Un Nuovo Museo Per Depero & Co. a Rovereto, Fra Storia Ed Esperimento

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Un Nuovo Museo Per Depero & Co. a Rovereto, Fra Storia Ed Esperimento 25CUL01Z2511 ZALLCALL 12 00:32:48 11/25/97 Martedì 25 novembre 1997 2 l’Unità2 LA CULTURA Il nuovo libro di Jean Giono Verrà realizzato entro il Duemila il complesso architettonico destinato a ospitare i capolavori del «Mart» L’uomo che uccideva Un nuovo museo per Depero & Co. per ammazzare la noia Rivive il clima magico A Rovereto, fra storia ed esperimento Il progetto, firmato da Mario Botta e Giulio Andreolli, prevede una serie di spazi che si snoderanno a partire dal centro sto- delle leggende antiche rico della città. Si tratterà non di un intervento di rottura col passato, ma di dialogo continuo con la cultura preesistente. Alla fine della seconda guerra mon- lo circondano. Egli finirà per cono- diale,JeanGionoattraversòunperio- scere la stessa angosciosa situazio- do molto difficile, dato che, per via ne di vuoto esistenziale che era Oggi il via delsuoradicaleeambiguopacifismo, stata all’origine della furia dell’as- si era trovato sulla lista degli scrittori sassino da lui scoperto. Con sgo- ai lavori collaborazionisti. Un’accusa che egli mento e paura, sentirà crescere rifiutò, ma che per diverso tempo lo dentro di sé la stessa fascinazione con Veltroni tenne ai margini del mondo intellet- per il male, ma alla fine sfuggirà al- tuale francese. Proprio da questa si- la tentazione della violenza con Sarà il vicepresidente del tuazione d’isolamento nacque però un gesto sorprendente e pirotecni- Consiglio Walter Veltroni a un romanzo molto bel- co. dare ufficialmente il via, lo, che ora l’editore Un re senza distrazio- stamani alle 10.30, ai lavori Guanda - che ultima- ni è un romanzo in- per la costruzione del nuovo mente sta facendo tenso che si avvale di polo museale di Rovereto. Il molto per la riscoperta uno stile a scatti forte- progetto della nuova dell’autore dell’Ussaro mente espressivo e che 25CUL01AF01 struttura, voluto dalla sul tetto - ha appena Un re senza sfrutta un riuscito in- 4.0 Provincia autonoma di mandato in libreria. distrazioni treccio di più voci nar- Trento e dai comuni di Un re senza distrazioni di Jean Giono ranti, grazie al quale 16.0 Rovereto e Trento, è nato esprime con forza il Guanda Giono prova a far rivi- dall’esigenza di un pessimismo di Giono, pp. 186 vere il clima quasi ma- adeguamento degli spazi il quale proprio in lire 24.000 gico delle leggende alle normative attualmente quegli anni all’indo- tramandate da una ge- in vigore a livello mani del conflitto, nerazione all’altra. A internazionale e soprattutto dopo essere stato a lungo affasci- tale risultato contribuiscono an- a un’attività museale in nato dalle grandi forze della natu- che le splendide descrizioni dei grande sviluppo. ra, iniziò a interessarsi più da vici- paesaggi e l’evocazione della natu- Comprenderà, oltre agli no ai drammi della condizione ra, la cui forza grandiosa e imper- spazi espositivi, la biblioteca, umana. Per lui, infatti, gli uomini turbabile si contrappone alle tur- l’archivio storico, sono condannati ad una profonda bolenze della vita umana. Come l’auditorium, gli uffici per il e radicata infelicità, a cui nulla dimostra l’enorme faggio che tro- coordinamento e può contrapporsi, come dimostra neggia al centro del romanzo. l’organizzazione. appunto questo romanzo che adotta nel titolo la celebre frase di Fabio Gambaro Il plastico e uno schizzo del progetto di Mario Botta del museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto Pascal: «Un re senza distrazioni è un uomo pieno di miserie». Protagonista della vicenda è il In Italia si sa, si costruisce poco. E limentidellaBirraPeronioggisede le attività richieste dal progetto. capitano Langlois, che, durante con questa affermazione ci riferia- della Galleria Civica di Roma. Ma Un impianto di vasto respiro che l’inverno del 1843, giunge in un Egitto: Mubarak mononcertoagliannosiproblemi se il riadattamento di spazi antichi prevede sia il rapporto con l’edili- piccolo villaggio delle Alpi france- di abusivismo edilizio quanto allo per un uso moderno è, soprattutto zia preesistente («l’architettura si. Un luogo isolato e solitario, inaugura un scarso sostegno che è dato alla rea- in Italia, una situazione stimolan- che non si fa carico del rapporto sprofondato in mezzo a una natu- lizzazione di architetture contem- te e necessaria, è al tempo stesso con il territorio rinuncia alla parte ra dagli scenari grandiosi, dove pe- nuovo museo poranee. Così nella patria di Leon vero che simili scelte penalizzano più caratteristica del suo manda- rò si sono verificati alcuni fatti in- Battista Alberti, Brunelleschi o Mi- l’architettura contemporanea. Ed to» ha detto Botta) sia un’idea di quietanti. Alcune persone sono Il presidente egiziano chelangelo(percitarenoti,quanto è alla luce di questeconsiderazioni polo culturale che rilanci il legame scomparse senza lasciare traccia e Hosni Mubarak ha illustri architetti del passato) poco che la notizia relativa all’edifica- con la città. Un progetto che, se gli abitanti temono che nella valle inaugurato domenica spazio è riservato, oggi, alla realiz- zionediunnuovoPoloMusealeda portato a termine secondo le in- innevata si aggiri un mostro im- scorsa il museo di Nubia, zazione di opere il cui compito, è realizzare entro il Duemila a Rove- tenzioni iniziali, integrerà a pieno prendibile, capace di compiere i situato nel cuore della bene precisare, non è solo limitato reto (in provincia di Trento) appa- titolo Rovereto fra quelle città ita- più orribili misfatti. Il capitano necropoli fatimida di alla risoluzione di problemi fun- re particolarmente interessante e liane quali Torino, Milano, Roma, Langlois, grazie alla sua intelligen- Assuan. Un gesto zionali, ma anche alla proposizio- nonsolopergliaddettiailavori. Venezia, Napoli, per definizione za e all’aiuto di un provvidenziale fortemente dimostrativo ne di spazi che ridefiniscano il vol- Si tratta di un complesso archi- ritenute centri del’arte contempo- testimone, riuscirà in poco tempo che parte dalla to della società contemporanea. tettonico, la cui superficie totale ranea. Ancora, un progetto che ri- a risolvere il mistero, svelando l’i- convinzione del Società per esigenze e per scelte sarà di 12.146 metri quadrati, affi- vela un’idea del Museo inteso co- dentità del mostro. Il quale, per al- presidente che il turismo culturali in continuo divenire e dato alla progettazione di Mario me complessa officina volta al po- tro, è un uomo normale che nel egiziano può ripartire, che in quanto tale ha bisogno, an- Botta e Giulio Andreolli che si pre- tenziamento non solo dell’attività crimine e nella crudeltà sembra malgrado il colpo terribile che, di nuove architetture che la senta, nelle intenzioni architetto- espositiva ma anche e soprattutto trovare una sorta di alternativa alla che gli è stato inferto con caratterizzino. niche come nelle proposte cultu- della ricerca. Fra le molte proposte noia quotidiana. Questi insomma l’attentato di Luxor che è Se ciò vale per qualsiasi campo rali che lo sostengono, come un destinate a realizzarsi a Rovereto si èilsimbolodiunmalesenzaalcu- costato la vita a oltre (dalle abitazioni agli ospedali, dal- progetto legato ad un’idea dell’ar- citaquella,diestremaimportanza, na giustificazione, un male minac- sessanta turisti. Alla le chiese alle scuole) in particolar te e della cultura sicuramente di relativa alla creazione di un centro cioso che dorme dentro la natura vigilia, il direttore modo il discorso può estendersi ai ampio respiro e di statura interna- internazionale di studi sul Futuri- umana, rischiando di risvegliarsi generale dell’Unesco, luoghi destinati ad ospitare l’arte zionale. smo. Basterà questo a illuminarci alla prima occasione. Federico Mayor, è arrivato contemporanea, troppo spesso or- La costruzione andrà a com- sullanaturadell’interainiziativa. Il romanzo però non si conclude al Cairo per partecipare fana di sedi museali idonee ed ap- prendere le raccoltegiàpreesisten- Daun puntodi vistaurbanistico fatto nel ‘92 per il Museo di Arte Un’opera dunquela cui filosofia con la scoperta dell’assassino. Anzi all’inaugurazione del propriate. Per sopperire a queste ti del Museo di Arte Moderna di va detto che il nuovo nucleo si si- Moderna di San Francesco) rinun- si preannuncia basata sul dialogo è come se proprio da qui prendesse museo. Luogo espositivo, croniche carenze di spazi spesso si Trento e Rovereto (M.a.r.t.) con tuerà a partire dall’attuale Corso ciando alla ideazione di una forma con la cultura che ispira gli edifici avvio una seconda storia. Quella di recupero e è optato per il riadattamento di l’annesso Museo Depero, l’Archi- Bettini, arteria già caratterizzata di rottura che spezzasse, però, il le- adiacenti, il cuore antico di Rove- del dramma personale del capita- conservazione per gli edifici preesistenti quali palazzi vio del Novecento, cui si aggiunge urbanisticamente, sorta di boule- game con la situazione preesisten- reto: un’opera profondamente in- no Langlois, che qualche tempo oggetti di provenienza storici,odiediliziadeiprimidelse- lacostruzionediunanuovaBiblio- vard storico, proprio perché «se- te. Botta ha pensato a un edificio tessuta nel suo contesto, radicata. dopo torna al villaggio dove conta nubiana (oltre che centro colo oggi definita come archeolo- teca, e dell’Auditorium. Ancora, gnato»dallapresenzadiedificiim- che parta da un vuoto. E infatti Non, quindi, la creazione di una di stabilirsi definitivamente. Qui di documentazione gia industriale. Una soluzione in- sono previsti gli spazi per i reparti portanti quali Palazzo Alberti e Pa- l’intero progetto prende forma te- «cattedrale nel deserto», ma uno però, pur godendo della stima archeologica, etnografica telligente, volta ad ottimizzare gli amministrativi e per una serie di lazzodelGrano.Esaràproprionel- nendo conto del vicolo che si defi- spazio moderno, attivo, in grado unanime di tutti gli abitanti reste- e folcloristica), il museo, spazi tutelando e curando l’antico servizi, tra cui un ampio parcheg- l’area retrostante questi due anti- nisce tra i due Palazzi Alberti e del di stimolare e convogliare scambi rà sempre un uomo solo, senza che si estende su un’area pur con un occhio volto al nuovo.
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