RADIOCORRIERE TV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA Numero 40 - Anno 84 5 Ottobre 2015 Www
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RADIOCORRIERE TV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA numero 40 - anno 84 5 ottobre 2015 www. ufficiostampa. rai. it Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 DA GIOVEDÌ 8 OTTOBRE ALLE 21.10 È chiaro che dopo una sconfitta, magari pesante, SOMMARIO l'allenatore di turno, davanti a taccuini e microfoni, possa essere scontroso e poco loquace. Quello che però è diventato intollerabile è la maleducazione che questi signori offrono 6 Tale e Quale Show in ogni risposta a domande apparentemente "scomode". Parliamoci chiaro: un cronista 18 J-Ax sportivo può chiedere del modulo, della mancanza di concentrazione, di scarso rendimento e 22 Una nuova Carta sicuramente a fronte di una sconfitta il perché di identità per la Rai di quel risultato. 24 Cari elettori, RADIOCORRIERE TV Ma gli allenatori ormai sono delle vere e proprie SETTIMANALE DELLA RAI 6 care elettrici RADIOTELEVISIONE ITALIANA star. Sono uomini pubblici, quando conviene, Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 basta non parlarne male. Possono permettersi di Numero 40 - Anno 84 28 Annalisa Bruchi 5 ottobre 2015 consegnare patenti di "esperti di calcio", ma non Direttore responsabile FABRIZIO CASINELLI devono insegnare la professione a tanti colleghi 30 La Rai alla Festa Redazione - Rai, Viale Mazzini, 14 che malgrado tutto sono diventati complici della del Cinema di Roma 00195 Roma Tel 0636864313 - Fax 063242420 loro popolarità e del loro successo. 36 "Padri e figlie" www. ufficiostampa. rai. it www. radiocorrieretv. it Quello che poi non tollero è questa forma di di Gabriele Muccino radiocorrieretv. blog. rai. it snobismo che questi signori manifestano, a ufficiostampa@rai. it A cura dell'Ufficio Stampa Rai volte anche in modo sgarbato, nei confronti 40 RomaEuropa Festival Anna Fraschetti (c.r.) Dante Fabiani (vc.r.) delle colleghe giornaliste. Le più carine 28 Lorenzo Briani (c.s.) Carlo Casoli (c. s.) vengono apprezzate, a volte non per la loro 42 Serie Tv - ZOO Mauro Scaramuzzo (c. s.) Coordinamento Desk professionalità, le altre vengono trattate con Marina Cocozza (c. s. ) freddezza quasi fossero delle extraterrestri Radio In redazione 44 Silvia Battazza calate sul pianeta calcio. Ennesima pagina Antonio Caggiano Rossella Ferruzza Lucilla Perelli Rizzo vergognosa per il nostro sport. Rita Pernarella in questo numero in questo 46 WebRadio Scina Santacatterina Ma tanto è inutile, i "mister" come vengono Stefano Corradino chiamati saranno sempre più pagati e i giornalisti Segreteria Gian Marco Fabretti che pongono quelle domande "scomode" magari non 48 Mario Biondi Morena Tomassetti Marina Matteucci Angela Ricciardi verranno più mandati a seguire le squadre per Valentina Dragani non turbare lo stato psico-fisico dei calciatori 36 50 Cinema in Tv Anna Penta Grafica, impaginazione e degli allenatori. In fondo, che volete, son e sito internet Stefano Pozzaglia uomini sono come noi, con i conti in banca 52 Almanacco Cinzia Geromino Riccardo Loconte Vita da strada Vita Luca Romanelli come i nostri e con l'idea di essere supereroi. Claudia Tore L'importante è che se parli sempre bene. 54 Social Tv e Radio Fotografico Barbara Pellegrino Fabiola Sanesi Buona settimana. Palinsesti 56 Palinsesti settimanali Michele Trobbiani Filippo Blandino Maria Rita Burghi Fabrizio Casinelli 40 4 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 5 CARLO CONTI VI PRESENTO i nostri FALSI d'AUTORE «Quel giorno Peppino di Capri, vedendosi in tv imitato da Enzo Decaro, disse: "Ma quando l'ho registrata questa puntata con Carlo Conti?"». Il conduttore di "Tale e quale show" spiega gli ingredienti del successo del suo programma, che è tornato il venerdì sera su Rai1: «Servono amore, professionalità e divertimento. Per fare undici interpretazioni diverse devi essere proprio bravo. Mettere insieme qualità e quantità è davvero impegnativo» di Stefano Corradino rimo comandamento: divertirsi! Carlo Conti è tornato per la quinta volta alla conduzione di "Tale e quale show" con lo stesso spirito e la stessa carica. «Mi diverto nel vedere gli altri divertirsi. Una delle soddisfazioni più grandi del programma è stata quella di far "cantare" Palcuni artisti che non ci sono più, come Lucio Battisti o Whitney Houston. Imitazioni davvero come l'originale, anche se l'originale resta sempre tale. Diciamo che sono piuttosto dei "falsi d'autore"». Quinta edizione. Un successo clamoroso negli ascolti, se lo aspettava agli esor- di? Non a questo livello, e non posso che esserne entusiasta. È un successo corale: gli artisti, gli autori, la giuria, tutta la macchina organizzativa e chi lavora egregiamente dietro le quinte. Cambia lo studio, cambiano gli artisti-imitatori, cambia uno dei membri della giuria. Non tutto è tale e quale! Ma tali e quali restano le performance e cioè la straordinaria capacità degli artisti, in queste undici serate, di misurarsi con i cantanti da imitare. Sono sicuro che molti ci stupiranno per le loro esibizioni. Tre parole per sintetizzare la formula vincente del programma. Amore, professionalità e divertimento. Sono i tre ingredienti che a mio av- viso fanno la fortuna di "Tale e Quale". Amore e passione per la musica, un lavoro molto attento e scrupoloso per preparare le esibizioni e al tempo stesso il fatto di considerarlo un gioco. Quale criterio avete usato nella scelta dei concorrenti? Abbiamo attinto da ambiti artistici diversi. Ovviamente la condizione è che fossero più che intonati perché in fondo azzeccare un paio di imitazioni non è così difficile, anche io con quelle su Vasco e Zucchero me la cavicchio! Ma per fare undici interpretazioni diverse devi essere proprio bravo. Mettere insieme qualità e quantità è davvero impegnativo. Oltre agli artisti in gara ci saranno delle sorprese come nelle passate edizioni? Sicuramente. E non è detto che in alcuni casi gli artisti in gara non si ve- dranno spuntare l'oggetto delle loro imitazioni in carne ed ossa. Magari uno imita Elton John e lo vede comparire… Gli originali hanno sempre gradito le performance? Mi sembra proprio di sì. Sono contenti di vedersi imitati e si divertono. Mi ricordo che Peppino Di Capri mi raccontò che nella prima edizione, quando fu "clonato" da Enzo De Caro, si trovava in un ristorante a Napoli e un certo punto il proprietario gli disse: "Peppì, sei in tv!". Lui si mise davanti alla tv ed esclamò: "Ma quando l'ho registrata questa puntata con Carlo Conti?". A dimostrazione che l'imitazione era fatta davvero bene. Il programma è un adattamento del format spagnolo "Tu cara me suena". Cosa vi differenzia da quel talent? Mi sembra che quello spagnolo sia un po' più da "baraccone". Agli artisti gli mettono una gonna e una parrucca bionda e così fanno la Carrà… È molto più parodistico. Nel nostro caso, conoscendo le qualità e le professionalità interne di costumiste, sarte, trucco e parrucco, abbiamo puntato meno sull'a- spetto della parodia e più su quello dell'imitazione. E penso proprio che abbiamo fatto bene. 8 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 9 "Tale e quale" è un vero show, puro GIGI PROIETTI spettacolo di intrattenimento, di quelli che non si fanno più». Un mostro sacro del teatro e «del cinema come Gigi Proietti, in questa nuova edizione, è entrato a far parte della giuria del programma condotto da Carlo Conti, «Sono qui per divertirmi!», dice senza troppi giri di parole. Cosa l'ha convinta a partecipare come giu- rato? Il fatto che non sia un talent tradizionale, ORIETTA BERTI? ma un gioco. Ed è questa l'atmosfera che ho respirato quando ho partecipato al programma come ospite in un paio di occasioni. Qui non ci sono soldi in palio e chi si esibisce non lo fa per farsi pubblicità, CI MISI UN PO' vuole semplicemente cimentarsi in un'esperienza che normalmente non gli appartiene. Quando si è imbattuto in "Tale e Quale"? Un giorno stavo guardando la tv e, nel per capire che era passare da un canale all'altro, ho trovato Orietta Berti. Poi mi sono sintonizzato altrove, ma mi rimaneva un dubbio sulla performance che avevo intravisto. Sono tornato su Rai1 e ho avuto modo di constatare che quella strana Orietta Berti in realtà era Gabriele Cirilli, che tra l'altro è stato un mio vecchio allievo! In base a cosa esprime la sua valutazione? Cercherò di portare nello show la mia professione di attore teatrale e di tirare fuori gli aspetti più espressivi degli artisti, perché è vero che cantano ma al tempo stesso devono caratterizzare un CIRILLI personaggio. E anche questo è teatro. Devono temerla? Gigi Proietti, new entry nella giuria di "Tale e quale", mette Se hanno paura di me allora non mi subito le cose in chiaro: «Sono qui per divertirmi». E spiega conoscono affatto (ride, ndr)! che nell'esprimere la sua valutazione tiene soprattutto conto Da tifoso accanito ce la fa a seguire la sua degli aspetti più espressivi degli artisti: «È vero che devono Roma nonostante l'impegno televisivo? saper cantare, ma al tempo stesso hanno il compito di La squadra del cuore non si trascura mai, caratterizzare un personaggio» ma non mi chieda pronostici perché sono molto scaramantico. (Ste.C.) 10 11 LORETTA GOGGI la mia rimpatriata con gigi Loretta Goggi è una giurata ormai "storica" nello show di Carlo Conti: «Il successo del programma dipende proprio dal ritmo della sua conduzione e dalla qualità degli artisti in gara. Con Proietti ci siamo ritrovati dopo trent'anni, quando dividemmo una meravigliosa stagione teatrale» arlo Conti la chiama "la nostra regina" e lei ride Cosa contribuisce al successo di questo programma? di gusto. Per Loretta Goggi "Tale e quale" è una Sicuramente la qualità degli artisti e delle loro esibizioni, piccola grande famiglia nella quale si sente ma soprattutto il modo di condurre di Carlo, che ha un molto a suo agio. C grande ritmo, è coinvolgente e piacevole, non sbrodola Lei è in giuria dalla prima edizione.