Milano Città, Attraverso La Nomina Di Loro Rappresentanti Nel Consi- Che Portò Al Consolidamento Delle Posizioni Già Acquistate Glio Dell’Arcivescovo
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RegioneLombardia Direzione Generale Cultura Servizio biblioteche e sistemi culturali integrati FRONTESPIZIO LEISTITUZIONISTORICHE DELTERRITORIOLOMBARDO XIV-XIXsecolo progetto CIVITA Milano lacittà Milanoágiugno2000 I progettoCIVITA Leistituzionistorichedelterritoriolombardo direzione generale Roberto Grassi consulenza archivistica e revisione editoriale Mario Signori progettazione tecnica e direzione operativa Michele Giordano organizzazione Consorzio Archidata · Milano LeistituzionidellacittàdiMilano redazione dei profili istituzionali particolari Katia Visconti: dall’età comunale all’età delle Riforme Giorgio Sassi: periodo napoleonico Antonio Orecchia: dalla Restaurazione all’Unità (coordinamento di Paolo Pozzi · CAeB · Milano) © 2000 · Regione Lombardia Si autorizza la riproduzione della presente opera con il vincolo della completa citazione della fonte II SOMMARIO SOMMARIO Il progetto CIVITA, di Roberto Grassi .......... V Le istituzioni storiche del territorio lombardo. Milano · la città........................................20 Presentazione, di Mario Signori ................ 1 Nota tecnica, di Michele Giordano.............. 8 Riferimenti generali..............................160 Premessa ............................................................. 8 Riferimenti archivistici .................................. 160 I profili istituzionali ........................................... 8 I riferimenti critici ........................................... 10 Riferimenti legislativi .................................... 161 L’indice ............................................................. 11 Riferimenti bibliografici ................................ 175 Nota introduttiva, di Antonio Orecchia, Giorgio Sassi, Katia Visconti ...................... 13 Indice dei toponimi e delle istituzioni...................................179 Elenco sistematico delle istituzioni storiche ........................ 15 Sigle e abbreviazioni ............................184 III ILPROGETTOCIVITA RobertoGrassi ILPROGETTOCIVITA Il progetto di schedatura delle istituzioni storiche Il risultato di questo lavoro di progetto e di ricerca nasce in origine come una esigenza da parte della co- è stata la pubblicazione di due volumi in edizione munità archivistica lombarda di poter disporre di uno provvisoria – relativi alle istituzioni delle provincie di strumento di supporto per una compilazione metodo- Bergamo e di Brescia – che sono stati presentati al logicamente omogenea degli inventari archivistici, in pubblico nel giugno del 1997. La benevola accoglien- particolare di quelli delle istituzioni. Tale esigenza, za riservata a queste due pubblicazioni ha incoraggia- che l’utilizzo dell’informatica nel lavoro archivistico to il completamento dell’opera che viene ora pubbli- aveva contribuito a evidenziare, venne resa esplicita cata al completo e in una veste meno provvisoria. ed affrontata all’interno di un seminario dal titolo La Presentazione e la Nota tecnica illustrano sia le Standard, vocabolari controllati, liste d’autorità che principali caratteristiche dell’impianto concettuale si tenne a Milano nel maggio del 1994 e a cui segui- del lavoro sia le modalità di esposizione delle infor- rono alcune giornate di approfondimento ed esercita- mazioni raccolte. Qui vorrei solo brevemente ricorda- zione pratica sui temi delle liste controllate. Nel corso re come l’obbiettivo del progetto non è limitato alla di quelle giornate, in seguito anche ad un dibattito produzione di una mera lista – per quanto articolata e tutt’altro che rituale, venne formulata l’idea di dare complessa – ma intende abbinare ad essa succinti pro- vita ad una iniziativa di respiro regionale volta ad ela- fili delle varie istituzioni censite. Si è ritenuto utile af- borare una sorta di lista controllata delle istituzioni fiancare agli elementi puramente identificativi una lombarde che fosse utilizzabile nella produzione dei breve nota sulle competenze, sulla organizzazione in- mezzi di corredo relativi ai complessi archivistici pro- terna e su altre informazioni ritenute interessanti se- dotti dalle istituzioni e conservati negli archivi. Si co- gnalandone le fonti archivistiche, normative e biblio- grafiche. Abbiamo cioè pensato ad uno strumento stituì pertanto una piccola task force (composta, oltre informativo utile non solo agli archivisti (per la com- che da chi scrive, da Michele Giordano, Loris Rizzi, pilazione ed il controllo degli indici inventariali) ma Maurizio Savoja e Mario Signori) che cercò di defini- anche, e soprattutto, agli utenti degli archivi: una spe- re un modello per la raccolta e l’organizzazione dei cie di mappa per orientare chi si accosta alla ricerca dati. Quel modello è stato poi adeguatamente svilup- nella complessa trama che istituzioni di vario genere pato, integrato e corretto da parte dei colleghi archivi- e natura hanno disegnato sul territorio regionale in ol- sti che hanno successivamente partecipato alla fase tre cinque secoli di storia. Per assecondare ancor me- operativa della raccolta dati. Parallelamente al model- glio questo bisogno di informazioni si è pensato an- lo è stata sviluppata altresì un'applicazione informati- che di premettere al risultato del lavoro di ricerca e ca studiata espressamente per la raccolta sistematica schedatura relativo a ciascuna delle province censite delle informazioni. un insieme di Profili istituzionali generali in grado di V Roberto Grassi inquadrare sistematicamente le istituzioni che nella mappa delle istituzioni lombarde che presentiamo, realtà della Lombardia hanno avuto maggiore rilievo così ricca per molti versi ma così scarna per molte al- e continuità. tre ragioni. Va detto subito che le informazioni presenti nel La provvisorietà di questo lavoro, d'altra parte, volume si riferiscono ai soli enti ed organi della am- poggia anche su altre ragioni, altrettanto valide quan- ministrazione locale e di quella periferica statale. Si to le prime. Non è ragionevole pensare, infatti, che tratta di una messe di dati molto ricca, ma occorre an- tutto il patrimonio di informazioni raccolto nello svol- che avvertire che le testimonianze spesso lacunose e gimento del progetto CIVITA possa trovare la propria la frammentarietà delle fonti consultate hanno fatto sì unica destinazione in una pubblicazione a stampa che le informazioni qui presentate si prestino a possi- come quella che presentiamo. Già quando il progetto bili arricchimenti, integrazioni e rettifiche. O almeno muoveva i suoi primi passi non era difficile intravve- questo è il nostro augurio: riteniamo infatti che, so- dere la possibilità di diffondere le informazioni che si prattutto con il progredire degli interventi di riordino incominciavano a raccogliere tramite mezzi che non e inventariazione delle fonti archivistiche locali, si fossero solo la carta stampata, ovvero l’informatica e possa ampliare e approfondire la conoscenza sulla vi- la telematica. Oggi, a cinque anni di distanza, quella cenda storica delle istituzioni lombarde. possibilità è diventata una realtà che nessuno può più Nulla è detto in questo lavoro, d'altra parte, riguar- ignorare, e soprattutto la distribuzione telematica rap- do ad altre tipologie istituzionali, in primis alle istitu- presenta un canale di diffusione delle informazioni zioni periferiche delle amministrazioni giudiziarie e del tutto complementare alla stampa, ma più econo- finanziarie dall’epoca napoleonica in poi, agli enti as- mico, più flessibile e soprattutto rinnovabile. sistenziali e a quelli religiosi. Questa è una delle ra- Probabilmente dovremo abituarci a non pensare gioni che ci hanno indotto a parlare, qualche riga so- più in termini di pubblicazione provvisoria o pubbli- pra, di una veste meno provvisoria con cui viene cazione definitiva di un’opera, come siamo stati abi- presentato il lavoro, e non certo di una veste definiti- tuati a fare finora, ma semplicemente di pubblicazio- va. Molte ricerche potrebbero – e dovranno, ci augu- ne in corso. Il progetto CIVITA non fa eccezione a riamo – essere avviate, infatti, per completare questa questa tendenza. VI PRESENTAZIONE MarioSignori PRESENTAZIONE Nelle sue linee programmatiche il progetto CIVITA gono le descrizioni dei complessi documentari nei è stato finalizzato fin dalle origini al raggiungimento corredi archivistici seguendo particolari regole volte a di due obiettivi: quello di condurre un censimento si- conferire una maggior chiarezza e uniformità alle in- stematico di enti e dei loro organi che hanno esteso le formazioni. loro competenze sul territorio lombardo, e quello di Tra le opzioni significative previste da alcuni di raccogliere una serie di notizie biografiche sui sogget- tali modelli vi era quella di adottare descrizioni dei ti censiti presentandole in volumi corredati da indici complessi documentari conservati negli archivi strut- strutturati per facilitarne la consultazione. Punto foca- turate su più livelli, che doveva consentire di collocare le del progetto sono stati l’elaborazione di un traccia- in sedi diverse e autonome fra loro l’insieme delle in- to informativo e la successiva realizzazione di un ap- formazioni sul contesto della produzione documenta- plicativo che fosse utilizzabile dagli schedatori per la ria e sulla biografia degli enti produttori di archivi, e raccolta, la selezione e l’elaborazione dei dati, e che, l’insieme dalle informazioni riguardanti la struttura e al contempo, consentisse la produzione dei volumi e l’organizzazione fisica delle serie e il contenuto dei la generazione degli indici. Il progetto era nato ini-