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Venerdì 29 luglio 1994 Politica l'Unità pagina POPOLARI A CONGRESSO. Si fa strada Mancino. Intanto il filosofovinc e sullo statuto ma minaccia: se passa lui lascio il partito

Il Ppi va alla conta Il Filosofo guarda ancora E la sinistra cerca al Cavaliere?

ENZO ROGGI OLO STAMANI sapremo se i! congresso sancirà una rantì-Buttìglione S spaccatura o un compro­ messo sulla figura del segretario. Fino a notte la sinistra del Ppi non aveva trovato una candi­ lombardi non hanno alcuna inten­ La suspence è tutta dentro la sala zione di votare Mancino, cosi co- ' dell'Ergife e non traina grandi datura unitaria per la segreteria da opporre a quella sempre me non voterebbero Guido Bodra­ emozioni pubbliche. Eppure at­ più forte del filosofo. Poi, Mancino è stato proposto da Matta- to, che con un intervento teso e . torno a quel dilemma si gioca as­ profondo ha pure infiammato la . sai di più che l'equilibro interno rella e altri, aiutati dalla disponibilità di Bianchi a farsi da platea congressuale («Non cer­ di un partito dimagrito. Perchè il parte per un nome più forte, lo hanno seguito. Intanto, però, chiamo un leader attorno a! quale tema vero sta nell'equazione costruire una forza politica, ma un , personaggio-strategia politica. E sullo statuto ha vinto la posizione di Buttiglione dopo un du­ leader che sappia interpretare le sarà bene non sottostimare le ro scontro. Ma Rosy Bindi, che si è schierata con Mancino, nostre scelte e portarle avanti. Se conseguenze generali (cioè per minaccia: se passa il filosofo lascio il partito. facciamo questo ritroveremo la no­ l'intero quadro politico nazionale stra unità. Sono ridicole le tentazio­ e le sue prospettive) dell'uno o ni plebisicitarie e presidenzialisti- l'altro esito. Gli umori del con­ che che ci sono anche al centro. In gresso, per quanto si è sentito dalla tribuna e percepito dalle ROSANNA LAMPUQNANI ogni caso è preferibile resistere che '• arrendersi»). Ma Mancino è di reazioni della platea, ci appaiono •1 ROMA. A poche ore dalla chiu­ ta: il congresso. Come voteranno i Avellino, Bodrato rappresenta il alquanto dissonanti rispetto al sura dei termini per presentare le delegati nel segreto dell'urna, do­ vecchio partito. «Meglio perdere rapporto di forze numerico tra i candidature alla segreteria del Ppi po che tutti hanno rivendicato la fi­ con Bianchi» è la linea che serpeg­ due (o tre) schieramenti. Non si (alle 10 di questa mattina) una so­ ne delle truppe camellate che se­ gia in questa fetta di delegati e in direbbe davvero che metà del­ la cosa è certa: il congresso si con­ guivano pedissequamente il pro­ parte tra i piemontesi. l'assemblea (quella che sostiene terà, lo scontro sarà vero e duro. prio capo? Nessuno lo sa. Però è Buttiglione) sia orientata verso il Da un lato ci sarà Rocco Buttiglio­ noto che ci sono vari veti incrociati. Mancino: sono Inadeguato dialogo con Berlusconi. In verità ne, che da mesi sta lavorando per Tuttavia il nome del terzo uomo Il presidente dei senaton dal suo se c'è qualche fan del Cavaliere si l'investitura, erodendo il più possi­ più forte e accreditato e su cui ha canto ha sempre ripetuto che il suo tiene prudentemente in disparte. bile il muro degli avversari anche discusso l'assemblea della sinistra, obiettivo è quello di costruire una L'impianto offerto al dibattito con mutamenti di rotta che lo stan­ convocata in serata alla Domus soluzione unitaria: «Il nostro obiet­ dalla relazione della Jervolino, no portando sempre più al centro. Mariae. è appunto quello del presi­ tivo 6 la ricomposizione di un'e­ con quel giudizio allarmato e di­ E dall'altro fino a sera c'era solo dente dei senatori. Ma Nicola Man­ sperienza politica che sia in grado scriminante sulla destra al gover­ un'altra candidatura certa, quella cino ha continuato per tutto il gior­ di Giovanni Bianchi, ex presidente eli allargare l'area del consenso a no, insieme con l'esplodere della delle Acli, l'unico che finora ha pò- ; no a dire di no, che non si sente partire da un contesto unitario. No­ crisi del polo berlusconiano, sto paletti chiari sugli schieramenti, «adeguato» a questo ruolo impor­ mi? Jervolino, Mattarella, Bodrato». sembra aver messo in ombra spiegando che il Ppi deve costruire tante. In realtà deve anche tener Per Mancino starebbe lavorando quella che nei precongressi era «un'alleanza riformatrice istituzio­ conto di un documento che, per anche De Mita. Per la verità l'ex stata l'idea vincente di Buttiglio­ nale e sociale». „ -,,,., quanto confuso e pasticciato, è presidente del consiglio, che ha ne, e cioè l'idea di una apertura a stato . firmato dalla maggioranza svolto un lungo, troppo lungo in­ Berlusconi che consenta di purifi­ dei senatori, che chiedono un ge­ tervento nella mattinata, con cui care la coalizione governativa Sinistra divisa sto di discontinuità con le vecchie ha preso le distanze da Buttiglione dalla presenza fascista per sosti­ E il terzo uomo? Pare sia proprio dirigenze de. Insomma un freno a (motivando la sua posizione con il tuirla con quella del Ppi. Le cro­ Mancino, caldeggiato da Mattarel- ' Mancino che, nel caso di una nfiuto di una visione politica elen­ nache politico-giudiziarie ed an­ la e da Rosy Binai, sul quale sono sconfìtta nello scontro diretto con co-moderata, di una concezione di che le nflessioni di molti congres­ confluiti i consensi di altri. Ma fino Buttiglione, avrebbe problemi di partito confessionale, ma anche sisti hanno dimostrato che il pro­ anotte inoltrata la sinistra, che da conseguenza anche'nel gruppo. perché, pur confrontandosi con il blema principale non èia presen­ due giorni sta tentando di trovare filosofo, ha fatto capire di non es­ za di An ne! governo (che C1 sem­ una soluzione unitaria da contrap­ sere convinto delle sue argomenta­ • L'Intervento di Bianchi Giovanni Bianchi alla fine del suo Intervento al congresso. Sotto LutlOll/Ap mai un epifenomeno) ma è porre al filosofo, non era ancora in , 1 zioni: «lo parlo per capire, ma do­ grado di' chiudere la' partita: Una Dunque una situazione com­ po che ho capito resto di solito un Berlusconi stesso, ciò che rappre­ difficoltà che indubbiamente ha fa­ plessa in cui di certo c'è che Butti­ po' più fermo nelle mie opinioni»), senta di interessi materiali, di vorito l'altro candidato, - Rosy Bin­ glione è sempre più sicuro di vin­ e dopo un lungo richiamo all'unità Una stoccata indubitabile per Protestano i dipendenti ex De concezione del potere, di incapa­ di ha minacciato: se vince Butti­ cere. Bianchi, ieri, era lo sfidante del partito, ha detto poi di non vo­ Buttiglione che non ha accettato di cità a governare, di rischio per glione, lascio il partito; Mancino, • ufficiale. «Solo da 15 giorni sono lersi mettere in mezzo: «lo non lo azzerare le candidature e lasciare «212 cassintegrati e abbandonati l'armonia tra le istituzioni. Non ci sullo stesso tema, ha detto: e io mi sceso in lizza - spiegava al termine convinco a Nicola». Cosa significa? allo stesso De Mita il compito di » rallegra costatarlo, ma la metà dimetto da presidente dei senatori del suo intervento salutato con Che forse ha ragione Buttiglione trovare una soluzione unitaria. Ma del congresso che segue il filoso­ - che conta man mano nuove ade­ molto calore - ma voglio condurre ' quando si dice sicuro che alla fine, Protestano I funzionari e i dipendenti del Ppi in cassa Integrazione fo di Gallipoli non ha dato conto potrebbero esserci anche le solu­ dall'ottobre scorso a seguito della riorganizzazione del partito e dei tagli di questa tematica decisiva tanto sioni e si permette anche di ipotiz­ fino in fondo la mia battaglia. Se si di fronte allo spappolamento di > zioni di Rosa Russo Jervolino, che zare » soluzioni % comprimissorie: trova una soluzione unitaria sono una soluzione di sinitra, De Mita alle spese, in una nota-volantino distribuita al giornalisti durante il che, alla vigilia della conta, sa­ però non vuole saperne di diventa­ congresso del Ppi, I dipendenti cassintegrati, per I quali è Imminente II rebbe avventuroso stabilire se il «Sono favorevole ad un ipotesi che disposto a ritirarmi, altrimenti resto voterebbe per lui? Abracadabra, si re segretaria. Di . veda Mancino presidente, io segre­ candidato». Bianchi dalla tribuna può dire a questo punto, come Ro­ licenziamento (Il 31 agosto termina la cassa Integrazione e non è, al candidato segretario abbia ag­ tario e Bianchi vice», diceva il filo­ aveva detto anche di non essere di- sa Russo Jervolino ha accolto l'in­ Di . Infine, e non momento, previsto un prolungamento) rivolgono un polemico . giornato la sua proposta alla real­ sofo. Un pasticcio politico sicura­ > sposto a fare un passo in più del tervento di De Mita. De Mita, co­ certo per importanza, va segnalato «ringraziamento» alla «classe dirigente politica per II suo disinteresse tà o confermi la posizione di par­ mente improponibile per la sinistra necessario, ma nemmeno uno in munque, ha anche a lungo citato lo scontro durissimo - dal quale è ' totale-scrivono-dlmostrato nel corso di quest'anno nel nostri tenza (parlerà solo oggi). 1 nu­ del partito. Nel pomeriggio si è te­ meno. Nei suo intervento aveva Fanfani, ricordando il suo spirito di uscito vincitore Buttiglione - che si confronti». Carla Achilli, ex dipendente della Oc, In cassa Integrazione, meri ce li ha e legittimano formal­ nuta una riunione tra Mattarella, • sottolineato l'importanza della «de­ servizio per il Paese e il partito è svolto in serata nel congresso sul­ nel distribuire la nota di protesta ha riferito che le persone in cassa mente la sua decisione di «anda­ Bodrato, Mancino, Jervolino, De mocrazia dell'ascolto», il rispetto quando nel '64 ritirò la propria l'approvazione della bozza di sta­ integrazione sono 212 e ha espresso critiche nei confronti del segretari re fino in fondo», di voler lui stes­ Mita, ma la fumata bianca non c'è , che si deve alla base congressuale. candidatura per il Quirinale. tuto, che prevede fra l'altro un se­ am ministrativi del partito che non avrebbero preso a cuore la loro so gestire come segretano stata. Perché c'è una vera incogni­ Sa bene, Bianchi, che i delegati condo congresso entro il 1995. situazione. un'eventuale soluzione unitaria (la proposta che egli appoggia è quella di concedere la vice-segre­ taria a Bianchi e la presidenza a Una mattinata per Fanfani, Bodrato, De Mita, i nomi che tormentano la platea in cerca del nuovo leader Mancino) Ma il problema che ha di fronte, al di là dei numeri, è co­ me pensa di rappresentare l'o­ rientamento di un congresso che non appare affatto disposto, complessivamente, a guardare a Tra nostalgia della De e voglia di parricidio destra. Né ci sembra un argo­ mento serio quello secondo cui l'elettorato moderato che s'è spo­ Mita nel caso che una soluzione stato su sia recupera­ PASQUALE C ASCELLA unitaria non si riesca a trovarla e si Fanfani ancora in pista bile inseguendolo sul terreno m ROMA. Fanfani, Bodrato, De Mi­ deserto, ma non abbiamo il Mosè debba andare allo scontro: «Più stesso di Berlusconi: un taie tatti­ ta... In attesa che i nuovi leader in grado di guidarci», dice Bodrato, che l'esigenza di una candidatura cismo sarebbe indegno (e illuso­ scendano in campo, si facciano direttamente dalla tribuna. E De di opposizione a Buttiglione - dice Amintore sprona il partito rio) per un partito che abbia una conoscere, apprezzare e conqui­ Mita, che deve sentirsi come Mosè il direttore de II Popolo - c'è quella pur tenue ambizione a rappre­ stare, l'attenzione per una mattina­ costretto a ritirarsi 'sul Sinai, va ad di dar voce alla maggioranza del sentare l'interesse superiore della abbracciarlo, cancellando con il congresso che Buttiglione non ha». «Basta con risse e incertezze» democrazia. E ancor meno serio ta è tutta per i leader della De che ' ci sembra il machiavello secondo fu. Loro davvero non sono cambia­ gesto - e i successivi, ripetuti richia­ Si ritrae anche , cui solo un leader di destra può ti. Schietto e severo nella cornice mi dal microfono - i rancori e i pre­ tra i migliori - a sentire De Mila - ben gestire un rapporto positivo ecumenica di padre della patria, il giudizi che negli ultimi tempi han­ della «squadra avellinese» a dispo­ • ROMA. «Non mi sono ancora per nostalgia, ma anche per felici­ meravigliarsi. Anzi, c'è da ralle­ con lo schieramento progressista: vecchio Amintore Fanfani. Secco no oscurato il loro sodalizio. Si fos­ sizione della Nazionale popolare. accompagnato al cimitero. Biso­ tà grarsi, se si va avanti. questo si è vecchiume da repub­ nelle sue analisi da grillo parlante, sero ritrovati un po' prima, proba­ «Migliore non sono, peggiore ri­ gnerebbe vedere dopo...». È irrive­ L'ha aiutata a superare lo scora­ Ha ricevuto apprezzamenti da blica doroteo-craxiana! No, l'uni­ l'avventuroso Guido Bodrato. Lo­ bilmente il nome del segretario il schio di diventarlo. De Mita ha ra­ rente persino con se stesso, il to- mento? De Mita e da tanti avversari di un co modo seno di affrontare il te­ gorroico e dispersivo nei suoi com­ congresso lo avrebbe avuto. Bo­ gione quando chiede una guida scanaccio Amintore Fanfani. A 86 Se avessi perso la fiducia non sa­ ma della leadership è quello indi­ tempo- cato da Bodrato, indirettamente plicati ragionamenti, il cocciuto Ci­ drato, però, non se ne fa un cruc­ per il partito in grado di allargare e anni suonati, eccolo 11. di nuovo in rei stato qua. Mi ha fatto piacere che finalmente pista. 1 cavalli di razza si riconosco­ ribadito da De Mita: darsi una po­ riaco De Mita. Si muovono dai loro cio: «È impossibile cambiare le te­ non restnngere il consenso. Ma Dove va II partito? anche loro hanno capito. Ma... posti emozionati, sembrano quasi ste: non a caso la nvoluzione fran­ proprio guardando questa platea, no sempre, non fosse che per le Dipende da cosa sceglierà questo litica chiara e una dirigenza che impuntature. E, lui, rifiuta con un Sente i richiami del presidente? la esprima coerentemente. La giustificarsi con la platea per esse­ cese le ghigliottinava. E siccome la io aggiungo che a rendere forte la congresso. Se riusciremo a supe­ Non mi faccia più parlare. Non proposta di un compromesso re ancora 11. E alla fine, sembrano ghigliottina, per fortuna, 6 finita in linea politica possiamo contribuire gesto di stizza il microfono che rare la confusione di linguaggi e di gli porge con n- vorrei che rimproverasse anche unitario può nobilitarsi solo se as­ per pnmi meravigliarsi di poter su­ qualche museo...». Avanti gli altri, i tutta ma per rappresentarla e ren­ propositi, gli errori, le distrazioni, sume questo criteno. spetto. A piccoli passi, sorvegliati le deviazioni, i personalismi, i ri­ me... ; scitare tante passioni. Contrastanti, nuovi, allora? «I delegati ci stanno a derla vincente all'esterno c'è biso­ con apprensione dal fedele Igna­ però. L'ovazione per Fanfani è un sentire, ci applaudono o ci critica­ gno di un'immagine nuova». tardi, per riscoprire il senso dei a p.c. zio Contu, se ne va alla tnbuna, ci doveri e dei valori, allora le inno­ moto di orgoglio, il ritrovarsi in una . no perchè ci conoscono per quello Arriva il disincanto, nel Partito si aggrappa, e si lancia nella requi- che siamo stati nella De. Non ne- vazioni corrisponderanno al ruolo stona che ora i numeri elettorali di­ popolare? L'immagine più tradi­ sitona. «Dopo un anno di presso­ che alla De spetta. sconoscono. L'applauso a Bodrato scono a riconoscersi in un nuovo zionale è quella di Emilio Colom­ ché ininterrotto silenzio...». Aveva Lei dice ancora De? richiama l'autocoscienza dall'im­ gruppo dirigente perchè deve an­ bo, il presidente del congresso, ma taciuto, spiega, per «non accresce­ INSIEME PER LA DEMOCRAZIA potenza dei nuovi numeri congres­ cora crescere nella mobilitazione Per abitudine. Ma già assieme a PER LA SOLIDARIETÀ da vecchio doroteo ha una spiega­ re scoraggiamenti e polemiche». Dossetti e ad altri, io fui per dare suali. Con De Mita... «Non credo politica, nella riorganizzazione del zione per tutto: «L'ovazione a Fan­ Ora sfoga la sua crescente «delu­ alla De di De Gasperi e di Sturzo PER IL LAVORO fossi morto», dice si sé l'ex di tutto. partito. Potrebbe essere utile uno fani? Guai a chi non rispetta i pro­ sione per le incomprensibili iner­ un nome nuovo. Il partito popola­ Ha voluto provarlo, forse a se stes­ della generazione di mezzo, quella pri padn, le propne radici. Le pro­ zie, i non apprezzati abbandoni, i re è nato in quell'ambiente. so prima che ai delegati. Un'ora e che ha gettato le fondamenta e ha teste verso De Mita? Ma lui non è rissosi contrasti che hanno conti­ DAI FORZA nuato a disorientare i nostri eletto­ Quale soluzione auspica per la mezza, divagazioni a tutto campo, chiaro il progetto di cosa occorre un padre, è un combattente...». . segreteria? AI TUOI DIRITTI citazioni e suggestioni, mettono la ncostruirc». Questo Buttiglione l'ha capito. E ri». Ma Io fa per richiamare il vec­ chio-nuovo partito a «non perdere Auspico, come sempre, che il par­ platea a dura prova. Ed esplodono Sergio Mattarella in qualche mo­ per farsi capire dichiara subito che tito sia guidato da uomini che si le proteste («Tempo») e le reazioni l'ultima occasione»; «Non c'è più do della generazione di mezzo è. è pronto a combattere (ino all'ulti­ tempo da perdere. Sarebbe un er­ rendono conto di come vanno le ISCRIVITI ALLA CGIL («Andatevene al bar»), nonostante Ma l'oscillazione dei delegati, tra la mo voto. Ma si dice pronto anche a rore sciagurato se le scelte di que­ cose, di quali sono i pericoli e la " CGIL non siano più schierate le truppe nostalgia e il parricidio, se la spie­ una riunione in extremis davanti al sto congresso deludessero le no­ cui sola ambizione sia quella di marchigiane o avellinesi • a suo ga più semplicemente con la «con­ caminetto. Vecchio o nuovo, stre speranze e le attese di tanti ita­ prestare il proprio contributo a ri­ tempo mobilitate per la bisogna. Si dizione umana»: «In fondo è quella quando si capirà? Ma il vecchio liani». solverli. oscilla, insomma, tra nostalgia e di aver voglia del ricordo e, insie­ saggio ricorda: «Il Se l'aspettava l'ovazione, tanto Ne ha vissuti tanti di congressi CGIL TESSERAMENTO 1994 voglia di parricidio? »- me, di avvenire». Ma per l'oggi, vecchio e il nuovo non si dividono entusiasmo? della De, come vede questo? «È che dobbiamo attraversare il cancella il proprio nome, fatto De mai con un taglio netto». Ha visto che ho pianto? Si piange Questo diverso lo è. Ma non c'è da