ArrnPaoovANA sToRIA, CULTURA, SOCrnr,À

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Fondazione Alta Padouana Leone'Wollemborg Arra PeDoveNA SroRrA,Currune, SocrBr.{ Maccro zooS

(Jna rete internet "A.ntel,itteram" sul territorio padoua.no : iI sistemad,i castelli ctlTa.resi e corsi d'acqua Pietro Casetta

Introduzione Fra una città murata e il corso d'acqua La ncerca portò alla constatazione che il che la circonda, o la circondava, esisteun territorio padovano conserva le tracce, o rapporto ben noto: il fiume, in sinergia la memoria, di almeno una trentina di si- con le mura! concorreva alla difesa del ti fortificati di epoca carrarese. centro abitato. Riportati su di una base cartografrca, ta- Ciò che invece non è noto è il sistema di li siti risultano distribuiti uniformemen- relazioni che poteva sussistere fra cia- te su tutto il territorio . La carta geogra- scun sito fortificato e tutti gli altri, si- fica cosìricavata, e che qui presento,mo- stema fondato su due basi: sulla possibi- stra inoltre tutto un sistema di relazioni lità di scambiaresegnali, e quindi infor- fra ciascun sito e gli altri, sistema grazie mazioni, sfruttando la relativa distanza al quale si può appropriatamente parlare "territorio fra un sito e l'altro; e sulla possibilità di di carrarese",cioè di un insie- recarsi da un sito fortificato a qualunque me di siti fortificati, coordinati e in co- altro, anche molto distante, sfruttando municazione fra loro, volto a proteggere solo le vie fluviali. il suolo di questapiccola regione. Relativamente al territorio padovano, la scoperta di questo sistemadi relazioni ri- IJn caso ante litteram di rete internet: sale a qualche anno fa, quando su incari- la comunictzione visiva fra castelli co della precedenteamministrazione pro- Uniamo con un segmento ciascuno dei vinciale procedevo a ricercare le testi- siti fortificati riportati sulla carta geogra- monianze dell'epocacarrarese nell'attua- fica, con quelli ad essopiù vicini. le tessutoterritoriale della provincia. I-lo- Noteremo che I'insieme di segmenti for- "rete" perazione avevalo scopo di verificare qua- ma una vera e propria i cui nodi, li corrispondenze esistevano,in termini corrispondenti ai castelli, si trovano cia- soprattutto simbolici, fra il territorio pro- scuno dall'altro ad una distanzanon su- attuale e il territorio carrarese. periore acirca,15km.

;:r.trt" "ante Una rete interfiet litteram" sul territorio padouano: Maccro zoo3 il sistema di castelli carraresi e corsi d'acqua

Osserviamoinoltre che nessunsegmen- gola linea di comunicazione visiva venisse to risulta interrotto da ostacoli di carat- interrotta, il segnalepoteva comunque cor- tere morfologico (per esempio le alture rere attraverso percorsi alternativi. Que- dei Colli Euganei) o insediativo (come sta caratteristica si riscontra su quasi tutti potrebbe essereun centro urbano mol- i nodi di cui sono venuto a conoscenza,e to edificato). che ho riportato sulla Carta. I segmenti riproducono infatti le linee di Forse non è azzardato pensare allo stes- comunicazione visiva fra un castello e il so concetto che ha ispirato I'attuale rete successivo,attraverso le quali ciascunfor- internet. tilizio poteva comunicare tramite segna- li con i fortilizi vicini. Un altro caso ante litteram di rete in- Il quadro che si ricava da queste conside- ternet: la rete di corsi d'acqua razioni è straordinariamente chiaro e ri- Più complessa,ma non priva di sorprese, guarda l'efficienza della difesa militare in si rivela la ricostruzione della rete fluvia- epocacarrarese: attraverso segnalivisivi a le di epoca carrarese.Il territorio pado- staffetta da un castello all'altro, tutti i siti vano è infatti, da sempre, teatro di nu- fortificati, anche e sopratnrfto quelli posti merose e pesantimodifiche del suo as- ai confini del territorio, erano in grado di setto idraulico, giustificate dalla ricerca comunicare fra loro e col Castello di Pa- di un assetto che ne garantisca la sistrezza dova, quartier generale carrarese. idraulica. Tlattandosi di un sistemadi difesamilita- La ricostruzione che ho comunque rica- re, è lecito chiedersi se la presa da parte vato riproduce ancora una volta una re- del nemico di uno dei castelli, cioè di un te: attraverso più nodi, in molti casi co- nodo della rete, poteva mandare in crisi incidenti con i siti su cui sorgono i forti- I'intera rete. Si risponde a questadoman- lizio i corsi d'acqua risultano tutti colle- da osservandoche, nel casoin cui una sin- gat:fra loro. Qualsiasi punto del territo-

4r Arre PnooveNe Sronra,Cur.runa, SocrerÀ Maccro zoo3

rio poteva essereraggiunto via fiume da ro, Stigliano, Mirano. Essi difendono, cir- qualsiasialtro punto, e in più casi attra- condandolo, I'intero Graticolato Roma- verso più percorsi. Si tratta per esempio no: un'areamilitarmente strategicaper i dei canali che univano Este a Montagna- carraresi,se non altro per la sua impor- na, o che circondavanoi Colli Euganei. tanza dal punto di vista alimentare. "internet" Il concetto di si trova quindi Va precisato che se risulta il collega- riproposto a livello fluviale. mento visivo fra i tre fortilizi, non risul- lIn'osservazione circa il centro di Cit- ta invece attraverso quale altro castello tadella: ho preferito non proporre trac- essi fossero visivamente collegati a Pa- ciati fluviali afferenti ad esso.Questi esi- dova. Questa circostanzapuò essereim- stevano certamente (si tratta per esem- putata ad almeno due possibili circo- pio del canale Rosadao Rosà), ma su di stanze:una smagliaturanella ricostru- essiho forti dubbi relativamente alla lo- zione delle rete; oppure un meno fitto ro navigabilità. La porzione nord-ovest insediamento della parte settentrionale del territorio padovano presenta infatti del territorio carrarese,che risulta dal- condizioni fluviomorfologiche tali da la Carta qui elaborata, da ricercare nel- indurmi ad escluderela possibilità di na- la provenienza dei Carraresi. Essi ebbe- . vigazione. ro infatti origine nella bassapadovana, Questa possibilitàritengo invece esistes- precisamentenel territorio all'incirca se per il Vandura, o almeno per il Muson corrispondente con I'attuale comune di Vecchio. Gloria riferisce infatti circa la Due Carrare, che fu il cenro di irradia- possibile presenzadi un porto, in epoca zionedei loro domini. medievale,a Camposampiero (Gloria, Tèrritorio padovano,vol. II, p.206). I Colli Euganei Relativamenteai Colli Euganei si osser- Due grandi elementi geomorfologi- va che essisono letteralmente circonda- ci: il Graticolato Romano e i Colli ti da un fitto perimetro di castelli posti Euganei alla loro base. Dalla disposizionedei siti fortificati si Questa fasciadi fortilizi potrebbe far pen- ricavano importanti informazioni circa sareche i Colli fosseroritenuti più un pe- i criteri di difesa delle due maggiori re- ricolo che una risorsa, tanto da pensare gioni presenti all'interno del territorio ad impedire ad ogni costo, all'eventuale padovano: il Graticolato Romano e i nemico, di appropriarsi di posizioni ele- Colli Euganei. vate. Si deve però considerareanche l'im- portanza dei Colli in quanto sede di gia- II Graticolato Romano cimenti di trachite, utilissima alla vita Come si può osservare,il confine nord- economicapadovana, che quindi per que- est del territorio carraresepadovano era sto motivo sarebbestata difesa nel modo dai tre castelli di Camposampie- più adeguato.

:*. "ante Una rete internet litteram" sul territorio padouano: Maccro zoo3 il sistema di castelli carraresi e corsi d'acdua

Il siaema di castelli caryarei e corsi d'acqaa del writorio pad,oaano. Arrn PnooveNA Sronre,CuLruRA, Socrer.\ Meccro zoo3

Il caso di Camposampiero ritenerlo senz'altro il più importante del- Dalla ricostruzione presentata emerge che I'Alta Padovanadi allora. Camposampiero si trovava in una posi- Si aggiungache i Carraresi lo collegaro- zione estremamenteimportante ai fini del- no a Padova, oltre che attraverso le vie la difesa di tutto il territorio carrarese. fluviali senz'altro tortuose e quindi mili- Per illustrare ulteriormente questa affer- tarmente meno adatte, anche attraverso mazione, fissiamo una scaladi importan- I'atnrale strada (Gloria, Tèrritorio pado- za dei nodi delle due renanalizzate (a re- vano, vol. II p. 206). Pare inoltre, come te di comunicazione visuale e la rete di abbiamo visto, che fosseaddirittura do- comunicazione fluviale). Fissiamo questa tato di un porto fluviale. scalasulla basedella quantità di relazio- ni dirette esistenti fra ciascun nodo e i no- I confini del territorio carrarese di ad essovicini. Grazie alla rete di castelli e alla rete di Per ciò che riguarda Camposampiero os- corsi d'acqua qui ricostruite, diventano a serveremo che esso è caratterizzato da3 questo punto facilmente ricavabili i con- relazioni di tipo visivo e 2 di tipo fluvia- fini del territorio padovanoin epocacar- le, di cui una direttamente con Padovaat- rarese. traverso il Brenta e la Brentella o il Pio- Grazie a questaricostruzione si osserva, vego.A Cittadellasono inveceassegnate non senzauna certa sorpresa,che tali con- soltanto 2 relazioni e solo visive (nessu- fini risultano estremamentesimili ai con- na direttamente con Padova); a Stigliano fini dell'attuale territorio provinciale, e 3 relazionivisive e 2 fluviali (ma anche in in taluni casi addirittura coincidenti. questo casonessuna direttamente con Pa- dova): a Mirano 4 relazionivisive e 1 flu- Il confine meridionale viale (e sempre nessunadirettamente con È it pit lungo tratto di confine coinci- Padova). dente con I'attuale limite provinciale. É Se poi osserviamola qualità delle aree segnato dall'Adige e dai castelli posti sul- controllate da Camposampiero, consta- le sue rive: Castelbaldo, Lusia e Borgo- teremo che ad essospettava: forte in comune di Anguillara. r il ruolo di collegamento con I'avampo- sto di Cittadella; Il confine occidentale . il presidio della parte settentrionale del Un altro casodi coincidenza si ritrova sul confine, di concerto con Cittadella, Sti- confine occidentale,precisamente nel- gliano, Mirano; I'atnrale comune di Campodoro, del qua- . la protezione del Graticolato Romano le la Torre Rossasegna il limite provin- di concerto con Stigliano e Mirano; ciale. Queste circostanzemi fanno collocare Sempre su questo tratto di confine si no- Camposampiero fra i più importanticen- ta come I'attuale termine provinciale si tri del territorio carrarese,giungendo a mantenga ad una distanzapressoché co-

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stante dal Castello di Valbona, quasi se- vissimo periodo. gnando un arco di cerchio centrato su La parte meridionale del territorio car- questarocca. Larco di cerchio delimite- rarese,situata a est di Piove di Saccoe "guasto" "spianata") rebbe il (o del ca- Castelcaro,non può coincidere con I'at- stello, cioè quella fasciadi terreno adia- tuale confine provinciale perché questo cente al castello stessoe mantenuta sgom- comprende territori di recente forma- bra da edifici e vegetazioneallo scopo di zione.Il territorio di Codevigo, per esem- facilitare la difesa del fortilizio nel caso pio, si è formato nel corso dell'Ottocen- in cui essovenisse posto sotto assedio. to, ed è comunque noto che nel medioe- La stessafascia a guastosi riscontra an- vo la Laguna iniziava ben più a ovest ri- che per il Castello di Bastia. spetto a dove inizia atttalmente. La fascia a guasto appare invece più irre- golare, ma comunque presente, a Mon- Il confine settentrionale tagnana. Si noti, relativamenteall'attuale confine settentrionale,come essocircondi la cit- Il confine orientale tà murata di Cittadella, e come corîà a La parte più fortificata del confine orien- nord di Camposampiero. La distanza del tale risulta esserela parte centrale, inte- confine attuale da Cittadella e da Cam- "serraglio" ressatada un vero e proprio posampierorisulta dello stessoordine di realizzato sul Brenta allo scopo di difen- grandezzadella distanzaftail confine at- dere il territorio dalle pericolosissimepe- tuale e Montagnana. netrazioni veneziane che si temevano at- Non ho considerato Bassanoperché, in traverso questo fiume. I1 pericolo era rea- questaricosfirrzione, essosarebbe appar- le, visto che fu proprio Yenezia a scon- so come una enclave del territorio carra- figgere i Carraresi e ad impossessarsidei rese, quindi in modo disomogeneori- loro territori nel 1405. Si osservi come, spetto ad esso.I dati cronistorici paiono nella parte centrale di questo tratto di suffuagarequesta tesi: infatti, se da un la- confine, il territorio carrareserisultasse to Bassanoconobbe il dominio carrarese ben più estesorispetto all'atnrale territo- per un periodo molto lungo (circa cin- rio provinciale. quant'anîi), dall'altrovenne conquistata Relativamente alla parte settentrionale tardi e persa ben prima della caduta dei del confine orientale, si noti che essari- Carraresi. sulta meno ^va,nzatorispetto all'attuale territorio provinciale. Ho infatti già rife- Conclusioni: un territorio con le ca- rito delle preoccupazioni carraresi di ben ratteristiche di regione tutelare il Graticolato Romano. Ciò che questa analisi ci rappresentanon Non ho considerato , in quanto è un territorio di dimensione comunale, la conquista carrarese di questa città av- ma di dimensione regionale, cioè un'area venne in epoca tarda e durò per un bre- costituita da più centri (che qui abbiamo

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chiamato nodi) fra loro integrati e ge- mune di Campodoro e Castelbaldo. rar chizzati socioeconomicamente o mi- Ed ecco quindi la riflessione che si può litarmente. I1 territorio carrareseche ab- trarre dall'analisi che qui ho voluto espor- biamo delineato risponde quindi a que- re: lo studio storico del territorio nel sen- "territorio", ste caratteristiche, ed è quindi un caso di so regionale dato al termine regione. può rappresentareuna nuova frontiera, Si deve precisareche le gerarchie fra cen- dalla quale ricavareinformazioni che pos- tri non vanno colte confrontando fra lo- sono risultare fondamentali sia relativa- ro le dimensioni dei singoli castellio dei mente alla storia della regione stessa,sia, singoli siti fortificati, ma vanno definite soprattutto, relativamente alla storia del- in basealla quantità di relazioni tenute la singola e puntuale realtà locale. da ciascunsito inteso come nodo di una A questaconsiderazione va premessoche rete: lo studio del territorio come regione con- . sulla basedi questo presuppostosi os- siderala singola e puntuale realtà locale serveràche Padova è il centro in testa al- solo in funzione della regione cui essaap- la gerarchia (primo livello), se non per partiene. quantità di relazioni di comunicazione visiva, senz'altro per la quantità di rela- Awertenza zioni possibili grazie alla rete fluviale; Questo contributo è un lavoro aperto: . nodi di secondo livello, cioè collegati non è esaustivo e può necessitaredi a Padova tramite I relazione fluviale di- emendamenti,che sarannobenvenuti. retta o dotati di almeno 3 relazioni flu- Lo scopo prioritario di questo contribu- viali con altri centri, appaiono essere to è infatti quello di illustrare e propor- Camposampiero,Mira, Bovolenta, Este re una metodologia d'indagine basatasu - Torre d'Este, San Martino delle Vane- presupposti geografici invece che esclu- ze in comune di CervareseSanta Croce. sivamentestorici. . frai centri diterzo livello (cioè quelli I temi trattati e le ipotesi proposte ri- con nessunarelazione fluviale diretta con chiedono quindi ulteriori approfondi- Padova, ma dotati di 2 relazioni fluviali menti: sarebbenecessario, per esempio, con altri centri e di almeno 3 relazioni eseguire un rilievo archivistico dettagliato visive) vi è il Castello di Due Carrare a dei siti fortificati carraresi, oltre che una San Pelagio, il castello di CervareseSan- ricostruzione ancora più precisa dei cor- ta Croce, il castellodi Valbona in comu- si d'acqua esistentiin epoca carrarese,e ne di Lozzo, Montagna na, Vghizzolo. quindi una più puntuale determinazione . Cittadella rappresentauna sorpresa:in dei criteri di definizione delle serarchie questa ricostruzione essarisulta nodo di urbane. quarto livello (1 o nessunarelazione flu- vialeo meno di 3 relazionivisive), assi- milabile a realtà quali Torre Rossain co-

2,6 "ante Una rete internet litteram" sul territorio badouano: Meccro zoo3 il sistema di castelli carraresi e coisi d'acqua

Al.pnvotcnr Appnnotcnz

Elenco dei comuni che ospitano Elenco dei siti fortificati Carraresi centri recanti una o più (In ordine geografico da ovest a est testimonianze carraresi e da nord a sud, e con relativi riferimenti bibliografi ci)) (PER COMPLETEZZA LA, LISTA COMPRENDE ANCHE I SITI NON MILITARI, QUESTI IJTTWII NON LEGENDA: RIPORTATI NELLA CARIA GEOGRAFICA.) * Costruzione eretta o pesantemente ristrum:rata dai . Agna (castello; non incluso nella carta geografica) Il tracciato Canaresi. ricopre e circonda i seguenti toponimi: via Mure, via e = Costruzione ocfrpata e/o leggermente ristrumrrata dai fiazione La Pietra, via e fiazione Carrare. Cararesi. . Anguillra (castello di Borgofone, ora sommerso dall'Adige) S Costruzione con presenzedi stem carraresi. . Bovolenta (castello) D Costruzione distrutta, di cui non resta traccia visibile. . Campodoro (Torre Rossa) R Rovina. . Canposanpiero (castello) JCittadella' . Castelbaldo (castello) Yasoin, 177-179;Salmaso, 118. "Camposampiero: . Cervarese Santa Croce (castello di San Martino della Touring, 59 I ; Il paeseper paese. Yanezza) voce: uamposamprero. =Castello . Cittadella (castello e cinta muraria) di Stigliano a Smta Maria di Sala: Touring, 599; Il . Codevigo (castello di Castelcaro, al confine con Correzzola) Wneto paese per paese, voce: Santa Maria di Sala. ^Torre . Conezzola (castello di Castelcaro, al confine con Codevigo) Rossa a Campodoro: Vasoin, 19ó. Si tratta della Torre . Due Canare (castello di Carrara San Giorgio) Rossa (l Veneto paese per paese, voce: Campodoro. ="Castello . Due Canare (castello di San Pelagio) di Mirano: Touring, ó00; Il Veneto paese per . Due Carrare (chiesa di Carrara Santo Stefano) naese.voce: Mirano. DCastello . Due Crrare (mulini di Pontemanco) di Oriago: Cessi,Antichi scrittori, vol. l,p.173. =DCastello . Este (castello di Torre di Este) di Veggiano, a Tiambacche: Salmaso, 12 1; Vasoin, . Este (castello) 19ó. Il castello sarebbe stato situato in località Santa Maria . Limena (sostegno idraulico detto I colmelloni) (ll Veneto pdese per paese,voce: Veggiano). Nella cartografia . Lozzo Atestino (castello di Valbona o Albrizzi) IGM 1:100.000 un perimetro stradale disegna u quadrilate- . Lozzo Atestino (castello) ro. DCastello . Lusia (castello, ora Torre Morosini) di Mira: Cessi,Antichi scrittori,vol. I, p. 173. "Castello . Mira (castello) di Gambarare: Cessi, Antichi scrittori, vol.I, p. . Mira (castello di Gambarare) r73. S.Crrt.llo . Mira (castello di Oriago) di San Martino della Vaneza a Cewarese Santa . Mirano (castello) Croce: Vasoin, 199-201; Salmaso,121: Touring, 508. S"C"rtello . (rocca) di Padova:Beltrame; Bressan;Bresmn; Verdi. =DCastello ' Montagnana (Rocca degli Alberi e cinta muraria.; di Selvazzano: Salmaso, 121. Il castello sorgeva . Padova (Castello) dove ora sorge ua civile abiuzione, in centro, e non va con- . Piove di Sacco (castello) fuso col castello di Montecchia. ?Castello . Rovolon (castello di Bastia di Rovolon) Non è stata qui consi- di Rovolon, fraz. Bastia: Touring, 504. E'probabile derata la tone lìgnea che i Camresi awebbero costruito sulle che la fortezza sorgesse all'incrocio delle strade principali di pendici del Monte della Madoma (cfr. Salmaso, p. 121). Bastia. .Castello o Santa Maria di Sala (castello di Stigliano) di San Pelagio o Castello Zaborra. a.Due Carrare: . Selvazzano (castello) Avesani, 4; ll Veneto paese per paese, voce: Carrara San . Teolo (Rocca Pendice) Questo castello non è un manufatto Gioreio. s.C"*tto carrarese, sebbene legato alla nota leggenda di Speronella di Valbona: Yasoin, 194-196; Salmaso, 121. Dalesmanini. moglie di u carrarese,qui tenuta prigioniera DCastello diLozzo: 41 posto del castello sorge ora palazzo dagli imperiali. C.oner, grà Lando: Vasoin, 194. ^Piove . Tribano (I-a Torre) Il toponimo è stato ritrovato in situ di Sacco:Tòuring, 5J8; Vasoin. l9ó. "Azienda ='Castello nella foma di agricola La Torre". di Bovolenta: Salmaso,119-120; Vasoin, 19ó. . Veggiano (castello a Santa Maria di Veggimo) Secondo il Vasoin, da un recente colloquio, il castello potreb- . Vighizzolo (castello) be esserestato situato all'incrocio dei due fiumi. shocca degli Alberi e cerchia muraria di Montagnana:

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?Castello Vasoin, 197-199; Salmaso, 118. Tìe stemmi si trovano dentro di Anguillara: Salmaso, 119. Resta traccia del "La la Rocca. castello nel toponimo Torre": Vasoin, 19ó. -Iorre tCastello di Este: Vasoin. 192-1931 Gallana. di Borgoforte: Salmaso, 119; Vasoin, 19ó. Le rovi- .Este, Vasoin, 188-194; Gallana; Salmaso,118. ne del castello emergono dall'Adige durante le ma,gre: Veneto Shocca di Monselice: Vasoin, 185-188; Salmaso,177; Cessi, Paeseper Paese,ad vocem. =Castello Simoria comitale, 139. di Lusia: I1 Veneto paese per paese,voce: Lusia. Del .D-Castello di Castelcaro a Codevigo: Il castello era situato a Castello rimane la Torre, attualmente chiamata Tone Castelcaro, in frazione Smta Margherita: Montobbio, 80; Morosini, e poco altro. Salmaso, 121; Vasoin, 19ó (ma a quanto pare Castelcaro viene NON INCLUSI NELLA CARTA GEOGRAFICA: Rftne confuso con Calcinara). di Rovolonr Salmaso, 121. Esisterebbe ua piccola =Castello di Tiibano: Salmaso, 12 1. Quanto resta del castello torre, nascosta fra Ia vegetazione delle pendici del monte, non può essere costinrito dalla torre presso palazzo Brazolo (ll corrispondente al castello (ll Veneto paese per paese, Yoce "La Veneto paese per pdese, voce: Tiibano), e/o dal toponimo Rovolon). DCastehuovo Torre". di Tèolo: Vasoin, 196. Il castello sarebbe stato =DCastello di Vìghizzolo: Salmaso, 121; Vasoin, 19ó. Si indi- situato sul passo di San Biagio (ll Veneto paese per paese, vidua una possibile traccia del castello nella foma quadrilate- voce: Teolo). RRoccapendice ra di u argine. di Tèolo: La Rocca non fu dei Carraresi, ma DCastello di Castelbaldo: Vasoin, 19ó. E' probabile che il divenne famosa perché vi fu tenuta prigioniera Speronella castello sorgesse al centro del paese: di esso resterebbe traccia Dalesmanini, noglie di m carrerese (Il Veneto paese per nel tracciato stradale quadrangolare. Paese, voce: Teolo)-

ArnnNucn j

Elenco dei corsi d'acqua costituenti la rete idraulica carrarese (In ordine geografico, da ovest a est e da nord a sud)

. Rosada (o Rosà) Si tratta del rivo d'acqua derivato dal Fossa Clodia, ora Canale di Pontelongo, di origine romma. Brenta, in epoca cmarese, a scopo iriguo e molitorio, e (Cfr.: Averone, p. 12ó seg.; Gloria, Corso dei fiumi, Carta alle- destinato a bagnare mche Citadella (Cessi, Antichi scrittoti, g ta.) . vol. I, p. 99, nota 3). E il solo a non essere stato riportato sulla Canale che circonda Monte Lono î oyestr La ricostruzione Carta, perché non navigabile. è basata sul presupposto che I'amrale scolo che circonda il colle, . Musone Vecchio possa essere la traccia di m precedente corso d'acqua, di più . Vandua Il percorso è stato tracciato sulla base del disegno grandi dimensioni, e derivato dal Bisatto. . di Cristoforo Sabbadino allegato come tavola fuori testo a \iigenzone Il percoreo, che segue i percorsi di amrali scoli, è ' Cessi, Antichi scrittori, vol. II pane II. stato riportato dalla cartt òtP.G. Znett\ 1 Schem idrografi- . Brenta Si è considemto solanto il tratto di questo fime co della Riuiera Euganea,n:Znetr| p. 30. Analogo percorso che va dai Colmelloni di Limena, che corispondono all'incile si ritrova nel disegno del 1534 di Nicolò da Cortivo riportato del Brentella, in poi. È opinabile che da questo pmto il fime da Conain in: Zanetti, P. 165 . . fosse navigabile. Cmale fra Montagnana ed Este Si trana di m percorso mu- . Ceresone lre: il lato nord di questo percorso coincideva col confine set- . Brentella Il Canale, artificiale e opem dei Canresi, entò in tenrionale di Monagnma, ora approssimativamente richima- finzione nel 1314. to dal percoreo del Frassine; la parte sud corispondeva con vari . Bacchiglione tratti di fli sono tuttora visibili grm parte delle arginatue e dei . Canale Fossona (dal Castello di San Martino delle Vaneze percomi. Questo mello era collegato all'Adige, e quindi al a Monte Lozzo) Si può ritenere che essocoincidesse col per- mare, attraverso la Rotta Sabbadina. Era inoltre collegato al corso attuale dello scolo. E fra I'altro riporato nella Cana Canale di Monselice anche se di ciò non resta raccia visibile. "Antiqui Agri Paavini Chorographia" (Oreato, p. 1 14). Questa ricosmrzione è stata effemraa sulla base dei dati conte- . Canale di Battaglia Il Canale, anificiale, entrò in funzione nud in Conain, 1ó3 segg. . nel 1201. Cmale fia Este e Monselice Si è ritenuto che esso coincidesse . Roncaiette quasi compleamente coi percorei amrali. . . Fiumicello Si trata del corso d'acqua che attualmente mi- Fossa Monselesana da Tiibano in poi. . sce Polveram a Piove di Sacco. Di esso non abbiamo verifica- Rotta Sabbadina . to Ia sua presenza ir epoca canrese. ma esistono runi ipre- Adiee supposti per poterlo ritenere a questa precedente e di epoca romana: cone infatti rettilineamente e parallelamente alla

t8 '[.Jnd "ante rete internet litteram" sul territorio padouano: Meccro zoo3 il sistema di castelli canaresi e corsi d'acqua

Brcuocmra

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Avesani,Ricciardt Castello di San Pelagio - Museo dell'Aria. Gallana, Carmelo. II castello e le rocche estensi.Este, Edizioni Tìrristiche, s.d. Tipografia Editoriale Atestina, 1975.

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