in quel momento e che diede loro l’ordinamento nel quale furono formati. Oggi i diritti civici, in senso stretto, hanno perduto l’importanza che avevano in un passato non molto lontano, ma si deve comprendere che tali diritti da sempre – anche nei periodi più bui – hanno garantito la sopravvivenza delle collettività. Lo stesso pascolo, là dove è ancora in esercizio, che è il diritto più antico e certamente il più importante, è ridotto al pascolo naturale per usi personali. Ma ciò non vuol dire di certo che siano cessati i diritti delle popolazioni. Diritti che, per la maggior parte delle volte, anche se denunciati, in osservanza prima del regio decreto legge n. 751/24 e poi della legge n. 1766/27, devono essere ancora accertati nella loro reale estensione, al fine di procedere alla loro liquidazione anche mediante l’eventuale scorporo, ossia all’attribuzione d’altre terre al patrimonio indisponibile (collettivo) delle collettività.

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6 – LINEE GUIDA DELLA RICERCA

La ricerca documentale per l’esatta individuazione all’interno del territorio comunale di Fiuggi delle terre ancora soggette al regime giuridico degli usi civici – limitatamente a quelle gestite dal Comune di Fiuggi[51] – si è svolta verificando la documentazione di cui appresso si dirà mediante la descrizione più puntuale possibile. La ricerca è stata completata con la ricostruzione del territorio comunale, debitamente contrassegnato con la relativa situazione giuridica rispetto agli usi civici, mediante la corrispondenza fra i catasti antichi ed il vigente Catasto Terreni[52] passato in conservazione negli anni trenta, anche attraverso il confronto con i decreti eventualmente nel tempo intervenuti a seguito di variazioni territoriali. Sulla scorta delle suddette operazioni ho formato le planimetrie dei comprensori demaniali, in modo da evidenziare con chiarezza il perimetro interno ed esterno di tali zone. Ultimato il lavoro sul vecchio catasto (che ha preso le mosse dal Catasto Gregoriano), ho provveduto alla sovrapposizione di questo con il nuovo catasto, appoggiandomi a punti trigonometrici, o comunque punti fissi di riferimento noti e, quindi, ritenuti punti di riferimento sicuri, delimitando su questo ultimo, i perimetri delle zone ancora interessate dagli usi civici.

51 << … Il Comune, come centro di riferimento dei beni d’uso civico, rappresenta la forma organizzativa succeduta alle universitates, primi fenomeni d’imputazione collettiva delle terre civiche. Il Comune esprime, infatti, l’espressione evoluta dell’università che attraverso le vicende della municipalità si è trasformata da realtà gregaria originaria disciplinata da un diritto autonomo, nel comune politico quale entità organizzativa, strutturatasi nei territori della penisola in tempi non coincidenti ed in forme non omogenee quanto al titolo di trasmissione dei beni e dei poteri pubblicistici, spesso con una netta interruzione di forme e tempi tra Italia settentrionale, centrale e meridionale. … >> (da “I beni di uso civico” di L. Fulciniti, pagina 246). 52 Fino a poco tempo fa denominato “Nuovo Catasto Terreni”.

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Le differenze di superficie, evidenziate e rilevate tra il vecchio ed il nuovo catasto, possono essere considerate pressoché minime, e, comunque, nei limiti della tolleranza metrica; le stesse sono dovute, essenzialmente, come già detto, alla diversa distribuzione e più ampliata realizzazione degli spazi pubblici quali le strade, i sentieri, i fossi, i carracci, gli slarghi e via dicendo. La giurisprudenza in materia di usi civici, prevede che i diritti possono essere accertati con ogni tipo od elemento di prova. L’esistenza dei diritti civici, come d’altronde anche la prova contraria, deve essere necessariamente dimostrata. Generalmente è possibile risalire alla natura dei terreni dalla verifica degli statuti, degli antichi catasti, dei brevi pontifici, degli antichi contratti ed anche dalla prova della feudalità del territorio interessato, per il famoso principio ubi feuda, ibi demania tale massima è valida per i feudi storicamente riconosciuti tali, Fiuggi è provato che lo sia stato. Occorre precisare che la presente Verifica Demaniale si è basata sull’attenta lettura ed interpretazione, la più fedele possibile, dei provvedimenti certi amministrativi e giurisdizionali emessi in materia di usi civici per il territorio comunale di cui trattasi, nonché la presa d’atto della natura giuridica delle terre che sono state interessate da provvedimenti certi e definitivamente adottati, a norma di legge, dalle Autorità competenti.

Sostanzialmente, la fase operativa di questa ricerca si è svolta verificando i provvedimenti adottati dallo Stato italiano, ai sensi della normativa riferita alle province già appartenute al così detto Stato della Chiesa, nonché quelli adottati, ai sensi della legge n. 1766/27, dal Commissariato per la liquidazione degli usi civici di Lazio, Umbria e Toscana e dalla Regione Lazio, successivamente all’entrata in vigore del Decreto del Presidente della Repubblica n. 616/77.

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I provvedimenti verificati riguardano le terre che rientrano nel territorio dell’attuale Comune di Fiuggi [53], anche in relazione ai diritti, ove esistenti, dei Comuni limitrofi, quali quelli di Trevi nel Lazio, Torre Cajetani, Guarcino, Ferentino, Trivigliano, Piglio ed Acuto.

53 << Fino al 1872 Anticoli, dal 1872 al 1911 Anticoli di Campagna >>, da “Il Bollettino degli usi civici”, Regione Lazio, Edizioni Anterem, Roma 1996, pag. 53.

52 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

Verifica dei provvedimenti adottati prima dell’emanazione del R. decreto legge n. 751/24 e della legge n. 1766/27, ai sensi delle leggi prima dello Stato pontificio e poi dello Stato italiano per le provincie ex pontificie:  Risultanze del Catasto Piano;  Risultanze del Cessato Catasto;  Atti riguardanti la liquidazione delle servitù di pascolo su terre private, ai sensi della Notificazione pontificia 29 dicembre 1849;  Elenco delle terre soggette alla servitù di pascolo formato ai sensi della legge n. 5489/1888;  Atti riguardanti la liquidazione delle servitù di pascolo, ai sensi della legge n. 5489/1888;  Provvedimenti emessi dalla Corte d’Appello e dalla Corte di Cassazione.

Verifica dei provvedimenti intervenuti in forza del Regio decreto legge n. 751/24 e della legge n. 1766/27, dai Commissari per la liquidazione degli usi civici e dalla Regione Lazio ai sensi dell’articolo n. 66 del D.P.R. n. 616/1977:  Dichiarazioni dell’esistenza di diritti civici rese al Commissariato agli usi civici di Roma, ai sensi dell’articolo n. 3 della legge n. 1766/27;  Provvedimenti amministrativi e giurisdizionali emessi dal Commissariato per la liquidazione degli usi civici di Lazio, Umbria e Toscana con sede in Roma;  Provvedimenti emessi dalla Corte d’Appello, dalla Corte di Cassazione e dal Consiglio di Stato;

53 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

 Provvedimenti del Ministero Agricoltura e Foreste, autorizzanti le alienazioni, i mutamenti di destinazione d’uso, le permute e gli acquisti;  Provvedimenti amministrativi emessi dalla Regione Lazio.

Inoltre, ho acquisito dalla consultazione degli archivi, con il fine di ricostruire più correttamente possibile i comprensori di demanio collettivo gestiti dal Comune di Fiuggi, tutti i dati e le notizie possibili relative alle eventuali operazioni demaniali fino ad oggi compiute:  Piani di Massima ed Assegnazioni a Categoria;  Decreti di chiusura delle operazioni demaniali;  Contenziosi esauriti od ancora in atto presso il Commissariato per la liquidazione degli usi civici di Lazio, Umbria e Toscana;  Istruttorie e Verifiche Demaniali;  Esistenza di Università od Associazioni agrarie;  Alienazioni e liquidazioni effettuate ai sensi della l.r. 1/86 e s.m.i..

54 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

7 – DESCRIZIONE DEGLI ATTI DEMANIALI COMPIUTI PER IL TERRITORIO COMUNALE DI FIUGGI

A) Ho verificato gli atti rinvenuti relativi al Catasto Piano[54], la cui validità è cessata il 31 agosto 1835.

B) Ho verificato l’inesistenza di atti riguardanti la liquidazione delle servitù di pascolo su terre private, formati ai sensi della Notificazione pontificia del 29 dicembre 1849[55]. Legge emanata dallo Stato Pontificio per disciplinare la liquidazione delle servitù civiche di pascolo, di vendere erbe e di fidare, lasciando inalterato il regime dei diritti di semina e legnatico, ma che non aveva carattere obbligatorio, salvo che gli utilisti erano obbligati a concedere l’affrancazione della servitù nel caso in cui il proprietario avesse esercitato tale facoltà. Il compenso per l’affrancazione poteva essere in denaro o in natura, vale a dire mediante lo scorporo e l’attribuzione alla popolazione titolare del diritto di parte o dell’intero fondo gravato, sulla base delle necessità della

54 Fu il primo censimento generale della proprietà fondiario dello Stato della Chiesa, voluto da Pio VI. È un catasto descrittivo volto ad accertare il possesso ed i redditi fondiari. Il censimento fu ordinato il 15 dicembre 1777 e concluso nell’anno 1783. Da rilevare che non fu eseguito da un’autorità unica e centrale ma dalle congregazioni locali e segretari comunali, a seconda dei casi. Relativamente alla misura dei fondi, la maggior parte di essi era stimata a vista, generalmente per la proprietà dei comuni, e parte desunta dalla “qualità del seme”, solo se questa in uso e corrispondente a quella stimata dai periti. Si ha ancora, in proposito, una attivazione catastale del 1808, detta pure questa “Catasto Piano”, che ingenera ancora oggi confusione con il vero “Catasto Piano” del 1777-1798. Quest’ultimo riveste notevole importanza in quanto rimaneva in vigore fino all’inizio del secondo semestre del 1835. 55 Norme sulle affrancazioni delle servitù di pascere, di vendere erbe e fidare. La disposizione, di Pio IX del 1849, disciplinò l’abolizione del pascolo e fidare, lasciando inalterato il regime della semina e del legnatico. Le norme previste non avevano carattere coattivo, salvo che gli utilisti erano obbligati a concedere l’affrancazione della servitù nel caso in cui il proprietario avesse esercitato tale facoltà. Il compenso per l’affrancazione poteva essere in denaro o in natura, vale a dire con scorporo e attribuzione alla popolazione titolare di parte o dell’intero fondo gravato, sulla base della necessità della popolazione, tenuto conto delle terre pascolive disponibili e del carico di bestiame. Lo stesso principio è stato mantenuto nella legge del 1927, limitatamente ai territori già appartenuti allo Stato pontificio. La Notificazione emanata da Pio IX nel 1849 per l’affrancazione della servitù di pascolo rimase in vigore fino alla adozione da parte del Governo italiano della prima legge abolitiva approvata il 24 giugno 1888, successivamente modificata (le modifiche apportate al testo primitivo riguardarono i soggetti titolari del diritto d’affrancazione) e sanzionata definitivamente con il T.U. approvato con il R.D.

55 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 popolazione, tenuto conto delle terre pascolive disponibili e del carico di bestiame. Lo stesso principio è stato mantenuto, come si vedrà poi, nella legge del 1927, limitatamente ai territori già appartenuti allo Stato Pontificio. La Notificazione rimaneva in vigore fino all’adozione da parte del nuovo Stato Italiano della prima legge abolitiva n. 5489 - Serie 3° - approvata il 24 giugno 1888, poi modificata e sanzionata con il Testo unico approvato con il Regio Decreto del 3 agosto 1891, n. 510.

C) Ho verificato gli atti relativi al Cessato Catasto (custodito nell’Archivio di Stato di Frosinone, Fondo Versamenti U.T.E.), derivato dal Catasto Gregoriano, in cui il territorio del Comune di Fiuggi – Provincia di Campagna, Delegazione di Frosinone, Governo di Guarcino, Comune di Anticoli, era composto da due Sezioni denominate Tre Cone ed Anticoli. Negli atti di questo catasto, per ogni mappale[56] del territorio comunale, dopo l’indicazione dei relativi proprietari, veniva indicata l’eventuale esistenza dei diritti civici, mediante l’apposizione di una lettera a fianco appunto del mappale, oltre all’indicazione dei relativi aventi diritto delle servitù, nonché tutte le volture relative ai vari atti pubblici e privati di compravendita ed ai vari atti giudiziari, ivi compresi quelli d’affrancazione.

D) In esecuzione della Legge 24 giugno 1888, n. 5489[57] (“Abolizione delle servitù di pascolo, di seminare, di legnatico, di vendere erbe, di fidare o di imporre

3 agosto 1891, n. 510; leggi che mantennero il principio dello scorporo totale dei fondi d’affrancare, in caso di necessità, mediante imposizione di canone a favore del proprietario. 56 Corrispondente nel vigente Catasto Terreni, all’attuale particella. 57 Le disposizioni di tale legge e sue successive integrazioni e modificazioni, sostanzialmente prevedevano l’affrancazione obbligatoria di tutti i diritti riconosciuti ed esercitati dalle popolazioni sulle terre di proprietà privata, mediante un compenso che poteva configurarsi in denaro, attraverso cioè l’imposizione di un canone da corrispondersi al Comune quale rappresentante degli utenti, ovvero in natura attraverso l’attribuzione al Comune stesso e, in applicazione della L. 397/1894, all’Università Agraria, per la popolazione di una porzione del terreno da affrancare. Rimaneva fermo il principio contenuto nella “Notificazione Pontificia” dell’anno 1849, di concedere, in casi particolari, agli utilisti la possibilità di affrancare l’intero fondo gravato mediante la corresponsione di un canone al proprietario.

56 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 tassa a titolo di pascolo nelle ex provincie pontificie”), il cui Regolamento d’attuazione veniva approvato con il R.D. n. 6397 del 24 agosto 1889[58], l’Amministrazione comunale di Anticoli di Campagna (Fiuggi), in applicazione dell’articolo 13[59], il 12 giugno 1889 compilava l’elenco dei beni soggetti a servitù di pascolo situati nel territorio comunale e lo trasmetteva poi all’Ufficio delle imposte di Alatri, il quale, effettuate le dovute verifiche sulla scorta delle risultanze dell’allora vigente Cessato Catasto, con nota del 13 giugno 1889, n. 954 di protocollo, lo ritornava allo stesso Comune. Detto elenco successivamente veniva presentato alla Prefettura della Provincia di Roma che lo vistava in data 20 giugno 1889, n. 10150 di protocollo div. 3.a.. Il Comune, in ossequio agli articoli 12 e 13 della legge 24 giugno 1888 n. 5489, lasciava in pubblicazione l’elenco dal 24 giugno al 24 agosto del 1889. Va osservato che la procedura seguita non è stata quella esattamente prevista dall’articolo 12 della legge n. 5489/1888.

E) Ho verificato l’inesistenza d’atti di liquidazione e scorporo compiuti dalla Giunta degli Arbitri del Circondario di Frosinone[60], organo giurisdizionale (tribunale speciale) costituito dal nuovo Stato Italiano in conformità dalla

Per l’applicazione delle norme la legge aveva disposto l’istituzione di un tribunale speciale, la Giunta degli Arbitri. 58 Tale legge veniva successivamente modificata ed integrata, prima con la legge n. 381 del 2 luglio 1891 e, poi, con il Testo Unico approvato con il R.D. n. 510 del 3 agosto 1891. 59 << … entro un anno dalla pubblicazione della presente legge i Prefetti delle provincie, nel territorio delle quali sono costituiti i diritti e le servitù di cui all’art. 1, formeranno l’Elenco dei diritti e delle servitù medesime esistenti nel territorio suddetto, nel quale verranno indicati il diritto o la servitù, il fondo in cui si esercita, la sua ubicazione, la superficie, l’estimo censuario e quant’altro occorra alla sua identificazione, il nome del proprietario del fondo gravato e quello dei singoli utenti della servitù o del diritto. L’Elenco così formato verrà trasmesso ai sindaci dei Comuni nel territorio dei quali sono costituiti i diritti e le servitù per essere pubblicati nell’albo pretorio del Comune, a forma del disposto dell’articolo 90 della L.C.P. 20 marzo 1865, e contro il detto Elenco potrà sporsi ricorso alla Giunta degli Arbitri nel termine di due mesi dalla sua pubblicazione. >>. 60 La legge n. 5489/1888 disponeva l’istituzione di un tribunale speciale, la Giunta degli Arbitri, per ciascuno dei capoluoghi di Circondario per il Lazio: Roma, Viterbo, Rieti, Civitavecchia, Velletri e Frosinone. Le Giunte degli Arbitri erano incaricate della ricognizione ed identificazione dei fondi da affrancare, della liquidazione delle servitù civiche e della risoluzione di qualunque controversia insorta nella materia. Se si eccettua la relazione presentata dal Ministro Rava nel 1906, peraltro piuttosto sintetica e largamente incompleta, poiché basata sulle notizie fornite, non è mai stata compilata fino ad oggi una puntuale ricognizione di tutti i provvedimenti emessi dalle Giunte degli Arbitri.

57 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 suddetta legge n. 5489/1888, per la ricognizione e l’identificazione dei fondi gravati dagli usi civici, per la liquidazione di quelli accertati e per la risoluzione delle controversie in materia. La successiva emanazione della legge n. 76, avvenuta l’8 marzo 1908, disponeva la sospensione delle funzioni precedentemente attribuite alle Giunte degli Arbitri, riservando loro i giudizi di << … cognizione sulla esistenza, sulla natura e sui limiti degli usi civici … >>, nonché la presa d’atto d’eventuali conciliazioni intervenute tra le parti. La stessa legge, invece, trasferiva alle Giunte degli Arbitri i giudizi possessori pendenti innanzi ai Pretori. Con l’emanazione del successivo decreto legge del 29 agosto 1916, n. 1053, veniva disposta la sospensione, fino a dopo sei mesi dalla conclusione della grande guerra, delle residue funzioni attribuite alle Giunte degli Arbitri con la succitata legge n. 76/1908, alle stesse rimaneva il compito di esprimere il parere circa le affrancazioni stipulate tra le parti da approvarsi con specifico decreto del Ministero Agricoltura.

F) Ho verificato l’inesistenza di decreti ministeriali precedenti la legge n. 1766/27.

G) Ho verificato l’inesistenza di sentenze emesse dalle Corti d’Appello e della Corte di Cassazione, in seguito alla presentazione di reclami circa le decisioni delle Giunte degli Arbitri.

H) Ho verificato il Registro Generale delle denuncie degli usi civici, elenco speciale, custodito presso il Commissariato per la liquidazione degli usi civici del Lazio, Umbria e Toscana, in cui ai sensi dell’articolo 5 del Regolamento approvato con il R.D. n. 332/28 sono riportate tutte le denuncie d’esistenza di diritti civici ai sensi dell’articolo 2 del Regio Decreto Legge del

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22 maggio 1924, n. 751, e dell’articolo 3[61] della Legge del 16 giugno 1927, n. 1766, rilevando che per il territorio del Comune di Fiuggi non è stata presentata ne da parte del Comune e ne da parte di privati alcuna Denuncia. Dalla verifica dei fascicoli commissariali emerge che il Comune di Fiuggi, comunque, nel rispondere alla richiesta specifica del Commissario dell’epoca, presentava con la nota del 17 novembre 1930, a firma dell’allora Podestà Stanislao CAPPELLO, una sorta di denuncia (Allegato “3”), fuori termine ai sensi della legge 16 giugno 1927 n. 1766, circa l’effettiva esistenza dei terreni soggetti agli usi civici nel proprio territorio: << … In riscontro alla nota a margine, comunico a cotesto On Ufficio che sulle terre di proprietà comunale non esistono, a favore della popolazione, diritti di uso civico, né di pascolo e di legnatico, in quanto a cittadini sia per il prelevamento della legna dai boschi Comunali, e sia per l’esercizio del pascolo nei terreni del Comune, corrispondono al Comune stesso, per la legna l’importo del valore, e per i pascoli un importo di tassa fissa a capo, per ciascuna specie di bestiame. Come risulta dall’elenco trasmesso, il Comune fin dall’Impianto del catasto ha intestato le terre, e non esistono documenti che possano comunque fa conoscere la loro, provenienza, che risale indubbiamente a centinaia di anni addietro. Comunque sia per la sistemazione, ove fosse necessario, degli usi civici sulle terre Comunali, tanto per la sistemazione delle terre di privati gravati da usi in attuale esercizio, questo Comune, propone la nomina dell’Istruttore nella persona del Geom Fabio Santesarti il quale oltre ad avere una perfetta conoscenza di tutte le terre di proprietà Comunale e di proprietà privata, è persona di piena fiducia questa Amministrazione. … >>.

I) Ho verificato l’archivio custodito presso il Commissariato per la liquidazione degli usi civici di Lazio, Umbria e Toscana, all’interno del quale, sono conservati tutti i pronunciamenti dei Commissari succedutosi nel tempo, sia di carattere giudiziale che di carattere amministrativo.

61 << Chiunque eserciti o pretenda esercitare diritti della natura di cui all’articolo precedente è tenuto, entro sei mesi dalla pubblicazione della presente legge, a farne dichiarazione al commissario istituito ai sensi dell’art. 27. Trascorso detto termine senza che siasi fatta la dichiarazione, rimane estinta ogni azione diretta ad ottenere il riconoscimento dei diritti medesimi, che non trovansi in esercizio, e la rivendicazione delle terre soggette agli usi civici. Per la generalità degli abitanti le dichiarazioni e le istanze saranno fatte dal podestà o dalla associazione degli utenti, ove esista, salvo ai singoli di provvedervi direttamente; nel quale ultimo caso il commissario potrà chiamare in giudizio i legali rappresentanti del Comune, della frazione o dell’associazione. Le dichiarazioni e le istanze potranno essere presentate anche al pretore, che ne curerà la trasmissione al commissario. >>.

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Pertanto all’interno dei fascicoli ho riscontrato la presenza d’alcuni provvedimenti, che hanno dato luogo ad una serie d’accertamenti e di verifiche, il cui esito ha consentito al Commissario “di turno” d’emettere alcuni provvedimenti di sistemazione, i quali costituiscono i cosiddetti “atti certi” concernenti sia l’accertamento dell’esistenza degli usi civici e sia la conseguente, parziale e/o completa, sistemazione. Di seguito è riportata la descrizione d’ogni singolo atto demaniale rilevato: 1. Decreto del 5 aprile 1937 (Allegato “4”), con il quale il Commissario Aggiunto di Napoli provvedeva alla nomina dell’Istruttore Perito nella persona del geom. Angelo Amerigo SISTOPAOLI con l’incarico << … di procedere alla verifica delle occupazioni abusive esistenti nelle terre di uso civico in possesso del Comune di Fiuggi e alla formazione di un progetto di sistemazione ai sensi degli articoli 9 e 10 della legge 16 Giugno 1927 N° 1766 e 29 e 30 del Regolamento 26 Febbraio 1928 sopra richiamati. >>.

2. Decreto del 30 marzo 1940 (Allegato “5”), con il quale il Commissario Aggiunto di Napoli, in sostituzione del geom. Angelo Amerigo SISTOPAOLI, provvedeva alla nomina dell’Istruttore Perito nella persona del geom. Luigi ROTONDO di Napoli con l’incarico << … di procedere alle operazioni di cui è cenno nel decreto del Commissario di Roma in data 5 Aprile 1937, che qui abbiasi per trascritto.- Assegna al detto incaricato termine sino a tutto Agosto 1940 per la presentazione degli atti al completi, con l’obbligo assoluto di riferire mensilmente sull’andamento del lavoro.- >>.

3. Relazione tecnica dell’Istruttore Perito geom. Luigi ROTONDO del 12 ottobre 1950 avente per oggetto: “Deposito atti di verifica”: << … Il demanio del Comune di Fiuggi, di natura universale, identificato da me attraverso le indicazioni degli atti antichi e delle planimetrie del Catasto Gregoriano è risultato di ha. 1655.09.68. Di essi ha 143.81.89 sono risultati occupati da privati, ai quali sono anche intestati nel catasto attuale. Per essi ho compilato uno Stato degli Occupatori, nel quale figurano anche alcune Società, Istituti, Prebende, ecc., che non hanno evidentemente il requisito di coltivatore diretto. Pertanto nello Stato degli Occupatori ho segnato affianco ad essi l’annotazione: reintegrare, poiché tale è

60 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 l’operazione che posso proporre, a meno che la E.V. non ritenga opportuna la sdemanializzazione per le ragioni esposte nella relazione. I terreni occupati da tali Società ecc. hanno la complessiva estensione di ha 38.99.63, compreso ha 1.60.50 occupati dalla Società Ferroviaria Fiuggi-Roma per la quale si è proposta senz’altro la sdemanializzazione. I frutti indebitamente percepiti per gli ha 38.99.63 sono risultati di L. 2 319 570.- Per i rimanenti ha 104.92.26 occupati da privati si è proposta la legittimazione con la riserva di escludere quelle ditte che, dal certificato che dovrà inviare il Comune, non risultassero coltivatori diretti. I canoni per i detti terreni ammontano a L. 164.012 annue, con una media di L. 1600 circa per ettaro all’anno. Il resto del demanio, per ha 1511.17.79 è intestato attualmente al Comune di Fiuggi. Poiché l’Amministrazione Comunale ha concesso a coltura alcune zone di demanio, giusta il regolamento degli Usi Civici del 1875, che comprende fra i diritti anche la coltivazione delle terre, e poiché la stessa Amministrazione ha informato, nell’ultimo sopraluogo di questo Settembre, di aver dato incarico al Tecnico Comunale di rilevare le zone date a cu(o)ltura e di aggiornare i ruoli, si è ritenuto necessario di rinviare le operazioni di assegnazione dei demani alle categorie a) e b) a dopo l’aggiornamento suddetto. Ciò è necessario perché attualmente, fra le terre del Comune vi sono seminativi e prati, altri hanno cambiato di qualifica o non corrispondono con esattezza alla indicazione catastale, pertanto è d’uopo far altri rilievi in campagna, e questo porterebbe il completamento del lavoro alla prossima stagione primaverile, mentre si è ritenuto opportuno presentare gli atti relativi alle occupazioni al fine di poter subito iniziare la pubblicazione degli atti, inviare i regolari avvisi per la legittimazione o per la reintegra. La sistemazione del demanio comunale non influisce sulle dette operazioni che si possono eseguire subito. Rimane pertanto da eseguire, dell’incarico avuto: l’assegnazione del demanio alle categorie a) e b). la liquidazione degli Usi Civici sui terreni privati. Le operazioni finora eseguite consistono nella identificazione di tutto il demanio e nell’accertamento delle occupazioni su di esso. Al Comune è stato trasmesso elenco degli occupatori giusta accordi presi con il Sindaco nell’ultimo sopraluogo, affinché accerti quali di essi hanno il requisito di coltivatore diretto, ciò che non è stato possibile rilevare nei vari sopraluoghi, poiché tanto il Sindaco, quanto il Segretario Comunale hanno dichiarato di non essere a conoscenza dei requisiti di ciascuno. Appena il Comune avrà dato le richieste informazioni, sarà segnato nello stato degli occupatori la annotazione: reintegrare affianco alle ditte che non abbiano il requisito di coltivatore diretto. … >>

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4. Decreto del 10 gennaio 1957, con il quale il Commissario di Napoli provvedeva alla nomina dell’Istruttore Perito nella persona del Prof. Ing. Pasquale CAPUANO di Napoli con l’incarico di << … 1°) Procedere alla verifica dei demani regolarmente intestati al Comune. 2°) Liquidare gli usi Civici sui terreni privati. 3°) Assegnare i demani comunali alle categorie a), b), di cui all’art. 11 della legge 16.6.1927 N° 1766.- >>.

5. Relazione dell’Istruttore Perito Prof. Ing. Pasquale CAPUANO di Napoli del maggio 1961 (pervenuto presso il C.U.C. di Roma il 4 ottobre 1962, n. 2360 di protocollo), avente per oggetto: “Verifica Demaniale per il Comune di Fiuggi”, con la quale a pagina 63 e segg. così concludeva: << … a) Liquidazione di usi civici sui terreni privati. Dagli atti risulta che i terreni privati soggetti all’uso del pascolo nel tenimento di Fiuggi (una volta Anticoli di Campagna) avevano la complessiva estensione di ha 1372 nel 1867. L’estensione che risulta dalla somma di tutte le partite catastali con la indicazione “Comune di Fiuggi per il diritto di pascolo, è invece di ha 1071.- La differenza in ha 301 deve consistere in affranchi parziali.- Difatti da una perizia del 18.6.42 risulta che vi fu una convenzione il 30.5.42 fra il Podestà di Fiuggi e il rappresentante delle Ditte De Medici-Cappelli, innanzi al Commissario per gli usi civici di Napoli, evidentemente riguardante l’affranco dell’uso del pascolo poiché nella perizia stessa c’è la valutazione del diritto di pascolo, su ha 42.37.10.- Non sono stati trovati finora altri elementi riguardanti l’affranco dei 300 ha, essi troveranno luogo in una eventuale relazione suppletiva. Le particelle dei terreni privati soggetti ad uso civico sono in gran parte seminativi, seminativi alberati, uliveti con fabbricati rurali e prati, sono tutte di piccola estensione, in gran maggioranza comprese fra 30 centiare e 1 ha, altre fra 1 e 2 ha, poche fra 2 e 4 ettari, qualcuna di 5 o 6 ettari, di cui la più grande è di ha 6.90.10. Vi sono anche pascoli e boschi, ma di estensione inferiore ai tre ettari ciascuno ad eccezione di un pascolo di ha 3.96.20 e di un bosco di ha 3.32.30. Molte particelle appartengono alla stessa ditta, ma non formano unico comprensorio poiché sparse nei 36 fogli di mappa e quindi non raggruppabili. Di conseguenza si ritiene che tutti i terreni privati, gravati di uso civico del tenimento di Fiuggi siano esenti da divisione, perché alcuni mostrano evidenti segni di migliorie sostanziali e permanenti quali impianti di alberi da frutto, di viti di uliveti mentre i terreni rimasti a pascolo o a bosco sono di piccola estensione e non raggruppabili in unità agrarie e pertanto vanno gravati di un annuo canone enfiteutico. Esso è stato calcolato sulla base del valore del diritto

62 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 di pascolo di cui gode il Comune di Fiuggi per ogni singola particella. La somma delle estensioni delle particelle è di £ 1077.14.77. L’importo complessivo dei canoni è risultato di £ 528.200 con una media di £ 528200/ha 1077.14.77 = circa £ 500/ha in cifra tonda. È alligata alla presente relazione uno stato dei proprietari comprendenti n° 348 ditte, con le indicazioni catastali delle particelle, la qualità, il canone. b) Assegnazione dei demani comunali alla Categoria a) e b) – di cui all’art. 11 della legge 16.6.927 n° 1766- Sono stati assegnati alla Categoria a) (terreni convenientemente utilizzabili come bosco o come pascolo permanenti) tutti i boschi in libero possesso del comune, gran parte dei pascoli, ad eccezione di quelli che sono stati ritenuti suscettibili di trasformazioni ed utilizzabili per la cultura agraria. Essi sono segnati nell’allegato elenco. – La somma delle estensioni è di ha 1077.56.58. così ripartiti: pascoli ha 736.66.20 boschi ha 340.90.38 totale ha 1077.56.58 Sono stati assegnati alla categoria b) terreni convenientemente utilizzabili per la cultura agraria. 1)Tutti i terreni seminativi e seminativi alberati, seminativi con fabbricati rurali, in possesso del comune di Fiuggi; 2) Tutti i terreni prativi compresi quelli già dati dal comune a miglior cultura (fra i quali la part. 46 del fg. 34 di ha 17.68.30) Gli uliveti e i castagneti da frutta; 3) Tutti i terreni riportati in catasto come i pascoli, che sono stati ritenuti dalla Milizia Forestale nel 1933 utilizzabili per la cultura agraria sotto certe condizioni. – Precisamente nella relazione della M.F. del 7.2.1933 furono indicati alcuni terreni inclusi nelle zone del vincolo già coltivati o suscettibili di cultura agraria raggruppandoli in due categorie e precisamente nella I°: “Terreni che per i loro caratteri generali restano assoggettati al vincolo idrogeologico, ma nei quali è consentito la cultura agraria, perché questa a seconda delle varie condizioni non venga praticata a ritto chino, si mantengano sempre in piena efficienza i terrazzamenti esistenti, si riducono le pendenze ove è necessario, e si conguagliano le abrasioni e le solcature, mediante la costruzione di muretti a secco o la formazione di argini erbati e si lascino convenienti fascie di protezione lungo le ripe dei fossi e burroni. In altri termini che la cultura agraria resti subordinata alla osservanza delle prescrizioni di massima e di polizia Forestale vigenti per la provincia di Frosinone”. Fra i terreni di questa categoria figurano oltre i seminativi dei privati, anche seminativi del Comune già attribuiti alla categoria b) al precedente n° 1, e infine alcuni pascoli del comune, che, alle condizioni sopra indicate dalla M.F. possono essere utilizzabili per la cultura agraria. – È stato, corrispondentemente, compilato un elenco di terreni da assegnarsi alla categoria b)- per la estensione complessiva di ha 376.29.07 R I E P I L O G O A) Terreni demaniali assegnati alla categoria a) da utilizzare come pascoli e boschi:

63 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 boschi ha 340.90.38 pascoli ha 736.66.20 TOTALE CATEGORIA ……………………… ha 1.077.56.58 B) Terreni assegnati alla categoria b) da utilizzare per cultura agraria: uliveti e pascoli da utilizzare per la cultura agraria: seminativi …………………… ha 186.67.37 prati e uliveti …………………ha 56.73.10 pascoli da utilizzare ……… ha 132.88.60 TOTALE CATEGORIA B) …………………… ha 376.29.07 TOTALE demanio LIBERO ………………… ha 1453.85.65 c) Terreni privati soggetti ad uso civico ……ha 1077.14.77 TOTALE TERRENI VERIFICATI ………… ha 2531.00.42 … >> Di seguito si riporta l’elenco dei terreni proposti dall’Istruttore Perito CAPUANO per l’assegnazione alla categoria “A”, della superficie complessiva di Ha. 1077.56.58: Foglio 1, particella 2 di Ha. 4.25.30; 13 di Ha. 1.25.60; 14 di Ha. 0.27.00; 15 di Ha. 3.82.80; 16 di Ha. 0.29.40; 17 di Ha. 10.24.90; 20 di Ha. 1.10.50; 23 di Ha. 2.49.80; 24 di Ha. 21.92.60; 26 di Ha. 0.67.00; 27 di Ha. 0.11.20; 30 di Ha. 0.35.40; 31 di Ha. 0.02.40; 32 di Ha. 0.5.060; 33 di Ha. 7.53.50; Foglio 2, particelle 1 di Ha. 0.14.80; 4 di Ha. 3.15.80; 6 di Ha. 23.79.80; 7 di Ha. 0.91.40; 13 di Ha. 0.79.50; 16 di Ha. 0.40.90; 18 di Ha. 0.48.10; 20 di Ha. 9.07.20; 21 di Ha. 0.38.70; 22 di Ha. 0.11.70; 25 di Ha. 0.73.30; 27 di Ha. 0.15.20; 29 di Ha. 6.88.40; 31 di Ha. 0.05.50; 36 di Ha. 0.21.10; 37 di Ha. 0.02.70; 39 di Ha. 0.63.70; 40 di Ha. 0.02.00; 42 di Ha. 10.14.71; 44 di Ha. 25.66.80; 45 di Ha. 0.56.60; 46 di Ha. 0.13.90; 47 di Ha. 1.04.80; 55 di Ha. 1.62.40; Foglio 3, particelle 1 di Ha. 6.31.90; 5 di Ha. 0.24.70; 6 di Ha. 0.23.30; 7 di Ha. 0.12.60; 8 di Ha. 0.23.20; 11 di Ha. 1.28.40; 12 di Ha. 2.50.10; 14 di Ha. 0.74.20; 15 di Ha. 0.44.80; 17 di Ha. 10.71.50; 19 di Ha. 0.70.50; 21 di Ha. 5.05.70; 23 di Ha. 0.31.70; 24 di Ha. 0.83.40; 25 di Ha. 0.22.70; 27 di Ha. 7.86.90; 32 di Ha. 2.61.60; 33 di Ha. 1.54.20; 34 di Ha. 0.06.20; 35 di Ha. 1.46.00; 36 di Ha. 0.09.10; 39 di Ha. 0.37.10; 40 di Ha. 0.78.50; Foglio 4, particelle 1 di Ha. 0.06.70; 3 di Ha. 0.04.00; 4 di Ha. 29.13.40; 8 di Ha. 0.07.90; 10 di Ha. 0.06.30; 24 di Ha. 11.09.20; 25 di Ha. 9.87.50; 26 di Ha. 8.51.70; 29 di Ha. 1.60.80; 30 di Ha. 3.69.30; Foglio 5, particelle 1 di Ha. 0.18.70; 4 di Ha. 0.12.00; 5 di Ha. 11.30.20; 7 di Ha. 4.11.90; 10 di Ha. 11.02.80; 14 di Ha. 1.72.20; 18 di Ha. 3.39.70; 38 di Ha. 1.19.50; 42 di Ha. 1.06.50; 60 di Ha. 0.11.40; 79 di Ha. 0.47.20; 110 di Ha. 0.10.90; 113 di Ha. 2.89.90;

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Foglio 6, particelle 5 di Ha. 33.76.80; 6 di Ha. 7.53.40; 12 di Ha. 0.65.90; 28 di Ha. 6.96.90; 32 di Ha. 4.11.80; 39 di Ha. 2.64.50; 51 di Ha. 1.13.80; 63 di Ha. 1.11.80; 66 di Ha. 0.16.60; Foglio 7, particelle 11 di Ha. 0.83.20; 34 di Ha. 0.23.00; 36 di Ha. 1.20.10; 43 di Ha. 0.39.80; 53 di Ha. 0.81.90; 82 di Ha. 0.35.00; 91 di Ha. 0.44.10; 100 di Ha. 1.28.20; … di Ha. 0.36.60; Foglio 8, particelle 1 di Ha. 0.27.90; 2 di Ha. 11.34.90; 18 di Ha. 19.40.40; 19 di Ha. 0.39.10; 32 di Ha. 0.46.50; Foglio 9, particelle 5 di Ha. 13.28.40; 7 di Ha. 11.24.20; 9 di Ha. 0.57.10; 11 di Ha. 0.19.00; 12 di Ha. 0.13.40; 13 di Ha. 0.32.70; 16 di Ha. 0.17.30; 20 di Ha. 0.36.50; 23 di Ha. 0.08.50; 24 di Ha. 0.21.70; 25 di Ha. 0.85.70; 26 di Ha. 0.72.80; 28 di Ha. 0.08.00; 29 di Ha. 0.30.90; 30 di Ha. 0.04.10; 31 di Ha. 1.11.00; 34 (33) di Ha. 0.20.10; 38 di Ha. 0.10.80; 39 di Ha. 1.21.70; 41 di Ha. 0.45.30; 42 di Ha. 0.63.70; 43 di Ha. 0.20.40; 44 di Ha. 0.31.20; 46 di Ha. 3.98.10; 47 di Ha. 0.88.10; 48 di Ha. 13.08.50; 49 di Ha. 9.86.60; 50 di Ha. 0.65.20; 51 di Ha. 4.55.70; 57 di Ha. 0.12.70; A di Ha. 0.29.00; Foglio 10, particelle 4 di Ha. 0.28.30; 7 di Ha. 0.60.10; 30 di Ha. 0.49.10; 31 di Ha. 1.34.30; 49 di Ha. 0.47.30; 55 di Ha. 0.62.70; 57 di Ha. 50.58.20; 59 di Ha. 0.79.10; 63 di Ha. 0.28.40; 74 di Ha. 5.83.10; Foglio 11, particelle 9 di Ha. 0.15.40; 16 di Ha. 3.21.50; 43 di Ha. 0.59.80; 50 di Ha. 22.31.17; 51 di Ha. 0.50.20; 54 di Ha. 1.16.10; 56 di Ha. 0.67.20; 57 di Ha. 1.03.80; 77 di Ha. 1.38.70; 90 di Ha. 1.53.90; 100 di Ha. 0.90.70; 114 di Ha. 1.47.90; 116 di Ha. 2.06.20; 124 di Ha. 3.84.80; 130 di Ha. 9.14.10; 133 di Ha. 1.58.70; Foglio 12, particelle 5 di Ha. 3.84.50; 11 di Ha. 0.49.40; 19 di Ha. 0.16.50; 21 di Ha. 3.42.50; 22 di Ha. 0.50.60; 23 di Ha. 0.22.80; 33 di Ha. 0.42.60; 46 di Ha. 1.20.60; 52 di Ha. 1.27.80; 65 di Ha. 0.36.80; 69 di Ha. 7.26.00; 81 di Ha. 1.77.60; 88 di Ha. 0.35.30; 99 di Ha. 7.61.70; Foglio 13, particelle 1 di Ha. 2.93.10; 4 di Ha. 6.46.00; 7 di Ha. 0.64.80; 8 di Ha. 3.47.90; 11 di Ha. 0.41.00; 13 di Ha. 0.32.90; 14 di Ha. 1.06.10; 15 di Ha. 0.16.50; 20 di Ha. 1.10.10; 24 di Ha. 2.21.30; 32 di Ha. 0.51.20; 35 di Ha. 33.86.40; 36 di Ha. 0.01.40; 39 di Ha. 0.45.90; 41 di Ha. 0.22.10; 45 di Ha. 0.86.20; 46 di Ha. 3.49.10; 47 di Ha. 0.05.60; 48 di Ha. 0.04.60; 49 di Ha. 0.28.70; Foglio 14, particelle 1 di Ha. 0.27.30; 13 di Ha. 0.01.00; 14 di Ha. 1.37.60; 15 di Ha. 17.79.20; 16 di Ha. 1.16.40; 18 di Ha. 0.94.50; 25 di Ha. 2.21.60; 37 di Ha. 0.08.20; 38 di Ha. 0.27.40; 40 di Ha. 0.90.60; 41 di Ha. 0.23.10; 44 di Ha. 0.96.30; 49 di Ha. 50.96.30; 50 di Ha. 0.10.20; 52 di Ha. 0.11.80; 58 di Ha. 0.15.40; 59 di Ha. 3.24.00; 62 di Ha. 0.37.70; 64 di Ha. 0.29.00; 70 di Ha. 0.32.50; 72 di Ha. 2.36.30;

65 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

Foglio 15, particelle 11 di Ha. 4.62.80; 12 di Ha. 0.54.20; 23 di Ha. 0.51.90; 27 di Ha. 5.35.00; 28 di Ha. 2.47.90; 29 di Ha. 13.84.20; 31 di Ha. 3.15.90; 34 di Ha. 4.52.60; Foglio 16, particelle 8 di Ha. 9.67.20; 11 di Ha. 0.05.00; 21 di Ha. 3.68.30; 36 di Ha. 3.40.90; 56 di Ha. 2.61.80; 65 di Ha. 1.25.30; 70 di Ha. 0.28.40; 77 di Ha. 1.14.40; 82 di Ha. 0.04.90; 88 di Ha. 2.69.40; 91 di Ha. 1.16.60; Foglio 17, particelle 1 di Ha. 13.84.12; 13 di Ha. 7.08.24; 27 di Ha. 0.47.00; 97 di Ha. 0.06.40; 112 di Ha. 0.17.30; 115 di Ha. 0.39.90; 124 di Ha. 0.68.20; 146 di Ha. 1.00.60; Foglio 18, particelle 14 di Ha. 1.82.50, 32 di Ha. 2.75.40; 34 di Ha. 0.57.30; 51 di Ha. 1.19.00; 52 di Ha. 18.56.50; 53 a di Ha. 1.41.40; 109 di Ha. 0.82.70; 113 di Ha. 1.39.60; 114 di Ha. 0.27.70; 115 di Ha. 2.25.70; 116 di Ha. 5.71.90; 123 di Ha. 8.99.90; A di Ha. 0.01.30; Foglio 19, particelle 2 di Ha. 5.25.80; 4 di Ha. 0.65.80; 10 di Ha. 15.25.78; 14 di Ha. 0.09.70; 19 di Ha. 5.33.60; 26 di Ha. 1.01.90; 34 di Ha. 6.91.90; 49 di Ha. 3.59.50; Foglio 20, particelle 5 di Ha. 0.01.90; 7 di Ha. 2.10.20; 8 di Ha. 1.26.30; 12 di Ha. 6.20.21; 13 di Ha. 1.90.20; 14 di Ha. 0.16.30; 15 di Ha. 0.05.30; 22 di Ha. 0.95.40; 23 di Ha. 0.08.40; 39 di Ha. 0.45.60; 43 di Ha. 0.18.50; 69 di Ha. 1.17.90; 132 di Ha. 2.12.20; 152 di Ha. 0.30.40; 251 di Ha. 0.43.30; Foglio 21, particelle 1 di Ha. 1.72.70; 2 di Ha. 0.47.30; 3 di Ha. 0.52.50; 16 di Ha. 1.47.90; 17 di Ha. 0.11.40; 33 di Ha. 0.47.10; 36 di Ha. 0.13.60; 39 b di Ha. 0.74.46; 46 di Ha. 0.09.10; 47 di Ha. 0.44.30; 49 di Ha. 0.52.60; 53 di Ha. 0.88.70; 62 di Ha. 18.04.90; 64 di Ha. 0.21.10; Foglio 22, particelle 12 di Ha. 7.00.90; 16 di Ha. 0.15.00; 35 di Ha. 2.48.20; 39 di Ha. 5.57.70; 58 di Ha. 2.04.70; 71 di Ha. 2.79.30; 150 di Ha. 2.83.80; 151 di Ha. 8.88.80; Foglio 23, particelle 31 di Ha. 11.31.10; 72 di Ha. 1.58.40; 137 di Ha. 1.24.80; 183 di Ha. 0.70.10; Foglio 24, particelle 28 di Ha. 0.07.60; 96 di Ha. 0.98.10; 97 di Ha. 0.18.80; Foglio 25, particelle 1 di Ha. 0.14.40; 2 di Ha. 0.00.24; 117 di Ha. 1.19.70; Foglio 26, particella 11 di Ha. 0.57.30; 76 di Ha. 2.45.84; 132 di Ha. 0.11.50; 153 di Ha. 6.23.70; 162 di Ha. 0.08.00; 181 di Ha. 0.17.40; 186 di Ha. 0.52.90; 217 di Ha. 0.10.60; 226 di Ha. 0.02.70; 229 di Ha. 0.08.60; 234 di Ha. 0.90.40; Foglio 27, particelle 50 di Ha. 0.00.42; 144 di Ha. 0.05.10; 161 di Ha. 0.43.10; 172 di Ha. 0.07.20; 173 di Ha. 0.16.60; 174 di Ha. 0.02.30; 175 di Ha. 0.10.30; 176 di Ha. 0.42.70; 178 di Ha. 0.30.00; 282 di Ha.

66 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

0.02.30; 286 di Ha. 0.21.90; 314 di Ha. 0.02.20; 315 di Ha. 0.01.70; 323 di Ha. 0.28.60; Foglio 28, particelle 175 a di Ha. 1.70.70; 175 c di Ha. 0.06.10; 175 a di Ha. 0.09.00; 177 di Ha. 1.25.30; 324 di Ha. 1.81.40; 326 di Ha. 0.18.40; B di Ha. 0.02.70; Foglio 29, particelle 71 di Ha. 0.22.70; 72 di Ha. 0.00.48; 74 di Ha. 0.04.30; Foglio 30, particella 58 di Ha. 0.29.40; Foglio 31, particelle 15 di Ha. 0.71.50; 16 di Ha. 0.18.20; 24 di Ha. 0.25.00; 25 di Ha. 0.13.40; 34 di Ha. 0.01.90; 35 di Ha. 0.11.52; 36 di Ha. 1.05.60; 70 di Ha. 12.68.60; 81 di Ha. 0.43.80; 138 di Ha. 0.13.40; Foglio 32, particelle … di Ha. di Ha. 0.18.50; 36 di Ha. 0.22.80; 37 di Ha. 0.05.57; 61 di Ha. 0.32.40; 66 di ha. 6.63.78; 77 di Ha. 9.31.60; 173 di Ha. 0.21.50; 174 di Ha. 0.02.40; 175 di Ha. 1.58.50; 177 di Ha. 0.46.60; 230 di Ha. 0.00.55; Foglio 33, particelle 6 di Ha. 7.75.90; 11 di Ha. 3.89.60; 12 di Ha. 4.07.45; 13 di Ha. 0.37.40; 14 di Ha. 0.93.20; 15 di Ha. 4.11.90; 16 di Ha. 5.45.40; 26 di Ha. 0.04.40; 56 di Ha. 0.99.50; Foglio 34, particelle 15 di Ha. 0.06.60; 21 di Ha. 1.30.70; 24 di Ha. 0.31.20; 45 di Ha. 1.90.00; Foglio 36, particella 268 di Ha. 1.61.50; M.U., particelle 363 di Ha. 0.01.64; 453 di Ha. 0.00.18; 2345 di Ha. 0.03.50; 2345 di Ha. 0.05.75; 2359 di Ha. 0.03.11. Di seguito si riporta l’elenco dei terreni proposti dall’Istruttore Perito CAPUANO per l’assegnazione alla categoria “B”, della superficie complessiva di Ha. 376.29.07: Foglio 1, particelle 1 di Ha. 0.17.80; 3 di Ha. 0.20.30; 4 di H. 1.47.20; 5 di Ha. 1.38.10; 6 di Ha. 2.28.00; 7 di Ha. 1.59.30; 8 di Ha. 2.82.30; 9 di Ha. 5.38.90; 10 di Ha. 1.53.10; 11 di Ha. 1.15.00; 12 di Ha. 5.55.20; 18 di Ha. 5.74.20; 19 di Ha. 2.32.40; 21 di Ha. 0.55.60; 22 di Ha. 0.97.10; 25 di Ha. 1.78.80; 28 di Ha. 2.96.50; Foglio 2, particelle 2 di Ha. 3.39.70; 3 di Ha. 0.61.70; 5 di Ha. 0.77.70; 8 di Ha. 0.39.50; 9 di Ha. 0.52.60; 10 di Ha. 2.16.50; 11 di Ha. 0.57.30; 12 di Ha. 4.77.40; 14 di Ha. 0.35.10; 15 di Ha. 0.94.50; 17 di Ha. 0.28.20; 19 di Ha. 0.55.50; 23 di Ha. 0.14.20; 24 di Ha. 0.32.10; 26 di Ha. 0.21.70; 28 di Ha. 1.06.00; 30 di Ha. 0.77.30; 32 di Ha. 0.19.30; 33 di Ha. 0.83.10; 34 di Ha. 0.18.70; 35 di Ha. 0.71.70; 38 di Ha. 0.52.70; 41 di Ha. 0.24.90; 43 di Ha. 1.73.60; 53 di Ha. 2.14.80; 54 di Ha. 5.33.10; 56 di Ha. 0.21.30; 57 di Ha. 1.81.10; 58 di Ha. 1.03.50; 59 di Ha. 0.30.90; 60 di Ha. 5.43.80; 61 di Ha. 0.72.70; 62 di Ha. 1.16.80; Foglio 3, particelle 2 di Ha. 0.13.80; 3 di Ha. 0.18.70; 4 di Ha. 1.25.40; 9 di Ha. 0.24.40; 10 di Ha. 0.75.60; 13 di Ha. 1.65.10; 16 di Ha. 0.36.30;

67 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

18 di Ha. 0.45.80; 20 di Ha. 0.18.30; 22 di Ha. 0.66.80; 26 di Ha. 2.02.40; 28 di Ha. 5.37.90; 29 di Ha. 9.84.70; 30 di Ha. 0.65.70; 31 di Ha. 0.37.20; 38 di Ha. 0.56.50; 41 di Ha. 0.88.00; Foglio 4, particelle 2 di Ha. 0.31.00; 7 di Ha. 0.61.00; 9 di Ha. 1.21.40; 20 di Ha. 1.22.50; 21 di Ha. 0.07.80; Foglio 5, particelle 2 di Ha. 2.36.90; 3 di Ha. 2.47.50; 6 di Ha. 0.34.20; 8 di Ha. 0.81.30; 9 di Ha. 0.64.80; 11 di Ha. 0.21.00; 12 di Ha. 0.25.20; 16 di Ha. 0.60.10; 17 di Ha. 0.54.10; 27 di Ha. 0.18.70; 28 di Ha. 0.15.50; 77 di Ha. 0.49.20; 78 di Ha. 0.43.80; 109 di Ha. 0.12.00; Foglio 6, particelle 1 di Ha. 0.60.00; 2 di Ha. 0.21.60; 3 di Ha. 0.55.60; 4 di Ha. 0.32.50; 7 di Ha. 0.45.00; 8 di Ha. 0.41.00; 9 di Ha. 0.34.10; 11 di Ha. 1.39.40; 13 di Ha. 0.30.10; 17 di Ha. 0.57.20; 20 di Ha. 0.71.80; 21 di Ha. 0.87.00; 24 di Ha. 0.26.20; 29 di Ha. 0.33.30; 33 di Ha. 0.28.90; 40 di Ha. 0.22.70; 52 di Ha. 0.15.80; 53 di Ha. 0.38.90; Foglio 7, particelle 17 di Ha. 0.43.70; 61 (73) di Ha. 1.76.60; 63 di Ha. 0.05.60; 81 di Ha. 0.53.80; 83 di Ha. 0.38.60; 90 di Ha. 0.18.50; 98 di Ha. 1.35.70; 101 di Ha. 0.15.90; Foglio 8, particelle 31 di Ha. 1.21.40; 73 di Ha. 1.16.90; Foglio 9, particelle 1 di Ha. 4.43.70; 2 di Ha. 0.51.80; 3 di Ha. 0.29.10; 4 di Ha. 1.31.90; 6 di Ha. 1.05.10; 8 di Ha. 0.50.40; 10 di Ha. 0.81.50; 14 di Ha. 0.95.50; 15 di Ha. 4.17.00; 17 di Ha. 0.22.20; 18 di Ha. 0.20.00; 19 di Ha. 0.55.00; 21 di Ha. 0.40.50; 22 di Ha. 1.01.30; 27 di Ha. 1.38.20; 32 di Ha. 0.20.40; 33 di Ha. 3.02.00; 35 di Ha. 0.56.00; 37 di Ha. 1.36.50; 40 di Ha. 1.46.60; 45 di Ha. 1.82.50; 52 di Ha. 1.76.40; 53 di Ha. 0.55.90; 54 di Ha. 4.00.20; 55 di Ha. 0.09.10; 56 di Ha. 0.22.60; 58 di Ha. 1.06.30; 59 di Ha. 1.16.20; 60 di Ha. 0.25.90; Foglio 10, particelle 13 di Ha. 0.46.10; 27 di Ha. 0.36.80; 29 di Ha. 0.67.60; 39 di Ha. 0.10.00; 43 di Ha. 0.77.30; 47 di Ha. 0.12.50; 56 di Ha. 0.60.90; 64 di Ha. 0.30.30; 68 di Ha. 0.17.90; 80 di Ha. 0.11.40; 105 di Ha. 0.90.70; 106 di Ha. 0.50.30; 109 di Ha. 0.07.30; Foglio 11, particelle 8 di Ha. 3.18.40; 35 di Ha. 1.04.10; 36 di Ha. 0.47.30; 37 di Ha. 2.97.90; 38 di Ha. 0.96.30; 40 di Ha. 0.35.90; 41 di Ha. 1.62.90; 45 di Ha. 1.43.80; 53 di Ha. 0.27.30; 55 di Ha. 2.91.30; 66 (56) di Ha. 0.14.40; 71 di Ha. 0.43.90; 123 di Ha. 0.40.30; 127 di Ha. 0.57.40; 128 di Ha. 0.34.30; 129 di Ha. 0.42.80; 131 di Ha. 0.44.50; 134 di Ha. 0.39.20; 137 di Ha. 0.21.00; Foglio 12, particelle 1 di Ha. 0.44.20; 2 di Ha. 0.37.00; 4 di Ha. 0.99.40; 8 di Ha. 0.59.00; 11 di Ha. 0.49.40; 13 di Ha. 0.80.20; 17 di Ha. 0.53.90; 18 di Ha. 1.22.40; 32 di Ha. 1.18.00; 47 di Ha. 0.06.10; 53 di Ha. 0.77.30; 62 di Ha. 0.09.30; 64 di Ha. 0.27.90; 70 di Ha. 0.15.70; 71 di Ha. 0.39.10; 73 di Ha. 0.16.20; 77 di Ha. 0.40.90; 78 di Ha. 0.12.20; 79 di Ha. 0.30.70; 80 di Ha. 0.03.30; 82 di Ha. 0.91.60; 84 di Ha. 1.80.80;

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85 di Ha. 0.50.00; 86/a di Ha. 0.52.50; 86/b di Ha. 0.60.00; 89 di Ha. 0.90.70; 96 di Ha. 1.53.30; 98 di Ha. 0.13.00; Foglio 13, particelle 2 di Ha. 0.36.70; 3 di Ha. 0.09.90; 5 di Ha. 2.38.50; 6 di Ha. 0.62.20; 9 di Ha. 2.87.70; 10 di Ha. 0.65.90; 12 di Ha. 1.65.30; 21 di Ha. 0.10.10; 22 di Ha. 0.32.20; 23 di Ha. 0.36.30; 25 di Ha. 2.29.50; 33 di Ha. 0.91.70; 34 di Ha. 1.75.80; 40 di Ha. 0.31.50; Foglio 14, particelle 11 di Ha. 0.16.10; 48 di Ha. 0.37.10; 54 di Ha. 0.62.50; 55 di Ha. 0.41.80; 56 di Ha. 0.53.10; 60 di Ha. 0.49.90; 61 di Ha. 2.14.00; 63 di Ha. 0.39.60; 65 di Ha. 1.19.20; 66 di Ha. 0.25.00; 67 di Ha. 0.26.50; 74 di Ha. 0.88.10; 75 di Ha. 0.47.40; Foglio 15, particelle 19 di Ha. 0.99.80; 22 di Ha. 0.24.90; 33 di Ha. 0.35.20; Foglio 16, particelle 1 di Ha. 1.60.50; 12 di Ha. 0.22.30; 55 di Ha. 0.19.20; 64 di Ha. 0.31.80; Foglio 17, particelle 30 di Ha. 0.06.80; 32 di Ha. 0.08.30; 34 di Ha. 0.00.62; 36 di Ha. 0.05.60; 37 di Ha 0.09.50; 130 di Ha. 0.00.56; 131 di Ha. 0.24.20; 147 di Ha. 0.27.50; 174 di Ha. 0.02.60; 175 di Ha. 0.12.60; 186 di Ha. 0.16.40; Foglio 18, particelle 9 di Ha. 0.85.10; 10 di Ha. 0.46.20; 13 di Ha. 0.20.00; 16 di Ha. 0.92.70; 33 di Ha. 0.74.80; 112 di Ha. 0.04.90; Foglio 19, particelle 1 di Ha. 0.27.00; 3 di Ha. 1.13.60; 5 di Ha. 0.23.90; 9 di Ha. 0.42.40; 22 di Ha. 0.14.80; 25 di Ha. 0.40.60; 35 di Ha. 0.54.60; 40 di Ha. 0.20.10; 41 di Ha. 0.03.70; 42 di Ha. 0.25.20; 43 di Ha. 0.03.20; 44 di Ha. 0.00.92; 46 di Ha. 0.71.30; 50 di Ha. 0.27.90; Foglio 20, particelle 4 di Ha. 0.19.50; 11 di Ha. 0.43.60; 21 di Ha. 0.06.60; 24 di Ha. 0.41.60; 25 di Ha. 0.43.00; 26 di Ha. 0.01.60; 36 di Ha. 0.32.00; 37 di Ha. 0.76.10; 104 di Ha. 0.31.00; 112 di Ha. 0.09.80; 113 di Ha. 0.20.10; 114 di Ha. 0.48.00; 131 di Ha. 0.10.40; Foglio 21, particelle 6 di Ha. 2.62.30; 13 di Ha. 1.25.90; 14 di Ha. 4.33.00; 15 di Ha. 1.44.90; 31 di Ha. 3.03.50; 34 di Ha. 1.75.20; 48 di Ha. 0.51.90; 52 di Ha. 0.13.20; 55 di Ha. 0.33.50; 63 di Ha. 0.23.90; 81 di Ha. 0.34.20; 82 di Ha. 0.04.20; 84 di Ha. 0.09.20; 88 di Ha. 0.12.30; 92 di Ha. 0.37.90; 112 di Ha. 0.14.80; Foglio 22, particelle 1 di Ha. 0.10.60; 31 di Ha. 0.50.70; 38 di Ha. 0.27.90; 42 di Ha. 0.10.50; 43 di Ha. 0.20.80; 46 di Ha. 0.27.90; 72 di Ha. 0.43.50; Foglio 23, particelle 19 di Ha. 0.56.70; 54 di Ha. 0.97.20; 55 di Ha. 5.49.80; 71 di Ha. 0.34.60; 128 di Ha. 0.38.30; 182 di Ha. 0.21.40; Foglio 24, particelle 18 di Ha. 0.03.40; 19 di Ha. 0.29.60; 20 di Ha. 0.43.10; 24 di Ha. 0.00.15; 43 di Ha. 0.25.20; 94 di Ha. 1.06.90; 210 di Ha. 0.06.10; 211 di Ha. 0.15.20;

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Foglio 25, particelle 96 di Ha. 0.58.00; 122 di Ha. 0.02.10; 123 di Ha. 0.13.50; 130 di Ha. 1.91.48; 131 di Ha. 0.93.70; 169 di Ha. 0.39.40; Foglio 26, particelle 111 di Ha. 0.35.20; 112 di Ha. 0.08.90; 114 di Ha. 0.20.20; 115 di Ha. 0.10.90; 116 di Ha. 0.04.40; 122 di Ha. 0.94.40; 125 di Ha. 0.16.50; 131 di Ha. 0.21.20; 133 di Ha. 0.06.90; 140 di Ha. 0.36.50; 161 di Ha. 0.35.10; 169 di Ha. 0.47.60; 176 di Ha. 0.80.10; 188 di Ha. 0.61.40; 198 di Ha. 0.49.10; 199 di Ha. 0.44.30; 233 di Ha. 0.16.10; 235 di Ha. 0.40.30; 242 di Ha. 0.17.00; 243 di Ha. 0.01.40; 244 di Ha. 0.25.70; Foglio 27, particelle 43 di Ha. 0.29.20; 63 di Ha. 0.39.10; 64 di Ha. 0.34.90; 65 di Ha. 0.09.20; 93 di Ha. 0.31.13; 94 di Ha. 0.12.00; 117 di Ha. 0.08.20; 140 di Ha. 0.12.30; 145 di Ha. 0.23.20; 152 di Ha. 0.05.80; 165 di Ha. 0.50.30; 168 di Ha. 0.42.50; 239 di Ha. 0.16.80; 240 di Ha. 0.21.60; 241 di Ha. 0.32.70; 242 di Ha. 0.12.20; 243 di Ha. 0.17.00; 244 di Ha. 0.15.40; 245 di Ha. 0.27.70; 246 di Ha. 0.07.50; 247 di Ha. 0.06.10; 248 di Ha. 0.03.00; 249 di Ha. 0.09.80; 250 di Ha. 0.04.80; 251 di Ha. 0.05.20; 252 di Ha. 0.06.90; 253 di Ha. 0.43.10; 254 di Ha. 0.06.10; 255 di Ha. 0.24.70; 256 di Ha. 0.17.50; 257 di Ha. 0.21.80; 258 di Ha. 0.34.00; 259 di Ha. 0.10.20; 260 di Ha. 0.16.20; 269 di Ha. 0.34.90; 270 di Ha. 0.09.20; 271 di Ha. 0.13.30; 274 di Ha. 0.00.20; 283 di Ha. 0.20.30; Foglio 28, particelle 115 di Ha. 0.06.10; 146 di Ha. 0.00.16; 147 di Ha. 0.13.40; 186 di Ha. 0.05.80; 259 di Ha. 0.23.10; 365 di Ha. 0.14.10; Foglio 29, particelle 70 di Ha. 0.07.10; 73 di Ha. 0.47.80; 115 di Ha. 0.05.10; 116 di Ha. 0.33.50; 153 di Ha. 0.27.40; Foglio 30, particelle 2 di Ha. 2.64.80; 16 di Ha. 2.19.00; 48 di Ha. 0.10.40; 49 di Ha. 1.84.00; 59 di Ha. 0.01.50; 71 di Ha. 0.34.30; 72 di Ha. 0.23.40; 79 di Ha. 0.58.70; 80 di Ha. 0.06.70; 85 di Ha. 0.08.50; 86 di Ha. 0.12.90; 97 di Ha. 0.50.90; 98 di Ha. 0.50.20; 103 di Ha. 0.15.30; 104 di Ha. 0.06.60; 106 di Ha. 0.04.60; 107 di Ha. 0.08.50; 108 di Ha. 0.21.70; 109 di Ha. 0.31.90; 110 di Ha. 0.09.00; 111 di Ha. 0.22.10; 112 di Ha. 0.11.50; 113 di Ha. 0.10.90; 114 di Ha. 0.14.30; 115 di Ha. 0.20.00; 116 di Ha. 0.24.00; 117 di Ha. 0.12.70; 118 di Ha. 0.11.80; 119 di Ha. 0.09.10; 120 di Ha. 0.10.90; 121 di Ha. 0.14.50; 123 di Ha. 0.45.90; 124 di Ha. 0.32.20; 125 di Ha. 0.22.20; 126 di Ha. 0.51.60; 130 di Ha. 0.26.20; 131 di Ha. 0.11.60; 132 di Ha. 0.08.10; 133 di Ha. 0.00.90; 134 di Ha. 0.08.70; 135/a di Ha. 0.08.00; 135/b di Ha. 0.08.00; Foglio 31, particelle 1 di Ha. 0.09.70; 55 di Ha. 0.24.40; 66 di Ha. 0.52.00; Foglio 32, particelle 18 di Ha. 0.05.50; 48 di Ha. 0.66.40; 69 di Ha. 0.57.30; 83 di Ha. 0.06.00; 115 di Ha. 0.14.90; 116 di Ha. 0.03.30; 121 di Ha. 0.53.20; 176 di Ha. 0.15.00; 178 di Ha. 0.08.00;

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Foglio 33, particelle 3 di Ha. 0.07.50; 20 di Ha. 1.41.80; 24 di Ha. 1.06.00; 31 di Ha. 0.02.90; 32 di Ha. 0.14.70; 69 di Ha. 2.24.80; 75 di Ha. 0.42.60; 76 di Ha. 0.27.40; 84 di Ha. 0.14.10; 88 di Ha. 0.02.60; 89 di Ha. 1.65.20; 90 di Ha. 1.74.90; 98 di Ha. 0.15.40; 99 di Ha. 0.08.50; Foglio 34, particelle 13 di Ha. 0.68.70; 14 di Ha. 0.15.80; 17 di Ha. 0.63.60; 18 di Ha. 0.31.40; 20 di Ha. 0.23.00; 23 di Ha. 0.16.80; 25 di Ha. 0.25.10; 26 di Ha. 0.41.50; 29 di Ha. 0.18.80; 30 di Ha. 0.63.20; 31 di Ha. 4.07.60; 37 di Ha. 1.60.00; 44 di Ha. 0.40.10; 46 di Ha. 17.68.30; 52 di Ha. 0.39.90; 53 di Ha. 0.20.00; 55 di Ha. 0.04.60; 56 di Ha. 0.17.10; 58 di Ha. 0.32.10; 62 di Ha. 1.26.60; Foglio 35, particelle 4 di Ha. 0.14.50; 43 di Ha. 0.28.30; 65 di Ha. 4.43.40; Foglio 36, particelle 32 di Ha. 0.21.50; 202 di Ha. 0.95.90; 203 di Ha. 1.61.60; 248 di Ha. 0.48.40; 254 di Ha. 0.21.40; 273 di Ha. 1.30.90.

6. Relazione suppletiva dell’Istruttore Perito Prof. Ing. Pasquale CAPUANO di Napoli dell’8 maggio 1966, avente per oggetto: “Verifica Demaniale per il Comune di Fiuggi”, con la quale così concludeva: << … Nella precedente relazione, del maggio 1961, cui è alligato lo stato dei proprietari soggetti ad uso civico a favore del Comune, con la data 18.6.1858, a pag. 64, fra le conclusioni, segnavo di non aver trovato altri elementi riguardanti gli affranchi parziali di cui si trova cenno negli atti e che si prevedeva di complessivi ha 300 circa. Prospettavo nelle stesse conclusioni che, a seguito di ulteriori accertamenti avrei segnato in una relazione suppletiva le risultanze del successivo studio per il quale avrei avuto bisogno della collaborazione del Comune. Non avendo potuto rinvenire, allo stato, i documenti relativi all’affranco, ritengo che altri appezzamenti siano tutt’ora soggetti ad uso civico e precisamente quelli che sono segnati nel fascicolo suppletivo che si alliga, per una estensione complessiva di ha 169.54.58. I canoni, calcolati nella stessa misura di quelli relativi al 1° fascicolo, e cioè allo stato dei proprietari, del 18.6.58, sono risultati di L. 93 140 con una media di L. 500 ad ettaro. La somma complessiva delle estensioni dei terreni privati soggetti ad uso civico del pascolo, risulta pertanto di ha 1 246 69 35, con un canone di L. 521 340. I 300 ettari previsti affrancati si riducono a 126 circa, che ancora restano per raggiungere la estensione complessiva di ha 1372 come risulta dagli atti. ... >>.

71 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

7. Decreto del 18 agosto 1966, n. 51/66 di repertorio[62][63] (Allegato “6”), con il quale il Commissario rendeva esecutivo il progetto di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatto dall’Ing. Pasquale CAPUANO il 16 giugno 1966, nei confronti di una Ditta “Filetici Wanda”, relativamente ad un terreno sito in località Zurio Cirone nel Catasto Terreni al Foglio 28 con le particelle 217 e 358[64], della superficie complessiva di Ha. 0.22.40; 8. Decreto del 5 settembre 1967, n. 49/67 di repertorio[65][66] (Allegato “7”), con il quale il Commissario rendeva esecutivo il progetto di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatto dall’Ing. Pasquale CAPUANO il 16 luglio 1967, nei confronti di una Ditta “Siciliano Gerardo”, relativamente ad un terreno sito in località Moretti Stifuci nel Catasto Terreni al Foglio 29 con le particelle 306, 343, 344 e 345[67], della superficie complessiva di Ha. 0.15.10; 9. Decreto del 29 gennaio 1969, n. 5/69 di repertorio[68] (Allegato “8”), con il quale il Commissario rendeva esecutivi i progetti di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatti dall’Ing. Pasquale CAPUANO il 14 giugno 1968 ed il 14 settembre 1968, nei confronti delle seguenti otto Ditte relativamente a terreni della superficie complessiva di Ha. 0.64.55: Ditta Località Foglio Particelle Superficie Battisti Biagio; Capo i Prati 33 37/b[69] 0.08.85

62 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 22 agosto 1966, n. 8834 e vol. 72 – Atti giudiziari. 63 Trascritto alla Conservatoria dei Registi Immobiliari di Frosinone il 21 settembre 1966, Reg. Part. vol. 5485 n. 7733 e Reg. Gen. Vol. 953 n. 8543. 64 Attuali particelle 214 parte, 358, 412, 422, 835, 921, 922 parte, 969 e 1306. 65 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 12 settembre 1967, n. 7263 e vol. 76 – Atti giudiziari. 66 Trascritto alla Conservatoria dei Registi Immobiliari di Frosinone il 28 novembre 1967, Reg. Part. vol. 5620 n. 9757 e Reg. Gen. Vol. 984 n. 10777. 67 Attuali particelle 343, 1092, 1353 e 1354. 68 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 6 febbraio 1969 al n. 1740 – Atti giudiziari. 69 Attuali particelle 227, 599 e 600.

72 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

Battisti Vincenzo; 38/b 0.07.44 Battisti Domenica; 92/n 0.02.55 Terrinoni Emilio; Keane Doroty; Wagner Heide. Bellicampi Ester; Predara 33 53[70] 0.01.40 Spaziani Antonio. Bertucci Fausto. Moretti Stifuci 29 308/b[71] 0.01.90 De Santis Angelo. Le Valli 28 538[72] 0.04.00 Pradaletto Fiorini Giuseppe; Casavetere 20 274/h[73] 0.02.50 Fiorini Consiglia. 274/i[74] 0.02.65 Garbini Lea Lidia. Capo le Ripi 25 70/m[75] 0.13.12 Colle Michelangelo Rea Tommaso; Le Valli 28 699 0.05.80 Meloni Domenica. Pradoletto Terrinoni Felice; Le Valli 28 533 0.03.90 Terrinoni Ersilia. Pradoletto

10. Decreto del 12 marzo 1969, n. 14/69 di repertorio[76][77] (Allegato “9”), con il quale il Commissario rendeva esecutivo il progetto di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatto dall’Ing. Pasquale CAPUANO il 14 settembre 1968, nei confronti della Ditta “Barboni Americo e Sordi Sestilia”, relativamente alle terre site in località Capo i Prati nel Catasto Terreni al Foglio 29 con le particelle 97, 98, 99, 132, 133 e 275, della superficie complessiva di Ha. 0.59.50; 11. Decreto dell’11 luglio 1969, con il quale il Commissario nominava quale Istruttore Perito per il territorio comunale di Fiuggi il Dott. Agr. Ugo CECCONI;

70 Attuale parte della sede stradale. 71 Attuale particella 460. 72 Attuale particella 538 parte per mq. 400. 73 Attuale particella 473. 74 Attuale particella 474. 75 Attuale particella 364. 76 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 18 marzo 1969 al n. 2951 – Atti giudiziari. 77 Trascritto alla Conservatoria dei Registi Immobiliari di Frosinone il 12 giugno 1969, Reg. Part. vol. 5035 n. 1267 e Reg. Gen. Vol. 984 n. 1077.

73 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

12. Decreto del 31 luglio 1969, n. 43/69 di repertorio[78], con il quale il Commissario rendeva esecutivo il progetto di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private nei confronti delle Ditte “Micenilli Angelo” e “Nardi Salvatore e Scaramastra Rita”, della superficie complessiva di Ha. 2.40.75, mediante imposizione di un canone annuo di natura enfiteutica di L. 7.360 contestualmente affrancato per un capitale di L. 147.200. A causa della non reperibilità del decreto nell’Archivio del C.U.C. di Roma, è stato possibile risalire soltanto alla parte liquidata che si riferisce alla ditta “Nardi Salvatore e Scaramastra Rita”, la quale è identificata nel C.T. al Foglio 29 con la particella 400 di Ha. 0.05.85; 13. Decreto del 7 gennaio 1970, n. 1/70 di repertorio[79][80] (Allegato “10”), con il quale il Commissario rendeva esecutivo il progetto di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatto dal Dott. Agr. Ugo CECCONI il 1° ottobre 1969, nei confronti delle seguenti due Ditte relativamente a terreni della superficie complessiva di Ha. 3.40.85: Ditta Località Foglio Particelle Superficie Nisini Aldo 36 17[81] 0.20.40 Soc. Immobiliare Svizzera 34 50, 104, 3.20.45 SV. IM. Di Nestore 105, 106, Evangelisti 146, 49/b, 107/b, 108/b, 145/b, 147/b[82]

78 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 6 agosto 1969 al n. 7987. 79 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 16 gennaio 1970 al n. 437 – Atti giudiziari. 80 Trascritto alla Conservatoria dei Registi Immobiliari di Frosinone il 6 aprile 1970, Reg. Part. vol. 5848 n. 2413 e Reg. Gen. Vol. 1038 n. 2813. 81 Attuali particelle 348, 357 e parte di sede stradale. 82 Attuali particelle 50, 104, 395, 396, 397, 398, 456, 477 e 478.

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Provvedimento rettificato con altro decreto del 15 giugno 1970, n. 200 di cronologico[83]; 14. Decreto del 23 novembre 1970, n. 57/70 di repertorio[84][85] (Allegato “11”), con il quale il Commissario rendeva esecutivo il progetto di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatto dal Dott. Agr. Ugo CECCONI il 31 marzo 1970, nei confronti delle seguenti sei Ditte relativamente a terreni della superficie complessiva di Ha. 2.30.26: Ditta Località Foglio Particelle Superficie Bellincampi Ester; Predara 33 54[86] 0.03.60 Spaziani Antonio. Fontana Orlando; Polledrara 33 92/i 0.01.90 Campoli Luisa. Polledrara 33 92/l 0.05.70 Polledrara 33 36/d 0.03.56 Polledrara 33 92/h 0.08.77 Pontenovo 33 30/b 0.00.85 Polledrara 33 36/o[87] 0.00.08 Leonardi Raffaele. Capi Prati 33 65/a[88] 0.26.40 Sabellico Cesare. Predara 33 126 0.02.00 Predara 33 52[89] 0.97.60 Simeoni Luigi. Moretti Stifuni 29 416 0.29.00 Moretti Stifuni 29 20[90] 0.12.20 Terrinoni Cesarina. Le Prata 33 94 0.02.40 Le Prata 33 100[91] 0.36.20

15. Decreto del 26 agosto 1971, n. 38/71 di repertorio[92][93] (Allegato “12”), con il quale il Commissario rendeva esecutivi i progetti di

83 Trascritto alla Conservatoria dei Registi Immobiliari di Frosinone il 17 giugno 1970, Reg. Part. vol. 5871 n. 4749 e Reg. Gen. Vol. 1044 n. 5523. 84 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 26 novembre 1970 al n. 11102 – Atti giudiziari. 85 Trascritto alla Conservatoria dei Registi Immobiliari di Frosinone nel 1970, Reg. Part. vol. 5964 n. 3208 e Reg. Gen. Vol. 1066 n. 3602. 86 Attuale particella 117 e parte sede stradale. 87 Attuali particelle 205 e 206. 88 Attuale particella 65. 89 Attuali particelle 52, 126, 215 e 243 e parte di sede stradale. 90 Attuali particelle 20, 416, 698 e 703. 91 Attuali particelle 100, 220 e 244. 92 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma l’8 settembre 1971 al n. 9627 – Atti giudiziari. 93 Trascritto alla Conservatoria dei Registi Immobiliari di Frosinone l’8 ottobre 1970, Reg. Part. art. 8222 e Reg. Gen. Vol. 1078 n. 9490.

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liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatti dal Dott. Agr. Ugo CECCONI il 2 aprile 1971 ed il 19 maggio 1971, nei confronti delle seguenti due Ditte relativamente a terreni della superficie complessiva di Ha. 0.96.23: Ditta Località Foglio Particelle Superficie Società S.I.R.I. a r.l. con sede La Polledrara 33 47 0.90.73 in Roma. 214 49/b 48/b 92 36/e[94] Liguori Gennaro; Le Alture 18 288 0.05.50 Liguori Franca. 201/c[95]

16. Decreto del 25 febbraio 1973, n. 15/73 di repertorio[96][97] (Allegato “13”), con il quale il Commissario rendeva esecutivo il progetto di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatto dal Dott. Agr. Ugo CECCONI il 21 febbraio 1972, nei confronti della Ditta “Ludovici Cecilia”, relativamente al terreno sito in località Piè di Vigna nel Catasto Terreni al Foglio 32 con la particella 43[98], della superficie Ha. 0.05.30; 17. Decreto del 4 giugno 1973, n. 44/73 di repertorio[99][100] (Allegato “14”), con il quale il Commissario rendeva esecutivo il progetto di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatto dal Dott. Agr. Ugo CECCONI il 3 dicembre 1971, nei confronti della Ditta “Zangrilli Giuseppe”, relativamente al terreno sito in località I Casali

94 Attuali particelle 47, 92, 260, 265, 347, 348, 349, 350, 351, 352, 353, 355, 356, 357, 358, 589 e 590. 95 Attuali particelle 288 e 300. 96 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 9 marzo 1973 al n. 2307 – Atti giudiziari. 97 Trascritto alla Conservatoria dei Registi Immobiliari di Frosinone il 27 aprile 1974, Reg. Part. n. 6566 e Reg. Gen. Vol. n. 7153. 98 Attuale particella 42 parte. 99 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 4 luglio 1973 al n. 4626 – Atti giudiziari. 100 Trascritto alla Conservatoria dei Registi Immobiliari di Frosinone il 26 aprile 1974, Reg. Part. n. 6568 e Reg. Gen. Vol. n. 7155.

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nel Catasto Terreni al Foglio 20 con la particella 403, della superficie Ha. 0.04.35; 18. Decreto del 7 novembre 1973, n. 66/73 di repertorio[101][102] (Allegato “15”), con il quale il Commissario rendeva esecutivo il progetto di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatto dal Dott. Agr. Ugo CECCONI il 3 marzo 1973, nei confronti delle seguenti due Ditte relativamente a terreni della superficie complessiva di Ha. 0.68.20: Ditta Località Foglio Particelle Superficie Società Immobiliare Le Valli 28 557 0.12.20 Portuense a r.l.. 28 647[103] 0.14.60 Ambrosetti Marcello; Le Particelle 35 24[104] 0.41.40 Ambrosetti Francesco; Ambrosetti Anna.

19. Decreto del 25 giugno 1974, n. 31/74 di repertorio[105][106] (Allegato “16”), con il quale il Commissario rendeva esecutivo il progetto di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatto dal Dott. Agr. Ugo CECCONI il 17 dicembre 1973, nei confronti delle seguenti due Ditte relativamente a terreni della superficie complessiva di Ha. 0.67.60: Ditta Località Foglio Particelle Superficie Incocciati Iolanda; Capo i Prati 36 276/a[107] 0.56.00 Incocciati Vittorio; Incocciati Lizia; Incocciati Rina. Giordano Stanislao. Casali 25 29[108] 0.11.60

101 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 19 dicembre 1973 al n. 10962 – Atti giudiziari. 102 Trascritto alla Conservatoria dei Registi Immobiliari di Frosinone il 27 aprile 1974, Reg. Part. n. 6567 e Reg. Gen. Vol. n. 7154. 103 Attuali particelle 557, 647, 1140 e 1290. 104 Attuali particelle 24, 139 e 148. 105 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma l’11 settembre 1974 al n. 5678 – Atti giudiziari. 106 Trascritto alla Conservatoria dei Registi Immobiliari di Frosinone il 13 luglio 1976, Reg. Part. n. 8744 e Reg. Gen. Vol. n. 9583. 107 Attuali particelle 276, 387, 388, 389, 390, 391, 392, 393, 394, 395, 396, 397, 398, 399, 400, 401, 402, 403, 404, 405, 406, 407, 408, 409, 410, 411, 412, 426 e 427. 108 Attuali particelle 29 e 370 parte (sede stradale).

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20. Decreto del 28 gennaio 1975, n. 9/75 di repertorio[109][110] (Allegato “17”), con il quale il Commissario rendeva esecutivo il progetto di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatto dal Dott. Agr. Ugo CECCONI il 18 maggio 1974, nei confronti della Ditta “Belardi Angelo, Zucconi Maria Pia e Zucconi Leopoldo”, relativamente al terreno sito in località Capo i Prati nel Catasto Terreni al Foglio 33 con la particella 211, della superficie Ha. 0.15.10; 21. Decreto del 26 marzo 1975, n. 20/75 di repertorio[111][112] (Allegato “18”), con il quale il Commissario rendeva esecutivo il progetto di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatto dal Dott. Agr. Ugo CECCONI il 20 marzo 1974, nei confronti della Ditta “Ciancarelli Gino e Girolami Maria”, relativamente al terreno sito in località I Casali nel Catasto Terreni al Foglio 20 con la particella 420, della superficie Ha. 0.05.55; 22. Decreto dell’8 aprile 1976, n. 17/76 di repertorio[113][114] (Allegato “19”), con il quale il Commissario rendeva esecutivo il progetto di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatto dal Dott. Agr. Ugo CECCONI l’8 agosto 1975, nei confronti della Ditta “Mallia Giorgio e Mallia Sergio”, relativamente al terreno nel Catasto Terreni al Foglio 29 (nel decreto è riportato erroneamente il Foglio 20) con la particella 354 ed al Foglio 36 con la particella 4, della superficie complessiva di Ha. 0.20.80;

109 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 28 febbraio 1975 al n. 1423 – Atti giudiziari. 110 Trascritto alla Conservatoria dei Registi Immobiliari di Frosinone il 13 luglio 1976, Reg. Part. n. 8745 e Reg. Gen. Vol. n. 9584. 111 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma l’8 aprile 1975 al n. 2218 – Atti giudiziari. 112 Trascritto alla Conservatoria dei Registi Immobiliari di Frosinone il 13 luglio 1976, Reg. Part. n. 8746 e Reg. Gen. Vol. n. 9585. 113 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 13 maggio 1976 al n. 3941 – Atti giudiziari. 114 Trascritto alla Conservatoria dei Registi Immobiliari di Frosinone il 13 luglio 1976, Reg. Part. n. 8747 e Reg. Gen. Vol. n. 9586.

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23. Decreto del 15 aprile 1977, n. 19/77 di repertorio[115] (Allegato “20”), con il quale il Commissario rendeva esecutivo il progetto di liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private redatto dal Dott. Agr. Ugo CECCONI il 25 luglio 1972, nei confronti delle seguenti tre Ditte relativamente a terreni della superficie complessiva di Ha. 0.61.15: Ditta Località Foglio Particelle Superficie Paris Giovanni. Lagozzo 33 239 0.16.35 231[116] Spallotta Umberto. Capo i Prati 33 209[117] 0.09.20 Cecchinelli Iolanda Vettura 29 266[118] 0.35.60 Mezzacane

24. Ordinanza del 24 luglio 2001, n. 580 di cronologico (Allegato “21”), emessa dall’allora Commissario Franco CARLETTI nella causa Ruolo Generale n. 76/2000, con la quale veniva ordinato al Conservatore dei RR.II. di Frosinone di procedere alla trascrizione, a favore del Comune di Fiuggi ed a danno degli eventuali occupatori, delle terre di natura collettiva in essa indicate così come di seguito descritte catastalmente: Foglio 1, particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 47, 48 e 50; Foglio 2, particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61 e 62; Foglio 3, particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 e 41;

115 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 2 maggio 1977 al n. 3619 – Atti giudiziari. 116 Attuale particella 231. 117 Attuali particelle 209 e 324. 118 Attuali particelle 685 e 880.

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Foglio 4, particelle 1, 2, 3, 4, 7, 8, 9, 10, 20, 21, 24, 25, 26, 29 e 30, Foglio 5, particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 14, 16, 17, 18, 27, 28, 38, 42, 60, 77, 78, 79, 109, 110, 113, 116, 125 e 126; Foglio 6, particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 11, 12, 13, 17, 20, 21, 24, 28, 29, 32, 33, 39, 40, 51, 52, 53, 63, 66, 69, 70 e 71; Foglio 7, particelle 11, 17, 34, 36, 43, 53, 61, 63, 81, 82, 83, 90, 91, 98, 100, 101 e 136; Foglio 8, particelle 1, 2, 7, 18, 19, 31, 32, 46, 72 e 73; Foglio 9, particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59 e 60; Foglio 10, particelle 4, 7, 13, 27, 29, 30, 31, 39, 43, 47, 49, 55, 56, 57, 59, 63, 64, 68, 73, 74, 80, 105, 106 e 109; Foglio 11, particelle 8, 9, 16, 35, 36, 37, 38, 40, 41, 43, 45, 50, 51, 53, 54, 55, 56, 57, 66, 71, 77, 90, 100, 114, 116, 123, 124, 127, 128, 129, 130, 131, 133, 134, 137, 140, 141 e 142; Foglio 12, particelle 1, 2, 4, 5, 8, 11, 13, 17, 18, 19, 21, 22, 23, 32, 33, 46, 47, 52, 53, 62, 64, 65, 69, 70, 71, 73, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 84, 85, 86, 88, 96, 98, 99, 101, 102, 103/1, 104/1, 104/3 e 105; Foglio 13, particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 32, 33, 34, 35, 36, 39, 40, 41, 45, 46, 47, 48 e 49; Foglio 14, particelle 1, 11, 13, 14, 15, 16, 18, 25, 37, 38, 40, 41, 44, 48, 49, 50, 51, 52, 55, 56, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 70, 72, 74 e 75; Foglio 15, particelle 11, 12, 19, 22, 23, 27, 28, 29, 31, 33 e 34; Foglio 16, particelle 1, 8, 11, 12, 21, 36, 55, 56, 64, 65, 70, 77, 82, 88 e 91;

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Foglio 17, particelle 1, 13, 27, 32, 36, 37, 97, 112, 115, 124, 130, 131, 146, 147, 226 e 227; Foglio 18, particelle 9, 10, 13, 14, 16, 32, 33, 34, 51, 52, 53, 107, 109, 112, 113, 114, 115, 116, 123, 161, 167, 177, 205 e 221; Foglio 19, particelle 1, 2, 3, 4, 5, 9, 10, 14, 19, 22, 25, 26, 34, 35, 40, 41, 42, 44, 46, 49, 50, 55, 56, 57, 58, 59 e 60; Foglio 20, particelle 4, 5, 7, 8, 11, 12, 13, 14, 15, 17, 21, 23, 24, 25, 26, 36, 37, 39, 43, 69, 81, 91, 104, 112, 113, 114, 131, 132, 152, 251, 307 e 650; Foglio 21, particelle 1, 2, 3, 6, 13, 14, 15, 16, 17, 31, 33, 34, 36, 41, 46, 47, 48, 49, 52, 53, 55, 62, 63, 64, 81, 82, 84, 88, 92, 112 e 118; Foglio 22, particelle 1, 12, 16, 31, 35, 38, 39, 42, 43, 46, 58, 71, 72, 150, 151 e 162; Foglio 23, particelle 15, 19, 31, 54, 55, 71, 72, 128, 137, 182 e 183; Foglio 24, particelle 9, 10, 18, 19, 20, 21, 28, 94, 112, 132, 210, 211, 221 e 746; Foglio 25, particelle 95, 105, 106, 117, 122, 130, 131, 243, 244, 483, 484, 647 e 648; Foglio 26, particelle 11, 76, 11, 112, 114, 115, 116, 122, 125, 131, 132, 133, 140, 153, 161, 162, 169, 176, 181, 186, 198, 199, 217, 226, 229, 232, 233, 234, 242, 243, 244, 297, 384, 385 e 441; Foglio 27, particelle 43, 63, 64, 65, 93, 94, 104, 117, 144, 145, 152, 165, 168, 239, 241, 242, 243, 245, 246, 247, 248, 249, 250, 251, 253, 254, 255, 256, 257, 258, 259, 260, 269, 270, 271, 274, 282, 283 e 322; Foglio 28, particelle 186 e 258; Foglio 29, particelle 70, 72, 73, 74, 115, 153, 601, 706, 707, 788, 789 e 871;

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Foglio 30, particelle 2, 16, 48, 58, 59, 71, 72, 80, 85, 86, 97, 98, 104, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 116, 117, 118, 119, 120, 121, 123, 124, 125, 126, 130, 131, 132, 133, 134, 135, 152 e 162; Foglio 31, particelle 1, 15, 55, 57, 66, 69, 70 e 81; Foglio 32, particelle 23, 27, 36, 37, 48, 54, 55, 61, 66, 68, 77, 83, 115, 167, 168, 173, 174, 175, 176, 177, 178, 192, 208, 230, 389 e 390; Foglio 33, particelle 1, 6, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 19, 20, 24, 26, 31, 32, 56, 69, 75, 76, 89, 90, 95, 99, 232, 234, 235, 236, 276, 277, 278, 270, 280, 281, 284, 290, 291, 292, 293, 294, 295, 296, 297, 298, 299, 300, 301 e 302; Foglio 34, particelle 13, 14, 15, 17, 18, 19, 20, 21, 23, 24, 25, 26, 29, 30, 31, 37, 44, 45, 46, 52, 53, 55, 56, 58, 60, 62, 63, 152, 156, 157 e 158; Foglio 35, particelle 43 e 65; Foglio 36, particelle 32, 33, 202, 203, 268, 329 e 331; Foglio 37, particelle 93, 103, 128, 536, 537, 591, 614, 623, 710, 717, 718, 719 e 745; Foglio 38, particelle 113, 142, 143, 153, 180, 181, 182, 184, 185, 186, 214 e 237; Foglio 39, particelle 22, 34, 41, 58, 59, 68, 69, 81, 82, 83, 88, 104 e 113. In relazione alla suddetta procedura commissariale aperta d’ufficio, così come per tutte le altre di quel tipo, è bene riferire che, alla luce dell’ordinanza emessa il 16 febbraio 2006 dalle Sezioni unite civili della Corte Suprema di Cassazione, n. 64227/06 e n. 6422 di cronologico, in ordine all’istanza di regolamento preventivo di giurisdizione proposta dalla Regione Lazio, veniva dichiarato il difetto assoluto di giurisdizione del Commissario in ordine alla trascrizione dei provvedimenti giurisdizionali pregressi, per questo motivo la suddetta ordinanza è da considerare nulla per la conseguente estinzione del procedimento.

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25. Consulenza Tecnica d’Ufficio del marzo 2003 redatta dall’arch. Caterina ZANNELLA nella causa R.G. 17/99 tra i sigg. FIORINI e TERRINONI ed il Comune di Fiuggi, nonché la Regione Lazio, nella quale così veniva concluso: << … Una vasta documentazione dal 1780 “rileva l’area come” proprietà del Comune soggetta a diritti in favore della collettività di pascolo, legnatico e ghiandatico, i terreni risultano inseriti negli “Elenchi Prefettizi” stilati ai sensi della Legge 5489 del 24 giugno 1888, vistata dalla Prefettura di Roma il 20 giugno 1889, pubblicati nel Comune dal 24 giugno al 24 agosto 1889. Ai sensi quindi della Legge 1766 del 1927, “Terreni a qualunque titolo posseduti da Comuni o frazioni di Comuni sui quali si esercitano sono di proprietà inalienabile della collettività”. La demanialità dei terreni in vertenza è dunque inappellabile, e il Comune ne è ben a conoscenza visto che nel 1997 su sua richiesta sono stati oggetto proprio perché di proprietà collettiva di un mutamento di destinazione d’uso. Il mutamento di destinazione d’uso, non significa allodialità del terreno come si vuole credere. Il mutamento di destinazione è richiesto dalla collettività, per utilizzare un bene collettivo nel suo interesse e con un reddito alla collettività. È concesso per la realizzazione di un’opera, intervento o altro … cessato il quale torna ad essere integrato nelle proprietà collettive. Fatto peraltro ben evidenziato nella Deliberazione di Giunta Regionale n. 5395 del 4 settembre 1997 dal titolo “Autorizzazione al mutamento di destinazione d’uso di terreno di demanio collettivo per ampliamento dello stabilimento d’imbottigliamento acque minerali Fiuggi” concesso per le particelle al fg.33 n. 13, 19, 20, 75, 76, 89, 90, 95, 235, 291 per un’estensione di 5.23.00 ha (Allegato 6). Al cessare quindi della finalità posta a base della richiesta di mutamento i terreni in vertenza torneranno a far parte attiva della proprietà collettiva di Fiuggi di cui sono però a tutt’oggi parte integrante. … (omissis) … Quanto esposto, evade il quesito posto dal Commissario: i terreni distinti al Fg. 33 dell’NCT – Fiuggi, part.lle 75, 76, 89, 90, 95, 235, 291 sono proprietà della Collettività di Fiuggi (Anticoli) anche se attualmente mutati d’uso. >>.

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L) Ho verificato l’inesistenza di sentenze emesse dalla Corte d’Appello di Roma, Sezione Speciale Usi Civici[119], dalla Corte di Cassazione, dal Consiglio di Stato e dal Tribunale Amministrativo Regionale.

M) Ho verificato l’esistenza di provvedimenti emessi dal Ministero Agricoltura e Foreste fino all’entrata in vigore dell’articolo 66 del Decreto Presidente della Repubblica n. 616/77, che ha trasferito alle Regioni a statuto ordinario le competenze amministrative in materia d’usi civici: 1. Decreto del 21 giugno 1942 (Allegato “22”) con il quale veniva << … autorizzata la permuta, già effettuata dal Comune di Fiuggi, di due appezzamenti di terreno demaniale, di cui nelle premesse del presente decreto, della complessiva estensione di mq. 24.000 circa, distinti in catasto al foglio N. 28, particelle 325/175, fermo restando il vincolo idrogeologico su di essi esistente. >>. Sostanzialmente, veniva ceduto dal Comune di Fiuggi al sig. Giustino SANTESARTI veniva ceduto con atti del 21 giugno 1936 e del 31 maggio 1939 il terreno allora riportato nel N.C.T. al Foglio 28 (oggi 39) con le particelle 175 e 325, della superficie complessiva di Ha. 2.81.10, veniva ceduto dal sig. Giustino SANTESARTI al Comune di Fiuggi. In permuta il Comune di Fiuggi riceveva dal sig. Giustino SANTESARTI un comprensorio terriero che, a causa delle frammentarie notizie che è stato possibile raccogliere, non è stato possibile accertare con certezza.

119La legge n. 1078 del 10 ottobre 1930 affidò alla Sezione Speciale usi civici della Corte d’Appello di Roma la cognizione dei reclami contro le decisioni dei Commissariati regionali.

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N) Ho verificato l’archivio della Regione Lazio – Ufficio Diritti Collettivi ed Usi Civici, la quale, che con l’entrata in vigore dell’articolo 66[120] del Decreto del Presidente della Repubblica del 24 luglio 1977, n. 616[121], è divenuta responsabile delle funzioni amministrative prima svolte dal Commissariato per la liquidazione degli usi civici di Lazio, Umbria e Toscana[122], rilevando la presenza d’interessanti atti concernenti sia l’accertamento dell’esistenza degli usi civici, e sia la conseguente definitiva - o parziale - sistemazione del territorio del Comune di Fiuggi:

120 << … sono delegate alle Regione tutte le funzioni amministrative relative alla liquidazione degli usi civici, lo scioglimento delle promiscuità, alla verifica delle occupazioni e alla destinazione delle terre di uso civico e delle terre provenienti da affrancazioni, … >>. 121 “Attuazione della delega di cui all’art. 1 della legge 22 luglio 1975, n. 382”. 122 Le funzioni amministrative relative agli usi civici in forza del D.P.R. 616/1977 sono state trasferite dalla competenza del Commissario Usi Civici alle Regioni. Tenuto conto della confusione circa l’attribuzione delle competenze ritengo opportuno riportare alcuni illustri pareri: A) Il Consiglio di Stato, con proprio parere espresso in data 11 febbraio 1981, n. 1277/79, ha confermato che l’attività di esecuzione delle decisioni, fino ad allora esercitate dai Commissari, ai sensi dell’art. 29 comma 4 legge n. 1766/1927, ha natura amministrativa ed è, pertanto, di competenza regionale. B) La Consulta ha dichiarato illegittimo l’art. 29 della legge n. 1766/1927, nella parte in cui non consente la permanenza del potere del Commissario per la liquidazione degli usi civici d’esercitare d’ufficio la propria giurisdizione, pur dopo il trasferimento alle Regioni delle funzioni amministrative previste dal primo comma dell’articolo medesimo, per controversie e/o cause su specifiche questioni relative alla sussistenza di usi civici o demani civici sul territorio comunale, e pertanto con detta sentenza interpretativa ha affermato una “provvisoria legittimità” della situazione, nell’attesa di un intervento definitivo del legislatore. C) Il Ministero di Grazia e Giustizia – Direzione Generale degli Affari civili e delle delibere professioni – con la Circolare n. 5/97 dell’8 maggio 1987 avente per oggetto: “individuazione delle Autorità competenti ad emettere i provvedimenti di legittimazione dell’occupazione e di approvazione della stessa”, così chiariva: << … L’art. 66 del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, tra l’altro, disposto il trasferimento di tutte le funzioni amministrative riguardanti la liquidazione degli usi civici, lo scioglimento delle promiscuità, la verifica delle occupazioni e la destinazione delle terre di uso civico e di quelle provenienti dalle affrancazioni. La Suprema Corte, da parte sua, con sentenza n. 12158 del 10 dicembre 1993, seguita da molteplici pronunce dello stesso segno, ha chiarito che in seguito all’entrata in vigore del già citato D.P.R. n. 616 del 1977, “al procedimento di legittimazione resta estraneo il Commissario, il quale perde ogni funzione amministrativa in precedenza attribuitagli e mantiene solo il potere giurisdizionale”. Non ignora, questo Dicastero, che con sentenza n. 46 del 20 febbraio 1995, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 29, secondo comma, della legge 16 giugno 1927, n. 1766, nella parte in cui non consente la permanenza del potere del Commissario agli usi civici di esercitare d’ufficio la propria giurisdizione pur dopo il trasferimento alle Regioni delle funzioni amministrative previste dal primo comma dell’articolo medesimo, ma si ritiene che tale pronuncia non esplichi alcuna rilevanza in tema di legittimazione delle occupazioni. Da rilevare, peraltro, che con la stessa citata sentenza la Consulta non si è pronunciata, previa dichiarazione di inammissibilità, sulla proposta eccezione di illegittimità costituzionale degli artt. 66 del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, 9 e 10 della L. n. 1766 del 1927 e 30 e 31 del r.d. 26 febbraio 1928, n. 332, nella parte in cui escludono ogni competenza del Commissario nei procedimenti di legittimazione del possesso di terreni gravati da usi civici. Allo stato, pertanto, bisogna ritenere che, in tema di legittimazioni, al Commissario non residuino poteri, per essere stati, gli stessi, demandati alle Regioni, le quali, di conseguenza, sono le sole legittimate alla pronuncia dei relativi provvedimenti. … >>.

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1. Relazione Preliminare redatta per incarico regionale nel giugno 1984 dal Perito Demaniale Arch. Antonio GIAMMARUSTI, depositata presso la Regione Lazio – Assessorato Agricoltura Usi Civici – Roma il 21 agosto 1984, n. 2585 di protocollo, trasmessa dall’allora Assessore agli usi civici della Regione Lazio, dott. Pietro FEDERICO, al Sindaco del Comune di Fiuggi con nota regionale del 2 ottobre 1984, n. 3316 di protocollo, contenente lo stato delle operazioni peritali relative alla sistemazione del territorio comunale, al fine di consentire in merito le osservazioni dell’Amministrazione comunale.

2. Nota del 16 agosto 1984 a firma dell’allora Assessore agli usi civici della Regione Lazio, Dott. Pietro FEDERICO, n. 2568 di protocollo, indirizzata alla Pretura di Alatri, con la quale si inviava << … la raccolta dei dati inerenti le terre sia provate gravate d’uso civico che appartenenti al demanio d’uso civico di ciascun comune del Mandamento. … >>.

Inoltre, veniva precisato che per alcuni comuni, si era << … omesso di fornire tutti i dati catastali di cui questo Ufficio dispone, per la difficoltà che comporta la riproduzione dei voluminosi documenti dove essi sono raccolti. … >>.

Per il Comune di Fiuggi veniva riportato che per ciò che riguardava il demanio collettivo erano stati assegnati alla categoria “A” terreni per Ha.1077.56.58 ed alla categoria “B” terreni per Ha. 376.29.07, per un totale complessivo di Ha. 1453.85.65: << … Una estesa descrizione di tali demani viene fornita allegando copia dello stralcio del progetto di liquidazione degli usi civici redatto dal Perito Istruttore Ing. Pasquale Capuano nel 1961. I terreni privati soggetti ad uso civico ascendono ad ha 1.077.14.77, di essi risultano liquidati con vari provvedimenti ha 7.84.50 anche delle terre private gravate da uso civico possono, se necessario, fornirsi gli estremi catastali. … >>.

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3. Relazione con allegati – la c.d. Certificazione – redatta per incarico regionale[123] nel settembre 1989 dal Perito Istruttore Arch. Antonio GIAMMARUSTI, depositata presso la Regione Lazio – Assessorato Agricoltura Usi Civici – Roma il 3 ottobre 1989, n. 6627 di protocollo, avente quale titolo: << SITUAZIONE DELLO STATO GIURIDICO – AMMINISTRATIVO RISPETTO AGLI USI CIVICI DEI TERRENI FACENTI PARTE DEL COMPRENSORIO COMUNALE >>,

tale documento, oltre a contenere un elenco dettagliato delle terre di natura collettiva e di quelle private gravate dagli usi civici, veniva corredato di cartografia elaborata su fogli catastali estratta dall’U.T.E. di Frosinone, con la quale a pagina 27 così concludeva: << … Riassumendo: Si è accertato che originariamente l’estensione del Demanio Civico del Comune di Fiuggi ammontava ad ha. 1453.85.65; le terre private gravate da Uso Civico ad ha. 1372.14.61. Poiché non vi sono terreni demaniali alienati o ceduti con provvedimenti regolari, l’estensione dell’attuale Demanio Civico del Comune di Fiuggi risulta ammontare ad ha. 1453.85.65. Per effetto dei succitati provvedimenti di liquidazione degli Usi Civici su terre private, sono stati liberati dal gravame ha. 9.89.44, pertanto tuttora la superficie dei terreni gravati da Uso Civico ammonta ad ha. 1362.25.17 … >>. << … ELENCO DELLE TERRE DI DEMANIO CIVICO … >>: Foglio 1 particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42 e 43; Foglio 2 particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61 e 62; Foglio 3 particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 e 41;

123 << … Premessa. Il sottoscritto Arch. Antonio Giammarusti, nominato, dall’Assessore agli Usi Civici della Regione Lazio Dr. Pietro Federico, Perito incaricato a condurre le ricerche necessarie alla definizione della natura giuridica – amministrativa, rispetto agli Usi Civici, dei terreni facenti parte del comprensorio comunale di Fiuggi, in assolvimento all’incarico affidatogli, produce la presente relazione corredata di n. 39 tavole elaborate sulla base catastale attualmente in uso presso l’U.T.E. di Frosinone. … >>.

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Foglio 4 particelle 1, 2, 3, 4, 7, 8, 9, 10, 20, 21, 24, 25, 26, 29 e 30; Foglio 5 particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 14, 16, 17, 18, 27, 28, 38, 42, 60, 77, 78, 79, 109, 110, 113, 116, 125 e 126; Foglio 6 particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 20, 21, 24, 28, 29, 32, 33, 39, 40, 51, 52, 53, 63, 66, 67, 69, 70 e 71; Foglio 7 particelle A, 11, 17, 34, 36, 43, 53, 61, 63, 80, 81, 82, 83, 90, 91, 98, 100, 101 e 136; Foglio 8 particelle 1, 2, 7, 18, 19, 31, 32, 46, 72 e 73; Foglio 9 particelle A, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59 e 60; Foglio 10 particelle 4, 7, 13, 27, 29, 30, 31, 37, 39, 43, 47, 49, 55, 56, 57, 59, 63, 64, 68, 73, 74, 80, 105, 106 e 109; Foglio 11 particelle 8, 9, 16, 35, 36, 37, 38, 40, 41, 43, 45, 50, 51, 53, 54, 55, 56, 57, 66, 71, 77, 90, 100, 114, 116, 123, 124, 127, 128, 129, 130, 131, 133, 134, 137, 140, 141 e 142; Foglio 12 particelle 1, 2, 4, 5, 8, 11, 13, 17, 18, 19, 21, 22, 23, 32, 33, 46, 47, 52, 53, 62, 64, 65, 69, 70, 71, 73, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 84, 85, 86, 88, 89, 96, 98, 99, 101, 102, 103, 104, 105 e 106; Foglio 13 particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 32, 33, 34, 35, 36, 39, 40, 41, 45, 46, 47, 48 e 49; Foglio 14 particelle 1, 11, 13, 14, 15, 16, 18, 25, 40, 41, 44, 48, 49, 50, 51, 52, 55, 56, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 70, 72, 74 e 75; Foglio 15 particelle 11, 12, 19, 22, 23, 27, 28, 29, 31, 33 e 34; Foglio 16 particelle 1, 8, 11, 12, 21, 36, 55, 56, 64, 65, 70, 77, 82, 88 e 91; Foglio 17 particelle 1, 8, 13, 27, 30, 32, 97, 112, 115, 124, 127, 128, 129, 130, 131, 146, 147, 185, 186, 187, 207, 208, 226 e 227; Foglio 18 particelle 9, 10, 13, 14, 16, 32, 33, 34, 51, 52, 53, 109, 113, 114, 115, 116, 123, 161, 167 e 177; Foglio 19 particelle 1, 2, 3, 4, 5, 9, 10, 14, 19, 22, 25, 26, 34, 35, 40, 41, 42, 44, 46, 49, 50, 55, 56, 57, 58, 59 e 60; Foglio 20 particelle A, B, 4, 5, 7, 8, 11, 12, 13, 14, 15, 17, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 36, 37, 39, 43, 69, 81, 90, 91, 104, 112, 113, 114, 131, 132, 152, 251, 307 e 360; Foglio 21 particelle 1, 2, 3, 6, 13, 14, 15, 16, 17, 31, 33, 34, 36, 41, 46, 47, 48, 49, 52, 53, 55, 57, 60, 62, 63, 64, 81, 82, 84, 88, 92, 112 e 118;

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Foglio 22 particelle 1, 12, 16, 31, 35, 38, 39, 42, 43, 46, 58, 71, 72, 150, 151 e 162; Foglio 23 particelle 15, 19, 31, 54, 55, 71, 72, 128, 137, 182 e 183; Foglio 24 particelle 9, 10, 12, 18, 19, 20, 21, 28, 94, 96, 97, 210, 211 e 556; Foglio 25 particelle 96, 117, 122, 123, 130, 131, 169, 243, 244, 245, 246, 470, 471, 472, 473, 475, 476, 482, 483, 484 e 499; Foglio 26 particelle 11, 76, 111, 112, 114, 115, 116, 122, 125, 131, 132, 140, 153, 160, 161, 162, 169, 170, 176, 181, 186, 198, 199, 217, 226, 229, 232, 233, 234, 235, 242, 243 e 244; Foglio 27 particelle 43, 63, 64, 65, 93, 94, 104, 117, 148, 162, 164, 165, 168, 171, 175, 177, 239, 240, 241, 242, 243, 244, 245, 246, 247, 248, 249, 250, 251, 252, 253, 254, 255, 256, 257, 258, 259, 260, 269, 270, 271, 285, 286, 313, 320, 323 e 355; Foglio 28 particella 186; Foglio 29 particelle 70, 71, 73, 74, 115, 153, 292, 606, 706 e 707; Foglio 30 particelle 2, 16, 97, 98 e 152; Foglio 31 particelle 1, 15, 66, 69, 70 e 81; Foglio 32 particelle 23, 27, 48, 63 parte, 66, 68, 77, 83, 115, 116, 121, 175, 176, 177, 178, 208, 389 e 390; Foglio 33 particelle 1 parte, 6, 13, 14, 15, 16, 19, 20, 24, 26, 31, 32, 56, 69, 75, 76, 84, 89, 90, 95, 98, 99, 232, 234, 235, 236, 259, 276, 277, 280, 281, 282, 283, 284, 291, 292, 293, 294, 295, 296, 297, 299, 300, 301, 304, 305, 378 e 379; Foglio 34 particelle 13, 14, 15, 17, 18, 19, 20, 21, 23, 24, 25, 26, 29, 30, 31, 37, 44, 45, 46, 52, 53, 55, 56, 58, 60, 62, 63, 152, 156, 157 e 158; Foglio 35 particelle 43 e 65; Foglio 36 particelle 32, 202, 203, 268, 329 e 331; Foglio 37 particelle 93, 103, 128, 536, 537, 591 e 614; Foglio 38 particelle 237; Foglio 39 particelle A, 34, 41, 48, 49, 58, 59, 68, 69, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 88, 104, 113 e 129. << … TERRENI DI DEMANIO CIVICO NON ISCRITTI ALLA PARTITA CATASTALE DEL COMUNE … >>: Foglio 2 particelle 48, 49, 50, 51, 52 e 63; Foglio 4 particelle 5, 6, 11, 12, 13, 27 e 31; Foglio 5 particella 31; Foglio 6 particelle 18, 19, 25, 26 e 27; Foglio 7 particelle 1, 5, 10, 12, 33, 64 e 99; Foglio 9 particella 36; Foglio 10 particelle 5 e 6;

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Foglio 11 particelle 59 parte, 82 parte, 85 parte, 86 parte, 87 parte, 88, 95 parte, 96, 102, 103, 104 parte, 105, 109, 121 parte, 122 parte e 132 parte; Foglio 12 particelle 25, 26, 27 e 63; Foglio 14 particelle 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 12, 26, 42 parte, 45 parte, 47, 53 parte, 54 parte, 57 parte, 68 parte, 69, 77, 78 parte e 79 parte; Foglio 15 particelle 24, 25 e 32; Foglio 16 particella 2; Foglio 17 particelle 3 parte, 193 e 194; Foglio 18 particelle 107 parte, 108 parte, 111, 141 parte, 142 parte, 143 parte, 148, 155 parte, 222, 242 parte, 243 e 244; Foglio 20 particelle 1, 2, 3, 16, 70 parte, 71 parte, 200, 201, 308 e 309; Foglio 21 particelle 8 parte, 11 parte, 12, 35, 44, 50, 72, 83 parte, 93, 94 parte, 95 parte, 101 e 117 parte; Foglio 22 particelle 59 parte, 62 parte, 123 parte, 124 parte, 125 e 157 parte; Foglio 23 particelle 60, 62 parte, 78, 116 parte, 129, 177 parte, 179 e 180; Foglio 24 particelle 4 parte, 391, 401, 406 e 429 parte; Foglio 25 particelle 124 parte, 128 parte, 129 parte, 337, 338 parte, 413, 507, 508, 509, 510, 511, 512, 513 e 514; Foglio 26 particelle 10, 62 parte, 75 parte, 91 parte, 113 parte, 145, 151 parte, 152, 164 parte, 167 parte, 168 parte, 174 parte, 180 parte, 185, 192, 236 parte e 247; Foglio 27 particelle 181 parte, 183 parte, 184 parte e 186 parte; Foglio 28 particelle 183 parte, 262 parte, 691 parte, 692 parte, 726 parte, 727 parte, 895 parte, 896, 898 parte, 900 parte, 901 parte, 902 parte, 903, 904 e 905 parte; Foglio 30 particelle 3 parte, 14 parte, 15 parte, 26 parte, 28 parte, 39 parte, 40 parte, 49, 50 parte, 74 parte, 101 parte, 122 parte e 151; Foglio 31 particelle 67 parte, 122 parte, 149 parte e 150 parte; Foglio 33 particelle 21 parte, 23 parte e 65 parte; Foglio 34 particelle 1, 54 e 57; Foglio 35 particelle 1 parte, 2 parte, 5 parte, 10, 44 parte, 66 parte, 68, 69, 70, 71 parte, 75 parte, 85 parte, 87 parte, 89 parte, 96, 97, 113, 114, 115, 121 parte, 122 parte, 125, 129 e 130; Foglio 36 particelle 201, 241 parte, 242 parte, 248, 264, 273, 316, 317, 328 e 330; Foglio 37 particelle 529 parte e 533 parte;

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Foglio 39 particelle 40, 42, 50, 52, 53, 54, 55, 56, 60 parte, 61 parte, 63 parte, 65 parte, 66, 67, 70 parte, 71, 73 parte, 74, 75, 76, 84 parte, 85, 86, 87, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 96, 97, 98, 99, 100, 101, 102, 103, 105, 106, 107, 108, 112, 114, 117 parte, 118 parte, 119, 122, 123, 124, 126, 127, 130, 131, 133, 134, 135, 136, 137, 139, 140, 141, 142, 143, 147, 149, 152, 153, 154, 155, 156, 157, 159, 160, 161, 163, 168, 169, 170, 171, 172, 174, 175, 176, 177, 179, 180, 181, 182, 183, 184, 185, 186, 187, 188, 193, 194, 195, 196, 199, 202 e 203. << … TERRENI PRIVATI GRAVATI DA USO CIVICO … >>: Foglio 4 particelle 14, 15, 16, 17, 18, 19, 22, 23, 28 e 32; Foglio 5 particelle 13, 15, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 29, 30, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 39, 40, 41, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99, 100, 101, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 111, 112, 114, 115, 117, 118, 119, 120, 121, 122, 123, 124, 127, 128, 129, 130, 131, 132, 133, 134, 135, 136, 137 e 138; Foglio 6 particelle 22, 23, 30, 31, 34, 35, 36, 37, 38, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 64, 65 e 68; Foglio 7 particelle 2, 3, 4, 6, 7, 8, 9, 13, 14, 15, 16, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 35, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 62, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 116, 117, 118, 119, 120, 121, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 130, 131, 133, 134 e 135; Foglio 8 particelle 3, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99, 100, 101, 102 e 103; Foglio 10 particelle 1, 2, 3, 8, 9, 10, 11, 12, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 28, 32, 33, 34, 35, 36, 38, 40, 41, 42, 44, 45, 46, 48, 50, 51, 52, 53, 54, 60, 61, 62, 65, 66, 67, 69, 70, 71, 72, 75, 76, 77, 78, 79, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 95, 96, 97, 98, 99, 100, 101, 103, 104, 107, 108, 110, 111, 112, 113 e 114; Foglio 11 particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 39, 42, 43, 44, 46, 47, 48, 49, 52, 58, 59 parte, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 67,

91 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

68, 69, 70, 72, 73, 74, 75, 76, 78, 79, 80, 81, 82 parte, 83, 84, 85 parte, 86 parte, 87 parte, 89, 91, 92, 93, 94, 95 parte, 97, 98, 99, 101, 104 parte, 106, 107, 108, 110, 111, 112, 113, 115, 117, 118, 119, 120, 121 parte, 122 parte, 125, 126, 131 parte, 135, 136, 138 e 139; Foglio 12 particelle 3, 6, 7, 9, 10, 12, 14, 15, 16, 20, 24, 28, 29, 30, 31 parte, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 48, 49, 50, 51, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 66, 67, 68, 72, 74, 75, 76, 83, 87, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 97, 100, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 114, 115, 116, 117, 118 e 119; Foglio 13 particelle 16, 17, 18, 19, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 37, 38, 42, 43, 44 e 50; Foglio 14 particelle 17, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 42 parte, 43, 45 parte, 46, 53 parte, 54 parte, 57 parte, 68 parte, 71, 73, 76, 78 parte e 79 parte; Foglio 15 particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 20, 21, 26, 30, 35, 36, 37, 38, 39 e 40; Foglio 16 particelle 3, 4, 5, 6, 7, 9, 10, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 66, 67, 68, 69, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 78, 79, 80, 81, 83, 84, 85, 86, 87, 89, 90, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99, 100, 101 e 102; Foglio 17 particelle A, 2, 3 parte, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 15, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 35 parte, 36, 41, 42, 47, 48, 49, 50, 51, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 60, 61, 62, 63, 64, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 90, 91, 92, 93, 95, 101, 102, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 113, 116, 117, 118, 119, 120, 121, 123, 125, 126, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138, 148, 149, 150, 151, 152, 153, 154, 155, 156, 157, 163, 164, 165, 166, 167, 168, 169, 170, 171, 176, 177, 179, 180, 182, 184, 188, 195, 196, 197, 198, 199, 206, 211 parte, 215, 217, 219, 220, 221, 224, 225, 228 e 229; Foglio 18 particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 11, 12, 15, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 54, 55, 56, 57, 58, 63, 65, 66, 67, 68, 69, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 110, 117, 118, 119, 120, 121, 122, 133, 134, 145, 146, 147, 149, 150, 154, 157, 158, 159, 160, 162, 163, 164, 172, 173, 178, 179, 180, 182, 188, 189, 190, 191, 195, 196, 198, 199, 200, 201, 203, 206, 207, 208, 209, 210, 211, 212, 214, 215, 216, 217, 218, 219, 220, 223, 225, 226, 228, 229, 230, 231, 232, 233, 234, 235, 236, 237,

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238, 239, 240, 241, 245, 246, 247, 249, 250, 251, 252, 253, 254, 255, 256, 257, 258, 259, 267, 269, 270, 271, 272, 273, 274, 275, 276, 277, 278, 279, 280, 281, 282, 283, 284, 285, 286, 287, 289, 290, 291, 292, 293, 294, 295, 301, 302, 303, 304, 305, 307, 308 e 309; Foglio 19 particelle 6, 7, 8, 11, 12, 13, 15, 16, 17, 18, 20, 21, 23, 24, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 36, 37, 38, 39, 43, 45, 47, 48, 51, 52, 53, 54, 61 e 62; Foglio 20 particelle 9, 10, 18, 19, 20, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 40, 41, 42, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 70 parte, 71 parte, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 92, 93, 94, 95, 96, 98, 99, 100, 101, 102, 103, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 115, 116, 117, 118, 119, 120, 121, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 130, 133, 134, 135, 136, 137, 138, 139, 140, 141, 142, 143, 144, 145, 146, 147, 148, 149, 150, 151, 153, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 163, 164, 166, 167, 168, 169, 170, 171, 172, 173, 174, 175, 176, 177, 178, 179, 180, 181, 182, 184, 186, 187, 188, 189, 190, 191, 192, 193, 194, 196, 197, 198, 199, 202, 209, 210, 219, 220, 221, 222, 223, 224, 225, 226, 227, 228, 229, 230, 231, 232, 233, 234, 235, 236, 237, 238, 239, 240, 241, 242, 243, 245, 246, 247, 248, 249, 250, 252, 253, 254, 255, 256, 257, 258, 259, 260, 261, 262, 263, 264, 265, 266, 267, 268, 269, 270, 271, 272, 273, 274, 286, 287, 291, 310, 311, 312, 314, 315, 316, 317, 318, 336, 337, 347, 361, 362, 363, 364, 365, 366, 367, 368, 369, 370, 371, 372, 373, 374, 375, 381, 385, 386, 387, 388, 389, 390, 391, 392, 393, 394, 395, 396, 397, 399, 402, 404, 405, 406, 408, 410, 411, 412, 413, 414, 415, 417, 418, 421, 422, 423, 425, 426, 427, 428, 429, 430, 432, 433, 434, 435, 436, 437, 438, 439, 440, 441, 442, 444, 445, 446, 447, 448, 449, 451, 454, 455, 456, 457, 458, 466, 467, 468, 469, 470, 471, 472, 475, 476, 477, 478, 479, 481, 482, 483, 484, 485, 486, 487, 490, 492, 494, 495, 496, 497, 500, 501, 502, 503, 504, 505, 508, 509, 510, 511, 512, 513, 514, 515, 516, 520, 521, 522, 523, 524, 525, 528, 529, 530, 531, 532, 533, 534, 535, 536, 537, 538, 539, 540, 541, 542, 543, 544, 550, 551, 552, 553, 554, 555, 556, 558, 559, 560, 561, 563, 564, 565, 566, 567, 568, 569, 570, 571, 572, 573, 574, 575, 576, 577, 578, 579, 580, 581, 582, 583, 584, 585, 586, 587, 588, 592, 593, 595, 596, 597, 598, 599, 601, 602, 603, 604, 606, 607, 615, 616, 617, 618, 619, 620, 621, 623, 624, 625, 626, 627, 628, 629, 631, 632, 633, 634, 635, 636, 637, 638, 639, 640, 641, 642, 643, 644, 645, 648,

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651, 652, 653, 654, 655, 662, 663, 664, 665, 666, 667, 668, 669, 670, 671, 672 e 677. Foglio 21 particelle 4, 5, 7, 8 parte, 9, 10, 11 parte, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 32, 37, 38, 39, 40, 42, 43, 45, 51, 54, 56, 58, 59, 61, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 83 parte, 85, 86, 87, 89, 90, 91, 94 parte, 95 parte, 96, 97, 98, 99, 100, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 113, 114, 115, 116, 117 parte, 119, 120, 121, 122, 123, 124, 125 e 126; Foglio 22 particelle 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 13, 14, 15, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 32, 33, 34, 36, 37, 40, 44, 45, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 59 parte, 60, 61, 62 parte, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99, 100, 101, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 116, 117, 118, 119, 120, 121, 122, 123 parte, 124 parte, 126, 127, 128, 129, 130, 131, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138, 139, 140, 141, 142, 143, 144, 145, 146, 147, 148, 149, 152, 153, 154, 155, 156, 157 parte, 158, 159, 160, 161, 163 e 164; Foglio 23 particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 16, 17, 18, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 56, 57, 58, 59, 61, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 73, 74, 75, 76, 77, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99, 100, 101, 102, 104, 105, 106, 107, 108, 111, 112, 113, 115, 116 parte, 117, 118, 119, 120, 121, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 130, 131, 132, 133, 134, 135, 136, 138, 139, 140, 141, 142, 143, 144, 145, 146, 147, 148, 149, 150, 151, 152, 153, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 162, 163, 164, 165, 170, 172, 173, 174, 175, 176, 177 parte, 178, 181, 184, 185, 186, 188, 189, 190, 191 e 192; Foglio 24 particelle 11, 39 parte, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 95, 98, 113, 114, 115, 116, 117, 118, 120, 121, 122, 123, 124, 125, 126, 134, 135, 136, 137, 138, 139, 140, 141, 142, 143, 144, 145, 146, 147, 148, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 162, 163, 164, 165, 166, 167, 168, 169, 170, 171, 172, 174, 175, 176, 177, 178, 179, 180, 181, 182, 183, 184, 185, 186, 187, 188, 189, 190, 191, 192, 193, 194, 198, 215, 222, 224, 225, 226, 227, 228, 229, 230, 231, 232, 233, 234, 235, 236, 237, 238, 239, 240, 241, 242, 243, 244, 245, 246, 247, 248, 255 parte, 257, 261, 288, 289, 290, 291, 292, 293, 294, 340, 341, 405, 468, 489, 507, 508, 513, 514, 515, 516, 517, 526, 535, 546 parte, 548, 549, 550, 551, 552, 558, 560, 561, 562, 570, 572, 573, 574, 578, 581, 582,

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585, 586, 588, 589, 590, 591, 592, 593, 594, 595, 596, 597, 599, 600, 601, 602, 603, 604, 605, 607, 610, 617 e 618; Foglio 25 particelle 8, 9, 13 parte, 14 parte, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 55, 56, 57, 58, 59, 61, 62, 63, 65, 67, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 90 parte, 91, 92, 93, 94, 95, 97, 100, 101, 102, 103, 104, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 116, 118, 119, 120, 121, 124 parte, 125, 126, 127, 128 parte, 129 parte, 132, 133, 135, 136, 137, 139, 140, 141, 142, 143, 144, 145, 146, 147, 148, 149 parte, 151, 152, 153, 154, 155, 156, 157, 159, 161, 162, 163, 164, 165, 166, 167, 168, 170, 172, 178, 182, 240, 241, 242, 248, 249, 250, 282, 283 parte, 299 parte, 302, 304, 307, 308, 309, 310, 311, 312, 318, 319, 320, 326, 331, 332, 333, 338 parte, 339, 340, 341, 342, 343, 344, 345, 346, 347, 348, 350, 351, 352, 353, 354, 355, 356, 357, 358, 359, 360, 361, 362, 363, 365, 366, 367, 368, 369, 370, 371, 372, 373, 374, 375, 376, 377, 378, 379, 381, 382, 383, 384, 385, 386, 387, 388, 389, 390, 392, 393, 394, 395, 396, 397, 401, 406, 407, 408, 409, 410, 411, 415, 416, 417, 418, 419, 420, 423, 424, 425, 426, 427, 435, 436, 437, 438, 439, 440, 441, 442, 443, 444, 445, 446, 447, 448, 449, 450, 454, 459, 460, 464, 465, 485, 486, 487, 488, 489, 490, 491, 492, 493, 496, 497, 498, 500, 501, 504, 505, 515, 516, 519, 520, 521, 522, 523, 524, 525, 526, 527, 528, 529, 530, 531, 532, 533, 534, 535, 545, 546, 547, 548, 549, 550, 551, 552, 553, 554, 557, 558, 559, 560, 561, 562, 563, 564, 565 e 566; Foglio 26 particelle 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62 parte, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75 parte, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91 parte, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99, 100, 101, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 113 parte, 117, 118, 119, 120, 121, 123, 125, 126, 127, 128, 129, 130, 134, 135, 136, 137, 138, 139, 141, 142, 143, 144, 146, 147, 148, 149, 150, 151 parte, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 163, 164 parte, 165, 166, 167 parte, 168 parte, 171, 172, 173, 174 parte, 175, 177, 178, 179, 180 parte, 182, 183, 184, 187, 188, 189, 190, 191, 193, 194, 195, 196, 197, 200, 201, 202, 203, 204, 205, 206, 207, 208, 209, 210, 211, 212, 213, 214, 215, 216, 218, 219, 220, 221, 222, 223, 224, 225, 227, 228, 230, 231, 236 parte, 237, 238, 239, 240, 241, 245, 246, 248, 249, 250, 251, 252, 253, 254, 255, 256, 257, 258, 259, 260, 261, 262, 263, 264 e 265;

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Foglio 27 particelle 80, 81, 85, 96, 97, 99, 106, 118, 119, 120, 121, 122, 124, 140, 146, 147, 181 parte, 183 parte, 184 parte, 186 parte, 211, 212, 265, 266 e 267; Foglio 28 particelle 117 parte, 551 parte e 1012 parte; Foglio 29 particelle 3, 5, 8, 11, 15, 16, 19, 26 parte, 44, 45, 46, 47, 56, 57, 58, 59, 60, 68, 69, 75, 77, 97, 98, 101, 102, 130, 132, 133, 136, 138, 139, 141, 142, 143, 144, 146, 147, 148, 149, 150, 151, 154, 157, 164, 165, 166, 167, 168, 169, 170, 171, 172, 173, 174, 175, 176, 177, 178, 179, 180, 181, 182, 183, 184, 185, 186, 187, 188, 189, 190, 191, 205, 210, 211, 212, 213, 234, 235, 236, 237, 238, 239, 240, 241, 242, 243, 244, 245, 246, 247, 248, 249, 252, 255, 256, 257, 258, 259, 260, 261, 262, 263, 264, 267, 268, 269, 271, 273, 274, 275, 276, 277, 278, 279, 280, 282, 283, 284, 285, 291, 294, 295, 296, 300, 301, 303, 304, 305, 309, 312, 313, 315, 327, 328, 329, 330, 331, 333, 338, 339, 340, 352, 354, 355, 356, 357, 358 parte, 360, 361, 363, 365, 367, 371, 372, 374, 375, 376, 377, 379, 380, 381, 382, 383, 384, 385, 389, 390, 391, 392, 393, 394, 396, 397, 399, 400, 401, 402, 403, 417, 418, 419, 427, 428, 429, 430, 435, 453, 454, 455, 456, 457, 459, 461, 464, 465, 466, 467, 471, 472, 473, 474, 475, 476, 478, 492, 501, 516, 517, 518, 519, 520, 521, 523, 526, 537, 538, 549, 550, 551, 552, 553, 554, 555, 556, 557, 558, 559, 561, 562, 563, 564, 575, 576, 577, 578, 579, 580, 581, 582, 583, 584, 587, 589, 590, 604, 613, 614, 618, 619, 632, 633, 634, 635, 636, 637, 638, 640, 642, 644, 645, 648, 654, 655, 657, 658, 663, 665, 666, 667, 668, 670, 671, 672, 673, 674, 675, 676, 677, 678, 679, 687, 688, 689, 698, 699, 701, 702, 703, 704, 710, 711, 719, 720, 721, 722, 723, 724, 741, 742, 743, 744, 745, 747, 748, 749, 750, 751, 753, 754, 758, 759, 760, 770, 771, 772, 773, 774, 775, 776, 793 e 815; Foglio 30 particelle 1, 3 parte, 4, 5, 6, 14 parte, 15 parte, 17, 18, 19, 20, 21, 26 parte, 27, 28 parte, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 39 parte, 40 parte, 42, 43, 44, 45, 46, 50 parte, 51, 52, 53, 54, 55, 57, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 73, 74 parte, 75, 76, 77, 78, 81, 82, 83, 84, 87, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 100, 101 parte, 105, 122 parte, 127, 128, 129, 138, 139, 140, 141, 142, 143, 144, 145, 147, 148, 149, 153, 154, 155, 156, 157, 158, 159 e 160; Foglio 31 particelle 6, 18, 21 parte, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 56, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 67 parte, 68, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 82, 84, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 103, 104, 105, 106, 111, 112, 113, 115, 116, 119, 120, 121, 122 parte, 123, 125, 126, 127, 129, 130, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 141, 142, 143, 144, 145, 146,

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147, 148, 149 parte, 150 parte, 151, 152, 153, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 162, 163, 164, 165, 166, 167, 168, 169, 170, 171, 173, 174, 175, 176, 177 e 178; Foglio 32 particelle 58, 59, 60, 62, 64, 65, 72, 74, 75, 76, 78, 79, 80, 81, 82, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99, 100, 101, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 117, 118, 119, 120, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 130, 131, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138, 140, 141, 142, 143, 144, 145, 146, 147, 148, 149, 150, 151, 152, 153, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 179, 180, 181, 182, 183, 184, 185, 186, 187, 188, 189, 209, 268, 269, 302, 353, 355, 356, 357, 358, 359, 360, 361, 362, 363, 364, 365, 366, 369, 370, 371, 372, 373, 374, 375, 377, 380, 381, 382, 383, 384, 385, 386, 387, 388, 391, 392, 393, 394 e 395; Foglio 33 particelle 3, 7, 8, 9, 17, 21 parte, 22, 23 parte, 27, 28, 29, 30, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 45, 46, 48, 49, 51, 55, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65 parte, 66, 67, 68, 70, 71, 72, 73, 77, 78, 79, 81, 82, 83, 85, 86, 91, 93, 96, 101, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 127, 129, 146, 147, 148, 149, 150, 152, 153, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 162, 163, 164, 165, 166, 167, 168, 169, 170, 182, 183, 184, 185, 186, 190, 191, 192, 193, 194, 195, 196, 197, 198, 199, 200, 201, 202, 203, 204, 207, 208, 210 parte, 216, 217, 218, 221, 222, 223, 225, 226, 229, 230, 237, 245, 246, 247, 248, 249, 250, 251, 252, 253, 257, 261, 263, 266, 267, 268, 269, 270, 271, 272, 273, 275, 286, 287, 288, 289, 306, 307, 308, 309, 310, 311, 312, 313, 314, 315, 316 e 321; Foglio 34 particelle 6, 22, 27, 28, 32, 33, 34, 35, 36, 41, 42, 43, 47, 48, 49, 51, 59, 61, 64, 65, 66, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 84, 85, 86, 87, 88, 91, 92 parte, 93 parte, 94, 95, 96, 97, 98, 99, 100, 101, 102, 103, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 116, 117, 118, 119, 120, 121, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 130, 131, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138, 139, 140, 141, 142, 143, 144, 145, 147, 148, 149, 153, 154, 155, 159, 164 e 165; Foglio 35 particelle 1 parte, 2 parte, 3, 5 parte, 6, 8, 9, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 44 parte, 47, 48, 49, 50, 51, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 66 parte, 67, 71 parte, 72, 73, 74, 75 parte, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85 parte, 86, 87 parte, 88, 89 parte, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 98, 99, 100, 101, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 116, 117, 118,

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119, 120, 121 parte, 122 parte, 123, 124, 126, 127, 128, 131, 132, 133, 134, 135 e 136; Foglio 36 particelle 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99, 100, 101, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 116, 117, 118, 119, 120, 121, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 130, 131, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138, 139, 140, 141, 142, 143, 144, 145, 146, 147, 148, 149, 150, 151, 152, 153, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 162, 163, 164, 165, 166, 167, 168, 169, 170, 171, 172, 173, 174, 175, 176, 177, 178, 179, 180, 181, 182, 183, 184, 185, 186, 187, 188, 189, 190, 191, 192, 193, 194, 195, 196, 197, 198, 199, 200, 204, 205, 206, 207, 208, 209, 210, 211, 212, 213, 214, 215, 216, 217, 218, 219, 220, 221, 222, 223, 224, 225, 226, 227, 228, 229, 230, 231, 232, 233, 234, 235, 236, 237, 238, 239, 240, 241 parte, 242 parte, 243, 244, 245, 246, 247, 249, 250, 251, 252, 253, 255, 256, 257, 258, 259, 260, 261, 262, 263, 265, 266, 267, 269, 270, 271, 272, 274, 275, 277, 278, 279, 280, 281, 282, 283, 284, 285, 286, 287, 288, 289, 290, 292, 293, 294, 295, 296, 297, 300, 301, 302, 303, 304, 305, 306, 307, 308, 309, 310, 311, 312, 313, 314, 315, 318, 319, 320, 322, 323, 324, 325, 326, 327, 332, 333, 334, 335, 336, 337, 338, 339, 340, 342, 343, 344, 345, 346, 347, 348 parte, 349, 350, 352 e 357; Foglio 37 particelle 624, 625, 627, 628, 629, 631, 632, 633, 634, 635, 636, 637, 638, 639, 641, 642, 643, 644, 645, 646, 647, 648, 649, 650, 651, 652, 653, 654, 655, 656, 658 parte, 659 parte, 660 parte, 795, 797, 798, 799, 800, 801, 802, 803, 873, 884, 891, 892, 902, 903, 904, 905, 906, 907, 908, 909, 910, 911, 912, 913, 950, 1058, 1059, 1060, 1061 e 1062.

4. Nota regionale del 17 dicembre 1989, n. 6952 di protocollo (Allegato “23”), con cui il Comune di Fiuggi veniva autorizzato, sulla scorta della relazione redatta dall’Arch. Antonio GIAMMARUSTI nel settembre 1989 e depositata presso la Regione Lazio il 3 ottobre 1989, n. 6627 di protocollo – cosiddetta

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Certificazione generale – con allegata cartografia costituita da singole planimetrie su base catastale in scala 1:2000, << … a rilasciare i certificati di destinazione urbanistica, >>[124].

5. Deliberazione della Giunta Regionale n. 615 del 5 febbraio 1991[125] (Allegato “24”), con cui la Regione Lazio, sulla scorta del progetto dell’Arch. Antonio GIAMMARUSTI, procedeva alla liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private in favore di 25 Ditte: Ditta Foglio Particelle Superficie Agnoli Claudio 17 138 Ha. 0.28.20 Arciglione Wanda; 29 15 Ha. 0.15.00 Fiore Grazia; Terrinoni Ulisse; Fiore Paola; Broccanelli Arnaldo; 25 156[126] Ha. 0.12.00 Iacobelli Elda. Celletti Angela; 25 72[127] Ha. 0.39.00

124 A seguito della legge regionale 3 gennaio 1986, n. 1, “Regime Urbanistico dei terreni di uso civico e relative norme transitorie” (B.U.R.L. 20 gennaio 1986, n. 2), legge parzialmente modificata prima con la legge regionale 19 dicembre 1995, n. 59, “Subdelega ai Comuni di funzioni in materia di tutela ambientale e modifiche delle leggi regionali 16 marzo 1982, n. 13 e 3 gennaio 1986, n. 1” (B.U.R.L. 30 dicembre 1995, n. 36), e poi con la legge regionale 17 dicembre 1996, n. 57, “Modifiche all’art. 8 della legge regionale 3 gennaio 1986 n. 1. Regime urbanistico dei terreni di uso civico e relative norme transitorie” (B.U.R.L. 27 dicembre 1996, n. 35, S.O. n. 4), veniva attribuito all’Assessore agli usi civici il compito d’attestare la natura civica delle aree di proprietà collettiva appartenenti ai Comuni, frazioni ed Associazioni agrarie e ciò al solo ed esclusivo fine di una corretta gestione urbanistica del territorio. A questo proposito, la Circolare emanata il 3 maggio 1988 dall’allora Assessore agli usi civici della Regione Lazio, Dott. Pietro Federico, disponeva che gli Uffici Tecnici Comunali, nel predisporre il certificato di destinazione urbanistica ai sensi dell’art. 18 della legge 28 febbraio 1985, n. 47, riportassero nella stessa la natura giuridica del terreno rispetto agli “usi civici” e che l’eventuale inesistenza fosse << certificata dalla Regione Lazio, Ufficio regionale per la liquidazione degli usi civici >>. Nell’ottobre del 1991 il Commissario per la liquidazione degli usi civici di Roma emetteva una sentenza, divenuta definitiva, con cui veniva affermato il potere di certificazione relativo agli “usi civici”, in capo all’autorità regionale non esisteva, per cui le certificazioni, rilasciate dall’Ufficio Usi Civici della Regione Lazio o dal Comune delegato dalla Regione stessa, non avevano alcun potere certificativi e ciò perché non era previsto da alcuna norma. Conseguentemente, con la Circolare 3 febbraio 1993, n. 1 (n. 1483 di protocollo), emanata dall’allora Assessore all’Agricoltura, On. Fernando D’Amata, ed indirizzata ai Collegi Notarili, ai Comuni ed agli Ordini e Collegi professionali, disponeva, con effetto immediato: << … l’abolizione del rilascio a privati di certificati attestanti l’esistenza o meno di usi civici e che nel certificato di destinazione urbanistica, rilasciato dai Comuni, non dovevano più essere certificati eventuali usi civici e ciò in quanto la Regione aveva carenza assoluta in poteri in materia di certificazione di diritti civici. >>. 125 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 28 giugno 1991 al n. 852. 126 Attuali particelle 156, 709 e 710. 127 Attuali particelle 777, 778, 779 e 780.

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Celletti Luciana; Celletti Sandro. Di Camillo Alfredo. 20 707 Ha. 0.08.16 Diamanti Marcello. 29 295, 657, 658 e Ha. 0.25.65 705[128] D’Amico Biagio. 36 40[129] Ha. 0.13.00 Fiorini Ludovico. 24 193[130] Ha. 0.22.50 Fiorini Antonio; 24 194 Ha. 0.09.20 Fiorini Paolo. Franceschetti Paola. 20 455 e 456[131] Ha. 0.21.93 Frattali Bruno; 24 679 e 681[132] Ha. 0.30.00 Cupini Fiorella. Ludovici Paolo; 24 235[133] Ha. 0.28.20 Ludovici Maria Laura; Caracciolo Osvaldo; Rossi Stefania; Caracciolo Matilde. Maggi Clemente. 17 211[134] Ha. 0.08.15 Martufi Luciano; 29 257 e 371[135] Ha. 0.07.10 Dell’Orca Milena. Messore Giovanni; 36 38, 39, 50, 51, 272 Ha. 0.46.20 Tonno Chiara. e 366[136] Miaci Tito. 35 44 Ha. 0.35.70 Moro Gaspare. 24 560 Ha. 0.14.30 Pietrogiacomi Anna. 24 596 Ha. 0.20.80 Primavera 87 S.a.s. 33 36, 49, 218, 263 e Ha. 0.77.02 264[137] Principia Franco. 29 549 e 550[138] Ha. 0.08.00 Santesarti Elena 23 39, 47, 48 e 136 Ha. 1.63.10 Scaramastra Anna Maria 25 491 e 825[139] Ha. 0.04.00 Tucciarelli Concetta 29 147 parte e 774 Ha. 0.18.30 Tucciarelli Mauro; 26 265[140] Ha. 0.28.00 Tucciarelli Giampiero.

128 Attuali particelle 295, 657 e 705. 129 Attuali particelle 533, 534 e 535. 130 Attuali particelle 755 e 756. 131 Attuali particelle 455, 456 e 625. 132 Attuale particella 681. 133 Attuali particelle 765, 766, 767, 768 e 769. 134 Attuale particella 34 parte. 135 Attuale particella 257. 136 Attuali particelle 366, 523, 524, 525, 526, 527, 528, 529, 530, 531, 532, 536, 537, 538, 539, 540, 541, 542, 543, 544, 545, 546, 547, 548, 549, 550, 551, 552, 553, 554, 555, 556, 557 e 558. 137 Attuali particelle 36, 218, 263, 264, 340, 341, 344 e 346. 138 Attuale particella 550. 139 Attuale particella 658 parte. 140 Attuali particelle 453, 550 parte e 644.

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Zangrilli Elio; 24 586 Ha. 0.23.35 Terrinoni Anna.

6. Deliberazione della Giunta Regionale n. 616 del 5 febbraio 1991[141] (Allegato “25”), con cui la Regione Lazio, sulla scorta del progetto dell’Arch. Antonio GIAMMARUSTI, procedeva alla liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private in favore di 10 Ditte: Ditta Foglio Particelle Superficie Ambrosetti Mario 34 88/a[142] Ha. 0.30.30 Ambrosetti Mario 34 32, 34, 38, 39, 339, Ha. 0.37.25 357, 360, 372, 375[143] Avoli Silvio 35 79[144] Ha. 2.49.90 Battisti Vincenzo 33 61 Ha. 0.12.20 D’Amico Benedetto 24 143[145] Ha. 0.19.60 Fantini Bruno 20 717, 719[146] Ha. 0.06.68 Girolami Pietro 18 293 Ha. 0.06.10 Maggi Angelo 20 696 Ha. 0.00.45 Onorati Celso Sergio 18 385[147] Ha. 0.06.90 Terrinoni Lina 25 283 Ha. 4.12.08[148]

7. Deliberazione della Giunta Regionale n. 1319 del 26 febbraio 1991[149] (Allegato “26”), con cui la Regione Lazio, sulla scorta del progetto dell’Arch. Antonio GIAMMARUSTI, procedeva alla liquidazione usi civici di pascolo su terre private in favore di 15 Ditte: Ditta Foglio Particelle Superficie

141 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 28 giugno 1991 al n. 851. 142 Attuali particelle 88 e 480 e parte sede stradale. 143 Attuali particelle 32 38, 39, 357, 498. 144 Attuale particella 79 parte. 145 Attuali particelle 805, 806 e 807. 146 Attuale particella 717. 147 Attuali particelle 385 e 674. 148 L’effettiva superficie è di Ha. 0.06.10. 149 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 20 giugno 1991 al n. 855.

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Agnoli Maria; 33 201[150] Ha. 0.19.20 Pizziconi Natalino; Pizziconi Ilaria. Ambrosi Paolo 24 167, 231 Ha. 0.64.50 Buttinelli Srl 35 173[151] Ha. 0.50.40 Concessionaria Del Moro Angelo 26 206[152] Ha. 0.28.30 Fagiolo Arnaldo 37 797, 950 Ha. 0.08.80 Fiorini Maria 25 343, 344[153] Ha. 0.06.70 Fiorini Pietrina 20 470[154] Ha. 0.01.20 Infussi Luciano 20 642[155] Ha. 0.21.05 Mallia Mauro 26 382[156] Ha. 0.16.30 Merletti Luigina 29 331 Ha. 0.03.85 Panico Maria e Fantini 20 256[157] Ha. 0.18.40 Bruno Paris Luigi 35 111[158] Ha. 0.29.10 Paris Paola 32 146/b, 181/b, 366 Ha. 0.29.30 parte[159] Scaramastra Teresa 29 455 Ha. 0.05.00 Terrinoni Giuliana 25 34[160] Ha. 0.34.10

8. Deliberazione della Giunta Regionale n. 2741 del 16 aprile 1991[161] (Allegato “27”), con cui la Regione Lazio, sulla scorta del progetto dell’Arch. Antonio GIAMMARUSTI, procedeva alla liquidazione usi civici di pascolo su terreno di proprietà privata in favore della Ditta “Mizar Srl” identificato nel Catasto Terreni al Foglio 25 con le particelle 13, 14, 16, 22, 24, 408, 493, 624 e 775 (2317)[162], della superficie complessiva di Ha. 0.80.55;

150 Attuali particelle 359, 360, 361 e 362. 151 Attuali particelle 199, 200 e 265. 152 Attuali particelle 206 e 532. 153 Attuale particella 344. 154 Attuale particella 120 parte. 155 Attuali particelle 743, 745, 746 e 963. 156 Attuali particelle 382, 511 e 512. 157 Attuale particella 256 parte. 158 Attuali particelle 239 e 281. 159 Attuali particelle 366, 371 e 373. 160 Attuali particelle 13, 16, 22, 493, 775, 964, 965, 966, 967, 1048, 1049 e 1050. 161 Registrato all’Ufficio del Registro di Roma il 15 luglio 1991 al n. 1021. 162 Attuali particelle 34 e 630.

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9. Deliberazione della Giunta Regionale n. 9547 del 12 novembre 1991 (Allegato “28”), con cui la Regione Lazio, sulla scorta del progetto dell’Arch. Antonio GIAMMARUSTI, procedeva alla liquidazione usi civici di pascolo su terre private in favore di 37 Ditte: Ditta Foglio Particelle Superficie Amalfitano Anna. 25 311 e 312 Ha. 0.15.90 Ambrosi Natalino. 20 371 Ha. 0.10.30 Ambrosi Carlo. 20 639 Ha. 0.10.30 Ascani Giovanni. 36 455[163] Ha. 0.38.60 Basilico Bruno. 33 314[164] Ha. 0.09.10 Battisti Giulio. 20 222[165] Ha. 0.80.10 Citti Paolo; 25 104 Ha. 0.07.80 Apolloni May Susy. Dell’Uomo Bruno. 35 26 Ha. 0.08.10 Fimiani Luisa. 35 86 Ha. 0.26.50 Fontana Orlando. 29 187, 188 e 300[166] Ha. 1.30.22 Fontana Orlando; 33 205 Ha. 0.10.23 Campoli Luisa. Girolami Biagio. 12 42 Ha. 0.69.60 La Fonte Srl. 29 256, 396 e 478[167] Ha. 0.21.90 Latini Antonio. 26 103 e 223[168] Ha. 0.51.05 Maggi Antonio. 18 352 Ha. 0.24.00 Moriconi Daniela. 25 460 e 559 Ha. 0.10.85 Moro Piero. 33 330[169] Ha. 0.02.54 Oddi Anna Maria; 29 144, 166, 167, 168, Ha. 0.77.22 Oddi Carla. 169, 170, 315, 393, 394 e 826[170] Onorati Vincenzo. 20 414, 415, 417 e Ha. 0.15.62 418[171] Panico Maria. 20 466[172] Ha. 0.08.20 Paris Giacomo. 35 73 e 164 Ha. 0.52.90

163 Attuali particelle 606, 607 e 633. 164 Attuali particelle 604 e 605. 165 Attuali particelle 731, 769, 770, 771, 772 e 773. 166 Attuali particelle 187, 1309, 1310, 1311, 1312, 1313 e 1352. 167 Attuale particella 478. 168 Attuali particelle 419, 591, 593, 594, 665, 666 e 667. 169 Attuale particella 100 parte. 170 Attuali particelle 166, 909, 915, 918, 919, 920, 938, 939. 171 Attuale particella 414. 172 Attuali particelle 256 parte e 717 parte.

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Paris Stefanella; 25 28 e 501[173] Ha. 0.07.70 Paris Giampiero. Pietrobono Mario; 25 109, 110, 162, 163, Ha. 1.02.25 Pietrobono Guido; 164, 459 e 561[174] Pietrobono Leonardo; Pietrobono Arcangelo; Pietrobono Giovanni; Pietrobono Roberto; Pietrobono Massimo. Riccardi Antonio. 20 571 Ha. 0.05.70 Ritarossi Vincenzina. 26 344, 346, 347, 351 Ha. 0.12.35 e 352[175] Sant’Agata V.M. Soc. Coop. 25 93 e 154 Ha. 0.60.00 Ed. Scaramastra Antonio. 29 264, 273 e 454[176] Ha. 0.07.02 Severa Paolo 20 678 e 679[177] Ha. 0.20.85 Severa Maria 26 6[178] Ha. 0.13.35 Sileri Paolo 17 78 Ha. 0.40.35 20 189 e 366 Sileri Rosa 23 213[179] Ha. 0.43.00 Terrinoni Franco 26 178[180] Ha. 0.30.10 Terrinoni Amata 29 180 e 263[181] Ha. 0.31.10 Terrinoni Biagio 25 78 Ha. 0.18.70 Tucciarelli Luciana 29 772 Ha. 0.05.50 Veppi Giuseppe 20 247 Ha. 0.09.50 Veppi Maria Teresa 20 672[182] Ha. 0.07.70

10. Deliberazione della Giunta Regionale n. 1408 del 3 marzo 1993 – n. 147 di repertorio e n. 147 di cronologico (Allegato “29”), con cui, sulla scorta del progetto dell’Arch. Antonio GIAMMARUSTI deliberava la liquidazione degli usi civici di pascolo << … sui terreni di proprietà delle ditte qui di seguito elencate con accanto a ciascuna di esse i dati anagrafici, fiscali, catastali, canone annuo enfiteutico e capitale di affrancazione: … >>,

173 Attuale particella 28. 174 Attuali particelle 110, 164, 523, 561 e 563. 175 Attuali particelle 347, 351, 352 e 587. 176 Attuali particelle 454, 1273 e 1274. 177 Attuali particelle 679, 758 parte, 761, 912 e 913. 178 Attuale particella 457. 179 Attuali particelle 243 e 244. 180 Attuali particelle 595, 597 e 671. 181 Attuali particelle 180, 263 e 829. 182 Attuali particelle 670 parte e 791.

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in favore di n. 28 Ditte della superficie complessiva di Ha. 9.72.13: Ditta Foglio Particelle Superficie Ambrosetti Marisa 34 359 Ha. 0.30.60[183] Amodio Roberto 20 555[184] Ha. 0.04.50 Amodio Vincenzo Amodio Simonetta Ascani Giuseppe 36 170, 103, 172, 454 Ha. 1.61.60 Ascani Giovanni Ascani Nazzareno D’Amico Mauro 26 433[185] Ha. 0.27.50 Floridi Elisa 20 739 Ha. 0.07.00 Floridi Giuliana Girolami Antonino 20 495 Ha. 0.44.00 26 34, 355, 356[186] Girolami Biagio 20 399 Ha. 0.22.65 24 169, 651 Merletti Sante 25 139, 426, 427[187] Ha. 0.30.00 Nuova Salus S.r.l. 25 71[188] Ha. 0.60.10 Pannone Lorenzo 18 90, 410, 453[189] Ha. 0.27.95 Pannone Simona 35 174, 136, 186 Ha. 1.15.05 Pannone Roberta Paris Rocco 32 359, 363 Ha. 0.62.00 Pirazzi Anna 25 581 Ha. 0.06.80 Pirazzi Mario 20 490 Ha. 0.07.10 Terrinoni Loreta Reatini Augusta 24 188, 232[190] Ha. 0.60.30 Reatini Rita Reatini Maria Reatini Antonio Riccardi Gina 6 72, 73 Ha. 0.40.70 Scaramastra Anna 20 740, 742 Ha. 0.07.00 Severa Antonio 25 663 Ha. 0.05.55 Severa Iolanda 26 405, 409 Ha. 0.21.85 Severa Elio 20 482, 721[191] Ha. 0.02.78

183 In realtà, la verifica catastale fa scaturire che l’effettiva superficie ascendeva ad Ha. 0.13.60, attuali particelle 359 e 376. 184 Attuale particella 975. 185 Attuali particelle 466, 467, 468, 469, 470 e 481. 186 Attuali particelle 355, 357, 533, 603 e 604. 187 Attuali particelle 831, 835, 868, 869, 870, 871, 872, 873, 874, 875, 948, 949, 950 e 951. 188 Attuali particelle 736, 737, 738, 739, 740, 741, 742, 743, 744, 745, 747, 749 parte, 750, 751, 777, 778, 779, 780 e 1016 parte. 189 Attuali particelle 410, 518, 519, 520, 558 e 559. 190 Attuali particelle 783, 784, 785, 786 e 787. 191 Attuali particelle 721 e 957.

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Pannone Laura Sileri Franco 26 105 Ha. 0.26.10 Stroveglia Maria Stella 20 535[192] Ha. 0.30.60 Terrinoni Assunta 35 40, 41 Ha. 0.57.70 Terrinoni Fausto 26 84[193] Ha. 0.38.70 Meloni Giuseppina Terrinoni Santino 33 248, 249 Ha. 0.11.40 Veppi Antonio 20 221/B[194] Ha. 0.10.30 Veppi Bruno 20 221 Ha. 0.10.00 Zangrilli Antonio 26 9[195] Ha. 0.40.20

11. Deliberazione della Giunta Regionale n. 2154 del 30 marzo 1993 – n. 168 di repertorio e n. 168 di cronologico (Allegato “30”), con cui veniva rettificata la D.G.R.L. n. 616 del 5 febbraio 1991 relativamente all’esatta misura del canone annuo e del capitale d’affrancazione per la liquidazione degli usi civici su terre private della signora Lina Terrinoni che doveva leggersi L. 142.800 e L. 2.857.600; 12. Deliberazione della Giunta Regionale n. 187 del 27 gennaio 1993, con cui la Regione Lazio autorizzava: << … il Comune di Fiuggi allo svincolo della somma proveniente da canoni enfiteutici, per un importo di L. 45.417.000, per lavori di risanamento ambientale in Piazza Frascara. >>;

13. Deliberazione della Giunta Regionale n. 8946 del 15 novembre 1994 (Allegato “31”), con cui la Regione Lazio, sulla scorta del progetto dell’Arch. Antonio GIAMMARUSTI, procedeva alla liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private in favore di 26 Ditte: Ditta Foglio Particelle Superficie Ambrosetti Luigi 36 156 Ha. 0.09.70 Artemide Srl 33 64 Ha. 0.13.60 Ballini Luigia 25 670, 671[196] Ha. 0.64.80

192 Attuali particelle 535 e 875. 193 Attuali particelle 601 e 602. 194 Attuale particella 669. 195 Attuali particelle 484 e 485.

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Basilio Dino 20 534[197] Ha. 0.32.00 Bauco Giovanni 36 52 Ha. 0.55.00 Bauco Valentino 29 644[198] Ha. 0.19.00 Bertucci Maurizio 20 553 Ha. 0.09.00 Castronovo Sergio 25 708[199] Ha. 0.28.40 Ernica Srl 36 14 Ha. 0.28.40 Floridi Elisa 20 735 Ha. 0.07.00 Giansanti Sergio 29 184, 614[200] Ha. 0.38.40 Girolami Bruno 18 419 Ha. 0.04.80 Ingiosi Giuseppe 20 670[201] Ha. 0.03.80 Mari Luigi 34 59, 61, 65, 101, Ha. 9.36.40 102, 103, 115, 128, 129, 130, 131, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138, 139, 140, 141, 142, 143[202] Martini Scolastica 29 185, 186, 615, 746, Ha. 0.38.50 747, 748, 750[203] Mattei Gabriella 20 733 Ha. 0.07.00 Messore Giovanni 30 145 Ha. 2.66.10 Pietrogiacomi Franca 24 145, 585, 589, 591 Ha. 0.30.85 Scaramastra Antonio 22 59 parte Ha. 0.17.20 Severa Anna 25 416[204] Ha. 0.13.00 Sileri Maria 23 24[205] Ha. 0.53.80 Storace Francesco 20 729[206] Ha. 0.12.80 Terrinoni Antonio 24 610, 701, 738 Ha. 0.17.79 Terrinoni Giuseppe 24 713 Ha. 0.55.70 Terrinoni Leonina 20 271 Ha. 0.41.10 26 426 Tucciarelli Luigi 29 636 parte[207] Ha. 0.12.35

196 Attuali particelle 671, 783, 1000 e 1001. 197 Attuali particelle 943 e 944. 198 Attuali particelle 1321 e 1322. 199 Attuali particelle 137 e 708. 200 Attuali particelle 184, 614 e 806. 201 Attuale particella 670 parte. 202 Attuali particelle 59, 61, 65, 101, 102, 103, 115, 128, 129, 130, 131, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138, 139, 475 e 476. 203 Attuali particelle 615, 746, 748, 975, 976, 1039, 1041, 1042, 1043, 1249 e 1250. 204 Attuali particelle 1043, 1044 e 1045. 205 Attuali particelle 235 e 236. 206 Attuale particella 256 parte. 207 Attuali particelle 1101, 1102 e 1103.

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14. Deliberazione della Giunta Regionale n. 9542 del 6 dicembre 1994 – n. 39/1995 di repertorio e n. 39/1975 di cronologico (Allegato “32”), con cui, sulla scorta del progetto dell’Arch. Antonio GIAMMARUSTI deliberava la liquidazione degli usi civici di pascolo << … sul terreno di proprietà della ditta SARANDREA Paola nata a Cassino il 3/7/63 C.F. SRN PLA 63L43 C034M, censito in catasto del Comune di Fiuggi al foglio 29 partt. 174 – 800 – 471 – 260 – 427 – 792 – 794 – 795 – 798 – 799 di HA. 0.84.05 è reso esecutivo. Conseguentemente detto terreno è affrancato dal diritto civico di pascolo mediante imposizione del canone annuo di enfiteutica di £. 296.274 pari ad un capitale di affrancazione di £. 5.925.525. … >>[208];

15. Deliberazione della Giunta Regionale n. 2344 del 28 marzo 1996 (Allegato “33”), con cui la Regione Lazio, sulla scorta del progetto dell’Arch. Antonio GIAMMARUSTI, procedeva alla liquidazione degli usi civici di pascolo su terre private in favore di 39 Ditte: Ditta Foglio Particelle Superficie Adiutori Fabio 39 385, 386 Ha. 0.30.10 Ambrosetti Biagino 35 168[209] Ha. 0.05.65 Ambrosetti Diana 20 598, 657 Ha. 0.04.50 Ambrosetti Roberto 35 115[210] Ha. 0.04.60 Anghetti Anna 24 688, 689 Ha. 0.30.00 Belardi Angelo 33 63, 197 Ha. 0.26.60 Bertucci Gualtiero 25 26, 547, 728, 734 e Ha. 0.11.25 725 Bertucci Silvana 26 189, 379, 380 Ha. 0.09.80 Bertucci Velia 26 378 Ha. 0.07.40 Boccitto Roberto 25 381 Ha. 0.03.90 Calicchia Lidia 10 21 Ha. 0.36.00 Camerini Anna Maria 20 167 Ha. 0.46.50 Cardinale Marco 26 253, 254[211] Ha. 0.80.10

208 Attuali particelle 260, 427, 792, 794, 795, 798, 799, 1234, 1235, 1236, 1237, 1360, 1365, 1366, 1367 e 1369. 209 Attuali particelle 167 parte, 297 e 298. 210 Attuale particella 267. 211 Attuali particelle 254, 563, 564, 565, 566, 567 e 568.

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Del Moro Mario 20 738 Ha. 0.06.00 Fiore Franco 36 186, 195, 217 Ha. 0.52.00 Fiorini Agnese 24 695 Ha. 0.22.50 Immobiliare Ernica Srl 25 350, 351, 353, 365, Ha. 0.84.00 371, 680, 684[212] Mangiapelo Loreto 36 180, 181, 182[213] Ha. 0.30.20 Mattei Giuseppe 26 225, 332, 334 Ha. 0.38.90 Martini Paolo 36 561, 562[214] Ha. 0.50.50 Merletti Marzia 25 354 Ha. 0.05.20 Moro Anna 24 139 Ha. 0.35.90 Nuova Salus Srl 33 149, 150, 154, 155, Ha. 1.11.65 159, 164, 165, 166, 170, 307[215] Onorati Margherita 18 386 Ha. 0.06.80 Onorati Giuseppe 26[216] 465[217] Ha. 0.07.00 Pietrogiacomi Franco 26 457[218] Ha. 0.06.70 Pietrogiacomi Luca 24 588, 593[219] Ha. 0.24.45 Pirazzi Anna 25 582 Ha. 0.05.40 Severa Carlo 20 741 Ha. 0.06.00 Sideri Vincenzo 25 633[220] Ha. 0.16.00 Silvi Luigi 25 58, 140, 141, 142, Ha. 2.26.97 143, 144, 145, 146, 147, 488, 489, 490, 724[221] Simeoni Alessandro 24 120 Ha. 0.20.00 Terrinoni Luigi 18 203 Ha. 0.10.10 Terrinoni Giuseppe 29 101, 102 Ha. 0.28.10 Terrinoni Francesco 24 650[222] Ha. 0.40.50 Valentina Srl 20 734, 736 Ha. 0.07.60 Zangrilli Paolo 20 737 Ha. 0.07.00 Zangrilli Margherita 25 580 Ha. 0.23.80 Zolo Danilo 25 363[223] Ha. 0.10.80

212 Attuali particelle 753, 754, 755, 756, 757, 759, 764, 767, 768, 769, 770, 771, 772, 810, 820, 825, 826, 847, 932, 933, 934, 961 parte e 1016 parte. 213 Attuali particelle 181, 628, 649 parte, 650, 652. 214 Attuale particella 562. 215 Attuali particelle 149, 150, 154, 155, 159, 164, 165, 166, 170, 555 e 556. 216 Nel provvedimento regionale è riportato erroneamente il Foglio 28. 217 Attuali particelle 617 e 618. 218 Attuale particella 457 parte. 219 Attuali particelle 588, 593 e 844. 220 Attuali particelle 919, 920 e 922. 221 Attuali particelle 58, 140, 141, 142, 146, 147, 785, 786, 796, 876, 877, 878, 880, 886, 887 parte, 894, 895, 900, 901, 904, 956, 970, 971, 972, 973, 994, 995, 996, 997, 1017, 1019. 222 Attuali particelle 836, 837, 838 e 839. 223 Attuali particelle 822 e 824.

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16. Deliberazione della Giunta Regionale n. 9100 del 20 novembre 1996, con cui la Regione Lazio autorizzava << … il Comune di Fiuggi allo svincolo della somma di L. 500.000.000= proveniente da liquidazioni su terreni di uso civico per il finanziamento di opere per il miglioramento e la ristrutturazione della rete viaria del centro urbano. >>;

17. Deliberazione della Giunta Regionale n. 5395 del 4 settembre 1997 (Allegato “34”), con cui la Regione Lazio procedeva all’autorizzazione al mutamento di destinazione d’uso di un’area appartenente al demanio collettivo, sita in località Spelagato, per l’ampliamento dello stabilimento d’imbottigliamento delle acque minerali di Fiuggi, identificata nel Catasto Terreni al Foglio 33 con le particelle 13, 19, 20, 75, 76, 89, 90, 95, 235 e 291, della superficie complessiva di Ha. 5.23.00; 18. Deliberazione della Giunta Regionale n. 251 dell’11 febbraio 1998, con cui la Regione Lazio autorizzava << … il Comune di Fiuggi all’investimento di somme derivanti dall’affrancazione di canoni enfiteutici, per il finanziamento di lavori di sistemazione della via Arcinazzo per un importo di L. 140.000.000. >>;

19. Deliberazione della Giunta Regionale n. 4518 del 7 settembre 1998 (Allegato “35”), con cui la Regione Lazio, sulla scorta del progetto dell’Arch. Antonio GIAMMARUSTI, procedeva alla liquidazione degli usi civici su terre private in favore di 24 Ditte: Ditta Foglio Particelle Superficie Agnoli Enzo 26 264[224] Ha. 0.28.00 Aqulini Dante 29 136, 139[225] Ha. 0.42.50 Basilico Sergio 26 224, 313[226] Ha. 0.31.10 Bertucci Luciano 26 59, 60[227] Ha. 0.62.40

224 Attuali particelle 626 e 682. 225 Attuale particella 136 parte. 226 Attuali particelle 313, 650 e 678. 227 Attuali particelle 655 e 656.

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Chillemi Enrico 25 372[228] Ha. 0.09.00 Colle Angela 20 241 Ha. 0.32.70 D’Amici Alessandro 20 168, 558[229] Ha. 0.18.00 Girolami Costanza 24 662, 665, 668 Ha. 0.18.00 Immobiliare Ernica Srl 25 80, 82, 90[230] Ha. 2.58.60 Immobiliare Ernica Srl 25 673, 676, 678, 679, Ha. 1.71.70 681, 682, 685[231] Ludovici Bruno 36 559, 560 Ha. 0.50.50 Magini Daniele 25 727, 729, 731, 733, Ha. 0.16.45 735 Merletti Marzia 20 126, 127[232] Ha. 1.13.30 Nuova Salus Srl 36 30, 47, 521, 522, Ha. 1.87.61 475, 477, 479[233] Pitocco Alessandro 26 256 Ha. 0.35.25 Sabene Bianca 30 50 Ha. 0.36.40 Simeoni Pier Giorgio 17 150, 169, 171 Ha. 2.28.90 24 240 26 78, 79 29 19 Terrinoni Biagio 18 456[234] Ha. 0.51.40 Terrinoni Lino 36 118[235] Ha. 0.35.00 Tucciarelli Giacinto 18 179[236] Ha. 0.16.85 Tucciarelli Pietro 20 149[237] Ha. 0.42.70 Tucciarelli Teresa 29 773 Ha. 0.05.50 Zangrilli Amedeo 20 235 Ha. 0.28.70

20. Deliberazione della Giunta Regionale n. 7841 del 28 dicembre 1998 (Allegato “36”), con cui la Regione Lazio autorizzava: << … il Comune di Fiuggi al mutamento di destinazione d’uso di terreni di demanio collettivo identificati al catasto del medesimo Comune al Fg. 24 partt. 9/p – 10/p – 21/p per una superficie di Ha. 00.26.44 per la realizzazione di una caserma dei Carabinieri. … >>;

228 Attuali particelle 958 e 961 parte. 229 Attuali particelle 168 e 936 parte. 230 Attuali particelle 760 parte, 848, 850, 851, 852, 853, 854, 856, 861, 862, 863, 864, 992, 993. 231 Attuali particelle 406 parte, 673, 679, 681, 685, 921, 922, 1012 e 1026. 232 Attuali particelle 126, 917, 959 e 960. 233 Attuali particelle 30, 47, 477, 479, 521, 522, 596 e 597. 234 Attuali particelle 600, 601 e 602. 235 Attuali particelle 618 e 619. 236 Attuali particelle 527, 528 e 529. 237 Attuali particelle 929, 961 e 962.

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21. Deliberazione della Giunta Regionale n. 7843 del 28 dicembre 1998, con cui la Regione Lazio autorizzava << … il Comune di Fiuggi all’investimento di somme derivanti dall’affrancazione di canoni enfiteutici, per un importo di L. 70.000.000 per la realizzazione di un’area di sosta in loc. “Val Piana”. … >>;

22. Deliberazione della Giunta Regionale n. 109 del 19 gennaio 1999, con cui la Regione Lazio autorizzava << … il Comune di Fiuggi all’investimento di somme derivanti da affrancazione di canoni enfiteutici, per il finanziamento di lavori di risanamento ambientale dell’area in loc. “Le Alture”, per un importo complessivo di lire 20.000.000. >>;

23. Determinazione del Dipartimento Sviluppo Agricolo e Mondo Rurale R.L. n. 1421 del 29 novembre 2001 (Allegato “37”), con cui la Regione Lazio determinava: << … Di rendere esecutivo il progetto elaborato dall’Arch. A. Giammarusti relativo alla liquidazione dell’uso civico di pascolo su terreni, identificati al catasto del Comune di Fiuggi, di proprietà delle ditte qui di seguito elencate con accanto a ciascuna di esse i dati anagrafici, fiscali, catastali, canone annuo, capitale di affrancazione: … >> in favore di complessive n. 5 Ditte della superficie complessiva di Ha. 2.40.06: Ditta Foglio Particelle Superficie Ambrosetti Roberto 29 164[238] Ha. 0.43.10 Bonanni Claudio 20 803 e 806[239] Ha. 0.09.98 Carosi Massimino 18 247 Ha. 0.04.28 Santurri Antonietta 23 97, 98 e 99 Ha. 0.95.50 Edilizia Panoramica Fiuggi 33 60, 81, 210 parte e Ha. 0.87.20 Snc 552

24. Determinazione del Dipartimento Sviluppo Agricolo e Mondo Rurale R.L. n. 1422 del 29 novembre 2001 (Allegato “38”), con cui la Regione Lazio determinava:

238 Attuali particelle 1279, 1291 e 1292.

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<< … Di rendere esecutivo il progetto elaborato dall’Arch. A. Giammarusti relativo alla liquidazione dell’uso civico di pascolo su terreni, identificati al catasto del Comune di Fiuggi, di proprietà delle ditte qui di seguito elencate con accanto a ciascuna di esse i dati anagrafici, fiscali, catastali, canone annuo, capitale di affrancazione: … >> in favore di complessive n. 18 Ditte della superficie complessiva di Ha. 4.87.07: Ditta Foglio Particelle Superficie Articoli di Paciotta G. & C. 26 276, 507, 508 e Ha. 0.30.73 510 Benassi Leonello 36 9, 10 e 24 Ha. 1.09.20 Braghini Duilio 25 450 Ha. 0.10.00 Collalti Mario 35 100 Ha. 0.40.70 D’Amici Alessandro 20 774[240] Ha. 0.22.65 Di Mario Nicola 20 778 e 779 (ex 239) Ha. 0.07.90 Giansanti Angelo 36 583 Ha. 0.18.68 Giustini Quintilia 25 419 Ha. 0.16.60 Lormini Pompilio 26 190[241] Ha. 0.15.70 Maggi Domenico 25 690 Ha. 0.09.60 Maggi Giuseppe 25 691 Ha. 0.13.90 Merletti Claudio 25 47 Ha. 0.21.60 Pirazzi Enzo 25 692 e 693 Ha. 0.15.30 Pistara Paolo 25 689 Ha. 0.09.90 Pietrogiacomi Rosina 24 88[242] Ha. 0.45.90 Santonico Vincenzo 24 233 e 698[243] Ha. 0.21.51 Severa Benedetto 26 402, 403 e 458[244] Ha. 0.33.35 Simeoni Plinio Vittorio 29 3, 5, 710 e 711 Ha. 0.14.65 Terrinoni Mario 18 331[245] Ha. 0.29.20

25. Determinazione Dirigenziale del Direttore del Dipartimento Economico ed Occupazionale n. C0355 del 20 febbraio 2008, con cui la Regione Lazio autorizzava << … il Comune di Fiuggi allo svincolo della somma di € 41.756,65 (quarantunomilasettecentocinquantasei/65) derivanti da affrancazioni

239 Attuali particelle 949e 806. 240 Attuali particelle 935 e 936. 241 Attuali particelle 611 e 612. 242 Attuali particelle 851, 865 e 866. 243 Attuali particelle 233, 924 e 925. 244 Attuali particelle 403 e 458. 245 Attuali particelle 658, 659, 683 e 546.

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di uso civico, per il finanziamento di interventi urgenti di manutenzione del centro sportivo comunale, già realizzati; … >>;

26. Determinazione Dirigenziale del Direttore del Dipartimento Economico ed Occupazionale n. C1423 del 25 giugno 2008 (Allegato “39”), con cui la Regione Lazio determinava << … di liquidare a favore della società “3 A di ambrosi Francesco e C. società in accomandita semplice” – rappresentante legale e socio accomandatario Ambrosi Francesco, sulla base della perizia formulata dai funzionari incaricati Geom. Guerrino Randolfi e Spina Carlo e della relativa istruttoria indicata nelle premesse, i diritti d’uso civico di pascolo gravanti su un terreno di proprietà della medesima società, ubicato nel comprensorio del Comune di Fiuggi, quale ente titolare di detti diritti, … >> Come indicato nella seguente tabella: Ditta Foglio Particelle Superficie 3 A di Ambrosi Francesco e 6 30 e 54 Ha. 1.07.30 C. società in accomandita semplice

27. Determinazione Dirigenziale del Direttore del Dipartimento Economico ed Occupazionale n. C2434 del 20 ottobre 2008 (Allegato “40”), con cui la Regione Lazio determinava: << … di liquidare l’uso civico di pascolo gravante su parte del terreno privato e di legittimare una porzione di terreno appartenente al demanio civico del Comune di Fiuggi (Frosinone), come da progetto redatto dal Geom. Guerrino Randolfi e dal Geom. Carlo Spina, Funzionari Regionali dell’Ufficio Usi Civici della Direzione Regionale Agricoltura, a favore della ditta di seguito indicata: … >> in favore di n. 1 Ditta della superficie di Ha. 0.44.40; Ditta Foglio Particelle Superficie Frioni Franco 35 122 Ha. 0.18.00 (legittimazione) Frioni Franco (liquidazione) 35 122 Ha. 0.26.40

28. Determinazione Dirigenziale del Direttore del Dipartimento Economico ed Occupazionale n. C0646 del 31 marzo 2009 (Allegato “41”), con cui la Regione Lazio determinava

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<< … Di liquidare l’uso civico di pascolo gravante su terreni privati descritti nell’elenco che segue e siti nel Comune di Fiuggi (FR), relativi al progetto redatto dal perito demaniale, Dr. Arch. Antonio Giammarusti, a favore delle ditte come di seguito individuate: … >> in favore di complessive n. 5 Ditte della superficie complessiva di Ha. 1.81.20: Ditta Foglio Particelle Superficie Augusti Benito 29 282 e 1119 Ha. 0.59.70 Belardi Giselda 26 82, 213 e 272 Ha. 0.64.20 Caponi Francesco 24 90 Ha. 0.27.90 Martufi Pietro 25 174 e 134 Ha. 0.12.50 Terrinoni Patrizia 19 39 Ha. 0.16.90

29. Determinazione Dirigenziale del Direttore del Dipartimento Economico ed Occupazionale n. C1895 del 23 luglio 2009 (Allegato “42”), con cui la Regione Lazio determinava << … Di liquidare l’uso civico di pascolo gravante su terreni privati descritti nell’elenco che segue e siti nel Comune di Fiuggi (FR), con sovrastante fabbricato per civile abitazione, relativo al progetto redatto dal perito demaniale, Dr. Arch. Antonio Marino Russo, a favore della ditta come di seguito individuata: … >> in favore di 1 Ditta della superficie di Ha. 0.10.92: Ditta Foglio Particelle Superficie Tupini Giorgio 25 688 e 867[246] Ha. 0.10.92

30. Determinazione Dirigenziale del Direttore del Dipartimento n. C1544 del 5 luglio 2010 (Allegato “43”), con cui la Regione Lazio determinava << … Di autorizzare, a sanatoria, il Comune di Fiuggi (FR) al mutamento di destinazione d’uso, limitatamente alla porzione di terreno di demanio collettivo, censito al N.C.T. del medesimo Comune al foglio n° 33, partt. 297 – 298 – 299 – 300 – 301/parte, della superficie complessiva di Ha. 2.07.50 circa, nell’area dell’ex campo sportivo di Viale IV Giugno, già destinata, per effetto del vigente P.R.G. a Zona F3 – Impianti Sportivi Pubblici ed a zona “Attrezzature di Servizio – Parcheggi … >>;

246 Attuale particella 688.

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31. Determinazione Dirigenziale del Direttore del Dipartimento Economico ed Occupazionale n. C2147 del 13 settembre 2010, con cui la Regione Lazio autorizzava << … ai sensi della L.R. 1/1986 art. 8 bis, il Comune di Fiuggi (FR) allo svincolo della somma di € 32.626,00 (Trentaduemilaseicentoventisei/00) derivante dalla sistemazione dei terreni gravati da uso civico, da utilizzare per la realizzazione di un muro in cemento armato per il contenimento dei terreni a monte della strada comunale di Via San Nicola; … >>;

32. Determinazione Dirigenziale del Direttore del Dipartimento Istituzionale e Territorio n. A0867 del 9 febbraio 2011 (Allegato “44”), con cui la Regione Lazio determinava << … Di autorizzare, a sanatoria, il Comune di Fiuggi (FR) al mutamento di destinazione d’uso, limitatamente alla porzione di terreno di demanio collettivo, censito nel N.C.T. del medesimo Comune al foglio n° 24, particelle 9 – 10 – 21/parte, della superficie complessiva di Ha. 0.85.30 circa, nell’area di Via Giolitti, in quanto già destinata, per effetto del vigente P.R.G., a “Zona F2 – Attrezzature di interesse generale” … >>;

33. Determinazione Dirigenziale del Direttore della Direzione Regionale Agricoltura n. A11204 del 1° dicembre 2011 (Allegato “45”), con cui la Regione Lazio determinava << … Di liquidare l’uso civico di pascolo gravante su terreni privati e siti nel Comune di Fiuggi (FR), relativo al progetto redatto dal funzionario della Direzione Regionale Agricoltura Geom. Carlo Spina, a favore della ditta come di seguito individuata: … >> della superficie complessiva di Ha. 1.10.80: Ditta Foglio Particelle Superficie D’Angelo Luigi 21 107 Ha. 0.78.40 26 45 Ha. 0.32.40

34. Determinazione Dirigenziale del Direttore della Direzione Regionale Agricoltura n. A00536 del 31 gennaio 2012 (Allegato “46”), con cui la Regione Lazio determinava << … Di liquidare l’uso civico di pascolo gravante sul terreno privato descritto nell’elenco che segue, relativo al progetto redatto

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dal perito demaniale Geom. Fabrizio Betti e con le correzioni apportate dalla Struttura regionale competente in materia di usi civici, a favore della ditta come di seguito individuata: … >> in favore di 1 Ditta della superficie di Ha. 0.14.31: Ditta Foglio Particelle Superficie Arcese Rita 26 443[247] Ha. 0.14.31

35. Determinazione Dirigenziale del Direttore della Direzione Regionale Agricoltura n. A04419 del 14 maggio 2012 (Allegato “47”), con cui la Regione Lazio determinava << … Di autorizzare, ora per allora, il Comune di Fiuggi (FR) al mutamento di destinazione d’uso, nonché alla sdemanializzazione, limitatamente alla porzione di terreno di demanio collettivo, censito al N.C.T. del medesimo Comune al foglio n° 34, partt. 30 – 484/parte – 69/parte[248] – strada pubblica, della superficie complessiva di Ha. 0.77.80 circa, in località Selva Piana, in quanto già destinata, per effetto del vigente P.R.G., a “Zona F3 – Impianti Sportivi Pubblici” e Zona F2 – Parco Pubblico” … >>;

36. Determinazione Dirigenziale del Direttore della Direzione Regionale Agricoltura n. A04703 del 22 maggio 2012 (Allegato “48”), con cui la Regione Lazio determinava << … Di liquidare il diritto di uso civico di pascolo gravante sui terreni privati descritti nell’elenco che segue, relativo al progetto redatto dal perito demaniale Geom. Fabrizio Betti e con le correzioni apportate dalla Struttura regionale competente in materia di usi civici, a favore della ditta come di seguito individuata: … >> in favore della Ditta “Ambrosetti Riccardo”, per i terreni identificati nel Catasto Terreni al Foglio 35 con le particelle 274 e 275[249], della superficie complessiva di Ha. 0.07.20:

37. Determinazione Dirigenziale del Direttore della Direzione Regionale Agricoltura n. A06269 del 19 giugno 2012 (Allegato “49”), con cui la Regione Lazio determinava

247 Attuali particelle 443 e 695. 248 In realtà la particella 69 parte è nel Foglio 33. 249 Attuale particella 304.

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<< … Di autorizzare, in sanatoria, il Comune di Fiuggi (FR), al mutamento di destinazione d’uso, limitatamente alla porzione di terreno di demanio collettivo, censito nel N.C.T. del medesimo Comune al foglio n° 33, particella 69/parte, al foglio n° 34, particelle 37– 44 – 45 – 52 – 53 – 54 – 55 – 56 – 57 – 60 – 63 – 158 – 482 – 483 – 484 – 485 – 486 – 488 – 490 – 491, al foglio n° 35, particelle 43 – 65, della superficie complessiva di Ha. 32.66.30 circa, in località Selva Piana, in quanto già destinata, per effetto del vigente P.R.G., a Zona F3 – Impianti Sportivi Pubblici, Zona F4 – Impianti Sportivi Privati, Zona di vincolo di rispetto stradale, Strada di Previsione di Piano. … >>;

38. Determinazione Dirigenziale del Direttore della Direzione Regionale Agricoltura n. A12156 del 26 novembre 2012 (Allegato “50”), con cui la Regione Lazio determinava << … Di annullare, per le motivazioni in premessa riportate, la Determinazione dirigenziale n° C1544 del 05/07/2010. Di autorizzare, a sanatoria, il Comune di Fiuggi (FR) al mutamento di destinazione d’uso, limitatamente alla porzione di terreno di demanio collettivo, censito nel N.C.T. del medesimo Comune al foglio n° 33, particelle 297 – 298 – 299 – 300 – 301/parte, della superficie complessiva di Ha. 2.07.50, per la realizzazione della Struttura Congressuale Polivalente nell’area dell’ex campo sportivo di Viale IV Giugno, da destinarsi a “Zona F1 – Attrezzature ed edifici di interesse collettivo”. … >>;

39. Determinazione Dirigenziale del Direttore della Direzione Regionale Agricoltura n. G04467 del 16 giugno 2017, con cui la Regione Lazio determinava di liquidare il diritto di uso civico di pascolo gravante sui terreni di proprietà privata, relativo al progetto redatto dal perito demaniale Per. Agr. Alessandro ALEBARDI in favore della Ditta “Terrinoni Giovanna”, per i terreni identificati nel Catasto Terreni al Foglio 26 con la particella 262, della superficie di Ha. 0.29.10; 40. Determinazione Dirigenziale del Direttore della Direzione Regionale Agricoltura n. G04468 del 16 giugno 2017, con cui la Regione Lazio determinava di liquidare il diritto di uso civico di pascolo gravante sui terreni di proprietà privata, relativo al

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progetto redatto dal perito demaniale Per. Agr. Alessandro ALEBARDI in favore della Ditta “Carapellotti Carlo Alberto e Terrinoni Giovanna”, per i terreni identificati nel Catasto Terreni al Foglio 18 con le particelle 255 e 628, della superficie complessiva di Ha. 0.05.75.

O) Ho verificato gli atti conservati negli archivi del Comune di Fiuggi, per accertare l’esistenza e consistenza delle procedure nel tempo intervenute ai sensi della l.r. n. 1/86, come da ultimo modificata dalla l.r. 6/05[250]: 41. Determinazione del Servizio Assetto Territorio n. 19 del 16 gennaio 2007, con cui il Responsabile del Servizio in subdelega, ai sensi della l.r. n. 6 del 2005, determinava << … Di approvare il progetto per la liquidazione del diritto di uso civico di pascolo gravante sui terreni di proprietà delle ditte richiedenti elencate nel prospetto riepilogativo allegato alla presente determinazione e meglio specificate nelle singole schede di progetto; … >> in favore di 10 Ditte della superficie complessiva di Ha. 2.45.27:

250 legge regionale n. 6/05, Articolo 8, comma 1: << I Comuni, le frazioni dei Comuni, le Università e le associazioni agrarie comunque denominate possono alienare i terreni di proprietà collettiva di uso civico posseduti dagli stessi: a) agli occupatori, se già edificati … >>; Articolo 8, comma 2: << … L’alienazione di cui al comma 1, lettera a), può essere effettuata a condizione che le costruzioni siano state legittimamente realizzate o che siano condonate ai sensi della normativa vigente in materia di sanatoria di abusi edilizi. … >> << … L'alienazione deve interessare il suolo su cui insistono le costruzioni e le relative superfici di pertinenza fino ad una estensione massima corrispondente alla superficie del lotto minimo imposto dallo strumento urbanistico vigente per la zona in cui ricade il terreno da alienare. La superficie agricola occupata dal richiedente ed eccedente il lotto da alienare deve comunque essere sistemata nei termini e nei modi previsti dalla normativa vigente in materia di usi civici … >>. Detta legge, quindi, nella sua globalità, in buona sostanza, dà la possibilità a coloro che hanno edificato abusivamente, presentando domanda di condono edilizio ai sensi della legge n. 47/85 e s.m.i., o che hanno edificato a seguito di rilascio d’autorizzazione edilizia od anche senza, ma prima del ’67, di modo che possono essere considerati ai sensi della legge n. 47/85 legalmente esistenti, ma privi del necessario titolo di proprietà e, quindi, avendo realizzato opere di fatto abusive anch'essi, sulle terre appartenenti al demanio collettivo comunale, d’ottenere l'alienazione del fondo su cui insiste la costruzione, la quale determina la “sdemanializzazione” e quindi la privatizzazione dell'area che passa conseguentemente in proprietà del beneficiario di tale procedimento. Articolo 8, comma 4, sostituito dalla legge regionale 18 febbraio 2005, n. 11: << Non possono comunque essere alienati i terreni di proprietà collettiva di uso civico ricadenti in aree sottoposte a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela di parchi e delle aree protette nazionali, regionali e

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Ditta Foglio Particelle Superficie Severa Concetta 20 264 Ha. 0.21.70 Terrinoni Nadia 20 524, 525 parte Ha. 0.45.64 D’Amico Maurizio 20 807, 808, 809, Ha. 0.45.52 810 Bonanni Adalgisa 25 76, 77 Ha. 0.24.80 Giansanti Marco 20 607 Ha. 0.07.00 Terrinoni Carlo 20 494 Ha. 0.23.10 Ludovici Anna Maria 23 204 Ha. 0.27.30 Tucciarelli Giulio 20 787[251] Ha. 0.06.85 Di Paola Nello 25 719 parte[252] Ha. 0.02.66 Pars Costruzioni Srl 20 252 parte[253] Ha. 0.40.70

42. Determinazione del Servizio Assetto Territorio n. 44 del 20 febbraio 2007, con cui il Responsabile del Servizio in subdelega, ai sensi della l.r. n. 6 del 2005, determinava << … Di approvare il progetto per la liquidazione del diritto di uso civico di pascolo gravante sui terreni di proprietà delle ditte Alessandra srl ed altri, elencate nel prospetto riepilogativo allegato alla presente determinazione e meglio specificate nelle singole schede di progetto; … >> in favore di 14 Ditte della superficie complessiva di Ha. 2.31.00: Ditta Foglio Particelle Superficie Alessandra Srl 20 223 parte[254] Ha. 0.20.00 Ambrosetti Roberto 20 786 Ha. 0.06.85 Carletti Biagio 25 450[255] Ha. 0.10.00 Di Rocco Armando 20 589[256] Ha. 0.19.10 Floridi Romano 25 46[257] Ha. 0.10.80 Giansanti Marco 20 607[258] Ha. 0.07.00 Magitial Srl 29 12, 16[259] Ha. 0.12.40 Merletti Marilena 25 44[260] Ha. 0.10.00 provinciali, dei monumenti naturali, dei siti di importanza comunitaria e delle zone a protezione speciale. >>. 251 Attuale particella 590 parte. 252 Attuale particella 30 parte. 253 Attuali particelle 894 e 895. 254 Attuale particella 888. 255 Già liquidata con Provvedimento della Regione Lazio. 256 Attuali particelle 914, 916 e 990. 257 Attuale particella 30 parte. 258 Già liquidata con Determinazione S.A.T. n. 19 del 16 gennaio 2007. 259 Attuali particelle 16 e 1275. 260 Attuali particelle 952 e 953.

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Rosi Sandra 24 596 parte[261] Ha. 0.08.00 Sicci Sud Srl 20 167[262] Ha. 0.46.50 Simeoni Corrado 29 294, 296, 459, Ha. 0.45.20 587[263] Terrinoni Angelino 25 447[264] Ha. 0.18.00 Tofani Mirko 25 748 (e non Ha. 0.10.30 637)[265] Tucciarelli Giulio 20 787[266] Ha. 0.06.86

43. Determinazione del Servizio Assetto Territorio n. 94 del 10 aprile 2007, con cui il Responsabile del Servizio in subdelega, ai sensi della l.r. n. 6 del 2005, determinava << … Di approvare il progetto per la liquidazione del diritto di uso civico di pascolo gravante sui terreni di proprietà della ditta Martufi Giulio, elencate nel prospetto riepilogativo allegato alla presente determinazione e meglio specificate nelle singole schede di progetto; … >> in favore di 1 Ditta della superficie complessiva di Ha. 0.19.20: Ditta Foglio Particelle Superficie Martufi Giulio 29 26 parte[267] Ha. 0.19.20

44. Determinazione del Servizio Assetto Territorio n. 239 del 28 agosto 2007, con cui il Responsabile del Servizio in subdelega, ai sensi della l.r. n. 6 del 2005, determinava << … Di rettificare il progetto per la liquidazione del diritto di uso civico di pascolo gravante sui terreni di proprietà delle ditte richiedenti elencate nel prospetto riepilogativo allegato alla presente determinazione limitatamente alla scheda relativa alla ditta Ludovici Anna Maria per il terreno al Foglio 25 particella n. 204; … >>;

261 Già liquidata con Provvedimento della Regione Lazio. 262 Già liquidata con Provvedimento della Regione Lazio. 263 Attuale particella 459. 264 Attuali particelle 856, 974 e 975. 265 Attuale particella 1255 parte. 266 Già liquidata con Determinazione S.A.T. n. 19 del 16 gennaio 2007. 267 Già liquidata con Determinazione S.A.T. n. 19 del 16 gennaio 2007.

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45. Determinazione del Servizio Assetto Territorio n. 345 del 22 novembre 2007, con cui il Responsabile del Servizio in subdelega, ai sensi della l.r. n. 6 del 2005, determinava << … Di rettificare la determinazione SAT n. 19 del 16.01.2007 avente ad oggetto “Approvazione del progetto per la liquidazione del diritto di uso civico di pascolo gravante sui terreni privati ricadenti nel territorio comunale” relativamente alla scheda della ditta Bonanni Adalgisa per la quale è stata erroneamente indicata la zona di PRG “C1” in luogo della zona “B1”, con il conseguente errore nella determinazione del canone annuo di affrancazione e del capitale di affrancazione; … >>;

46. Determinazione del Servizio Assetto Territorio n. 94 del 15 aprile 2008, con cui il Responsabile del Servizio in subdelega, ai sensi della l.r. n. 6 del 2005, determinava << … Di approvare il progetto per la liquidazione del diritto di uso civico di pascolo gravante sui terreni delle ditte richiedenti elencate nel prospetto riepilogativo allegato alla presente determinazione e meglio specificate nelle singole schede di progetto; … >> in favore di 3 Ditte della superficie complessiva di Ha. 0.51.64: Ditta Foglio Particelle Superficie Delia Srl 25 589, 177[268] Ha. 0.29.70 R. Edil Srl 24 507, 508[269] Ha. 0.21.04 Sileri Massimo 20 367[270] Ha. 0.00.90

47. Determinazione del Servizio Assetto Territorio n. 183 del 22 luglio 2010, con cui il Responsabile del Servizio in subdelega, ai sensi della l.r. n. 6 del 2005, determinava << … Di approvare il progetto per la liquidazione del diritto di uso civico di pascolo gravante sui terreni delle ditte richiedenti elencate nel prospetto riepilogativo allegato alla presente determinazione e meglio specificate nelle singole schede di progetto; … >> in favore di 4 Ditte della superficie complessiva di Ha. 0.68.55: Ditta Foglio Particelle Superficie Simeoni Alba Rita 29 19[271] Ha. 0.19.50

268 Attuali particelle 1020, 1021 e 1023. 269 Attuale particella 508. 270 Attuale particella 932 parte.

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Girolami Franco 25 839 parte[272] Ha. 0.23.15 Frate Luisa 26 51 Ha. 0.16.90 Terrinoni Carlo 20 494 parte[273] Ha. 0.09.00

48. Determinazione del Servizio Assetto Territorio n. 341 del 9 dicembre 2010, con cui il Responsabile del Servizio in subdelega, ai sensi della l.r. n. 6 del 2005, determinava << … Di approvare il progetto per la liquidazione del diritto di uso civico di pascolo gravante sui terreni di proprietà delle ditte richiedenti elencate nel prospetto riepilogativo allegato alla presente determinazione e meglio specificate nelle singole schede di progetto; … >> in favore di 1 Ditta della superficie complessiva di Ha. 0.16.50: Ditta Foglio Particelle Superficie Ponzi Paolo per 20 590 parte Ha. 0.16.50 Eurocostruzione Srl

Si precisa che, per stessa ammissione degli Uffici comunali[274], non è stato possibile acquisire tutti i provvedimenti di liquidazione degli usi civici su terre private emessi dal Comune di Fiuggi, quali le Determine SAT n. 197 dell’11 giugno 2008, n. 538 dell’11 dicembre 2014, n. 539 dell’11 dicembre 2014, n. 97 del 16 marzo 2015 e n. 98 del 16 marzo 2015. Pertanto, qualora saranno rinvenuti tali atti, lo scrivente procederà ad aggiornare ed integrare la presente Verifica Demaniale.

P) Ho verificato, infine, gli atti catastali che hanno interessato ed interessano il territorio del Comune di Fiuggi (Fr). Le mappe ed i prontuari del Cessato Catasto (Cancelleria di Anagni), la cui matrice risale al 22 marzo 1864, suddiviso in due distinte sezioni: Tre Cone

271 Già liquidata con Provvedimento Regione Lazio. 272 Attuale particella 976. 273 Già liquidata con Determinazione S.A.T. n. 19 del 16 gennaio 2007. 274 Dalla comunicazione via Email del Responsabile dell’U.T.C.: << … Dalla lettura degli elenchi delle determinazioni abbiamo riscontrato anche le ulteriori seguenti, che però non siamo stati in grado di reperire e per le quali continueremo la ricerca: … >>.

123 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 costituita da n. 1895 appezzamenti della superficie complessiva di Tavole 9876,25 (pari ad Ha. 987.62.50); Anticoli costituita da n. 1739 appezzamenti della superficie complessiva di Tavole 21986,11 (pari ad Ha. 2198.61.10). Risultano indicati sommariamente con la lettera “A”, sulla base dei ratizzi a suo tempo approvati, i terreni gravati dalla servitù di pascolo, della superficie complessiva di Tavole 13721,47 (pari ad Ha. 1372.14.70): “Comune di Anticoli per il pascolo annuale”. Al Trasporto 159 intestato alla ditta: “Comune di Anticoli” (registro trasporti mutazione 119) sono riportati i seguenti appezzamenti di terreno:

Sezione Mappale Località Qualità Superficie 1° 57 Calcare Seminativo 3.80 1° 63 Calcare Pascolo 40.50 1° 132 Castagneto Piano Boschi da taglio 82.20 1° 187 Lagozzo Pascolo 34 1° 196 Lagozzo Seminativo 9.04 1° 204 Capo i Frati Seminativo 2.04 1° 323 Selvapiana Prato 208.50 1° 324 Selvapiana Seminativo 55.00 1° 325 Selvapiana Seminativo 29.00 1° 326 Selvapiana Seminativo 2.90 1° 349 Valle Conate Prato 41.60 1° 381 Colle della Mela Prato 12.20 1° 387 Valle Canela Prato 3.23 1° 456 Colle della Mela Seminativo 2.27 1° 467 Corviano Pascolo 16.30 1° 479 Pantanello Seminativo 12.88 Sezione Mappale Località Qualità Superficie 1° 480 Pantanello Seminativo 17.40 1° 669 Caiano Pascolo 23.40 1° 679 Costa di Vagli Pascolo 15.15 1° 684 Vacciano Pascolo 17.30 1° 688 Fosso della conca Pascolo 76.50 1° 689 Vacciano Pascolo 8.34 1° 734 Olmo Pascolo 6.05 1° 735 Olmo Pascolo 30.50 1° 746 Colle Moroso Pascolo 8.20 1° 788 Tre Giuda Seminativo 14.00 1° 799 Capo le … Seminativo 2.90 1° 920 Tre Cone Seminativo 1.04

124 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

1° 962 rata Le Piana Seminativo 1° 1150 Le Piana Pascolo 47.50 1° 1153 Le Piane Pascolo 37.80 1° 1162 Le Piane Pascolo 0.33 1° 1163 Le Piane Pascolo 0.43 1° 1185 Selvacciana Pascolo 13.80 1° 1208 Maina Seminativo vitato 34.25 1° 1281 Codeto Bosco da taglio 11.80 1° 1334 Viano Bosco da taglio 128.04 1° 1389 Vettarino Bosco da taglio 13.50 1° 1448 Spelagato Seminativo 0.85 1° 1449 Spelagato Pascolo 6.40 1° 1450 Spelagato Pascolo 2.20 1° 1451 Uccetta Pascolo 4.10 1° 1452 Uccetta Seminativo 3.12 1° 1455 Uccetta Pascolo 1.22 1° 1471 Speragato Lago 51.90 1° 1472 Selvapiana Bosco da taglio 153.60 1° 1473 Selvapiana Bosco da taglio 34.60 1° 1474 Fiuggi Pascolo 3.36 1° 1502 Valle Sanino Bosco da taglio 56.32 1° 1503 Valle Sanino Bosco da taglio 134.80 1° 1527 Castagneto Piano Bosco da taglio 80.80 1° 1541 Castagneto Piano Bosco da taglio 15.50 1° 1543 Fosso del Diluvio Seminativo 3.91 1° 1574 Gionchette Seminativo 12.60 1° 1606 Speragato Castagneto 9.72 domestico 1° 1607 Lago Pascolo 5.00 1° 1608 Lago Pascolo 14.00 1° 1625 Fiuggi Bosco da taglio 7.91 1° 1626 Speragato Bosco da taglio 3.74 1° 1669 Castagneto Piano Bosco da taglio 4.34 1° 1684 Colle del Pozzillo Pascolo 0.50 Sezione Mappale Località Qualità Superficie 1° 1685 Colle del Pozzillo Pascolo 0.77 1° 1686 Colle del Pozzillo Pascolo 1.13 1° 1729 Pie’ di Vigna Seminativo 0.04 1° 1731 S. Marciano Seminativo 0.04 1° 1844 Vettorino Bosco da taglio 2.00 1° 1845 Castagneto Piano Bosco da taglio 4.20 1° 1848 Selvapiana Prato 1.80 2° 216 Valle Marra Seminativo 1.40 2° 217 Valle Marra Seminativo 0.28 2° 323 2° 362 Colle Fermo Pascolo 5.50 2° 364 Anterroga 10.74

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2° 628 2° 658 Monte Valeatino Sterile 8.90 2° 659 2° 736 Capo le Ripi Pascolo 17.00 2° 754 Lo Strimo Seminativo 11.20 2° 779 Casa Vetra Pascolo 4.23 2° 791 Le Alture Pascolo 10.75 2° 794 Pedicate del Monte Pascolo 16.93 2° 806 Monticello S. Rocco Pascolo 12.47 2° 840 Il Monte Pascolo 622.38 2° 901 Fornace Pascolo 0.58 2° 902 Fornace Seminativo 2.48 2° 946 Fontana S. Mele Pascolo 66.68 2° 979 Piede S. Giusto Pascolo 67.60 2° 1007 Cesa Cave Pascolo 2.10 2° 1012 Carponetta Pascolo 578.50 2° 1016 Carponetta Pascolo 3.12 2° 1017 Carponetta Pascolo 16.90 2° 1018 Carponetta Pascolo 1.92 2° 1023 Carponetta Pascolo 6.80 2° 1056 Casa Vetre Pascolo 0.36 2° 1057 Casa Vetre Pascolo 0.47 2° 1075 Capo di monte Pascolo 41.80 2° 1102 Carponetta Pascolo 43.80 2° 1108 Fava Spataccino Pascolo 103.00 2° 1111 Pedicate del Monte Pascolo 35.08 2° 1119 Pedicate del Monte Pascolo 64.10 2° 1123 Costa Maiana Pascolo 484.80 2° 1150 Le Uta Pascolo 450.00 2° 1193 Colle Stefano Pascolo 20.17 2° 1195 Martore Pascolo 20.17 2° 1202 Martore Pascolo 20.95 2° 1226 Val de Riccio Pascolo 10.10 2° 1232 Val de Riccio Pascolo 223.50 Sezione Mappale Località Qualità Superficie 2° 1246 Prata Lunga Pascolo 10.70 2° 1252 Collantone Pascolo 398.70 2° 1268 Mannapica Pascolo 1252.80 2° 1270 Pugnano Prato 16.20 2° 1271 Pugnano Prato 7.30 2° 1272 Pugnano Boschi da frutto 289.45 2° 1273 Macchie delle Cese Bosco ceduo 4410.00 2° 1286 Mantrilli Seminativo 74.60 2° 1290 Mantrilli Seminativo 5.75 2° 1292 Mantrilli Seminativo 28.60 2° 1319 Valle S. Rocco Seminativo 7.90 2° 1322 Monte Arciano Seminativo 29.25

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2° 1374 Valle del Corniale Pascolo 10.50 2° 1381 Felicette Pascolo 4.25 2° 1383 Utrano Pascolo 2.38 2° 1410 Valle Cerrete Seminativo 40.22 2° 1442 Cardellina Seminativo 405.30 2° 1443 Cardellina Seminativo 1.50 2° 1444 Cardellina Seminativo 9.10 2° 1445 Cardellina Seminativo 22.40 2° 1446 Arcinazzo Prato 89.30 2° 1447 Arcinazzo Prato 80.50 2° 1448 Arcinazzo Pascolo 0.87 2° 1449 Arcinazzo Seminativo 5.12 2° 1450 Cardellina Pascolo 20.80 2° 1451 Costa della Volpe Pascolo 459.10 2° 1525 Cesa Cave Pascolo 2.80 2° 1553 Valle Tefugi Pascolo 34.10 2° 1562 Valle Tefugi Pascolo 22.02 2° 1566 Tefugi Pantano 7.95 2° 1582 Terra Piana Pascolo 6.40 2° 1585 Colle Pulcino Pascolo 768.20 2° 1644 Selva del Piglio Pascolo 366.33 2° 1670 Le Coste Pascolo 38.10 2° 1671 Le Coste Pascolo 1.65 2° 1704 Col delle Monache Pascolo 25.86 2° 1748 Colle Cantante Pascolo 66.60 2° 1771 Il Sasso Pascolo 34.60 2° 1772 Costa Femmina Pascolo 34.20 2° 1773 Colle Cercolino Pascolo 16.70 2° 1774 Colle Cercolino Pascolo 14.60 2° 1775 Coste Femmine Pascolo 82.70 2° 1776 Coste Femmine Pascolo 3.65 2° 1777 Coste Femmine Pascolo 4.70 2° 1877 Fosso Mana Seminativo 7.50 2° 1960 Valle Lana Pascolo 4.35 Sezione Mappale Località Qualità Superficie 2° 1986 Carponetto Campanica Pascolo 2.40 2° 1987 Carponetto Campanica Pascolo 2.92 2° 1988 Carponetto Campanica Pascolo 213.48 2° 1989 Carponetto Campanica Pascolo 3.50 2° 2024 Costa Farnese Pascolo 5.00 2° 2025 Costa Farnese Pascolo 9.10 2° 2041 Piedi Le Coste Pascolo 3.58 2° 2089 Valle Riccio Pascolo 2° 2094 Colle Fermo Seminativo 2° 2111 Uterano Seminativo 2° 2120 Le Uta Seminativo 2° 2122 Monte S. Eleuterio Seminativo

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2° 2128 Cese Cave Pascolo 2° 2135 Pugnano Pascolo 2° 2139 Pugnano Prato 2° 2140 S. Eleuterio Bosco ceduo 2° 2154 Valle delle Cerrete Seminativo 2° 2161 Valle Tefugi Pascolo 2° 2162 Valle Tefugi Pascolo 2° 2186 Casa Vetra Pascolo 2° 2223 Valle Campanica Pascolo 2° 2224 Valle Campanica Pascolo 2° 2231 Anterroga Pascolo

Sono state, infine, verificate le risultanze del Nuovo Catasto Terreni e poi quelle del SISTER dell’Agenzia delle Entrate, che nell’avvenuto passaggio con il Cessato Catasto, hanno riportato correttamente tutti i terreni di proprietà privata con l’indicazione del gravame della servitù di pascolo.

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8 – INDIVIDUAZIONE DELLE TERRE ANCORA SOGGETTE AGLI “USI CIVICI”

Da tempo immemorabile la popolazione dell’odierna Fiuggi ha esercitato gli usi civici di pascolare, di legnare e ghiandare su tutte le terre che costituivano il territorio comunale nel XVI secolo infeudato ad Ascanio SFORZA da papa Alessandro VI e poi ai principi COLONNA dal papa Leone X.

Il primo documento attestante la presenza di terreni demaniali ad Anticoli è la “Tabella delle Comunità di Anticoli in Campagna” dell’anno 1703[275]. Nel documento risultano segnate le entrate e le uscite camerali relative ai pascoli, le selve ed i terreni intestati alla Comunità. Detti possedimenti erano fittati per 415 scudi e la Comunità a sua volta versava taluni Censi e Canoni. Da questo documento non emergono dati relativi alle estensioni ed alle ubicazioni dei tenimenti. Sotto il feudo di Casa COLONNA, in data 16 agosto 1780, veniva compilato un “Prospetto della Quantità e Valore del Terratico della Terra di Anticoli”[276], in cui venivano riportate l’estensioni dei terreni intestati alla

275 Dalla verifica demaniale redatta dal Dott. CAPUANO nell’anno 1961, pagine 5-6: << … a) Il documento più antico trovato fra gli atti è una “Tabella della Comunità di Anticoli in Campagna fatta nell’anno 1703”. Vi sono segnate entrate e uscite Camerali. Nelle entrate Camerali sono indicati-tassa del sussidio triennale, dei pesi Camerali, dei frutti di monte Fede o sia carne porcina, il macinato, il sale. Analoghe voci sono segnate nelle uscite Camerali. Vi è poi “Entrata e Uscita Communitativa” Nell’entrata si legge: “Dalli pascoli, selve, terreni già affittati spettanti a d(etta) Com(unità) scudi 415 e bai(occhi) cinquanta annui, quali sono stati assegnati allo Ill.mo et Ecc.mo Sig.re G. Contestabile … per rimborso. Nell’Uscita “figurano censi a favore del Contestabile, dell’Ospedale di Diodato Chiappone, del Capitano de Santis, di scudi 10, 12, -10 e 5 rispettivamente, canoni al Venerabile Capitolo scudi 6 e baiocchi 75, e altre spese e mercede. Infine sono segnati gli “effetti chi si possiedono dall’Ill.mo e Ecc.mo G. Contestabile: “affitto del Macello – affitto dell’Osteria – affitto della Pizzicheria – affitto di Cancelleria, nelli quali affitti sono annessi li terreni … prativi spettanti al G.C. P. dei quali non si sa la quantità. Firmato: Joannes Carolus de Sportiis pro Secr.rio col bollo. … >> 276 Dalla verifica demaniale redatta dal Dott. CAPUANO nell’anno 1961, pagina 7:

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Comunità ed agli altri proprietari, anche qui senza l’indicazione almeno dell’ubicazione. I possedimenti che venivano attribuiti alla stessa ammontavano a 987.04 rubbia locali, equivalenti ad Ha. 2724,50 (1 rubbio locale pari a 12 coppe o 2,400 canne).

Lo “Estratto dei Beni posseduti dalla Comunità di Anticoli” del 20 dicembre 1783[277], inviato alla Sacra Congregazione dalla Comunità di

<< … b) Dal ristretto (o prospetto) della quantità e valore del terratico della terra di Anticoli, feudo della Casa Colonna , del 16 agosto 1780, a firma dei deputati del Comune, del perito delegato dalla Sacra Congregazione del Buon Governo e del Delegato Apostolico Bernardo de Angelis della Provincia di tutta la Marittima e Campagna, si rilevano le seguenti estensioni complessive dei terreni della Comunità, del Barone e degli altri possidenti: Comunità: Rubbie 987; coppe 04; Quarti 0 – Barone: Rubbie 12; coppe 04; Quarti 0 – Laici: Rubbie 947; coppe 02; Quarti 4 – Ecc.di 1° elez.: Rubbie 109; coppe 01; Quarti 0 – Patrimoni Sacri: Rubbie 22; coppe 04; Quarti 1 – Eccl. 2° acquist.: Rubbie 186; coppe 09; Quarti 2 – XI Congregaz.: Rubbie 0; coppe 0; Quarti 0 – Monastiche per i beni 2° acquist: Rubbie 21; coppe 10; Quarti 3; TOTALE: Rubbie 2.287; coppe 07; Quarti 2. 1 rubbio locale equivale a 12 coppe e a canne 2400. 1 Rubbio romano è di canne 3703. Le estensioni riportate sopra sono in rubbie locali. … >> 277 Dalla verifica demaniale redatta dal Dott. CAPUANO nell’anno 1961, pagina 8 e ss.: << … c) Estratto del Catasto 1783. Il 20 dicembre 1783 la Comunità di Anticoli inviava alla Sacra Congregazione l’estratto dei “beni posseduti dalla Comunità stessa, ricavato dal Catasto ultimo formato” Nella nota di trascrizione dell’estratto veniva indicato che i beni, fittati ogni anno, avevano dato nell’ultimo decennio scudi 6085. Allegato alla nota è la copia dell’estratto eseguito in Anticoli “Hac die 12 dicembre 1783” fto dal Segretario Vincentius Giannuzzi. Nella copia sono indicati i terreni con estensioni in rubbie, i confini, la natura ed il valore in scudi. Si riportano appresso, con le sole indicazioni, che possono essere utili ai fini della identificazione dei beni stessi. Denominazione: Casa Mancinello o Costa Maiura; CONFINI: Fiume Falconi-da più lati, Cappella di S. Antonio da un lato, la Valle di S. Rocco, e cinto di Strada il R. Capitolo nella costa di S. Eleuterio e ritorna ne d. territorio ossia capo di facciata calda fino alla poss.ne delli dotali di Dom.co Santarelli; Rubbie e coppe: 111 Denominazione: Valle Cocuso; CONFINI: Da piedi f. Falconi, da un lato Bend. Taidida Seguendo il voc.o dell’Accuzzo coi beni della Chiesa di S. Pietro per voc.o le Carponette e il lago di Tefuci proseguono fosso fosso terminando al rio di Tefuci. Seguitando al piede di S. Giusto, strada dei SS. Cappuccini, sig. Bertoni la chiesa di S. Stefano e termina nel terreno del sud: f. Falconi sia Vallecocuso suddetto; Rubbie e Coppe: 50 Denominazione:Collepreta; CONFINI: dapiedi il rio di Tefuci tornando al capo di Tefuci l’ara Gallilea, l’are delle vezze e la linea della Montagna Grande tra il territorio di anticoli e del Piglio per linea diretta verso Ponente e fino al territorio e termine dei tre confini, Anticoli, Piglio, acuto e termina situato nel voc.o la Sabiara proseguendo alla Fontanella S. Miele a sinistra al sopra-detto Rio di Tefuci; Rubbie e Coppe: 105 Denominazione: Colle CECCONE; Confini: Comunità Carlo alessandri e S.E.P.re di cop.to; Rubbie e Coppe: 3 Denominazione: Contrada MONTAGNA GRANDE; Confini: Ha il principio al territorio di Trevi Piglio e li comunale delli particolari di questa terra; Rubbie e Coppe: 310 Denominazione: IL POZZO; Confini: Con Fontana Ben.to e S. Colacicche d’Aragni e S. Maria in Campanico; Rubbie e Coppe: - 2

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Denominazione: S. ROCCO; Confini: Detta Chiesa da Capo Bartolomeo Sforza e da piedi Sig. Dr. Raffarelli; Rubbie e Coppe: 1 Denominazione: RIOFREDDO Volentino; Confini: F. Severa G.B. Gregolis; Rubbie e Coppe: 6 Denominazione: CAPO le ripe; Confini: f. Sivaconi e Monastero S. Chiara d’Anagni; Rubbie e Coppe: - 1 Denominazione: CORCIANO; Confini: i termini delli quattro confini cioè Torre, Magliano, PORCIANO; Rubbie e Coppe: 1 Denominazione: CAPO di GALLO Mercorela: CONFINI: territorio della Torre Ill.ma Casa Caetani de Santis del Piglio e Dom.co Agnoli; Rubbie e Coppe: 7 Denominazione: MENTONE Cese Quagliata; CONFINI: M. Milano da Guarcino, territorio della Torre, Gaspare Bonazzi ed il v. Onofrio Falconi; Rubbie e Coppe: 17 Denominazione: FOSSO delle MOLETE: Ven. Ospedale; G. Batt. De Giulis, don. De Santis; Rubbie e Coppe: 3 Denominazione: LO STRITTO; CONFINI: Sig. Falconi, V. Colacicchi da capo della facciata fredda che riguarda il fosso; Rubbie e Coppe – 6 Denominazione: VALLEMARA o Vallone; CONFINI: Il F. Falcone e la strada pubblica alla facciata fredda e la Chiesa di S. Pietro alla facciata calda della Vuta, Gerolimo Ambrosi di Anagni al voc. o Colle Stefano e G. Bonassi da Guarcino, voc. detto il Colle Marsignano, li dotali di camillo santarelli, il v.o. Abate Rotondi da Vallepietro e la stessa com.tà nel voc. detto Pratolongo; Rubbie e Coppe: 72 DENOMINAZIONE: CONTRADA S. Janni; CONFINI: La strada della Pietra e quella che va a Guarcino, il v. Onofrio Falconi, nel voc. della Tortore del Crepa, li stessa Com.tà e la strada pubblica che và a Filettino; Rubbie e Coppe: 20 DENOMNAZIONE: CONTRADA CERRETO; CONFINI: Il fosso e dom. Simeoni li RR.PP. Cetosini; Rubbie e Coppe: 2 DENOMINAZIONE: CONTRADA MONTAGNA La Ioria; CONFINI: Principia con il territorio di guarcino, in voc.li Colli, territ. Di Trevi, … e nel voc le Pratorelle; Rubbie e Coppe: 140 DENOMINAZIONE: CONTRADA CAPO LIPRATI f. 36; Il f. Sellera e li eredi del q.ne Stefano Simeoni; Rubbie e Coppe: - 9 DENOMINAZIONE: CONTRADA VATECOLA; CONFINI: la com.ta della Torre e la Chiesa di S. Pietro; Rubbie e Coppe: 4 DENOMINAZIONE: VIARA; CONFINI: Castagneto confina il benefizio di S. Lorenzo e il v. Bernardino Tardiola; Rubbie e Coppe 10 DENOMINAZIONE: CONTRADA CASTAGNETO PIANO; CONFINI: V. Groppetti, don Simeoni e altri; Rubbie e Coppe: 30 DENOMINAZIONE: CONTRADA LAGOZZO; CONFINI: Sig. le tenera e v. Germani; Rubbie e Coppe: 1 DENOMINAZIONE: CONTRADA SPOLAGATO o Guja; CONFINI: La fontana di fiuggi è da piedi il v. abb. De Santis; Rubbie e Coppe: 7 DENOMINAZIONE: CONTRADA SELVA PIANA; CONFINI: Sig. Groppella e la Chiesa della Madonna SS.ma della Stretta e detta Com.ta da più lati; Rubbie e Coppe: 40 DENOMINAZIONE: CONTRADA LAGO; CONFINI: l’istessa tenuta e li v. Groppelli; Rubbie e Coppe: 2 DENOMINAZIONE: CONTRADA Carponetto; CONFINI: La Chiesa di S. Pietro e V. Filetici; Rubbie e Coppe: 12 DENOMINAZIONE: CONTRADA COLLE COCOLIRO’; CONFINI: Territorio di Acuto e Biagio Cratini; Rubbie e Coppe: 5 DENOMINAZIONE: CONTRADA LA FONTANA; CONFINI: v. Filetici e la Chiesa di S. Maria Campanico; Rubbie e Coppe: - 3 DENOMINAZIONE: CONTRADA INTERIGOLA; CONFINI: La Prebenda dell’Arciv. e la Chiesa di S. Maria del Colle; Rubbie e Coppe: 1 DENOMINAZIONE: CONTRADA LA MAINO; CONFINI: v. Falconi e Benef. di S. Lorenzo; Rubbie e Coppe: 4 DENOMINAZIONE: CONTRADA La SELVETELLA; CONFINI: Tenuta Giannuzzi e v. abb. Ambrosi; Rubbie e Coppe: 3 DENOMINAZIONE: CONTRADA BETTORINO o Filetta; CONFINI: beni di S. e Sig. Grappelli di Alatri; Rubbie e Coppe: 30; TOTALI Rubbie e Coppe: 997, 21 Il terreno Castagneto in voc. Bettorino e Filetta confinante con li beni di S.E. e sig. Grappelli di Alatridi rubbie 30 e valore 2.160 è gravato da canone “in una porzione che non si può individuare – a favore di:

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Anticoli, ricavato dalle risultanze dell’allora vigente catasto, è il primo documento in cui venivano finalmente citati i confini, la natura, le estensioni espresse in rubbie ed il valore in scudi dei singoli terreni. Dall’esame di tale documento risulta che l’estensione dei terreni era di rubbia 998,9, corrispondenti ad Ha. 1.198,50, ed i canoni d’affitto per essi percepiti nell’ultimo decennio ammontavano a scudi 6.085, scudi 600 circa l’anno. Dell’estensione complessiva risultavano rubbia 2,40 appartenenti al patrimonio comunale, pertanto rimanevano alla Comunità rubbia 996,4,2, corrispondenti ad Ha. 1195 circa. Il 6 settembre 1814 veniva compilato lo “Stato Attivo e Passivo dei Beni Rustici ed Urbani” da cui risultavano all’attivo i canoni d’affitto di tali beni per 200 scudi annui ed al passivo canoni a favore di Enti ecclesiastici, per un totale di 7 scudi e 75 baiocchi.

<< … d) STATO ATTIVO E PASSIVO dei BENI RUSTICI ED URBANI del 6 sett. 1814. Da una copia estratta il 25 settembre 1821 firmata dal Vice gonfaloniere Francesco Severa, dal gonfaloniere Gio.Ambrosi, da Verghetti e S. Sarti anziani e da Luigi Simeoni segretario si rileva lo stato attivo e passivo dei Beni Rustici e Urbani appartenenti alla Comunità di Anticoli in Campagna. Stato Attivo Beni rustici e urbani. Erano affittati per anni 18 (a partire dal 1807) per scudi 200 (annui)

S. Maria del Colle s. 1,50 – a favore di: Sacrestia Collegiata S. Pietro bai 75 – a favore di: Arciprete pro tempore bai 75 – a favore di: del Canonico Cappelli Santosarto e de Santis della stessa collegiata s. 3 – a favore di: dell’Abate Curato di S. Stefano in tutto s. 6:75 bai 75 (100 baiocchi corrispondono ad 1 scudo) Il valore corrispondente al canone di s. 6:75 è segnato in scudi 168:75, calcolato evidentemente al 4%. Il valore di tutto il terreno Bettorino di scudi 2.160, distratta la parte gravata di canone, rimane quindi di scudi 1.991:25 La parte gravata di canone è corrispondente in cifra tonda all’8%. Si possono considerare patrimoniali rubbia 2,40 corrispondenti a Ha 2.88.00. Nella rubricella N° 4 per Bettorino sono segnati gli stessi canoni. Per Viaro comp. Ben. S. Lorenzo e Grappelli e Vinciguerra il canone è di s. 1.50 a favore dell’Abbate pro tempore di S. Maria del Colle e l’estimo scudi 721. Nella stessa rubricella o altro … conf. S. Lorenzo con valore 720. Risultano dal precedente estratto catastale beni della Comunità per rubbie 997 e coppe 21 e, per essere un rubbio di 12 coppe, 998 rubbie e 9 coppe, che formano ha 1.198.50, essendo il rubbio di ha 1.20. Di essi, rubbie 2.40 del castagneto Bettorino sono da ritenersi patrimoniali del Comune, come risulta dai canoni di cui erano gravati. Restano demaniali rubbie 996 e 42 coppe corrispondenti a ha 1195.62. … >>.

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Da tali beni erano esclusi i cosiddetti pascoli della Ricalcata e le Fide territoriali, che erano dei particolari cittadini e non della Comunità giusto il rescritto della Sagra Congregazione del 20 agosto 1814. STATO Passivo Nello stato passivo figurano, sui beni rustici del Comune, i Canoni a favore della Collegiata di S. Pietro, di S. Maria del Colle e di S. Stefano per i terreni ceduti allo Comune da tempo immemorabile per formare il corpo della Macchia delle Castagne tenute dal Comune. V’è aggiunto che i titoli di tali canoni furono distrutti nell’incendio dell’Archivio dell’epoca. I canoni sono riportati in totale per scudi 7 e baiocchi 75, mentre nell’estratto precedentemente indicato, i canoni erano segnati per totali scudi 6 e baiocchi 75. Alligato v’è l’estratto in pari data 25 settembre 1821 con le firme dello stesso vice Gonfaloniere Severa del Gonfaloniere Ambrosi e dei due Anziani Verghetti e Santesarti, di una lettera del Segretario Falsacappa del Sacro Consiglio del Buon Governo del 30 luglio 1806, indirizzata all’amministratore Giannuzzi in Anagni. La lettera dice testualmente: “dalla partita catastale da Lei ultimamente trasmessa non risultando diritto alcuno della Com.ta (Comunità) di Anticoli in Campagna sulli pascoli e netta poco sulle fidi, anzi restando giustificato che i Possidenti, allorché non li cedevano alla Com.ta, se li godevano liberamente non ha l’amministratore giusto fondamento di appropriarseli e perciò Ella fino a nuovo ordine continuerà a somministrare alla stessa Com.tà, gli annui scudi 400 ad essa assegnati per la rata corrispondente e da desumersi dall’affitto gen.le (generale) di quei beni.” Pertanto l’affitto dei beni rustici del Comune, riportati nell’Estratto del Catasto del 1783 per scudi 6.085 in un decennio, e cioè per scudi 600 annui in media in cifra tonda, diminuita dei 400 scudi della rata relativa alla fide ed ai pascoli, si riduceva a scudi 200 annui come segnato nello Stato dei beni rustici del 1814 278 avanti riportato. … >>[ ].

Con una lettera del Sacro Consiglio del Buon Governo, datata 30 luglio 1806, veniva comunicato al Comune che parte dei beni rustici dichiarati nell’Estratto del Catasto del 1783 non dovevano essere soggetti a canoni, poiché non identificati nelle proprietà dell’allora Comunità. Pertanto, il predetto canone di circa 400 scudi annui, veniva ridotto a circa 200 scudi annui, come dichiarato nello “Stato Attivo e Passivo” dell’anno 1814. La Rubbricella n. 4, atto informale che consisteva in un elenco (senza data) dei terreni ricavati in buona parte dall’Estratto catastale, da cui s’evince che gli stessi erano quasi tutti soggetti al diritto di pascere, di legnare e di ghiandare a favore dei cittadini.

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<< … in calce v’è un N.B. “Tutti li qui sopra descritti terreni sono soggetti al diritto di legnare, pascere e ghiandare a favore dei cittadini ed i medesimi sono affittati: per modus unius a Benedetto de Santis e Giacomo Bono sicurtà Solidale per un novennio a tutto il 1824 con istrumento del Notar Verghetti del settembre 1815”. Non vi sono segnate estensioni ma solo il valore di estimo. I fondi riportati nella rubricella e non segnati nell’estratto catastale sono i seguenti: Aratorio M. Peloso confinante Lattanzi e de Cesaris di Filettino d’estimo scudi 36 soggetto al pascolo. Simile arativo al Sambuco Valico, confinanti Grappelli, d’estimo s. 60 soggetto al pascolo come sopra. Simile come sopra posto alla Valle del Cancello, confinante Giorgilli, de Santis, del Piglio e Falconi d’estimo s. 28 soggetto allo ius redimendi a favore di Filippo Salvatore. Simile come sopra posto alla Valle di S. Rocco, confinanti Lattanzi e strada, d’estimo s. 30 soggetto al pascolo come sopra. Simile a Caiano confinanti i fratelli d’Amico e S. Biagio d’estimo s. 12 soggetto allo ius redimendi a favore di Filippo Salvatori. Simile a Capo le Ripi … soggetto al pascolo c.s.. Simile a Valle Fanciulletta, confinanti Pelosi e Zangrilli d’estimo s. 36 soggetto al pascolo come sopra. Simile aratorio posto alle piagge confinante Severa e Falconi d’estimo s. 81 soggetto allo ius redimendi a favore di Biagio Ant. Simeoni. Simile come sopra alla Carpinetta conf. Perosi e lo Arcipretato d’estimo s. 48 soggetto al pascolo come sopra. Terreno migliorato, vitato ed arborato posto alla via della cisterna conf. Grappelli e strada, d’estimo s. 4 soggetto al pascolo come sopra. Terreno aratorio posto al pozzo, confinante strada e S. Biagio d’estimo s. 36 soggetto al pascolo come sopra. Simile castagneto al Faggio, confinante Comunità e Strada soggetto allo ius redimendi a favore di Gaetano Zangrilli. D’estimo s. 6. Simile l.s. (loco suddetto) confinante Terrinoni e Comunità, d’estimo s. 3 soggetto come sopra a favore di Ignazio Attilli. Simile come sopra posto a Migliano confinante Filetici e le 3 cone d’estimo s. 48 soggetto al pascolo come sopra. Simile aratoria Valle Fanciulletta confinante Comunità d’estimo s. 51 soggetto a pascolo come sopra. Simile come sopra a Spagnano confinante Colonna e Macci d’estimo s. 2 soggetto all’ius redimendi a favore di Severa. Simile come sopra al Colle Stefano, confinante Lattanzi e de Angelis d’estimo 5,20 soggetto al pascolo come sopra. Simile come sopra al Cerreto confinante Santesarti e d’Amico d’estimo s. 6 soggetto al pascolo come sopra. Miglioramento alla via Cupa confinante de Angelis e Vinciguerra d’estimo S. 18 soggetto all’ius redimendi a favore di Carlo Bollini.

278 Dalla verifica demaniale redatta dal Dott. CAPUANO nell’anno 1961, pagina 17 e ss..

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Simile come sopra posto a Viario confinanti Beneficio di S. Lorenzo Grappelli e Vinciguerra, gravato dall’annuo canone di s. 1,50 a favore dell’abbate pro tempore di S. Maria del Colle, d’estimo s. 721, soggetto al pascolo come sopra. Simile aratorio a Monte Peloso confinante Terrinoni e Frate d’estimo s. 48 soggetto al pascolo come sopra. … >>[279].

L’elenco menziona il solo valore dell’estimo delle terre. L’affitto annuo dei terreni ammontava ad 800 scudi, 500 dei quali destinati alla Comunità mentre i restanti 300 venivano decurtati per il ratizzo a favore di Particolari possidenti. Il certificato di tale elenco è datato 7 maggio 1821[280], a firma del

279 Dalla verifica demaniale redatta dal Dott. CAPUANO nell’anno 1961, pagina 20 e ss.. 280 Dalla verifica demaniale redatta dal Dott. CAPUANO nell’anno 1961, pagina 24 e ss.: << … “Comunità di Anticoli – Delegazione di Frosinone – Fondi rustici. Stato dei beni rustici, pascoli e macchie della Comunità di Anticoli delegazione di Frosinone. 1°) Terreno in vocabolo Casa Mancinello o Maiorana. Confina il fiume Falcone e la strada pubblica; rubbia 111, pascolo cespugliato. 2°) Valle cocuso. Confina la strada pubblica; rubbia 50. 3°) Simile in vocabolo alle Preda, confina il fosso Egidio e Pietro Simeoni rubbie 105. 4°) Vocabolo Valle Ceccone confina Lattanzi e la strada pubblica; rubbia 3, seminativo tra macigni. 5°) Simile in vocabolo Montagna Grande confina il territorio di Guarcino Trevi Piglio e diversi particolari; rubbia 310, parte seminativo, parte macchioso e pascolo. 6°) Simile in vocabolo il Pozzo confina: Vinciguerra, Terrinoni e la strada; coppe 2, pascolo. 7°) Simile in vocabolo S. Rocco e la strada e Lattanzi rubbia 1. 8°) Simile in vocabolo Valentino confina la strada ed Egidio Terrinoni, rubbia 6, pascolo. 9°) Simile in vocabolo Capo le Ripi confina: Falconi ed altri, coppe 1, pascolo. 10°) Simile in vocabolo Corniano confina con territorio di Trevigliano, Porciano e torre; rubbia 1 pascolo cespugliato e montuoso. 11°) Simile in vocabolo Capo di Gallo o Sterparello, confina Lattanzi rubbia 7, idem. 12°) Simile in vocabolo Mentone, confina il territorio della Torre rubbia 17. 13°) simile al FOSSO della Moletta confina: Marco d’Amico, Severa e il Fosso; rubbia 3 pascolo boscato. 14°) Simile allo Strino confina Alessandri e d’Amico; coppe 6,pascolo. 15°) Simile a Valle Amara ossia il vallone confina Falconi e la strada rubbia 72, pascolo boscato. 16°) Simile a Santo Janni confina il capitolo e la strada rubbia 20, pascolo montuoso. 17°) Simile al Cerceto, confina il territorio di torre ed il fosso rubbia 2, sterile. 18°) Montagna denominata la Joria, confina il territorio di Trevi e di Guarcino, rubbia 140, parte pascolo e parte macchioso. 19°) Simile a Vadecolli, confina Ascani e de Angelis rubbia 4, seminativo. 20°) Simile a Viaro confina territorio di acuto Filettici e Vinciguerra, rubbie 10, macchioso. 21°) Simile a Castagneto piano, confina Filetici e Colonna, rubbie 30 castagneto. 22°) Simile a Lagozzo confina, Simeoli, Ambrosi ed altri; rubbie 1, seminativo. 23°) Simile allo Spalagato e Guia confina la casa Comune de Santis ed il Fonte pubblico, rubbie 7, seminativo. 24°) Simile a Selva Piana confina: Grappelli e la stessa Comune, rubbie 40 seminativo e parte castagneto. 25°) Simile al Lago contrada Grappelli e la stessa Comune, rubbia 2, seminativo. 26°) Simile al CARPONETTO CAMPANICO, confina Filetici e i Monaci di Subiaco, rubbie 12, cespugliato. 27°) Simile al Colle Casolino, confina Calafrasca e Vinciguerra. 28°) Simile alla Ferrara confina Filetici e l’Arcipretato, coppe 3, seminativo.

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Deputato Gonfaloniere VERGHETTI, del Vice Gonfaloniere Severa, ed altri. Dal pro-memoria trasmesso dal Comune di Anticoli in Campagna alla S. congregazione del Buon Governo[281] si ricava che: << … “Lo stato dei beni rustici di questo Comune di Anticoli in Campagna trasmesso a codesto Sacro Consesso nel settembre dell’anno 1821 a forma della Circolare della Congregazione incaricata per la dimissione dei debiti della Comunità del 31 marzo 1821 non essendosi potuto fare esattamente redigere per opera di esperti Periti ad oggetto di non sottoporre la Comune a nuove spese per tale operazione, come venne in detta Circolare ordinato, venne quello a redigersi dalli Soli Vice governatore, Gonfaloniere, e Segretario. Questi, niente pratici dell’agraria … e dietro un lume del catasto, pieno di gravosissimo estimo e che forma inoltre ogni rubbio di terreno mancante più di un terzo del rubbio Romano

29°) Simile all’Interroga, confina l’arcipretale e la Chiesa del Colle, rubbie 1, cespugliato. 30°) Simile alla Maina confina S. Stefano e de Santis rubbia 4, castagneto. 31°) Simile alla Servetella confina Iannuzzi e Vinciguerra, rubbie 3, idem. 32°) Simile Montepeloso, confina Perosi e le Monache; rubbie 2 aratoria. 33°) Idem incolto confina Lattanzi e de Cesaris di Filettino, rubbie 1, pascolo. 34°) Simile a Sambucovalico confina tutto Grappelli rubbia 1 quarta 1, arativa. 35°) Simile alla Valle Del Cancello confina: Giorgilli e de Santis, Del Piglio e Falconi, coppe 9, arativo. 36°) Simile alla valla di S. Rocco confina Lattanzi e la strada, coppe 5, arative. 37°) Simile a Cajano, confina i Flli.Domenico e Sambiagio, coppe 4, pascolo. 38°) Simile a Capo i Prati, confina Colonna e Milani, coppe 2, aratorio. 39°) Simile a Capo Le Ripi, confina 40°) Simile a Valle Fanciulletta confina Perosi e Nicola Zangrilli, coppe 6, pascolo. 41°) Simile alle Piagge confina Severa e Falcone, coppe 9, aratorio. 42°) Simile alla Carpinetta confina Pelosi e l’arcipretura coppe 8 aratorio. 43°) Migliorato alla via della cisterna confina Grappelli e la strada coppe 1, vitato e arborato. 44°) Territorio al Pozzo, confina la strada e S. Biagio coppe 6, aratorio. 45°) Simile al faggio confina la strada comunale coppe 4 castagneto. 46°) Idem, confina Paolo Terrinoni e la stessa comunità, coppe 1, castagneto. 47°) Simile a Migliaro, confina Filetici e le tre Cone, coppe 8, castagneto. 48°) Territorio alla Fanciulletta, confina la stessa Comunità, coppe 8 aratorio. 49°) Simile a Spagnano, confina colonna e Maggi, rubbia 2 aratorio. 50°) Simile a Collestefano, confina Lattanzi, e de Angelis, coppe 6, aratorio. 51°) Simile al Cerreto, confina Santesarti e d’Amico coppe 3, aratorio. 52°) alla via Cupa, confina de Angelis, Vinciguerra coppe 2, quarti 2, il solo migliorato. 53°) Territorio a Bettorino, confina Grappelli e Filetici, rubbia 30, castagneto. 54°) Simile a Viaro, confina il beneficio di S. Lorenzo, Grappelli e Vinciguerra, rubbia 10, castagneto. 55°) Territorio a Monte Peloso, confina Terrinoni e Antonio Frate, rubbia 1, aratoria. Nella colonna 7 “indicazioni dei contratti”, è segnato: “Affittato, siccome tutti gli altri seguenti … per scudi 800, come per Istrumento … Notaio Verghetti … 11 settembre 1815”. Fra le osservazioni è indicato: “L’annuo affitto è di scudi 800 annui, come si è detto, ma, siccome in detti Beni vi hanno incorporato lo spigatico e pascoli da Particolari Possidenti, ai quali la Comune, per detto incorporamento dà in ogni anno un ratizzo, non può dirsi detto affitto di s. 800 convenire totalmente a Beni Communitativi ma se ne possono considerare per la Comune soli sc. 500 defalcandone il ratizzo in sc. 300. Si gode da cittadini il “jus lignandi”, il “jus pascendi”, sulli beni Communitativi, come anche quello di ghiandare. Il Pascolo d’Inverno lo godono sempre li cittadini perché de IURE CIVICO. La misura locale dei terreni è di canne 2.400 Romane ogni rubbio.” … >>. 281 Dalla verifica demaniale redatta dal Dott. CAPUANO nell’anno 1961, pagine 33-34.

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e, non avendo nettampoco quelli avuto in considerazione che le fide, regalate, spiga ed erbatico apparteneva a Particolari che da un prodotto assai più costoso di quello dei beni comunali, vennero approssimativamente a comporre in opera, che del tutto fu erronea …” Da una nota del Deputato Santesarti, per i pubblici rappresentanti si rileva = “In esecuzione dei venerati ordini dell EE.VV.RR. … nell’affitto dei beni comunali … si sono compresi i diritti di pascolo, dello spigatico, e di legnatico che ha la popolazione questi diritti che, per Sovrana legge debbono essere immuni, sono valutati” … >>.

Il Catasto Piano del 25 marzo 1820, riportava l’estensione dei beni comunali della consistenza di rubbia locali 926.8.03. Tale superficie risultava inferiore a quella dichiarata nel prospetto del 1780[282]: << … Nel catasto piano del 25.3.1820 la estensione dei beni del Comune è: per la 1° sezione … … … quadrati 122. 5. 26 perla 2° sezione … … … quadrati 804. 8. 03 TOTALE … … … quadrati 926. 8. 03 Nella indicazione di misura sulla testata del registro è segnato tavole o rubbia censuarie. La rubbia censuaria o locale era di ha 1,20.- Pertanto la superficie di quadrati 926.8.03 risulta inferiore alla estensione indicata nel 1780.- La superficie totale del tenimento, nello stesso catasto piano riportata per tavole 2253. 7. 97 così distribuita: Terreni …………… …2221. 5. 82 Acque …………………… 9. 4. 90 Strade ………………… 22. 7. 25 TOTALE quadrati … 2253. 7. 97 La superficie innanzi indicata è anch’essa inferiore a quella indicata nel prospetto del 1780, in rubbia 2287 coppe 7 e quarti 2. … >>.

Ai sensi della legge 20 marzo 1865 n. 2248, meglio conosciuta come legge LANZA, venivano individuati, sulla base dell’allora vigente Catasto Gregoriano, i terreni soggetti a servitù di pascolo. Tale indicazione, denominata tecnicamente ratizzi, veniva eseguita nell’anno 1867 ed i valori tariffali per Anticoli venivano approvati dalla Commissione Consultiva il 18 ottobre 1867[283]. D’allora in poi a fianco di ogni mappale del suddetto catasto

282 Dalla verifica demaniale redatta dal Dott. CAPUANO nell’anno 1961, pagine 35-36. 283 Dalla verifica demaniale redatta dal Dott. CAPUANO nell’anno 1961, pagine 38-39:

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(poi divenuto Cessato Catasto) costituito da due distinte Sezioni, oltre l’esatta collocazione catastale, la superficie, la classifica e l’estimo per ogni terreno, figurava l’esistenza o meno della sopraddetta servitù civica. Dall’appendice del 16 novembre 1867[284]: << … “Utente del diritto di pascolo: Comune di ANTICOLI- Natura della servitù di pascolo: pascolo annuale. Superficie Tavole 13.721.47 estimo scudi 7.596.66. … >>

Alla luce di quanto sopra riportato, risulta che: a) I terreni collettivi del Comune di Anticoli erano soggetti alla servitù di pascere, legnare e ghiandare a favore dei cittadini, per un’estensione

<< … Gli atti del ratizzo consistono in una mappa divisa per sezioni, con le classifiche, i riferimenti ai numeri catastali la superficie e l’estimo per ogni appezzamento, e riassunti per le due sezioni. Nel riassunto della 1° sezione, figurano: Tavole Estimo intero Diritto Di Proprietà pascolo Seminativo a turno biennale 2045.85 9698,61 1153,65 8544,96 o marzetti (div. In 6 gradi cult) Seminativi di grano e 681.41 1491,08 92.26 1398.82 pascolo Prati da commercio 675,81 3999.82 943.39 3053.43 Pascoli semplici 202.55 158.91 127.88 31.03 Seminativo arborato 1838.57 1732.21 1255.45 476.76 Castagneti domestici 13.62 54.82 5.66 49.16 Boschi da frutto 1.67 2.09 0.47 1.62 Boschi da taglio 41.12 165.63 19.31 146.32 TOTALI 1° SEZION. 5500.60 17303.17 3601.03 13702.10

DENOMINAZIONE Tavole Estimo intero Diritto Di Proprietà pascolo Riporti 1° SEZIONE 5.500.60 17.30317 3.601.03 13.702.10 Seminativo a turno biennale 38.84 135,89 15.56 120.33 di grano Simili di grano e pascolo 2.470.21 5.277,03 328.81 4.98449 Pascoli semplici 889.58 590,03 519.01 71.02 Seminativo arborato 106 4.611.27 4.007,45 3.034.00 973.45 Seminativi vitati con viti alte 3.36 13.31 0.98 12.33 Boschi da frutto 3.45 3,17 1.31 1.86 Boschi cedui 204.16 145,58 95.96 49.62 TOTALI 2° SEZIONE 8220.87 10172.73 3995.63 6177.10 TOTALE TAVOLE 1° 550.60 17303.17 3601.03 13702.10 TOTALE Gen. 1° e 2° 13721.47 27.475,90 7.596,66 19.879,20 … >> 284 Dalla verifica demaniale redatta dal Dott. CAPUANO nell’anno 1961, pagina 40.

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complessiva di rubbia 1022 e di coppe 7 pari ad Ha. 1227.10.00 (vedere lo Stato dei beni rustici del 7 maggio 1821) b) I terreni di proprietà privata soggetti agli usi civici ammontavano complessivamente ad Ha. 1372.14.70 (vedere i ratizzi dal 18 agosto al 16 novembre 1867). La matrice provvisoria del Catasto Rustico di Anticoli (12 settembre 1870 – 1 gennaio 1872), alla partita n. 195, riportava la ditta “Comune di Anticoli” della consistenza complessiva di Tavole 14.544,11, pari ad Ha. 1.454,411. Il divario tra l’estensione del 1821 (rubbia 1022 e coppe 7) e quello del 1780 (rubbia 987 e coppe 4) può essere attribuito all’inserimento di alcuni piccoli appezzamenti non segnati precedentemente, come ad esempio: Monte Peloso di rubbia 1, Valle del Cancello di coppe 5, ecc.: << … Anche l’estensione complessiva del tenimento di Anticoli risulta, nel 1870, di superficie maggiore di quella indicata nel 1780. Difatti nel 1780 è riportata in rubbie 2287 coppe 7 e quarti 2 di misura locale e rubbie 1483 e quarti 3 di misura romana, e cioè di canne quadrate 5.489.000 circa, essendo la misura locale di canne quadrate 2400 e quella romana di 3703 canne quadrate. Poiché la canna (misura lineare) è di m. 2.23442, la estensione riportata nel 1870 per tutta la superficie del tenimento risulta di ha 2724.50. Nella matrice del 1870, l’estensione risulta invece di tavole 31.862.36 corrispondenti ad ha 3.186.23.60, con una differenza di ha 458 e cioè una maggiorazione di 458/2724 = 16.8%. Analogamente le 987 rubbie di terreni comunali del 1780, diventano tavole 14.544.11. Si passa cioè da canne quadrate 23.688 e cioè ha 1184.40 a ha 1454.41.10 cm. Una differenza di ha 270 e cioè una maggiorazione di – 270/1184 = 23%. Il rapporto non è lo stesso per le due estensioni, di terreni Comunali e di tutto il tenimento. Non è quindi da imputarsi ad applicazioni inesatte di valori di rubbie, locali o romane. La differenza deve dipendere dalla misurazione e dalla elencazione più accurata, anche di terreni di scarso valore che, precedentemente non erano stati elencati. D’altronde anche fra i valori del catasto gregoriano e quello geometrico vigente vi sono enormi differenze in ogni singola partita, come è stato rilevato confrontando gli appezzamenti nella loro effettiva forma geometrica rilevata ed indicata nelle mappe del catasto vigente alla scala 1:2000 con quelle alla stessa scala delle Tavole del Catasto Gregoriano, la cui approssimazione dello stesso ordine di quella della misurazione.

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Dall’esame di ciascuno appezzamento di terreni Comunali nelle due configurazioni, sono risultati appartenere al Comune anche terreni allibrati nel catasto vigente in testa a privati, che sono stati considerati occupatori nella verifica eseguita dal precedente Istruttore e ancora in fase di sistemazione. … >>[285].

Il 26 novembre 1875 con l’atto deliberativo n. 303 del Comune di Fiuggi veniva adottato un regolamento degli usi civici, approvato dalla G.P.A. il 1° novembre 1876, al n. 12152. Con tale importante strumento, utile per il corretto esercizio delle servitù collettive, tralasciando di riportare gli articoli di minore rilevanza ai fini dell’espletamento del presente lavoro, veniva stabilito quanto segue: 1°) I diritti d’uso spettanti alla generalità degli abitanti del Comune, risalenti ad antiche consuetudini, erano quelli di pascolo, di legnatico, di raccolta del fieno, la coltivazione delle terre; 4°) Il diritto di pascolo consisteva nella facoltà di condurre il bestiame nei beni incolti e boschivi comunali e nei quarti soggetti all’esercizio di tale servitù in favore del Comune per pascolarvi le erbe e gli arbusti inutili; 5°) erano esenti i seguenti quarti: a) la Montagna o Montagnola; b) la Regalata; c) le erbe esistenti in tutti i boschi riservati; d) sui terreni prativi della raccolta del fieno a tutto il giorno 7 marzo; 7°) gli utenti non potevano introdurre bestiame al pascolo se non nelle epoche di seguito indicate: a) in ogni tempo dell’anno nei terreni incolti e boschivi posti nel piano; b) nei terreni prativi dalla raccolta del fieno a tutto il giorno 7 marzo e in quelli posti nella montagna dalla raccolta come sopra a tutto il 7 maggio; c) nei terreni seminativi a grano e granoturco dalla raccolta dei cereali sino all’inizio della successiva annata agraria; d) rimaneva escluso dal godimento dei suddetti pascoli il bestiame suino;

285 Dalla verifica demaniale redatta dal Dott. CAPUANO nell’anno 1961, pagina 43 e ss..

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14°) erano esclusi dalla tassa invernile di pascolo i bovini e gli equini che rimanevano nelle stalle e pertanto esclusi dall’esercizio della suddetta servitù; 21°) il legnatico consisteva nel diritto di prendere nei boschi comunali – eccetto quelli dichiarati “in difesa” – la legna necessaria ai bisogni familiari; 24°) venivano indicate le aree boscate del tempo non soggette all’esercizio del legnatico: a) Bosco di castagno detto di Fiuggi o Selva Piana; b) Bosco denominato Viaro; c) Bosco denominato Vetturino; d) Bosco denominato Codeto; e) Bosco denominato Facciata Calda; f) Bosco denominato Povignano; g) Bosco denominato Collantone; h) Bosco denominato Il Monte; 26°) tutti i terreni prativi comunali non erano soggetti ad alcuna servitù, l’Amministrazione comunale ne poteva disporre in ogni tempo. I cittadini che detenevano in affitto i suddetti terreni, per i quali corrispondevano un’annua somma, dovevano essere ritenuti semplici affittuari, l’Amministrazione comunale poteva disporre sia l’aumento l’annua quota d’affitto e sia il rilascio degli stessi; 28°) i coltivatori potevano continuare a godere il diritto di coltivazione delle terre, salvo alcune eccezioni e condizioni. La Giunta d’Arbitri di Frosinone, nonostante la presentazione nel 1889 da parte del Comune di Fiuggi del prescritto elenco delle servitù civiche gravanti sull’intero territorio comunale, non risulta che abbia mai emesso alcun tipo di provvedimento di liquidazione e scorporo. L’Amministrazione comunale il 25 aprile 1908 deliberava l’approvazione di un nuovo Regolamento per l’esercizio delle servitù collettive. Tale strumento differiva da quelle del 1875 solo per alcune particolari prescrizioni relative alle modalità d’uso, le quali non sono essenziali, in quanto non costituivano variazioni ai diritti d’uso precedentemente affermati.

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La Milizia Nazionale Forestale il 7 febbraio 1933 relazionava che a quel tempo la superficie territoriale del Comune di Fiuggi, ascendente a complessivi Ha. 3366.89.34, era per Ha. 1508.66.46 del Comune, per Ha. 1372.14.61 di proprietà privata gravata da usi civici e per Ha. 486.08.27 di proprietà privata non gravata da usi civici. La totalità del territorio era come di seguito ripartita: a) seminativi e colture legnose specializzate Ha. 1499.10.67; b) prati e prati a pascolo Ha. 159.61.40; c) pascolo nudi Ha. 443.76.26; d) incolti produttivi Ha. 1.79.46; e) cespuglietti Ha. 699.52.94; f) boschi, compresi i castagneti Ha. 472.50.87; g) ferrovie in sede propria Ha. 3.25.30; h) fabbricati rurali Ha. 7.54.12; i) fabbricati urbani Ha. 11.69.03; l) accessori comuni Ha. 8.44; m) luoghi sacri pubblici Ha. 12.00; n) strade pubbliche Ha. 47.87.08; o) acque esenti da estimo Ha. 20.01.77. Totale superficie del Comune di Fiuggi Ha. 3366.89.34. Inoltre, veniva fornita anche la composizione del carico di bestiame stanziale: 285 capi bovini; 345 capi equini; 1010 capi ovini; 190 capi caprini; 115 capi suini.

Dalle dichiarazioni del 1949 della Guardia comunale, sig. Girolamo MASCO, emerge che gli usi civici sulle terre in libera disponibilità del Comune di Fiuggi consistevano nell’esercizio del pascolo (dopo il vincolo), di pernottare, di legnare a secco nei boschi, di pascolare in inverno ed in estate sui pascolivi, di pascolare sui prati con il divieto nel periodo tra l’8 marzo e la fine di maggio, di pascolare sui seminativi solo dopo l’avvenuto raccolto e di

142 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 pascolare sui pascolivi privati non recintati, su quelli recintati, che a quel tempo i terreni recintati non erano molti, si poteva pascolare solo con l’assenso del proprietario.

La verifica demaniale redatta dal Dott. CAPUANO nell’anno 1961, alla pagina 49, riportava il Quadro delle allora estensioni delle zone soggette al particolare regime degli usi civici:

<< … Dagli elementi avanti indicati e da altri non trascritti per brevità, i terreni di tutto il tenimento di Fiuggi risultano così distinti:

QUALITA’ Terreni del Terreni di privati e di ENTI TOTALE Comune Soggetti ad uso Soggetti ad uso civico civico Seminativi Ha 195.36.51 1168.95.21 134.78.95 1499.10.67 Prati 47.55.09 67.58.10 44.48.21 159.61.40 Pascoli 859.58.04 109.21.30 176.29.32 1145.08.66 BOSCHI 348.52.13 26.40.00 97.58.74 472.50.87 Fabbricati vie 57.64.69 = = = 32.93.05 90.57.74 ecc. TOTALI 1508.66.46 1372.14.61 486.08.27 3366.89.34

… >>

Alla luce delle vicende degli usi civici che hanno riguardato il territorio fiuggino – in rigorosa continuità con il lavoro svolto dai Periti Demaniali che mi hanno preceduto – sono da ritenere appartenenti al demanio collettivo del Comune di Fiuggi i terreni che all’impianto del vigente Catasto erano intestati alla ditta del Comune (fatta eccezione per quelli ricompresi nel centro urbano dell’epoca), quelli che nel Catasto Gregoriano (poi Cessato Catasto o Catasto Rustico) risultavano intestati al Comune di Anticoli, anche se oggi, nel vigente Catasto Terreni risultano intestati a privati in assenza di provvedimenti emanati dalle Autorità competenti, ai sensi delle leggi regolanti la sdemanializzazione delle terre appartenenti agli Assetti Fondiari Collettivi,

143 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 e quelli gravati da usi civici che sono pervenuti al Comune di Fiuggi per acquisto da proprietari privati Dagli atti consultati, quindi, risulta che i terreni comunali erano tutti soggetti agli usi civici, ad eccezione di alcune piccole porzioni di natura patrimoniale, tutti posti nel centro urbano e zone immediatamente adiacenti, sulle quali “ab antiquo” gravavano alcuni censi a favore del Venerabile Capitolo (tabella della Comunità di Anticoli in Campagna – 1703). I terreni appartenenti agli Assetti Fondiari Collettivi, detratti i fabbricati, le vie etc., nell’anno 1933 ammontavano ad Ha. 1453.85.65 ripartiti come segue: Categoria “A” (pascoli e boschi) Ha. 1077.56.58; Categoria “B” (seminativi arborati e prati) Ha. 376.29.07; per un totale di Ha. 1453.85.65.

Gli atti rilevati evidenziano che alcuni terreni riportati nel Catasto Terreni quali boschi e pascoli, ed anche prati e seminativi, per una estensione complessiva di Ha. 76.86.77, nel 1939 sono stati assegnati dal Comune di Fiuggi a miglior coltura in favore di 277 ditte, la cui superficie media di ogni quota è pari ad Ha. 0,27. Tale assegnazione, alla luce dei provvedimenti commissariali custoditi negli archivi deputati allo scopo, non risulta debitamente autorizzata, pertanto gli attuali possessori sono da ritenere occupatori illegittimi.

È importante sottolineare che fin dal 1889 il Comune di Fiuggi ha proceduto ad alienare alcuni terreni di natura collettiva (per la verità, non molti) senza autorizzazione ed omologazione della Giunta d’Arbitri competente per il territorio. E che nella seconda metà del novecento l’allora Pretura di Alatri ha emesso diversi provvedimenti di affrancazione di canoni riguardanti terreni appartenenti al demanio collettivo, i quali, a giudizio dello scrivente Perito

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Demaniale, sono da ritenere assolutamente privi d’efficacia, perché tale Ufficio giudiziario non era certamente competente in materia di usi civici.

Per effetto della trasformazione di una certa parte del territorio, avvenuta in epoche piuttosto recenti, soprattutto sotto il profilo della consistenza fondiaria, in relazione soprattutto a problematiche legate al forte sviluppo urbanistico avvenuto nella zona e la drastica riduzione dell’esercizio delle servitù collettive, l’assetto fondiario ha subito notevoli cambiamenti, con la diretta conseguenza di vedere ridotte le terre private soggette agli usi civici, mentre il patrimonio collettivo è rimasto sostanzialmente invariato, fatta eccezione, però, per le zone in cui vi si svolgono le attività termali e e le attività per il tempo libero. In effetti, la situazione dell’originario patrimonio collettivo, per gli avvenuti mutamenti dei modi di vita e per il progresso economico e sociale della collettività, con particolare riferimento alla zona termale e quelle direttamente connesse, è profondamente cambiata, tale fenomeno è dovuto principalmente al fatto che il territorio di Fiuggi è posto in un’area importante per fini turistici ed economici, dovuti soprattutto alla presenza delle acque termali e di un ottimo clima e, per questo, alla conseguente realizzazione di strutture edilizie ricettive e di sfruttamento ai fini commerciali delle acque termali e minerali. La realizzazione delle suddette strutture ha dato luogo all’emissione di provvedimenti d’autorizzazione alla sdemanializzazione ed al mutamento di destinazione d’uso. Non tutte le strutture, però, sono state sottoposte alle suddette procedure di sistemazione. Risultano, infine, effettuate seppure in minima parte, le sistemazioni mediante liquidazione ed alienazione, effettuate prima dal Commissariato u.c. e poi dal competente Ufficio regionale ed, infine, in subdelega dall’Amministrazione comunale ai sensi degli artt. 4-8 della l.r. n. 1/86 e s.m.i..

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Alla luce degli Atti Demaniali rinvenuti e dei documenti fino ad oggi compiuti, con lo scopo d’individuare l’esatta natura giuridica rispetto al particolare regime giuridico degli usi civici delle terre che sono state oggetto di provvedimenti certi e definitivi adottati, a norma di legge, dalle Autorità competenti, attraverso la ricognizione dei provvedimenti stessi presso le fonti in cui sono conservati, sono nella condizione d’affermare che, sulla base della normative vigenti in materia di usi civici, tenuto conto che il territorio comunale ascende ad Ha. 3.306 circa, i terreni residui di natura collettiva in libera disponibilità (n. 1.007 appezzamenti) - anche detto Demanio Collettivo - all’interno del territorio del Comune di Fiuggi, rispetto agli originari Ha. 1453.85.65 circa, ascendono attualmente ad Ha. 1446.91.21 circa, mentre quelli di natura collettiva occupati da soggetti privati ascendono attualmente ad Ha. 72.61.23 circa (n. 372 appezzamenti), come indicato dalla documentazione storica rinvenuta e sopra descritta ed in buona parte allegata alla presente relazione.

Le residue terre di natura collettiva appartenenti alla collettività del Comune di Fiuggi sono dettagliatamente descritte negli Elenchi “A” e “B”, i quali s’integrano vicendevolmente con le trentanove tavole planimetriche su base catastale in scala 1:2.000 – dotate per maggiore chiarezza e completezza ognuna d’apposita Legenda – allegate alla presente, in cui i terreni di natura collettiva sono evidenziati con colorazione rossa.

Per ciò che attiene le terre private gravate dagli usi civici, dallo studio degli Atti Demaniali rinvenuti e consultati – in perfetta continuità con le conclusioni a cui sono giunti i Periti Demaniali che mi hanno preceduto – sono nella condizione di ritenere che originariamente – da tempo immemorabile – l’intero territorio comunale di Fiuggi, per essere un

146 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 territorio infeudato, era certamente soggetto all’esercizio delle servitù civiche di natura essenziale del pascolo, del legnatico e del ghiandatico. Nei ratizzi compilati nel 1867, in esecuzione della legge n. 2248 del 20 marzo 1865, sono stati segnati tutti i terreni gravati dalla servitù di pascolo, con gli estimi ratizzati, distinti per il diritto di pascolo e per quello di proprietà. I valori tariffali sono stati approvati dalla competente per territorio Commissione consultiva il 18 ottobre 1867. Tra questi vi figurano inseriti nelle due Sezioni del Cessato Catasto di Anticoli appezzamenti di proprietà privata per una superficie complessiva di Tavole 13721,47 (Ha. 1372.14.70), fra seminativi, pascoli e boschi[286]. Il Comune di Fiuggi, ai sensi della legge 24 giugno 1888 n. 5489, il 12 giugno 1889 compilava l’elenco dei beni soggetti alla servitù collettiva di pascolo e lo trasmetteva poi all’Ufficio delle Imposte Dirette di Alatri, che lo ritornava allo stesso Comune dopo averlo debitamente verificato. Detto elenco veniva poi presentato alla Prefettura della provincia di Roma che lo vistava in data 20 giugno 1889. Il Comune di Anticoli, ai sensi degli articoli 12 e 13 della legge 24 giugno 1888 n. 5489 lasciava in pubblicazione l’elenco dal 24 giugno al 24 agosto 1889. Il Comune di Anticoli, che nel frattempo aveva assunto l’attuale nome di Fiuggi, con nota del 17 novembre 1930 a firma dell’allora Podestà Stanislao CAPPELLO denunciava sostanzialmente, ai sensi della legge n. 1766 del 16 giugno 1927 (fuori termine), l’esistenza nel proprio territorio di terreni di proprietà privata soggetti agli usi civici. Va osservato in proposito che l’articolo 3 della legge n. 1766/27 prescriveva la dichiarazione al Commissario dei diritti da rivendicare da inoltrarsi entro e non oltre il termine improrogabile di sei mesi dalla data di pubblicazione della

286 In appendice è riportato: << … Utente del diritto di pascolo: Comune di Anticoli. Natura della servitù di pascolo: pascolo annuale. Superficie tavole 13.721.47. Estimo Scudi 7.596.66. >>.

147 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 legge, la mancata presentazione della dichiarazione avrebbe determinato l’estinzione dell’azione di rivendica. Da ciò, ne discende l’anomalia al riguardo dei numerosi provvedimenti di liquidazione degli usi civici di pascolo emessi sia dal Commissario e sia dalla Regione Lazio. Al riguardo, si deve precisare che sia la nota podestarile del 1930 diretta al Commissario e sia le successive nomine commissariali dell’Istruttore-Perito hanno sostanzialmente superato tale problematica, nel senso che, con i suddetti due atti è stata certificata l’attualità dell’esercizio degli usi civici e la mancata decadenza della rivendica. A supporto di quanto sopra affermato, per sgombrare il campo da eventuali dubbi od equivoci circa l’effettiva sussistenza del diritto civico sulle terre private e su quelle comunali, si riportano alcune delle tante decisioni relativamente a tale problematica: - << L’obbligo della dichiarazione o denuncia dell’esistenza degli usi civici, imposto dall’art. 3 della legge n. 1766 del 1927, ai fini della loro liquidazione, è limitato unicamente agli usi gravanti su terre di privati, laddove non trova applicazione né è concepibile per gli usi su terre che, appartenendo al demanio universale o comunale siano in effetti propri della stessa collettività degli utenti, restando per essi la dichiarazione puramente facoltativa. E ciò in quanto, essendo la popolazione stessa titolare dell’uso, resta esclusa la possibilità di una liquidazione degli usi civici mediante compenso (articoli 5 e 6 citata Legge) potendo trovare luogo unicamente lo scioglimento della Comunione mediante il riparto e l’assegnazione delle singole quote ai vari utenti (art. 13); e il diritto a detto scioglimento non può incontrare, per sua natura, limiti di tempo o soggiacere a decadenza. Tuttavia, ancorché trattisi di usi civici su terre non di demanio universale o comunale, non sempre all’osservanza dell’obbligo della dichiarazione è collegata la sanzione di decadenza solo allora potendo questa trovar luogo (come ricavasi dal coordinamento del primo e del secondo comma dell’art. 3 Legge cit.), quando trattisi di usi non in esercizio. >>[287]; - << Alla denuncia degli usi civici, la cui mancanza importa la decadenza dell’azione intesa alla rivendicazione dei medesimi, può essere equiparato, quanto agli effetti, il decreto di nomina dell’istruttore da parte del Commissario regionale; sempre agli stessi effetti, la pubblicazione nell’albo pretorio del decreto di nomina dell’istruttore, quale richiesta dal RD 26 febbraio 1928, n. 332, era ed è in correlazione con il riconosciuto potere dei commissari di addivenire a tale nomina senza l’osservanza delle norme stabilite dagli articoli 1 e 2

287 Cassazione, 10 maggio 1930, n. 1631, R. demani, 1930, 362. Confermata: Cassazione, 11 luglio 1931, n. 2755, R. demani, 1931, 746; Cassazione, 16 marzo 1950, n. 708, Giur. It., Mass. 1950, 184; Cassazione, 24 aprile 1954, Giur. It., Mass. 1954, 289; Cassazione, 16 luglio 1958, n. 2598, Giur. It., Mass. 1958, 586.

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Regolamento 15 novembre 1925, n. 2180, e cioè senza che all’uopo fosse necessario il consenso ministeriale, e però l’esigenza della pubblicazione veniva ovviamente meno allorché la nomina (come nella specie) fosse eseguita osservandosi le prescrizioni del predetto Regolamento del 1925. La nomina dell’istruttore, cui ha provveduto d’ufficio il Commissario regionale, costituisce equipollente della denuncia degli usi civici, anche se il decreto, per aver riportato la previa approvazione ministeriale, non sia stato pubblicato nell’albo pretorio del Comune. >>[288]; - << … in materia di usi civici, la dichiarazione o denuncia, prevista dal primo comma dell’art. 3 della Legge 16 giugno 1927, n. 1766, si distingue nettamente dall’istanza cui accenna il terzo comma del medesimo art. 3, e che è disciplinata dall’art. 6 del Regolamento 26 febbraio 1928, n. 332. L’atto diretto ad ottenere in concreto l’inizio del procedimento di accertamento e l’istanza, la quale non presuppone necessariamente la denuncia, tanto che gli usi in esercizio possono essere ugualmente riconosciuti, malgrado sia decorso il termine fissato dal citato art. 3 per la denuncia. … >>[289];

Dall’esame della verifica demaniale redatta dall’Ing. Capuano nel 1962 – aggiornata ed integrata nel 1966 – è risultato che i terreni privati gravati dagli usi civici, sulla scorta delle risultanze dei registri catastali d’impianto delle ditte con menzionato “Comune di Fiuggi per il diritto di pascolo” (menzione basata, a sua volta, correttamente sulle risultanze del Cessato Catasto), riportava una superficie complessiva di Ha. 1246.69.35. È opportuno riferire che le relazioni del Perito Demaniale dott. CAPUANO del 1961 e del 1966 non avevano tenuto conto degli elenchi compilati dall’allora Comune di Anticoli nel 1888. Invece, il Perito Demaniale Arch. GIAMMARUSTI, che ne aveva giustamente tenuto conto, aveva riscontrato che alcuni terreni nel N.C.T. portavano ancora l’intestazione “Comune di Fiuggi per il diritto di pascolo”, mentre negli elenchi del 1888 detto diritto non risultava denunciato, riferiva che per tali situazioni, evidentemente, quei terreni all’epoca risultavano edificati o ristretti senza che fosse intervenuta la variazione catastale.

288 Cassazione, 14 ottobre 1953, n. 3345, Comune di Cellere c. Bevilacqua, Giust. civ., Mass. 1953, 3217. Giur. Cass. Civ., 1953, 5° bim., 299; Foro, 1954, I, 1112. 289 Cassazione, 5 luglio 1967, n. 1663, Giust. civ., Mass. 1967, 877.

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Il Commissario, a seguito d’istanze pervenute da soggetti privati, faceva approntare dal Perito CAPUANO due diversi progetti di liquidazione degli usi civici su terre private (rep. 14/1969 e rep. 43/1969), i quali non sono stati mai definiti con i provvedimenti conseguenti. Le residue terre di natura privata gravati dagli usi civici in favore della collettività del Comune di Fiuggi sono dettagliatamente descritte nell’Elenco “C”, il quale s’integra vicendevolmente con le trentanove planimetrie su base catastale in scala 1:2.000 circa – dotate per maggiore chiarezza e completezza ognuna d’apposita Legenda – allegate alla presente, in cui tali terreni sono evidenziati con colorazione gialla.

Per le terre non ricomprese nelle suddette voci, non esiste, allo stato, alcun elemento che possa farle ritenere appartenenti ad alcun tipo di Demanio Collettivo, trattasi di terreni di proprietà privata non gravate da usi civici. Relativamente, invece, a quei terreni non riportati negli Elenchi ed iscritti catastalmente al Comune, devono intendersi di natura patrimoniale, poiché pervenuti a tale Ente in forza di donazioni, espropri e compravendite.

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9 – OPERAZIONI DEMANIALI DA SVOLGERE

Accertata la consistenza del demanio collettivo del Comune di Fiuggi, tra terre in libera disponibilità ed in possesso illegittimo di soggetti privati, così come sopra descritta, e delle terre di proprietà privata gravate dagli usi civici di pascolo, e tenuto conto delle criticità da risolvere, di seguito s’illustrano i criteri ed i metodi che verranno attivati al fine di completare le operazioni di sistemazione demaniale. Per ciò che concerne nello specifico le proposte di sistemazione – fatta eccezione per quelle già in corso, in relazione alle domande presentate autonomamente dai cittadini – queste sono demandate allo svolgimento della “2° fase”. Si deve specificare che al fine di consentire una corretta gestione delle terre collettive, tutti gli appezzamenti di terreno sopra indicati quali demanio collettivo dovranno essere “sistemati” mediante attivazione della procedura da parte dell’Amministrazione comunale di Fiuggi, e poi mediante provvedimento d’approvazione da parte del competente Ufficio regionale. Fanno eccezione le procedure di cui agli ex artt. 4-8 della l.r. n. 1/86 e s.m.i., per le quali la Regione Lazio ha concesso ai Comuni ed alle Associazioni Agrarie la sub-delega. Il demanio collettivo del Comune di Fiuggi, alla luce delle caratteristiche del territorio comunale, è costituito nella maggior parte da terreni montuosi e solo per una minima parte – quella a confine con i Comuni di Ferentino e di Trivigliano – da terreni pianeggianti. La parte boschiva, ove predomina nelle quote più alte la presenza del faggio ed in misura inferiore di conifere, nei tempi decorsi è stata assestata a ciclo ceduo e soggetta ad avviamento all’alto fusto, è utilizzata per l’esercizio del legnatico. La parte pascoliva, in gran parte

151 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 assestata a prati naturali ed usata per il pascolo brado nei periodi estivi ed autunnali, in quanto nella montagna nel periodo invernale è possibile l’innevamento e, quindi, l’impossibilità di raggiungere tali località. Il pascolo è favorito nelle quote più basse, mentre in quelle più alte, utilizzate anch’esse per le attività pascolive, è certamente meno agevole, anche per via delle maggiori distanze dai centri abitati e per via della presenza di tratti maggiormente scoscesi e rocciosi. Le parti basse del territorio, quelle più vicine al centro abitato, invece, sono anche utilizzate/utilizzabili per le coltivazioni seminative ed arboree. Dal punto di vista delle utilizzazioni, come precedentemente riportato, vi sono importanti superfici boschive e, soprattutto, pascolive in libera disponibilità del Comune di Fiuggi, ascendenti abbondantemente oltre i mille ettari. Nel contempo, è risultato che non pochi cittadini detengono illegittimamente appezzamenti di terreno riconosciuti di natura collettiva, i quali, per lo più, non sono più coltivati e non vi sono state apportate effettive migliorie sostanziali e permanenti. Delle terre non in libera disponibilità del Comune di Fiuggi – migliorate e non migliorate – oltre alla ditta catastale già accertata, mediante un prevedibile lungo e minuzioso lavoro, dovranno essere accertati i reali occupatori, poiché è possibile in taluni casi che gli stessi, nella realtà, siano stati rilasciati spontaneamente o non coincidano con quelli catastali. Infine, c’è da dire che alcuni appezzamenti di terreno illegittimamente occupati sarebbero stati ceduti bonariamente ai pochi agricoltori/allevatori rimasti in attività, che vi praticano coltivazioni seminative od il pascolo. Ed in alcuni casi, nelle parti più vicine al centro abitato, sono stati edificati con manufatti originariamente rurali, un tempo utilizzati dai pastori nei periodi in cui il bestiame veniva portato al pascolo sulla montagna, e poi, con il passare del tempo e delle mutate condizioni economiche e sociali, sono avvenute

152 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 nuove e più ampie trasformazioni e realizzazioni edilizie ad uso prevalentemente residenziale. Pertanto, constatato lo stato e le caratteristiche del territorio, ai fini dello svolgimento delle operazioni di sistemazione; considerato che una buona parte delle terre occupate da soggetti privati, soprattutto in corrispondenza dei maggiori comprensori collettivi in liberà disponibilità del Comune nelle parti alte del territorio comunale, sono sprovviste di migliorie sostanziali e permanenti, in ossequio alle disposizioni degli articoli 9 e 10 della legge n. 1766/27, con particolare riferimento ai terreni riportati in catasto con le qualità pascolo, pascolo arborato, incolto produttivo, bosco, ecc.; tenuto conto della normativa vigente in materia di usi civici; lo scrivente perito ritiene di procedere alla redazione delle relative proposte di reintegra al patrimonio collettivo del Comune di Fiuggi, da sottoporre all’approvazione del competente Ufficio regionale. Le terre, invece, alle quali sono state apportate sostanziali e permanenti migliorie, le quali sono poste per lo più nelle parti basse del territorio, soprattutto quelle in prossimità del centro abitato ed in prossimità dei confini con i Comuni di Ferentino, di Trivigliano, di Torre Cajetani e di Piglio, non edificate e non edificabili, ove ricorrano i requisiti previsti dagli artt. 9 e 10 della legge n. 1766 del 1927 e dall’art. 17 della legge regionale n. 12 del 2016, con particolare riferimento ai terreni riportati in catasto con le qualità seminativo, seminativo arborato, vigneto, oliveto, ecc., si procederà alla redazione della relativa proposta di legittimazione del possesso, da sottoporre all’approvazione del competente Ufficio regionale. In particolare, per tale procedura verranno applicate le modalità previste dai commi 11 e 12 dell’art. 17 della legge regionale n. 12 del 2016. Vi sono, inoltre, alcune aree appartenenti al demanio collettivo interessate dalla presenza di strutture per lo sfruttamento delle risorse termali e per lo

153 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 svolgimento delle attività sportive e del tempo libero, per le quali devono essere attivate – a sanatoria – le previste procedure di mutamento di destinazione d’uso e/o alienazione, ai sensi dell’art. 12 della legge n. 1766 del 1927 e degli artt. 39 e 41 del R.D. n. 332 del 1928, da sottoporre all’approvazione del competente Ufficio regionale. La stessa procedura potrà essere attuata per quelle aree che la vigente normativa urbanistica nel Comune di Fiuggi in vigore ne ha previsto un’utilizzazione diversa da quella agronomica, silvana e pastorale.

All’interno del territorio comunale vi sono poi terreni occupati illegittimamente che sono stati edificati o sono stati resi edificabili dalla vigente normativa urbanistica, per la verità non moltissimi. Per questo tipo di situazioni si procederà all’applicazione dell’ex articolo 8 della legge regionale n. 1 del 1986 e s.m.i. Nello specifico, il comma 1 dell’articolo 8 della legge regionale n. 6/05 così recita: << I Comuni, le frazioni dei Comuni, le Università e le associazioni agrarie comunque denominate possono alienare i terreni di proprietà collettiva di uso civico posseduti dagli stessi: a) agli occupatori, se già edificati b) con le procedure di asta pubblica, se divenuti edificabili. >>;

Il comma 2 della stessa legge regionale così recita: << … L’alienazione di cui al comma 1, lettera a), può essere effettuata a condizione che le costruzioni siano state legittimamente realizzate o che siano condonate ai sensi della normativa vigente in materia di sanatoria di abusi edilizi. Eventuali successioni nel possesso della costruzione non pregiudicano la possibilità di richiedere o di ottenere l’alienzazione ai sensi del presente articolo, che è in ogni caso rilasciata a favore del titolare della costruzione. L’alienazione deve interessare il suolo su cui insistono le costruzioni e le relative superfici di pertinenza fino ad una estensione massima corrispondente alla superficie del lotto minimo imposto dallo strumento urbanistico vigente per la zona in cui ricade il terreno da alienare. La superficie agricola occupata dal richiedente ed eccedente il lotto da alienare deve comunque essere sistemata nei termini e nei modi previsti dalla normativa vigente in materia di usi civici. … >>;

Il comma 3 della stessa legge regionale così recita:

154 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418

<< … Per i terreni di cui al comma 1, lettera b), gli enti possono, prima di procedere alla pubblica asta, attribuire la proprietà di singoli lotti a coloro che detengono gli stessi a qualsiasi titolo e che ne fanno domanda sulla base del prezzo di stima, a condizione che l’assegnatario si obblighi a destinare il lotto all’edificazione della prima casa, ovvero all’edificazione di manufatti artigianali necessari per lo svolgimento della propria attività. >>;

L’art. 1 della legge regionale 18 febbraio 2005, n. 11, così recita: << … in aree sottoposti a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela di parchi e delle aree protette nazionali, regionali e provinciali, dei monumenti naturali, dei siti di importanza comunitaria e delle zone a protezione speciale. >>;

Il comma 20 dell’art. 17 della legge regionale 10 agosto 2016, n. 12, così recita:

<< … A richiesta dell’interessato il prezzo di alienazione può essere rateizzato in dieci annualità con l’applicazione dell’interesse annuo al tasso legale vigente. … >>.

Detta legge, quindi, nella sua globalità, in buona sostanza, dà la possibilità a coloro che hanno edificato abusivamente, presentando regolare domanda di condono edilizio ai sensi delle leggi n. 47/85 s.m.i. od edificato antecedentemente al 1° settembre 1967, o che hanno edificato privi del necessario titolo di proprietà con autorizzazione edilizia, e, quindi, avendo realizzato opere di fatto abusive anch'essi, sulle terre appartenenti al demanio collettivo del Comune di Fiuggi, d’ottenere l'alienazione del fondo su cui insiste la costruzione, la quale determina la privatizzazione dell'area che passa conseguentemente in proprietà del beneficiario di tale procedimento. Il prezzo d’alienazione, ai sensi dell'articolo 1, comma 140 della legge regionale 13 agosto 2011, n. 12 e poi modificato dall'articolo 2, comma 96 della legge regionale 14 luglio 2014, n. 7, modificato dall'articolo 17, comma 17, lettera b), della legge regionale 10 agosto 2016, n. 12, che ha inserito il comma 7 bis all’art. 8 della legge regionale 3 gennaio 1986, n. 1, e da ultimo ulteriormente modificato dall’art. 10, comma 1, punto 5, della legge regionale

155 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 n. 9 del 14 agosto 2017, può essere, mediante autorizzazione rilasciata dalla Regione Lazio, abbattuto: << 7 bis. Il prezzo di alienazione deve essere ridotto fino all’80 per cento dal comune o dalla frazione di comune o dall’università agraria o dall’associazione agraria interessati, quando si tratti di prima casa, purché l’area dell’edificio destinata ad abitazione non sviluppi più di 450 metri cubi. La predetta riduzione si applica, altresì, a coloro che rientrano nell’ipotesi di cui al comma 6. >>.

Infine, l’articolo 10, comma 1, punto c)[290] della legge regionale n. 9/2017, così recita testualmente: << 1. I corrispettivi derivanti dalle affrancazioni dei canoni di natura enfiteutica stabiliti dalle concessioni ad utenza a miglior coltura, dalle trasformazioni in enfiteusi perpetua, dall’affrancazione dei canoni enfiteutici per effetto della liquidazione dei diritti civici e quelli derivanti dalle alienazioni di terreni di proprietà collettiva sono impiegati, secondo il seguente ordine di priorità, per: a) l’acquisizione di terreni di proprietà collettiva; b) lo sviluppo socio-economico dei terreni di proprietà collettiva; c) gli accertamenti e le verifiche demaniali; d) la realizzazione ed il finanziamento di opere o servizi pubblici di interesse della collettività, la manutenzione e la gestione delle opere pubbliche, la redazione di strumenti di pianificazione territoriale; e) il rimboschimento di aree degradate e oggetto di incendi boschivi. 2. I corrispettivi di cui al comma 1 sono versati, dagli enti interessati, presso uno specifico fondo fruttifero a specifica destinazione, della propria tesoreria. 3. L’utilizzo dei corrispettivi di cui al comma 1, per gli scopi di cui al medesimo comma 1, è disposto dall’organo consiliare competente degli enti titolari dei diritti civici. 4. Qualora l’impiego dei corrispettivi di cui al comma 1 non avvenga ai sensi del presente articolo, si applicano le disposizioni di cui all’articolo 8, comma 8 bis. >>.

Lo scrivente perito, detto quanto sopra, nell’interesse dell’Amministrazione comunale e della sua collettività tutta ed in osservanza della normativa vigente, premesso che il Commissariato per la liquidazione degli usi civici di Lazio, Umbria e Toscana, con esplicito riferimento alla << … circolare del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste – Direzione Generale dei Miglioramenti Fondiari e dei Servizi Speciali – Div. X – del 25-1- 1966 n° 1420/170 Posizione A/18 ter. … >>,

290 “Art. 8 bis – Autorizzazione per l’impiego dei corrispettivi e per lo svincolo delle somme investite”.

156 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 all’epoca competente poiché precedente al DPR n. 616/77, in relazione alle procedure per ottenere l’autorizzazione da parte del M.A.F. all’alienazione o al mutamento di destinazione di beni soggetti agli usi civici, ai sensi dell’art. 12, 2° comma ed art. 24, 2° comma della legge 16 giugno 1927, n. 1766, ed artt. 39 e 41 del Regolamento approvato con il regio decreto 26 febbraio 1928, n. 332, precisava che la determinazione del << … corrispettivo pecuniario (prezzo o canone) … >> doveva corrispondere << … al valore effettivo e reale dei beni stessi. … >>.

Aggiungeva, richiamando la suddetta circolare ministeriale, << … che il prezzo di vendita deve corrispondere al valore venale del bene nella sua reale entità, tenendosi conto delle eventuali favorevoli prospettive di incremento per urbanizzazione o valorizzazione turistica, (dedotte le spese di urbanizzazione ed il coefficiente di rischio), nonché dei valori attribuiti ai terreni contigui o della zona da parte dell’Ufficio del Registro ai fini delle imposte per i trasferimenti tra vivi e mortis causa. Il criterio del valore venale deve essere adottato, in via di principio, anche se in singoli casi possano ammettersi temperamenti, in relazione alla imposizione di particolari oneri all’acquirente o alla esistenza di eventuali vincoli o limitazioni su terreni da alienare. … >> ritiene corretto per la determinazione del più probabile Valore di Mercato dei terreni che saranno oggetto d’alienazione[291], detenuti in possesso da soggetti privati, tenuto conto della loro reale situazione e di tutti i principi dell’estimo, dovranno essere trattati alla stessa stregua, sostanzialmente, delle aree fabbricabili[292]. Pertanto, dovrà essere applicato il metodo di stima diretto o

291 Trattasi esclusivamente della valutazione del suolo, poiché quello del soprassuolo è escluso dalla vendita, nel pieno rispetto delle leggi regolanti la particolare materia degli usi civici. 292 Risoluzione del Ministero delle Finanze n. 209/E del 17 ottobre 1997, con cui si precisa il concetto di “area fabbricabile”:  che l’edificabilità non è subordinata all’esistenza di piani particolareggiati, ma all’inserimento nel Piano Regolatore Generale;  che la potenzialità edificatoria delle aree poste al di fuori degli strumenti attuativi particolareggiati, ma comprese in quelli generali, risulta attenuata in quanto possono esserci margini d’incertezza più o meno ampi sull’effettiva utilizzazione futura del suolo. Infatti, al momento del suo inserimento nei piani attuativi, il terreno potrebbe risultare del tutto o in parte destinato alla formazione di spazi inedificabili (strade o verde attrezzato);

157 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 sintetico con cui il valore delle aree sarà stimato come quota percentuale del valore di mercato dell’edificazione. Tale metodo di valutazione si basa sostanzialmente sull’applicazione del valore di mercato di costruzioni ultimate che abbiano una tipologia standard in riferimento a quella effettivamente realizzata sull’area oggetto di stima. Preliminarmente dovrà essere ricavato il valore medio di mercato di un fabbricato ordinario realizzabile sull’area da valutare (Vmp), e poi procedere alla determinazione sintetica dell’incidenza percentuale dell’area (la) sul valore dell’edificazione (generalmente 10%-30%). Dove Vmp = Ve x Slr x S (Ve = valore di mercato dell’edificazione; Slr = superfici lorde residenziali realizzate; S = superficie dell’area). Il valore che così sarà ottenuto non tiene conto del fatto che, per passare dalla situazione d’area edificabile a quella d’edilizia residenziale realizzata, occorrono un certo numero di anni (n) ed un investimento di capitali che, se utilizzato in modo diverso, renderebbe un certo saggio (r) all’investitore, comparabile alla remunerazione di investimenti ordinari a medio termine, pertanto deve essere apportata una correzione facendo ricorso alla formula d’attualizzazione che consente di calcolare il beneficio che dispiegherà il prodotto edilizio all’atto della stima, si avrà: Va = (Vmp x la) : (1 + r)n. Con tale formula sarà possibile stimare il più probabile valore di aree edificate od edificabili sulla base del prezzo di mercato del prodotto edilizio ultimato. Nello specifico, la valutazione sintetica dell’area in questione sarà operata adottando i seguenti criteri e valori con riferimento all’ordinarietà:  Preventivamente dovranno essere accertate le superfici lorde residenziali (Slr) realizzate sul lotto da trattare;

 che tale circostanza non inficia la vocazione edificatoria dell’area, ma influirà eventualmente sulla quantificazione della base imponibile rappresentata dal valore venale in comune commercio.

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 Dovrà essere accertato il valore di mercato d’edilizia abitativa di tipo economico nella zona Vmp. Sulla base delle quotazioni immobiliari più recenti espresse dalla Banca Dati dell’Agenzia delle Entrate per la zona da trattare. Al valore medio dovrà essere applicato un coefficiente maggiorativo (Aggiunta) ed un coefficiente riduttivo (Detrazione);  L’incidenza percentuale dell’area (la) d’applicare sul valore dell’edificazione: 15%;  Il tempo medio previsto per l’attuazione degli interventi edilizi: 5 anni circa;  Infine, per ricavare il Valore dell’area (Va) dovrà essere applicata la seguente formula: Va = (Vmp x la) : (1 + r)n.

Nei casi in cui, l’accertamento della natura collettiva di un terreno edificato od edificabile è intervenuto dopo l’acquisto con atto pubblico, si ritiene che potrà essere applicata la procedura di sistemazione cosiddetta del consolidamento, ai sensi dei comma 6-6 bis-7 dell’art. 8 della l.r. n. 1 del 1986, così come modificati da ultimo dal comma 17, dell’art. 17 della l.r. n. 12 del 2016 e dal comma 1, dell’art. 10 della l.r. n. 9 del 2017: << … 6. Qualora, successivamente all’acquisto di un terreno o di un immobile, effettuato con contratto di compravendita registrato e trascritto, sopravvenga l’accertamento dell’appartenenza del terreno medesimo alle categorie di cui all’art. 39, comma 2, del regio decreto 26 febbraio 1928, n. 332, concernente il regolamento d’esecuzione della legge sul riordino degli usi civici, l’acquirente ha la facoltà di consolidare l’acquisto a titolo oneroso mediante l’affrancazione dei diritti di uso civico. La richiesta dell’acquirente deve essere corredata della copia dell’atto di compravendita e dell’eventuale provvedimento di concessione edilizia. Ricevuta la richiesta, l’ente interessato, con deliberazione a titolo di affrancazione dispone la cessazione definitiva dei diritti di uso civico, a fronte del pagamento di una somma che deve essere ridotta fino all’ottanta per cento del valore del terreno ulteriormente ridotto a 1/5. 7. L’agevolazione di cui al comma 6 si applica altresì quando si tratti: a) di costruzioni od impianti destinati ad attività artigianali di superficie complessiva inferiore ai 1.500 metri quadrati;

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b) di costruzioni od impianti destinati ad attività di commercio di superficie di vendita inferiore a 1.500 metri quadrati, per i comuni con popolazione residente inferiore ai 10.000 abitanti; c) di costruzioni o di impianti destinati ad attività turistico-ricettive ed agrituristiche di superficie complessiva inferiore a 2.000 metri quadrati, e di superficie complessiva inferiore a 2 ettari per le strutture ricettive all’aria aperta e per gli impianti sportivi. …>>. << … 6 bis. Ai fini della determinazione del valore dell’importo dell’affrancazione di cui al comma 6, gli enti titolari dei diritti, avvalendosi dei propri uffici tecnici o dei periti demaniali, approvano con proprio atto deliberativo un criterio estimativo sintetico di base, da adottare per ogni singola istanza. L’ente titolare dei diritti civici provvede alla registrazione e alla trascrizione dell’atto deliberativo presso gli uffici finanziari dello Stato, in esenzione da tasse di bollo, di registro e da altre imposte a norma dell’articolo 2 della legge 1 dicembre 1981, n. 692 (Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 2 ottobre 1981, n. 546, recante disposizioni in materia di imposte di bollo e sugli atti e formalità relativi ai trasferimenti degli autoveicoli, di regime fiscale delle cambiali accettate da aziende ed istituti di credito nonché di adeguamento della misura dei canoni demaniali)”; … >>.

Per le aree di natura collettiva che non sono state interessate da occupazioni o cessioni a vario titolo e, quindi, nella libera disponibilità del Comune di Fiuggi, ritengo sia opportuno proporre la prosecuzione dell’attuale utilizzo, essendo lo stesso dallo scrivente ritenuto, anche alla luce dei vigenti vincoli ambientali e di destinazione, il più vantaggioso possibile. I terreni rimasti in libera disponibilità del Comune di Fiuggi, ai sensi dell’articolo 11 della legge 16 giugno 1927, n. 1766, saranno, in occasione dello svolgimento della “2° fase” della presente Verifica Demaniale, distinti nelle due diverse categorie, ossia sarà redatto il cosiddetto Piano di Massima, che consentirà in seguito alla Regione Lazio d’emettere il necessario provvedimento definito dalla normativa vigente Assegnazione a Categoria.

Per ciò che concerne le terre di proprietà privata gravate dagli usi civici di pascolo, siano esse situate in zona agricola od in zona non più agricola, poiché rese dalla vigente normativa urbanistica edificabili ed edificate di fatto, ai fini della liquidazione dei diritti di uso civico, dovrà trovare applicazione la

160 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 normativa di cui alla legge n. 1766 del 1927 e quella di cui al comma 1 dell’art. 4 della legge regionale n. 1 del 1986 e s.m.i.: << … 1. Sono attribuiti ai comuni le cui collettività sono titolari dei diritti di uso civico le funzioni ed i compiti amministrativi concernenti la liquidazione dei diritti stessi gravanti su terreni privati, i quali, per la destinazione degli strumenti urbanistici generali o loro varianti, oppure, in mancanza di strumento urbanistico generale, in quanto ricedenti in aree urbanizzate come indicate dalla pianificazione paesistica regionale, abbiano acquisito carattere edificatorio. Nel caso in cui la collettività titolare del diritto di uso civico sia rappresentata da un ente diverso dal comune, la richiesta di liquidazione deve pervenire al comune per il tramite dell’ente interessato. … >>.

Per il calcolo dell’ammontare dovuto alla collettività per la liquidazione degli usi civici di pascolo, ai sensi del comma 2 della suddetta legge regionale, dovranno essere applicate le disposizioni contenute negli articoli 5, 6 e 7 della legge n. 1766/27:  l’articolo 5 prevede che: << … il compenso per la liquidazione degli usi civici è stabilito in una porzione del fondo gravato o dalla parte di fondo gravato, da assegnarsi definitivamente al Comune, nel cui territorio il fondo si trova; la porzione di terreno corrisponderà al minimo di 1/8 del fondo, che potrà, secondo le varietà dei casi, essere elevata alla metà, nel caso di diritti appartenenti alla prima classe e secondo le circostanze. >>;  l’articolo 6, stessa legge, stabilisce che la porzione di terreno da assegnarsi dovrà essere determinata non solo sul criterio dell’estensione, ma anche su quello del suo valore;  l’articolo 7[293] stabilisce che:

293 << Stante l’inestinguibilità degli usi civici per non uso, è irrilevante, ai fini della liquidazione, che il loro esercizio sia andato gradualmente riducendosi fino a cessare del tutto anteriormente all’entrata in vigore della legislazione attualmente vigente. È manifestamente infondata l’eccezione di legittimità costituzionale dell’art. 7 l. 16 giugno 1927, n. 1766, che, nello stabilire che la liquidazione degli usi civici sui terreni che abbiano ricevuto dai proprietari sostanziali e permanenti migliorie deve aver luogo mediante imposizione sui terreni stessi di un canone di natura enfiteutica a favore del comune in misura corrispondente alla natura dei diritti soppressi, sancirebbe sostanzialmente l’espropriazione di tali diritti di comproprietà per un interesse meramente privato, in violazione degli artt. 42 e 44 Cost.. L’art. 7, Legge 16 giugno 1927, n. 1766, esenta dalla divisione le terre che abbiano ricevuto dal proprietario sostanziali e permanenti migliorie e dispone che in questo caso la liquidazione abbia luogo mediante attribuzione all’ente rappresentativo della popolazione di un compenso in denaro, costituito da un canone di natura enfiteutica e, cioè, dotato del carattere della realtà, perché garantito dal terreno; lo stabilire se determinate migliorie siano sostanziali e permanenti costituisce apprezzamento di fatto, che,

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<< … Saranno esenti dalla divisione e gravati di un annuo canone di natura enfiteutica a favore del Comune, in misura corrispondente al valore dei diritti, da stabilirsi con perizia, i terreni che abbiano ricevuto dal proprietario sostanziali e permanenti migliorie, ed i piccoli appezzamenti non aggruppabili in unità agrarie. Restano ferme nelle provincie ex pontificie le disposizioni dell’art. 9 r.d. 3 agosto 1891, n. 510, per l’affrancazione, a favore della popolazione di un Comune, di una frazione, o di una associazione agraria, di tutto o di parte del fondo gravato da usi civici, ed il commissario vi provvederà con le norme stabilite dall’articolo stesso, salvi i temperamenti che egli ritenesse convenienti in corrispondenza con i dimostrati bisogni della popolazione. >>.

Per quanto concerne i terreni soggetti all’esercizio degli usi civici di pascolo, relativamente a quelli di non grande entità, non raggruppabili in unità agraria e non confinanti con altri comprensori appartenenti al demanio collettivo del Comune di Fiuggi, fatto che renderebbe impossibile e assolutamente irrazionale un eventuale scorporo in natura di una parte degli stessi, e per aver ricevuto anche sostanziali e permanenti migliorie, sarà proposta la liquidazione degli usi civici mediante l'applicazione dell'articolo 7[294] della Legge n. 1766/27, che testualmente recita: << Saranno esenti dalla divisione e gravati di un annuo canone di natura enfiteutica a favore del Comune, in misura corrispondente al valore dei diritti, da stabilirsi con perizia, i terreni che abbiano ricevuto dal proprietario sostanziali e permanenti migliorie, ed i piccoli appezzamenti ... >>.

Nel caso i terreni non presentino le suddette caratteristiche, sarà proposta la liquidazione mediante scorporo. Per i motivi sopra esposti, nella gran parte dei casi verrà applicata la parte della normativa che prevede la liquidazione degli usi civici di pascolo mediante l’imposizione di un canone annuo in danaro di

se congruamente motivato, si sottrae al sindacato di legittimità >> (Cassazione, 7 aprile 1975, n. 1240, Comune di Cellere c. Bevilacqua, Giur. It., 1975, 1, 1, 1567). 294 << Il compenso spettante al comune per la liquidazione di usi civici, ai sensi dell’art. 7 della legge del 1927, nel caso di terreni esclusi dalla divisione per permanenti e sostanziali migliorie apportatevi dal proprietario va determinato esclusivamente in relazione al valore dell’uso civico estinto e non già in relazione al valore della quota di terreno che sarebbe spettato al comune se si fosse proceduto a divisione >> (Cons. Stato, Sez. VI, 22 luglio 1950, Giur. Cass. Civ., 1950, III quadr., 820; Cons. Stato, Sez. VI, 27 giugno 1950).

162 Perito Agrario Alessandro Alebardi Via Francesco Azzurri, 16 – 00166 Roma Tel. e Fax +39 06.6633418 natura enfiteutica, in misura corrispondente al valore del diritto degli usi civici da liquidare. Si precisa che, alla luce della normativa regionale di cui all’art. 4 della legge regionale n. 1 del 3 gennaio 1986 e s.m.i., nel caso in cui trattasi di fondi di natura urbanistica edificabile, la competenza amministrativa è stata subdelegata ai comuni e, nel caso specifico, al Comune di Fiuggi. Alla luce delle direttive emanate recentissimamente dal competente Ufficio usi civici della Regione Lazio, << … ai fini della determinazione dell’importo della liquidazione, occorre far riferimento al valore del terreno riscontrabile dal Valore Agricolo Medio riferito alla tipologia della coltura in atto o facente comunque riferimento alla coltura prevalente del comprensorio. … >>, ed in analogia con precedenti procedure di simile tenore, sarà stabilito che il valore degli usi civici di pascolo da liquidare potrà essere espresso in maniera congrua nella misura di 1/5 del valore del Valore Agricolo Medio espresso dall’Ufficio del Territorio di Frosinone (ultima annualità disponibile) – Regione Agraria n. 1 – in relazione alla reale qualità del fondo, con la possibilità d’apportarvi una aggiunta od una detrazione al massimo del 20% in relazione alle caratteristiche intrinseche ed estrinseche dello stesso.

Infine, alla luce della documentazione rinvenuta, devono essere necessariamente approfondite le seguenti questioni: - il Decreto M.A.F. del 21 giugno 1942 autorizzava << … la permuta, già effettuata dal Comune di Fiuggi, di due appezzamenti di terreno demaniale, di cui nelle premesse del presente decreto, della complessiva estensione di mq. 24.000 circa, distinti in catasto al foglio N. 28, particelle 325/175, fermo restando il vincolo idrogeologico su di essi esistente. >>.

Sostanzialmente, veniva autorizzata – a sanatoria – la cessione sancita dagli atti del 21 giugno 1936 e del 31 maggio 1939 da parte del Comune di Fiuggi in favore del sig. Giustino SANTESARTI del terreno allora

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riportato nel N.C.T. al Foglio 28[295] con le particelle 175 e 325, della superficie complessiva di Ha. 2.81.10. A causa delle scarse notizie che è stato possibile reperire, non è stato possibile accertare con sicurezza l’esatto comprensorio terriero ceduto in permuta dal sig. Giustino SANTESARTI al Comune di Fiuggi, il quale per l’effetto è da ritenere appartenente al demanio collettivo; - la concessione in enfiteusi perpetua di parte dell’ex mappale 1771 della Sezione 2° del Cessato Catasto, statuita con atto del Notaio SEVERA del 6 giugno 1884, deve essere ulteriormente verificata; - le affrancazioni irrituali effettuate dall’allora Pretura di Alatri che hanno interessato in epoca non molto lontana molti terreni appartenenti agli Assetti Fondiari Collettivi e mai concessi ad alcun titolo in enfiteusi ai cittadini fiuggini o terreni di proprietà privata gravati dagli usi civici di pascolo; - il mutamento di destinazione d’uso o sdemanializzazione “a sanatoria” per quelle terre appartenenti agli Assetti Fondiari Collettivi non sottoposte alle regolari procedure previste dall’art. 12 della legge n. 1766 del 1927.

Con quanto finora esposto, chiarito ed illustrato, lo scrivente Perito Demaniale perito agrario Alessandro ALEBARDI ritiene di avere espletato esaurientemente la prima parte (“1° Fase”) dell’incarico affidatomi dalla Regione Lazio, e fin d’ora, mi dichiaro disponibile per fornire eventuali chiarimenti ed integrazioni.

295 All’attualità nel Foglio 39.

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Roma, 30 settembre 2017

IL PERITO DEMANIALE P.A. ALESSANDRO ALEBARDI

Allegati c.s..

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