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ITALIA-GIAPPONE 2-3

(4-15; 15-17; 15-9,16-14; 15-17)

ITALIA: Totoli 0+ 4; Zorzi 0+ 1; Bernardi 8+ 22; Cantagalli ne; Gardi- ni 4+ 13; Giani 19+ 26; Bracci 2+ 10; Papi 8+ 10; Pippi; Gravina 6+ 13; Giretto 3+ 4; De Giorgi 2+ 0. Ali. Velasco

GIAPPONE: Narita ne: Kobayaschl; Nakagaichi 18+ 44; Matsuda 2+ 1; Yamamoto; Oura; Minami; Aoyama 5+ 5;Sasakl12+ 13;Otake 4+ 9:lzumikawa11 + 9;Myazaki5+ LAII.Oko

ARBITRI: Henry (Canada) e Ladas (Grecia) DURATA SET: 12', 39', 26\ 49'

LORENZO BIMANI m SALONICCO. Udite udite! L'Italia tempo record di 12 minuti con un campione del mondo ha perso parziale di 15 a 4 per il Giappone. contro il Giappone al tie break. E E Velasco. nel cambio di campo si è uscito dal campo fa rapire dalla collera, getta la sua furibondo: «Incredibile, eravamo borsa su una sedia, si stropiccia gli già qualificati per la seconda fase e occhi: l'Italia gioca male e proprio mi sono sentito dire da alcuni ra­ contro la squadra più debole del gazzi che erano nervosi. Ma nervo­ girone eliminatorio. Cambiano i si di che? Dairaltra parte della rete giocatori in campo nel secondo Marco Urbani battitore della Cfc di Nettuno Giuseppe Pacifico c'era il Giappone, squadra che ri­ set: fuori (un lieve in­ spetto, naturalmente, ma che ab­ fortunio al polpaccio) sostituito da biamo sempre battuto negli ultimi Gardini mentre restano in campo tre anni, anche con la seconda Bracci e Gravina. Dopo un accen­ squadra, lo alieno dal 1975. non no di riscossa, l'Italia ripiomba nel­ mi era mai capitata una cosa simi­ la melma con la ricezione e il muro le». Scuote il capo, Julio, e ancora che ballano come non mai. Dal­ non riesce a carpire il succo di l'altra parte della rete, invece, Na­ questa sconfitta assolutamente kagaichi si diverte a prendere a non preventivata. «Andatelo a chie­ pallate gli azzurri. Dal 12 a 8 per il Baseball, terra di Nettuno dere ai giocatori quello che è suc­ Giappone, parte la rimonta italiana cesso in campo, io non me lo spie­ con a sgridare i Venerdì sera, a Nettuno, nei pressi di Roma, ha preso av­ milato, fatto proprio, miracolosa­ battutissimi; si esibiscono i ragazzi cifre. La supremazia economica go». Di rabbia in corpo Velasco ne suoi compagni. E arriva il 14 pari. A mente padroneggiato dagli allievi sulla riva del mare. Ed un cuore au­ innesca il circuito delle chiacchie­ avrebbe una montagna, ma sicco­ quel punto il set diventa una pura vio la finale del campionato italiano di baseball fra la Cfc nella leggenda. 1 ragazzi di Nettuno toctono: quasi tutti i giocatori sono re, delle voci maligne. «Si dice che me è un signore se la tiene per ti­ battaglia di nervi. Battaglia che vin­ Nettuno e la Cariparma. Hanno vinto i padroni di casa per - e la leggenda - le suonano ai lo­ nati a Nettuno; nessuno, comun­ la Cassa di Risparmio di Parma ab­ rarla fuori in occasioni meno bur­ ce il Giappone per 17 a 15. Terzo ro maestn' a Joe, a Phil, a Mike, a que, al di fuori del Lazio. Tutta gen­ bia versato alla Parma Angcls un rascose. «Ma - se • siamo • nervosi set: è ancora il Giappone a menare 8-2: lo scudetto sarà assegnato al meglio di sette partite adesso, ai quarti di finale che deb­ le mani sopra la rete. Fino a quan­ che si svolgeranno fra questo e il prossimo fine settimana. Jones e a Gary, che si sono prodi­ te che lavora per vivere, e al più miliardo per la sponsorizzazione. bo fare, chiamare una truppa di do Velasco non decide di gettare Il baseball, sport popolarissimo negli Usa, ha pochi adepti gati con generosità perche loro ap­ strappa al baseball qualche nm- Severo, è in assoluto la cifra più al­ psicologi?». Non si ferma il tecnico nella mischia che prendessero i rudimenti di quel borso spese, che aumenta all'au­ ta di cui il baseball italiano abbia azzurro: «Meritavamo di perdere 3 riesce a rimettere un po' di equili­ qui in Italia: ma nel piccolo centro marino a sud della ca­ gioco tanto lontano dalle loro con­ mentare dei successi. Qualcosa di memoria. Ma è una voce che an­ aO, mica 3 a 2!».,,-. • • > brio in campo. E con lui l'Italia si pitale scatena entusiasmi incredibili... suetudini, dalle loro tradizioni. Né più si mettono in tasca i due stra­ drebbe verificata», insinuano a Net­ Che l'Italia avrebbe dovuto su­ aggiudica il set (15-9). Continuan­ più nò meno dei cowboys di Wil­ nieri. Qui come altrove. Anche il tuno. E certo il campionato, gli im­ dare le proverbiali sette camicie do però a giocar male. Le cose non DAL NOSTRO INVIATO liam F. Cody, Buffalo Bill, messi sot­ baseball reclama i suoi divi esotici, pegni europei, costano. Per ogni per battere il Giappone si è visto cambiano, comunque, nemmeno to, nelle loro peregrinazioni circen­ le stelle americane, qualche volta stagione, bisogna mettere in conto nel quarto parziale dove il Giappo­ GIULIANO CAPECELATRO immediatamente. La partita, infatti, si per l'Italia da poco unita, ora dai venezuelane o dominicane. E le non meno di paio di centinaia di ha subito acquisito dei contomi ne spinge forte sull'acceleratore, e m NETTUNO. Una nuvola di fumo, nero di quest'angolo di costa lazia­ butteri maremmani ora dai burini paga. Nulla a che vedere con gli in­ milioni. Chi più spende, di solito, particolan visto che gli azzurri sono dove ha le occasioni giuste per chiudere alla svelta la «pratica Ita­ concreta e impalpabile come un le, nipote dei tanti Steve Carter laziali. gaggi del calcio: chi arriva a mette­ meglio spende. entrati sul parquet deconcentrati, sogno, sorvola il campo, il diaman­ sbarcati qui in un'alba grigia, fucile quasi che la vittoria sarebbe arriva­ lia» e non le sfrutta a dovere. Naka­ Con dignitoso distacco vive la vi­ re insieme un centinaio di milioni «E un gioco di schemi rigorosi, di in mano e una mazza da baseball ta senza penare oltremodo. Vela­ gaichi dà, si, immensi problemi al te cui Nettuno affida la replica di gilia della pnma finale Nettuno, uf- • in un anno può considerarsi un pri­ solide geometrie», spiegano con nello zaino. sco prima dell'inizio del match muro azzurro, ma si arriva sul 13 a un sogno di grandezza, la storia di ficioso hinterland romano, i cui vilegiato. Cosi Nettuno arruola Paul calore gli appassionati. Ma le figure una supremazia sportiva che ha ra­ Dove sono Joe, Phil, Mike? E Bill aveva deciso di dare un po' di re­ 12 per i nipponici. Sul 14 pari è an­ trentacinquemila abitanti si trova­ e Steve, non assi della Major Lea- che si intrecciano sul prato del cora battaglia di nervi. E stavolta dici lontane, che affondano nel il gradasso, Bob il taciturno, Jones spiro a Cantagalli (ancora fuori no ogni giorno ad affrontare i pro­ gue, s'intende, che costerebbero nuovo stadio, che ha visto l'Italia condizione) e . Al sono gli azzurri (anzi, Giani) a vin­ magma folle e ribollente di una il suonatore? Dormono, dormono blemi che sono propri di ogni gros­ un occhio della testa, ma validi trionfare negli Europei del '91. ri­ loro posto e Pasquale cere. E si va al tie break, con Fefé guerra. Scintille sprizzano come nel fazzoletto di terra, sotto una si­ so agglomerato urbano: dal traffico esponenti delle serie minori statu­ sultano ostiche al profano. Che Gravina. «La squadra si modifica in De Giorgi in cabina di regia al po­ stelle appena nate dai bengala del­ lente distesa di cippi bianchi: il no­ nitensi, bravi figli, capaci di alcuni può solo appellarsi ad alcuni fil- corsa - dice Velasco - e Cantagalli sto di . La musica, pe­ le tribune per salutare i nove atleti me, l'età acerba, talora un verso alla droga. Il baseball e la loro rimane fuori perche non ha ancora rò, non cambia; il Giappone gioca creatura prediletta da sempre, dai numeri da far delirare la folla; moni strappalacnme usciti dalla con il cuore e vince per 17 a 15. in tuta bianca che entrano in cam­ che cerca la poesia, spesso anoni­ smaltito i postumi del virus che lo po. Scintille sprizzano dai cuori e mi nella verde quiete che introdu­ giorni bui della guerra non ancora quanto basta ad assicurare lo spet­ fucina di Hollywood, magari con ha colpito qualche tempo fa». Cosi Qualcosa ien sera non è andata conclusa, un amore appena sboc­ tacolo, ad innalzare il tasso tecnico un James Stewart claudicante che per il verso giusto. Le deduzioni dalle gole quando Paul McClellan, ce alla moderna frenesia di Nettu­ inizia il match, ma dopo appena della squadra. E a consentire di af­ tenta in ogni modo di tornare il tecniche le farà Velasco. ma senza il campione venuto dagli Usa, il no, incarnata dalla tetra sagoma ciato; e poi dal 1948, anno in cui il quattro minuti di gioco (che nella baseball entra ufficialmente nei ca­ frontare da pari a pari le signore campione che era stato. E poi, è pallavolo servono per prendere le giocare con grinta e carattere ai lanciatore implacabile, comincia a dei palazzoni che annunciano la del baseball italiano: Parma, ap­ misure e «scaldarsi» le mani) gli az­ mondiali si va davvero poco lonta­ mettere a segno i suoi colpi. Cui si città. lendari dell'Italia sportiva col suo ovvio, all'immancabile Charlie zurri erano sotto addirittura per 8 a no. E Velasco fa anche una disami­ chiede di mettere in ginocchio il primo campionato. punto, Bologna, Rimini. Un tempo Brown, che sconta all'interno del 0. Irriconoscibili, i campioni del na tecnica del match: «Nel primo Cariparma. titolato e temuto rivale Cinquant'annl di memoria anche Grosseto era della partita: sogno americano l'impossibilità di set noi non eravamo in campo. La mondo. Il Giappone fa paura o e della lunga sfida per lo scudetto Rammentano, quegli uomini, Tredici scudetti, tre coppe un autentico spauracchio; oggi sognare. Anche a Nettuno Charlie l'Italia che gioca assai male? Non mente fuggita chissà dove. Nel se­ del baseball: quattro partite da vin­ Ha tredici scudetti, tre coppe dei galleggia nella mediocrità. Brown è di casa, sotto le spoglie di condo abbiamo giocato con molta quei ragazzi, la pagina saliente del­ c'è dubbio, la seconda ipotesi è cere, una trafila che potrebbe con­ la storia di Nettuno, scritta col loro Campioni, altri trofei di minor no­ una delle sue numerose squadre quella più veritiera. L'espressione difficoltà, soprattutto per cercare la giusta concentrazione. Una volta cludersi anche alla settima rappre­ sangue cinquant'anni fa. Pionieri, me, il Nettuno; dalle cui file escono Il ruolo degli sponsor giovanili. 11 calcio, da queste parti, di Velasco è del resto eloquente. è davvero poca cosa E tra lanci, Sopra e sotto alla rete l'Italia fa ac­ trovato il lumicino non abbiamo sentazione. Statunitense il modello Gary il ballista, Hugh lo smilzo. Jo­ nove ventesimi della nazionale ita­ Una lotta condotta sul filo di una qua. Due cambi (fuori Zorzi e To- saputo sfruttare a dovere le nostre dei play off, come statunitense la nathan lo scroccone, di un gioco liana. La sfida per il titolo è un'abi­ conclamata austerità. I grandi battute, corse a perdifiato verso foli rimpiazzati da Giretto e De chanches». Per la felicità dei giap­ matrice. Urla di gioia strappano ai che simboleggiava la loro terra lon­ tudine. sponsor trascurano Nettuno, prefe­ mete che possono anche apparire Giorgi) non servono a nulla, il set ponesi, che cosi passano il turno cinquemila spettatori i primi due tana. Un mito chiamato a rappre­ Il baseball è dappertutto. Si af­ riscono mete più sicure. E allora invisibili, persino a Carlie Brown 6 non cambia faccia, anzi finisce nel insieme a Bulgana e Italia. punti siglati da Steve Carter, eroe sentare il Mito. Un mito subito assi­ frontano i quartieri in tornei com- sono anche capaci di non lesinare permesso avere dei sogni. Tennis Vela d'altura

22 ottobre 1994 - Ore 20 CTVRTUK: lo schiacciatore statunitense è sempre fra i migliori del La Capriati Ad Alghero mondo. E lo ha dimostrato in questi giorni. Il guaio è che intorno a lui ci sono cinque giocatori che hanno la metà della sua esperienza e un quarto della sua saggezza tecnica. Nonostante tutto (anche la dà forfait vince Teatro alla Scala sconfitta di ieri sera contro i campioni olimpici del Brasile) Bob Concerto straordinario promosso da Ctvrtlik e compagni sono riusciti a passare il turno. Difficilmente, pe­ rò, gli Usa supereranno i quarti di finale: troppo forti gli avversari. in Germania la Spagna Associazione Musicale Umberto Micheli VAN DER GOOR: è l'uomo nuovo della formazione olandese. Ragazzo­ ne dai capelli rossi e dalla mano pesante, ama superare i muri di po­ • BONN. Jennifer Capriati non si m ALGHERO. Si e conclusa ieri tenza e urlare in faccia all'avversario. Sta imparando a rispettare i sente ancora pronta per tornare al­ nelle acque antistanti il porto d'Al­ giocatori italiani. Meglio per lui, visto che da ottobre indosserà la ca­ l'attività agonistica, e preferisce Salvatore Accardo sacca della Daytona di Modena. ghero la terza «Coppa dei Campio­ continuare ad allenarsi. Quindi, ni d'Altura Rothmans», una mani­ SVEZIA: fra i migliori del torneo ci sono anche loro che hanno avuto 11 dopo aver dato forfait al torneo di festazione riservata a scafi monoti­ buon gusto di lasciare spazio ad altre formazioni più forti e meglio Zungo, che avrebbe dovuto segna­ Rocco Filippini po e disputata con il classico mec­ preparate. Dopo aver perso anche contro la Corea hanno fatto le va­ re il momento del suo rientro, ha ligie e sono tornati a casa. Dispiace per Kristiansson, l'allenatore. Ma deciso di rinunciare anche al tor­ canismo del match-race, la sfida questa squadra cosi scialba come ci è arrivata a disputare la fase fi­ neo di Filderstadt, dove le era stata barca contro barca che caratteriz­ Toby HofEman nale dei mondiali? concessa una «wild card» (decisio­ za anche la Coppa America. Il suc­ PAPI: quando Velasco chiama, il ragazzotto di Falconara risponde. ne che aveva suscitato delle pole­ cesso è andato ai favoriti spagnoli Non è nel sestetto titolare. Samuele, ma è pur sempre una pedina miche). La decisione della 18cnne di «Galicia Calidade». vincitori di Maurizio Pollini fondamentale per l'Italia dove non e ancora riuscito giocatrice, nei mesi scorsi al centro tutte le regate di finale, capitanate ad ingranare. Eppoi Papi è il pupillo di Julio Velasco. Il che non è po­ di due clamorosi casi giudiziari, ò dal timoniere Pedro Campos, il co... Wntr^jui^ Afiinri|il..-i" " ili.|-....l..l. Ini TI„ • Ini 4 Iitv 1'""M |in~i NAKAGAICHI: è il giocatore più forte del Giappone. E ieri sera lo'ha fat­ ha detto che pi ima di poter tornare italiana, Vasco Vascotto, timoniere MIII < , I I„inli„ di «Yasper». Il triestino ha precedu­ vili C (..in. ?-M.li -lia/71 to vedere soprattutto ai difensori azzurri che non sono riusciti quasi a giocare deve acquisire maggiore ini.. I.-.HI l„,i.Il, llmn.1 'l-Ul/IT id mai a contenere le sue schiacciate. Il numero tre nipponico ha trova­ mobilità, e quindi ha bisogno di so­ to in entrambi i match-race di fina­ to una serata di grazia, aiutato non poco dalla difesa dell'Italia. stenere allenamenti specifici per le gli svedesi di «Thor Vige», domi- • L.Br. migliorarsi». naton delle fasi di qualificazione.