Triangolo Rosso It

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Triangolo Rosso It www.deportati.it TRIANGOLO Giornale a cura IT dell’Associazione nazionale ex deportati politici Nuova serie - anno XX N. 1 Gennaio 2000 ROSSO Sped. in abb. post. Art. 2 com. 20/c legge 662/96 - Filiale di Milano La decisione presa dal Consiglio riunito a Bolzano Si terrà a Mauthausen il Congresso nazionale dell’Aned La relazione del presidente 3-4-5 Gianfranco Maris maggio e la mozione conclusiva 2000 I saluti del sindaco e del presidente dell’Anpi da pagina 4 Le stragi “Viaggio” nella deportazione Ragazzi e ragazze delle III medie di Pioltello (Milano), descrivono occultate e commentano la loro visita a Mauthausen e Gusen da pag. 26 Nel 1960 la Procura generale militare nascose migliaia di fascicoli contro i nazisti per ragioni di politica internazionale La Resistenza in grigioverde Conversazione con Alessandro Natta dopo la pubblicazione da pagina 12 del suo libro dedicato ai militari internati in Germania da pag. 34 IT Questo numero Triangolo Rosso pag. 3 Rimborso? Giornale a cura dell’Associazione nazio- pag. 4 Il Consiglio nazionale dell’Aned a Bolzano nale ex deportati politici nei campi nazisti Il Congresso nazionale dell’Aned a Mauthausen via Bagutta 12 - 20121 Milano. Bolzano e Sudtirolo tra memoria e impegno Tel. 0276006449 - Fax 0276020637. pag. 6 La prima tappa verso l’abisso E - mail: [email protected] pag. 8 A Mauthausen non solo per ricordare Direttore: Gianfranco Maris pag. 12 Le stragi occultate La lunga marcia di sangue del boia della Benedicta Ufficio di presidenza dell’Aned Piazzale Loreto: il massacro fu premeditato Gianfranco Maris (presidente) Bruno Vasari L’eccidio di Caiazzo: Bianca Paganini scomparso il dossier, vinse l’insabbiamento Dario Segre pag. 20 Sopravvissuti per caso nel tunnel delle V2 Italo Tibaldi Miuccia Gigante pag. 22 L’odissea degli spagnoli con il triangolo blu pag. 25 “Viaggio” nella deportazione. Dimenticare mai Comitato di redazione Giorgio Banali Da uomini a numeri (e sognare il ritorno) Ennio Elena La sofferenza e la vergogna Bruno Enriotti Quando morire era la sola certezza Franco Giannantoni Ibio Paolucci (coordinatore) Ecco cos’è stata la “razza superiore” Pietro Ramella A volte mi domando se i sacrifici sono serviti La paura li assaliva fin dall’alba Redazione di Roma Aldo Pavia Con quale coraggio abitano nelle case dove c’era il campo? Il forno era nero e piccolo Collaborazione editoriale Ho “visto” le vittime nelle camere a gas Franco Malaguti Maria Rosa Torri L’orrore è ancora lì, come negarlo? Marco Micci “Un pomeriggio di marzo la morte venne a prendermi” Monica Pozzi Isabella Cavasino pag. 34 La Resistenza in grigioverde Rossella Manfredini pag. 40 Gulag: una terrificante macchina di sfruttamento pag. 42 Biblioteca Numero chiuso in redazione il 31 dicembre 1999 Una guida critica sugli orrori dei campi Registr. Tribunale di Milano n. 39, Salvato dalla cultura dopo l’inferno del lager del 6 febbraio 1974. I ragazzi di Muggiò Stampato da: Mettere Suggerimenti di lettura marchio Guado pag. 49 I nostri lutti pag. 50 Il sito dell’Aned consultato da 32 Paesi Via Picasso, Corbetta - Milano pag. 51 Vitalizio e reversibilità: i documenti che servono Le fotografie dell’intervista all’onorevole Alessandro Natta su- del Centro di cultura dell’Alto Adige di Bolzano, 1997; “Salò- gli internati italiani in Germania, del ritrovamento dei fascico- Album della Rsi” a cura di Mario Cervi, Rizzoli, 1995; “I te- li sulle stragi naziste, del Congresso dell’Aned a Bolzano, del deschi in Italia-Album di un’occupazione 1943-45” a cura di processo all’ufficiale SS Siegfried Engel sono state riprodotte Silvio Bertoldi, Rizzoli, 1994; “Resistenza- Album della guer- da: “L’esercito italiano nella 2a Guerra Mondiale-Immagini” ra di Liberazione” a cura di Raimondo Luraghi, Rizzoli, 1995; dello Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio storico, Roma 1976; “Per non dimenticare”, album di “Lavoro”, settimanale della “Storia fotografica della Rsi” a cura di Giovanni De Luna e Cgil, 23 gennaio 1955; “The Century” di Peter Jennings e Tod Adolfo Mignemi, Bollati Boringhieri, 1997; “Il lager di Bolzano” Brewster, editore Doubledaj, New York 1998. 2 IT Rimborso? Olocausto ancora definite in non è rim- tutti i dettagli, en- L’ borsabile trerà in vigore una e una manciata di moratoria di sei me- miliardi di marchi si, entro la quale chi non può di certo ritiene di aver dirit- cancellare le infa- to all’indennizzo po- mie del nazismo. trà presentare istan- L’accordo per il ri- za presso le autorità sarcimento dei la- locali o nazionali del voratori coatti in suo paese o presso Germania, gli le associazioni de- “schiavi di Hitler”, gli ex deportati o i è stato firmato, pe- loro legali. raltro, appena in tempo, poco prima irca la valu- che scadesse quel tazione del- secolo macchiato Cl’accordo, è da una delle ver- stato chiesto a Joa- gogne più grandi chim Fest, grande della storia. storico del Terzo Reich, se non sa- a firma è stata sotto- proposito, il capo dello stato, cora alla somma, lo Stato te- rebbe stato meglio se nel ’92 scritta a Berlino il 17 il socialdemocratico Johannes desco coprirà la metà, il ri- o ’93 alcune grosse aziende dicembre del 1999 dai Rau, ha affermato: “Sono fe- conoscendo, in tal modo, la avessero pagato di loro ini- L lice e commosso e la mia me- responsabilità storica collet- ziativa: rappresentanti del governo te- desco e dai patrocinatori ame- moria corre oggi a tutti colo- tiva del paese. L’altra metà “Perché avrebbero dovuto pa- ricani della causa dei lavo- ro che in quegli anni terribi- sarà pagata dalle industrie te- gare solo le aziende? – è sta- ratori forzati. Dieci miliardi li patirono sofferenze e sfrut- desche. ta la risposta – Hitler, eletto di marchi la somma fissata tamento da schiavi nell’Eu- cancelliere dai tedeschi tolse ropa occupata dai tedeschi. A al giorno del voto del- per il risarcimento, circa die- loro gli operai mandandoli a cimila miliardi di lire. Più dif- nome del mio popolo implo- la legge, le cui mo- ro il perdono”. Riguardo an- dalità devono essere morire in guerra, poi dette lo- ficile stabilire quanti siano i D “ ro i forzati. Guai a dire che sopravvissuti degli oltre die- solo le aziende sono colpe- ci milioni di individui costretti voli. Sarebbe un’assoluzione a lavorare come bestie per il ... a tutti coloro che in quegli anni Terzo Reich. In ogni caso, la terribili patirono sofferenze immeritata del resto del pae- cifra che toccherà ad ognuno se. È giusto che oggi paghi di essi sarà poca cosa. Più al- e sfruttamento da schiavi anche il governo coi soldi dei to il valore simbolico. A tale “nell’Europa occupata dai tedeschi. contribuenti”. I.P. Qui sopra è riprodotto Il lavoro è libertà, 1945, un disegno di Agostino Barbieri da “I disegni della deportazione” 3 BOLZANO IT Consiglio nazionale Aned 13-14 novembre ’99 Il Congresso nazionale dell’Aned deciso dal Consiglio per il maggio 2000 A Mauthausen non solo per ricordare L’incontro per favorire l’integrazione di popolazioni e culture diverse - Contro il pericolo del populismo xenofobo. L’alto esempio dei deportati di 21 popoli che sono morti, hanno sofferto, resistito, lottato e contribuito a sconfiggere il nazismo - La relazione di Gianfranco Maris. Il Congresso nazionale del- mente conosciuto, ma che de- zione - sono stati per 54 anni chi ideali di tolleranza e di l’Aned si terrà dunque nella ve essere riportato alla me- non dei reduci, ma dei testi- fraternità per superare con- Sala delle Bandiere del cam- moria degli uomini. moni attivi in difesa di una trasti e tensione che si fanno po di sterminio di Mauthausen Per questo va positivamente memoria portatrice di valori. sempre molto forti. È neces- nella prima settimana (il 3-4- considerata la forte iniziativa Il loro impegno (e dei loro fa- sario trasformare queste con- 5) del prossimo maggio. La dell’amministrazione comu- miliari) dalla Liberazione ad cezioni passive in uno stru- decisione è stata definitiva- nale di Bolzano per recupe- oggi è stato quello di far co- mento positivo che favorisca mente presa dal Consiglio na- rare il significato e il mes- noscere soprattutto ai giova- l’incontro e l’integrazione di zionale dell’Associazione de- saggio che ci viene dal cam- ni l’insegnamento che veniva popoli diversi, soprattutto nel- gli ex deportati politici nei po di via Resia, sorto in una dai campi di sterminio come la nostra Europa. Il rischio del campi di sterminio nazisti nel zona di lingue ed etnie diver- quello di Mauthausen: depor- populismo xenofobo è evi- corso della sua riunione di se ma che qui hanno saputo tati di ventun popoli diversi, dente a tutti e non solo in Bolzano. Una maggioranza combattere una lotta comune. di altrettante lingue, culture, Austria e in Svizzera; e quan- pressoché assoluta (un solo Perché via Resia è stato un etnie, resistenze, i quali han- do la xenofobia diventa na- voto contrario e una asten- campo di transito e di repres- no saputo realizzare una unità zionalismo tutto può accade- sione) ha approvato la rela- sione anche per chi è nato in che ha contribuito alla disfat- re, come ci insegna la nostra zione del presidente avv. queste terre, e ha dato vita ad ta del nazismo. Se per i gio- esperienza, e come ci ricor- Gianfranco Maris. una opposizione al nazismo vani del 2000 questo ricordo dano gli attentati razzisti dei da parte della popolazione di e questo insegnamento rimarrà nostri giorni. Il ruolo del campo lingua tedesca che deve esse- vivo e avrà ancora un alto va- re maggiormente conosciuta. lore morale, sarà merito di Una riflessione per di via Resia quello che è stato fatto nel Uno strumento passato e di quello che si può i giovani del 2000 La scelta di Bolzano per di- ancora fare in questi anni.
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