“Senza memoria non c’è futuro” (Giovannino Guareschi)

Gli scopi principali della nostra associazione sono quelli di promuovere l’ideale della Maglia Azzurra e di valorizzarne l’immagine come obiettivo cui ogni atleta debba tendere. Molte delle nostre iniziative tendono ad istituire rapporti con la Scuola per lo sviluppo di eventi che abbiano carattere di cultura sportiva. Il progetto di cui fa parte questo opuscolo è una delle attività realizzate in coerenza con questi obiettivi: in questo caso approfondire la conoscenza della storia della pallavolo sviscerata all’insegna della MAGLIA AZZURRA, con la possibilità di coinvolgere gli attori nei rapporti con gli studenti e con gli sportivi in genere. Questo opuscolo ha una funzione propedeutica sia all’azione celebrativa che a quella di della conoscenza da parte degli studenti e di richiamo della memoria per i “vecchi” appas- sionati. Un “racconto” della storia della pallavolo per flash, principalmente ricordando alcune tappe della nazionale. E poi abbiamo messo al centro dell’attenzione aspetti specifici legati proprio al volley ed altri invece afferibili a tutti gli sport, in particolare quelli di squadra. Il progetto prevede infatti: Incontri campioni/scuole, realizzazione di questa brochure con la storia di 70 anni, il concorso grafico DIPINGI IL TUO VOLLEY, il concorso letterario SPORT INSIEME (la pallavolo e comunque gli sport di squadra come strumento di inclusione), una giornata finale rievocativa durante la quale favorire lo “stare insieme” dei campioni azzurri. Vogliamo precisare che questo che state consultando NON ha la pretesa di essere un annuario, ma solo un elemento di approfondimento: dieci pagine l’elenco di tutti gli azzurri ed azzurre, l’indicazione del numero di presenze, la storia in breve della nazionale, maschile e femminile, con il racconto di qualche “episodio” esaltante e le relative illustra- zioni fotografiche, uno spazio per l “supercittà del volley”, uno spazio per le regole della pallavolo. I nomi riportati in color oro sono di coloro che hanno ottenuto il titolo di Medaglia d’Oro al Valore Atletico (MOVA). Si ringraziano FIPAV per la collaborazione fondamentale per la messa a punto degli elenchi e delle foto, il CONI, la Lega maschile e quella femminile, e in particolare il Comune di Firenze che ha permesso di concludere il tutto con una Festa in una delle location più prestigiose al mondo: il Salone dei 500 di Palazzo Vecchio. Per quanto ci riguarda ci scusiamo sin d’ora per eventuali errori e omissioni.

Stefano Mei Piero Vannucci Presidente ANAOAI Consigliere Nazionale ANAOAI

2019, UN ANNO DI SUCCESSI E DI BUONI AUSPICI PER IL FUTURO Giampaolo Marchini Pass olimpico per entrambe le nazionali, medaglia d’argento europea per le azzurre, medaglia d’oro alle Univer- siadi per gli uomini, imitati dalla ragazze con un argento che profuma d’oro nella stessa manifestazione. E poi, oro mondiale per i ragazzi della selezione Under 19 e un brillantissimo argento sempre mondiale per quelli della Under 21. E a tutto questo - ci perdoni chi è stato dimenticato in questo turbinio di medaglie - si deve aggiungere una prima storica medaglia d’argento ai Campionati Europei di Budapest di Sitting Volley. In finale le azzurre sono state battute dalle campionesse mondiali della Russia, ma questo testimonia la crescita di tutto il movimento. Una medaglia dal peso specifico importante, arrivata dopo il quarto posto conquistato durante il Mondiale 2018, le azzurre di Amauri Ribeiro sono cresciute ulteriormente, al punto da guadagnarsi la qualificazione per i Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. E ai Giochi ci saranno anche gli atleti del Beach che nel corso degli anni e delle compe- tizioni sono cresciuti, nel maschile e nel femminile e stavolta potrebbero davvero salire l’ultimo gradino e stare stabilmente tra i grandi di questa specialità anche nei Cinque Cerchi. Già, le Olimpiadi. Il sogno di ogni atleta di qualunque disciplina ma stavolta la spedizione azzurra può avvicinarsi alla competizione delle competizioni con www.legavolley.it lecite ambizioni di gloria. E’ bene ribadire, prima di fare altre considerazioni che la Federazione pallavolo è l’unica che, nei giochi di squadra, in Giappone si presenterà con le due nazionali. Non un aspetto da trascurare e che è invidiatissimo dalle altre perchè è un segno distintivo di un lavoro fatto e pianificato con grande professionalità. I risultati non arrivano mai a caso e soprattutto non sono frutto di casualità e approssimazione. Ecco perché ci si affaccia alla rassegna a cinque cerchi con logiche ambizioni di vertice, in tutte le sue specialità. Dall’indoor al Beach per passare, appunto dal Sitting Volley. L’Italia per suo Dna è ambiziosa e l’oro olimpico è una mancanza che pesa perchè le qualità ci sono e gli atleti sono consapevoli di dover lottare per il podio. Nessun proclama, però, sarebbe un boomerang pericoloso, perchè ci sono un’enormità di fattori che determinano i risultati. Le squadre mutano fisionomia in corsa, bisogna tener conto della condizione fisica che non è una costante. E gli infortuni una variabile 3 legavolleyseriea @legavolley legavolleyseriea impazzita. Ma senza dubbio, come le prossime pagine testimoniano, l’ambizione degli azzurri è quella di essere protagonisti. Sempre e comunque. Non potrebbe essere diversamente. I FONDAMENTALI PALLAVOLO: istruzioni per l’uso Palleggio Uno dei fondamentali più importanti nella pallavolo è il palleggio, in quanto costituisce i due terzi di PER DIVENTARE AZZURRI BISOGNA PRATICARE UNO SPORT, PER PRATICARLO BISOGNA ogni azione. Nella pallavolo si parla indifferentemente di passaggio o palleggio, poiché non essendoci la CONOSCERNE LE REGOLE (all’inizio almeno quelle basiche) E QUINDI ECCO QUALCHE INFORMAZIONE possibilità di toccare due volte consecutive la palla (eccezione fatta per il muro), si ha sempre bisogno di un compagno che la rimandi. Quindi palleggio e passaggio si identificano. In generale, il palleggio è uno dei fondamentali più importanti in quanto si impostano con esso quasi tutte le azioni d’attacco e di IL GIOCO contrattacco. A livello tecnico, il palleggio si effettua portando le mani sopra la testa, in modo tale che Lo scopo del gioco è far in modo che la palla non cada nel proprio campo ma che cada all’interno del campo avversario. i pollici e gli indici (che, assieme alle spalle, controllano la direzione del colpo) formino una figura simile ad un cuore rovesciato. Le partite si disputano al meglio dei 5 set e vince la gara la squadra che ne conquista tre; ogni set viene vinto dalla prima squadra che raggiunge 25 punti con almeno due punti di distacco rispetto alla squadra avversaria ad eccezione del quinto set, denominato tie-break, che termina quando una delle due squadre raggiunge i 15 punti (sempre con il distacco di 2 punti) e con cambio campo alla conquista dell’ottavo punto. Ogni azione inizia con il servizio (o “battuta”) effettuato dal Bagher giocatore difensore destro della squadra che ne ha ottenuto il diritto. L’azione continua fino a che la palla non tocca il La tecnica del bagher consiste nel respingere il pallone con la parte interna delle braccia unite. L’uso del bagher è legato alla ricezione della battuta, alla difesa e in qualsiasi altro tocco dove la palla è troppo campo, e/o viene inviata fuori da esso. La squadra che vince un’azione di gioco conquista un punto e il diritto a servire. bassa per essere palleggiata o schiacciata. Il fondamentale del bagher prevede una posizione di gam- Per ogni azione di gioco, la squadra ha a disposizione tre tocchi (escludendo l’eventuale tocco di muro), per inviare la palla be piegate per la successiva spinta, schiena a gobba con le spalle chiuse e con le braccia unite senza nel campo avversario. La palla non può essere fermata o trattenuta e può essere colpita con qualunque parte del corpo. piegarle per la spinta. LE “RIVOLUZIONI COPERNICANE” NELLE PRINCIPALI TAPPE EVOLUTIVE DELLE REGOLE DEL VOLLEY Servizio o battuta Per servizio (comunemente detto battuta) si intende il colpo che mette in gioco la palla. Il servizio deve 1974 Non si considera più il primo tocco del muro, ovvero se viene toccata la palla che viene schiacciata, la squadro che essere effettuato entro 8 secondi dal fischio di autorizzazione del primo arbitro colpendo con una mano difende può rigiocarla sempre utilizzando i tre tocchi. o con il braccio la palla che è stata lasciata o lanciata in aria; non è ammesso colpire la palla con due 1984 1) Non si può fare muro o attaccare direttamente contro la palla inviata con il servizio; 2) Non esiste più il fallo di mani o servire in palleggio. Il giocatore che deve servire è il difensore destro (cioè quello in posto 1). doppio tocco durante il bagher di ricezione o di difesa (quest’ultimo caso è valido solo se la palla arriva direttamente e non Al momento del servizio o dello stacco (in caso di servizio al salto) il giocatore a servizio deve trovarsi dopo aver toccato il muro). completamente nella zona di servizio e non deve toccare il campo di gioco; la zona di servizio è la por- 1990 Maggiore permissività nel giudicare il bagher di ricezione o di difesa. zione di zona libera dietro il proprio campo delimitata lateralmente dai prolungamenti immaginari delle 1994 1) La palla può colpire qualsiasi parte del corpo; è possibile perciò anche calciarla. 2) La zona di servizio è estesa linee laterali. Una squadra ottiene il diritto a servire ogni volta che ottiene un punto. Il punto può essere per tutti i 9 metri oltre la linea fondo. conquistato già con il servizio e in questo caso prende il nome di ace. 1997 È operativo il cosiddetto “Libero”, che è autorizzato a sostituire qualsiasi giocatore difensore. La sua prestazione è limitata come giocatore difensore e non gli è permesso di completare un attacco da qualsiasi posizione (includendo ter- reno di gioco e zona libera), se al momento del tocco la palla è completamente al di sopra del bordo superiore della rete. Egli non può servire, murare o tentare di murare. Attacco L’attacco si utilizza per inviare il pallone nel campo avversario cercando di ottenere un punto. Inoltre 1999 Viene abolito il cambio-palla e introdotto un nuovo sistema di gioco (Rally point system). Per ogni azione è asse- esso ha variabili come l’altezza e la posizione del muro, la posizione della difesa, e ancora il punto in cui gnato un punto, sia che la vinca la squadra al servizio che quella in ricezione. Nei primi quattro set, vince la squadra che viene colpito il pallone, la posizione del giocatore, la distanza da rete del pallone, influenzano il tipo di conquista 25 punti con uno scarto di almeno 2 punti. A parità di set vinti, 2-2, il set decisivo (5°) è giocato a 15 punti con attacco a disposizione dello schiacciatore. Questi può decidere di puntare su un colpo potente fuori dal uno scarto di almeno 2 punti, senza limiti di punteggio (16/14, 17/15, ...). muro, oppure utilizzare le mani del muro per eseguire il cosiddetto “mani e fuori”, oppure può sorpren- dere la difesa con un pallonetto o una palla smorzata. CAMPO DI GIOCO Il terreno di gioco è di forma rettangolare, lungo 18 metri e largo 9, diviso in due settori di 9 per 9 metri da una rete posta perpendicolarmente al suolo. In entrambi i settori sono tracciate le linee perimetrali, che delimitano il terreno di gioco dalla Muro zona libera. Una linea d’attacco è tracciata a 3 metri dalla rete (parallelamente ad essa) e suddivide ogni metà campo Si chiama muro l’azione dei giocatori nei pressi della rete finalizzata a respingere l’attacco avversario, in una zona d’attacco, fra la rete e la linea d’attacco, e una zona di difesa, fra la linea d’attacco e quella di fondo campo. in genere una “schiacciata”, superando il bordo superiore della rete almeno in parte. I giocatori a muro possono toccare il pallone oltre l’asse verticale della rete, nel campo avversario, purché la squadra abbia già effettuato tre tocchi o abbia effettuato il colpo d’attacco. Non è possibile murare il servizio 9 m avversario. Il muro può essere eseguito da uno o più giocatori. Solo i giocatori avanti (ossia in attacco) zona d’attacco 18 m possono partecipare ad un muro effettivo, cioè ad un muro che tocca la palla. I tocchi dei giocatori a zona di difesa 9 m muro non sono conteggiati come tocchi di squadra: di conseguenza, indipendentemente dal numero 9 m di giocatori a muro che toccano la palla, la squadra ha a disposizione i normali tre tocchi per rinviare 4 la palla. 5

70 anni di azzurro nella storia della pallavolo Pallavolo: istruzioni per l’uso gli SCUDETTI nella storia le SUPERCITTÀ Alzano Lombardo Trento | 4 Conegliano | 3 del volley Anno Uomini Donne Bergamo | 10 Trieste | 6 1946 Ravenna Bergamo Busto Arsizio Titoli 1947 Ravenna Bergamo Treviso | 9 Brescia 1948 Ravenna Trieste Torino | 4 Novara 1949 Ravenna Trieste Casalmaggiore Matera 4 1950 Parma Trieste Piacenza | 3 Bologna | 3 Titoli 1951 Parma Brescia 1952 Ravenna Brescia Cuneo Ravenna | 17 Perugia 4 1953 Modena Modena Modena 36 1954 Modena Modena Parma | 9 Sesto Fiorentino 1955 Modena Modena Pesaro | 3 1956 Modena Modena Reggio Emilia | 5 Firenze | 5 1957 Modena Modena Torino 4 Ravenna 17 1958 Modena Modena Scandicci | 3 1959 Modena Modena 1960 Modena Trieste Modena | 36 Macerata | 4 Trento 3 1961 Modena Trieste Bergamo 10 Perugia | 3 1962 Modena Trieste 1962/63 Modena Modena 1963/64 Firenze Sesto F.no Bologna 3 1964/65 Firenze Reggio Emilia 1965/66 Bologna Reggio Emilia Anno Uomini Donne Roma

1966/67 Bologna Reggio Emilia Ariccia 1967/68 Firenze Reggio Emilia 1993/94 Treviso Matera 1968/69 Parma Modena 1994/95 Modena Matera 1969/70 Modena Modena 1995/96 Treviso Bergamo Titoli Bari 1996/97 Modena Bergamo 1970/71 Firenze Parma 1997/98 Treviso Bergamo Parma 9 1971/72 Modena Modena 1998/99 Treviso Bergamo 1972/73 Firenze Modena 1999/00 Roma Modena Matera | 4 1973/74 Modena Scandicci 2000/01 Treviso Non Assegnato 1974/75 Ariccia Scandicci 1975/76 Modena Scandicci 2001/02 Modena Bergamo Treviso 9 1976/77 Ariccia Alzano Lombardo 2002/03 Treviso Perugia 1977/78 Catania Reggio Emilia 2003/04 Treviso Bergamo Titoli 1978/79 Torino Bari 2004/05 Treviso Perugia 2005/06 Macerata Bergamo 1979/80 Torino Catania Trieste 6 2006/07 Treviso Perugia Pesaro 3

1980/81 Torino Ravenna 2007/08 Trento Pesaro

1981/82 Parma Ravenna 2008/09 Piacenza Pesaro 1982/83 Parma Ravenna 2009/10 Cuneo Pesaro 1983/84 Torino Ravenna Firenze 5 Piacenza 3 1984/85 Bologna Ravenna 2010/11 Trento Bergamo 1985/86 Modena Ravenna 2011/12 Macerata Busto Arsizio 1986/87 Modena Ravenna 2012/13 Trento Piacenza 1987/88 Modena Ravenna 2013/14 Macerata Piacenza Reggio Emilia 5 Scandicci 3 1988/89 Modena Ravenna 2014/15 Trento Casalmaggiore 1989/90 Parma Ravenna Catania 2015/16 Modena Conegliano 2016/17 Macerata Novara 1990/91 Ravenna Ravenna Macerata 5 1991/92 Parma Matera 2017/18 Perugia Conegliano Conegliano 3 1992/93 Parma Matera 2018/19 Macerata Conegliano 6 7

70 anni di azzurro nella storia della pallavolo Gli scudetti nella storia I PROTAGONISTI in campo... Bonini Antonio 1976 | 54 Castellano Maurizio 2000 | 10 Conte Agostino 1966 | 18 Bordini Massimo 1950 | 1 Cattaneo Carlo 1948 | 13 Corsano Mirko 1998 | 199

Borelli Marco 1949 | 12 Cavazzuti Tiziano 1958 | 14 Corvetta Antonio 2014 | 4 Adani Lorenzo 1953 | 1 Battaglia Luciano 1963 | 10 ...e in panchina Alari Simone 1957 | 1 Befani Fabrizio 1957 | 5 Borghi Paolo 1949 | 6 Cavezzali Giuseppe 1949 | 2 Coscia 1953 | 1

Alessandro Antonio 1974 | 40 Bellagambi Aldo 1954 | 91 I COMMISSARI TECNICI Borgna Diego 1979 | 23 Cavuto Oreste 2018 | 5 Coscione Manuel 2004 | 29 Anastasi Andrea 1999 184 Alessio 1947 1 Belletti Giulio 1980 14 Bortolomasi 1956 | 46 Cazzaniga Roberto 2009 | 1 Cozzi Paolo 2001 | 116 | | Anderlini Franco 1975 46 Bernardi Pietro 1947 1 Alletti Aimone 2015 | 4 Bellini Davide 1988 | 142 Bosi Fausto 1951 | 5 Ceppile Giovanni 1948 | 5 Cresta 1947 | 1 Berruto Mauro 2011 135 Anastasi Andrea 1981 | 140 Benatti Antonio 1966 | 13 Blengini Gianlorenzo 2015 146 Bossi Elia 2015 | 7 Cernic Matej 1998 | 230 Dal Fovo Massimo 1975 | 75 Costa Angelo 1948 13 Antonov Oleg 2015 | 93 Bendandi Aldo 1967 | 102 Cuco Nino 1981 4 Botto Jacopo 2015 | 35 Cester Enrico 2012 | 8 Dall’Olio Francesco 1972 | 243 Dagioni Massimo (vice) 2004 2 Bovolenta Vigor 1995 206 Dametto Giancarlo 1979 176 Anzani Simone 2014 | 127 Bendandi Simone 1998 | 10 De Freitas Paulo Roberto 1997 71 | | Del Chicca Renzo 1950 7 Bracci Marco 1988 | 357 De Angelis Pietro 1967 | 73 Arcidiacono Marco 1991 | 6 Beretta Thomas 1953 | 41 Di Mattia Alberto 1999 1 Federzoni Oddo 1970 99 Argenta Andrea 2018 | 2 Bergantin 1953 | 2 Bravi Paolo 1963 | 49 De Bernardi Bruno 1947 | 46 Frigoni Angelino (vice) 1990 12 Babini Antonio 1984 | 43 Bernardi Lorenzo 1987 | 305 Kosak Josef 1967 66 Bresciani 1949 | 14 De Giorgi Ferdinando 1987 | 330 Lo Bianco Michelangelo 1988 5 Baccarini Ermanno 1947 | 14 Berselli Daniele 1976 | 6 Montali Gian Paolo 2003 136 Brogioni Andrea 1997 | 1 De Luigi Guido 1983 | 92 Pavlica Adriano 1977 16 Bussetti Giovanni 1947 1 De Marchi Francesco 2012 6 Bachi Alberto 1996 | 18 Bertoli Franco 1980 | 196 Pittera Carmelo 1978 197 | | Prandi Silvano 1983 110 Buti Simone 2010 | 152 Dennis Diaz Angel **** | 2 Badiali Paolo 1985 | 35 Besozzi Sergio 1989 | 4 Schiavon Luigi (vice) 2002 2 Skiba Alexander 1987 32 Balaso Fabio 2016 | 37 Bettelli William 1953 | 11 Buzzega Paolo 1957 | 25 Chiesi 1954 | 9 De Pandis Daniele 2011 | 1 Skorek Edward 1978 10 Totire Michele 2015 5 Baranowics Michele 2011 | 89 Bigoni Gianni 1953 | 17 Candellaro Davide 2016 | 67 Cirota Carlo 1977 | 48 De Rocco Stelio 1984 | 11 Trinajstic Ivan 1954 130 Barberini Gino 1966 | 13 Binaschi 1966 | 13 Velasco Julio 1989 323 Candia Tarcisio 1966 | 28 Cisolla Alberto 2000 | 194 De Togni Giorgio 2007 | 21

Barbieri Giorgio 1966 | 130 Birarelli Emanuele 2008 | 216 Cantagalli Luca 1986 | 330 Colaci Massimo 2014 | 135 Della Lunga Dore 2008 | 17

Barbieri Olivo 1944 | 55 Biribanti Francesco 2002 | 49 Cappi PierLuigi 1980 | 3 Coletti Ezio 1977 | 2 Devoti Carlo 1969 | 54

Bari Andrea 2008 | 71 Bombardieri Emilio 1967 | 9 Casadio Roberto 1954 | 9 Collaluca 1947 | 1 Diamantini Enrico 2018 | 13

Baronchelli 1953 | 1 Bonacini Gilberto 1966 | 2 Casoli Cristian 1997 | 120 Colombo Bruno 1965 | 12 Di Bernardo Mauro 1976 | 170

Barone Antonio 1961 | 24 Bonati Claudio 1995 | 29 Castagna Massimo 1981 | 44 Concetti Massimo 1974 | 84 Di Coste Claudio 1975 | 144

Barone Rocco 2009 | 19 Bondi Giancarlo 1963 | 31 Di Toro Giulio 1993 | 24 Julio esordio in azzurro totale presenze Legenda Atleta Azzurro | Bartoletti Andrea 1999 | 4 Boninfante Dante 2002 | 49 Velasco Dolfo Ludovico 2013 | 5 8 Oro Mondiale esordio in azzurro | totale presenze 9

70 anni di azzurro nella storia della pallavolo I protagonisti in campo ... e in panchina Donato Daniele 1974 | 33 Galli Claudio 1986 | 205 Giovenzana Rodolfo 1973 | 103 Lecci Auro 1957 | 14 Mastrangelo Luigi 1999 | 360

Dorich 1949 | 6 Gallia Riccardo 1990 | 34 Giovi Andrea 2011 | 87 Lollis Maurizio 1948 | 5 Mattera Giordano 2007 | 21

Egidi Francesco 1974 | 11 Galliani Andrea 2015 | 5 Giretto Giacomo 1994 | 83 Lombardi Francesco 1985 | 29 Matteuzzi Marino 1947 | 1

Errichiello Giovanni 1980 | 149 Gallotta Cosimo 1999 | 3 Giuliani Alberto 1974 | 11 Lorenzetti Adriano 1951 | 5 Mattioli Mario 1965 | 229

Estasi Bruno 1948 | 33 Gambi Roberto 1950 | 1 Gnudi Angelo 1954 | 9 Loro Giuseppe 1990 | 22 Mazzali Roberto 1991 | 6

Fabbri Paolo 1949 | 8 Gardini Andrea 1986 | 418 Gobbi Alessio 1981 | 5 Lucchetta Andrea 1982 | 292 Mazzi Silvano 1953 | 43

Negri Marco 1975 222 Falaschi Marco 2011 | 19 Gasparini Remo 1956 | 52 Goldoni Giorgio 1974 | 44 Lucchetta Pier Paolo 1982 | 130 Mazzone Daniele 2013 | 60 |

Nelli Gabriele 2015 78 Fanfani Daniele 1973 | 5 Gavotto Mauro 2002 | 71 Grassellini Sandro 1958 | 38 Luciani Gennaro 1968 | 8 Mazzone Tiziano 2013 | 9 |

Nencini Andrea 1966 189 Fangareggi Mario 1995 | 33 Gay Marco 1962 | 36 Gravina Pasquale 1991 | 284 Magnanini Marco 1976 | 6 Mazzucca Pasquale 1950 | 19 |

Ninfa Francesco 1979 15 Fangareggi Marco 1962 | 41 Gazza Paolo 1969 | 7 Greco Nello 1975 | 94 Magnetto Franco 1979 | 6 Meoni Marco 1994 | 265 |

Nuti Marco 2007 8 Farina Alessandro 1999 | 27 Gazzi Ubaldo 1961 | 49 Grillenzoni Mauro 1961 | 55 Mamini Silvano 1954 | 4 Merlo Paolo 1988 | 24 |

Nuzzo Gianluca 1999 16 Faverio Alberto 1981 | 4 Gennari Vittorio 1957 | 1 Guerra Sergio 1968 | 5 Manetti Paolo 1955 | 27 Mescoli Mauro 1963 | 76 |

Ottani 1953 1 Federzoni Oddo 1958 | 20 Ghigi Primo 1954 | 17 Guidetti Adriano 1957 | 6 Mania Loris 2007 | 53 Milan 2018 | 5 |

Palumbo Luigi 1985 9 Fedi Francesco 1989 | 4 Ghiretti Andrea 1987 | 6 Guidetti Paolo 1964 | 29 Mantovani Maurizio 1988 | 14 Milocco Luca 1985 | 65 |

Panizzi Enzo 1973 35 Fedrizzi Michele 2016 | 10 Giacchetti Stefani 1953 | 19 Gusella Claudio 1976 | 13 Marchese Aldo 1974 | 5 Milone Antonino 1999 | 10 |

Paparoni Alessandro 2005 78 Fegino Renato 1967 | 73 Giani Andrea 1988 | 474 Innocenti Fabio 1969 | 115 Marconcini 1947 | 1 Moisè Carlo Alberto 1953 | 72 |

Papi Samuele 1993 360 Fei Alessandro 1998 | 340 Giannelli Simone 2015 | 136 Isè 1950 | 1 Margutti Stefano 1989 | 86 Molteni Mario 1999 | 34 |

Parodi Simone 2008 160 Forghieri Roberto 1959 | 2 Giannotti Stefano 1953 | 1 Jotti Paolo 1967 | 20 Marra Davide 2010 | 29 Montanari Orfeo 1947 | 6 |

Pasinato Michele 1988 252 Forlani Gianni 1973 | 39 Giaroni Mauro 1954 | 13 Juantorena Osmani 2015 | 76 Martinelli Marco 1987 | 156 Montorsi Paolo 1972 | 123 |

Passani Gilberto 1989 54 Forni Marcello 2009 | 1 Giazzoli Simone 1990 | 57 Kovar Jiri 2011 | 65 Martini Mauro 1964 | 14 Morandi Elio 1950 | 10 |

Pastore Matteo 1959 22 Fortunato Francesco 2001 | 26 Giombini Leondino 1997 | 134 Lanfranco Gianni 1974 | 219 Martino Matteo 2005 | 65 Morandi Roberto 1969 | 58 |

Patriarca Stefano 2911 1 Freddi Gianni 1967 | 5 Giontella Marco 1981 | 9 Lanza Filippo 2012 | 163 Martino Pier Paolo 1975 | 64 Morsut Leonardo 2004 | 13 |

Pavlica Adriano 1966 13 Furlattini Veniero 1966 | 23 Giovannini Roberto 1958 | 11 Lasko Michal 2005 | 166 Maruotti Gabriele 2009 | 68 Motta 1949 | 2 |

Perazzolo Lorenzo 2005 33 Lavia Daniele **** | 42 Mascagna Gianni 1993 | 6 Nannini Andrea 1962 | 193 |

Nassi Fabrizio 1972 | 132 Perotti Paolo 1981 | 29 esordio in azzurro totale presenze Lavorato Francesco 1993 | 6 Masciarelli Roberto 1989 | 150 Legenda Atleta Azzurro | Oro Mondiale esordio in azzurro | totale presenze Peru Pierpaolo 1981 8 Lazzeroni Alessandro 1978 | 166 Massari Jacopo 2015 | 31 Nava Silver 1966 | 13 | 10 11

70 anni di azzurro nella storia della pallavolo I protagonisti in campo ... e in panchina Pesaresi Nicola 2015 | 20 Puntoni Roberto 1981 | 4 Ricci Fabio 2015 | 27 Russo Roberto 2019 | 49 RECORD PRESENZE Petrelli Liano 1986 | 58 Radicioni Mauro 1995 | 2 Rigamonti 1957 | 1 Sabbi Giulio 2011 | 130 GIOCATORE PRESENZE Piacco Nino 1947 | 1 Raffaelli Giacomo 2015 | 12 Rinaldi Carlo 1968 | 8 Sacchetti Gianluigi 1982 | 33 474 Piano Matteo 2013 | 126 Raguzzoni Mauro 1968 | 7 Rinaldi Giacomo 1954 | 1 Saitta Davide 2013 | 19 418 363 Piazza O. 1958 | 14 Randazzo Luigi 2014 | 83 Rinaldi Pietro 1993 | 16 Sala Andrea 2007 | 95 361 347 Pierotti Paolo 2018 | 5 Rasori Alfredo 1950 | 25 Rocca Fabio 1957 | 11 Salemme Erasmo 1965 | 225 342 330 Pilotti Ernesto 1972 | 61 Ravellino Manuele 1999 | 4 Rocco 1964 | 1 Sanfelici 1954 | 1 330 330 Pinali Roberto **** | 5 Re Guido 1966 | 12 Rocco Massimo 1993 | 6 Saraceni Gianluca 2001 | 3 325 Pippi Damiano 1988 | 225 Rebaudengo Paolo 1981 | 5 Roncoroni Luigi 1967 | 79 Saragoni Mario 1948 | 5

Piscopo Marco 2005 | 23 Rebaudengo Piero 1978 | 168 Rosalba Simone 1995 | 122 Sartoretti Andrea 1993 | 328

Piva Alberto 1975 | 10 Recine Francesco 2019 | 3 Rossini Salvatore 2012 | 142 Savani Cristian 2002 | 231 Sintini Giacomo 2002 | 58 Venturi Gianmarco 1976 | 46

Polo Alberto **** | 7 Recine Stefano 1976 | 67 Rosso Mattia 2007 | 7 Sbertoli Riccardo 2017 | 46 Sottile Daniele 2001 | 62 Vergnaghi Daniele 1993 | 39

Preti Alessandro 2015 | 5 Ricci Daniele 1967 | 61 Roveglia 1962 | 16 Scaramuzza 1957 | 2 Spairani Riccardo 2007 | 2 Vermiglio Valerio 1999 | 308

Schenal Vittorio 1948 | 13 Spirito Luca 2015 | 36 Vettori Luca 2012 | 146

Scilipoti Antonio 1978 | 27 Squeo Angelo 1978 | 108 Vianello Maurizio 1993 | 6 La formazione che ha ottenuto la qualificazione alle Olimpiadi Tazzari Roberto 1948 19 Vicini Marco 2007 3 Giappone 2020 | |

Tedeschi Pierluigi 1956 | 72 Vullo Fabio 1983 | 139

Tencati Luca 2000 | 174 Zanetti Gianfranco 1961 | 76

Tiozzo Nicola 2018 | 5 Zanetti Paolo 1957 | 25

Tofoli Paolo 1987 | 342 Zanolli Cesare 1976 | 26

Torre Paolo 1999 | 19 Zaytsev Ivan 2010 | 233

Tovo Davide 1993 | 6 Zecchi Antonio 1978 | 66

Scotti Alberto 1966 | 45 Travica Dragan 2007 | 200 Zipoli Luigi 1956 | 12

Semenzato Andrea 2002 | 29 Vannucci Piero 1971 | 39 Zlatanov Hristo 1997 | 170

Sibani Stefano 1969 | 152 Vecchi Paolo 1982 | 104 Zorzi Andrea 1986 | 325

Simeonov Ventceslav 2004 | 23 Veljak Sergio 1963 | 29 Zuppiroli Paolo 1964 | 13 12 13

70 anni di azzurro nella storia della pallavolo I protagonisti in campo ... e in panchina LE PROTAGONISTE in campo... Cambi Carlotta 2016 | 56 Costagrande Carolina 2011 | 87 Dei Paola 1973 | 20 Camera Letizia 2012 | 49 Crisanti Lucia 2004 | 100 Del Core Antonella 1999 | 283 Berti Beatrice *** | 8 Aguero Taismary 2007 | 96 ...e in panchina Camerin Eralda 1970 | 43 Croatto Silvia 1991 | 178 Di Crescenzo Manuela 2009 | 2 Alberti Sara 2013 | 5 Bertini Sabrina 1986 | 286 Camillotti Ivana 1970 | 50 Croce Paola 2002 | 118 Di Iulio Chiara 2010 | 37 Bertone Floriana 2013 | 18 Angeloni Veronica 2004 | 18 I COMMISSARI TECNICI Campanale Laura 1991 | 13 Dalla Bona Miriam 1989 | 22 Diouf Valentina 2013 | 106 Bertozzi Rita 1970 | 32 Anzanello Sara 1998 | 278 Barbolini Massimo 2006 225 Campanari Barbara 1999 | 5 Dallari Mariella 1975 | 70 Donelli Stefania 1998 | 6 Arcangeli Chiara 2005 | 40 Bevini Vanna 1972 | 3 Bellagambi Aldo 1971 152 Caponi Manuela 1996 | 2 Dall’Igna Stefania 2006 | 78 Egonu Paola 2014 | 139 Bonitta Marco 2001 314 Biamonte Daniela 1993 | 84 Arfelli Terry 1984 | 35 Bosetti Giuseppe 1996 22 Caracuta Valeria 2013 | 21 Dall’Olio 1967 | 1 Fabbi Giovanna 1968 | 14 Arrighetti Valentina 2006 | 228 Bianchini Marika 2013 | 10 Bracci Marco (vice) 2007 36 Cardona Mirella 1951 | 4 Danesi Anna 2016 | 127 Fahr Sarah 2018 | 77 Dorigo Marco 1951 3 Arzilli Ilaria 1980 34 Biccheri Valentina 2011 | 7 Carducci Marta 1972 24 Decordi Giulia 2006 14 Ferlito Giuseppa 1977 51 | Frigoni Angelino 1998 129 | | | Baggi Laura 2011 | 3 Bigiarini Beatrice 1977 | 161 Giacobbe Antonio 1980 130 Cardullo Paola 2001 | 250 Ferretti Francesca 1997 | 191 Guerra Sergio 1989 85 Baiardi 1951 1 Bo Anna 1994 | 7 Carocci Luna 2007 7 Ferretti Sara 1954 5 | Kawasoe Yasafumi 1980 7 | | Baiardo Rosanna 1982 | 95 Bonacini Angela 1972 | 140 Lugli Loredana 1970 16 Casarico Giuseppina 1966 | 27 Filippini Brunella 1979 | 140 Mazzanti Davide 2017 116 Balboni Martina 2013 | 5 Bonfirraro Stella 1982 | 3 Cataldo Antonella 1990 | 2 Filippini M. 1954 | 7 Mencarelli Marco (vice) 2002 4 Baldizzone 2003 | 5 Bonifacio Sara 2016 | 47 Micelli Lorenzo (vice) 2006 1 Cavalieri 1979 | 3 Filippini Simonetta 1980 | 8 Motta Marco Aurelio 1970 114 Barazza Jenny 1999 | 279 Borrelli Valentina 1996 | 112 Cazzola 1954 | 4 Filippo Marina 1980 | 19 Quinxia Pu 1986 70 Borri Maurizia 2005 | 2 Barcellini Cristina 2009 | 123 Tamura Yoshifumi 1979 11 Cecioni Viola 2007 | 1 Fiorin Valentina 2002 | 217 Trinajstic Ivan 1954 38 Bardelli Franca 1982 | 93 Boselli Cristina 1986 | 61 Cella Elisa 2005 | 51 Flamigni Cinzia 1981 | 236 Velasco Julio 1997 35 Beccaria Vania 1993 | 172 Bosetti Caterina 2011 | 143 Centoni Nadia 1998 | 312 Decorti Deborah 2008 | 12 Folie Raphaela 2011 | 148 Bechis Marta 2010 | 20 Bosetti Lucia 2011 | 270 Cerri Fenina 1981 | 8 Degradi Alice 2018 | 8 Fontanesi Barbara 1989 | 59 Bedeschi Francesca 1978 | 2 Bosio Francesca **** | 1 Cerutti Anna 1980 | 3 De Biase Piera 1982 | 3 Forestelli Vincenza 1968 | 159 Beltrami 1954 | 7 Bossi Alessandra 1983 | 32 Chiostrini Helga 1989 | 54 De Bortoli Chiara **** | 10 Fracchia 1951 | 4 Benelli Manuela 1981 | 321 Botezat Alexandra **** | 10 Chirichella Cristina 2013 | 204 De Diana Lorella 1978 | 13 Franco Paola 1992 | 27 Berlanda 1954 | 4 Bragaglia Antonella 1994 | 176 Chudy Lucia 1985 | 3 De Gennaro Monica 2006 | 270 Frediani Sabrina 1993 | 8 Bernardi Liliana 1979 | 194 Brandoli Vanda 1967 | 3 Cicolari Greta 2007 | 9 De Gennaro Musti 2006 | 13 Frittelli Paola 1975 | 38 Bertaccini 1964 | 4 Bruni Simona 1998 | 5 Cioppi Sandra 1977 | 47 De Grandis Ingrid 1996 | 6 Galastri Elisa 1996 | 183 1994 9 Bertani Manuela 1954 | 5 Buffon Guendalina 1993 | 96 Busso Elena | Citterio Silvia 2002 | 4 De Lorenzi Mirella 1965 | 69 Garzaro Ilaria 2008 | 61 1981 2 Bertelli Loredana 1969 | 17 Busetti Carla 1998 | 17 Caccaro Giovanna | Consoli Gabriella 1954 | 25 De Luca Barbara 1994 | 91 Gasparini 1964 | 1 1991 228 Cacciatori Maurizia | Conte Sabrina 1986 | 56 De Savi Antonietta 1970 | 3 Gattelli Daniela 1996 | 13 2010 6 Cagninelli Claudia | Corna Stefania 2011 5 De Tassis Ana Paula 2000 51 Gatti Claudia 1987 37 esordio in azzurro totale presenze | | | Legenda Atleta Azzurro | Calloni Raffaella 2015 | 10 14 Oro Mondiale esordio in azzurro | totale presenze 15

70 anni di azzurro nella storia della pallavolo Le protagoniste in campo ... e in panchina Gatti Daniela 1992 | 15 Lombardo Giulia 2011 | 5 Martini Alessandra 1986 | 12 Paggi Paola 1999 | 231 Primavera Carmela 1987 | 22 Rossetto Carla 1981 | 17 Gennari Alessia 2011 | 65 Lubian Marina 2018 | 47 Marulli Monica 1992 | 16 Pagli Paola 1964 | 23 Privitera Marzia 1978 | 15 Rosso Valeria 2004 | 2 Gilioli Betta 1995 | 45 Lugli Loredana 1954 | 9 Mattanza 1951 | 3 Paoloni Tiziana 1979 | 23 Pudioli Fanny 1987 | 59 Saccomani Laura 2010 | 12 Ginanneschi Daniela 2006 | 16 Luraschi Katia 2005 | 26 Mazza Martina 1970 | 3 Parrocchiale Beatrice 2015 | 132 Puerari Ramona 2003 | 5 Salsi Maria Luisa 1965 | 25 Gioli Simona 1998 | 307 Magnanini Marika 1968 | 44 Melandri Laura 2015 | 22 Partenio Laura 2011 | 10 Pulcini Daniela 1967 | 28 Saltarelli Francesca 1989 | 5 Giovannone 1951 | 1 Magri Serenella 1989 | 5 Mele Fabiana 1987 | 54 Pascucci Giulia 2014 | 7 Sangiuliano Rachele 2001 | 106 Giuliani Stefania 1982 | 67 Malachin Ornella 1978 | 23 Mello Anna Vania 1995 | 169 Pasi Rossana 1984 | 82 Sansonna Ilaria 2015 | 28 Grandich 1951 | 3 Malinov Ofelia 2014 | 168 Merlo Paola 2008 | 69 Pelesson 1964 | 3 Santamarina Adelaide 1964 | 1 Gualandi Francesca 1977 | 55 Mangifesta Consuelo 1990 | 58 Michetti Giada 1972 | 2 Pellacani Rossella 1973 | 3 Santunione Vittoria 1964 | 69 Gualandris Luisa 1966 | 27 Mantelli 1954 | 4 Mifkova Darina 1991 | 283 Penco 1951 | 3 Sapori Stella 1968 | 37 Guerci 1951 | 1 Manzoni Francesca 1996 | 4 Milani Luisella 1991 | 41 Percivalli Rosa 1972 | 5 Saporiti Cristina 1991 | 17 Guerra Anastasia 2015 | 54 Mingardi Camilla 2018 | 22 Perinelli Elena 2015 | 11 Saporiti Daniela 1990 | 61 Guiducci Gloria 1981 | 100 Monari Michela 1991 | 79 Perini Cinzia 1979 | 3 Savoldelli Susanna 1974 | 32 Guiggi Martina 2002 | 298 Monetti Gabriella 1982 | 83 Perona Cinzia 1991 | 51 Scaltriti Simonetta 1965 | 24 Innocenti Dania 1993 | 7 Montanari Giovanna 1965 | 52 Pesenti 1954 | 7 Quaranta Annamaria 2009 | 12 Scarlini Maria 1964 | 1 Ippolito Ariela 1980 | 3 Morandi 1951 | 1 Pezzoni Nicoletta 1971 | 84 Radogna Roberta 1996 | 11 Secolo Manuela 2001 | 141 Jaffaldano Annamaria 1968 | 19 Morelli Maria 1972 | 30 Piccinini Francesca 1995 | 503 Raimondi Patrizia 1973 | 7 Segalina Silvia 2010 | 1 Jori 1954 | 6 Mori Emily 1994 | 1 Pietrini Elena 2018 | 69 Ramaglia Alessandra 1986 | 2 Semperboni 1954 | 7 Julli Camilla 1966 | 193 Morselli 1951 | 3 Pincerato Giulia 2008 | 25 Randi Marisa 1976 | 2 Siciliano Barbara 1993 | 39 Lazzaroni 1965 | 1 Natali Licia 1971 | 93 Pinelli 1951 | 4 Ravasio Giulia 1967 | 6 Signorile Noemi 2010 | 79 Leggeri Manuela 1994 | 326 Marabissi Mirna 1987 | 113 Navarrini Chiara 1996 | 50 Pinese Alessandra 2001 | 13 Ravetta Monica 1985 | 21 Sirressi Immacolata 2009 | 44 Lensi Cristina 1973 | 55 Maran Monica 1993 | 8 Negrini Chiara 1999 | 4 Pirani Claudia 1992 | 20 Reggiani Matilde 1968 | 4 Solustri Cristina 1982 | 6 Leonardi Giulia 2011 | 36 Marasi Annamaria 1989 | 129 Nicoletti Anna 2016 | 6 Pisani Giulia 2012 | 17 Remati Mariachiara 1996 | 11 Sorokaite Indre 2012 | 129 Leoni Barbara 1982 | 38 Marchese Ornella 1972 | 115 Nwakalor Sylvia 2018 | 56 Pisi Rossana 1975 | 10 Remuzzi Luisa 1972 | 12 Spataro Maria Rosa 1981 | 14 Lindner Mariangela 1965 | 2 Marcon Francesca 2009 | 19 Okaka Stefania 2011 | 11 Pizzo Donatella 1979 | 15 Ricci Rosa 1996 | 2 Spirito Ilaria 2015 | 27 Lisi Federica 1994 | 6 Marè Susanna 1971 | 33 Olivotti Rossella | 8 Pizzo Tiziana 1972 | 32 Rinieri Simona 1997 | 405 Stabile 1964 | 1 Lo Bianco Eleonora 1998 | 548 Mariani Rosella 1995 | 14 Orlandi Laura 1990 | 1 Polmonari Marilena 1973 | 8 Riva I 1951 | 4 Stanzani Cosetta 1975 | 138 Loda Sara 2014 | 43 Marinelli 1999 | 40 Orro Alessia 2015 | 75 Popa Rodica 1976 | 3 Riva Paola 1965 | 32 Stufi Federica 2007 | 19 Lombardi Barbara 1996 | 1 Martinelli Adriana 1972 | 10 Ortolani Serena 2004 | 321 Poser Manuela 1995 | 14 Rocchi Sabrina 1997 | 18 Sylla Miriam 2015 | 133 Paccagnella Stefania 1992 | 72 Pozzetti Daniela 1971 | 41 Romano Francesca 1992 | 23 Tartara 1954 | 2 Atleta Azzurro esordio in azzurro | totale presenze Legenda Pagani Brunella 1979 | 10 Prati Patrizia 1985 | 49 Rondon Giulia 2005 | 123 Tavolieri Nadia 1979 | 59 16 Oro Mondiale esordio in azzurro | totale presenze 17

70 anni di azzurro nella storia della pallavolo Le protagoniste in campo ... e in panchina Terenghi Giuliana 1971 | 20 Vincenzi Cristina 2005 | 23 RECORD PRESENZE Tibaldi Giuseppina 1987 | 7 Visconti Mariagrazia 1972 | 115 la NAZIONALE MASCHILE GIOCATORE PRESENZE Tirozzi Valentina 2013 | 55 Vitez Sandra 2007 | 23 524 Todesco Maria Rosa 1980 | 26 Volpi Daniela 1994 | 48 469 dal 1947 ad oggi Togut Elisa 1996 | 305 Zago Pinuccia 1971 | 18 390 A cura di Carlo Gobbi 326 Torretta Claudia 1973 | 109 Zago Valentina 2011 | 9 La recente vittoria della nazionale alla Universiade ha riaperto la lunga linea azzurra di successi, da qualche tempo Manuela Benelli 325 Torta Raffaella 1980 | 15 Zambelli Alessandra 1986 | 231 inariditi in campo maschile. Sarà un caso, sarà il destino, ma la squadra di Graziosi, allenatore ancora in gran parte 307 sconosciuto nel mondo sottorete, provenienza marchigiana, di Falconara, roba buona quindi, esperienze a Bergamo Tullo Graziana 1965 | 16 Zambelli Marina 2011 | 7 305 e Ravenna, a Siena la prossima, si è ricollegata alla storia. Sono trascorsi ben 49 anni da quel magnifico successo Turchet Daniela 1980 | 6 Zambon Bruna 1977 | 12 Sabrina Bertini 290 colto da altri azzurri, oggi certo piu’ attempati, in un’altra Universiade, quella di Torino, fortemente voluta da Primo 286 Nebiolo, grande dirigente dell’epoca. Se vogliamo aprire un veloce ripasso sulla storia della nostra nazionale, non Turetta Consuelo 1979 | 158 Zanasi 1954 | 2 283 Turrini Sabina 1989 | 168 Zanetti Luisa 1964 | 21 283 UNIVERSIADI 1970: UN ORO BENEDETTO DA TORINO E … DAL CUS TORINO Valsesia Barbara 1987 | 22 Zanin Valeria 2002 | 4 di Rino Cacioppo Vannini Francesca 1997 | 32 Zanotti Beatrice 1998 | 1 Devo tutto alla pallavolo se sono diventato giornalista. Pro- le tribune in tubi che all’inizio sembravano sproporziona- prio per la mia esperienza di giocatore ed allenatore fui chia- te alla portata dell’avvenimento incominciavano ad essere Viapiano Paola 1983 30 Zilio Isabella 2004 5 Eleonora | | Lo Bianco mato a collaborare con lo storico giornale L’Ora di Palermo gremite. La formula del torneo non prevedeva eliminazioni appena finito il liceo. Dopo anni di gavetta divenni profes- dirette ma ogni compagine doveva affrontare tutte le altre. Viganò **** | 27 Zuccarini Daniela 1987 | 8 sionista al giornale Telestar sempre di Palermo ma quando Così gli azzurri di Federzoni superarono la Corea e poi Ceco- questi chiuse dopo il terremoto del Belice fui costretto a tra- slovacchia ed URSS sulla carta,allora, avversarie improponi- Viganò Natalia 1996 | 15 Zuecco Ives 1981 | 18 sferirmi. bili. Ma l’esito del torneo dipendeva dall’ultima sfida contro il Villani Francesca **** | 13 Nel Giugno 1969 fui assunto a Torino alla Gazzetta del Po- Giappone. Un’ora prima dell’inizio della partita con le tribune polo che a quei tempi in Piemonte e Liguria vendeva più de piene sino all’inverosimile il sevizio d’ordine fece chiudere gli La Stampa, per lavorare in cronaca. Dopo poco più di un anno ingressi del Palazzo del Lavoro. Lo stesso ministro Carlo Do- alla vigilia delle Universiadi il capo dei servizi sportivi Alfredo nat Cattin, con tanto di scorta non fu fatto entrare. In quattro Toniolo, sapendo che avevo sempre scritto di sport, chiese emozionanti set gli azzurri fecero fuori anche i giapponesi e La formazione che ha ottenuto la qualificazione alle Olimpiadi al capo cronista di potermi utilizzare part-time per seguire fu la prima apoteosi per la pallavolo italiana con gli azzur- Giappone 2020 qualche sport. Dissi che ero abbastanza esperto di tennis ri portati in trionfo in una selva di bandiere tricolori. Fra gli e soprattutto di pallavolo. A sentire tennis, Toniolo che era spettatori c’era un costruttore edile torinese che non sapeva anche presidente del Circolo della Stampa Sporting dove si cosa fosse la pallavolo prima di quella sera ed il giorno dopo sarebbero giocati i tornei di tennis si illuminò. Quando ag- chiamò a Tuttosport Giampaolo Ormezzano per sapere se giunsi la pallavolo con fare accondiscendente concesse che c’era una squadra di Torino in serie A. “C’è in serie B il Cus To- avrei potuto fare piccole notizie o brevi secondo i risultati rino”, la risposta. E l’ingegnere Primo Carando, il costruttore degli azzurri. edile, fu il primo sponsor del Cus Torino !! All’inizio delle gare le prospettive si capovolsero nel torneo maschile di tennis, vinto dal francese Proisy, Maioli e Di Maso non brillarono. La pallavolo invece passava di vittoria in vit- toria ed ero uno dei pochissimi giornalisti a conoscere di sto- ria e tecnica di questo sport. Concesso al basket l’unico palasport torinese di quei tempi, quello del parco Ruffini, per il volley fu allestito un campo con tribune Innocenti per circa 6.000 spettatori nello spet- tacolare palazzo del Lavoro, opera dall’architetto Nervi, che di partita in partita degli azzurri veniva sempre più riempito di spettatori che avevano subito sposato le impreviste gesta vittoriose dei nostri “eroi”. Visti i primi risultati ed il crescente successo di pubblico, sulla I campioni: Giorgio Barbieri, Aldo Bendandi, Pietro De Angelis, Carlo Gazzetta del Popolo, le brevi divennero rapidamente articoli Devoti, Renato Fegino, Fabio Innocenti, Mario Mattioli, Roberto Mo- sempre più corposi degni della testata di una pagina mentre randi, Andrea Nannini, Andrea Nencini, Daniele Ricci, Luigi Roncoro- 18 ni, Erasmo Salemme, Stefano Sibani - C.T. Odone Federzoni 19

70 anni di azzurro nella storia della pallavolo La storia della Nazionale maschile possiamo prescindere da quel successo strepitoso, che fece scoprire alla città di Torino e più largamente agli sportivi italiani, la pallavolo. Era solo una Universiade, dissero in tanti, però quei giocatori, Mattioli, Nannini, Devoti, Fegino, 1989: LA RUSSIA SIAMO NOI – CAMPIONI D’EUROPA PER LA PRIMA VOLTA di Iacopo Volpi De Angelis, qualche nome a caso per non citarli tutti, guidati da Oddo Federzoni, seppero trascinare all’entusiasmo il pubblico torinese, che qualche anno dopo si appassionerà alle imprese della Klippan di Franco Leone e Silvano Pran- Settembre 1989, si parte per Stoccolma, Svezia. Una va- Una novità assoluta, il coach a cena con chi lo doveva giu- di- Cogliendo due risultati. Sportivo, battendo l’Urss in finale. Propagandistico, registrando tutti esauriti da paura. ligia piena di sogni,anche quella del telecronista che fino dicare per ciò che gli azzurri di più o meno buono avrebbero adesso ha avuto si la fortuna di raccontare la storica me- fatto il giorno dopo sul campo. Tutti alla pari, si parlava e si L’organizzazione aveva relegato il volley in un capannone con tribune fatte di tubi Innocenti, lasciando il PalaVela daglia di bronzo alla Olimpiade del 1984 a Los Angeles ascoltava, ma alla fine l’ultima parola era sempre del divo alla scherma. Risultato: alla scherma 35 spettatori di media. Alla pallavolo, gente arrampicata sui muri e assalto ma poi, per quanto riguarda gli azzurri ha dovuto riferire di julio, poco da fare. vero all’impianto con ressa da rugby già due ore prima dell’apertura. Ricordiamo Giampaolo Ormezzano, direttore grandi sconfitte e di mille occasioni perse. Si imparava, tutti lavoravamo meglio, da Roma arrivavano del Tuttosport, arrivare trafelato e sudato dopo una mischia da scintille alla fine del primo set in semifinale e finale. La Svezia all’inizio dell’autunno regala un clima gradevole, sempre più spesso richieste di interviste per radio, tv e car- il gruppo dei giornalisti al seguito è di prim’ordine, tutti ap- ta stampata. Qualcosa stava cambiando, stavamo uscen- “Se il direttore del Tuttosport non riesce a entrare, allora vuol dire che la pallavolo interessa”. passionati, tutti competenti, giovani di belle speranze pieni do dal sottoscala e il merito era di un uomo di , Fu il primo oro dell’Italia nel volley. Perciò va ricordato fra le pietre miliari di un movimento che è proseguito con di voglia di raccontare una impresa. , che non riduceva mai nulla ad un mero fatto di altre tre tappe importanti prima di approdare alla Generazione dei Fenomeni, definizione di cui tanti hanno cercato Da qualche mese è arrivato sulla panchina dell’Italia Julio palestra. di appropriarsi negli anni, ma che appartiene di diritto a Giuseppe Brusi di Ravenna, costruttore della Teodora e poi Velasco, fresco di 4 scudetti consecutivi vinti sulla panchi- Tofoli, Zorzi, Lucchetta, Gardini, Bernardi e Cantagalli. E poi na di Modena prima contro Bologna poi contro gli storici Fefe de Giorgi, Anastasi, Pacho Passani, Marco Bracci, Ma- del Messaggero. rivali di Parma. L’uomo argentino è un vulcano in piena, sciarelli e Giangio Giani. Seconda tappa…il Gabbiano d’Argento. Anno di grazia 1978. L’Italia ospiterà il mondiale. Il presidente di allora, Gian- mille idee, mille risposte mai banali anche alle domande più Un gruppo di super eroi, ma soprattutto uomini veri, gente carlo Giannozzi, avvocato fiorentino e docente universitario, puntava su Siena per il girone finale. Rivolta di palazzo. scontate. È il momento delle prime frasi che faranno sto- di qualità che aveva la NETTA SENSAZIONE CHE QUALCO- Perfino il suo proconsole, Gianfranco Briani, segretario della Fipav, grandissimo dirigente al quale la pallavolo deve ria: la cultura degli ali- SA DI IMPORTANTE STESSE bi, gli occhi della tigre e PER INIZIARE. via di questo passo. Le Le partite si succedevano con giornate scorrono via vittorie importanti a cui conti- IL MONDIALE ‘78 E IL “GABBIANO D’ARGENTO” piacevolmente, gli az- nuavano a seguire cene sem- di Alessandro Fiesoli zurri si allenano sem- pre più ricche di divertimento pre a porte aperte, ci misto ad adrenalina pura. Formidabili, quei giorni. A riviverli, quarant’anni dopo, l’e- vincibile Armata Rossa guidata da Zaytzev e Savin, dopo la mancherebbe, le prime Velasco, anche superstizioso, mozione è la stessa di allora, quando eravamo in 15 mila grande gioia del 3-1 in semifinale su Cuba. Il mondiale ’78 è partite offrono ottimo non ci mollava più. nel catino di passione del PalaEur, trascinati dalle schiac- stato il Big Bang del nostro volley, l’inizio di un nuovo futu- spettacolo e belle vit- Il giorno della finale il telecro- ciate di Negri, Di Coste, Scilipoti, dai muri di Nassi e Lan- ro. “Il primo gradino verso il cielo, fu come toccare le stelle, torie. nista era teso, non per l’impor- franco, dalle alzate di “Pupo” Dall’Olio e Lazzeroni. E con quella medaglia d’argento portò la pallavolo all’attenzione Le serate del grup- tanza di ciò che avrebbe dovuto loro Di Bernardo, Greco, Alessandro, Innocenti, Concetti. di tutti, cambiando la nostra storia e influenzando quella di po stampa sono allo raccontare ma perché ancora Era l’Italia di Carmelo Pittera, la prima rappresentativa oc- tutta la pallavolo occidentale, un risultato clamoroso che stesso livello di una non si aveva la certezza che ci I medagliati: , , Marco Bracci, Luca cidentale capace di salire su un podio mondiale, di sottrarsi ci permise di varare il programma ‘Volley ‘85” che avreb- gita scolastica al liceo, Cantagalli, Ferdinando De Giorgi, Andrea Gardini, , sarebbe stata la trasmissione all’egemonia dell’Est e di riscrivere la storia di questo sport be preparato la nazionale dei fenomeni di Velasco”, ricorda risate a non finire ma Stefano Margutti, , Gilberto Passani, Paolo Tofoli, in diretta. Poi, in mattinata tar- con un sorprendente secondo posto, fermata solo dall’in- oggi Carmelo Pittera, l’artefice di quella squadra. Nel ripar- con una ciliegina sulla Andrea Zorzi - C.T. da l’ok definitivo da Roma, la larne, tornano quell’entusiasmo, quella magia: “Un torta. Esauriti i suoi ob- vittoria contro i padroni di casa pubblico fantastico, impensabile, ci trascinò soprat- blighi di allenatore carismatico, il Professor Julio Velasco ci della Svezia di Gustaffson per 3 a 1 e il narratore emo- tutto nella rimonta con il Brasile, da 10-14 a 17-15 raggiunge spesso e volentieri al ristorante di turno. Si siede zionato che non appena Zorro Zorzi mette a terra la palla nel quinto set, e nella vittoria su Cuba, e pensare che a tavola, ascolta per quasi 5 minuti, poi comincia a con- decisiva grida a squarciagola ”La Russia siamo noi”. prima del mondiale in federazione erano preoccupati trastare chiunque con la sua affabulante dialettica che lo Come mi sarà venuta in mente non lo so, di certo al popolo dalla grande capienza del PalaEur, si temeva di non porterà poi ad essere, tra le altre cose, anche un ecceziona- del volley rese chiara l’idea. Da quel primo ottobre 1989, riuscire a riempirlo”, continua Pittera. Il tecnico sici- le comunicatore. Per noi è come toccare il cielo con un dito. sul tetto d’Europa c’era l’Italia. Fantastico, per un dignitoso liano, fresco del primo scudetto catanese della sto- Badate bene, si parlava ben poco di pallavolo, ma molto giocatore di serie C avere la fortuna di raccontare e di vivere ria con la Paoletti, aveva preso in mano la squadra di sport in generale, poi si passava alla politica per finire quella splendida notte. azzurra solo tre mesi prima del mondiale, riuscendo inevitabilmente a dissertare di donne. in così poco tempo a farne una grande squadra, ca- pace di superare, in serie, Belgio, Egitto, Cina, Brasile, Germania Est, Bulgaria e Cuba, prima di arrendersi in moltissimo, gli fu contro pilotando il girone finale al PalaEur di Roma. Dove gli azzurri, guidati da Carmelo Pittera, finale all’Urss. “Eppure, di tutte quele partite la più fresco vincitore dello scudetto con il suo Paoletti Catania, azzeccando il sestetto base (Dall’Olio, Lanfranco, Negri, Di importante per me fu proprio la sconfitta in finale, mi aiutò a migliorarmi”, e la filosofia di Pittera, ancora Bernardo o Di Coste, Greco, Nassi con frequenti ingressi per Lazzeroni e Scilipoti) arrivarono dritto alla finale dopo oggi, è un insegnamento per tutti. Di quel prodigioso una battaglia epica vinta sui cubani. Qui incoccio’ sulla tremenda imbattibile Urss di Platonov e fu 0 a 3, ma dopo I (vice) campioni: Antonio Alessandro, Massimo Concetti, France- mondiale, ne fu fatto anche un film,”Il Gabbiano d’argento”. una partita combattuta fino all’ultimo pallone. Medaglia d’argento sul campo, entusiasmo alle stelle con 15mila sco Dall’Olio, Mauro Di Bernardo, Claudio Di Coste, Nello Greco, E quel Gabbiano vola ancora, e volerà per sempre. Grazie Fabio Innocenti, Gianni Lanfranco, Alessandro Lazzeroni, Fabrizio sugli spalti, che bivaccavano all’Eur in attesa del gong d’inizio. ancora Pittera, grazie azzurri del ’78. Nassi, , Antonio Scilipoti – C.T. Carmelo Pittera. Terza tappa a Los Angeles 1984. Prima medaglia olimpica, conquistata col terzo posto sul Canada dagli azzurri gui- 20 dati da e come secondo da Nerio Zanetti, volato in cielo troppo presto. Un bronzo che venne accolto 21

70 anni di azzurro nella storia della pallavolo La storia della Nazionale maschile con sufficienza irritante dallo sport italiano. Mancavano gli squadroni dell’Est Europa, allora ancora al vertice, per VENTO DI GLORIA A MAR DEL PLATA. NUOVO ORO WORLD LEAGUE NEL 1999 il famoso triste boicottaggio, seguito a quello attuato dai Paesi dell’Ovest nel 1980 a Mosca. Invece quella squa- di Francesco Pancani dra meritava. Guidata dall’accademico Dall’Olio in regia, con la mano pesante di , il genio atletico di Gianni Lanfranco, il braccio mancino di Marco Negri, la regolarità in ricezione di Gianni Errichiello, i muri di Andrea Una via di mezzo. Tra l’incoscienza e una prova di coraggio. Di stupore. E ammirazione. Giani infatti a malapena ce la faceva sicuro, un momento ogni volta di grandi risate: attraversare a camminare. Eppure. Eppure anche lui fu determinante nella Lucchetta e una coesione di squadra raggiunta da una squadra che aveva fiducia nei suoi mezzi, centrò il grande le porte girevoli dell’hotel di Mar del Plata, trasformate in veri conquista della settima vittoria azzurra in World League. risultato. Prima medaglia olimpica del volley! Peccato quella indifferenza italica, allora soggiogata dai russi. Che poi e propri trabocchetti dal fortissimo vento che accolse l’Italia La prima con il rally point system. Ore ed ore, per i tecnici a subito dopo cominciarono a subire la perfezione tecnica degli americani guidati da , protagonisti di quella e le altre finaliste della World League 1999. parlare della rivoluzionaria formula, dell’incidenza della bat- Olimpiade, vincitori sul Brasile. Sembra strano ma questo è uno dei primi ricordi che riaffio- tuta, dell’equilibrio da trovare al servizio tra benefici e rischi, Quarta tappa a Rio de Janeiro 1990. Con un veloce aperitivo agli Europei di Stoccolma nell’89. Era subentrato Julio rano se ripenso a quella trasferta, una delle prime per me con forzando dai nove metri sempre e comunque. E poi il libero. Velasco. I giocatori c’erano già, pronti da un campionato ormai di vertice nel globo. Julio fu l’incantatore. Reduce dai gli azzurri della pallavolo come telecronista Rai. Una trasferta fu il migliore a Mar del Plata ma anche que- successi con il Panini Modena, quattro scudetti di fila sul Santal Parma, convinse gli azzurri che erano in grado di che mi è rimasta nel cuore. Il vento di Mar del Plata spazzava sto ruolo era evidente come fosse ancora tutto da scoprire la città, tappezzata di tricolori perché è qui che si è formata e interpretare. L’Italia, o meglio la scuola italiana, fu la più negli anni la più grande comunità italiana in Argentina, ma abile a districarsi nelle pieghe tattiche della ‘nuova’ pallavolo. non travolgeva l’identità, la forza, i valori di una Nazionale Per questo la tappa Mar del Plata, la ciudad feliz, credo sia OLIMPIADI BARCELLONA 1992. IL PUNTO DEL RIMPIANTO che si apprestava a scrivere un nuova meravigliosa storia. una delle più significative del favoloso cammino della nostra di Leandro De Sanctis Con il terzo Mondiale consecutivo in Giappone si era chiusa la Nazionale. gestione Bebeto, in panchina ora Andrea Anastasi. Obiettivo Si dice che nella vita le sconfitte a volte contino quanto e più Si arrivò al tie-break, sul 16 pari, perché gli azzurri di Ve- Olimpiade, tanto per cambiare, splendida ossessione azzur- delle vittorie. Forse è per questo che la mattina del 5 agosto lasco avevano compromesso tutto cedendo di schianto il ra, passando nel 1999 appunto da World League e Europeo, 1992 mi è rimasta impressa nella mente e nel cuore. Barcel- quarto set, addirittura un umiliante 15-2, dopo essere stati a Vienna: doppio centro italiano. “Io sono pronto a tutto, ho lona, la mia prima Olimpiade seguita sul campo per il Corriere in vantaggio per 2-1 ed essersi prematuramente sentiti in tutto già pronto, compreso il discorso che farò ai miei ragazzi dello Sport, la prima in cui la Nazionale italiana di pallavolo si semifinale. Allora c’era ancora il cambio palla, salvo che nel prima della finale di Sidney. Magari non ci arriveremo mai, presentava con il ruolo di grande favorita. quinto set. Si giunse dunque a quell’unica palla che avrebbe ma nessuno potrà dire che non sono ottimista”. Era diventa- Il titolo mondiale vinto in Brasile due anni prima aveva stra- concluso tutto, senza appello. L’attacco di Van der Meulen, volto, in positivo, il mondo del nostro volley, che era stato il punto decisivo dell’Olanda per il 17-16 che spalancava to un po’ questo il ‘nostro’ ritornello, quando volte ci abbiamo beneficiato e trasformato dai grandi investimenti dei gruppi le porte infernali di una delle più grandi delusioni dell’Italia scherzato su con Anastasi che nel solco tracciato dai suoi Fininvest e Ferruzzi. Il volley mercato era decollato con cifre velaschiana. Un’ingiustizia risolvere una partita con un solo predecessori voleva approfittare della World League per far inimmaginabili solo un paio di stagioni prima, Julio Velasco pallone. Al punto che subito dopo la Fivb mise la regola che crescere i giovani, con il solito immenso Andrea Giani a fare era diventato un personag- anche nel tie-break bisognava da punto di raccordo tra due (forse tre, magari quattro!!!) ge- gio mediatico da interpellare avere due punti di margine per nerazioni. Alle prese, in quella World League, con problemi a I medagliati: , Mirko Corsano, Alessandro Fei, Andrea su ogni cosa. Per molti era vincere la partita. un ginocchio il Giangio. Ricordo al termine del riscaldamento Giani, Leondino Giombini, Luigi Mastrangelo, , Samuele prima della finale con Cuba. “Se serve io ci sono” disse ad Papi, , Andrea Sartoretti, , Hristo la Nazionale di Zorzi e Luc- Sguardi spenti, lo stomaco rag- Zlatanov - C.T. Andrea Anastasi chetta, i due giocatori capaci grinzito dalla stupita amarez- Anastasi che lo ricambiò con uno sguardo carico di affetto, di bucare il muro dell’indiffe- za. Imprevista, imprevedibile in renza e dell’irriconoscibilità quel modo. Un funerale laico che separava la pallavolo protrattosi oltre la zona mista. vincere. I giocatori gli diedero fiducia, gli credettero. E la Svezia, per la prima e unica volta nella sua storia di Paese dal calcio e da altre discipli- Domande e risposte racchiuse hockeystico e calcistico, presente con una squadra forte, Gustafsson, poi a Treviso, la sua stella, venne domata. Il ne che avevano trovato un negli sguardi, un’affettuosa Brasile fu il coronamento di questa supernazionale,. Sconfitta con Cuba nel girone eliminatorio a Brasilia. Semifinale campione faro da spendere complicità che accomunava al Maracanazinho tutto tinto di giallo con ventimila brasiliani e la “batucada”. Vittoria sulla squadra di casa guidata per promuoversi. giocatori e narratori: lo scon- dal caro amico Bebeto, che poi guiderà Parma e la nostra nazionale al terzo mondiale nel 1998 in Giappone. Anche Quando si arriva ai quarti di Lorenzo Bernardi, Marco Bracci, Luca Cantagalli, Claudio Galli, An- certo, il dolore, la tristezza, fu- finale di un’Olimpiade, tutto drea Gardini, Andrea Lucchetta, Roberto Masciarelli, Michele Pasina- rono sentimenti condivisi. lui volato in cielo troppo presto. Finale e rivincita sui cubani, allora davvero stratosferici. Ma quella era la squadra to, Paolo Tofoli, , Andrea Zorzi - C.T. Julio Velasco quello che c’è stato prima Cominciò allora la dannata del secolo con campioni veri che oggi gli appassionati di pallavolo conoscono a memoria come i nomi del grande conta nulla. Nè i i set lasciati maledizione olimpica che an- Torino 1949. L’immagine di Gardini, non ancora capitano, lo diventerà subito dopo al posto di Andrea Lucchetta, a Francia e Canada nel girone eliminatorio, né la sconfitta cora avvolge la pallavolo italiana. Anche se la reazione fu considerato troppo vecchio da Velasco per continuare in nazionale, in trionfo sul podio dell’arbitro egiziano, rimane indolore con gli Stati Uniti nell’ultima partita del girone. Ma encomiabile. incancellabile nella memoria. Come l’esultanza scatenata di quei ragazzi che erano arrivati in vetta. Fu Anastasi, il nella prima sfida ad eliminazione diretta, l’avversaria è l’O- L’Italia espiò la sua pena battendo nettamente prima la Spa- landa che ha in panchina e in campo a palleg- gna e poi il Giappone, raggiungendo il miglior risultato pos- nano, oggi allenatore di fama, a segnalarsi, scatenato, nel taglio di cravatte e camicie. Vittime anche i giornalisti pre- giare il figlio Avital. Oltre a molti protagonisti del campionato sibile a quel punto: il quinto posto. E giusto un mese dopo, il senti. Chi scrive, saggiamente, era andato a dormire…E da lì, la pallavolo è diventata maggiorenne. Nell’affetto dei italiano: da Blangé a Zwerver, da Posthuma a Held e Van der 5 settembre, la Nazionale dei Fenomeni andò a raccogliere tifosi, nella considerazione dei media. Il resto è storia recente. Le tappe successive sono documentate dal prezioso Meulen. Già Olof Van der Meulen, l’uomo che avrebbe firma- l’affetto dei tifosi a Genova, vincendo tra gioia e lacrime la insostituibile Dallari e sulla Gazzetta dello Sport dove si batte eroicamente Gianluca Pasini. E la lunga linea azzurra to la condanna azzurra. World League, battendo Stati Uniti e Cuba. Barcellona era non è ancora conclusa. È quanto si attendono tutti gli appassionati italiani. Quella palla sgusciata beffarda e velenosa tra le mani prote- stata una ferita insanabile. Ma non mortale. Forza ragazzi, dateci dentro…! 22 se di Luca Cantagalli è un’istantanea incancellabile. 23

70 anni di azzurro nella storia della pallavolo La storia della Nazionale maschile Palmarès MASCHILE la NAZIONALE FEMMINILE GIOCHI OLIMPICI GIOCHI DEL MEDITERRANEO WORLD LEAGUE ANNO CLASS. CITTÀ ANNO CLASS. CITTÀ ANNO CLASS. CITTÀ dal 1951 ad oggi 1976 8º MONTREAL 1959 1º BEIRUT 1990 1º OSAKA A cura di Lorenzo Dallari 1980 9º MOSCA 1963 2º NAPOLI 1991 1º MILANO La storia della nazionale femminile inizia il 7 aprile 1951, quando l’Italia disputa la sua prima partita: si tratta di 1984 3º LOS ANGELES 1975 2º ALGERI 1992 1º GENOVA 1988 9º SEUL 1979 4º SPALATO 1993 3º SAN PAOLO un’amichevole persa ad Alessandria con la Francia 3-2. Nel medesimo anno le azzurre allenate da Mario Dorigo 1992 5º BARCELLONA 1983 1º CASABLANCA 1994 1º MILANO prendono parte per la prima volta nella storia a una manifestazione ufficiale, chiudendo l’Europeo al sesto posto. 1996 2º ATLANTA 1987 3º LATOKIA 1995 1º RIO DE JANEIRO Inizia una lunga cavalcata che cerchiamo di riassumere. 1996 2º ROTTERDAM 2000 3º SYDNEY 1991 1º ATENE Nel 1967 si disputa la settima edizione dell’Europeo vinta a Izmir il 7 novembre dall’Unione Sovietica, campione per 1997 1º MOSCA 2004 2º ATENE 1997 4º BARI la sesta volta: in Turchia c’è anche l’Italia guidata dal triestino Ivan Trinajstic e chiude all’undicesimo posto. 1998 4º MILANO 2008 4º PECHINO 2001 1º TUNISI Nel 1971 l’Europeo viene organizzato per la prima volta in Italia. Le azzurre sotto la guida di Aldo Bellagambi chiu- 2005 5º ALMERIA 1999 1º MAR DEL 2012 3º LONDRA dono all’ottavo posto davanti a tutte le nazionali occidentali. 2009 1º PESCARA PLATA 2016 2º RIO DE JANEIRO Nel 1975 per la nazionale femminile arriva la prima finale della sua storia: ai Giochi del Mediterraneo di Algeri si 2013 1º MERSIN 2000 1º ROTTERDAM classifica seconda alle spalle della Jugoslavia. 2018 1º TERRAGONA 2001 2º KATOWICE CAMPIONATO MONDIALE 2002 4º BELO Nel 1978 per la nostra nazionale è il momento della prima vittoria alla Spring Cup, conquistata a Palma de Majorca HORIZONTE davanti all’Olanda e al Belgio, nonché dell’incredibile emozione della partecipazione al primo Mondiale della sua ANNO CLASS. CITTÀ CAMPIONATO EUROPEO 2003 3º MADRID 1949 8º PRAGA ANNO CLASS. CITTÀ 2004 2º ROMA 1956 14º PARIGI 1948 3º ROMA 2005 7º BELGRADO IL PRIMO ORO NON SI SCORDA MAI di Filippo Grassia 1962 14º MOSCA 1951 8º PARIGI 2006 6º MOSCA 1966 16º PRAGA 1955 9º BUCAREST 2007 9º KATOWICE “La memoria storica comprende una pluralità di memorie maschile, quella allenata da Carmelo Pittera, nell’indimenti- 1970 15º SOFIA 1958 10º PRAGA 2008 7º RIO DE JANEIRO autobiografiche”, scriveva il filosofo e sociologo francese cabile Mondiale romano. “Pensaci tu perché qui in redazione 1974 19º CITTÀ DEL 1963 10º BUCAREST 2009 7º BELGRADO Maurice Halbwachs, morto nel campo di concentramento di non c’è nessuno che sa di pallavolo”, mi dissero Giubilo e De MESSICO 1967 8º ISTANBUL 2010 6º CORDOBA Buchenwald. E questo articolo, chiestomi affettuosamente Luca, i capi dell’allora pool sportivo radiofonico. Quanta dif- 1978 2º ROMA 1971 8º BELGRADO 2011 6º DANZICA da Piero Vannucci, rappresenta per chi scrive un agglomerato ferenza con la realtà odierna. A quei tempi la pallavolo, per di 1982 14º BUENOS AIRES 1975 10º MILANO 2012 11º SOFIA di giovanili ricordi personali con il duplice paradigma del gior- più femminile, era così minimale che la Gazzetta dello Sport nalismo e della pallavolo. Nel 1974, rifacendomi al Guerin non mandò neppure un inviato nel paese allora guidato da 1986 11º PARIGI 1977 8º HELSINKI 2013 3º MAR DEL Basket di Aldo Giordani, inventai il Guerin Volley che ebbe un Leonid Breznev. C’ero soltanto io che, oltre a lavorare per il 1979 5º PARIGI PLATA 1990 1º RIO DE JANEIRO successo così straordinario da occupare nel magazine, allora Guerino, scrivevo per la Rosea e l’Ansa. Le ragazze del ct Bel- 1994 1º ATENE 1981 7º VARNA 2014 3º FIRENZE diretto da Italo Cucci, ben 5 pagine a settimana. L’amore per lagambi non fecero una bella figura in quella Russia (si giocò 1998 1º TOKYO 1983 4º BERLINO EST 2015 5º RIO DE JANEIRO questo sport, scaturito in Ancona all’ombra del Brogliaccio e a Volgograd, Minsk e Riga) che oggi non esiste più: finirono 2002 5º PARGENTINA 1985 6º AMSTERDAM 2016 4º CRACOVIA della Pro Patria, e la passione per la scrittura, avviata nella al ventesimo posto mettendosi alle spalle Finlandia, Belgio 2006 5º TOKYO 1987 9º GAND 2017 12º CURITIBA Voce Adriatica, diedero frutti importanti. Nel 1978 fui l’unico e Tunisia. La formazione era composta da Bonacini, Dallari, 2010 4º ROMA 1989 1º STOCCOLMA giornalista al seguito della nazionale femminile al Mondiale Ferlito, Forestelli, Gualandi, la mitica Julli con oltre 200 pre- in Russia. E, qualche settimana più tardi, ebbi l’onore di rac- senze, Malachin, Marchese, Privitera, Stanzani, Torretta e 2014 13º KATOWICE 1991 2º BERLINO COPPA DEL MONDO 1993 1º TURKU contare su Radio Rai il secondo posto dell’Italia Visconti. Buone giocatrici, alcune perfino di talento, ma con 2018 5º TORINO ANNO CLASS. CITTÀ 1995 1º ATENE modesti carichi di lavoro alle spalle. Ci pensò Velasco a inver- 1981 7º TOKYO tire la rotta. 1997 3º EINDHOVEN 1989 2º TOKYO Nel settembre del 1979 il giapponese Yoshifumi Tamura, so- NATIONS LEAGUE 1999 1º VIENNA 1995 1º TOKYO stituto di Bellagambi, guidò le azzurre allo storico successo ANNO CLASS. CITTÀ 2001 2º OSTRAVA 1999 3º TOKYO nei Giochi del Mediterraneo in calendario a Spalato: niente 2003 1º BERLINO 2018 8º LILLA 2003 2º TOKYO di trascendentale, le squadre partecipanti erano solo sei, 2005 1º ROMA/ 2019 8º CHICAGO 2011 4º TOKYO ma comunque una prima volta. E poi in finale la nuova Italia BELGRADO (Bernardi, Bigiarini, Bonacini, Filippini, Frittelli, Gualandi, Pa- 2015 2º HIROSHIMA 2007 6º MOSCA oloni, Pizzo, Marchese, Stanzani, Tavolieri e Turetta) battè la GRAND CHAMPIONS CUP 2009 10º ISTANBUL/ forte Jugoslavia che s’era portata in vantaggio per 2-0. E così ANNO CLASS. IZMIR UNIVERSIADI l’Italdonne, a distanza di 28 anni dall’esordio assoluto con la Francia, il 7 aprile 1951, si affermò in una competizione 1993 1º 2011 2º VIENNA ANNO CLASS. CITTÀ La squadra - Liliana Bernardi, Beatrice Bigiarini, Angela Bonacini, internazionale avviando la composizione d’un mosaico che 2005 3º 2013 2º COPENHAGEN 1970 1º TORINO Brunella Filippini, Paola Frittelli, Francesca Gualandi, Ornella Mar- chese, Tiziana Paoloni, Donatella Pizzo, Cosetta Stanzani, Nadia nei decenni a seguire si arricchì di tante tessere vincenti. La 2013 3º 2015 3º SOFIA 1983 3º EDMONTON 24 Tavolieri, Consuelo Turetta - C.T. Yishifumi Tamura memoria non è solo “nostalgia canaglia”. 25 2017 2º 2017 5º CRACOVIA 2019 1º EBOLI

70 anni di azzurro nella storia della pallavolo La storia della Nazionale femminile storia, organizzato a Leningrado. L’Italia, sulla cui panchina siede Aldo Bellagambi, chiude al ventesimo posto. Sono davvero altri tempi. 2002 UN MONDIALE A 18 KARATI IN GERMANIA Il 1979 regala alla nazionale femminile un altro sorriso d’oro: accade ai Giochi del Mediterraneo di Spalato, dopo che Non è Rai ... troppo tardi la Federazione ha deciso di affidare la guida tecnica al giapponese Yoshifumi Tamura. di Andrea Pratellesi Nel 1983 le azzurre festeggiano a Rabat la seconda vittoria consecutiva ai Giochi del Mediterraneo. In Marocco le In pochi, in quel caldissimo agosto del 2002, sembrano cre- italiana e non solo, ovvero la palleggiatrice Maurizia Cac- azzurre sono allenate da Antonio Giacobbe. Passa una settimana e scatta l’Europeo a Rostock, in Germania Demo- dere alle chance della nazionale italiana di pallavolo fem- ciatori, e tale scelta provoca enormi polemiche, creando un cratica: l’Italia chiude al settimo posto, risultato nel complesso soddisfacente. minile, prossima al debutto nei campionati del mondo in clima di scetticismo intorno al gruppo azzurro. L’Italia arriva Nel 1985 l’Italia di Giacobbe si classifica settima alle Universiadi di Kobe, poi all’Europeo di Arnhem prosegue il Germania. Di sicuro non la tv di stato, che a sorpresa decide così a Münster, per la prima fase, quasi sotto silenzio, e come cammino evolutivo e ottiene il miglior risultato di sempre in una rassegna continentale chiudendo brillantemente al di non garantire la trasmissione in diretta delle partite delle se non bastasse nella prima partita si fa male la centrale quinto posto. azzurre. Ma neanche l’opinione pubblica, nonostante l’anno , una delle titolarissime della nostra nazionale. Come spesso succede in questi casi però il gruppo si compat- ta, tanto da riuscire a vincere il girone con cinque successi su EUROPEI STOCCARDA 1989: CRONISTA OFFRESI ... PER UN BRONZO cinque, senza perdere neanche un set. Chi si sta perdendo lo di Alessandro Filippini spettacolo invece sono gli italiani, visto che la tv, fra le prote- ste generali, continua a non trasmettere le partite. A Brema, Ho avuto la fortuna di esserci, come inviato della Gazzetta, “Ma fai sul serio?”-Certo durante la seconda fase, nel ritiro azzurro arriva addirittura in Germania nel 1989: prima medaglia continentale per le “Me lo garantisci davanti a testimoni?” la telefonata di Claudio Lippi: ‘tutto il paese vorrebbe vedervi’, azzurre. Ma non fu facile.... -Beh, sì. Questa volta l’Italia davvero può andare in medaglia il messaggio del notissimo conduttore televisivo, a cui po- Adesso pochi ricordano che sui quotidiani lo spazio per la “Ah, ecco: può…” chi giorni dopo fa seguito la decisione della Rai di inviare in pallavolo al femminile allora era pochissimo. Per le grandi -.... Germania il telecronista Mimmo Fusco, probabilmente anche manifestazioni quasi nullo: i Paesi del blocco dell’Est sem- “Se vuoi andare in Germania, devi garantirlo che l’Italia an- grazie ai buoni uffici dello sponsor della nazionale, la Ferrero. bravano imbattibili. drà sul podio. Io non ci credo, ma se me lo assicuri, ti mando Giusto in tempo per permettere agli italiani di seguire la ca- valcata finale delle azzurre, che ai quarti eliminano la Corea La Gazzetta dello Sport, il giornale per cui lavoravo, manda- all’Europeo. A tuo rischio e pericolo”. La formazione - , , Paola Cardul- va sempre l’inviato agli Europei maschili. Ma io sognavo di -.... lo, Manuela Leggeri, Eleonora Lo Bianco, Anna Vania Mello, Dorina del Sud e in semifinale la Cina, qualificandosi per la finale di poter andare all’Europeo femminile. Perché finalmente sulla “Perché se non arriva al podio, tu ti scordi di andare di nuovo Mifkova, Paola Paggi, Francesca Piccinini, Simona Rinieri, Rachele Berlino contro gli Stati Uniti della mitica Keba Phipps. Che panchina azzurra era seduto (allora seduti dovevano stare a vedere pallavolo! Chiaro?” Sangiuliano, Elisa Togut - C.T. Marco Bonitta però quella finale non la gioca, a causa di una pallonata in gli allenatori, ricordate?) Sergio Guerra, come io auspicavo da -Chiaro... un occhio ricevuta nell’allenamento di rifinitura nel tentati- anni, avendo seguito tutta la crescita della Teodora Ravenna, “Quindi?”” precedente l’Italia avesse raggiunto la prima finale della sua vo di murare l’attacco di uno degli assistenti tecnici. Fortuna, che era il telaio della Nazionale. Non volevo mancare, anche -Ti garantisco che l’Italia tornerà con una medaglia storia, quella del campionato europeo persa poi con la Rus- dirà poi qualcuno, ma forse era destino che quel mondiale perché un inviato al seguito garantiva di avere sul giornale “Miiii! Proprio testone sei! Va’, va’ prima che cambi idea…”. sia: a Ferragosto il ct Marco Bonitta comunica di aver escluso cominciato al buio si concludesse con l’indimenticabile urlo uno spazio giornaliero che altrimenti poteva non esserci. Ma E, per mia fortuna, 21 giorni prima dell’oro maschile di Stoc- dalla lista delle convocate per il mondiale colei che in quel del grande Mimmo Fusco, sull’ultimo pallone attaccato al tie dalla direzione arrivò un no alla trasferta. Ero talmente delu- colma arrivò il bronzo delle azzurre a Stoccarda. momento è la vera e propria icona della pallavolo femminile break da Elisa Togut. so che il capo della redazione, Daniele Redaelli, senza dirmi niente, osò insistere col direttore, Candido Cannavò. Che mi fece chiamare. campo emette però un verdetto che non risponde alle attese con un quarto posto che lascia l’amaro in bocca. “Che minchia di storia è questa, che vuoi andare in Germa- nia? C’è bisogno di te in redazione. E poi cosa ti mandiamo là Nel 1994 le azzurre guidate dal brasiliano Marco Aurelio Motta fanno la loro prima esperienza nel Grand Prix, chiuso a fare se dopo pochi giorni dovrai tornare indietro?” all’ottavo posto, poi al Mondiale di Belo Horizonte l’Italia più giovane della storia chiude in maniera tutt’altro che Mi si accese la lampadina! Candido stava recitando la sua entusiasmante al tredicesimo e ultimo posto. Di lavoro da fare ce n’è ancora molto. migliore interpretazione del cattivo. Il 1997 è l’anno di Julio Velasco nuovo allenatore dell’Italdonne: le azzurre vincono a Bisceglie la settima edizione -Perché dovrei tornare presto? Questa volta l’Italia può fare il dei Giochi del Mediterraneo, centrando il quarto oro in questa manifestazione, poi arriva il quinto posto nel Grand risultato! Davvero… Vale il podio. “Ma se lo hai scritto tante volte anche tu che le italiane sono Prix, medesimo piazzamento con il quale si chiude l’Europeo in Repubblica Ceca. piccoline”. Il 1998 è l’anno del Mondiale in Giappone. Sulla panchina azzurra siede ora Angiolino Frigoni: sulle ali dell’entusia- -Sì, però hanno dimostrato di essere ugualmente capaci di smo del bel Grand Prix disputato, l’Italia chiude con un soddisfacente quinto posto. Il 1998 è anche l’anno in cui La squadra - Manuela Benelli, Liliana Bernardi, Sabrina Bertini, giocare un’ottima pallavolo, forse la più bella, grazie alla Be- Chiostrini Helga, Cinzia Flamigni, Barbara Fontanesi, Mirna Ma- nasce il Club Italia, affidato alla guida tecnica di Claudio Casadio. nelli in regia e alle tattiche studiate da Guerra, che scova i rabissi, Fabiana Mele, Patrizia Prati, Fanny Pudioli, Sabina Turrini, Nel 1999 c’è grande attesa per l’Europeo organizzato per la seconda volta a Roma. L’ottimo Mondiale disputato punti deboli delle avversarie. Alessandra Zambelli – C.T. Sergio Guerra nel 1998 in Giappone ha generato molto entusiasmo oltre alla speranza di poter ambire ad una medaglia pregiata: alla fine viene centrato il terzo posto dietro Russia e Croazia. Al Grand Prix l’Italia conferma i suoi indubbi progressi Un anno impossibile da dimenticare per la nostra nazionale è il 1989: le azzurre guidate da Sergio Guerra, per tutti centrando per la prima volta nella storia il quarto posto in questo torneo. la “volpe bianca”, chiamato quasi a furor di popolo a sostituire il cinese Pu, conquistano all’Europeo di Stoccarda il Il 2000 è un anno importante per la nazionale femminile perché significa partecipare per la prima volta nella storia bronzo, prima medaglia festeggiata alla rassegna continentale. a un’Olimpiade. Purtroppo il torneo a Cinque Cerchi di Sydney non regala grandi soddisfazioni e si conclude con un Nel 1991 la nazionale femminile colleziona il terzo trionfo ai Giochi del Mediterraneo piegando ad Atene la Turchia deludente nono posto: la Federazione decide così di affidare la panchina azzurra a Marco Bonitta. in finale. A Ravenna, Bari e Roma va poi in scena dal 28 settembre al 6 ottobre l’Europeo numero 17 e per le azzurre Nel 2001 in Bulgaria va in scena l’Europeo e per l’Italia arrivano la prima finale a livello continentale affrontando la Russia e conquistano la prima medaglia d’argento della storia delle azzurre. 26 questa occasione è straordinaria in quanto possono giocare questa manifestazione davanti al proprio pubblico. Il 27

70 anni di azzurro nella storia della pallavolo La storia della Nazionale femminile Il 2002 è l’anno senza dubbio più importante per la nazionale femminile: il 15 settembre alla Max Schmeling Halle di Berlino l’Italia vince il primo e finora unico Mondiale della sua storia, battendo in finale gli Stati Unito. Elisa Togut DALLA POLVERE DI RIO AGLI ALTARI DI TOKYO viene premiata mvp. Tutti i giornali e le tv parlano di questa grande squadra che viene festeggiata pure dal Presi- di Gian Luca Pasini dente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. 14 agosto 2016 l’Italia di Marco Bonitta batte 3-0 Portorico in quel 14 agosto 2016 fa da contraltare all’ottobre dorato Il 2005 alle finali del Grand Prix di Sendai in Giappone arriva il secondo argento consecutivo per l’Italia. All’Europeo è si congeda in maniera mesta da un’Olimpiade che aveva che più o meno la stessa Italia si trova a vivere poco più di due di Zagabria le azzurre di Bonitta conquistano un eccellente argento alle spalle della Polonia. fortemente voluto e che aveva rischiato di perdere almeno in anni più tardi, quando sotto la guida tecnica di Davide Maz- Tra il Grand Prix di settembre e il Mondiale in Giappone di novembre del 2006 si consuma l’addio di Marco Bonitta un paio di occasioni, la prima a gennaio di quello stesso anno zanti la Nazionale italiana scala il mondo e si ferma a pochi alla panchina azzurra e al suo posto arriva : alla Coppa del Mondo l’Italia chiude quarta. Sta per quando si era trovata in grave difficoltà nel girone di qualifi- punti dalla medaglia d’oro iridata. C’è un legame sottile, ma iniziare il corso più vincente della nazionale femminile. Il 2007 è l’anno del boom per un gruppo eccezionale che cen- cazione europeo ad Ankara. I Giochi poi li aveva conquistato fortissimo che lega quell’Olimpiade a quel Mondiale 2018. tra un fantastico bis di successi: prima trionfa all’Europeo in Lussemburgo, poi alla Coppa del Mondo in Giappone. con forza in Giappone (Paese decisivo nella storia del volley In quei giorni di poca festa e tante sconfitte l’Italia stava L’Olimpiade di Pechino del 2008 regala però una delusione immensa a una squadra che era partita con il sogno di italiano) nel raggruppamento internazionale di maggio. A immagazzinando una crescita che sarebbe esplosa, guarda vincere ma archivia la trasferta cinese con un deludente quinto posto. Rio però l’Italia non ingrana, “la serpentina” di qualificazione caso con gli stessi avversari due anni dopo. Le sconfitte nette Nel 2009 arriva prontamente la veemente reazione delle azzurre, capaci di conquistare ben tre medaglie d’oro: la l’ha messa in un girone di ferro con Cina, Serbia, Stati Uniti con la Cina sono state poi incassate con gli interessi in Giap- e Olanda vale a dire le 4 squadre che poi si sarebbero quali- pone, dove l’Italia con una cavalcata esaltante si è costruita prima arriva ai Giochi del Mediterraneo di Vasto, la seconda agli Europei di Lodz in Polonia, dove l’Italia si conferma ficate per le semifinali contendendosi (in quell’ordine esatto) una reputazione che vorrà spendere sulla strada che porta a regina d’Europa, la terza alla Grand Champions Cup in Giappone. Un trionfo. le medaglie. Tokyo 2020. Dove le azzurre di Mazzanti sognano di pren- Le azzurre escono dal campo di gioco del Maracanazinho, il dersi una rivincita assoluta rispetto a quei giorni mesti di Rio. piccolo Maracanà, con la testa bassa, dagli stessi ingressi da COPPA DEL MONDO 2011 cui 26 anni prima erano usciti con la medaglia d’oro al col- L’ALCHIMIA DEL SOL LEVANTE TRASFORMA L’ARGENTO IN ORO lo, Andrea Lucchetta e compagni dopo il successo nel primo di Carlo Lisi Mondiale dell’era Velasco. In quel momento per le azzurre non c’è tanto da festeggiare: anzi per qualcuna quella partita Quel 18 novembre 2011, Barbolini e le sue Azzurre si erano sarebbe stata anche l’ultima della sua era azzurra, come la alzate di buonora, per giocare alle 10.30 la prima partita mitica Leo Lo Bianco che aveva proprio in quell’Olimpiade in della giornata contro il Kenya. La più facile delle sfide di qualche maniera passato il testimone a . Ma in quella maratona di volley che è da sempre la World Cup, campo ci sono atlete di cui poi l’Italia avrebbe presto sentito che prevede 11 partite nel giro di 14 giorni, girando e in parlare e con ben altri toni. In quella squadra ci sono anche lungo e il largo il Paese del Sol Levante. Nella testa di Ele- , , e via raccontando onora Lo Bianco e delle sue compagne la soddisfazione di che in quelle sconfitte e in quelle delusioni stanno sommando aver conquistato ancora una volta la qualificazione olimpi- una importantissima esperienza internazionale iniziata ad- La squadra - , , Monica De ca, e in bocca l’amaro di una medaglia d’oro sfuggita di un dirittura qualche mese prima, quando molte di loro sono ben Gennaro, Antonella Del Core, Eleonora Lo Bianco, Anna Danesi, soffio dopo una esaltante cavalcata che le aveva portate Paola Egonu, Alessia Gennari, , Alessia Orro, Serena lontane dalla maggiore età. L’azzurro triste di Rio de Janeiro Ortolani, Miriam Sylla - C.T. Marco Bonitta a vincere nove gare di fila, prima di cadere contro gli Stati Uniti. Nessuno immaginava che il bello doveva arrivare, ore dopo che l’ultimo pallone era stato schiacciato a terra dal La squadra - Sara Anzanello, , Cristina Barcellini, Nel 2010 la nazionale inizia la sua estate con il terzo posto nel Grand Prix e al Mondiale in Giappone arriva solo il sestetto tricolore. , , , , , Antonella Del Core, , Simona quinto posto, senza dubbio un risultato inferiore rispetto alle attese della vigilia. Eravamo arrivati in Giappone pieni di dubbi. L’Europeo (gio- Gioli, Eleonora Lo Bianco, , Immacolata Sirressi - C.T. La stagione 2011 parte con le ottimistiche intenzioni di Massimo Barbolini, ma l’Italia chiude il Grand Prix con un cato nella prima fase in casa) aveva lasciato tutti delusi, Massimo Barbolini senza medaglie dopo due trionfi consecutivi. L’immediata non entusiasmante settimo posto. Dal 23 settembre al 2 ottobre è il momento dell’Europeo: l’Italia insegue il tris vigilia non era stata positiva, tra rinunce e infortuni dell’ul- sembravano avere già l’oro al collo stavano perdendo 2-0 dopo i trionfi colti in Lussemburgo e in Polonia, ma questa volta il podio resta una chimera finendo quarta, complice tima ora. Erano in molti quelli pronti a recitare il “de profun- nella gara conclusiva contro il Giappone, già fuori dal podio. l’ultima sconfitta con la Turchia che nega la soddisfazione di una medaglia. A novembre arriva però la gioia più gran- dis” per Barbolini e le sue ragazze, ma il Dio della Pallavolo All’arrivo allo Yoyogi la notizia: Stati Uniti battuti 3-0, la de in Giappone: ottenuta la wild card dalla Fivb per la Coppa del Mondo, dove in palio c’è il pass olimpico, le azzurre aveva in serbo la più dolce delle sorprese, la più grande del- World Cup rimaneva nelle mani delle Azzurre che l’aveva- giocano una pallavolo stellare e staccano il biglietto per Londra. le soddisfazioni. no già vinta quattro anni prima. La calma delle ultime ore Nel 2012 l’Italia del volley conosce però la sua Corea: all’Olimpiade di Londra arriva l’ennesima delusione con il Chiusa la formalità contro la modesta squadra africana, L’I- lasciò il campo all’eccitazione, ai sorrisi, agli abbracci, ai pe- quinto posto, segno che evidentemente il torneo a Cinque Cerchi è stregato per l’Italia. talia era tornata in hotel, aveva pranzato e si era fatta bella ana. Il podio nel monumentale impianto, aspettava l’Italia Nel 2013 si volta pagina, con Marco Mencarelli chiamato a sostituire Massimo Barbolini: il sesto posto tutt’altro per salire sul secondo gradino sul podio. Puntuale il team campione. La fatica era scomparsa, la gioia aveva preso che esaltante costa la panchina al neo ct, e la Federazione poco dopo Natale richiama a sorpresa Marco Bonitta. manager Alberto Gavazzi aveva fissato il bus per tornare il sopravvento l’italianissimo ristorante Elio era pronto ad nel mitico Yoyogi, l’impianto dove le medaglie d’oro azzurre aprire le sue porte per l’ennesimo trionfo azzurro a Tokyo Il 2014 è caratterizzato dal Mondiale femminile in Italia, con un successo incredibile di pubblico e di ascolti televisivi: sono arrivate in abbondanza sia con gli uomini che con le Tra un brindisi e una battuta le magnifiche campionesse le azzurre arrivano a un passo dal sogno, ma chiudono al quarto posto dietro Stati Uniti, Cina e Brasile. donne. Dopo tanta fatica e tanti giorni di trasferta il pen- italiane improvvisamente si alzarono in piedi e tutte insie- Il 2015 si apre con l’Italia quinta al Grand Prix e si chiude con l’Europeo di Rotterdam che emette un verdetto amaro: siero di tutta la delegazione era già sull’aereo del ritorno. me cominciarono ad intonare l’inno di Mameli, trascinando il settimo posto. Poi d’improvviso sul bus c’è stato un sussulto. Gli Usa che nello spontaneo festeggiamento tutti i presenti nel locale. L’Olimpiade di Rio de Janeiro del 2016 riserva la grande delusione: le azzurre di Bonitta giocano un torneo decisa- 28 mente sottotono e chiudono al nono posto. 29

70 anni di azzurro nella storia della pallavolo La storia della Nazionale femminile Nel 2017 la nazionale femminile viene affidata alla guida tecnica di Davide Mazzanti: conquista l’argento alla finale del Grand Prix, poi all’Europeo di Baku, dove a trionfare è la Serbia, le azzurre non riescono a lottare per il podio e chiudono al quinto posto. 75° Campionato Pallavolo Nel 2018 l’appuntamento più importante è il Mondiale in Giappone, dove l’Italia si presenta animata da molte spe- ranze. Il cammino della squadra di Mazzanti è in crescendo, il gioco è sempre più fluido, la convinzione nei propri mezzi cresce giornata dopo giornata fino alla semifinale vinta 3-2 con le olimpioniche della Cina e alla finale, persa Serie A Femminile 2019.20 solo sul filo di lana 15-12 al tie break contro la Serbia. Si tratta comunque di un argento straordinario. Il 2019 regala il bronzo all’Europeo conquistato in Turchia e soprattutto il pass olimpico per Tokyo 2020 staccato nel torneo di Catania: in Giappone tutti quelli che amano questa grande nazionale si augurano che possa finalmente realizzarsi il Grande Sogno. La storia Palmarès FEMMINILE è ancora tutta da scrivere GIOCHI OLIMPICI CAMPIONATI EUROPEI WORLD GRAND PRIX ANNO CLASS. CITTÀ ANNO CLASS. CITTÀ ANNO CLASS. CITTÀ 2000 9º SYDNEY 1951 6º PARIGI 1994 8º SHANGAI 2004 5º ATENE 1967 10º SMIRNE 1997 6º KOBE 2008 5º PECHINO 1971 8º REGGIO EMILIA 1998 5º HONG KONG 2012 5º LONDRA 1975 9º BELGRADO 1999 4º YUXI 2016 9º RIO DE JANEIRO 1977 11º TAMPERE 2000 7º QUEZON 1981 8º SOFIA 2003 5º ANDRIA, 1983 7º ROSTOCK MATERA, GIOIA CAMPIONATI MONDIALI 1985 5º ARNHEM DEL COLLE ANNO CLASS. CITTÀ 1987 6º GAND 2004 2º R. CALABRIA 1978 20º LENINGRADO 1989 3º STOCCARDA 2005 2º SENDAI 1982 15º LIMA 1991 4º ROMA 2006 3º R. CALABRIA 1986 9º PRAGA 1993 4º BRNO 2007 3º NINGBO 1990 10º PECHINO 1995 6º ARNHEM 2008 3º YOKOHAMA 1994 14º SAN PAOLO 1997 5º BRNO 2010 3º NINGBO 1998 5º OSAKA 1999 3º ROMA 2011 7º MACAO 2002 1º BERLINO 2001 2º VARNA 2012 10º NINGBO 2006 4º OSAKA 2003 6º ANKARA 2013 5º SAPPORO 2010 5º TOKYO 2005 2º ZAGABRIA 2014 10º TOKYO 2014 4º MILANO 2007 1º LUSSEMBURGO 2015 5º OMAHA 2018 2º YOKOHAMA 2009 1º LODZ 2016 8º BANGKOK 2011 4º BELGRADO 2017 2º NANCHINO 2013 6º BERLINO GIOCHI DEL MEDITERRANEO 2015 7º ROTTERDAM ANNO CLASS. CITTÀ 2017 5º BAKU VOLLEYBALL NATIONS LEAGUE 1975 2º ALGERI ANNO CLASS. CITTÀ 1979 1º SPALATO GRAND CHAMPIONS CUP 2018 7º NANCHINO 1983 1º CASABLANCA ANNO CLASS. CITTÀ 2019 5º HONG KONG 1987 3° LATAKIA 2009 1º TOKYO 1991 1° ATENE 1997 1° BARI COPPA DEL MONDO UNIVERSIADI 2001 1° TUNISI ANNO CLASS. CITTÀ 2005 3° ALMERIA ANNO CLASS. CITTÀ 1999 7º OSAKA 2009 1° PESCARA 1991 1º SHEFFIELD 2003 4º OSAKA 2013 1° MERSIN 2009 1º BELGRADO 2007 1º NAGOYA 30 2018 5° TERRAGONA 2019 2º EBOLI 2011 1º TOKYO

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