Messina Judaica Ebrei, Neofiti E Criptogiudei (Secc
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA DIPARTIMENTO DI CIVILTÀ ANTICHE E MODERNE DOTTORATO IN SCIENZE STORICHE, ARCHEOLOGICHE E FILOLOGICHE MESSINA JUDAICA EBREI, NEOFITI E CRIPTOGIUDEI (SECC. XV-XVI) Tesi di Dottorato di Giuseppe Gabriele Campagna Coordinatore: chiarissimo prof. Vincenzo Fera Tutor: chiarissimo prof. Salvatore Bottari MESSINA JUDAICA EBREI, NEOFITI E CRIPTOGIUDEI (SECC. XV-XVI) 4 Introduzione 9 I. La comunità ebraica messinese 1.1. Gli ebrei nel tessuto urbano messinese, 9; 1.2. Governo della comunità, 16; 1.3. Il dienchelele. Giudice universale degli ebrei di Sicilia, 19; 1.4. Gli ebrei nei privilegi e capitoli cittadini, 20; 1.5. La cultura ebraica, 22; 1.6. Il matrimonio, il divorzio, l’adulterio, 27; 1.7. La donna ebrea, 31; 1.8. “Contra Judeos”. Violenze antiebraiche nella città dello Stretto, 34. 39 II. professioni, attività produttive e commerciali 2.1. I medici, 39; 2.2. Seta, panni e capi d’abbigliamento, 41; 2.3. Produzione e commercio di prodotti della conceria, 46; 2.4. Fabbri, orefici, prospezione mineraria e commercio dei metalli, 48; 2.5. Prodotti esotici: spezie, indaco e schiavi, 51; 2.6. I prodotti Kashér: la carne, il vino e il formaggio, 54; 2.7. Produzione e commercio dello zucchero, 59; 2.8. Le società commerciali, 60; 2.9 Prestiti e attività feneratizia, 63; 2.10. Altri interessi e attività, 66. 67 III. Clan familiari e conflitti sociali 3.1. Oligarchie ebraiche: i segni esteriori, 67; 3.2. Legami parentali, 71; 33.3. Le grandi dinastie: Faccas e Bonavoglia, 72; 3.4. I Maschazen mercanti-prestatori, 75; 3.5. Altre famiglie, 76; 3.6. Lotte familiari, 81; 3.7. Rapporti degli ebrei col patriziato urbano, 82; 3.8. Un esempio della compenetrazione tra ebrei e cristiani: conflitti tra ceti, 87. 90 IV. Migrazioni e mobilità commerciale 4.1. Interscambi mediterranei, 92; 4.2. Migrazioni e commerci tra Sicilia e Calabria, 94; 4.3. Mobilità siciliana, 97. 106 V. 1492. La cacciata degli ebrei 5.1. L’editto di Granada e la sua attuazione in Sicilia, 106; 5.2. Messina e l’espulsione, 109; 5.3. La “diaspora”, 112; 5.3.a. L’Italia Meridionale, 113; 5.3.b. Roma e i territori pontifici, 115; 5.3.c. Il Levante e l’impero della “Sublime Porta”, 117; 5.3.d. I territori maghrebini, 119. 121 VI. Neofiti e criptogiudei 6.1. Conversioni e convertiti: marrani, nuovi cristiani e neofiti, 121; 6.2. I neofiti nel tessuto urbano, 125; 6.3. Attività commerciali e produttive, 126; 6.4. Clan familiari, 129; 6.5. Aspetti di vita quotidiana, 134; 6.6. «redeuntes ad ritum judaeorum». Il Criptogiudaismo, 135; 6.7. Nel mirino del Santo Officio, 137. 140 Conclusioni 142 Immagini 144 Tabelle 154 Bibliografia 1 Abbreviazioni, monete e misure Abbreviazioni: Archivi: ACCM: Archivio Capitolare della Cattedrale di Messina ADM: Archivo Ducal Medinaceli di Toledo ASA = Archivio di Stato di Agrigento ASA.Sc = Archivio di Stato di Agrigento – sez. Sciacca. ASC = Archivio di Stato di Catania ASM= Archivio di Stato di Messina ASP = Archivio di Stato di Palermo ASP.Tr = Archivio di Stato di Palermo – sez. Termini Imerese ASS.Nt = Archivio di Stato di Siracusa - sez. Noto AST = Archivio di Stato di Trapani ASUC = Archivio Storico dell’Università di Catania BRUM = Biblioteca Regionale Universitaria di Messina Collezioni documentarie: ASJ = S. SIMONSOHN, The Apostolic See and the Jews, 7 voll., Pontifical Institute of Medieval Studies, Toronto 1988-1991. CDGS = B. e G. LAGUMINA, Codice diplomatico dei Giudei di Sicilia, 3 voll., Tip. Amenta, Palermo 1884-95, rist. anastatica, Palermo 1990. CPM = C. GIARDINA, Capitoli e Privilegi di Messina, Società siciliana per la Storia Patria, Palermo 1937, CSMM.1 = H. PENET, Le Chartrier de S. Maria di Messina. Il tabulario di S. Maria di Messina (1250-1429), Società Messinese di Storia Patria, Messina 1998. CSMM.2 = H. PENET, Le Chartrier de S. Maria di Messina. Il tabulario di S. Maria di Messina (1250-1429), Società Messinese di Storia Patria, Messina 2005. FSCMM: A. SPARTI (a cura di), Fonti per la storia del corallo nel Medioevo mediterraneo, Publisicula, Palermo 1986. MCBE: Messanensis canonizationis Beatae Eustochiae Calafato virginis clarissae fundatricis monasterii Montis Virginis messanensi. Positio super virtutibus ex officio concinnata, Tipografia Guerra & Belli, Roma 1976. JC = C. COLAFEMMINA, The Jews in Calabria, Brill, Leiden-Boston 2012. JG = R. URBANI, G. N. ZAZZU, The Jews in Genoa, vol. 1, Brill, Leiden-Boston- Köln 1999. 2 JS = S. SIMONSOHN, The Jews in Sicily, 18 voll., Brill, Leiden-New York- Boston- Köln, 1997-2010. TSMM: D. CICCARELLI, Il Tabulario di S. Maria di Malfinò, 3 voll., Società Messinese di Storia Patria, Messina 1986-2005. Monete: Onza ponderis generalis (moneta di conto) = 30 tarì 1 tarì = 20 grani 1 grano = 6 piccoli o denari 1 onza = 2,5 scudi Misure di capacità: Aridi: salma ( l. 275,0888) = 16 tumoli ( l. 17,193) = 1 mondelli Liquidi: botte ( l. 412,633) = 12 barili = 40 quartucci (1 quartuccio = l. 0,89) Esisteva anche la quartara = 16 quartucci; 2,5 quartare = 1 barile Per l’olio si usava il cafiso = l. 17,1931 Misure di peso: Cantaro ( kg. 79,342) = 100 rotoli (1 rotolo = 30 onze) 3 Introduzione Riconoscevano gli Ebrei la Sicilia come un luogo ove meno stavano esposti alle ingiurie, ed erano più alla portata d’incontrare buona ventura. La clemenza de’ sovrani, la situazione dell’isola, la fertilità del paese, la libertà d’abitare fuori del ghetto, la facoltà di possedere stabili, li rendevano così contenti che nulla più, e nulla meglio in qualunque altro paese del mondo. E qui fu che concorrevano d’ogni banda a stabilirvi il loro domicilio1. Così si esprime Giovanni di Giovanni ne L’Ebraismo della Sicilia ricercato ed esposto, opera, che vede la luce a Palermo nel 1748, e che ha il merito di essere la prima trattazione storiografica sugli ebrei di Sicilia. L’opera è infarcita da una buona dose di antigiudaismo, rinvigorito dall’ampia disputa che in quel periodo vedeva confrontarsi uno schieramento favorevole ad attirare gli ebrei nelle città del Regno borbonico, guidato da Joseph Joaquin de Montealegre, e l’altra, poi vincente, che vi si oppone fermamente e trova in Tanucci e Corsini i suoi maggiori esponenti2. Dopo l’opera del canonico taorminese gli studi sugli ebrei siciliani cadono nel più totale oblio per circa un secolo, quando nel 1845 in Germania Leopold Zunz scrive la sua Geschichte der Juden in Sicilien3. È l’avvio di una serie di studi elaborati nell’Europa centrale incentrati su alcuni aspetti del giudaismo isolano4 seguiti ben presto dai contributi dei siciliani Raffaele Starrabba, Ferdinando Lionti, Isidoro Carini e Bartolomeo e Giuseppe Lagumina. Carini pubblica nel 1870 Gli ebrei siciliani5, nel quale la visione antigiudaica del Di Giovanni è soppiantata da sentimenti di tolleranza, legati a necessità di natura politica seguiti all’annessione dell’isola al nuovo Regno d’Italia6. Ma sono i fratelli Lagumina, tra il 1884 e il 1895, a produrre i tre volumi del Codice diplomatico dei Giudei di 1 G. DI GIOVANNI, L’Ebraismo della Sicilia ricercato ed esposto, Stamperia G. Gramignani, Palermo 1758, pp. 95-96. 2 Cfr. G. GIARRIZZO, Giovanni di Giovanni il primo storico dell’Ebraismo siciliano, in «Archivio Storico per la Sicilia Orientale», 1 (2001), pp. 97-111. 3 L’opera sarà tradotta 35 anni dopo in Italiano. Cfr. L. ZUNZ, Storia degli Ebrei in Sicilia, in «Archivio Storico Siciliano», 4 (1879), pp. 69-113. 4 Cfr. N. BUCARIA, Benedetto Rocco e gli Studi giudaici in Sicilia, in ID. (a cura di), Gli Ebrei in Sicilia dal Tardoantico al Medioevo. Studi in onore di mons. Benedetto Rocco, Flaccovio, Palermo 1998, pp. 21- 31. 5 I. LA LUMIA, Gli Ebrei siciliani, in ID., Studi di storia siciliana, Tip. F. Lao, Palermo, 1870,vol. 2, pp. 1- 55. 6 A. COCO, Le minoranze ebraiche in Sicilia, in M. FORMICA, A. POSTIGLIOLA (a cura di), Diversità e minoranze nel Settecento, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 2006, pp. 147-154. 4 Sicilia7, risultato di una ricerca condotta presso l’Archivio di Stato di Palermo sui volumi della Cancelleria, del Protonotaro del Regno, della Conservatoria del Registro, della Camera Reginale e della Secrezia. I due fratelli selezionano ben 1077 documenti riguardanti l’ebraismo siciliano, la maggior parte dei quali relativi agli ultimi due secoli di permanenza degli ebrei in Sicilia. Ordinati cronologicamente, questi documenti, costituiscono una raccolta di fonti che, anche se incompleta, in quanto gli autori ne avevano previsto una seconda parte, rappresenta un importante contributo alla storia del giudaismo siciliano8. Le ricerche proseguono in modo sporadico e frammentario fino agli anni ‘50 del secolo scorso, per riprendere nuovo vigore, e divenire più sistematiche nell’ultimo ventennio del Novecento, grazie alla ristampa del Codice dei Lagumina, che risveglia l’interesse degli studiosi verso le specificità dell’ebraismo siciliano, di cui i lavori di Carmelo Trasselli sono i primi frutti. Benedetto Rocco si dedica allo studio dei documenti e delle epigrafi in giudeo-arabo rinvenuti sull’isola. Importanti contributi ci vengono offerti dagli studi di Shlomo Dov Goitein, Eliyhau Ashtor, David Abulafia, che vengono a collocare gli ebrei dell’isola nel quadro più vasto dello scenario mediterraneo, mentre Antonino Giuffrida, Nicolò Bucaria, Francesco Renda, Angela Scandaliato Viviana Mulè, Shlomo Simonsohn e Henri Bresc9 si focalizzano sul loro interagire con la comunità cristiana. È quest’ultimo che nel 2001 produce anche la prima vera opera monografica sugli ebrei siciliani. Il suo Arabi per lingua Ebrei per religione10 è deliberatamente situata dal suo autore fuori dall’ambito degli studi giudaici in senso stretto, infatti, non si serve di una documentazione propriamente ebraica – come Responsa o trattati talmudici – neppure indirettamente o di seconda mano. Lo storico francese esamina la componente ebraica della popolazione siciliana dal XII al XV secolo.