Post/Teca 10.2010

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Post/Teca 10.2010 Post/teca materiali digitali a cura di sergio failla 10.2010 ZeroBook 2011 Post/teca materiali digitali Di post in post, tutta la vita è un post? Tra il dire e il fare c'è di mezzo un post? Meglio un post oggi che niente domani? E un post è davvero un apostrofo rosa tra le parole “hai rotto er cazzo”? Questi e altri quesiti potrebbero sorgere leggendo questa antologia di brani tratti dal web, a esclusivo uso e consumo personale e dunque senza nessunissima finalità se non quella di perder tempo nel web. (Perché il web, Internet e il computer è solo questo: un ennesimo modo per tutti noi di impiegare/ perdere/ investire/ godere/ sperperare tempo della nostra vita). In massima parte sono brevi post, ogni tanto qualche articolo. Nel complesso dovrebbero servire da documentazione, zibaldone, archivio digitale. Per cosa? Beh, questo proprio non sta a me dirlo. Buona parte del materiale qui raccolto è stato ribloggato anche su girodivite.tumblr.com grazie al sistema di re-blog che è possibile con il sistema di Tumblr. Altro materiale qui presente è invece preso da altri siti web e pubblicazioni online e riflette gli interessi e le curiosità (anche solo passeggeri e superficiali) del curatore. Questo archivio esce diviso in mensilità. Per ogni “numero” si conta di far uscire la versione solo di testi e quella fatta di testi e di immagini. Quanto ai copyright, beh questa antologia non persegue finalità commerciali, si è sempre cercato di preservare la “fonte” o quantomeno la mediazione (“via”) di ogni singolo brano. Qualcuno da qualche parte ha detto: importa certo da dove proviene una cosa, ma più importante è fino a dove tu porti quella cosa. Buon uso a tutt* sergio Questa antologia esce a cura della casa editrice ZeroBook. Per info: [email protected] Per i materiali sottoposti a diversa licenza si prega rispettare i relativi diritti. Per il resto, questo libro esce sotto Licenza Creative Commons 2,5 (libera distribuzione, divieto di modifica a scopi commerciali). Post/teca materiali digitali a cura di Sergio Failla 10.2010 (solo testo) ZeroBook 2011 Post/teca 20101001 Vorrei ricordare le cifre fornite da Tullio De Mauro: il 5% degli italiani è analfabeta, il 33% si ferma al primo tipo di test sulle competenze linguistiche e aritmetiche,il 66 per cento non è nella condizione di leggere un quotidiano. Ogni mille abitanti si vendono appena 102 copie di quotidiani, e i due terzi della popolazione non leggono mai né un giornale né un libro. I due terzi. Eppure, pubblicare non è mai stato così facile. Le motivazioni? Credo sia impossibile trovarne una reale, e comprendere cosa significhi davvero lo “stare sul mercato” di cui parla la gran parte degli editori. Posso però fornire i numeri. Sono quelli dell’AIE, ancora relativi al 2007, e ho buoni motivi di pensare che le cose siano peggiorate in tre anni (credo che il numero annuale delle novità sia aumentato). Dunque: 59.000 (e rotti) nuovi titoli l’anno. Significa: 4916 al mese. Significa: 163 al giorno. — 163 libri al giorno (via dottorcarlo) (via hardcorejudas) -------------------------------- emmanuelnegro: E così ieri, con tutte le telecamere puntate su Montecitorio, i sindacati gialli CISL e UIL hanno assestato un altro bel colpo al contratto nazionale firmando un accordo separato con Federmeccanica che permetterà ai padroni di derogare allo stesso. Sempre ieri, quatti quatti, i senatori della Repubblica hanno ri-approvato il famigerato Ddl sul Lavoro, quello che aggira l’articolo 18 e che già qualche mese fa venne ritenuto incostituzionale da Napolitano tanto che lo rinviò alle camere. Limata la forma la sostanza resta sempre quella. Secondo quanto previsto del Ddl i lavoratori, una volta assunti, avranno 30 giorni di tempo per decidere se affidarsi 5 Post/teca all’arbitro o al magistrato in caso di future controversie. Non è difficile immaginare quali ricatti e pressioni possa esercitare un padrone su un neoassunto che, in questo modo, ipotecherà il suo futuro relegandolo per sempre nelle mani dell’azienda. Tutto questo mentre i tempi per impugnare il licenziamento si riducono dagli attuali 5 anni a 60 miseri giorni. via: http :// curiositasmundi . tumblr . com --------------------------- L’esodo? Ma quale Mosè e Dio! Sono stato io che, con una squisitissima mossa di diplomazia estera, ho convinto il Faraone a lasciare liberi gli schiavi ebrei e portarli nella terra di Canaan. Trovando peraltro un posto di lavoro per tutti. Se fosse stato per la sinistra ed i sindacati, sarebbero annegati nel Mar Rosso. Tra l’altro il nome Mar Rosso fa capire tutto. — Silvio Berlusconi. (via lubabollu) Ho creato un mostro. E ne sono fiero. Grazie davvero… ;) (via flatguy) -------------------- Carina” è il nulla, è la graziosa senza infamia e senza lode, guardabile ma priva di vere attrattive, che quasi quasi è meglio esser brutte: almeno si sa di qualcosa. Una brutta spavalda è sexy, una carina raramente lo è. Si è carine quando i tratti sono regolari, tutto è in ordine ma la personalità non c’è. Non esistono signore “carine”, esistono solo ragazze “carine”, la carineria è legata all’inesperienza, a una forma di lieve, spensierata ingenuità. Appena ti crescono dei pensieri autonomi, da carina diventi bella, oppure semplicemente invecchi e implodi. E vista l’importanza capitale che la 6 Post/teca seduzione riveste nella vita delle donne - costrette a essere sessualmente attraenti in ogni momento, disprezzate se non lo sono o se, peggio ancora, rifiutano di giocare al gioco - dire a una che è “carina” è come dirle “potevi fare di meglio”. — Me parlare donna un giorno [esattamente come mi sono *sempre* sentita. potevo fare di meglio, adesso sono implosa.] (via xlthlx) Quanti cervelli sprecati a ragionare sul nulla. Io quando dico o penso che una persona (indipendentemente dal sesso) sia “carina” non ci faccio tutta questa dietrologia. Inoltre, care “donne”, continuate a pensare che dovete per forza essere sessualmente attraenti. Continuate a credere che gli uomini pensino solo a sminuirvi. Vi ritroverete sole e insopportabilmentestronze. (via flatguy) E concordo col Flat, ma ci tengo a dire che dal canto mio carina è un qualcosa di più di bella. Carina ha particolari che la risaltano nei suoi difetti, carina ha la luce negli occhi anche se sono marroni standard, carina arrossisce se le fai un complimento, carina si muove bene anche se è alta un metro e cinquantotto (e a letto è uno schianto), carina non va dal parrucchiere tutte le settimane perchè anche se ha un bel naso di misura, ha capelli splendidi. Bella invece è solo bella e va bene per la quarta copertina delle riviste patinate. A voi il flame, donne carine! ;-) (via flatguy) ----------------------- 7 Post/teca A volte ti penso a volume più alto. — An Invisible Sign of My Own (via batchiara) E certe volte anche a palla che la vicina mi batte col manico della scopa sul pavimento. (via batchiara) ------------------ Ai cittadini i consigli di chi ricicla per mestiere Raccolta differenziata, 10 regole d'oro Chi la fa lo sa, la raccolta differenziata della spazzatura è un vero e proprio lavoro, un impegno di tutti i giorni. Sacchetti per la carta, sacchetti per la plastica, altri per il vetro e poi quelli per l'umido: girare per la cucina è spesso e volentieri uno slalom tra i contenitori. E poi quel dubbio atroce, che nessuno si prende mai l'impegno di dissolvere, smentendo pubblicamente tutte le insinuazioni, le chiacchiere e anche le inchieste giornalistiche a proposito del vero destino dei nostri sforzi: che tutto finissca nello stesso calderone e che la nostra separazione dei materiali sia una inutile fatica. Sarà vero? E allora chi me lo fa fare? L'ambiente, il futuro, la qualità della nostra vita, l'impegno dei consorzi che riciclano e che buon per loro guadagnano dalla spazzatura. Sì, non c'è altro da fare per riciclare: qualcuno deve lecitamente guadagnarci perchè i buoni samaritani non esistono e perchè l'impegno di tutti, il rispetto dell'ambiente e in nostro senso civico sono gli unici modi per sbattere fuori dalla porta le ecomafie che speculano sulla nostra salute e sul nostro futuro. Ecco le 10 regole d'oro per una raccolta differenziata di qualita' (Fonte: Consorzio nazionale imballaggi-Conai): 1) Separa correttamente gli imballaggi in base al materiale di cui sono fatti e mettili nell'apposito contenitore per la raccolta differenziata. Grazie a te che separi gli imballaggi e al Comune che li 8 Post/teca raccoglie, Conai fa rinascere l'acciaio, l' alluminio, la carta, il legno, la plastica e il vetro. 2) Schiaccia lattine e bottiglie di plastica richiudendole poi con il tappo. Comprimi carta e cartone. 3) Dividi, quando e' possibile, gli imballaggi composti da piu' materiali, ad esempio i contenitori di plastica delle merendine dalla vaschetta di cartone oppure i barattoli di vetro dal tappo di metallo. Se fai questo, limiterai le impurita'. 4) Togli gli scarti e i residui di cibo dagli imballaggi prima di metterli nei contenitori per la raccolta differenziata. Se fai questo, ridurrai le quantita' scartate. 5) Sappi che la carta sporca (di cibo come i cartoni della pizza, di terra, di sostanze velenose come solventi o vernici), i fazzoletti usati e gli scontrini non vanno nel contenitore della carta; e che il loro conferimento peggiora la qualita' della raccolta differenziata di carta e cartone. 6) Fai attenzione a non mettere nel contenitore del vetro oggetti in ceramica, porcellana, specchi e lampadine. Inserire tali materiali puo' vanificare i tuoi sforzi perche' rovina la raccolta del vetro. 7) Riconosci e conferisci correttamente gli imballaggi in alluminio. Oltre alle piu' note lattine per bevande, separa anche vaschette e scatolette per il cibo, tubetti, bombolette spray e il foglio sottile per alimenti.
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