1940, Anno VI, Fascicolo Numero 5-6, Settembre-Dicembre
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NV MISMATICA E SCIENZE AF F I N I ANNO VI N. 5-6 SETTEM.BRE-DICEM.BRE 1940-XIX N u M I s M A T I c A E S c I E N· z E A F F I N I RIVISTA BIMESTRALE Italia e Colonie L.25 Prezzo dell' abbonamento annuo I E.tero » 30 Un numero .separato .. 5 id. arretrato » 8 (In aggiunta ai 8uJJetti prezzi è Jovuta la ta88a 8ull'entrata ~ %) DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE: p I A Z Z A D I S P A G N A, ,3 5 - R O M A T E L. 6 o - .( 1 6 SOMMARIO A. Patrignani - I quaranta anni di Regno di Vittorio Emanuele III pago 109 G. Calderara - Sulforigine. del tt Denarius " » 113 Conte Alessandro Magnaguti - Dallo Statel'e al Ducatone e vIceversa - Puntata VII Le nostre miniere (parte ,3&) :b 117 E. Vitale - Tipi monetali classici: la Il Cida mistica" :b 140 N. Borrelli - La moneta di Riccardo deltAquila Conte di Sma (1105-1111) » 143 G. Cerrato - Una breve SCONa nella numismatica Sabauda » 146 Bibliografia » 148 .Medaglistica » 158 Domande dei l~ttori )} 159 N oti.ie e commenti - Errata-corrige - Raffaele Orsini - In memoria del Seno Mazzoccolo - Nuove monete divisionali in Spaglla - Ancora a proposito del F ollaro di Manfredi di HoheMtaufen per la Il Romania" _ I commercianti di monete antiche alla XI giornata filatelica - Notizie commerciali - Cronaca: Europa (Italia, Danimarca, Francia, Germania, Lussemburgo, Romania, Slovacchia, Svizzera, Turchia, U.R.S.S.) - Amenca (Argentina, Costarica, Perù, Stati Uniti) . » 161 I QUARANTA ANNI DI REGNO DI VITTORIO EMANUELE III Gli storici eventi di questi giorni, che inevitahil una moneta commemorativa. Nel XXV anniversario del mente rivoluzioneranno la carta geografica del mondo, Regno questo compito venne aHidatoa'll'oro; ora, invece, non hanno permesso di dare il meritato risalto ad dato che per le inderogabiì'i esigenze dei tempi, si vanno un avvenimento atteso ed poco alla volta rarefacendo auspicato da tutti gli italia metalli d'uso comune ni: il felice compimento del della nostra monetazione, quarantesimo anno di re lo stesso onorifico compito gno della Maestà di Vittorio poteva affidarsi ad una le Emanuele III, Re d'Italia ga di metalli di guerra, c d'Albania ed Imperatore rientranti però nel quadro d ' Etiopia. Pur non essen de1l' autarchia nazionale. do mancate le manifesta Non si rich:edevano i num zioni di natura ufficiale, mi ferrei e nemmeno mo che di so:ito, anche in tem netae nigrae, ricordate ri pi difficili, accompagnano spettivamente da Plutarco sempre simili ncorrenze, e da Marziale, ma, per a non vi sono state invece deguar-.:i al'l'ora che attra qu::ne a carattere, diremo versiamo, a del.le vere ,e popolare, che dovevano a proprie monete di necesSi vere lo scopo di far parteci tà, che, come ha scritto i'l par~ la oramai grande mas Martinori, (La Moneta - sa dei sudditi al non comu pago 303) sono appunto ne evento, che ha allietato guelle « con:'ate durante il ad un tempo la gloriosa, corso di avvenimenti spe miLlenaria Dinastia ed il ciali, quando le monete or popolo italiano. dinarie fanno difetto». Il Sovrano, infatti, se La lega metallica, an guendo ie tradizioni della che se bassa, perché in re Sua Casa, era in quello lazione aUe attuali contin stesso giorno 29 de'i decorso genze, non avrebbe dimi mese di luglio fra i Suoi soldati, impegnati nel nuito il significato dell' ~nvocata coniazione, che do l'aspra lotta, la più grande che la nostra storia nazio veva restare nei tempi quel segno tangibile di ricordo, nale ricordi. ,riconoscenza ed ,affetto, che i sudditi uontemporanei Finite le manifestazioni ufficiali, che nella loro com sentono per iii Sovrano. che da quarant'anni li guida passata freddezza, propria di un rito, sono durate il so nelia luminosa ascesa della Patria. lito éspace d'un matin, è rimasto in molti, anche non Se a nulla di questo genere si è pensato o fatto, iniziati alle pacate gioie della numismatica, il desider:o c:à si deve, senza dubbio, alle esigenze del momento, che l'evento storico venisse ricordato, o meglio perpe che ha, fino alla vittoria conseguita un solo imperativo ca tuato nel metallo, mediante la coniazione, almeno, di tegorico : Vincere! Quindi mi/jora premunt! I IO * * * agli italiani attOnItI come un saggio ed energico Uomo Alla ce:ebrazione ufficiale ha fatto eco la stampa di Stato. Tali due e~ette qualità, armonicamente asso italiana ed internazionale, mettendo, ancora una volta, ciate, gli spianarono poi la via della potenza. Fatti, ora in grande ev:denza le note, preclari virtù che adornano mai antichi e recentissimi, confermano questa ascesa la vita esemplare di Re Vittorio Emanuele III. La mas ideale. Ascesa che portò l' Italia ad un nuovo insperato sima parte di quella italiana ha dato risalto, com'era lo splendore, col conseguente aumento della sua influenza gico nell'ora attuale, alle doti politiche del Sovrano j politica nel mondo e, quel che più conta, anche al rag quella estera, invece, assieme a queste, ha voluto ricor giungimento delle più grandi aspirazioni territoriali. dare gli em;nenti servigi da Lui resi alle discipline sto L'Impero d'Etiopia ed i,l Regno di Albania, nuo riche col fond.amentale studio sulla monetazione italia ve gemme solidamente incastonate al serto sabaudo dal na, che resterà nei tempi come un vero monumento di ia lungimirante saggezza del grande Nocchiero, che con sapienza e costanza, veramente regale: il CORPUS insonne, paziente tenacia, forgia da diciotto anni il de NUMMORUM ITALICORUM. stino della Patria, non costituiscono oramai che punti Il XLI anno di Regno, che si inizia sotto I SICurJ di passaggio verso le più alte mete imperiali. Il vatici auspici di un radioso avvenire per la Dinastia e per l' Ita nio, i,l presagio fatto quarantanni fa da Mammath Bha lia, mi adduce alla mente la profezia del bramino Mam tahacarij, più per antivedere della mente, che per le il math Bhatahacarij, pubblicata nel 1900 sul giornale in logiche illazioni deli 'astrologia, sta per avverarsi nelL. diano Mirros di Calcutta j profezia che ebbi già occa forma più grandiosa, che probabilI1!ente lo stesso bra· sione di ricordare nel 1931, quando d'accordo col com mino indiano era ben lungi dal prevedere. E' di questi pianto Amico Furio Lenzi, presi l'iniziativa di celebra giorni, infatti, il voto espresso da due alti Prelati ita re il cinquantesimo anniversario della Raccolta Reale. ìiani, perché nel futuro assetto europeo, venga ridato (Cfr. Ra"segna Numzìsmatica N. 6-7 j pago 224). alla Casa di Savo'a e quindi all' lta1lia, l'effettivo pos La profezia diceva testualmente: « Il Re d'Italia sesso dei Luoghi Santi: Ho detto ridato a ragion vedut~l, è nato sotto i migliori auspici; alla sua nascita, come perché è noto che i Principi sahatidi associarono ai loro già ti quella di suo padre Umberto, i pianeti si trOll.a t:toli effettivi, anche quelli onorifici di Cipro e Geru vano tutti nella stessa porzione del cl;elo. Questa favo salemme. Fu solamente sotto Vittorio Emanuele II (1861), revole disposizione degli astri, designa Vittorio Emanue che raggiunta o quasi l'unità della Patria, vennero sop le come un vero Uomo di Stato, saggio energico e po pressi. Però non qimenticati, perché nello stemma di tente. Sotto il suo Regno l'Italia acquisterà un nuovo Casa Savoia i regni di Cipro e Gerusalemme figurano splendore e· vedrà ingrandire la sua influenza politicll ancora nel primo quarto, ch: è di pretenzione, ass.ieme ed aumentare il territorio. Il Re vivrà ottantatré ,mni e a quelli di Armenia, Lussemburgo etc. etc. festeggerà il suo giubileo nel /950 ". Inutile dire che il votri dei due Prelati interpreta A parte il ricorso all'astrologia, falsa scienza che in pieno quello di tutti gli italiani. ha fatto oramai il suo tempo, non v'é chi non ved.a nelle parole del bramino indiano una vera e propria profezia, * * anche s': fatta a caso o per congettur,a. * Vittor:o Emanuele III, ccl sua fare riflessivo e I numeros; biografi di Vittorio Emanuele III hanno grave, che cosùuì fino da giovane il fondo del Suo ca .. parlato del Suo speciale temp~ramento, più prodive, per rattere, e col coraggio tranquillo, diventato natura, pro intuito, aìla taciturna e fattiva rif,lessione, che alle ver prio della Sua Casa, pervenne al Trono perfettamente bose esibizioni di Se stesso. E' vero! Una prova lumi maturo per il grave compito che lo attendeva. L'Acca nosa l'abbiamo avuta proprio nel Corpus, dove il So demico Volpe ha scritto recentemente (Vittorio Ema vrano, con estrema e rarissima modestia, non si è vo nuele III, pago 47) che « nel /900 il giovane Re aveva luto nemmeno indicare come Autore. E sì che quando già sue idee e convinzioni capaci di mutarsi in propositi adottò questa determinazione, sempre scrupolosamente ein direttÌJ,ve di azione ". Ciò era dovuto all' influsso del osservata nonostante le devote esortazioni, era nel fiore l'devata educazione ricevuta, che non tardò a rivelarlo degli anni j in quell'età cioè nella quale l'uomo ha la I I I pIena COSCIenza di sé stesso, ben distinta dagli agenti il generale Osio, che, come ha scritto i,1 Volpe (op. cil. esteriori. pago 33), « ne aveva diretto gli studi forse con qual Un altro lato della complessa personalità del no che pedanteria e angustia, ma rigidamente e metodi stro Sovrano è la (, simpatica semplicità del Suo carat canltnte l). tere», che viene apprezzata da quanti Lo avvicinano. Que Non bisogna dimenticare infatti, che il generale sta frase, che ho vista recentemente riprodotta a spro Egidio Osio, governatore dell'A.