voce di blenio GENNAIO 2018/8-9

La conta delle persone VOCE DO SSIER - 45 Grafico 9: ecco un esempio di quest'ultimo caso.

Presento quanto fatto per l’attuale comune di Acquarossa basandomi sulle registrazioni dei decessi La parte al disotto del 100% significa assenza maschile, quindi emigrazione stagionale. Rientro a effettuate dai vari curati, nella maggior parte dei casi con l’annotazione, talvolta apparentemente solo febbraio-marzo (con timido parziale rientro per le feste) e ripartenza tra agosto-settembre, a Malva - stimata , dell’età al decesso. I dati raccolti (circa 14'000 decessi per Acquarossa) sono stati inseriti in glia e Semione anche prima. una banca dati e quindi analizzati tramite programma informatico da me sviluppato. Il metodo utiliz - Un po' di storia bleniese in numeri Questo periodo (1801-1840) corrisponde alla massima emigrazione invernale un po' per tutti i Co - zato no n può che far capo ad elaborazione elettronica. muni, salvo Olivone che rispetto al precedente periodo (1761-1800, vedi grafici in Cancelleria) è in Per ogni anno si sono ricercati gli individui nati prima e deceduti in quell’anno o dopo (in pratica una notevole calo. specie di “censimento” all’1. di gennaio). Schematicamente, per calcolare ad esempio la popolazione Contributi dall'archivio informatico del Comune di Acquarossa per l'anno 1730: Il grafico 10 è stato desunto dai vari dati sui concepimenti: Carl'Antonio è morto nel 1742 all'età di 25 anni. Quindi nel 1730 è pre - di Adriano Rodesino, fisic o sente, e lo conto. Il termine “Massa” di assenza maschile è arbitrario: è la somma dei valori di assenza dei vari mesi ᪬᪫᪫᪫᪫᪫᪫᪫᪫᪫᪫᪫᪭ SpesCso le età dei d ecessi d ei b ambi ni fra 0 e 7 a nni v enivano ge nerica - al disotto della percentuale uniforme (100%) del grafici di assenza maschile ossia l’”area” fra le cur - vita di Car l' Antonio ՝ menSte indic at e co l te rmine “ infr a septenn ia” . I n q uesti casi ho as sunto ve al disotto della linea orizzontale del 100%. Nas cita Dec es so Questo grafico mi sembra dia un’immediata visione dell’ emigrazione stagionale nelle località pre - 1730 per etssi un'et à abba stanza plaus ibi le di 3 anni . Per mo tivi di spa zio mi limiterò alla presentazione di alcune statistiche scelte fra quelle allestite per la totalità degli ex-Comuni della Valle. Spero che riescano a suscitare interesse ____|_____|_____|___ se in considerazione e nei vari periodi. 1735 ՛ di 3 anni. e a invogliare ad effettuare una visita presso la Cancelleria di Acquarossa. Previo appuntamento, è proprio qui che sono consultabili su computer tutte le ricerche eseguite. Ad esempio si può osservare: Il metodo utilizzato porta a valori di popolazione leggermente per difetto in quanto: Premetto che non sono un demografo. I miei lavori non hanno pretesa di valenza storico-scientifica. Ma proprio per questo possibili discussioni o critiche mi sarebbero molto utili. - la precoce emigrazione di Olivone che raggiunge il massimo g ià n ella prima metà del 1700, con vi - A) non tiene conto delle registrazioni dei decessi senza indicazione dell’età, puntualmente redarguite stoso calo in seguito dagli ispettori (vicari foranei) preposti. Più che dall'epoca dipendono dalla sensibilità del singolo - la forte emigrazione a già a partire dalla seconda metà del 1700 e rimasta notevole curato. L’analisi del peso percentuale di queste omissioni non mi sembra tale da meritare correzio - I valori minimi a inizio '800, per i motivi sopra accennati, li aspettavo. Ovviamente gli impressionanti la febbra muta!”), 1835 (violentissima a , vaiolo o forse colera come in Italia in quell’anno), anche in seguito ni; in effetti le stesse (salvo anni con situazioni particolari: buzze ecc.) sono inferiori al 2%. valori scaturiscono a causa dell’elevata mortalità infantile di quel tempo. 1868 (buzza a ), e poi: 1767, 1776, 1807-1808, 1822, 1867, ... ,1918 (la famosa grippe spa - - il massimo assoluto di emigrazione a nella prima metà del 1800 gnola). - il massimo per Semione e per Malvaglia attorno a metà del 1800. Poi, gradatamente, l'emigrazione B) Il metodo utilizzato implica pure l’omissione dei bambini morti prima dei 6 mesi (e registrati con Si osserverà come l’epidemia del 1807 abbia colpito violentemente soprattutto gli anziani, e partico - stagionale lascia il posto a quella di lunga durata (Bruxelles e Parigi in primis) Età = 0 anni); anche qui la correzione risulta superflua. Queste morti solo in particolari anni con Speranza di vita larmente a Leontica. - la relativamente contenuta emigrazione globale per Aquila . forti epidemie superano le 20 unità (media annuale = 7.8). Grafico 3: il calcolo della “Speranza di vita” qui utilizzato non fa uso degli strumenti probabilistici C) Ovviamente non sono in grado di quantificare i decessi non registrati; salvo qualche eccezione, la comunemente utilizzati nella demografia ortodossa; del resto il campionario non sarebbe stato suffi - Grafico 7: nel Comune di Blenio la calamità del 1798 è ancora più tremenda. E quella del 1807 è po - Conclusione diligenza dei curati sembra globalmente eccellente. cientemente numeroso. Ho in pratica rubato alla matematica il termine “Speranza di vita” utilizzan - co meno. dolo per valutare quanti anni mediamente poteva sperare di vivere un neonato. Con quanto sopra esposto spero di aver invogliato qualche ricercatore, o comunque appassionato di Grafico 1: popolazione residente nell’attuale comprensorio del Comune di Acquarossa: Grafico 8: a Malvaglia appare in modo impressionante l'epidemia del 1807. Non compare per nulla storia locale, a voler effettuare una capatina presso la Cancelleria di Acquarossa per scoprire altri gra - Grafico 4: risulta comunque che il grafico della speranza di vita, almeno per i maschi, possa integrar - quella del 1798. La “romanzina” del vicario Fontana al curato Genzoni fa capire che a quest'ultimo fici più specifici. Il computer si trova nella sala del Municipio, che pertanto è necessario sia libera. Qualche considerazione: si (sfociare) abbastanza bene con la curva riferita all’intera Svizzera (vedi Annuario statistico 2009, piaceva poco scrivere... I dati dal 1798 al 1806 furono ricos truiti a posteriori dal parroco Navone e poi Ecco perché occorre fissare un appuntamento con i responsabili della cancelleria. Chissà, nella nuo - L’ aumento di popolazione tra il 1700 e il 1750 più o meno marcato in tutti gli ex-comuni è certamente Ufficio federale di statistica). dal parroco Ghezzi. E quindi ricordarsi delle morti, specie se bambini... va Casa comunale si potrebbe destinare uno spazio adibito ad archivio in cui recarsi per effettuare la reale ma forse anche influenzato dalle sempre più puntuali registra zioni dei curati (meno omissioni). consultazione e magari anche raccogliere i documenti cartacei situati nelle sedi più a rischio di incu - Il minimo a fine '700: le calamità la fanno da padrone, in particolare l'impressionante epidemia del La mortalità infantile Analisi emigrazione stagionale in Valle di Blenio ria. 1798, forse vaiolo (si veda più sotto). L' aumento durante il secondo quarto dell'800: probabilmente è dovuto all'introduzione della patata Grafico 5: il periodo 1800-1849 è decisamente infausto. L’ impressionante percentuale di infanti (metodo di analisi desunto da Luigi Lorenzetti, “Carte che vivono ”, pag.205) Un appello (ca. 1820), come suggerito anche dagli storici Lorenzetti e Ceschi e alla conseguente drastica diminu - morti a è praticamente dovuta all’epidemia del 1814 e a Ponto Valentino a quella del zione dei rischi di carestie. 1798. (vedi “Ricerca di epidemie” presso la Cancelleria). L’anomala configurazione della cur va di Il metodo consiste nel “contare” le nascite per ogni me se, ricalcolarle tenendo in considerazione i Sono spariti diversi registri: a Malvaglia, tutti quelli che concernono il periodo prima del 1700, a Ca - Castro è quasi certamente dovuta all’esiguo volume statistico dei dati. Proprio per Castro i diligenti giorni dei vari mesi e produrne la percentuale (100% corrisponde a quella che si otterrebbe se le na - stro tutti i registri comunali e a Torre il primo registro comunale. È possibile che tutti questi preziosi Sulla poca affidabilità delle statistiche che i segretari comunali spesso apponevano alla fine dei regi - curati del ‘600, che annotavano anche i decessi dei bambini (a differenza di quelli di Leontica che in - scite fossero distribuite uniformemente durante tutto l'anno). Infine il mese di nascita viene sostituito documenti giacciano in qualche soffitta all'insaputa dei proprietari stessi. Ecco, una piccola ricer ca stri comunali, così come a quelle fornite da alcuni storici in base a documenti dell'epoca lontana, fac - vece in quel periodo tendevano ad ometterli..., vedi curva tratteggiata), permettono di evidenziare la con quello di concepimento (9 mesi prima). nelle vostre case potrebbe essere di immenso valore! cio riferimento a “Considerazioni generali sul calcolo della popolazione” sempre alla Cancelleria di notevole mortalità infantile prima del ‘700. Acquarossa. Ho trovato una notevole maggiore mortalità infantile dei maschi rispetto alle femmine, in particolare Sempre nella Cancelleria di Acquarossa si possono esaminare i grafici suddivisi per località/periodo Grafico 9 1801 -1840 : Nasci te / mesi (x← = mesi conce pime nti) prima del ‘900: ciò potrebbe dipendere dal fatto che forse i parroci poco si preoccupavano del sesso e periodo/località. E per gli altri ex-comuni della Valle? Qualche problema l’ho incontrato con Olivone e Malvaglia . Ad dei neo nati morti (in certi casi s emplic emente defin iti “i nfanti”) per cui il “figlio di ...” (quindi per noi un ifo rme Sem ione Olivone si registra una sorprendente forte immigrazione dalla Leventina (Quinto, Airolo, Anzonico, maschio) poteva loro bastare; la mia sensazione, che rimarrà evidentemente tale, non trova questa )

e Dong io Acqu arossa: "Sp eranza di vita" all a nascita m ecc., da fine '700), dalla Croara (Lucomagno, già da metà '700) e anche dalla Bergamasca e dalla Bre - supposizione molto attendibile, e che forse i maschi, già alla nascita, non costituivano per niente (ai r 200 o f i Ponto 60 n Valent ino sciana (per tutto l’800 e anche dopo). Di tutta questa gente deceduta ad Olivone, ma manifestamente tempi!) il sesso forte... u Aqu ila e l non nata ad Olivone, il nostro metodo non può tener conto. Ecco allora che i dati presentati assumono a masc hi femmi ne u Oli vone 50 n 150 n valori pesantemente per difetto e forse solo l'andamento del grafico può essere di qualche utilità. a Ma lvag lia La ricerca delle calamità (epidemie, carestie, 'buzze', valanghe) e

A Malvaglia la problematica è ancora diversa: la ben nota fortissima emigrazione permanente in n o i 40 z Francia, Parigi in particolare, soprattutto nella seconda metà dell''800, fa sì che molte morti avvenute Presentando i decessi per anno, ecco qualche esempio: Grafico 6 u b i e

l r 100 i t h c s i all'estero non sono rintracciabili nei registri parrocchiali o, se lo sono, mancano spesso dell'età e s a

30 d

Grafico 4 m = quindi non sono utilizzabili dal mio metodo. Ecco quindi che anche a Malvaglia i dati vengono calco - Appaiono immediatamente evidenti le maggiori calamità: 1743 (ovunque molto forte, un po’ meno a a z % n

e 0 s 0 lati, almeno per questo periodo, con forte difetto. Corzoneso), 1753 (fortissima a Corzoneso, non rilevata a Prugiasco per probabile omissione di regi - Grafico 3 s

20 a 1 50

(

- - % strazioni), 1758 (buzza di Dongio: di uno solo dei 34 sepolti si conosce l’età, per cui sono presentati - - - L'età media dei decessi tutti come maggiori di 7 anni), 1798 (probabile epidemia di vaiolo: impressionante a Ponto Valentino, 10 < Castro e Dongio; non registrata a Corzoneso a causa di 6 pagine strappate nei registri), 1814 (fortis - 0 123456789101112 Grafico 2: per par condicio presento il grafico relativo al Comune di Blenio, che non differisce molto sima a Prugiasco, e stranamente a Dongio qualche tempo prima!), 1834 (forte a Ponto Valentino, pro - 0 da quelli delle altre f razioni dell a Valle. babilmente vaiolo, come scrive in modo strano il curato Don Bartolomeo Gianella: “viva il vajolo, e 171 0-175 9 1760 -1809 1810 -18 59 18 60-190 9 191 0-195 9

Pop olazione Acquarossa Età media decess i nel Comune di Blenio % in fanti F+M (infra septennia) morti / decessi totali 90 2400 10 0 Grafico 10 Asse nza masc hile ("massa (%)" annu ale) 60 Semione femm ine maschi Totale 80 55 Dong io 2300 Grafico 1 90 Dongi o Corz one so 50 Leon tica Ponto Valen tino 80 70 Grafico 2 2200 Prugia sc o Aquil a 45 70 Cas tr o 2100 60 Grafico 5 Pon to Valen tin o Oli vone 40 60 e 35 Malvaglia n 2000 50 o s 50 r % 30 e p 1900 40 40 25

1800 30 30 20

1700 20 15 Popo lazione t otale 20 Uff.Stat. Can t 10 1600 % femm ine 10 10 5 1500 0 0 0 171 0 172 0 173 0 174 0 175 0 176 0 177 0 178 0 179 0 180 0 181 0 182 0 183 0 184 0 185 0 186 0 187 0 188 0 189 0190019502010 1700 -174 9 175 0-179 9 1800 -1849 1850 -189 91900 -194 9 1950 -199 92000 -201 3 159 0-167 0 167 1-172 0 172 1-176 0 176 1-180 0 180 1-184 0 184 1-188 0 188 1-192 0 192 1-200 0 1650 -1699 1700 -17 49 1750 -17 99 1800 -18 49 18 50-189 9 19 00-19 4 9 19 50-199 9

160 180 Decessi Malvaglia Dec es si Mal vagl ia Grafico 6 Grafico 7 Decess i> 7 ann i Grafico 8 Decessi>7 anni 160 100 140 Acqua ros sa Dec ess i Com un e di Blen io Decess i "infra septennia" (0... 7 ann i) Decessi "infra septennia" (0.. 7) anni 140 120 80 120 100 100 60 80

80

60 40 60

40 40 20 20 20 0 8 3 3 3 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 1 1 3 3 3 3 3 3 8 8 0 0 1 3 3 3 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 4 9 3 7 3 7 1 0 1 4 5 8 9 0 2 3 6 7 0 1 4 5 8 9 2 6 5 0 8 2 6 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9

3 3 4 4 5 5 6 6 7 7 8 8 9 9 0 0 1 1 2 2 3 3 4 4 5 5 6 6 7 7 8 8 9 9 0 0 1 1 2 2 3 3 4 0 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 8 8 9 9 7 7 8 7 7 7 7 7 7 8 8 8 8 8 9 9 9 9 9 9 7 7 8 9 9 0

7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 9 9 9 9 9 9 0 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 7 7 7 7 7 7 7 7 7 9 9 7 9 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2