Sintesi Non Tecnica
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- APPROVATO - Progettista: Sindaco: Segretario: Adottato dal C.C. con delibera n° 39 del 11/12/2012 Provvedimento di compatibilità con il PTCP n° 41 del 18/03/2013 Approvato dal C.C. con delibera n° 08 del 14/05/2013 - VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL DOCUMENTO DI PIANO - SINTESI NON TECNICA commessa: scala: allegato: 379/CH V2 Nome File: Data: Fase di lavoro: Redatto: Verif.: Approv.: Rev.: Copertine_Vas.mxd Novembre '12 ADOZIONE SM SM SM 0 Copertine_Vas.mxd Maggio '13 APPROVAZIONE SM SM SM 1 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA SINTESI NON TECNICA Parte Generale Valutazione Ambientale Strategica redatta in collaborazione con: GRUPPO DI LAVORO: Prof. Valeria Mezzanotte Dott. Alessandro Bisceglie 1. INQUADRAMENTO GENERALE Il comune di Villa di Chiavenna è situato a Nord-Ovest della provincia di Sondrio, in Val Bregaglia e ha un’estensione totale di 32,72 Km2. La sua quota media è di 633 m s.l.m., ma l’escursione altimetrica complessiva all’interno del territorio comunale è di 2599 m, essendo la quota minima a 508 m s.l.m. e la massima a 3.107. Il comune fa parte della Comunità Montana della Val Chiavenna, ed è composto, oltre al centro abitato principale situato sul versante settentrionale, da distinte frazioni,: Giavera, Pian del Cà, Canete, San Barnaba, Chete, Dogana. In base ai dati ISTAT, dal 2001 ad oggi la popolazione risulta diminuita del 5,6%, in linea con l’andamento rilevato nei comuni nelle vicinanze (Campodolcino -2,4% San Giacomo Filippo -8,5% Madesimo -3,5%) in controtendenza rispetto a Piuro che però rappresenta un’eccezione (+3,2%) ed ai dati medi della provincia di Sondrio (+3,4%) e della Lombardia (+8,8%). L’ultimo dato ufficiale disponibile indica una popolazione di 1054 abitanti (ISTAT 2010) per una densità abitativa di 32,2 abitanti/ km2, bassa rispetto a quella dell’intera provincia di Sondrio, pari a 57 abitanti/ km2, a sua volta molto inferiore a quella media della Lombardia (408,3 abitanti/ km2). Tale situazione è certamente ascrivibile al carattere prevalentemente montuoso del territorio, che ha permesso una presenza significativa di comunità abitate solo nella zona del fondo valle. Nel 2011 l’età media della popolazione è risultata pari a 42,7 anni, confrontabile con quella di Campodolcino, S.Giacomo Filippo e Piuro, rispettivamente pari a 43,2, 46,3 e 41,4, nonché con la media regionale (42,9) e con quella della provincia di Sondrio (43,0). La popolazione potenzialmente attiva (Indice di dipendenza), cioè quella di età compresa tra i 15 e i 64 anni, è pari al 64,8%. In Fig.1.1 è riportata la distribuzione percentuale per fasce d’età nel comune di Villa di Chiavenna. Fig.1.1 - Distribuzione percentuale per fasce di età della popolazione di Villa di Chiavenna. E 0-14 = età inferiore ai 14 anni E15-64 = età compresa tra 15 e 64 anni E65 = età superiore ai 65 anni Le attività economiche dell’intera Val Bregaglia risentono del fenomeno del “lavoro frontaliero”, ovvero gran parte della popolazione risiede in territorio italiano ma lavora in territorio svizzero. Questo fenomeno ha limitato notevolmente lo sviluppo economico di Villa di Chiavenna, e le principali attività attualmente presenti sono di natura agro-silvo-pastorale. In base ai dati dell’ASL di Sondrio aggiornati al 2011, nel territorio di Villa di Chiavenna si trovano 34 allevamenti di ovi- caprini per un totale di 1157 capi, 2 allevamenti di bovini con un totale di 16 capi. Sul fondo valle a Sud di Pian del Cà è presente un lago artificiale, realizzato per effetto di una diga, che viene sfruttato derivando le acque del fiume Mera fino alla centrale idroelettrica situata ad ovest; nel comune di Prata Camportaccio. L’impianto, realizzato tra il 1947 e il 1950, è gestito da Edipower S.p.A. e può contare su un bacino imbrifero totale sotteso di circa 207 km2 e che si sviluppa ad una quota media di 1955 metri s.l.m. La produzione potenziale annuale è di circa 225 milioni di kWh. Nonostante la prevalente valenza naturalistica del territorio in esame, il comune di Villa di Chiavenna non comprende nessuna area protetta o ricadente in siti Rete Natura 2000, ma nelle vicinanze si trovano i Siti di Importanza Comunitaria Val Zerta e Piano di Chiavenna. In Fig. 1.2 si riporta la distribuzione percentuale delle destinazioni d’uso del suolo. Fig. 1.2 - Destinazione d’uso del suolo nel comune di Villa di Chiavenna (DUSAF 2) Si osserva che la maggior parte del territorio rientra nelle aree boschive e aree sterili, con una componente di vegetazione naturale che ricopre complessivamente circa l’80% del territorio comunale. Le aree urbanizzate rappresentano circa l’1% del totale della superficie comunale complessiva. 2. DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE È stato innanzi tutto descritto il sistema ambientale nelle sue condizioni attuali, evidenziando i livelli di qualità delle sue componenti più rilevanti e individuandone eventuali criticità. Per rappresentare la situazione attuale e valutare conseguentemente i potenziali impatti ambientali derivanti dall’adozione del PGT, si è scelto di operare adottando una serie di indicatori tradizionali e approfondendo parallelamente gli aspetti del bilancio locale della CO2 (dato dalla differenza tra emissione e assorbimento di CO2). In tal modo si è ottenuto un quadro più approfondito in base a criteri che sempre più appaiono importanti al fine della sostenibilità ambientale delle scelte di pianificazione. Naturalmente, la definizione della situazione iniziale serve a mettere in luce i punti critici, sui quali la pianificazione può intervenire ed i criteri adottati per la valutazione iniziale vengono applicati per definire l’efficacia delle strategie scelte nello scenario di piena attuazione delle stesse. Per quanto riguarda la qualità dell’aria, il territorio di Villa di Chiavenna, come tutta la provincia di Sondrio, rientra in Zona C2 (ZONA ALPINA) ed equiparato alle "Zone di Mantenimento”, secondo la classificazione della Regione Lombardia. La Zona C, in generale, comprende aree caratterizzate da concentrazioni di PM10 inferiori a quelle relative alle altre zone, da minor densità di emissioni di PM10 primario, di NOx, di COV antropico e di NH3, e da importanti emissioni di COV biogeniche. In tali zone l’orografia è montana, la situazione meteorologica più favorevole alla dispersione degli inquinanti e la densità abitativa è bassa. L’unica vera criticità che talvolta si riscontra è dovuta all’ozono, originato prevalentemente come inquinante secondario proveniente dagli agglomerati urbani di pianura. La qualità dell’aria nel comune di Villa è stata valutata in base ai dati ARPA relativi alla stazione di Chiavenna che indicano una situazione compatibile con gli standard previsti dalla normativa vigente e priva di particolari criticità. Nel caso del monossido di carbonio le concentrazioni misurate, a livello provinciale, sono addirittura inferiori alla metà del limite di legge. Gli ultimi dati disponibili mostrano concentrazioni a norma anche per l’ozono, benché il valore del parametro AOT, che dovrebbe essere calcolato su 5 anni ed è stato invece calcolato su 3 per mancanza di dati, risulta superiore alle indicazioni normative per effetto, delle maggiori concentrazioni misurate negli anni precedenti. Il bilancio tra emissioni e assorbimenti di CO2 mostra una situazione particolarmente favorevole, con un saldo negativo di circa 28 kt CO2 per anno, in relazione alla notevole copertura vegetale del territorio, nonché alla ridotta incidenza delle emissioni ombra derivanti dalla produzione di rifiuti. In base ai dati ricavati dalla banca dati INEMAR della Regione Lombardia, in Fig.2.1 si riportano le stime delle emissioni dei singoli inquinanti generate nel comune di Villa di Chiavenna in funzione della fonte da cui derivano. 300 Altre sorgenti mobili e macchinari 250 Combustione non industriale Agricoltura 200 Trattamento e smaltimento rifiuti 150 Trasporto su strada 100 Processi produttivi 50 Altre sorgenti e assorbimenti 0 Combustione nell'industria CO CH4 PTS NH3 CO2 N2O SO2 NOx COV Uso di solventi PM10 -50 PM2.5 CO2_eq SOST_AC PREC_OZ Fig.2.1 – Emissioni annue stimate dei principali inquinanti nel comune di Villa di Chiavenna. I dati sono espressi in t/anno, ad eccezione della CO2, il cui carico è espresso in kt/anno, e riferiti ai diversi macrosettori di attività (INEMAR, 2008) Per quanto riguarda l’ambiente idrico, il fiume Mera è monitorato da una stazione ARPA situata proprio nel comune di Villa. Si dispone dunque di dati ufficiali per quanto riguarda sia le portate sia le caratteristiche di qualità delle acque del fiume in tale località. I dati analitici prodotti da ARPA dal 2001 al 2010 mostrano tra l’altro un buon accordo tra la classificazione LIM, basata sui cosiddetti macrodescrittori, che comprendono indicatori chimici (Ossigeno disciolto, BOD5, COD, N-NH4, N-NO3, fosforo totale) e microbiologici (Escherichia coli) e quella relativa all’Indice Biotico Esteso (IBE). Come la grande maggioranza dei corsi d’acqua della zona, il Mera è soggetto a forti variazioni di portata, in gran parte dovute alle grandi e piccole derivazioni, numerose sul territorio. Le opere di piccole derivazioni prelevano una portata nettamente inferiore rispetto a quella del corso d’acqua anche in periodo di magra mentre le grandi derivazioni captano gran parte della portata di magra o anche una portata ad essa superiore quando il corso d’acqua non è in magra. Gli studi effettuati nell’ambito del Piano di Bilancio Idrico della Provincia di Sondrio, del resto, confermano che le criticità maggiori del Mera riguardano la disponibilità di portate piuttosto che la qualità, che, dal 2001 al 2010, è sempre risultata buona. Nel PTCP il grado di criticità è stato espresso attraverso diversi indicatori tra i quali l’Indice di portata media antropizzata (IQ media antr) e l’Indice di portata di magra antropizzata (IQ magra antr), rispettivamente definiti come il rapporto tra la portata media annua antropizzata e la portata media annua naturale e tra la portata di magra e la portata media annua naturale.