Le Pergamene Dell'archivio Di Stato Di Taranto

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Le Pergamene Dell'archivio Di Stato Di Taranto Bihiioteca della Provìiieia di Taranto Assessorato ai Beni (Uilturalì Colli,m, I BALASCI / 12 1 Le Pergamene dell'Archivio di Stato di Taranto PROVINCIA DI TARANTO MINISTERO PER I BENI Assessorato alla Cultura E LE ATTIVITÀ CULTURALI Archivio di Stato di Taranto LE PERGAMENE DELL'ARCHIVIO DI STATO DI TARANTO Mostra Documentaria allestita in occasione del cinquantenario dell'istituzione dell'Archivio di Stato CATALOGO Taranto, 12 giugno - 31 ottobre 1997 PROVINCIA DI TARANTO MINISTERO PER I BENI Assessorato alla Cultura E LE ATTIVITÀ CULTURALI Archivio di Stato di Taranto LE PERGAMENE DELL'ARCHIVIO DI STATO DI TARANTO Mostra Documentaria allestita in occasione del cinquantenario dell'istituzione dell'Archivio di Stato CATALOGO Taranto, 12 giugno - 31 ottobre 1997 Biblioteca della Provincia di Taranto Assessorato ai Beni Culturali Collana -1 Balasci/12 Coordinamento Editoriale: Piero Capuzzimati Progetto Grafico Copertina: I Grafici Associati - Martina Franca (TA) Stampa: Stampasud - Mottola (TA) E' vietata la riproduzione delle immagini dei documenti contenuti nel presente catalogo. La riproduzione totale o parziale dei testi è subordinata della citazione della fonte. Coordinamento scientifico: Ottavio Guida Cura del Catalogo: Ornella Sapio Autori dei testi: Maria Alfonsetti, Cosma Chirico, Ornella Sapio, Silvana Tarantin Collaborazione per la II parte del Catalogo: Maria Teresa Andriani, Loredana Como, Antonio Giovinazzi Videoscrittura: Gabriella Latronico, Comasia Ricci, Anna Rochira. Fotografia: Federico Spadone. Squadra tecnica: A. Amoroso, C. Antonante, R. Cirigliano, L. De Gennaro, V. De Palmis, S. Disanto, A. Giacobelli, P. Petrelli, G. Quaranta, F. Rocca, D. Tamborrino, M. Turco, A. Tuzzi. Si ringrazia Roberto Cofano per la collaborazione offerte nell'impaginazione del Catalogo 3 Presentazione Le pergamene dell'Archivio di Stato di Taranto. Una mostra di qualche anno fa raccolta in un volume come atto di testimonianza di una ricerca che ha un duplice senso. Uno storico. L'altro didattico. Mi sembra un fatto importante coniugare e "saper" coniugare questi due aspetti che hanno ima profonda valenza culturale in un territorio che ha costantemente bisogno di conoscere e valorizzare identità, che ha costante- mente bisogno di dare "vetrina" a tutte quelle offerte che provengono dagli Istituti di ricerca. Ebbene il rapporto tra la Provincia e l'Archivio di Stato è stato un rapporto dinamico, importante, significativo sia sul piano dei lega- mi sia su quello prettamente delle collaborazioni su questioni che hanno una valenza fortemente scientifica. Mi auguro che possano essere sempre più incentivati questi legami tra le Istituzioni e soprattutto tra strutture che programmano e valorizzano eventi di cultura. In realtà eventi del genere hanno sempre una motivazione di na- tura pedagogica e quindi come tale rientrano in quei contesti che sono for- mativi. Taranto ha certamente bisogno di dare forza ad operazioni di questo tipo perché il Progetto cultura che è partito dalla Provincia di Taranto ha sollevato un serio dibattito in tutto il territorio meridionale e, in modo parti- colare, in quello pugliese. Si dovrà continuare su questa strada perché la riscoperta della storia attraverso i documenti non ci porta soltanto una con- sapevolezza ma ci offre modelli di identità. Come Provincia, nel corso di questi anni, si è percorso questo itinerario. Un itinerario che ha posto al centro la cultura come produzione di idee, come elaborazione progettuale o come elemento di sana discussione in una città in cui tutto sembra assopito. Sono convinto che se si riuscirà ad incidere sul piano dell'offerta culturale cambierà anche la qualità della vita della stessa città. Non si può non ringraziare l'Archivio di Stato per la proposta e per la elaborazione del materiale nonché per la intelligente presenza che è segno, oltre tutto, di grande capacità aggregante. Un ringraziamento particolare alla neo direttrice Dr.ssa Ornella Sapio che sta portando avanti, con pazien- za e coraggio, un'operazione di ricerca che porrà l'Istituto come riferimento di testimonianze che vanno salvaguardate ma anche fruite. Sono convinto che il futuro di un territorio si mette in gioco, in una società come la nostra, soltanto se si riesce a creare quella mobilitazione delle intel- ligenze che apre prospettive verso un nuovo mondo che è già davanti a noi. Pìerfranco Bruni Vice Presidente - Assessore P.I. Presentazione Si era nell'anno 1946 e Taranto, quale Capoluogo di provincia, pur avendo, ai sensi della legge del 1939 sugli Archivi di Stato, diritto ad una Sezione in cui conservare i propri archivi di storia locale, ne era priva. L'incuria di quanti si erano alternati al governo della Città, incuria che aveva anche portato alla perdita e distruzione di moltissimi documenti di grande importanza per la storia della Città (ricordiamo l'incendio di parte dell'Archivio della Corte d'Assise del tribunale, la perdita dei Privilegi dei Principi di Taranto, conser- vati nella Biblioteca del Liceo Ginnasio "Archita", i molti documenti di ar- chivio dati alla Croce Rossa quale carta da macero, senza nessuna selezio- ne), la difficoltà a reperire risorse finanziarie necessarie e idonei locali, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, non aveva portato alla sua realiz- zazione. Non si poteva consentire che il cospicuo materiale cartaceo, che si era riusciti a salvare e conservare, andasse disperso e irrimediabilmente perdu- to. E la Sezione Tarantina della Società di Storia Patria per la Puglia (al tem- po Deputazione di Storia Patria), presieduta dall'avv. Pasquale Imperatrice, con il quale collaboravano molti eminenti studiosi, da Egidio Baffi a Cosimo Acquaviva, da Giuseppe Blandamura a Ciro Drago, a Ignazio Lo Verde, a Vito Forleo, sollecitò allora l'interessamento della Soprintendenza Archivistica di Napoli; ottenne dall'Amministrazione Provinciale la dispo- nibilità di alcuni locali, situati negli Uffici della stessa Amministrazione e dal Comune la fornitura di parte dell'arredamento. Della direzione della nascente Sezione fu dato incarico a un tarantino "verace", appassionato ed apprezzato studioso di archivi, già Capo ufficio della Sezione dell'Archivio di Stato di Foggia, il cav. Giuseppe Vozza, Peppino per gli amici. Ricordo la sua gioia nel catalogare quei documenti di archivio, che parlavano della storia della sua Città, della nostra Città. Instancabile nel curare il versamento degli atti, dava l'impressione di voler bruciare le tappe. «Io sono, diceva, il giorno che passa. Qui c'è la storia che cambia. Io sono l'amore che deve registrarla per ricordarla a coloro che verranno dopo di noi». Per la verità, non lo fermarono le mille difficoltà che si trovò ad affron- tare. Lo stesso Ministero dell'Interno, a seguito delle insistenti richieste del direttore Vozza, il quale ne rivendicava l'appartenenza e la conservazione, e grazie anche alle più insistenti sollecitazioni da parte della detta Sezione tarantina di Storia Patria, disponeva che il Fondo delle pergamene tarantine, acquistate dall'antiquario Gaspare Casella di Napoli e dall'ing. De Gemmis 6 di Bari, si conservasse a Taranto, cosa che consentiva la costituzione della «Sezione diplomatica», con la conseguente valorizzazione della nascente Se- zione. Oggi, a distanza di cinquant'anni, consuetudini, privilegi e prerogati- ve speciali sono ricordati non solo negU strumenti ma anche nei documenti pubblici e sono una buona fonte per la ricostruzione del diritto consuetudi- nario della Città. Inoltre, la ricchezza delle preziose fonti documentarie ac- quisite e conservate, il cospicuo materiale archivistico (ben 32.176 pezzi), l'attrezzata biblioteca in cui si conservano lavori a stampa riflettenti la storia civile, politica, amministrativa, militare, religiosa, sono testimonianza di un'attenta continua ricerca, da parte di tutto il personale dell'Archivio, che ha ricostruito tassello su tassello, aspetti, vicende e quant'altro, vissuti da ima città come Taranto nel corso dei secoli. L'Archivio di Stato, direttore Ottavio Guida, ha voluto ricordare ì 50 anni di attività e di impegno con l'allestimento di una interessantissima mostra, ottimamente curata dalla dr. Ornella Sapio, nella quale sono stati esposti alcuni tra i piìi importanti pezzi pergamenacei dei quali sono stati soprattutto evidenziati i caratteri estrinseci o formali. Oggi, direttore dell'Archivio la dr. Ornella Sapio, è dato alla stampa, per la sua pubblicazione, il catalogo della citata mostra, nell'intento di con- solidare nella nostra memoria le fasi di costruzione di quello che può essere un «bene culturale», a volte dimenticato, e infondere nelle giovani genera- zioni l'amore per la ricerca storica e far loro capire l'importanza delle fonti per la ricerca stessa. Nicola Gigante Presidente della Sezione tarantina della Società di Storia Patria per la Puglia Introduzione L'ARCHIVIO DI STATO DI TARANTO NEI SUOI PRIMI 50 ANNI Neil 'armo 1972, in un precedente mio lavoro sulla rivista "Cenacolo", ebbi occasione di lumeggiare i primi 25 anni di attività scientifica e culturale del- l'Archivio di Stato di Taranto fondato nell'anno 1946 ed il cui pratico funzio- namento avvenne il 1° marzo del successivo anno 1947. In tale anno 1972, tale ricorrenza si legava anche ad altro avvenimento che suonava di auspi- cio ed augurio per la città di Taranto e cioè la ricostituzione, in Taranto, della "sezione" della Società di Storia Patria per la Puglia. Oggi, a distanza di altri 25 anni, è ancora motivo di compiacimento poter festeggiare i primi 50 anni dell'Archivio
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