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Attività 2010
2010 Fondazione Cassa di Risparmi Livorno - Attività 2010 - Edizione 2011 Fondazione Fondazione Cassa di Risparmi Cassa di Risparmi di Livorno di Livorno Attività 2010 Attività 2010 Edizione 2011 Edizione 2011 Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno Attività 2010 Edizione 2011 A cura di Stefania Fraddanni Debatte Editore 2 3 Maggiore COESIONE per scegliere insieme È un fatto indiscutibile, forse scontato, che nei momenti di crisi e difficoltà si debbano impiegare le risorse con l’obiettivo di intervenire sui bisogni emergenti di un territorio. Con questo impegno la nostra Fondazione, nell’anno 2010, ha rivolto particolare attenzione al mondo del volontariato e dei soggetti più deboli. Tale scelta, però, non ha fatto dimenticare le nostre responsabilità verso altre esigenze nel settore dell’arte, dell’istruzione, della sanità e della ricerca scientifica, come questa pubblicazione illustra in modo puntuale. Quest’anno, forse per la prima volta, siamo stati costretti a respingere, con rammarico, molte richieste che esprimevano progetti validi. Purtroppo, inevitabilmente, le scelte che abbiamo dovuto operare non sempre sono state percepite in modo positivo, ma il nostro compito è proprio quello di privilegiare e selezionare progetti che abbiano la capacità di portare benefici diffusi e attrarre, se possibile, ulteriori fonti di finanziamento. In questi anni, ben prima che la crisi esplodesse, avevamo più volte sottolineato come fosse necessario chiedere alle associazioni, in ogni settore, di superare le appartenenze e di intraprendere progetti comuni che aumentassero l’efficacia finale e rendessero più sostenibili i costi. Solo in pochi casi ciò è avvenuto; questa strada, invece, deve essere percorsa con maggiore impegno e determinazione e da parte nostra faremo quanto necessario per renderla praticabile. -
Mario Puccini “Van Gogh Involontario” Livorno Museo Della Città 2 Luglio - 19 Settembre 2021
Mario Puccini “Van Gogh involontario” Livorno Museo della città 2 luglio - 19 settembre 2021 ELENCO DELLE OPERE GLI ESORDI E IL MAESTRO FATTORI Giovanni Fattori, Ritratto di contadina, 1880 circa, olio su tavola, 34x31 cm, Museo Civico Giovanni Fattori Livorno Silvestro Lega, Busto di contadina, 1872-1873, olio su tavola, 40x26 cm, Gallerie degli Uffizi, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze Mario Puccini, Ave Maria, 1887 circa, olio su tela, 69x42 cm, Istituto Matteucci, Viareggio Plinio Nomellini, Ritratto di signora, 1885 circa, olio su tela, 33x16 cm, collezione privata Mario Puccini, La modella (La fidanzata), 1889-1890, olio su tela, 49,6x26,6 cm, collezione Fondazione Livorno Plinio Nomellini, Signora in nero, 1887, olio su tela, 43x20 cm, collezione Giuliano Novelli Mario Puccini, Ritratto della fidanzata all’uscita dalla chiesa, olio su tela, 31x21 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Lupo di mare, olio su tela, 38,5x26,2 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Ritratto di giovane, 1890, olio su tela applicata a cartone, 35x25 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Autoritratto con colletto bianco, 1912, olio su tela, 31x21,8 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Interno del mio studio, olio su cartone, 44x28 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Autoritratto, 1914, 47x33 cm, collezione privata Mario Puccini, Autoritratto in controluce, 1914, olio su tavola, 38,5x32,8 cm, collezione privata, courtesy Società di Belle Arti, Viareggio Giovanni Fattori, Nel porto, 1890-1895, olio su tavola, 19x32 cm, Museo Civico Giovanni -
MARIO PUCCINI Con Il Patrocinio Di La Passione Del Colore Da Fattori Al Novecento
Mostra realizzata da MARIO PUCCINI Con il patrocinio di La passione del colore da Fattori al Novecento SERAVEZZA PALAZZO MEDICEO Con il contributo finanziario di PATRIMONIO MONDIALE UNESCO since 1821 11 luglio · 2 novembre 2015 Mostra a cura di Nadia Marchioni e Elisabetta Matteucci Palminteri 12 luglio · 6 settembre dal lunedì al venerdì 17 - 24 | sabato e domenica 10.30 - 12.30 e 17 - 24 Ufficio stampa Catalogo ILOGO, Prato Maschietto Editore 7 settembre · 2 novembre www.ilogo.it www.maschiettoeditore.com dal giovedì al sabato 15 - 20 | domenica 10.30 - 20 Ingresso intero 6.00 euro · ridotto 4.00 euro PONTE STAZZEMESE Biglietto famiglia: 12 euro (2 adulti con ragazzi fino a 14 anni) SERAVEZZA STRADA PROVINCIALE 9 STAZZEMA Ultimo ingresso 30 minuti prima dell’orario di chiusura. PALAZZO MEDICEO VIA SERAVEZZA Fondazione Terre Medicee STRADA PROVINCIALE 42 MARIO PUCCINI Palazzo Mediceo di Seravezza - Patrimonio Mondiale Unesco Viale L. Amadei, 230 (già Via del Palazzo) 55047 Seravezza LU VIA ALPI APUANE La passione del colore tel. 0584 757443 · [email protected] · www.palazzomediceo.it STRADA PROVINCIALE 8 Treno. Fermata di Forte dei Marmi · FORTE VIA AURELIA DEI MARMI Seravezza · Querceta da Fattori al Novecento Ufficio Informazioni Turistiche tel. 0584 757325 Collegamento con autobus di linea. [email protected] · www.prolocoseravezza.it Da Querceta per Seravezza: ogni ora PIETRASANTA VIA G.B. VICO A12 USCITA VERSILIA a partire dalle 6:55. Ultima corsa a 20:55 Visite guidate per singoli o gruppi: tutti i giovedì 21.00-22.30. Su prenotazione. (fermata Piazza Alessandrini, di fronte SERAVEZZA Disponibili su prenotazione anche in giorni diversi durante l’orario di apertura alla stazione ferroviaria). -
Visita Alla Casa Natale Di Modigliani
Visita alla Casa natale di Modigliani Sabato 12 aprile, alle ore 17, è in programma una visita guidata alla Casa natale di Amedeo Modigliani in Via Roma, 38 a Livorno. La famosa casa di via Roma, che per una serie di circostanze fortuite non è stata modificata, conserva an- cora tutto il fascino vintage di un appartamento della borghesia livornese all’indomani dell’Unità d’Italia, con i suoi pavi- menti in graniglia a motivi floreali, i suoi vetri sottili, la vecchia cucina con il lavello in marmo bianco e le dispense in mu- ratura. Questa è la casa dove è nato Dedo, ormai 130 anni fa, e dove ha iniziato i primi esperimenti artistici. E’ allestita come un museo con riproduzioni di vecchie foto e documenti della famiglia Modigliani, che ci aiutano a ricostruire la vita del pittore, dalla nascita “assistita da un ufficiale giudiziario” ai suoi legami con la città, la vita parigina, gli amori, gli amici, e la morte tragica a soli 36 anni. A Livorno Amedeo frequenta il Ginnasio Guerrazzi, in via Ernesto Rossi, a pochi passi da casa, ma in seguito a problemi di salute abbandona gli studi classici per andare a scuola da Guglielmo Micheli, dove conoscerà tantissimi ragazzi che presto diverran- no i suoi amici più cari: Gino Romiti, Oscar Ghiglia, Aristide Sommati, Benvenuto Benvenuti, Renato Natali, Llewelyn Lloyd, Manlio Martinelli, Lando Bartoli. Sabato 12 aprile sarà, quindi, l’occasione per trascorrere un bel pomeriggio di primavera a contatto con l’arte e la storia di Livorno, ma soprattutto per respirare il fascino di un ambi- ente ricco di emozioni, e ripercorrere la vita del livornese più amato e più famoso al mondo: Amedeo Modigliani. -
Llewelyn Lloyd
IL “POETA” DELL’ELBA (LIVORNO, 1879 – FIRENZE, 1949) LLEWELYN LLOYD WRITER: PATRIZIA LUPI | IMAGES: CATALOGO MOSTRA “LLOYD. PAESAGGI TOSCANI DEL NOVECENTO’, FIRENZE, PALAZZO BARDINI BARCHE AL MOLO DI MARCIANA MARINA - OLIO SU TELA - 1926 114 Marciana Marina comprò una e bought a small house in Mar- n Marciana Marina kaufte er ein casetta, la chiamava “Il Paradi- ciana Marina, he called it “Il kleines Haus und nannte es “Il Pa- A so”. Piena di luce. A pochi passi H Paradiso”. Full of light. A few I radiso”. Es war voller Licht und nur dal mare, là dove le vigne sembravano tuf- steps from the sea, where the vineyards ein paar Schritte vom Meer entfernt, wo farsi nell’acqua cristallina. Vi trascorreva seemed to dive into the crystal-clear wa- die Weinberge in das kristallklare Wasser immancabilmente l’estate. I melograni, le ter. The summer invariably passed throu- einzutauchen schienen. Er verbrachte aiuole di gerani rossi, la bouganvillea, in- NO P[ 7VTLNYHUH[LZ ÅV^LYILKZ VM YLK jeden Sommer dort. Granatäpfel, Blu- corniciavano scene domestiche, gli amici geraniums, bougainvillea, framed dome- mentöpfe mit roten Geranien und Bou- in visita, il pittore all’opera. Gli facevano stic scenes, visiting friends, the painter at gainvillea rahmten den Alltag, der vom compagnia echi lontani, il frangere sulla work. Distant echoes kept him company, Besuch von Freunden geprägt war und passeggiata delle onde nelle giornate di the breaking of the waves on the mistral vom Werken des Malers. Echos die von THLZ[YHSLSL]VJPKLPIHTIPUPJOLZP[\ăH- days, the voices of the children diving weit her drangen leisteten ihm Gesel- vano dal molo, le mazzuole dei calafati, i from the pier, the mallets of the caulkers, lschaft. -
9-10 Ottobre 2017 FIRENZE
GONNELLI CASA D’ASTE FIRENZE GONNELLI CASA D’ASTE 9-10 Ottobre 2017 9-10 Ottobre ASTA 23 ASTA ASTA 23 LIBRI E GRAFICA PARTE I: Stampe, Disegni, Dipinti Via Ricasoli, 6-14/r | 50122 FIRENZE CASA D’ASTE tel +39 055 268279 fax +39 055 2396812 | www.gonnelli.it - [email protected] 9-10 Ottobre 2017 Gonnelli Casa d’Aste è un marchio registrato da Libreria Antiquaria Gonnelli FIRENZE GONNELLI Charta 153.qxp_[Gonnelli 195x280] 27/07/17 14:04 Pagina 1 GONNELLI CASA D’ASTE Via Ricasoli, 6-14/r | 50122 FIRENZE tel +39 055 268279 fax +39 055 2396812 www.gonnelli.it - [email protected] LEGENDA Ove non diversamente specificato tutti i testi (2): il numero fra parentesi dopo la descrizione del lotto indica la e le immagini appartengono a Gonnelli Casa quantità fisica dei beni che lo compongono. Ove non indicato si d’Aste, senza alcuna limitazione di tempo e di intende che il lotto è composto da un singolo bene. confini. Pertanto essi non possono essere ripro- dotti in alcun modo senza autorizzazione scritta Annibale Carracci: è nostra opinione che l’opera sia eseguita di Gonnelli Casa d’Aste. dall’Artista; Annibale Carracci [attribuito a]: è nostra opinione che l’opera sia probabilmente eseguita dall’Artista; Annibale Carracci In copertina particolare del lotto 967 [alla maniera di] [scuola di] [cerchia di]: l’opera per materiali, stile- mi, periodo e soggetti è accostabile alla scuola dell’Autore indicato; Annibale Carracci [da]: indica che l’opera è tratta da un originale riconosciuto dell’Autore indicato, ma eseguita da Autore diverso anche, eventualmente, in periodo diverso. -
Guida Alla Visita
GUIDA ALLA VISITA PINACOTECA il DIVISIONISMO © Fondazione CR Tortona Edo Edizioni Oltrepò Voghera Stampa Tipografia Pime - Pavia Febbraio 2019 Il Divisionismo è nato nell’ultimo decennio dell’Otto- cento dalle istanze innovative della tecnica pittorica introdotte da artisti come Giovanni Segantini, Gae- tano Previati, Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Longoni, Plinio Nomellini, sostenuti dalle posizioni critiche di Vittore Grubicy de Dragon. L’uso del colore diviso giunge a corollario di altre esperienze pittoriche di trasformazione dei principi INTRODUZIONE accademici vigenti nell’arte dell’Ottocento e prelude agli sviluppi in senso moderno che le correnti del pri- mo Novecento, fino al Futurismo, hanno progressi- vamente messo in atto. La collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona costituisce l’unico progetto museale inte- ramente dedicato al Divisionismo, che viene preso in esame attraverso opere selezionate tra quelle che hanno contribuito alle vicende artistiche del periodo o hanno avuto un ruolo nella storia del movimento, in relazione alla molteplicità delle sue componenti, a partire dalle premesse riconoscibili nelle tendenze più avanzate della seconda metà dell’Ottocento, per seguirne gli sviluppi attraverso i temi e i protagonisti, e considerare quindi la sua continuità nei primi de- cenni del Novecento. Centrale è la figura di Giuseppe Pellizza da Volpe- do, che ha compiuto la sua parabola di vita in uno stretto rapporto con il territorio in cui la sua arte è maturata. Il nucleo delle sue opere è il maggiore per estensione in una collezione di destinazione pubbli- ca. Accanto a lui, un altro “tortonese”, Angelo Bara- bino, è ben rappresentato in un percorso che vuole riflettere le ragioni e i caratteri di una raccolta unica nel suo genere. -
Kobro Ing.Pdf
KATARZYNA KOBRO & WŁADYSŁAW STRZE MIŃ KOBRO STRZEAVANT-GARDE PROTOTYPES ŃSKI atarzyna Kobro (1898–1951) and Władysław Strzemiński (1893–1952) are among the silent protagonists of the Eu- ropean avant-gardes, to which they contributed by both fostering and questioning the legacy of modernism with a plastic and theoretical oeuvre that was as fertile as it was Kcomplex. Dedicated to experimentation on pure forms—Kobro funda- mentally in sculpture and Strzemiński in painting—and closely related to international artistic movements like the Bauhaus, neoplasticism and constructivism, their work is pivotal for an understanding of abstract art in the Central Europe of the first decades of the twentieth century. The Museo Reina Sofía presents a retrospective on their work made up of drawings, paintings, collages, sculptures and designs ranging from the typographical arrangement of a poem to furnishing concepts or the projection of architectural spaces. With exhibits dating from the early 1920s to the late 1940s, the show functions as an exegesis of their heterogeneous production through a description of the artistic transi- tions that marked their careers. Clearly influenced at first by such great avant-garde figureheads as Tatlin, Rodchenko and Malevich, their work moves on to their unist creations, their great contribution. Unism was abandoned with the arrival of the economic crisis, and after a period dedicated to an art they classed as “recreational” and, simultaneously, to the practice of functionalism, Kobro and Strzemiński took different paths. At the end of the Second World War, she made sculptures of nudes close to cubism, while he started to sketch out a realist theory ver- tebrated by works where afterimages live side by side with abstraction. -
Un Académico Frente Al Arte Femenino: José Francés Y El Año Artístico (1915-1926)
UN ACADÉMICO FRENTE AL ARTE FEMENINO: JOSÉ FRANCÉS Y EL AÑO ARTÍSTICO (1915-1926) ISABEL RODRIGO VILLENA Universidad de Castilla-La Mancha Resumen El crítico de arte y miembro de la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, José Francés, también conocido como Silvio Lago, escribió durante 11 años consecutivos El Año Artístico, un resumen anual de los acontecimientos artísticos españoles acaecidos entre 1915 y 1926, que llegó a ser declarada de utilidad pública en 1924 y traducida a varios idiomas. En esta obra casi enciclopédica, el crítico nombró a 175 mujeres artistas activas en España durante el período señalado, aunque sólo escribió ensayos críticos sobre 14 de ellas. Este artículo pretende dar a conocer el nombre de estas artistas, desvelar los motivos que favorecieron su proyección pública y caracterizar el tono de la crítica de José Francés en el contexto de la polémica de los géneros y de la irrupción de la artista profesional en España. Palabras clave José Francés, El Año Artístico, mujeres artistas, crítica de arte, género. AN ACADEMIC FACING THE WOMEN'S ART: JOSÉ FRANCÉS AND HIS ARTISTIC YEARBOOK (1915-1926) Abstract The art critic and member of the Royal Academy of Fine Arts of San Fernando, José Frances, also known as “Silvio Lago”, wrote for 11 consecutive years The Artistic Year, an annual summary of the Spanish artistic events between 1915 and 1926, which came to be declared of public utility in 1924 and translated into several languages. In this almost encyclopedic work, the critic named 175 female active artists in Spain during the period indicated, but only wrote critical essays about 14 of them. -
PRESS KIT CONTENTS 1. General Information
PRESS KIT CONTENTS 1. General Information………………………………………………………………..2 2. Press Release……………………………………………………………………...4 3. Curators …………………………………………………………………………….8 4. Selection of Works in the Exhibition……………………………………………..9 5. Selection of Press Images……………………………………………………….20 6. Artists and Sources of the Works……………………………………………….29 1 1. General Information Barcelona, Neutral Zone (1914-1918) 25 October 2014 - 15 February 2015 Press conference: 23 October, at 12.00 Opening: 24 October, at 19.30 Exhibition organised by: Fundació Joan Miró, Barcelona Curators: Fèlix Fanés and Joan M. Minguet Sponsor: Fundación BBVA Catalogue: Fundació Joan Miró With texts by Enric Ucelay-Da Cal, Robert S. Lubar, Pere Gabriel, Joan Esculies and David Martínez Fiol, Xavier Pla, Jaume Vidal Oliveras, Pascal Rousseau, Christopher Green, Jordana Mendelson Catalan/English and Spanish/English editions Audioguide: In Catalan, Spanish and English Produced by Antenna International 3 € Opening hours: Tuesday to Saturday, 10.00 to 19.00 Thursdays, 10.00 to 21.30 Sundays and public holidays, 10.00 to 14.30 Closed on Mondays (except public holidays) Admission: 7 € Advance booking: www.fundaciomiro-bcn.org Annual Pass: Admission to the permanent collection and temporary exhibitions for 12 months: 12 € Group bookings: Tel. 934 439 479 [email protected] 2 Activities: Thursday 11/12/14, 19.00, Fundació Auditorium: Round table Barcelona, 100 Years Later with the philosopher Marina Garcés, designer Oscar Guayabero and journalist Xavier Montanyà; moderated by Joan M. Minguet, co- curator of the exhibition Thursday 15/01/15, 19.00, Fundació Auditorium: Screening of the documentary Cravan vs Cravan, by Isaki Lacuesta (2002) Thursday 05/02/15, 19.00, Fundació Joan Miró Auditorium: Lecture-recital The Catalan Poetics of the First World War, by the poet, translator, critic and essayist Sam Abrams Tour through the Barcelona of the Great War: And the First World War Changed Barcelona A tour organised by www.itineraplus.com, with the journalist David Ravelles. -
South African and International Art
The Wanderers Club, Illovo, Johannesburg 12 November 2018 – 8 pm South African and International Art Session 3 Lots 271–350 Lot 296 Irma Stern Lady of the Harem (detail) 271 Celso Lagar SPANISH 1891–1966 Comédiens de Foire signed; signed and inscribed with the title on the reverse oil on canvas 129,5 by 94,5 cm R250 000 – 350 000 178 179 272 Lynn Chadwick BRITISH 1914–2003 Cloaked Couple VII signed with the artist’s monogram, dated 77, numbered 3/9 and 767S bronze with black patina and polished surfaces height: 19,5 cm R300 000 – 400 000 NOTE Thanks to the Artist’s Estate for the assistance with cataloguing information. Lynn Chadwick’s abstracted standing or sitting human forms in bronze or welded steel, with bulky draped bodies and stick- like limbs, are immediately recognisable. The artist works with the tensions set up by contrasts between dark and light, rough and smooth, solid and insubstantial, organic and geometric and matt and polished, and he succeeds equally well at all scales from table-top-sized works to monumental, larger-than-life figures that dominate the landscape. He builds a space frame that is filled in with plaster compound and then cast, so his sculptures invariably appear constructed rather than carved or modelled and his focus on geometric space-displacing forms possibly reflects his original training and experience as an architectural draftsman. In the present lots, the rectangular (male) and triangular (female) headed forms, with featureless bronze faces burnished to a mirror-like sheen, are swathed in voluminous, almost architectural drapery. -
Fidel Aguilar I L'art Europeu Del Seu Temps: Elie Nadelman, Celso Lagar
https://doi.org/10.5565/rev/locus.329 LOCVS AMŒNVS 16, 2018 229 - 250 Fidel Aguilar i l’art europeu del seu temps: Elie Nadelman, Celso Lagar, Amedeo Modigliani Maria Lluïsa Faxedas Brujats Universitat de Girona. Departament d’Història i Història de l’Art [email protected] Recepció: 26/04/2018, Acceptació: 26/06/2018, Publicació: 04/12/2018 Resum L’obra de l’escultor gironí Fidel Aguilar (1894-1917), tot i la seva escassetat i fragilitat, sorprèn per, entre altres, la madu- resa assolida i les extraordinàries afinitats que el seu treball presenta amb el d’alguns dels millors artistes europeus del seu temps. En aquest article s’exploren precisament els punts comuns i les relacions amb l’obra de tres artistes ben concrets: Elie Nadelman (1882-1946), Celso Lagar (1891-1966) i Amedeo Modigliani (1884-1920). En els primers apartats de l’arti- cle es revisen els possibles punts de contacte o d’influència directa que van poder permetre que l’escultor gironí conegués l’obra dels altres tres artistes, ja sigui a partir de contactes personals, de converses amb terceres persones o bé a partir de reproduccions en revistes o diaris. Tot seguit s’analitzen els conceptes estètics comuns entre els seus treballs respectius, que s’articulen principalment en la tria de materials, la iconografia i l’interès comú pel primitivisme i el classicisme. Finalment es valoren algunes de les connexions formals concretes que es poden detectar en les escultures, els dibuixos i les pintures realitzats per aquests artistes, que s’expliquen precisament a partir de les afinitats conceptuals esmentades.