L'oscuramento Di
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Sicily's Ancient Landscapes & Timeless Traditions 2021
YOUR O.A.T. ADVENTURE TRAVEL PLANNING GUIDE® Sicily’s Ancient Landscapes & Timeless Traditions 2021 Small Groups: 8-16 travelers—guaranteed! (average of 13) Overseas Adventure Travel ® The Leader in Personalized Small Group Adventures on the Road Less Traveled 1 Dear Traveler, At last, the world is opening up again for curious travel lovers like you and me. And the O.A.T. Sicily’s Ancient Landscapes & Timeless Traditions itinerary you’ve expressed interest in will be a wonderful way to resume the discoveries that bring us so much joy. You might soon be enjoying standout moments like these: Who doesn’t love to eat in Italy? But Sicilian food, which is heavily influenced by the Arabs who thrived here, is in a league of its own. Sample the local flavors when you visit the Tunisian-inflected town of Mazara del Vallo and share a traditional Sicilian lunch with a local family. As you savor the home-cooked fare, you’ll learn how the city’s identity continues to evolve, and the vital role of the local fishing industry. You’ll also visit a home of a very different sort, one that traveler Carol Bowman described as “a house full of hope.” It’s Casa di Maria, an organization (and Grand Circle Foundation partner) established by a family in Catania to provide a loving home for children who are refugees or victims of neglect and domestic violence. The daughter-in-law of the founders (Sergio and Carmela) will enlighten you about Sicily’s foster care system. And you’ll meet more of the Casa’s extended family, including a young Nigerian woman who literally showed up on Sicily’s shores with nothing and grew up here, and hear her harrowing—but ultimately inspiring—story. -
Fondo Giorgio Prosperi
Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” Gabinetto G.P. Vieusseux (https://www.vieusseux.it/archivio-contemporaneo.html) Fondo Giorgio Prosperi a cura di Costanza Loponte Firenze, 2019/20 Gabinetto Vieusseux, Archivio Bonsanti – Fondo Giorgio Prosperi INDICE - Stampa varia (1933-1954): p. 1-2 - “Il Giornale d’Italia” (1938-1949): p. 3-11 - “Asiatica” e “Yamato” (1941-1943): p. 12 - “Il Lavoro Fascista” (1942-1943): p. 13-18 - “Il Lavoro Italiano” (1943): p. 19 - “Domenica” (1944-1946): p. 20-21 - “Libera Stampa” (1945-1946): p. 22 - “Politeama” (1945-1946): p. 23 - “Gazzetta d’Italia” e “Gazzetta Sera” (1946-1947): p. 24 - “Fiera Letteraria” (1946-1948): p. 25 - “Commento” (1947): p. 26 - “Gazzetta del Popolo” (1947-1955): p. 27 - “La Settimana Incom” (1951-1959): p. 28-35 - “Il Tempo” (1955-1996): p. 36-142 Gabinetto Vieusseux, Archivio Bonsanti – Fondo Giorgio Prosperi Stampa varia [SV] Articoli su spettacoli teatrali, politica e vita quotidiana 1) Tecnica ed arte al Congresso Volta (quotidiano e data non specificato) 2) Rinnovarsi o morire (da “Conquiste”), 7 marzo 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 3) In marcia (da “Conquiste”), 6 aprile 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 4) Natale di Roma (da “Conquiste”), 20 aprile 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 5) Lutto (da “Conquiste”), 4 maggio 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 6) Registi italiani Mario Camerini (da “Conquiste”), 24 maggio 1933 7) Dieci anni di pace per tutto il mondo (da “Conquiste”), 10 giugno 1933, autore “Giori” [Giorgio Prosperi] 8) Liberalismo -
Quella Voce Scomoda Spenta Dalla Mafia Ma Che Risvegliò Catania Le Sue Denunce, Il Suo Amore Per La Sicilia
LA SICILIA DOMENICA 5 GENNAIO 2014 8. i FATTI L’ANNIVERSARIO Giuseppe Fava 30 anni dopo Il 5 gennaio 1984 il giornalista Nitto Santapaola e Aldo Ercolano e scrittore catanese veniva ucciso mandante e organizzatore dell’agguato. davanti al Teatro Verga Il killer, Maurizio Avola, ora è un pentito Quella voce scomoda spenta dalla mafia ma che risvegliò Catania Le sue denunce, il suo amore per la Sicilia ra la sera del 5 gennaio del 1984 e Pippo Fava - giorna- IL PROGRAMMA ODIERNO lista e scrittore, voce scomoda di una città e di una re- Egione troppo spesso distratte di fronte agli intrecci tra «La nostra città non deve dimenticare il sacrificio di questo potere mafioso, certa imprenditoria e colletti bianchi - ave- grande intellettuale catanese che seppe vedere ciò che tutti va appena parcheggiato davanti al Teatro Verga, nell’allora gli altri non vedevano e per questo fu assassinato dalla mafia». via dello Stadio. Qui Fava attendeva, a bordo della sua Renault Così il sindaco di Catania Enzo Bianco ricorda Giuseppe Fava. E 5, l’adorata nipote, impegnata in una parte ne “L’ultima vio- oggi, alle 10, Bianco insieme con tutti i componenti la Giunta lenza”, il drammatico atto di denuncia scritto dallo stesso Fa- municipale, la presidente del Consiglio comunale Francesca va. L’allora direttore de “I siciliani” fu raggiunto da un killer Raciti e una rappresentanza dell’Assemblea cittadina, giovane, ma allo stesso tempo esperto e spietato. Quello che, depositerà una corona d’alloro in memoria di Pippo Fava parecchi anni dopo, sarebbe anche diventato un collabora- davanti alla lapide della via intitolata al giornalista ucciso dalla tore di giustizia: Maurizo Avola. -
A Disenchanted View of Organized Crime: Mafia, Personalized Networks and Historical Legacies
International Journal of Research in Sociology and Anthropology (IJRSA) Volume 3, Issue 1, 2017, PP 9-18 ISSN 2454-8677 http://dx.doi.org/10.20431/2454-8677.0301002 www.arcjournals.org A Disenchanted View of Organized Crime: Mafia, Personalized Networks and Historical Legacies Christian Giordano Department of Social Anthropology, University of Fribourg (Switzerland) Abstract: For a long time the Mafia was considered an anti-modern phenomenon that would have come to an end with society’s evolution. Contrary to this expectation, the Mafia proved to be far more resilient, so much so that it responded effectively to the challenge of globalization. Analyses about the Mafia are often based on two myths, namely the folkloristic one and the pyramidal one. In the first one, the role of secret and occasionally gruesome rituals with an archaic aura has been voyeuristically played up, whereas the second one views the Mafia as a centralized institution on a par with a state institution. This paper highlights, instead, how the Mafia has shown to be more modern than the State on account of its strategic use of personalized networks. The personalized and informal Mafia networks have proven to be far more efficient and well organized both in public mistrust societies, in which the Mafia finds its most favorable habitat to flourish, and in the vast context of globalization, where formal institutions have trouble establishing themselves and imposing their role due to structural reasons. Keywords: Mafia, Personalized Networks, Patronage Coalitions, Informality, State Legality, Legitimacy, Public Mistrust, Violence 1. INTRODUCTION: AN ENCHANTED VIEW OF THE MAFIA ENIGMA Ever since the Mafia was discovered in Sicily in the second half of the 19th century, experts and non professionals have looked upon it as both a monstrous and fascinating indecipherable phenomenon. -
Il Dizionario Della Mafia [Archivioantimafia]
27 MARTEDÌ 1DICEMBRE 2009 IL DIZIONARIO DELLA MAFIA CORAGGIO/1 Falcone e Borsellino Due giudici contro Amici d’infanzia, coetanei e colleghi Foto Ansa AMANINUDE CONTRO LA VIOLENZA IL COLPO PIÙ DURO ACOSANOSTRA Nicola Tranfaglia STORICO oraggio è una parola che non è faci- le usare quando si scrive di mafia. Il C mondo mafioso, infatti, per rag- giungere i suoi obiettivi, piuttosto che il coraggio utilizza l’astuzia e, contro chi non si adegua, la violenza. Una violenza im- provvisa e oscura. Ma di coraggio bisogna parlare quando raccontiamo la storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che hanno perduto la vita perché hanno combattuto fino all’ultimo la mafia siciliana. Erano coscienti di quello che li aspettava. Sapevano per l’esperienza accumulata nella loro breve vita che non c’era da farsi illusio- ni. Cosa Nostra, questo è il nome che in Sici- lia è stato assunto dalla mafia, aveva identifi- cato in quei due giudici i nemici principali dell’organizzazione. Questo perché negli an- ni Ottanta il cosiddetto «maxi-processo» - che da Falcone e Borsellino era stato istruito -avevasferratoaCosaNostrauncolpodeci- sivo: decine di capi e sottocapi erano stati condannati come agenti di un potere che comminava pene anche mortali, senza ap- pello, a chi provava a opporsi. Anche a don- ne e bambini se si ribellavano o, semplice- mente, avevano avuto la sfortuna di vedere qualcosa che non avrebbero dovuto vedere. Falcone e Borsellino lottarono fino all’ulti- mo, in un certo senso attesero la morte, con- tro un’organizzazione che ormai era diventa- ta parte dello Stato e delle istituzioni pubbli- che. -
Mamma Ciclone E Lo Scienziato
Storie dalle città di frontiera EdizioniLeSiciliane giugno 2006 1 euro “Suonala ancora, Sam” CAPITALI SICILIANE IN SERIE A I SUD (MA NEL ”GIUDICI MALEDETTI PALLONE) NON MI AVRETE!” LA RABBIA DEL POLITICO (IN ARGENTINA) POLITICA BOSS I RAGAZZI “E IO FACCIO DEL TRENO IL PAZZO”! DEL SUD CHI CI CREDE E CHI NO CHIESE TANTO CRISTO POCHI SOLDI E VIA! “Che“Che titi credi,credi, cheche èè finitafinita qui?”qui?” MammaLe CicloneSiciliane e lo Scienziato CASELLI/ SANTINO/ ADDIOPIZZO/ LOCRI/ RITAEXPRESS/ PIZZINO/ LUMIA “In Sicilia? Si fanno i cuffari suoi...” LIBERTA’ VOLA PER SOSTENERE CASABLANCA ABBONAMENTO SOSTENITORE DA 50 o 100 EURO BE NEScentro SE RE Un’estate difficile davanti. Ma è nata una generazione @ Uniti,Uniti, uniti,uniti, uniti!uniti! Casablanca NUMERO ZERO IN ATTESA DI REGISTRAZIONE __________________ Graziella Proto DIRETTORE [email protected] Riccardo Orioles DIRETTORE RESPONSABILE [email protected] Lillo Venezia VICEDIRETTORE [email protected] Lucio Tomarchio TECNOLOGIE [email protected] __________________ Con: Gian Carlo Caselli Beppe Lumia Nando dalla Chiesa Umberto Santino Rita Borsellino Marco Benanti Gianfranco Faillaci Fabio Gallina Piero Cimaglia Roberto S.Rossi Alessandro Gagliardo Dario Russo Sonia Alfano ppure, il grande risultato di queste ele- Disordinata e indomabile, la nuova opposizione Tindaro Bellinvia Antonio Mazzeo zioni è un altro. Nel giro di alcuni mesi, siciliana riproverà e riproverà a vincere, finché ci Luca Salici Antonio Vesco “improvvisamente” per tutti (ma non riuscirà tranquillamente. E’ solo questione di Barbara Giangrave per quei pochi che seguono dal basso e tempo e di coerenza. Francesco Di Pasquale E Giorgio Costanzo non dai palazzi la società siciliana) è nata una estando uniti, siamo molto più forti - nel Fabio Michele D'Urso generazione. -
Ricordo Di Elena Le Parole Di Annamaria, Michi, Salvo E Luigi Tratte Da Facebook Del 21/22 Dicembre 2015
Ricordo di Elena Le Parole di Annamaria, Michi, Salvo e Luigi Tratte da Facebook del 21/22 Dicembre 2015 Se con quegli occhi profondi e sinceri, dolci e sereni, velati di una punta appena di malinconia, perché ben consapevoli della tragica fragilità di questa esistenza continuerai a guardarci, da lì dove ora sei, con lo stesso incanto, la stessa fame di speranza, di idealismo e d’onestà, ragioni di vita per le quali hai lottato fino alla fine, ci aiuterai a colmare il vuoto che lasci. Negli incontri che seguiranno, sentiremo tutti la tua garbata ed elegantissima presenza, regale nel portamento, impeccabile nell’aspetto. Seppur con voce sommessa, hai fatto sempre da pacifico trait d’union tra le nostre chiassose famiglie. Hai sempre unito, laddove altri pensavano a separare. Il primo ricordo che ho di te è quello di una sposa radiosa e felice nel suo fulgido abito bianco, quando nel lonta- no 27 luglio di tanti anni fa apparisti per la prima volta ai miei occhi ancora sognanti di bimba come una vera principessa delle fiabe, accanto al tuo amatissimo Giuseppe. Eri e rimarrai sempre nel ricordo di noi tutti, una donna bellissima. Rivedere il tuo amore di mamma trasfor- mato nei sorrisi e nelle espressioni degli occhi di Alessandra, Francesca e Claudia, mi convincerà che tu viva ancora in mezzo a noi. Ciao, zia Elena. Per adesso riposati un po’, hai battagliato abbastanza. Anna Maria Consoli È andata via Elena Fava, una delle persone migliori che io abbia mai conosciuto, figlia del mio maestro di pro- fessione e di vita. -
IL CAPITALE CULTURALE Studies on the Value of Cultural Heritage Supplementi 04 / 2016
IL CAPITALE CULTURALE Studies on the Value of Cultural Heritage Supplementi 04 / 2016 eum Il Capitale culturale Marazzi, Fabio Mariano, Aldo M. Morace, Studies on the Value of Cultural Heritage Raffaella Morselli, Olena Motuzenko, Giuliano Supplementi 4, 2016 Pinto, Marco Pizzo, Edouard Pommier, Carlo Pongetti, Adriano Prosperi, Angelo R. Pupino, ISSN 2039-2362 (online) Bernardino Quattrociocchi, Mauro Renna, ISBN 978-88-6056-466-5 Orietta Rossi Pinelli, Roberto Sani, Girolamo Sciullo, Mislav Simunic, Simonetta Stopponi, © 2016 eum edizioni università di macerata Michele Tamma, Frank Vermeulen, Stefano Registrazione al Roc n. 735551 del 14/12/2010 Vitali Direttore Web Massimo Montella http://riviste.unimc.it/index.php/cap-cult e-mail Coordinatore editoriale [email protected] Francesca Coltrinari Editore Coordinatore tecnico eum edizioni università di macerata, Centro Pierluigi Feliciati direzionale, via Carducci 63/a – 62100 Macerata Comitato editoriale tel (39) 733 258 6081 Giuseppe Capriotti, Alessio Cavicchi, Mara fax (39) 733 258 6086 Cerquetti, Francesca Coltrinari, Patrizia http://eum.unimc.it Dragoni, Pierluigi Feliciati, Enrico Nicosia, [email protected] Francesco Pirani, Mauro Saracco, Emanuela Stortoni Layout editor Cinzia De Santis Comitato scientifi co - Sezione di beni culturali Giuseppe Capriotti, Mara Cerquetti, Francesca Progetto grafi co Coltrinari, Patrizia Dragoni, Pierluigi Feliciati, +crocevia / studio grafi co Maria Teresa Gigliozzi, Valeria Merola, Susanne Adina Meyer, Massimo Montella, Umberto Moscatelli, Sabina Pavone, -
Copyright by Amanda Rose Bush 2019
Copyright by Amanda Rose Bush 2019 The Dissertation Committee for Amanda Rose Bush Certifies that this is the approved version of the following Dissertation: Self-presentation, Representation, and a Reconsideration of Cosa nostra through the Expanding Narratives of Tommaso Buscetta Committee: Paola Bonifazio, Supervisor Daniela Bini Circe Sturm Alessandra Montalbano Self-presentation, Representation, and a Reconsideration of Cosa nostra through the Expanding Narratives of Tommaso by Amanda Rose Bush Dissertation Presented to the Faculty of the Graduate School of The University of Texas at Austin in Partial Fulfillment of the Requirements for the Degree of Doctor of Philosophy The University of Texas at Austin May 2019 Dedication I dedicate this disseration to Phoebe, my big sister and biggest supporter. Your fierce intelligence and fearless pursuit of knowledge, adventure, and happiness have inspired me more than you will ever know, as individual and as scholar. Acknowledgements This dissertation would not have been possible without the sage support of Professor Paola Bonifazio, who was always open to discussing my ideas and provided both encouragement and logistical prowess for my research between Corleone, Rome, Florence, and Bologna, Italy. Likewise, she provided a safe space for meetings at UT and has always framed her questions and critiques in a manner which supported my own analytical development. I also want to acknowledge and thank Professor Daniela Bini whose extensive knowledge of Sicilian literature and film provided many exciting discussions in her office. Her guidance helped me greatly in both the genesis of this project and in understanding its vaster implications in our hypermediated society. Additionally, I would like to thank Professor Circe Sturm and Professor Alessandra Montalbano for their very important insights and unique academic backgrounds that helped me to consider points of connection of this project to other larger theories and concepts. -
Libri Sulla MAFIA Presenti Nella Biblioteca Comunale Di Faenza
Libri sulla MAFIA presenti nella Biblioteca Comunale di Faenza Con questa bibliografia la Biblioteca Comunale di Faenza intende fornire un piccolo contributo al giorno della memoria per i caduti nelle stragi di mafia. In un elenco cronologico di libri sulla mafia, anche di una biblioteca non specializzata come la nostra, si notano abbastanza bene le varie fasi delle tendenze editoriali su questo argomento. I primi libri dedicati esplicitamente alla mafia presenti nella nostra biblioteca, per esempio, sono del 1900 un momento in cui, per un breve periodo, i problemi e i drammi del nostro paese cominciarono a essere chiamati con il loro nome. Poi, per decenni (dal 1904 al 1963!) sull’argomento si stende il silenzio, fino all’inizio degli anni sessanta, altro periodo di grandi inchieste giornalistiche e sociologiche, oltre che giudiziarie. Ancora, salta agli occhi un ovvio infittirsi delle pubblicazioni nei mesi ed anni immediatamente successivi alle stragi di Capaci e Via D’Amelio, molto di più, per riferirsi a casi analoghi, dell’assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. In seguito, negli ultimi anni, si fa sempre più frequente la pubblicazioni di saggi sulle infiltrazioni della mafia nell’economia e nella politica, anche in territori molto lontani da quelli tradizionalmente interessati al fenomeno. L’elenco è sostanzialmente limitato alla mafia “siciliana” con qualche eccezione relativa a volumi che si occupano di una pluralità di argomenti riguardanti la criminalità organizzata. • Antonio Cianciullo, Enrico Fontana, Dark economy : la mafia dei veleni, Torino, Einaudi, 2012, VII, 210 p. • Giuseppe Ayala, Troppe coincidenze : mafia, politica, apparati deviati, giustizia: relazioni pericolose e occasioni perdute , Milano, Mondadori, 2012, 169 p. -
Corriere Della Sera
Corriere della Sera http://www.corriere.it/cronache/07_dicembre_04/catania_arrest... stampa | chiudi SI TRATTA DI VINCENZO SANTAPAOLA, EREDE DEL PADRINO NITTO Mafia, 70 arresti: preso il figlio del boss Accertati collegamenti della mafia catanese con la 'ndrangheta calabrese e con i palermitani di Provenzano CATANIA - A Catania sono stati eseguiti dai carabinieri 70 arresti nei confronti di presunti appartenenti alla mafia accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsioni, rapine e traffico di sostanze stupefacenti. Tra gli arrestati compare anche Vincenzo Santapaola, figlio del padrino della mafia etnea condannato all'ergastolano Benedetto «Nitto» Santapaola, tre donne e Antonino Faro. COLLEGAMENTI - Le indagini dell'operazione denominata Plutone hanno permesso di accertare collegamenti di Cosa nostra catanese con varie cosche della 'ndrangheta calabrese e con il clan palermitano di Bernardo Provenzano. Durante l'operazione è stato trovato un registro di estorsioni e «stipendi» agli affiliati; sono state sequestrate armi e droga, è stata fatta luce su sedici rapine, alcune delle quali commesse anche fuori dalla Sicilia; sono state scoperte sei estorsioni. Le indagini hanno evidenziato Carabinieri in azione (Ansa) anche gli interessi di Cosa nostra su importanti progetti imprenditoriali. IL FIGLIO DEL BOSS - Vincenzo Santapaola, 38 anni, è il figlio maggiore del capomafia Benedetto, obiettivo negli anni scorsi del boss Vito Vitale, che lo voleva eliminare nell'ambito di una faida interna alla mafia. Vincenzo venne fermato per la prima volta nel dicembre 1992 con il fratello minore Francesco. I due furono scarcerati dal Tribunale del riesame. Fu poi catturato il 14 gennaio 1994 dopo un anno di latitanza e venne rimesso in libertà il 27 dicembre 1997. -
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ALBERTO SPAMPINATO MAFIE,INFORMAZIONE,VITTIME Il continente inesplorato Nove giornalisti uccisi, due sotto scorta, centinaia minacciati, tante notizie censurate, taciute, omesse. - Perché non se ne parla – Cosa si dovrebbe fare (bozza) M_SUD vers 13/08/2011 10.39 Con questo saggio, Alberto Spampinato ha posto le basi teoriche per la nascita dell’osservatorio Ossigeno per l’Informazione. Il testo è stato pubblicato dalla rivista Problemi dell’Informazione n.1, marzo 2008 – Il Mulino; dai siti www.fnsi.it e www.odg.it e da vari altri indirizzi in rete Si può scaricare da www.ossigenoinformazione.it 2 di Alberto Spampinato Il cacciatore di belve feroci si affida ad una vecchia regola: per non fallire il colpo, devi avvicinarti alla preda e mostrarle il tuo coraggio. Ma deve essere vero coraggio. Se la fiera vede la paura nei tuoi occhi, sei spacciato. Chi va a caccia di notizie scottanti segue la stessa regola. Ecco perché certe volte è pericoloso, a volte mortale cercare certe notizie. Ecco perché con certe notizie si cimentano solo alcuni giornalisti. Ecco perché alcuni di loro perdono la vita e non ottengono neppure il compianto generale. Di solito, sono considerati dei temerari, e il loro caso viene sbrigativamente archiviato. Non si coglie il valore sociale, il sacrificio compiuto in nome di collettivo, insomma l’eroismo civile. Non si riconosce un fatto evidente: la belva che questi temerari vogliono uccidere è un mostro che semina stragi: è la tigre mangiatrice di uomini che tiene in scacco i villaggi, è il mitico drago divoratore di fanciulle. E’ un mostro che nessuno osa molestare.