Descrittione Della Patria Del Friuli (1568)
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Jacopo Valvason di Maniago Descrittione della Patria del Friuli (1568) a cura di Angelo Floramo ISBN 978–88–941695–4–6 Comune di San Daniele del Friuli nuova serie 11 nuova serie 11 2019 Si ringrazia Circolo culturale Menocchio Comune di San Daniele del Friuli - Udine Stampa: Lucegroup - Udine © 2019 ISBN 978-88-941695-4-6 Jacopo Valvason di Maniago Descrittione della Patria del Friuli (1568) a cura di Angelo Floramo La pubblicazione di ogni Quaderno Guarneriano rappresenta per l’Amministrazione Comunale di San Daniele un momento davvero molto importante perché segna un ulteriore passo nell’opera di divulgazione del prezioso patrimonio custodito in Guarneriana. Questo undicesimo numero della collana riprende un lavoro del nostro valente prof. Angelo Floramo, che tra le sue ricerche presso il Fondo Guarneriano ha riscoperto, all’interno del Codice 213, la “Descrittione della Patria del Friuli” scritta da Jacopo Valvasone di Maniago a metà del ‘500. È così che la Guarneriana ci sorprende ancora, regalandoci un testo di assoluto valore e profondamente legato alle nostre radici ed alla storia del nostro Friuli. Un testo che Floramo ha messo in evidenza già nel 2011, grazie al Circolo Culturale Menocchio che permise la stampa di una prima edizione, che oggi viene qui ripresa ed arricchita. Il fondo Guarneriano ha senz’altro ancora molto da raccontarci, molto da farci scoprire, molto per sorprenderci nuovamente. Per questo la Comunità di San Daniele continuerà ad investire sulla Guarneriana affinchè si possa proseguire nel cammino di studi, di pubblicazioni e di divulgazione che la collana dei Quaderni Guarneriani rappresenta. Ad Angelo Floramo, al Circolo Menocchio, alla Direttrice della Biblioteca Guarneriana, Elisa Nervi, ed ai suoi collaboratori estendo i ringraziamenti della Comunità Sandanielese per l’opera che ci presentano con questo bel Quaderno Guarneriano. A voi invece l’augurio di una buona lettura! Il sindaco Pietro Valent Presentazione e ringraziamenti La Guarneriana è uno scrigno di tesori. Il fondo manoscritto giuntovi grazie al lascito testamentario di monsignor Giusto Fontanini è, a sua volta, un tesoro nel tesoro, ancora oggi in grado di regalare strabilianti sorprese ai ricercatori. Prova ne è il codice manoscritto 213 (Collezione Fontanini IX): un volume cartaceo, miscellaneo, di quasi seicento pagine, per quasi due terzi occupate da un’opera che si credeva perduta. Si tratta di quella minuziosa e dettagliata Descrittione della Patria del Friuli, in quattro libri, firmata da Jacopo Valvasone di Maniago, e da lui compiuta poco dopo la metà del ‘500, quale servigio per la Serenissima Repubblica di Venezia. Un intellettuale friulano dal profilo interessante ed un generoso scrittore, Jacopo Valvasone, con numerose opere edite, ma molte inedite tra cui questa Descrittione, la cui storia, però, appare più che mai curiosa ai nostri occhi perché il suo essere inedita dipese integralmente dalla ragion di Stato. Antiche norme prescrivevano ai Rettori di un paese o di una città di comunicare a Venezia ogni notizia utile a suggerire riforme che potessero tornare a beneficio dei territori ai quali erano stati inviati quali rappresentanti della Repubblica. Il dovere di presentare al Collegio veneziano, per iscritto, una relazione a conclusione dell’incarico di reggenza venne poi sancito con l’emanazione di un apposito decreto del Senato nel 1524. Quasi ogni Relazione dà notizie della geografia e della topografìa, del paese, del numero degli abitanti, dei prodotti naturali e della industria, delle entrate e spese del Comune, della amministrazione civile e criminale, delle fortificazioni, della milizia, dei dazii, della economia pubblica e privata, del commercio, dei fondachi di farine, dei Monti di Pietà ecc. Contestualmente, proprio durante il XVI secolo, Venezia spinse più che mai per ampliare la propria conoscenza storica e geografica dei territori e delle regioni poste sotto il suo dominio, ricorrendo alle personalità intellettuali del tempo. Del resto, non si può non considerare che il Cinquecento è il secolo delle grandi scoperte geografiche, che furono elemento catalizzatore per la rinnovata curiosità e il rinascimento che coinvolsero la geografia e la cartografia, intese, prima che come discipline scientifiche, come strumenti pratici a servizio del potere e dei commerci. D’altro lato, non possiamo altresì dimenticare che il Cinquecento è anche il secolo della minaccia turca e che Venezia è innanzi tutto una repubblica mercantile, che ha profondo interesse a proteggere ed ampliare i propri vantaggi economici e scambi commerciali. In questo quadro si pone la Descrittione della Patria del Friuli di Jacopo Valvasone: minuziosa, dettagliata, scrupolosa e per questa ragione preziosa per la conoscenza dei territori, e quindi, per ciò stesso, potenzialmente pericolosissima, se letta da occhi nemici. Talmente grande il valore del lavoro del Valvasone, da vedersi imporre un obbligo di assoluta segretezza sulla sua Descrittione dalla Serenissima, anche se il suo pregio di bocca in bocca evidentemente passò, creando una tale fama dell’opera capace di valicare due secoli, come testimonia cioè che ne scrive il Liruti. Merito del prof. Angelo Floramo la sua scoperta tra i fondi manoscritti della Guarneriana e merito del Circolo Culturale Menocchio di Montereale Valcellina la sua prima edizione nel 2011. Il Quaderno Guarneriano che qui si pubblica, ristampa il lavoro - ormai irreperibile -, di edizione della Descrittione della Patria del Friuli di Jacopo Valvasone di Maniago, curato a suo tempo dal prof. Floramo, ed integrato ora con la relativa bibliografia di riferimento, a completamento degliAuctores laudati. È naturalmente doveroso un sentito ringraziamento all’autore ed al Circolo Culturale Menocchio, per la disponibilità e la generosità nell’accogliere la mia proposta di dare nuovamente voce a Jacopo Valvasone ed alla sua Descrittione, con una edizione inserita nei Quaderni Guarneriani, permettendo così alla collana editoriale della Biblioteca sandanielese di farsi ancora una volta strumento di conoscenza e valorizzazione del proprio patrimonio. Elisa Nervi Direttrice della Civica Biblioteca Guarneriana ad Alice ed Elisa, che nel frattempo sono nate e cresciute Jacopo Valvason di Maniago Descrittione della Patria del Friuli (1568) a cura di Angelo Floramo Introduzione ................................................pag. 15 Jacopo Valvason di Maniago: il profilo di un ricercatore inquieto ......... » 19 Il testo...................................................... » 23 Il codice .................................................... » 27 Elenco delle abbreviazioni: ...................................... » 30 Ringraziamenti ............................................... » 31 Libro primo <D’intorno l’universale di questa Patria> ............................ » 33 Prelati che entrano nel Parlamento ................................ » 44 Castellani ................................................... » 45 Comunità ................................................... » 45 Libro secondo <Descrittione delle Città et Terre>.................................. » 47 Aquilegia.................................................... » 48 Cividale..................................................... » 54 Castelli del territorio di Cividale al presente rovinati................... » 59 <Privilegio concesso a Paolo Diacono da Carlo Magno>................ » 61 Giemona.................................................... » 68 11 Venzone ................................................... pag 71 Sacile....................................................... » 73 Portogruaro.................................................. » 75 Marano ..................................................... » 78 Monfalcone.................................................. » 80 <Degli antichi bagni di Monfalcone> .............................. » 87 San Vito .................................................... » 88 San Daniele.................................................. » 90 Fagagna .................................................... » 93 Aviano...................................................... » 94 Caneva ..................................................... » 95 Meduna .................................................... » 96 Mossa ...................................................... » 97 Libro terzo <Descrittione delle Castella> ...................................... » 99 Prata ....................................................... » 100 Porciglia et Brugnara........................................... » 101 Polcenigo et Fanna ............................................ » 105 Spilimbergo.................................................. » 109 Cuccagna, Partistagno et Butrio .................................. » 111 Zucco et Gramogliano ......................................... » 112 Valvaggione et Fratta........................................... » 114 Castello di Porpeto et Tarcento ................................... » 117 Gorizia ..................................................... » 118 Saciletto .................................................... » 121 Latisana..................................................... » 122 Belgrado .................................................... » 123 Arcano ..................................................... » 123 Strasoldo .................................................... » 125 Colloreto e Melso ............................................. » 127 Villalta ....................................................