Relazione Geologica

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Relazione Geologica Regione Abruzzo Comune di Avezzano Provincia di L'Aquila Addendum allo Studio Preliminare Ambientale relativo all’attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi in procedura semplificata, ai sensi dell’articolo 216 del D.Lgs. n. 152/2006 RELAZIONE GEOLOGICA Numero pagine 20 Formato A4 Revisione 0 Emissione Giugno 2018 Del 07/06/2018 Il Tecnico Dott. Marco Di Lollo Committente PRS Srl Via T.Alva Edison, 17 ‐ 67051 Avezzano (AQ) ATTIVITÀ DI RECUPERO RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI ‐ PRS SRL AVEZZANO (AQ) Relazione Geologica Giugno 2018 Indice 1 Premessa ....................................................................................................................................... 3 2 Inquadramento territoriale dell'area in studio.............................................................................. 3 3 Geologia ......................................................................................................................................... 4 4 Tettonica ........................................................................................................................................ 5 5 Geomorfologia ............................................................................................................................... 8 6 Idrogeologia ................................................................................................................................. 11 7 Rischio di frana ed alluvione ........................................................................................................ 12 8 Modello geologico di riferimento ................................................................................................ 13 8.1 Geotecnica ............................................................................................................................... 13 8.2 Sismicità ................................................................................................................................... 16 8.2.1 Risposta sismica locale (approccio semplificato § 3.22 NCT 2018) ................................. 19 8.2.2 Variabilità spaziale del moto sismico............................................................................... 19 9 Conclusioni .................................................................................................................................. 20 Pagina 2 di 20 ATTIVITÀ DI RECUPERO RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI ‐ PRS SRL AVEZZANO (AQ) Relazione Geologica Giugno 2018 1 Premessa Oggetto della presente relazione sono gli aspetti geologici, idrogeologici e geotecnici dell'area di proprietà della Ditta P.R.S. srl, per il sito di Via T. Edison nel Nucleo di Sviluppo Industriale di Avezzano. Il presente elaborato viene redatto nell'ambito Studio Preliminare Ambientale relativo all’attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi in procedura semplificata, ai sensi dell’articolo 216 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. e del D.M. 5 febbraio 1998 e s.m.i., presentato allo Sportello Regionale Ambientale (S.R.A.) dalla Ditta P.R.S. srl. Al fine di delineare il modello geologico di riferimento la Ditta ha fornito al sottoscritto, i dati della campagna indagini svolta dal Dott. Geol. Michele Aureli, nell'ambito del progetto di ampliamento della limitrofa Ditta Fama Plast Srl ritenuti validi per l'approfondimento geologico geotecnico dell'area oggetto del presente studio. 2 Inquadramento territoriale dell'area in studio Dal punto di vista cartografico l'area in esame ricade nel foglio scala 1:25.000 145 II SE (Avezzano) e con riferimento alla CTR Abruzzo nell'elemento 368144 in scala 1:5.000. Dal punto di vista territoriale l'area si colloca all'interno del nucleo industriale di Avezzano che si sviluppa al margine NW dell'area in precedenza occupata da un vasto bacino endoreico (Fucino) a sud del centro abirato ad una quota di circa 680m slm. Pagina 3 di 20 ATTIVITÀ DI RECUPERO RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI ‐ PRS SRL AVEZZANO (AQ) Relazione Geologica Giugno 2018 3 Geologia La Conca del Fucino, una delle maggiori depressioni intermontane dell’Italia Centro‐Meridionale, fa parte di un settore dell’Appennino Centrale caratterizzato da una strutturazione recente, condizionata da attività di faglie aventi principalmente direzione appenninica e subordinatamente altre direzioni. Le strutture in questione interessano sedimenti che, partendo dalla serie Carbonatica Laziale‐ Abruzzese, giungono alle formazioni terrigene del Miocene sino a coinvolgere i di sedimenti di età più recenti, quali il Pliocene e il Quaternario. La zona più depressa della Conca, all’interno della Strada Circonfucense, coincide con il fondo del lago storico prosciugato nel diciannovesimo secolo. Questo lago rappresentava la testimonianza di una evoluzione geologica iniziata presumibilmente nel Pliocene e rappresentava un’area in abbassamento, in controtendenza con quella in sollevamento dell’intero Appennino. La cartografia geologica di riferimento è quella di recente realizzazione, nell'ambito del progetto CARG alla scala 1:50.000, Foglio 368 Avezzano di seguito riportata in stralcio. Pagina 4 di 20 ATTIVITÀ DI RECUPERO RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI ‐ PRS SRL AVEZZANO (AQ) Relazione Geologica Giugno 2018 All’interno della conca del lago storico sono presenti sedimenti per la maggior parte di origine lacustre di varia litologia e facies; dai limiti argillosi tipici delle parti più profonde del lago, alle facies sabbiose e ghiaiose, tipiche delle spiagge e dei cordoni litorali. Non è altresì da trascurare la presenza di depositi fluvio‐deltizi e colluviali. Nello specifico, l’area di interesse è geologicamente inquadrata come appartenente ai “Depositi Continentali Quaternari” del Pleistocene – Olocene e si colloca a cavallo tra la zona dei depositi alluvionali prevalentemente ciottolosi – sabbiosi e il “Sistema di Valle Majelama”. 4 Tettonica Il bacino del Fucino è una depressione tettonica bordata da faglie normali e transtensive attive nel Quaternario. Tali faglie post‐datano strutture a pieghe e sovrascorrimenti riferibili ad una fase deformativa compressiva tardo messiniana‐pliocenica inferiore. Lo schema strutturale semplificato e quello delle principali unità strutturali compressive disponibili nelle Note Illustrative del foglio CARG 368 vengono riportati nella Figura denominata Schemi strutturali e paleotettonici dell’area riguardante il Foglio CARG in scala 1:50.000 n. 368 “Avezzano”. Pagina 5 di 20 ATTIVITÀ DI RECUPERO RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI ‐ PRS SRL AVEZZANO (AQ) Relazione Geologica Giugno 2018 Nell’ambito di tali schemi, le strutture compressive sono state attribuite a quattro principali Unità strutturali a direzione media NNW‐SSE e vergenza orientale: l’unità Costa Grande ‐ M. D’Aria (unità A), accavallata sull’antistante unità M. Cefalone ‐ M.ti della Magnola (unità B). Quest’ultima si accavalla sull’unità M. Sirente (unità D) a mezzo di una scaglia intermedia costituita dall’unità Altopiano delle Rocche ‐ Gole di Celano (unità C). Nell’area del Comune di Avezzano, affiorano strutture di substrato pre‐ Quaternario appartenenti alle unità A e B, ed in particolare la dorsale di Monte Salviano (unità A) ed il rilievo di I Tre Monti (unità B). La dorsale di Monte Salviano ha una geometria sostanzialmente monoclinalica immergente verso NE. Dai dati di superficie, non è possibile definire se siano presenti importanti sovrascorrimenti o faglie inverse ad immersione occidentale, magari sepolte dalle coperture continentali quaternarie, che accavallino la monoclinale verso NE. Nel Foglio CARG 368 tale struttura inversa è stata ipotizzata sulla base di alcuni indizi quali la presenza di cataclasiti foliate a vergenza orientale nella zona di M. San Felice‐M. D’Aria e di un’ampia fascia cataclastica nella zona di Rosciolo, a NW dell’area del Comune di Avezzano. Il rilievo di I Tre Monti forma una blanda antiforme con asse a direzione NNW‐SSE ed immersione verso settentrione. Nell’area del Comune di Avezzano affiora il fianco occidentale della piega, inclinato mediamente 25‐30° verso ovest. La struttura è disarticolata da numerose faglie dirette ed è troncata verso SSE dalla faglia de I Tre Monti, che impedisce di seguire la continuità della struttura verso meridione. Nella zona di Antrosano affiorano depositi torbiditici che verosimilmente rappresentano le coperture silicoclastiche tardo‐mioceniche dell’anticlinale de I Tre Monti. L’evoluzione quaternaria del Bacino del Fucino è legata all’attività di due principali sistemi di faglie, uno a direzione NW‐SE ed immersione occidentale, che borda il bacino verso est, ed uno a direzione WSW‐ ENE ed immersione meridionale che borda il bacino verso nord. Al primo sistema appartengono le faglie S. Benedetto dei Marsi‐Gioia dei Marsi e M. Parasano‐Pescina‐Cerchio (quest’ultima nominata in alcuni lavori “faglia della Strada Statale Marsicana”, per il tratto Pescina‐Cerchio, es. Galadini e Messina, 1994). Il secondo sistema è costituito dalle faglie di I Tre Monti e dal loro proseguimento verso NE. Sebbene entrambi i sistemi siano importanti, il principale è senza dubbio quello a direzione NW‐SE come indicato non solo dalla geologia di superficie, ma anche da dati di sismica a riflessione che evidenziano una geometria del bacino a semi‐graben controllato dalle faglie SW‐immergenti (Cavinato et al., 2002; Patacca et al., 2008). I depositi continentali sintettonici si ispessiscono progressivamente verso est, raggiungendo uno spessore massimo di circa 900 m poco a NW di San Benedeto dei Marsi, al tetto della faglia omonima.
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    INDICE Presentazione del Sindaco di Sante Marie III Introduzione 1 CAPITOLO I ASPETTI GEOGRAFICI E AMBIENTALI DEL TERRITORIO 5 1) Orografia e idrografia. Le strade naturali. 5 2) Geologia e materiali da costruzione 6 3) La vegetazione 11 4) Il tessuto insediativo 12 CAPITOLO II L’ANTICHITÀ 16 1) La preistoria 16 2) Ocres e necropoli preromane 19 3) Le trasformazioni del territorio dopo la conquista romana 26 4) Vici e santuari italico-romani 33 5) Tecniche edilizie romane 37 CAPITOLO III IL MEDIOEVO. LINEAMENTI STORICI E TRASFORMAZIONI DEL TERRITORIO 41 1) Gastaldi longobardi, curtes e monasteri. 41 2) Conti dei Marsi, De Pontibus e Orsini tra IX e XV secolo 43 3) Il fenomeno dell’incastellamento 44 CAPITOLO IV TECNICHE EDILIZIE MEDIEVALI 45 1) Aspetti generali 45 2) Murature in conci 47 3) Murature in blocchi 49 4) Murature a blocchetti 50 5) Murature irregolari 50 6) Laterizi nelle murature e sui tetti 52 CAPITOLO V I CASTELLI 54 1) Evoluzione dell’architettura fortificata tra XI e XVI secolo 54 2) Il recinto fortificato. I castelli di Tremonti, Castelvecchio, Tagliacozzo, Scurcola, Monte San Nicola e San Donato 58 3) Il castello residenza. I castelli di Carsoli, Oricola, Pereto, Torano, Albe. Le sopravvivenze nei centri minori 74 CAPITOLO VI I BORGHI MURATI 79 1) Le origini dei paesi odierni. 79 2) L’evoluzione del borgo: dal recinto alle case-mura. Alcuni esempi abruzzesi. 82 3) Circuiti di case-mura nei paesi della Marsica occidentale 85 4) Differenze morfologiche e dimensionali tra castelli e borghi. I c.d. castelli di Sante Marie, Scanzano e Luppa 90 5) Aspetti dei paesi medievali.
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