Frontale Tra Otto E Novecento, Bsav 12239
Estratto da: Bollettino Storico Alta Valtellina n. 12, Bormio 2009 BOLLETTINO STORICO ALTA VALTELLINA N. 12 - Anno 2009 Estratto da: Bollettino Storico Alta Valtellina n. 12, Bormio 2009 Frontale tra Otto e Novecento Gisi Schena Frontale a fine Ottocento Il periodo compreso fra il 1870 e il 1950 è contraddistinto da un consistente flusso migratorio, in cerca di lavoro, dai paesi della nostra valle verso luoghi lontani;1 anche Frontale2 non risulta certamente essere un’eccezione a questa regola dolorosa. Nella frazione sondalina vivevano, a fine Ottocento, poco più di seicento persone, in uno stato di grande povertà, condizione ulteriormente peggiorata dopo la Grande Guerra e l’immediatamente seguente epidemia di spagnola. Le tante vedove di guerra vestivano e calzavano i loro orfani ritagliando le grandi gonne del costume tipico, li mezalèna;3 alcune famiglie non erano nemmeno in grado di mantenere una sola vacca e vivevano del poco latte delle altrettante poche capre. 1 Data l’ampliezza della bibliografia sull’emigrazione in provincia, mi limito ad alcune indicazioni circa l’Alta Valle: una delle testimonianze più antiche: I. Bardea, Lo spione Chinese, Bormio, 2008. G. Antonioli, in Storie di emigrazione in Alta Valtellina, in BSAV (Bollettino Storico Alta Valtellina) n. 3/2000, pp. 157 ss., tratta dell’emigrazione grosina, principalmente in territorio veneto. G. Schena, Minatori di Sondalo: i figli del vento,in BSAV n. 10/2007, pp. 169 ss., circa l’emigrazione dei minatori di Frontale. B. Ciapponi Landi (a cura di), Valli alpine ed emigrazione: studi, proposte, testimonianze, Sondrio 1998, con contributi di Guglielmo Scaramellini, Flavio Lucchesi, Renzo Gosselli, Remo Bracchi, Mario Testorelli, Angelo Moreschi, Basilio Mosca, Diego Zoia.
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