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Italiano Digitale 07.Pdf Italiano digitale VII, 2018/4 (ottobre-dicembre) - p. II Italiano digitale, periodico trimestrale dell’Accademia della Crusca ISSN: 2532-9006 DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Marazzini DIRETTORE TECNICO Marco Biffi COMITATO SCIENTIFICO Claudio Marazzini Aldo Menichetti Giovanna Frosini Paolo D’Achille Giuseppe Patota Marco Biffi COMITATO DI REDAZIONE Simona Cresti Lucia Francalanci Angela Frati Vera Gheno Stefania Iannizzotto Ludovica Maconi Matilde Paoli Raffaella Setti Cristina Torchia ILLUSTRAZIONI Barbara Fanini Accademia della Crusca Via di Castello, 46, 50141 Firenze FI [email protected] Italiano digitale VII, 2018/4 (ottobre-dicembre) - p. III Sommario EDITORIALE Tranquillezza 48 Editoriale del direttore 1 Vittorio Coletti Marco Biffi 1 Cicerone, Mecenate, Anfitrione e Mentore. E quando sono donne? 51 CONSULENZE LINGUISTICHE Paolo D’Achille Disconoscere, misconoscere, sconoscere 3 Paolo D’Achille Un esempio di intolleranza (e variazione) linguistica: Siamo malfidenti, malfidanti, malfidati o malfidi? 6 l’accento tonico di salubre 55 Paolo D’Achille Salvatore Claudio Sgroi Possiamo trasmettere un testo cartaceamente Vecchio come il cucco 57 oppure no? 8 Miriam Di Carlo Paolo D’Achille I capelli si asciugano con il fon, il fono o il phon? 62 Per rispondere, abbiamo risposto 11 Sara Giovine Rossella Varvara Doni, presenti, regali, pensieri, omaggi: Inputare, imputare, inputtare, immettere… dati! 15 cosa ci scambiamo in questo Natale? 65 Raffaella Setti Luisa di Valvasone Si può dire melenzana e melenzane? 17 Antonio Vinciguerra LA CRUSCA RISPOSE Romantico o romanticista? Stranizzare / stranizzarsi 71 Decadente, decadentista o decadentistico? 19 Giovanni Ruffino Vittorio Coletti Si dice arancino o arancina? 74 Questa risposta vi sconfinfera? 22 Stefania Iannizzotto Matteo Mazzone Vi invitiamo *IL* brindisi di Capodanno! 77 Il potere degli astri: congiunzione o Marco Gargiulo congiuntura astrale? 26 PAROLE NUOVE Ilde Consales Gialloverde 79 Creepypasta: una risposta che fa paura 28 Paolo D’Achille Luisa di Valvasone Le nuove frontiere dell’odio: gli hater in rete 85 Claustrofobo e claustrofobico? 31 Vera Gheno Claudio Giovanardi Skillato, esperienziato o dotato di skill? 88 Sulla correttezza dell’usare due pesi e due misure 32 Lucia Francalanci Miriam Di Carlo Un’abbuffata di neologismi treccaniani 99 L’omissione di preposizioni: Salvatore Claudio Sgroi dieci anni in Sardegna 37 Massimo Cerruti ARTICOLI Avere da o avere a + infinito? 39 Il Vocabolario dinamico dell’italiano moderno Sara Giovine rispetto ai linguaggi settoriali. Proposta di voce Il recupero del verbo ricuperare 41 lessicografica per il redigendo VoDIM 101 Alice Mazzanti Claudio Marazzini, Ludovica Maconi Troppo pochi, non troppi pochi 45 Il Vocabolario dinamico dell’italiano moderno Claudio Giovanardi e il linguaggio della politica. “parlamentare”. Proposta di voce lessicografica per il Benvenuti all’Accademia della Crusca 46 redigendo VoDIM 121 Giuseppe Patota Riccardo Gualdo Italiano digitale VII, 2018/4 (ottobre-dicembre) - p. IV Scritti e discorsi del Cattolicesimo sociale: Il Presidente del Consiglio dei Ministri tre casi lessicografici 133 visita l’Accademia della Crusca 171 Claudia Tarallo Claudio Marazzini Approssimazioni al VoDIM 139 L’italiano internazionale della Chiesa cattolica: Manuel Barbera la voce della Curia romana 177 Dietro le quinte di ArchiDATA, Mons. Paolo Rizzi dal computer del programmatore 160 NOTIZIE Michele Lavezzi Notizie dall’Accademia 181 TEMI DI DISCUSSIONE A cura del comitato di redazione Segnali di ottimismo linguistico 166 Bibliografia della Consulenza linguistica 185 Claudio Marazzini Italiano digitale VII, 2018/4 (ottobre-dicembre) - p. 1 EDITORIALE | ARTICOLO GRATUITO Editoriale del direttore Marco Biffi l numero 7 di “Italiano digitale” è denso di risposte a quesiti (ben 21), che come al solito ruota- no intorno a dubbi legati alle incertezze sulla struttura e sul lessico della nostra lingua, ma che Ispesso ne sottolineano la vitalità nel reagire a nuove esigenze e sollecitazioni della società che la usa. Così, nell’era della digitalizzazione della documentazione (imposta anche alle amministrazioni) non stupisce che non si debba più specificare che un testo possa essere trasmesso digitalmente, ma piuttosto che lo si faccia o debba fare cartaceamente. Continua a essere viva l’attenzione degli italiani al patrimonio linguistico regionale e dilettale, che sempre più emerge nell’uso comune come possi- bile arricchimento della lingua standard. E uno spazio ampio trovano sempre le locuzioni e i modi di dire, come usare due pesi e due misure e vecchio come il cucco. Se può, la redazione dedica sempre una scheda ad argomenti collegati a particolari periodi e festività: così in occasione del ponte di Hallowe- en e Ognissanti è stata proposta la risposta ai quesiti su creepyapsta, e nel consueto congedo prenata- lizio quella su doni, presenti, regali, pensieri, omaggi. Come sempre quelli qui proposti sono solo alcuni assaggi per introdurre al ricco menu dell’indice; da scorrere – e questo vale per tutte le rubriche, ma in particolar modo per quelle dedicate a “Consulenze” e “Parole nuove” – con la consapevolezza che il fatto che l’Accademia della Crusca si occupi di un fenomeno non è uno “sdoganamento”, come capita ormai sempre più spesso di leggere sui giornali, ma una forma di attenzione e di cura nei confronti della nostra lingua perché possa essere sempre vitale, e nei confronti di chi la usa perché lo faccia in modo consapevole. Alle 1483 domande giunte alla redazione nel trimestre, oltre che sul sito, sono state date 259 risposte via mail. Nella rubrica “La Crusca rispose” si chiude l’excursus sulle parole regionali con le risposte legate alle isole: su Stranizzare / stranizzarsi, sulla forma da preferire tra arancino e arancina, sull’uso di invitare nell’italiano regionale della Sardegna. La sezione dedicata alle “Parole nuove” ospita gli articoli dedicati a gialloverde, hater, skill. In via del tutto eccezionale, accanto agli articoli dedicati a singole parole, in questo numero ospitiamo nella rubrica anche una recensione che Salvatore Claudio Sgroi dedica al volume dei Neologismi della Trec- cani uscito nel 2018. Come nel precedente numero, anche in questo la sezione degli articoli è a carattere monografico ed è dedicata a uno dei grandi progetti strategici dell’Accademia della Crusca: il Vocabolario Dinamico dell’Italiano Moderno (VoDIM). Il VoDIM rappresenta il ritorno dell’Accademia alla diretta attività les- sicografica dopo la sospensione dei lavori della quinta impressione nel 1923, e si collega a due PRIN diretti a livello nazionale dal Presidente Claudio Marazzini: il PRIN 2012 Corpus di riferimento per un Nuovo Vocabolario dell’Italiano moderno e contemporaneo. Fonti documentarie, retrodatazioni, innovazioni, a cui hanno partecipato numerose Università italiane (Piemonte Orientale, Milano, Genova, Firenze, Cita come: Marco Biffi,Editoriale del direttore, “Italiano digitale”, VII, 2018/4, p. 1. Copyright 2018 Accademia della Crusca Tutti i diritti riservati Italiano digitale VII, 2018/4 (ottobre-dicembre) - p. 2 Viterbo, Napoli, Catania) e il CNR (in particolare l’ITTIG); e il PRIN 2015 Vocabolario dinamico dell’i- taliano post-unitario, ancora in corso, a cui partecipano le stesse Università con l’aggiunta di quella di Torino. I cinque contributi qui presentati costituiscono la versione cartacea di relazioni presentate nel corso del convegno del gruppo di ricerca nazionale dal titolo La lingua degli scienziati italiani e il VoDIM. La situazione e le proposte per il Vocabolario dinamico rispetto ai linguaggi settoriali, che si è tenuto il 16 luglio 2018 presso l’Accademia. Alcuni contributi allargano il discorso rispetto al tema centrale in direzione di una riflessione più ampia sul progetto e testimoniano il vivo dibattito all’interno del gruppo in merito alle scelte lessicografiche di fondo e alle soluzioni pragmatiche possibili all’interno dei confini del PRIN. Tre i “Temi di discussione” presenti in questo numero. Il primo di essi, del Presidente Claudio Ma- razzini, invita a riflettere su due «segnali di ottimismo linguistico»: il discorso del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in occasione della visita a Washington al Presidente Trump, tenuto in italiano e introdotto da una breve introduzione di ringraziamento e di saluto in cui il Presidente dichiarava di non voler rinunciare al privilegio di parlare nella sua bella lingua; e la volontà della re- dazione e del comitato scientifico della rivista “Asimmetrie” dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucle- are di usare un traducente italiano per Multimessenger Astronomy, per stabilire il quale si sono rivolti all’Accademia. Sono due segnali davvero importanti perché restituiscono forza alla nostra lingua in due ambiti fondamentali quali la lingua ufficiale dello Stato e la lingua scientifica, due ambiti in cui l’abbiamo vista messa in discussione troppo spesso negli ultimi tempi (sui segnali di pessimismo ci si era soffermati all’interno di due temi proposti nel numero 4 di “Italiano digitale”). Sempre a firma del Presidente è un “Tema” del tutto particolare: il discorso pronunciato in occasione della visita del Presidente del Consiglio all’Accademia il 9 ottobre 2018. Anche il terzo “Tema” è inusuale: è stato infatti eccezionalmente scritto non da un accademico, ma da Monsignor Rizzi, Officiale della -Se greteria di Stato di Sua Santità. Si tratta dell’intervento dedicato all’uso dell’italiano all’interno della Curia pronunciato il 22 ottobre
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