Linguaggio E Frammenti Di Un'antica Cultura

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Linguaggio E Frammenti Di Un'antica Cultura Associazione Pro Loco di Corcumello CORCUMELLO Linguaggio e frammenti di un’antica cultura COMUNITA’ MONTANA “VALLE ROVETO” BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI ROMA COMUNE DI CAPISTRELLO ASSESSORATO ALLA CULTURA Estrattoveduta aerea di Corcumello a cura di ANDREA FABIANI www.corcumello.it i In copertina: scorcio panoramico di Corcumello Finito di stampare nel mese di agosto 2005 Estratto www.corcumello.it ii Ai giovani che hanno conosciuto o conosceranno questo borgo perché ne conservino sempre la memoria, la storia e la cultura. Estratto www.corcumello.it iii Le foto in bianco e nero e a colori sull’aspetto attuale del paese, tutte le immagini ed illustrazioni del glossario sono state elaborate e realizzate da Anna Fabiani. I disegni inseriti nel testo sono stati gentilmente forniti da Alberto Piacente. L’impaginazione è stata curata da Roberto Lumaca e Vittoria Fabiani Ringrazio per la collaborazione: Giovanni Balestra, Carlo Cipollone, Dott. Armando D’Alto Presidente della Comunità Montana “Valle Roveto”, Equizio Addari, Marcello Cicchetti, Francesco Piacente e tutto il personale dell’Archivio storico Diocesano dei Marsi e dell’Archivio storico del Comune di Capistrello. Un particolare ringraziamento va alle istituzioni locali ed in particolare a: Direttivo della Pro Loco di Corcumello anno 2005-2006. Comunità Montana “Valle Roveto“. Comune di Capistrello, Assessorato alla Cultura. Istituto bancario “Credito Cooperativo” di Capistrello. e a cittadini ed amici che materialmente e moralmente hanno creduto e sostenuto la realizzazione dell’opera. Estratto www.corcumello.it iv INDICE Presentazione VI Corcumello: ieri e oggi 1 Corcumello: dintorni ed escursioni. 51 Cenni storici di Corcumello 67 Grammatica e morfologia 83 Verbi 89 Il vocabolario 99 Locuzioni e frasi idiomatiche 135 Tavole utensili 141 Feste e folclore 153 Una giornata come tante 165 Un poeta satirico 167 Attività domestiche 173 I giochi 178 Albero genealogico: De Pontibus,Vetoli e Marimpietri 181 Estratto www.corcumello.it v PRESENTAZIONE Qual’è oggi la cultura nel nostro borgo? Un comprensibile giudizio di arretratezza e di staticità richiede di essere temperato da alcune eccezioni. I tentativi di produrre cultura nel nostro paese, pur in presenza di un patrimonio artistico, storico e ambientale di un certo valore e di una tradizione che affonda le sue radici nei secoli, sono sempre falliti sul nascere e per la mancanza di adeguate strutture e per la mancanza di continuità delle varie iniziative. Alcuni scritti: CORCUMELLO: nomi, cose e vicende–CORCUMELLO e la sapienza del suo popolo di Padre Livio Addari, CORCUMELLO: dall’antichità al Medioevo di G. Grossi e Canti e Detti Popolari, raccolta di proverbi e canti popolari curata dall’Associazione Pro-Loco di Corcumello nella persona del suo Presidente: Lillo De Carolis , hanno cercato di invertire quella direzione facendo conoscere nomi, vita, storia, arte e cultura del nostro paese. Ora, con questo volume si vuole rivisitare il nostro passato storico, urbanistico, culturale e letterario affinchè esso ci consenta di essere gli artefici di un futuro diverso; un futuro da lasciare a coloro che verranno, testimonianza e messaggio di civiltà per tutti coloro che amano la propria terra, pienamente convinti, che non c’è memoria, non c’è ricordo se non c’è conoscenza. Ad una cultura della rassegnazione bisogna sostituire una cultura della crescita individuale e collettiva che trovi il suo fondamento nel valorizzare il patrimonio delle tradizioni e per questo noi abbiamo voluto scrivere questo libro anche con le memorie dei nostri cari. Estratto Questo scritto ha la sola pretesa di far rimeditare il nostro presente attraverso i momenti più significativi del passato, fermando sulla carta i momenti della ricca storia del nostro paese per offrirliwww.corcumello.it ai giovani. vi Negli anni precedenti abbiamo lavorato intensamente dedicandoci alla ricerca dei termini dialettali di Corcumello, delle locuzioni, delle frasi idiomatiche, della storia, degli itinerari turistici, delle fotografie di simboli, documenti, stemmi, decorazioni, abitazioni, cortili, ingressi, delle chiese, delle strutture medioevali, delle feste e delle tradizioni popolari. A conclusione una breve ed ultima considerazione che appare opportuna vista la limitatezza dei mezzi a nostra disposizione e che ci fa umilmente ripetere: abbiamo fatto tutto ciò che abbiamo potuto, poiché non abbiamo potuto fare quanto avremmo voluto. Vorremmo che, quanti hanno conosciuto o conosceranno il nostro paese, ne conservino viva la memoria e la continuità della sua cultura, e che questa documentazione, forse piacevole e comprensibilmente un po’ carente, fosse una motivata ragione del suo presente e del suo futuro. Andrea Fabiani Questo libro da noi fortemente voluto vuole essere soltanto il punto di partenza di ulteriori studi e ricerche sulle nostre origini etniche, sulla nostra cultura e sulla nostra storia. Il lavoro è stato svolto con una chiarezza di linguaggio, con un fraseggio semplice ed una ricchezza di particolari come se fosse un atto d’amore e di riconoscenza alla nostra terra. I ringraziamenti più sinceri vanno quindi a chi ha scritto e curato queste pagine e a tutti coloro che in vario modo hanno collaborato senza alcuna pretesa più o meno ambiziosa, ma solo per cogliere e rievocare testimonianze lasciate dalle generazioni cheEstratto ci hanno preceduto. ASSOCIAZIONE PRO LOCO DI CORCUMELLO www.corcumello.it vii Estratto www.corcumello.it CORCUMELLO IERI E OGGI CORCUMELLO IERI Ricostruzione topografica del borgo nell’alto medioevo con l’ampliamento e l’abbellimento da parte prima della famiglia De pontibus e poi della famiglia Vetoli. Sono evidenti le cinque torri di difesa nella parte sud-orientale più soggetta ad attacchi di nemici che provenivano dalla valle di Nerfa e quindi dal valico di Forca, mentre la parte nord ne è completamente sprovvista. Le case unite le une alle altre formavano una vera cinta muraria con gli unici accessi attraversi le quattro porte: porta San Lorenzo, porta Cancello, porta Piè la piaggia, porta SanEstratto Pietro Nell’interno c’era il castello, la chiesa, il forno, la casa comunale e spazi per la vita sociale. Solo più tardi sorsero nel centro altri caseggiati. www.corcumello.it 1 Veduta panoramica del versante sud-ovest dell’antico borgo agli inizi del secolo XV (A. Piacente) Estratto Veduta panoramica del versante nord-est agli inizi dello stesso secolo (A. Piacente) www.corcumello.it 2 Una ricostruzione computerizzata del versante sud e nord dell’antico borgo di Corcumello come poteva presentarsi nel 1700. Evidenti le torri e le case-mura che davano sicurezza agli abitanti Estratto Una vecchia foto www.corcumello.itdegli anni ’40 di via S. Antonio e via delle Valli non ancora asfaltate e i terreni ai piedi del monte Girifalco ancora tutti coltivati. 3 Uno scorcio panoramico di Forca e via Piana; è evidente la scarsa vegetazione del monte Arunzo nei primi anni del dopo-guerra. Estratto Una foto degli anni ’40: sullawww.corcumello.it destra l’ex campo sportivo. 4 Ruderi di un’antica costruzione dei Vetoli su cui sorgerà la nuova casa parrocchiale. (A. Piacente) Estratto Lavori nel giardino Vetoli per la costruzione della sala-teatro che sorgerà su un vecchio rudere in una foto anni ’40. www.corcumello.it 5 Altra immagine dei lavori per la costruzione della casa parrocchiale in una foto anni ’40. Una vecchia casa ampliata e ristrutturata, nel piazzaleEstratto antistante la chiesa di S. Nicola. (A. Piacente) www.corcumello.it 6 Ex casa comunale sormontata da torretta-orologio in cui un angelo batteva le ore con un martello; dopo il terremoto del 1915 venne abbattuto dal Genio Civile di AvezzanoEstratto perché pericolante, fino a quando nel 1935 venne costruito l’attuale , anche questo purtroppo abbandonato. (A. Piacente) www.corcumello.it 7 Estratto Piazza centrale con la fontana, una volta luogo d’incontri di giovani coppie. (A. Piacente) www.corcumello.it 8 Interno del giardino Vetoli con il vecchio portone d’ingresso. (A. Piacente) Estratto Chiesa di S. Lorenzo fuori la porta. (A. Piacente) www.corcumello.it 9 Resti dell’antica chiesa di S. Antonio del XV I secol o fuori la porta Piè la Piaggia. Distrutti il tetto ed il pavimento, durante la seconda guerra mondiale, fu restaurata negli anni ’80. Ben visibile nella facciata Nord il rosone che venne abbandonato ed in seguito sepolto come materiale di risulta e di riempimento delle tre celle sottostanti. Nel portale cinquecentesco si nota lo stemma di San Bernardino da Siena e alcune iscrizioni in latino. (A. Piacente) EstrattoVecchia fontana: conche in attesa di essere riempite di acqua potabile. (A. Piacente) www.corcumello.it 10 Ricostruzione dell’antica quinta torre.(A. Piacente) Estratto Ricostruzione dellawww.corcumello.it quarta torre. (A. Piacente) 11 Ricostruzione della terza torre. (A. Piacente) EstrattoRicostruzione della prima torre in via porta S. Lorenzo. (A. Piacente) www.corcumello.it 12 Inizio di via Centrale in una foto degli anni ‘40. Tutte le strade erano lastricate con selci. Contadini intenti a Estratto“sfricojà j’anasi” www.corcumello.it 13 Giovani dell’Azione Cattolica in una foto ricordo del tesseramento ne1949 Estratto Giovani studenti in una foto delwww.corcumello.it ‘49 14 Una foto degli anni ’30: la bottega di un artigiano Estratto Una foto degli anni ’50: alcune ragazze che frequentavano un corso di economia domesticawww.corcumello.it presso il castello Vetoli 15 Torre aragonese nel giardino pensile del castello Vetoli.Le facciate riportano tre fregi: una lastra con iscrizione, un bassorilievo con Ecate triforme, un bassorilievo con cagna sacrificale; sull’architrave della porta di accesso lo stemma di Giovanni Battista De Pontibus, già vescovo di Bitonto nel XV secolo. Estratto Facciata della chiesa di San Nicola di Bari del XII secolo. www.corcumello.it 16 Interno della chiesa di San Nicola, ampliata dalla famiglia de Pontibus e restaurata dalla famiglia Vetoli. Il vecchio pavimento con pietre è stato recentemente ricoperto con lastre di travertino e la balaustra, che riportava alcuni simboli di Corradino di Svevia, fu tolta e trasportata nella chiesa di S.
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