CAMERA DEI DEPUTATI

XII LEGISLATURA

DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI

INDICE

GIUNTA DELLE ELEZIONI Pag. 3 COMMISSIONI RIUNITE (Vili e IX) » 5 COMMISSIONI RIUNITE (X e XII) » 13 AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI (I) » 20 GIUSTIZIA (II) » 35 BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) » 45 FINANZE (VI) » 49 CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) » 53 AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (Vili) » 59 TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) » 113 ATTIVITÀ PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO (X) .... » 115 LAVORO PUBBLICO E PRIVATO (XI) » 119 AFFARI SOCIALI (XII) » 125 AGRICOLTURA (XIII) » 137 COMMISSIONE SPECIALE PER LE POLITICHE COMUNITARIE . » 141

RELAZIONI PRESENTATE » 149 PAGINA BIANCA Mercoledì 1° marzo 1995 - 3 - Giunta delle elezioni

GIUNTA DELLE ELEZIONI

Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza Integrazioni di Comitati di verifica. del Presidente Antonio MAZZONE. Il Presidente Antonio MAZZONE co• munica di aver integrato i Comitati di ve• La seduta comincia alle 18. rifica delle schede elettorali delle Circo• scrizioni Puglia, Calabria, Toscana, Cam• pania 1 e Campania 2, chiamando a farne Vacanza del seggio attribuito al deputato Davide Vi- parte tutti i componenti la Giunta. sani nel Collegio uninominale n. 8 della XI Circo• scrizione Emilia Romagna. Seguito della verifica dei poteri nella XXI Circoscri• zione Puglia. Il Presidente Antonio MAZZONE co• munica che, in seguito al decesso del de• Il relatore Luciano CIOCCHETTI svolge putato Davide VIS ANI, avvenuto il 27 feb• la relazione sulla verifica disposta dalla braio 1995, si è reso vacante il seggio di Giunta (dopo quella sulle schede bianche, deputato nel collegio uninominale n. 8 nulle e contestate) sulle schede valide di della XI Circoscrizione Emilia Romagna. tutte le sezioni elettorali dei Collegi unino• Poiché tale seggio è stato attribuito con minali nn. 1 e 28 della Circoscrizione. il sistema maggioritario ai sensi dell'arti• colo 77, comma 1, numero 1, del decreto Dopo un intervento del deputato Anto• del Presidente della Repubblica 30 marzo nio SODA, la Giunta, accogliendo le pro• 1957, n. 361: testo unico delle leggi per poste del relatore, delibera: reiezione della Camera dei deputati, come sostituito dalla legge 4 agosto 1993, n. 277, di approvare, in conformità alle veri• la Giunta accerta che lo stesso deve essere fiche compiute, le modifiche alle cifre dei coperto mediante elezione suppletiva, in voti validi ed alle cifre individuali dei can• conformità al disposto dell'articolo 86, didati dei Collegi uninominali in que• comma 1, del testo unico citato. stione; Mercoledì Io marzo 1995 - 4 - Giunta delle elezioni

preso atto che il ricorrente Giuliano rata contestazione sarà convocata per GIULIANI passa al primo posto nella gra• mercoledì 15 marzo 1995, alle ore 15. duatoria dei candidati non eletti nei Col• legi uninominali della Circoscrizione colle• Seguito della verifica dei poteri nella Circo• gati con la lista n. 17 Alleanza Nazionale, XXm di dichiarare contestata reiezione del de• scrizione Calabria. putato Francesco Maria CAPITANEO, che La Giunta, accogliendo la proposta del risulta al secondo posto della predetta Presidente, dopo interventi dei deputati graduatoria. Maria Anna CALABRETTA MANZARA, Luigi SARACENI e Carlo CONTI, delibera I dati riportati nella relazione e negli di non procedere alla trasmissione all'Au• allegati sono ostensibili presso gli uffici di torità giudiziaria delle schede elettorali del segreteria della Giunta. Collegio uninominale n. 7, per le quali era stata precedentemente decisa la trasmis• sione. II Presidente Antonio MAZZONE av• verte che la seduta pubblica per la delibe• La seduta termina alle 19,15. Mercoledì 1° marzo 1995 — 5 — Riunite Vili e IX

COMMISSIONI RIUNITE Vili (Ambiente, territorio e lavori pubblici) e IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni)

IN SEDE REFERENTE sito, ne preannuncia il ritiro e presenta il seguente emendamento: Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza del Presidente della IX Commissione Sante Sostituire Varticolo 4 con il seguente: PERTICARO. — Intervengono i Sottosegre• tari di Stato per i trasporti e la navigazione ART. 4. Giovanni Puoti e per i lavori pubblici Lucio {Trasporti rapidi di massa). Testa.

La seduta comincia alle 16,05. 1. Il Ministro dei trasporti e della naviga• zione provvede al coordinamento degli in• Disegno di legge: terventi di cui all'articolo 2, comma 3, della legge 22 dicembre 1986, n. 910, e di quelli di Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio cui alla legge 26 febbraio 1992, n. 211, al 1995, n. 28, recante interventi urgenti in materia di fine di assicurare l'unitaria definizione dei trasporti e di parcheggi (1944). trasporti rapidi di massa. (Parere della I, della V, della VII, della X, della XI e 2. Al fine di cui al comma 1, il Ministro della XII Commissione). dei trasporti e della navigazione si avvale di {Esame e conclusione). una commissione di alta vigilanza. La com• missione è nominata con decreto del Mini• Le Commissioni proseguono Tesarne stro dei trasporti e della navigazione, che del provvedimento. provvede altresì a fissarne le modalità per il funzionamento, ed è composta dai seguenti Il sottosegretario Giovanni PUOTI ri• membri: corda che nella precedente seduta il Go• verno aveva presentato un emendamento a) un magistrato amministrativo o un soppressivo dell'articolo 4; peraltro, tenuto avvocato dello Stato, anche in quiescenza, conto delle perplessità emerse in propo• con funzioni di presidente; Mercoledì 1° marzo 1995 - 6 - Riunite Vili e IX

b) tre dirigenti generali del Ministero mine, fissato al 28 febbraio, per la presen• dei trasporti e della navigazione - Dire• tazione del piano di riordino del gruppo zione generale della M.C.T.C.; Finmare, alla luce delle considerazioni e) un rappresentante della Presi• svolte dal ministro Caravale nell'audizione denza del Consiglio dei ministri - Diparti• tenutasi presso la IX Commissione nella mento per le aree urbane; giornata di ieri. d) tre esperti in materia di trasporti, Enzo RAVETTA (gruppo ), re- scelti tra docenti universitari di materie latore per la IX Commissione, prende atto giuridiche, economiche o aziendalistiche, con soddisfazione degli orientamenti dei quali uno designato dall'Associazione espressi dal rappresentante del Governo nazionale comuni italiani. riguardo all'articolo 4.

3. La Commissione si avvale di una se• Paolo GALLETTI (gruppo progressisti- greteria tecnica costituita da quattro com• federativo) ritiene che fra i componenti ponenti nominati dal Ministro dei tra• della commissione di cui all'articolo 4 do• sporti e della navigazione. vrebbe essere incluso anche un rappresen• 4. La commissione di cui al comma 2 tante del Ministero dell'ambiente. An• deve ultimare l'esame dei progetti presen• drebbe altresì stabilito che la commissione tati alla data di entrata in vigore del pre• debba ultimare l'esame dei progetti entro sente decreto utilizzando la metodologia tre mesi, anziché quattro. già predisposta dal soppresso Comitato in• terministeriale per la programmazione Il sottosegretario Giovanni PUOTI ri• economica nel trasporto (CIPET), entro leva, con riferimento alla proposta dell'o• quattro mesi dalla data di entrata in vi• norevole Galletti, che il Governo ha rite• gore del presente decreto. La commissione nuto prevalente la competenza del diparti• sostituisce quella costituita con decreto del mento delle aree urbane. Ministro dei trasporti del 20 luglio 1989 per la vigilanza sull'esecuzione dei lavori Gianfranco MICCICHÈ (gruppo forza di cui all'articolo 3, comma 3, della legge Italia) condivide la proposta del collega 22 dicembre 1986, n. 910, e la commis• Galletti circa l'opportunità di inserire un sione di cui all'articolo 6 della legge 26 rappresentante del Ministero dell'am• febbraio 1992, n. 211, e prosegue l'attività biente. Non comprende tuttavia le ragioni delle medesime commissioni utilizzando per cui si prevede la nomina di un magi• mezzi e risorse previsti dalle disposizioni strato amministrativo o di un avvocato citate. dello Stato anche in quiescenza. Non è poi 5. I compensi complessivi corrisposti convinto riguardo alla necessità di indivi• alla commissione di cui al comma 2 non duare gli esperti di cui alla lettera d) fra possono superare l'ammontare di lire 300 docenti universitari, né riguardo alla desi• milioni annue. gnazione di uno dei tre esperti da parte 6. Ai lavori della commissione po• dell'ANCI. In proposito, preferirebbe man• tranno essere invitati a partecipare di tenere la versione precedente che faceva volta in volta i rappresentanti dei soggetti riferimento ad un rappresentante della interessati agli interventi. Conferenza Stato-regioni. 4. 11. Il sottosegretario Giovanni PUOTI sot• Il Governo. tolinea, con riferimento agli esperti di cui

alla lettera d)t che il Governo ha ritenuto Preannuncia inoltre che in occasione opportuno individuarli tra docenti univer• dell'esame in Assemblea il Governo si ri• sitari stante il fatto che i progetti devono serva la presentazione di un emendamento essere valutati anche sotto il profilo giuri- riferito all'articolo 3 che differisca il ter• dico-economico, mentre per ciò che ri- Mercoledì 1° marzo 1995 - 7 - Riunite Vili e IX guarda le valutazioni di ordine tecnico si « docenti universitari » la seguente: « ri• considera sufficiente la presenza dei rap• spettivamente ». presentanti ministeriali. Quanto alla desi• gnazione di un esperto da parte dell'ANCI, Sante PERTICARO, presidente, rileva si tratta di recepire l'indicazione conte• che dal dibattito sin qui svolto è emersa la nuta in uno degli emendamenti presentati. opportunità di sopprimere, alla lettera a) Per quanto riguarda poi la possibilità di le parole: « anche in quiescenza », nonché ricorrere a magistrati o avvocati dello di prevedere l'inserimento di un rappre• Stato in quiescenza, si è ritenuto che ciò sentante della Conferenza Stato-regioni garantisse l'effettivo distacco dalle proble• fra i componenti della Commissione. Ri• matiche da affrontare. tiene poi che il comma 5 sia pleonastico.

Mario CARUSO (gruppo alleanza na• Gianfranco MICCICHÈ (gruppo forza zionale) ritiene che si debba evitare che i Italia) dubita fortemente che la commis• tre esperti di cui alla lettera d) siano tutti sione possa concludere l'esame dei pro• docenti di una stessa disciplina. Quanto ai getti già presentati entro il termine pro• compensi, appare incomprensibile il riferi• spettato. mento all'intero anno, posto che la com• Il sottosegretario Giovanni PUOTI ri• missione deve completare i suoi lavori en• tiene, con riferimento all'ipotesi di inte• tro quattro mesi. grare la commissione con un rappresen• Sante PERTICARO, presidente, invita a tante della Conferenza Stato-regioni, che considerare che mentre l'ANCI è un'asso• si debba evitare di creare un organismo ciazione, la Conferenza Stato-regioni è pletorico. una istituzione pubblica. Per questo mo• (gruppo lega nord) tivo ritiene più opportuno mantenere un ritiene indispensabile procedere nell'e• rappresentante della Conferenza stessa, same degli emendamenti evitando di sof• anziché dell'ANCI. fermarsi ulteriormente sulla questione prospettata. Achille MARIANO (gruppo alleanza nazionale) invita il rappresentante del Go• Gianfranco MICCICHÈ (gruppo forza verno a fornire le risposte sollecitate dal Italia) ribadisce l'opportunità di prevedere collega Caruso. un rappresentante della Conferenza Stato- regioni a prescindere dai tre esperti. Gianfranco MICCICHÈ (gruppo forza Italia) ribadisce l'opportunità di mante• Enzo RAVETTA (gruppo lega nord), re• nere un rappresentante della Conferenza latore per la IX Commissione, presenta la Stato-regioni. seguente riformulazione dell'emenda• mento 4. 11: Roberto CASTELLI (gruppo lega nord) propone che si valuti l'opportunità di sop• primere, alla lettera d)} le parole da: Sostituire l'articolo 4 con il seguente: « scelti tra » fino a: « aziendalistiche ». ART. 4. Il sottosegretario Giovanni PUOTI pre• (Trasporti rapidi di massa). cisa che l'attività della Commissione sarà limitata a quattro mesi esclusivamente per 1. Il Ministro dei trasporti e della ciò che riguarda l'esame dei progetti già navigazione provvede al coordinamento presentati. Quanto agli esperti di cui alla degli interventi di cui all'articolo 2, comma lettera d)t con riferimento alla questione 3, della legge 22 dicembre 1986, n. 910, prospettata dall'onorevole Caruso rileva e di quelli di cui alla legge 26 febbraio che si potrebbe inserire, dopo le parole: 1992, n. 211, al fine di assicurare l'u- Mercoledì 1° marzo 1995 - 8 - Riunite Vili e IX nitaria definizione dei trasporti rapidi di possono superare l'ammontare di lire 300 massa. milioni annue. 2. Al fine di cui al comma 1, il Ministro dei trasporti e della navigazione si avvale Le Commissioni approvano l'emenda• di una commissione di alta vigilanza. La mento 4. 11, come riformulato dal rela• commisione è nominata con decreto del tore della IX Commissione. Risultano Ministro dei trasporti e della navigazione, quindi preclusi tutti gli altri emendamenti che provvede altresì a fissarne le modalità riferiti all'articolo 4. per il funzionamento, ed è composta dai seguenti membri: Enzo RAVETTA (gruppo lega nord) re• a) un magistrato amministrativo o un latore per la IX Commissione, esprime pa• avvocato dello Stato con funzioni di presi• rere contrario sugli identici emendamenti dente; 6. 7 e 6. 15. Invita poi al ritiro dell'emen• damento 6. 16; nel raccomandare i suoi b) tre dirigenti generali del Ministro emendamenti, esprime parere contrario dei trasporti e della navigazione - Dire• sugli emendamenti 6. 8, 6. 9 e 6. 18, zione generale della M.C.T.C.; 6. 10, 6. 11, 6. 19, 6. 12, 6. 20, 6. 13, c) un rappresentante della Presi• 6. 14, 6. 22 e 6. 24. Si rimette poi al Go• denza del Consiglio dei Ministri - Diparti• verno sugli emendamenti 6. 17 e 6. 21 e mento per le aree urbane; presenta la seguente riformulazione del d) tre esperti in materia di trasporti suo emendamento 6. 1: dei quali uno designato dall'Associazione AlVarticolo 6, al comma 1, all'alinea, le nazionale comuni italiani e un altro desi• parole da: In attesa dell'adozione fino a i gnato dalla Conferenza permanente per i seguenti requisiti sono sostituite dalle se• rapporti tra lo Stato, le regioni e le pro• guenti: Il Ministro dei trasporti e della na• vince autonome di Trento e di Bolzano. vigazione presenta al Parlamento, per l'e• spressione del parere da parte delle Com• 3. La Commissione si avvale di una se• missioni competenti per materia, entro greteria tecnica costituita da quattro com• sessanta giorni dalla data di entrata in vi• ponenti nominati dal Ministro dei tra• gore della legge di conversione del pre• sporti e della navigazione. sente decreto, una proposta di revisione 4. La commissione di cui al comma 2 del piano quinquennale degli interporti, deve ultimare l'esame dei progetti presentati salvo quelli già previsti e disciplinati dalla alla data di entrata in vigore del presente convenzione di cui all'articolo 9 della legge decreto utilizzando la metodologia già pre• 4 agosto 1990, n. 240, e quelli già ammessi disposta dal soppresso Comitato intermini• a contributo statale per i quali risulti che steriale per la programmazione economica siano stati utilizzati i fondi assegnati. Il nel trasporto (CIPET), entro quattro mesi nuovo piano dovrà individuare la gradua• dalla data di entrata in vigore del presente zione delle priorità per la realizzazione decreto. La commisione sostituisce quella degli interporti ed i criteri, le modalità e i costituita con decreto del Ministro dei tra• tempi per la presentazione delle domande sporti del 20 luglio 1989 per la vigilanza sul• di ammissione ai contributi. Ai fini del• l'esecuzione dei lavori di cui all'articolo 3, l'ammissione ai contributi, gli interporti, comma 3, della legge 22 dicembre 1986, salvo quelli già previsti e disciplinati dalla n. 910, e la commissione di cui all'articolo 6 convenzione di cui all'articolo 9 della legge della legge 26 febbraio 1992, n. 211, e pro• 4 agosto 1990, n. 240, dovranno corri• segue l'attività delle medesime commissioni spondere ai seguenti requisiti:. utilizzando mezzi e risorse previsti dalle di• sposizioni citate. 6. 1. 5. I compensi complessivi corrisposti Il relatore per la IX Commis• alla commissione di cui al comma 2 non sione. Mercoledì 1° marzo 1995 - 9 - Riunite Vili e IX

Sauro TURRONI (gruppo progressisti- Sante PERTICARO, presidente, so• federativo) ritira tutti gli emendamenti di spende brevemente la seduta per consen• cui è primo firmatario eccetto gli emenda• tire ai rappresentanti del Governo di rac• menti 6. 17, 6. 21 e 6. 24. cordare le loro posizioni.

Il sottosegretario Giovanni PUOTI La seduta, sospesa alle 17,5, è ripresa esprime parere contrario su tutti gli emen• alle 17,20. damenti, salvo che sugli emendamenti 6. 3, 6. 4 e 6. 6. Il sottosegretario Giovanni PUOTI a nome del Governo esprime parere favore• Ugo BOGHETTA (gruppo rifondazione vole sull'emendamento 6. 17 e contrario comunista-progressisti) ritira i suoi emen• sull'emendamento 6. 21. damenti riferiti all'articolo 6. Enzo RAVETTA (gruppo lega nord), re• Cristoforo CANAVESE (gruppo federa• latore per la IX Commissione, propone la listi e liberaldemocratici) è contrario all'e• seguente riformulazione del suo emenda• mendamento 6. 1, di cui condivide sol• mento 6. 1: tanto l'ultimo periodo. All'articolo 6, al comma 1, all'alinea, dopo le parole: gli interporti inserire le se• Giordano ANGELINI (gruppo progres• guenti: , salvo quelli già previsti e discipli• sisti-federativo) sottolinea che occorre evi• nati dalla convenzione di cui all'articolo 9 tare il rischio di imporre al Governo di della citata legge n. 240. completare la realizzazione di eventuali interporti che siano stati iniziati anche in Ugo BOGHETTA (gruppo rifondazione base a progetti « folli ». Ritiene allora che comunista-progressisti) rileva che la for• sia preferibile ripristinare la formulazione mulazione da ultimo proposta dal relatore originaria del decreto con riferimento al non è coerente con quanto previsto alla capoverso 1 dell'articolo 6, con la specifi• lettera a) del comma 1 dell'articolo 6. cazione, contenuta nell'emendamento 6. 1, Spetta infatti alla programmazione gover• che sono fatti salvi gli interporti già previ• nativa decidere il riequilibrio della dota• sti e disciplinati dalla convenzione di cui zione degli interporti nazionali, e non ai all'articolo 9 della legge n. 240. singoli soggetti interessati.

Ugo BOGHETTA (gruppo rifondazione Le Commissioni approvano l'emenda• comunista-progressisti) ricorda che da mento 6. 1 del relatore della IX Commis• molto tempo si attende inutilmente un sione, come riformulato. Approvano al• piano degli interporti. Sottolinea poi che tresì gli emendamenti 6. 17, 6. 2, 6. 3 e se qualcuno ha realizzato interporti al di 6. 4. fuori del piano sono affari suoi. Occorre quindi evitare una sorta di condono che si Eugenio DUCA (gruppo progressisti-fe• limiterebbe a prendere atto di situazioni derativo) rileva, con riferimento all'emen• di fatto; si tratta invece di adottare una lo• damento 6. 5, che occorre evitare di arric• gica programmatoria. chire qualche studio professionale.

Cristoforo CANAVESE (gruppo federa• Le Commissioni approvano l'emenda• listi e liberaldemocratici) concorda con mento 6. 5, risultando assorbito l'emenda• l'impostazione del collega Angelini. mento 6. 21. Approvano altresì l'emenda• mento 6. 6. Il sottosegretario Lucio TESTA sottoli• nea che il Ministero dei lavori publici è fa• Sauro TURRONI (gruppo progressisti- vorevole agli emendamenti 6. 17e6. 21 e federativo) raccomanda il suo emenda• contrario all'emendamento 6. 6. mento 6. 24; rileva quindi che il ricorso Mercoledì 1° marzo 1995 - 10 - Riunite Vili e IX alla conferenza dei servizi non appare piti che spettano ad organismi di assi• utile ai fini della localizzazione delle stenza e previdenza. opere, ma tutt'al più per l'approvazione dei progetti. Roberto CASTELLI (gruppo lega nord) ricorda che l'articolo 13 riguarda una ma• Dopo un intervento del sottosegretario teria delicata su cui non ritiene che la Lucio TESTA, Massimo SCALIA (gruppo Commissione sia in grado di esprimere progressisti-federativo) invita a conside• una valutazione approfondita. rare la necessità di evitare che qualcuno possa ritenere che la conferenza dei ser• Ugo BOGHETTA (gruppo rifondazione vizi può adottare varianti sui piani regola• comunista-progressisti) invita i presenta• tori. Per questo motivo raccomanda l'e• tori a ritirare l'emendamento 13. 1 per mendamento 6. 24. evitare il ricorso ad un ulteriore successivo differimento del termine. Sottolinea poi La Commissioni approvano l'emenda• l'opportunità di rimettere la questione al mento 6. 24. contratto di programma, in cui si prevede appunto la risistemazione della materia. Favorevole il Governo, le Commissioni approvano l'emendamento 7. 1. Gianfranco MICCICHÈ (gruppo forza Italia), pur condividendo le considerazioni Enzo RAVETTA (gruppo lega nord), re• del collega Duca, ritiene opportuno evitare latore per la IX Commissione, invita al ri• di fissare un termine preciso. tiro dell'emendamento 8. 1. Eugenio DUCA (gruppo progressisti-fe• Sauro TURRONI (gruppo progressisti- derativo), alla luce delle questioni emerse, federativo) non può raccogliere l'invito. ritira il suo emendamento 13. 1.

Il sottosegretario Giovanni PUOTI Paolo ODORIZZI (gruppo forza Italia) esprime parere contrario sull'emenda• ritira l'emendamento 17. 1. mento 8. 1. Sante PERTICARO, presidente, avverte Roberto CASTELLI (gruppo lega nord) che si tornerà ora all'esame degli emenda• ritiene che sia indispensabile mantenere menti accantonati nella precedente seduta. l'articolo 8. Comunica altresì che è stato presentato il seguente emendamento riferito all'articolo Le Commissioni respingono l'emenda• 1: mento 8. 1. All'articolo 1, dopo il comma 5, aggiun• Sante PERTICARO, presidente, invita i gere il seguente: presentatori a ritirare l'emendamento 9. 1 5-bis. In attesa della trasmissione della che attiene a materia estranea al provvedi• certificazione di cui al comma 5, il Ministro mento. dei trasporti e della navigazione, entro 15 Eugenio DUCA (gruppo progressisti-fe• giorni dalla data di entrata in vigore della derativo) ritira l'emendamento 9. 1. Illu• legge di conversione del presente decreto, strando poi l'emendamento 13. 1, ricorda eroga alle regioni un acconto del contributo che in occasione dell'esame in sede consul• di cui al comma 2, per l'ammontare com• tiva del decreto-legge sul differimento di plessivo di 330 miliardi, in base alle aliquote termini, la IX Commissione all'unanimità di riparto del Fondo nazionale per il ripiano deliberò di proporre la soppressione di dei disavanzi di esercizio delle aziende per il questo articolo. Con il suo emendamento 1993, salvo conguaglio. ha proposto soltanto di limitare al 31 di• 1. 14. cembre 1995 l'attribuzione alle FS di com• Il Relatore per la IX Commissione. Mercoledì 1° marzo 1995 - 11 - Riunite Vili e IX

Il sottosegretario Giovanni PUOTI provato deliberando inoltre di richiedere esprime parere favorevole sugli emenda• l'autorizzazione alla relazione orale. Pro• menti 1. 3, 1. 14, 1. 9 e 2. 2. cedono infine alla nomina del Comitato dei diciotto i cui membri saranno indicati Le Commissioni approvano gli emenda• sulla base delle designazioni dei gruppi. menti 1. 3, 1. 14, 1. 9 e 2. 2. Danno al• tresì mandato ai relatori a riferire in As• semblea in senso favorevole sul testo ap• La seduta termina alle 17,55. PAGINA BIANCA Mercoledì 1° marzo 1995 - 13 - Riunite X e XII

COMMISSIONI RIUNITE X (Attività produttive, commercio e turismo) e XII (Affari sociali)

Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza MARTINAT ed altri: Norme per l'integrazione nel• del Presidente della X Commissione Ales• l'industria del turismo del settore termale (1359). sandro RUBINO. - Intervengono il Sotto• (Parere della I, della V, della VI e della XI Commis• segretario di Stato per l'industria, il com• sione). mercio e l'artigianato Giovanni Zanetti e il BARESI: Norme per il rilancio del settore termale e Sottosegretario per la sanità Mario Condo- la dismissione delle partecipazioni dello Stato in so• relli. cietà termali (1724). (Parere della I, della V, della VI e della XI Commis• La seduta comincia alle 17,10. sione). (Esame e costituzione di un Comitato ri• stretto). Proposte dì legge: Le Commissioni procedono all'esame CACCAVARI ed altri: Norme per il riordino del set• delle abbinate proposte di legge all'ordine tore termale (197 ed abb.). del giorno. (Parere della I, della II, della V, della VII, della X e della XI Commissione). Alessandro RUBINO, presidente, ri• BELLEI TRENTI ed altri: Riordino degli istituti ter• corda che la XII Commissione aveva ini• mali pubblici (784). ziato l'esame di una proposta di legge in (Parere della I, della V, della VI e della XI Commis• materia sulla quale la X Commisione ha sione). elevato conflitto di competenza. A seguito VTETTI ed altri: Norme per l'integrazione del settore della decisone del Presidente della Ca• termale nell'industria del turismo (1082). mera, che ha attribuito la competenza (Parere della I, della V, della VI e della XI Commis• congiunta sulla materia del termalismo, le sione). Commissioni procedono ora all'esame di MORSELLI ed altri: Norme per il riordino del set• tale proposta di legge e delle altre propo• tore termale (1219). ste di legge abbinate che nel frattempo (Parere della I, della V, della VI e della XI Commis• sono state assegnate. sione). Mercoledì 1° marzo 1995 - 14 - Riunite X e XII

Maria Angela GRITTA GRAINER, rela• diffondere tramite la commissione per il tore per la X Commissione, fa presente che monitoraggio, istituita dal Ministero della all'ordine del giorno delle Commissioni Sanità (articolo 15 della proposta di legge congiunte attività produttive e affari so• n. 784 e articolo 11 della proposta di legge ciali ci sono 6 proposte di legge. Quattro di n. 1724). Una commissione con analoghi queste (n. 197 Caccavari ed altri, n. 784 compiti è prevista anche dalle altre propo• Bellei Trenti ed altri, n. 1219 Morselli ed ste. Le proposte di legge nn. 197, 784 e altri, n. 1724 Baresi), fanno riferimento al 1219 rimettono alla normativa regionale la testo unificato approvata dalla Commis• qualificazione sanitaria degli stabilimenti sione affari sociali nella passata legisla• termali, anche in funzione della loro inte• tura, anche se la proposta di legge n. 1724 grazione con le altre strutture sanitarie presenta differenze più spiccate. Le propo• pubbliche. Diversi articoli delle quattro ste n. 1082 (Vietti ed altri), e n. 1359 proposte di legge si riferiscono, con poche (Martinat ed altri) si occupano delle 13 differenziazioni, alle modalità di eroga• aziende ex Eagat e seguono una divergente zione delle cure; alle operazioni e agli atti impostazione prevedendo la costituzione necessari all'ammissione alle prestazioni di una società per azioni « Benessere Ita• idrotermali; alla conferma dei regimi spe• lia ». L'esame delle prime 4 può avvenire ciali INPS e INAIL; alla erogabilità agli congiuntamente sottolineando le conver• utenti del Servizio sanitario nazionale genze e le difformità. delle diverse cure termali in relazione a Si riconoscono le cure termali come patologie identificate nel decreto ministe• strumenti ordinari a disposizione della sa• riale 12 agosto 1992 e successive modifica• nità pubblica per la realizzazione del be• zioni; alla regolamentazione per le presta• nessere della popolazione. zioni idrotermali per i lavoratori dipen• Le proposte di legge n. 784 e n. 1724 denti pubblici e privati (per la proposta di sottolineano l'utilizzazione delle cure nel legge n. 1219 solo i dipendenti privati) al settore riabilitativo in alternativa alla di fuori delle ferie o dei congedi ordinari; ospedalizzazione prolungata. La proposta le modalità di valutazione del servizio pre• di legge n. 1724 prevede che la qualifica• stato dai medici presso le aziende termali zione sanitaria degli stabilimenti termali equiparandolo a quello prestato presso il debba essere promossa con legge regionale Servizio sanitario nazionale. o delle province autonome. Tutte e quattro La proposta di legge n. 784 prevede le proposte di legge precisano che le cure che entro 90 giorni dall'entrata in vigore termali sono erogate esclusivamente dagli della legge, il comitato cui è affidata la li• stabilimenti termali, così come identificati quidazione dei rapporti tra le imprese (ar• dal regio decreto 1924/1919 e dai reparti ticolo 4 del decreto-legge 7 aprile 1977, termali degli alberghi in possesso dei me• n. 103) trasferisca le società ex Eagat alla desimi requisisti. Precisano, altresì, le mo• regione, o provincia autonoma), ed al co• dalità di erogazione delle cure termali agli mune nel cui territorio sono ubicate nelle utenti del servizio sanitario nazionale. In• misure del 51 e del 49 per cento del capi• dicano nelle regioni e nelle province auto• tale azionario: a titolo gratuito, per tutte. nome i soggetti che provvedono a realiz• La proposta di legge n. 1724, all'arti• zare, con le aziende termali, programmi di colo 13, disciplina le modalità di privatiz• rilevazione statistico-epidemiologica, di zazione delle aziende ex Eagat, non esclu• educazione sanitaria e di ricerca scienti• dendo di proseguire la loro gestione nella fica sulla materia. attuale configurazione proprietaria, in at• Le proposte di legge n. 784 e n. 1724 tesa di attuare la privatizzazione stessa. Si indicano il Ministero della sanità come ipotizza una soluzione, per quanto ri• soggetto della realizzazione di questi pro• guarda la proprietà, attualmente pubblica, grammi. La proposta di legge n. 1724 pre• articolata per poter tener conto (si dice vede che le terme e le USL possano stipu• nella relazione) della variegata realtà di lare convenzioni per attività di ricerca da tutte le società; la delega per la privatizza- Mercoledì 1° marzo 1995 - 15 - Riunite X e XII zione è ai ministri dell'industria, del te• periore al 10 per cento. La proposta di soro o con le regole ordinarie recente• legge n. 197 ipotizza le elaborazione di mente approvate dal Parlamento per la uno schema tipo, a cura del Ministero vendita delle partecipazioni pubbliche o della Sanità, in base al quale operino le con il sistema dell'affitto di azienda con ri• società per azioni di gestione. Per la 1219 scatto, sulla base di un piano industriale lo schema è elaborato dal ministro dell'in• che coniughi sviluppo del termalismo e va• dustria. Lo schema fa riferimento al piano lorizzazione e vendita del patrimonio delle industriale, agli investimenti, ai livelli oc• società. cupazionali, ai casi di risoluzione dei con• Le proposte di legge nn. 197 e 1219 tratti. Sempre per la gestione, la proposta ipotizzano che il Ministro dell'industria, di legge n. 784 ipotizza che possa essere con la conferenza Stato-Regioni, individui affidata ad aziende comunali con parteci• le società termali che posseggano caratte• pazione non superiore al 49 per cento, il ristiche inscindibili dalla città-comunità in resto ai privati. Per la formazione profes• cui sorgono, tali da configurarsi come sionale prevista per le quattro proposte in città-impresa termale. Per tali realtà si esame le differenze riguardano i soggetti propone il trasferimento, a titolo gratuito, che istituiscono i corsi: le regioni (proposte alla regione o alla provincia autonoma, e di legge nn. 197 e 1219), Ministero della al comune rispettivamente del 51 per sanità (proposte di legge nn. 784 e 1724) cento e del 49 per cento delle azioni posse• con l'impegno anche del Ministero della dute dalla gestione liquidatoria dell'EFIM. pubblica istruzione per corsi abilitanti alla La proposta di legge n. 197 individua nel professione di tecnico delle cure termali Ministero del tesoro il soggetto del trasfe• presso gli istituti professionali alberghieri. rimento; la proposta di legge n. 1219 nel La proposta di legge n. 1724, in aggiunta, Ministero dell'industria. prevede la promozione di iniziative di for• Per le società termali che non posseg• mazione dei propri dipendenti da parte gano le caratteristiche « città impresa ter• delle aziende termali medesime. Per la male » il Ministero dell'industria predi• promozione all'estero del setore termale le spone, in sintonia con la conferenza Stato- proposte di legge nn. 197, 1219 e 1724 Regioni, un programma di cessione artico• stabiliscono che l'attività preposta al set• lato per aziende, rami di attività e parti di tore del turismo favorisca l'istituzione di esse. Regioni, province autonome, comuni un consorzio nazionale tra le aziende ter• hanno una sorta di diritto di prelazione, mali. Lo statuto deve essere approvato con cioè possono deliberare, entro 60 giorni decreto della Presidenza del Consiglio dei successivi al programma, l'acquisizione ministri (proposta di legge n. 197) o dal• dell'intera partecipazione azionaria: in l'autorità competente in materia di turi• questo caso il Ministero del Tesoro (propo• smo (1219); la proposta di legge n. 1724 sta di legge n. 197) o Ministero dell'indu• prevede anche consorzi di aziende termali stria (proposta di legge n. 1219) è autoriz• a livello regionale. La proposta di legge zato a trasferire gratuitamente l'intera n. 197 prevede l'abrogazione di disposi• partecipazione posseduta dalla gestione li• zioni incompatibili con l'articolato, come, quidatoria dell'EFIM. Regioni e comuni ad esempio, quelle relative ai congedi possono cedere a privati, ai prezzi di mer• straordinari per le cure termali. cato, quote delle loro partecipazioni che Molto differenti sono le proposte di non deve rimanere inferiore al 51 per legge nn. 1082 (Vietti ed altri) e 1359 cento. (Martinat ed altri) che prevedono la costi• Per quanto riguarda la gestione delle tuzione di una società per azioni « Benes• aziende termali le proposte di legge sere Italia » tramite la fusione delle 13 so• nn. 197 e 1219 ipotizzano società per cietà a capitale pubblico. La fusione, age• azioni di cui regioni o province autonome volata attraverso la totale esenzione fiscale e comuni posseggano una quota del capi• dell'operazione, è attivata dal Ministero tale non inferiore all'I per cento e non su• del tesoro che dispone le misure per l'è- Mercoledì 1° marzo 1995 - 16 - Riunite X e XII ventuale collocazione sul mercato delle salute che, rispettando storia, esperienza e azioni, per la vigilanza sul rispetto delle tradizione svecchi una immagine che altri• concessioni di vincoli e altre obbligazioni. menti difficilmente consentirà di svilup• Viene ipotizzata una quota (di non specifi• parsi; l'esigenza di dare al settore un ruolo cata consistenza) di azioni in mano al sog• sanitario di spessore, legato alle proprietà getto pubblico. Proporzionalmente a tale scientificamente provate delle varie acque, quota il Ministero del tesoro, di concerto soprattutto in un'ottica di prevenzione e di con il Ministero dell'industria, e sentite le riabilitazione; la promozione in modo si• camere di commercio e gli enti locali inte• stematico della ricerca, della sperimenta• ressati, nomina gli amministratori. « Be• zione e la formazione permanente del per• nessere Italia » continua a svolgere le atti• sonale, attivando rapporti anche con cen• vità delle aziende termali oggetto della fu• tri di ricerca e università; la necessità di sione, sostituendosi ad esse in ogni atto e procedere al rilancio delle varie aziende posizione giuridica nei confronti di terzi. È termali attraverso una valorizzazione delle chiamata a produrre beni e servizi per il risorse locali (ambientali - storiche - cultu• settore del turismo. Acquisisce la pro• rali) anche specializzando ulteriormente le prietà dei marchi oggetto della fusione, caratteristiche delle cure sperimentando marchi che continuerebbero a stare sul anche forme di health center o di remise en mercato con l'impegno però a valorizzare forme, nonché attività sportive che nel no• il marchio « Benessere Italia » a cura di un stro Paese, a differenza di altri, sono avve• comitato consultivo nominato ad hoc dal• nute fuori dal sistema termale tradizio• l'assemblea dei soci. « Benessere Italia » nale. potrà svolgere attività nel settore termale e In Italia ci sono 300 aziende termali in quello turistico integrando attività ter• che impiegano 6.000 addetti, in comuni mali con attività turistiche consistenti in con caratteristiche diverse e con un fattu• offerte dei prodotti e servizi per il benes• rato annuo di 350 miliardi; e vi è, inoltre, sere della persona. È singolare che in que• un indotto di 7.700 esercizi pubblici con sta direzione si definisca parte integrante 60-100 mila addetti e con un fatturato di delle attività di Benessere Italia la parteci• 3,5-4 mila miliardi di lire (gli « intervalli » pazione alla gestione di case da gioco (non sono riferiti alle diverse fonti). ce ne sono nelle 13 realtà). Si ipotizza al• Una realtà importante che negli ultimi tresì la partecipazione a strutture immobi• anni ha mostrato difficoltà anche per la liari ricettive, turistiche, commerciali, di restrizione della manovra sulla assistenza valorizzazione del territorio e ricreative. finanziata dagli enti pubblici, per la ridu• Per « Benessere Italia » si delinea la possi• zione della spesa del Servizio sanitario bilità di trattative (non meglio precisate) nazionale. con i soggetti pubblici per programmi e at• Il 1994 sembra segnare una inversione tività nei settori turismo e sanità. C'è in• di tendenza che si può consolidare nel fine l'ipotesi che negli stabilimenti di « Be• 1995 con l'aumento di arrivi e presenze e nessere Italia » spa si possano svolgere at• del giro di affari diretto e indiretto, a tività di centro di medicina sportiva e vi fronte del 1993, chiuso con pesanti risul• possano aver sede corsi di studio e specia• tati: 281 miliardi in perdita, 20 per cento lizzazioni delle facoltà di medicina delle in meno rispetto al 1992. L'inversione di università. Dopo la illustrazione delle 6 tendenza registrata nel 1994 è dovuta, proposte di legge, vorrei focalizzare alcuni sembra, in parte all'aumento delle pre• nodi (dandone solo i titoli) attorno ai quali senze estere (vedi osservatorio turistico dovrebbe svolgersi il nostro lavoro: la ne• Regione Emilia) in particolare registrate in cessità di superare rapidamente le incer• Emilia-Romagna, nell'isola d'Ischia, ad tezze normative che sono obiettivamente Abano e Montegrotto Terme. ostacolo per un settore importante come Del fatturato delle aziende termali solo quello termale; l'opportunità di favorire il il 37 per cento è dovuto a cure erogate dal passaggio dal termalismo al turismo della servizio sanitario nazionale. Mercoledì 1° marzo 1995 - 17 - Riunite X e XII

Si comprende, anche da questi dati, autorizzazioni ed i controlli sanitari (arti• l'importanza del settore dal punto di vista colo 1 del decreto del Presidente della Re• socio-sanitario, turistico ed esecutivo e pubblica 14 gennaio 1972, n. 2). come sia possibile operare per il suo svi• Di tenore analogo sono le disposizioni luppo. degli artticoli 50 e 61 del decreto del Pre• Per inquadrare la tematica è infine op• sidente della Repubblica 24 luglio 1977, portuno richiamare sinteticamente la nor• n. 616, con cui si provvede al trasferi• mativa vigente. mento delle funzioni amministrative alle Ai sensi dell'articolo 1 del regio decreto regioni relativamente alla ricerca, l'utiliz• 28 settembre 1919, n. 1924 sono da consi• zazione delle acque minerali e termali, derarsi acque minerali quelle che vegnono compresa la vigilanza e la pronuncia di adoperate per le loro proprietà terapeuti• decadenza del concessionario; rimane tut• che od igieniche speciali, sia per le bibite tavia di competenza dello Stato il ricono• sia per altri usi curativi. scimento delle proprietà terapeutiche delle Le acque minerali a termali possono acque minerali e termali e della pubblicità essere considerate sotto vari aspetti, fra i relativa alla loro utilizzazione a scopo sa• quali quello giuridico - amministrativo, nitario (articolo 30 del decreto del Presi• quello sanitario e quello industriale (a uti• dente della Repubblica n. 616 del 1977); lizzazione economica). tali competenze dello Stao sono state con• Ognuno di questi aspetti ha avuto una fermate dalla lettera t) dell'articolo 6 della specifica disciplina normativa ed una pro• legge n. 833 del 1978. pria evoluzione. Per quanto riguarda l'aspetto econo- Dal punto di vista giurdico-amministra- mico-gestionale (utilizzazione economica, tivo le acque minerali e termali rientra• fin dagli inizi si è avuta sia una gestione vano nella categoria delle miniere e come privata che una gestione pubblica delle tali erano organicamente disciplinate dal aziende termali. regio decreto 29 luglio 1927, n. 1443 (arti• Le aziende termali dello Stato, inqua• colo 2) e sottoposte al regime della conces• drate fra le proprie aziende patrimoniali sione (articoli 14-20); attualmente fanno ed amministrative sia direttamente che parte del patrimonio indisponibile delle tramite società concessionarie, dopo la co• regioni (prima dello Stato ai sensi dell'ar• stituzione del Ministero delle partecipa• ticolo 826 del Codice civile). zioni statali vennero a questo ultimo tra• In attuazione degli artticoli 117-118 sferite dal Ministero delle finanze (decreto della Costituzione, l'articolo 11 della legge ministeriale 20 aprile 1957). 16 maggio 1970, n. 281 ha trasferito alle Furono pertanto costituite società per regioni le acque minerali e termali, che azioni, aventi per oggetto lo sfruttamento pertanto fanno parte del patrimonio indi• di acque termali o minerali e attività con• sponibile regionale e che hanno avuto una nesse, mediante conferimento in capitale specifica disciplina, distinta da quella delle dei diritti appartenenti alle precedenti miniere. Di conseguenze sono state poi aziende patrimoniali dello Stato (devolute trasferite alle regioni le funzioni ammini• con il suddetto decreto ministeriale), le strative esercitate dagli organi centrali e quali vennero inquadrate in un apposito periferici dello Stato in materia di acque ente di gestione, l'EAGAT (Ente autonomo minerali e termali, fra cui il permesso per di gestione per le aziende termali) costi• la ricerca e la concessione per l'utilizza• tuito con decreto del Presidente della Re• zione delle sorgenti di acque minerali e pubblica n. 576 del 7 maggio 1958 e disci• l'autorizzazione ad aprire ed esercitare plinato dalla legge n. 649 del 21 giugno stabilimenti termali ed idroterapici, non• 1960. Tale ente è stato poi soppresso dal• ché la vigilanza sulla utilizzazione delle l'articolo \-quinquies del decreto legisla• acque minerali naturali e la disciplina tivo 18 luglio 1978, n. 481, convertito, con igienica e controlli, sanitari; sono comun• modificazioni, dalla legge 21 ottobre 1978, que fatte salve le disposizioni vigenti sulle n. 641, che ha attribuito ad un comitato Mercoledì 1° marzo 1995 - 18 - Riunite X e XII di liquidazione le operazioni di liquida• lienazione delle attività esistenti, nonché zione del patrimonio e ha assegnato le di disciplinare il passaggio al Ministero del partecipazioni azionarie delle società in• tesoro del personale dipendente dal Comi• quadrate nell'EAGAT e i loro rapporti pa• tato di liquidazione dell'EAGAT. Per trimoniali e giuridici all'EFIM, che li quanto riguarda quest'ultimo aspetto, si avrebbe collocati in una speciale gestione osserva come tanto nel decreto-legge priva di personalità giuridica e contabil• n. 545 del 1994 quanto nel presente de• mente e finanziariamente separata. creto manchi una norma che disponga Tale articolo dispone inoltre il trasferi• espressamente la soppressione del Comi• mento alla regioni (da attuarsi con appo• tato di liquidazione dell'EAGAT, del cui sito provvedimento legislativo) dei patri• personale è tuttavia autorizzata l'assegna• moni e del personale delle aziende termali zione al Ministero del tesoro; il Governo per l'ulteriore destinazione agli enti locali ha evidentemente ritenuto che, dato l'avve• nei tempi e nei modi previsti dalla legge di nuto esaurimento delle funzioni esercitate riforma sanitaria. L'articolo 36 della legge dal Comitato di liquidazione, una esplicita n. 833 del 1978 ha ripreso la precedente disposizione in tal senso sarebbe risultata previsione normativa sul trasferimento superflua. delle aziende termali ex EAGAT alle re• Su tale questione peraltro la X Com• gioni con ulteriore destinazione agli enti missione nell'espressione del parere ha più locali, e ha dichiarato tali aziende presidi volte ribadito l'opportunità di sopprimere e servizi multizonali delle unità sanitarie i commi 2 e 3. locali nel cui territorio sono ubicate. Ve• Quanto all'aspetto più specificamente niva poi posto il termine del 31 dicembre sanitario, fondamentale rimane l'articolo 1979 per il completamento delle opera• 36 della legge n. 833 del 1978 che disci• zioni di trasferimento. plina il termalismo terapeutico. In partico• L'articolo 5-ter del decreto-legge 23 lare le prestazioni idrotermali sono inse• aprile 1993, n. 118, convertito con modifi• rite tra quelle garantite dal servizio sanita• cazioni con legge 23 giugno 1993, n. 202, rio nazionale, nei limiti previsti dal piano recante « Disposizioni urgenti per la sop• sanitario nazionale, e sono erogate presso pressione del Ministero delle partecipa• appositi presidi di servizi nonché presso zioni statali e per il riordino di IRI, ENI, aziende termali di enti pubblici e privati ENEL, IMI, BNL e INA », demanda al Mi• riconosciute e convenzionate. nistro dell'industria, del commercio e del• Oltre al decreto-legge n. 1 del 1995, già l'artigianato il compito di predisporre, en• citato, e il riferimento ai pareri espressi tro 90 giorni dall'entrata in vigore della dalle Commissioni X (Attività produttive) e legge di conversione del decreto, un pro• V (Bilancio) ricorda che: gramma di riordino del settore termale, ad oggi non ancora predisposto. in data 5 gennaio 1995 il Ministro del tesoro stipula un contratto di gestione Da ultimo si è inserito nella vicenda il delle 13 aziende ex-EAGAT con TIRI. decreto-legge n. 1 del 1995 (ultimo di una Nelle premesse al contratto si fa riferi• serie di decreti reiterati a partire dal mento a una bozza di testo (riordino set• marzo 1994), che all'articolo 7 reca Dispo• tore termale) predisposta dall'allora mini• sizioni in materia di partecipazioni ex EA• stro Gnutti (che possiamo considerare ma• GAT: trasferendo, come si legge nella rela• teriale utile per il nostro lavoro); zione governativa al disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 1 del in data 1° febbraio 1995 il Presidente 1995, «nel quadro della politica di priva• del Consiglio emanava un decreto per la tizzazioni perseguita dal Governo, il pac• costituzione di un comitato per il riordino chetto azionario ex EAGAT al Ministero del settore. del tesoro - Direzione generale del te• Ritiene quindi, in conclusione, che il soro », l'articolo 7 del decreto n. 1 del Governo debba agevolare l'attività parla• 1995 si propone di rendere più spedita l'a• mentare. Mercoledì 1° marzo 1995 - 19 - Riunite X e XII

A questo fine lo invita a sospendere nea l'opportunità di un rilancio effettivo e ogni iniziativa in materia, interrompendo di un riutilizzo del patrimonio sociale ed il conflitto che in questi anni vi è stato tra economico delle società termali, riservan• attività legislativa, atti amministrativi e di dosi di intervenire in una fase successiva Governo: una delle cause della mancata dell'iter. conclusione dell'iter legislativo, iniziato al• meno nella X legislatura. Alessandro RUBINO, presidente, pro• Le Commissioni potrebbero quindi, an• spetta quindi l'opportunità di costituire il che attraverso l'istituzione di un Comitato Comitato ristretto e di rinviare la discus• ristretto, procedere rapidamente alla for• sione di carattere generale successiva• mulazione di un testo unificato sul quale mente alla conclusione dei lavori dello richiedere il trasferimento in sede legisla• stesso. tiva. La Commissione delibera quindi l'isti• tuzione del Comitato ristretto. Rocco CACCAVARI (gruppo progressi• sti-federativo), relatore per la XII Commis• Alessandro RUBINO, presidente, av• sione, condivide le osservazione del rela• verte quindi che le Presidenze si riservano tore per la X Commissione. Dopo aver ri• la nomina dei componenti sulla base delle cordato i lavori svolti nel corso della XI le• designazioni dei gruppi. gislatura dalla Commissione affari sociali per la riforma del settore termale, sottoli• La seduta termina alle 17,50. Mercoledì 1° marzo 1995 - 20 - Commissione I

I COMMISSIONE PERMANENTE (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI Disegno di legge: Partecipazione italiana al gruppo internazionale di Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza studio sulla gomma (IRSG) (1617). del Presidente Michele VIETTI. (Parere alla III Commissione). La seduta comincia alle 15,10. (Seguito dell'esame e rinvio). Il Comitato prosegue l'esame del prov• Abbinate proposte di legge: vedimento. MAIOLO ed altri: Revoca delle sentenze di condanna per fatti di importazione, acquisto o detenzione di Michele VIETTI, presidente, ricorda che sostanze stupefacenti o psicotrope ad uso personale nella scorsa seduta l'esame del provvedi• in misura eccedente la dose media giornaliera mento era stato rinviato ai fini di acqui• (981). sire elementi di valutazione da parte del SARACENI ed altri: Revoca delle sentenze di con• relatore sul disegno di legge presso la danna per fatti di importazione, acquisto o deten• Commissione di merito che ringrazia per zione di sostanze stupefacenti o psicotrope ad uso aver accettato l'invito a partecipare alla personale in misura eccedente la dose media giorna• seduta del Comitato. liera (627). (Parere alla II Commissione). Maurizio MENEGON (gruppo lega

1 nord) ricorda come il provvedimento sia (Rinvio dell esame). già stato oggetto di esame presso la terza Michele VIETTI, presidente, propone Commissione della Camera, in sede legi• che, come richiesto dal relatore, impossi• slativa, nella scorsa legislatura (A.C. 2083) bilitato ad essere presente, l'esame del dove è stato approvato il 7 ottobre 1993 provvedimento venga rinviato ad altra se• poi, trasmesso al Senato, l'esame non è duta. stato concluso per lo scioglimento antici• pato delle Camere. Il Comitato concorda con la proposta L'atto reca la partecipazione italiana al del Presidente. Gruppo internazionale di studio sulla Mercoledì 1° marzo 1995 - 21 - Commissione I gomma (IRSG) istituito nel dopoguerra male che l'onere del contributo gravi sul (agosto 1944) come organismo intergover• Governo come avviene per gli altri paesi nativo; tra i principali paesi produttori e partecipanti. consumatori (circa 30) che ne fanno parte Pertanto, considerando anche l'esiguità ricorda gli Stati Uniti, il Giappone, il Ca• della somma da erogare invita il Comitato nada e i principali paesi dell'Europa occi• ad esprimere un parere favorevole. dentale. L'adesione dell'Italia risale al 1946 in seguito alla Conferenza dell'Aja Nicola MAGRONE (gruppo progressi• del 25/28 novembre dello stesso anno. sti-federativo), relatore, osserva come, an• La partecipazione dell'Italia al che dopo l'intervento del relatore sul dise• « Gruppo » si pone quindi nell'ambito di gno di legge presso la Commissione di me• una serie di accordi e gruppi di studio in• rito, persista l'ostacolo di principio da lui tergovernativi che trattano a livello inter• indicato nella scorsa seduta. L'articolo 80 nazionale le informazioni tecniche, stati• della Costituzione impone infatti di sotto• stiche e commerciali dei prodotti di base. porre gli accordi che comportano oneri L'utilità di tali gruppi di studio, quali alle finanze, quale è divenuto quello sulla l'IRSG, è da ricercare sia nelle analisi ap• base del quale l'Italia ha aderito al gruppo internazionale di studio sulla gomma, ad profondite del settore di interesse con le una speciale procedura di approvazione pubblicazioni di statistiche affidabili e det• che nella fattispecie risulta disattesa. Inol• tagliate su consumi, produzioni, prezzi e tre, qualora il Comitato si limitasse ad stock sia sull'orientamento e regolamenta• esprimere un parere favorevole, afferme• zione del commercio del prodotto di base rebbe un principio che potrebbe trovare tra i Paesi consumatori e quelli produttori applicazione in situazioni assai più rile• per la maggior parte in via di sviluppo. vanti. Per questo motivo, conferma la sua Di fatto l'Italia ha sempre aderito in proposta di parere contrario avanzata forma semplificata all'organismo (infatti i nella scorsa seduta. rappresentanti del nostro governo hanno sempre partecipato alle riunioni del Paolo TAGINI (gruppo lega nord) sot• Gruppo) mentre l'Assogomma (Associa• tolinea come l'inadempimento di cui si di• zione imprenditoriale del settore) ha rego• scute sia imputabile allo Stato italiano e larmente provveduto fino al 1990 a ver• non all'Assogomma che risulterebbe nei sare in maniera spontanea l'importo do• fatti penalizzata dalla mancata approva• vuto annualmente. zione del provvedimento. In quell'anno però l'Assogomma ha ri• chiesto al Governo italiano di assumersi Rosa JERVOLINO RUSSO (gruppo completamente l'onere previsto per la par• PPI) osserva come si potrebbe esprimere tecipazione all'IRSG in quanto l'ente è fi• un parere favorevole invitando contestual• nanziato dagli Stati membri come indica mente il Governo ad esperire la procedura lo stesso Statuto (articoli 9-10-11); di qui prevista dall'articolo 80 della Costituzione. la necessità del disegno di legge in titolo che provvede alla concessione di un con• Michele VIETTI, presidente, osserva tributo annuo al Gruppo e reca un onere come l'obiezione del relatore sia difficil• di 159 milioni per l'anno 1995 (compren• mente superabile poiché il Comitato, dente anche le quote relative agli anni esprimendo un parere favorevole, avalle• 1991-1992-1993-1994) e di lire 46 milioni rebbe una procedura che consente di vio• annui a decorrere dal 1996. lare l'articolo 80 della Costituzione. Sottolinea infine l'importanza dell'or• Propone quindi, e il Comitato consente, ganismo al quale il nostro paese intende di rinviare l'espressione del parere al fine partecipare. Essendo quest'ultimo un ente di ottenere i necessari chiarimenti da intergovernativo, considera del tutto nor• parte del Governo. Mercoledì 1° marzo 1995 - 22 - Commissione I

Proposta di legge: denza obbligatoria mentre un'eventuale al• BENETTO RAVETTO: Modifica del comma 26 del- tra non può che essere facoltativa. Ricorda l'articolo 11 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, in inoltre come la Corte costituzionale sia materia di iscrizione all'Ente nazionale di previ• prossima a pronunciarsi in merito alla denza e assistenza per i veterinari (ENPAV) (1138). questione di legittimità costituzionale del• (Parere alla XI Commissione). l'articolo 11, comma 26, della citata legge (Esame e conclusione - Parere favorevole). n. 537 del 1993 sollevata da numerose preture. In conclusione, si dichiara pro• Il Comitato inizia Tesarne del provvedi• pensa ad esprimere un parere favorevole, mento. a meno che il Comitato non intenda rin• viare l'esame nelle more di un pronuncia• Rosa JERVOLINO RUSSO (gruppo mento della Corte costituzionale che do• PPI), relatore, ricorda come la proposta di vrebbe intervenire a giorni. legge intenda far venir meno la doppia contribuzione obbligatoria a fini previden• Nicola MAGRONE (gruppo progressi• ziali cui sono attualmente soggetti i veteri• sti-federativo) ritiene opportuno attendere nari che si trovino in determinate condi• che si pronunci la Corte costituzionale. zioni. Ricorda altresì come, in origine, l'i• scrizione dei veterinari all'albo professio• Paolo Emilio TADDEI (gruppo federali• nale comportasse anche l'iscrizione all'EN- sti e liberaldemocratici) si dichiara contra• PAV, ma con la legge 12 aprile 1991, rio ad attendere la sentenza della Corte n. 136, l'iscrizione obbligatoria è stata li• costituzionale, sia perché le sentenze della mitata ai soli veterinari liberi professioni• Corte hanno da tempo una natura politica sti mentre è divenuta facoltativa quella dei sia perché il Parlamento ha comunque di• veterinari « che esercitano esclusivamente ritto di assumere una propria iniziativa. attività di lavoro dipendente o attività di Ritiene pertanto che, sulla base delle con• lavoro autonomo per la quale siano iscritti siderazioni espresse dal relatore, il Comi• ad altre forme di previdenza obbligato• tato debba esprimere un parere favore• ria ». Ciò ha comportato il recesso di circa vole. 5 mila veterinari dall'ENPAV che hanno optato per l'assicurazione obbligatoria Michele VIETTI, presidente, ritiene che presso un altro ente previdenziale. Tutta• il Comitato possa esprimere un parere fa• via, è successivamente intervenuto l'arti• vorevole anche perché la sentenza non è colo 11, comma 26, della legge 24 dicem• destinata ad incidere direttamente sull'at• bre 1993, n. 537, che, con interpretazione tività legislativa in corso. autentica del comma 1 dell'articolo 32 della legge n. 136 del 1991, ha stabilito Il Comitato approva quindi la proposta che il carattere facoltativo dell'iscrizione di parere favorevole del relatore. all'ENPAV deve intendersi limitato ai vete• rinari che si iscrivono agli albi professio• Proposta di legge: nali successivamente alla entrata in vigore Senatori SIGNORELLI ed altri: Proroga del pro• della legge n. 136 del 1991. Tale norma gramma cooperativo Italia-USA nella terapia dei tu• che, nonostante si definisca interpretativa, mori (Approvata dal Senato) (1631). ha una chiara natura retroattiva, ha com• (Parere alla XII Commissione). portato il forzato rientro dei 5 mila veteri• nari già appartenenti all'Ente. Osserva (Seguito dell'esame e conclusione - Parere come il problema di fondo inerisca alla favorevole). possibilità di prevedere una doppia assicu• Il Comitato prosegue l'esame del prov• razione obbligatoria o se, al contrario, vedimento. come si sostiene nella relazione che ac• compagna la proposta di legge, non vi Michele VIETTI, presidente, ricorda possa essere che una sola forma di previ• come nella scorsa seduta il relatore avesse Mercoledì 1° marzo 1995 - 23 - Commissione I sollevato talune perplessità di carattere compiutamente affrontati nel corso dell'e• costituzionale relative alla copertura fi• same parlamentare. nanziaria del provvedimento. In merito a Propone pertanto al Comitato di espri• tali perplessità, ritiene di poter fornire ta• mere un parere favorevole. luni chiarimenti. Nel corso dell'esame presso il Senato, il Il Comitato approva la proposta di pa• Comitato pareri della Commissione bilan• rere favorevole del Presidente. cio ha affrontato sia il problema delle at• tuali disponibilità del capitolo 6856 dello Proposta di legge: stato di previsione del Ministero del tesoro Senatori LAFORGIA ed altri: Norme sulla destina• sia quello dell'utilizzo in difformità di zione di locali di edifìci giudiziari ai Consigli dell'Or• detti fondi (il problema si pone perché si dine degli avvocati e dei procuratori (Approvata dal utilizza, nell'ambito del fondo speciale di Senato) (1632). cui al cap. 6856, l'accantonamento relativo (Parere alla II Commissione). al Ministero del tesoro e non quello con• (Esame e conclusione - Parere favorevole). cernente il Ministero della sanità). In me• rito alla prima questione, il Governo ha Il Comitato inizia l'esame del provvedi• fatto osservare che, in effetti, per l'anno mento. 1994 il fondo speciale di parte corrente non presentava una disponibilità tale da Michele VIETTI, presidente, relatore, ri• soddisfare l'onere recato dal provvedi• corda che l'onere di curare la fornitura mento e ciò ha indotto il Senato a riferire degli uffici giudiziari, il loro arredamento, la clausola di copertura alla legge finan• manutenzione, illuminazione, riscalda• mento, custodia, provvista d'acqua, servi• ziaria per il 1995. In merito alla seconda zio telefonico, riparazione di mobili ed im• questione è stato richiesto un parere alla pianti è stato posto dalla legislazione ita• Commissione finanze e tesoro che si è di• liana di volta in volta a carico dei comuni chiarata favorevole ad un utilizzo in dif• oppure dello Stato. Gli ultimi interventi formità del fondo speciale di cui al citato normativi, a partire dalla legge 24 aprile capitolo 6856. 1941, n. 392, hanno poi lasciato ai comuni Il problema dell'utilizzazione in diffor• la competenza e gli oneri previsti fino dal mità dei fondi recati dal capitolo 6856 è 1941 contro il rimborso delle anticipazioni stato nuovamente affrontato dal Comitato fatte. pareri della Commissione bilancio della Sussiste ancora tuttavia una situazione Camera nella seduta dell'8 febbraio 1995. di incertezza riferibile allo spazio occor• In tale occasione il sottosegretario al Te• rente per la partecipazione dell'Ordine de• soro Giarda ha dichiarato che, a giudizio gli avvocati al servizio della giustizia, che del Governo, la copertura dell'onere do• la Corte costituzionale ha riconosciuto es• vrebbe reperirsi sempre nel fondo speciale sere in correlazione indiscutibile con l'e• di parte corrente, ma utilizzando l'accan• sercizio della funzione giudiziaria. tonamento del Ministero della sanità. Il A titolo esemplificativo ricorda una Comitato, recependo l'indicazione del Go• parte di questa attività: le sale avvocati, verno, ha espresso un parere favorevole a per la predisposizione e l'esame di atti e condizione che alla copertura dell'onere si documenti; per la sosta di testimoni ed au• provveda a carico del fondo speciale di siliari della giustizia; per la stesura di ver• parte corrente utilizzando però l'accanto• bali e istanze nel corso delle udienze e per namento relativo al Ministero della sanità incombenze urgenti derivanti dalle fun• e non quello relativo al Ministero del te• zioni di commissario giudiziale e curatore soro come invece prevede il testo appro• dei fallimenti; la sala riservata al Consiglio vato dal Senato. per i processi disciplinati; la sala destinata I problemi relativi alla copertura finan• ai relatori per gli interrogatori e le istrut• ziaria del provvedimento risultano quindi torie testimoniali in funzione dell'udienza Mercoledì Io marzo 1995 - 24 - Commissione I

collegiale disciplinare e per la custodia de• Consigli degli Ordini su cui continuano a gli atti e documenti dei procedimenti in gravare solo le spese di illuminazione, ri• corso e di quelli conclusi; la sala di presi• scaldamento e simili. I comuni vengono denza in cui il Consiglio, in base a specifi• compensati dalla perdita del canone attra• che norme, contenute in varie leggi, emette verso contributi corrisposti dallo Stato. In• il parere in ordine agli elenchi dei giudici fine, l'articolo 4 del provvedimento detta popolari e alle attività conseguenti, predi• una norma transitoria sull'entità del ca• spone gli elenchi e fissa i criteri per la no• none a carico dei Consigli degli Ordini da mina dei difensori d'ufficio; procede alla corrispondere con riferimento al periodo comunicazione della nomina degli avvocati fino al 31 dicembre 1994. La nuova nor• scelti dai detenuti. mativa recepisce un orientamento espresso Da questa mole di attività discende evi• dalla Corte costituzionale, sia pure inci• dentemente l'importanza del fatto che sia dentalmente, favorevole all'obbligatoria garantita agli Ordini la disponibilità di presenza di uffici dei Consigli dagli Ordini spazi adeguati, disponibilità che va certa• presso gli uffici giudiziari. mente peraltro graduata in relazione al• Non essendovi profili rilevanti per il l'importanza ed all'entità del carico affi• Comitato pareri, propone di esprimere pa• dato alla giustizia locale. rere favorevole. L'amministrazione del Demanio ha tut• tavia avanzato nei confronti dei Consigli Paolo Emilio TADDEI (gruppo federali• dell'Ordine di alcune città pretese di paga• sti e liberaldemocratici) ritiene che il mento di canoni di locazione per i locali provvedimento sia volto a sanare situa• occupati nei palazzi di giustizia, discono• zioni di incertezza create, come ricordato scendo sostanzialmente la correlazione tra dal relatore, da alcuni interventi delle In• le funzioni svolte dai Consigli dell'Ordine e tendenze di finanza. Pur essendo favore• le funzioni giurisdizionali. È necessario vole al provvedimento, dichiara di nutrire pertanto intervenire con un provvedi• talune perplessità nei confronti dell'arti• mento legislativo che riconosca tale corre• colo 4 che prevede, fino al 31 dicembre lazione e pertanto legittimi l'occupazione 1994, la corresponsione di un canone di dei locali idonei a svolgere le funzioni loro locazione da parte dei Consigli dell'Ordine proprie da parte dei Consigli dell'Ordine. per l'utilizzazione dei locali di edifici giu• A tal fine è stata presentata al Senato una diziari. Tale norma appare infatti contrad• proposta di legge che riprende il contenuto dittoria con la natura dei Consigli dell'Or• di quella che nella passata legislatura era dine che, svolgendo funzioni pubbliche e stata approvata dalla II Commissione Giu• rendendo altresì un pubblico servizio, non stizia di quel ramo del Parlamento. La possono vedere regolamentato l'uso dei lo• proposta di legge è stata approvata nuova• cali con un contratto di locazione. mente dal Senato ed è ora all'esame della Commissione Giustizia della Camera che Nicola MAGRONE (gruppo progressi• ha deliberato di richiedere il trasferimento sti-federativo) nel concordare con l'osser• in sede legislativa. vazione del deputato Taddei, osserva come La proposta di legge regola in modo più il provvedimento sia ispirato ad un'e• limpido la materia prevedendo l'obbligo, e strema prudenza e quasi ad una sorta di non la facoltà, di assegnare ai Consigli de• timore. Non è infatti solo da necessità pra• gli Ordini i locali negli edifici giudiziari, tiche, come invece sembra affermare l'ar• affidando la valutazione della idoneità e ticolo 1, che prende le mosse il provvedi• del numero dei locali necessari ad una ap• mento, ma dalla necessità di sancire il posita commissione ovvero congiunta• principio per cui l'avvocato rappresenta mente al capo dell'Ufficio Giudiziario e al una figura essenziale nell'amministrazione Presidente del Consiglio dell'Ordine ed eli• della giustizia. Dichiara comunque di es• minando l'obbligo del canone a carico dei sere favorevole al provvedimento. Mercoledì 1° marzo 1995 - 25 - Commissione I

Michele VIETTI, presidente, nell'asso- zioni e delle esenzioni. Delle altre norme, ciarsi alle osservazioni dei deputati Taddei l'articolo 2 detta la disciplina dei versa• e Magrone, osserva come sia particolar• menti di acconto IVA, l'articolo 3 contiene mente puntuale il rilievo del deputato una riforma sostanziale dei centri di assi• Taddei relativo all'articolo 4 poiché il Con• stenza fiscale, l'articolo 4 contempla ipo• siglio dell'Ordine ha sempre negato la pos• tesi di riduzione della aliquota ICI, l'arti• sibilità di prevedere un contratto di loca• colo 5 si occupa dell'impignorabilità delle zione per l'utilizzo dei locali di uffici giu• entrate tributarie, l'articolo 6 detta norme diziari. Nonostante la validità di tale ri• sui prodotti petroliferi, l'articolo 8 con• lievo, ritiene tuttavia che il Comitato tiene delle norme sostanziali sui cosiddetti debba esprimere un parere favorevole. scarti di emissione delle obbligazioni e dei titoli, infine l'articolo 9 detta una norma Il Comitato approva la proposta di pa• di apparente interpretazione autentica ma rere favorevole del Presidente. in realtà chiaramente anticostituzionale. La relazione governativa che accompa• La seduta termina alle 16. gna il disegno di legge di conversione giu• stifica la necessità e l'urgenza del provve• dimento sottolineando che si tratta di evi• IN SEDE CONSULTIVA, AI SENSI DELL'ARTICOLO tare che la scadenza di alcuni termini de• 96-B1S, COMMA 2, DEL REGOLAMENTO termini interruzioni di servizio o muta• menti di disciplina incompatibili con l'at• Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza tuale situazione economica ovvero pre• del Presidente Gustavo SELVA. — Interven• clude l'attuazione di riforme complesse ri• gono i Sottosegretari di Stato per le finanze chiedenti una rilevante attività normativa Franco Caleffi e per l'interno Corrado Sci- secondaria. Queste motivazioni in realtà voletto. sono valide soltanto per le disposizioni di cui ai commi da 1 a 15 dell'articolo 1 del La seduta comincia alle 16,40. decreto-legge. Per le altre disposizioni del provvedimento si può al massimo parlare di una urgenza di carattere generico. In Disegno di legge: ogni caso ritiene che complessivamente si Conversione in legge del decreto-legge 25 febbraio possano ravvisare sussistenti nel provvedi• 1995, n. 48, recante differimento di taluni termini mento i requisiti richiesti dall'articolo 77 ed altre disposizioni in materia tributaria (2101). della Costituzione. Intende inoltre sottoli• (Parere all'Assemblea). neare i forti profili di illegittimità costitu• (Esame e conclusione - Parere favorevole). zionale che desta l'articolo 9 del decreto- La Commissione inizia l'esame del legge. Tale norma solo apparentemente è provvedimento. di interpretazione autentica dell'articolo 9, comma 1, della legge n. 537 del 1993, in Antonio SODA (gruppo progressisti-fe• materia di attribuzione di beni e personale derativo), relatore, nel ricordare che il ad associazioni di dipendenti pubblici; in provvedimento in esame reitera con modi• realtà tale norma si propone piuttosto di ficazioni un precedente decreto-legge de• non estendere tale disciplina alle norme caduto per decorrenza dei termini costitu• che prevedono l'attribuzione di personale zionali, osserva che il testo reca una plura• e di mezzi finanziari pubblici a beneficio lità di disposizioni. In particolare, l'arti• del fondo di previdenza del personale del colo 1, commi 1-15, del decreto-legge, con• Ministero delle finanze e del fondo di assi• tengono effettivamente norme volte a ope• stenza per i finanzieri. Tale norma appare rare un differimento di termini per adem• evidentemente in contrasto con l'articolo 3 pimenti tributari; i commi 16-19 dello della Costituzione. Si augura che nel corso stesso articolo 1 prevedono invece alcune dell'esame di merito tale disposizione estensioni dei regimi fiscali delle agevola• possa essere soppressa, anche perché di Mercoledì 1° marzo 1995 - 26 - Commissione I

carattere residuale rispetto al restante Giuseppe CALDERISI (gruppo forza provvedimento. In ogni caso conferma la Italia) intende porre una questione di me• sua proposta alla Commissione di espri• rito. Considerato che nella legge di riforma mere parere favorevole. delle elezioni regionali si è ridotto il nu• mero delle sottoscrizioni necessarie per la Il sottosegretario Franco CALEFFI sot• presentazione delle liste nelle elezioni re• tolinea che il decreto-legge in esame, che è gionali mentre analoga disposizione non è stato reiterato, contiene indubbiamente di• stata adottata a proposito delle consulta• sposizioni che hanno un contenuto etero• zioni elettorali comunali e provinciali, si geneo ma che sono tutte collegate dalla pone evidentemente il problema di unifor• necessità e l'urgenza di prorogare taluni mare tale normativa. Ritiene che tale termini e più in generale di dettare alcuni obiettivo possa essere raggiunto attraverso interventi concernenti l'amministrazione uno specifico emendamento al testo del finanziaria. Osserva in particolare che il decreto-legge. Data tuttavia la ristrettezza Governo ha introdotto alcune norme che dei tempi, chiede al Presidente di convo• conferiscono certezza ai rapporti, come ad care oggi stesso la Commissione per esa• esempio in materia di rimborsi IVA. Rac• minare nel merito il provvedimento, così comanda pertanto che la Commissione da rendere possibile all'Assemblea di vo• esprima un parere favorevole. tarlo già nella giornata di domani.

Franco CORLEONE (gruppo progressi• La Commissione delibera quindi di sti-federativo) ritiene che il tema sollevato esprimere parere favorevole circa la sussi• dal deputato Calderisi meriti grande atten• stenza dei requisiti di necessità e urgenza zione anche perché la raccolta delle firme di cui all'articolo 77 della Costituzione. dovrà iniziare a partire dai prossimi giorni. Si associa pertanto all'invito al Pre• Disegno di legge: sidente di convocare oggi stesso la Com• Conversione in legge del decreto-legge 25 febbraio missione in sede referente e licenziare il 1995, n. 50, recante disposizioni urgenti per lo svol• provvedimento per l'Assemblea che potrà gimento delle elezioni per il rinnovo dei consigli procedere domani alla sua discussione e delle regioni a statuto ordinario e delle elezioni am• approvazione. ministrative della primavera del 1995 (2102). Gustavo SELVA, presidente, prendendo (Parere all'Assemblea). atto dell'orientamento della Commissione, (Esame e conclusione - Parere favorevole). propone, e la Commissione concorda, di convocare oggi stesso alle ore 20 la Com• La Commissione inizia l'esame del missione in sede referente per l'esame del provvedimento. disegno di legge n. 2102. La Commissione delibera infine di Gustavo SELVA, presidente, sostituendo esprimere parere favorevole circa la sussi• il relatore, sottolinea che la necessità e stenza dei requisiti di necessità e urgenza l'urgenza del decreto-legge si legano in di cui all'articolo 77 della Costituzione, modo chiaro allo svolgimento delle pros• confermando quale relatore per l'Assem• sime elezioni per il rinnovo dei consigli blea il deputato Nespoli. delle regioni a statuto ordinario e delle al• tre elezioni amministrative che si terranno La seduta termina alle 17,05. nella primavera di quest'anno; si tratta evidentemente di dettare quelle norme tecniche che rendano possibile lo svolgi• IN SEDE REFERENTE mento delle consultazioni elettorali. Pro• pone pertanto che la Commissione Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza esprima parere favorevole. del Presidente Gustavo SELVA. — Inter- Mercoledì 1° marzo 1995 - 27 - Commissione I viene il Ministro delle poste e delle teleco• operare un scelta in favore di una norma• municazioni Agostino Gambino. tiva alquanto dettagliata e non di una nor• mativa di carattere generale. La seconda La seduta comincia alle 17,15. opzione, teoricamente possibile, rappre• senta infatti una « non scelta » poiché fini• sce col rimettere ad una struttura ammi• Abbinati progetti di legge: nistrativa una serie di determinazioni di BOGI ed altri: Norme per la comunicazione politica notevole portata. Il disegno di legge del e la propaganda elettorale (1663). Governo risulta apprezzabile proprio per• (Parere della II, della IV, della V, della VII, della IX e ché reca una normativa assai dettagliata e della XI Commissione). si sforza di individuare analiticamente i MASI ed altri: Norme in materia di disciplina delle casi in cui le esigenze di libertà prima in• campagne elettorali per le elezioni regionali (1717). dicate vengono in conflitto. Positivo è inol• Norme per la parità di accesso ai mezzi di informa• tre l'accento posto sui meccanismi sanzio- zione durante le campagne elettorali e referendarie natori. Il provvedimento è invece meno (2065). condivisibile sotto il profilo delle modalità (Parere della II, della IV, della V, della VII, della IX e con cui individua le singole fattispecie che della XI Commissione). risultano descritte in modo generico e im• (Seguito dell'esame e rinvio - Costituzione perfetto. Per quanto riguarda il Comitato di un Comitato ristretto). per la correttezza dell'informazione previ• sto dall'articolo 9, osserva come sia diffi• La Commissione prosegue Tesarne degli cile individuare un soggetto terzo in grado abbinati progetti di legge. di intervenire nel settore e la scelta per Gustavo SELVA, presidente, comunica l'autoregolamentazione risulti in concreto che è stato richiesto da un gruppo parla• l'unica possibile. Per quanto riguarda la mentare che la pubblicità della seduta disciplina degli spot pubblicitari, ritiene odierna della Commissione venga assicu• che il legislatore debba evitare che si rata anche mediante l'attivazione dell'im• creino posizioni di privilegio derivanti pianto audiovisivo a circuito chiuso. dalla titolarità di maggiori disponibilità Consentendo la Commissione, ne di• economiche. spone l'attivazione. Leopoldo ELIA (gruppo PPI) dichiara Giuseppe PERICU (gruppo progressi• che il suo gruppo è impegnato a dare un sti-federativo) rileva come la materia in contributo al disegno di legge in esame che discussione richieda necessariamente un rappresenta un obiettivo preminente del intervento normativo: il libero gioco delle Governo. L'elaborazione di una normativa parti nelle campagne elettorali determina in materia risulta peraltro ardua per l'esi• infatti posizioni prevaricatorie impedendo, stenza di situazioni non chiarite sul piano da un lato, la libera scelta tra le diverse statistico e sociologico: nessuno sa infatti opzioni, e, dall'altro, la libera comunica• se la scorsa campagna elettorale è risul• zione da parte di ciascuno delle proprie tata più povera per le difficoltà finanziarie idee politiche. Osserva quindi come, al fine dei partiti o per i limiti di spesa imposti ai di comporre il conflitto di interessi tipico partiti e ai singoli candidati dalla legge del momento elettorale, sia innanzitutto n. 515 del 1993, né è noto il peso eserci• necessario assicurare la tempestività del• tato in quell'occasione dal duopolio televi• l'intervento repressivo e l'effettiva operati• sivo. vità delle sanzioni previste. Tali obiettivi Sottolinea peraltro come nel rapporto pongono peraltro il problema del rispetto del garante relativo alla scorsa campagna dei princìpi dello Stato di diritto con cui elettorale venga evidenziato che, nella fase tendenzialmente contrasta l'immediatezza che va dall'indizione dei comizi agli ultimi nell'applicazione delle sanzioni. Per supe• trenta giorni della campagna, - si tratta di rare un siffatto contrasto è necessario una fase in cui nessun intervento può es- Mercoledì 1° marzo 1995 - 28 - Commissione I

sere effettuato dall'ufficio del Garante - il diotelevisiva poiché, mentre la prima può gruppo Fininvest ha fatto un uso massiccio essere esercitata in modo incondizionato, e martellante di spot elettorali. per la seconda, che si svolge in regime au- Ritiene inoltre che, proprio il duopolio torizzatorio, esiste un sistema di accesso televisivo, renda ininfluenti i confronti di del tutto diverso. In secondo luogo, la tipo comparatistico. Concorda altresì con stessa Corte costituzionale ha riconosciuto il deputato Pericu sul fatto che tra una le• la maggiore efficacia del mezzo radiotele• gislazione a maglie larghe e una legisla• visivo rispetto a quello giornalistico. Esiste zione per singole fattispecie si debba sce• infine una consuetudine costituzionale, gliere necessariamente la seconda. È inol• non limitata al nostro Paese, per cui sono tre consapevole che sulla normativa da ap• escluse per la stampa la censura e l'auto• provare si scaricano questioni strutturali rizzazione preventiva. Si comprende per• che andrebbero affrontate in altra sede. tanto come il Governo non potesse che dif• L'opportunità di raffreddare da subito la ferenziare la disciplina della stampa da campagna elettorale deriva inoltre a suo quella della radiotelevisione. Peraltro, il giudizio dalla circostanza che l'attenzione disegno di legge del Governo, discostandosi degli elettori si concentra sui candidati a sul punto dalla legge n. 515, non detta premier e non sui candidati nei singoli col• una disciplina sufficientemente difforme legi. È altresì opportuno che la parte san- della concessionaria pubblica e delle emit• zionatoria, o meglio cautelare, della legge tenti private e non caratterizza quindi a abbia un certo grado di efficacia e di im• sufficienza la posizione del servizio pub• mediatezza per riequilibrare prima del blico rispetto alla campagna elettorale. Il voto le situazioni che, anche platealmente, provvedimento introduce altresì la priva• risultino alterate. Se questo è il cuore tizzazione strisciante del servizio pubblico della legge, come osservato dal ministro prevedendo che la RAI mandi in onda spot Gambino, non si comprende perché ven• elettorali a pagamento. Non bisogna poi gano poste in discussione quelli che risul• fare passi indietro rispetto alla 515 ridu• tano essere stati già a suo tempo i presup• cendo, ad esempio, da 30 a 20 giorni il pe• posti della legge 515 del 1993. Anche que• riodo di vigenza del divieto di spot eletto• sta legge reca infatti una disciplina della rali. Il provvedimento va migliorato ma va stampa nettamente separata da quella innanzittutto sostenuto, anche per contra• della televisione e tale impianto è nel com• stare il giudizio che si voglia impedire di plesso mantenuto del provvedimento del fare la campagna elettorale, giudizio che Governo anche se si attribuiscono delle rivela peraltro un concetto di campagna competenze, peraltro di dubbia efficacia, elettorale da far west Invita tutti i gruppi all'ordine dei giornalisti. In proposito ri• ad una riflessione simile a quella che ha tiene assolutamente non condivisibile il condotto all'accordo sulla legge elettorale punto di partenza del ragionamento svolto regionale poiché è interesse comune che ci ieri dal deputato Dotti secondo il quale la sia la minore contestazione possibile dei stampa, la concessionaria pubblica e le risultati elettorali. emittenti private danno vita ad un mer• cato unico per il quale o si detta una co- Nicola MAGRONE (gruppo progressi• muna disciplina vincolistica, o ci si pone sti-federativo), pur ritenendo nel com• fuori dalla Costituzione. La distinzione tra plesso positivo il provvedimento del Go• stampa e televisione è infatti fondata su verno, ritiene che esso si presti ad alcuni dati di diritto costituzionale e comparato rilievi critici. Osserva innanzitutto come indiscutibili: si tratta di fenomeni giuridi• l'ancoraggio alle forze politiche presenti in camente differenziati, anche se fortemente Parlamento possa scoraggiare i soggetti somiglianti sul piano economico. Per con• politici privi di rappresentanza, risultando vincersene basta considerare come l'e• una scelta conservatrice. Inoltre, la ten• spressione libera del pensiero attraverso la denza ad una normazione particolareg• stampa non sia assimilabile all'attività ra• giata ha prodotto a volte disposizioni inu- Mercoledì Io marzo 1995 - 29 - Commissione I tili quale, ad esempio, il comma 5 dell'arti• sero una analoga finalità: garantire un colo 5 contenente un'affermazione teorica voto libero ed uguale. Critiche non furono che rischia, da una parte di essere vana, e, sollevate nemmeno nei confronti della dall'altra, di lasciare intendere che al di legge n. 515 dello stesso anno su cui sa• fuori del periodo elettorale le emittenti rebbe tra l'altro opportuna una riflessione private possano ledere o favorire i soggetti poiché sembra aver garantito una campa• politici. Riguardo alla disciplina dei son• gna elettorale più corretta e pulita. Rispet• daggi, concorda sull'opportunità che questi tare la maturazione del consenso degli non siano resi pubblici in determinati pe• elettori appare del resto un valore non riodi e ciò a prescindere dalla loro atten• nuovo, se si pensa che già la legge n. 212 dibilità: i sondaggi hanno infatti sempre del 1956, all'articolo 6, vietava la propa• un effetto condizionante sulle scelte degli ganda luminosa negli spazi aperti, che elettori. Ritiene inoltre censurabile l'arti• equivale un po' agli spot di oggi, perse• colo 6 nella parte in cui vieta ai funzionari guendo l'obiettivo di sottrarre l'elettore a pubblici di svolgere qualsiasi genere di sollecitazioni emotive che ne ostacolassero propaganda elettorale, anche se in veste di il ragionamento. Le norme in esame pro• privati cittadini. Non comprende inoltre teggono in sostanza i candidati più deboli perché sia stata prevista la presenza di un sanzionando tempestivamente eventuali magistrato nel Comitato per la correttezza abusi commessi nel corso della campagna dell'informazione di cui all'articolo 9: se si elettorale. Con riferimento all'articolo 1, vuole dare fiducia ai giornalisti è infatti osserva come non appaia condivisibile l'ac• sbagliato imporgli la presenza di un magi• cusa al Governo di aver burocratizzato la strato in funzione di tutore. campagna elettorale in quanto degli orga• nismi elencati solo due risultano di nuova Gustavo SELVA, presidente, rileva come istituzione. Per quanto riguarda la disci• in effetti, ai sensi dell'articolo 5 della legge plina degli spot elettorali, dichiara di pre• n. 515 del 1993, un divieto di propaganda ferire quella contenuta nell'articolo 1 della sia attualmente stabilito solo per le pub• proposta di legge Bogi ed invita quanto bliche amministrazioni senza coinvolgere i meno a limitare ai partiti la possibilità di pubblici funzionari. ricorrere a tale forma di propaganda senza estenderla ai candidati. Rispetto al Rosa JERVOLINO RUSSO (gruppo comma 4 dell'articolo 3, concorda con il PPI) ritiene che il Comitato ristretto dovrà deputato La Volpe nel ritenere che la RAI scegliere come testo base il disegno di possa concedere gli spazi elettorali solo a legge del Governo, tenendo tuttavia conto titolo gratuito. Considera inoltre positivo della proposta di legge Bogi n. 1663. Dà che siano state previste sanzioni in caso di quindi atto al Governo di aver rispettato violazione delle regole poste dalla Com• uno degli impegni assunti al momento missione parlamentare di vigilanza. Ri• della fiducia e considera, nel suo com• tiene che l'ampliamento dell'organico del• plesso, il disegno di legge utile e positivo. l'ufficio del Garante previsto dal provvedi• Ritiene inoltre che non sussista alcun con• mento sia già una risposta alla lettera del trasto del disegno di legge con l'articolo 21 Garante stesso in cui questi dichiarava di della Costituzione. Unitamente all'articolo non disporre di mezzi adeguati ad attuare 21, si devono infatti considerare l'articolo il provvedimento. 3, che sancisce l'eguaglianza non solo for• male dei cittadini e l'articolo 48, che pre• Elio VITO (gruppo forza Italia) intende vede la libertà e la segretezza del voto alla svolgere anzitutto due considerazioni di cui realizzazione il provvedimento appare carattere generale. Anzitutto va osservato finalizzato. Osserva altresì che, quando che un provvedimento che mira a discipli• venne approvata la legge n. 81 del 1993, nare le campagne elettorali può configu• nessuno parlò di norme liberticide nono• rarsi in un duplice modo, o regolamentare stante gli articoli del capo terzo perseguis• le condizioni di accesso ai mezzi di infor- Mercoledì Io marzo 1995 - 30 - Commissione I inazione oppure limitare l'utilizzo degli se mira ad ampliare il consenso parlamen• strumenti di propaganda. La legge n. 515 tare sul provvedimento. del 1993 segue questa seconda imposta• Entrando nel merito, osserva che il di• zione e per questo motivo quando venne segno di legge in esame, non sostituendosi esaminata egli fu fortemente contrario totalmente alla legge n. 515 ma effet• trattandosi di una legge illiberale. Il dise• tuando delle modifiche parziali, va valu• gno di legge presentato dal Governo si tato attentamente circa gli effetti negativi muove sulla stessa scia di limitare le possi• che potrebbe produrre. Per quanto ri• bilità di svolgere liberamente la campagna guarda, ad esempio, la materia degli spot, elettorale. Ciò crea motivi di forte imba• non si può predisporre una normativa razzo; da una parte tale provvedimento senza considerare che oggi già esiste una rappresenta uno dei quattro punti pro• disciplina che vieta gli spot nei trenta grammatici del nuovo Governo, d'altro giorni precedenti le elezioni. Considerati i canto si tratta di un testo fortemente ne• tetti di spesa già previsti per i candidati ed gativo. Va inoltre sottolineato che, a diffe• i partiti, stabilire il divieto integrale degli renza della recente riforma della legge spot significa limitare la campagna eletto• elettorale regionale, nel caso in esame i rale in modo illiberale e antidemocratico, motivi di urgenza per pervenire ad una discriminando alcune forze politiche sul• nuova disciplina legislativa sono senza l'uso di determinati strumenti di propa• dubbio più labili considerato che in tale ganda elettorale. Occorre eliminare ogni settore già esiste una disciplina organica, divieto di spot e fissare al contrario delle quella dettata dalla citata legge n. 515. regole rigide che garantiscono ogni condi• Non trattandosi pertanto di una legge ve• zione uguale per tutti i competitori. Que• ramente necessaria e considerati i tempi sto è un primo punto di merito decisivo strettissimi delle prossime campagne elet• per la sua parte politica. torali, invita il Governo a prendere atto di Vi sono anche aspetti positivi nel dise• tale situazione astenendosi dall'adottare gno di legge come la previsione del diritto un decreto-legge. di rettifica, che deve essere garantito in Una seconda considerazione concerne modo totale e la previsione di spot a paga• gli effetti di una disciplina volta a limitare mento anche sulla concessionaria pub• le campagne elettorali. Tali effetti sono blica. Prevalgono tuttavia gli aspetti nega• profondissimi soprattutto in una fase di tivi del provvedimento: fortemente nega• transizione politica quale è quella attuale; tivo ad esempio è il comma 4 dell'articolo il provvedimento rischia di incidere diret• 5 del disegno di legge che pone una ingiu• tamente sui modi di organizzazione che stificata distinzione tra i giornali e le te• assumeranno le nuove formazioni politi• state giornalistiche radiotelevisive. In che. In particolare, esprime una forte realtà, ogni limitazione alle testate giorna• preoccupazione che si venga ad ostacolare listiche rappresenta una limitazione alla il processo di evoluzione del sistema mag• libertà di stampa come sarebbe qualsiasi gioritario; il disegno di legge in esame è in• vincolo posto ai quotidiani. Anche questo è fatti ispirato ad una concezione che inco• un altro punto centrale per la valutazione raggia i partiti a resistere ad ogni cambia• della sua parte politica. Il provvedimento mento, prevedendo una disciplina che av• attribuisce poi un ruolo illiberale all'Or• vantaggia alcuni partiti a danno di altri. Il dine dei giornalisti, mentre il comma 3 rilievo e l'importanza di queste argomen• dell'articolo 3 affida al Garante una peri• tazioni sono tali che sarebbe del tutto colosa funzione di censura che rischia di semplicistico rispetto al provvedimento in alterarne il ruolo. Non è condivisibile esame porre soltanto una questione di ce• neanche il ricorso alla Guardia di finanza lere approvazione di una legge purchessia. in funzione di controllo essendo evidente• Queste due premesse inoltre sono fonda• mente illiberale in materia di campagne mentali per la sua parte politica e si au• elettorali far riferimento a corpi armati gura che il Governo ne voglia tener conto dello Stato. Mercoledì 1° marzo 1995 — 31 — Commissione I

Per quanto riguarda la materia dei Roberto RONCHI (gruppo lega nord), sondaggi, ritiene senza dubbio necessaria ricorda il ritardo colossale con cui nel no• una disciplina, anche se il divieto assoluto stro ordinamento ci si è predisposti ad ela• di sondaggi è da contrastare in quanto borare una normativa sulla parità di ac• manifestazione di una concezione illibe• cesso ai mezzi di informazione; in questa rale e di sfiducia sulle capacità di scelta situazione risulta senz'altro singolare che del cittadino. Non è poi convincente la de• da alcuni colleghi vengono mosse censure finizione della parità di trattamento tra i di costituzionalità al provvedimento. Al soggetti politici effettuata nell'articolo 10 contrario è da numerosi anni che la giuri• del disegno di legge, con una distinzione sprudenza costituzionale chiede al Parla• tra la parte proporzionale e la parte mag• mento di varare una normativa che garan• gioritaria che fa correre il rischio di consi• tisca un effettivo pluralismo politico e tu• derare preponderante la parte proporzio• teli il diritto dei cittadini all'informazione. nale. È inoltre contrario a quanto previsto Queste considerazioni sono sufficienti a dal comma 1, lettera a) dello stesso arti• spiegare l'importanza e la necessità del di• colo 10 che per la quota di seggi attribuiti segno di legge oggi in esame; si pensi, ad dai collegi uninominali fa riferimento in esempio, all'articolo 3 che fa divieto di modo del tutto ingiustificato ai due mag• svolgere la pubblicità denigratoria, un fe• giori raggruppamenti di candidati, non nomeno ormai ampiamente diffuso nei comprendendosi il motivo per cui debbano mezzi di comunicazione. È pertanto favo• essere solo due e non essendo chiaro a chi revole a che il disegno di legge presentanto spetta stabilire quali siano i due maggiori. dal Governo venga adottato come testo Occorre piuttosto prevedere all'interno di base, trattandosi oltrettutto di uno dei quattro punti della piattaforma program• tale fascia una parità totale, non limitata matica del Governo. ai partiti maggiori. Non condivide inoltre che nello stesso articolo, per quanto ri• guarda la quota di seggi attribuiti in ra• Rosanna MORONI (gruppo rifonda• zione comunista-progressisti) fa presente gione proporzionale, si faccia riferimento come al nostro Paese serva quanto prima a soggetti politici già rappresentanti in una organica e completa normativa anti• Parlamento. Appare poi imprecisa la for• trust; si meraviglia perciò delle critiche ri• mulazione dell'articolo 19 del disegno di volte al provvedimento da coloro che sem• legge che non fa riferimento agli organi di brano non considerare le continue manife• stampa radiofonici, come previsto più cor• stazioni di propaganda che sono diffuse rettamente dalla legge n. 515; in tal modo nelle emittenti private. Dà perciò atto al trascura la considerazione che vi sono e vi Governo di essersi impegnato ad affron• possono essere soggetti politici che scel• tare in tempi rapidi una materia delicata; gono una radio come organo di partito ed il risultato di tali sforzi è un provvedi• appare perciò del tutto ingiustificato im• mento tampone, imperfetto, ma perfetti• porre ai partiti un organo ufficiale di bile. Il provvedimento va comunque soste• stampa. Su questo punto invita il Governo nuto proprio perché mira ad assicurare a correggere la formulazione dell'articolo una situazione di parità di trattamento eli• 19 seguendo quanto previsto nella legge minando gli abusi e le distorsioni a cui si è n. 515. ormai abituati. Condivide l'inopportunità Per quanto riguarda infine l'ordine dei che il Governo adotti sulla materia un de• lavori, ritiene che sarebbe opportuno pro• creto-legge qualora non si riscontrasse un cedere alla costituzione di un Comitato ri• largo consenso in Commissione. È favore• stretto, avendo chiaro che sarà il Comitato vole poi alla totale eliminazione degli spot ristretto a procedere alla redazione di un per un motivo essenzialmente culturale e proprio testo. Esprime invece perplessità cioè per il rispetto dell'intelligenza dei cit• sulla scelta di porre subito in votazione tadini, oltre che per non elevare i costi l'adozione del testo base. della politica. Sottolinea inoltre l'impatto Mercoledì 1° marzo 1995 - 32 - Commissione I

fortemente negativo dei sondaggi che in• Rosa JERVOLINO RUSSO (gruppo fluenzano direttamente le decisioni politi• PPI) ritiene che sia interesse generale che che e quindi la democrazia. È contraria su una materia così delicata si facciano infine a che il provvedimento contenga tutti gli sforzi per ottenere il massimo norme che limitino la libertà di stampa. consenso possibile. In questo spirito acco• glie la proposta del relatore di istituire un Nessun altro chiedendo di parlare, Gu• Comitato ristretto, pur sottolineando la stavo SELVA, presidente, avverte che la necessità che si fissi un termine entro il Commissione dovrà ora scegliere tra due quale si ritorni in Commissione plenaria. strade per proseguire l'esame: o nominare un Comitato ristretto che elabori un testo Domenico NANIA (gruppo alleanza na• il quale dovrà poi essere adottato dalla zionale), relatore, ritiene che il Comitato Commissione come testo base oppure pro• ristretto potrebbe già riunirisi nella gior• cedere subito all'adozione di un testo base nata di domani e concludere i suoi lavori e fissare quindi un termine per la presen• entro martedì prossimo per riferire in tazione degli emendamenti. Commissione nella seduta di mercoledì prossimo.

Domenico NANIA (gruppo alleanza na• La Commissione delibera quindi di isti• zionale), relatore, rileva che l'andamento tuire un Comitato ristretto, stabilendo che del dibattito ha messo in evidenza nume• esso si riunisca a partire dalla giornata di rose critiche sul provvedimento mosse da domani, giovedì 2 marzo, alle ore 16. tutte le parti politiche. Ritiene che, anche per poter lavorare in un clima di serenità, Gustavo SELVA, presidente, si riserva la sarebbe opportuno procedere alla costitu• nomina dei componenti il Comitato ri• zione di un Comitato ristretto. Adottare stretto sulla base delle designazioni dei ora il disegno di legge del Governo come gruppi. testo base rischierebbe di irrigidire la si• tuazione e complicherebbe il confronto tra La seduta termina alle 19,50. le forze politiche; anche il Governo è del resto favorevole a ricercare il massimo consenso possibile. IN SEDE REFERENTE Il Ministro Agostino GAMBINO, pur Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza senza entrare in scelte che appartengono del Presidente Gustavo SELVA. — Inter• alla Commissione, sottolinea comunque viene il Sottosegretario di Stato per l'in• che il Governo è favorevole a seguire terno Corrado Scivoletto. quelle strade che possano permettere di raggiungere il più ampio consenso parla• La seduta comincia alle 20,15. mentare possibile sul disegno di legge da lui presentato. Disegno di legge: Adriana VIGNERI (gruppo progressi• Conversione in legge del decreto-legge 25 febbraio sti-federativo) ribadisce le valutazioni già 1995, n. 50, recante disposizioni urgenti per lo svol• espresse nella seduta di ieri ritenendo gimento delle elezioni per il rinnovo dei consigli utile un passaggio in Comitato ristretto, delle regioni a statuto ordinario e delle elezioni am• pur augurandosi che i suoi lavori possano ministrative della primavera del 1995 (2102). svolgersi rapidamente. (Parere all'Assemblea). (Esame e conclusione). Antonio MAZZONE (gruppo alleanza nazionale) concorda sull'opportunità di La Commissione inizia l'esame del costituire un Comitato ristretto. provvedimento. Mercoledì 1° marzo 1995 - 33 - Commissione I

Vincenzo NESPOLI (gruppo alleanza toscrizioni necessarie per la presentazione nazionale), relatore, ricorda che l'urgenza delle liste. del provvedimento si giustifica per l'ado• zione dei necessari adempimenti tecnici 11 Sottosegretario Corrado SCIVO- volti a consentire lo svolgimento delle ele• LETTO non ha obiezioni sul contenuto zioni amministrative nella primavera di dell'articolo aggiuntivo. quest'anno. Ne raccomanda pertanto una rapida conversione in legge. La Commissione approva quindi l'arti• colo aggiuntivo Vigneri ed altri 1.01. Nessuno chiedendo di parlare, Gustavo SELVA, presidente, avverte che è stato pre• La Commissione dà quindi mandato al sentato un articolo aggiuntivo pubblicato relatore di riferire favorevolmente sul te• in allegato al resoconto della seduta. sto così come modificato, chiedendo altresì che l'Assemblea autorizzi la relazione Vincenzo NESPOLI, (gruppo alleanza orale. nazionale), relatore, si dichiara favorevole all'articolo aggiuntivo 1.01 che si propone Gustavo SELVA, presidente, si riserva la di uniformare anche per le elezioni comu• nomina dei componenti il Comitato dei nali e provinciali la nuova normativa pre• nove sulla base delle designazioni dei vista dalla recente legge di riforma delle gruppi. elezioni dei consigli regionali a statuto or• dinario che ha ridotto il numero delle sot• La seduta termina alle 20,20. Mercoledì 1° marzo 1995 - 34 - Commissione I

ALLEGATO

Conversione in legge del decreto-legge 25 febbraio 1995, n. 50, recante disposizioni urgenti per lo svolgimento delle elezioni per il rinnovo dei consigli delle regioni a statuto ordinario e delle elezioni amministra• tive della primavera del 1995 (2102)

EMENDAMENTO AL TESTO DEL DECRETO-LEGGE

Dopo l'articolo 1 del decreto-legge inse• comma 1 dell'articolo 3 della legge 25 rire il seguente articolo: marzo 1993, n. 81, è ridotto alla metà. 2. La lettera d) del comma 4 dell'arti• ART. 2. colo 14 della legge 8 marzo 1951, n. 122, e successive modificazioni e integrazioni, è « 1. Per le elezioni dei consigli provin• sostituita dalla seguente: ciali e comunali della primavera del 1995 che, ai sensi del comma 1 dell'articolo 4 "d) da almeno 2.000 e da non più di della legge 23 febbraio 1995, n. 43, si svol• 3.000 elettori iscritti nelle liste elettorali di gono contestualmente alle elezioni dei comuni compresi nelle circoscrizioni con consigli delle regioni a statuto ordinario, il più di 1.000.000 di abitanti"». numero minimo di sottoscrizioni di cui ri• 1. 01. spettivamente al comma 4 dell'articolo 14 Vigneri, Novelli, Calderisi, Ta- della legge 8 marzo 1951, n. 122, e succes• gini, Jervolino Russo, Falvo, sive modificazioni e integrazioni, e al Taddei. Mercoledì 1° marzo 1995 - 35 - Commissione II

II COMMISSIONE PERMANENTE (Giustìzia)

IN SEDE REFERENTE Tiziana MAIOLO, presidente, consen• tendovi la Commissione rinvia il seguito Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza dell'esame della proposta di legge a mar• del Presidente Tiziana MAIOLO. — Inter• tedì 7 marzo 1995, avvertendo che in viene il sottosegretario di Stato per la grazia quella sede si procederà all'esame e alla e la giustizia Edilberto Ricciardi. votazione degli emendamenti presentati.

La seduta comincia alle 16,20. Proposte di legge: Proposta di legge: PERABOM ed altri: Modifica delle norme in materia Senatore RIZ: Riforma del sistema italiano di diritto di conferimento delle sedi notarili e di trasferimento internazionale privato (approvata dal Senato) dei notai (449). (1286). PERABOM ed altri: Modifiche al regio decreto 14 novembre 1926, n. 1953, recante norme per il con• (Parere della I, della III e della VI Commissione). corso notarile (456). (Seguito dell'esame e rinvio). DELLA VALLE e BERTUCCI: Applicazione ai notai Tiziana MAIOLO, presidente, ricorda delle disposizioni di cui all'articolo 16 del decreto le• che il relatore Nan ha svolto nella seduta gislativo 30 dicembre 1992, n. 503, in materia di li• del 26 ottobre 1994 la relazione sulla pro• mite di età per il collocamento a riposo (677). posta di legge già approvata dal Senato. BECCHETTI: Introduzione della preselezione infor• Nessuno chiedendo di parlare dichiara matica nel concorso notarile (863). quindi concluso l'esame preliminare della Introduzione della preselezione informatica nel con• proposta di legge. corso notarile (1288).

Enrico NAN (gruppo forza Italia), rela• (Seguito dell'esame, disabbinamento delle tore, propone di rinviare il seguito dell'e• proposte di legge n. 449 e 667 e richiesta di same del provvedimento alla prossima set• trasferimento alla sede legislativa del testo timana in modo da valutare in maniera unificato delle proposte di legge n. 456, 863 adeguata gli emendamenti presentati oggi. e 1288) Mercoledì Io marzo 1995 - 36 - Commissione II

La Commissione prosegue Tesarne degli Dichiara quindi di essere favorevole al tra• abbinati progetti di legge. sferimento alla sede legislativa del testo unificato elaborato dal relatore. Tiziana MAIOLO, presidente, avverte che il relatore Carlo Conti, a seguito del (gruppo lega nord) lavoro svolto dal comitato ristretto costi• dichiara di condividere il testo unificato tuito nella seduta del 20 ottobre 1994, ha elaborato dal relatore che innova in ma• elaborato un testo unificato dei progetti di niera significativa la disciplina vigente in legge n. 456, 863 e 1288 all'ordine del modo da favorire lo snellimento dello svol• giorno, pubblicato in allegato. gimento del concorso notarile. Manifesta quindi l'assenso del suo gruppo al trasferi• Carlo CONTI (gruppo lega nord), rela• mento alla sede legislativa del testo unifi• tore, fa presente che il comitato ristretto cato elaborato dal relatore. ha esaminato in maniera approfondita il contenuto degli abbinati progetti di legge Mario SOLDANI (gruppo I democra• all'ordine del giorno, ritenendo di affron• tici) auspica una sollecita approvazione del tare, in questa sede, prioritariamente la provvedimento vista l'urgenza di intro• materia delle preselezioni informatica nel durre il meccanismo della preselezione in• concorso notarile. Illustra quindi il conte• formatica per assicurare uno svolgimento nuto di un testo unificato dei progetti di celere del concorso notarile. legge n. 456, 863 e 1288, da lui elaborato in modo da tener conto delle varie esi• La Commissione delibera quindi di genze prospettate nell'ambito dei lavori procedere al disabbinamento delle propo• del comitato ristretto e che non affronta ste di legge n. 449 e n. 677. Delibera al• invece il merito delle proposte di legge tresì di assumere come testo base per il n. 449 e 677. Sottolinea poi l'urgenza di prosieguo dell'esame il testo unificato ela• favorire un effettivo snellimento del con• borato dal relatore dei progetti di legge corso notarile attraverso l'introduzione nn. 456, 863 e 1288, ai fini del trasferi• della preselezione informatica. Propone mento in sede legislativa. quindi di assumere quale testo base per il prosieguo dell'esame il testo unificato, da Tiziana MAIOLO, presidente, avverte lui elaborato, degli abbinati progetti di che la richiesta di trasferimento alla sede legge n. 456, 863 e 1288 e di avviare la legislativa sarà trasmessa alla Presidenza procedura per il trasferimento alla sede della Camera una volta verificata la sussi• legislativa di tale testo. Propone altresì che stenza delle condizioni di cui all'articolo la Commissione proceda al disabbina• 92, comma 6, del Regolamento. mento delle proposte di legge n. 449 e n. 677. Disegno di legge: Paolo BECCHETTI (gruppo forza Ita• Norme di attuazione della Convenzione suU'ammini- lia) fa presente che il testo elaborato dal strazione internazionale delle successioni, adottata a relatore costituisce una soluzione di sintesi L'Aja il 2 ottobre 1973 (1069). tra le diverse esigenze prospettate dai pro• (Parere della I, della III e della V Commissione). getti di legge all'ordine del giorno. Sottoli• (Seguito dell'esame e rinvio). nea quindi l'urgenza di snellire lo svolgi• mento del concorso notarile visti i ritardi La Commissione prosegue l'esame del attualmente registrabili per la selezione disegno di legge. dei futuri notai. Rileva peraltro che il meccanismo della preselezione informa• Tiziana MAIOLO, presidente, ricorda tica per il concorso notarile è stato già che nella seduta del 22 febbraio 1995 si è sperimentato dal Consiglio nazionale del concluso l'esame preliminare del disegno notariato presso diverse scuole notarili. di legge. Mercoledì 1° marzo 1995 - 37 - Commissione II

Avverte quindi che la Commissione guente calendario dei lavori della Commis• deve ora procedere all'esame e alla vota• sione per il periodo 6-17 marzo 1995: zione degli emendamenti presentati, pub• blicati in allegato. Martedì 7 marzo. Ore 16 - Sede referente. Carlo CONTI (gruppo lega nord), rela• Riforma sistema italiano di diritto in• tore, preannuncia di aver presentato una ternazionale privato (1286) - Relatore: serie di emendamenti con alla base una fi• Nan. losofia diversa rispetto al testo del disegno di legge in esame: infatti si attribuisce al Attuazione Convenzione sull'ammini• pretore del mandamento in cui si è aperta strazione internazionale successione la successione, e non al Ministero di grazia (1069) - Relatore: Conti Carlo. e giustizia, la competenza ad emettere il Gestione e destinazione beni seque• certificato internazionale destinato a faci• strati e confiscati (1778) - Relatore: Fi- litare la prova che una persona è qualifi• nocchiaro Fidelbo. cata, secondo la legge successoria, ad am• ministrare la successione. Ordinamento ragioniere e perito com• Rileva poi, che sono oggi stati presen• merciale (977 e abbinate) - Relatore: da tati emendamenti da alcuni deputati. designare. Su tali ultimi emendamenti è necessa• Tutela delle persone trattamento dati rio un momento di valutazione. Propone, personali (1901) - Relatore: Anedda. pertanto, che le votazioni siano rinviate alla prossima seduta. Mercoledì 8 marzo.

Tiziano MAIOLO, presidente, alla luce Ore 15,30 - Sede referente. di tale proposta, fa presente comunque l'opportunità di concordare un termine ul• Riforma sistema italiano di diritto in• timo per la presentazione di altri eventuali ternazionale privato (1286) - Relatore: emendamenti. Propone a tal fine, concor• Nan. dando la Commissione, il termine di lu• Attuazione Convenzione sull'ammini• nedì 6 marzo 1995 alle ore 19. Rinvia strazione internazionale successione quindi, consentendovi la Commissione, il (1069) - Relatore: Conti Carlo. seguito dell'esame del disegno di legge ad altra seduta. Gestione e destinazione beni seque• Sospende quindi la seduta per consen• strati e confiscati (1778) - Relatore: Fi- tire la riunione dell'Ufficio di Presidenza nocchiaro Fidelbo. integrato dai rappresentanti dei gruppi. Ordinamento ragioniere e perito com• merciale (977 e abbinate) - Relatore: da designare. La seduta, sospesa alle 16,35 è ripresa alle 16,45. Tutela delle persone trattamento dati personali (1901) - Relatore: Anedda.

Al termine - Ufficio di Presidenza. Comunicazioni del Presidente sul calendario dei lavori. Martedì 14 marzo. Tiziana MAIOLO, presidente, comunica Ore 15,30 - Sede referente. che l'Ufficio di Presidenza della Commis• sione, integrato dai rappresentanti dei Norme contro violenza sessuale (102 e gruppi, ha concordato, all'unanimità, il se- abbinate) - Relatore: da designare. Mercoledì 1° marzo 1995 - 38 - Commissione II

seguito dell'esame dei progetti di legge ca- Mercoledì 15 marzo. lendarizzati per la settimana precedente e il cui esame non sia ancora stato comple• Ore 15,30 - Indagine conoscitiva sulla tato. situazione penitenziaria: Si riserva di comunicare successiva• Audizione del direttore generale e del mente l'ordine del giorno della seduta di vicedirettore del DAP (Dipartimento per giovedì 9 marzo, alla luce anche delle gli affari penitenziari). eventuali intese col Presidente della XII Commissione (Affari sociali) circa lo svol• gimento di una riunione congiunta delle Giovedì 16 marzo. Commissioni II e XII sui seguenti progetti Ore 15,30 - Indagine conoscitiva sulla di legge: pdl 1363 sul disconoscimento di situazione penitenziaria: paternità in caso di inseminazione artifi• ciale; ppdl 608 e 650 in tema di tossicodi• Audizione di rappresentanze dell'A - pendenze; ppdl 908, 1043 e 1124 in tema MAPI (Associazione medici penitenziari). di regolamentazione della inseminazione Audizione di rappresentanti della com• artificiale. missione per l'AIDS e le tossicodipendenze negli istituti penitenziari. La Commissione prende atto. Avverte che l'ordine del giorno di mar• tedì 14 marzo potrà essere integrato con il La seduta termina alle 16,55. Mercoledì 1° marzo 1995 - 39 - Commissione II

ALLEGATO

Introduzione della preselezione informatica nel concorso notarile (456, 863, 1288).

TESTO UNIFICATO

ART. 1. l'articolo 1 della legge 6 agosto 1926, n. 1365, sono precedute da una prova di 1. Il numero 3 del comma 1 dell'arti• preselezione eseguita con strumenti infor• colo 5 della legge 16 febbraio 1913, n. 89, matici e con assegnazione ai candidati di è sostituito dal seguente: domande con risposte multiple prefissate, « 3) non aver subito condanna per uno secondo le modalità stabilite dal regola• dei reati non colposi puniti con pena non mento. inferiore nel minimo a sei mesi, ancorché 2. Alla prova di preselezione sono am• per effetto di circostanze attenuanti sia messi i candidati aventi i requisiti di cui stata inflitta una pena di durata minore; all'articolo 1 della legge 25 maggio 1970, l'esercizio dell'azione penale per uno dei n. 358. predetti reati comporta la sospensione 3. L'ammissione è deliberata dal diret• dalla possibilità di iscrizione nel ruolo dei tore generale degli affari civili e delle li• notai sino al definitivo proscioglimento o bere professioni del Ministero di grazia e sino alla declaratoria di estinzione del giustizia. reato ». 4. La prova di preselezione informatica è sostenuta dai candidati prima delle 2. Il comma 3 dell'articolo 1 della legge prove scritte di ciascun concorso. Dalla 6 agosto 1926, n. 1365, è sostituito dal prova di preselezione sono esonerati co• seguente: loro che hanno conseguito l'idoneità in « Per l'ammissione al concorso gli aspi• uno degli ultimi tre concorsi espletati in ranti devono: precedenza. a) essere in possesso dei requisiti di ART. 5-ter. — 1. La prova di presele• cui all'articolo 5 della legge 16 febbraio zione si svolge con cadenza annuale a 1913, n. 89; tuttavia l'esercizio dell'azione Roma in sede unica nazionale, anche per penale per uno dei reati non colposi puniti gruppi di candidati divisi per lettera. con pena non inferiore nel minimo a sei 2. La prova di preselezione è unica per mesi non impedisce la partecipazione al ciascun candidato e verte sulla materia og• concorso; getto del concorso. I quesiti, in numero b) non aver compiuto gli anni qua• uguale per ciascun candidato, sono circo• ranta alla data del bando di concorso; tale scritti a dati normativi, con esclusione di limite non è aumentabile per nessuna argomenti dottrinali e giurisprudenziali, e causa prevista da leggi anteriori; devono essere formulati in modo da assi• c) aver superato la prova di presele• curare parità di trattamento per i candi• zione informatica. dati. 3. Sono ammessi a sostenere le prove 3. Dopo l'articolo 5 della legge 16 feb• scritte i candidati in numero pari a cinque braio 1913, n. 89, sono inseriti i seguenti: volte i posti messi a concorso e comunque «ART. 5-bis. — 1. Le prove scritte del non inferiore a 900, secondo la graduato• concorso per la nomina a notaio di cui al• ria formata in base al punteggio conse- Mercoledì Io marzo 1995 - 40 - Commissione II guito da ciascun candidato. Sono ammessi « La commissione esaminatrice sovrin• alle prove scritte i candidati classificati ex tende anche allo svolgimento della prova aequo rispetto all'ultimo ammesso ». preselettiva di cui all'articolo 5-bis della legge 16 febbraio 1913, n. 89 ». ART. 5-quater. — 1. Presso il Ministero di grazia e giustizia è costituita la Com• 6. Il Ministro di grazia e giustizia è au• missione permanente per la gestione e torizzato ad emanare con proprio decreto, l'aggiornamento dell'archivio informatico entro novanta giorni dalla data di entrata dei quesiti. La Commissione è formata dal in vigore della presente legge, il regola• direttore generale degli affari civili e delle mento di cui agli articoli 5-bis, 5-ter e 5- libere professioni del Ministero o da un quater della legge 16 febbraio 1913, n. 89, suo delegato, dal direttore dell'Ufficio no• introdotti dal comma 3 del presente arti• tariato dello stesso Ministero, dal presi• colo, nonché per l'attuazione degli articoli dente del Consiglio nazionale del notariato 9 e 13 del regio decreto 14 novembre o da un suo delegato, e da sei notai nomi• 1926, n. 1953, e successive modificazioni, nati per non più di cinque anni con le mo• determinando, tra l'altro, le caratteristiche dalità stabilite dal regolamento. La parte• ed il contenuto dell'archivio delle do• cipazione alla Commissione non comporta mande, i metodi di assegnazione delle do• alcuna indennità o retribuzione a carico mande a ciascun candidato, il conferi• dello Stato, né alcun tipo di rimborso mento dei punteggi, le modalità di forma• spese. zione della graduatoria, le caratteristiche 2. I contenuti dell'archivio informatico dei sistemi operativi e dei relativi elaborati delle domande non sono segreti ». e quant'altro attinente all'esecuzione della prova di preselezione ed alla conserva• 4. All'articolo 9 del regio decreto 14 zione, gestione ed aggiornamento del si• novembre 1926, n. 1953 sono aggiunti, in stema. fine, i seguenti commi: 7. Fino a quando non è operante il si• stema della preselezione, l'ammissione alle « Il concorso per la nomina a notaio è prove scritte continua ad essere discipli• bandito annualmente e nel bando sono in• nata dalle norme precedentemente in vi• dicati anche i giorni e il luogo dello svolgi• gore. Per i candidati iscritti nell'albo dei mento della preselezione. praticanti anteriormente alla data di en• La domanda di ammissione è unica trata in vigore della presente legge resta in tanto per la preselezione quanto per le vigore il limite di età di cinquanta anni prove di esame ». per l'ammissione al concorso, sino al ter• mine di 10 anni dalla data sopra indi• 5. All'articolo 13 del regio decreto 14 cata. novembre 1926, n. 1953, come modificato 8. Sono abrogate le disposizioni conte• dal regio decreto 2 maggio 1932, n. 496, è nute nel decreto legislativo del Capo prov• aggiunto, in fine, il seguente comma: visorio dello Stato 26 aprile 1947, n. 498. Mercoledì 1° marzo 1995 - 41 - Commissione II

Norme di attuazione della convenzione sull'amministrazione internazionale delle successioni (1069).

EMENDAMENTI

Sostituire l'articolo 1 con il seguente: il certificato internazionale di cui all'arti• colo 1 della Convenzione deve essere di• ART. 1. retta al pretore del mandamento in cui si è aperta la successione e deve contenere 1. Il pretore del mandamento in cui si l'esposizione specifica dei fatti sui quali è è aperta la successione è competente ad fondata. Alla domanda deve essere alle• emettere il certificato internazionale pre• gata una relazione redatta da un notaio visto dalla Convenzione de L'Aja del 2 ot• residente nel distretto in cui si è aperta la tobre 1973 sull'amministrazione delle suc• successione attestante i fatti sui quali è cessioni, la cui ratifica è stata autorizzata fondata la domanda. con legge 24 ottobre 1980, n. 745, nonché a provvedere per quanto previsto dagli ar• 2. 1. ticoli 5 e 8 della Convenzione stessa, con Il Relatore. procedimento di volontaria giurisdizione.

1. 1. All'articolo 2, al comma 1, sopprimere le Il Relatore. parole: o dal pubblico Ministero. 2. 2. Soldani, Becchetti. All'articolo 1, comma 1 sostituire le pa• role: Il Ministero di grazia, e giustizia con le seguenti: Il Pretore del luogo in cui si è All'articolo 1, comma 1, sostituire le pa• aperta la successione ovvero un notaio, su role: al Ministero di grazia e giustizia - di• domanda di chiunque vanti diritti eredi• rezione generale degli affari civili e delle tari. libere professioni con le seguenti: al Pre• 1. 2. tore ovvero al notaio di cui all'articolo 1 Soldani, Becchetti. comma 1. 2. 3. Soldani, Becchetti. All'articolo 1, dopo il comma 1, aggiun• gere il seguente: All'articolo l comma 1, sostituire le pa• 1-bis. Se il chiamato ha accettato l'ere• y dità, il certificato può essere chiesto anche role da: alla domanda fino alla fine dell'ar• dai terzi che vi abbiano interesse. ticolo con le seguenti: Se la domanda è proposta in base ad un titolo testamenen- 1. 3. tario, il richiedente deve allegarvi la copia Soldani, Becchetti. autentica del testamento ed il certificato di morte del testatore. Sostituire l'articolo 2 con il seguente: Il richiedente deve fornire tutte le in• dicazioni necessarie per dimostrare il ART. 2. buon fondamento del suo diritto, deve inoltre indicare ove possibile, le persone 1. La domanda, proposta dall'interes• che sarebbero chiamate a succedere per sato o dal pubblico ministero, per ottenere legge in difetto di testamento valido e, Mercoledì 1° marzo 1995 - 42 - Commissione II in ogni caso, quelle che abbiano diritto opposizioni entro un termine determinato ad una quota di riserva. secondo le circostanze. Il richiedente deve dichiarare se sia o 3. Se risulti la pendenza di una lite sul no pendente una lite sul diritto a succe• diritto a succedere o comunque resistenza dere. di persone aventi interessi opposti, il no• taio eventualmente richiesto del certificato 2. 4. rimette la domanda al Pretore del luogo in Soldani, Becchetti. cui si è aperta la successione, il quale provvedere con procedimento di volonta• Dopo l'articolo 2 aggiungere il seguente: ria giurisdizione.

ART. 2-bis. ART. 3-bis.

1. Se il certificato è chiesto in base ad 1. Il Pretore ovvero il notaio, valutati i un titolo di successione legittima il richie• fatti e la documentazione secondo il suo li• dente deve allegare alla domanda il certifi• bero convincimento, rilascia il certificato cato di morte della persona della cui suc• ovvero nega motivatamente il detto rila• cessione si tratta e dimostrare anche me• scio. diante dichiarazione resa ai sensi della 2. Del rilascio del certificato deve darsi legge 4 gennaio 1968 n. 15 il rapporto con comunicazione scritta all'istante, agli altri il defunto, che costituisce il fondamento interessati e a chiunque legittimamente ne del suo diritto. faccia richiesta. 2. Il richiedente deve fornire le indica• 3. Il certificato deve essere inserito in zioni necessarie per stabilire se esistono apposita sezione del Registro delle succes• disposizioni testamentarie e se il suo di• sioni della Pretura competente. ritto alla successione sia escluso o limitato 4. Se è pendente una lite sul diritto a dal diritto a succedere di parenti più pros• succedere, il Pretore nel certificato ne farà simi. Il richiedente deve dichiarare se sia o espressa menzione. no pendente una lite sul diritto a succe• 5. Se risulta un onere modale o una dere. condizione oppure l'esistenza di legati, 2. 01. deve esserne fatta espressa menzione nel Soldani, Becchetti. certificato. 6. I documenti allegati alla domanda non sono restituiti, salva per quelli pro• Sostituire l'articolo 3 con i seguenti: dotti in originale la facoltà di sostituirli con copia autentica. ART. 3. 3. 2. 1. Il Pretore ovvero il notaio a cura e a Soldani, Becchetti. spese del richiedente assume, se possibile, ogni altro mezzo di prova o documento Sostituire l'articolo 3 con il seguente: che ritiene opportuni; può indicare le la• cune che ravvisa nella domanda e nei do• ART. 3. cumenti o mezzi di prova presentati e sen• tire il richiedente, anche sotto il vincolo 1. Il Pretore se necessario, effettua in• del giuramento e/o mediante dichiarazione dagini sulla domanda; deve comunque in• ai sensi della legge 4 gennaio 1968, n. 15. formare gli interessati, con lettera racco• 2. Il Pretore ovvero il notaio può di• mandata, della procedura in corso per il sporre, a cura e spese del richiedente e nei rilascio del certificato. modi ritenuti più idonei, la pubblicazione 2. Il Pretore senza indugi, espletata l'i• di un avviso anche su giornali esteri con struttoria, provvede sulla domanda. Del invito agli interessati a presentare le loro provvedimento deve essere data comunica- Mercoledì Io marzo 1995 - 43 - Commissione II zione, con lettera raccomandata, all'i• 2. L'annullamento del certificato, la sua stante, agli altri interessati e a chiunque modificazione o la sospensione dei suoi ef• altro legittimamente ne faccia richiesta. fetti devono essere portati a conoscenza di 3. Il Pretore dispone che a cura dell'i• tutte le persone o autorità che siano state stante il certificato sia inserito in apposita precedentemente informate per iscritto sezione nel registro delle successioni e tra• della sua emissione e devono essere inse• scritto presso la Conservatoria dei registri rite nel registro delle successioni. immobiliari del luogo in cui si è aperta la successione. 4. 1. Il Relatore. 3. 1. Il Relatore.

Dopo l'articolo 3 aggiungere il seguente: Sostituire l'articolo 5 con il seguente:

ART. 3.-foi5. ART. 5.

1. Il tribunale del luogo di apertura 1. Il titolare del certificato emesso da della successione è competente a decidere, un Pretore dello Stato Italiano esercita i in sede di volontaria giurisdizione, ogni poteri in esso previsti secondo le norme contestazione relativa al rilasciato certifi• dell'ordinamento italiano. cato, ovvero alla designazione o ai poteri 2. La presa di possesso dei beni situati delle persone dal certificato abilitate ad nel territorio dello Stato italiano da parte amministrare la succesione. del titolare del certificato emesso in uno 2. L'annullamento del certificato, la sua degli Stati che hanno aderito alla conven• modificazione o la sospensione dei suoi ef• zione di cui all'articolo 1 è subordinata al fetti devono essere portati a conoscenza di pagamento dei debiti che il defunto aveva tutte le persone o autorità che siano state nei confronti dello Stato italiano, di per• precedentemente informate per iscritto sone fisiche o giuridiche italiane e di so• della sua emissione e devono essere inse• cietà costituite all'estero le quali hanno in riti nella apposita sezione del Registro Italia la sede dell'amministrazione ovvero delle successioni della Pretura compe• l'oggetto principale dell'impresa. tente. 3. La disposizione di cui al comma 2 si 3. 01. applica ai tributi per imposta di succes• Soldani, Becchetti. sione, salva l'esistenza di speciali conven• zioni internazionali in materia. 4. In caso di contestazione dei debiti di Sopprimere l'articolo 4. cui ai commi 2 e 3, la presa di possesso dei 4. 2. beni può essere consentita previa presta• Soldani, Becchetti. zione di idonea garanzia. 5. 1. Sostituire l'articolo 4 con il seguente: Il Relatore.

ART. 4. Sostituire l'articolo 5 con il seguente: 1. Il tribunale del luogo di apertura della successione è competente a decidere, ART. 5. in sede di volontaria giurisdizione, ogni contestazione relativa al certificato, ovvero 1. Il titolare del certificato esercita i alla designazione o ai poteri delle persone poteri in esso previsti secondo le norme abilitate ad amministrare la successione. dell'ordinamento italiano. Mercoledì 1° marzo 1995 - 44 - Commissione II

2. La presa di possesso dei beni situati 3. La disposizione di cui al comma 2 si nel territorio dello Stato italiano da parte applica ai tributi per imposta di succes• del titolare del certificato emesso in uno sione, salva l'esistenza di speciali conven• degli Stati che hanno aderito alla conven• zioni in materia. zione di cui all'articolo 1 è subordinata al 4. In caso di contestazione dei debiti di pagamento dei debiti che il defunto aveva cui ai commi 2 e 3, la presa di possesso dei nei confronti dello Stato italiano, di per• beni può essere consentita previa presta• sone fisiche o giuridiche italiane e di so• zione di idonea garanzia. cietà costituite all'estero le quali hanno in Italia la sede dell'amministrazione ovvero 5. 2. l'oggetto principale dell'impresa. Soldani, Becchetti. Mercoledì 1° marzo 1995 - 45 - Commissione V

V COMMISSIONE PERMANENTE (Bilancio, tesoro e programmazione)

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI del fondo speciale di parte corrente 1995- 1997, utilizzando l'accantonamento Mini• Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza stero di grazia e giustizia. Trattandosi di del Presidente Antonio MARTUSCIELLO. accantonamento conforme ed essendovi — Interviene il sottosegretario di Stato per capienza, propone di esprimere parere il tesoro Carlo Pace. favorevole.

La seduta comincia alle 15,15. Il Comitato approva.

Proposta dì legge: Disegno di legge: Senatori LAFORGIA ed altri: Norme sulla destina• Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e zione di locali di edifìci giudiziari ai Consigli dell'Or• l'Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia dine degli avvocati e dei procuratori (Approvata dal (UCEBI) (1430). Senato) (1632). (Parere all'Assemblea). (Parere all'Assemblea). (Esame e conclusione — Parere favorevole). (Esame e conclusione - Parere favorevole). Antonio MARTUSCIELLO, presidente Eugenio OZZA (gruppo alleanza nazio• relatore, fa presente che la proposta di nale), relatore, osserva che il provvedi• legge reca norme sulla destinazione di lo• mento contiene norme per la regolazione cali di edifìci giudiziari ai Consigli dell'Or• dei rapporti tra lo Stato e l'unione Cri• dine degli avvocati e procuratori, preve• stiana Evangelica Battista d'Italia (UCEBI). dendo la corresponsione da parte dello Esso riprende il testo dell'intesa firmata il Stato ai comuni proprietari degli edifici di 29 marzo 1993 ai sensi dell'articolo 8 della un contributo annuo, a decorrere dal 1° Costituzione. In base a tale articolo i rap• gennaio 1995, commisurato al valore loca• porti tra lo Stato e le confessioni non cat• tivo dei locali. All'onere derivante da tali toliche « sono regolati per legge sulla base disposizioni valutate in 738 milioni annui di intese tra le rispettive rappresentanze ». a decorrere dal 1995, si provvede a carico Per quanto riguarda gli aspetti finanziari e Mercoledì 1° marzo 1995 - 46 - Commissione V contabili, segnala le seguenti disposizioni. quantificati dalla relazione tecnica. Il Ser• L'articolo 14, sul regime tributario degli vizio bilancio ritiene inoltre opportuna enti ecclesiastici prevede l'equiparazione una conferma che l'eventuale revisione degli enti ecclesiastici battisti, che saranno dell'importo deducibile, da parte della riconosciuti dal Ministero dell'interno, agli Commissione di cui al comma 4 dell'arti• enti aventi fini di istruzione e assistenza. colo, dovrà essere comunque recepita in La relazione tecnica afferma che la un successivo provvedimento legislativo, al norma non comporta minori entrate, in fine di valutarne anche gli effetti finan• quanto trova conferma la formulazione ziari. Gli articoli 19, 20 e 21 recano ulte• dell'articolo 6, comma 1, lettera c) del de• riori norme tributarie. L'articolo 19, creto del Presidente della Repubblica comma 1, prevede l'esenzione da qualsiasi n. 601 del 1973, come sostituito dal tributo, per le affissioni e la distribuzione comma 8 dell'articolo 66 del decreto-legge di pubblicazioni e stampati connessi alla n. 331 del 1993 (convertito dalla legge vita religiosa ed alla missione delle Chiese n. 427 del 1993), che prevede una ridu• rappresentate dall'UCEBI effettuate all'in• zione del 50 per cento dell'IRPEG anche terno ed all'ingresso dei luoghi di culto e per gli enti con personalità giuridica il cui degli edifici ecclesiastici utilizzati dalle fine è equiparato a quello degli enti di be• suddette Chiese. L'articolo 20 equipara, ai neficenza o di istruzione. L'articolo 16, te• soli fini fiscali, gli assegni corrisposti per il nuto conto di analoghe disposizioni conte• sostenamento dei ministri dell'UCEBI al nute nelle intese poste di essere con altre reddito di lavoro dipendente. L'articolo 21 esenta da ogni tributo ed onere trasferi• confessioni, consente la deduzione dal red• menti di beni immobili in favore dell'Ente dito complessivo ai fini IRPEF delle eroga• patrimoniale dell'UCEBI. La relazione tec• zioni liberali versate dai fedeli alle Chiese nica afferma che tali norme non compor• Battiste in misura non superiore a tano perdita di gettito, trattandosi di age• 2.000.000 di lire annue. La norma ha ef• volazioni già previste dall'ordinamento tri• fetto a decorrere dal periodo di imposta in butario. L'articolo 25 reca la norma di co• corso alla data di entrata in vigore della pertura finanziaria degli oneri derivanti legge. È prevista, altresì, la possibilità di dal descritto articolo 16 (deduzioni IR• procedere alla revisione dell'importo de• PEF). La norma andrebbe corretta: ducibile ad opera di un apposita commis• sione paritetica. La relazione tecnica a) riferando l'onere di 935 milioni al quantifica il minore gettito in 550 milioni 1996 e l'onere di 550 milioni annui a par• annui, in base all'attuale ammontare delle tire dal 1997, coerentemente con l'osserva• erogazioni (circa 1,8 miliardi annui) e ad zione formulata sull'articolo 16; un'aliquota d'imposta marginale intorno al b) facendo riferimento al bilancio 30 per cento. Tenuto conto del meccani• triennale 1995-1997; smo di riscossione la perdita di gettito nel c) utilizzando per tale triennio l'ac• 1995 è stimata in 935 milioni. cantonamento relativo alla Presidenza del Il Servizio bilancio, osservato che la Consiglio, dato che esso prevede espressa• quantificazione dell'onere a regime risulta mente la finalità di cui al presente disegno sostanzialmente corretta, segnala che la di legge. relazione tecnica presupponeva l'entrata in vigore della disposizione a decorrere Il sottosegretario Carlo PACE rappre• dall'anno d'imposta 1994 ed imputa, senta la necessità di aggiornare la clausola quindi, al 1995 le minori entrate per ver• di copertura finanziaria del provvedi• samento a saldo 1994 e per i versamenti in mento con riferimento sia al triennio in acconto per il 1995. Poiché, invece, la di• corso 1995 -1997, sia all'accantonamento sposizione dovrebbe entrare in vigore nel da utilizzare per lo scopo in relazione a periodo d'imposta 1995 si determinerebbe quanto previsto dalla legge finanziaria per uno slittamento di un anno degli effetti il 1995. Mercoledì 1° marzo 1995 - 47 - Commissione V

Pertanto, il comma 1 dell'articolo 25 serva che il suddetto onere sia lievemente del disegno di legge in esame dovrebbe es• sottostimato. sere così riformulato: « 1. Alle minori en• trate derivanti dall'applicazione dell'arti• Il sottosegretario Carlo PACE osserva colo 16, valutate in lire 935 milioni per che è esatto il calcolo indicato nella nota l'anno 1996 e in lire 550 milioni annue a tecnica, in quanto gli arretrati richiesti al• decorrere dall'anno 1997, si provvede me• l'Italia negli anni 1991-1994, ammontano a diante utilizzo delle proiezioni per gli 66.347 lire sterline che, al cambio utiliz• stessi anni dello stanziamento iscritto, ai zato alla stesura della relazione, di lire fini del bilancio triennale 1995-1997, al 2.400 per una sterlina, corrispondono a capitolo 6856 dello stato di previsione del 159 milioni di lire. Per quanto riguarda, Ministero del tesoro per l'anno 1995, al• inoltre, il rapporto di cambio, precisa che l'uopo utilizzando parzialmente l'accanto• la relativa valutazione ha carattere pre• namento relativo alla Presidenza del Con• suntivo. siglio dei ministri ». Eugenio OZZA (gruppo alleanza nazio• nale), re/afore, propone quindi di esprimere Eugenio OZZA (gruppo alleanza nazio• parere favorevole. nale), relatore, formula la seguente propo• sta di parere: Il Comitato approva.

« PARERE FAVOREVOLE La seduta termina alle 15,45. a condizione che:

all'articolo 25 l'onere di 930 milioni AUDIZIONE sia riferito al 1996 e quello di 550 milioni annui a partire dal 1997 avendo riguardo Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza al bilancio triennale 1995-1997 e comun• del Presidente Silvio LIOTTA. que utilizzando per tale triennio l'accanto• namento relativo alla Presidenza del Con• La seduta comincia alle 16,5. siglio, dato che esso prevede espressa• mente la finalità di cui al presente disegno Audizione ai sensi dell'articolo 143, comma 2 del re• di legge ». golamento del ministro del bilancio e della program• mazione economica Rainer Masera sulle linee della Il Comitato approva. politica per le aree depresse del Paese e per il com• pletamento dell'intervento straordinario per il Mez• zogiorno. Disegno di legge: (Svolgimento dell'audizione ai sensi dell'ar• Partecipazione italiana al gruppo internazionale di ticolo 143, comma 2, del regolamento). studio sulla gomma (ERSG) (1617). (Parere all'Assemblea). Silvio LIOTTA, presidente, fa presente (Esame e conclusione - Parere favorevole). che, essendone stata avanzata richiesta da alcuni gruppi e ove non vi siano obiezioni, Eugenio OZZA (gruppo alleanza nazio• la pubblicità dei lavori sarà assicurata an• nale), relatore, osserva che il disegno di che attraverso l'impianto audiovisivo a cir• legge autorizza la partecipazione italiana cuito chiuso. al gruppo internazionale di studio sulla gomma (IRSG), prevedendo un onere di (La Commissione consente). 159 milioni per il 1995 e di 46 milioni an• nui a decorrere dal 1995, cui si provvede a Illustra quindi i temi dell'audizione, carico dei fondi speciali 1995-1997, utiliz• dando anche il benvenuto al ministro Ma- zando l'accantonamento del Ministero de• sera che per la prima volta la Commis• gli affari esteri. Il Servizio del bilancio os• sione ha occasione di incontrarlo. Rivolge Mercoledì 1° marzo 1995 - 48 - Commissione V anche un saluto al deputato Giorgio Napo• Il ministro Rainer MASERA svolge litano, Presidente della Camera nella quindi una relazione sui temi bggetto del• scorsa legislatura, che ha ritenuto di par• l'audizione. tecipare ai lavori odierni della Commis• sione. Pongono quindi domande e richieste di chiarimenti i deputati PARLATO (gruppo Intervengono sull'ordine dei lavori i de• alleanza nazionale), OSTINELLI (gruppo putati PARLATO (gruppo alleanza nazio• lega nord) e FLORESTA (gruppo forza Ita• nale), SORIERO (gruppo progressisti-fede• lia) ai quali rispondono il ministro Rainer rativo), ROSSO (gruppo forza Italia) e MASERA e il sottosegretario Giorgio PAOLONE (gruppo alleanza nazionale), in RATTI. ordine all'esame del decreto-legge n. 32 del 1995 recante disposizioni urgenti per Silvio LIOTTA, presidente, in considera• accelerare la concessione delle agevola• zione del numero dei deputati che hanno zioni alle attività gestite dalla soppressa chiesto di porre domande e degli impegni Agenzia per la promozione dello sviluppo del ministro, il quale deve recarsi al Se• del Mezzogiorno, per la sistemazione del nato, dove è in corso di esame il provvedi• relativo personale, nonché per l'avvio del• mento correttivo della manovra di finanza l'intervento ordinario nelle aree depresse pubblica, rinvia a domani alle 15 il seguito del territorio nazionale (A.C. 2002) ai dell'audizione. Al termine di essa avrà quali replicano il ministro MASERA e il luogo la prevista seduta referente per l'e• sottosegretario RATTI, i quali sottolineano same del provvedimento sull'intervento or• la necessità di una pronta approvazione dinario nelle aree depresse e l'AGENSUD. del disegno di legge di conversione del de• creto-legge, giunto ormai alla undicesima La seduta termina alle 18,30. reiterazione. Il testo in esame è il frutto di un delicato sistema di equilibrio che tenta• tivi di modifica anche in senso migliorativo N.B. Il resoconto stenografico dell'audizione è potrebbero pregiudicare. pubblicato in un fascicolo a parte. Mercoledì 1° marzo 1995 - 49 - Commissione VI

VI COMMISSIONE PERMANENTE (Finanze)

PARERE SU ATTI DEL GOVERNO sione, ne ricorda il contenuto che recepi• sce le direttive 92/49/CEE, in materia di Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza assicurazione diretta diversa dall'assicura• del Presidente Paolo AGOSTINACCHIO. - zione sulla vita, e 92/96/CEE, in materia di Interviene il sottosegretario di Stato per le assicurazione diretta sulla vita. Si tratta di finanze Franco Caleffì. una normativa molto complessa, che con• tiene rilevanti novità. La seduta comincia alle 15,50. Lo schema di decreto legislativo per l'attuazione della direttiva 92/49/CEE, in Schema di decreto legislativo per l'attuazione della particolare, reca all'articolo 1 alcune defi• direttiva 92/49/CEE recante disposizioni legislative nizioni rilevanti (ad esempio quelle di so• regolamentari ed amministrative riguardanti l'assi• cietà controllata, di partecipazione qualifi• curazione diretta diversa dall'assicurazione sulla vita cata, di mercato regolamentato), all'arti• e che modifica le direttive 73/239/CEE e 88/357/CEE colo 2 individua l'ambito e le imprese og• (terza direttiva assicurazione non vita) (legge 22 feb• getto della normativa, all'articolo 4, braio 1994, n. 146). comma 2, prevede talune esclusioni dal campo di applicazione delle disposizioni Schema di decreto legislativo per l'attuazione della (escludendo in particolare le amministra• direttiva 92/96/CEE recante disposizioni in materia zioni pubbliche, gli enti di previdenza am• di assicurazione diretta sulla vita (legge 22 febbraio ministrati per legge dal Ministero del te• 1994, n. 146). soro, gli istituti, gli enti, le casse ed i fondi (Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, comunque denominati che gestiscono, in del regolamento, e rinvio). favore dei lavoratori o di singole categorie professionali, forme di previdenza e di as• Giovanni PACE (gruppo alleanza na• sistenza comprese in un regime legale zionale), relatore, osservando in premessa obbligatorio). che la complessità degli schemi di decreto Il capo II dello schema di decreto ri• legislativo sottoposti all'esame della Com• guarda le condizioni di accesso e reca rile• missione richiede tempi più ampi di rifles• vanti modifiche alla disciplina vigente in Mercoledì 1° marzo 1995 - 50 - Commissione VI materia e contenuta nella legge n. 295 del è esclusa la possibilità di un'esplicita moti• 1978. In particolare si sofferma sull'arti• vazione. In realtà il comma 2 si presenta colo 9, concernente il rilascio dell'autoriz• come norma di tutela delle imprese inte• zazione, sull'articolo 12, che modifica la ressate, consentendo che all'inerzia del• misura del capitale, del fondo di garanzia l'amministrazione possano conseguire e del fondo di organizzazione, sull'articolo eventuali atti di impugnazione. 21, che riguarda le condizioni di esercizio Ritiene che il provvedimento nel suo della vigilanza dell'ISVAP e sull'articolo 30, complesso recepisca fedelmente la norma• che prevede quote massime riguardanti gli tiva comunitaria. investimenti, disponendo che ciascuna im• Quanto allo schema di regolamento per presa non può investire gli attivi a coper• l'attuazione della direttiva 92/96/CEE, nel- tura delle riserve tecniche per più del 10 l'osservare in premessa che anch'esso re• per cento del loro ammontare lordo totale cepisce fedelmente la normativa comuni• in un singolo terreno o fabbricato o in più taria, esprime alcune riserve sull'articolo terreni o fabbricati, ancorché detenuti tra• 114: tale disposizione modifica taluni arti• mite società immobiliari sufficientemente coli della legge n. 20 del 1991. In partico• vicini, tali da poter essere considerati lare, modificandone l'articolo 5, prevede come un unico investimento; e del 5 per che le imprese devono comunicare all'I• cento del loro ammontare lordo totale nei SVAP, entro il termine di trenta giorni seguenti attivi complessivamente conside• dalla data di stipulazione, l'avvenuta as• rati: azioni e altri valori negoziabili equi• sunzione di partecipazione in altra società, parati ad azioni, titoli, obbligazioni e altri direttamente o per il tramite di società strumenti del mercato monetario e dei ca• controllata o fiduciaria o per interposta pitali di una stessa impresa, sempre che il persona, qualora la partecipazione stessa, valore dell'investimento non superi il 20 da sola od unitamente ad altra già posse• per cento del capitale sociale della società duta direttamente od indirettamente, com• emittente; mutui e prestiti concessi allo porti il controllo della società partecipata stesso mutuatario, considerati global• (ai fini del controllo si tiene conto anche mente, diversi da quelli erogati ad un'au• delle partecipazione a titolo di pegno, usu• torità statale, regionale o locale, o da frutto o deposito quando la detenzione un'organizzazione internazionale cui ade• inerisca all'esercizio del diritto di voto) e riscono uno o più Stati membri. che entro lo stesso termine previsto dal Precisa che gli articoli da 33 a 38 ri• comma 1 deve altresì essere comunicata guardano i nuovi margini di solvibilità e ogni altra partecipazione assunta con im• che l'articolo 41 contiene l'obbligo di co• piego del patrimonio libero quando la municazione all'ISVAP, su richiesta di stessa, da sola od unitamente ad altra già quest'ultima, delle tariffe, delle condizioni posseduta direttamente, superi i limiti del generali e speciali di polizza e dei docu• cinque per cento del capitale sociale del• menti, formulari e stampati utilizzati nelle l'impresa ovvero del capitale della società relazioni con i contraenti. partecipata. L'obbligo di comunicazione Si sofferma infine sull'articolo 18: esso sussiste anche per le variazioni in au• infatti al comma 1 prevede che l'autoriz• mento della partecipazione già comunicata zazione possa essere negata dall'ISVAP con che abbiano comportato nuovamente il su• provvedimento motivato e notificato entro peramento dei predetti limiti. il termine di sei mesi dalla data di presen• Modificando l'articolo 9, comma 1, tazione della domanda o da quella della della citata legge n. 20, lo schema dispone presentazione dei documenti aggiuntivi ri• che l'acquisizione o la sottoscrizione di chiesti, mentre al comma 2 dispone che il azioni o quote di imprese di assicurazione decorso infruttuoso del termine indicato da chiunque effettuata, direttamente o per configura un silenzio-rifiuto. Tali disposi• tramite di società controllate, fiduciarie o zioni paiono in contraddizione l'una con per interposta persona, debba essere co• l'altra, poiché nell'ipotesi di silenzio rifiuto municata per iscritto alle imprese e all'I- Mercoledì 1° marzo 1995 - 51 - Commissione VI

SVAP entro 30 giorni da quello in cui la basso e Foggia, al fine di consentire l'at• partecipazione ha superato il limite del 5 tuazione dei primi immediati interventi di per cento del capitale dell'impresa. somma urgenza e di soccorso alle predette L'articolo 10 della legge n. 20, come ri• popolazioni. formulato dallo schema in esame, prevede Il problema sollevato dalla risoluzione che l'autorizzazione all'acquisizione o sot• non può trovare soluzione in via ammini• toscrizione di azioni o quote di imprese di strativa, in quanto la richiesta si sostanzia assicurazione sia necessaria anche in caso nella adozione di proroghe di adempi• di assunzione di partecipazioni qualificate menti fiscali il cui termine di scadenza è nel capitale di imprese di assicurazione e stabilito da specifiche disposizioni legisla• chiarisce quando si ha partecipazione qua• tive. Il solo rimedio amministrativo di par• lificata. Rileva che la normativa posta in ziale proroga dei termini poteva essere tal modo prevede una comunicazione all'I- adottato dell'amministrazione finanziaria SVAP successiva all'operazione effettuata, nelle ipotesi di mancato o irregolare fun• mentre la normativa comunitaria contem• zionamento degli uffici finanziari aventi pla un'autorizzazione preventiva. Tale dif• sede nelle zone in questione, ma a tutt'oggi formità si dovrebbe spiegare con i princìpi non sono pervenute, da parte delle compe• che governano l'ordinamento italiano. tenti direzioni regionali, comunicazioni in Si riserva di formulare in conclusione tal senso. una proposta di parere favorevole che Rileva comunque che, con il recente tenga conto delle osservazioni svolte. decreto-legge 31 gennaio 1995, n. 26, re• cante disposizioni urgenti per la ripresa Paolo AGOSTINACCHIO, presidente, delle attività imprenditoriali, è stata dispo• nell'auspicare che il testo del parere sia sta, tra l'altro, la proroga al 28 aprile 1995 concordato con tutti i gruppi, rinvia il se• del termine per il versamento dell'imposta guito del dibattito alla seduta di mercoledì comunale sulla pubblicità e del diritto 8 marzo. sulle pubbliche affissioni nonché della tassa per l'occupazione di spazi ed aree La seduta termina alle 16,10. pubbliche.

Paolo AGOSTINACCHIO presidente, DISCUSSIONE DI RISOLUZIONE dopo aver ricordato l'entità delle avversità atmosferiche del gennaio scorso, sottolinea Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza che esse hanno prodotto indiscutibilmente del Presidente Paolo AGOSTINACCHIO. - l'effetto della totale paralisi dell'attività Interviene il sottosegretario di Stato per le produttiva nel subappennino dauno, nel finanze Franco Caleffì. Gargano e nel beneventano. È singolare che al Ministero non risultino essersi veri• La seduta comincia alle 16,10. ficati disagi nell'attività dell'amministra• zione: per una settimana infatti le strade AGOSTINACCHIO ed altri n. 7-00174 (interventi in quella zona non sono state transitabili. per le zone colpite dalle nevicate del gennaio 1995 - Con la risoluzione non si chiede peraltro 17.1.95). un esonero dagli oneri tributari per le (Discussione e rinvio). aziende colpite, ma solo un loro necessario alleggerimento, attraverso una moratoria. Il sottosegretario Franco CALEFFI ri• Il tessuto produttivo meridionale ha ri• corda che il Governo, a seguito degli eventi sentito di una crisi quasi irreversibile. Non calamitosi indicati nella risoluzione, con si tratta qui di richiedere finanziamenti a ordinanza del Presidente del Consiglio dei pioggia, ma di considerare che la situa• ministri, in data 11 gennaio 1995, ha pre• zione va peggiorando e diventa davvero ec• visto taluni stanziamenti a favore delle cezionale a causa degli eventi calamitosi province di Avellino, Benevento, Campo• naturali, che non hanno fatto che som- Mercoledì 1° marzo 1995 - 52 - Commissione VI marsi alla calamità politica costituita dalla non nazionali ma di competenza degli enti regione Puglia. I dati oggettivi della crisi locali interessati: se così non fosse, concor• sono incontestabili, e richiedono qualche derebbe con la posizione negativa del Go• intervento. verno. Per quanto riguarda in particolare la risoluzione all'ordine del giorno, ritiene Angelo MANCA (gruppo progressisti- che la si potrebbe riformulare indivi• federativo) osserva a questo proposito che duando gli opportuni interventi, sulla base il concetto di federalismo deve essere re• di ulteriori informazioni da acquisire. In• versibile: se si sposta l'asse dal centro alla vita pertanto il Governo a concentrare la periferia, ciò non significa che debba venir sua attenzione sulla necessità di creare le meno la sensibilità anche dello Stato cen• condizioni per la ripresa produttiva, e a trale rispetto a fenomeni locali. modificare pertanto, una volta riformulato il testo, la posizione negativa oggi Il sottosegretario Franco CALEFFI as• espressa. sicura sin d'ora la Commissione che si at• tiverà perché il Ministero delle finanze in• Dopo che Angelo MANCA (gruppo pro• dividui gli interventi di natura ammini• gressisti-federativo) e Flavio TRINCA strativa che si renderanno possibili. (gruppo centro cristiano democratico) hanno concordato con la proposta del pre• Paolo AGOSTINACCHIO, presidente, sidente di procedere ad una riformula• rinvia ad altra seduta il seguito della di• zione del testo della risoluzione, Daniele scussione della risoluzione. MOLGORA (gruppo lega nord) sottolinea l'opportunità che ci si riferisca a tributi La seduta termina alle 16,30. Mercoledì 1° marzo 1995 - 53 - Commissione VII

VII COMMISSIONE PERMANENTE (Cultura, scienza e istruzione)

AUDIZIONE (gruppo PPI), Lelio LANTELLA (gruppo fe• deralisti e liberaldemocratici), Lorenzo Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza STRIK LIEVERS (gruppo forza Italia), del Presidente Vittorio SGARBI. — Inter• Rita COMMISSO (gruppo rifondazione co• viene il Ministro dell'università e della ri• munista-progressisti), Fortunato ALOI cerca scientifica e tecnologica Giorgio Sal• (gruppo alleanza nazionale), Fabrizio Fe• vini lice BRACCO (gruppo progressisti-federa• tivo), Giuseppe PALUMBO (gruppo forza La seduta comincia alle 14,50. Italia), Giovanna GRIGNAFFINI (gruppo progressisti-federativo), Mario PITZALIS (gruppo alleanza nazionale) e Alberto Audizione del Ministro dell'università e della ricerca COVA (gruppo forza Italia). scientifica e tecnologica Giorgio Salvini sulla politica del Governo nei settori dell'università e della ri• Replica, infine, il ministro Giorgio cerca. SALVINI. (Seguito dell'audizione, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclu• La seduta termina alle 17,30. sione). N.B. - Il resoconto stenografico dell'audizione è Vittorio SGARBI, presidente, svolge un pubblicato in un fascicolo a parte. breve intervento introduttivo. Dopo che Salvatore DELL'UTRI (gruppo alleanza na• zionale) ha integrato il suo precedente in• IN SEDE CONSULTIVA tervento, svolto nella seduta del 21 feb• braio scorso, riprende il dibattito, in cui Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza intervengono, ponendo quesiti, Luciano del Vicepresidente Luciana SBARBATI. — GALLIANI (gruppo progressisti-federa• Interviene il Ministro dell'università e della tivo), Maria BURANI PROCACCINI ricerca scientifica e tecnologica Giorgio Sal• (gruppo forza Italia), Gabriele DE ROSA vini. Mercoledì 1° marzo 1995 - 54 - Commissione VII

La seduta comincia alle 17,55. mente gestita. Il relatore, nella relazione svolta il 14 febbraio scorso, aveva avanzato un'ipotesi che è stata poi ripresa da Disegno di legge: esperti, auditi informalmente dalla X Disposizioni urgenti per il risanamento dell'Agenzia Commissione, che hanno sostenuto l'op• spaziale italiana - ASI (Approvato dalla X Commis• portunità di costituire due istituti di cui sione del Senato) (1695). uno per la ricerca scientifica fondamen• (Parere alla X Commissione, ai sensi dell'articolo 73, tale, l'altro per quella applicata, addu- comma ì-bis, del regolamento). cendo una serie di argomentazioni tecni• (Seguito dell'esame e rinvio). che. Sul punto esprime perplessità, rite• nendo molto difficile distinguere netta• La Commissione prosegue l'esame del mente in concreto tra ricerca scientifica disegno di legge. pura e ricerca applicata. Alberto MONTICONE (gruppo PPI) sot• Passando al testo del disegno di legge, tolinea preliminarmente la necessità e si chiede se sia opportuno prevedere al l'urgenza di approvare il disegno di legge comma 2 dell'articolo 1 anche la deca• in esame: l'urgenza è innegabile, infatti, se denza del collegio dei revisori dei conti o si considera che parte delle attività del• se non sia preferibile, come egli ritiene, l'ASI sono già state impostate - con le prevedere piuttosto la decadenza del diret• conseguenze che si possono immaginare tore generale, che non può non essere cor• anche sul piano dell'occupazione - in• responsabile della gestione. Si chiede inol• torno a programmi concordati con l'ESA. tre se non sia preferibile fissare la deca• È importante anche considerare il pro• denza degli organi amministrativi dell'ASI blema del finanziamento della ricerca dalla data di insediamento dell'ammini• scientifica pura, che dovrebbe essere una stratore unico e non da quella di entrata parte essenziale dell'attività dell'ASI: per• in vigore della legge. Quanto al comma 3, tanto, come ha giustamente osservato il osserva che la competenza richiesta al• relatore nella relazione svolta il 14 feb- l'amministratore unico dovrebbe essere graio scorso, la quota di finanziamento del non « professionale » - termine che non 15 per cento, di cui all'articolo 3 del dise• vuole dire alcunché - bensì manageriale. gno di legge in esame, dovrebbe essere cal• Inoltre il disegno di legge prevede che colata con riferimento al bilancio totale l'amministratore unico sia nominato dal della spesa per le attività spaziali e non Presidente del Consiglio su proposta del con riferimento agli stanziamenti decurtati Ministro dell'università; si chiede se non di quelli trasferiti all'ESA. Un altro punto sarebbe preferibile prevedere che il potere fondamentale su cui soffermarsi è quello di proposta spetti congiuntamente al Mini• relativo alla proposta, avanzata dal rela• stro dell'università ed a quello dell'indu• tore, di distinguere tra ricerca scientifica stria. Al comma 4 dell'articolo 1 ritiene pura e ricerca applicata. Ritiene condivisi• che, dopo le parole: « all'albo nazionale dei bile tale proposta, anche se dubita che sia revisori dei conti », dovrebbero essere in• una soluzione percorribile attraverso il di• serite le seguenti: « di cui uno esperto in segno di legge in esame. Conclude, quindi, contrattistica amministrativa ». Quanto al• sottolineando l'opportunità di approvare il l'articolo 3, ritiene, condividendo quanto disegno di legge n. 1695, senza modifica• osservato dal relatore, che la quota del 15 zioni, al fine di evitare ulteriori ritardi; sa• per cento debba essere calcolata con rife• rebbe possibile, poi, approvare un ordine rimento al bilancio totale della spesa per del giorno che indicasse al Governo deter• le attività spaziali. Rileva, altresì, che tale minati obiettivi da perseguire. articolo contiene un'incongruenza: la legge istitutiva dell'ASI, infatti, prevede che alla Giovanni MEO ZILIO (gruppo lega ricerca scientifica venga attribuita una nord) ritiene che vada garantita una conti• quota non inferiore al 15 per cento degli nuità all'ASI, nonostante sia stata mala• stanziamenti previsti per le attività spa- Mercoledì 1° marzo 1995 - 55 - Commissione VII ziali, mentre l'articolo 3 del disegno di spetto a quella del commissariamento legge prevede che alla ricerca scientifica siano necessarie o meno. venga affidata una quota pari al 15 per Passando al contenuto del progetto di cento. Pertanto, appare incomprensibile la legge, osserva che esso prevede che il con• previsione dell'articolo 3 che attribuisce al trollo sugli atti dell'amministratore venga ministro dell'università il compito di de• effettuato da un comitato composto da terminare la suddetta quota, già fissata cinque componenti, dei quali solo uno è dallo stesso articolo al 15 per cento. Pro• un burocrate, mentre la legge n. 186 pre• pone, quindi, di modificare l'articolo 3 nel vedeva che il controllo fosse svolto da un senso di prevedere che il comma 4 dell'ar• collegio costituito interamente da buro• ticolo 4 della legge 30 maggio 1988, crati. Chiede quindi al ministro la ragione n. 186, venga sostituito dal seguente di tale modifica. Osserva che il disegno di comma: « All'interno del finanziamento legge in esame cade in una contraddizione, del piano spaziale nazionale è riservata in quanto, mentre da una parte vuole ga• una quota del 15 per cento del totale alla rantire una gestione snella dell'ASI, dal• ricerca scientifica fondamentale ». Infine, l'altra prevede una serie di vincoli all'atti• all'articolo 4, comma 2, ritiene che il ter• vità del commissario: ma se si parte dal mine di 6 mesi potrebbe essere opportu- principio di individuare un soggetto che namento sostituito dal termine di 90 sia responsabile della gestione dell'ente, si giorni. dovrebbe coerentemente consentire a tale soggetto la possibilità di avvalersi della consulenza che ritiene opportuna. Condi• Sergio DE JULIO (gruppo progressisti- vide l'osservazione formulata dal relatore federativo) osserva che il dibattito ha di• sull'articolo 3 in ordine all'assegnazione mostrato una generale convergenza nel della quota del 15 per cento, rilevando che considerare urgente la soluzione della appare incongrua la norma che prevede la questione in esame; non condivide, tutta• determinazione di tale quota con decreto via, quanto osservato nella seduta del 14 ministeriale, per di più previo parere di febbraio scorso dal sottosegretario Bara- una commissione, mentre sarebbe suffi• baschi che ha sostenuto l'opportunità di ciente una pura operazione matematica. approvare il disegno di legge senza modifi• In sostanza, se il disegno di legge ha inteso che. Ritiene, infatti, che il disegno di legge modificare la legge n. 186 del 1988 che n. 1695 sia viziato da una certa frettolo- prevede che alla ricerca scientifica fonda• sità nella stesura. Innanzitutto, intende mentale venga assegnata una quota al• porgere al ministro un quesito che ritiene meno pari al 15 per cento, è necessario di essenziale importanza: per quale ra• che il Governo giustifichi tale innovazione; gione il Governo non si sia avvalso della se così non è, è necessario rivedere il con• previsione contenuta nella legge n. 186 del tenuto dell'articolo 3. Sull'articolo 2 os• 1988 che consente, in caso di gravi o persi• serva che le relative disposizioni non ap• stenti inadempimenti che impediscano il paiono chiare, in quanto si prevede che regolare funzionamento dell'ASI, che il l'amministratore unico predisponga un Presidente del Consiglio possa sciogliere il piano di riassetto economico-finanziario, consiglio di amministrazione, nominando in assenza di un indirizzo. Occorre defi• un commissario. Non si comprende in so• nire una politica per le attività spaziali e stanza il motivo per cui la responsabilità ripristinare una capacità di programma• del commissariamento dell'ASI, che l'Ese• zione. Ritiene, inoltre, che debbano essere cutivo avrebbe potuto assumere a norma costituite due dotazioni finanziarie sepa• di legge, debba essere addossata al Parla• rate rispettivamente per l'attività dell'ESA mento. Vero è che il disegno di legge e per l'attività dell'ASI, entrambe sotto la n. 1695 non si limita a prevedere il com• gestione dell'ASI. Dichiara di essere per• missariamento dell'ASI, ma allora si tratta plesso sull'opportunità di costituire uno o di valutare se le previsioni ulteriori ri• due istituti di ricerca: l'ASI, infatti, per Mercoledì Io marzo 1995 - 56 - Commissione VII legge è un'agenzia e non un istituto di ri• già dichiarato con riferimento al decreto- cerca, per cui trasferire le sue competenze legge, avente contenuto pressoché identico a uno o due istituti di ricerca da costituire a quello del disegno di legge n. 1695. Il suscita perplessità. Allo stesso modo provvedimento risponde alla esigenza di esprime dubbi sull'opportunità di distin• approntare interventi di carattere straor• guere fra ricerca scientifica fondamentale dinario di fronte ad una situazione, quella e ricerca applicata: infatti, con l'istituzione dell'ASI, di eccezionale gravità. Fino al del Ministero dell'università e della ricerca riordino dell'attività spaziale nazionale, e scientifica e tecnologica è stata adottata comunque entro il termine del 31 dicem• una scelta di politica legislativa precisa, bre 1995, è prevista la decadenza degli in• nel senso di non separare i due settori. carichi e il riordinamento degli organi col• Appare pertanto incongruo, distinguere legiali; con riferimento a questi ultimi, di• tali settori solo per un campo specifico che chiara di condividere il suggerimento è quello delle attività spaziali. È giusto che emerso nel corso del dibattito di ipotizzare le attività di ricerca vengano organizzate, l'esclusione del collegio dei revisori dei incentrandole su istituti nazionali, come conti dalla decadenza del mandato, in l'Istituto nazionale per la fisica della mate• quanto proprio i revisori dei conti hanno ria, ad esempio, ma è opportuno farlo con il merito di aver messo in luce la cattiva il dovuto approfondimento: ritiene quindi amministrazione dell'ASI. La situazione che non si possa addivenire alla istituzione dell'Agenzia è degenerata negli ultimi di un istituto nazionale sulla base della tempi per inadempienze dei vertici (ivi necessità di risolvere un particolare pro• compresi quelli nominati dal Governo blema contingente, qual è quello del risa• Ciampi) e per dissennata gestione finan• namento dell'ASI. Conclusivamente, ri• ziaria, evidenziata da un disavanzo annuo tiene che i compiti dell'amministratore stimabile in 200 miliardi e un passivo to• unico dovrebbero essere meglio definiti: tale a chiusura del 1994 valutabile in 500 questi dovrebbe procedere innanzitutto ad miliardi. La totale inadeguatezza manife• un'analisi della situazione passata e ad stata dai vertici dell'ASI pone con forza il una diagnosi della cause del dissesto, per• problema di rivedere i criteri di designa• chè solo in tal modo può elaborare una zione, in modo che gli amministratori strategia; elaborare proposte sia organiz• siano scelti non più solo nell'ambito acca• zative che legislative; predisporre un pro• demico ma ne siano accertate le compe• gramma, in un certo arco temporale da tenze specifiche soprattutto di carattere definire, in cui vengano indicate le attività manageriale. L'Agenzia spaziale è desti• da svolgere, l'evoluzione economico-finan• nata a rivestire un ruolo importante nella ziaria; infine dovrebbe predisporre solu• ricerca italiana e in effetti non appare age• zioni per riequilibrare le attività nazionali vole riunire nello stesso organismo la ri• e quelle nel settore dello spazio. Ribadisce, cerca scientifica fondamentale e la ricerca infine, che l'attività dell'amministratore applicata; tuttavia, un'ipotesi di riforma in unico non dovrebbe essere sottoposta a senso ampio della ricerca spaziale italiana vincoli eccessivi. non sembra percorribile in un provvedi• mento che ha carattere di urgenza. Ritiene che vadano comunque individuate solu• Angela NAPOLI (gruppo alleanza na• zioni legislative che prevedano il coinvolgi• zionale) constata preliminarmente che, mento dei Ministeri dell'ambiente, dell'in• dopo che, quindici giorni fa l'Assemblea dustria e delle poste e telecomunicazioni ha respinto il decreto-legge sull'ASI nella nella complessiva gestione della ricerca votazione sui presupposti costituzionali di spaziale. Considerato che la situazione fi• necessità e di urgenza, nella seduta di oggi nanziaria del settore spaziale in Italia per le forze politiche dichiarano di condivi• il quinquennio 1995-2000 si profila dram• dere l'urgente necessità di approvare il matica, si impongono soluzioni decise. provvedimento in esame, ciò che per la ve• Quanto all'ESA, rileva che l'intreccio di in- rità il gruppo di Alleanza nazionale aveva Mercoledì 1° marzo 1995 - 57 - Commissione VII teressi che si è venuto a creare con le zia. In ordine a questo secondo punto, ri• compagnie aeronautiche ha fatto sollevare tiene che vada individuato un percorso di dubbi sulla effettiva rilevanza della parte• riequilibrio delle attività di ricerca del• cipazione italiana all'ESA. È dunque ne• l'ASI senza però arrivare alla loro separa• cessario intervenire con un provvedimento zione in due tronconi. Si dichiara quindi urgente, ancorché provvisorio, per risa• d'accordo su una modifica che chiarisca la nare l'agenzia spaziale. Sottolinea quindi quota da riservare alla ricerca scientifica alcune proposte di modifica al testo del di• fondamentale ma non condivide l'ipotesi segno di legge. Anzitutto, bisogna preve• di modifiche che stravolgano l'impianto dere la decadenza dall'incarico anche per complessivo del provvedimento. Quanto il direttore generale. Giudica inoltre con• alla richiesta di non ricostituire gli organi traddittorio che accanto all'introduzione consultivi disciolti, si chiede se tale obiet• di un amministratore unico (articolo 1, tivo possa essere conseguito con un dise• comma 3) sia prevista all'articolo 2 la rico• gno di legge. Si chiede infine se non sia ne• stituzione di quei comitati consultivi che cessario intervenire con apposito emenda• hanno notevolmente contribuito allo sfa• mento per far fronte alle esigenze del per• scio: tale ricostituzione è inutile, dannosa, sonale dell'ASI, che assomma un centinaio costosa. Occorre inoltre prevedere la rine• di unità. goziazione da parte dell'ASI degli impegni nazionali e internazionali, in particolare la Fiordelisa CARTELLI (gruppo lega partecipazione all'ESA: in tale direzione nord) sottolinea la necessità di provvedere potrebbe essere inserita nel testo una a risolvere urgentemente i problemi finan• norma che includa proprio la rinegozia• ziari dell'ASI, derivanti da un vero e pro• zione tra i compiti dell'amministratore prio sperpero di denaro pubblico. Occorre unico. Poiché oggi il settore spaziale ha so• riconsiderare la partecipazione dell'Italia stituito quello nucleare come settore tec• all'ESA, che sin qui ha avuto costi elevati nologico trainante, appare dispendioso as• per l'Italia senza recare alcun beneficio. sistere, senza intervenire, allo sfascio del• Con riferimento al comitato controllo e di l'Agenzia ed in assenza di programmi cre• verifica, si augura che tale comitato non dibili. Dopo aver rilevato l'opportunità di finisca come altre commissioni analoghe una più chiara formulazione dell'articolo 3 di cui è costellata la recente storia e che concernente la quota del 15 per cento da quindi proceda effettivamente alle verifi• attribuire alla ricerca scientifica fonda• che previste. Si associa per il resto alle mentale, ribadisce che il riassetto dell'ASI preoccupazioni emerse nel dibattito. può avvenire solo grazie alla nomina di un esperto che abbia capacità manageriale, Il ministro Giorgio SALVINI ricorda nominato al di fuori di qualsiasi logica di che un recente decreto-legge, poi respinto appartenenza politica. Si augura, in con• dall'Assemblea della Camera, aveva af• clusione, che vengano accolte le proposte frontato il problema del risanamento del• emendative indicate dal gruppo di Al• l'ASI, ma presentava probabilmente leanza nazionale. aspetti troppo deboli. Occorre adesso pro• seguire l'iter di approvazione del disegno di legge n. 1695, anche se l'urgenza di Rita COMMISSO (gruppo rifondazione intervenire non appare estrema come sa• comunista-progressisti) osserva che il di• rebbe invece accaduto se si fosse appro• battito ha fatto emergere due dati inconte• vato il decreto-legge con il conseguente stabili, l'uno la necessità di adottare prov• obbligo di procedere alle nomine previste. vedimenti straordinari per far fronte alla Osserva, in conclusione, che i problemi grave situazione finanziaria dell'ASI, l'al• sollevati dal disegno di legge sono urgenti tro la constatazione che la ricerca scienti• e delicati e che appare importante in• fica fondamentale risulta penalizzata al• dividuare una soluzione ottimale. Per l'interno dell'attività complessiva dell'agen• quanto attiene alle preoccupazioni di or- Mercoledì 1° marzo 1995 - 58 - Commissione VII dine finanziario, conferma che queste ef• Sestriere nel febbraio 1997 e dei Giochi fettivamente ci sono. del Mediterraneo di Bari che * si terranno anch'essi nel 1997. Per gli interventi rela• Lorenzo STRIK LIEVERS, relatore, fa tivi all'organizzazione del campionato di presente che la X Commissione ha già pre• sci sono stanziati complessivi 11 miliardi visto l'esame del disegno di legge n. 1695 di lire da destinare principalmente a opere in sede referente per martedì 7 marzo. Ri• viarie. Per gli impianti sportivi e le opere tiene quindi che occorrerebbe richiedere relative ai Giochi del Mediterraneo sono alla X Commissione di spostare ad altra stanziati 50 miliardi per il primo anno e data l'esame del disegno di legge in modo ulteriori 40 miliardi per le attività orga• da consentire alla VII Commissione l'e• nizzative concernenti i giochi stessi. In spressione del parere di competenza. proposito fa presente che, mentre per i campionati di sci risultano documentate Luciana SBARBATI, presidente, nel con precisione le connesse esigenze orga• condividere l'osservazione del relatore, nizzative, per i Giochi del Mediterraneo rinvia il seguito dell'esame ad altra se• sono state indicate solo esigenze di carat• duta. tere generale. Va in ogni caso sottolineato che lo stanziamento di 40 miliardi per le Disegno di legge: attività organizzative dei Giochi del Medi• Conversione in legge del decreto-legge 18 febbraio terraneo appare alquanto esagerato. Fa 1995, n. 38, recante interventi urgenti per lo svolgi• inoltre presente che nel 1997 si svolgerà in mento dei campionati mondiali di sci alpino e dei Sicilia un'altra importante manifestazione, giochi del Mediterraneo di Bari (2055). vale a dire le Universiadi, certamente più (Parere alla Vili Commissione). importanti delle manifestazioni contem• plate dal provvedimento in esame e alle (Esame e rinvio). quali sarebbe opportuno destinare una La Commissione inizia l'esame del parte dei finanziamenti previsti dal de• provvedimento. creto. Chiede infine che si possa procedere all'audizione degli organizzatori delle tre Alberto COVA, relatore, ricorda che manifestazioni sportive citate. nella seduta di giovedì 23 febbraio la Com• missione cultura era stata chiamata a deli• Luciana SBARBATI, presidente, fa pre• berare l'elevazione di un conflitto di com• sente che ogni decisione in ordine ad even• petenza in ordine al disegno di legge di tuali audizioni dovrà essere assunta dal• conversione n. 2055, nel convincimento - l'Ufficio di Presidenza, pur procedendosi da lui manifestato al presidente Sgarbi e raramente ad audizioni per provvedimenti da quest'ultimo condiviso - che tale dise• assegnati in sede consultiva. gno di legge dovesse essere più opportuna- Rinvia, infine, il seguito dell'esame ad mento assegnato alle Commissioni riunite altra seduta. VII e Vili. A causa di una incomprensione sulle effettive motivazioni della richiesta di Comunicazione del Presidente conflitto di competenza, la deliberazione non ha avuto esito positivo. Tiene comun• Luciana SBARBATI, presidente, comu• que a precisare che l'intendimento suo nica che è stata trasmessa la relazione non era assolutamente quello di ritardare della Corte dei conti sulla gestione finan• l'iter del provvedimento. Soffermandosi ziaria dell'Istituto nazionale di studi ro• quindi sul contenuto del decreto-legge, os• mani per gli esercizi dal 1988 al 1992 (doc. serva che esso prevede una serie di inter• XV, n. 36). venti urgenti per lo svolgimento dei cam• pionati mondiali di sci alpino da tenersi a La seduta termina alle 19,15. Mercoledì 1° marzo 1995 - 59 - Commissione Vili

Vili COMMISSIONE PERMANENTE (Ambiente, territorio e lavori pubblici)

IN SEDE REFERENTE CALDEROLI: Disciplina dell'affidamento degli ap• palti di lavori pubblici (1722). Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza (Parere della I, della II, della V, della VI, della X, del Presidente Francesco FORMENTL — della XI Commissione e della Commissione speciale Interviene il sottosegretario di Stato per i per le politiche comunitarie). lavori pubblici Paolo Stella Richter. Legge quadro sui lavori pubblici (1836). (Parere della I, della II, della IV, della V, della VI, La seduta comincia alle 14,10. della VII, della X, della XI, della XII e della Commis• sione speciale per le politiche comunitarie). MARTTNAT ed altri: Legge-quadro in materia di la• vori pubblici (1946). Proposte e disegno di legge abbinati: (Parere della I, della II, della V, della X, della XI PASINATO: Modifiche alla legge 11 febbraio 1994, Commissione e della Commissione speciale per le n. 109 (Legge quadro in materia di lavori pubblici) politiche comunitarie). (486). (Parere della I Commissione e della Commissione (Seguito dell'esame, adozione di un testo speciale per le politiche comunitarie). unificato e rinvio). NAN ed altri: Modifica all'articolo 8 della legge 11 feb• braio 1994, n. 109, in materia di esclusione dalle pro• La Commissione prosegue l'esame del cedure di affidamento di lavori pubblici (695). disegno e delle proposte di legge abbinati, (Parere della I e della II Commissione). sospeso, da ultimo, nella seduta del 15 di• FORMENTT: Legge quadro in materia di lavori pub• cembre 1994. blici (1655). (Parere della I, della II, della V, della VI, della X, Francesco FORMENTI, presidente, ri• della XI e della XIV Commissione). leva che successivamente alla seduta del BARGONE ed altri: Legge quadro in materia di la• 15 dicembre scorso sono stati assegnati vori pubblici (1683). alla Commissione sull'argomento progetti (Parere della I, della II, della V, della VI, della X, di legge ulteriori rispetto a quelli sui quali della XI e della XIV Commissione). si era avviato l'esame: per essi si è prò- Mercoledì 1° marzo 1995 - 60 - Commissione Vili ceduto all'abbinamento ai sensi dell'arti• partecipazione a tutte le imprese, supe• colo 77 del regolamento. rando così le obiezioni di discrezionalità nella adozione dei criteri di scelta di al• Antonio BARGONE (gruppo progressi• cune di esse. sti-federativo), relatore, rileva che nel la• Si è inoltre disciplinata l'offerta ano• voro di predisposizione di un testo unifi• mala, con particolare riferimento alla fase cato ha tenuto conto di tutti i progetti pre• transitoria: al riguardo ritiene che l'esclu• sentati in materia di lavori pubblici, com• sione dalla concessione dell'anticipazione e presi quelli ad oggi non ancora assegnati, l'aumento dell'importo della garanzia nel ma di cui ha preso comunque visione. Il caso di aggiudicazione ad una offerta che Comitato ristretto è quindi pervenuto alla presenti un ribasso superiore di oltre un predisposizione di un testo unificato - che quinto rispetto alla media aritmetica dei propone sia adottato come testo base - ribassi di tutte le offerte ammesse rappre• che si fonda su alcuni principi cardine. senti un deterrente sufficiente. Innanzitutto, si è cercato di garantire Una novità di particolare rilievo è co• una maggiore autonomia regionale, per stituita dall'introduzione della figura del evitare il rischio, già verificatosi dopo l'a• promotore, questione sulla quale è comun• dozione della legge n. 109 del 1994, di que necessaria una riflessione: al riguardo nuovi ricorsi delle regioni per lesione della auspica che il ministro Baratta voglia for• loro autonomia legislativa. nire il proprio contributo. Infatti, se è vero Si è inoltre cercato di superare l'obie• che le disposizioni contenute nell'articolo zione di eccessiva rigidità attribuita alla 21 implicano una possibilità di far leva sul legge n. 109, proponendo un sistema più capitale privato in un momento in cui non flessibile sia per quanto concerne l'ambito sono disponibili risorse pubbliche, e se è di applicazione - e al riguardo rileva che, vero che le proposte dei promotori devono all'articolo 2, si è previsto che con DPCM essere conformi ai piani di sviluppo, è pur siano individuati i lavori aventi contenuto vero che la riflessione comune potrà por• tecnico direttamente condizionato dalle tare a formulare l'articolo nel migliore dei specificità proprie dei settori di cui alla di• modi. rettiva 93/38/CEE -, sia per quanto con• Ulteriore novità è costituita dalla previ• cerne la netta distinzione tra la progetta• sione che il corrispettivo per gli appalti e il zione e l'esecuzione, con la connessa possi• prezzo per le concessioni possano essere bilità per la pubblica amministrazione di costituiti anche dal trasferimento della ricorrere ad un appalto di servizi nel caso proprietà o dalla costituzione di diritti in cui non sia in grado di fare la progetta• reali parziari su altri beni dell'ammini• zione, nonché di ricorrere all'esterno per strazione aggiudicatrice che non assolvono quanto riguarda l'individuazione del coor• più a funzioni essenziali di interesse pub• dinatore unico e dei supporti tecnici. Si è blico. Rileva al riguardo che la previsione inoltre previsto un sistema più flessibile in di una vendita contestuale del bene per il ordine alla certificazione di qualità per le reperimento di risorse intende rendere più piccole e medie imprese, in considerazione rapide le procedure. dei costi che la certificazione stessa com• Quanto agli interventi nel campo dei porterebbe per esse ove se ne prevedesse beni culturali e ambientali, rileva che per una immediata applicazione. Un ulteriore essi la trattativa privata è stata prevista elemento di flessibilità è individuabile fino all'importo massimo di 300.000 ECU, nella possibilità che il soggetto aggiudica• che rappresenta una soglia superiore ri• tario sia anche progettista nel caso di spetto a quella prevista per gli altri tipi opere di particolare complessità tecnica. di lavori: ciò in considerazione del fatto Alcune novità sono state introdotte an• che si tratta di lavori particolarmente che per quanto concerne le procedure: in delicati per la cui esecuzione è richiesta particolare, è stata abolita la cosiddetta una particolare professionalità. Natural• « forcella », per garantire la possibilità di mente, le imprese che possono eseguire Mercoledì 1° marzo 1995 - 61 - Commissione Vili questi lavori devono essere particolar• ghe regionali (federalismo) si impone. La mente qualificate. materia dei lavori pubblici si colloca criti• Altre modifiche sono tese a rendere il camente in tale contesto, giacché il bilan• testo più facilmente applicabile, grazie ad cio della legislazione regionale in materia un impatto più morbido sulla pubblica è deludente, se non addirittura contrappo• amministrazione e sugli operatori, pur sto a quello della legislazione statale, come mantenendone intatta la carica innovativa. le varie leggi regionali « in deroga » stanno Concludendo, rileva che il testo elabo• a testimoniare. Intende quindi ribadire rato dal Comitato ristretto - che è pubbli• che gli obiettivi della nuova legge quadro cato in allegato - rappresenta un punto di sui lavori pubblici devono consistere nella equilibrio avanzato tra le diverse proposte garanzia per l'Amministrazione e nella di legge e potrebbe consentire di pervenire trasparenza del sistema dei lavori pub• alla rapida approvazione di una nuova blici, nella garanzia per la collettività, legge. nella trasparenza del mercato e della con• correnza, nel rispetto delle componenti del Paola MARTINELLI (gruppo forza Ita• ciclo produttivo (professionisti e imprese) lia) rileva che il paese chiede di raggiun• con particolare riguardo alla qualità della gere un accordo urgente sul testo della progettazione. « legge quadro » per i lavori pubblici. La nuova legge non deve quindi cedere La persistente crisi occupazionale del a generiche suggestioni partecipazionisti- settore delle costruzioni, il riassetto strut• che, bensì essere strumento effettivamente turale del mercato urbano - con la preva• innovativo nel settore e privilegiare le fasi lenza degli interventi di recupero sulla della progettazione delle opere pubbliche e nuova edificazione - e il forte ritardo non trascurare quella della gestione e nelle infrastrutture e nei progetti strate• della manutenzione successiva alla loro gici, sollecitano un rapido accordo in ma• realizzazione. teria. Andrà prevista una maggiore responsa• Questo accordo, tuttavia, non deve bilizzazione delle regioni per il governo svuotare la legge dai contenuti prevalenti, dei lavori pubblici nell'ambito del territo• né deve essere frutto delle consuete com• rio regionale con un diverso rapporto Enti promissioni o di una confusione di ruolo, e pubblici - stazioni appaltanti, dovendosi non deve basarsi sul persistente conflitto tener conto delle effettive strutture e pro• tra pubblico e privato. fessionalità disponibili negli enti minori. La Pubblica Amministrazione deve re• Il testo unificato elaborato, se appro• cuperare una propria capacità di pro• derà ad una versione nuovamente centrali• grammazione, di elaborazione e di propo• sta, enfaticamente statalista e tradizional• sta, ma deve anche tenere conto del con• mente burocratica nelle procedure auto- tributo che il privato può portare, il che rizzative, rischia di riproporre i rigidi li• può aversi solo in un quadro territoriale e miti della legge n. 109 del 1994, senza ga• amministrativo che faccia chiarezza sui rantire quei margini d'azione e di fiducia compiti e le responsabilità tra i vari sog• che alimentano la ripresa economica, le li• getti operanti nella P.A., tra le funzioni de• bere professioni e la piccola e media im• legate territorialmente (ruolo delle Re• prenditoria. gioni) e le funzioni da mantenere centra• Rileva quindi che l'esame del testo uni• lizzate allo Stato (in una cornice europea ficato induce alle seguenti osservazioni ge• che non ammette ulteriori ritardi e solle• nerali e di merito: cita un riallineamento - non supino - al• l'azione degli Stati membri). 1) Il testo unificato sostanzialmente La questione dei rapporti tra Stato e contiene tutte le previsioni del testo Ra• Regioni è tra le più rilevanti perché il con• dice anche se in un modo disorganico che flitto si è di recente rafforzato e l'ipotesi di certamente non facilita la lettura. Molti un « potenziamento-riverifica » delle dele• articoli contengono dettagli tecnici che ap- Mercoledì 1° marzo 1995 - 62 - Commissione Vili pesantiscono inutilmente il testo e che po• Rileva infine che risulta confermata trebbero trovare migliore collocazione in l'intuizione del Ministro Radice e del Go• un regolamento invece che in una legge verno Berlusconi di procedere ad una so• cosiddetta « quadro ». spensione della Merloni e di riscrivere la Ad esempio, le previsioni relative al fi• legge quadro sui lavori pubblici. Conclu• nanziamento di opere pubbliche con ri• dendo, preannuncia che il gruppo di Forza sorse private e alternative, che nel testo Italia presenterà emendamenti volti a mo• Radice erano raggruppate in un apposito dificare il testo unificato per raggiungere capo, nel testo unificato sono sviluppate in gli obiettivi annunciati in premessa. articoli diversi. Nel merito, vi sono alcune situazioni di Sauro TURRONI (gruppo progressisti- principio che devono essere segnalate: federativo) si dichiara favorevole all'ado• zione del testo elaborato dal Comitato ri• a) Articolo 1, comma 2. Secondo l'at• stretto come testo base. Ritiene peraltro tuale formulazione, si profila un problema necessario pervenire ad un accordo tra i di costituzionalità. Infatti è necessaria una gruppi non limitato solo alle modifiche da differenziazione fra regioni autonome e apportare - e al riguardo rileva che sicu• regioni ordinarie. ramente alcuni punti del testo necessitano b) Articolo 1, comma 5 (ex articolo 2, di approfondimenti - ma anche ai tempi comma 8). È un cedimento a suggestioni di lavoro, su cui nulla hanno detto finora partecipazionistiche. gli esponenti della ex maggioranza. Ritiene Si tratterebbe di una fonte di conten• che il fatto che allo stato sia stata elimi• zioso amministrativo interminabile e del nata l'ipoteca dell'articolo 5 del decreto- resto si tratta di previsione del tutto inu• legge sulla ripresa delle attività imprendi• tile poiché anche nel settore dei lavori toriali, prevedendosi invece una normativa pubblici trovano applicazione i princìpi transitoria sull'entrata in vigore della legge della legge n. 241 del 1990 e della tutela n. 109, consentirà di lavorare celermente del consumatore. e approfonditamente sul testo ora illu• c) Articolo 3, comma 5. C'è un note• strato dal relatore. vole appesantimento degli atti. Paolo ODORIZZI (gruppo forza Italia) Anche se è stato effettuato un migliora• rileva che la presidenza della Commis• mento rispetto alla prima stesura della sione dovrebbe esprimersi sull'Iter che si bozza, per raggiungere l'obiettivo della intende seguire per il testo in esame. Poi• semplificazione ci deve essere un solo ca• ché si ritiene che l'intenzione sia quella di pitolato generale che entri in vigore conte• lavorare in sede redigente, rileva che la stualmente al regolamento. Commissione dovrebbe previamente valu• d) Articolo 7, comma 2-11 comma 2 tare una questione concernente il relatore, introduce la figura del « coordinatore di cui ha dato conto nella scorsa settimana unico », istituto alquanto complesso che un quotidiano. merita maggior approfondimento anche con riguardo ai criteri di nomina. Antonio BARGONE (gruppo progressi• sti-federativo), relatore, invita il deputato e) Articoli 8 e 9 - Per quanto ri• Odorizzi a non proseguire oltre con le sue guarda il sistema di qualificazione, e tutta affermazioni, evidenziando che gli autori la disciplina economica del settore, sem• dell'articolo cui si è fatto riferimento sono bra che non si sia voluto attuare scelte stati già da lui querelati. precise verso una svolta per il rilancio del settore dei lavori pubblici. Francesco FORMENTI, presidente, ri• f) Quanto all'articolo 26, comma 6, leva che si sta discutendo sull'adozione di ritiene che sia da evitare il palese ed un testo come testo base. Al momento non inammissibile attentato all'autonomia di• sono pertanto ammesse questioni che non sciplinare degli ordini professionali. riguardino tale punto. Mercoledì Io marzo 1995 - 63 - Commissione Vili

Stefania FUSCAGNI (gruppo PPI) ri• sospensione della seduta per procedere ad leva che ha verificato come il relatore ab• alcune consultazioni. bia recepito alcuni aspetti fondamentali della proposta presentata da esponenti del Cristoforo CANAVESE (gruppo FLD) si suo gruppo ma non ancora assegnata alla associa alla richiesta del deputato Pasi- Commissione. Nel pronunciarsi a favore nato. dell'adozione del testo elaborato dal Comi• tato ristretto quale testo base, si riserva di Francesco FORMENTI, presidente, ri• presentare emendamenti per alleggerire lo leva che la richiesta di sospensione è stata stesso da una certa pesantezza. avanzata quando aveva già chiamato la Commissione ad esprimersi sull'adozione Paolo ODORIZZI (gruppo forza Italia), del testo base. Ad essa si procederà quindi intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva successivamente a tale deliberazione. che a suo avviso sarebbe opportuno che, La Commissione delibera quindi, a preventivamente all'adozione del testo maggioranza, di adottare il testo illustrato base da parte della Commissione, la Com• dal relatore quale testo base per il prosie• missione stessa fosse chiamata a valutare guo dei lavori. se alla luce dei fatti emersi, peraltro tutti Francesco FORMENTI, presidente, so• da verificare, sia opportuno procedere alla spende la seduta. nomina di un nuovo relatore: ritiene in• fatti fondamentale la connessione esistente La seduta, sospesa alle 14,45, è ripresa tra relatore incaricato e adozione di un te• aUe 14,50. sto base. Francesco FORMENTI, presidente, ri• Francesco FORMENTI, presidente, in• leva che per garantire comodità e snel• vita il deputato Odorizzi ad operare le op• lezza ai lavori della Commissione sarebbe portune verifiche prima di procedere ad opportuno proseguire l'iter del testo unifi• alcune affermazioni. Non ritiene infatti cato testé adottato come testo base in sede che sulla base di affermazioni gratuite di redigente. un quotidiano, non verificate, si possa mettere in discussione l'incarico di rela• Paolo ODORIZZI (gruppo forza Italia) tore. dichiara, a nome del suo gruppo, la con• trarietà alla adozione della sede redi• Massimo SCALIA (gruppo progressisti- gente. federativo) intende porre una questione di metodo, ricordando che l'attribuzione de• Domenico PASINATO (gruppo CCD) ri• gli incarichi di relatore è rimessa alla di• leva che aveva chiesto di procedere ad una screzionalità del presidente della Commis• sospensione della seduta per verificare la sione. Rileva quindi che ove si intendesse possibilità di esprimersi favorevolmente porre ora in discussione tale discreziona• sul testo unificato. Non essendo ciò stato lità, si deve essere consapevoli che all'ado• consentito, non può ora che manifestare la zione degli stessi metodi si potrebbe pro• propria contrarietà all'adozione della sede cedere in qualsiasi altra occasione nel redigente. futuro. Ugo CECCONI (gruppo alleanza nazio• Francesco FORMENTI, presidente, ri• nale) si dichiara contrario alla sede redi• leva che la Commissione sarà ora chia• gente, in quanto il testo suscita molte mata a deliberare sulla scelta del testo il• perplessità. lustrato dal relatore quale testo base per il prosieguo dei lavori. Cristoforo CANAVESE (gruppo FLD), sottolineando che anche la propria richie• Domenico PASINATO (gruppo CCD) sta di sospensione della seduta tendeva a chiede che si proceda ad una brevissima verificare la possibilità di un avvicina- Mercoledì 1° marzo 1995 - 64 - Commissione Vili mento delle posizioni, si dichiara contrario per otto lunghi mesi la presentazione di all'adozione della sede redigente. un testo da parte del Governo.

Paolo ODORIZZI (gruppo forza Italia) Sauro TURRONI (gruppo progressisti- ribadisce che il testo elaborato dal relatore federativo), pur rammaricandosi per riflette una visione statalista e antiliberista quello che è successo nella seduta odierna, in materia di lavori pubblici e non può rileva tuttavia che ciò ha permesso di por• quindi essere condiviso: da ciò scaturisce tare alla luce una volontà chiara, già evi• l'opposizione all'adozione della sede redi• denziatasi in altre occasioni, cioè quella di gente. Il fatto peraltro che in sede di non pervenire a nessuna nuova legge sulla esame del decreto-legge sulla ripresa delle materia. Intende peraltro invitare alla coe• attività imprenditoriali sia stato approvato renza tra la affermata volontà di proce• un emendamento sostitutivo dell'articolo 5 dere rapidamente in materia di lavori ha costituito un tentativo tattico di alcune pubblici e gli atteggiamenti adottati in or• forze di accelerare l'approvazione di una dine agli strumenti di lavoro proposti. Ri• nuova legge: rileva al riguardo che non si è tiene infatti che la contrarietà all'adozione però disponibili ad approvare una legge della sede redigente discenda da una man• solo per non farne applicare un'altra. canza di conoscenze su che cosa sia tale Da ultimo, rileva che la sede referente sede, la quale permette di confrontare le non ha finora impedito l'approvazione di posizioni, pervenendo ad un testo i cui ar• leggi importanti, garantendo quindi gli ticoli, in Aula, a differenza degli articoli stessi risultati della sede redigente. elaborati in sede referente, non possono essere stravolti o, comunque, rimessi in di• Giuseppe SCOTTO DI LUZIO (gruppo scussione. Se peraltro l'obiettivo è quello di rifondazione comunista - progressisti), di non adottare alcuna legge, invita allora rileva che non avrebbe mai immaginato a dire ciò chiaramente senza mascherarsi l'assunzione di posizioni come quelle as• dietro pretesti quali quelli cui sono ricorsi sunte oggi, in una sede così autorevole. alcuni deputati poc'anzi. Alcune componenti della Commissione Rileva infine che è necessario che tutti non hanno evidentemente compreso le le• siano consapevoli che, ove non si proce• zioni di stile fornite da altre componenti derà all'adozione di una nuova legge, tro• della Commissione stessa in diverse occa• verà applicazione la legge n. 109 del sioni. Conseguentemente, le banalità affer• 1994. mate per tentare di frenare Yiter del testo Paolo ODORIZZI (gruppo forza Italia) inducono ad esprimere un giudizio pe• rileva che non può sentirsi accusare di sa• sante: non è così, infatti, che si concorre botaggio in quanto non c'è assolutamente all'adozione di provvedimenti che dovreb• alcuna volontà di fare giochetti. Il suo bero garantire il paese e aiutarlo nello svi• gruppo parte da un assunto preciso. Il Go• luppo. Invita quindi a non personalizzare verno Berlusconi aveva elaborato un pro• più per il futuro alcuna questione. getto in materia di lavori pubblici che, nato dal confronto più ampio tra tutte le Gian Piero SCANU (gruppo PPI) rileva categorie interessate, si poneva ad un li• che alcuni deputati hanno lamentato l'im• vello molto più avanzato rispetto al testo possibilità di esprimersi adeguatamente a Bargone. Tuttavia il metodo di lavoro che causa della mancata sospensione della se• la presidenza della Commissione ha rite• duta. Avendo tuttavia partecipato alla vo• nuto di seguire non ha favorito la nascita tazione per l'adozione del testo base, rileva di un clima di collaborazione. che gli è sembrato che alcune posizioni possano essere oggetto di riconsiderazione. Francesco FORMENTI, presidente, ri• Riterrebbe quindi opportuno procedere leva che il deputato Odorizzi sta affer• ora ad una breve sospensione della seduta, mando cose inverosimili: si è infatti atteso rivolgendo a tutti un invito affinché consi- Mercoledì Io marzo 1995 - 65 - Commissione Vili derino che con il ricorso alla sede redi• tratta di un'accusa non accettabile. Rileva gente nessuna parte intende porre in es• d'altronde che, se è vero che alcune com• sere un atteggiamento diverso da quello da ponenti della Commissione non intendono tutti dichiarato, e consistente in una vo• accettare pretestuose frenature, dal loro lontà di accelerare l'iter del provvedimento canto non intendono accettare pretestuose per pervenire ad una buona legge. accelerazioni, riconosciute tali dagli autori Ritiene essenziale evitare di arrivare ad delle stesse: si riferisce alle disposizioni una posizione di « muro contro muro » sostitutive dell'articolo 5 del decreto-legge perché ciò finirebbe per politicizzare oltre sulla ripresa delle attività imprenditoriali. misura una materia che deve essere man• Concludendo, rileva che il testo va sicu• tenuta in un contesto di neutralità. Si per• ramente approfondito e che continua a mette poi di suggerire, con amicizia, uno non comprendere perché sia fondamentale stile che riguarda tutti: al riguardo ricorda l'adozione della sede redigente. che in tutti i tempi della politica la menzo• gna è stata utilizzata come strumento per Ugo CECCONI (gruppo alleanza nazio• denigrare gli avversari. Anche se ritiene nale) ribadisce la sua contrarietà a proce• che la questione posta dal deputato Odo• dere in sede redigente, data la rigidità rizzi sia stata posta senza cattiveria, rileva maggiore di tale sede rispetto alla refe• che è necessario distinguere le sedi giudi• rente. ziarie dalla sede parlamentare: ove i due Rileva quindi che nel testo in esame so• piani si confondessero, peraltro sulla base prattutto due fattispecie non sono condivi• di fatti tutti da verificare, si rischierebbe sibili, in quanto alterano la fisiologia del di avvelenare i rapporti. mercato degli appalti. Si tratta, in primo Ribadisce quindi che sarebbe à suo av• luogo, del ricorso alla trattativa privata: viso opportuna una breve sospensione prevedere che si possa ricorrere alla stessa della seduta per garantire qualche mo• per l'affidamento di lavori pubblici fino a mento di riflessione. Ritiene infatti che 150.000 ECU significa sconvolgere comple• tutti siano convinti che la sede redigente tamente il sistema dei lavori pubblici nei permette il confronto delle posizioni e, al piccoli centri. tempo stesso, uno sbocco al lavoro. Il secondo elemento non condivisibile è costituito dal largo spazio dato alle coope• rative che rappresentano un sistema di Riccardo PERALE (gruppo forza Italia) tipo capitalistico che gode di un tratta• rileva che non conosce i termini dell'arti• mento di privilegio fiscale che non hanno colo cui ha fatto riferimento il deputato altre imprese. Rileva che quando si im• Odorizzi, né gli interessa conoscerli. Desi• mette sul mercato un sistema delle dimen• dera invece esprimere solidarietà al rela• sioni proprie delle cooperative, tutto il tore in quanto non crede opportuno inse• mercato è completamente sconvolto. Ove rire valutazioni di carattere personale in si ridesse al mercato dei lavori pubblici la un dibattito politico. sua vera fisionomia, che è quella della li• Quanto alla sede redigente, rileva di bera concorrenza, tutti avrebbero da gua• non essere favorevole all'utilizzo di tale dagnarne. strumento per un testo che, assieme a punti su cui ci può essere l'accordo, reca Alfredo ZAGATTI (gruppo progressisti- anche disposizioni, quale, ad esempio, federativo), desidera anzitutto ringraziare quella sull'ente pubblico di certificazione, il deputato Perale per la prima parte del che non possono essere condivise. Tale suo intervento che aiuta a mantenere un sede, infatti, non consente in Aula un di• clima di civiltà politica in Commissione battito che permetta di opporsi adeguata• che molto rapidamente può essere minac• mente alle disposizioni non condivise. Ciò ciato, come si è visto oggi, ma che è molto non significa che si ha intenzione di « boi• importante conservare, aldilà della diffe• cottare » l'adozione di una nuova legge: si renza di posizioni sul merito. Mercoledì 1° marzo 1995 - 66 - Commissione Vili

Rileva quindi che la sede redigente non dalla sospensione dell'applicazione della comporta alcuna limitazione. Infatti, come legge n. 109. già si è visto in sede di elaborazione della legge n. 109 del 1994, tale strumento ha Antonio BARGONE (gruppo progressi• permesso confronti e scontri in Commis• sti-federativo), relatore, rileva che dalle sione che, viceversa, si sarebbero manife• questioni poste è emersa l'esigenza di per• stati in Aula. Essa permette di approfon• venire all'approvazione di una legge, in dire meglio la materia, cosa di cui ritiene considerazione della crisi verticale del set• ci sia bisogno, per evitare di criticare di• tore. Condividendo le considerazioni del sposizioni contenute nel testo base, deputato Zagatti in ordine alla adozione quando invece il testo proposto dal pro• della sede redigente, ritiene che la ma• prio gruppo disciplina la stessa materia in niera migliore per dimostrare che si vuole modo addirittura più largo. approvare una legge è quella di evitare di D'altronde, ove l'Aula fosse chiamata a introdurre elementi ideologici in una ma• pronunciarsi su un testo in materie tanto teria che non ha queste caratteristiche. Ri• tecniche, come quella dei lavori pubblici, leva infatti che non è stato questo lo spi• non sarebbero possibili in quella sede gli rito che ha guidato la predisposizione del opportuni approfondimenti, rischiando testo unificato, che si è ispirato solo ai quindi di partorire un mostro. princìpi illustrati, su cui sembra esserci Quanto ai tempi, rileva che nessuno l'accordo di tutti i gruppi. D'altronde, se si vuole imprimere accelerazioni pregiudi• ragiona sull'ideologia, si potrebbe costa• ziali: si tratta però di decidere se il di• tare che nel disegno di legge governativo scorso è sui tempi entro i quali lavorare in c'è ancora l'Albo nazionale dei costruttori Commissione o se ci si deve affidare ai che è uno strumento centralista, a fronte tempi dell'Aula. dell'ispirazione liberista del suo testo. Si appella quindi alla Commissione affinché Sauro TURRONI (gruppo progressisti- il confronto avvenga sul merito del testo, il federativo) desidera ringraziare il depu• che non implica una rinuncia alle proprie tato Per ale per i toni del suo intervento. posizioni: solo così si potrà pervenire al• Rileva però che l'impressione che ci fos• l'approvazione di una legge. sero iniziative volte a rallentare i tempi Ritiene peraltro che, al fine di garan• derivava dal fatto che forze presentatesi tire il confronto sul merito, sia opportuno come garantiste assumessero atteggiamenti acquisire nel frattempo i pareri delle giustizialisti affidandosi alla lettura di un Commissioni competenti e fissare il ter• articolo di giornale. Prende atto del fatto mine per la presentazione degli emenda• che questa volontà non sussiste. menti. Quanto alla sede redigente, rileva che nella XI legislatura si oppose alla adozione Francesco FORMENTI, presidente, de• di tale strumento per l'elaborazione della sidera rilevare che le posizioni sull'articolo legge in materia di lavori pubblici in 5 del decreto-legge sulla ripresa delle atti• quanto riteneva che un gruppo minorita• vità imprenditoriali sono state da sempre rio come il proprio, del quale lui era l'u• espresse e che non si è quindi approfittato nico rappresentante in Commissione, non di alcuna occasione favorevole. Hanno in• avesse la possibilità di far valere le proprie vece avuto il loro peso i ritardi nella pre• posizioni. Su tale opposizione ha dovuto sentazione sia del disegno di legge del Go• poi ricredersi, in quanto ha verificato che verno, sia delle proposte di alcuni gruppi: la sede redigente ha permesso di appro• del loro contenuto si è comunque tenuto fondire questioni in un modo che in Aula conto, come ha messo in evidenzia il rela• non sarebbe mai stato garantito. Evidenzia tore, nella predisposizione del testo unifi• infine che non c'è alcuna volontà di ri• cato. catto, visto che finalmente si è riusciti ad Intende peraltro mettere in evidenza eliminare la spada di Damocle costituita che i gruppi non hanno garantito una loro Mercoledì 1° marzo 1995 - 67 - Commissione Vili partecipazione attiva al Comitato ristretto Francesco FORMENTI, presidente, pro• per l'elaborazione del testo unificato, svol• pone di fissare il termine per la presenta• tosi a volte solo con la partecipazione del zione degli emendamenti per giovedì 16 presidente, del relatore, e del sottosegreta• marzo entro le ore 19, avvertendo che nel rio di turno. Era conseguentemente im• frattempo il testo sarà trasmesso alle possibile recepire alcune istanze sostenute Commissioni competenti per il parere. nella seduta odierna. Invita pertanto a ga• rantire una maggiore presenza ai lavori Cristoforo CANAVESE (gruppo FLD) della Commissione nelle diverse sedi, pre• rileva che si tratta di un testo complesso: senza che è doverosa soprattutto quando chiede quindi se sia possibile presentare si discute di questioni particolarmente gli emendamenti per blocchi di articoli, importanti. fissando diverse scadenze per la loro pre• Quanto all'adozione della sede redi• sentazione. gente, rileva che questa è l'unica sede che Francesco FORMENTI, presidente, ri• garantisce un vero confronto, che impedi• leva che gli emendamenti devono essere sce lo stravolgimento del testo in Aula, con valutati nella loro complessità. Evidenzia tutti i rischi connessi, e che permette di la• peraltro che il termine proposto garantisce vorare in termini di tempo abbastanza un congruo arco di tempo per la predispo• ampi. sizione degli emendamenti e che esso è Invita quindi a riflettere sull'adozione stato determinato proprio in virtù della di tale sede. complessità del testo. Sospende quindi brevemente la seduta. Convenendo la Commissione, rinvia quindi il seguito dell'esame. La seduta, sospesa alle 15,50, è ripresa alle 16. La seduta termina alle 16,05. Mercoledì 1° marzo 1995 - 68 - Commissione Vili

ALLEGATO

Legge quadro in materia di lavori pubblici (486. 695, 1655, 1683, 1722, 1836, 1946).

TESTO UNIFICATO

ART. 1. fraregionali possono operare come sta• (Princìpi generali). zioni appaltanti per la realizzazione dei lavori pubblici di competenza regionale e 1. In attuazione dell'articolo 97 della locale, fatto salvo quanto previsto all'arti• Costituzione l'attività amministrativa in colo 7, comma 14; tale individuazione av• materia di lavori pubblici deve garantirne viene sulla base delle caratteristiche dei la qualità ed uniformarsi a criteri di effi• lavori e delle capacità tecniche necessarie cienza e di efficacia, secondo procedure per l'attuazione complessiva della proce• improntate a tempestività, trasparenza e dura. Le leggi regionali e provinciali, di se• correttezza, nel rispetto del diritto comu• guito denominate leggi regionali, preve• nitario e della libera concorrenza tra gli dono, altresì, forme di cooperazione, an• operatori. che obbligatoria, tra i predetti enti locali, 2. Per la disciplina dei lavori pubblici in particolare per quelli aventi popola• di competenza delle regioni, anche a sta• zione inferiore a 15.000 abitanti, per l'e• tuto speciale, delle provincie autonome di sercizio dei compiti di stazione appaltante, Trento e di Bolzano, e degli enti infrare- nelle ipotesi di insufficienza delle loro gionali da queste finanziate, le disposizioni strutture tecnico-amministrative, soprat• della presente legge nonché, per quanto tutto con riferimento alla realizzazione di non da essa disposto, della legislazione an• cicli di realizzazione di lavori pubblici di timafia e di quella nazionale di recepi- cui all'articolo 7, comma 1, di importo su• mento della normativa comunitaria in ma• periore a 150.000 ECU, fatto salvo quanto teria costituiscono norme fondamentali di previsto all'articolo 7, comma 14; in ogni riforma economico-sociale e princìpi della caso le funzioni e le responsabilità inerenti legislazione dello Stato ai sensi degli sta• alla tutela dei contenuti patrimoniali del tuti delle regioni a statuto speciale e del• lavoro pubblico restano in capo ai singoli l'articolo 117 della Costituzione, anche per enti. il rispetto degli obblighi internazionali 4. Per l'attuazione unitaria delle norme dello Stato. e dei princìpi di cui ai commi 1 e 2 ed al 3. Le regioni e le provincie autonome fine di assicurare il coordinamento delle di Trento e di Bolzano, secondo i rispettivi attività amministrative delle regioni e delle statuti, entro sei mesi dalla data di entrata province autonome, con decreto del Presi• in vigore della presente legge, provvedono dente della Repubblica, previa delibera• ad emanare disposizioni per adeguare ed zione del Consiglio dei Ministri, sono adot• armonizzare le proprie normative in ma• tati atti di indirizzo e coordinamento su teria di lavori pubblici di competenza re• proposta del Ministro dei lavori pubblici, gionale con quanto disposto dalla presente ai sensi dell'articolo 2, comma 3, lettera d), legge. Le leggi regionali e provinciali di cui della legge 23 agosto 1988, n. 400. al presente comma individuano quali sog• 5. I soggetti di cui all'articolo 2, comma getti fra i comuni, le provincie, gli altri 2, promuovono organismi e procedure di enti locali, le associazioni fra i soggetti an• partecipazione dei cittadini, anche valoriz• zidetti, nonché le aziende regionali o in- zando le libere forme associative, al fine di Mercoledì Io marzo 1995 - 69 - Commissione Vili garantire la qualità, la efficacia e la fun• cietà con capitale pubblico, in misura an• zionalità dei lavori pubblici in relazione ai che non prevalente, che abbiano ad og• bisogni collettivi, nonché la ottimizzazione getto della propria attività la produzione delle risorse finanziarie, la contrazione dei di beni o servizi non destinati ad essere tempi di realizzazione dei lavori, la traspa• collocati sul mercato in regime di libera renza delle procedure e la prevenzione di concorrenza; ai concessionari di servizi illeciti. La partecipazione si attua di pubblici e ai soggetti di cui alla direttiva norma nelle fasi di programmazione, pro• 93/38/CEE del Consiglio, del 14 giugno gettazione, realizzazione, collaudo e veri• 1993, qualora operino in virtù di diritti fica della funzionalità dei lavori. speciali o esclusivi, per lo svolgimento di 6. Le disposizioni della presente legge attività che non riguardano i lavori di cui non possono essere derogate, modificate o al comma 10; abrogate se non per dichiarazione espressa e con specifico riferimento a sin• b) ai soggetti, enti e società privati, gole norme. diversi da quelli di cui alla lettera a), rela• tivamente a lavori di cui all'allegato A del decreto legislativo 19 dicembre 1991, ART. 2. n. 406, nonché ai lavori relativi ad ospe• (Ambito oggettivo e soggettivo dali, impianti sportivi, ricreativi e per il di applicazione della legge). tempo libero, edifìci scolastici ed universi• tari edifici destinati a scopi amministrativi 1. Ai sensi e per gli effetti della pre• ed edifici industriali, per la cui realizza• sente legge, del decreto del Presidente zione sia previsto un contributo o una sov• della Repubblica di cui all'articolo 3, venzione diretti e specifici, da parte dei comma 10, del Regolamento di cui all'arti• soggetti di cui al comma 2, in conto capi• colo 3, comma 2, di seguito denominati ri• tale e in conto interessi attualizzati che, spettivamente Decreto e Regolamento, e complessivamente, superino il cinquanta delle leggi regionali, si intendono per la• per cento dell'importo totale dell'inter• vori pubblici, le attività di costruzione, de• vento, limitatamente all'affidamento a molizione, recupero, ristrutturazione, re• terzi di lavori, singolarmente di valore su• stauro, manutenzione e adeguamento fun• periore a 1.000.000 di ECU. zionale e tecnico, e adeguamento alla nor• mativa di opere ed impianti, nonché di 4. I soggetti di cui al comma 2, per l'af• trasformazione fisica del territorio, non• fidamento di concessioni di lavori pubblici ché gli scavi archeologici di competenza di qualsiasi importo, applicano le disposi• dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 3, zioni di cui alla presente legge ad esclu• e dei soggetti di cui ai commi 2 e 3 del sione degli articoli 26; 27, commi 1, 2, 3, e presente articolo. 4; 28 e, qualora il concorrente non intenda 2. Le norme della presente legge, del eseguire i lavori oggetto della concessione Decreto e del Regolamento, si applicano con la propria organizzazione di impresa, alle amministrazioni dello Stato, anche ad ad esclusione anche dell'articolo 8, eccetto ordinamento autonomo, agli enti pubblici, comma 9, e dell'articolo 9, eccetto i commi compresi quelli economici, agli enti ed alle 5, 6, 7, 8, 9 e 10. amministrazioni locali, alle loro associa• 5. I soggetti di cui al comma 3, lettera zioni e consorzi nonché agli altri organi• a), fatta eccezione dei concessionari di smi di diritto pubblico. lavori pubblici, applicano le disposizioni 3. Le norme della presente legge, del della presente legge, ad esclusione degli Decreto e del Regolamento si applicano, articoli 14; 15; 19, commi 5 e 6; 21; 28, altresì, nei limiti di cui al comma 5: comma 2; 29; 34. I concessionari di lavori a) ai concessionari di lavori pubblici; pubblici ed i soggetti di cui al comma ai concessionari di esercizio di infrastrut• 3, lettera b), applicano le disposizioni della ture destinate al pubblico servizio; alle so• presente legge ad esclusione degli articoli Mercoledì 1° marzo 1995 - 70 - Commissione Vili

7; 14; 15; 19, commi 5 e 6; 21; 23; 26; 9. Ai sensi della presente legge si inten• 27; 28; 29; 33; 34. dono: 6. I concessionari di lavori pubblici di a) per organismi di diritto pubblico cui al comma 3, lettera a), sono obbligati qualsiasi organismo con personalità giuri• ad appaltare attraverso pubblico incanto o dica, istituito per soddisfare specificata• licitazione privata, a terzi i lavori pubblici mente bisogni di interesse generale, non non realizzati direttamente o tramite im• aventi carattere industriale o commerciale prese controllate, le quali devono essere e la cui attività sia finanziata in modo espressamente indicate in sede di candida• maggioritario dallo Stato, dalle regioni, tura, con la specificazione anche delle ri• dalle province autonome di Trento e di spettive quote dei lavori da eseguire; l'e• Bolzano, dagli enti locali, da altri enti pub• lenco delle imprese controllate viene suc• blici o da altri organismi di diritto pub• cessivamente aggiornato secondo le modi• blico, ovvero la cui gestione sia sottoposta fiche che intervengono nei rapporti tra le al controllo di tali soggetti, ovvero i cui or• imprese; i requisiti di qualificazione previ• ganismi di amministrazione, di direzione o sti dalla presente legge per gli esecutori di vigilanza siano costituiti in misura non sono richiesti al concessionario ed alle im• inferiore alla metà da componenti desi• prese controllate nei limiti dei lavori og• gnati dai medesimi soggetti; getto della concessione che eseguono diret• b) per procedure di affidamento dei tamente. È in facoltà delle amministra• lavori o per affidamento dei lavori il ri• zioni aggiudicatrici prevedere nel bando corso a sistemi di appalto o di conces• l'obbligo per il concessionario di appaltare sione; a terzi una percentuale minima del trenta c) per amministrazioni aggiudicatrici per cento dei lavori oggetto della conces• i soggetti di cui al comma 2; sione. Ai fini del presente comma si inten• dono per soggetti terzi anche le imprese d) per altri enti aggiudicatori o rea• collegate e le situazioni di controllo e di lizzatori i soggetti di cui al comma 3; collegamento si determinano secondo e) per stazioni appaltanti i soggetti di quanto previsto dall'articolo 2359 del co• cui alle lettere c) e d) del presente dice civile. comma. 7. Nei tre anni successivi alla data di entrata in vigore della presente legge, i 10. Con decreto del Presidente del Con• soggetti di cui al comma 3, lettera a) pos• siglio dei ministri, su proposta del Mini• sono affidare a trattativa privata ad im• stro dei lavori pubblici di concerto con il prese collegate una quota non superiore al Ministro dell'industria, del commercio e trenta per cento del lavoro da realizzare; i dell'artigianato, da emanarsi entro 90 giorni dalla data di pubblicazione della prezzi degli appalti affidati ad imprese presente legge, sono individuati i lavori di collegate sono determinati applicando la cui al comma 3, lettera a), aventi conte• media dei ribassi per lavori similari da nuto tecnico direttamente condizionato essi, ovvero dall'amministrazione conce• dalle specificità proprie dei settori di cui dente, aggiudicati, negli ultimi sei mesi, alla direttiva 93/38/CEE del Consiglio, del previo esperimento di procedure di pub• 14 giugno 1993, e sono altresì specificate blico incanto o di licitazione. le norme da applicarsi a detti lavori di im• 8. I soggetti di cui al comma 2, eccetto porto inferiore a cinque milioni di ECU. le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, ed i soggetti di cui al comma 3 applicano le leggi regionali, in ART. 3. luogo del Regolamento, qualora i lavori (Delegificazione). siano prevalentemente finanziati con ri• sorse regionali o delle provincie auto• 1. È demandata alla potestà regola• nome. mentare del Governo, ai sensi dell'articolo Mercoledì 1° marzo 1995 - 71 - Commissione Vili

17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, Ministri dell'ambiente e per i beni cultu• n. 400, con le modalità di cui al presente rali e ambientali, sentiti il Ministro dell'in• articolo e secondo le norme di cui alla terno e il Ministro per il coordinamento presente legge, la materia dei lavori pub• delle politiche dell'Unione Europea, previo blici d'interesse dello Stato, degli enti pub• parere del Consiglio superiore dei lavori blici, anche economici e di coloro che pubblici, nonché delle competenti Com• fruiscono per i lavori stessi di un con• missioni parlamentari, che si esprimono corso, contributo o sussidio dello Stato entro sessanta giorni dalla trasmissione con riferimento: dello schema. a) alla programmazione, alla proget• 3. Con la procedura di cui al comma 2 tazione, alla direzione dei lavori, al col• si provvede altresì alle successive modifi• laudo e alle attività di supporto tecnico- cazioni ed integrazioni del regolamento. amministrativo, con le annesse normative 4. Sono abrogati, con effetto dalla data tecniche; di entrata in vigore del regolamento, gli atti normativi indicati nel regolamento b) alle procedure di affidamento de• stesso, che disciplinano la materia di cui al gli appalti e delle concessioni di lavori comma 1, ad eccezione delle norme della pubblici, nonché degli incarichi di proget• legislazione antimafia. Il Regolamento è tazione e si supporto tecnico-amministra• pubblicato in apposito supplemento della tivo; Gazzetta Ufficiale, unitamente alla ripub• c) alle ulteriori forme di pubblicità e blicazione della presente legge e delle altre di conoscibilità degli atti procedimentali, disposizioni legislative non abrogate in anche mediante informazione televisiva o materia di lavori pubblici. trasmissione telematica, nonché alle pro• 5. Con decreto del Ministro dei lavori cedure di accesso a tali atti; pubblici, sentito il Consiglio superiore dei d) ai rapporti funzionali tra i soggetti lavori pubblici, è adottato, ai sensi dell'ar• che concorrono alla realizzazione dei la• ticolo 17, comma 3, della legge 23 agosto vori e alle relative competenze da discipli• 1988, n. 400, un Capitolato Generale nare in modo che sia assicurata la coope• d'Appalto che entra in vigore contestual• razione tra la stazione appaltante e gli ap• mente al regolamento e che di seguito è paltatori e i concessionari nonché la im• denominato Capitolato Generale. Tale Ca• mediatezza e certezza nei controlli sull' pitolato generale deve essere articolato in esecuzione dei contratti. norme cogenti per tutte le stazioni appal• tanti e in norme cogenti per le ammini• 2. Nell'esercizio della potestà regola• strazioni dello Stato, anche ad ordina• mentare di cui al comma 1 il Governo, en• mento autonomo, ma derogabili dalle altre tro sei mesi dalla data di entrata in vigore stazioni appaltanti, le quali sono tenute ad della presente legge, adotta apposito Rego• applicarle qualora, per dette norme dero• lamento, che reca norme di esecuzione ai gabili, non abbiano adottato, secondo la sensi del comma 11. Il predetto atto as• presente legge, un proprio capitolato gene• sume come norme regolatrici, nell'ambito rale. degli istituti giuridici introdotti dalla nor• 6. Per tutte le stazioni appaltanti sono mativa comunitaria vigente e, comunque, norme cogenti del Capitolato Generale senza pregiudizio dei princìpi della libertà quelle riguardanti la consegna dei lavori, di stabilimento e della libera prestazione le sospensioni, le riserve e le modalità di dei servizi, la presente legge, nonché, per pagamento dei corrispettivi e degli inte• quanto non da essa disposto, la legisla• ressi per ritardato pagamento. zione antimafia e le disposizioni nazionali 7. Con decreto del Ministro dei lavori di recepimento della normativa comunita• pubblici, emanato di concerto con il Mini• ria nella materia di cui al comma 1. Il Re• stro per i beni culturali e ambientali, sen• golamento è adottato su proposta del Mi• tito il Consiglio nazionale per i beni cultu• nistro dei lavori pubblici, di concerto con i rali e ambientali, entro un anno dalla data Mercoledì Io marzo 1995 - 72 - Commissione Vili

di entrata in vigore della presente legge, la determinazione dei costi medi parame- sono adottati uno o più capitolati speciali trici standardizzati previsti dall'articolo 4, tecnici per i lavori di restauro e manuten• comma 17, lettera b), e le ulteriori moda• zione di beni culturali di cui alla legge Io lità per la raccolta, tramite le sezioni re• giugno 1939 n. 1089. gionali dell'Osservatorio, dei dati concer• 8. Entro un anno dalla data di entrata nenti il settore; in vigore della presente legge, con decreto c) alle modalità di attuazione, nel ri• del Presidente della Repubblica ai sensi spetto dei princìpi della libera concor• dell'articolo 11, comma 2, della legge 23 renza tra gli operatori, degli obblighi assi• agosto 1988, n. 400, su proposta del Mini• curativi di cui all'articolo 31; ai requisiti stro dei lavori pubblici di concerto con il minimi delle imprese di assicurazione e Ministro della difesa, è adottato apposito dei fidejussori; alle condizioni generali e regolamento, in armonia con le disposi• particolari delle polizze e ai massimali ga• zioni della presente legge, per la disciplina rantiti; alle modalità di costituzione e di delle attività del Genio Militare, in rela• estinzione delle garanzie fidejussorie di cui zione a lavori strettamente connessi alle al medesimo articolo 31; alla individua• esigenze della difesa militare. Sino all'en• zione dei lavori di cui all'articolo 31, trata in vigore del suddetto regolamento comma 3, caratterizzati da particolari dif• restano ferme le disposizioni attualmente ficoltà costruttive o di localizzazione per i vigenti. quali è obbligatoria la stipula di una po• 9. Per assicurare la compatibilità con lizza indennitaria decennale e di responsa• gli ordinamenti esteri delle procedure di bilità civile verso terzi; alle modalità di affidamento ed esecuzione di lavori, ese• prestazione, pro quota o cumulativamente, guiti sul territorio dei rispettivi Stati delle coperture assicurative e delle garan• esteri, nell'ambito di attuazione della legge zie di cui all'articolo 31, comma 5; 26 febbraio 1987, n. 49 sulla Coopera• zione allo Sviluppo, il Regolamento ed il d) alla quota subappaltabile dei la• Capitolato Generale, sentito il Ministero vori appartenenti alla categoria o alle ca• degli affari esteri, tengono conto della spe• tegorie prevalenti ai sensi dell'articolo 35, cialità delle condizioni per la realizzazione comma 1, nonché alla individuazione degli di detti lavori e delle procedure applicate impianti e delle strutture speciali di cui al• in materia dalle Organizzazioni Interna• l'articolo 35, comma 4; zionali e dalla Unione Europea. e) ai lavori in relazione ai quali il col• 10. Nel rispetto di quanto previsto dal• laudo si effettua sulla base di apposite cer• l'articolo 1, comma 4, entro sei mesi dalla tificazione di qualità di materiali e le rela• data di entrata in vigore della presente tive modalità di rilascio; legge, con decreto del Presidente della Re• pubblica, da emanarsi, sentiti i Ministri in• f) alle modalità ed alle procedure per teressati, al fine di assicurare l'unitarietà l'applicazione della norma di cui all'arti• colo 19, comma 10, fermo restando che degli interessi pubblici insuscettibili di fra• l'aggiudicazione dell'appalto o della con• zionamento territoriale e per garantire cessione ed il trasferimento della pro• uniformità di comportamento da parte di prietà o la costituzione di diritti reali par- tutte le stazioni appaltanti e degli altri ziari avvengono, separatamente o congiu- soggetti tenuti al rispetto della presente tamente, a seconda della più conveniente legge, sono definite disposizioni relativa• combinazione delle offerte ricevute nel• mente: l'ambito della gara, che deve essere unica; a) alle modalità di esercizio della vi• g) agli appalti di servizi di cui all'arti• gilanza di cui all'articolo 4; colo 17, commi 2 e 3, in relazione alle ca• b) alle modalità che l'Osservatorio ratteristiche delle singole progettazioni, dei lavori pubblici di cui all'articolo 4, con particolare riferimento: ai concorsi di comma 10, lettera c), dovrà rispettare per progettazione ed ai criteri multiobiettivi Mercoledì 1° marzo 1995 - 73 - Commissione Vili da impiegare per la scelta del progetto; dei princìpi dell'articolo 16 commi 2, 3 5 e alla previsione di sistemi di prequalifica- 6, tenendo conto delle particolarità tipolo• zione fondati sull'accertamento di qualità giche dei lavori; fino alla data di entrata in di cui agli articoli 27 e 33 della direttiva vigore del regolamento e delle leggi regio• 92/50/CEE del Consiglio, del 18 giugno nali restano ferme le disposizioni attual• 1992; ai requisiti economico-finanziari e mente in vigore non incompatibili con la tecnico-organizzativi relativamente ai sog• presente legge; getti di cui all'articolo 17, comma 1, lettere e) le modalità di espletamento della d), e) ed f); agli eventuali ulteriori requisiti attività delle commissioni giudicatrici di tecnico-organizzativi delle società di pro• cui all'articolo 22 nonché di quelle relative gettazione di cui all'articolo 17, comma 1, ai concorsi di progettazione; lettera e); ai criteri per la selezione dell'of• f) le procedure di esame delle propo• ferta più vantaggiosa di cui all'articolo 36, ste di variante di cui all'articolo 26; comma 1, lettera a), della citata direttiva con l'obbligo della rigorosa indicazione di g) le modalità di applicazione e di punteggi per ciascuno degli elementi di versamento delle penali di cui all'articolo giudizio, nonché alla determinazione del• 27, comma 6, secondo l'importo dei lavori l'offerta anormalmente bassa di cui all'ar• e le cause che le determinano; ticolo 37 della citata direttiva 92/50/CEE h) le modalità di costituzione e di del Consiglio, del 18 giugno 1992; funzionamento degli eventuali albi dei col• h) alla disciplina dei lavori segreti di laudatori; cui all'articolo 34; i) la disciplina della composizione i) alla disciplina delle forme di pub• nonché delle funzioni e dei compiti dell'uf• blicità degli appalti e delle concessioni di ficio di direzione dei lavori di cui all'arti• cui all'articolo 30; colo 28 e la disciplina per la tenuta dei do• cumenti contabili. 1) alla disciplina delle forme di con• trollo e alla individuazione dei soggetti di 12. Ai fini della predisposizione del Re• cui all'articolo 21 commi 6 e 8; golamento, del Capitolato Grenerale e del m) alle metodologie multiobiettivi di Decreto è istituita dal Ministro dei lavori cui all'articolo 22 comma 4; pubblici apposita commissione di studio composta da docenti universitari, funzio• 11. Il Regolamento e le leggi regionali nari pubblici ed esperti di particolare qua• con riferimento alle norme di cui alla pre• lificazione professionale. Per il funziona• sente legge, definiscono in particolare: mento della commissione e per la corre• a) la ripartizione dei compiti e delle sponsione dei compensi, da determinarsi funzioni dell'ingegnere capo fra il coordi• con decreto del Ministro dei lavori pub• natore unico e il direttore dei lavori; blici, di concerto con il Ministro del te• soro, in riferimento all'attività svolta, è au• b) le forme di pubblicità dei lavori torizzata la spesa di lire 500 milioni da della conferenza di servizi di cui all'arti• imputarsi sul capitolo 1030 dello stato di colo 7; previsione del Ministero dei lavori pub• c) i tempi e le modalità di predisposi• blici. zione, di inoltro e di aggiornamento dei 13. Il Regolamento e le leggi regionali programmi di cui all'articolo 14; stabiliscono, in rapporto alla entità e tipolo• d) le ulteriori eventuali norme tecni• gia dei lavori e alle caratteristiche delle sta• che di compilazione dei progetti, nonché zioni appaltanti, entro un arco temporale gli elementi progettuali relativi a specifi• massimo di tre anni, 1' avvio e le modalità di che categorie di lavori che - per quanto applicazione graduale delle disposizioni in riguarda i lavori di piccola entità, ed i la• materia di programmazione, di cui all'arti• vori di manutenzione, di restauro e di ri• colo 14, di redazione del piano di manuten• strutturazione - sono definite sulla base zione dei lavori e delle loro parti di cui al- Mercoledì 1° marzo 1995 - 74 - Commissione Vili l'articolo 16, comma 6, nonché in materia di b) vigila sull'osservanza della disci• verifica degli elaborati progettuali, di cui al• plina legislativa e regolamentare in mate• l'articolo 16, comma 9. ria, verificando, anche con indagini cam• pionarie, la regolarità delle procedure di affidamento; ART. 4. c) accerta la coerenza tra obiettivi (Autorità per la vigilanza dei programmi di investimenti e risultati sui lavori pubbici). raggiunti anche sotto il profilo della fun• 1. Al fine di garantire l'osservanza dei zionalità dei lavori realizzati e dell'even• princìpi di cui all'articolo 1, comma 1, tuale pregiudizio per il pubblico erario; nella materia dei lavori pubblici, anche di d) segnala al Governo e al Parla• competenza regionale, è istituita, con sede mento, con apposita comunicazione, le ri• in Roma, l'Autorità per la vigilanza sui la• sultanze di cui al punto c) e i fenomeni vori pubblici, di seguito denominata Auto• particolarmente gravi di inosservanza o di rità. applicazione distorta della normativa sui 2. L'Autorità opera in piena autonomia lavori pubblici; e con indipendenza di giudizio e di valuta• e) formula al Ministro dei lavori pub• zione ed è organo collegiale costituito da blici proposte per la revisione della nor• cinque membri, nominati con determina• mativa sui lavori pubblici; zione adottata ad intesa dai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato f) predispone ed invia al Governo e al della Repubblica. I membri dell'Autorità, Parlamento una relazione annuale, nella al fine di garantire la pluralità delle espe• quale si evidenziano disfunzioni riscon• rienze e delle conoscenze, sono scelti tra trate nel settore degli appalti e delle con• personalità che operano in settori tecnici, cessioni di lavori pubblici con particolare economici e giuridici, con riconosciuta riferimento: professionalità. L'Autorità sceglie il presi• 1) alla frequenza del ricorso a pro• dente tra i propri componenti e stabilisce cedure non concorsuali; le norme sul proprio funzionamento. 2) alla inadeguatezza della pubbli• 3. I membri dell'Autorità durano in ca• cità degli atti; rica cinque anni e non possono essere con• 3) allo scostamento dai costi medi fermati. Essi non possono esercitare, a parametrici standardizzati di cui al pena di decadenza, alcuna attività profes• comma 17, lettera b); sionale o di consulenza, non possono es• sere amministratori o dipendenti di enti 4) alla frequenza del ricorso a so• pubblici o privati né ricoprire altri uffici spensioni dei lavori o a varianti in corso pubblici di qualsiasi natura o rivestire ca• d'opera; riche pubbliche elettive o cariche nei par• 5) al mancato o tardivo adempi• titi politici. I dipendenti pubblici sono col• mento degli obblighi nei confronti dei con• locati fuori ruolo o, se professori universi• cessionari e degli appaltatori; tari, in aspettativa per l'intera durata del 6) allo sviluppo anomalo del con• mandato. Con decreto del Presidente del tenzioso; Consiglio dei ministri, su proposta del Mi• nistro dei lavori pubblici, di concerto con g) sovrintende all'attività dell'Osser• il Ministro del tesoro, è determinato il vatorio dei lavori pubblici di cui al comma trattamento economico spettante ai mem• 10, lettera c); bri dell'Autorità, nel limite complessivo di h) esercita i poteri sanzionatori di cui lire 1.250.000.000 annue. ai commi 7 e 18; 4. L'Autorità: i) vigila sul sistema di qualificazione a) vigila affinché sia assicurata l'eco• nonché vigila e controlla l'ente pubblico di nomicità di esecuzione dei lavori pubblici; accreditamento e di qualificazione e gli or- Mercoledì 1° marzo 1995 - 75 - Commissione Vili ganismi di diritto privato di supporto allo fino a lire 100 milioni, se forniscono infor• stesso, di cui all'articolo 8, comma 3. mazioni od esibiscono documenti non ve• ritieri. L'entità delle sanzioni è proporzio• 5. Per l'espletamento dei propri com• nata all'importo contrattuale dei lavori cui piti, l'Autorità si avvale della Segreteria le informazioni si riferiscono. Sono fatte tecnica, del servizio Ispettivo e dell'Osser• salve le diverse sanzioni previste dalle vatorio dei lavori pubblici di cui al comma norme vigenti. 10, delle unità specializzate di cui all'arti• 8. Qualora i soggetti ai quali è richiesto colo 14, comma 1, del decreto-legge 13 di fornire gli elementi di cui al comma 6 maggio 1991, n. 152, convertito, con modi• appartengano alle pubbliche amministra• ficazioni, dalla legge 12 luglio 1991, zioni, si applicano le sanzioni disciplinari n. 203, nonché, per le questioni di ordine previste dall'ordinamento per gli impiegati tecnico, della consulenza del Consiglio su• dello Stato. periore dei lavori pubblici. 9. Qualora accerti l'esistenza di irrego• 6. Nell'ambito della propria attività di larità l'Autorità trasmette gli atti ed i pro• vigilanza l'Autorità può richiedere alle sta• pri rilievi agli organi di controllo e, se le zioni appaltanti, nonché ad ogni altra pub• irregolarità hanno rilevanza penale, agli blica amministrazione e ad ogni ente, an• organi giurisdizionali competenti. Qualora che regionale, impresa o persona che ne l'Autorità accerti che dalla realizzazione sia in possesso, documenti, informazioni e dei lavori pubblici derivi pregiudizio per il chiarimenti relativamente ai lavori pub• pubblico erario, gli atti e i rilievi sono tra• blici, in corso o da iniziare, all'affidamento smessi anche ai soggetti interessati e alla di contratti di progettazione, di supporto e procura generale della Corte dei conti. di lavori, specie nei casi di anomalia del• 10. Alle dipendenze dell'Autorità sono l'offerta di cui all'articolo 22, commi 5 e 6. costituiti ed operano: Anche su richiesta di chiunque ne abbia a) la Segreteria tecnica; interesse, l'Autorità può disporre ispe• zioni, avvalendosi del Servizio ispettivo di b) il Servizio ispettivo; cui al comma 10, lettera b) e della collabo• c) l'Osservatorio dei lavori pubblici. razione di altri organi dello Stato; può di• sporre perizie ed analisi economiche e sta• 11. Il Servizio ispettivo è articolato in tistiche, nonché la consultazione di esperti un nucleo centrale ed in nuclei regionali. in ordine a qualsiasi elemento rilevante ai 12. Il Servizio ispettivo svolge accerta• fini dell'istruttoria. Tutte le notizie, le in• menti e indagini ispettive nelle materie di formazioni o i dati riguardanti le imprese competenza dell'Autorità; informa altresì oggetto di istruttoria da parte dell'Autorità gli organi amministrativi competenti sulle sono tutelati, sino alla conclusione dell'i• eventuali responsabilità riscontrate a ca• struttoria medesima, dal segreto di ufficio, rico di amministratori, di pubblici dipen• anche nei riguardi delle pubbliche ammi• denti, di liberi professionisti, di società di nistrazioni. I funzionari dell'Autorità, nel• progettazione o di imprese. l'esercizio delle loro funzioni, sono pub• 13. Il Ministero dei lavori pubblici, blici ufficiali. Essi sono vincolati al segreto d'intesa con l'Autorità, può avvalersi del d'ufficio. Servizio ispettivo per l'attuazione dei com• 7. Con provvedimento dell'Autorità, i piti di controllo spettanti all'amministra• soggetti ai quali è richiesto di fornire gli zione. elementi di cui al comma 6 sono sottoposti 14. L'Osservatorio dei lavori pubblici è alla sanzione ammistrativa del pagamento articolato in una sezione centrale e in se• di una somma fino a lire 50 milioni se ri• zioni regionali, aventi sede presso i prov• fiutano od omettono, senza giustificato veditorati generali alle opere pubbliche. motivo, di fornire le informazioni o di esi• 15. L'Osservatorio dei lavori pubblici bire i documenti, ovvero alla sanzione am• opera mediante procedure informatiche, ministrativa del pagamento di una somma sulla base di apposite convenzioni, anche Mercoledì 1° marzo 1995 - 76 - Commissione Vili attraverso collegamento con gli analoghi delle anomalie delle offerte dell'appalta• sistemi della Ragioneria generale dello tore, i costi medi par ametrici standardiz• Stato, dei Ministeri interessati, dell'Istituto zati per tipo di lavoro, in relazione a spe• nazionale di statistica (ISTAT), dell'Istituto cifiche aree territoriali, facendone oggetto nazionale della previdenza sociale (INPS), di apposita pubblicazione; dell'Istituto nazionale per l'assicurazione c) pubblica annualmente i pro• contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), grammi triennali e quelli operativi annuali delle regioni, dell'Unione province d'Italia predisposti dalle amministrazioni aggiudi• (UPI), dell'Associazione nazionale comuni catrici, nonché semestralmente l'elenco italiani (ANCI), delle camere di commer• delle progettazioni e dei lavori pubblici cio, industria, artigianato e agricoltura e affidati; delle casse edili. d) promuove la realizzazione di un 16. Le sezioni regionali dell'Osservato• collegamento informatico tra le sezioni re• rio dei lavori pubblici, per il territorio di gionali dell'Osservatorio e le stazioni ap• rispettiva competenza, provvedono alla paltanti, nonché le regioni, al fine di ac• raccolta dei dati informativi relativi ai quisire informazioni in tempo reale sui contratti di progettazione, di supporto, e contratti di cui alla presente legge; di realizzazione dei lavori di cui alla pre• sente legge e in particolare: e) garantisce l'accesso generalizzato, anche per via informatica, ai dati raccolti a) avvenuto l'affidamento: dei dati e alle relative elaborazioni; concernenti i bandi e gli avvisi di gara; le eventuali lettere d'invito; l'elenco dei sog• f) adempie agli oneri di pubblicità e getti che hanno richiesto di essere invitati; di conoscibilità richiesti dall'Autorità; l'elenco dei soggetti risultati qualificati; l'e• g) favorisce la formazione di archivi lenco dei soggetti che hanno presentato of• di settore, in particolare in materia con• ferta; il nominativo dell'aggiudicatario; gli trattuale, e la redazione di tipologie unita• importi a base d'asta e gli importi di affi• rie di lavori da mettere a disposizione damento; il tempo di esecuzione preventi• delle stazioni appaltanti interessate. vato; 18. A decorrere dal sessantesimo b) a conclusione di contratto: la data giorno successivo alla avvenuta comunica• di inizio; il tempo impiegato con riferi• zione sulla Gazzetta Ufficiale della Repub• mento sia all'ultimazione, sia alle eventuali blica Italiana della costituzione dell'Osser• operazione di collaudo dei lavori; il costo vatorio dei lavori pubblici, per lavori pub• finale e lo scostamento rispetto a quanto blici di importo superiore a 150.000 ECU, preventivato; i ritardi e le disfunzioni regi• e per incarichi di progettazione di importo strate; le imprese operanti in regime di su• superiore a 50.000 ECU, le stazioni appal• bappalto; l'impiego di mano d'opera e l'os• tanti sono tenute a comunicare alle sezioni servanza di particolari norme di sicu• regionali dell'Osservatorio dei lavori pub• rezza. blici, entro quindici giorni dalla data del verbale di gara o di definizione della trat• 17. La sezione centrale dell'Osservato• tativa privata, i dati di cui al comma 16, rio dei lavori pubblici: lettera a), nonché, entro trenta giorni dalla a) provvede alla raccolta ed alla ela• data del compimento ed effettuazione, i borazione dei dati informativi forniti, ai dati di cui al comma 16, lettera b). Il sog• sensi del comma 16 dalle sezioni regionali getto che ometta, senza giustificato motivo, dell'Osservatorio, relativi a tutto il territo• di fornire i dati richiesti è sottoposto, con rio nazionale; provvedimento dell'Autorità, alla sanzione b) determina annualmente, secondo amministrativa del pagamento di una le modalità previste dal decreto di cui al• somma fino a lire 50 milioni. La sanzione l'articolo 3, comma 11, al fine di consen• è elevata fino a lire 100 milioni se sono tire la valutazione delle scelte progettuali e forniti dati non veritieri. Mercoledì 1° marzo 1995 - 77 - Commissione Vili

ART. 5. mento con un unico capitolo iscritto nello (Disposizioni in materia di personale stato di previsione della spesa della Presi• dell'Autorità e norme finanziarie). denza del Consiglio dei ministri. Su propo• sta dell'Autorità, il Presidente del Consi• 1. Al personale dell'Autorità si appli• glio dei ministri, di concerto con il Mini• cano le disposizioni di cui al decreto legi• stro del tesoro, disciplina con apposito re• slativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive golamento i criteri di gestione e le moda• modificazioni. lità di rendicontazione. 2. La Segreteria tecnica di cui all'arti• 7. All'onere derivante dall'attuazione colo 4, comma 10, lettera a), è composta del presente articolo, valutato in lire da non più di 50 unità, ivi comprese 4 14.200 milioni per l'anno 1995 e in lire unità di livello dirigenziale, ed è coordi• 17.200 milioni a decorrere dall'anno 1996, nata da un dirigente generale di livello C. si provvede mediante corrispondente ridu• 3. Il Servizio ispettivo di cui all'articolo zione dello stanziamento iscritto, ai fini 4, comma 10, lettera b), al quale è prepo• del bilancio triennale 1995-1997, al capi• sto un dirigente generale di livello C, è co• tolo 6856 dello stato di previsione del Mi• stituito da 150 unità, ivi compresi 30 ispet• nistero del tesoro per l'anno 1995, all'uopo tori con qualifica non inferiore a quella parzialmente utilizzando, quanto a lire dirigenziale. 4.700 milioni per l'anno 1995, a lire 4.700 4. L'Osservatorio dei lavori pubblici di milioni per l'anno 1996 e a lire 4.700 mi• cui all'articolo 4, comma 10, lettera c), al lioni per l'anno 1997, l'accantonamento quale è preposto un dirigente generale di relativo alla Presidenza del Consiglio dei livello C, è costituito da 59 unità, ivi com• ministri e, quanto a lire 9.500 milioni per prese 4 unità di livello dirigenziale. l'anno 1995, a lire 12.500 milioni per 5. Per le finalità di cui al presente arti• l'anno 1996 e a lire 12.500 milioni per colo, con decreto del Presidente del Consi• l'anno 1997, l'accantonamento relativo al glio dei ministri, è istituito un apposito Ministero del tesoro. Il Ministro del tesoro ruolo del personale dipendente dall'Auto• é autorizzato ad apportare, con propri de• rità; alla copertura del predetto ruolo si creti, le occorrenti variazioni di bilancio. provvede in via prioritaria con il ricorso alle procedure di mobilità di cui al capo III del decreto legislativo 3 febbraio 1993, ART. 6. n. 29, e successive modificazioni, nonché, (Modifica della organizzazione e delle com• in via subordinata, alle procedure di con• petenze del Consiglio superiore dei lavori corso di cui al medesimo decreto. Per il pubblici). reclutamento degli ispettori di cui al comma 3, le procedure di concorso e di 1. È garantita la piena autonomia fun• mobilità dovranno garantire la particolare zionale ed organizzativa, nonché l'indipen• qualificazione professionale e l'attitudine denza di giudizio e di valutazione, del alla funzione ispettiva. Al personale del• Consiglio superiore dei lavori pubblici l'Autorità è fatto divieto di assumere altro quale massimo organo tecnico consultivo impiego od incarico, nonché di esercitare dello Stato. attività professionale, didattica, commer• 2. L'articolo 8 della legge 18 ottobre ciale ed industriale. Fino alla stipula dei 1942, n. 1460, è sostituito dal seguente: contratti collettivi di cui al decreto legisla• « ART. 8 - 1. Il presidente del Consiglio tivo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive superiore dei lavori pubblici è nominato modificazioni, al personale dell'Autorità è dal Presidente del Consiglio dei ministri, attribuito lo stesso trattamento giuridico su proposta del Ministro dei lavori pub• ed economico del personale di ruolo della blici, fra personalità di riconosciuta com• Presidenza del Consiglio dei ministri. petenza in materia di lavori pubblici, in• 6. L'Autorità provvede alla gestione terne o esterne alle pubbliche amministra• delle spese necessarie al proprio funziona• zioni. Le funzioni di presidente di sezione Mercoledì 1° marzo 1995 - 78 - Commissione Vili sono attribuite con decreto del Ministro modificata, secondo quanto previsto al dei lavori pubblici, su proposta del Presi• comma 4; qualora il lavoro pubblico di dente del Consiglio superiore dei lavori importo inferiore a 20 milioni di ECU, pubblici ». presenti elementi di particolare rilevanza e complessità, il provveditore sottopone il 3. Nell'esercizio del potere di organiz• progetto, con motivata relazione illustra• zazione, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, tiva, al parere del Consiglio superiore. della legge 20 aprile 1952, n. 524, sono al• tresì garantiti: ART. 7. a) l'assolvimento dell'attività consul• tiva richiesta dall'Autorità; (Misure per l'adeguamento delle funziona• lità della pubblica amministrazione e ciclo b) l'assolvimento dell'attività di con• di realizzazione dei lavori pubblici). sulenza tecnica; c) la possibilità di far fronte alle ri• 1. Le stazioni appaltanti provvedono a chieste di consulenza avanzate dalle pub• strutturare il ciclo di realizzazione dei la• bliche amministrazioni. vori pubblici di loro competenza in rela• zione alle fasi di programmazione, di defi• 4. Con decreto del Presidente del Con• nizione e di esecuzione; alle predette fasi siglio dei ministri, da emanarsi entro sei devono corrispondere i livelli di progetta• mesi dall'entrata in vigore della presente zione preliminare, definitiva ed esecutiva legge, su proposta del Ministro dei lavori di cui all'articolo 16. pubblici, si provvede ad attribuire al Con• 2. Alla tutela degli interessi pubblici, siglio superiore dei lavori pubblici, su ma• nonché alla rispondenza ad unitarietà di terie identiche o affini a quelle già di com• indirizzo, provvede il coordinatore unico petenza del Consiglio medesimo, poteri del ciclo di realizzazione del singolo lavoro consultivi tecnici i quali, con disposizioni pubblico, che deve essere nominato dalle vigenti alla data di entrata in vigore della stazioni appaltanti, tra figure professionali presente legge, siano stati affidati ad altri indicate dal regolamento, o dalle leggi re• organi istituiti presso altre amministra• gionali, contestualmente all'avvio della zioni dello Stato, anche ad ordinamento progettazione preliminare di cui all'arti• autonomo. Con il medesimo decreto si colo 16, comma 3. Il Regolamento e le provvede ad integrare la rappresentanza leggi regionali determinano, altresì, l'entità delle diverse amministrazioni dello Stato massima e la tipologia dei lavori per i nell'ambito del Consiglio superiore dei la• quali il coordinatore unico potrà coinci• vori pubblici. Sono fatte salve le compe• dere con il progettista e/o direttore dei la• tenze del Consiglio nazionale per i beni vori. Fino alla data di entrata in vigore del culturali e ambientali. regolamento e delle leggi regionali tale fa• 5. Il Consiglio superiore dei lavori pub• coltà può essere esercitata per lavori di blici esprime parere obbligatorio sui pro• qualsiasi importo e tipologia e le stazioni getti definitivi di lavori pubblici di compe• appaltanti individuano direttamente la fi• tenza statale di importo superiore ai 20 gura professionale del coordinatore unico. milioni di ECU, nonché parere sui progetti 3. In conformità alle disposizioni degli delle altre pubbliche amministrazioni, ordinamenti applicabili alle singole sta• sempre superiori a tale importo, ove esse zioni appaltanti, il coordinatore unico in• ne facciano richiesta. terviene nelle fasi di progettazione preli• 6. Per i lavori pubblici di importo infe• minare, definitiva ed esecutiva del singolo riore a 20 milioni di ECU, le competenze lavoro pubblico nonché nelle fasi di esecu• del Consiglio superiore sono esercitate dai zione e di collaudo. Comitati tecnici amministrativi presso i 4. In relazione alle fasi del ciclo di rea• Provveditorati regionali alle opere pubbli• lizzazione del lavoro pubblico il coordina• che, la cui composizione viene parimenti tore unico, nominato dalle amministra- Mercoledì 1° marzo 1995 - 79 - Commissione Vili zioni aggiudicatrici, assume le funzioni di ferme, sino alla data di entrata in vigore responsabile del procedimento di cui agli del Regolamento e delle leggi regionali, le articoli 4, 5, e 6 della legge 7 agosto 1990, responsabilità dell'ingegnere capo e del di• n. 241. rettore dei lavori come definite dalla nor• 5. Le stazioni appaltanti, qualora per mativa vigente. carenza di organico o inadeguatezza anche 8. Il coordinatore unico svolge i propri funzionale dei propri servizi tecnici, am• compiti con il supporto di personale di• ministrativi e legali, non siano nelle condi• pendente degli uffici tecnici, amministra• zioni di nominare il coordinatore unico tivi e legali delle stazioni appaltanti. con le qualifiche professionali previste dal 9. Qualora le stazioni appaltanti, in Regolamento o dalle leggi regionali, lo no• fase di prima applicazione della presente minano, anche all'esterno della propria legge e fino ad un massimo di tre anni, struttura tecnica, con convenzione a ter• non siano in grado, per carenze di orga• mine. Le amministrazioni aggiudicatrici nico o inadeguatezza anche funzionale dei esercitano tale facoltà ai sensi dell'articolo propri servizi tecnici, amministrativi e le• 7, comma 6, del decreto legislativo 3 feb• gali, accertate e certificate dal coordina• braio 1993 n. 29, come sostituito dall'arti• tore unico, di compiere le necessarie atti• colo 5 del decreto legislativo 23 dicembre vità di supporto allo svolgimento dei com• 1993 n. 546; il coordinatore unico in ogni piti dello stesso, potranno affidare le pre• caso, riveste la qualifica di pubblico uffi• dette attività, a unità interdisciplinari che ciale. assicurino la presenza e l'integrazione di 6. Il coordinatore: tutte le necessarie competenze specifiche di carattere tecnico, economico-finanzia• a) verifica la completa copertura fi• rio, amministrativo, organizzativo e legale nanziaria di ogni impegno di spesa; ovvero a società prestatrici dei servizi di b) vigila, in particolare, sull'osser• cui ai punti 11 e 12 dell'allegato 1 A della vanza delle disposizioni normative in ma• direttiva 92/50/CEE del Consiglio, del 18 teria di contenuto dei documenti di gara; giugno 1992. Per le procedure e le moda• c) vigila sulla sussistenza, all'atto del• lità di affidamento si applicano le disposi• l'indizione della gara, di tutti i necessari zioni di cui all'articolo 17, commi 2 e 3. Il presupposti, di diritto e di fatto, che con• Regolamento e le leggi regionali possono sentano l'effettivo inizio dei lavori al mo• prevedere, a carico dei predetti soggetti, la mento della consegna; prestazione di una eventuale polizza assi• curativa, a copertura dei rischi di respon• d) sovraintende all'esecuzione del• sabilità, ovvero altre forme di garanzia. l'appalto assicurando il rispetto del conte• 10. Le unità interdisciplinari di cui al nuto contrattuale; comma 9 devono assumere la forma di as• e) vigila sul rispetto dei tempi pro• sociazioni professionali, con l'obbligo del• grammati per la realizzazione del lavoro l'indicazione di un soggetto mandatario e pubblico e, a tal fine, può richiedere al• con responsabilità solidale dei professioni• l'autorità competente la convocazione di sti associati nei confronti delle stazioni ap• una conferenza di servizi, ai sensi del paltanti. I professionisti associati, per tutta comma 16. la durata del loro incarico, non possono f) vigila, nel caso di concessioni, su assumere altri incarichi relativi ai lavori tutte le fasi di realizzazione dei lavori, ve• pubblici cui sono preposti, né altri incari• rificando il rispetto della convenzione. chi che siano incompatibili secondo le re• gole deontologiche dei rispettivi ordina• 7. Il Regolamento e le leggi regionali menti professionali. disciplinano le ulteriori funzioni del coor• 11. Il servizio di supporto di cui al dinatore unico raccordando con esse i comma 9 potrà avere ad oggetto tutte le compiti del direttore dei lavori. Restano attività di assistenza e consulenza necessa- Mercoledì 1° marzo 1995 - 80 - Commissione Vili

rie al coordinatore unico nello svolgimento la realizzazione del lavoro pubblico si dei propri compiti, fra le quali: renda necessaria l'azione integrata e coor• dinata di diverse ammininistrazioni statali, a) la produzione della documenta• regionali o locali, il coordinatore unico zione giuridica, amministrativa e tecnica, può promuovere la conclusione di un ac• diversa dalla elaborazione della progetta• cordo di programma ai sensi dell'articolo zione preliminare, definitiva ed esecutiva; 27 della legge 8 giugno 1990, n. 142. b) l'accertamento dei requisiti di 16. Per l'acquisizione di intese, pareri, qualificazione richiesti dalla normativa vi• concessioni, autorizzazioni, licenze, nulla gente per gli affidatari dei servizi di pro- osta e assensi, comunque denominati, al , gettazione e per gli appaltatori o conces• fine della esecuzione di lavori pubblici, sionari di lavori; può essere convocata una conferenza di c) le attività di assistenza e consu• servizi ai sensi dell'articolo 14 della legge 7 lenza necessarie all'intrattenimento di ogni agosto 1990, n. 241, e successive modifica• rapporto tecnico e contrattuale con gli af• zioni, previa comunicazione alle ammini• fidatari dei servizi di progettazione e con strazioni interessate del progetto di cui al gli appaltatori o concessionari di lavori. comma 17 del presente articolo, almeno trenta giorni prima della data di convoca• 12. Nel caso di forme di cooperazione, zione della conferenza. anche obbligatoria, di cui all'articolo 1, 17. La conferenza di servizi si esprime comma 3, le leggi regionali prevedono uno sul progetto definitivo, successivamente schema-tipo di convenzione tra gli enti lo• alla pronuncia da parte dell'amministra• cali interessati che stabilisce anche quali zione competente in ordine alla valuta• funzioni proprie del coordinatore unico zione d'impatto ambientale, ove richiesta possono essere trasferite ad una corri• dalla normativa vigente, da rendersi nel spondente figura dell'ente affidatario dei termine di novanta giorni dalla richiesta compiti di stazione appaltante. trascorso il quale l'amministrazione com• 13. Il Provveditorato regionale alle petente è tenuta ad esprimersi in sede di opere pubbliche competente per territorio conferenza di servizi. La conferenza di opera come stazione appaltante dei lavori servizi può esprimersi anche sul progetto pubblici di competenza delle amministra• preliminare al fine di concordare quali zioni statali, anche ad ordinamento auto• siano le condizioni per l'ottenimento, in nomo, fatte salve le discipline particolari sede di presentazione del progetto defini• previste dalla presente legge. tivo, delle intese, dei pareri, delle autoriz• 14. I comuni, le province e gli altri enti zazioni, delle licenze dei nulla osta e degli locali operano come stazioni appaltanti assensi di cui alle vigenti norme. dei lavori pubblici qualora questi siano fi• 18. Il Regolamento e le leggi regionali nanziati con fondi dell'ente medesimo, ov• prevedono le forme di pubblicità dei lavori vero anche attraverso le modalità di finan• della conferenza di servizi, nonché degli ziamento di cui all'articolo 46 del decreto atti da cui risultino le determinazioni as• legislativo 30 dicembre 1992, n. 504. sunte da ciascuna amministrazione inte• 15. Ai fini dell'acquisizione di intese, ressata. pareri, concessioni, autorizzazioni, licenze, 19. La conferenza di servizi può richie• nulla osta, assensi, comunque denominati, dere, se necessario, chiarimenti e docu• di carattere territoriale, urbanistico, edili• mentazione direttamente ai progettisti. zio, ambientale, paesaggistico, igienico-sa- 20. Le amministrazioni interessate si nitario storico, artistico, archeologico ed esprimono nella conferenza nel rispetto altro, necessarie in base alla vigente nor• delle norme ordinamentali sulla forma• mativa, onde assicurare celerità ed effica• zione della loro volontà e sono rappresen• cia all'azione amministrativa, il coordina• tate da soggetti che dispongono, per delega tore unico formula le occorrenti istanze e ricevuta dall'organo istituzionalmente richieste alle autorità competenti. Ove per competente, dei poteri spettanti alla sfera Mercoledì 1° marzo 1995 - 81 - Commissione Vili deiramministrazione rappresentata in re• culturali e ambientali, previo parere delle lazione all'oggetto del procedimento. competenti Commissioni parlamentari, è 21. Qualora alla conferenza il rappre• istituito, tenendo conto della normativa vi• sentante di una amministrazione invitata gente in materia, un sistema di qualifica• sia risultato assente o comunque non do• zione, unico per tutti gli esecutori di lavori tato di adeguato potere di rappresentanza, pubblici di cui all'articolo 2, comma 1, di la conferenza è riconvocata per una sola importo superiore a 150.000 ECU, artico• volta, tra il decimo ed il quindicesimo lato in rapporto alle tipologie ed all'im• giorno dalla prima convocazione, e decide porto dei lavori stessi. prescindendo dalla presenza della totalità 3. Il sistema di qualificazione è struttu• delle amministrazioni invitate e dalla ade• rato in un ente pubblico di accreditamento guatezza dei poteri. e di qualificazione e in organismi di diritto 22. Il dissenso manifestato in sede di privato di supporto allo stesso. L'ente pub• conferenza di servizi deve essere motivato blico di accreditamento e qualificazione è e recare, a pena di inammissibilità, le spe• sottoposto alla vigilanza ed al controllo cifiche indicazioni delle modifiche proget• dell'Autorità di cui all'articolo 4. L'ente tuali necessarie ai fini dell'assenso. pubblico di accreditamento e qualifica• 23. Ove non sia acquisito l'assenso delle zione attesta l'esistenza nei soggetti quali• amministrazioni statali preposte alla tu• ficati di: tela ambientale, paesaggistico-territoriale a) sistema di qualità, o suoi elementi, e della salute dei cittadini, il Ministro dei conforme alle norme europee della serie lavori pubblici promuove le procedure di UNI EN 29000, certificato, nel rispetto cui all'articolo 14 comma 2-bis della legge della normativa vigente, da organismi ac• 7 agosto 1990, n. 241. creditati ai sensi delle norme europee 24. Le regioni e le province autonome della serie UNI EN 45000; provvedono a disciplinare la conferenza di b) requisiti tecnico-organizzativi ed servizi, in armonia con i princìpi di cui ai economico - finanziari. commi precedenti, per gli interventi di competenza regionale o locale. 4. I requisiti tecnico-organizzativi sono provati sulla base: ART. 8. a) dei titoli di studio o della profes• sionalità dell'imprenditore e dei dirigenti ( Qualificazione). dell'impresa; 1. Al fine di assicurare il consegui• b) dei lavori eseguiti negli ultimi dieci mento degli obiettivi di cui all'articolo 1, anni; comma 1, della presente legge, i soggetti c) della disponibilità, a titolo di pro• operanti in materia di lavori pubblici de• prietà o di locazione finanziaria, delle at• vono essere qualificati ed improntare la trezzature e dei mezzi d'opera; loro attività ai princìpi della qualità, della d) dell'organico medio annuo detta• professionalità e della correttezza. I pro• gliato per dirigenti, tecnici e l'impiegati dotti, i processi, i servizi e i sistemi di qua• nonché operai; lità aziendali sono sottoposti a certifica• zione, ai sensi della normativa vigente. e) di ogni altro elemento utile. 2. Con apposito regolamento, da ema• 5. I requisiti economico-finanziari sono nare entro un anno dalla data di entrata provati sulla base: in vigore della presente legge, ai sensi del• l'articolo 17, comma 2, della legge 23 ago• a) dei bilanci o della documentazione sto 1988, n. 400, su proposta del Ministro contabile relativi agli ultimi cinque eser• dei lavori pubblici, di concerto con il Mini• cizi; stro dell'industria, del commercio e del• b) delle referenze bancarie ovvero l'artigianato e con il Ministro per i beni dell'accesso documentato al credito ovvero Mercoledì 1° marzo 1995 - 82 - Commissione VIII della disponibilità di fidejussione ovvero di attraverso le sue articolazioni regionali, altre garanzie; nonché le modalità per l'eventuale verifica annuale della qualificazione relativamente c) di ogni altro elemento utile. ai dati di cui al comma 5, lettera a); 6. Il regolamento di cui al comma 2 de• f) l'articolazione dei requisiti di cui ai finisce in particolare: commi 4) e 5) del presente articolo e delle a) le modalità di costituzione, la com• relative misure in rapporto all'entità e alla posizione, i termini e le modalità di no• tipologia dei lavori, tenuto conto di quanto mina degli organi dell'ente pubblico di ac• disposto in attuazione dell'articolo 9, creditamento e qualificazione; l'organo de• commi 2 e 3; l'organico medio annuo va cisionale deve essere composto da rappre• documentato anche attraverso la certifica• sentanti delle amministrazioni interessate zione relativa alle coperture assicurative e dello Stato, anche ad ordinamento auto• previdenziali dei dipendenti con riferi• nomo, della conferenza permanente dei mento agli ultimi due anni; presidenti delle regioni e delle province g) la facoltà per le stazioni appal• autonome, delle organizzazioni nazionali tanti, graduata nel tempo ed in rapporto imprenditoriali di settore più rappresenta• all'entità ed alla tipologia dei lavori non• tive e degli organismi di rappresentanza ché agli oggetti dei contratti, di richiedere dei lavoratori interessati; il possesso della certificazione di cui al comma 3, lettera a), e il successivo obbligo, b) le modalità di organizzazione e di graduato nel tempo, unicamente per lavori funzionamento della struttura centrale e di particolari entità e tipologia; delle articolazioni regionali dell'ente pub• blico di accreditamento e qualificazione, h) i criteri per la determinazione collocati rispettivamente presso il Mini• delle tariffe applicabili all'attività di quali• stero dei lavori pubblici e presso ogni ficazione, compresa l'attività di certifica• Provveditorato regionale delle opere pub• zione dei sistemi di qualità; bliche; i) la durata dell'efficacia della quali• c) i requisiti soggettivi, organizzativi, ficazione non inferiore a due anni e non finanziari e tecnici che devono possedere superiore a tre; gli organismi di diritto privato di supporto l) le modalità dell'esercizio, da parte di cui al comma 3, fermo restando che essi dell'Ispettorato generale per l'Albo nazio• devono rispondere al requisito dell'indi• nale dei costruttori e per i contratti, di cui pendenza e sono soggetti alla vigilanza del• dell'articolo 6, comma 6, della legge 10 l'Autorità oltre che al controllo dell'ente febbraio 1962, n. 57, delle competenze già pubblico di accreditamento nonché le mo• attribuite al predetto ufficio e non sop• dalità ed i criteri di accreditamento degli presse ai sensi del presente articolo; stessi. Gli organismi accreditati al rilascio del certificato sul sistema di qualità, di cui m) la formazione di elenchi, su base al comma 3, lettera a), possono essere abi• regionale, dei soggetti che hanno conse• litati anche a svolgere l'attività di sup• guito la qualificazione di cui al comma 3; tali elenchi sono redatti e conservati porto; presso le articolazioni regionali dell'ente e) le modalità di accertamento dell'e• pubblico di accreditamento e qualifica• sistenza del sistema di qualità, o suoi ele• zione, che ne assicurano la pubblicità per menti, e dei requisiti, di cui al comma 3, il tramite dell'Osservatorio dei lavori pub• lettera b) da parte degli organismi di sup• blici di cui all'articolo 4. porto di cui alla lettera c) del presente comma; le modalità di attestazione della 7. Per espletamento dei compiti deri• qualificazione, da parte dell'ente pubblico vanti dall'attuazione del regolamento di di accreditamento e qualificazione, anche cui al comma 2, l'ente pubblico di accredi- Mercoledì 1° marzo 1995 - 83 - Commissione Vili tamento e qualificazione utilizzerà il per• nere l'iscrizione o la variazione di iscri• sonale in servizio presso gli organismi zione richiesta. pubblici di cui alla legge 10 febbraio 1962, 2. Le disposizioni di cui al decreto del n. 57, e gli ordinari stanziamenti di bilan• Presidente del Consiglio dei ministri 10 cio. gennaio 1991, n. 55, sono integrate con 8. Le imprese dei Paesi appartenenti decreto del Presidente del Consiglio dei alla Unione europea partecipano alle pro• ministri ai sensi dell'articolo 17, comma 2, cedure per l'affidamento di appalti di la• della legge 19 marzo 1990, n. 55, da ema• vori pubblici in base alla documentazione, narsi entro novanta giorni dalla data di prodotta secondo le normative vigenti nei entrata in vigore della presente legge, per rispettivi Paesi, del possesso di tutti i re• quanto riguarda i parametri e i coeffi• quisiti prescritti per la partecipazione cienti, differenziati per importo dei lavori, delle imprese italiane alle gare. dei requisiti economico-finanziari e tec• 9. Il decreto di cui all'articolo 3, stabili• nico-organizzativi che i concorrenti de• sce gli specifici requisiti economico-finan• vono possedere per la partecipazione alle ziari e tecnico-organizzativi che devono procedure di affidamento di lavori pub• possedere i concorrenti ad una conces• blici. In particolare il parametro riferito al sione di lavori pubblici che non intendano costo del personale dipendente, come pre• eseguire i lavori con la propria organizza• visto dall'articolo 5, comma 2, lettera b) e zione di impresa. Fino alla data di entrata dall'articolo 6, comma 5, del predetto de• in vigore del decreto i requisiti e le relative creto deve essere almeno pari al 15 per misure sono stabiliti dalle amministrazioni cento della cifra d'affari in lavori dell'ul• aggiudicatrici. timo triennio ed almeno il 50 per cento deve essere riferito al personale con quali• fica di operai -e impiegati. ART. 9. 3. Il Ministro dei lavori pubblici, con apposito decreto da emanarsi entro sei (Norme in materia mesi dalla data di entrata in vigore della di partecipazione alle gare). presente legge, sentito il comitato centrale per l'Albo nazionale dei costruttori, arti• 1. Fermo restando la facoltà dei sog• cola l'attuale sistema di categorie rideter• getti di cui all'articolo 10, comma 1, di minandolo in opere generali e in opere partecipare alle procedure di affidamento specializzate. Il predetto decreto reca inol• dei lavori pubblici di cui all'articolo 2, tre disposizioni in ordine ad un più stretto comma 1, con la qualificazione di cui al• riferimento tra iscrizione ad una categoria l'articolo 8, fino al 31 dicembre 1999 la e specifica capacità tecnico-operativa, da partecipazione alle predette procedure di individuarsi sulla base della idoneità tec• affidamento, è altresì ammessa secondo le nica, dell'attrezzatura tecnica, della mano• disposizioni della legge 10 febbraio 1962, dopera impiegata e della capacità finan• n. 57, e successive modificazioni e integra• ziaria ed imprenditoriale adeguandole ai zioni, e del decreto del Presidente del Con• criteri di cui al comma 2. Con lo stesso de• siglio dei ministri 10 gennaio 1991, n. 55, creto è istituita la categoria di restauro di come integrato dalle disposizioni di cui al beni mobili e superfici architettoniche de• comma 2 del presente articolo. Sino a tale corato di cui alla legge 1° giugno 1939, data è ammessa la partecipazione alla n. 1089. gara documentando in tal sede, in luogo 4. Per le iscrizioni di competenza del del possesso del certificato di iscrizione al• Comitato centrale dell'Albo nazionale dei l'Albo Nazionale dei Costruttori, l'avvenuta costruttori non è richiesto il parere con• presentazione della domanda di iscrizione sultivo del Comitato regionale. o di variazione di iscrizione medesima ed 5. Dalla data di entrata in vigore della il possesso dei requisiti necessari per otte• presente legge il concorrente è escluso Mercoledì 1° marzo 1995 - 84 - Commissione Vili dalle procedure di affidamento di appalti grave accertato con qualsiasi mezzo di o di concessioni di lavori pubblici qua• prova dalla stazione appaltante. lora: 6. La sentenza di condanna di cui al a) a carico dei soggetti dotati, al mo• comma 5 lettera b), pronunciata a carico mento di partecipazione alla gara, di po• di soggetti che, nei due anni precedenti la tere di rappresentanza o con incarico di condanna medesima, siano stati titolari di direttore tecnico sia in corso un procedi• poteri di rappresentanza di un'impresa, o mento, ovvero sia stato a loro carico ema• della qualifica di direttore tecnico di nato un provvedimento definitivo per l'ap• un'impresa per fatti connessi a tali poteri plicazione delle misure di prevenzione di o qualifica, determina per detta impresa il cui all'articolo 3 della legge 27 dicembre divieto di partecipazione a procedure di 1956, n. 1423, e successive modificazioni; affidamento di lavori pubblici per: b) siano state pronunciate a carico a) tre mesi dalla data della sentenza dei soggetti di cui alla lettera a), sentenze di primo grado; di condanna per taluno dei delitti contro la pubblica amministrazione e l'ordine b) tre mesi dalla data della sentenza pubblico previsti dagli articoli 314 primo di secondo grado; comma, 318 primo comma, 319, 319-ter, c) tre mesi dalla data della sentenza 320, 321, 323 secondo comma, 126 terzo definitiva. comma prima parte, e 416-bis del codice penale; 7. Per le sentenze di condanna di cui al comma 6, pronunciate nei due anni prece• c) i soggetti di cui alla lettera a) ab• denti la data di entrata in vigore della pre• biano reso false dichiarazioni in merito ai sente legge, i divieti di partecipazione di requisiti ed alle condizioni rilevanti per cui al comma 6 decorrono dalla data di concorrere all'appalto o alla concessione; entrata in vigore della legge medesima; in d) sia in stato di fallimento, di liqui• caso di più sentenze di primo grado, ov• dazione, di cessazione di attività o in qual• vero di secondo grado, ovvero definitive, siasi altra situazione equivalente secondo pronunciate, nei confronti della stessa per• la legislazione italiana o la legislazione sona o nei confronti di persone diverse fa• straniera, se trattasi di soggetto di altro centi capo alla stessa impresa, i divieti Stato, ovvero sia in corso una delle pre• sono fissati nella misura massima del dop• dette procedure; pio di quanto previsto al comma 6 lettere a), b) e c). e) sia recidivo nelle violazioni agli ob• 8. Le sentenze di condanna pronun• blighi concernenti le dichiarazioni e i con• ciate ai sensi degli articoli 444, comma 2, e seguenti adempimenti in materia di con• 442 del codice di procedura penale sono tributi sociali, imposte e tasse secondo la equiparate, ai fini del comma 6, a sentenze legislazione italiana o la legislazione dello di primo grado. Stato di residenza, ovvero abbia commesso 9. Ai fini della partecipazione alle pro• anche un'unica violazione di maggiore gra• cedure di affidamento degli appalti o delle vità. Costituisce violazione di maggiore concessioni di lavori pubblici i concorrenti gravità l'accertata omessa denuncia di la• presentano una dichiarazione giurata, ai voratori occupati, il mancato versamento sensi della legge 4 gennaio 1968, n. 15, e di contributi sociali in misura superiore al successive modificazioni, attestante il fatto 20 per cento dell'importo complessivo do• di non trovarsi nelle condizioni di cui al vuto; la mancata corresponsione di un im• commi 5 e 6. Il decreto di cui all'articolo porto superiore al 20 per cento delle tasse 3, stabilisce le modalità, i mezzi di prova o imposte dovute; ed i conseguenti effetti della verifica da f) nell'esercizio della propria attività parte della stazione appaltante della di• professionale, abbia commesso un errore chiarazione; fino alla data di entrata in vi- Mercoledì 1° marzo 1995 - 85 - Commissione Vili gore di detto decreto si applicano le dispo• prese individuali, anche artigiane, società sizioni previgenti. Nel caso di dichiara• commerciali, società cooperative di produ• zione mendaci relativamente alle condi• zione e lavoro; zioni di cui al comma 5 lettera b) e al d) le associazioni temporanee di con• comma 6, oltre alle sanzioni dell'articolo correnti, costituite dai soggetti di cui alle 26 della legge n. 15 del 1968, i concorrenti lettere a), b) e c)y i quali, prima della pre• sono puniti con l'esclusione perpetua dalle sentazione dell'offerta, abbiano conferito procedure di affidamento. mandato collettivo speciale con rappresen• 10. Con effetto dalla data di entrata in tanza ad uno di essi, qualificato capo• vigore della presente legge, è vietata, per gruppo per conto proprio e dei mandanti, l'affidamento dei lavori pubblici di cui al• il quale esprime l'offerta in nome e per l'articolo 2, comma 1, l'utilizzazione di conto proprio e dei mandanti, si applicano qualsiasi sistema di qualificazione, diverso al riguardo le disposizioni dell'articolo 13 da quelli di cui all'articolo 8, e 9, ovvero della presente legge; l'utilizzazione di albi speciali, di fiducia o e) i consorzi di concorrenti di cui al• comunque denominati. l'articolo 2602 e seguenti del codice civile, ILA decorrere dalla data di entrata in costituiti tra i soggetti di cui alle lettere a), vigore della presente legge sono abrogati b) e c) del presente comma, anche in l'articolo 20, comma 1, numeri 2 e 4 e l'ar• forma di società consortile ai sensi dell'ar• ticolo 21, comma 1, numero 2 della legge ticolo 2615-ter del codice civile; si appli• 10 febbraio 1962 n. 57, mentre restano cano al riguardo le disposizioni di cui al• ferme le disposizioni di cui alla legge 19 l'articolo 13 della presente legge. marzo 1990, n. 55, e successive modifica• zioni. f) i soggetti che abbiano stipulato il 12. A decorrere dal 1° gennaio 2000 è contratto di gruppo europeo di interesse abrogata la legge 10 febbraio 1962, n. 57 economico, ai sensi del decreto legislativo nonché il decreto del Presidente del Consi• 23 luglio 1991, n. 240; si applicano al ri• glio dei ministri 10 gennaio 1991 n. 55 e guardo le disposizioni dell'articolo 13 della successive modificazioni e integrazioni. presente legge. 2. Le associazioni temporanee di cui al ART. 10. comma 1, lettera d), i consorzi di cui al (Soggetti ammessi alle gare). comma 1, lettera e) ed i gruppi europei di interesse economico di cui al comma 1, 1. Sono ammessi a partecipare alle lettera f), possono essere strutturati: procedure di affidamento dei lavori pub• a) in forma orizzontale; blici di cui all'articolo 2, comma 1, i se• b) in forma verticale; guenti soggetti: c) in forma combinata, orizzontale e a) le imprese individuali, anche arti• verticale. giane, le società commerciali, le società cooperative; ART. 11. b) i consorzi fra società cooperative di produzione e lavoro costituiti a norma (Requisiti per la partecipazione dei consorzi della legge 25 giugno 1909, n. 422, e suc• alle gare). cessive modificazioni, e i consorzi tra im• 1. I requisiti di idoneità tecnico-orga• prese artigiane di cui alla legge 8 agosto nizzativa ed economico-finanziaria per 1985, n. 443; l'ammissione alle procedure di affida• c) i consorzi stabili di cui all'articolo mento dei lavori pubblici dei soggetti di

12 della presente legge costituiti, anche in cui all'articolo 10, comma 1, lettere b) e c)} forma di società consortile ai sensi dell'ar• devono essere posseduti e comprovati dagli ticolo 2615-ter del codice civile, tra im• stessi secondo quanto previsto dal decreto Mercoledì Io marzo 1995 - 86 - Commissione VIII del Presidente del Consiglio dei ministri 10 dute dalle imprese, a condizione che la gennaio 1991, n. 55, e dal regolamento di somma degli importi già posseduti da tutte cui all'articolo 8, salvo i requisiti relativi le consorziate sia almeno pari all'importo alla disponibilità delle attrezzature e dei della classifica immediatamente superiore. mezzi d'opera, nonché all'organico medio 4. Per l'iscrizione alla classifica 10 (illi• annuo, che sono computati cumulativa• mitata) sarà in ogni caso necessario che mente in capo al consorzio ancorché pos• almeno una tra le imprese consorziate già seduti dalle singole imprese consorziate . possegga tale iscrizione. A tali consorzi non si applicano le disposi• 5. L'iscrizione del consorzio stabile al• zioni di cui all'articolo 8 del decreto del l'Albo non fa venir meno né sospende l'ef• Presidente del Consiglio dei ministri 10 ficacia della contemporanea iscrizione gennaio 1991, n. 55, e successive modifica• delle singole imprese consorziate, ma il zioni e integrazioni. certificato di iscrizione di queste ultime 2. In deroga a quanto disposto al deve riportare la segnalazione di parteci• comma 1, per un periodo di cinque anni pazione al consorzio stabile, nonché l'indi• dalla data di costituzione del consorzio cazione dei nominativi di tutti gli altri sog• stabile, tutti i requisiti di idoneità tecnico- getti partecipanti al consorzio. organizzativi ed economico-finanziaria, 6. Il Regolamento stabilisce i criteri di nelle misure previste dalla normativa vi• attribuzione ai consorziati dei requisiti gente, sono computati sommando i requi• economico-finanziari e tecnico-organizza• siti comunque posseduti dalle l'imprese tivi maturati a favore del consorzio in caso consorziate e dal consorzio stesso. di scioglimento dello stesso, purché ciò av• venga non oltre sei anni dalla data di ART. 12. costituzione. 7. Lo scioglimento del consorzio non ha (Consorzi stabili). effetti nei confronti delle stazioni appal• tanti, per quanto riguarda la realizzazione 1. Si intendono per consorzi stabili dei lavori affidati prima dello sciogli• quelli, formati da non meno di tre soggetti mento. In caso di recesso o fallimento di di cui all'articolo 10, lettera a), che, con una delle imprese consorziate, il rapporto decisione assunta dai rispettivi organi deli• berativi, abbiano stabilito di operare in è risolto qualora il recesso o il fallimento modo congiunto nel settore dei lavori pub• di uno dei consorziati comporti il venir blici, per un periodo di tempo noif infe• meno del numero minimo richiesto per la riore a cinque anni, istituendo a tal fine costituzione del consorzio stabile. È in fa• una comune struttura di impresa. coltà della stazione appaltante proseguire 2. I consorzi stabili si iscrivono all'Albo nel rapporto consentendo, entro perento• nazionale dei costruttori a seguito di sem• rio termine, la partecipazione al consorzio plice verifica, da parte dei competenti or• stabile di un nuovo soggetto o soggetti gani, dell'effettiva detenzione da parte dei qualificati, nei confronti dei quali abbia singoli consorziati delle iscrizioni alle clas• espresso il proprio preventivo gradimento. sifiche A.N.C, per le quali il consorzio ri• 8. Il regolamento di cui all'articolo 8 chiede l'iscrizione, nonché dell'avvenuta detta le norme per l'applicazione del si• revisione delle stesse ai sensi degli articoli stema di qualificazione di cui al medesimo 17 e seguenti del decreto ministeriale 9 articolo 8 ai consorzi stabili ed ai soggetti marzo 1989, n. 172. consorziati. 3. Nel caso in cui più di un'impresa 9. Ai consorzi stabili si applicano, in consorziata detenga l'iscrizione per una quanto compatibili, le disposizioni di cui determinata categoria dell'A.N.C, il con• al capo II del titolo X del libro quinto del sorzio stabile è iscritto in tale categoria codice civile, nonché l'articolo 18 della per la classifica immediatamente supe• legge 19 marzo 1990, n. 55, e successive riore a quella più elevata tra quelle posse• modificazioni e integrazioni. Mercoledì 1° marzo 1995 - 87 - Commissione Vili

10. È vietato ai singoli partecipanti ai cui agli articoli 8 e 9, sempre che siano consorzi stabili costituire tra loro o con frazionabili, devono essere posseduti dal terzi consorzi e associazioni temporanee ai mandatario o capogruppo, che deve essere sensi dell'articolo 10, comma 1, lettere b), comunque costituito da un unico soggetto d), e) ed f), nonché più di un consorzio di cui all'articolo 10, lettere a), b) e c)} per stabile. i lavori della categoria o delle categorie 11. Tutti gli atti relativi ai consorzi di prevalenti e per il relativo importo; per i cui al comma 1, previsti all'articolo 4 della lavori scorporati ciascun mandante, ov• parte I della tariffa allegata al testo unico vero associazione orizzontale mandante, delle disposizioni concernenti l'imposta di deve possedere i requisiti previsti per l'im• registro, approvato con decreto del Presi• porto dei lavori della categoria che intende dente della Repubblica 26 aprile 1986, assumere e nella misura indicata per il n. 131, e successive modificazioni, sono concorrente singolo. soggetti alle imposte di registro, ipotecarie 3. L'offerta dei concorrenti associati o e catastali in misura fissa. Non è dovuta la dei consorziati di cui al comma 1 riuniti in tassa sulle concessioni governative posta a forma orizzontale, determina la loro re• carico delle società ai sensi dell'articolo 3, sponsabilità solidale nei confronti della commi 18 e 19, del decreto-legge 19 di• stazione appaltante. Nell'associazioni in cembre 1984, n. 853, convertito, con mo• forma verticale la responsabilità per gli as• dificazioni, dalla legge 17 febbraio 1985, suntori di lavori scorporabili è limitata al• n. 17, e successive modificazioni. l'esecuzione dei lavori di rispettiva compe• 12. Le plusvalenze derivanti da conferi• tenza, ferma restando la responsabilità so• menti di beni effettuati negli enti di cui al lidale del mandatario o del capogruppo. comma 1 per fusioni e cessioni di rami di Nelle associazioni in forma combinata, azienda non sono soggette alle imposte sui fermo restando quanto disposto per le as• redditi. sociazioni in forma verticale, la responsa• 13. I benefici di cui ai commi 11 e 12 si bilità dei raggruppamenti orizzontali in applicano per un periodo di cinque anni esse presenti è solidale per la parte dei la• dalla data di costituzione del consorzio vori di competenza di ciascun rappruppa- medesimo. mento orizzontale. 4. È fatto divieto ai concorrenti di par• tecipare alla gara in più di un'associazione ART. 13. temporanea o consorzio di cui all'articolo (Riunione di concorrenti). 10, comma 1, lettere d), e) ed f), ovvero di partecipare alla gara anche in forma sin• 1. La partecipazione alle procedure di gola qualora abbia partecipato alla gara affidamento delle associazioni temporanee medesima in associazione o consorzio. Per e dei consorzi di cui all'articolo 10, comma i consorzi di cui all'articolo 10, comma 1, 1, lettere d), e) ed f) è ammessa a condi• lettere b) e c), le stazioni appaltanti de• zione che il mandatario o il capogruppo, vono indicare, in sede di bando, se è fatto nonché gli altri partecipanti siano in pos• divieto ai consorzi medesimi di assegnare sesso dei requisiti di qualificazione, accer• l'esecuzione dei lavori aggiudicatisi a tati e attestati ai sensi dell'articolo 8 e 9, quelle imprese consorziate che abbiano per la quota percentuale indicata per cia• partecipato, in qualsiasi altra forma, alla scuno di essi dal decreto del Presidente del medesima gara, ovvero se detti consorzi Consiglio dei ministri 10 gennaio 1991, sono tenuti ad indicare, in sede di offerta, n. 55 e dal regolamento di cui al mede• per quali consorziati il consorzio concorre simo articolo 8, comma 2, che la stabilisce e a tali consorziati è fatto divieto di parte• in conformità a quanto previsto dal pre• cipare, in qualsiasi altra forma, alla mede• detto decreto 10 gennaio 1991, n. 55. sima gara. 2. Per le associazioni temporanee in 5. Sono vietati le associazioni in parte• forma verticale o combinata i requisiti di cipazione, le associazioni temporanee e i Mercoledì 1° marzo 1995 - 88 - Commissione VIII

consorzi di cui all'articolo 10 comma 1 let• solidale nei confronti della stazione appal• tere d) e) ed f) concomitanti o successivi tante. all'aggiudicazione della gara. 6. L'inosservanza dei divieti di cui al ART. 14. comma 5 comporta l'annullamento dell'af• fidamento o la nullità del contratto, non• (Programmazione dei lavori pubblici). ché l'esclusione dei concorrenti riuniti in associazione o consorzio concomitanti o 1. Le amministrazioni aggiudicatrici av• successivi dalle procedure di affidamento viano i cicli di realizzazione dei lavori relative ai medesimi lavori. pubblici di loro competenza con riferi• 7. Qualora nell'oggetto dell'appalto o mento ai propri obiettivi generali di carat• tere economico-finanziario, in coerenza della concessione rientrino, oltre ai lavori con i piani di sviluppo di cui al comma prevalenti, lavorazioni di notevole conte• 2. nuto tecnologico o di rilevante complessità 2. I piani di sviluppo devono essere re• tecnica, quali strutture, impianti, opere datti in coerenza con gli atti pianificatori speciali e restauro e manutenzione di beni di carattere urbanistico, ambientale, pae• mobili e superfici architettoniche decorate saggistico, economico-sociale, produttivo, di cui alla legge 1° giugno 1939, n. 1089, e energetico, previsti dalla normativa vi• qualora il valore di tali lavorazioni, con gente, salve le ipotesi eccezionali in cui ri• esclusione di quelle di importo inferiore al corrano i presupposti previsti dal comma 5 per cento dell'importo totale dei lavori, 4. superi il 25 per cento dell'importo totale 3. L'inclusione dei lavori pubblici nel dei lavori, ovvero qualora il valore di sin• piano di sviluppo di cui al comma 2 av• gole lavorazioni superi il 15 per cento di viene sulla base degli studi di identifica• detto importo totale, esse non possono es• zione dei bisogni, di cui all'articolo 16, sere affidate in subappalto e sono eseguite comma 1. In particolare le amministra• esclusivamente dal soggetto affidatario. In zioni aggiudicatrici individuano, con prio• tali casi, i soggetti che non siano in grado rità, i bisogni che possono essere soddi• di realizzare le predette lavorazioni sono sfatti tramite la realizzazione di lavori fi• tenuti a costituire, ai sensi del presente ar• nanziabili con capitali privati in quanto ticolo, associazioni temporanee di tipo ver• suscettibili di gestione economica. Il piano ticale o combinato. di sviluppo deve prevedere un ordine di priorità tra le categorie di lavori pubblici, 8. Ciascun associato o consorziato al• nonché un ulteriore ordine di priorità al• l'associazione o ai consorzi di cui all'arti• l'interno di ogni categoria. In ogni catego• colo 10 comma 1, lettera d), e) ed f), può ria sono comunque prioritari i lavori di eseguire lavori nei limiti dei requisiti di manutenzione, di recupero del patrimonio cui agli articoli 8 e 9 dallo stesso posse• pubblico esistente, di completamento dei duti. lavori pubblici già iniziati, nonché gli in• 9. I consorzi stabili, quelli tra società terventi per i quali ricorra la possibilità di cooperative di produzione e lavoro e quelli finanziamento con capitale privato mag• tra imprese artigiane di cui all'articolo 10, gioritario. comma 1, possono far eseguire i lavori alle 4. Le amministrazioni aggiudicatrici, imprese consorziate senza che ciò costitui• nel dare attuazione ai lavori pubblici pre• sca subappalto. Ai fini della esecuzione dei visti dal piano di sviluppo, devono rispet• predetti lavori i soggetti facenti parte dei tare le priorità ivi indicate, salvi gli inter• consorzi tra cooperative di produzione e venti imposti da eventi imprevedibili o ca• lavoro e dei consorzi stabili devono essere lamitosi, nonché le modifiche dipendenti in possesso dei prescritti requisiti di quali• da sopravvenute disposizioni di legge o re• ficazione di cui agli articoli 8 e 9, e sono, golamentari ovvero da altri atti ammini• comunque, responsabili in via sussidiaria e strativi adottati a livello statale o regionale Mercoledì Io marzo 1995 - 89 - Commissione Vili

Il finanziamento pubblico parziale di la• con riferimento all'intero lavoro sia stata vori suscettibili di gestione economica è elaborata la progettazione definitiva, e subordinato alla impossibilità di realiz• siano state quantificate le risorse finanzia• zarli esclusivamente con capitali privati. rie necessarie; in ogni caso il coordinatore 5. Le amministrazioni aggiudicatrici, unico è tenuto a certificare la funzionalità sulla base degli indirizzi del piano di svi• e fattibilità di ciascun lotto. luppo di cui al comma 2, redigono il pro• 9. Fatti salvi i casi di cui al comma 4, le gramma triennale dei lavori pubblici. L'in• amministrazioni aggiudicatrici inseriscono clusione del lavoro pubblico in detto pro• nel programma operativo annuale, i lavori gramma è subordinata alla previa acquisi• pubblici ricompresi nel programma trien• zione della progettazione preliminare, re• nale rispettando l'ordine di priorità ivi datta ai sensi dell'articolo 16, salvo che per stabilito. i lavori di manutenzione, per i quali è suf• 10. I lavori pubblici non ricompresi nel ficiente l'indicazione degli interventi ac• programma operativo annuale o non rica• compagnata dalla stima sommaria dei co• denti nelle ipotesi di cui al comma 4, non sti. Nel programma triennale sono ricom• possono ricevere alcuna forma di finanzia• presi i lavori pubblici da realizzarsi con il mento da parte di pubbliche amministra• maggioritario apporto di capitali privati e zioni. sono indicati i beni immobili pubblici che, 11. Il programma operativo annuale al fine di quanto previsto all'articolo 19, degli enti locali deve essere conforme agli comma 10, possono essere oggetto di di• strumenti urbanistici. Qualora sopravven• retta alienazione anche del solo diritto di gano motivate ragioni di pubblico inte• superficie previo esperimento di una gara; resse si applicano le disposizioni dell'arti• tali beni sono classificati e valutati e ne colo 81 del decreto del Presidente della viene acquisita la documentazione cata• República 24 luglio 1977, n. 616, dell'arti• stale e ipotecaria. colo 1, commi 4 e 5 della legge 3 gennaio 6. Il programma triennale è soggetto ad 1978, n. 1, e dall'articolo 27, comma 5, una verifica finanziaria annuale per l'indi• della legge 8 giugno 1990, n. 142. viduazione dei lavori pubblici da attuare 12. L'approvazione della progettazione nel corso dell'esercizio. Sulla base di detta definitiva di cui all'articolo 16 da parte di verifica le amministrazioni aggiudicatrici una amministrazione aggiudicatrice equi• redigono il programma operativo annuale vale a dichiarazione di pubblica utilità, in- che deve contenere l'indicazione dei mezzi differeribilità ed urgenza dei lavori, ai finanziari stanziati sullo stato di previ• sensi dell'articolo 1 della legge 3 gennaio sione o sul proprio bilancio, ovvero di• 1978, n. 1. sponibili in base a contributi o risorse 13. Le amministrazioni aggiudicatrici dello Stato, delle regioni e delle province devono garantire la pubblicità del conte• autonome di Trento e di Bolzano o di altri nuto del programma operativo annuale enti pubblici già stanziati nei rispettivi nonché la partecipazione di altri soggetti stati di previsione o bilanci, nonché acqui• pubblici o privati al procedimento di pre• sibili ai sensi dell'articolo 3 del decreto- disposizione del medesimo programma, legge 31 ottobre 1990, n. 310, convertito secondo forme e modalità disciplinate dal con modificazioni dalla legge 22 dicembre Regolamento, e dalle leggi regionali. 1990, n. 403 e successive modificazioni. 14. Il coordinatore unico deve trasmet• 7. L'inclusione di un lavoro nel pro• tere il programma triennale e quello ope• gramma operativo annuale è subordinata rativo annuale all'Osservatorio dei lavori alla previa approvazione della progetta• pubblici, che provvede a darne pubblicità zione definitiva, redatta ai sensi dell'arti• ai sensi dell'articolo 4. colo 16. 15. L'affidamento di un lavoro pubblico 8. Un lavoro pubblico può essere inse• è comunque subordinato all'accertamento rito nel programma operativo annuale li• della permanenza della copertura finan• mitatamente ad uno o più lotti, purché ziaria, certificata dal coordinatore unico. Mercoledì 1° marzo 1995 - 90 - Commissione Vili

16. Per le attività di individuazione dei soddisfare, i limiti economici, le regole e le beni di cui al comma 5 le amministrazioni norme tecniche da rispettare devono es• aggiudicatrici possono avvalersi della con• sere riportati a cura del Coordinatore sulenza di società ed esperti, scelti al sensi unico in un documento preliminare all'av• della direttiva n. 92/50/CEE del Consiglio, vio delle fasi di progettazione. Le prescri• del 18 giugno 1992. zioni relative agli elaborati descrittivi e grafici contenute nei successivi commi 3, 5 e 6 sono di norma necessari per ritenere i ART. 15. progetti adeguatamente sviluppati. Il coor• (Competenze dei consigli comunali dinatore unico qualora, in rapporto alla e provinciali). specifica tipologia ed alla dimensione dei lavori da progettare, ritenga le prescrizioni 1. Al comma 2, lettera b), dell'articolo di cui ai commi 5 e 6 insufficienti o ecces• 32 della legge 8 giugno 1990, n. 142, le pa• sive provvede ad integrarle ovvero a modi• role: « i piani finanziari ed i programmi » ficarle. sono sostituite dalle seguenti: « i piani fi• 3. Il progetto preliminare definisce il nanziari, i programmi ed i progetti preli• quadro delle esigenze da soddisfare e delle minari ». In sede di approvazione dei pro• specifiche prestazioni e consiste: in una getti preliminari è applicabile l'articolo 1, relazione illustrativa dei lavori da realiz• commi 4 e 5, della legge 3 gennaio 1978, zare comprendente le ragioni della scelta n. 1. della soluzione prospettata, anche in base alla valutazione delle eventuali diverse so• ART. 16. luzioni possibili, le verifiche della fattibi• (Contenuti degli studi lità, l'esame dei profili di impatto ambien• e della progettazione). tale, paesaggistico, storico, artistico e igie- nicosanitario e la correlazione con gli 1. Le amministrazioni aggiudicatrici re• strumenti urbanistici; nell'indicazione digono studi per l'identificazione e la qua- della localizzazione mediante adeguata tificazione dei propri bisogni nonché per cartografia; in schemi grafici per l'indivi• l'individuazione dei lavori pubblici stru• duazione delle caratteristiche spaziali, ti• mentali al loro soddisfacimento. Gli studi pologiche, funzionali e tecnologiche dei la• devono essere corredati dalla indicazione vori da realizzare; nella valutazione indi• sommaria delle caratteristiche funzionali, cativa della spesa da determinare sulla tecniche, gestionali ed economico-finanzia• base dei costi medi parametrici standar• rie dei lavori e dall'analisi dello stato di dizzati per analoghe tipologie di lavoro, fatto nelle sue componenti ambientali, so• qualora noti. cio-economiche e tecniche; devono altresì 4. Nel caso di lavori sul patrimonio valutare le possibili forme di finanzia• pubblico esistente, la progettazione preli• mento, anche privato. Tali studi costitui• minare deve essere corredata da un ade• scono il presupposto per l'inserimento di guato rilievo dello stato di fatto. un lavoro pubblico nel piano di sviluppo di 5. Il progetto definitivo sviluppa ed in• cui all'articolo 14 e per l'avvio della sua tegra il progetto preliminare e consiste: in progettazione. In sede di prima applica• una relazione descrittiva dei criteri utiliz• zione della presente legge, le amministra• zati per le scelte progettuali, nonché delle zioni aggiudicatrici, prima di effettuare caratteristiche dei materiali prescelti e nuovi studi, devono, procedere al censi• dell'inserimento dei lavori nel territorio e mento degli studi esistenti o in corso. altresì indicativa dei tempi necessari per la 2. La progettazione del singolo lavoro redazione del progetto esecutivo; nello stu• pubblico da parte delle stazioni appaltanti dio di impatto ambientale ove previsto; in si articola secondo tre livelli di successive disegni generali nelle opportune scale de• definizioni tecniche in preliminare, defini• scrittivi delle principali caratteristiche dei tiva ed esecutiva. Le esigenze funzionali da lavori, delle superfici e dei volumi da rea- Mercoledì Io marzo 1995 - 91 - Commissione Vili lizzare, compresi quelli per l'individua• attenzione, nel caso di interventi urbani, ai zione del tipo di fondazione; in una rela• problemi della accessibilità e della manu• zione geologica e geotecnica, idrologica e tenzione degli impianti e dei servizi a rete sismica, desunta da apposita campagna di esistenti. sondaggi sull'area interessata; nei calcoli 8. L'accesso per l'espletamento delle in• preliminari delle strutture e degli im• dagini e delle ricerche necessarie all'atti• pianti; in un disciplinare descrittivo degli vità di progettazione è autorizzato dal sin• elementi prestazionali, tecnici ed econo• daco del comune in cui i lavori sono loca• mici previsti in progetto, comprendente lizzati, ovvero dal prefetto in caso di lavori anche l'elenco dei prezzi unitari delle va• di competenza statale. rie lavorazioni; in un computo metrico 9. Prima di iniziare le procedure per estimativo redatto sulla base dei prezzi l'affidamento, le stazioni appaltanti de• unitari assunti. vono verificare la rispondenza degli elabo• 6. Il progetto esecutivo, redatto in con• rati progettuali al documento preliminare formità al progetto definitivo, consiste in di cui al comma 2 e la loro conformità alla una descrizione completa delle caratteri• normativa vigente. Tale verifica può essere stiche del territorio e dei lavori, in modo effettuata da organismi di controllo accre• tale che ogni elemento sia identificabile in ditati ai sensi delle norme europee della forma, tipologia, qualità, dimensione e serie UNI EN 45.000 e dagli uffici tecnici prezzo, che siano indicati i materiali da delle predette stazioni appaltanti. utilizzare, le tecnologie da adottare, gli in• 10. Le progettazioni definitiva ed ese• terventi di minimizzazione dell'impatto cutiva sono di norma affidate al medesimo ambientale e comunque tutte le lavora• soggetto, pubblico o privato, salvo che in zioni da effettuare, con la definizione di senso contrario sussistano particolari ra• un capitolato speciale di appalto prestazio• gioni, accertate dal coordinatore unico, nale e/o descrittivo. Il progetto esecutivo è anche in relazione ai criteri che possono redatto sulla base di complete indagini essere stabiliti dal Regolamento, e dalle geologiche e geotecniche, idrologiche e si• leggi regionali; in tal caso occorre l'accet• smiche, di rilievi altimetrici, di misura• tazione, da parte del nuovo prestatore di zioni e picchettazioni, di rilievi della rete servizi, dell'attività progettuale preceden• dei servizi del sottosuolo e comprende i di• temente svolta. L'affidamento può ricom• segni generali, di dettaglio e gli eventuali prendere entrambi i livelli di progetta• particolari costruttivi, redatti nelle più op• zione, fermo restando che l'avvio di quello portune scale, nonché i calcoli e gli elabo• esecutivo resta sospensivamente condizio• rati grafici esecutivi generali è di dettaglio nato alle determinazioni delle stazioni ap• delle strutture e degli impianti, i computi paltanti sulla progettazione definitiva. metrici dettagliati, l'elenco dei prezzi uni• ILA valere sugli stanziamenti iscritti tari e quant'altro necessario per l'imme• nei capitoli delle categorie X e XI del bi• diata costruzione e l'esatta determinazione lancio dello Stato, le amministrazioni dei tempi e dei costi relativi, nonché delle competenti destinano una quota comples• scelte che, senza incidere sui costi, sono ri• siva non superiore al 10 per cento del to• messe all'impresa affidataria nel rispetto tale degli stanziamenti stessi alle spese ne• delle previsioni prestazionali di progetto. Il cessarie alla stesura dei piani di sviluppo, progetto esecutivo deve altresì essere cor• dei piani triennali, dei programmi opera• redato, secondo quanto previsto dal Rego• tivi annuali ed a relativi progetti prelimi• lamento e dalle leggi regionali, da apposito nari, definitivi ed esecutivi, incluse inda• piano di manutenzione dei lavori e delle gini geologiche, geognostiche, valutazioni loro parti. di impatto ambientale od altre rilevazioni, 7. I progetti sono redatti in modo da e agli studi per il finanziamento dei pro• assicurare il coordinamento della esecu• getti, nonché all'aggiornamento ed adegua• zione dei lavori, tenendo conto del conte• mento alla normativa sopravvenuta dei sto in cui si inseriscono, con particolare progetti già esistenti, di cui sia riscontrato Mercoledì 1° marzo 1995 - 92 - Commissione Vili il perdurare dell'interesse pubblico alla gli uffici stabilendo, altresì, un quadro di realizzazione dei lavori. Analoghi criteri riferimento omogeneo per la successiva adottano per i propri bilanci le regioni, le definizione, in sede di contrattazione col• province autonome, qualora non vi ab• lettiva decentrata ai sensi del decreto legi• biano già provveduto, nonché i comuni e le slativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive province o loro consorzi. Per le opere fi• modificazioni, di incentivazioni economi• nanziate dal comuni, province e loro con• che, non superiore all'uno per cento del sorzi e dalle regioni attraverso il ricorso al valore totale dei lavori, al personale dipen• credito, l'istituto mutuante è autorizzato a dente delle amministrazioni stesse in rela• finanziare anche quote relative alle spese zione sia all'attività di progettazione, che di cui al presente articolo, sia pure antici• all'attività di supporto di cui all'articolo pate dall'ente mutuatario. 7; 12. Le regioni possono istituire, a ca• b) dagli uffici consortili di progetta• rico del proprio bilancio di previsione, un zione e direzione lavori che i comuni, i ri• fondo di rotazione per la programmazione spettivi consorzi e unioni, le comunità e la progettazione di lavori pubblici, cui montane e le unità sanitarie locali possono possono accedere gli enti locali territoriali costituire, con le modalità di cui agli arti• della regione medesima. Gli enti locali ter• coli 24, 25 e 26 della legge 8 giugno 1990, ritoriali possono accedere a tale fondo n. 142; qualora i lavori da progettare siano previ• c) dagli organismi di altre pubbliche sti da strumenti di pianificazione generali amministrazioni di cui le singole ammini• vigenti al momento della richiesta. Gli im• strazioni aggiudicatrici possono avvalersi porti corrisposti dal fondo, sulla base di per legge; criteri determinati dalle regioni, riaffiui- scono al fondo stesso mediante versa• d) da professionisti singoli, od asso• mento in entrata delle somme per la pro• ciati nelle forme di cui alle legge 23 no• gettazione relativa al singolo lavoro finan• vembre 1939, n. 1815, e successive modifi• ziato. cazioni; 13. Qualora nell'appalto siano com• e) da società di progettazione costi• prese fasi di progettazione, le stazioni ap• tuite nelle forme di cui ai capi V, VI e VII paltanti, nel determinare il prezzo a base del titolo V e al capo I del titolo VI del li• d'asta, specificano separatamente l'im• bro quinto del codice civile, che eseguono porto relativo alla progettazione. studi di fattibilità, ricerche, consulenze, progettazioni o direzioni dei lavori, valuta• zioni di congruità tecnico-economica o ART. 17. studi di impatto ambientale e alle quali (Prestazioni di servizi di progettazione non si applica il divieto previsto dall'arti• e di supporto al coordinatore unico). colo 2 della legge 23 novembre 1939, n. 1815; 1. Ferma restando la responsabilità f) da raggruppamenti temporanei co• delle strutture interne delle amministra• stituiti dai soggetti, di cui alle lettere d) ed zioni aggiudicatrici in relazione alle fina• e) ai quali si applicano le disposizioni di lità di cui all'articolo 14, comma 3, l'atti• cui all'articolo 13 per quanto compatibili. vità di progettazione preliminare, defini• tiva ed esecutiva costituisce un servizio 2. Per l'affidamento degli appalti di che può essere svolto: servizi di cui al comma 1 ai soggetti di cui a) dagli uffici tecnici delle stazioni al predetto comma 1, lettere d)> e) ed f), di appaltanti. Le amministrazioni aggiudica• importo pari o superiore a 200.000 ECU, trici, al fine di garantire il raggiungimento le stazioni appaltanti, escluso i concessio• degli obiettivi di efficienza e di efficacia di nari di lavori pubblici, sono tenute ad ap• cui all'articolo 1 della presente legge, prov• plicare la direttiva 92/50/CEE del Consi• vedono al riassetto del funzionamento de• glio, del 18 giugno 1992. Il presente arti- Mercoledì Io marzo 1995 - 93 - Commissione Vili colo costituisce organica attuazione nel• delle rispettive qualificazioni professionali. l'ordinamento italiano di detta direttiva, Deve inoltre essere indicata, sempre nel• ed in particolare delle norme di cui agli l'offerta, la persona fisica incaricata del• articoli 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, l'integrazione tra le varie prestazioni spe• 20, nonché della direttiva 93/38/CEE, per cialistiche. Resta ferma l'equiparazione quel che concerne i servizi ricompresi sancita dall'articolo 30, paragrafi 2 e 3, nella categoria 12 dell'Allegato IA della di• della citata direttiva 92/50/CEE, per i pro• rettiva 92/50/CEE e dell'allegato XVI A fessionisti iscritti nei registri professionali della direttiva 93/38/CEE. Agli stessi ap• degli Stati membri dell'Unione europea. palti si applicano tutte le ulteriori disposi• 7. I corrispettivi relativi alle attività di zioni che possono essere previste dal De• cui al comma 1 sono calcolati, ai fini della creto. determinazione dell'importo da porre a 3. Per l'affidamento degli appalti di base dell'affidamento, applicando le ali• servizi di cui al comma 1, ai soggetti di cui quote che il Ministro di grazia e giustizia, al predetto comma 1, lettere d)} e) ed f), di di concerto con il Ministro dei lavori pub• importo inferiore a 200.000 ECU, il Rego• blici, determina, con proprio decreto, en• lamento e leggi regionali, disciplinano le tro novanta giorni dalla data di entrata in modalità di aggiudicazione che le stazioni vigore della presente legge, ripartendo in appaltanti, escluso i concessionari di lavori tre aliquote percentuali la somma delle pubblici, devono rispettare, contempe• aliquote attualmente fissate, per i livelli di rando i princìpi generali della trasparenza progettazione, dalle tariffe in vigore e ag• e del buon andamento con l'esigenza di giornando le tabelle relative alle diverse garantire la proporzionalità tra le forme categorie dei lavori anche in relazione ai della procedura ed il corrispettivo dell'in• nuovi oneri finanziari assicurativi. Con lo carico. stesso decreto è determinata l'aliquota, 4. Quando la prestazione riguardi la non superiore al 2 per cento, per il paga• progettazione di lavori di particolare rile• mento dei corrispettivi per le attività di vanza sotto il profilo architettonico, am• supporto di cui all'articolo 7. bientale, storico-artistico e conservativo, 8. Fino all'emanazione del decreto mi• tecnologico, a prescindere dall'importo, le nisteriale di cui al comma 7, continuano stazioni appaltanti valutano in via priori• ad applicarsi le tariffe professionali in vi• taria la possibilità di esperire un concorso gore. Per la progettazione preliminare si di progettazione. applica l'aliquota fissata per il progetto di 5. In tutti gli appalti di servizi, di cui ai massima e per il preventivo sommario; per commi 2 e 3, l'affidatario non può avva• la progettazione definitiva si applica l'ali• lersi del subappalto, tutta eccezione, per le quota fissata per il progetto esecutivo; per attività relative alle indagini geologiche, la progettazione esecutiva si applicano le geotecniche, sismiche, a sondaggi, a rilievi, aliquote fissate per il preventivo particola• a misurazioni e picchettazioni, a consu• reggiato, per i particolari costruttivi e per i lenze specialistiche, nonché per la sola re• capitolati e i contratti. dazione grafica degli elaborati progettuali. 9 Ai corrispettivi relativi alle attività di Resta comunque impregiudicata la re• cui al comma 1 non si applica la disposi• sponsabilità diretta del prestatore princi• zione di cui all'articolo unico della legge 5 pale di servizi. maggio 1976, n. 340. 6. Indipendentemente dalla forma giu• 10. Gli affidatari di incarichi di proget• ridica del prestatore di servizi, l'attività di tazione, e quelli delle attività di supporto progettazione deve essere espletata da di cui all'articolo 7, non possono parteci• professionisti iscritti negli appositi albi pare agli appalti o alle concessioni di la• previsti dai vigenti ordinamenti professio• vori pubblici relativi ai lavori progettati o nali, personalmente responsabili e nomi• per i quali prestano la loro attività, non• nativamente indicati già in sede di presen• ché agli eventuali subappalti o cottimi; ai tazione dell'offerta, con la specificazione medesimi appalti, concessioni di lavori Mercoledì 1° marzo 1995 - 94 - Commissione VIII pubblici, subappalti e cottimi non può a) indicare nella denominazione so• partecipare un soggetto controllato, con• ciale la dicitura « società di progetta• trollante o collegato all'affidatario di inca• zione »; richi di progettazione e di supporto. Le si• b) disporre di uno o più direttori tec• tuazioni di controllo e di collegamento si nici, aventi titolo professionale di inge• determinano secondo quanto previsto dal• gnere o architetto, iscritto nei rispettivi l'articolo 2359 del codice civile. albi da almeno dieci anni, con funzioni di 11. Ai fini di cui al comma 10, costitui• collaborazione alla definizione degli indi• sce controllo e collegamento la sussistenza rizzi strategici della società, di collabora• di rapporti configurati come tali dall'arti• zione e controllo sulle prestazioni svolte colo 2359 del codice civile, ancorché tali dai tecnici incaricati della progettazione, rapporti intercorrano congiuntamente con in relazione alle quali controfirma gli ela• altri soggetti tramite società direttamente borati, nonché di gestione delle commesse o indirettamente controllate o tramite in• dal punto di vista funzionale e budgeta• testazione fiduciaria o mediante accordi rio; parasociali. Si ritiene esistente, salvo prova contraria, l'influenza notevole di cui all'ul• c) rispettare, qualora costituite ai timo comma dell'articolo 2359 del codice sensi del Capo I del titolo VI del Libro V civile quando ricorrano rapporti di carat• del Codice Civile, le disposizioni dell'arti• tere finanziario o organizzativo che deter• colo 22, comma 1 e dell'articolo 23, minino anche una sola delle seguenti atti• comma 1, del d.lgs. C.p.S. 14 dicembre vità: 1947, n. 1577; d) prescegliere, qualora costituite in a) la comunicazione degli utili o delle accomandita per azioni, ai sensi del Capo perdite; VI del titolo V del libro V del Codice Civile, b) il coordinamento della gestione gli accomandatari esclusivamente fra pro• dell'impresa con quella di altre imprese al fessionisti iscritti agli albi; fine di acquisire appalti di opere o di ser• e) essere in possesso degli eventuali vizi o al fine di limitare la concorrenza tra ulteriori requisiti tecnico-organizzativi sta• le imprese stesse; biliti dal Decreto, a partire dal novante• c) una distribuzione degli utili o delle simo giorno successivo alla data della sua perdite diversa, quanto ai soggetti o alla entrata in vigore. misura, da quella che sarebbe avvenuta in assenza dei rapporti stessi; 2. Ai fini della partecipazione alla gare per gli affidamenti delle prestazioni di ser• d) l'attribuzione di poteri maggiori vizi di cui all'articolo 17, commi 2 e 3, le rispetto a quelli derivanti dal numero società costituite dopo la data di entrata in delle azioni o delle quote possedute; vigore della presente legge, per un periodo e) l'attribuzione di poteri nella scelta di tre anni dalla loro costituzione, possono degli amministratori o dei dirigenti di im• documentare il possesso dei requisiti eco• prese a soggetti diversi da quelli legittimati nomico-finanziari e tecnico-organizzativi in base all'assetto proprietario. richiesti dal bando di gara sia con riferi• mento ai requisiti della società, sia con ri• ferimento ai requisiti dei direttori tecnici, ART. 18. i professionisti dipendenti della società a (Società di progettazione). tempo indeterminato e con qualifica di di• rigente e, per le società cooperative, i soci 1. Ai fini della partecipazione agli affi• della cooperativa; per le società costituite damenti di prestazioni di servizi di cui al• fino a tre anni prima dell'entrata in vigore l'articolo 1 7, commi 2 e 3, le società di della presente legge detta facoltà è eserci- progettazione di cui all'articolo 17, comma tabile per un periodo massimo di tre anni 1, lettera e), sono tenute a: da tale. Mercoledì 1° marzo 1995 - 95 - Commissione Vili

3. I requisiti tecnico-organizzativi ac• tazione definitiva, la progettazione esecu• quisiti, anche nella qualità di direttore tec• tiva e la esecuzione di lavori pubblici, o di nico, dai professionisti firmatari delle pro• pubblica utilità, e di lavori ad essi struttu• gettazioni affidatate, ai sensi della pre• ralmente e direttamente collegati, nonché sente legge, alle società di cui al comma 1, la loro gestione. La controprestazione a fa• non possono essere utilizzati dai predetti vore del concessionario consiste unica• professionisti ai fini della partecipazione mente nel diritto di gestire funzionalmente alle procedure di affidamento di presta• e di sfruttare economicamente tutti i la• zioni di servizi di cui all'articolo 17, vori realizzati. Qualora nella gestione commi 2 e 3. siano previsti prezzi o tariffe amministrati, o controllati, o predeterminati, il soggetto concedente assicura al concessionario il ART. 19. perseguimento dell'equilibrio economico (Sistemi di realizzazione finanziario degli investimenti e della con• dei lavori pubblici). nessa gestione in relazione alla qualità del servizio da prestare, anche mediante un 1. I lavori pubblici di cui alla presente prezzo che, comunque, non può superare legge possono essere realizzati esclusiva• il 50 per cento dell'importo totale dei la• mente mediante contratti d'appalto o con• vori e il cui pagamento avviene a collaudo cessione di lavori pubblici salvo quanto effettuato. previsto dall'articolo 25, comma 8. 6. La durata della concessione non può 2. I contratti di appalto sono contratti essere superiore a trenta anni. I presuppo• a titolo oneroso, conclusi in forma scritta sti e le condizioni di base che determinano tra un imprenditore ed una stazione ap• l'equilibrio economico-finanziario degli in• paltante aventi ad oggetto la sola esecu• vestimenti e della connessa gestione costi• zione, ai sensi dell'articolo 1655 del codice tuiscono parte integrante del contratto. Le civile, dei lavori appaltanti. variazioni apportate dall'amministrazione 3. Le stazioni appaltanti, qualora il aggiudicatrice a detti presupposti o condi• contratto di appalto riguardi lavori per i zioni di base, qualora determinino una quali sia prevalente la componente im• modifica dell'equilibrio del piano, compor• piantistica o tecnologica, o lavori di re• tano l'automatica revisione del piano stauro e manutenzione su beni mobili o stesso ed il concordamento delle condi• superfici architettoniche decorate di cui zioni per il riequilibrio economico- finan• alla legge 1° giugno 1939, n. 1089, di parti• ziario a favore del concessionario. colare complessità tecnica e conservativa, 7. Le amministrazioni aggiudicatrici previo provvedimento motivato, possono non possono affidare a soggetti pubblici o prevedere nel contratto come prestazioni di diritto privato l'espletamento delle fun• dell'aggiudicatario anche la progettazione zioni e delle attività di stazione appaltante esecutiva delle strutture, degli impianti e di lavori pubblici. dei particolari costruttivi. 8. I contratti di appalto di cui alla pre• 4. L'esecuzione da parte dell'impresa sente legge sono stipulati a corpo ai sensi avviene in ogni caso soltanto dopo che la delle disposizioni di cui all'articolo 326, stazione appaltante ha approvato il pro• comma 2, della legge 20 marzo 1865, getto esecutivo. L'esecuzione dei lavori può n. 2248, allegato F, ovvero a corpo e a mi• prescindere dall'awenuta redazione e ap• sura ai sensi dell'articolo 329 della citata provazione del progetto esecutivo qualora legge. La parte dei corrispettivi liquidabili si tratti di lavori di manutenzione o di a misura deve riguardare tutte le lavora• scavi archeologici. zioni per le quali risulti comunque oggetti• 5. Le concessioni di lavori pubblici vamente impossibile, in sede di progetta• sono contratti conclusi in forma scritta fra zione, l'acquisizione puntuale degli ele• un imprenditore ed una amministrazione menti di fatto indispensabili per la defini• aggiudicatrice, aventi ad oggetto la proget• zione di quantità, qualità e tipologie. Tali Mercoledì Io marzo 1995 - 96 - Commissione Vili lavorazioni devono essere indicate, nel condo quanto previsto dall'articolo 19, provvedimento di approvazione della pro• commi 8 e 9; gettazione, con l'indicazione della motiva• b) le procedure di pubblico incanto o zione di carattere tecnico nonché dell'im• licitazione privata, secondo la disciplina porto sommario del loro presunto valore e per esse previste, ponendo a base di gara della loro incidenza sul valore complessivo un progetto preliminare, corredato in tal dei lavori. caso dagli elaborati relativi alle indagini ed 9. È in facoltà delle stazioni appaltanti ai rilievi di cui all'articolo 16, comma 6; stipulare a misura, ai sensi dell'articolo l'offerta ha ad oggetto il progetto esecutivo 326, comma 3, della legge 20 marzo 1865, ed il prezzo; il contratto è stipulato esclu• n. 2248, allegato F, i contratti di appalto sivamente a corpo. relativi alla manutenzione, alle ristruttu• razioni, al recupero, ai restauri e agli scavi 2. Per l'affidamento dei contratti di ap• archeologici. palto di cui all'articolo 19, comma 3, non• 10. Il corripettivo per gli appalti, o il ché dei contratti di appalto di lavori di prezzo per le concessioni, può essere costi• manutenzione, ristrutturazione, recupero, tuito, secondo quanto previsto dal decreto, restauro e scavi archeologici, le stazioni anche dal trasferimento della proprietà o appaltanti applicano le procedure di pub• dalla costituzione di diritti reali parziari blico incanto, licitazione privata o tratta• su altri beni dell'amministrazione aggiudi• tiva privata, secondo la disciplina per esse catrice, che non assolvono più a funzioni previste, ponendo a base di gara un pro• essenziali di interesse pubblico, indicati getto definitivo, salvo quanto previsto al• nel piano triennale di cui all'articolo 14. Il l'articolo 25 comma 2; l'offerta ha ad og• trasferimento di tali beni e la costituzione getto le eventuali varianti al progetto defi• di tali diritti sono disciplinati da apposita nitivo ed il prezzo; il contratto è stipulato convenzione. a corpo o a corpo e a misura o esclusiva• 11. Nell'ipotesi che la migliore offerta mente a misura secondo quanto previsto risulti quella di un appaltatore o di un all'articolo 19, commi 8 e 9; l'impresa affi- concessionario il trasferimento in pro• dataria assume l'obbligo di redazione del prietà del bene individuato ai sensi del progetto esecutivo e di esecuzione dei la• comma 10 avviene una volta collaudati i vori. lavori; tuttavia l'amministrazione aggiudi• 3. Nei casi di cui al comma 1, lettera b) catrice può trasferire il possesso, l'uso o e comma 2, l'approvazione del progetto l'usufrutto del bene al soggetto realizza• esecutivo da parte della stazione appal• tore alla firma del contratto di appalto o tante non esonera l'impresa affidataria dal di concessione. suoi obblighi e responsabilità per l'attività progettuale svolta. Le varianti in corso d'o• pera per il manifestarsi di errori od omis• ART. 20. sioni progettuali sono a carico dell'impresa (Procedure di scelta del contraente). affidataria. 4. La procedura di cui al comma 1, let• 1. Per l'affidamento di contratti di ap• tera b) può essere impiegata soltanto, in palto di cui all'articolo 19, comma 2, le seguito a motivata decisione delle stazioni stazioni appaltanti applicano alternativa• appaltanti, per speciali lavori o per la rea• mente: lizzazione di opere complesse o ad elevata a) le procedure di pubblico incanto, componente tecnologica, la cui progetta• licitazione privata o trattativa privata, se• zione richieda il possesso di competenze condo la disciplina per esse previste, po• particolari o la scelta tra soluzioni tecni• nendo a base di gara un progetto esecu• che differenziate. tivo; l'offerta ha ad oggetto il prezzo, il 5. Per l'affidamento delle concessioni di contratto è stipulato a corpo, o a corpo e a cui all'articolo 19, comma 5, le ammini• misura, o esclusivamente a misura, se• strazioni aggiudicatrici applicano la proce- Mercoledì Io marzo 1995 - 97 - Commissione Vili dura del pubblico indicanto o della licita• gono d'interesse pubblico. Nei successivi zione privata, secondo la disciplina per due mesi procedono ad indire le gare per esse previste, ponendo a base di gara un l'affidamento. I partecipanti alla gara, progetto almeno preliminare corredato, salvo il promotore medesimo, versano una comunque, anche dagli elaborati relativi cauzione, mediante fidejussione bancaria o alle preliminari essenziali indagini geologi• assicurativa, fissata dal bando in misura che, geotecniche, idrologiche e sismiche; pari all'importo delle spese di cui al l'offerta ha ad oggetto gli elementi di cui comma 1. all'articolo 22, comma 3, lettera b), nonché 3. Il promotore della proposta in gara le eventuali proposte di varianti al pro• ha diritto di prelazione sull'affidamento getto posto a base di gara; i lavori po• della concessione alle stesse condizioni tranno avere inizio soltanto dopo l'appro• della migliore offerta, di cui all'articolo 22, vazione del progetto esecutivo da parte comma 3, lettera b), presentata in gara. dell'amministrazione aggiudicatrice. 4. In caso di mancato esercizio del di• 6. Per affidamento della concessione ritto di prelazione di cui al comma 3, il l'amministrazione aggiudicatrice potrà ri• soggetto promotore della proposta in gara chiedere, in sede di bando di gara, che ha diritto al pagamento, da parte dell'am• l'affidatario debba comunque essere costi• ministrazione aggiudicatrice, dell'importo tuito sotto forma di società di capitali, al di cui al comma 1, a titolo di rimborso fine della realizzazione e gestione dell'o• delle spese sostenute per la redazione pera. della proposta medesima e per la rinuncia ai diritti di ingegno. 5. In caso di esercizio del diritto di pre• ART. 21. lazione di cui al comma 3 il soggetto pro• (Promotore). motore deve versare al migliore offerente una somma pari al 50 per cento dell'im• 1. Entro il 30 giugno di ogni anno sog• porto di cui al comma 1, a titolo di rim• getti promotori possono presentare alle borso delle spese da questo sostenute per amministrazioni aggiudicatrici proposte, la partecipazione alla gara. conformi ai piani di sviluppo di cui all'ar• 6. Il decreto di cui all'articolo 3, ticolo 14 relative alla realizzione in con• comma 10, disciplina le forme di controllo cessione di cui all'articolo 19, comma 5, di che i soggetti promotori esercitano in tutte lavori pubblici o di pubblica utilità. Le le fasi di progettazione, realizzazione e ge• proposte sono costituite da uno studio di stione dell'opera qualora pur non essendo inquadramento territoriale e ambientale, concessionari, siano finanziatori dei lavori. da un progetto preliminare, nonché da un 7. Con decreto del Ministro del tesoro, piano economico-finanziario, con la speci• di concerto con il Ministro dei lavori pub• ficazione delle caratteristiche del servizio blici, i concessionari di lavori proposti dal e della gestione e con l'indicazione dei sog• promotore e/o i soggetti promotori pos• getti finanziatori e delle garanzie offerte. sono essere autorizzati ad emettere obbli• La proposta deve inoltre indicare l'im• gazioni, anche in deroga al limiti di cui al• porto delle spese sostenute per la reda• l'articolo 2410 codice civile. zione del progetto preliminare e degli 8. Possono presentare le proposte di studi tecnico-economici; detto importo è cui al comma 1 soggetti dotati di idonei re• comprensivo anche dei diritti di ingegno di quisiti tecnici, organizzativi, finanziari e cui all'articolo 2578 e seguenti del Codice gestionali, specificati dal Decreto, nonché i Civile. soggetti di cui all'articolo 10 eventual• 2. Entro il 30 ottobre di ogni anno le mente associati o consorziati con enti fi• amministazioni aggiudicatrici, valutata la nanziatori e con gestori di servizi. fattibilità delle proposte presentate ed esa• 9. Le amministrazioni aggiudicatrici, minatele anche comparativamente, prov• per le attività di cui al presente articolo, vedono ad individuare quelle che riten• possono avvalersi della consulenza di so- Mercoledì Io marzo 1995 - 98 - Commissione Vili cietà ed esperti, particolarmente qualifi• previsto dal presente comma, e per quanto cati, mediante appalto di servizi da affi• compatibile si applica l'articolo 5 della darsi secondo quanto previsto dall'articolo legge 2 febbraio 1973 n. 14. 17, commi 2 e 3. 3. L'affidamento degli appalti di cui al• l'articolo 20, comma 1, lettera b) all'arti• colo 19, comma 3, nel caso l'offerta possa ART. 22. comprendere eventuali varianti al progetto (Criteri di aggiudicazione - Commissioni posto a base di gara, nonché delle conces• giudicatrici). sioni di cui all'articolo 19, comma 5, av• viene con il criterio dell'offerta economi• 1. L'aggudicazione degli appalti ai sensi camente più vantaggiosa, prendendo in dell'articolo 20, comma 1, lettera a) non• considerazione i seguenti elementi varia• ché dell'articolo 19, comma 3, nel caso bili in relazione al lavori da realizzare: l'offerta non possa comprendere eventuali varianti al progetto posto a base di gara, è a) nel caso di appalti: effettuata con il criterio del prezzo più 1) il prezzo; basso determinato alternativamente me• 2) il valore tecnico ed estetico dei la• diante: vori progettati; a) offerte a prezzi unitari, anche rife• 3) il tempo di esecuzione dei lavori; riti a sistemi o subsistemi di impianti 4) il costo di utilizzazione e di manu• tecnologici; tenzione; b) offerte di ribasso sull'elenco prezzi b) nel caso di concessioni: posto a base di gara qualora si tratti di 1) prezzo; manutenzione, restauri, ristrutturazione, recupero e scavi archeologici. 2) il valore tecnico ed estetico dei la• vori progettati; 2. L'offerta formulata a prezzi unitari 3) il tempo di esecuzione dei lavori; deve indicare un prezzo complessivo de• 4) il rendimento; terminato attraverso l'applicazione dei prezzi unitari a ciascuna voce della lista 5) l'impatto ambientale dei lavori e la delle lavorazioni e forniture definite e incidenza sul territorio; quantificate nei documenti di gara. Il 6) la durata della concessione; prezzo complessivo offerto è rappresen• 7) le modalità di gestione ed il livello tato dalla somma dei prodotti dei quanti• delle tariffe da praticare all'utenza. tativi per i prezzi indicati per ciascuna delle voci predette. Negli appalti, indipen• 4. Il capitolato speciale d'appalto e il dentemente dalle modalità di pagamento bando di gara devono indicare gli elementi dei corrispettivi, a misura, ovvero a corpo di cui al comma 3 con i punteggi norma• e a misura, ovvero a corpo, la lista deve ri• lizzati ad essi attribuiti, in rapporto alla comprendere, per le parti a misura, le rispettiva importanza. L'ordine di impor• quantità presunte di cui all'articolo 19, tanza degli elementi di giudizio deve es• comma 8, e, per le parti a corpo, l'impresa sere approvata dalla stazione appaltante può riquantificarle restando aleatoria• contestualmente al progetto posto a base mente a suo esclusivo onere o vantaggio le di gara. Nel caso di appalti all'elemento eventuali differenze di quantità delle lavo• prezzo dovrà essere attribuita una rile• razioni previste in progetto e gli oneri per vanza non inferiore al cinquanta per cento l'esecuzione delle predette lavorazioni, an• del totale. Il Decreto definisce le metodo• corché non espressamente dettagliati nel logie multiobiettivi, basate su procedi• progetto stesso; sono escluse da tali oneri menti di interpolazione lineare, attraverso o vantaggi le futtispecie di cui all'articolo le quali individuare l'offerta economica• 26, comma 7, e i conseguenti oneri diretti mente più vantaggiosa con un unico para• e indiretti. Per quanto non espressamente metro numerico finale. Mercoledì 1° marzo 1995 - 99 - Commissione Vili

5. Nei casi di aggiudicazione di lavori di bandi siano pubblicati entro tre anni dalla importo pari o superiori a 5 milioni di data di entrata in vigore della presente ECU, con il criterio del prezzo più basso, legge, la stazione appaltante procede all'e• di cui al comma 1 del presente articolo, la sclusione automatica dalla gara delle of• stazione appaltante deve valutare l'anoma• ferte che presentano, rispetto alla media lia delle offerte di cui all'articolo 30 della aritmetica dei ribassi di tutte le offerte direttiva 93/37/CEE del Consiglio del 14 ammesse, un ribasso superiore di oltre un giugno 1993, relativamente a tutte le of• quinto della predetta media. La procedura ferte che presentano, rispetto alla media di esclusione automatica non e esercitabile aritmetica dei ribassi di tutte le offerte qualora il numero delle offerte valide ri• ammesse, un ribasso superiore di oltre un sulti inferiore a quindici; in tal caso si ap• quinto della predetta media. Qualora si plicano le disposizioni del comma 5 per proceda con il sistema dell'offerta a prezzi quanto compatibile. Per lavori di restauro unitari il ribasso percentuale delle singole di beni mobili e superficie architettoniche offerte viene determinato attraverso il decorate di cui alla legge 1 giugno 1939 rapporto tra l'importo complessivo offerto n. 1089 la procedura di esclusione si attua ed il prezzo a base di gara. A fine di valu• in presenza di un numero di offerte valide tare l'anomalia la stazione appaltante può uguale o superiore a cinque. prendere in considerazione esclusivamente 7. Qualora l'affidamento dei lavori av• giustificazioni fondate sull'economicità del venga ai sensi del comma 3, la valutazione procedimento di costruzione o delle solu• è effettuata da una commissione giudica• zioni tecniche adottate o sulle condizioni trice secondo le norme stabilite dai succes• particolarmente favorevoli di cui gode l'of• sivi commi, dal Regolamento e dalle leggi ferente, con esclusione, comunque, di giu• regionali. stificazioni relativamente a tutti quegli ele• 8. La commissione giudicatrice è com• menti i cui valori minimi sono stabiliti da posta da un numero dispari di componenti disposizioni legislative, regolamentari o non superiore a cinque, esperti nella spe• amministrative, ovvero i cui valori sono ri- cifica materia cui si riferiscono i lavori. La levabili da dati ufficiali. Le offerte devono commissione è presieduta da un dirigente essere corredate, fin dalla loro presenta• della stazione appaltante. I commissari zione, da giustificazioni relativamente alle non devono aver svolto né possono svol• voci di prezzo più significative, indivi• gere alcuna altra funzione od incarico tec• duate, nel bando di gara o nella lettera di nico od amministrativo relativamente ai invito, dalla stazione appaltante, che con• lavori oggetto della procedura, e non pos• corrono a formare un importo non infe• sono far parte di organismi che abbiano riore al 75 per cento dell'importo posto a funzioni di vigilanza o di controllo rispetto base di gara. Qualora l'aggiudicazione av• ai lavori medesimi. Coloro che hanno rive• venga ad una offerta che presenta un ri• stito cariche di pubblico ammininistratore basso superiore alla media aritmetica dei non possono essere nominati, per un qua• ribassi di tutte le offerte ammesse aumen• driennio commissari relativamente ad ap• tato di oltre un quinto della predetta me• palti o concessioni affidati dalle ammini• dia, l'aggiudicatario non ha diritto all'anti• strazioni presso le quali hanno prestato cipazione di cui all'articolo 27, comma 1, e servizio. Non possono essere nominati l'importo della garanzia di cui all'articolo commissari coloro i quali abbiano già ri• 31, comma 1, è incrementato del 50 per coperto tale incarico relativamente ad ap• cento, Le disposizioni del presente comma palti o concessioni affidati nel medesimo si applicano anche ai lavori di cui al territorio provinciale ove è affidato l'ap• comma 6 i cui bandi siano pubblicati de• palto o la concessione cui l'incarico fa rife• corsi tre anni dalla data di entrata in vi• rimento, se non decorsi tre anni dalla data gore della presente legge. della precedente nomina. Sono esclusi da 6. Per appalti di lavori pubblici di im• successivi incarichi coloro che, in qualità porto inferiore a 5 milioni di ECU, i cui di membri di commissioni giudicatrici, ab- Mercoledì 1° marzo 1995 - 100 - Commissione VIII biano concorso, con dolo o colpa grave ac• trattativa privata, prima della comunica• certata in sede giurisdizionale, all'approva• zione ufficiale da parte della stazione ap• zione di atti dichiarati conseguentemente paltante dei candidati da invitare ovvero illegittimi. del soggetto individuato per l'affidamento 9. I commissari sono scelti mediante a trattativa privata. sorteggio tra gli appartenenti alle seguenti categorie: 2. L'inosservanza del divieto di cui al presente articolo comporta per i pubblici a) professionisti con almeno dieci ufficiali e per gli incaricati di pubblici ser• anni di iscrizione nei rispettivi albi profes• vizi l'applicazione dell'articolo 326 del co• sionali, scelti nell'ambito di rose di candi• dice penale. dati proposte dagli ordini professionali; b) professori universitari di ruolo, scelti nell'ambito di rose di candidati pro• ART. 24. poste dalle facoltà di appartenenza; (Licitazione privata). c) funzionari tecnici delle ammini• strazioni appaltanti, scelti nell'ambito di 1. Alle licitazioni private per l'affida• rose di candidati proposte dalle ammini• mento di lavori pubblici di qualsiasi im• strazioni medesime. porto sono invitati tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta e che siano in pos• 10. La nomina dei commissari e la co• sesso dei requisiti di qualificazione previsti stituzione della commissione devono avve• dal bando. nire dopo la scadenza del termine fissato ai concorrenti per la presentazione delle offerte. ART. 25. 11. Le spese relative alla commissione sono inserite nel quadro economico del (Trattativa privata). progetto tra le somme a disposizione del• l'amministrazione. 1. L'affidamento a trattativa privata è ammesso per i soli appalti di lavori pub• blici esclusivamente nei seguenti casi: a) lavori di importo complessivo non ART. 23. superiore a 150 mila ECU, nel rispetto (Accesso alle informazioni). delle norme sulla contabilità generale dello Stato e, in particolare, dell'articolo 1. Nell'ambito delle procedure di affi• 41 del regio decreto 23 maggio 1924, damento degli appalti o delle concessioni n. 827; di cui alla presente legge è fatto tassativo b) lavori di importo superiore a 150 divieto alle stazioni appaltanti, anche in mila ECU, nel caso di ripristino di opere deroga alla normativa vigente in materia già esistenti e funzionanti, danneggiate e di procedimento amministrativo, di comu• rese inutilizzabili da eventi imprevedibili nicare a terzi o di rendere in qualsiasi al• di natura calamitosa, qualora motivi di tro modo noto: imperiosa urgenza rendano incompatibili i a) l'elenco dei soggetti che hanno termini imposti dalle altre procedure di presentato offerte nel caso di pubblici in• affidamento degli appalti. canti, prima della scadenza del termine c) gli appalti di importo complessivo per la presentazione delle medesime; non superiore a 300.000 ECU, IVA esclusa, b) l'elenco dei soggetti che hanno per i lavori, di restauro e manutenzione di fatto richiesta di invito o che hanno segna• beni mobili e superfìcie architettoniche lato il loro interesse nei casi di licitazione decorate di cui alla Legge 1 giugno 1939, privata, o di gara informale che precede la n. 1089. Mercoledì Io marzo 1995 - 101 - Commissione Vili

2. Nei casi di cui al comma 1 può es• ART. 26. sere derogato il disposto di cui all'articolo (Varianti in corso d'opera). 20 relativo ai livelli di progettazione da porre a base di gara. Nel contratto devono 1. Le varianti in corso d'opera possono essere stabiliti termini di esecuzione con• essere ammesse, sentito il progettista, grui rispetto ai motivi che hanno legitti• esclusivamente, salvo quanto previsto al mato il ricorso alla trattativa privata. comma 2, qualora ricorra uno dei seguenti 3. Gli affidamenti di appalti mediante motivi: trattativa privata sono motivati e comuni• a) per esigenze derivanti da sopravve• cati all'autorità dal coordinatore unico e i nute disposizioni di legge o regolamentari; relativi atti sono posti in libera visione di b) per cause di forza maggiore; chiunque lo richieda. c) per il manifestarsi di errori od 4. I soggetti ai quali sono affidati gli ap• omissioni del progetto esecutivo che pre• palti a trattativa privata devono possedere giudicano in tutto o in parte la realizza• i requisiti per l'affidamento, mediante zione dei lavori, ovvero la loro utilizza• pubblico incanto o licitazione privata, di zione. In tale caso il direttore dei lavori è appalti di uguale importo. tenuto a dare tempestiva comunicazione al 5. Nessun lavoro può essere artificiosa• coordinatore unico che ne dà immediata mente diviso in più affidamenti al fine del• notizia all'autorità. l'applicazione del presente articolo. 6. L'affidamento di appalti a trattativa 2. Sono inoltre ammesse varianti in privata, ai sensi del comma 1, avviene me• corso d'opera che non comportino au• diante gara informale alla quale devono menti di spesa e che abbiano le seguenti essere invitati almeno quindici concor• caratteristiche: renti, se sussistono in tale numero soggetti a) rispettino, entro un ambito di va• qualificati ai sensi della presente legge per riabilità del cinque per cento, le dimen• i lavori oggetto dell'appalto. sioni geometriche fondamentali quali in• 7. Le stazioni appaltanti possono dero• gombri, altezze, lunghezze; gare alla disposizione di cui al comma 6 b) rispettino l'aspetto estetico stabi• soltanto nelle ipotesi di imperiosa urgenza lito dal progetto e in particolare il mate• di cui al comma 1, lettera b), qualora il riale sulla superficie visibile dell'opera; coordinatore unico, con atto motivato, ac• c) rispettino i risultati tecnici e pre• certi l'assoluta impossibilità di effettuare stazionali previsti in progetto nei loro mol• perfino la gara informale. teplici aspetti e, in particolare, le prescri• 8. I lavori in economia sono ammessi zioni statiche, i coefficienti di sicurezza fino all'importo di 300.000 mila ECU; l'e• stabiliti dalla vigente legislazione ed i mar• secuzione deve avvenire a mezzo di cot• gini rispetto alle tensioni ammissibili non• timo previo esperimento di gara ufficiosa ché assolvano i compiti funzionali; da effettuarsi con le procedure prescritte d) non riducano la durabilità dei per la licitazione privata; per motivi di lavori; comprovata urgenza e, comunque, per la• e) non incidano in modo peggiorativo vori in economia di importo inferiore a sulla prevista manutenzione dei lavori; 30.000 ECU, è ammesso il ricorso al cot• f) prevedano l'impiego di materiali, timo fiduciario. componenti e tecnologie non noti al mo• 9. Qualora un lotto funzionale apparte• mento dell'affidamento dei lavori, che pos• nente ad un lavoro sia stato affidato a sono determinare, a parità di costo dei trattativa privata, non può essere asse• materiali stessi, significativi miglioramenti gnato con tale procedura altro lotto da ap• nella qualità dell'opera o di sue parti e paltare in tempi successivi e appartenente sempre che non alterino l'impostazione al medesimo lavoro. progettuale. Mercoledì 1° marzo 1995 - 102 - Commissione Vili

3. Qualsiasi siano le modalità previste economici prestabiliti e risultanti da prova in contratto per il pagamento del corri• scritta, la violazione delle comuni norme spettivo, a misura, o a misura e corpo, o di diligenza nella predisposizione degli ela• soltanto a corpo, l'importo delle varianti è borati progettuali. computato sempre a misura applicando, alle quantità delle lavorazioni da eseguire in più o in meno rispetto a quelle previste ART. 27. in contratto, i prezzi unitari di cui all'e• (Disciplina economica dell'esecuzione lenco prezzi allegato al predetto contratto dei lavori pubblici). o determinati ai sensi dell'articolo 21 del regio decreto 25 maggio 1895, n. 350. 1. Le stazioni appaltanti concedono ed 4. I progettisti esterni sono responsabili erogano all'appaltatore, entro quindici per i danni subiti dalle amministrazioni giorni dalla data di effettivo inizio dei la• aggiudicatrici in conseguenza di errori od vori, un'anticipazione sull'importo contrat• omissioni della progettazione. La respon• tuale per un valore pari al 10 per cento sabilità si estende anche ai costi di ripro• dell'importo stesso, che è gradualmente gettazione ed ai maggiori oneri che le pre• recuperata in corso d'opera ai sensi del• dette amministrazioni devono sopportare l'articolo 12 del Regio Decreto 18 novem• in relazione all'esecuzione delle varianti, bre 1923, n. 2240. Sul relativo importo, in ferma restando in ogni caso Pesperibilità caso di mancata erogazione, decorrono gli di ulteriori azioni risarcitorie. interessi di mora previsti dal Capitolato Generale. 5. Ove le varianti di cui al comma 1 nel 2. L'articolo 33 della legge 28 febbraio loro complesso eccedano il quinto dell'im• 1986, n. 41, è abrogato. porto originario del contratto, l'ammini• 3. Per i lavori pubblici affidati dalle strazione aggiudicatrice procede alla riso• stazioni appaltanti non è ammesso proce• luzione del contratto e ad una nuova ag• dere alla revisione dei prezzi e non si ap• giudicazione; alla gara deve essere invitato plica il primo comma dell'articolo 1664 l'aggiudicatario iniziale. del codice civile. 6. Ove le varianti, nel loro complesso, 4. Per i lavori aventi durata superiore a eccedano il quinto dell'importo originario dodici mesi, a decorrere dal secondo anno del contratto per ragioni imputabili ad er• successivo alla data dell'offerta e con rori o omissioni di progettazione l'ordine esclusione dei lavori ultimati nel primo professionale di appartenenza del progetti• anno e dell'intera anticipazione eventual• sta è tenuto ad irrogare una sanzione non mente corrisposta, l'importo contrattuale inferiore alla sospensione dall'albo per un dei lavori ancora da eseguire è aggiornato periodo di almeno un anno. In tal caso i ogni anno in misura pari al 75 per cento professionisti responsabili sono comunque della variazione, accertata dall'ISTAT, del• esclusi dalla possibilità di divenire aggiudi• l'indice dei prezzi al consumo per le fami• catari di appalti di servizi affidati da sta• glie di operai ed impiegati verificatasi ri• zioni appaltanti per un periodo di tre spetto all'anno precedente. Non si dà anni. Qualora la progettazione sia stata luogo all'aggiornamento in relazione ai pe• eseguita da una società di progettazione, la riodi successivi al termine previsto dal causa di esclusione si estende anche alla contratto per l'ultimazione dei lavori ove il persona giuridica. ritardo sia dovuto a responsabilità dell'e• 7. Ai fini del presente articolo, si consi• secutore. derano errori o omissioni di progettazione 5. Le disposizioni di cui alla legge 21 la cattiva valutazione dello stato di fatto, febbraio 1991, n. 52, sono estese ai crediti la mancata od erronea identificazione verso le stazioni appaltanti derivanti da della normativa tecnica vincolante per la contratti di appalto di lavori pubblici, di progettazione del lavoro pubblico, il man• concessione di lavori pubblici e da con• cato rispetto dei requisiti funzionali ed tratti di progettazione e di supporto nel- Mercoledì 1° marzo 1995 - 103 - Commissione Vili l'ambito della realizzazione di lavori pub• b) il progettista incaricato ai sensi blici. dell'articolo 17, commi 2 e 3; 6. I progettisti, i prestatori di servizi, gli c) altri soggetti scelti con le proce• appaltatori ed i concessionari di lavori dure di cui all'articolo 17, commi 2 e 3. pubblici, per il ritardato adempimento dei loro obblighi contrattuali sono soggetti a 3. I tecnici incaricati di funzioni di di• penali la cui entità non può superare il rezione lavori rispondono personalmente dieci per cento dell'importo contrattuale. nei confronti della stazione appaltante di 7. Il direttore dei lavori e il coordina• eventuali manchevolezze, errori e ritardi tore unico assicurano, rispettivamente a nella propria attività e sono tenuti a stipu• termine di contratto e di legge, la tempe• lare apposita polizza assicurativa per re• stiva contabilizzazione dei lavori eseguiti e sponsabilità professionale. la corresponsione delle rate di acconto e di saldo dei corrispettivi spettanti all'ap• paltatore ed eventualmente al concessio• ART. 29. nario. Le rinunce alla corresponsione degli (Collaudi e vigilanza). interessi per ritardato pagamento sono va• lide esclusivamente se definite in fase di 1. Le operazioni di collaudo sono fina• collaudo finale o nell'ambito del tentativo lizzate ad accertare per i lavori eseguiti la di conciliazione delle controversie che il stabilità, la corretta funzionalità tecnica, coordinatore unico deve esperire ai sensi la conformità alle norme vigenti ed alle del successivo articolo 33, comma 1, se• specifiche tecniche contrattualmente pat• condo le modalità stabilite dal Regola• tuite, nonché l'esatta redazione della loro mento e dalle leggi regionali. contabilità ed il regolare espletamento dei 8. All'atto della approvazione del pro• connessi adempimenti amministrativi. getto definitivo e del relativo quadro eco• 2. Le operazioni di collaudo devono es• nomico d'intervento, l'amministrazione ag• sere avviate entro tre mesi dalla data di giudicatrice può impegnare le somme ne• ultimazione dei lavori attestata dal diret• cessarie ad acquisire la piena disponibilità tore dei lavori. Tale attestazione deve es• dell'area interessata dai lavori. sere contenuta in una relazione dettagliata che è trasmessa dal direttore dei lavori al coordinatore unico, entro dieci giorni dal• ART. 28. l'ultimazione, corredata dei certificati (Direzione dei lavori). delle prove eseguite in cantiere dall'appal• tatore, nonché delle tavole grafiche ripor• 1. Per gli appalti di lavori pubblici di tanti i lavori come eseguiti, redatte a cura cui alla presente legge, le stazioni appal• e spese dell'esecutore. tanti sono obbligate ad istituire, indicando 3. Le operazioni di collaudo devono le risorse specialistiche necessarie, un uffi• compiersi entro sei mesi dalla data del cio di direzione dei lavori, costituito da un loro avvio. Le amministrazioni aggiudica• direttore dei lavori inteso come persona fi• trici, in relazione alla natura tecnica dei sica ed eventualmente da assistenti. lavori oggetto del collaudo su motivata 2. Qualora le amministrazioni aggiudi• proposta del coordinatore unico, possono catrici non possano espletare, per carenza stabilire nel capitolato speciale d'appalto di organico accertata e certificata dal termini per il completamento delle opera• coordinatore unico, l'attività di direzione zioni stesse diversi che, comunque, non dei lavori, essa è affidata ai seguenti sog• possono superare i nove mesi dalla data di getti: avvio dalle operazioni di collaudo. a) tecnici di altre amministrazioni 4. Il termine di cui al comma 3 è so• pubbliche, previa apposita intesa o con• speso, qualora il collaudatore o la com• venzione di cui all'articolo 24 della legge 8 missione di collaudo contesti l'esistenza di giugno 1990, n. 142; errori di progettazione o di esecuzione, Mercoledì Io marzo 1995 - 104 - Commissione Vili per il periodo occorrente ad effettuare gli laudo al coordinatore unico, al direttore interventi correttivi necessari a garantire dei lavori, all'appaltatore ed al progettista; la stabilità dell'opera e la sua corretta l'appaltatore deve sottoscriverlo nel ter• funzionalità. mine perentorio di dieci giorni. All'atto 5. Il collaudo con esito positivo delle della firma quest'ultimo può aggiungere opere strutturali ne determina l'accetta• nel proprio interesse riserve, rispetto alle zione, con i conseguenti effetti di cui al• operazioni di collaudo, secondo le moda• l'articolo 1669 del codice civile. Il collaudo lità stabilite dal Capitolato Generale. Resta con esito positivo delle altre opere civili fermo che, se l'appaltatore non sottoscrive nonché della componente impiantistica i risultati del collaudo nel predetto ter• determina, laddove previsto dal contratto mine di dieci giorni, ovvero li sottoscrive d'appalto, l'avvio del periodo di garanzia. senza accompagnarli con riserve, le risul• Il trascorrere di quest'ultimo periodo, tanze dei collaudi medesimi si considerano senza contestazioni, determina l'accetta• definitivamente accettate. La pronuncia zione delle opere. L'accettazione è in ogni del collaudatore o commissione di col• caso subordinata all'accertamento dell'e• laudo sulle riserve dell'appaltatore è rego• satta redazione della contabilità e del re• lata dal Capitolato Generale. golare espletamento dei connessi adempi• 9. Per le operazioni di collaudo le am• menti amministrativi. ministrazioni aggiudicatrici nominano un 6. È obbligatorio il collaudo in corso tecnico, ovvero una commissione di tre d'opera nei seguenti casi: tecnici, di elevata e specifica qualificazione a) di risoluzione, rescissione o re• con riferimento al tipo di lavori, alla loro cesso dal contratto e, comunque, prima complessità e all'importo. Essi devono co• del subentro del nuovo appaltatore; munque essere stati iscritti, per almeno un decennio, negli albi professionali. La fun• b) di utilizzo parziale dell'opera; zione di collaudatore è in ogni caso incom• c) di necessità costruttiva individuata patibile con la qualifica di magistrato or• dal progettista; dinario, amministrativo o contabile ovvero di dipendente di una amministrazione ag• d) su richiesta dell'appaltatore, lad• giudicatrice. Se il numero dei collaudatori dove sia contrattualmente prevista una è plurimo, deve essere indicato il soggetto consegna a lotti funzionali, ai sensi dell'ar• responsabile del raccordo. ticolo 14, comma 8; 10. Il collaudatore o i componenti della e) in tutte le altre ipotesi previste dal commissione di collaudo non devono avere contratto d'appalto; svolto alcuna funzione nelle attività auto- f) nel caso di lavori di restauro e ma• rizzative, di controllo, di progettazione, di nutenzione di beni culturali di cui alla direzione, di vigilanza e di esecuzione dei legge 1 giugno 1939 n. 1089. lavori sottoposti al collaudo. Essi non de• vono avere avuto nell'ultimo triennio rap• 7. Nei casi di collaudo di cui al comma porti di lavoro o di consulenza con il sog• 6, lettere a), b) e d), da effettuarsi nel ri• getto che ha eseguito i lavori. Il collauda• spetto dei termini di cui al comma 3, l'e• tore o i componenti della commissione di sito positivo dello stesso comporta l'accet• collaudo non possono inoltre fare parte di tazione delle opere collaudate secondo le organismi che abbiano funzioni di vigi• modalità di cui al comma 5. Negli altri lanza o di controllo sul ciclo di realizza• casi contemplati dal medesimo comma 6, zione del lavoro pubblico. lettere c) ed e), il collaudo parziale non 11. Il pagamento della rata di saldo, di• produce gli effetti di accettazione delle sposto previa copertura assicurativa, non opere, e si procede secondo il regime ordi• costituisce presunzione di accettazione nario di cui al presente articolo. dell'opera, ai sensi dell'articolo 1666, 8. Il risultato del collaudo è trasmesso comma 2, del codice civile. Si applicano dal collaudatore o commissione di col• comunque i commi quarto e quinto del- Mercoledì 1° marzo 1995 - 105 - Commissione Vili l'articolo 5 della legge 10 dicembre 1981, per i lavori di qualsiasi importo, le proce• n. 741. dure, comprese quelle accelerate, i termini 12. L'appaltatore risponde delle diffor• e i contenuti degli inviti, delle comunica• mità, dei vizi, della rovina e dei difetti dei zioni e delle altre informazioni cui sono lavori eseguiti ai sensi degli articoli 1667, tenute le stazioni appaltanti; 1668 e 1669 del codice civile. f) prevedere che le stazioni appal• 13. I lavori relativi ad una concessione tanti, prima della stipula del contratto o di lavori pubblici devono essere sottoposti della concessione, anche nei casi in cui a collaudo a spese del concessionario. Il l'affidamento è avvenuto mediante tratta• collaudo deve verificare anche il rispetto tiva privata, provvedano, con le modalità del contenuto del contratto di concessione. di cui alle lettere b) e c) del presente A tal fine l'amministrazione aggiudicatrice, comma, alla pubblicazione dell'elenco de• anche in assenza di espresse previsioni gli invitati e dei partecipanti alla gara, del della convenzione, nomina uno o più col• vincitore o del prescelto, del sistema di af• laudatori di sua fiducia. L'esito positivo fidamento adottato, dell'importo di affida• del collaudo costituisce condizione per l'i• mento lavori, dei tempi di realizzazione nizio della gestione oggetto della conces• dei lavori, nonché del nominativo del di• sione; in caso di esito negativo della veri• rettore dei lavori designato. fica si applicano, nei confronti del conces• sionario, le disposizioni di cui al comma 4. 2. Le spese relative alla pubblicità de• Al collaudo di cui al presente comma si vono essere inserite nel quadro economico applicano, ove compatibili, le altre disposi• del progetto tra le somme a disposizione zioni del presente articolo. dell'amministrazione.

ART. 30. ART. 31. (Pubblicità). (Garanzie e coperture assicurative).

1. Il Decreto disciplina le forme di pub• 1. L'appaltatore ed il concessionario di blicità degli appalti e delle concessioni lavori pubblici, contestualmente alla sotto• sulla base delle seguenti norme regola• scrizione del contratto, sono obbligati a trici: costituire una garanzia fidejussoria del 10 a) per i lavori di importo pari o supe• per cento dell'importo contrattuale. La riore a 5 milioni di ECU, prevedere l'ob• mancata costituzione della garanzia deter• bligo dell'invio dei bandi e degli avvisi di mina la revoca dell'affidamento e l'aggiu• gara, nonché degli avvisi di aggiudicazione, dicazione al concorrente che segue nella all'ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle graduatoria. La garanzia copre gli oneri Comunità europee; conseguenti al mancato od inesatto adem• b) per i lavori di importo pari o supe• pimento del contratto e cessa di avere ef• riore a un milione di ECU, prevedere fetto solo alla data di accettazione dei la• forme unificate di pubblicità a livello na• vori di cui all'articolo 29, ovvero trascorsi zionale; tre mesi dalla data di ultimazione dei la• vori senza che la stazione appaltante abbia c) per i lavori di importo inferiore a provveduto all'avvio delle operazioni di un milione di ECU, prevedere forme di collaudo ovvero decorso il termine di cui pubblicità semplificate a livello regionale o all'articolo 29, comma 3. Nel caso di ga• provinciale; ranzie prestate mediante fidejussioni assi• d) prevedere l'indicazione obbligato• curative o bancarie, la cessazione degli ef• ria nei bandi e negli avvisi di gara del no• fetti opera automaticamente anche nei minativo del coordinatore unico; confronti dell'istituto emittente, indipen• e) disciplinare, conformemente alla dentemente dalla restituzione dei certifi• normativa comunitaria, in modo uniforme cati da parte della stazione appaltante. Il Mercoledì Io marzo 1995 - 106 - Commissione VIII

Decreto stabilisce le modalità di congrua di collaudo, di una polizza di responsabi• riduzione della garanzia in corso d'opera lità civile professionale a copertura dei dopo il completamento delle diverse lavo• danni derivanti da errori o ontissioni della razioni. L'appaltatore è tenuto a costituire, predetta progettazione. A tal fine il proget• contestualmente all'erogazione dell'antici• tista o i progettisti, contestualmente alla pazione prevista dall'articolo 27, comma 1, sottoscrizione del proprio contratto, de• una garanzia fidejussoria di pari importo, vono produrre una dichiarazione di pri• gradualmente diminuita in corso d'opera maria compagnia di assicurazione conte• in relazione all'avanzamento dei lavori. nente l'impegno a rilasciare la predetta 2. L'appaltatore ed il concessionario dei polizza di responsabilità civile professio• lavori sono altresì obbligati a stipulare una nale con specifico riferimento ai lavori polizza assicurativa che tenga indenni le progettati; tale polizza decorre dalla data stazioni appaltanti da tutti i rischi di ese• di sottoscrizione del contratto di appalto cuzione da qualsiasi causa determinati, dei lavori. La mancata presentazione da salvo quelli derivanti da errori di progetta• parte del progettista o dei progettisti della zione, insufficienze di progettazione, dichiarazione impedisce alle stazioni ap• azioni di terzi o cause di forza maggiore, e paltanti la sottoscrizione del contratto, con che preveda anche una garanzia di re• la conseguente sostituzione del soggetto af• sponsabilità civile per danni a terzi nell'e• fidatario. La polizza del progettista o dei secuzione dei lavori, sino alla data di com• progettisti deve coprire, oltre alle nuove pletamento del collaudo con esito positivo, spese di progettazione, anche i maggiori ovvero nei termini di cui al comma 1. Nei oneri che la stazione appaltante deve sop• casi in cui ai sensi dell'articolo 29, comma portare per le varianti di cui all'articolo 5, è previsto un periodo di garanzia, la po• 26, comma 1, lettera c), resesi necessarie lizza assicurativa deve essere sostituita da in corso di esecuzione. La garanzia è co• una polizza, che tenga indenni le stazioni munque prestata per un massimale non appaltanti da tutti i rischi connessi all'uti• inferiore al doppio del valore dell'incarico lizzo delle lavorazioni in garanzia o agli professionale affidato e non superiore a interventi per la loro eventuale sostitu• dieci volte il medesimo valore, secondo zione o rifacimento. Tale polizza cessa di quanto richiesto dalla stazione appaltante. avere efficacia con l'accettazione dei la• vori, fatti salvi gli effetti stabiliti dal 5. Nel caso di esecutori costituiti nelle comma 1. forme di cui all'articolo 10, comma 1, let• 3. Per i lavori individuati dal Decreto, il tere d), e) e f) o di prestatori di servizi di cui importo superi l'ammontare di cinque progettazione o di supporto di cui all'arti• milioni di ECU, l'appaltatore ed il conces• colo 17, comma 1, lettera f), le coperture sionario di lavori pubblici sono inoltre ob• assicurative e le garanzie possono essere bligati a stipulare, con decorrenza dalla soddisfatte pro quota o cumulativamente. data di accettazione dei lavori, una polizza 6. Le disposizioni di cui ai commi 1, 2, indennitaria decennale, nonché una po• 3, 5 del presente articolo si applicano ai lizza per responsabilità civile verso terzi, lavori i cui bandi sono pubblicati a far della medesima durata, a copertura dei ri• data dall'entrata in vigore del Decreto. schi di rovina totale o parziale dell'opera, 7. Sono soppresse tutte le altre forme ovvero dei rischi derivanti da gravi difetti di garanzia e cauzione previste dalla nor• costruttivi, di cui all'articolo 1669 del Co• mativa vigente salvo quelle di cui al de• dice Civile. creto del Presidente della Repubblica 16 4. Il progettista o i progettisti incaricati luglio 1962 n. 1063 e alle leggi 10 dicem• della progettazione definitiva ed esecutiva bre 1981 n. 741 e 8 ottobre 1984 n. 687, devono essere muniti, per tutta la durata che si applicano ai contratti i cui bandi di esecuzione dei lavori da essi progettati e sono pubblicati fino alla data di entrata in sino alla data di emissione del certificato vigore del Decreto. Mercoledì Io marzo 1995 - 107 - Commissione Vili

ART. 32. pubblici è determinata dal complessivo (Piani di sicurezza). numero dei lavoratori mediamente occu• pati trimestralmente nel cantiere e dipen• 1. Entro sei mesi dalla data di entrata denti dalle imprese appaltatrici e subap- in vigore della presente legge il Governo, paltatrici secondo criteri stabiliti dai con• su proposta dei Ministri del lavoro e della tratti collettivi nazionali di lavoro nel qua• previdenza sociale, della sanità e dei lavori dro delle disposizioni generali sulle rap• pubblici, sentite le organizzazioni nazio• presentanze sindacali. nali sindacali e imprenditoriali maggior• 7. Ai fini del presente articolo il con• mente rappresentative, emana un regola• cessionario che esegue i lavori con la pro• mento in materia di piani di sicurezza nei pria organizzazione è equiparato all'appal• cantieri edili di lavori pubblici, in confor• tatore. mità alla direttive 89/391/CEE del Consi• glio del 12 giugno 1989 e al decreto legisla• tivo 19 settembre 1994 n. 626 di recepi- ART. 33. mento della stessa nonché alla direttiva (Definizione delle controversie). 92/57/CEE del Consiglio del 24 giugno 1992, e alla relativa normativa nazionale 1. Qualora, a seguito della iscrizione di di recepimento. riserve sui documenti contabili, l'importo 2. Il piano di sicurezza forma parte in• economico del lavoro pubblico possa va• tegrante del contratto di appalto e deve es• riare in misura sostanziale, e in ogni caso sere consegnato alla stazione appaltante non inferiore al 10 per cento dell'importo prima dell'inizio dei lavori e comunque contrattuale, il coordinatore unico acquisi• entro congruo termine, fissato dalla sta• sce immediatamente la relazione riservata zione appaltante, pena la revoca dell'affi• del direttore dei lavori e dell'organo di col• damento. Il direttore di cantiere controlla laudo e, sentito l'affidatario, formula alla l'osservanza del piano di sicurezza. stazione appaltante entro 90 giorni dal• 3. L'appaltatore è obbligato a control• l'apposizione dell'ultima delle riserve di lare i piani di sicurezza di tutte le imprese cui sopra, proposta motivata di accordo operanti nel cantiere ed a coordinarli, al bonario. La stazione appaltante, entro 30 fine di renderli compatibili tra loro e coe• giorni dalla proposta, delibera in merito renti con il piano di cui al comma 2. con provvedimento motivato accogliendo o 4. Le gravi o ripetute violazioni del rifiutando la transazione definita nel ver• piano stesso da parte dell'appaltatore, pre• bale di accordo bonario sottoscritto dal• via formale costituzione in mora dell'inte• l'affidatario. ressato da parte del coordinatore unico, 2. Ove non si proceda alla definizione costituiscono causa di risoluzione del con• bonaria e l'affidatario confermi le riserve, tratto. la soluzione della controversia è attribuita 5. I contratti di appalto stipulati dopo ad un arbitrato ai sensi delle norme del ti• la data di entrata in vigore del regola• tolo Vili del codice di procedura civile, mento di cui al comma 1, se privi del così come modificate e integrate dalla piano di sicurezza, sono nulli. I contratti legge 5 gennaio 1994 n. 25. La funzione in corso alla medesima data, se privi del arbitrale è in ogni caso incompatibile con piano di sicurezza, sono annullabili qua• la qualifica di magistrato ordinario, ammi• lora non integrati con i piani medesimi en• nistrativo o contabile ovvero di dipendente tro sei mesi dalla data di entrata in vigore di una amministrazione aggiudicatrice. del regolamento di cui al comma 1. 3. La procedura di cui all'articolo 13 6. Ai fini dell'applicazione degli articoli della legge 19 febbraio 1992, n. 142, si ap• 9, 19 e 35 della legge 20 maggio 1970, plica anche alle lesioni derivanti da atti n. 300, la dimensione numerica prevista compiuti in violazione della presente legge, per la costituzione delle rappresentanze del decreto, del Regolamento e delle leggi sindacali aziendali nei cantieri di lavori regionali. Mercoledì 1° marzo 1995 - 108 - Commissione Vili

4. Nel caso di istanze di sospensione, relazione ai lavori di cui al comma 1, de• richieste da concorrenti nelle pubbliche vono svolgersi gare informali e le modalità gare, ai sensi dell'articolo 21, comma 7 delle stesse, i criteri di individuazione dei della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, av• concorrenti qualificati ritenuti idonei all'e• verso l'esclusione o la mancata ammis• secuzione dei lavori, nonché le relative sione alle procedure ovvero avverso l'ag• procedure; se trattasi di lavori segreti per i giudicazione del contratto, i tribunali am• quali non sussista il requisito della impe• ministrativi regionali e, in grado d'appello, riosa urgenza, il Regolamento disciplina il Consiglio di Stato sono tenuti a pronun• anche le forme di pubblicità. ciare, entro novanta giorni dalla richiesta, 3. Per i lavori di cui al comma 1, anche una sommaria deliberazione di fondatezza gli eventuali subappaltatori devono essere del gravame, con l'esternazione di una in possesso dei requisiti di sicurezza, ri• succinta motivazione in ordine alle ragioni chiesti all'appaltatore principale. di accoglimento o di rigetto dell'istanza 4. I lavori di cui al comma 1 sono sot• cautelare. toposti esclusivamente al controllo succes• 5. I ricorsi relativi ad esclusioni da pro• sivo della Corte dei conti, la quale si pro• cedure di affidamenti di lavori pubblici, nuncia altresì sulla regolarità, sulla corret• per le quali sia stata pronunciata ordi• tezza e sull'efficacia della gestione. Dell'at• nanza di sospensione, ai sensi dell'articolo tività di cui al presente comma è dato 21 ultimo comma, della legge 6 dicembre conto entro il 30 giugno di ciascun anno in 1971, n. 1034, devono essere discussi nel una relazione al Parlamento. merito entro 90 giorni dalla data dell'ordi• nanza di sospensione. 6. La soluzione delle controversie tra ART. 35. l'amministrazione aggiudicatrice ed il con• (Subappalto). cessionario di lavori pubblici è attribuita ad un arbitrato, ai sensi del comma 2. 1. Le stazioni appaltanti sono tenute ad indicare nel progetto e nel bando di gara ART. 34. la categoria o le categorie prevalenti, con il relativo importo, nonché le ulteriori cate• (Segretezza). gorie, relative a tutte le altre lavorazioni previste in progetto anch'esse con il rela• 1. I lavori destinati ad attività delle tivo importo. Fatta salva la responsabilità forze armate o dei corpi di polizia per la dell'appaltatore principale, tutte le lavora• difesa della Nazione o per i compiti di isti• zioni, a qualsiasi categoria appartengano, tuto, nei casi in cui siano richieste misure sono scorporabili, subappaltabili e affida• speciali di sicurezza o di segretezza, in bili in cottimo, fatte salve le disposizioni di conformità a disposizioni legislative, rego• cui all'articolo 13 comma 7. Per quanto ri• lamentari ed amministrative e per i quali guarda la categoria o le categorie preva• sussista una imperiosa urgenza, sono ese• lenti, con il decreto, è definita la quota guiti ai sensi del comma 2, in deroga alle percentuale che l'appaltatore ha facoltà di disposizioni relative alla pubblicità delle subappaltare, in misura diversificata a se• procedure. Ove le condizioni non risultino conda delle categorie medesime, ma in predeterminate in disposizioni legislative o ogni caso non superiore al quaranta per regolamentari, esse sono stabilite con de• cento. L'autorizzazione al subappalto o in creto del Ministro competente, di concerto cottimo costituisce atto dovuto qualora con il Ministro dei lavori pubblici; analo• sussistono le seguenti condizioni: gamente si procede nei casi di variazioni della destinazione d'uso dei lavori segre- a) che i concorrenti abbiano indicato tati. all'atto dell'offerta le lavorazioni che in• 2. Il decreto di cui all'articolo 3, tendono subappaltare o concedere in cot• comma 10, determina i casi nei quali, in timo; Mercoledì 1° marzo 1995 - 109 - Commissione Vili

b) che l'appaltatore provveda al de• 3. Ai fini del presente articolo è consi• posito del contratto di subappalto almeno derato subappalto qualsiasi contratto trenta giorni prima dell'inizio dell'esecu• avente ad oggetto attività che richiedono zione delle lavorazioni medesime; l'impiego di manodopera, quali le forni• ture con posa in opera e i noli a caldo, se c) che al momento del deposito presso la stazione appaltante del contratto singolarmente di importo superiore al 5 di subappalto l'appaltatore trasmetta al• per cento dell'importo dei lavori affidati e tresì la certificazione attestante il possesso qualora l'incidenza del costo della mano dei requisiti di cui alla lettera d) del pre• d'opera e del personale sia superiore al sente comma; quaranta per cento dell'importo del con• tratto da affidare. d) che l'affidatario del subappalto o 4. Il subappaltatore non può subappal• del cottimo, se italiano o straniero non ap• tare a sua volta i lavori salvo che per la partenente ad uno Stato membro della fornitura con posa in opera, o il subap• Unione europea, sia in possesso dei requi• palto di impianti e strutture speciali da in• siti previsti dalla vigente normativa in ma• dividuarsi con il decreto; in tali casi il for• teria di qualificazione delle imprese, salvo nitore o subappaltatore, per la posa in i casi in cui, secondo la legislazione vi• opera o il monitaggio, può avvalersi di im• gente, per eseguire i lavori pubblici è suffi• prese di propria fiducia per le quali non ciente l'iscrizione alla camera di commer• sussista alcuno dei divieti di cui al comma cio, industria, artigianato e agricoltura, ov• vero, se straniero appartenente ad uno 1 lettera e). Stato membro dell'Unione Europea, sia in 5. Ai fini dell'applicazione di quanto possesso della documentazione di cui al• previsto dal precedente comma 1, lettera l'articolo 8, comma 8; e) e della vigente disciplina in materia di lotta alla delinquenza di tipo mafioso e di e) che non sussista, nei confronti del• altre gravi forme di manifestazione di pe• l'affidatario del subappalto o del cottimo, ricolosità sociale, l'intervenuta formale ve• alcuno dei divieti previsti dall'articolo 10 rifica dell'idoneità del subappaltatore o del della legge 31 maggio 1965, n. 575, e suc• cottimista ai sensi del decreto legislativo 8 cessive modificazioni e integrazioni; agosto 1994, n. 490 esonera l'appaltatore f) che l'affidatario del subappalto o da ogni ulteriore onere per tutta la durata del cottimo non si trovi nelle condizioni di del subappalto o cottimo. cui all'articolo 9, comma 5, lettera e); 6. Nel bando di gara la stazione appal• tante deve indicare che provvede a corri• g) che il concorrente all'atto dell'of• spondere direttamente al subappaltatore o ferta abbia dichiarato la disponibilità di cottimista l'importo dei lavori dagli stessi sistemi e di strutture di supervisione, di eseguito o in alternativa, che è fatto ob• supporto e di controllo dell'attività del su• bligo ai soggetti aggiudicatari di trasmet• bappaltatore, idonei a garantire il soddi• tere, entro venti giorni dalla data di cia• sfacimento del contenuto del contratto principale, in relazione alle specifiche ti• scun pagamento effettuato nei loro con• pologie dei lavori oggetto di subappalto o fronti, copia delle fatture quietanzate rela• cottimo. tive ai pagamenti da essi aggiudicatari via via corrisposti al subappaltatore o cottimi• 2. Qualora nel corso dei lavori la sta• sta, con l'indicazione delle ritenute di ga• zione appaltante accerti il venir meno di ranzie effettuate. Nel caso di pagamento uno dei requisiti sopraindicati, essa diffida diretto i soggetti aggiudicatari comunicano l'appaltatore a far cessare le irregolarità alla stazione appaltante la parte dei lavori riscontrate entro i successivi trenta giorni, eseguiti dal subappaltatore o cottimista, pena la revoca dell'autorizzazione al su• con la specificazione del relativo importo e bappalto. con proposta motivata di pagamento. Mercoledì 1° marzo 1995 - 110 - Commissione Vili

ART. 36. 6. Le disposizioni di cui al presente ar• ticolo si applicano anche nei casi di trasfe• (Fusioni, conferimenti, trasferimenti rimento o di affitto di azienda da parte e affitto di aziende). degli organi della procedura concorsuale.

1. Le cessioni di azienda e gli atti di ART. 37. trasformazione, fusione e scissione relativi ad imprese che eseguono lavori pubblici (Gestione delle casse edili). non hanno singolarmente effetto nei con• fronti di ciascuna stazione appaltante fino 1. Il Ministro dei lavori pubblici e il a che il cessionario, ovvero il soggetto ri• Ministro del lavoro e della previdenza so• sultante dalPawenuta trasformazione, fu• ciale promuovono la sottoscrizione di un sione o scissione, non abbia proceduto nei protocollo d'intesa tra le parti sociali inte• confronti di essa alle comunicazioni previ• ressate per l'adeguamento della gestione ste dall'articolo 1 del decreto del Presi• della casse edili, anche al fine di favorire i dente del Consiglio dei ministri 11 maggio processi di mobilità dei lavoratori. Qua• 1991, n. 187, e non abbia documentato il lora l'intesa non venga sottoscritta entro possesso dei requisiti previsti dagli articoli un anno dalla data di entrata in vigore 8 e 9 della presente legge. della presente legge, i diversi organismi 2. Nei sessanta giorni successivi la sta• paritetici istituiti attraverso la contratta• zione appaltante può opporsi al subentro zione collettiva sono obbligati al riconosci• del nuovo soggetto nella titolarità del con• mento reciproco di tutti i diritti, i versa• tratto, con effetti risolutivi sulla situazione menti, le indennità e le prestazioni che i in essere, laddove, in relazione alle comu• lavoratori hanno maturato presso gli enti nicazioni di cui al comma 1, non risultino nei quali sono stati iscritti. sussistere i requisiti di cui all'articolo 10- sexies della legge 31 maggio 1965, n. 575, e successive modificazioni e integrazioni. ART. 38. 3. Ferme restando le ulteriori previ• sioni legislative vigenti in tema di preven• (Applicazione della legge). zione della delinquenza di tipo mafioso e di altre gravi forme di manifestazione di 1. Le disposizioni della presente legge pericolosità sociale, decorsi i sessanta entrano in vigore novanta giorni dopo la giorni di cui al comma 2 senza che sia in• sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale tervenuta opposizione, gli atti di cui al della Repubblica Italiana salvo le norme comma 1 producono, nei confronti delle che direttamente fanno rinvio al decreto o stazioni appaltanti, tutti gli effetti loro at• al regolamento. tribuiti dalla legge. 2. Ai progetti affidati fino alla data di 4. Ai fini del comma 1 e dell'ammis• entrata in vigore della presente legge, ed ai sione dei concorrenti alle gare si applicano relativi contratti di appalto e di conces• le disposizioni di cui alla circolare del Mi• sione, si applicano le disposizioni legisla• nistero dei lavori pubblici 2 agosto 1985, tive e regolamentari previgenti, purché il n. 382, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale bando per l'appalto o la concessione sia n. 190 del 13 agosto 1985. pubblicato entro sei mesi dall'entrata in 5. Nei due anni successivi all'entrata in vigore del decreto e del regolamento. vigore della presente legge non sono sog• 3. Ai progetti affidati dopo l'entrata in gette alle imposte sui redditi da conferi• vigore della presente legge e fino alla data mento le plusvalenze derivanti da conferi• di entrata in vigore del decreto e del rego• menti di beni o di complessi aziendali o di lamento, nonché ai relativi contratti di ap• rami di aziende effettuati nelle imprese palto e di concessioni, si applicano le che eseguono lavori pubblici. norme della presente legge e quelle previ- Mercoledì 1° marzo 1995 - Ili - Commissione Vili genti, anche regolamentari, non incompa• 5. Fino all'entrata in vigore delle leggi tibili con essa, purché il bando per l'ap• regionali si applicano comunque le dispo• palto o la concessione sia pubblicato entro sizioni del regolamento. sei mesi dalla data di entrata in vigore dei 6. Gli importi di cui alla presente legge predetti decreto e regolamento. sono computati al netto dell'IVA. 4. Nel caso di trattativa privata il ter• 7. È abrogata la legge 19 febbraio 1994 mine relativo al bando di cui ai commi 2 e n. 109. Sono fatti salvi tutti gli atti com• 3 va riferito alla data di presentazione piuti ed i provvedimenti adottati a norma delle offerte. ed in esecuzione della predetta legge. PAGINA BIANCA Mercoledì 1° marzo 1995 - 113 - Commissione IX

IX COMMISSIONE PERMANENTE (Trasporti, poste e telecomunicazioni)

IN SEDE REFERENTE Il Sottosegretario Giovanni PUOTI sot• tolinea che nonostante gli sforzi compiuti, Mercoledì 1° marzo 1995. - Presidenza purtroppo la sua risposta non può pre• del Presidente, Sante PERTICARO. - Inter• scindere dalla constatazione del fatto che vengono i Sottosegretari di Stato per i tra• quello in esame è un decreto-legge che sporti e la navigazione Giovanni Puoti e per l'attuale Governo ha reiterato, avendolo i lavori pubblici Lucio Testa. ereditato dal precedente esecutivo che a sua volta lo aveva adottato sulla base di un La seduta comincia alle 15,15. accordo con le organizzazioni di settore. Sotto il profilo tecnico, poi, rileva che la Disegno di legge: proposta di una diversa copertura, qual è Conversione in legge del decreto-legge 21 gennaio quella prospettata nell'emendamento Ca• 1995, n. 21, recante interventi per il settore dell'au• stelli 1. 2, non è accoglibile perché gli totrasporto di cose per conto di terzi (1905). stanziamenti ivi previsti risultano già esau• (Parere della I e della V Commissione nonché della riti. Aggiunge poi che se è vero che teori• VI Commissione, ai sensi dell'articolo 73, comma 1- camente si potrebbe verificare se nel bi• bis, del regolamento). lancio del 1994 esistano risorse utilizzabili, (Seguito dell'esame e conclusione). ciò comporterebbe una valutazione com• parativa delle diverse esigenze del provve• La Commissione prosegue Tesarne del dimento in esame con quelle di altri prov• provvedimento. vedimenti per i quali sono previsti gli stan• ziamenti cui si dovrebbe attingere. Si Paolo OBERTI (gruppo forza Italia) re• tratta evidentemente di un compito certa• latore, ricorda che nella precedente seduta mente non facile. aveva rivolto al Governo l'invito a verifi• Comunica inoltre che si è insediata care la possibilità di recepire una coper• presso il Ministero dei trasporti una com• tura diversa, senza tuttavia intaccare le ri• missione da lui presieduta cui partecipano sorse destinate alla riforma dell'autotra• rappresentanti del settore e funzionari sporto. della motorizzazione civile, che è inca- Mercoledì 1° marzo 1995 - 114 - Commissione IX ricata di valutare le esigenze del com• munque della dichiarazione del sottose• parto. gretario per cui non sarebbe stato possi• bile trovare una diversa copertura. Roberto CASTELLI (gruppo lega nord) ringrazia il sottosegretario per l'impegno Ugo BOGHETTA (gruppo rifondazione profuso ma si dichiara molto deluso per• comunista-progressisti) rileva che non è la ché si è in sostanza affermato « candida• prima volta che la Commssione si trova a mente » che il Parlamento non può modifi• votare su un provvedimento che prevede care il decreto-legge che andrebbe quindi un bonus fiscale quando già sono stati ero• soltanto convertito. È questa una afferma• gati i relativi stanziamenti. Ricorda inoltre zione la cui gravità è evidente alla luce di che il provvedimento è stato adottato a ri• quanto prevede la Costituzione circa l'e• dosso dell'esame della legge finanziaria, sercizio del potere legislativo. quando si potevano reperire le risorse per A questo punto, ritiene che debba es• la sua copertura. In conclusione, prean• sere l'Assemblea ad esprimersi in materia. nuncia il suo voto contrario. Considera inoltre illusorio affermare che l'attuale Governo possa risolvere una te• La Commissione approva l'emenda• matica così scottante, qual è quella della mento 1.1. riforma dell'autotrasporto, anche in consi• Dà quindi mandato al relatore a rife• derazione dello scarso tempo a disposi• rire in Assemblea in senso favorevole sul zione. In qualità di responsabile del testo approvato, deliberando altresì di ri• gruppo della lega nord preavvisa infine chiedere l'autorizzazione alla relazione che lascerà a ciascun componente del suo orale. Procede infine alla nomina del Co• gruppo la libertà di votare come riterrà mitato dei nove i cui membri saranno in• opportuno. dicati sulla base delle designazioni dei gruppi. Paolo OBERTI (gruppo forza Italia), relatore, premesso che condivide la neces• Sui lavori della Commissione. sità di una ristrutturazione organica del settore, alla luce degli elementi forniti dal Sante PERTICARO, presidente, comu• sottosegretario Puoti propone di riferire nica che è stato sollecitato dall'onorevole favorevolmente all'Assemblea. Si dichiara Castelli l'inserimento nel calendario dei la• poi favorevole all'emendamento Castelli vori di domani del seguito dell'esame dei 1.1 e contrario all'emendamento Castelli progetti di legge in materia di inquina• 1.2. mento acustico. Propone pertanto, salvo verifica con l'VIII Commissione, di preve• Roberto CASTELLI (gruppo lega nord) dere la seduta in sede referente per l'e• ritira il suo emendamento 1.2. same dei suddetti progetti di legge alle ore 14 di domani. Paolo DEVECCHI (gruppo lega nord) preannuncia il suo voto favorevole sul La Commissione consente. provvedimento poiché ritiene che i patti devono essere rispettati. Si rammarica co• La seduta termina alle 15,40. Mercoledì 1° marzo 1995 - 115 - Commissione X

X COMMISSIONE PERMANENTE (Attività produttive, commercio e turismo)

IN SEDE REFERENTE piccole e medie imprese e per l'artigia• nato. I problemi che queste imprese si tro• Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza vano ad affrontare sono sempre stati con• del Presidente Alessandro RUBINO. — In• siderati - anche se solo a parole - priori• terviene il Sottosegretario di Stato Giovanni tari, ma mai ne sono conseguiti atti con• Zanetti. creti. Nella recente missione della Com• missione a Bruxelles si è avuto modo di La seduta comincia alle 16. verificare come tutti gli Stati membri e l'Unione europea stiano creando strumenti Proposta di legge: di promozione e di sostegno delle piccole e RUBINO: Istituzione della Direzione generale delle medie imprese: è, quindi, essenziale che piccole e medie imprese e dell'artigianato presso il anche il nostro Paese si adegui a tale indi• Ministero dell'industria, del commercio e dell'arti• rizzo in vista del raggiungimento della gianato (1977). piena competitività del mercato interno e internazionale. (Parere della I, della V e della XI Commissione). La proposta di legge, quindi, costituisce (Esame e rinvio). un primo segnale della volontà di occu• La Commissione inizia Tesarne della parsi dei problemi delle piccole e medie proposta di legge all'ordine del giorno. imprese e dell'artigianato in forma co• stante e continuativa. Alla nuova direzione Alessandro RUBINO, presidente rela• generale vengono demandate le compe• tore, fa presente che la proposta di legge in tenze in materia di piccole e medie im• esame istituisce la direzione generale delle prese e dell'artigianato, ora disperse in di• piccole e medie imprese e dell'artigianato verse strutture amministrative del Mini• presso il Ministero dell'industria senza re• stero dell'industria, senza che ciò comporti care oneri aggiuntivi per il bilancio dello un aumento degli organici. Si tratta so• Stato. Non è un semplice atto che aggiunge stanzialmente di un atto dovuto verso que• burocrazia a burocrazia, ma un intervento gli imprenditori di piccola e media dimen• per la creazione di uno sportello per le sione e dell'artigianato che da sempre co- Mercoledì 1° marzo 1995 - 116 - Commissione X stituiscono l'ossatura del sistema produt• del sistema produttivo anche se essa deve, tivo nazionale. comunque, tener conto di una prospettiva Fa presente, quindi, che secondo di riforma dello Stato. In quest'ottica la ri• quanto convenuto nell'Ufficio di Presi• forma del Ministero dell'industria do• denza, nel seguito dell'esame si procederà vrebbe indirizzarsi verso una ricomposi• ad abbinare le disposizioni analoghe con• zione delle competenze che riguardano il tenute nella proposta di legge n. 1760. mondo produttivo ed evolvere verso l'isti• tuzione di un Ministero delle attività pro• Aldo REBECCHI (gruppo progressisti- duttive i cui compiti dovrebbero essere più federativo) richiama le disposizioni analo• di coordinamento e di programmazione ghe contenute nella sua proposta di legge degli interventi che di gestione. Allo stesso n. 1760 e condivide l'opportunità che le modo anche il settore dell'artigianato me• stesse possano essere abbinate alla propo• riterebbe di essere valorizzato, più di sta di legge all'ordine del giorno. L'istitu• quanto non lo sia stato sinora, soprattutto zione di una direzione generale delle pic• se si tiene conto del fatto che esso costitui• cole e medie imprese e dell'artigianato sce una risorsa fondamentale per lo svi• serve a colmare un vuoto ed è pertanto luppo locale. necessario e urgente che il provvedimento legislativo venga rapidamente approvato Silvano GORI (gruppo I democratici) dalla Commissione. ritiene che la questione fondamentale sia costituita dalla creazione dei servizi all'im• Vito GNUTTI (gruppo lega nord) fa presa. Tale questione assume un conno• presente che l'istituzione di una direzione tato rilevante in relazione al commercio generale per la piccola industria e per l'ar• con l'estero. In quest'ambito le piccole im• tigianato costituisce una vexata quaestio. prese hanno una credibilità maggiore ri• Se la questione si affronta dal punto di vi• spetto alle grandi imprese: si tratta di una sta delle piccole imprese occorre doman• potenzialità che i passati Governi non darsi, rovesciando la situazione, se non sia hanno saputo cogliere non avendone, più opportuno istituire, al contrario, una spesso, neanche cognizione. Le politiche direzione per le grandi imprese lasciando che incidono sul mondo delle imprese non quindi tutta l'attuale struttura ministeriale sono solamente quelle strettamente con• per le piccole imprese. Il carattere oriz• nesse all'intervento del Ministero dell'in• zontale della direzione generale ripropor• dustria: basti pensare che decisioni di ca• rebbe inoltre il problema anche per le al• rattere, ad esempio, sanitario possono tre piccole imprese operanti nel settore condizionare pesantemente interi settori del commercio e dell'artigianato. Queste produttivi. Al riguardo richiama la vicenda sono considerazioni generali per fornire che concerne le decisioni assunte dal Mini• un contributo positivo per l'esame della stero della sanità tedesco sul divieto di uti• proposta di legge all'ordine del giorno. Se, lizzo di talune sostanze nei coloranti; deci• tuttavia, il problema si affronta in un ot• sione che ha una incidenza negativa su tica più generale e si assume come oriz• tutto il comparto tessile nazionale e, in zonte di riferimento il federalismo, allora particolare, su quello che utilizza come anche l'istituzione di una direzione gene• materia prima prodotti di riciclo. rale per le piccole imprese dovrebbe es• sere rivista secondo un indirizzo che pro• Paolo MOLINARO (gruppo forza Italia) muova il trasferimento alle regioni anche condivide l'iniziativa dell'istituzione di una di aspetti rilevanti della politica indu• direzione generale per le piccole imprese e striale. l'artigianato. È opportuno, infatti, che il legislatore segua lo sviluppo delle piccole e Carlo CARLI (gruppo progressisti-fede• medie imprese per supportarle nei cam• rativo) sottolinea che la proposta di legge biamenti economici che sono spesso molto in esame risponde certamente alle attese rapidi. La costituzione di una direzione Mercoledì 1° marzo 1995 - 117 - Commissione X generale apposita si muove in questa dire• pione di difficile attuazione, come lo è zione e si affianca alle iniziative e alle stata la precedente. aspettative delle organizzazioni di catego• ria. Auspica, quindi, che tale direzione Alessandro RUBINO, presidente, rinvia possa divenire uno strumento per suppor• quindi il seguito dell'esame della proposta tare le piccole e medie imprese anche nel di legge all'ordine del giorno ad altra Mezzogiorno soprattutto nelle strategie di seduta. collocazione dei prodotti. La seduta termina alle 16,45. Alberto ACIERNO (gruppo forza Italia) ritiene che il provvedimento per l'istitu• zione di una direzione generale per le pic• PARERE SU ATTI DEL GOVERNO cole e medie imprese e l'artigianato sia lo• devole nell'intento anche se non risolve i Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza problemi di tali imprese soprattutto nelle del Presidente Alessandro RUBINO. — In• aree meridionali. Non si può organizzare terviene il Sottosegretario di Stato Giovanni la piccola e media impresa lasciando in• Zanetti. tendere che le situazioni siano uguali in tutte le aree del Paese. Il problema non si La seduta comincia alle 16,45. risolve, infatti, fino a quando non ver• ranno creati gli strumenti per stabilire le condizioni di parità tra tutte le piccole im• Schema dì regolamento per l'attuazione della diret• prese ovunque esse si stabiliscano. In que• tiva 92/59/CEE concernente la sicurezza generale dei sta direzione, peraltro, si è mosso anche il prodotti. Governo Berlusconi con i provvedimenti (Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, che riguardano il rifinanziamento per la del regolamento e rinvio). legge per l'imprenditoria giovanile nel Mezzogiorno nonché le agevolazioni fiscali Corrado PERABONI (gruppo lega per la creazione di nuove imprese. nord), relatore, fa presente che lo schema di decreto legislativo recepisce la direttiva Il Sottosegretario di Stato Giovanni 92/59/CEE concernente la sicurezza gene• ZANETTI sottolinea che la proposta di rale dei prodotti, in attuazione della de• legge in esame coglie un aspetto organizza• lega contenuta nell'articolo 43 della legge tivo importante del Ministero dell'indu• comunitaria del 1993. Si tratta di una nor• stria: la direzione generale della produ• mativa innovativa rispetto alle altre diret• zione industriale è, infatti, gravata da nu• tive che si occupano della sicurezza dei merosissimi compiti cui si sono aggiunti prodotti immessi sul mercato, sia perchè quelli trasferiti dall'intervento straordina• queste ultime concernono specifici pro• rio nel Mezzogiorno e dalla legge sul terre• dotti (giocattoli, cosmetici, prodotti elet• moto. Il Governo è, quindi, sensibile a tale trici, ecc.), sia perché è tesa non tanto al tematica anche se si domanda se la propo• risarcimento del danno provocato dai pro• sta di legge in esame sia idonea a trovare dotti difettosi quanto, piuttosto, ad assicu• una giusta soluzione. Occorre peraltro ri• rare l'immissione sul commercio di pro• cordare che già la legge n. 317 del 1991 dotti comunque sicuri. demandava al Ministero il compito di rior• La normativa sulla sicurezza generale ganizzare le sue funzioni in materia attra• dei prodotti si applica, quindi, laddove non verso la costituzione di uno specifico servi• esistono nella normativa vigente disposi• zio per le piccole industrie e per l'artigia• zioni specifiche sulla materia; se una nor• nato: si tratta di una disposizione che, pe• mativa specifica disciplina taluni requisiti, raltro, non è stata mai attuata e la cui pre• le disposizioni del decreto legislativo si ap• senza nell'ordinamento rende tuttavia la plicano solo per gli aspetti non discipli• proposta di legge in esame quasi un dop• nati. Mercoledì 1° marzo 1995 - 118 - Commissione X

Gli aspetti più rilevanti riguardano gli livello di sicurezza che i consumatori pos• obblighi posti a carico del produttore e del sono ragionevolmente aspettarsi. distributore e la presunzione di sicurezza Gli articoli da 5 a 8 istituiscono un si• del prodotto. Quanto al primo aspetto, stema incrociato di controlli che colma un sono posti a carico del produttore obblighi ritardo del nostro Paese rispetto ad anolo- di informazione ai consumatori nonché ghi sistemi vigenti nella Unione europea oneri connessi all'obbligo di ritirare dal che hanno il loro punto più significativo mercato a proprie spese, ove necessario, il nel programma « Ehlass ». prodotto non sicuro. Allo stesso modo il Lo schema di decreto legislativo, in distributore è tenuto a non distribuire i conclusione, recepisce fedelmente la diret• prodotti di cui conosce o avrebbe potuto tiva comunitaria e dà attuazione ai prin• conoscere la pericolosità e di favorire i cipi della delega; esso non comporta, inol• controlli sulla sicurezza del prodotto. tre, oneri per le imprese particolarmente Per quanto attiene al secondo aspetto, gravosi. Occorrerebbe, tuttavia, partendo l'articolo 4 dispone che in mancanza di da questa occasione, procedere ad una ve• specifiche disposizioni comunitarie si pre• rifica sul sistema dei controlli amministra• sume sicuro il prodotto conforme alla nor• tivi per la sicurezza dei prodotti in quanto mativa vigente nello Stato membro in cui esistono una infinità di organismi preposti il prodotto stesso è commercializzato. Ve• che in parte il decreto legislativo cerca di rificandosi il caso di assenza anche di coordinare. norme dello Stato di riferimento, la sicu• Alessandro RUBINO, presidente, rinvia rezza del prodotto è valutata opportuna• quindi il seguito dell'esame del decreto le• mente in base alle norme nazionali ema• gislativo all'ordine del giorno ad altra se• nate dagli organismi di normalizzazione, duta. ai codici di buona condotta ovvero a meto• dologie di controllo innovative nonché al La seduta termina alle 17. Mercoledì 1° marzo 1995 - 119 - Commissione XI

XI COMMISSIONE PERMANENTE (Lavoro pubblico e privato)

AUDIZIONE Intervengono, quindi, ponendo quesiti e richieste di chiarimenti i deputati Ren• Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza zo INNOCENTI (gruppo progressisti-fede• del Presidente Marco Fabio SARTORI. — rativo), Franco DANIELI (gruppo progres• Intervengono il Ministro del lavoro e della sisti-federativo), Giovanni BATTAFA- previdenza sociale Tiziano Treu e il sottose• RANO (gruppo progressisti-federativo), gretario di Stato per il lavoro e la previ• Adriano TESO (gruppo forza Italia), Anto• denza sociale Francesco Liso. nio MAGRI (gruppo lega nord), Gian• franco RASTRELLI (gruppo progressisti- La seduta comincia alle 15,10. federativo), Francesco CALVANESE (grup• po rifondazione comunista-progressisti), Audizione del Ministro del lavoro e della previdenza Vincenzo BIZZARRI (gruppo alleanza na• sociale Tiziano Treu, sulle linee programmatiche del zionale), Elena Emma CORDONI (gruppo suo Dicastero. progressisti-federativo), Maria Anna CA- LABRETTA MANZARA (gruppo PPI) ai (Seguito dell'audizione ai sensi dell'articolo quali risponde il Ministro Tiziano TREU, 143, comma 2, del regolamento e conclu• che si dichiara infine disponibile a rife• sione). rire sulle questioni attinenti alla riforma previdenziale anche nella prossima setti• Marco Fabio SARTORI, presidente, mana. propone che la pubblicità dell'odierna riu• nione sia assicurata anche mediante ri• presa televisiva a circuito chiuso. La seduta termina alle 16,55. Non essendoci obiezioni, così rimane stabilito.

Il Ministro Tiziano TREU integra la re• lazione svolta nella seduta del 21 febbraio N.B. - Il resoconto stenografico dell'audizione è scorso. pubblicato in un fascicolo a parte. Mercoledì Io marzo 1995 - 120 - Commissione XI

creto-legge all'esame affronta in maniera IN SEDE REFERENTE non omogenea questioni di ampio respiro, che richiederebbero di essere affrontate Mercoledì Io marzo 1995. — Presidenza con provvedimenti distinti. del Presidente Marco Fabio SARTORI. — Interviene il sottosegretario di Stato per il Antonio MAGRI (gruppo lega nord), lavoro e la previdenza sociale Francesco relatore, convidendo quanto dichiarato dal Liso. deputato Calabretta, auspica la presenta• zione di emendamenti all'articolo 2, al fine La seduta comincia alle 17. di evitare qualsiasi possibilità di abuso che la norma di certo, nella sua attuale formu• lazione, non impedisce. Disegno di legge: Ricorda, poi, che l'ultima parte del Conversione in legge del decreto-legge 8 febbraio primo periodo del comma 1 dell'articolo 7, 1995, n. 31, recante disposizioni in materia di collo• modifica il comma 1 dell'articolo 18 del camento, di previdenza e di interventi a sostegno del decreto-legge n. 299 del 1994 che, confer• reddito (2001). mando a decorrere dal 1° gennaio 1994 le (Parere della I, della II, della IV, della V, della VI, misure di fiscalizzazione degli oneri sociali della VII, della X, della XIII Commissione e Commis• disposte dal decreto-legge n. 71 del 1993 sione speciale per le politiche comunitarie). ne aveva anche riconfermato condizioni, (Seguito dell'esame, rinvio e costituzione di limiti e modalità, ad esclusione di quanto un Comitato ristretto). previsto dall'articolo 3 del decreto. Tale articolo dispone che per le imprese rien• La Commissione prosegue Tesarne del tranti nella sfera di applicazione dei con• provvedimento, iniziato nella seduta del 21 tratti collettivi nazionali dell'artigianato, il febbraio 1995. riconoscimento dei benefici di fiscalizza• zioni è subordinato all'integrale rispetto Maria Anna CALABRETTA MANZARA degli istituti economici e normativi stabiliti (gruppo PPI) interviene, in particolare, sul• dai contratti collettivi di lavoro. Si riferi• l'articolo 2 che modifica la disciplina del sce, in particolare, alla questione della ob• collocamento ordinario, prevedendo la bligatorietà o meno per le imprese arti• possibilità per il datore di lavoro di sosti• giane dei versamenti agli enti bilaterali. tuire con una comunicazione entro dieci L'esclusione dell'applicazione di tale giorni dall'assunzione, il nulla-osta pre• norma che - ricorda - non prevista nel ventivo dell'ufficio di collocamento. Ri• testo originario del decreto-legge n. 299 fu tiene che tale modifica possa dar vita a inserita nella legge di conversione, è ora numerosi abusi, in quanto si elimina com• soppressa dal comma 1 dell'articolo 7 in pletamente qualsiasi possibilità di con• esame, venendosi in tal modo a subordi• trollo. Ricorda che già nel corso dell'esame nare anche nel settore dell'artigianato, la del precedente decreto-legge aveva propo• concessione del beneficio al rispetto della sto di prevedere che la comunicazione av• normativa contrattuale. Auspica che con venisse in giornata e non ento i dieci un emendamento si possa tornare alla giorni dall'assunzione. Ricorda anche che previsione normativa di cui all'articolo 18, tale sua proposta era stata ampiamente comma 1, del decreto-legge n. 299 del sostenuta dal Presidente e dal Direttore 1994, come convertito nella legge n. 451 generale dell'INPS. Il Governo, invece, non del 1994. ne ha assolutamente tenuto conto, non Condivide, quindi, le osservazioni svolte comprendendo che l'attività di vigilanza è dal collega Battafarano nella precedente un punto di forza per incrementare le en• seduta riguardo le disposizioni del de• trate degli enti previdenziali. creto-legge relative ai contratti di solida• In conclusione, ribadendo la sua con• rietà, la cui disciplina sarebbe troppo limi• trarietà sull'articolo 2, dichiara che il de• tativa. Mercoledì 1° marzo 1995 - 121 - Commissione XI

In conclusione, propone la costituzione Elena Emma CORDONI (gruppo pro• di un Comitato ristretto, al fine di esami• gressisti-federativo) sarebbe favorevole al• nare in tempi brevi gli emendamenti che l'emendamento Bizzarri ed altri 2.3, che verrano presentati. andrebbe tuttavia riformulato, per la parte relativa alla lettera g), nel senso di riferire La Commissione delibera quindi la co• direttamente il campo d'indagine al feno• stituzione di un Comitato ristretto. meno degli infortuni domestici. Marco Fabio SARTORI, presidente, si Maria Anna CALABRETTA MANZARA riserva la nomina dei componenti il Comi• (gruppo PPI), relatore, si dichiara netta• tato ristretto sulla base delle designazioni mente contraria alla lettera g) dell'emen• dei gruppi e propone di fissare a merco• damento, che non appare congruo con gli ledì 8 marzo, alle ore 12, il termine per la scopi dell'inchiesta. Infatti, le casalinghe presentazione degli emendamenti. sono certamente lavoratrici, ma l'inchiesta La Commissione concorda. tende ad accertare la condizione delle donne lavoratrici sotto il profilo dell'attua• zione delle leggi e della tutela nei con• fronti del datore di lavoro, e non nei con• Proposta di legge di inchiesta parlamentare: fronti del lavoro stesso. Per quanto ri• TURCO ed altri: Istituzione di una Commissione guarda la lettera h) dell'emendamento 2.3, parlamentare di inchiesta sulla condizione delle la• osserva che un'indagine sulle condizioni di voratrici (Doc. XXII, n. 4). lavoro potrebbe aver ad oggetto solo le la• (Parere della I, della II, della V e della XII Commis• voratrici immigrate in possesso di per• sione). messo di soggiorno e non quelle ille• gittimamente presenti sul territorio nazio• (Seguito delVesame e conclusione). nale. La Commissione prosegue l'esame della proposta di inchiesta parlamentare. Vincenzo BIZZARRI (gruppo alleanza nazionale) si dichiara disponibile a rifor• Marco Fabio SARTORI, presidente, av• mulare l'emendamento 2.3 nel senso ri• verte che gli emendamenti presentati sono chiesto dal relatore e dal deputato Cor• pubblicati in allegato al resoconto della se• doni. duta odierna. Elena Emma CORDONI (gruppo pro• Maria Anna CALABRETTA MANZARA gressisti-federativo) non è favorevole alla (gruppo PPI), relatore, esprime parere con• riformulazione della lettera h) dell'emen• trario agli emendamenti Bizzarri ed altri damento 2.3 proposta dal relatore. Ritiene 2.1 e 2.2, osservando che le indagini pro• comunque essenziale che l'inchiesta abbia poste difficilmente possono essere svolte in ad oggetto anche le lavoratrici immigrate: concreto. I fenomeni indicati negli emen• queste donne rischiano spesso di perdere i damenti, infatti, possono essere verificati loro diritti sui figli, perché non riescono a solo a posteriori. seguirli con l'assiduità richiesta quando essi sono affidati a strutture sparse sul Vincenzo BIZZARRI (gruppo alleanza nazionale) invita il relatore a riesaminare territorio nazionale. la sua posizione. Marco Fabio SARTORI, presidente, ri• Maria Anna CALABRETTA MANZARA tiene che la lettera h) dell'emendamento in (gruppo PPI), relatore, ribadisce il suo pa• esame potrebbe fare riferimento alle rere contrario ed esprime altresì parere « condizioni di lavoro delle lavoratrici im• contrario sull'emendamento Bizzarri ed migrate », senza ulteriori superflue specifi• altri 2.3. cazioni. Mercoledì Io marzo 1995 - 122 - Commissione XI

Vincenzo BIZZARRI (gruppo alleanza IN SEDE LEGISLATIVA nazionale) riformula infine l'emenda• o mento 2.3 come segue, sulla base del di• Mercoledì I marzo 1995. — Presidenza battito svoltosi. del Presidente Marco Fabio SARTORI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione, Luciano Corradini. All'articolo 2, comma 2, aggiungere, in fine, le seguenti lettere: La seduta comincia alle 17,40.

g) indagare sulla condizione della Proposta dì legge: donna casalinga, con particolare riferi• mento al fenomeno degli infortuni dome• APREA ed altri: Disposizioni relative al servizio di stici; mensa per gli operatori scolastici (1040). (Parere della I e della V Commissione, nonché della h) indagare sulla condizione delle la• VII Commissione ai sensi dell'articolo 93, comma 3- voratrici immigrate. bis, del regolamento). (Discussione e rinvio). Maria Anna CALABRETTA MANZARA La Commissione inizia la discussione (gruppo PPI), relatore, esprime parere fa• sulle linee generali del provvedimento. vorevole all'emendamento Cordoni 5. 1. Marco Fabio SARTORI, presidente e re• latore, illustrando la proposta di legge al• La Commissione approva quindi l'arti• l'esame, osserva che essa interviene sulla colo 1, al quale non sono stati presentati questione dei servizi di mensa scolastica emendamenti. gestiti dagli enti locali, da parte del perso• Respinge poi gli emendamenti Bizzarri nale insegnante delle scuole materne, ele• ed altri 2.1 e 2.2. Con votazione per parti mentari e medie, dipendente dallo Stato o separate, respinge la prima parte (lettera da altri enti. Ricorda che la fornitura del g) e approva la seconda parte (lettera h) servizio di mensa nelle scuole d'obbligo è dell'emendamento Bizzarri ed altri 2.3, di competenza degli enti locali, a seguito come riformulato. del trasferimento di funzioni operato a Approva quindi l'articolo 2, come suo tempo con il decreto del Presidente emendato, e gli articoli 3 e 4, ai quali non della Repubblica n. 616 del 1977. Rileva sono stati presentati emendamenti. che, mancando disposizioni in merito alla Approva l'emendamento Cordoni 5.1, utilizzazione dei servizi di mensa scola• l'articolo 5 come emendato, e gli articoli 6, stica da parte del personale insegnante, si 7 e 8 ai quali non sono stati presentati è sviluppato un contenzioso tra gli enti lo• emendamenti. cali ed il personale della scuola, in ordine Delibera infine di dare mandato al re• alla ammissione ai servizi di mensa ed alla latore Calabretta Manzara di riferire al• rifusione dei relativi oneri. In materia, è l'Assemblea in senso favorevole alla pro• intervenuto l'articolo 17 del decreto-legge posta di inchiesta parlamentare, come mo• n. 8 del 1993, che ha autorizzato gli enti dificata nel corso dell'esame, deliberando locali a fornire gratuitamente il servizio di altresì di richiedere all'Assemblea l'auto• mensa fino al 31 dicembre 1993. rizzazione a riferire oralmente. Nel merito della proposta di legge in esame, osserva che il comma 1 dell'arti• Marco Fabio SARTORI, presidente, si colo 1 riproduce, attribuendogli però ca• riserva la nomina dei componenti il Comi• rattere permanente, la norma già conte• tato dei nove sulla base delle designazioni nuta nell'articolo 17 precedentemente ci• dei gruppi. tato. Per l'individuazione del personale avente diritto al servizio e sulle modalità La seduta termina alle 17,40. di erogazione del relativo contributo, il Mercoledì Io marzo 1995 - 123 - Commissione XI comma 2 dell'articolo in esame rinvia alle Renzo INNOCENTI (gruppo progressi• disposizioni emanate ai sensi dell'articolo sti-federativo) esprime delle perplessità sul 17 e cioè al decreto ministeriale 18 no• comma 1 dell'articolo 1, in quanto si do• vembre 1993. manda quali siano gli altri enti ivi indicati Avverte, poi, che la I Commissione non e se possano sorgere problemi riguardo al ha ancora espresso il parere, che la V personale non docente. Infine, chiede an• Commissione ha espresso in data 2 agosto che chiarimenti sull'onere finanziario, sti• 1994 parere favorevole e che la VII Com• mato in lire 88 miliardi a decorrere dal• missione ha espresso in data 3 agosto 1994 l'anno 1995. parere favorevole con la condizione che al• l'articolo 1, i commi 1 e 2 siano sostituiti Il sottosegretario Luciano CORRADINI con il seguente: si riserva successivamente di chiarire le questioni sollevate dal deputato Innocenti, « 1. A decorrere dal Io gennaio 1995 gli riguardo al personale non insegnante, che enti locali sono tenuti a fornire gratuita• non è contemplato dalla proposta di mente il servizio di mensa al personale in• legge. segnante dipendente dallo Stato di cui al• l'articolo 17 del decreto-legge 18 gennaio Marco Fabio SARTORI, presidente e re• 1993, n. 8, convertito, con modificazioni, latore, per quanto riguarda l'onere finan• dalla legge 19 marzo 1993, n. 68». ziario stimato in lire 88 miliardi annui, os• serva che tale stima è stata effettuata sulla Al riguardo, osserva che la proposta di base della precedente normativa, calco• legge prevede la copertura dei relativi lando un costo medio del pasto pari a oneri a carico del bilancio 1995 e quindi il 6.500 lire ed un numero annuo di pasti parere della V Commissione dovrà essere determinato in 5.381.920 per la scuola necessariamente rivisto, a seguito della ap• materna, 5.816.964 per la scuola elemen• provazione della legge di bilancio 1995. Ri• tare e 2.391.360 per la scuola media. corda altresì che il parere della VII Com• Chiede, quindi, al sottosegretario di verifi• missione è vincolante, a meno che la Com• care se tali stime sono da considerarsi at• missione non ne richieda l'esame. tendibili. Infine, ritiene necessario appro• fondire anche le questioni del personale Il sottosegretario Luciano CORRADINI dipendente dagli altri enti diversi dallo si dichiara favorevole alla proposta di Stato e del personale non docente. legge in esame, in quanto ritiene fonda• mentale assicurare il regolare funziona• Giovanni BATTAFARANO (gruppo mento del servizio di mensa nella scuole. progressisti-federativo) osserva che la con• dizione prevista nel parere espresso dalla Commissione VII è limitativa rispetto al Marco Fabio SARTORI, presidente e re• disposto della proposta di legge; è quindi latore, chiede al sottosegretario quale sia necessario che la Commissione operi una la valutazione del Governo sul parere scelta. espresso dalla VII Commissione. Marco Fabio SARTORI, presidente, rin• Il sottosegretario Luciano CORRADINI via infine il seguito della discussione ad al• si riserva di approfondire la riformula• tra seduta. zione del testo contenuta nel parere della VII Commissione. La seduta termina alle 18. Mercoledì 1° marzo 1995 - 124 - Commissione XI

ALLEGATO

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla condi• zione delle lavoratrici (Doc. XXII, n. 4).

EMENDAMENTI

All'articolo 3 comma 1, lettera c), ag• All'articolo 2, comma 2, aggiungere in giungere le seguenti parole: con particolare fine le seguenti lettere: riguardo all'accertamento dell'esistenza di g) indagare sulle condizioni della eventuali discriminanti in materia di as• donna casalinga anche in ragione dei ri• sunzioni delle donne coniugate incinte e schi derivanti da infortuni domestici; delle ragazze madri. h) indagare sulle condizioni di lavoro 2. 1 delle donne immigrate. Bizzarri, Pampo, Epifani, Trin- gali, Tofani. 2. 3. Bizzarri, Pampo, Epifani, Trin- gali. All'articolo 2, comma 2, lettera c\ ag• giungere in fine le seguenti parole: e all'in• cidenza, in determinati lavori, di malattie All'articolo 5, comma 1, sostituire le pa• tipicamente femminili soprattutto oncolo• role: entro due anni, con le seguenti: entro giche. sei mesi, e conseguentemente sopprimere il 2. 2. comma 2. Bizzarri, Pampo, Epifani, Trin- 5. 1. gali, Tofani. Cordoni. Mercoledì 1° marzo 1995 - 125 - Commissione XII

XII COMMISSIONE PERMANENTE (Affari sociali)

IN SEDE REFERENTE L'obiettivo della proposta di legge è quello di evitare la pubblicità ingannevole Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza e di realizzare le condizioni per un'infor• del Presidente Roberto CALDEROLI. — In• mazione palese, veritiera e corretta che terviene il sottosegretario di Stato per la sa• non determini false aspettative o ingiuste nità Mario Condorelli. comparazioni. L'articolo 1 vieta la pubblicità commer• La seduta comincia alle 14,45. ciale in materia sanitaria, l'articolo 2 defi• nisce l'ambito di applicazione della legge Proposta di legge: che comprende anche il settore pubblico, MASSIDDA ed altri: Norme per la promozione del• in considerazione della nuova configura• l'informazione e il divieto della pubblicità commer• zione delle istituzioni sanitarie pubbliche ciale in materia sanitaria (1274). stesse. L'articolo 3 afferma il diritto del (Parere della I, della II e della X Commissione). cittadino ad essere informato nel campo (Esame e rinvio). sanitario e definisce alcune condizioni di garanzia del diritto all'informazione Piergiorgio MASSIDDA (gruppo forza stessa. Le modalità di esercizio dell'attività Italia) relatore, fa presente che la proposta di informazione in campo sanitario sono di legge all'esame della Commissione ri• definite all'articolo 4, che contempla anche sponde all'esigenza di chiarezza dell'infor• le iniziative nel settore della prevenzione e mazione nel campo sanitario. Attualmente le campagne di educazione sanitaria. L'ar• la materia è disciplinata dalla legge n. 175 ticolo 5 disciplina l'informazione tramite i del 1992 che presenta tuttavia numerose mezzi di comunicazione di massa e l'arti• lacune e si presta facilmente ad elusioni, colo 6 riguarda i mezzi attraverso i quali ad esempio attraverso la costituzione di possono essere diffusi gli annunci infor• società. La proposta di legge n. 1274 non mativi. L'articolo 7 attribuisce uno speci• riguarda solo i medici ma tutti coloro che fico ruolo agli ordini e ai collegio profes• operano nel settore sanitario, anche in sionali anche a fini di tutela della deonto• funzione di tutela degli stessi operatori. logia e di rapida risoluzione delle contro- Mercoledì 1° marzo 1995 - 126 - Commissione XII versie. Gli articoli 8, 9 e 10 individuano di• GAMBALE: Modifiche alla legge 24 luglio 1985, n. verse tipologie per gli annunci informativi 409, e istituzione dell'ordine degli odontoiatri mentre l'articolo 12 stabilisce che gli eser• (1522). centi le arti ausiliarie delle professioni sa• (Parere della I, della II e della V Commissione). nitarie per le quali non è istituito il rela• (Seguito dell'esame e rinvio con richiesta di tivo ordine e il collegio porfessionale sono trasferimento alla sede legislativa di un te• rappresentati dalle associazioni di catego• sto unificato). rie che dovranno essere registrate in un apposito registro presso il Ministero della Roberto CALDEROLI, presidente, av• sanità. Le disposizioni della proposta di verte che è stata abbinata la proposta di legge sono completate da un articolato si• legge 1522 che verte su identica materia stema sanzionatorio nel caso di violazione rispetto alle precedenti. delle stesse. Auspica infine una rapida ap• In sostituzione del relatore Cascio illu• provazione della proposta di legge con il stra il testo predisposto dal Comitato ri• contributo di tutti i gruppi rappresentati. stretto che propone alla Commissione di Dopo che il sottosegretario Mario adottare come testo base. CONDORELLI si è riservato di intervenire in sede di replica, esprimendo, comunque La Commissione approva quindi la apprezzamento per la proposta di legge al• proposta del presidente. l'ordine del giorno, Roberto CALDEROLI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad Roberto CALDEROLI, presidente, pro• altra seduta. pone alla Commissione di avviare la pro• cedura per richiedere il trasferimento alla La seduta, sospesa alle 15,5, è ripresa sede legislativa del testo unificato delle alle 17. proposte di legge.

Seguito dell'esame delle proposte di legge: Rocco CACCAVARI (gruppo progressi• CALDEROLI ed altri: Modifiche alla legge 24 luglio sti-federativo), Antonio SAIA (gruppo ri• 1985, n. 409, e nuove norme in materia di esercizio fondazione comunista-progressisti), Angelo della professione di odontoiatria (671). BLANCO (gruppo AN), Carlo STICOTTI (Parere della I, della II, della XI Commissione e della (gruppo lega nord) e Maretta SCOCA Commissione speciale per le politiche comunitarie). (gruppo CCD), si dichiarano per i rispettivi VINCENZO BASILE ed altri: Modifiche alla legge 24 gruppi favorevoli alla richiesta di trasferi• luglio 1985, n. 409, e istituzione dell'ordine degli mento alla sede legislativa. odontoiatri (866). (Parere della I, della II, della III, della V, della VII, Roberto CALDEROLI, presidente, av• della XI Commissione e della Commissione speciale verte che la richiesta di trasferimento alla per le politiche comunitarie). sede legislativa sarà inoltrata alla Presi• CACCAVARI ed altri: Modifiche alla legge 24 luglio denza della Camera non appena saranno 1985, n. 409, e istituzione dell'ordine degli odontoia• realizzate le condizioni previste all'articolo tri (1083). 92, comma 6, del regolamento. (Parere della I, della II, della III, della V, della VII e della XI Commissione). La seduta termina alle 17,10. Mercoledì 1° marzo 1995 - 127 - Commissione XII

ALLEGATO

Modifiche alla legge 24 luglio 1985, n. 409, e istituzione dell'Ordine de• gli odontoiatri (671, 866, 1083)

TESTO UNIFICATO

ART. 1. 2. L'iscrizione all'albo è obbligatoria (Professione di odontoiatra). per l'esercizio della professione di odon• toiatra. L'odontoiatra iscritto all'albo ha la 1. È istituita la professione sanitaria di facoltà di esercitare la professione su tutto odontoiatra. il territorio dello Stato. L'esercizio della 2. Formano oggetto della professione di professione di odontoiatra è altresì con• odontoiatra le attività inerenti la diagnosi sentito ai soggetti di cui all'articolo 7, e la terapia delle malattie e delle anomalie primo comma, della legge 24 luglio 1985, congenite ed acquisite dei denti e della n. 409, come modificato dall'articolo 24 bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti, della presente legge. nonché le attività di prevenzione e di ria• 3. Per essere iscritto all'albo è necessa• bilitazione odontoiatrica. rio: 3. L'odontoiatra può prescrivere tutti i a) essere cittadino italiano; medicamenti, gli esami di laboratorio e le b) godere dei diritti civili; indagini diagnostiche necessari all'eserci• c) essere abilitato all'esercizio della zio della professione. professione di odontoiatra ovvero di me• dico-chirurgo per i soggetti di cui al ART. 2. comma 4, lettere b) e c); (Esami di abilitazione). d) avere la residenza nella circoscri• zione territoriale nella quale è istituito 1. Gli esami di Stato per il consegui• l'ordine. mento dell'abilitazione all'esercizio profes• sionale, per coloro che sono in possesso 4. Possono iscriversi all'albo: della laurea in odontoiatria e protesi den• a) i laureati in odontoiatria e protesi taria, hanno carattere specificamente pro• dentaria; fessionale. b) i laureati in medicina e chirurgia 2. I relativi programmi e le norme con• purché iscritti al relativo corso di laurea cernenti lo svolgimento sono determinati entro l'anno accademico 1984/1985; con regolamento adottato dal Ministro c) i laureati in medicina e chirurgia della pubblica istruzione ai sensi dell'arti• in possesso di un diploma di specializza• colo 3 della legge 8 dicembre 1956, n. zione in odontostomatologia; 1378. d) i cittadini degli Stati membri della Unione europea, di cui all'articolo 7, ART. 3. primo comma, della citata legge n. 409 del (Albo professionale). 1985, come modificato dall'articolo 24 della presente legge; 1. Presso ciascun ordine provinciale de• e) i cittadini stranieri che hanno con• gli odontoiatri di cui all'articolo 4 è isti• seguito il titolo di abilitazione all'esercizio tuito l'albo degli odontoiatri. della professione in Italia e che sono citta- Mercoledì Io marzo 1995 - 128 - Commissione XII dini di uno Stato con il quale l'Italia abbia vero sia riassorbito dalla federazione re• stipulato un accordo di reciprocità che gionale. consenta l'esercizio della professione di 2. Gli organi dell'ordine provinciale de• odontoiatra a condizione che tali cittadini gli odontoiatri sono: l'assemblea, il consi• godano dei diritti civili. glio direttivo, il presidente, il vicepresi• 5. I laureati in medicina e chirurgia di dente, il segretario, il tesoriere ed il colle• cui al comma 4, lettere b), e c) che si iscri• gio dei revisori. La durata in carica degli vono all'albo degli odontoiatri mantengono organi è di quattro anni. la titolarità alla contemporanea iscrizione 3. Ciascun ordine provinciale cura la all'ordine dei medici-chirughi. tenuta all'albo professionale di cui all'arti• colo 3 e dell'elenco transitorio aggiunto di cui all'articolo 1 del regio decreto-legge 13 ART. 4. gennaio 1930, n. 20, convertito, con modi• (Modificazioni al regio decreto 30 settembre ficazioni, dalla legge 5 giugno 1930, 1938, n. 1652). n. 943. 1. Alla Tabella XVIII-bzs annessa al re• gio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e ART. 6. successive modificazioni, le parole da: (Attribuzione delVAssemblea dell'ordine pro• « Per i laureati in medicina e chirurgia » vinciale). fino a: « laurea precedente » sono sostituite dalle seguenti: « I laureati in medicina e 1. L'assemblea dell'ordine provinciale è chirurgia possono essere iscritti al terzo formata da tutti gli iscritti all'ordine pro• anno del corso di laurea in odontoiatria e vinciale ed esercita le seguenti attribu• protesi dentaria subordinatamente al su• zioni: peramento di un esame di ammissione ed a) elegge fra i suoi componenti, con il in ragione del 25 per cento del numero dei sistema maggioritario, e garantendo co• posti determinati per il corrispondente munque la rappresentanza delle mino• anno accademico ». ranze, il consiglio direttivo secondo quanto 2. Con decreto del Ministro dell'univer• stabilito all'articolo 7; sità e della ricerca scientifica e tecnolo• gica, da emanare entro trenta giorni dalla b) elegge il collegio dei revisori dei data di entrata in vigore della presente conti; legge, sono definiti i criteri per lo svolgi• c) approva ogni anno il bilancio pre• mento degli esami di ammissione al corso ventivo ed il conto consuntivo. di laurea in odontoiatria e protesi dentaria previste per i laureati in medicina e chi• ART. 7. rurgia dalla tabella XVIII-bis annessa al regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652 (Elezioni del Consiglio direttivo dell'ordine come modificato dalla presente legge. provinciale). 1. Il consiglio direttivo dell'ordine pro• ART. 5. vinciale è eletto dall'assemblea fra i suoi (Ordine provinciale degli odontoiatri). componenti. 2. Le elezioni del consiglio direttivo 1. In ogni provincia è istituito l'ordine sono indette dal presidente dell'ordine provinciale degli odontoiatri. Il Ministro provinciale ogni quattro anni, tra il mese della sanità, su richiesta degli ordini inte• di ottobre e il mese di dicembre, in una ressati, segnalata dal comitato centrale data indicata dal consiglio direttivo della federazione nazionale degli ordini uscente. degli odontoiatri di cui all'articolo 15, può 3. La comunicazione all'assemblea disporre che un ordine abbia per circo• della data delle elezioni è effettuata entro scrizione due o più province finitime ov• un termine compreso tra sessanta e qua- Mercoledì 1° marzo 1995 - 129 - Commissione XII rantacinque giorni dalla stessa data, me• cato accordo, dando il proprio parere sulle diante avviso da pubblicare nel bollettino controversie stesse; ufficiale della federazione nazionale degli l) valuta, su richiesta dell'iscritto, la ordini degli odonoiatri e in almeno due congruità degli onorari percepiti per l'o• quotidiani tra i più diffusi nella provincia pera professionale prestata; per tre volte, di cui due nelle due setti• mane precedenti la data delle elezioni m) assume iniziative dirette alla re• stesse, ovvero, in alternativa, mediante let• pressione dell'esercizio abusivo della pro• tera raccomandata da inviare a ciascun fessione di odontoiatra ed alla difesa delle iscritto. Nella comunicazione sono indicati specifiche competenze professionali; i giorni, gli orari e la sede delle vota• n) provvede all'amministrazione dei zioni. beni dell'ordine; o) propone all'approvazione dell'as• semblea il bilancio preventivo ed il conto ART. 8. consuntivo; (Attribuzioni del consiglio direttivo dell'or• p) stabilisce, entro i limiti necessari dine provinciale). per il funzionamento dell'ordine e per lo svolgimento dei relativi compiti istituzio• 1. Il consiglio direttivo dell'ordine pri- nali, l'ammontare di una tassa annuale, vinciale esercita le seguenti attribuzioni: nonché l'ammontare delle tasse per l'iscri• a) elegge tra i suoi componenti il pre• zione, per il trasferimento, per il rilascio sidente, il vicepresidente, il segretario e il dei certificati, per il rilascio dei pareri per tesoriere; la liquidazione degli onorari, per la pub• b) discute la mozione di sfiducia nei blicità in materia sanitaria, nonché l'am• confronti del presidente; montare delle tasse per ogni ulteriore at• tribuzione istituzionale demandata all'or• c) provvede alla tenuta dell'albo, cu• dine professionale; rando le iscrizioni e le cancellazioni, ed alla sua pubblicazione annuale; q) richiede al presidente la convoca• zione dell'assemblea degli iscritti qualora d) vigila sulla conservazione del de• lo ritenga opportuno in relazione a temi di coro e dell'indipendenza dell'ordine pro• particolare interesse; fessionale; r) apporta alle tariffe minime degli e) designa i rappresentanti dell'or• onorari delle prestazioni odontoiatriche dine provinciale presso commissioni, enti variazioni non superiori al 30 per cento ed organizzazioni; degli importi fissati, in relazione ad esi• f) promuove iniziative finalizzate al• genze di carattere locale; l'aggiornamento professionale ed al pro• s) promuove verifiche periodiche gresso culturale degli iscritti; sulla specifica professionalità degli iscritti; g) concorre con le autorità locali alla t) designa i componenti delle com• predisposizione e all'attuazione dei prov• missioni per l'esame di abilitazione all'e• vedimenti di interesse dell'ordine profes• sercizio professionale; sionale; u) provvede alla sospensione caute• h) esercita il potere disciplinare nei lare dall'esercizio della professione degli confronti degli iscritti all'albo; iscritti che non risultino in possesso, a se• i) si interpone, su richiesta, nelle con• guito del parere espresso da un'apposita troversie che comunque riguardano gli commissione costituita da tre esperti, dei odontoiatri relative all'esercizio della pro• requisiti psico-fisici necessari per lo svolgi• fessione, incluse quelle in materia di spese mento della professione stessa. Il presi• e di onorari, al fine di giungere alla conci• dente del tribunale competente per terri• liazione della vertenza e, in caso di man• torio, il consiglio direttivo, l'interessato al Mercoledì 1° marzo 1995 - 130 - Commissione XII procedimento di sospensione ovvero il co• blea, dei registri previsti dalle leggi e dai niuge o i parenti fino al quarto grado regolamenti; autentica le copie delle deli• provvedono ciascuno alla nomina di un berazioni e degli altri atti da rilasciare ai componente della commissione stessa. In sensi della legislazione vigente e dei rego• caso di inerzia dell'interessato provvede, in lamenti. In caso di assenza od impedi• via sostitutiva, il presidente del tribunale mento il segretario è sostituito dal mem• competente per territorio. La sospensione bro del consiglio direttivo più giovane per può essere comminata al massimo per un età che non ricopra altre cariche. anno ed è rinnovabile, previo ulteriore pa• 3. Il tesoriere esercita le attribuzioni di rere della commissione di esperti, per un cui all'articolo 32 del regolamento per la ulteriore anno. esecuzione del decreto legislativo 13 set• 2. Il consiglio direttivo è convocato dal tembre 1946, n. 233, approvato con de• presidente, anche su richiesta di un terzo creto del Presidente della Repubblica 5 dei suoi componenti presentata con l'indi• aprile 1950, n. 221. In caso di assenza od cazione degli argomenti da inserire all'or• impedimento il tesoriere è sostituito dal dine del giorno. membro del consiglio direttivo più anziano per età che non ricopra altre cariche. 4. Il collegio dei revisori dei conti esa• ART. 9. mina il bilancio di previsione ed il conto (Attribuzioni del presidente consuntivo, nonché tutti i documenti am• dell'ordine provinciale). ministrativi e contabili. 1. Il presidente dell'ordine provinciale esercita le seguenti attribuzioni: ART. 11. a) rappresenta l'ordine; (Federazione regionale). b) convoca e presiede il consiglio di• rettivo e l'assemblea; 1. Gli ordini provinciali degli odontoia• c) cura l'esecuzione delle delibera• tri istituiti nella medesima regione, ad ec• zioni degli organi collegiali e dirige l'atti• cezione della Valle d'Aosta e ferma re• vità degli uffici; stando l'autonomia delle province auto• d) svolge gli altri compiti attribuitigli nome di Trento e di Bolzano, sono riuniti dalle leggi e dai regolamenti. nella federazione regionale degli ordini de• gli odontoiatri che ha sede nella città in 2. Il presidente decade dalla carica cui ha sede l'assessorato alla sanità della qualora il consiglio direttivo approvi una relativa regione. mozione di sfiducia nei suoi confronti ov• 2. Gli organi della federazione regio• vero qualora siano stati emessi nei suoi nale degli ordini degli odontoiatri sono: confronti un provvedimento di arresto o l'assemblea regionale, il consiglio direttivo una sentenza di primo grado a pena de• regionale, il presidente, il vicepresidente, il tentiva. segretario, il tesoriere ed il collegio dei re• visori dei conti. La durata in carica degli organi è di quattro anni. ART. 10. (Attribuzione degli organi dell'ordine provinciale). ART. 12. 1. Il vicepresidente dell'ordine provin• (Attribuzioni dell'assemblea della federa• ciale sostituisce il presidente in caso di im• zione regionale). pedimento e svolge le funzioni a lui dele• gate. 1. L'assemblea della federazione regio• 2. Il segretario cura la tenuta dell'ar• nale è composta dai membri dei consigli chivio dei verbali delle sedute dell'assem• direttivi degli ordini provinciali. Mercoledì 1° marzo 1995 - 131 - Commissione XII

2. L'assemblea della federazione regio• spese di funzionamento della federazione nale esercita le seguenti attribuzioni: regionale stessa; a) determina ogni quattro anni il nu• c) svolge le funzioni attribuite alla fe• mero dei consiglieri che ciascun consiglio derazione regionale dalle leggi, dai regola• direttivo provinciale elegge al consiglio di• menti, dai contratti di lavoro e dalle con• rettivo regionale in relazione al numero venzioni; degli iscritti a ciascun ordine provinciale e d) designa i rappresentanti della fe• in modo tale che ciascuno di essi sia rap• derazione regionale presso commissioni, presentato almeno da un consigliere e da enti ed organizzazioni; un numero di consiglieri inferiore alla metà dei componenti del consiglio stesso, e) discute la mozione di sfiducia nei salvo il caso in cui nella regione siano isti• confronti del presidente; tuiti due soli ordini provinciali; f) gestisce d'intesa con gli organi del b) approva il bilancio di previsione Servizio sanitario nazionale le commis• ed il conto consultivo. sioni professionali e di valutazione della qualità dei requisiti, quale sistema di go• verno e di procedura formativa del perso• ART. 13. nale sanitario. {Attribuzioni del consiglio direttivo della fe• derazione regionale). 3. Il consiglio direttivo è convocato dal presidente, anche su richiesta di un terzo dei componenti da presentare con l'indica• 1. Il consiglio direttivo della federa• zione degli argomenti da inserire all'or• zione regionale è composta da: dine del giorno. a) sette consiglieri, se il numero degli ordini provinciali istituiti nella regione non è superiore a tre; ART. 14. b) nove consiglieri, se il numero degli {Attribuzioni degli altri organi della federa• ordini provinciali istituiti nella regione zione regionale). non è superiore a cinque; 1. Il presidente della federazione regio• c) quindici consiglieri, se il numero nale esercita le seguenti attribuzioni: degli ordini provinciali istituiti nella re• gione è pari o superiore a sei. a) rappresenta la federazione; b) convoca e presiede il consiglio 2. Il consiglio direttivo esercita le se• direttivo; guenti attribuzioni: c) cura l'esecuzione delle delibera• a) procede, in una riunione convo• zioni degli organi collegiali e dirige l'atti• cata dal componente più anziano per età vità degli uffici; entro la prima decade del mese di feb• d) svolge i compiti attribuitigli dalle braio dell'anno successivo a quello in cui leggi e dai regolamenti. hanno avuto luogo le elezioni dei consigli direttivi degli ordini provinciali, alla ele• zione del presidente, del vicepresidente, 2. Al presidente della federazione re• del segretario, del tesoriere e del collegio gionale si applicano le disposizioni di cui dei revisori dei conti; all'articolo 9, comma 2. 3. Al vicepresidente, al segretario, al te• b) stabilisce, in rapporto al numero soriere ed al collegio dei revisori dei conti degli iscritti, il contributo annuo che cia• si applicano rispettivamente le disposizioni scun ordine provinciale deve versare per le di cui all'articolo 10, commi 1, 2, 3 e 4. Mercoledì Io marzo 1995 - 132 - Commissione XII

zione pubblica, limitatamente a quelli re• ART. 15. lativi al personale dipendente dalla federa• (Federazione nazionale degli ordini degli zione nazionale stessa; odontoiatri). e) approva le tariffe degli onorari delle prestazioni odontoiatriche proposte 1. Gli ordini provinciali degli odontoia• dal comitato centrale. Tali tariffe sono tri istituiti su tutto il territorio nazionale rese esecutive con decreto del Ministro sono riuniti nella federazione nazionale della sanità e sono obbligatorie per le per• degli ordini degli odontoiatri, con sede a sone fisiche e giuridiche legittimate alla Roma. erogazione delle prestazioni odontoiatri• 2. Gli organi della federazione nazio• che. Qualsiasi accordo in deroga è consi• nale sono: il consiglio nazionale, il comi• derato nullo. Il mancato rispetto delle ta• tato centrale, il presidente, il vicepresi• riffe comporta, per le persone fisiche, la dente, il segretario, il tesoriere ed il colle• sospensione dell'esercizio della professione gio dei revisori dei conti. La durata in ca• per un periodo da uno a sei mesi, secondo rica degli organi è di quattro anni. quanto stabilito dal consiglio dell'ordine territorialmente competente e, per le per• sone giuridiche, la sospensione dell'auto• ART. 16. rizzazione amministrativa per un perido (Attribuzioni del consiglio nazionale della da uno a sei mesi secondo quanto stabilito federazione nazionale). dalla competente autorità amministrativa, previso accertamento e verifica dell'avve• 1. Il consiglio nazionale della federa• nuta violazione; zione nazionale è composto dai presidenti degli ordini provinciali degli odontoiatri. f) esprime, su proposta del comitato 2. Il consiglio nazionale esercita le se• centrale, parere vincolante sulle modifiche guenti attribuzioni: alla tabella XVIII/è/5, annessa al regio de• a) elegge, entro il 31 marzo dell'anno creto 30 settembre 1938, n. 1652 come successivo a quello in cui hanno avuto modificata dall'articolo 4 della presente luogo le elezioni dei presidenti e dei consi• legge, sulla programmazione del numero gli direttivi degli ordini provinciali, i com• dei posti disponibili nei corsi di laurea in odontoiatria e protesi dentaria. ponenti del comitato centrale fra gli iscritti agli albi di cui all'articolo 3, con le modalità elettorali previste all'articolo 7 ART. 17. per il consiglio direttivo provinciale; (Attribuzioni del comitato centrale b) approva il bilancio preventivo ed il della federazione nazionale). conto consuntivo; c) approva, su proposta del comitato 1. Il comitato centrale è composto da centrale, il codice di deontologia professio• quindici membri eletti dal consiglio nazio• nale; nale ai sensi dell'articolo 16, comma 2, let• tera a). d) adotta i regolamenti proposti dal 2. Il comitato centrale esercita le se• comitato centrale che sono inviati al Min- guenti attribuzioni: siter o della sanità ai sensi dell'articolo 35 del regolamento per la esecuzione del de• a) elegge fra i suoi componenti il pre• creto legislativo 18 settembre 1946, sidente, il vicepresidente, il segretario ed il n. 233, approvato con decreto del Presi• tesoriere e discute la mozione di sfiducia dente della Repubblica 5 aprile 1950, nei confronti del presidente; n. 221, nonché alla Presidenza del Consi• b) stabilisce il contributo annuo che glio dei ministri - Dipartimento della fun• ciascun ordine provinciale, in rapporto al Mercoledì 1° marzo 1995 - 133 - Commissione XII numero dei propri iscritti, deve versare dei componenti da presentare con l'indica• per le spese di funzionamento della fede• zione dgli argomenti da iscrivere all'ordine razione nazionale; del giorno. c) vigila, sul piano nazionale, sulla conservazione del decoro e dell'indipen• ART. 18. denza della professione; (Attribuzioni del presidente d) coordina e promuove l'attività de• della federazione nazionale). gli ordini provinciali e delle federazioni regionali; 1. Il presidente della federazione nazio• e) segnala la opportunità di modifi• nale esercita le seguenti attribuzioni: care la circoscrizione territoriale degli or• a) rappresenta la federazione; dini provinciali, ai sensi dell'articolo 5, b) convoca e presiede il Comitato comma 1; centrale; f) promuove e favorisce tutte le ini• c) cura l'esecuzione delle delibera• ziative intese a facilitare il progresso cul• zioni degli organi collegiali e dirige l'atti• turale degli iscritti ed impartisce direttive vità degli uffici; per le verifiche periodiche sulla professio• d) svolge i compiti attribuitigli dalle nalità degli iscritti; leggi e dai regolamenti. g) designa i rappresentanti della fe• derazione presso commissioni, enti ed or• 2. Al presidente della federazione na• ganizzazioni di carattere nazionale od in• zionale si applicano le disposizioni di cui ternazionale; all'articolo 9, comma 2. h) concorre con le autorità compe• tenti alla elaborazione ed all'attuazione ART. 19. dei provvedimenti che comunque possono interessare la professione; (Attribuzione degli altri organi della federa• zione nazionale). i) impartisce direttive per la solu• zione delle controversie di cui all'articolo 1. Al vicepresidente, al segretario, al te• 8, comma 1, lettera i); soriere e al collegio dei revisori dei conti l) esercita il potere disciplinare nei della federazione nazionale si applicano confronti dei componenti dei consigli di• rispettivamente le disposizioni di cui al• rettivi degli ordini provinciali; contro i l'articolo 10, commi 1, 2, 3 e 4. provvedimenti adottati è ammesso il ri• corso alla commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie; ART. 20. (Disposizioni comuni ai componenti degli m) propone al consiglio nazionale le organi collegiali). tariffe minime degli onorari delle presta• zioni odontoiatriche; 1. In caso di morte ovvero di dimissioni n) assume iniziative dirette alla re• di uno dei componenti degli organi colle• pressione dell'esercizio abusivo della pro• giali degli ordini provinciali degli odon• fessione ed in difesa delle competenze toiatri, delle federazioni regionali e della professionali; federazione nazionale, subentra il primo o) provvede all'amministrazione dei dei non eletti. Nel caso di cessazione di un beni della federazione stessa. numero di componenti superiore alla metà si procede a nuove elezioni. 3. Il comitato centrale è convocato dal 2. Non sono eleggibili alle cariche degli presidente, anche su richiesta di un terzo organi degli ordini provinciali, delle fede- Mercoledì 1° marzo 1995 - 134 - Commissione XII razioni regionali e della federazione nazio• ed i provvedimenti di interdizione ed ina• nale coloro che rivestono cariche negli or• bilitazione all'esercizio della professione. gani dell'ordine dei medici-chirurghi.

ART. 24. ART. 21. (Norme in materia di previdenza). (Validità dei provvedimenti di sospensione). 1. A decorrere dalla data di iscrizione 1. I provvedimenti di sospensione adot• all'albo di cui all'articolo 3, gli esercenti la tati nei confronti degli odontoiatri dipen• professione di odontoiatra sono iscritti al denti da strutture pubbliche sono validi ai Fondo di previdenza generale dell'Ente na• fini disciplianri per quanto riguarda il zionale di previdenza e assistenza medici rapporto di lavoro dipendente rispetto alla (ENPAM). I laureati in odontoiatria e pro• istituzione sanitaria pubblica e la durata tesi dentaria possono ricostruire a titolo delle misure disposte dall'ordine è consi• oneroso il periodo pregresso, dalla data di derata ai fini degli eventuali provvedimenti prima iscrizione all'albo professionale te• disciplinari di sospensione adottati nel• nuto dall'ordine dei medici-chirurghi ai l'ambito di tale rapporto di lavoro. sensi dell'articolo 4 della legge 24 luglio 2. Ai fini di cui al comma 1, il legale 1985, n. 409. rappresentante della istituzione sanitaria 2. A decorrere dalla data di iscrizione dalla quale l'odontoiatria dipende informa all'albo di cui all'articolo 3, gli esercenti la l'ordine provinciale competente dell'avvio professione di odontoiatra che abbiano in• dei provvedimenti disciplinari. Il presi• trapreso un rapporto convenzionale con il dente dell'ordine comunica all'interessato Servizio sanitario nazionale ai sensi del• le eventuali sanzioni comminate. l'articolo 48 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, sono iscritti ai fondi speciali di ART. 22. previdenza assunti in gestione dall'EN- PAM, approvato con decreto del Presi• (Radiazione dall'albo). dente della Repubblica 2 settembre 1959, 1. La radiazione dell'albo di cui all'arti• n. 931. colo 3 è pronunciata con le modalità di cui 3. Con decreto del Presidente della Re• agli articoli 41 e 42 del regolamento per la pubblica, adottato su proposta del Mini• esecuzione del decreto legislativo 13 set• stro del lavoro e della previdenza sociale, tembre 1946, n. 223, approvato con de• sono apportate le modifiche allo statuto creto del Presidente della Repubblica 5 dell'ENPAM, per garantire agli iscritti agli aprile 1950, n. 221, nei confronti degli albi di cui all'articolo 3 l'iscrizione al iscritti al medesimo albo che siano stati fondo generale dell'ENPAM nonché la rap• condannati due volte per il reato di cui al• presentanza in seno al consiglio nazionale, l'articolo 348 del codice penale. al comitato direttivo ed al collegio sinda• cale dell'ENPAM stesso in misura propor• zionale rispetto agli iscritti agli albi pro• ART. 23. fessionali dei medici-chirurghi. (Comunicazioni dell'autorità giudiziaria).

1. L'autorità giudiziaria comunica al• ART. 25. l'ordine provinciale territorialmente com• (Regolamento di attuazione). petente l'apertura e l'esito dei procedi• menti penali nei confronti degli iscritti al 1. Entro novanta giorni dalla data di relativo albo, nonché le misure restrittive entrata in vigore della presente legge è della libertà o incidenti sulle capacità civili emanato il relativo regolamento di attua- Mercoledì 1° marzo 1995 - 135 - Commissione XII zione, ai sensi dell'articolo 17 della megge mento ed alla libera prestazione di servizi 23 agosto 1988, n. 400. da parte dei dentisti cittadini di Stati 2. Entro centottanta giorni dalla data membri delle comunità europee »; di entrata in vigore della presente legge, i b) all'articolo 7, il primo comma è presidenti delle Commissioni degli odon• sostituito dal seguente: « Ai cittadini degli toiatri, degli ordini dei medici-chirurghi e Stati membri della Unione europea che degli odontoiatri e il presidente della Com• esercitano un'attività professionale nel missione nazionale della federazione na• campo dell'odontoiatria con le denomina• zionale dei medici-chirurghi e degli odon• zioni di cui all'allegato A alla presente toiatri convocano, rispettivamente, le as• legge, e che sono in possesso dei diplomi, semblee provinciali degli iscritti agli albi certificati e altri titoli di cui all'allegato B professionali provinciali degli odontoiatri alla presente legge, purché conseguiti in ed il consiglio nazionale per l'elezione dei uno degli Stati membri della Unione euro• consigli direttivi e del comitato centrale. pea è riconosciuto il titolo di odontoia• 3. Almeno per i primi due anni dalla tra »; loro costituzione ai sensi della presente c) all'articolo 12 è aggiunto, in fine, il legge gli ordini provinciali degli odontoia• seguente comma: « I cittadini degli Stati tri possono fissare la propria sede presso membri della Unione europea e degli altri gli ordini provinciali dei medici-chirurghi Stati debono sostenere un esame di lingua e la Federazione nazionale dei medici-chi• italiana, di deontologia professionale e di rurghi. legislazione sanitaria. Con decreto del mi• nistro della sanità sono stabiliti i pro• ART. 26. grammi ed il regolamento dell'esame di cui al presente comma ». (Modifiche alla legge 24 luglio 1985, n. 409 — Abrogazioni). 2. Gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 20, 22 e 23 della citata legge n. 409 del 1985 sono 1. Alla legge 24 luglio 1985, n. 409 sono abrogati. apportate le seguenti modificazioni: 3. L'articolo 11 della legge 21 febbraio a) il titolo, è sostituito dal seguente: 1963, n. 244 e la legge 31 ottobre 1988, n. « Disposizioni relative al diritto di stabili• 471 sono abrogati. PAGINA BIANCA Mercoledì 1° marzo 1995 - 137 - Commissione XIII

XIII COMMISSIONE PERMANENTE (Agricoltura)

IN SEDE REFERENTE neamente e che gli inviti sono pervenuti in estremo ritardo, ritiene di dover elevare Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza formale protesta. Rivolge comunque l'in• del Presidente Alberto Paolo LEMBO. — vito ai membri della Commissione a parte• Interviene il Sottosegretario di Stato per le cipare ai convegni a titolo personale. Ve• risorse agricole, alimentari e forestali, Vito nendo al punto all'ordine del giorno, ri• Bianco. corda che nella seduta del 22 febbraio era stato accantonato l'articolo 5 con i tre La seduta comincia alle 15,10. emendamenti ad esso riferiti. Chiede per• tanto al relatore, onorevole Albertini, di Disegno dì legge: riferire sugli approfondimenti compiuti. Differimento di termini nel setore agrìcolo (1791). (Parere della I, della V, della VI, della X, della XI, Giuseppe ALBERTINI (gruppo I demo• della XII Commissione e della Commissione speciale cratici), relatore, rileva che l'accantona• per le politiche comunitarie). mento ha consentito di approfondire la (Seguito dell'esame e conclusione). materia e ritiene quindi di poter espri• mere parere favorevole sui tre emenda• Alberto Paolo LEMBO, presidente, menti, dopo aver evidenziato le leggere prima di passare al punto all'ordine del modifiche apportate, talora di natura me• giorno, comunica di avere ricevuto, con ramente formale. Si sofferma quindi sul• estremo ritardo, due inviti, da parte della l'emendamento 5. 10, per il quale gli ap• rappresentanza in Italia della Commis• profondimenti compiuti hanno consentito sione europea e dell'Ufficio per l'Italia del di superare le perplessità relative alla ven• Parlamento europeo, per due convegni su dita diretta del latte, che resta disciplinata argomenti che interessano i componenti la dal regio decreto 9 maggio 1929, n. 994. Commissione. Il primo riguarda infatti la Riguardo all'emendamento 5. 11, ricorda pesca e l'acquacoltura e l'altro la riforma che esso è stato integrato con la formula• del settore vitivinicolo in Europa; dal mo• zione fatta propria dal Governo in sede di mento che essi si svolgono contempora• reitera del decreto-legge 28 febbraio 1995, Mercoledì 1° marzo 1995 - 138 - Commissione XIII n. 57, all'articolo 5. Ribadisce in conclu• La seduta comincia alle 16,05. sione il proprio parere favorevole sugli emendamenti in esame. Audizione del Ministro delle risorse agricole, alime- tari e forestali dott. Walter Luchetti sull'ultima riu• Il sottosegretario Vito BIANCO, dopo nione del Consiglio dei ministri europei. aver rilevato che dall'intervento del rela• (Audizione ai sensi dell'articolo 143, comma tore si evince che è stato risolto il pro• 2, del regolamento). blema del coordinamento con il decreto- legge 28 febraio 1995, n. 57, esprime pa• Alberto Paolo LEMBO, presidente, rere favorevole sui tre emendamenti in svolge un intervento introduttivo, ringra• esame. ziando il Ministro per la disponibilità di• mostrata. Comunica che, se non vi sono Alberto Paolo LEMBO, presidente, pone obiezioni, la pubblicità dei lavori sarà assi• in votazione gli emendamenti 5. 10, 5. 11 curata anche attraverso impianti audiovi• e 5. 12, nonché l'articolo 5 come emen• sivi a circuito chiuso. dato, che risultano approvati. La Commissione consente. La Commissione dà quindi mandato al relatore di riferire in senso favorevole sul Dopo la relazione del Ministro Walter testo del disegno di legge, come emendato, LUCHETTI, intervengono i deputati Anna• deliberando altresì di chiedere alla Presi• maria PROCACCI (gruppo progressiti-fe• denza della Camera l'autorizzazione alla derativo), Giovenale GERBAUDO (gruppo relazione orale e riservandosi il Presidente PPI), Uber ANGHINONI (gruppo lega la nomina del Comitato dei nove. nord), Giuseppe PETRELLI (gruppo AN), Onofrio SPAGNOLETTI-ZEULI (gruppo La seduta termina aUe 15,20. AN), Carmine NARDONE (gruppo progres- siti-federativo), Giuseppe LAZZARINI AUDIZIONE (gruppo FLD) e Giacomo de GHISLAN- ZONI CARDOLI (gruppo forza Italia). Re• Mercoledì 1° marzo 1995. - Presidenza plica il Ministro Walter LUCHETTI. del Presidenza del Presidente Alberto Paolo LEMBO indi del Vicepresidente Giuseppe La seduta termina alle 17,15. ALBERTINI. - Interviene il Ministro delle risorse agricole, alimentari e forestali, Wal• N.B. - Il resoconto stenografico della audizione è ter Luchetti. pubblicato in un fasciolo a parte. Mercoledì 1° marzo 1995 - 139 - Commissione XIII

ALLEGATO

Differimento di termini previsti da disposizioni legislative nel settore agricolo ad altre disposizioni urgenti in materia (1791).

EMENDAMENTI ALL'ARTICOLO 5 ACCANTONATI NELLA SEDUTA DI MERCOLEDÌ 22 FEBBRAIO

Al comma 1, sopprimere le parole: dalla 5. 11 (Nuova formulazione). legge 30 aprile 1962, n. 283, e successive Gerbaudo, Gubert, Pepe, Tatta- modificazioni. rini, Nardone.

Conseguentemente, al medesimo comma, aggiungere, in fine, il seguente periodo: La Aggiungere, in fine, il seguente comma: legge 30 aprile 1962, n. 283, e successive 2. All'articolo 4, comma 1, del decreto modificazioni, non si applica alle aziende del Ministro della sanità, di concerto con il di produzione (vaccherie) di latte crudo Ministro dell'agricoltura e delle foreste, 9 comunque destinato. maggio 1991, n. 184, la lettera b) è sosti• tuita dalla seguente: 5. 10. Nicola Parenti. « b) la provenienza di latte crudo da aziende di produzione e da centri di rac• colta conformi alla legislazione nazionale Aggiungere, in fine, il seguente comma: vigente nelle more dell'entrata in vigore 2. Il termine previsto per il rinnovo del decreto legislativo di recepimento della delle autorizzazioni rilasciate agli impianti direttiva 92/46/CEE del Consiglio del 16 di macellazione di cui all'articolo 5, giugno 1992 che stabilisce le norme sanita• comma 9, ed ai laboratori di sezionamento rie per la produzione e la commercializza• di cui all'articolo 6, comma 6, del decreto zione di latte crudo, di latte trattato termi• legislativo 18 aprile 1994, n. 286, è diffe• camente e di prodotti a base di latte ». rito al 30 ottobre 1995, quando sia già 5. 12. (Nuova formulazione). stata rilasciata concessione edilizia e sia Gerbaudo, Gubert, Pepe, Tatta- già iniziata l'attività di ristrutturazione. rini, Nardone. PAGINA BIANCA Mercoledì 1° marzo 1995 - 141 - Commissione speciale

COMMISSIONE SPECIALE per le politiche comunitarie

IN SEDE REFERENTE il 1994, che dovrà concludersi entro gio• vedì 9 marzo. Mercoledì 1° marzo 1995. — Presidenza Avverte inoltre che le Commissioni per• del Presidente Umberto CECCHI — Inter• manenti hanno inviato alla Commissione vengono il sottosegretario di Stato al bilan• speciale le relazioni e gli emendamenti ap• cio, programmazione economica e coordi• provati ai sensi dell'articolo 126-ter, namento delle politiche dell'Unione euro• comma 2, del Regolamento e che gli emen• pea, Giorgio Ratti ed il sottosegretario di damenti presso la Commissione speciale Stato all'industria, commercio ed artigia• possono essere presentati entro le ore 20 nato, Giovanni Zanetti. di domani secondo quanto stabilito dal• l'Ufficio di Presidenza. Tali emendamenti, La seduta comincia alle 15,45 ove non contrastino palesemente con la normativa comunitaria e con le esigenze di coordinamento generale, saranno inviati Disegno di legge: direttamente alle Commissioni di merito Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti per il prescritto parere che dovrà essere dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - espresso entro la giornata di martedì 7 Legge comunitaria 1994 (1882). marzo. (Parere della I, della II, della III, della IV, della V, Riferendo poi sul disegno di legge A.C. della VI, della VII, della Vili, della IX, della X, della 1882, in sostituzione del relatore, osserva XI, della XII e della XIII Commissione). che il disegno di legge comunitaria costi• (Esame, ai sensi dell'articolo 126-ter del tuisce uno strumento normativo apposito, Regolamento, e rinvio). istituito dalla legge n. 86 del 1989 (legge La Commissione inizia Tesarne del La Pergola), per assicurare l'adeguamento provvedimento. costante e periodico dell'ordinamento na• zionale all'ordinamento comunitario, sì da Umberto CECCHI, presidente, ricorda porre fine al ritardo, divenuto ormai inso• che la Commissione nella seduta odierna stenibile, nell'attuazione della normativa inizia Tesarne della legge comunitaria per comunitaria. La legge comunitaria, infatti, Mercoledì Io marzo 1995 - 142 - Commissione speciale dovrebbe consentire il recepimento di 1990 risulta ancora non attuata una diret• tutte le direttive in scadenza nell'anno di tiva da attuarsi in via regolamentare, men• riferimento e, più in generale, l'adempi• tre due direttive non attuate sono state in• mento degli obblighi derivanti dall'appar• serite nella legge comunitaria 1993. Sono tenenza dell'Italia alla Comunità. invece cinque le direttive non attuate della In base all'articolo 2 della legge n. 86, legge comunitaria 1991 e di esse tre do• il disegno di legge comunitaria deve essere vrebbero essere attuate con decreto legi• presentato entro il 1° marzo di ogni anno. slativo e due in via amministrativa. Della È quindi necessario rilevare come il dise• minicomunitaria risulta non attuata una gno di legge n. 1882, oggi in esame, sia direttiva, poi inserita nella successiva legge stato presentato solo il 16 gennaio 1995, comunitaria 1993. Di quest'ultima non dunque con quasi un anno di ritardo ri• sono state attuate 91 direttive, di cui 29 spetto a quanto previsto dal precetto legi• attendono l'emanazione di un decreto legi• slativo. Non si tratta evidentemente di un slativo, 24 l'approvazione di un regola• elemento di natura esclusivamente for• mento. Infine, 37 direttive dovranno essere male, bensì di una prima causa di ritardo attuate in via amministrativa. Sembra nel recepimento della normativa comuni• quindi emergere, dai dati disponibili, la taria, se non addirittura, in taluni casi, ri• necessità che debba perfezionarsi e velo• spetto ad infrazioni italiane già dichiarate cizzarsi il procedimento, successivo all'ap• da parte degli organi comunitari. provazione della legge comunitaria, di vero La legge comunitaria, in base alla nor• e proprio adeguamento all'ordinamento mativa vigente, dispone di una pluralità di comunitario. strumenti normativi per assicurare l'ade• È da rammentare, poi, che la legge co• guamento all'ordinamento comunitario. Si munitaria è risultata essere anche un utile tratta della modificazione e abrogazione di strumento dinanzi al problema annoso del norme contrastanti con gli obblighi comu• contenzioso italiano di fronte alla Corte di nitari nonché dell'introduzione di disposi• giustizia della Comunità europoea. zioni direttamente attuative. Può altri• Il disegno di legge in esame è composto menti essere fatto ricorso alla delega legi• da 45 articoli ed è strutturato secondo il slativa oppure all'attuazione in via regola• metodo che ha caratterizzato anche le mentare oppure ancora in via amministra• precedenti leggi comunitarie, conforme• tiva. mente al modello appena indicato di pro• È opportuno ricordare che, ad oggi, duzione normativa. Spetterà al Parla• sono state approvate tre leggi comunitarie mento individuare le direttive, da attuarsi annuali più una « minicomunitaria » che si o con delega o in via regolamentare, per le è limitata a recepire esclusivamente le di• quali si considera necessaria l'espressione rettive relative al completamento del mer• di un parere da parte delle competenti cato interno. commissioni parlamentari, prima dell'ap• La prima legge comunitaria ha consen• provazione definitiva. Per questo motivo, il tito il recepimento di 314 direttive mentre disegno di legge non reca indicazione, ne• la successiva ne ha recepite 104. La cosid• gli allegati, delle direttive per le quali sarà detta « minicomunitaria » recepì 34 diret• necessario un ulteriore passaggio in sede tive limitandosi ad intervenire per gli parlamentare. adempimenti connessi all'entrata in fun• Il provvedimento recepisce 70 direttive. zione del mercato unico. Infine, la legge Di esse 3 sono attuate con disposizioni im• comunitaria per il 1993 ha recepito 159 mediatamente efficaci, 23 attraverso la de• direttive. A fronte di questi dati è da rile• lega legislativa, 5 in via regolamentare e 39 vare che su un totale di 1.149 direttive ap• in via amministrativa. plicabili nel nostro ordinamento, le misure Come già nella precedente legge comu• di recepimento comunicate dall'Italia alla nitaria, per quanto riguarda i criteri gene• Comunità erano 1.022, pari all'89 per rali per l'esercizio della delega legislativa, cento del totale. Della legge comunitaria è prevista la possibilità di prorogare di sei Mercoledì 1° marzo 1995 - 143 - Commissione speciale mesi la scadenza del termine; ciò si veri• tali, stabilendo la necessità di un coordina• fica qualora, per effetto di direttive notifi• mento ed adeguamento della normativa cate nel secondo semestre dell'anno entro nazionale vigente. Soprattutto dovrà essere cui deve essere esercitata la delega, la di• riordinato e coordinato il regime di segna• sciplina risultante da direttive comprese lazione delle operazioni, nonché dell'im• nell'elenco è modificata senza che siano portazione ed esportazione di denaro, ti• introdotte nuove norme di principio. Pe• toli e valori mobiliari. L'articolo 10 ri• raltro è da segnalare quale elemento inno• guarda il diritto d'autore ed i diritti con• vativo che, se il termine previsto per il pa• nessi alla radiodiffusione via satellite e ri• rere delle Commissioni scade nei trenta trasmissione via cavo. L'articolo 11, poi, è giorni antecedenti allo spirare del termine diretto ad uniformare a livello comunita• previsto per l'esercizio della delega, o suc• rio la durata di protezione del diritto d'au• cessivamente, la scadenza del termine tore e di alcuni diritti connessi. L'articolo stesso viene prorogata di 90 giorni. È così 12 rinvia alle norme regolamentari per l'a• definita una procedura elastica tale da deguamento dell'ordinamento nazionale in agevolare il rispetto dei termini per l'eser• materia di parità di trattamento tra uomo cizio della delega. È poi opportuno rile• e donna. Particolare rilievo riveste la disci• vare, tra i criteri e princìpi direttivi gene• plina relativa ai servizi di investimento nel rali della delega legislativa di cui all'arti• settore dei valori mobiliari. Questi servizi, colo 2, che è prevista la possibilità per i in base all'articolo 15, dovranno essere ri• decreti legislativi di delegificare in materie servati alle imprese di investimento ed alle non coperte da riserva assoluta di legge, banche, mentre gli agenti di cambio conti• suscettibili di modifiche non attinenti ai nueranno ad esercitare le attività loro con• princìpi informatori delle direttive e degli sentite dall'ordinamento vigente. Banca stessi decreti legislativi. Potrebbe rivelarsi d'Italia e CONSOB si ripartiranno le com• opportuno riformulare questa disposizione petenze nell'attività di controllo. Analoga• in modo da evitare il pericolo di configu• mente, appare rilevante l'articolo 16 con• rare una serie di rinvìi dalla legge di de• cernente i sistemi di garanzia dei depositi, lega al decreto legislativo, prima, e da que• per cui è prevista l'adesione obbligatoria, st'ultimo al regolamento, poi, senza che vi quale condizione per l'esercizio dell'atti• sia la fissazione di alcun principio o crite• vità bancaria. rio direttivo. Di particolare interesse ap• L'articolo 18 disciplina le clausole ves• pare anche l'articolo 6 relativo alla delega satorie nel contratto tra professionista e per l'emanazione di testi unici. Si potrà consumatore. Si è inteso così integrare la valutare con attenzione se sia opportuno disciplina civilistica relativa alle condizioni mantenere la possibilità di delegificare generali del contratto, per introdurre nel tramite i testi unici, che non sembra pie• codice civile ipotesi specifiche per i con• namente conforme alla natura dei mede• tratti tra consumatore e professionista, in simi. modo tale da assicurare un'uguaglianza Il titolo II del disegno di legge reca di• non solo formale delle parti contraenti. È sposizioni particolari di adempimento di• dunque indicata, conformemente alla di• retto e criteri speciali di delega legislativa. rettiva comunitaria, tutta una serie di Si tratta, nel complesso, di disposizioni ri• clausole che si presumono vessatorie fino ferite ad un'ampia gamma di settori, che a prova contraria. Le clausole vessatorie già sono stati oggetto d'esame da parte inserite nel contratto tra professionista e delle commissioni di merito. In questa consumatore sono nulle. sede appare quindi opportuno richiamare La disciplina in materia sanitaria è di• esclusivamente gli aspetti salienti e di par• retta, nel suo complesso, ad un rafforza• ticolare portata innovativa dell'articolo. In mento della funzione di controllo, sia que• particolare, l'articolo 9 disciplina il rici• sta relativa alla farmacovigilanza ed alla claggio dei capitali di provenienza illecita e individuazione dei responsabili, sia questa la circolazione transfrontaliera dei capi- relativa ai prodotti cosmetici o ai disposi- Mercoledì Io marzo 1995 - 144 - Commissione speciale tivi medici oppure ancora all'igiene dei tuazione di notevole ritardo, collocandosi prodotti alimentari ed al controllo uffi• al nono posto nella graduatoria dei paesi ciale dei medesimi. della Comunità per quanto riguarda il re• Particolarmente importante è poi l'arti• cepimento delle direttive. colo 33 che, facendo seguito ad una conte• Quanto invece al contenzioso comuni• stazione della Commissione della Comu• tario relativo al Mezzogiorno, annuncia nità con procedura di infrazione nei con• con soddisfazione che la Commissione fronti dell'Italia, abroga il divieto di adi• della Comunità europea ha deciso di adot• bire al lavoro notturno le donne, fatta ec• tare il contenuto degli accordi «Pagliarini- cezione per le donne in stato di gravidanza Van Miert», in modo tale che si potranno e delle madri fino al compimento del set• sbloccare numerose situazioni di difficoltà timo mese di età del bambino. Altrettanto al Sud. importante è la disciplina relativa all'ora• Ricorda poi che il Governo ha appro• rio di lavoro, in particolare per quanto ri• vato numerosi schemi di decreti legislativi, guarda i periodi di riposo, l'orario mas• sia pure in prossimità della scadenza per simo di svolgimento della prestazione lavo• l'esercizio della delega, per i quali chiede rativa notturna o a turno e la durata setti• che venga espresso tempestivamente il pa• manale del lavoro nel rispetto dei princìpi rere parlamentare, in modo da rispettare i di tutela dell'integrità psicofisica dei lavo• termini fissati. Si tratta comunque di ratori. provvedimenti le cui linee fondamentali L'articolo 41 dà seguito a quanto già erano già state disegnate dal Parlamento previsto da regolamenti comunitari in ma• all'atto di approvazione della legge comu• teria di concorrenza. L'Autorità garante in nitaria, nel definire i criteri ed i principi materia viene individuata quale soggetto per la delega. Nei negoziati in sede comu• idoneo per dare esecuzione agli accerta• nitaria si dovrà sgombrare il campo dall'o• menti richiesti dalla Commissione della pinione non sempre favorevole sull'Italia, Comunità e per prestare assistenza agli per cui appare tanto più necessario eserci• agenti della medesima. Per l'assolvimento tare in tempo utile le deleghe. Preannun• di questo incarico l'Autorità dispone dei cia comunque che il Governo presenterà poteri istruttori già previsti dalla legge un emendamento diretto a rinnovare n. 287 del 1990. Di particolare rilievo è il quelle deleghe che non sono state eserci• comma 5 che consente l'applicazione di• tate, in base alla vigente legge comunita• retta da parte dell'autorità degli articoli ria. 85, paragrafo 1, e 86 del Trattato della Co• munità europea senza che vi sia alcuna Il sottosegretario di Stato Giovanni ZA• norma interposta tra l'ordinamento comu• NETTI preannuncia la presentazione di al• nitario e quello nazionale. cuni emendamenti: il primo è diretto a Nel proseguimento del dibattito po• modificare la legge vigente sulla denomi• tranno essere approfonditi i contenuti de• nazione ed etichettatura dei prodotti tes• gli emendamenti accolti dalle Commissioni sili; il secondo intende consentire la dele• di merito, che peraltro non potranno tro• gificazione nella disciplina dei marchi; il vare accoglimento presso la Commissione terzo intende intervenire in senso analogo speciale per le politiche comunitarie lad• per quanto riguarda i natanti; infine con dove siano confliggenti con le esigenze di un emendamento si intenderà inserire nel• compatibilità con la normativa comunita• l'allegato E anche la direttiva sulla etichet• ria. tatura delle calzature.

Il sottosegretario di Stato Giorgio Ernesto STAJANO (gruppo progressi• RATTI sottolinea la preoccupazione del sti-federativo), relatore per la II Commis• Governo medesimo per lo stato di recepi• sione, richiama l'attenzione sulla relazione mento delle direttive comunitarie, rispetto trasmessa dalla Commissione Giustizia ed a cui il nostro Paese è tornato ad una si• in particolare sull'articolo 18 del disegno Mercoledì Io marzo 1995 - 145 - Commissione speciale di legge in materia di clausole vessatorie. l'efficacia della legge comunitaria, che non Tale articolo introduce nuove disposizioni opera mai un recepimento effettivo delle nel codice civile, ispirandosi a principi in direttive comunitarie, bensì rinvia a suc• buona parte condivisibili, che vengono cessivi interventi normativi. Il meccanismo però calati nel nostro ordinamento con non sembra quindi funzionare, in quanto una inadeguata traduzione della direttiva l'adempimento, sia esso in via legislativa dal francese. Si trovano, infatti, nell'arti• ovvero regolamentare ovvero amministra• colo 2062-bis del codice civile, che viene tiva, deve sempre realizzarsi in una fase proposto, espressioni che rischiano di im• che viene dopo l'approvazione della legge pegnare la giurisprudenza per molti anni. comunitaria. Condivide inoltre le osserva• Ad esempio, la parola professionnel, che zioni svolte circa i problemi connessi alla ha uno suo specifico significato nell'ordi• traduzione dei testi normativi, che spesso namento francese, viene tradotta con la introducono concetti e lessico calati da al• parola professionista che in italiano ha un tri ordinamenti. altro significato. Vi è poi una sovrabbon• Quanto alla soluzione proposta dal de• danza di avverbi che suggerisce il ricorso putato Stajano, ritiene che ci debba co• ad una giurisdizione di equità che non munque essere certezza sui tempi del suc• trova corrispondenza nell'impianto del no• cessivo adeguamento e chiede, sotto un stro sistema civilistico. Analogamente vi è profilo generale, che la Commissione ri• una inspiegabile indeterminatezza nella chiami il Governo ad impegnarsi più inci• definizione degli interessi diffusi, per i sivamente nel rispetto dei tempi per l'ade• quali si è sempre battuto ma che necessi• guamento alla normativa comunitaria. tano di un concetto normativo chiaro che consenta di individuare con certezza la le- gittimatio ad causam. Rileva inoltre che nel Lanfranco TURCI, (gruppo progressi• sistema previsto dall'articolo 18 sembra sti-federativo), relatore per la VI Commis• prefigurarsi una azione di carattere extra• sione, ricorda come le precedenti leggi co• contrattuale nell'ambito di un rapporto munitarie abbiano portato a significative contrattuale, ai sensi dell'articolo 2062-se- modificazioni dell'ordinamento; ad esem• xies del codice civile qui proposto. pio a seguito della legge comunitaria per il Inoltre non sembra condivisibile l'inse• 1992, è stato rivoluzionato l'intero sistema rimento della disciplina delle clausole ves• bancario italiano, con l'approvazione del satorie nel libro del lavoro, come pure Testo unico. sembra da chiarire quale sia la giurisdi• Quest'anno, in modo analogo, il disegno zione chiamata a giudicare e la portata di legge reca importanti novità nel settore dell'azione inibitoria. Si tratta dunque di delle società di intermediazione mobiliare. una serie di questione assai complesse, che Per quanto riguarda l'articolo 9, la il ministero di grazia e giustizia avrebbe Commissione finanze nella sua relazione dovuto valutare con maggior pondera• ha inteso evidenziare, nella materia del ri• zione. ciclaggio di capitali, l'esigenza di tutelare Esprime conclusivamente l'auspicio che la riservatezza degli operatori, di esten• si voglia migliorare la formulazione del• dere l'applicazione della normativa e di l'articolo 18 del disegno di legge, propo• chiarire l'ambito applicativo della disci• nendo che le disposizioni attualmente ivi plina relativa ai libretti di risparmio con previste siano trasformate in criteri per più di venti milioni, aperti prima dell'en• l'esercizio della delega, a cui potrà essere trata in vigore della legge antiriciclaggio. affidata la successiva migliore razionaliz• In modo analogo si è estesa la disciplina ai zazione della disciplina delineata. libretti postali. Per quanto riguarda le SIM è stato sta• Vincenzo MATTINA, (gruppo progres• bilito il termine più breve di 90 giorni per sisti-federativo), relatore per la V Commis• l'esercizio della delega, considerata l'ur• sione, solleva una obiezione di fondo circa genza dell'intervento in materia. Mercoledì 1° marzo 1995 - 146 - Commissione speciale

Flavio TATTARINI, (gruppo progressi• chiama l'attenzione sugli articoli esaminati sti-federativo), relatore per XIII Commis• dalla Commissione trasporti. sione, richiama l'attenzione sulla relazione In primo luogo, per quanto riguarda trasmessa dalla Commissione agricoltura, l'articolo 10, concernente il diritto d'au• in particolar modo per quanto riguarda la tore ed i diritti connessi nella radiodiffu• commercializzazione del miele. sione via satellite e ritrasmissione via cavo, Il disegno di legge modifica tre articoli ricorda che la Commissione ha rivelato della legge 753 del 1982, che configgono l'opportunità di affidare il compito di tu• con le direttive comunitarie in materia. tela degli interessi degli autori, nel caso di Con quella legge si intendeva tutelare il trasmissione via cavo, ad una società di ge• miele nazionale e la relativa struttura pro• stione collettiva, di cui siano precisate le duttiva, formata essenzialmente da piccoli caratteristiche ed i che tale società di ge• produttori, in modo da dare ad essa ga• stione deve possedere. ranzie rispetto ai grandi produttori esteri. Ritiene poi che la delega contenuta nel• Manca tuttora, nel settore, una legge- l'articolo 20 sulla tassa sui veicoli di tra• quadro e, con il GATT, il sistema produt• sporto merci debba richiamare il com• tivo nazionale è diventato ancor più preca• plesso dei parametri per la tassazione rio. Peraltro, il Parlamento europeo, il 20 senza limitarlo alla sola portata del vei• gennaio 1995, ha approvato una risolu• colo, in quanto si deve fare riferimento al zione in cui si sottolinea l'urgenza di rive• danno complessivamente subito dal manto dere la direttiva in materia. Tuttavia la stradale. Commissione delle Comunità europee nel• La Commissione trasporti ha poi af• l'ottobre del 1994 ha chiesto la abroga• frontato le questioni relative ai trasporti zione delle disposizioni richiamate adesso marittimi di merci pericolose o inquinanti, all'articolo 36, pena l'apertura di un pro• valutando la possibiltà di istituire una au• cedimento di infrazione. La Commissione torità unica per la sicurezza ambientale. agricoltura considera opportuna una Per quanto riguarda l'articolo 41, in nuova direttiva e risulta che già nel 1993 materia di concorrenza, esso non prevede la Commissione delle Comunità europee il recepimento di direttive comunitarie aveva richiesto di non procedere, per un bensì interviene sulla normativa nazionale; anno, nell'approvazione del decreto attua- appare più congruo affrontare tale disci• tivo in quanto vi era in corso di elabora• plina nella sede propria di un provvedi• zione una nuova direttiva che avrebbe mento specifico. reintrodotto i princìpi previsti dalla legge Dovrebbe poi essere realizzato un col• 753. Vi è dunque lo spazio per sopprimere legamento più coerente con le disposizioni l'articolo 36 del disegno di legge e dunque contenute nella legge n. 287 del 1990. per non modificare la legge 753, conside• rato lo stato dei lavori in sede comunita• (gruppo lega ria. nord), sottolinea che a molti dei quesiti Sopprimere le disposizioni della legge posti sarebbe stato possibile dare imme• 753, così come proposte dall'articolo 36 diata risposta in base agli elementi da lui del disegno di legge, può determinare ne• stesso forniti, nel corso della audizione di• gativi riflessi sulla struttura produttiva nel nanzi alla Commissione speciale per le po• settore della mielicoltura, proprio nel mo• litiche comunitarie, in qualità di ministro mento in cui la Comunità si accinge a mo• prò tempore per le politiche dell'Unione dificare la direttiva in materia. europea. Per questi motivi preannuncia la pre• Segnala che lo stesso Parlamento, pur sentazione di un emendamento diretto a avendo un significativo potere di indirizzo sopprimere l'articolo 36. sulle decisioni comunitarie, non interviene mai nella fase ascendente. È necessario Salvatore SPARACINO, (gruppo forza poi stabilire il potere sostitutivo nei con• Italia), relatore della IX Commissione, ri- fronti di altri ministri da parte del mini- Mercoledì 1° marzo 1995 - 147 - Commissione speciale stro per le politiche dell'Unione europea. È Fa presente infine che il termine per la necessario in ogni caso realizzare un mi• presentazione di eventuali emendamenti gliore coordinamento tra le diverse com• direttamente presso la Commissione spe• ponenti del Governo. ciale per le politiche comunitarie è fissato Ricorda poi che molti articoli del dise• per domani giovedì 2 marzo 1995, alle ore gno di legge sono a difesa del nostro ordi• 20. namento, essendo diretti a ridurre il con• tenzioso a livello comunitario. Preannun• Sui lavori della Commissione. cia quindi la presentazione di quegli emendamenti che, in qualità di ministro, Umberto CECCHI, presidente, comu• non fu in grado di inserire nel disegno di nica che per quanto riguarda la seduta di legge comunitario. domani il sottosegretario di Stato Ratti ha Fa presente infine che dovrebbe essere chiesto di posticipare la sua audizione nel• perfezionato il meccanismo relativo al l'ambito dell'indagine conoscitiva sui fondi concerto in seno al Governo che è spesso strutturali, prevista per le ore 16, alle ore causa di ritardi. 16.45; pertanto propone che la Commis• sione inverta l'ordine del giorno della se• Fabio EVANGELISTI, (gruppo progres• duta di domani nel senso di iniziare alle sisti-federativo), richiamandosi alle osser• ore 16 con il parere sulle direttive EURA- vazioni svolte dal deputato Mattina, sotto• TOM e di prevedere l'inizio dell'audizione linea che bisogna in realtà distinguere tra del sottosegretario Ratti alle ore 16.45. Fa recepimento e attuazione della normativa presente inoltre che, essendosi concluso comunitaria. Auspica che la Commissione nella seduta odierna l'esame preliminare promuova l'adempimento da parte del Go• del disegno di legge comunitaria, la seduta verno dell'obbligo di presentare il nuovo in sede referente prevista per la giornata disegno di legge comunitaria entro il 1° di domani non avrà più luogo. marzo, secondo quanto previsto dalla legge La Pergola. Variazioni nella composizione Umberto CECCHI, presidente, interve• della Commissione. nendo in replica, ricorda che il disegno di legge comunitaria pone essenzialmente un Umberto CECCHI, presidente, comu• problema di cultura istituzionale, in nica che, a seguito della costituzine del quanto impegna la sensibilità europeistica gruppo « I democratici », il deputato dei deputati e riguarda direttamente il Enrico Indelli risulta appartenere a tale rapporto con l'ordinamento comunitario. gruppo nell'ambito della Commissione. Per parte sua avrebbe auspicato una più Avverte altresì che il Presidente del cospicua presenza di deputati al dibattito gruppo Lega italiana federalista ha comu• svoltosi, come pure da parte dei rappre• nicato che è stato designato a rappresen• sentanti del Governo. tare il gruppo stesso nell'ambito della Il ritardo nella presentazione del dise• Commissione il deputato Stefano Aimone gno di legge pone indubbiamente alcune Prina, che si aggiunge al deputato Franca difficoltà concrete nei rapporti della Co• Valenti, già membro della Commissione. munità. Avverte, infine, che il Presidente del Condivide taluni dei rilievi svolti, in gruppo progressisti-federativo ha comuni• particolare per quanto riguarda il settore cato che, a seguito della richiesta del Pre• tessile, così importante specie in alcune sidente della Camera di ridurre di una zone del Paese, nonché il contenzioso con unità la presenza del gruppo stesso nel• il Mezzogiorno. l'ambito della Commissione, il deputato Auspica quindi che la Commissione Giovanna Melandri cessa di far parte della possa riuscire, nell'affrontare i propri Commissione stessa. compiti, a definire un più incisivo rap• porto con il Parlamento europeo. La seduta termina alle 17.10. PAGINA BIANCA Mercoledì 1° marzo 1995 - 149 - Relazioni presentate

RELAZIONI PRESENTATE —* —

Dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere:

Nell'ambito di un procedimento civile per il risanamento del danno iniziato nei con• fronti del deputato Vittorio SGARBI (Doc. IV-ter, n. 12). Relatore: Cola.

Nell'ambito di un procedimento civile per il risarcimento del danno iniziato nei con• fronti del deputato Vittorio SGARBI (Doc. IV-ter, n. 14). Relatore: Cola.