Rivista Dell'associazione “Emanuele Celesia” Amici Della Biblioteca E

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Rivista Dell'associazione “Emanuele Celesia” Amici Della Biblioteca E NUMERO STAMPATO CON IL CONTRIBUTO DEL PREMIO "RENATO TESTA" Rivista dell’Associazione “Emanuele Celesia” Amici della Biblioteca e del Museo del Finale Anno VI - 2016 - Numero 15 L’ambiente come storia di Giuseppe e Mario Berruti Una parte consistente dell’am- antropica: Edoardo Boncinelli biente che ci circonda, e che ha scritto: «La nostra società ha convenzionalmente consideria- molti problemi, e molti ne avrà. mo e defniamo «naturale» – per Vivendo meglio, siamo più nu- distinguerla da tutto ciò che è merosi. Essendo più numerosi, chiaramente da attribuirsi all’o- consumiamo e imbrattiamo pera dell’uomo: come gli edifci, di più». Viene così introdotto le strade e i «manufatti» in gene- un tema di rilievo: storia del rale –, in realtà non è afatto na- popolamento umano e storia turale (o forse lo era all’origine, dell’ambiente vengono proposti spesso solo in parte), in quanto come elementi in confitto, sen- è stata costruita, o modifcata, o za alcun dubbio reciproco, di adattata dall’uomo: è, in sostan- un processo che tende ad accen- za, un artefatto. È ampiamente tuarsi nel corso del tempo. Il Quadrifoglio noto che una quota apprezzabi- Per dare un senso preciso ai ter- | le del mondo vegetale, in forte mini del tema in questione, è 01 misura nei paesi a economia utile riferirci ad un dato di fatto. avanzata e a civiltà «matura», La popolazione di Finale Ligure, è il prodotto dell’invenzione tra l’inizio del 1500 (secondo le umana: non possono esserci rilevazioni eseguite da Agostino dubbi sul fatto che, da quando Giustiniani) e il 2011 (secondo i forme di vita si sono manifestate dati del censimento di quell’an- su questo pianeta intorno a tre no), in un’area territoriale che miliardi e mezzo di anni prima ha conservato più o meno le d’ora, la specie che ha maggior- medesime dimensioni tra le due Evoluzione urbanistica della Marina mente inciso sugli assetti am- date, è salita da 5.350 abitanti a bientali originari (preferiamo 11.867. Si è di conseguenza de- fologica ed ecologica del «siste- territorio fnalese. Un primo usare il termine ecosistemi), è terminata la crescita della densi- ma paesaggio», individuando esempio: le alluvioni. Se al pub- quella umana. L’evoluzione del tà demografca per chilometro qui una marcata, stretta corre- blico sono note le alluvioni che comportamento antropico nella quadrato nei termini seguenti (il lazione con la dinamica delle si sono verifcate nel 1900 (il 27 dinamica del suo rapporto con comune di Finale Ligure insiste scelte e dei processi economici. e 28 settembre di quell’anno), il resto del mondo naturale è un su un’area di 35,53 km2): da 150 Elemento importante dell’anali- e successivamente nel 1926 (3 tema di ricerca multidisciplina- a 334 abitanti. È un dato di fat- si è la valutazione di quali mu- settembre), e poi ancora nel re decisamente ricco di fascino, to che, indipendentemente dalle tamenti indotti dall’uomo nel 1933 (25 e 26 settembre), per quanto altrettanto decisamente tesi formulate da diverse e spesso sistema, siano reversibili, e quali arrivare a quella verifcatasi il 22 complesso, soprattutto se si tie- divergenti correnti di pensiero, non lo siano. Nel contempo settembre 1992, il territorio f- ne conto dell’origine «relativa- fa assumere un forte rilievo alla l’analisi deve tendere, nei limiti nalese è stato da sempre sogget- mente» recente della presenza ricerca sui fattori, umani e non del possibile, a verifcare il peso to alle inondazioni, causate dalla della nostra specie sulla Terra. umani, che nel corso del tempo reale che hanno avuto i fatto- esondazione dei propri torrenti. Per dirla con Luca Cavalli Sforza hanno inciso sui livelli di equili- ri antropici rispetto agli altri Nel marzo 1613 il Pora esondò l’«uomo anatomicamente mo- brio degli ecosistemi. La nostra fattori naturali. Un contributo per un lungo tratto inondan- derno» è nato intorno a 200.000 attenzione non può non rivol- all’analisi può essere fornito da do le terre del grande Prato del anni fa, in Africa orientale. Lo gersi, in questo quadro d’assie- alcuni casi che si sono manife- Re (l’attuale zona industriale di stato attuale dell’ambiente na- me, all’analisi dell’incidenza di stati, nel corso del tempo, o che Finalborgo), e rese quelle ferti- turale è il prodotto dell’azione quei fattori sull’evoluzione mor- si manifestano nell’ambito del li terre un ammasso di pietre, fango e detriti. Citiamo ancora fcientemente puntuali; la spaventosa inondazione del - dall’altro lato i comportamen- 1692, di cui G.A. Silla ci ha la- ti, in un alto numero di esempi, sciato testimonianza con queste non sono conseguenti. parole. “...dopo la nota siccità, Ci limitiamo, in proposito, ad una lunga, ininterrotta pioggia, un solo caso: vi sono normative che causò una spaventevole inon- che impongono rigide distanze dazione, divenuta oltremodo di- tra corsi d’acqua e nuove edif- sastrosa a causa dei noti «rastelli e cazioni. Tuttavia, con una certa ripari che serravano le strade pu- frequenza, si sono registrate in bliche» nella Marina, rovinando passato (ma anche in epoca re- particolarmente i terreni latistan- cente) nuove concessioni edili- ti la strada, che l'unisce al Borgo; zie nei pressi dei corsi d’acqua; lungo la quale «in tre strade publi- periodicamente alcuni di essi che» è solito passare le acque, che esondano ed un numero più o vengono dalle montagne e vanno meno elevato di edifci vengono a sboccare nella fumana...; così investiti dagli efetti dell’esonda- che, per essere ancora impedite di zione. Forse nel territorio di Fi- rastello e muraglia durante queste nale Ligure non è così evidente pioggie, le acque, non avendo po- il fenomeno, che in altre zone tuto seguitare il solito corso, si vol- della Liguria, invece è più ri- tarono giù per la detta strada (che corrente, ma è curioso annotare va al Borgo), lasciandovi quantità che, in qualche caso, c’è chi pen- di gerasso (ghiaia) e pietre, a se- sa che sarebbe doveroso chiedere gno tale che, pur avendo i ftta- il riconoscimento dello stato di voli fatto dei ripari, le acque sono calamità naturale. Un secondo penetrate negli orti, lasciandovi esempio che consente di ripren- arena e pietre, rimanendo quasi dere un argomento al quale ab- 02 inondati, con evidente pericolo di biamo accennato in precedenza: | rimanere incolti”. Perfetto esem- il grado di reversibilità o la non Evoluzione urbanistica della valle Pora Il Quadrifoglio pio di come il fattore antropico reversibilità degli efetti di molte si al caso eclatante della sponda atto da alcuni decenni un feno- contribuisca, se non addirittura scelte antropiche. In relazione a orografca sinistra del Pora nel meno nuovo: la difusione delle causi fenomeni di dissesto con questo tema ci sembra degna di suo ultimo tratto dal Borgo al seconde case. Va anche rilevato conseguenze tragiche per il ter- interesse la dinamica del rappor- mare, laddove in luogo di orti, che l’espansione del fenomeno ritorio e per la popolazione. Al to tra l’uomo e il bosco: vigneti e uliveti sono sorti ag- si presenta, nelle motivazio- di là dell’incidenza antropica - l’estensione dei terreni col- glomerati di condomini e una ni e negli obbiettivi, piuttosto sull’assetto del territorio (che è tivati, un processo che è stato strada (via Dante) che collega complessa; ma è proponibile, caratterizzato da valli scoscese, defnito di agrarizzazione nelle il Borgo con Marina. Vorrem- a nostro giudizio, che si possa- su cui i fnalesi hanno costrui- regioni soprattutto collinari e mo portare un ultimo esempio, no distinguere due «categorie» to le fasce per le coltivazioni), è montane, provoca la demoli- storicamente molto recente, ma nell’ambito del fenomeno: comunque evidente che il fna- zione di aree imponenti della che proprio per questo merita (o - la seconda casa come «bene lese (o almeno una gran parte di copertura boschiva; meriterebbe...) una seria rifes- rifugio», nel senso che rientra esso) presenta un alto grado di - l’incremento demografco ha sione. In quasi tutta la regione (con alcuni limiti) nel più va- rischio idrogeologico, un rischio accresciuto i consumi di legna- pede-collinare e collinare è in sto processo del ricorso all’in- oggettivo bene accertato dai ri- me per usi civili, vale a dire: levamenti e dagli studi condotti cottura dei cibi, riscaldamento sul campo. È ancora più eviden- delle abitazioni, costruzione to- te che i dissesti possono essere tale o parziale degli edifci, pro- accentuati o resi più frequenti a duzione di strumenti di lavoro, causa di comportamenti o errori soprattutto nell’ambito delle umani. Qui si palesa una con- attività agricole. traddizione: Vi è da aggiungere che, quan- - da un lato il rischio è insito to meno nel corso degli ultimi nella morfologia e nelle compo- cinquant’anni o forse più, sono nenti strutturali del territorio; state erose quote rilevanti dello le sue dimensioni qualitative e spazio agrarizzato, a favore sia quantitative sono accertate; le di insediamenti abitativi che di normative in materia sono suf- insediamenti industriali: si pen- Segui l’Associazione Emanuele Celesia anche su: www.assocelesia.it Facebook: Associazione-Emanuele-Celesia Sommario vestimento immobiliare, visto gni di cui si è detto. In sostanza, 01 L’ambiente come storia Giuseppe e Mario Berruti anche come alternativa ad altre anche la ricerca di spazi diversi. tipologie di investimento di na- L’estesa e continua difusione 04 Antiche litanìe dei Santi Finalesi Giuseppe Testa tura mobiliare. Non v’è dubbio del fenomeno, indipendente- 05 Buon Compleanno all’Accademia Musicale del Finale! che sono soprattutto le zone ad mente dai fattori che lo hanno Giuliana Arras elevata e consolidata vocazione originato, è suscettibile di dar 08 La Veggente di Feglino: Anita Pandiani turistica a ospitare una quota ri- luogo ad efetti critici di natura La Redazione levante di questa tipologia di in- diversa: 09 Varigotti – La spiaggia del Malpasso vestimento.
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