La Legalità, Le Mafie E Noi Guida Per Gli Insegnanti

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

La Legalità, Le Mafie E Noi Guida Per Gli Insegnanti Educare alla legalità contro il fenomeno mafioso vuol dire, innanzitutto, conoscere i mezzi illeciti e violenti che la criminalità organizzata utilizza, ma significa anche essere consapevoli di come tutti noi, cittadini e Stato, abbiamo il dovere di rispondere a questa aggressione. Questa guida – in cui gli argomenti “mafie” e “legalità” sono trattati da un punto di vista multidisciplinare – raccoglie importanti spunti, riflessioni e attività da svolgere in classe, oltre che una ricca sezione dedicata alla lettura e al cinema. La legalità, le mafie e noi Guida per gli insegnanti CM 65111J – Edizione fuori commercio La legalità, le mafie e noi Guida per gli insegnanti PREFAZIONE società più giusta e solidale. Ed è a questa ribellione costruttiva che Ci sono espressioni come “educare alla legalità” che dobbiamo deve mirare l’educazione alla legalità. Presentare la legalità solo in avere il coraggio – ma anche l’umiltà – di ripensare. La legalità co- un’ottica formale, come un sistema di prescrizioni e di divieti, si- mincia infatti dalla corresponsabilità, da un educarci insieme nella gnifica mancare l’incontro con i giovani. Un giovane vuole sapere coscienza dei nostri limiti, coscienza che è segno di libertà e au- perché le cose esistono, non limitarsi a sapere che esistono. Ha tenticità. Non può esserci legalità senza questo mettersi in gioco, bisogno d’interlocutori che prendano sul serio le sue domande, di questo incontrarci nella nostra diversità di persone, specchio della adulti che sappiano essere presenti senza essere invadenti, tolle- diversità della vita. Il linguaggio delle leggi risulta estraneo se prima ranti senza essere indifferenti. non abbiamo imparato quello dei rapporti umani, se la prossimità e Adulti credibili e appassionati. Ogni dialogo, ma in particolare quello l’attenzione agli altri non ci hanno fatto capire la differenza tra una educativo, non si limita alla sfera razionale: richiama una dimensione legge che promuove il bene comune e una che difende interessi e di empatia che non possiamo ridurre all’esposizione di regole e prin- privilegi particolari. La storia racconta di leggi che hanno “giustifi- cipi, per quanto legittimi. Bisogna protendersi verso l’altro con l’in- 2 cato la forza” invece di “rafforzare la giustizia”, incoraggiando forme telligenza ma anche col cuore, perché solo così chi ci sta di fronte 3 di razzismo, di classismo, di sfruttamento. O che, più spesso, non “sente” l’autenticità del nostro “esserci” e si apre a quella fiducia che hanno saputo trovare il giusto equilibrio tra la sanzione e l’inclu- sta alla base di un rapporto educativo. sione, tra l’aspetto penale e la dimensione sociale. Non solo la scuola e la famiglia, ma la società tutta è chiamata Bisogna allora diffidare di quei discorsi che, parlando di legalità, a questo impegno. La legalità comincia quando ci sentiamo parti focalizzano l’attenzione solo sulle mafie e sulla grande criminalità. attive del contesto sociale; quando, da anonimi spazi di transito Si tratta di fenomeni certo preoccupanti, minacce alla nostra de- e di consumo, le città diventano “immagini riflesse” di una mappa mocrazia, ma che si appoggiano a forme meno eclatanti ma più interiore di idee, di relazioni, di stupori. Per questo è importante fare diffuse d’illegalità, di corruzione, di violenza. Mali profondi e radicati posto ai giovani, e non limitarsi a dare loro un posto. Metterli in con- che trovano la complicità di molti, l’opposizione di pochi, la rasse- dizione di “vedere”, non solo di guardare, di “ascoltare”, non solo di gnazione di tanti. Per combatterli non bastano allora i soli strumenti sentire, di “capire”, non solo di sapere, affinché si sentano ricono- guida insegnanti legislativi: una legge può limitare un reato, ma se il reato è stato sciuti a pieno titolo come persone e cittadini responsabili. Questa DALLA PARTE GIUSTA “depenalizzato” nella coscienza delle persone, è necessario anche piccola guida si colloca in tale orizzonte. Vuole essere un tassello di un forte impegno educativo. quei percorsi educativi nei quali Libera crede da sempre, strumenti È questa dimensione educativa e culturale la base della legalità. fondamentali di un impegno contro le mafie, ma prima ancora per Quando parlo di legalità con gruppi di giovani vedo tre tipi di rea- la libertà e la dignità di ogni persona. zione. La prima è il “conformismo”: «Se la maggior parte delle per- sone non rispetta le regole, perché dovrei farlo io?». La seconda Luigi Ciotti è la “sfiducia”, l’idea che essere onesti sia giusto ma non serva a Presidente di Libera cambiare le cose. La terza, che per fortuna non manca mai, è la “ribellione”, la voglia d’impegnarsi insieme agli altri per costruire una IL COMUNE DI MODENA ha deciso di regalare questo libro a voi in- LIBERA. ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE è nata il 25 segnanti, in particolare a coloro che stanno seguendo insieme agli marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle studenti percorsi didattici volti alla legalità e al rispetto delle regole. mafie e promuovere legalità e giustizia. Il suo presidente è Luigi Ciotti Avete un ruolo fondamentale: da insegnanti, avete a che fare con e il presidente onorario è Nando Dalla Chiesa. giovani donne e giovani uomini sempre più curiose e curiosi del Oggi Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, mondo in cui vivono. Insieme alla loro famiglia, siete voi i primi ri- scuole, realtà di base, territorialmente impegnati nel contrasto alle ferimenti e i primi destinatari di domande sulla città, su quello che mafie e nella realizzazione di sinergie politico-culturali capaci di dif- succede nel nostro Paese o nel mondo, magari rivoltevi dopo avere fondere la cultura della legalità. letto un quotidiano o guardato un telegiornale. La legge 109/96 sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie è uno Questa guida è preziosa, perché è uno strumento di educazione alla dei concreti risultati di Libera cui si è giunti con la raccolta di oltre un legalità, alla cittadinanza e alla lotta alle mafie. milione di firme di cittadini. Tramite questa richiesta, il Parlamento «Uomini di buone maniere ma di cattive abitudini»: così, con parole ha promulgato la legge che prevede l’utilizzo sociale dei beni confi- 4 dure e sferzanti, papa Francesco ha definito i mafiosi. Dobbiamo scati e l’assegnazione dei patrimoni e delle ricchezze di provenienza 5 costruire insieme una società fatta di donne e uomini di buone ma- illecita della criminalità organizzata a soggetti quali associazioni e niere e buone abitudini, rispettosi delle regole e felici di essere parte cooperative attive sui territori. A prescindere dalle infinite difficoltà di una società attiva e onesta. Voi insegnanti siete parti fondamentali operative per l’applicazione di tale legge (ipoteche sui beni confiscati di questo percorso, e con voi i vostri studenti che saranno presto accesi presso le banche, minacce ai compratori e conseguenti timori protagonisti di questa società. di rappresaglia sul territorio) Libera constata con legittimo orgoglio e Questa guida è quindi, nel suo piccolo, un “manuale d’istruzioni” speranza che oggi agriturismi, botteghe e cooperative sono sorti non per insegnanti e per i loro studenti, perché questi possano diventare solo a Sud, ma in tutta Italia. donne e uomini protagonisti attivi e responsabili del cambiamento, Se volete saperne di più su queste realtà che continuano a nascere parte integrante di una società più giusta e più libera. nel nostro Paese, collegatevi a www.libera.it. Buona lettura. guida insegnanti DALLA PARTE GIUSTA Gian Carlo Muzzarelli Sindaco di Modena COSA RACCONTA QUESTA GUIDA da un lato con alcuni dati su cui ragionare, dall’altro con proposte di Questa guida è uno strumento per promuovere attività e riflessioni in lettura e di visione: film, libri e siti web per approfondire l’argomento. classe sull’educazione alla legalità, e si propone di offrire importanti La guida è divisa in quattro sezioni, intitolate rispettivamente Comu- spunti di riflessione ai ragazzi. nità, Leggi, Cittadinanza, Mafie e denaro, in un percorso che va dal Come sempre, quando ci si rivolge alle scuole, non è male ragionare generale allo specifico. Ogni paragrafo propone e conclude un argo- nel concreto. Quindi, concretamente, chi deve educare alla legalità? mento, suggerendo spunti per il lavoro in classe. Anche se le attività INTRODUZIONE La risposta è semplice – anche se talvolta l’educazione alla legalità è sono presentate secondo un criterio logico, non è indispensabile INTRODUZIONE trattata con un po’ di retorica o come un qualcosa che non ci riguarda svolgerle nello stesso ordine. L’insegnante troverà quelle più adatte al direttamente – e deve coinvolgere cittadini e istituzioni: di educazione proprio programma (e a quello dei propri colleghi) e al proprio gruppo alla legalità si deve parlare dappertutto, in famiglia, a scuola, nei luoghi classe e le potrà adattare alle sue esigenze. di aggregazione, sui giornali e in televisione. E proprio la scuola riveste Le attività sono trasversali anche alle tre dimensioni del sapere, del in questo senso un ruolo primario. Crediamo che di legalità si possa saper fare e del saper essere; in questo progetto educativo compa- 6 parlare a partire da materie e temi diversi: dalla geografia, toccando il iono competenze come quelle riferite alla cittadinanza, alla criminalità 7 tema dello sviluppo, e dei suoi legami con la criminalità e la corruzione; e alla Costituzione, ma sono toccati anche valori (la solidarietà, la dalla storia, parlando di disuguaglianze e di sistemi di potere; ma anche legalità, l’impegno) e capacità (ricostruire percorsi logici, ragionare e dalla religione, dalla letteratura, dalla matematica; dall’economia e dalla mediare in gruppo). finanza, come troverete in un capitolo a esse esplicitamente dedicato. Riassumendo, questo progetto tocca più aree disciplinari e più dimen- Tale approccio interdisciplinare e multidisciplinare non è solo retorico.
Recommended publications
  • Mafia E Mancato Sviluppo, Studi Psicologico- Clinici”
    C.S.R. C.O.I.R.A.G. Centro Studi e Ricerche “Ermete Ronchi” LA MAFIA, LA MENTE, LA RELAZIONE Atti del Convegno “Mafia e mancato sviluppo, studi psicologico- clinici” Palermo, 20-23 maggio 2010 a cura di Serena Giunta e Girolamo Lo Verso QUADERNO REPORT N. 15 Copyright CSR 2011 1 INDICE Nota Editoriale, di Bianca Gallo Presentazione, di Claudio Merlo Introduzione, di Serena Giunta e Girolamo Lo Verso Cap. 1 - Ricerche psicologico-cliniche sul fenomeno mafioso • Presentazione, di Santo Di Nuovo Contributi di • Cecilia Giordano • Serena Giunta • Marie Di Blasi, Paola Cavani e Laura Pavia • Francesca Giannone, Anna Maria Ferraro e Francesca Pruiti Ciarello ◦ APPENDICE • Box Approfondimento ◦ Giovanni Pampillonia ◦ Ivan Formica Cap. 2 - Beni relazionali e sviluppo • Presentazione, di Aurelia Galletti Contributi di • Luisa Brunori e Chiara Bleve • Antonino Giorgi • Antonio Caleca • Antonio La Spina • Box Approfondimento ◦ Raffaele Barone, Sheila Sherba e Simone Bruschetta ◦ Salvatore Cernigliano 2 Cap. 3 - Un confronto tra le cinque mafie • Presentazione, di Gianluca Lo Coco Contributi di • Emanuela Coppola • Emanuela Coppola, Serena Giunta e Girolamo Lo Verso • Rosa Pinto e Ignazio Grattagliano • Box Approfondimento ◦ Paolo Praticò Cap. 4 - Psicoterapia e mafia • Presentazione, di Giuseppina Ustica Contributi di • Graziella Zizzo • Girolamo Lo Verso • Lorenzo Messina • Maurizio Gasseau Cap. 5 - Oltre il pensiero mafioso • Presentazione, di Antonio Caleca Contributi di • Leoluca Orlando • Maurizio De Lucia • Alfredo Galasso Conclusioni, di Girolamo Lo Verso e Serena Giunta Bibliografia Note 3 Nota editoriale di Bianca Gallo Questo Quaderno CSR, il n° 15, riporta le riflessioni sviluppate attraverso i diversi interventi durante il Convegno Mafia e mancato sviluppo, studi psicologico- clinici, che si è tenuto a Palermo il 20-23 maggio 2010.
    [Show full text]
  • Sicily's Ancient Landscapes & Timeless Traditions 2021
    YOUR O.A.T. ADVENTURE TRAVEL PLANNING GUIDE® Sicily’s Ancient Landscapes & Timeless Traditions 2021 Small Groups: 8-16 travelers—guaranteed! (average of 13) Overseas Adventure Travel ® The Leader in Personalized Small Group Adventures on the Road Less Traveled 1 Dear Traveler, At last, the world is opening up again for curious travel lovers like you and me. And the O.A.T. Sicily’s Ancient Landscapes & Timeless Traditions itinerary you’ve expressed interest in will be a wonderful way to resume the discoveries that bring us so much joy. You might soon be enjoying standout moments like these: Who doesn’t love to eat in Italy? But Sicilian food, which is heavily influenced by the Arabs who thrived here, is in a league of its own. Sample the local flavors when you visit the Tunisian-inflected town of Mazara del Vallo and share a traditional Sicilian lunch with a local family. As you savor the home-cooked fare, you’ll learn how the city’s identity continues to evolve, and the vital role of the local fishing industry. You’ll also visit a home of a very different sort, one that traveler Carol Bowman described as “a house full of hope.” It’s Casa di Maria, an organization (and Grand Circle Foundation partner) established by a family in Catania to provide a loving home for children who are refugees or victims of neglect and domestic violence. The daughter-in-law of the founders (Sergio and Carmela) will enlighten you about Sicily’s foster care system. And you’ll meet more of the Casa’s extended family, including a young Nigerian woman who literally showed up on Sicily’s shores with nothing and grew up here, and hear her harrowing—but ultimately inspiring—story.
    [Show full text]
  • Ercolano, Naples
    University of Bath PHD Civil society and the anti-pizzo movement: the case of Ercolano, Naples Bowkett, Chris Award date: 2017 Awarding institution: University of Bath Link to publication Alternative formats If you require this document in an alternative format, please contact: [email protected] General rights Copyright and moral rights for the publications made accessible in the public portal are retained by the authors and/or other copyright owners and it is a condition of accessing publications that users recognise and abide by the legal requirements associated with these rights. • Users may download and print one copy of any publication from the public portal for the purpose of private study or research. • You may not further distribute the material or use it for any profit-making activity or commercial gain • You may freely distribute the URL identifying the publication in the public portal ? Take down policy If you believe that this document breaches copyright please contact us providing details, and we will remove access to the work immediately and investigate your claim. Download date: 07. Oct. 2021 Civil society and the anti-pizzo movement: the case of Ercolano, Naples Christopher Bowkett A thesis submitted for the degree of Doctor of Philosophy University of Bath Department of Politics, Languages & International Studies September 2017 COPYRIGHT Attention is drawn to the fact that copyright of this thesis/portfolio rests with the author and copyright of any previously published materials included may rest with third parties. A copy of this thesis/portfolio has been supplied on condition that anyone who consults it understands that they must not copy it or use material from it except as permitted by law or with the consent of the author or other copyright owners, as applicable.
    [Show full text]
  • Fondo Giorgio Prosperi
    Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” Gabinetto G.P. Vieusseux (https://www.vieusseux.it/archivio-contemporaneo.html) Fondo Giorgio Prosperi a cura di Costanza Loponte Firenze, 2019/20 Gabinetto Vieusseux, Archivio Bonsanti – Fondo Giorgio Prosperi INDICE - Stampa varia (1933-1954): p. 1-2 - “Il Giornale d’Italia” (1938-1949): p. 3-11 - “Asiatica” e “Yamato” (1941-1943): p. 12 - “Il Lavoro Fascista” (1942-1943): p. 13-18 - “Il Lavoro Italiano” (1943): p. 19 - “Domenica” (1944-1946): p. 20-21 - “Libera Stampa” (1945-1946): p. 22 - “Politeama” (1945-1946): p. 23 - “Gazzetta d’Italia” e “Gazzetta Sera” (1946-1947): p. 24 - “Fiera Letteraria” (1946-1948): p. 25 - “Commento” (1947): p. 26 - “Gazzetta del Popolo” (1947-1955): p. 27 - “La Settimana Incom” (1951-1959): p. 28-35 - “Il Tempo” (1955-1996): p. 36-142 Gabinetto Vieusseux, Archivio Bonsanti – Fondo Giorgio Prosperi Stampa varia [SV] Articoli su spettacoli teatrali, politica e vita quotidiana 1) Tecnica ed arte al Congresso Volta (quotidiano e data non specificato) 2) Rinnovarsi o morire (da “Conquiste”), 7 marzo 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 3) In marcia (da “Conquiste”), 6 aprile 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 4) Natale di Roma (da “Conquiste”), 20 aprile 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 5) Lutto (da “Conquiste”), 4 maggio 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 6) Registi italiani Mario Camerini (da “Conquiste”), 24 maggio 1933 7) Dieci anni di pace per tutto il mondo (da “Conquiste”), 10 giugno 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 8) Liberalismo
    [Show full text]
  • Quella Voce Scomoda Spenta Dalla Mafia Ma Che Risvegliò Catania Le Sue Denunce, Il Suo Amore Per La Sicilia
    LA SICILIA DOMENICA 5 GENNAIO 2014 8. i FATTI L’ANNIVERSARIO Giuseppe Fava 30 anni dopo Il 5 gennaio 1984 il giornalista Nitto Santapaola e Aldo Ercolano e scrittore catanese veniva ucciso mandante e organizzatore dell’agguato. davanti al Teatro Verga Il killer, Maurizio Avola, ora è un pentito Quella voce scomoda spenta dalla mafia ma che risvegliò Catania Le sue denunce, il suo amore per la Sicilia ra la sera del 5 gennaio del 1984 e Pippo Fava - giorna- IL PROGRAMMA ODIERNO lista e scrittore, voce scomoda di una città e di una re- Egione troppo spesso distratte di fronte agli intrecci tra «La nostra città non deve dimenticare il sacrificio di questo potere mafioso, certa imprenditoria e colletti bianchi - ave- grande intellettuale catanese che seppe vedere ciò che tutti va appena parcheggiato davanti al Teatro Verga, nell’allora gli altri non vedevano e per questo fu assassinato dalla mafia». via dello Stadio. Qui Fava attendeva, a bordo della sua Renault Così il sindaco di Catania Enzo Bianco ricorda Giuseppe Fava. E 5, l’adorata nipote, impegnata in una parte ne “L’ultima vio- oggi, alle 10, Bianco insieme con tutti i componenti la Giunta lenza”, il drammatico atto di denuncia scritto dallo stesso Fa- municipale, la presidente del Consiglio comunale Francesca va. L’allora direttore de “I siciliani” fu raggiunto da un killer Raciti e una rappresentanza dell’Assemblea cittadina, giovane, ma allo stesso tempo esperto e spietato. Quello che, depositerà una corona d’alloro in memoria di Pippo Fava parecchi anni dopo, sarebbe anche diventato un collabora- davanti alla lapide della via intitolata al giornalista ucciso dalla tore di giustizia: Maurizo Avola.
    [Show full text]
  • Post/Teca 10.2010
    Post/teca materiali digitali a cura di sergio failla 10.2010 ZeroBook 2011 Post/teca materiali digitali Di post in post, tutta la vita è un post? Tra il dire e il fare c'è di mezzo un post? Meglio un post oggi che niente domani? E un post è davvero un apostrofo rosa tra le parole “hai rotto er cazzo”? Questi e altri quesiti potrebbero sorgere leggendo questa antologia di brani tratti dal web, a esclusivo uso e consumo personale e dunque senza nessunissima finalità se non quella di perder tempo nel web. (Perché il web, Internet e il computer è solo questo: un ennesimo modo per tutti noi di impiegare/ perdere/ investire/ godere/ sperperare tempo della nostra vita). In massima parte sono brevi post, ogni tanto qualche articolo. Nel complesso dovrebbero servire da documentazione, zibaldone, archivio digitale. Per cosa? Beh, questo proprio non sta a me dirlo. Buona parte del materiale qui raccolto è stato ribloggato anche su girodivite.tumblr.com grazie al sistema di re-blog che è possibile con il sistema di Tumblr. Altro materiale qui presente è invece preso da altri siti web e pubblicazioni online e riflette gli interessi e le curiosità (anche solo passeggeri e superficiali) del curatore. Questo archivio esce diviso in mensilità. Per ogni “numero” si conta di far uscire la versione solo di testi e quella fatta di testi e di immagini. Quanto ai copyright, beh questa antologia non persegue finalità commerciali, si è sempre cercato di preservare la “fonte” o quantomeno la mediazione (“via”) di ogni singolo brano. Qualcuno da qualche parte ha detto: importa certo da dove proviene una cosa, ma più importante è fino a dove tu porti quella cosa.
    [Show full text]
  • Addio Pizzo": Can a Label Defeat the Mafia?
    Copyright 2008. No quotation or citation without attribution. IR/PS CSR Case #08-10 “Addio Pizzo”: Can a Label Defeat the Mafia? By: Chiara Superti GRADUATE SCHOOL OF INTERNATIONAL RELATIONS AND PACIFIC STUDIES UNIVERSITY OF CALIFORNIA, SAN DIEGO Prepared for Professor Peter Gourevitch Edited by Kristen Parks Corporate Social Responsibility Fall 2008 Abstract The Mafia in Sicily has important socio-economic effects on the local population. In particular, this paper focuses on the practice of asking for a “protection tax”, or pizzo, paid by around 70% of the businesses in the region. In 2005, a group of Palermitan young professionals created an organization named Addiopizzo (goodbye pizzo) with the specific goal of fighting the phenomenon of money extortion. They invented a label that certifies businesses of any kind that can prove they are not paying the pizzo. Using the resources offered by the market and the institutions, involving consumers, businesses, the police and schools, Addiopizzo was able to start a successful new trend of pizzo-free consumption. Copyright 2008. No quotation or citation without attribution. 2 Table of Contents Introduction....................................................................................................................... 3 Methodology ...................................................................................................................... 6 The Origins of the Organization...................................................................................... 6 Anti-Mafia movements:
    [Show full text]
  • Zerohack Zer0pwn Youranonnews Yevgeniy Anikin Yes Men
    Zerohack Zer0Pwn YourAnonNews Yevgeniy Anikin Yes Men YamaTough Xtreme x-Leader xenu xen0nymous www.oem.com.mx www.nytimes.com/pages/world/asia/index.html www.informador.com.mx www.futuregov.asia www.cronica.com.mx www.asiapacificsecuritymagazine.com Worm Wolfy Withdrawal* WillyFoReal Wikileaks IRC 88.80.16.13/9999 IRC Channel WikiLeaks WiiSpellWhy whitekidney Wells Fargo weed WallRoad w0rmware Vulnerability Vladislav Khorokhorin Visa Inc. Virus Virgin Islands "Viewpointe Archive Services, LLC" Versability Verizon Venezuela Vegas Vatican City USB US Trust US Bankcorp Uruguay Uran0n unusedcrayon United Kingdom UnicormCr3w unfittoprint unelected.org UndisclosedAnon Ukraine UGNazi ua_musti_1905 U.S. Bankcorp TYLER Turkey trosec113 Trojan Horse Trojan Trivette TriCk Tribalzer0 Transnistria transaction Traitor traffic court Tradecraft Trade Secrets "Total System Services, Inc." Topiary Top Secret Tom Stracener TibitXimer Thumb Drive Thomson Reuters TheWikiBoat thepeoplescause the_infecti0n The Unknowns The UnderTaker The Syrian electronic army The Jokerhack Thailand ThaCosmo th3j35t3r testeux1 TEST Telecomix TehWongZ Teddy Bigglesworth TeaMp0isoN TeamHav0k Team Ghost Shell Team Digi7al tdl4 taxes TARP tango down Tampa Tammy Shapiro Taiwan Tabu T0x1c t0wN T.A.R.P. Syrian Electronic Army syndiv Symantec Corporation Switzerland Swingers Club SWIFT Sweden Swan SwaggSec Swagg Security "SunGard Data Systems, Inc." Stuxnet Stringer Streamroller Stole* Sterlok SteelAnne st0rm SQLi Spyware Spying Spydevilz Spy Camera Sposed Spook Spoofing Splendide
    [Show full text]
  • Antimafia Cooperatives: Land, Law, Labour and Moralities in a Changing Sicily
    ANTIMAFIA COOPERATIVES: LAND, LAW, LABOUR AND MORALITIES IN A CHANGING SICILY THEODOROS RAKOPOULOS Thesis submitted in fulfilment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in Anthropology Goldsmiths College, University of London DECLARATION I DECLARE AS FOLLOWS: I authorise that the thesis presented by me for examination of the above Research Degrees, if a degree is awarded, be deposited as a print copy in the library and as an electronic version in GRO subject to the conditions set below. I understand that in the event of my thesis being not approved by the examiners, or being referred, would make this declaration void. I am the author or co-author and owner of the copyright in the thesis and/or have the authority on behalf of the author or authors to make this agreement and grant Goldsmiths and the British Library a licence to make available the Work in digitised format through GRO and the EThOS system for the purpose of non-commercial research, private study, criticism, review and news reporting, illustration for teaching, and/or other educational purposes in electronic or print form. That I have exercised reasonable care to ensure that the Work is original, and does not to the best of my knowledge break any UK law, infringe any third party’s copyright or other Intellectual Property Right, or contain any confidential material. [If in doubt please contact [email protected].] Rights granted to GRO, EThOS and the user of the thesis through this agreement are entirely non-exclusive and royalty free. I retain all rights in the Work in its present version or future versions.
    [Show full text]
  • Society, Culture and Mafia
    Society, Culture and Mafia. An analysis of why Sicily falls behind when it comes to development Photo: http://sicily.rome-in-italy.com/ Master thesis in International Business Communication – Italian Cand.ling.merc. Copenhagen Business School, July 2008 Advisor: Susanne Gram Larsen By Ditte Roslyng Tastesen © Ditte Roslyng Tastesen 2008 Acknowledgements When first starting this project in Sicily, I experienced many obstacles, and doubted that I would succeed in completing this project. However, later in the process I was met with the kindness, which Sicilians are known for. Therefore, I would like to thank all of my interview people – they will be named later in the thesis – for taking their time and sharing so honestly their experiences and knowledge with me. Without them, this thesis would not have been possible. Particularly, I would like to thank Salvatore Costantino from University of Palermo for his guidance during my stay in Palermo. I would like to extend my thank you to other people that have crossed my way in Sicily, their openness and willingness to share have been of great use for a complete picture of the situation in Sicily. I would also like to thank Thomas Harder for his guidance in the beginning of the research process, and especially in connection with the mafia. Finally, I would like to thank Susanne Gram Larsen for guiding and encouraging me throughout the process. Her professionalism, knowledge and personal support have been invaluable and have helped me produce a project that I am proud of. Society, Culture, and Mafia Copyright © Ditte Roslyng Tastesen i Terminology British English/American English This thesis is written in British English, which in some cases have presented a problem, because I use a lot of American theorists.
    [Show full text]
  • Fighting the Sicilian Mafia Through Tourism | Travel | the Guardian
    Fighting the Sicilian mafia through tourism | Travel | The Guardian http://www.guardian.co.uk/travel/2008/may/17/sicily.italy/print De-mob happy After decades of Mafia rule in Sicily, locals are fighting back - and they are asking tourists to help them, by staying in B&Bs, eating in restaurants and shopping in delis that refuse to pay protection money. Stephanie Rafanelli reports Stephanie Rafanelli The Guardian, Saturday May 17 2008 The real good fellas ... Antica Foccaceria San Francesco restaurant, Palermo. Photograph: David Levene It was Sunday lunchtime in Palermo's Piazza San Francesco and the air was thick with charcoal smoke and chatter. A vendor poked an octopus as it roasted on the open grill, releasing a whiff of warm olive oil and lemon that mingled with the city's characteristic scent of brine and dust. A girl carried a tray of sweet cannoli high above her head, navigating stalls of sardine rolls and anchovies frizzling in floury pans. The crowd went about its usual business - church bells chimed and a christening party spilt out of Basilica San Francesco D'Assisi, bobbing the newly baptized bundle as they strolled. But this was no ordinary Sunday market. It was the "Free Sicily" organic food fair, part of a growing and increasingly visible movement run by young Palermitans rebelling against the mafia, or Cosa Nostra, and the stranglehold organised crime has on the Sicilian people. "Whatever you do, DON'T mention the M-A-F-I-A," my northern Italian uncle warned me before my last visit to Sicily - a dusty road trip in a clapped-out Cinquecento in 1993 just after the arrest of the boss of bosses Salvatore Totò Riina.
    [Show full text]
  • A Disenchanted View of Organized Crime: Mafia, Personalized Networks and Historical Legacies
    International Journal of Research in Sociology and Anthropology (IJRSA) Volume 3, Issue 1, 2017, PP 9-18 ISSN 2454-8677 http://dx.doi.org/10.20431/2454-8677.0301002 www.arcjournals.org A Disenchanted View of Organized Crime: Mafia, Personalized Networks and Historical Legacies Christian Giordano Department of Social Anthropology, University of Fribourg (Switzerland) Abstract: For a long time the Mafia was considered an anti-modern phenomenon that would have come to an end with society’s evolution. Contrary to this expectation, the Mafia proved to be far more resilient, so much so that it responded effectively to the challenge of globalization. Analyses about the Mafia are often based on two myths, namely the folkloristic one and the pyramidal one. In the first one, the role of secret and occasionally gruesome rituals with an archaic aura has been voyeuristically played up, whereas the second one views the Mafia as a centralized institution on a par with a state institution. This paper highlights, instead, how the Mafia has shown to be more modern than the State on account of its strategic use of personalized networks. The personalized and informal Mafia networks have proven to be far more efficient and well organized both in public mistrust societies, in which the Mafia finds its most favorable habitat to flourish, and in the vast context of globalization, where formal institutions have trouble establishing themselves and imposing their role due to structural reasons. Keywords: Mafia, Personalized Networks, Patronage Coalitions, Informality, State Legality, Legitimacy, Public Mistrust, Violence 1. INTRODUCTION: AN ENCHANTED VIEW OF THE MAFIA ENIGMA Ever since the Mafia was discovered in Sicily in the second half of the 19th century, experts and non professionals have looked upon it as both a monstrous and fascinating indecipherable phenomenon.
    [Show full text]