raccontato in affreschi

Appunti per un viaggio La Valtellina, un poema epico, una storia d’amore

Le illustrazioni dell'Orlando Furioso dipinte nel Palazzo Besta di , nel Castel Masegra di , nel Palazzo Valenti di , un vero e proprio itinerario ariostesco, rivelano come la Valtellina nel Cinquecento fosse aperta agli influssi culturali delle raffinate corti principesche. Le raffigurazioni, tratte o ispirate dall’edizione illustrata dell’Orlando Furioso stampata a Venezia da Giolito de’ Ferrari, sono databili dopo il 1542. Non è da escludere che l’amore per il soggetto abbia a che fare con i dibattiti letterari della seconda metà del ‘500 a difesa dell’Orlando Furioso, il poema che nasce ed affonda le sue radici tra la colta e ricca Ferrara degli Estensi e la Corte dei Gonzaga a Mantova. Un soggetto sempre attuale per molte e articolate ragioni, su cui hanno speso una vita di ricerche, studi, riflessioni, riscritture, personaggi come Pio Rajna, Italo Calvino, Cesare Segre. L’Orlando Furioso continua ad appassionare e a divertire. Il patrimonio valtellinese, già apprezzato nel ristretto ambito degli storici e degli accademici, sta cominciando ad interessare il grande pubblico. Come osservò sapientemente Grytzko Mascioni, “la vita abbonda di tristezze e inganni, delusioni e imbrogli. Ma l’avventuroso divertimento prevale, l’Orlando è un invito a inoltrarci nei labirinti della fantasia …”. Vale certamente la pena di rivisitarlo, così “come hanno fatto migliaia di pittori e illustratori, nei secoli passati, fino all’altroieri”.

Vi invitiamo a conoscere una storia antica e ancora nuova: L’Orlando Furioso in Valtellina raccontato, in affreschi

O.F. Canto IV edizione Giolito de’ Ferrari 1547

1 Castel Masegra Palazzo Besta

Palazzo Valenti Torre di Roncisvalle su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano - ©Haltadefinizione® Image Bank 2 L’Orlando Furioso in Valtellina un viaggio nella storia tra immagini e parole

L’itinerario dell’Orlando Furioso in Valtellina è costituito principalmente da tre palazzi del XVI secolo:

Palazzo Valenti a Talamona, paese sulla sponda orobica della Bassa Valtellina alle porte di ; Castel Masegra nella Città di Sondrio; Palazzo Besta a Teglio, sulla sponda retica del terziere superiore.

I tre luoghi sono lungo la direttrice del Fiume Adda e della SS38, nello spazio di 50 Km. Tra Sondrio e Teglio si snoda la strada Panoramica che attraversa la campagna retica incontrando i paesi di , , , e la frazione di Castionetto di dove si trova la medievale Torre di Roncisvalle.

In Valtellina, come in nessun altro posto, gli affreschi dell’Orlando Furioso, fissati per sempre sulle mura di alcuni tra i maggiori monumenti locali, consentono di conoscere il fenomeno della fortuna figurativa che ha accompagnato dal principio la diffusione del celebre poema, in una varietà di significati espressivi: decorativi, narrativi, moralistici, contemplativi, di rappresentanza. Per ciascuno dei tre cicli affrescati, nelle sezioni seguenti è indicata un’immagine rappresentativa ed il suo rapporto con il testo. Venire a visitarli vi permetterà di scoprirli per intero, in un territorio ricco di storia e di bellezze artistiche e naturali, accolti in un susseguirsi di paesaggi cangianti dal verde del fondovalle al bianco delle cime. Un viaggio inedito, in atmosfera ariostesca, tra immagini e parole Torre di Roncisvalle

3 Talamona Palazzo Valenti

Nel cuore di Talamona, paese orobico della bassa Valtellina, sorge un edificio di epoca rinascimentale, di proprietà privata, impreziosito da una facciata dipinta. I restauri eseguiti alla fine degli anni ‘90 hanno rivelato il soggetto dell’Orlando Furioso. La raffinatezza degli elementi architettonici classici, l’equilibrio nella scelta dei colori, la sapiente stesura dei materiali e l’originale interpretazione delle fonti iconografiche che rivelano la conoscenza del testo, ne fanno un’opera di grande valore, il cui autore fu sicuramente in contatto con le maggiori correnti artistiche e culturali dell’epoca. In corrispondenza del secondo piano, si sono conservati sei riquadri che rappresentano scene dell’Orlando Furioso ispirate alle illustrazioni dell’edizione Giolito. Il soggetto è stato identificato attraverso particolari significativi emersi durante il restauro del 1999, con il riconoscimento di Ferraù, dell’Ippogrifo e del Castello del Mago Atlante. Vero manifesto degli ideali classici, l’affresco talamonese è caratterizzato da un’elevata qualità artistica e da una composizione vigorosa ed armonica. Le figure color rame paiono animarsi alla luce del tramonto, mettendo eternamente in scena le avventure di Sacripante, Ferraù, Bradamante, Pinabello, Rinaldo, Angelica.

4 Duello di Rinaldo e Sacripante - Angelica incontra l’Eremita Talamona, Palazzo Valenti - Affresco, XVI secolo - Anonimo

“Fanno or con lunghi, ora con finti e scarsi colpi veder che mastri son del giuoco: or li vedi ire altieri, or rannicchiarsi, ora coprirsi, ora mostrarsi un poco, ora crescer inanzi, ora ritrarsi, ribatter colpi e spesso lor dar loco, girarsi intorno; e donde l’uno cede, l’altro aver posto immantinente il piede.”

Orlando Furioso, Canto II, 9

5 Sondrio Castel Masegra

A Sondrio, capoluogo della Provincia, sopravvive un unico superstite dei castelli di cui era munito il borgo medioevale. L’edificio, appartenuto agli antichi Capitanei, è ora del di Sondrio. Oggetto di vari rimaneggiamenti nel corso della sua storia, i restauri eseguiti sulla fine del ‘900 hanno rivelato l’esistenza degli affreschi nella torre colombaia che guarda verso la valle. Al primo piano, si trova una saletta il cui soffitto è costituito da una volta ad ombrello riccamente decorata con un repertorio a grottesche tipico della pittura rinascimentale; otto medaglioni e quattro lunette raffigurano i primi otto episodi dell’Orlando Furioso, trasposizioni fedeli delle xilografie giolitine, come dimostrano anche le più aggiornate ricerche universitarie. Sono ben visibili l’Ippogrifo, il castello di Atlante, Bradamante, la Maga Melissa, la fuga di Angelica, il duello di Rinaldo e Ferraù. Probabile committente fu Castellino III Beccaria, che teneva una corte signorile. La leggenda vuole che gli antichi proprietari del castello discendessero dal paladino Orlando e per questo conservassero nel loro maniero la scacchiera di Orlando e l’olifante, che si poteva sentir risuonare nelle gole del torrente Mallero.

6 Bradamante sconfigge il Mago Atlante Sondrio, Castel Masegra - Affresco, XVI sec. Anonimo

“Non che il fulgor del lucido metallo, come soleva agli altri, a lei nocesse; ma così fece acciò che dal cavallo contra sé il vano incantator scendesse: né parte andò del suo disegno in fallo; che tosto ch’ella il capo in terra messe, accelerando il volator le penne, con larghe ruote in terra a por si venne.”

Orlando Furioso, Canto IV, 24

7 Teglio Palazzo Besta

Teglio, antica Tellus che domina la valle dalla sponda retica, è uno tra i borghi più ricchi di storia della Provincia di Sondrio. Palazzo Besta, che fu dimora di Azzo II e Agnese Besta, è il simbolo del suo glorioso passato. L’antico maniero medievale, trasformato secondo il gusto rinascimentale tra Quattro e Cinquecento, è oggi Museo Nazionale di proprietà dello Stato. Ospita nel Salone d’Onore, al piano nobile, il ciclo affrescato dell’Orlando Furioso, attribuito a Vincenzo De Barberis. I dipinti, che decorano le lunette della volta e la fascia sottostante, sono stati oggetto di studi che hanno riconosciuto, quale matrice, l’edizione dell’Orlando Furioso del 1542 di Giolito De Ferrari. Quella di Palazzo Besta è ad oggi nota come la raffigurazione più vasta sul tema, essendovi illustrate ventiquattro scene, di cui tre perdute, disposte come sequenze di una ideale rappresentazione teatrale. L’opera sottende un intento moralistico, come attestano anche le massime didascaliche sulla cornice lignea, che indagini recenti hanno rivelato essere tratte dagli Adagia di Erasmo da Rotterdam. In particolare, gli affreschi illustrano vizi e virtù, con le vicende di Gabrina e di Ginevra, la storia di Angelica, il viaggio di Astolfo sulla luna ed altre allegorie.

8 Astolfo in viaggio sulla luna Teglio, Palazzo Besta - Affresco, XVI sec. Vincenzo e Michele De Barberis

su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano ©Haltadefinizione® Image Bank

“Quattro destrier via più che fiamma rossi al giogo il santo evangelista aggiunse; e poi che con Astolfo rassettossi, e prese il freno, inverso il ciel li punse. Ruotando il carro, per l’aria levossi, e tosto in mezzo il fuoco eterno giunse; che ’l vecchio fe’ miracolosamente, che, mentre lo passar, non era ardente”

Orlando Furioso, Canto XXXIV, 69

9 La Torre di Roncisvalle a Castionetto

Nel solatìo paese del Comune di Chiuro, a mezza costa sul versante terrazzato, a picco sulla ruscellosa Valfontana si trova la poderosa Torre medievale detta “di Roncisvalle”. Costruita probabilmente tra il XIV e il XV sec. per volere di Stefano Quadrio, svolse una funzione difensiva, di controllo e segnalazione; oggi, restituita al pubblico godimento dopo un intelligente restauro, è sovente sede di mostre e manifestazioni. Si raggiunge dalla strada panoramica Sondrio-Teglio, svoltando a Castionetto sulla carrozzabile per Dalico, dopo aver attraversato la contrada Ca’ Maffina; sorge in una zona boscosa dove la vegetazione non riesce a nascondere agli occhi attenti tracce di muretti a secco, segno dei vecchi terrazzamenti abbandonati, realizzati su un dosso particolarmente ripido, in dialetto Rusciavai. Il toponimo non può non evocare il leggendario luogo della Rotta di Roncisvalle, nella Navarra Spagnola: spiegato dagli studiosi del secolo scorso come espressione di “gusto letterario”, in realtà compare già in antichi documenti del 1460, dove è designato “Ronzivallem”. L’autorevole Cesare Segre riconduce il nome all’etimo “roscida valle”, valle umida, da “roscidare” (una affinità: nell’aragonese, rujiada significa “acquazzone”), ma anche a “ronco” (vigneto in poggio, terreno disboscato), da “runcare”. Nel caso valtellinese, entrambi i significati fanno ben risaltare le evidenze del luogo. Ma perché rinunciare alla matrice poetica, quando conferisce ulteriore fascino e suggestione ad un monumento che è simbolo di identità e luogo della memoria? Negli ultimi anni, la torre ha ospitato manifestazioni qualificate: mostre a tema naturalistico ed etnografico, allestimenti d’arte e rappresentazioni; particolarmente suggestive quelle tratte dall’Orlando Furioso, che hanno rafforzato la sua vocazione di “luogo del racconto”. Ma anche al di fuori di questi eventi, quando è immersa nel silenzio, la Torre di Roncisvalle vale sempre una visita, per il piacere che deriva dal passeggiare immersi nella natura e per la vista che si gode quando, salite le strette e ripide scale in pietra, lo sguardo può correre libero sulla vallata sottostante, ricca di frutteti e vigneti, sui castagneti che coprono le pendici delle Orobie, sulle splendide cime.

10 L’Ariosto valtellinese tra autori classici e moderni

Altri elementi completano l’atmosfera della Valtellina ariostesca: dipinti, sculture, opere letterarie e radiofoniche, ricerche, studi, personaggi illustri. Ne risulta un’immagine del territorio alpino pienamente partecipe ai fenomeni culturali del passato e del presente. Nel ‘500, i pittori che dipinsero l’Orlando Furioso in Valtellina erano in contatto con i maggiori esponenti della pittura rinascimentale; Vincenzo De Barberis da Brescia, a cui sono attribuiti i dipinti di Palazzo Besta a Teglio, fu a Mantova tra i collaboratori di Giulio Romano a Palazzo Te. Nel 1847 nacque a Sondrio il senatore e filologo Pio Rajna, autore di “Le Fonti dell’Orlando furioso Ricerche e Studi”; la biblioteca civica a lui intitolata custodisce la ricca raccolta di lingue e letterature neolatine che egli stesso donò alla città. Sempre a Sondrio si trovano alcune opere d’arte a soggetto ariostesco. La più interessante è la tela ottocentesca di Giuseppe Bisi, maestro del paesaggio, raffigurante la “Pazzia di Orlando” ispirata ai modelli figurativi dell’edizione Giolito. Nell’atrio della Camera di Commercio in Via Piazzi, è collocato un basso rilievo di Alik Cavaliere, “Sondrio e il suo paesaggio” (1991), dov’è inserita con filo di rame ritorto una citazione dal canto VI dell’Orlando furioso: “né se tutto cercato avesse il mondo,/ vedria di questo il più gentil paese”. E infine “…la radio, questa voce che vola nell’aria” come disse Grytzko Mascioni, sarebbe certamente piaciuta all’Ariosto. Il compianto scrittore, nato a Villa di , fondatore dei programmi culturali della Televisione Svizzera Italiana, riscrisse l’Orlando Furioso in 7500 endecasillabi: L’Orlando dei Pupi, un’opera straordinaria e divertente di 46 puntate per la RSI, cominciate nel 1989, con la voce di Oreste Lionello. Al ricordo della figura dell’autore si dedica l’Associazione Grytzko Mascioni. Giuseppe Bisi, Pazzia di Orlando, olio su tela, particolare. Collezione Credito Valtellinese, Sondrio

11 Una valle alpina e il suo territorio

Racchiusa dalle Alpi Retiche a Nord, dalle Prealpi Orobie a Sud, la Valtellina è una grande vallata dalla singolare morfologia ed è attraversata, in tutto il suo sviluppo Est-Ovest (120 chilometri da Colico - trivio di Fuentes sino a ), dal fiume Adda che confluisce poi nel lago di Como. Il suo ambiente naturale muta al variare delle quote e delle stagioni con paesaggi e colori sempre di grande suggestione, conferendo alla valle una naturale vocazione turistica, legata particolarmente ad escursionismo, alpinismo, sport invernali, cicloturismo. Splendido il paesaggio in alta quota, con i pascoli, i laghetti alpini, le imponenti cime; affascinante, e un po’ misterioso, l’ambiente delle Orobie, con una vegetazione rigogliosa: tra i castagneti si nascondono incantevoli nuclei rurali, angoli in cui il tempo sembra essersi fermato. La tipicità del territorio, prevalentemente montuoso, si riflette nelle sue produzioni agro-alimentari, apprezzate dal turismo enogastronomico: prodotti a base di grano saraceno, segale, formaggi, salumi, piccoli frutti, mele, funghi, castagne; prodotto principe il grande vino valtellinese. Immagine simbolo del territorio è il versante retico, un grande arazzo in cui la natura è tessuta dalla mano dell’uomo.

La viticoltura valtellinese fra natura e cultura

Mosso da terrazzamenti, conoidi, sporgenze rocciose, il versante retico è esposto a Sud; il tratto da a Tirano gode di un irraggiamento particolare che lo rende adatto alla coltivazione della vite, introdotta già in epoche remote. In un territorio povero di superfici coltivabili,

12 generazioni di valligiani, hanno trasformato nel tempo il ripido e aspro versante costruendo muretti di contenimento, bonificando la roccia, riportando la terra. Un’opera ciclopica, se si pensa che lo sviluppo lineare dei muri a secco è stimato in più di 2500 km; in linea d’aria, la distanza tra Oslo e Siracusa. Dal fondovalle fino a quota 800, il mosaico dei poderi si incunea tra le rocce, creando la più estesa area di viticoltura terrazzata verticale d’Italia;la vite vi viene coltivata per lo più con il sistema tradizionale a ritocchino, in filari paralleli, ordinati, orientati nel senso della pendenza. E’ uno scenario unico e suggestivo. Apprezzarne la bellezza significa anche cogliere il carattere “eroico” di una viticoltura fatta di tenacia e passione, nel cui DNA è scritto l’impegno a preservare e difendere il complesso e delicato sistema dei terrazzamenti. Tra i vitigni domina il Nebbiolo, per i Valtellinesi “Chiavennasca”; da esso si ottengono vini rossi importanti, le cui qualità organolettiche, dovute anche al suolo acido e povero di argilla, vengono esaltate dall’invecchiamento. Ne risultano vini sapidi e vellutati, che ben si abbinano a piatti a base di carni rosse, selvaggina, formaggi e salumi di Valtellina. Per il vino, da sempre una delle sue ricchezze, la Valtellina ha ottenuto un doppio riconoscimento Docg: uno riguarda lo Sforzato, ottenuto da uve appassite per almeno settanta-ottanta giorni, l’altro il Valtellina Superiore, con le sottozone Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella. A questi si aggiungono il Rosso di Valtellina Doc e l’Igt Terrazze Retiche di Sondrio, prodotti al di fuori della zona classica. La varietà dei microclimi, le differenti composizioni dei terreni, le quote altimetriche, la morfologia stessa del terrazzo conferiscono a ciascun vino connotazioni particolari, che lo rendono unico. Una viticoltura “eroica”, una tradizione che intreccia natura e cultura e che merita di essere conosciuta, apprezzata, difesa. Il fascino di questo paesaggio costruito ha meritato la candidatura all’Unesco per il riconoscimento dell’area come Patrimonio dell’Umanità; immagini liriche della coltivazione della vite sui terrazzamenti sono proposte nel mirabile film documentario di Ermanno Olmi, Rupi del vino.

13 Chi difende i prodotti tipici?

Anche in Valtellina c’è chi da tempo promuove il territorio attraverso la valorizzazione delle tipicità locali, dalle piccole produzioni artigianali, ai marchi DOP, DOCG, IGP, ITG e i presidi Slow Food del Formaggio Bitto e del Grano Saraceno, difendendole dalla massificazione e dalla mistificazione; diversi sono i consorzi e le associazioni a loro tutela: Consorzio di Tutela Vino di Valtellina www.consorziovinivaltellina.com Consorzio Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto www.ctcb.it Consorzio di Tutela del nome Bresaola della Valtellina www.bresaolavaltellina.it Consorzio Tutela Mele di Valtellina - Marchio Melavì www.melavi.it Consorzio DOP Miele della Valtellina www.apicoltori.so.it Consorzio Salvaguardia Bitto Storico www.formaggiobitto.com Accademia del Pizzocchero di Teglio www.accademiadelpizzocchero.it

I vini valtellinesi sono decantati fin dall’antichità. Dopo Leonardo da Vinci, a tesserne le lodi nel Rinascimento fu Ortensio Lando, eclettico uomo di cultura, ospite dei Besta nel Palazzo di Teglio. Molte le celebrazioni da parte di poeti e letterati nei secoli successivi. Tra costoro Giosuè Carducci, Eugenio Montale, Mario Soldati e infine Ermanno Olmi.

14 Oltre ai grandi rossi, Inferno, Sassella, Grumello, molto ricercato è lo Sforzato, rosso secco DOCG prodotto da uve nere appassite, pazientemente raccolte e voltate. Il Bitto è uno speciale formaggio d’alpeggio della Valtellina. Nasce storicamente in Valgerola e nella Valle di Albaredo, dove viene prodotto in estate nel tipico calecc’. Lavorato con latte vaccino e una piccola aggiunta di latte di capra, si conserva fino a dieci anni e oltre. Vi sono poi altri formaggi freschi e stagionati come Scimudin e il Valtellina Casera. Nei primi mesi di stagionatura il formaggio “semigrasso” ha il suo trionfo nella polenta taragna di mais e grano saraceno. Mele e Breasaola della Valtellina sono note su scala nazionale. La coltivazione dei succosi frutti partecipa alla formazione del paesaggio agreste, mentre il prelibato e leggero salume a base di carne di manzo ha eccellenti proprietà dietetiche. Degna di nota la produzione di miele, in particolare nelle essenze di castagno e millefiori di montagna. Nella difesa delle tipicità si distingue l’impegno dell’Accademia del Pizzocchero di Teglio, sodalizio che da dieci anni promuove in Italia e nel Mondo le tipiche tagliatelle di grano saraceno condite con burro aromatico, formaggio e verdure, onore e vanto della cucina valtellinese.

Poi ci sono i prodotti che si difendono da soli: la bisciola e il panun, estensione dolce dell’attività dei panettieri, e quindi la norcineria locale. Gli insaccati di suino, casalinghi o del salumiere, continuano ad essere prodotti sulla base di ricette tramandate di generazione in generazione. L’arte dei valtellinesi nel confezionare i salumi è nota da secoli, quando la specializzazione era un mestiere dell’emigrazione stagionale a Mantova e a Ferrara, tanto che da fonte storica, letteraria e gustativa è risaputo che l’origine della prelibata Salama da Sugo è nella Mortadella di Fegato Valtellinese.

15 Sagre e manifestazioni ricorrenti

La Valtellina offre al visitatore un gran numero di manifestazioni e di eventi ricorrenti, molti dei quali dedicati all’enogastronomia. Puntuali informazioni sono reperibili sul sito Valtellina Turismo www.valtellina.it Cantine Aperte Provincia Maggio Sagra della Breasola Chiuro Luglio Festa dei Pizzoccheri Teglio Luglio Calici di Stelle Sondrio 10 agosto Grappolo d’Oro Chiuro Settembre Pizzocchero d’Oro Teglio Settembre Sagra del Bitto Settembre Morbegno in Cantina Morbegno Sett/Ott Weekend d’autunno Teglio Sett/Nov Mostra del Bitto Morbegno Ottobre Formaggi in Piazza Sondrio Novembre

Vi sono poi manifestazioni che ospitano personaggi di rilievo del mondo artistico, musicale e culturale o che semplicemente attirano da sempre il pubblico. Ponte in Fiore Ponte in Valtellina Aprile Il Paese delle Storie Maggio Ambria Jazz Provincia Lug/Ago Sondrio Festival Mostra Internazionale Sondrio Ottobre dei documentari sui parchi I presepi delle contrade Talamona Dic/Gen

Dove siamo

P.so Stelvio P.so Spluga Svizzera Livigno St. Moritz

Stampa P.so Gavia Poschiavo Piuro Chiesa in V. Valmasino Teglio Ponte Tirano Morbegno

Sondrio Brescia Como Bergamo Milano

16 Come raggiungerci e come percorrerci

La Valtellina è una valle alpina lombarda, a Nord di Milano. Il suo territorio appartiene alla Provincia di Sondrio, che confina con la Svizzera, la Provincia di Trento, la Provincia di Bolzano, La Provincia di Brescia, la Provincia di Bergamo, la Provincia di Lecco e la Provincia Como. Info trasporti Lombardia su www.teglioturismo.it

In automobile Da Lecco-Milano: Attraverso la Superstrada n.36 raggiungete il Trivio di Fuentes a , dove si imbocca la Statale n. 38 dello Stelvio che giunge a Morbegno. Da qui si stacca la Strada Statale 405- Provinciale 72 per la Valgerola. Proseguendo sulla Statale 38 dello Stelvio si raggiungono Talamona, Ardenno, Albosaggia, Sondrio. Dal capoluogo, imboccando la Panoramica dopo la Biblioteca Civica Pio Rajna e passando dai paesi di Montagna in Valtellina, Poggiridenti, Tresivio, Ponte in Valtellina, Castionetto di Chiuro, passata la Val Rogna raggiungerete l’altipiano di Teglio fino a fermarvi dinnanzi al portone di Palazzo Besta. Scendendo da Sommasassa, Cà Branchi o da Arboledo si riprende la SS38, per tornare verso Sondrio. Buona disponibilità di parcheggi nei vari punti. Attraverso i passi alpini: per gran parte dell’anno la Valtellina è raggiungibile anche attraverso i passi alpini retici ed orobici: Dalla Provincia di Bergamo: Passo San Marco. Dalla Provincia di Brescia: Passo dell’Aprica(SS39) e il Mortirolo. Dalla Provincia di Bolzano: Passo dello Stelvio (SS38) Dalla Svizzera occidentale: Passo dello Spluga (SS36)

In treno Da Milano-Lecco sulla tratta Colico-Tirano delle Ferrovie Italiane. Informazioni su www.trenord.it Dalla Svizzera fino a Tirano con il Trenino Rosso del Bernina. Patrimonio dell’Umanità, il Treno delle Ferrovie Retiche, è un ulteriore esperienza che potrà allietare il vostro soggiorno. Passando da Poschiavo fino a St. Moritz, dalle carrozze panoramiche godrete la vista di scenari incantevoli: il verde dei prati e dei monti, le alte cime, i laghi azzurri dai toni di ghiaccio e di pietra. E in inverno la magia di un paesaggio da favola, ammantato di neve. Info su: www.rhb.ch

In Autobus Tolti i capoluoghi di mandamento, e le frazioni al piano, la gran parte dei paesi della Valtellina sono situati sui versanti montuosi e nelle valli laterali, dove la ferrovia non arriva. Il servizio pubblico di trasporto è perciò garantito dalla STPS, che serve studenti, lavoratori, viaggiatori occasionali, in coincidenza con gli orari dei treni. Nessuna località abitata è impossibile da raggiungere. Informazioni su orari, fermate e biglietterie: www.stps.it

17 A piedi e in bicicletta Una volta arrivati in Valtellina, se vorrete lasciare da parte i mezzi di trasporto meccanizzati, potrete praticare i percorsi ciclo-pedonali che uniscono i quattro monumenti dell’itinerario ariostesco, di Talamona, Sondrio, Castionetto e Teglio, passeggiando tra boschi prati e vigneti. Il Sentiero Valtellina si snoda sul fondovalle per 150 Km, da Colico a Grosio correndo poco lontano dalla Ferrovia e lungo l’Adda (info e Roadbook www.valtellina.it) e potrebbe essere piacevole percorrerlo dal Castel Masegra di Sondrio fino al Palazzo Valenti di Talamona (o viceversa); per il tratto fra Castel Masegra e Palazzo Besta è di grande interesse il percorso ciclo-pedonale del Distretto Culturale della Valtellina, che si estenderà da Morbegno a Tirano. E’ attualmente in corso di realizzazione il tratto che da Sondrio, passando per Montagna, Poggiridenti, Tresivio e Chiuro, attraverso i terrazzamenti retici, si unisce alla Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina che porta a Teglio. Il tracciato, di comoda pendenza tra 200 e 600 m slm sarà fruibile da grandi e piccini, anziani, disabili. Sono previste numerose piazzuole panoramiche ed aree di sosta con tavoli, panche, spazio per le biciclette e cartelli informativi. Per gli amanti del trekking, percorso in alta quota da Morbegno all’Aprica sulla Gran Via delle Orobie. www.cai.sondrio.it Ospitalità e acquisti

Dopo un fenomeno turistico diffuso che ha toccato univocamente le Valtellina e la , dove si respira l’aria fine di montagna, con alberghi anche nelle località più sperdute che in alcuni casi hanno resistito al cambiamento delle mode, negli anni recenti la Provincia di Sondrio ha contato molto sul turismo sportivo e del benessere; per questo grandi e numerose strutture alberghiere si trovano nelle località sciistiche e termali. Molti anche i rifugi che collegano il sistema escursionistico in quota. Nella media valle si vanno oggi riscoprendo forme di ospitalità estensiva con il micro sistema dei B&B, con gli agriturismi, e con l’apertura di nuovi piccoli e affascinanti hotel situati appena fuori i centri maggiori, nei paesi della campagna valtellinese: strutture a misura d’uomo, in splendide posizioni panoramiche, in grado di offrire servizi di qualità e di soddisfare le aspettative di chi cerca la giusta atmosfera per trascorrere qualche giorno in tranquillità. Dall’ambientazione più famigliare, a quella rustica ma raffinata, fino alla più intensa interpretazione di chi, dietro una semplicità solo apparente, strettamente avvinta al territorio, sa proporre la formula più attuale del “buon vivere”, anche per l’offerta eno-gastronomica. Di seguito una lista non esaustiva dei molti luoghi dove potrete alloggiare, mangiare, acquistare i prodotti tipici alimentari e non, selezionati in rapporto a luogo, prezzo e qualità. Li troverete per le vie di Morbegno e Sondrio, o raggiungendo il paese orobico di Talamona e quelli retici sino a Teglio.

Legenda Ristorante Alloggio Formaggi e salumi Vini Panifici e farine Bar, gelateria, pasticceria Articoli regalo Libreria

19 Talamona e dintorni

1 - Hotel Margna - Antica Osteria Rapella 1886 Morbegno, Via Margna, 36 - tel. 0342.610377 www.margna.com Dal 1886 nel centro di Morbegno; nel rinnovato ristorante l’atmosfera e il sapore della cucina famigliare. All’aperto sotto la pergola, o al caldo del camino. Ricca carta dei vini.

2 - Gastronomia L’Insolita Zuppa Via Ninguarda, 29 - Tel. 0342.615584 www.insolitazuppa.com Selezione di eccellenze eno-gastronomiche nazionali. Piatti d’asporto, utile cesto pic-nic, idee regalo. Nell’ex-convento su Piazza San Giovanni. Per migliorare le nostre vite.

3 - Macelleria Rovagnati Mario & C. Morbegno, P.zza S.Giovanni, 17 - Tel. 0342.610321 Storica macelleria con buona scelta di prodotti genuini: bresaola, insaccati tipici. Salame di puro suino e mortadella di fegato al brulè.

4 - Libreria Punto Einaudi Morbegno, Via Pretorio, 8 - Tel. 0342.615517 www.einaudi.it La qualità e l’eleganza dei libri Einaudi ed Electa proposti con cura ed attenzione.

5 - Bar Pasticceria gelateria - Dolce Forno Morbegno, Piazza San Rocco - Tel. 0342.611724 www.dolcefornomorbegno.it All’imbocco della Valgerola; specialità Torta Stelvio, Torta Morbegno, pasticcini; bignè caramellati con granella e panna montata, tradizionale “coppetta valtellinese”.

20 6 - Il Gelatiere Morbegno, Via Rivolta, 20 - Tel. 339.6584275 facebook. Il Gelatiere di Morbegno Dal 1986; pluripremiato, è il migliore gelato artigianale della Valtellina e non solo. Geniale uso dei prodotti locali nei gusti ricotta retica ai canditi, ricotta orobica ai lamponi, gelato al Braulio. Ultimissima invenzione “di gusto letterario”: la Crema Bradamante

7 - Colli Nicola - Enotria da Mauro Morbegno, Via Ganda, 12 Tel. 0342.610818 Mitica birreria enoteca aperta dagli anni ‘80. Da Mauro ottimi spuntini e il vino della bassa valle prodotto da Colli Nicola: vigneron, sommelier. Aperto fino alle 3. Chiuso il Lunedì.

8 - Osteria del Crotto Morbegno, Via Pedemontana, 22 tel. 0342.614800 - www.osteriadelcrotto.it Da oltre 20 anni la cucina di territorio, di lago e montagna con una meticolosa ricerca delle materie prime. Strepitosi i dolci, che da soli valgono il viaggio. Curata la carta dei vini. Menù degustazione a 35 Euro. Chiuso Domenica sera e Lunedì a pranzo.

9 - Centro del Bitto Storico Gerola Alta, Via Nazionale, 31 - Tel. 0342.690081 www.formaggiobitto.com Il Bitto, lavorato d’estate sui pascoli, vaghi e solivi, nei tipici calecc’ vicini alla malga; stagionato con cura nella ‘casera’ è l’unico formaggio al mondo a durare anche oltre 10 anni. Visite guidate, degustazioni.

21 10 - Bar Woodstock’s Talamona, Piazza IV Novembre, 13 - Tel. 0342.670763 Per tutti “il Tubino”. Una sosta nel bar quotidiano, dove si gioca a scopa e a biliardo, si commentano le partite, e si ragiona. Caffè, frizzantino e ‘scià&là’. Chiuso il Lunedì.

11 - Panificio Gusmeroli Emilio & C. Talamona, Via Gavazzeni, 42/A (poi in Via Civasca) Tel. 0342.670563 [email protected] Direttamente dal forno del panettiere, la migliore bisciola della Valtellina: fragrante, ricca di noci, fichi secchi e uva passa; ottimi i frollini al burro, alle noci e al cioccolato.

12 - Ristorante La Locanda di Via Erbosta Talamona, Via Erbosta, 47 -Tel. 0342.672052 La discrezione di Nataly e Gianluca si riflette nell’equilibrio del locale e della cucina. Ambiente curato, raffinata interpretazione dei piatti tipici locali, buone materie prime. La sera pizzeria. Ampio parcheggio.

13 - Crot dul Bem Talamona, Località San Gregorio Tel. 0342.670515-348.5180748 Buona cucina casalinga in ambiente rustico e famigliare al limite del bosco: pasta, pizzoccheri, buonissima la carne. Il must: polenta taragna e salame di casa. In estate, tavoli esterni. Chiuso il martedì. Consigliata prenotazione.

14 - Agriturismo Le Case dei Baff Ardenno - Loc. Masino, Via dei Mulini, 19 Tel. 0342.661045 - www.lecasedeibaff.com Ambiente rustico raffinato; ristorante con alloggio e azienda agricola. Menù a Km. 0 - Salumi, taroz, zuppa d’orzo, costine al lavecc’, coniglio alle erbe, trota, dolci della casa. Buona scelta di vini locali.

22 Sondrio

1 - Pasticceria Ortelli Sondrio, Galleria Campello, 7 Tel. 0342.515058 Dal 1959. Pasticceria storica in galleria Campello, lavorazione e ingredienti “come una volta” per prodotti di eccezionale freschezza. Bisciola tradizionale con grano saraceno o segale. E alle feste colomba e panettone artigianale.

2 - Galli Cristallerie Sondrio, Piazza Campello-Via Lavizzari 13 Tel. 0342.212243 Due negozi, una storia. Cristallerie e ceramiche moderne e d’epoca nel centro storico della città, all’angolo di Piazza Campello e nella vecchia casa di famiglia di Via Lavizzari.

3 - Trattoria Cima 11 Sondrio, Via Pelosi, 3 - Tel. 0342.515040 Vecchia trattoria molto frequentata. Piatti tipici valtellinesi e cucina casalinga: polenta e spezzatino, pizzoccheri, buono il bollito con la salsa verde, fantastica la trippa. Consigliata prenotazione.

4 - Vini Marsetti - Azienda vitivinicola Sondrio, Via Scarpatetti, 15 Tel. 0342.216329 - www.marsetti.it Nel cuore di Scarpatetti, appena sotto a Castel Masegra. Produttore di classici rossi valtellinesi d.o.c. e d.o.c.g. Rosso di Valtellina, Valtellina, Grumello, Sfurzat. Bianco e rosato i.t.g. delle Terrazze Retiche.

23 5 - Tognolina Formaggi Sondrio, Via Beccaria, 8 - Tel. 0342.514673 [email protected] A Sondrio Vecchia, da tre generazioni la famiglia Tognolina propone la migliore scelta di formaggi locali e non. Una ‘boutique’ con il meglio delle specialità valtellinesi: farina di mais e saraceno, segale, pasta secca e pizzoccheri, e l’eccellenza della produzione enologica.

6 - Antica Macelleria Rigamonti Sondrio, Via Beccaria, 4 - Tel. 0342.216638 [email protected] Tradizionale macelleria e salumeria tra Piazza Garibaldi e Piazza Vecchia, in zona pedonale. Lavorazione e produzione propria artigianale per una delle eccellenze gastronomiche nazionali: la Bresaola della Valtellina. Spedizione ovunque di bresaole di manzo e slinzeghe, in confezioni sottovuoto

7 - Telerie Balgera Sondrio, Via Dante, 20 - Tel. 0342.513331 www.balgera.it Dal 1934 in Sondrio Vecchia. Qui trovate i tipici Pezzotti Valtellinesi. Grande negozio con vasto assortimento di telerie in lino e cotone, intimo e spugne delle migliori marche. Articoli etnici e idee regalo.

8 - Parolini Marina & C. Pietra Ollare Sondrio, Via De Simoni, 2/B - Tel. 0342.514918 Attraversato il Mallero, di fianco all’antico Palazzo Carbonera, splendida esposizione di stufe, paioli e pentole, tradizionali e moderne. Bellissimo, per lunghe cotture, il tipico lavecc’: preziosa pentola di pietra ollare con fasce di rame; tante le misure, unica la forma - raffinatissima - tramandata nei secoli.

24 da sondrio a chiuro sulla panoramica

1 - B&B Il Giardino di Ulisse Montagna in Valtellina, Via Piazza, 21 Tel. 0342.380482 -320.6708881 www.ilgiardinodiulisse.it Antica dimora alpina del 1600 a soli 3 Km da Sondrio. Due camere con un bagno per gli ospiti e sala con giardino privato tra i vigneti del Grumello. Garage. Gustose colazioni dolci e salate. Servizio baby sitting.

2 - Wine Hotel - Retici Balzi Poggiridenti, Via Panoramica, 2 Tel. 0342.382092 - www.hotelreticibalzi.it “Immerso nei vigneti dei terrazzamenti retici, nuovo wine hotel, moderno e di classe, col cuore nelle radici valtellinesi. Ciascuna delle 11 camere è ispirata a un grande vino. Vista mozzafiato, ambienti tranquilli, isolati e climatizzati, zona welness a disposizione degli ospiti. Ricco buffet con prodotti freschi, degustazione di vini e tipicità locali; Grande attenzione al territorio.”

3 - Ristorante il Poggio Poggiridenti, Via Panoramica 4 - Tel. 0342.380800 www.ilpoggioristorante.it A soli 5 Km da Sondrio, accogliente ristorante con terrazza esterna su un magnifico paesaggio, nel profumo delle vigne. Piatti della tradizione: chisciöi con cicorino, orzotto con bresaola funghi e casera, tagliere e formaggi della valle. Caratteristici i gnocchetti ai mirtilli e lo tzigeuner alla brace.

4 - B&B Dalla Zia Tresivio, Via Stazione, 20 - Tel. 0342.430097-329.7629318 www.bnbdallazia.it In una vecchia casa del ‘900 con giardino. A 7 Km da Sondrio, appena sotto la panoramica. Tre camere romantiche e ben attrezzate, sala colazione, ampio giardino. Colazione della Zia.

25 5 - B&B Nur Tresivio, via Selve 56, contrada Piedo 0342.430583-340.4175439 - www.nbnb.it Lasciata la Panoramica si sale fino alla contrada rurale di Piedo. Troverete accoglienza in una grande casa rustica del ‘400, restaurata. Belle camere e grandi spazi di relax.

6 - Osteria del Sole Ponte in Valtellina, Via Berola, 1 nuova sede - Tel. 0342.565298 Via Sant’Ignazio, 11 - vecchia sede - tel. 346.8231296 L’intramontabile Osteria Sole: Sciatt e insalata, pizzoccheri a volontà, salumi e formaggi, dolci fatti in casa, vino rosso e secca grappa. Prezzi onestissimi. Sulla panoramica, con parcheggio e terrazza esterna o, nel fine settimana, dal ‘Zuch’, nel cuore della vecchia Ponte.

7 - B&B ViaParadiso Ponte in Valtellina, Via Paradiso, 16 Tel. 348.1521394-348.5104724 - www.viaparadiso.it Sotto la panoramica, nel centro storico. Ciascuna camera, con bagno e arredi d’epoca, dedicata a uno scrittore-viaggiatore. Vi faranno compagnia libri e opere d’arte. Norma e Giovanni racconteranno della Valtellina. Bella la vista, terrazzo, colazione buona e abbondante.

8 - Azienda Vinicola Le Strie Ponte in Valtellina, Via S. Ignazio - 335-1273509 www.lestrie.it Coltivazione diretta di 1 ha di vigneto nelle sottozone Valgella e Sassella per 6500 bottiglie di vino da uve Nebbiolo. Accoglienza ospiti e degustazione nella cantina di Via S.Ignazio.

9 - Albergo Ristorante Fancoli da Angelita e Laura Chiuro - Frazione Castionetto, Via Madonnina, 35 Tel. 0342.482317 www.albergoristorantefancoli.netsons.org Albergo Ristorante con Libreria, tra vigne e meleti. Angelita e Laura vi accoglieranno con uno spirito “viaggiatore”. Pizzoccheri, sciatt e compagnia buona, tra ricette dimenticate ed eventi letterari.

26 SULLA STATALE

10 - Conad La Cooperativa - Melavì Ponte in Valtellina, Via Stelvio, 20 - Tel. 0342.484352 [email protected] Direttamente dalla cooperativa ortofrutticola di Ponte in Valtellina, 557 soci per 220 ettari coltivati, le mele di Valtellina a marchio MelaVì: Golden, Stark, Gala. E inoltre: succo di mela, sidro, aceto di mele, patate di montagna, piccoli frutti e molte altre tipicità

11 - B&B La Siesta Chiuro, Via Fiorenza 2 - Tel. 347.5533593-348.6925579 www.bblasiesta.it Sulla Statale, di fronte alla Stazione di Ponte in Valtellina. Casa d’epoca ristrutturata. Piccolo Giardino. Colazione dolce e torta di mele.

12 - Latteria Sociale di Chiuro Chiuro, Viale Stelvio - Tel. 0342 483438 www.latteriasocialechiuro.com Attiva dal 1957, oggi 70 soci e 20 aziende vi conferiscono il latte di mucche e capre nutrite con l’erba dei pascoli e il fieno delle valli e dei prati permanenti. Nel lindo punto vendita sulla statale il latte fresco e i prodotti del caseificio.

27 teglio

1 - Resort Palazzo Juvalta - Historic Italian House Teglio, Via Carlo Besta, 19 Tel. 0342-7801558-335-6241884 www.palazzojuvalta.it Luogo di incomparabile bellezza. Splendida dimora del ‘500 restaurata: stanze affrescate, soffitti a volta o a cassettoni, biblioteca con vista; colazione principesca nell’antica cucina o sul terrazzo a picco sulla valle. Un soggiorno indimenticabile.Vicino a Palazzo Besta.

2 - Ristorante i Tigli Teglio, Via Besta 13 - Tel. 0342/780290 [email protected] La stessa cura da oltre 30 anni: i veri Pizzoccheri di Teglio, certificati dall’Accademia del Pizzocchero, tarellati a mano; salumi selezionati, paste fresche fatte in casa, carne alla brace, funghi, verdure dell’orto, polenta, stracotti, selvaggina, sciatt, dolci di produzione propria. Vini eroici e il clima tellino, sulla terrazza sotto il cielo, o nell’intimità dell’interno. Prezzi tra 25 e 30 Euro vino escluso. Parcheggio.

3 - Il Vecchio Forno di Elio Moretti Teglio, Via Dosso Grifone 1 - Tel. 0342.780106 Panificio artigianale, dal 1963. Grande passione e rispetto delle antiche tradizioni tramandate da tre generazioni. Tipici il pane di segale, la bisciola, il panun, le torte di grano saraceno. A Natale panettoni e a Pasqua colombe artigianali.

4 - Macelleria Mauro Moschetti Teglio, L.go Morelli 9 - Tel. 0342.782154 Elevati standard e materie prime selezionate per prodotti all’insegna della qualità. Salumi e insaccati freschi e stagionati di suino e di manzo, secondo la tradizione retica. Cotechini, mortadella di fegato, salame, bresaola, slinzega.

28 5 - Molino Filippini Teglio, Via Piazzola 2 (Molino) Via Galletti 9 (Negozio Biovita) - Tel.0342/782015 www.molinofilippini.com I rinomati prodotti Filippini, al molino e nella vecchia bottega di Frida: farine macinate a pietra, di mais, grano saraceno, segale, bianche, speciali, classiche e nella linea BIOvitagral. Insuperabili i corn-flakes. E…un toccasana: il cuscino di pula di grano saraceno.

5 - Il Vecchio Torchio - Azienda agrituristica con alloggio Teglio, Località Arboledo 15 Tel. 0342.780481-340.3365566 - www.alvecchiotorchio.it In zona panoramica, ideale per passeggiate, tra vigneti e frutteti. Cucina tipica valtellinese, con prodotti dell’azienda, pizzoccheri, manfrigole, salmì, dolci della casa. Vini di Boalzo. Luglio e agosto sempre aperto, rimanenti mesi da Giov. a Dom. festivi e prefestivi. Gradita prenotazione.

6 - F.lli Giancarlo & Eugenio Giumelli Macelleria salumeria Teglio - Frazione San Giacomo di Teglio Tel. 0342.786.106 - [email protected] Macellai e preparatori di salumi. Slinzega in salamoia con vino Valgella ed erbe rupestri di Prato Valentino, salamelle al Valgella, salsicce al ginepro, salami, salametti e cacciatori. Notevole Mortadella di fegato stagionata con aromi naturali.

7 - Vini Fay Teglio - Frazione San Giacomo di Teglio Via Pila Caselli, 1 - Tel. 0342.786058 - www.vinifay.it Azienda famigliare. 13 ettari di vigna, concentrati nella zona Valgella: come obiettivo la valorizzazione dei singoli vigneti che, in base alle peculiarità pedologiche ed altimetriche, danno origine a vini differenti e di spiccata personalità. Visite e degustazioni su prenotazione.

29 Orari musei e biblioteche

Talamona

Palazzo Valenti Talamona, Via Valenti Visita alla facciata sempre, interno su appuntamento

Casa della Cultura di Talamona Biblioteca Ines Busnarda Luzzi Talamona, Via Don Cusini, 49 Tel. 0342.672076 Info: [email protected] Mar Giov Ven dalle 14.00 alle 17.30 Mer Sab dalle 8.30/9.00 alle 12.00 - dalle 14.00 alle 17.30

Sondrio

Castel Masegra Sondrio, Via De Capitani In corso di restauro, visite su appuntamento Servizio Cultura e Turismo. Tel. 0342.526.265 Museo Castello Masegra www.castellomasegra.org

Museo Valtellinese di Storia e Arte Palazzo Sassi de’ Lavizzari - Via M. Quadrio, 27 Tel. 0342.526269 - www.comune.sondrio.it Da Mar a Ven dalle 9.00 alle 12.00 - dalle 15.00 alle 18.00 Sabato e festivi dalle 15.00 alle 18.00 Chiuso Lun, 1° gen, Pasqua, 15 ago, 1 Nov, 25 dic. Ingresso Euro 5,50, ridotto Euro 4,50 Gratuito sotto i 18 e sopra i 65 anni

Biblioteca Civica Pio Rajna Sondrio, Via IV Novembre 20 - Tel. 0342.526264 www.comune.sondrio.it - Da Lun a Ven dalle 14.00 alle 18.00 Sabato dalle 9.00 alle 12.00

chiuro

Torre di Roncisvalle Chiuro, Frazione Castionetto Visite su richiesta e nel corso di manifestazioni ed eventi www.comune.chiuro.so.it

30 Biblioteca Comunale L.Faccinelli Chiuro, Corso M. Quadrio 5 Tel. 0342.484213 http://bibliotecachiuro.provincia.so.it Lun Mar Giov Ven dalle 9.00 alle 12.00 - dalle 15.00 alle 18.30 Sabato dalle 9.00 alle 12.00

teglio

Palazzo Besta e Museo Archeologico Teglio, Via Besta 1 Tel. 0342.781208 http://www.architettonicimilano.lombardia.beniculturali.it Mag.-Sett.: 2° e 4° Llunedì del mese e da Mar-Sab dalle 9.00 alle 12.00 - dalle 14.00 alle 17.00 1ª, 3ª e l’eventuale 5ª Domenica del mese dalle 8.00 alle 14.00 Ott.-Apr.: 2° e 4° Lunedì del mese e da Mar-a Sab 1ª, 3ª e l’eventuale 5ª domenica del mese dalle 8.00 alle 14.00 Chiuso: 1°, 3° e l’eventuale 5° lunedì del mese, 2ª e 4ª domenica del mese, 1 gen., 1 mag., 25 dic. Ingresso Euro 2,00, ridotto Euro 1,00 Gratuito sotto i 18 e sopra i 65 anni

Biblioteca di Teglio Elisa Branchi Teglio, Piazza S. Eufemia 7 Tel. 0342.783007 - [email protected] Lun e Mer dalle 9.00 alle 12.00 Mar Giov Sab dalle 14.30 alle 17.30

informazioni

Ufficio Turistico di Teglio Consorzio Turistico Valtellina Terziere Superiore Teglio, Piazza Santa Eufemia 6 Tel. 0342.782000 www.teglioturismo.it [email protected]

Associazione Bradamante Organizzazione di Volontariato Teglio, Piazza S.Eufemia 6 Tel. 0342.671286 (Talamona) associazionebradamante.blogspot.com [email protected]

31 Provincia di Sondrio

Comune di Sondrio Comune di Talamona Comune di Teglio Comune di Chiuro

Testi a cura Associazione Bradamante Copertina di Erminio Frangi

Crediti fotografici

Immagine tratta da “Orlando Furioso di M. Ludovico Ariosto in Venetia appresso Gabriel Giolito de Ferrari MDXLVII” su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Biblioteca Nazionale Braidense - Milano

Palazzo Valenti e Palazzo Besta su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano ©Haltadefinizione® Image Bank

Castel Masegra Comune di Sondrio Federica Caneparo e Damiano Caprioli Franca Valli

Torre di Roncisvalle OFstudio

Rupi del Vino di Ermanno Olmi Provinea - tratte dal sito kinoweb.it a cura di V.Ronzitti e F.Giometti

Sondrio e il suo paesaggio di Alik Cavaliere Camera di Commercio Industria e Artigianato di Sondrio Giorgio De Giorgi

Pazzia di Orlando di Giuseppe Bisi Credito Valtellinese

Immagini prodotti tipici e paesaggi: Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina Consorzio Salvaguardia Bitto Storico Consorzio per la tutela del nome della Bresaola di Valtellina Consorzio Mele di Valtellina OFstudio Giovanni Lanciani Claudio Franchetti

Stampa: Tipografia Bettini - Sondrio Alik Cavaliere, Sondrio e il suo Paesaggio, 1991

Stampato a cura dell’Associazione Bradamante in occasione della partecipazione al Furioso in Festa Festivaletteratura 2012 di Mantova