Powered by TCPDF ( L’Alba Della Piana
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) L’Alba della Piana GLI EBREI NELLA PIANA DI TERRANOVA Rocco Liberti onosciamo tutti più o meno le vicis- La storia fa presente in Europa in nu- naggio nel ruolo del mercante di Vene- Csitudini degli Ebrei negli ultimi mero massiccio gli Ebrei intorno zia di Shakespeare! Ai nostri giorni in tempi, in particolare per gli orrori verifi- all’VIII e IX secolo. In un primo mo- Calabria si può osservare una giudecca catisi durante la seconda mondiale, ma mento essi sono stati bastantemente fa- alquanto caratteristica, quella di Nico- una tale etnia, in verità, non ha avuto mai voriti nelle loro attività, tanto che in tera, che in larghi tratti si offre in di- pace nei due millenni che ci stanno die- breve sono riusciti in molte parti ad screto stato di conservazione. tro. Tralasciando il periodo della cosid- avere addirittura il monopolio del de- Trascorrendo il tempo, però, la pro- detta cattività babilonese e dell’occupa- naro. Gli istituti bancari erano allora di tezione accordata da sovrani e principi è zione romana con l’ultima distruzione là da venire. Purtroppo, non sono stati venuta meno per i motivi più vari e gli del Tempio di Gerusalemme da Ebrei, che abitavano volontaria- parte dell’imperatore Tito, ad essa mente in un proprio ambito, vi si è fatto sempre carico della sono stati ristretti con molte limi- morte di Cristo, mentre la parte di tazioni di entrata e uscita e con Giuda è stata affibbiata a un Cala- l’obbligo di portare addosso addi- brese di Scalea, giocando sulla rittura dei segnali di riconosci- voce scaliota, cioè abitante di Sca- mento. Così la giudecca si è tra- lea, con Scariota, Iscariota. N’è sformata in ghetto, ch’è divenuto sempre conseguito, comunque, sinonimo di luogo d’isolamento. ch’è sia stata considerata come Anche il termine ghetto è veneto. gente da tenere a bada e in disparte Gheto era la fonderia e col tempo e, se veduta in giro, da ingiuriare e il quartiere delle fonderie, nel angariare. quale cotali sono venuti ad abitare, Essendo un popolo fiero e non è stato indicato similmente. A vo- riuscendo a stare sotto il tallone di lere un tale stato di cose è stato il occupanti stranieri di qualsivoglia IV Concilio Lateranense che si è genere, a un bel momento gli celebrato nel 1215. Ma il colpo di Ebrei hanno principiato a espan- grazia venivano a darlo i famosi dersi per il mondo e, in particolare cosiddetti re cattolici Ferdinando e nelle terre in cui Roma dominava, Isabella, che ormai dominavano dove peraltro si offriva la possibi- su buona parte del mondo, con un lità di condurre un’esistenza al- decreto emanato nel 1492 che cac- quanto normale. Ecco perciò dato ciava dalle loro terre tutte le co- il via alla cosiddetta diaspora, un munità ebraiche. L’azione pare sia termine che equivale a esilio, di- stata però sollecitata dai Genovesi spersione. Questo movimento di che si erano inseriti nelle terre del espatrio volontario ha avuto inizio sud per sostituirli nelle funzioni di sicuramente al tempo del regno di Rione Giudecca a Nicotera (VV) tipo creditizio. È stato un mo- Babilonia e quindi dell’Impero ro- mento non solo doloroso per tanta mano. Dapprima, è naturale, ha in- attenti ad amalgamarsi con i popoli, cui gente pacifica, ma in realtà esso ha teressato i territori vicini. Mutando radi- entravano in contatto. Preferivano essi rappresentato un colpo mortale per le at- calmente la situazione con la sempre più riunire la loro comunità in un settore ben tività commerciali, ch’erano in buona crescente autorità della Chiesa, l’allon- distinto del paese o città in cui abita- parte nelle mani degli Ebrei sia come fi- tanamento degli Ebrei dalla loro terra e vano, ch’è stata chiamata col nome di nanziatori che come operatori nel l’avvicinamento all’Occidente è andato judeca, giudecca, che significa quartiere campo. Una qualche protezione in loro progressivamente aumentando. N’era si- dei Giudei, dall’aggettivo latino corri- favore si affaccerà timidamente soltanto curamente motivo l’esodo dalle città e il spondente iudaicus e che spesso aveva alla fine del Settecento e appena in qual- collocamento degli abitanti nelle campa- forma di anfiteatro. Così ben presto in che Stato, come l’Austria. gne verificatosi a partire dalle prime in- ogni località se n’è formata una. In Italia A parte il recente rinvenimento di vasioni barbariche. Vi contribuiva anche se ne trovano in molti centri abitati. una sinagoga in territorio di Bova, che l’avvicendarsi di signori titolari di feudi Valga per tutte quella notissima Giu- gli studiosi fanno rimontare addirittura sempre più estesi, che avevano di mira il decca di Venezia, dove i nuovi arrivati al IV secolo, nei documenti la presenza rinvigorimento e miglioramento dei loro per la loro abilità in vari campi hanno di ebrei in Calabria si avverte timida- possessi. I nuovi arrivati, d’altro canto avuto sempre gran gioco. Come a propo- mente per l’ultimo periodo bizantino e mostravano una capacità che in loco, se sito non ricordare Shilock, il noto perso- in prosieguo per quello normanno. Sicu- non era assente, ci mancava poco. Settembre 2017 Pagina24 L’Alba della Piana ramente, quel popolo nordico, che ve- una sinagoga. La presenza in tal luogo di passato, ma anche tuttora lo judeo op- diamo proteggere anche l’elemento un manufatto del genere offre in verità pure passo del giudeo, mentre in Tresi- arabo appena conquistato, era di più lar- lo spunto a pensare che nuclei di Ebrei lico altra era detta la judeca. A parte ghe vedute rispetto ai predecessori e possano essere arrivati in zona in un quanto ci forniscono questi toponimi, aveva tutto l’interesse a far prosperare tempo ancora più lontano, addirittura nel sappiamo per certo che a Oppido in un regno di nuova formazione. Nel 1073 periodo bizantino-normanno e, quindi, epoca aragonese c’era un ebreo, che gli ebrei infatti sono accorsi a Catanzaro ai primordi dell’esistenza della città, svolgeva l’attività di dottore fisico, richiamati da un editto favorevole. Co- quando questa necessariamente per av- come all’epoca e come per molto tempo munque sia, è nel XV secolo che se ne viarsi aveva bisogno dell’apporto di ancora saranno chiamati i medici. Si rileva una presenza massiccia. Nel 1435 maestranze e mercanti di ogni tipo. trattava espressamente di Leone di Op- il feudatario di Sinopoli ha chiesto al re È tutta da scartare l’ipotesi fatta da pido, che per la sua professione era tas- la conservazione delle immunità fiscali qualcuno pochi anni addietro in una con- sato un’oncia1. Negli antichi tempi, per gli ebrei ivi presenti e lo stesso re ferenza che gli ebrei allontanatisi da com’è noto, gli appartenenti a una tale Ferrante I li assoggettava ai pagamenti Tauriana abbiano trovato rifugio a Semi- popolazione, oltre a occuparsi del pre- fiscali parificandoli agli altri cittadini in nara e Oppido. Passi per Seminara, ma stito del denaro, perseguivano in parec- quanto a diritti e doveri. Erano comun- per Oppido proprio la questione non si chi l’arte medica. Sappiamo inoltre che que tenuti a una particolare tassazione pone. Essendosi verificata la ricostru- nel 1484 una donna ebrea di Seminara nota come mortafa, un particolare tri- zione di Oppido soltanto nella prima denominata Donna Perna si era trasferita buto che permetteva loro di esercitare il metà del sec. XI, è ovvio supporre che a a Castellace, che allora era un casale di proprio culto. Nel 1493 l’università di quell’epoca o un vecchio centro dallo Reggio2. Tropea affermava ch’erano arrivate in stesso nome non esistesse oppure che at- Che in Oppido fosse allocata una paese delle “casate de iudei, quali habi- torno ai resti di quella ch’era stata l’an- giudecca non ci sono dubbi. Sappiamo tano in quella, non senza evi- infatti per certo che nel periodo dente utilità, comodo et benefi- 1502-1503 la sua esistenza era tio de dicta università”. In- annotata nel registro del teso- torno allo stesso periodo la loro riere provinciale Tommaso presenza è acclarata comunque Spinelli. Contava ben 12 nuclei per vari altri centri come Bel- e risultava terza dopo quelle di castro, Taverna, Simeri, Cro- Terranova e Gerace e avanti a tone e Reggio, in alcuni dei grosse realtà quali Sant’Agata, quali si nota l’esistenza di sina- Bovalino, Stilo e Nicastro3. Da goghe e giudecche. A Reggio un atto del 1508 veniamo però c’era proprio una porta della ad apprendere che tali nuclei si città che si chiamava Porta erano a quel tempo ormai ri- della Judeca, sicuramente per dotti a 3, in quanto il resto era gli ebrei che vi abitavano in- emigrato altrove. Si trattava di torno. Testimonianza piena è David Daencolo e Nisi Listar, data dal “Commentario al Pen- che se n’erano andati a Tropea; tateutico di Rabbi Salomone mastro Manoele, che si era por- Jarco” opera in lingua ebraica, tato a Melito; Salamo Tingituri ch’è stata stampata proprio ch’ era partito per Calimera; nella giudecca reggina nel Rabi Moxe Cassan e l’erede di 1475 da Abramo Garton figlio mastro Iosep, che avevano pre- di Isacco. Il singolare manufatto nel Iscrizione rinvenuta ferito Terranova; Aroni de Mineo, che 1816 è stato acquistato da Maria Luigia ad Oppido vecchio aveva abbracciato la fede cristiana e d’Austria e donato alla Biblioteca Pala- tica Mamerto, si ritrovasse solo qualche Moxe Rexit, che si erano rifugiati in Si- tina di Parma, dove tuttora si trova. sparuto nucleo di persone, che poi, con cilia.