La Storia Di Una Nazione Raccontata Dall'arte
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06CUL01A0611 ZALLCALL 12 20:29:32 11/05/97 Giovedì 6 novembre 1997 2 l’Unità2 LA CULTURA Tre studi nel libro di Franco Moretti In mostra a Berlino quadri e sculture di artisti dell’Est e dell’Ovest che ripercorrono il passato tedesco Il romanzo europeo? Germania dai mille volti: la storia Provate a leggerlo con le carte geografiche di una nazione raccontata dall’arte Da Auschwitz al muro, dal ‘68 agli anni di piombo, le diverse facce dello stesso paese nello sguardo critico di una lunga Diventerà più bello serie di opere realizzate tra il 1933 e oggi. Una cronologia per immagini che non scende a patti con l’orrore. Che esista un rapporto diciamo così compongono il volume «Romanzo e BERLINO. A sette anni dall’unifica- sul privato e la tragedia di chi par- eroi di ieri. La società del benessere «geografico» tra romanzo e, appun- stato-nazione» (eccolo un indizio zione, nel pieno del dibattito sull’Eu- te e di chi resta. La Notte sulla Ger- si difese deviando il confronto po- to, geografia è naturale quanto meno non da poco, se il romanzo nasce e ro e sul monumento per l’Olocausto, mania di Horst Strempel (1945-46) litico attraverso condanne per por- al grado zero, perché il romanzo, ge- cresce là dove nasce e cresce il nuovo è inevitabile che nella futura capitale si riflette nelle desolate rovine di nografia nei confronti dell’artista. nere realistico per suo stesso senso stato-nazione,InghilterraeFrancia,e ci si chieda quale sia la specificità del- Dresda di Wilhalm Rudolphs e Nella storia delle due Germanie (anche nelle forme più metafisiche, pochissimo in Italia: «lo stato-nazio- l’eredità tedesca e come ad essa si sia- nelle rappresentazioni di una cata- non vi furono contatti diretti tra surreali, fiabesche, utopiche), rac- ne ha trovato il romanzo», perciò «la no rapportati gli artisti delle due Ger- strofe così immane da non poter gli artisti dell’Est e dell’Ovest con conta sempre una storia che si svolge nazione (è) come una sorta di grande manie. Un paese per cui ilconcettodi essere attribuita a volontà d’uomo una sola eccezione, l’incontro di dentro un ambiente, cioè dentrouno sistema narrativo, come l’insieme di nazione è un peso ingombrante si in- (Otto Dix, Hiob, 1946). Se già fin Jörg Immendorf di Düsseldorf e di spazio, la «chambre» di De Maistre o tutte le storie che vi possono accade- terroga ora sulla propria identità at- d’ora si cominciano a ignorare le A.R. Penck di Lipsia negli anni ‘70. gli oceani di Conrad. D’accordo, ci re»), dove la nozione di atlante si traverso la mostra «Immagini della colpe umane, unica in questo con- Questi precari Passaggi di confine sonoambientipercosìdire«storici»e muove negli spazi ampi, prima di ap- Germania», fino all’11 gennaio al testo è l’opera di Hans Grundig, (A.R. Penck, 1963) sono ricordati altri fantastici, ma anche «L’isola del prodare alla mappa urbana, oggetto Martin-Gropius-Bau. Ne emerge uno egli stesso prigioniero in un cam- in Café Deutschland (1978) che tesoro» ha, disegnata, una sua preci- del secondo saggio, di Londra e Pari- sguardo critico sui molti volti della po di concentramento, che rifiuta rappresenta l’amicizia oltrecortina sissima mappa. Anzi, l’aneddotica gi. Germania e la necessità di un sempre le generiche condanne del fasci- santificata, in alto, da un ironico vuole che sia nata prima la mappa e Un metodo, quindi, che si esercita rinnovato confronto con il passato, smo del regime socialista e nella Brecht. Un commento ironico sul poi il racconto. C’è poi un concetto su Jane Austen come campione unici antidoti contro pericolosi na- Testimonianza alle vittime del fasci- muro sono anche i pacchetti rega- più ristretto di geografia, e corrispon- esemplare, all’inizio, e coinvolge poi zionalismi, poiché «tutto ciò che si smo (1946-1947) ricorda le vittime lo «confezionati» da Penck in rife- de alla cultura di un territorio, unifi- tutti i «grandi», da Scott a Manzoni, vuole astorico, puro inizio, diventa dell’Olocausto ponendo esplicita- rimento a quelli che i parenti del- cante e connotante, che passa nel ro- da Puskin a Balzac. E il lettore si sente immancabilmentepredadellastoria, mente la stella di David accanto a l’Ovest inviavano ai parenti poveri manzo così come nella poesia. Man- progressivamente avviluppato in privo di coscienza e perciò fatale» quella rossa della Resistenza. dell’Est, segno di solidarietà ma zoni è «lombardo», allo stesso modo una ipnotica tela di ragno, quasi (Adorno). Nei ‘50 si affermano, parallela- anche di affettata superiorità eco- che ci sono «linee» lombarde, liguri, quello geografico fosse l’unico punto 06CUL01AF01 L’esposizione non celebra, sostie- mente, due strategie di rimozione. nomica. napoletane... Su queste «linee», pro- di vista accettabile. D’altronde è ciò 2.0 ne il curatore Eckart Gillen, un’im- Mentre nella Germania orientale, Agli anni del terrorismo sullo prio, si fonda addirittura l’einaudia- che Moretti si propone a mo‘ di pro- magine unitaria, ma articola un mo- attraverso la ripresa dell’iconogra- sfondo del conflitto generazionale na storia della letteratura curata da gramma, usando le carte «come 23.50 saico delle diverse immagini della fia cristiana, si costruisce l’illusio- dei figli, vittime del fascismo ri- Asor Rosa (e, rimanendo nella stessa ”strumenti analitici”: che smontano Germania documen- mosso dei padri, è casa editrice, vengono spontanei i l’opera in modo diverso dal solito, e tando dal punto di dedicato infine il ci- nomi di Blanchot e di Dionisotti, per impongono al ragionamento critico vista figurativo le clo di Gerhard Ri- altre nozioni di geografia e di spazio). dei compiti nuovi». In una nota in- brusche svolte che chter sull’«autunno D’altra parte, su questa accezione, calza: «Le carte geografiche non mi attraverso Au- tedesco» (1988) 18 spuntanoiplurilinguistieipluriterri- interessano come oggetti da «legge- schwitz, la divisione ottobre 1977,unre- toriali. Per citarne due moderni, re»taleequaleunromanzo:macome nel dopoguerra, la quiem per i militanti D’Annunzio e Verga, tra noi. Ma esi- ”strumenti di analisi che cambiano il costruzione del mu- del gruppo Baader- steun’omogeneitàitaliana?Contan- mio modo di leggere”», cosicché al- ro, la rivolta del’68 e Meinhof nel carcere te capitali e «linee», ciò che tiene as- l’avventura dell’intreccio s’accom- gli anni di piombo di Stammheim. La sieme le diversità è allora la lingua, pagna l’avventurosità critica del let- hanno marcato la tecnica della pittura che stabilisce un territorio meno op- tore, un viaggio di esplorazione e di storia tedesca. Sotto grigio su grigio nega positivo. Osservazione scoperta. Per conclude- l’egida del motto, ogni approccio mi- banalmente ovvia ma re: «In questo libro, è sempre adorniano, metico alla realtà, vera, se nella letteratu- evidente, il metodo è secondocuiilcompi- impedisce lo sguardo ra i conti lisi devono fa- tutto» (penso alla strada to dell’opera d’arte da vicino e ribadisce re, in definitiva, con la percorsa da «il verso è consiste nel rifiuto nella monocromia linguaeconlostile.Esi- tutto»: o no?), quasi un della conciliazione, l’ostinato silenzio ste però un punto di vi- Atlante testo sovrapposto al te- nella negazione sen- della parola là dove sta possibile di più del romanzo sto. Scrive Moretti che za compromessi del- solo la storia conta. E stretta attinenza geo- europeo «ogni spazio determina le condizioni che che dalla storia non grafica e che ne ribalta 1800-1900 un tipo di storia», una Bensch/Reuters hanno reso possibile sia possibile uscire è la funzione, attribuen- di Franco Moretti formulazioneabbastan- Auschwitz, Eckart «Passage by Night» di A. R. Penck ciò che anche ad dole una facoltà condi- Einaudi zaradicale, in virtù della Gillen presenta i mo- Hans Haacke, rappre- zionante. È quel che fa pp. 202, lire 36000 quale si modificano, se menti di frattura e di denuncia, gli ne di un nuovo inizio e l’utopia sentante della Germania alla Bien- Franco Moretti nei tre nonribaltano,irapporti inizi e non le conciliazioni dei diversi dell’uomo nuovo socialista per fa- nale di Venezia 93, preme ricorda- studi che compongono il suo libro causali. Le funzioni diventano geo- percorsi artistici individuali. L’im- re «tabula rasa» degli orrori del re. La sua installazione, tenuta na- «Atlante del romanzo europeo 1800- grafiche, per esempio, lì riconducibi- Per Berlino capitale maginedellalacerazioneedellaferita passato, in Occidente prevale il scosta fino all’ultimo, è la conclu- 1900», in cui la geografia viene sot- li. Basti pensare alle colonie e l’allon- diventa così metafora costitutiva del linguaggio «universale» dell’astrat- sione del percorso: un brutale tratta all’uso sociologico o antropo- tanamento ne è una bella testimo- un grattacielo di Piano rapportotrastoriaeartetedescaedel- tismo, orientato alle tendenze del blocco di cemento nel cavedio del logico o a quello strettamente cata- nianza. Ciò vale anche per il roman- la riflessione del ruolo dell’artista tra surrealismo e dell’arte informale, Martin-Gropius-Bau, interno deli- stale e ambientale, per conferirle in- zo storico. Si pensi al confine e alla riconoscimento sociale e isolazione. che elabora immagini mentali sen- cato nella bellezza neoclassica di vece una proprietà metodologica, susseguente «fenomenologia della Una veduta d’interni della nuova sede della Debis, la filiale della L’impossibilità di una ripresa incon- za però confrontarsi con l’eredità marmi e alabastro e nella luce lat- una capacità interpretativa dei sensi frontiera». Infatti «nel caso del ro- Daimler-Benz, che si occupa per il gruppo di servizi, dizionata della tradizione culturale della guerra. Con la consapevolez- tiginosa del lucernario. I riferi- del romanzo, tra Ottocento e Nove- manzo storico (la carta) sidice:lonta- comunicazione e attività immobiliare: l’inaugurazione in Germania risale, questa è la tesi za che la «pace perversa» (Th.