EPOCA PREITALICA: IX-VI Secolo A.C
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................................................................................ ____________________________ EPOCA PREITALICA: IX-VI secolo a.C. __________________ IX-VII sec a.C. Durante la prima età del ferro in Italia, nella zona dell'Italia centrale appenninica che da verso l'Adriatico, troviamo insediate popolazioni indeoeuropee giunte in Italia già da diverso tempo, definite Osco-umbre. Una parte degli Osco-Umbri si è da tempo insediata nella zona del lago del Fucino e abita anche la zona di Trasacco. In questo momento la zona fucense, così come l'area di Trasacco, vede lo spostamento degli abitati da zone perilacustri o di pianura a zone d'altura dove iniziano ad essere costruiti insediamenti fortificati. IX-VII sec a.C. I principali centri fortificati nell'area trasaccana riguardano "Balzone" di S. Rufino (Ortucchio)"Colle della Croce" di Valle Canale (Collelongo) e la "Chiusa grande" di Monte Alto di Trasacco. In queste zone sono venute alla luce tombe di necropoli a tumulo risalenti a questo periodo. Precisamente sono state rinvenute nella piana di Vallelonga in localita "Capo La Croce", in località "Passarano" e nell'interno dell'abitato di Trasacco. Da quanto trovato nelle tombe, principalmente armi o difese di metallo emerge una società appartenente alla "cultura fucense". Tale cultura risulta molto importante nella prima età del ferro nella definizione della cultura safina. In base a quanto rinvenuto oltre che dalle tombe anche da ciò rimane di quegli antichi abitati, ci descrive tre centri abitatitivi dotati di recinzione muraria formata da grossi blocchi calcarei e racchiudenti abitati di capanne foderate in argilla. Nelle tombe sono stati rinvenute armi in ferro, dischi-corazza in lamina di bronzo, carri da battaglia in legno rivestiti in ferro, vasellame ed ornamenti in bronzo. Tutto ciò indica una società fortemente dedita alla guerra con un economia polivalente strutturata in piccole "Città-Stato" con un proprio re. ____________________________ EPOCA MARSA: VI - III sec a.C. ______________________ VI-V sec a.C. Dopo questo primo periodo solitario le piccole entità statali spesso in lotta tra loro iniziano ad interfacciarsi meglio le une con le altre avviando in molti casi varie collaborazioni. Soprattutto emergono all'interno delle città stato, comunità aristocratiche, che vengono salendo alla ribalta del potere locale e che si vengono sostituendo agli iniziali governi monarchici. Si ha così la nascita di governi repubblicani con un proprio magistrato pubblico. Mano a mano che poi le collaborazioni fra le varie mini entità statali aumentano si vengono determinando problemi di ordine organizzativo. Tutto ciò porterà queste comunità a collaborare sempre più strettamente fra esse fino a far nascere una vera e propria federazione di queste città. Ciò causerà la nascita di un centro organizzativo unico, una sorta di capitale che verrà retta da un magistrato pubblico supremo espressione delle aristocrazie cittadine. Questa federazione, probabilmente a partire dalla fine del V secolo a.C., si farà conoscere da romani e greci per il suo carattere fiero e bellicoso e sarà da ciò ribattezzata con il nome di Marsi. La prova di questa evoluzione è confermata dall'apparizione di sepolture più modeste (tombe a cassone di lastre calcaree emerse in località "Passarano"), che ben rappresentano questo cambiamento. Il motivo del contatto fra la nuova popolazione dei Marsi con le popolazioni italiche, si spiega con il notevole apprezzamento degli italici nei confronti del loro carattere forte e bellicoso. Tale apprezzamento si traduce nell'arruolamento degli uomini Marsi, da parte di varie popolazioni italiche come Etruschi, popolazioni della Magna Grecia ecc come soldati mercenari. Tutto ciò comporta che i Marsi, che viaggiano e stanzino presso queste popolazioni, ne vengano a loro volta influenzati, comportando che a loro ritorno apportino nella loro società. La prova di questo rapporto tra i Marsi e le altre popolazioni è nei ritrovamenti di bronzetti di Marte ed Ercole (numi titolari delle spedizioni mercenarie), nei ritrovamenti monetali in bronzo e argento di monete di Capua, Arpi, Phistelia, Paestum, ecc databili V-IV sec a.C. Marsica 358 a.C. ( Rielaborazione personale) _____________________ 500-350 sec a.C. i Marsi durante questo periodo vivono il loro momento di gloria, poichè la loro fama di guerrieri si espande fuori dall'Italia. Prova ne è la richiesta da parte cartaginese di guerrieri marsi, per arruolarli come soldati mercenari da utilizzare in guerra per aumentare le basi commerciali di Cartagine. - Cartagine è una potenza marittima africana localizzata nella zona dell'odierna Tunisi. In questo momento essa è in forte ascesa e ha bisogno di uomini validi alla lotta per l'espansione dei suoi traffici marittimi. ___________________ IV sec a.C. I Romani premono ai confini abruzzesi e su quelli campani per estendere il loro dominio. Le genti italiche riescono per qualche tempo, anche grazie al grande forza dei Marsi a bloccare l'espansionismo romano. _________________ 302 a.C I Romani, dopo duri combattimenti riescono ad avere la meglio sui Marsi, e sugli Equi e in parte si annettono i loro territori. - Nei confronti dei Marsi arrivano a distruggere alcune delle loro città per cercare di contenere la loro indomita forza. Tra i centri distrutti ce ne sono diversi nella Vallelonga. Nonostante ciò però i romani si rendono conto del valore e della forza di queste genti e decidono di averli come loro alleati per servirsene nei loro piani di espansione verso nuove zone. Da qui vengono stipulati con queste genti italiche trattati di alleanza che portano i Marsi, gli Equi e le altre genti italiche a essere riconosciuti come socii di Roma, ovvero alleati dei romani. Essi secondo l'accordo devono contribuire in caso di espansionismo romano a dare uomini armati, che vadano in battaglia a fianco dei romani. - Tuttavia i Romani nonostante queste alleanze, non si fidano fino in fondo dei bellicosi Marsi e decidono perciò di creare un loro presidio nella zona a confine fra il territorio equo e quello marso. La zona prescelta è una città degli Equi, Alba Fucens posta su una strategica altura al confine con il territorio fucense dei Marsi. Alba Fucens diventa in breve il principale centro romano dell'Italia centrale. _____________________________ EPOCA MARSA-ROMANA: 302-88 a.C. _________________ 302-208 a.C. L'alleanza fra Marsi e Romani porta cambiamenti nello stile di vita della popolazione marsa a cominciare dallo stile abitativo e di costruzione delle città. Infatti nel territorio fucense e in quello trasaccano s'iniziano a vedere nel corso del III secolo a.C. un nuovo stile costruttivo di tipo "oppido-vicano" con i villaggi che vengono costruiti su piani o terrazze rette da mura poligonali, con edifici in pietra, strade, acquedotti, templi ecc. Invece i vecchi centri fucensi fortificati come quelli presenti nella zona di Trasacco, ovvero i centri di Monte Alto, Balzone e Colle La Croce diventano residenza dei magistrati supremi della comunità locale. Ad oggi si conoscono i nomi di due soli vici nel territorio di Trasacco: il virus Fistaniensis compreso nelle località "Passarano" e "San Angelo" a confine con Luco dei Marsi e il vicus Supinum nell'area del nucleo centrale del centro storico di Trasacco. Altri vici sono individuabili nella valle Transaquana e Vallelonga: "Spineto" o " Colle Mariano con teatro e tempio dedicato ad Hercole Iovio; "Fontignano" sotto l'ocre di colle della Croce; "Fratta la Volpicchiara" sotto la Madonna di Candelecchia. Dalle iscrizioni trovate nell'interno ed ai marigni del centro storico di Trasacco sappiamo che il vicus Supinum risulta gestito da magistrati vicani, i questores, magistrati di rango inferiore, sono soggetti al magistrato supremo della comunità (touta) dei Supinati che risiede nell'Alto. Delle strutture murarie del villaggio italico- romano non rimane nulla di visibile: solo scavi recenti hanno riportato in luce di una piccola cisterna e stratigrafie con materiali di età repubblicana in via della Torre, mentre nel recente passato altri resti relativi di un impluvium di pietra, rocchio di Colonna e capitello, sono venuti alla luce nella piazza del Municipio. Ai margini di Trasacco erano presenti due santuari riscontrabili da iscrizioni votive del III sec a.C. di cui il primo dedicato ad Apollo situato in località "Madonnella", sotto la Grotta Continenza mentre l'altro posto più in basso è localizzabile vicino la riva lacustre e dedicato alla dea Vittoria. Un altro tempio è presente lungo la via che ora porta a Candelecchia ed è dedicato al dio Fucino. 302-208 a.C. I notevoli rapporti che intercorrono fra Marsi e Romani in questa fase storica sono documentati da diversi ritrovamenti legati ad alcuni personaggi storici come la dedica trovata risalente al III sec a.C. in cui si menziona la famiglia dei Staiodii presenti a Supinum in questo periodo. _______________ 200 a.C. CIRCA: In una epigrafe rinvenuta si menziona che la citta di Supino è amministrata da due Questori. Costoro sono magistrati ausiliari dei pretori e dei consoli ed hanno il compito di riscuotere le tasse per l'erario pubblico, oltre che aver il comando dell'esercito. Ciò fa supporre che in Supino le tasse per l'erario pubblico, oltre che avere il comando dell'esercito. Ciò fa supporre che in Supinum vi fosse una buona organizzazione militare, politica e amministrativa. "L'eroica Supina - afferma Evaristo Angelini - Trasacco nell'impero romano, - vanta una supremazia religiosa e amministrativa di fronte al resto dei Marsi: solo in esso troviamo nominati ... due questori (Salvio Magio figlio di Staedio e Pacio Anaiedio figlio di Quinto); solo nel suo territorio sono state rinvenute le più antiche testimonianze epigrafiche sul culto ad Ercole, ad Apollo, al Fucino. I due elementi messi insieme ci convincono che la valle transaquana, di cui Supinum è per così dire la capital, si presta meglio di altri territori marsicani, alla formazione di una civiltà autonoma". ___________ 91-88 a.C. I Marsi stanchi di essere solo alleati di Roma chiedono a essa la cittadinanza romana.