Il Rinnovamento Della Spd Negli Anni Cinquanta: Il Programma Di Bad Godesberg
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE STORICHE IL RINNOVAMENTO DELLA SPD NEGLI ANNI CINQUANTA: IL PROGRAMMA DI BAD GODESBERG Tesi di laurea di: Jacopo Perazzoli Matricola 755520 Relatore: Chiar.mo Prof. Maurizio PUNZO Correlatore: Chiar.mo Prof. Maria Luisa CICALESE ANNO ACCADEMICO 2009/2010 1 A mia nonna Adriana, che sento sempre vicina. 2 Bisogna farla finita coll‟assurdo timore reverenziale verso tutto ciò che si riferisce a Marx. Dissociare – o per lo meno concedere che si possa dissociare – socialismo e marxismo, riconoscendo nel marxismo una delle molteplici e transeunti teorizzazioni del moto socialista; di un moto che si afferma spontaneamente e indipendentemente da ogni teoria, e che riposa su motivi e bisogni elementari dell‟uomo. Carlo Rosselli Il socialismo vorrà realizzarsi? Questo è un problema che non si può schivare furbescamente. Però andiamo incontro a questo rischio, se diamo risposte incerte e vaghe; se nel 1901 ripetiamo le risposte che i nostri predecessori ci hanno dato mezzo secolo fa, vuol dire ingannare se stessi. Jean Jaurès 3 INDICE Elenco delle abbreviazioni P. 8 Introduzione P.10 I LA SPD DI FRONTE AL SECONDO DOPOGUERRA 1. L‟ingombrante eredità di Kurt Schumacher P. 23 2. Il rinnovamento mancato del congresso di Dortmund P. 28 II IL PRIMO DISASTRO ELETTORALE 1. Gli albori della Repubblica federale P. 33 2. La lunga rotta socialdemocratica alla volta delle P. 42 consultazioni del 1953 3. La debacle del 6 settembre P. 52 4. Le reazioni della SPD nei confronti della sconfitta P. 56 4 III UNA FASE TRANSITORIA 1. Questioni teoriche ed organizzative sul tavolo P. 70 socialdemocratico 2. La preparazione e lo svolgimento del congresso di Berlino P. 81 del 1954 3. Prime innovazioni nelle politiche del partito di Ollenhauer P. 96 IV LA SPD VERSO IL SEMPTEMBER FIASKO 1. La preparazione e lo svolgimento del congresso di P. 110 Monaco del 1956 2. La “mobilitazione degli intelletti” P. 124 3. La campagna elettorale del 1957 P. 128 4. La seconda sconfitta consecutiva P. 148 V L’ALBA DELLA NUOVA SOCIALDEMOCRAZIA 1. La fase post – elettorale P. 152 2. Il rinnovato attivismo delle commissioni riformatrici P. 161 3. La prima edizione della bozza programmatica P. 166 4. La preparazione e lo svolgimento del congresso di P. 171 Stoccarda del 1958 5. Le risoluzioni di Stoccarda: i prodromi della rinascita P. 182 5 VI L’ELABORAZIONE DELLA NUOVA PIATTAFORMA PROGRAMMATICA 1. La discussione progettuale entra nel vivo P. 190 2. La stesura della versione definitiva del P. 199 Grundsatzprogramm VII IL PROGRAMMA FONDAMENTALE DEL PARTITO SOCIALDEMOCRATICO TEDESCO 1. La struttura del Programma fondamentale della SPD P. 206 2. Il primo paragrafo: I valori fondamentali del socialismo P. 207 3. Il secondo paragrafo: Le esigenze irrinunciabili di una P. 208 società degna dell‟uomo 4. Il terzo paragrafo: L‟ordinamento statale P. 209 5. Il quarto paragrafo: L‟ordinamento economico P. 211 6. Il quinto paragrafo: L‟ordinamento sociale P. 217 7. Il sesto paragrafo: La vita culturale P. 221 8. Il settimo paragrafo: La comunità internazionale P. 224 9. L‟ottavo paragrafo: La nostra via P. 226 6 VIII LA TRASFORMAZIONE AVVIATA 1. Le reazioni dinanzi al nuovo documento progettuale P. 229 2. La preparazione e lo svolgimento del congresso di Bad P. 236 Godesberg del 1959 3. La risonanza di Bad Godesberg P. 251 IX I PRIMI PASSI DELLA SPD GODESBERGERIANA 1. L‟allontanamento dal marxismo P. 254 2. La svolta atlantica P. 257 3. L‟irruzione di Willy Brandt e dell‟azione unitaria P. 262 Bibliografia P. 281 7 Elenco delle abbreviazioni ADSD Archiv der sozialen Demokratie Archivio della democrazia sociale BHE Block der Heimatvertriebenen und Blocco degli espulsi dalla patria e Entrechteten dei privati dei loro diritti BP Bayern Partei Partito della Baviera BRD Bundesrepublik Deutschland Repubblica federale tedesca CDU Christliche Demokratische Union Unione cristiano – democratica CSU Christliche Soziale Union Unione cristiano – sociale bavarese DDR Deutsche Demokratische Republik Repubblica democratica tedesca DFU Deutsche Friedensunion Unione tedesca della pace DG Deutsche Gemeinschaft Unità tedesca DGB Deutscher Gewerkschaftsbund Lega sindacale tedesca DKP – Deutsche Konservative Partei – Partito conservatore tedesco – DRP Deutsche Rechtspartei partito della destra tedesca DP Deutsche Partei Partito tedesco FDP Freie Demokratische Partei Partito liberaldemocratico GDP Gesamtdeutsche Partei Partito della Germania unita KPD Kommunistische Partei Partito comunista tedesco Deutschlands NDR Norddeutscher Rundfunk Radio della Germania settentrionale RIAS Rundfunk im amerikanischen Radio del settore americano Sektor 8 SDS Sozialistischer Deutscher Lega degli studenti socialisti Studentenbund tedeschi SED Sozialistische Einheitspartei Partito socialista unitario Deutschlands SPÖ Sozialdemokratische Partei Partito socialdemocratico austriaco Österreichs SPD Sozialdemokratische Partei Partito socialdemocratico tedesco Deutschlands SSW Südschleswigscher Wählerverband Associazione elettorale dello Schleswig WAW Wirtschaftliche Aufbau – Unione per la ricostruzione Vereinigung economica 9 INTRODUZIONE “La nostra parola d‟ordine era: Apertura. Dovevamo acquisire una nuova dimensione. Dovevamo rinunciare ai vecchi schemi di pensiero e di auto – rappresentazione per essere pronti ad affrontare i nuovi tempi. Dovevamo eliminare tradizioni superate, sia ideologiche sia di altro genere”.1 Questa espressione rivelatrice di colui che più di chiunque altro personificò il nuovo corso socialdemocratico, ovvero Willy Brandt, illustra perfettamente quanto fosse atteso il rinnovamento sia teorico sia politico in seno ad una SPD relegata, a causa della gestione dell‟immediato secondo dopoguerra da parte di una gloriosa personalità come Kurt Schumacher, all‟interno della cosiddetta “torre del 30%”.2 Infatti, il 28,8% conquistato nelle elezioni federali del 6 settembre 1953, anche se il Kanzlerkandidat3 non era Schumacher, poiché scomparso il 20 agosto 1952, bensì il suo successore Erich Ollenhauer, coincisero con il culmine della stagione schumacheriana, rappresentando per di più il peggior risultato elettorale della ultracentenaria storia della Socialdemocrazia tedesca, ad eccezione della recente tornata di consultazioni parlamentari del 27 settembre 2009.4 1 W. Brandt, La politica di un socialista (1960 – 1975), Garzanti, Milano, 1979, p. 52. 2 F. Walter, Die SPD: Biographie einer Partei, Rowohlt Taschenbuch Verlag, Hamburg, 2009, p. 133. 3 Candidato cancelliere. 4 In questa circostanza i socialdemocratici, guidati dal candidato cancelliere Frank Walter Steinmeier, raggiunsero un misero 23%, spalancando così le porte alla costituzione di un esecutivo di centro – destra sostenuto da una maggioranza CDU – CSU – FDP guidato da Angela Merkel. Sull‟evoluzione della storia recente del partito adesso condotto da Sigmar Gabriel si veda, tra gli altri, D. F. Sturm, Wohin geht die SPD?, DTV, München, 2009. 10 Proprio in seguito al cosiddetto Wahlfiasko,5 il gruppo riformista, guidato da Carlo Schmid, e composto, tra gli altri, da Fritz Erler, Erwin Schoettle, Ernst Reuter, patrocinò le prime richieste concernenti un radicale rinnovamento organizzativo ed ideale della SPD affinché fosse possibile superare le ambiguità dell‟immediato dopoguerra, come del resto riconosciuto anche dal presidente Ollenhauer, ossia l‟esponente più autorevole dell‟apparato: “Noi non abbiamo ancora trovato la nostra posizione definitiva nella nuova situazione”.6 Sull‟onda della rubrica, ospitata sulle pagine del quotidiano del partito «Neuer Vorwärts», “Die Lehre des 6. September”,7 inaugurata il 2 ottobre 1953 e conclusa il 18 dicembre di quell‟anno con l‟importante intervento del teorico socialdemocratico Willi Eichler, il partito si avviò a celebrare il congresso di Berlino del 1954 non prima, però, di aver dato il via ad un iniziale progetto auto – riformatore. Infatti, negli ultimi giorni del ‟53, la presidenza, fortemente influenzata sia da quanto emerso nella rassegna sul proprio quotidiano sia dalle aspre critiche rivolte dai riformisti all‟intera gestione della campagna elettorale, approvò la costituzione di due differenti commissioni, l‟una incaricata di formulare delle proposte innovative relativamente alle questioni teorico – politiche e l‟altra dedicata all‟analisi dei problemi organizzativi – strutturali. Se per quest‟ultimo punto non si segnalarono dei risultati particolarmente degni di nota, le formulazioni riguardanti l‟ipotetico rinnovamento ideale, sebbene si concretizzassero unicamente nell‟elaborazione di un nuovo preambolo al programma d‟azione varato nel corso delle assise di Dortmund del 1952, contenevano già in embrione le successive modifiche, rese poi definitive 5 Fiasco elettorale. 6 K. Klotzbach, Der Weg zur Staatspartei, Programmatik, Praktische Politik und Organisation der deutschen Sozialdemokratie 1945 bis 1965, Dietz, Bonn, 1996, p. 290. 7 Gli insegnamenti del 6 settembre. 11 dalla piattaforma programmatica godesbergeriana del 1959, quali il concepimento della SPD come Volkspartei,8 la volontà di lavorare per la consacrazione della libertà e della dignità umana, la rescissione di qualsiasi legame con il movimento comunista e l‟impostazione di una nuova e più efficace cooperazione internazionale. Oltre al varo di questa nuova prefazione dell‟Aktionsprogramm,9 le giornate congressuali berlinesi si contraddistinsero, grazie agli sforzi di Erler, anche per l‟illustrazione di una nuova politica militare non più