APRILE 1995 N. 4 ANNO XII LIRE 8.000

DEI LIBRI DEL MESE

La Liberazione cinquantanni dopo Gustavo Zagrebelsky Claudio Pavone Lidia De Federicis Nicola Franfaglia Maurizio Viroli Franco Ferraresi Renato Monteleone Giovanni Miccoli Bruno Bongiovanni

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MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. 50% - ROMA - ISSN 0393 - 3903 ,/>. CONTIENE ANNESSO I.P. 17/ SEZIONE RECENSORE AUTORE TITOLO

IL LIBRO DEL MESE Cesare Cases Heinrich Mann L'odio. Riflessioni e scene di vita Anna Chiarloni CINQUANTANNI Un nuovo linguaggio per la Costituzione, di Gustavo Zagrebelsky Consigli di lettura e polemiche storiografiche, di Claudio Pavone Il romanzo della Resistenza, di Lidia De Federicis "Mai tardi" per capire, colloquio con Nuto Revelli Nicola Tranfaglia Pietro Scoppola 25 aprile. Liberazione Maurizio Viroli Gian Enrico Rusconi Resistenza e postfascismo Franco Ferraresi Benedict S. Alper Love and Politics in Wartime 10 Renato Monteleone Enrico Sturani Otto milioni di cartoline per il Duce AA.VV. Piccole italiane Giovanni Miccoli Ernst Klee Chiesa e nazismo Bruno Bongiovanni Pierre Drieu La Rochelle Diario 1939-1945 Marco Scavino Archivio Storico della Città di Torino Torino in guerra tra cronaca e memoria Alberto Papuzzi AA.VV. Ma andate a vedere "Gioventù bruciata", intervista con Gianni CanovaMemoria , mito, storia POESIA 13 Pier Vincenzo Mengaldo Marco Santagata Quella celeste naturalezza Giuliano Della Pergola Giancarlo Consonni In breve volo NARRATORI ITALIANI 14 Giorgio Bertone Staccando l'ombra da terra Rocco Carbone Erri De Luca In alto a sinistra LETTERATURA 15 Edoardo Esposito , Una lunga amicizia 16 Claudia Corti Giorgio Melchiori Shakespeare Rosanna Camerlingo From the Courtly World to the Infinite Universe Mario Domenichelli Il limite dell'ombra Carmen Concilio La prima vita di Adamastor 17 Barbara Franco Henry Roth Alla mercé di una brutale corrente 18 Patrizia Oppici Patrick Chamoiseau Texaco Raphael Confiant La profezia delle notti Luca Bianco Marc Soriano La settimana della cometa 19 Dario Puccini Quando ormai nulla più importa Jaime Riera Rehren Luis Sepulveda Un nome da torero MUSICA 20 Nicola Campogrande Enrico Fubini La musica nella tradizione ebraica Nicola Gallino Alberto Fassone Cari Orff

SEZIONE RECENSORE AUTORE TITOLO EditorialE

Cinquantanni dal 25 aprile 1945. Una vide nascere la repubblica non tanto le tra- Norberto Bobbio, "Pensavamo a un'Italia distanza enorme, se misurata sull'attua- sformazioni nella politica quanto i cambia- più povera ma più democratica". lità: sul significato concreto che quella data menti nella società: nella nostra vita sono Dunque la Resistenza è un faldone per conserva oggi. Quasi niente è come allora. entrati la penicillina e il laser, la televisio- gli archivi? No. Ma non è semplicemente Eravamo un paese con il cinquanta per ne e il computer, i voli spaziali e l'ingegne- trasferibile da ieri a oggi. Non conserva au- cento della forza lavoro occupata in agri- ria genetica, l'istruzione di massa e la pa- tomaticamente la forza rigeneratrice. Mol- coltura e con un terzo di popolazione prati- rità sessuale. Appartiene la Liberazione a te volte, in cinquantanni, essa è stata evo- camente analfabeta mentre cinquantanni un'altra Italia. Non è un anniversario a cata e celebrata, nelle piazze e nelle scuole, dopo facciamo parte delle grandi nazioni renderla un evento contemporaneo. Nes- sulla base di un presupposto che si è rivela- industriali del mondo con lo stesso livello suno dei protagonisti del traumatico bien- to malsicuro: l'idea che la scelta compiuta di consumi degli altri paesi europei. Ci se- nio tra 8 settembre e 25 aprile immaginava da una minoranza di italiani antifascisti parano e ci allontanano dalla stagione che il futuro in cui ha vissuto. Come ha detto fosse un lascito che la generazione dei prò- 21 INSERTO SCHEDE CINEMA 37 Giulia Carluccio Leonardo Gandini L'immagine della città nel cinema hollywodiano Alberto Morsiani Scene americane STORIA DELL'ARTE 38 Massimiliano Rossi Irving Lavin Passato e presente nella storia dell'arte Michele Bacci Carlo Bertelli (a cura di) La pittura in Italia. L'Altomedioevo 39 Flavio Fergonzi Maria Grazia Messina Le muse d'oltremare POLITICA 40 Roberto Giammanco Noam Chomsky Alla corte di re Artù DENTRO LO SPECCHIO 41 Franco Ferraresi Ernst von Salomon I Proscritti STORIA 43 Carla Casagrande Giacomo Todeschini Il prezzo della salvezza Maria Carla Lamberti Karl Julius Beloch Storia della popolazione d'Italia 44 Paola Di Cori Barbara Duden Il corpo della donna come luogo pubblico ANTROPOLOGIA Alice Bellagamba Mondher Kilani Antropologia. Una introduzione FILOSOFIA 45 Anna Elisabetta Galeotti Marianne Weber Max Weber. Una biografia Alessandro Ferrara Hubert Treiber (a cura di) Per leggere Max Weber ECONOMIA 46 Gian Luigi Vaccarino Sergio Ricossa Come si manda in rovina un Paese Riccardo Bellofiore Giorgio Lunghini L'età dello spreco 47 Mario Deaglio Paolo Sylos Labini La crisi italiana LIBRI DI TESTO 49 Adriano Colombo Giorgio Franchi, Tiziana La scuola che non ho Segantini ANIMALI 50 Claudia Radogna Jan Ridpath Mitologia delle costellazioni Silvana Castignone, Giuliana Filosofi e animali nel mondo antico Lanata (a cura di) Claudio Carere Fulco Pratesi Nuovi clandestini in città Anna Mannucci Marco Lambertini, Luca Palestra Nati liberi 51 Giulia Zanone Stanley Coren L'intelligenza dei cani 52 Nicoletta Tiliacos Elizabeth Marshall Thomas La tribù della tigre Giorgio Celli La vita segreta dei gatti Edvige Lugaro Marina Alberghini Suzanne Valadon-L'amore felino SCIENZE 53 Enrico Alleva Ernst Mayr Un lungo ragionamento 54 AGENDA

SEZIONE RECENSORE AUTORE TITOLO EditorialE tagonisti poteva affidare alle generazioni che è successo a lui e ai suoi amici", ma è attraverso i quali conoscere e comprendere successive come una cellula costitutiva del- come "se non ci fosse alcun nesso con il le vicende riassunte da Resistenza e Libe- la società e come un fattore centrale della presente". Inattualità del 25 aprile è invece razione. Dalla storiografia alla letteratura, politica. Così non è stato, perché la società — essenzialmente— un fatto di cultura. dalle testimonianze al cinema: ed è Clau- è troppo mutata, sia nella sua struttura sia Nel senso preciso di studiare, analizzare, dio Pavone, l'autore di Una guerra civile, sul piano del costume, mentre la comples- discutere, capire un episodio del passato massimo storico del campo, a fare un bi- sità della lotta politica ha reso impraticabile per vedere quanto ci aiuta a sciogliere i no- lancio della storiografia resistenziale. Pro- un modello fondato sull'individuazione del di del presente. Solo in uno sforzo di ap- prio i libri mostrano che niente resta sem- nemico. Quando parla ai giovani dell'anti- profondimento l'antifascismo ritorna vivo. pre uguale a prima e, come scrive Gustavo fascismo, Vittorio Foa ha la sensazione "di Su questo significato dell' anniversario ab- Zagrebelsky a proposito della Costituzio- produrre un'emozione, l'emozione di ascol- biamo impostato le pagine che aprono que- ne, dopo cinquantanni bisogna anche ave- tare un buon vecchio che racconta quello sto numero della rivista: una guida ai libri re il coraggio di cambiare. (a.p.) APRILE 1995 N. 4, PAG. 4 FL oZòó-t-c ct&Leo e Heinrich Mann. Il seme dell'odio dì Cesare Cases

HEINRICH MANN, L'odio. Ri- centro delle "attenzioni" dei nazi- tentò allora una recensione rimasta piagnucoloso e imbelle e questi alle sue teorie teatrali. In realtà le flessioni e scene di vita, Il Sag- sti, che non dimenticavano la terri- frammentaria. Brecht scriveva: "La scritti del maggiore (almeno in età) scene di Brecht hanno sempre giatore, Milano 1995, ed. orig. bile satira del Suddito contro il na- cosa straordinaria negli articoli dei Mann. In questo era più vicino qualche cosa di dimostrativo in cui 1933, trad. dal tedesco di Maria zionalismo tedesco, dopo l'incen- scritti da Heinrich Mann in esilio a Brecht che al fratello, ma di Bre- l'oggetto da dimostrare è talmente Teresa Mandalari, pp. 128, Lit dio del Reichstag prese il primo mi sembra essere lo spirito aggres- cht non aveva le paure ideologi- complesso (perché deve coinvol- 17.000. treno per la Francia, dove comin- sivo. Proviene dalla cultura, ma la che. Si pensi alla circospezione con gere la lotta di classe, la superiorità ciò a scrivere per vari giornali. La cultura assume in lui un carattere cui lo scrittore di Augusta trattò dell'Urss, il necessario peggiora- Heinrich Mann, nonostante il prima raccolta di articoli e scenette bellicoso". sempre le sue scene Terrore e mise- mento della situazione del proleta- successo dell'Angelo azzurro sulla antifasciste è questa, seguì nel In effetti non si può immaginare ria del Terzo Reich, ree di essere riato ecc.) che si sente che il risul- scia del film omonimo con Marle- 1939 quella intitolata Der Mut (Il più violento contrasto di quello tra "naturalistiche" anziché "epiche" tato non soddisfa nemmeno l'auto- ne Dietrich, non ha mai avuto da coraggio), di cui Bertolt Brecht la letteratura antinazista di tipo e quindi poco ortodosse di fronte re. Scene di Heinrich Mann come noi una fama paragonabile a quella ad esempio quella del Teste sono di suo fratello Thomas. Anche in più sommarie e burattinesche, ma Germania, dove pure Gottfried più efficaci, e forse realizzano quei Benn a nome della generazione fini che Brecht aveva in mente, ma espressionista aveva proclamato non riusciva a ottenere perché ave- "per noi il maggiore dei due era il va troppo grilli ideologici per la te- fratello", la fortuna di Heinrich fu sta. strettamente legata al declino di Ma le pagine migliori sono quel- quella di Thomas. Quando il fra- le di prosa polemica, quelle su Hi- tello sempre cauto, represso e im- tler, su Gòering, su Goebbels, su passibile veniva a uggia, era l'ora von Papen. Anch'esse sono ispira- di quello spontaneo, impetuoso, te all'odio, ma un odio di natura straripante, donnaiolo. Fu così an- diametralmente opposta a quello che negli anni settanta e ottanta di nazista che dà il titolo al libro. questo secolo, ma ora sembra che Questo è la grande trovata di Hi- Thomas stia riguadagnando terre- tler per unificare il popolo tede- no. Perché poi la polarità si sia in- sco: "l'odio non solo come mezzo, carnata in una coppia di fratelli, ma come unica ragione di vita di bisogna chiederlo alla genetica o un grande movimento popolare". alla tradizione letteraria tedesca E Mann fa dire a Hitler: "La ragio- dei due fratelli rivali. Le cose mi- ne è del nemico. Assembriamoci gliori in proposito sono state scrit- contro di essa! Finalmente siamo te da Marianne Krùll in un libro diventati una nazione! Proclamate uscito l'anno scorso da Bollati-Bo- l'odio contro chiunque voglia im- pedirci di essere finalmente una ringhieri sulla famiglia Mann. Qui nazione! Ciò che noi rivoluzionari si apprenderà anche che la madre, abbiamo, è l'impeto del nostro che spesso fece da mediatrice, sti- odio!" Una ricetta che non ci si mava di più Thomas ma forse ama- stanca di raccomandare, con le va- va di più Heinrich. rianti del caso. Mann insiste Il periodo della massima rottura sull'inesistenza del pericolo comu- fu nei dintorni della prima guerra nista e dello stesso partito comuni- mondiale, quando Thomas si op- sta in Germania. I fatti gli davano pose alle idee democratiche e filo- ragione, ma purtroppo la politica francesi del fratello e scrisse preva- non si fonda sui fatti, ma sulla pro- lentemente contro di lui l'intermi- paganda. E la propaganda è spesso nabile pamphlet nazionalista e più efficace dei fatti e diventa essa conservatore Considerazioni di un stessa fatto. Proprio l'idea, che a apolitico. Ma negli anni venti Tho- Mann pareva assurda, di fondare mas si convertì alla democrazia e si la "comunità Popolare", cioè la riconciliò col fratello, sicché l'av- versione tedesca della nazione che vento del nazismo li trovò su posi- non era ancora riuscita ad esistere, zioni assai simili. Certo Thomas su un sentimento negativo come non venne meno alla sua abituale l'odio, si rivelò realistica e duratu- cautela e ci vollero due anni e le in- ra. Al di là della fine del nazismo e sistenze dei figli perché si schieras- della guerra l'edificio sociale così se decisamente con l'antifascismo ottenuto continuò a brillare alla lu- in Svizzera, dove si trovava casual- ce del marco. Questa spiegazione mente quando Hitler conquistò il ci sembra (e sarebbe certo sembra- potere. ta a Mann) poco entusiasmante, Invece Heinrich, che era noto ma veritiera. come uomo di sinistra ed era già al

Il suo libro bruciato in piazza un'analisi politica che in Der Un- nemici della nazione, "anche se glio democratico" — sostiene che tertan diventa centrale. Hessling, della nazione fossero i due terzi". "uno solo deve comandare in tutti di Anna Chiarloni piccolo industriale servile e ambi- E ancora: Hessling vede l'onore te- i campi". Il manoscritto è del zioso, ritiene che solo la "spada af- desco minacciato dalle "mene giu- 1914, la stampa del 1918. Nel 1933 filata" gli garantisca una posizione daiche di quella razza dai capelli fu tra i libri bruciati in piazza dai In un saggio del 1945 Heinrich Professor Unrat (1906) Mann nel mondo. scuri" e — in odio al "guazzabu- nazisti. Mann afferma a buon diritto di affonda la penna nel ventre molle E l'azione del suddito corre pa- aver intuito già a partire dal 1914 dell'istituzione scolastica. Sullo rallela a quella del Kaiser, idolo che la borghesia tedesca sarebbe sfondo della tresca tra il professore splendido e sovrano del protagoni- finita in braccio al fascismo. In ef- e la ballerina s'intravede una pro- sta, onnipresente fin nelle aquile fetti l'odio nazionalista analizzato vincia tedesca che non offre vie di imperiali impresse sulle tovaglie di Per non dimenticare nell'invettiva del 1933 non è che il scampo alla noia dell'onorabilità casa. Guglielmo II, che Thomas rigurgito finale del tipico suddito domestica se non nel vizio grosso- Mann definirà nel Doctor Faustus A quarantanni dalla prima edizione torna in libreria guglielmino, descritto da Mann a lano. un "ballerino commediante sul Perché gli altri dimenticano, sconvolgente testimonianza più riprese nei suoi romanzi. Ve- Ma il disprezzo dell'autore affio- trono imperiale", è qui oggetto di su Auschwitz dell'avvocato triestino Bruno Piazza, mor- diamo quali. ra soprattutto in certe figure di ar- una esilarante e attualissima analisi to nel 1946 (Feltrinelli, pp. 200, Lit 12.000). Alle dolo- rose vicende dell'ebraismo italiano sotto il fascismo e In hn Schlaraffenland (1899) la ricchiti che battono da sempre le del potere. Mosso dalla convinzio- stesse cinque strade commercian- ne di essere ispirato da Dio, l'im- durante la guerra è dedicato L'Olocausto in Italia, di Su- critica si appunta su di una figura sanna Zuccotti, studiosa newyorkese (Tea, pp. 340, Lit di parvenu al centro di una bor- do in pesce e burro. Personaggi peratore non può che produrre il ambigui, pronti ad attaccare ba- suddito per definizione: un uomo 19.000). Un complesso volume che scava all'interno del- ghesia corrotta, impinguata col le tragedia ebraica è Pensare Auschwitz, della rivista pangermanesimo di Caprivi e ruffa, potenziali alleati di quella comune, di media intelligenza, borghesia industriale che già recla- succube dell'ambiente e dell'occa- "Pardès", pubblicata da Thàlassa de Paz (pp. 329, Lit sprofondata in un solido benesse- 22.000). re, tale da permetterle il lusso di ma la soppressione della socialde- sione, voglioso di allinearsi sotto considerarsi una società in rovina mocrazia e delle elezioni democra- una guida autoritaria. Quelli che la per eccesso di raffinatezza. Con tiche. Sono, questi, elementi di pensano diversamente da lui sono i APRILE 1995 N. 4, PAG. 5

Un nuovo linguaggio per la Costituzione di Gustavo Zagrebelsky

a Costituzione è stata per molti anni un punto non di vernare. Lunità ma di divisione. Non solo l'ostracismo della sini- La riforma c'è stata ma, almeno per ora, gli effetti non so- stra dal governo e perfino la tentata esclusione dagli organi no quelli attesi da molti. Il fatto è questo: le nuove regole era- di garanzia come la Corte costituzionale erano motivati con no state pensate per un quadro di forze politiche ormai inte- la natura anticostituzionale di quelle forze. Dall'altra parte, grate disposte a considerarsi reciprocamente legittimate al l'accusa era ritorta contro la Democrazia cristiana e i suoi sa- governo. Esse venivano invece a cadere nel momento in cui, telliti con la famosa formula di Calamandrei della Costitu- simultaneamente, molta parte del vecchio quadro era travol- zione "rivoluzione tradita", dove il tradimento sarebbe con- to dalla sua stessa incapacità e dalla sua corruzione, messa a sistito nella copertura data dal conservatorismo democristia- nudo dall'azione della magistratura, e facevano il loro ingres- no agli interessi di un blocco di potere che si poneva sotto il so sulla scena, e non certo in posizione marginale, nuovi par- segno della continuità col passato. titi o movimenti, come la Lega Nord, almeno all'inizio dalle Di questo scontro, la Costituzione faceva le spese. L'effet- credenziali costituzionali e democratiche a dir poco dubbie. to ne è stata la protratta inattuazione di tutte quelle sue par- ti che avrebbero potuto intralciare l'azione del governo cen- l movimento che si denomina Forza Italia, costruito dal trista. Nemmeno oggi gli obiettivi costituzionali sono piena- I mente raggiunti. Ma allora si trattava di una vera e propria nulla in pochi giorni per mezzo di denaro e televisione in discriminazione all'interno della Costituzione: l'appello alla proporzioni smodate, ha rappresentato in particolare una Costituzione costituiva, più che un atto giuridico, un'arma rottura molto profonda nella coscienza costituzionale che politica utilizzata dagli esclusi per contrastare lo strapotere era andata formandosi. Appariva così uno strato del paese di chi si era insediato nello stato come suo dominio. La Co- più profondo e poco conosciuto, disposto a fare massa e ap- stituzione era, contro la sua natura, argomento di una parte pagarsi di pratiche ingannevoli di iper-democrazia, a non ve- contro un'altra. dere quanto esse siano funzionali a una visione privatistica e Invece nell'arco di poco più di trent'anni, la Costituzione aziendalistica della politica e come esse portino in sé una va- era riuscita a farsi largo miracolosamente e aveva prodotto il lenza plebiscitaria che si pone inevitabilmente contro la de- suo capolavoro: una democrazia consolidata attraverso l'in- mocrazia. Di più: chi ha risposto al richiamo di questo nuo- tegrazione di forze politiche e sociali all'origine in radicale vo movimento si identifica con una situazione costituzionale conflitto. I maggiori partiti andavano scambiandosi recipro- nuova, la cosiddetta "seconda Repubblica", ed è pronto a che patenti di legittimità che non riguardavano più solo la lo- giurare che solo la propria è la vera democrazia, mentre quel- ro esistenza ma anche l'aspirazione al governo del paese. A la costituzionale cui si richiamano gli avversari non è che la questa apertura del quadro politico, ha corrisposto, come copertura di interessi, prassi e mentalità appartenenti al pas- causa e insieme come effetto, in ogni caso come suo naturale sato, spesso al passato remoto (come la riesumazione di co- punto d'approdo, la politica della progressiva attuazione modo del "comunista") e prosperate nel tempo che viene de- della Costituzione, il cosiddetto disgelo costituzionale. finito con disprezzo della "prima Repubblica". Per cui dalla metà degli anni ottanta si poteva pensare che Questa è la condizione della Carta costituzionale all'avvi- fossero giunti a termine processi di democratizzazione a ogni cinarsi del suo cinquantennio. Una condizione non certo flo- livello — dalla politica alla scuola, alla fabbrica, fino alla fa- rida. Una condizione — sembrerebbe — che presenta analo- miglia — e che la società italiana avesse ormai fatta irrevoca- gie con quella iniziale, anche se a parti rovesciate: sono oggi bilmente propria la democrazia e quindi la Costituzione de- i fautori della continuità a richiamarsi a una Costituzione che mocratica. Si aggiungeva semmai, per non peccare d'ottimi- i fautori della rottura contestano. Ma, come allora, l'appello smo: democrazia se non per convinzione, almeno per assue- alla Costituzione, invece di unire, divide. Per molti, esso è di- fazione (Norberto Bobbio). La recentissima conversione del venuto un atto di parte. Le istituzioni preposte alla garanzia Msi, con la nascita di un partito di destra che fa mostra di della Costituzione vigente, come la Corte costituzionale e il aver abbandonato le sue matrici fasciste, potrebbe vedersi presidente della Repubblica, sono sottoposte a continue ac- come un frutto postumo di quella vicenda. cuse di parzialità, tanto più proprio in quanto il loro com- portamento sia scrupolosamente conforme alla legalità costi- questo punto, ci si aspettava che si potesse aprire un pe- tuzionale esistente. A questa legalità viene contrapposta una A riodo di stabilità costituzionale, di democrazia consoli- legittimità allo stato nascente, che scuote la stabilità della data e di concordia sulle regole fondamentali, un periodo nel Costituzione. L'evocazione di una "Costituzione materiale" quale mettere mano ad alcune riforme della Costituzione ri- legittima, contro la Costituzione soltanto "formale", legale volte non a cambiarla ma a rafforzarla. Un'idea andava pren- ma illegittima (quella contenuta nei 139 articoli della Carta) dendo quota: che in alcune parti relative all'organizzazione è un modo particolarmente espressivo di dipingere questo dei pubblici poteri, la Costituzione fosse segnata da una conflitto distruttivo e pericoloso. preoccupazione garantistica e, in fondo, immobilistica giu- Quello che è sicuro è che, nella storia, la legalità non può stificata solo nel clima iniziale di sospetto reciproco. Nel per troppo tempo andare disgiunta dalla legittimità. Noi non sappiamo come questa divaricazione sarà ricomposta: se la nuovo clima che si era venuto a creare, da molti si è pensato Costituzione (formale) verrà cambiata per adeguarla al "nuo- che fosse lecito progettare una democrazia più capace di go- vo che avanza"; oppure se ciò che ci passa oggi davanti non verno (la parola, del tutto impropria, era governabilità) e si rivelerà rapidamente una follia temporanea e se non ce- aperta al cambiamento (la parola era alternanza). La chiave derà alla fine alla forza integratrice di una storia di cultura ed di volta o, come si è detto, il volano di questa trasformazione esperienza costituzionali faticosamente accumulata e in gran avrebbe dovuto essere la riforma della legge elettorale, una parte consegnata alla Carta costituzionale. riforma non costituzionale dal punto di vista della forma (la Ma qui, dall'analisi del momento costituzionale attuale, si legge elettorale non è prevista dalla Costituzione), ma certa- passa necessariamente ad altro. Non si può nascondere lo mente costituzionale dal punto di vista della sostanza. Dalla scontro politico. Ma c'è anche un lato culturale importantis- proporzionale — il sistema che si preoccupa prioritariamen- simo, dal quale può dipenderne l'esito. Esso consiste nella te della rappresentazione e della garanzia di tutti — si è pas- capacità che si abbia non di mummificare la Costituzione ma sati al maggioritario — il sistema che viceversa vuole prima- di far parlare alle sue norme un linguaggio rinnovato e per- riamente esprimere una forza vincente, chiamandola a go- suasivo, presso il pubblico più largo. UC I LIDm L>EL IYIE JE ^MB N. 4, PAG. 6/XIII APRILE 1995 e Consigli di lettura e polemiche storiografiche di Claudio Pavone

Quali sono i libri da consigliare in tre distinte vicende: quella del rimane un necessario punto di par- fra un'entusiastica, e prevalente, Raccolte di saggi e di atti di conve- oggi a chi voglia avvicinarsi ai temi Mezzogiorno, quella del Centro, tenza è la Storia della Resistenza ortodossia di partito e l'apertura a gni avevano coperto a loro volta, della Resistenza stimolato dalla di- quella del Nord. E evidente l'at- italiana di Roberto Battaglia (Ei- tematiche poi rimaste a lungo ai sia pure in modo frammentato, un scussione riaccesasi in occasione tualità di questa indicazione, oggi naudi, prima edizione nel 1953, se- margini della ricerca. vasto terreno di indagine. Mi limi- del cinquantesimo anniversario che è tornato alla ribalta il proble- conda ampiamente rinnovata nel Solo di recente un giovane stu- to a ricordare L'Italia nella seconda della liberazione? Va subito detto ma dell'unità della storia d'Italia, 1964). Battaglia aveva combattuto dioso, Gianni Oliva, è tornato a ci- guerra mondiale e nella Resistenza, che l'anniversario non sarebbe sta- un'unità che proprio in quel bien- nella Resistenza come azionista (il mentarsi con una storia generale, a cura di Francesca Ferratini Tosi, to da solo in grado di suscitare nio cruciale sarebbe stata posta a suo libro Un uomo un partigiano è da consigliare senz'altro a chi vo- Gaetano Grassi, Massimo Legnani nuove domande se non fosse cadu- una prova tanto dura da non esse- fra i migliori frutti della memoriali- glia avere un primo quadro d'as- e Guerra, guerra di liberazione, to in un clima politico e culturale re ancora stata superata. stica resistenziale) e ne scrisse la sieme di fatti e di problemi: I vinti guerra civile, a cura di Massimo che sembra voler rimettere in di- Un'altra opera pionieristica che storia come comunista, oscillando e i liberati (Mondadori, 1994). Legnani e Ferruccio Vendramini: scussione giudizi ritenuti larga- entrambi sotto l'egida dell'Istituto mente per acquisiti. Il fenomeno è nazionale per la storia del movi- di per sé positivo, nulla essendo mento di liberazione in Italia (An- stato nocivo alla correttezza della geli, 1988 e 1990). posizione da assumere di fronte a Il romanzo della Resistenza Battaglia, e con lui la storiografia un grande evento storico quanto la di ispirazione comunista, avevano stanca ripetizione di formule di cui di Lidia De Federicis trasformato L'unità della Resi- non ci si cura più di verificare la stenza", che era stata la linea poli- tica propugnata con particolare in- corrispondenza allo stato della co- ufficiali (1954; Giunti, 1995), unica prova scienza pubblica. Di fronte al mo- Nel 1945, e in una breve età successiva, sistenza dal Pei, da oggetto di stu- narrativa dello storico Giampiero Carocci, do approssimativo e immediata- scrivere il "romanzo della Resistenza" fu qua- dio a privilegiato criterio interpre- mente funzionale alla lotta politica si un obbligo morale, un imperativo. Lo dice dono esempi di cronaca, registrata però da in- tativo. Ne derivarono chiusure e ingaggiata dalle nuove destre con il Calvino nella prefazione del 1964 a II sentie- tellettuali che governano la narrazione se- ripetitività, speculari a quelle, do- quale oggi si parla in molte sedi del ro dei nidi di ragno, dove rievoca la "smania condo consapevoli strategie. Capita infatti, in minanti nel campo moderato, che fascismo, della guerra, della Resi- di raccontare" di quegli anni e la "prima questa letteratura, che fra il racconto del te- vedevano nella Resistenza un fatto stenza, delle origini e dei caratteri frammentaria epopea" rimasta incompiuta. stimone e il racconto del romanziere la de- essenzialmente patriottico-milita- dell'Italia repubblicana, è peraltro "L'essere usciti da un'esperienza — guerra, marcazione non sia rigida. E non è stabilita re. Era necessario, perché gli studi progredissero, che questo quadro utile ricordare che l'approfondi- guerra civile — che non aveva risparmiato da una gerarchia di qualità. Non abbiamo in compatto e in definitiva agiografi- mento critico e la migliore cono- nessuno, stabiliva un'immediatezza di comu- Italia tanti romanzi che — per forza espressi- scenza degli eventi non devono es- co venisse scomposto nelle varie nicazione tra lo scrittore e il suo pubblico". va — siano all'altezza dei libri di Primo Le- sere confusi con il rapido mutare posizioni che vi erano confluite. vi, Se questo è un uomo (1947) e La tregua di segno valutativo a quanto finora Proprio mentre il dibattito della neoavan- La generazione del 1968 diede conosciuto. guardia archiviava populismo e realismo, (1963), ai quali può aggiungersi il resoconto in questa direzione una spinta im- Calvino fermò dunque nella nota immagine di Giacomo Debenedetti sulla retata degli La storiografia sulla Resistenza è portante, pur con accentuazioni di nostalgica l'anomalia delle circostanze passa- ebrei nel ghetto di Roma, 16 ottobre 1943, giunta solo parzialmente preparata natura economicistico-politicisti- poche pagine di grande stile e scritte nel cuo- a rispondere alle nuove domande te e di un'urgenza narrativa in cui converge- ca: Operai e contadini nella crisi che oggi vengono formulate. Vi è vano oralità e scrittura, racconto irriflesso e re degli avvenimenti (uscirono per la prima italiana del 1943-44 fu di quella perciò carenza di libri sintetici e racconto letterario. volta in rivista nel 1944). Che dalla memo- stagione il frutto forse più rappre- sentativo, curato da un gruppo di chiari da indicare come aggiornati La letteratura resistenziale nell'insieme rialistica vengano le emozioni più genuine strumenti per un corretto approc- era il parere di Franco Fortini, al quale I pic- ricerca costituito presso l'Istituto della letteratura di guerra costituisce un sot- nazionale per la storia del movi- cio alla nostra storia nel periodo togenere dai confini incerti, che s'incontra coli maestri di Meneghello sembravano me- resistenziale. In attesa che essi sia- glio di uno qualsiasi "dei migliori romanzi mento di liberazione (Feltrinelli, con la letteratura politica dell'antifascismo e 1974). no scritti, non ci aggiriamo tuttavia italiani dello scorso ventennio". Fortini con altri campi tematici, incentrati sulle vi- Due anni dopo Guido Quazza, in un deserto. Molte ricerche sono stesso era fra i narratori di memorie, avendo state fatte e molte elaborazioni ab- cissitudini dei militari sorpresi dall'8 settem- studioso della generazione prece- bre e sui fatti dello sterminio. In una produ- raccolto nelle Sere in Valdossola (1963) le dente, ex partigiano, con il volume biamo ormai alle nostre spalle. Es- impressioni della repubblica partigiana dove se consentono per lo meno di evi- zione documentaria e memorialistica che fu Resistenza e storia d'Italia (Feltri- era arrivato nell'ottobre 1944.1 piccoli mae- tare che frettolosi ribaltamenti sia- enorme, e in parte è dimenticata, voglio se- nelli, 1976), poneva il problema no scambiati per spregiudicate re- gnalare due titoli. Un libro che va scompa- stri (1964) sfuggono a una classificazione di della collocazione della vicenda re- visioni. rendo dalle nostre letture, sulla vita clande- genere. Meneghello era deciso a far opera sol- sistenziale in un più ampio arco di storia italiana, dalla nascita del fa- Chi cercò di offrire, molto tem- stina in mezzo a contadini e gente in fuga nei tanto di verità, e l'ha ripetuto commentando- scismo a quella della repubblica. pestivamente, una prima sistema- paesi dell'Appennino Emiliano: Paura all'al- si nella revisione del 1976: "Ciò che mi pre- Furono allora impostati, dallo zione storiografica fu Federico ba (1945) del giornalista Arrigo Benedetti, meva era di dare un resoconto veritiero dei Chabod in un ciclo di lezioni tenu- casi miei e dei miei compagni negli anni dal stesso Quazza e da Claudio Pavo- fondatore di "L'Europeo" e "L'Espresso". E ne, discorsi importanti come quel- te alla Sorbona nel 1950 e pubbli- un altro invece che ritroviamo in libreria gra- '43 al '45: veritiero non all'incirca e all'in- cate nel 1961 in Italia dall'editore lo sulla continuità dello Stato: que- zie a un'opportuna ristampa, sulla cattura grosso, ma strettamente e nei dettagli". Ep- Einaudi con il titolo L'Italia con- sta tesi fu poco gradita sia a destra temporanea (1918-1948). Più volte della truppa italiana nel Cuneese e il lungo che a sinistra, sembrando che con ripubblicate, e ovviamente supera- internamento in Germania: Il campo degli essa si volesse diminuire 0 valore te in molte loro parti, quelle lezio- della Resistenza come fatto inno- ni sono tuttavia ancora di utile let- vativo. Oggi la stessa tesi viene ri- tura. In particolare, Chabod deli- proposta dalla nuova e aggressiva neava la tripartizione della storia d'Italia durante il biennio 1943-45

Pietro Barcellona Guy Aznar Dallo Stato sociale Giorgio Lunghini Lavorare meno per lavorare tutti allo Stato immaginario L'età dello spreco Critica della «ragione funzionalista» Venti proposte Disoccupazione e bisogni sociali pp. 277, L. 28000 pp. 204, L. 25 000 pp. 85, L. 16000 Manlio Brosio Domenico Losurdo André Gorz Equilibri instabili La Seconda Repubblica Metamorfosi del lavoro Politica ed economia nell'evoluzione Critica della ragione economica Liberismo, federalismo, postfascismo dei sistemi federali pp. 269, L. 26 000 pp. 222, L. 20000 pp. 229, L. 30000 Dello stesso autore Ripensare la tecnologia Costituzioni, razionalità, Democrazia o bonapartismo Informatica, occupazione ambiente Trionfo e decadenza del suffragio universale e sviluppo regionale A cura di Sergio Scamuzzi pp. 346, L. 28000 A cura di Mariella Berrà pp. 474, L. 55000 pp. 189, L. 22 000 Bollati Boringhieri N. 4, PAG. 7 APRILE 1995 e. della strategia bellica delle potenze pubblica di Salò (Einaudi, 1963), due occupazioni, che restano ben un contrappeso al rischio di cadere vincitrici: lo ha fatto egregiamente quello di , La Re- distinte per metodi, finalità e risul- in un localismo di vecchio stampo, Elena Aga Rossi con Una nazione pubblica di Mussolini (Laterza, tati. Non si può cioè trasferire a li- che è comunque tenuto a guardar- pubblicistica di destra, nel quadro allo sbando (Il Mulino, 1993). È al- 1977, di recente ristampato), non- vello internazionale la goffa pacifi- si dalla tentazione di trascurare i della svalutazione della Resistenza tresì necessario ribadire che ap- ché gli atti del convegno, appunto cazione/equiparazione tra fascisti grandi problemi della storia nazio- in quanto tale. punto di "sbando", di "sfascio", si sulla Rsi, organizzato dalla Fonda- e antifascisti propugnata oggi per nale. È un caso di quell'acritico rove- trattò, di tutte le strutture militari, zione Micheletti di Brescia nel impedire, ancora una volta, che il Nuto Revelli, dopo averci dato sciamento di segni valutativi, cui politiche e civili del paese. Ma è 1985, pubblicati nel secondo volu- popolo italiano faccia finalmente i opere ormai classiche come La sopra accennavo, preferito al pro- anche necessario ricordare che si me degli Annali della Fondazione conti con la propria storia, a parti- guerra dei poveri (varie edizioni: la seguimento della ricerca e all'ana- aprirono allora due, o meglio tre stessa. Un'articolata ricostruzione re almeno dal 1922. prima è del 1962), ha di recente, lisi ravvicinata dell'intreccio fra strade al popolo italiano: continua- di L'occupazione tedesca in Italia è La scoperta della storia sociale, con II disperso di Marburg (Einau- esito della Resistenza ed eredità re la guerra accanto ai, e alle di- stata di recente compiuta da Lutz l'entusiasmo per le fonti orali e di, 1994), offerto un esempio di del fascismo. pendenze dei, tedeschi; sprofon- Klinkhammer (Bollati Boringhieri l'affermarsi della storia delle don- come si possa, tramite il tentativo Questo cammino storiografico dare nello sgomento e rassegnarsi 1993), che l'ha collocata nel qua- ne hanno lasciato i loro segni an- di decifrare una mitica figura di va ripercorso in parallelo con quel- all'impotenza; considerare la cata- dro dell'interpretazione generale che nella storiografia sulla Resi- "tedesco buono", collegare il desi- lo compiuto dalla memorialistica strofe come l'inizio di una possibi- del sistema di potere nazista come stenza. La Resistenza taciuta. Dodi- derio di comprendere il senso di politica. Un popolo alla macchia di le ancorché dura ripresa, suscita- sistema poliarchico; mentre L'al- ci vite di partigiane piemontesi, a un episodio singolarissimo ad alte Luigi Longo, La riscossa di Raffae- trice peraltro di nuova gioia di vi- le Cadorna e Tutte le strade condu- vere. Affermare che con la sconfit- cono a Roma di Leo Valiani, tutti ta nella guerra fascista si sia irrime- comparsi fra il 1947 e il 1948, co- nuità nella letteratura degli anni trenta e diabilmente dissolta la stessa na- stituiscono quella che Battaglia zione italiana è, filologicamente, la quaranta. Niente però ci vieta di raggruppare chiamò la triade conclusiva della tesi dei fascisti che aderirono alla prima fase della memorialistica. pure distribuiva la sua materia in una strut- un certo numero di titoli rappresentativi del- Rsi. È vero piuttosto che l'espe- Con la memorialistica, politica e tura letteraria e romanzesca, con dichiarati la sperimentazione innescata dall'impegno. rienza della guerra fascista è stata non politica, entriamo nel campo influssi di Salinger e anche di Mark Twain. Incomincio con due libri che falliscono rimossa più che elaborata, e che le delle fonti, fra le quali spiccano Ne è uscito un libro che è romanzo di forma- l'obiettivo, Uomini e no (1945) di Elio Vit- tre posizioni sopra schematizzate sempre le Lettere dei condannati a zione ed è un vero "romanzo della Resisten- torini e L'Agnese va a morire (1949) di Re- sono state irrigidite, trascurando morte della Resistenza italiana cu- za", costruito attorno al tema morale della nata Vigano, di spessore disuguale, ma en- di vedere i nessi e le sfumature che rate da Piero Malvezzi e Giovanni trambi espliciti nel programma celebrativo trapassano dall'una all'altra. In Pirelli, alle quali vanno affiancate scelta in quel punto specifico della storia ita- realtà la maggioranza della popola- liana. (Dal Veneto di Meneghello sono venu- (toccherà alla Vigano la parte ingrata di espo- quelle della Resistenza europea nente del realismo socialista). Meglio dove la zione del Centro-Nord si dispose (con prefazione di Thomas Mann): te altre voci, che hanno raccontato l'incapa- guerra partigiana è vista in una prospettiva lungo un arco che andava attraver- entrambe dalle molteplici edizioni. cità di scegliere o il disperato vitalismo gio- so posizioni molto articolate. La obliqua, dal basso e dai margini, attraverso Ma non solo di questi particolaris- vanile nello scenario di Salò, in Gioventù categoria di "Resistenza civile" (si antieroi, bambini, ragazze da marito. Dove simi, limpidi e insieme difficili, do- che muore [1949], romanzo di Giovanni veda in proposito il recente libro l'epopea si contamina con l'ironia, la paro- cumenti va raccomandata la lettu- Comisso; in Un banco di nebbia [1955], au- di Anna Bravo) può essere utile dia, il grottesco. Ecco dunque di Calvino II ra. L'eccezionalità della situazione tobiografia di Giorgio Soavi, arruolato per arricchire un quadro che ri- storica che vi si rispecchia rende sentiero dei nidi di ragno (1947) e i racconti schia oggi di essere regressivamen- nell'esercito della Repubblica sociale e poi di- fruibili anche dai non specialisti boscherecci di Ultimo viene il corvo (1949); te impoverito. sertore). raccolte che in prima istanza po- ecco l'ultimo romanzo, intreccio sanguinoso trebbero apparire aride. Mi riferi- Se dai narratori d'occasione o d'eccezione e fra storia e mito, dell'impolitico Pavese, La sco, fra gli altri, ai documenti delle dalle opere atipiche passiamo all'area del ro- luna e i falò (1950); e i romanzi di Cassola brigate Garibaldi, a quelli delle manzo codificato, il parametro civile e conte- Fausto e Anna (1952) e Fa ragazza di Bube boriai brigate Giustizia e Libertà e a Via delle Fornaci, 50 nutistico della "resistenza" appare più debo- (1960), esatta ricostruzione antropologica quelli (di prossima pubblicazione) 00165 ROMA le. (classe 1922) era stato del microcosmo maremmano. Infine Beppe delle formazioni autonome; tutti a partigiano sull'altopiano di Asiago con un cura dell'Istituto nazionale per la Fenoglio, il meno legato sia a ideologie sia a gruppo del partito d'Azione; azionista Carlo cerchie letterarie. Cinterà sua opera cresce in Kaés TRASMISSIONE storia del movimento di liberazio- Cassola (del 1917) e partigiano in Toscana; ne. successive elaborazioni sull'avventura vio- Faimberg DELLA VITA Calvino (1923) in Liguria con una brigata All'estremo opposto, fra le ope- lenta della gioventù (e dentro la crudezza e M.Enriquez PSICHICA garibaldina; Fenoglio (1922) nelle Langhe re frutto di una memoria trasfigu- violenza della fatica e cultura contadina), dai ,-J. Baranes TRA GENERAZIONI rata in forma letteraria, non posso- con le formazioni badogliane; Cesare Pavese primi Appunti partigiani ai racconti irrispet- pagg. 240 - L 40.000 no non essere ricordati almeno II (1908) si era messo in disparte e pativa il di- tosi di I ventitré giorni della città di Alba sagio dell'atto mancato (vedi La casa in col- sentiero dei nidi di ragno di Italo (1952), al romanzo Primavera di bellezza D. Rosenfeld LA FUNZIONE Calvino, Il partigiano Johnny di lina, 1949). Furono in molti, studenti e gio- (1959) e agli altri testi usciti postumi, con le Misès PATERNA Beppe Fenoglio e I piccoli maestri vani letterati, ad avere l'esperienza di un'im- figure autobiografiche del partigiano Johnny G. Rosolato pagg-208-L. 32.000 di Luigi Meneghello. Non si tratta mersione nella vita materiale; di qui l'attrito e del partigiano Milton (vedi il breve gran- solo di ribadire il valore conosciti- delle cose con le parole ricevute, l'urto di di- vo della narrazione, ma di sottoli- dissimo romanzo Una questione privata, ap- et al. versi ambienti e lingue, e un rinnovato pro- parso nel 1963). Il mondo di Fenoglio non è neare che talvolta l'opera letteraria blema di trascrizione della realtà. Oggi la sto- anticipa, in certe sue intuizioni e di quelli che possiamo stringere in una for- R. Ghiglione TRATTATO riografia letteraria ha tuttavia cessato di at- mula. Eimitiamoci a constatare come la guer- rappresentazioni, l'opera storio- C. Bonnet DI PSICOLOGIA grafica. Questa considerazione va- tribuire alla svolta del 1943-45 una funzione ra partigiana sia divenuta metafora potente J.F. Richard COGNITIVA le anche per i libri sostanzialmente di cesura e di inizio. Il tempo ha consumato il per esprimere il senso della vita, il senso tra- valore simbolico degli eventi e con buone ra- Voi. 3: Cognizione, autobiografici di due reduci di gico. rappresentazione, Salò: A cercar la bella morte di Car- gioni si riconoscono oggi molti tratti di conti- comunicazione lo Mazzantini (Mondadori, 1986) pagg. 384 • L. 55.000 e Tiro al piccione di Giose Rima- nelli (dopo varie traversie editoria- li, Einaudi, 1994). leato nemico. La politica dell'occu- cura di Anna Maria Bruzzone e domande morali. E Saggio storico sulla moralità nella Resistenza è il G.A. Lage PSICOTERAPIA La conoscenza della Repubblica pazione anglo-americana in Italia Rachele Farina, apparsa nel 1976, sottotitolo del libro di Claudio Pa- H.K. Nathan ADOLESCENTI E sociale italiana è ovviamente indi- 1943-46 è ancora l'opera più com- diede l'avvio a un vasto lavoro di vone, Una guerra civile (Bollati Bo- PSICOLOGIA spensabile per comprendere ap- pleta su quel tema. L'accostamen- raccolta di fonti orali relative alle to che qui abbiamo fatto per co- donne, tuttora in corso. Sono stati ringhieri, 1991). DEL SE pieno la Resistenza. Sono da ricor- pagg. 448 - L 60.000 dare al riguardo il volume di Fre- modità di esposizione non deve in- iniziati anche studi sulla composi- Essenziale ci sembra oggi un di- derick W. Deakin, Storia della Re- durci a porre sullo stesso piano le zione sociale delle bande: fra di es- scorso storiografico che ricongiun- si, segue una metodologia profes- ga settori di indagine che hanno sionalmente sociologica Società ci- proceduto in ordine sparso come Alain METODI vile e insorgenza partigiana, a cura reazione alla prevalenza di un indi- Lieury PER LA MEMORIA di Achille Ardigò, relativo alla pro- rizzo volto a privilegiare non tanto pagg. 208 - L. 32.000 Storie di donne vincia di Bologna (Cappelli, 1979). la storia politica quanto l'esame Si è pensato inoltre di ricollegare delle linee e delle strategie dei par- La condizione delle donne durante la guerra, la loro l'esperienza partigiana ai problemi titi. Ricongiungere la politica, in C. Brutti QUADERNI della comunità, cercando di ispi- senso pieno e forte, alla società e resistenza civile, il loro rifiuto della violenza sono l'ar- R. Padani DI PSICOTERAPIA gomento di una ricerca torinese: In guerra senza armi di rarsi a tematiche di tipo antropolo- alla cultura è l'unico modo per col- Anna Bravo e Anna Maria Bruzzone (Laterza, pp. 214, gico; hanno proceduto in questa mare quei vuoti di conoscenza che (diretti da) INFANTILE Lit 25.000). Tra pace e guerra di Wanda Skof Newby direzione Daniele Borioli e Rober- vengono altrimenti riempiti, come Voi. 31: Per un incontro tra già ricordato, dalla frettolosa fab- medicina e psicoanalisi racconta la vita di una ragazza slovena nell'Italia fasci- to Botta, I giorni della montagna. pagg. 176 - L. 35.000 sta, fino all'incontro con un ufficiale inglese, Eric Otto saggi sui partigiani della Pi- bricazione di nuove formule rassi- Newby, che combatte coi partigiani (Il Mulino, pp. 155, na» Cichero (Alessandria 1990). curanti. Lit 20.000). Lo stesso editore pubblica anche i ricordi di L'ampia fioritura di studi locali, fa- Valga ancora un esempio. L'ar- D. Antiseri I VALORI DELLA Newby: Amore e guerra negli Appenini (Il Mulino, pp. vorita dalla rete dei sessanta istitu- mistizio dell'8 settembre è certo ti di storia della Resistenza sparsi (a cura di) SOCIETÀ APERTA 282, Lit 38.000). indispensabile studiarlo nella com- pagg. 192 -L. 30.000 soprattutto nell'Italia settentriona- plessa trama della sua preparazio- le, può trovare in questo indirizzo ne al livello della grande politica e APRILE 1995 e N. 4, PAG. 8/XIII PIETRO SCOPPOLA, 25 aprile. quegli anni netta e drastica, senza Liberazione, Einaudi, Torino D cattolico che replica a Del Noce infingimenti ed esitazioni, e le de- 1995, pp. 80, Lit 14.000. mocrazie occidentali erano impe- dì Nicola Tranfaglia gnate in uno scontro mortale con- "Non sappiamo quale sarà la mi- tro i fascismi, non contro il regime sura del distacco dal passato dei di Stalin: con questo dovevano fa- nuovi assetti istituzionali che si no realtà diverse, alcune delle qua- non solo a Del Noce ma a tutti gli guate alle lezioni del secolo: come, re i conti in tutto l'Occidente i de- preparano nel groviglio inestrica- li non avevano fatto fino in fondo i studiosi che negli ultimi tempi per far soltanto un esempio para- mocratici e in gran parte — se si bile della crisi presente», scrive conti con i valori della democrazia, hanno individuato nella presenza digmatico, l'irrisolta ambivalenza esclude la disperazione di uomini Pietro Scoppola nelle pagine con- è stata qualificata positivamente in centrale dei comunisti nelle coali- tra democrazia parlamentare e de- che pur venivano dalla sinistra co- clusive del suo saggio 25 aprile. Li- senso democratico non solo con zioni antifasciste dopo il 1934-35 mocrazia dei partiti che ha caratte- me il francese Doriot o l'italiano berazione che ora pubblica Einau- l'esperienza del Cln ma anche e so- la contraddizione insuperabile rizzato il primo cinquantennio re- Tasca e che precipitarono nei gor- di in una nuova serie, "Lessico ci- prattutto nel lavoro e nella sia pur dell'antifascismo democratico, ri- pubblicano. ghi del collaborazionismo di Pé- vile", affidata alle cure di Gustavo difficile convergenza all'Assem- cordando che la scelta democrati- Al di là di un simile, decisivo ar- tain — optarono per gli alleati del- Zagrebelsky. "Ma sappiamo per blea Costituente sulla nuova Costi- ca dei comunisti, nel caso italiano, gomento sul piano storico, si deve le grandi democrazie e quindi an- certo — prosegue Scoppola —, da tuzione". avviene in maniera incontestabile aggiungere peraltro che ragiona in che per la dittatura oppressiva del una non smentita esperienza stori- In altri termini l'autore replica nel processo di costruzione e di di- maniera assai astratta e antistorica georgiano. ca, che in nessun caso il passato si Del resto non si può dire — e cancella, che forti elementi di con- Scoppola non lo dice — che da tinuità traversano sempre le stagio- parte della cultura cattolica domi- ni di più intensa trasformazione. nante la democrazia fosse l'obietti- Capire il passato è stata sempre e «Mai tardi» per capire vo di fondo: chi come lui ha illumi- rimane una condizione essenziale nato i compromessi e le anche per orientarsi nel futuro e Colloquio con Nuto Revelli contraddizioni della Chiesa catto- nel nostro passato vi è come punto lica durante il ventennio sa quanti di riferimento saldo e imprescindi- Scrisse Calvino: "Nuto Revelli dalla fine le lettere dei soldati caduti o dispersi (La equivoci ci fossero anche da quella bile quell'evento che il 25 aprile ri- parte rispetto a una concezione corda e la successiva fase costi- della guerra lavora con un'idea fissa: far sì strada del Davai, 1966, e L'ultimo fronte, moderna della democrazia quale è tuente". che le prove sopportate dagli italiani più si- 1971), poi con le storie dei vecchi e delle don- quella con cui oggi cerchiamo di L'una e l'altra affermazione so- lenziosi e più dimenticati e più pazienti non ne delle montagne e valli cuneesi (Il mondo fare i conti. no alla base della riflessione che lo vadano perdute". Il libro fondamentale di dei vinti, 1977, e L'anello forte, 1985). Quel che importa, dunque, è storico della Repubblica dei partiti questo archivio d'una memoria collettiva è A convincere Nuto a scavare nella memo- l'esito dell'incontro, sul piano pro- (Il Mulino, 1991) e di molti altri La guerra dei poveri, titolo einaudiano, ap- ria, per scrivere i ricordi anche della Resi- grammatico e costituzionale, tra saggi e ricerche sull'Italia liberale, parso nei "Saggi" nel 1962 e disponibile nei stenza, era stato il suo amico, e compagno di forze che pure — come è nel caso fascista e repubblicana condotti "Tascabili" dal 1993. Parla delle due guerre avventura, Dante Livio Bianco, a sua volta di quelle cattoliche e di quelle co- nell'ultimo trentennio ritiene oggi combattute da Nuto Revelli: sul fronte russo autore di un prezioso diario: Venti mesi di muniste — si rifacevano a conce- necessaria per comprendere, e far e con le bande partigiane. All'origine del li- guerra partigiana, 1946, poi Guerra parti- zioni della società che non veniva- comprendere, il significato di una bro c'è uno dei più felici esempi di memoria- giana, da Einaudi nel 1954 (oggi negli no dalla tradizione democratica data e di un fatto storico che molti listica: Mai tardi. Diario di un alpino in "Struzzi", con premessa di Bobbio e introdu- occidentale del filone francese o di ancora nel nostro paese rifiutano e quello anglosassone. "Per la costi- Russia, uscito a Cuneo nella primavera del è altri celebrano come se si trattasse zione di Revelli). Lo stesso Bianco protago- tuzione repubblicana può valere di una nebulosa retorica di cui non 1946, con in copertina un disegno di Lalla nista, insieme con Giorgio Agosti, dello perciò — osserva lo storico — si può fare a meno ma che poco o Romano, e quindi ripubblicato da Einaudi straordinario epistolario Un'amicizia parti- quella identificazione tra antifasci- nulla ha a che fare con la situazio- nel 1967. giana. Lettere 1943-1945, edito da Meynier smo e democrazia che non può es- ne e i problemi di oggi. "Se io non avessi tenuto quel diario, con nel 1990, a cura di Giovanni De Luna. Allo sere affermata invece né sul piano Scoppola sgombra subito il cam- puntiglio, con caparbietà, con la volontà di stesso ambito di Revelli e Bianco, fra ricordo astratto dei principi né sul piano po dall'obiezione che Augusto Del non dimenticare, non avrei mai scritto nien- e analisi, appartiene anche Resistenza nel storico generale". Noce, convinto sostenitore della te — racconta Revelli —. Quella traccia mi Cuneese. Storia di una formazione partigia- In questo senso si può dire che il discorso di Scoppola, chiaro, do- tesi che fa del superamento dell'an- restituì una realtà che la memoria avrebbe na di Mario Giovana (Einaudi, 1964). Più tifascismo un punto di partenza cumentato, di piacevole lettura, è inevitabilmente tradito. Ero ufficiale di car- spostati sul versante narrativo il Diario par- necessario per individuare l'iden- tigiano di Ada Gobetti, 1956, e titoli dimen- un contributo importante da parte tità della democrazia repubblica- riera, appena uscito dall'accademia, e pensa- della cultura del cattolicesimo de- na, ha piii volte avanzato afferman- vo di usare il taccuino per appunti tecnico- ticati come Un uomo, un partigiano di Ro- mocratico che si rifà all'esempio di do che l'unità antifascista degli an- militari, ma tutto franò nel momento in cui berto Battaglia, 1945, e Banditi di Pietro De Gasperi per eliminare gli equi- ni trenta e quaranta si è dissolta partì la tradotta e dai carri bestiame sentii le- Chiodi, 1946, ai quali si sono aggiunte di re- voci che un revisionismo, a volte quando nel 1947 socialisti e comu- varsi il canto sommerso di Bandiera nera, cente le insolite pagine di Un ribelle come superficiale a volte assetato di ni- nisti sono usciti (o meglio sono sta- che era in fondo una canzone proibita: da tanti di Aurelio D. Visetti "Elio" (L'Arciere, chilismo autodistruttivo, sta rove- ti cacciati) dal governo De Gasperi quel momento il taccuino divenne il diario 1993), con postfazione di Alessandro Galan- sciando da qualche anno sul perio- e che cercare di farla rinascere e dove ribaltavo ciò che quotidianamente ve- te Garrone, e le affollate pagine di Memoria do cruciale della storia nazionale. porla alla base della nostra demo- devo, cominciando dall'incontro con gli ebrei della Resistenza, il racconto che Mario Spi- Ma non è difficile prevedere crazia è del tutto funzionale alla a Stoltzby. Non sapevamo nulla e per me fu nella, morto lo scorso anno, dedicò alle gior- che, nei prossimi mesi e anni, altri politica del partito comunista. sconvolgente". nate fra il giugno '43 e il settembre '44. Scrit- attacchi saranno portati con gran- Scoppola ricorda che "il giudi- to nel 1961, lo ha pubblicato Einaudi a mar- de clamore a quello che molti, a Con Mai tardi iniziava un'esperienza di zio di Del Noce non tiene conto di zo con prefazione di Emilio Tadini. cominciare da chi scrive, conside- un dato storico di grande impor- memorialista che sarebbe durata una vita: rano il nucleo essenziale dell'iden- tanza: quella unità antifascista, prima coi ricordi della campagna di Russia e (a.p.) tità italiana dopo il fascismo, vale a creatasi nel momento della lotta al dire la lunga lotta di chi si oppose fascismo, nella quale convergeva- a una dittatura oppressiva e cercò di costruire in carcere o in esilio fesa della democrazia repubblicana. chi pone ora a confronto con una un'Italia nuova e democratica. È un argomento questo rispetto concezione odierna della demo- Uomini come Giovanni Amen- Fiorano Rancati Annita Veneri a cui non ci è ancora accaduto di crazia le forze politiche e gli uomi- dola, Carlo Rosselli, Antonio sentire da parte degli storici revi- ni che dovevano scegliere allora e Gramsci, Francesco Luigi Ferrari, sionisti repliche convincenti. in quel momento tra lo stalinismo Emilio Lussu, Luigi Sturzo e tanti L'analisi delle istituzioni cui colla- sovietico, i cui orrori sono grandi e altri: assai diversi tra loro ma tutti borano i comunisti italiani durante ancora non del tutto commensura- persuasi della necessità di abbatte- la guerra civile del 1943-45 e la ti, e il nazionalsocialismo hitleria- re il regime di Mussolini e di creare I SEGNI partecipazione, per molti aspetti no alleato con il fascismo mussoli- un paese che in futuro non avesse determinante, data al disegno co- niano. La scelta doveva essere in più bisogno né di tiranni né di eroi. stituzionale nato proprio dal lavo- ro di cattolici come Dossetti e Mortati, di laici come Perassi e «OFFESA Ruini, di comunisti come Terracini e Laconi, dimostrano, senza possi- Ieri e oggi a convegno GUIDA ALLA LETTURA SUI TEMI bilità di equivoci, che l'accettazio- dell'Antisemitismo, dell'Immigrazione, del Razzismo ne della democrazia fu un terreno Grandi e piccole occasioni per ricordare. Escono gli comune decisivo nella coalizione atti di due convegni: Passato e presente della Resistenza, in centinaia di opere di 140 autori antifascista. tenuto a Roma nell'ottobre 1993, sotto il patrocinio del- la Presidenza della Repubblica (pubblicato dalla Presi- pagine 192 Lire 26.000 Certo, quel lavoro non fu senza denza del Consiglio dei ministri), e Antifascismo e Resi- limiti e senza contraddizioni (e stenza nei licei e all'Università di Roma, tenuto nell'apri- Scoppola indica, come altri osser- le 1994 in quel liceo Visconti che fu una fucina di diri- vatori, la necessità di rimeditare al- genti antifascisti (ed. Anppia). cune norme della seconda parte .edizioni junior della Carta costituzionale che più risentirono di concezioni non ade- IDEI LIBRI DEL MESEI APRILE 1995 e N. 4, PAG. 9 la ricostruzione della Resistenza proposta da Rusconi è convincen- Patrioti o traditori? te. Per quanto riguarda le conclu- Finestra sull'Italia di Maurizio Viroli sioni più propriamente teoriche ri- di Franco Ferraresi cavate dall'analisi storica, mi limi- to a osservare che mentre è del tut- GIAN ENRICO RUSCONI, Resi- succedaneo" dell'identificazione to condivisibile interpretare la Re- BENEDICI S. ALPER, Love and Dunque, c'erano due indiani...' Un stenza e postfascismo, Il Muli- nazionale, bensì quale "invera- sistenza come esperienza di riscat- Politics in Wartime, Letters to Sikh con barba e turbante si spor- no, Bologna 1995, pp. 216, Lit mento di essa". Reinterpretata co- to nazionale e di patriottismo co- my wife, 1943-1945, a cura di ge da un palco e urla: 'Bella grati- 18.000. me un'esperienza in primo luogo stituzionale, mi sembra discutibile Joan Wallach Scott, University tudine, noi veniamo fin dall'India a (anche se non esclusivamente) di vedere in essa la "fusione sponta- of Illinois Press, Chicago 1992, liberarvi e voi ci schernite...' 'Chie- Resistenza e postfascismo è un patriottismo costituzionale, la Re- nea di nazione e Costituzione". Si pp. XXI1-220. do scusa, dice il comico, l'Italia è saggio che intende proporre una sistenza può essere legittimamente dovrebbe piuttosto parlare, per grata ai valorosi liberatori, non vo- nuova immagine della Resistenza presentata come l'evento che fon- semplificare, di nazione contro na- "Roma, 1° giugno 1945. A tea- levo offendere'. Tace, si concentra, in cui gli italiani possano ricono- de spontaneamente "nazione e zione, di scontro fra due modi op- tro, ieri sera... Entra il comico e pro- e finalmente — adagio — dice: scersi; e, in secondo luogo, vuole Costituzione", e dà sostanza stori- posti di intendere l'essere italiani. pone una barzelletta. 'C'erano due 'Dunque, c'erano — pausa — due rispondere a due quesiti di caratte- ca e culturale alla democrazia ita- Carlo Rosselli, per fare un esem- ebrei...' Uno del pubblico si mette a fascisti...' Silenzio, il pubblico at- re normativo: se sia vero o meno tende una protesta che non arriva. che per essere democratici si deb- Ancora un momento di silenzio e ba essere antifascisti, e se il riferi- poi un'esplosione di risa e grandi mento alla Resistenza sia ancora applausi. Il comico si inchina e se "rilevante e significativo" per la . ne va". nostra democrazia. E un'opera di Anche questa era l'Italia del critica storica ispirata dalla finalità 1945, descritta nelle lettere quasi politico-ideale di fare della Resi- quotidiane alla moglie di un ufficia- stenza D'evento fondamentale del- il Mulino le americano che fu in Italia duran- la democrazia italiana". Due anni te l'occupazione, con compiti so- fa Gian Enrico Rusconi aveva pub- prattutto amministrativi. Le lettere, blicato un saggio in qualche modo A cinquantanni dalla Liberazione, tre grandi testimonianze quindi, non descrivono battaglie propedeutico a questa ricerca: Se per ricordare le molte facce di un'unica Resistenza ma personaggi, incontri, luoghi di cessiamo d'essere una nazione, sem- un paese prostrato dalla sconfitta, pre del Mulino. e che affronta la ricostruzione gra- Una "democrazia vitale", spiega LEO VALIANI vato da dubbi, angosce, incertez- l'autore "in apertura del volume, ze. Alper ne parla con affetto, calo- mantiene viva la memoria della TUTTE LE STRADE CONDUCONO A ROMA re, amicizia, pari solo alla sua cor- propria origine, perché solo così Introduzione di diale antipatia per l'arroganza degli possono formarsi e consolidarsi CLAUDIO PAVONE inglesi, la loro ostentazione di su- nel tempo quella lealtà politica e il L'avventura della vita clandestina, il sogno della periorità verso gli sconfitti. (Con solidarismo civico "che danno so- «rivoluzione», la guerra civile: ritorna una delle che divertimento descrive la con- Jf danna per truffa del colonnello bri- stanza all'identità politica demo- massime testimonianze sulla Resistenza e il suo spirito cratica". Anche se la memoria tannico che più volte l'aveva mi- dell'evento fondativo è necessaria- nacciato di corte marziale per insu- mente controversa e dolorosa, bordinazione). l'importante è che essa ispiri nei EDGARDO SOGNO Chi era Benedict Alper (1905- cittadini "un sentimento di reci- 94)7 Me ne paria, a Princeton, proca appartenenza". La demo- GUERRA SENZA BANDIERA Joan Scott, sua amica di famiglia, Introduzione di crazia italiana, in altre parole, Vi % * che ha scoperto quasi per caso le manca di lealtà politica e di solida- GIAN ENRICO RUSCONI lettere dimenticate in soffitta, e le rismo civico, perché non dispone Una singoiar tenzone contro il nazifascismo: ha "fatte pubblicare. "Alper, mal- di una narrazione della propria la Resistenza spericolata e ardimentosa grado la grave miopia e l'età, era origine che gli italiani sentano co- del leggendario «Franchi» andato volontario in guerra perché me propria. Occorre dunque por il fascismo era l'antitesi di tutto ciò mano a un nuovo resoconto stori- in cui credeva. Ben era un prodot- co che sappia comprendere sia "la to del New Deal, anzi, in fondo era pluralità delle forme e dei motivi ALFREDO PIZZONI un socialista: non a caso durante il degli antifascismi", sia la memoria maccartismo perse il posto univer- della parte storicamente nemica, ALLA GUIDA DEL CLNAI sitario. (Lo riebbe in seguito, conti- una volta che questa dichiari di ac- MEMORIE PER I FIGLI nuando a insegnare criminologia cettare il terreno della libertà. Introduzione di fino a ottantasette anni). La sua ci- La nuova "matura memoria col- RENZO DE FELICE fra principale era la straordinaria lettiva" da mettere al posto della disponibilità verso tutti gli esseri Due anni ai vertici della Resistenza: le memorie vecchia dovrebbe essere "critica e umani. Uno dei miei ultimi ricordi di solidale". Nel senso che dovrebbe di un protagonista che la storia ha «dimenticato» lui è di un giorno, a Boston, in cui includere aspetti della Resistenza ci imbattemmo in due ragazzetti travisati o taciuti dalla retorica re- che cercavano di scassinare sistenziale. Dovrebbe, ad esempio, un'auto, lo volevo scappare, lui lasciare da parte miti sterili come disse: 'No, vado a parlargli'. Si av- quello della Resistenza come "ri- vicinò, parlarono, e finì a sorrisi e voluzione interrotta" o "tradita", strette di mano. Probabilmente, gi- ripudiare palesi falsi storici quali liana. Sottratta al suo uso retorico, pio, parlava della rivoluzione anti- urlare basta antisemitismo, è una rato l'angolo, lo rifecero, ma lui ci l'idea di una Resistenza "pilotata o l'espressione "Costituzione nata fascista come di un "dovere pa- vergogna, ecc. 'Chiedo scusa, di- aveva provato". sequestrata dai comunisti", rico- dalla Resistenza" può e deve tor- triottico", ma scriveva anche che ce il comico, non volevo offendere, La disponibilità umana è proprio noscere il ruolo degli atteggiamen- nare in auge come sinonimo di "possiamo vantarci di essere i tra- ricominciamo. Dunque, c'erano ciò che permea queste lettere, le ti attendisti, discutere seriamente "patriottismo costituzionale". ditori coscienti della patria fasci- due napoletani...' Una donna si al- rende vive, gustose, ancora oggi di questioni spinose come l'ucci- Una volta ridefinita in questi ter- sta; perché ci sentiamo i fedeli di za gridando che tutti ce l'hanno coi pienamente godibili, documenti sione di Giovanni Gentile o il ter- mini l'immagine della Resistenza, un'altra patria". napoletani, che il meridione è vitti- dal vivo delia quotidianità d'una rorismo partigiano. E dovrebbe Rusconi può rispondere affermati- La nazione, scrive Rusconi, è ma secolare, eco, 'Scusate, fa il co- tragedia. soprattutto presentare la Resisten- vamente ai due quesiti posti all'ini- "l'ambiente storico-culturale entro mico, non intendevo... riproviamo. za come convergenza di uomini e zio del saggio: l'antifascismo, cui concretamente i suoi membri partiti con idee profondamente di- emancipato dall'ipoteca comunista interagiscono e si riconoscono cit- verse e persino antagonistiche sul- e reinterpretato come liberalismo tadini e maturano l'acquisizione di la democrazia che "apprendono e militante non può e non deve esse- norme universalistiche che trova- praticano di fatto insieme una de- re "storicizzato" come vuole Fini, no espressione nella Costituzione Antifascismo in armi mocrazia senza aggettivi". ma rimane il fondamento storico democratica". Per il cinquantesimo anniversario della Liberazione II ideale della democrazia italiana, di La nuova immagine che potreb- Ma entro quell'ambiente stori- Mulino ripropone due testimonianze fondamentali: cui la Resistenza, per quanto mino- be dare rinnovata linfa civile alla co-culturale maturò anche l'idea Tutte le strade conducono a Roma, di Leo Valiani, leader ritaria e fragile, fu il gesto "che democrazia italiana deve dunque della nazione fascista che trovò del partito d'Azione nel Clnai, sei anni di carcere per diede il senso di una dignità ritro- porre l'accento sulla dimensione espressione nel regime totalitario. antifascismo, con una introduzione di Claudio Pavone vata a una nazione umiliata". Per nazionale e patriottica della Resi- Il fascismo è figlio della nazione (pp. 280, Lit 30.000, p.i.), e Guerra senza bandiera, di questo, cancellare la Resistenza stenza e interpretare il "senso di italiana quanto lo sono l'antifasci- Edgardo Sogno, il comandante "Franchi", esponente di dalla memoria comune vorrebbe identità nazionale" dei resistenti smo militante e l'attendismo. E ve- parte militare e liberale, con una introduzione di Gian dire "fare violenza non solo alla come un "patriottismo costituzio- ro che la Resistenza ha riscattato Enrico Rusconi (pp. 400, Lit 40.000, p.i.). nale". Un patriottismo costituzio- storia ma anche alla democrazia (in parte) la nazione, ma quel ri- nale, chiarisce l'autore, da inten- nel nostro paese". scatto fu anche un riscatto contro dersi non come "un surrogato e un Saranno gli storici a giudicare se la nazione. APRILE 1995 N. 4, PAG. 10/XIII ctxc^cccvtx'ó cvtxtxc gusti e gli ideali. Così come è giu- riva editoriale privata per ridimen- canali indiretti. D'altronde, nella spada che lo difende", è retorica; sto ricordare che, a parte le circo- sionare pesantemente il giudizio coincidenza tra ideologia fascista e "Un capo, un popolo", è retorica. I santini stanze belliche che generalizzaro- sull'uso propagandistico che con ideologia piccolo-medio borghese, Così, le cartoline, di regime o no largamente l'uso di questo mez- questo mezzo il regime fece il contesto storico in cui agiva private che fossero, enfatizzarono zo di corrispondenza, la sua diffu- dell'immagine del suo capo, avver- l'editore privato era proprio quello l'esaltazione del duce. Certo, il del duce sione, di regola, non fu un fenome- tendo che Mussolini non ne inco- che l'induceva a esprimersi nei me- Minculpop interveniva, tempera- di Renato Monteleone no di massa, tanto meno durante il raggiò la moltiplicazione, tanto desimi toni e stili della propaganda va, emanava istruzioni alla stampa, ventennio. meno quella speculativa. Ma altro- di regime. Compresa la retorica, ma con la preoccupazione princi- E un fatto interessante che le ve l'autore precisa che su questa naturalmente, che non mi sembra pale di evitare gli abusi e soprattut- ENRICO STURANI, Otto milioni cartoline per il duce fossero più produzione privata gravò un incal- affatto, come appare a Sturani, to gli effetti involontariamente co- di cartoline per il Duce, Centro che altro oggetto di collezione, alla zante controllo, che discriminava estranea all'impronta culturale del mici dell'opera di troppo zelanti Scientifico, Torino 1994, pp. maniera dei santini e dei divi, e, in base all'attendibilità del promo- ventennio. Non è vero che la svel- esecutori. 330, Lit 60.000. come questi, si diffusero in una tore, ma anche all'efficacia del do- tezza, la brevità, la concretezza, Eppure, può sembrare strano, straordinaria varietà di forme, ob- cumento fotografico. siano connotati dell'antiretorica. oggi, che non ci si rendesse conto Siamo sinceri. Il primo impulso bedendo ai criteri concorrenziali Dunque, una forma di sfrutta- "Se avanzo seguitemi, se indietreg- allora della comicità persistente, che s'accende in chi tiene questo degli editori privati. Sturani insiste mento propagandistico di regime gio uccidetemi", è retorica; "È nonostante tutto, di quella ritratti- libro tra le mani è di correre dritto molto su questo aspetto dell'inizia- avvenne anche attraverso questi l'aratro che traccia il solco, ma è la stica mussoliniana, tutta giocata dritto a contemplare lo stuzziche- sul superattivismo del duce, sulla vole corredo di cartoline che l'au- sua onnipresenza perfino in forma tore ha qui riprodotto dalla massa ectoplasmatica, celestiale, o sulla monumentale di quelle che circo- sponsorizzazione di generi com- larono durante il ventennio, con- Donne fasciste, un lungo raggiro merciali come cioccolatini, imper- tribuendo a disseminare per ogni meabili, lamette da barba, Magne- dove l'immagine del capo del fa- Piccole italiane. Un raggiro durato vent'an- il suo regime non volle donne nelle cariche sia San Pellegrino, arance e altre scismo. Ma sarebbe un errore. ni, a cura di Maria Rosa Cutrufelli, Elena direttive della scuola, e neppure a insegnar derrate succulente. Queste cartoline non sono affa- Ma, come diceva Susan Sontag, Doni, Elena Gianini Belotti, Laura Lilli, lettere, storia e filosofia nei licei e negli isti- sciate alla rinfusa, ma seguono un nella fotografia scorre il sentimen- filo tematico, che è poi quello stes- , Cristiana di San Marzano, tuti tecnici; e poi vennero i decreti sulla limi- to del tempo ed è in questa chiave so dell'ampio saggio che precede e Mirella Serri e Chiara Valentini, Anabasi, tazione del lavoro femminile nei settori pro- che anche l'autore raccomanda di introduce e le rende criteriatamen- Milano 1994, pp. 175, Lit 12.000. duttivi, che, tanto per seminar zizzania tra i mantenere la lettura, anche quan- te leggibili. Nelle sue fitte pagine generi, fu incolpato di portare alle stelle la di- do si scopre l'imbroglio, per esem- l'autore sviluppa una serie di argo- Laeriamo finta di non ricordarci più chi è soccupazione maschile. pio, di spacciar per folla autentica menti, quale più quale meno con- stato, non molto tempo fa, a proclamare da Conclusione: la donna se ne stia a custodir di contadine, operaie, atleti, donne vincente, ma tutti meritevoli di ri- alto luogo che sotto il fascismo le nostre don- la casa, faccia "l'angelo del focolare", in mu- e bambini del popolo, tra Cui Mus- flessione. Però, nonostante l'ap- ne vissero la loro grande stagione epifanica, e sulmana sudditanza all'uomo padre o mari- solini amava farsi riprendere, quel prezzabile intento di non rincorre- godiamoci piuttosto queste poche trascelte to. Se poi proprio non vuole capirla, allora la che in realtà era in gran parte folla re 0 nuovo o l'inedito a ogni costo, "perle di regime", per capire come andarono si scoraggi con salari di fame. Ma poiché, co- di poliziotti e carabinieri. mi sembra poi che troppo spesso il veramente le cose. me ha scritto Musil, "ogni intelligenza ha la Dunque, documenti manipola- suo discorso venga agitato dall'àn- ti? Sturani parla di falsificazioni simo di portar correttivi, non sem- Mussolini, discorso del 26 maggio 1927: sua stupidità", l'astuto provvedimento ebbe "presunte" e qui il suo discorso mi pre condivisibili, a certi "luoghi "Lelemento femminile... spesso porta nelle l'effetto contrario d'indurre gli imprenditori riesce piuttosto annebbiato e, per comuni" o "opinioni correnti" cose serie il segno incorreggibile della sua fri- a spalancare alle donne porte e finestre del certi aspetti, addirittura forzato. E nell'uso storico delle fonti fotoico- volezza". primario, secondario e terziario. E poi, ci fu vero, in generale: "le foto 'artefat- nografiche, in generale, e di quelle Mussolini, colloquio con Lmil Ludwig, la campagna antiabortista e contro i mezzi te' sono lo specchio fedele dell'im- relative al fascismo in particolare. 1931: "La donna deve obbedire. La mia opi- antifecondativi, e la dura legislazione penale maginario collettivo di un certo Non c'è che dire: la cartolina è nione della sua parte nello Stato è opposta a su simili "delitti contro la stirpe", con tutto il periodo storico". È una tesi che uno dei tanti "buchi della serratu- ogni femminismo... Se le concedessi il diritto corteggio dei più forcaioli luoghi comuni Sorlin ha sviluppato anche a pro- ra" attraverso cui vedere la storia e elettorale, mi si deriderebbe. Nel nostro Sta- dell' antifemminismo. posito dell'immagine filmica. Ma è non credo che ci sia più chi inten- difficile pensarla con l'autore to essa non deve contare". Resta da spiegare il paradosso di tanta ade- da relegarla tra le trivialitàten di sull'immagine della morte in guer- cui inorridivano le vecchie accade- G. Gentile, Le donne nella coscienza mo- sione di donne al regime, nonostante il suo ra nelle cartoline come "un duris- mie. Le riserve che ancor oggi pos- derna, 1934: "Nella famiglia la donna è del granitico "machismo". Si può mettere in con- simo atto d'accusa contro la guerra sono gravare su questo genere di marito, ed è quel che è in quanto è in lui". to il potere imbonitore dei mezzi di comuni- stessa" o perfino, inconsapevol- fonti, a ben vedere riguardano più M.F. Cannella, Principi di psicologia raz- cazione, si possono tirare in hallo, come fan- mente, come strumento di "propa- il loro uso metodologico che la lo- ziale, 1941: "tìùschke giudicava il cervello no le autrici, studiosi che parlano di abbaglio ganda pacifista". Sarà stato così, ro validità oggettiva. Comunque, della donna europea simile a quello dei negri". della realtà, del mito del padre-padrone, magari, nei labirinti di una produ- sarà bene non dimenticare il mòni- Il libro che contiene questi esemplari di dell'estetismo dannunziano... E certo, però, zione clandestina, ma il materiale to di Reinhard Bendix sulla risibi- "perle" della cultura maschilista del fascismo che, a dispetto di tanta infatuazione, la don- "cartolinario" ufficiale, quello che circolava alla luce del sole e esem- lità di certi sforzi storiografici che, si deve al lavoro di scrittrici e giornaliste del na poi nei fatti sgarrò dalla morale politica per il gusto di civettar con fonti in- del regime: lo fece, per esempio, eludendo i plificato anche nella raccolta di gruppo Controparola, e grazie a loro, dopo questo libro, diffondeva della mor- solite e stravaganti, finiscono col dettami della politica demografica e la propa- far "sapere sempre di più su que- averlo letto, nessuno può più dichiararsi di- te in guerra un'immagine "falsifi- stioni sempre meno importanti". sinformato e impunemente libero di masticar ganda contro gli anticoncezionali, e rispon- cata" nel senso della sua eroicizza- dendo alle leggi antiabortiste col ricorso È molto ragionevole la messa a nuvole su questo argomento. zione: e non è affatto detto che ciò punto dell'autore, nel definire la Lesclusione delle donne dal voto politico all'aborto clandestino. fosse più fedele all'immaginario cartolina un prodotto non "popo- fu cosa di cui il capo del fascismo andò fiero; (r.m.) collettivo del tempo, e non piutto- lare", ma "piccolo e medio bor- sto una pura operazione propa- ghese", nel senso che ne esprime i gandistica.

ERNST KLEE, Chiesa e nazi- Le responsabilità della Chiesa lante: appassionante perché scritto smo, Einaudi, Torino 1993, ed. con grande impegno civile, deso- orig. 1991, trad. dal tedesco di di Giovanni Miccoli lante per lo sciovinismo, il latente e Lorenzo Riberi, pp. X-230, Lit persistente razzismo, talvolta la 18.000. malafede dei suoi protagonisti: tut- come non pochi tedeschi che pur SS, esponenti del regime, respon- fronte antibolscevico. Klee vi ag- ti "oneste e brave persone", inca- Nel febbraio 1946 tre vescovi te- avevano sofferto del nazismo (era sabili di campi di sterminio, perse- giunge una documentazione im- paci però di misurare le enormità deschi vennero nominati cardinali stato allontanato dall'università e guiti dalla giustizia militare degli pressionante sull'attività esplicata di cui furono per lo più spettatori da Pio XII, nel primo concistoro si era rifugiato a Roma perché sua alleati, per favorirne l'emigrazione in Germania dalle Chiese per sot- silenti. La solidarietà verso il pro- del suo pontificato. Il primo a madre era di origine ebraica), tro- clandestina prima, per ottenerne la trarre alla condanna dirigenti au- prio popolo, che aveva impedito giungere a Roma fu quello di Berli- vava inaccettabile ogni riconosci- grazia o sconti di pena poi. torevoli del partito e delle SS. Per- alle Chiese di dissociarsi dal regi- no, il conte Konrad von Preysing, mento di una "responsabilità col- Del "soccorso" prestato a Roma sonaggi direttamente coinvolti nel- me durante la guerra, che le spinse che tra i vescovi tedeschi era stato lettiva", si rifiutava di ammettere ai nazisti da esponenti del clero di lo sterminio degli ebrei, nella fero- nel dopoguerra a rifiutare a lungo il più convinto avversario del regi- che ciò che i nazisti avevano com- lingua tedesca, come monsignor ce gestione del lavoro coatto, nel- l'idea di una responsabilità collet- me nazista, vanamente impegnato messo in nome della Germania Alois Hudal, rettore della chiesa le spietate rappresaglie delle popo- tiva, le porta nello stesso tempo a per lunghi anni nel cercare di otte- non poteva non ricadere sull'im- nazionale di Santa Maria dell'Ani- lazioni civili diventano, nel lin- solidarizzare con quanti risultano nere dalla conferenza episcopale mediato futuro del suo popolo. ma, si sapeva già molto. Hudal, del guaggio degli esponenti delle colpiti dai nemici di un tempo. Era una pubblica denuncia dei suoi Si trattò di un sentimento com- resto, non aveva mai nascosto le Chiese, "meri organi esecutivi de- e voleva essere anche un'autoasso- crimini. Incontrando Hubert Je- plesso, largamente presente nel sue simpatie per la "rivoluzione gli ordini superiori", e vengono luzione, come suggerisce Klee? din, il grande storico del Concilio dopoguerra tedesco. Questo libro nazionale" ed era sempre stato un presentati come "buoni e fedeli Non ne sono del tutto sicuro. Cer- di Trento, egli riconobbe che la di Klee ne racconta un aspetto e fautore dell'opportunità per la cristiani", che hanno dovuto ope- to però era ancora una volta la punizione della Germania era giu- un esito particolare: il largo aiuto Chiesa di trovare un'intesa con rare come hanno operato "per la messa in campo di una scala di va- sta, inevitabile la perdita delle re- che le gerarchie ecclesiastiche, tan- l'ala conservatrice del nazismo, dura necessità imposta dalle esi- lori e di priorità che eludevano e gioni orientali. Jedin ne provò to cattoliche che protestanti, pre- isolandone la componente neopa- genze militari". rimuovevano l'atroce unicità della un'enorme delusione: anche lui, starono a membri di spicco delle gana, e costituire così un compatto E un librò appassionante e deso- Shoah. Ma non furono i soli. APRILE 1995 NI. 4, PAG. 11 CVfXfXC

PIERRE DRIEU LA ROCHELLE, cietà delle Nazioni. Gli ebrei sa- Diario 1939-1945, introd. diju- ranno mandati in Madagascar. lien Hervier, Il Mulino, Bologna Un dandy fascista, fanatico e imbelle L'editore Gallimard in pensione. 1995, ed. orig. 1992, trad. dal di Bruno Bongiovanni Ovunque sarà fatta una pulizia et- francese di Roberta Ferrara, pp. nica che riomogeneizzerà le diver- 500, Lit 50.000. se aree del continente e persino da Albione, "plutodemocratica" eccessi gargantueschi e ossessivi di nia. Ormai si erge, quasi si inturgi- della Francia. "Quanto alla NRF, Occhi blu, alto, atletico, sempre come la Francia, sta infatti affo- Céline. Ma non meno maniacale, a disce, l'ammirazione per la sana striscerà ai miei piedi". E proprio ben vestito, ammiratissimo dalle gando nel suo sordido imperiali- ben vedere. E altrettanto abietto. bestialità dell'hitlerismo, "una di quest'ultimo auspicio, anche se donne. Due matrimoni, nessun fi- smo e nella fiacchezza liberale. Il Vita privata, risentimenti perso- quelle brusche reazioni con cui non proprio in questi termini, si glio, un numero imprecisato e co- socialismo germanico hitleriano, nali, velleità perdute, si mescolano l'umanità di tanto in tanto cerca di avvererà nel periodo in cui il Dia- munque altissimo di amanti, tra temperato dai residui capitalistici, sempre con la tragedia in atto. Se darsi una sferzata". Quando il so- rio purtroppo rimane muto. cui Christiane Renault, la moglie è l'avvenire del mondo. La guerra, Paulhan, infatti, chiama il comuni- cialismo nazionale tedesco invade Quando però Drieu riprende a del grande industriale di automo- tuttavia, sembra procedere a rilen- sta Aragon alla "Nouvelle Revue la plutodemocrazia francese e si scrivere il Journal, lo scenario si sta bili. Scrittore di gran talento, ma to. E questa, del resto la dróle de Fran^aise", la Francia merita per insedia a Parigi, Drieu, tuttavia, modificando. L'Urss è in guerra forse non di genio, animatore della guerre. Drieu, che vuole vedere Drieu di diventare succube della preferisce andare in campagna, con la Germania, anche se sembra ribalta letteraria parigina negli an- correre la storia, si l'amenta. Questi Germania. L'uomo del risentimen- non prima di avere detto che gli sa- soccombere. Ancora una volta, ni di Gide, Malraux, Mauriac, tuttavia, l'intuito politico e la capa- Maurois, Aragon e Giraudoux, cità di previsione di Drieu sono narcisisticamente consapevole del sorprendenti. Diffida dell'espan- proprio fascino, perennemente af- sione a est, teme che la Germania flitto, a suo dire, dalla noia, incline possa essere incastrata nell'inverno a sperperare il denaro e non alieno russo. La Germania, del resto, non dall'accettare il "mecenatismo sta facendo l'Europa, sta facendo femminile", vale a dire dal farsi una guerra tedesco-nazionale. Il mantenere dalle amanti. Assiduo socialismo hitleriano si rivela anco- frequentatore di bordelli, bevitore, ra capitalistico. Il genio di Hitler è nicotinomane, e tuttavia inappaga- più nazionalmilitare che europoli- to, ora solitario e ora mondano, tico. Hanno ragione i comunisti: il versatile e dilettantesco, mistico e fascismo, rimasto a questo stadio, anticlericale, tipico esemplare, in- non è che uno strumento di auto- somma, al più alto livello, del difesa preventiva della borghesia. dandy fascista. Questo fu Drieu La La Francia, in particolare, è Rochelle, morto cinquantaduenne quella di prima: governata da gen- e suicida nel 1945, braccato dal tucola di destra — Drieu disprezza morboso richiamo del suicidio e Pétain e odia ferocemente Lavai dal gusto del crepuscolo e della ca- — invece che da gentucola di sini- tastrofe, collaborazionista algido e stra. Egli sperava in una fusione senza entusiasmi ideologici, un uo- della destra e della sinistra, in un mo insomma destinato dopo la socialismo fascista. È rimasto delu- morte a diventare un personaggio so. E almanacca allora su improba- oggetto di un vero e proprio culto bili e avventurosi ribaltoni: la Ger- da parte de\Tintelligencija di estre- mania si alleerà con il capitalismo ma destra, almeno di quella aman- angloamericano contro l'Urss, o te dei gesti supremi, della retorica con quest'ultima contro gli odiati autocelebrativa dei "vinti", non- anglosassoni? Drieu, ormai, sem- ché delle frasi sublimi distillate brerebbe prediligere questa secon- con amaro distacco mentre il mon- da soluzione. Il fascino per il pri- do è in fiamme. mitivo e per il barbarico — cui an- Il Diario, che copre gli anni che che il comunismo viene ricondotto vanno dall'entrata della Francia in — torna a prevalere. Davanti guerra alla vigilia del suicidio^ all'incapacità rivoluzionaria della pubblicato in Francia da Galli- Germania nell'Europa conquista- mard solo nel 1992, è un docu- ta, cresce l'ammirazione, e insieme mento straordinario, per la sua il timore, per il bolscevismo stali- contraddittoria sincerità e talvolta niano. Si augura comunque una anche per la qualità della scrittura, vittora del comunismo. "Che un documento che non coinvolge muoiano tutti questi borghesi; se semplicemente una pur interessan- lo meritano". Stalin "li sgozzerà te biografia, ma anche, più in gene- tutti e dopo di loro sgozzerà gli rale, la psicologia dell'intellettuale ebrei". collaborazionista. Il testo, si può Sempre più spesso ora Drieu, ben congetturare sulla base di come già nel romanzo del 1931 Le mezze frasi pronunciate qua e là, feu follet, invoca la morte e prean- era certamente scritto per essere nuncia il suicidio. Il socialismo è pubblicato, ma non in questa for- ineluttabile, un socialismo con una ma. La morte volontaria dell'auto- base di aristocrazia militare, come re ce lo ha consegnato in tutta la avrebbe dovuto essere quello di sua immediatezza e in tutta la sua Hitler, degenerato sin dal 30 giu- rovente contraddittorietà. "figli di operai", Mussolini, Hitler to, e il piccolo borghese frustrato rebbe piaciuto vedere "che faccia gno 1934 ("la notte dei lunghi col- Quando, nel 1939, la guerra e Stalin, "non sono granché". La (ecco un caso in cui quest'espres- farà la gente della NRF e del Figa- telli"), e com'è invece il nazional- scoppia, Drieu è del resto incerto guerra infatti, ormai è chiaro, sarà sione può ancora essere utilizzata) ro, i radicali, gli ebrei, tutti quelli comunismo di Stalin, diventato la se arruolarsi o meno. Si fa poi vinta o dai tedeschi o dagli ebrei, vedono spesso negli erratici rove- che mi hanno umiliato e ferito". riconciliazione del royaliste e del riformare. Molti sono i malanni davanti ai quali Drieu squaderna la sciamenti della Storia un atto di Eccolo qui il segreto del collabora- sanculotto nella sovversione totale. che si affretta a enumerare. Ma è prima delle sue atroci contraddi- giustizia e di fremente riparazione zionismo di Drieu e di altri, non- Drieu, che assai poco parla degli soprattutto la promiscuità, la men- zioni: mediocri, poco intelligenti delle piccole ambizioni mancate. I ché di tanti revanscismi personali Stati Uniti, è però stanco, annoia- sa collettiva, le chiacchiere dei sol- (apprezza solo Bergson e in parte comunisti, comunque, nel 1939- prossimi venturi. Si pensi, si mini- to, disgustato, intimorito. Non dati, che si dice non disposto a Proust), eppure in grado di in- 40, sembrano a Drieu fuori gioco. ma licet componere maximis, ai vuole cadere nelle mani dei suoi sopportare. D'altra parte, a lui, fa- fluenzare e di dominare il mondo. La fallimentare guerra in Finlandia tanti smaniosi assalti alla diligenza nemici, vale a dire dei democratici scista dai fatti del febbraio 1934, Gli è che il mondo stesso è sceso lo dimostra. Quanto al marxismo, che si sono visti nell'Italia del trionfanti. Si abbandona alla storia iscritto al Ppf di Doriot tra 0 1936 nei gironi infernali della decaden- esso è l'impotenza degli ebrei di- 1994, alla rumorosa voglia di esser- delle religioni, ma anche al ciarpa- e il 1939, la Francia della radica- za: e gli ebrei, non importa se libe- vorati dallo spirito moderno. Una ci di tante mezze figure che si sen- me occultistico ed esoterizzante. naille non può piacere. La Repub- rali o comunisti, di tale decadenza gran quantità di persone, ormai, tivano escluse. Non è lo sfondo Molti intellettuali fascisti si ag- blica senescente dei professori, dei sono il simbolo, la metafora, il mo- sono del resto per Drieu ebrei, o storico che fortunatamente può es- grappano del resto periodicamen- retori, dei normaliens, giudaica, tore, l'essenza. Il problema princi- mezzo ebrei, o un quarto ebrei, sere paragonato, né la non comune te a un qualche Bignami misterio- massonica, insieme liberalcapitali- pale del presente riguarda la possi- persino Marat, che certo non lo fu, personalità di Drieu, ma l'eterna sofico: si pensi alla fortuna inesau- stica e progressista, ottusamente bilità, o meno, di arrestare il tra- contrapposto da Drieu al "rivolu- psicologia del risentito finalmente sta di Evola e Guénon. Drieu scri- laica, è certo condannata davanti monto di una civiltà che sta dera- zionario nordico" Robespierre, in libera uscita. ve anche però le ultime bellissime alla prorompente giovinezza del gliando. L'antisemitismo di Drieu, che a lui piace quasi quanto Napo- Drieu, così, pur potendo, non opere letterarie: soprattutto i Mé- Terzo Reich. Né migliore possibi- che si definirà più volte "razzista e leone. Dopo lo sfortunato tentati- emigra. Meglio l'inferno di fuoco moires de Dirk Raspe. Poi, dopo lità sembra avere l'Inghilterra, na- internazionalista", vale a dire eu- vo di quest'ultimo, solo Hitler, in Francia, scrive, che l'inferno di essersi a più riprese nascosto, il 15 zione un tempo apprezzatissima rofascista, è comunque freddo, d'altra parte, può diventare l'arte- fango in America. La Germania marzo 1945 si uccide. Muore con da Drieu, cultore dei popoli nordi- privo di passioni, ammantato di ar- fice dell'Europa. socialista farà l'Europa internazio- . lui un fascista europeo, un perso naggio insieme anomalo e paradig- ci e buon conoscitore, della lingua gomentazioni razionalistiche. È Drieu è convinto, sin dalla fine nalista e il fascismo compirà l'ope- matico e della letteratura inglese: la perfi- apparentemente ben lontano dagli del '39, della vittoria della Germa- ra di Ginevra, vale a dire della SO- HHUCI Lioni UCL IVI [Z OH m—mmmm APRILE 1995 N. 4, PAG. 12/XIII e I partigiani del cinema. Parlano 37 registi di Alberto Papuzzi

Memoria, mito, storia. La pa- subiti da Tutti a casa. Sul camion- ralizzata: Aldo Tonti, genio della collezione di brevi e spassosi rac- Erano tutti sceneggiatori e registi. rola ai registi, 37 interviste, a cino scassato della borsara nera, fotografia, fece le riprese con una conti su come una volta si faceva il Non si potevano dare ordini alle cura di A. Amaducci, G. Bour- Alberto Sordi diceva questa battu- Arriflex da 120 metri, miracolosa- cinema. Quando Nanny Loy girò masse, ma bisognava spiegare il sier, R. Carluccio, D. Gagliano- ta: "Se il re scappa a Brindisi, allo- mente rimediata al ministero della Le quattro giornate di Napoli il suo ruolo a ogni comparsa. Duran- ne, G. Gambetti, R Gobetti, E ra permetti che io scappo a casa guerra; quando si esaurivano le problema era l'eccesso di parteci- te la lavorazione a Modena di Libe- Olivetti e E Prono, Archivio mia". Dopo le prime visioni del batterie Tonti girava a manovella, pazione durante le riprese: applau- ra, amore mio, regista Mauro Bolo- Nazionale Cinematografico del- film — racconta il regista — "que- tenendo il ritmo di Giovinezza, si, fischi e tutti che volevano dare gnini, protagonista Claudia Cardi- la Resistenza, Torino 1994, pp. sta battuta venne tagliata da mano Giovinezza. consigli. "No, guardi, durante le nale, si doveva far saltare un ponte, 316, s.i.p. ignota". Alberto Lattuada narra le Si può leggere questo volume quattro giornate una volta ho visto naturalmente per finta, ma era pio- vicissitudini per girare II bandito in come un documento sul cinema che un bambino faceva così e così vuto, la polvere da sparo si era La morte di Anna Magnani in un'Italia ancora semidistrutta e pa- resistenziale ma anche come una e lei lo dovrebbe mettere nel film". compressa, fino a esplodere: "Ab- Roma città aperta era l'episodio biamo visto il ponte che andava centrale di un film mai realizzato: giù, era solo un ponte di barche Gap, diretto da Giuseppe De San- per fortuna, però utilissimo, per- tis e prodotto da Carlo Ponti. Per ché collegava un piccolo paese". finanziare Achtung banditi!, di Le immagini di questo numero Il nodo cruciale di tutte le inter- Lizzani si diede da fare Giancarlo viste è la valutazione del cinema Pajetta, allora ministro degli esteri di Marco Scavino antifascista e resistenziale. Non è del Pei, che vendette il film a di- possibile individuare un giudizio stributori sovietici. Il personaggio comune, essendo diverse le iden- ARCHIVIO STORICO DELLA CITTÀ DI TORI- un antifascista militante; anzi, Chevallard di Volonté, nel Terrorista di De tità generazionali, le esperienze NO, Torino in guerra tra cronaca e memo- era un moderato in politica e un cattolico Bosio, ricalcava la figura d'un co- culturali, l'idea del cinema, le posi- mandante gappista, Otello Pighin, ria, a cura di Rosanna Roccia e Giorgio nella fede, che non nascondeva la preoccupa- zioni politiche, tra Silvano Agosti e con cui il regista aveva combattuto Vaccarino, presentaz. di Alessandro Galan- zione per il futuro della nazione, qualora do- Francesco Maselli, tra Liliana Ca- quando aveva vent'anni. I fratelli te Garrone. Diario di Carlo Chevallard. po la caduta del fascismo avesse finito con il vani e Giuliano Montaldo, tra Er- Taviani hanno girato La notte di 1942-1945, a cura di Riccardo Marchis, To- prevalere politicamente il movimento ope- manno Olmi e Alberto Caldana, San Lorenzo "perché volevamo di- rino 1995, pp. XVI-538, Lit 80.000. raio, egemonizzato dai comunisti. tra Florestano Vancini e Giorgio re anche ai giovani che quando tut- La cura critica del diario è opera di Riccar- Trentin, per citare dei nomi. Ciò to sembra perduto è il momento in Tra le varie iniziative in programma per la do Marchis, che ha dato prova di uno scrupo- che si può dire è che viene a galla cui si può agire, l'uomo può pren- ricorrenza del 50° anniversario della Libera- lo filologico e di una capacità d'indagine no- un patronage del partito comunista e dei suoi esponenti sul cinema re- dere in pugno il suo destino". zione, la pubblicazione di questo ricco volu- tevolissime. Il volume è corredato da una Di notizie, ricordi, dichiarazioni, sistenziale, soprattutto negli anni me da parte dell'amministrazione comunale breve nota di Giorgio Vaccarino, Nell'ascol- cinquanta e sessanta, che spiega la rievocazioni come queste, e di ana- to di altre voci dalla città in guerra, che pre- lisi e commenti, sono affollate le di Torino — a cura dell'Archivio storico del- difficoltà della maggior parte di pagine di Memoria, mito, storia, il la città, diretto da Rosanna Roccia, e senta una serie di testimonianze storiche questi film a rendere la comples- secondo volume che l'Archivio dell'Istituto Storico della Resistenza in Pie- (Emanuele Artom, Ada Gobetti, Franco sità della Resistenza italiana. Per Nazionale Cinematografico della monte, presieduto da Giorgio Vaccarino, non Venturi, Giorgio Amendola e altri), e da un un lungo periodo il modello rima- Resistenza ha dedicato alla rasse- può che essere vista con particolare favore da- cospicuo apparato fotografico, descritto dalla se Il sole sorge ancora, vero film gna su cinquant'anni di Resistenza gli storici, e più in generale da tutti coloro curatrice Rosanna Roccia in una nota finale marxista. nel cinema italiano, organizzata a che si occupano di ricerca e di diffusione del- dal titolo Immagini di Torino in guerra. Sarebbe però sbagliato dimenti- Torino lo scorso autunno, intitola- la conoscenza storica. Il nucleo centrale del Proprio per il valore di questo volume (di care — come ammonisce Paolo ta "Il sole sorge ancora", dal film libro è costituito dal diario redatto, quasi cui il Comune di Torino ha preparato anche Gobetti nella prefazione alle inter- viste — il significato traumatico di Aldo Vergano del 1946. Il pri- quotidianamente tra il settembre del 1942 e i un'edizione di lusso, a tiratura limitata), è mo volume metteva a disposizione che la Resistenza ebbe per il cine- primi di maggio del '45, da Carlo Chevallard, auspicabile che se ne possa fare anche un'edi- le sessantacinque schede dei lun- ma italiano. Rappresentò l'incon- gometraggi, documentari, pro- dirigente di una piccola azienda metallurgi- zione più stringata e più economica, che co- 4ro con una nuova realtà, sia nei grammi televisivi visti nella mani- ca, che annotava non solo l'andamento delle stituirebbe un materiale prezioso per gli inse- contenuti sia nei linguaggi, di cui festazione. Nel secondo volume operazioni di guerra (confrontando i diversi gnanti delle scuole superiori e per le univer- resta un esempio notevolissimo trentasette registi, presentati con bollettini radio, quelli italo-tedeschi con sità. È una grande lezione sul senso della li- Giorni di gloria, "documentario ri- accurate note biografiche, discuto- quelli emessi da Radio Londra) e le principa- bertà quella che promana dall'ultima pagina voluzionario", di più autori, "con no attraverso ampie interviste il li vicende politiche o di cronaca interne, ma del Diario, in cui l'autore descrive la quiete virtuosismi e novità di struttura e peso della Resistenza nel cinema anche informazioni spicciole sulla vita civile un po' aristocratica della propria casa, la pos- di linguaggio". Nel ventennio se- italiano. in città, dall'andamento dei prezzi alle dispo- sibilità di ascoltare liberamente la radio pre- guente l'aria si fece chiusa e pesan- te, con le dovute eccezioni: Naturalmente mancano Rossel- sizioni annonarie, dalle modificazioni dei co- ferita, di leggere un giornale inglese, di ascol- lini e De Sica. Ma i tempi del neo- un'opera distaccata sia dalla tradi- stumi ai rapporti di lavoro. Si tratta di un do- tare dischi prima proibiti, di leggere senza zione eroico-spettacolare sia da realismo sono rievocati in molte cumento eccezionale, soprattutto perché l'au- preoccupazioni libri e novelle di ogni genere interviste, in particolare in quelle a una lettura piccolo borghese è 11 tore non era personaggio politicamente impe- e tendenza. Certo, la libertà non è solo que- De Santis e Lizzani, che lavoraro- terrorista di De Bosio, che riverbe- no alla sceneggiatura e alla regia gnato e le sue osservazioni non possono quin- sto; ma è bene non dimenticare mai che sen- ra dialettica e tensioni resistenziali del Sole sorge ancora, commissio- di essere giudicate come il punto di vista di za questo non c'è libertà. — le discussioni nel Cln, le diverse nato a Vergano dall'Anpi. Luigi strategie, dall'attendismo all'èstre- Comencini denuncia i tagli abusivi mismo — nelle nebbie lagunari.

Quali sono i film che ci hanno ziale, prodotte in Italia dopo il '45, immunizzato dal fascismo? La rivi- Ma andate a vedere "Gioventù bruciata" è il postulato che ribellarsi al nazi- sta "Duel" lo ha domandato ai Intervista a Gianni Canova fascismo è giusto, mentre ci sono suoi collaboratori e lettori. Risulta- pochi film che raccontano perché to a sorpresa: nessuno ha citato i ribellarsi è giusto — risponde Ca- sacri testi del cinema resistenziale, Swing Kids, un film americano del agli inni della Hitlerjugend. della critica, allineata con An- nova —. Per questa ragione, mi i memorabili titoli del neorealismo 1993, di Thomas Carter — da noi "La mia impressione — spiega dreotti, sparava a zero su questi sembra che il significato di questo italiano — come ci racconta Gian- titolato Giovani ribelli—, che par- Canova — è che la cultura demo- film. Per fare un nome: Gian Luigi cinema si sia esaurito, anche se ri- ni Canova, direttore della rivista e la di un gruppo di ragazzi tedeschi cratica abbia prodotto, dopo la Li- Rondi. Con gli anni cinquanta si mane una testimonianza impre- critico della "Voce" —, da Roma degli anni trenta che diventano an- berazione, monumenti alla Resi- assiste alla scelta precisa di liquida- scindibile dal punto di vista esteti- città aperta a II sole sorge ancora, da tinazisti perché preferiscono stenza, senza riuscire a fare dei re l'esperienza del neorealismo, co. Naturalmente questo è un giu- Sciuscià e Paisà a Achtung, bandi- Benny Goodman e Duke Ellington film nazional-popolari capaci di negando i finanziamenti pubblici dizio generale, dopodiché bisogna ti!. Quali saranno allora le pellico- raccontare l'orrore d'una dittatu- al cinema italiano antifascista: Um- distinguere. Uno dei film più vivi, le che ci hanno vaccinato dal virus ra. Al fondo di questa contraddi- berto D. ottiene solo 16 milioni, a che non mostra ancora segni di in- del fascismo e che hanno trasmes- zione io vedo il vecchio equivoco fronte dei 216 concessi a Don Ca- vecchiamento, a me sembra Ger- so i valori antifascisti? del neorealismo italiano, che vole- millo. Si istituzionalizzò la spensie- mania anno zero, capolavoro di Gioventù bruciata, firmato nel va fare del popolo il protagonista ratezza: eravamo Poveri ma belli e Roberto Rossellini, guarda caso 1955 da Nicholas Ray, il film che delle sue pellicole, ma eludeva il celebravamo l'arte di arrangiarsi". ambientato fuori del nostro paese. fece di James Dean il mito di una problema se il popolo ne sarebbe Tornando al cinema resistenzia- Un bellissimo film sulla Resistenza generazione, riconosciuto oggi co- stato il destinatario. Opere del le italiano, che cosa può significare venne girato da De Bosio negli an- me un classico, per il taglio delle neorealismo che pure sono grandi oggi? Cinquant'anni dopo è sol- ni sessanta: Il terrorista, rimasto in inquadrature, il montaggio freneti- film ebbero una circolazione mol- tanto materia da cineteca? O può ombra nonostante uno straordina- co, l'uso quasi espressionistico del to scarsa. Sciuscià o Paisà vennero ancora parlare di valori civili e po- rio Gian Maria Volonté e una sug- colore e la sfida fra due auto lan- apprezzati dopo che all'estero se litici? "Un denominatore comune gestiva ambientazione nella Vene- ciate verso un burrone. Oppure ne scoprirono le qualità. Una parte di molte opere del cinema resisten- zia del 1943". (a.p.) • riNDjCF • DEI LIBRI DELUESEH APRILE 1995 N. 4, PAG. 13

do. Un po' meno il capitolo, anche un po' giustapposto forse, su Le Urbanista in rima Leopardi & Petrarca due facete dell'"ironia". Per finire. Santagata avanza l'ipotesi acuta di Giuliano Della Pergola di Pier Vincenzo Mengaldo che i primi idilli siano talora "frammenti". Non posso accettare MARCO SANTAGATA, Quella ce- forme sprigionano ideologia). E l'idea che l'Infinito sia un fram- GIANCARLO CONSONNI, In breve di una lievità che solo la vita as- leste naturalezza. Le canzoni e l'altra, fondata proprio da Santa- mento, anche perché parte con una volo, Scheiwiller, Milano 1994, sorta conserva dentro di sé. (Co- gli idilli di Leopardi, Il Mulino, gata nei suoi studi petrarcheschi, marca esattamente antiframmenti- pp.88, Lit 15.000. me l'esperienza del silenzio tra Bologna 1994, pp. 178, Lit che data un'opera poetica struttu- stica: Sempre. In genere, a me pare due persone che comunicano 20.000. rata come "canzoniere", "libro", che la lirica moderna persegua l'es- La poesia di Consonni riposa su senza parlarsi, per il solo fatto di "romanzo" o che, i singoli addendi senzialità attraverso due forme che un passato assorto e interiore. essere l'una presente all'altra). Marco Santagata è noto soprat- non si possono comprendere fuori si costeggiano ma non si confondo- Uno stacco poetico separa L'unità della poesia di Consonni tutto come eccellente studioso del dell'insieme: il che vale forse ancor no: una è il frammento, l'altra è, a un'esperienza appena vissuta, e è dunque consegnata, non già al- Canzoniere di Petrarca e della liri- più per le opere, come Canzoniere dirla in breve, la concentrazione. avvertita come un'illuminazione, la parola, ma al silenzio. Per que- ca napoletana fra Quattro e Cin- e Canti, a struttura mobile nel tem- Mi pare che l'Infinito appartenga da un ricordo che riemerge e dà sto motivo le sue poesie vivono dì quecento, in volumi che fanno au- po. Tutto in questo libro è limpi- per definizione alla seconda. senso al presente. Il tempo poeti- pochissime parole (e questa re- torità anche metodologicamente. censione, paradossalmente, ne Ma lungo lo scivolo della lirica ita- usa più di quelle contenute nel li- liana è arrivato al più grande dei bro recensito). Consonni appartie- moderni. Il passaggio da Petrarca ne alla famiglia di coloro che cer- a Leopardi è usuale nella critica cano la leggerezza (come, a di- italiana, non si può fare storia del- verse titolo tra di loro, Kundera, la lirica italiana senza curvarsi sui Klee, Calvino, Queneau, Eco e modi con cui Leopardi ha saputo Boulez). La poesia si riduce e le essere assolutamente moderno parole si scarnificano, segno di sull'antichità di un Petrarca rici- una ricerca di semplicità. Le sin- clato. E anche in questo libro è gole sillabe diventano dense di si- analizzato un momento dell'incon- gnificato e immediate nella loro tro, prima di tutto metrico, del gio- comprensione significativa. Una vane Giacomo con Petrarca. poesia dedicata al silenzio è ine- Alcuni saggi del libro vertono vitabilmente una poesia aperta al sulle canzoni, altri sugli idilli (i pri- misticismo: in ciò sta, credo, la mi), ma non senza cogliere sottil- chiave interpretativa per leggere mente i rapporti fra gli uni e le al- Consonni. tre, come quando l'autore osserva Si veda quest'altra rapida com- che il modulo "chiuso" delle can- posizione: "Il respiro giusto / nel zoni immane a quello "aperto" de- tempo assegnato. / Altro non è da- gli idilli. In questi ultimi decenni la to sapere / di chi ha costruito i critica su Leopardi poeta ha fatto sentieri". La parola è consegnata notevoli passi avanti, e Santagata alla memoria; ma mai a un passa- s'appoggia giustamente sui lavori tismo nostalgico. La poesia di di Emilio Peruzzi e soprattutto su Consonni giace su di un passato Luigi Blasucci. Ma le strade per per interpretare il presente, e per cui marcia sono ben sue, e perso- poterlo così caricare di senso. nali. A volere, con qualche auda- Heidegger fa capolino come una cia, riassumere metodi e scopi di tonalità interiore che però è con- questo libro, si direbbe che nella sonanza, mai piaggeria: "Stare loro forma tipica sono analisi for- presso. / Questo / a noi è conces- mali (sintattiche, metriche, anche so". Le apparenze dell'esistenza foniche) finalizzate a considerazio- riflettono una stabilità che sembra ni di tipo strutturale, strutture normalità, ma la vita è un'urgenza "esterne" ma anche strutture men- interiore che vive di un'autonoma tali, e dunque finalizzate al signifi- qualità, di una sua dinamica silen- cato, se questo non è un contenuto ziosa, come l'agave: "Nulla scom- informe ma un contenuto struttu- pone l'agave. / Urge dentro / l'uni- rato. co fiore". Questa tattica può esercitarsi sul Oltre che un poeta, Consonni è testo singolo: ecco la bella lettura un urbanista. Nella sua visione della Sera del dì di festa, che ne ri- della città (non meno che nella leva le aporie. Ma si esercita anche sua memoria dialettale e campa- su più ampie porzioni testuali, o gnola, di continuo riaffiorante nella intertestuali. In uno dei saggi mi- sua vita come l'esperienza domi- gliori, L'endecasillabo sciolto e la nante), la le)tura poetica della co- scrittura "antica", Santagata dimo- struzione della città è narrata co- stra come quel metro anticheg- me un recupero di senso. Ciò ap- giante porti con sé l'uso di ripeti- pare evidente soprattutto nei suoi zioni dei tipi più vari (sostanzial- due libri L'internità dell'esterno e mente epiche?). Ancor più interes- Addomesticare la città. Tale pro- sante è quando il critico esamina co è racchiuso nello stacco, e il si- spettiva critica non gli impedisce l'elaborazione dei testi leopardia- Georges Ródenbacli lenzio necessario che esso richia- di essere anche progettista. ni: ma non nella loro puntualità, BRUGES LA MORTA ma carica il lettore di senso. Poi, la Consonni è un "urbanista non come per lo più si usa, bensì soluzione all'attesa si risolve nella professionista", quasi che al muti- nell'insieme di gruppi omogenei, seconda parte della forma poeti- smo professionale egli voglia con- visti nella loro deriva nel tempo e (D ca. Così, ad esempio: "Lei dice: 'Il segnare l'impossibilità di costruire nel loro mutamento di significato. Fazi Editore mare / ha perso ogni odore'. / Ri- senza cedere, o barattare, la sua Così, sincronicamente e diacroni- svolano d'un soffio / i passi, gli an- poesia con il successo aedifican- camente per le canzoni, studiate Georges Rodeiihach ni. / Resta il viola soffuso / di me- di. In questo caso il silenzio ha un nella loro globalità o serialità come BRUGES LA MORTA duse arenate / e i cipressi / le cime altro significato da quello della so- (ottima definizione) "romanzo appena inclinate". spensione poetica, e diventa criti- a cura di Emanuele Trevi ca a una professione che ha smar- ideologico"; o i primi idilli visti, per presentazione di Marco Lodoli Una frase e in quella frase il sa- rito definitivamente il senso del realizzazione o contrasto, come in- 150 pp. L. 15.000 pore di anni trascorsi. Uno spes- carnazione imperfetta di quella sore temporale densissimo in po- proprio esserci, per ricercare in- poetica leopardiana dell'Idillio con In una nuova traduzione, che parole, che pure restano lievi, nanzi tutto l'adeguamento al mer- cui finiscono felicemente per non torna il più famoso romanzo seppure così gravide di tanta vita cato. coincidere. della stagione simbolista: già trascorsa. E poi il presente: lo Santagata si investe intelligente- inquietante vicenda di sguardo sulle meduse arenate e mente di due esigenze di metodo fantasmi e uomini vivi, ma sui cipressi più in alto. La "so- oggi ineludibili. Una, buona in anche struggente rievocazione spensione" racchiusa nello stacco particolare per Leopardi, secondo Urica di una città che fu un ricorda la sospensione dell'aiku, cui non si possono più studiare le vero mito poetico, e folgorante non già nella sua costruzione silla- sue forme senza tener conto della allegoria di una affascinante, bica, bensì per via di quel vuoto sua ideologia, un'ideologia non irripetibile condizione umana che vuole unire, anziché separare. "debole" ma fortissima che le pla- e culturale. Oltre l'analisi semantica in Con- sma o cozza con loro (ma anche le sonni il vuoto congiunge, simbolo N. 4, PAG. 14/XIII APRILE 1995

dell'aneddotica: Fauci sed semper po in concentrazione e in attesa, malista dall'altro, ma distantissima immites). La presenza dell'"io" in- dove c'è un corpo e la morte, là c'è da tutti e due. Il volo di Del Giudice siste invece là dove i protagonisti un paesaggio; e un discorso sul Del Giudice ha insomma scelto sono altri (Doppio decollo all'alba-, paesaggio. il suo campo, lo ha delimitato e di Giorgio Bertone la ricostruzione delle probabili ul- A guardare più dall'alto, due so- percorso "fino in fondo" come time ore di volo di Antoine de no le mosse decisive che rendono nella pista del primo decollo. Non DANIELE DEL GIUDICE, Stac- se stesso ("tu", pilota; con piega Saint-Exupéry, un personaggio- persuasivamente compatta la serie c'è spazio per l'eroico nell'epoca cando l'ombra da terra, Einau- autoironica), "tu", Bruno, l'anzia- scrittore che affascinò e lasciò per- testuale di Staccando l'ombra da della surrogazione elettronica del di, Torino 1994, pp. 122, Lit no maestro di pilotaggio, la guida, plesso ). Oppure l'"io" terra (titolo azzeccato: suona come pilota ("l'epoca del tramonto del 20.000. voce di fuori e voce di dentro. E se è solo testimone (del duetto tra i un bel verso in clausola d'adonio) pilota": non lo diceva già la car- ci sono da raccontare — potevano fantasmi dei due comandanti ca- e reclamano il nostro credito: la ta?). Rimane solo una banda late- Non so se vi è mai capitata tra le non esserci? — le battaglie aeree duti coi passeggeri dell'Atr 46 nel lingua e la scelta del tono lirico rale, minima ma determinante e mani una carta aeronautica (low della seconda guerra mondiale, noto incidente sulle Alpi, che con- (perché di questo in fondo si trat- conquistabile. La serietà della altitude enroute chart) per volo tutto allora è integralmente delega- tinueranno fuori del tempo a ripe- ta). Sulle quote altimetriche scommessa sportiva (ma l'he- strumentale. Si sa, poche derrate to alla bocca e alle mani del reduce tere il dialogo contenuto nella sca- dell'una e dell'altro una precisa- mingwaysmo è lontano miglia) è culturali nella storia degli uomini (uno dei "pezzi" che più cattura- tola nera in quegli ultimi istanti di zione per evitare equivoci. Lo stile prima di tutto nell'impegno del danno conto di un mondo sociale, no, di forte tenuta al di là ghiaccio ruvido sulle ali, di tentati- punta alto, non altissimo, ma certo linguaggio, unico strumento di economico, mentale quanto una bordo per dominare i pensieri e mappa. Se quelle nautiche riduco- controllare il lirismo e trascender- no la terra a costa e il mare a trac- lo, trasformarlo in qualcosa di più ciati di rotte, queste d'oggi per il solido e oggettivo. Controllo dei volo sono un conglomerato di nu- Vivere al cinque per cento sentimenti, controllo dell'incon- meri, sigle, frequenze, settori gra- scio, controllo del corpo, della duati e quant'altro vibri in codice di Rocco Carbone paura: questo libro che della misu- nell'etere: solo cifre. Ormai puri ra fa l'oggetto di ricerca è anche un residui, la terra e i mari vi com- libro di metamorfosi moderne. ERRI DE LUCA, In alto a sinistra, Feltrinelli, spersione che ogni raccolta del genere com- paiono come un tenue fantasma, Esatte, progressive, impercettibili Milano 1994, pp. 127, Lit 20.000. porta, a lettura finita lascia il campo a un'al- metamorfosi di utia massa pesante qualcosa intravisto attraverso una tra idea, che poggia al contrario su caratteri fitta nebbia. di materiali metallici e plastici in di forte unità di intenti. Ciò sa bene Daniele Del Giudice Ci sono libri che nascono da un'ispirazione aeroplano che s'innalza, o vicever- che al volo, praticato da lui mede- unitaria, che li accompagna e li sorregge dal- Mi spiego. Il mondo di espressione lettera- sa del leggero velivolo in peso e simo su piccoli aeroplani a elica, la prima all'ultima pagina, e nei quali il let- ria proprio a De Luca si poggia su alcuni, so- ferraglia precipitante; del bambino ha voluto dedicare per intero il suo tore trova, o crede di trovare, le ragioni evi- lidi elementi, che lo caratterizzano dandogli in uomo e dell'uomo in pilota; dei quarto libro. Né gli è sfuggita, anzi denti di un impegno di scrittura, la volontà un aspetto ben riconoscibile. Provo a enume- liquidi e dell'umido in mari, nuvo- le, nebbia e ghiaccio, della paura con essa ha fatto i conti, la doman- di proporre il frutto di un lavoro che solo in rarne alcuni: l'idea di una saggezza che si del disorientamento e della cecità da: quali sono le possibilità del tempera e si foggia solo a contatto con l'espe- quell'opera ha modo di manifestarsi espressa- nel mezzo del pulviscolo brumoso corpo e della mente nel tempo mente, e altri che, invece, si vengono a mano rienza personale, quasi sempre colta al suo li- dell'etere ipercodificato e fatto in lettura degli strumenti interni a mano formando, accogliendo testi scritti in mite estremo, e resa poi, sulla pagina, emble- — il labirinto dell'orecchio, la per- mappa? E quali le possibilità della periodi diversi, e di differente entità, e che ma, quando non aperta metafora, di una con- narrativa? cezione dell'orizzonte — e di quel- vengono disposti, come carte da gioco da un dizione di esistenza più ampia, religiosa e li di bordo; delle parole private e Ciò che subito raccogliamo e creaturale; l'asciuttezza e la perentorietà del frammentarie in messaggio più siamo disposti a seguire trepidi fin mazzo (per usare una metafora cara a De Lu- ca), in un ordine che conferisce loro un altro dettato narrativo, che se da una parte riman- obiettivo, check-list a futura me- dai primi passi (mica ci siamo abi- moria o forse già per una memoria tuati) è il manifestarsi di un'espe- senso. In questo secondo genere di libri, la da a suggestioni e suggerimenti veterotesta- posizione dell'autore è insieme più occultata mentari propri del De Luca scrittore, dall'al- più ampia, collettiva. Nel saggiare rienza di cose e di macchine; espe- le possibilità di quella "scienza del rienza non fittizia, precisa e auten- ed esposta: occultata, perché essi solo in un tra è sempre pronta ad aprirsi a movenze e a immagini assai ricche da un punto di vista fare" che è il volo (il volo e lo stile, tica (a prova di expertise del peri- secondo momento si sono configurati come pur accolti nella loro precarietà lessicale, apparendo dunque come una sem- to), l'esperienza disinteressata del opere concluse; esposta, perché le sue singole statistica: "il volo come dimensio- pilotaggio e ciò che esso comporta parti rimandano a un universo di espressione plicità di scrittura sempre in movimento, sab- ne estrema della possibilità") che immediatamente — che vorrà dire più vario e quindi più ricco e incontrollabile, bia e duna di deserto pronte a essere incre- avrebbe scaldato lo spirito dell'an- nello spazio di secondi — quanto a meno soggetto al vaglio di chi, a suo tempo, spate da improvvise folate di vento arroven- tenato cui si è già fatto cenno e an- responsabilità e pattuita prossi- le aveva create. tato; il continuo rimando a un orizzonte in che qui presente, c'è pure, s'è capi- mità con la morte. cui i sensi, intesi nella loro sobria e scabra to, una morale. Ovvero una mora- Quel tanto di autobiografico che In alto a sinistra di Erri De Luca appartie- ne a questa seconda famiglia di libri. Raccol- realtà fisica e corporea, sono strumenti e ar- lità: dietro le spalle ogni abbando- l'opzione trascina con sé e Del no alle emozioni, ogni virus o tic o Giudice non rifiuta, viene più o ta di racconti più o meno brevi, più o meno tefici di sapienza, di conoscenza degli uomini e del mondo (per De Luca, sono gli esseri rifugio di malattie moderne o post, meno distanziato, staccato con una esemplari, offre al lettore un adeguato cam- dietro le spalle la mistica della tattica micrometrica attraverso, in- pionario di quella scrittura narrativa che egli umani tutto il mondo); la povertà come con- dizione esemplare per poter guardare dentro marginalità o del paese o l'affogo nanzitutto, espedienti tecnici di ha imparato a riconoscere e ad apprezzare fin nel pasticcio terrestre o nei ludismi nobile e recente ascendenza (l'an- dalla prima, notabile prova dell'autore, Non le cose del mondo (dentro le vite degli uomi- verbali, il libro di pagina in pagina tenato è ben visibile): già il primo ora, non qui, apparsa sei anni fa. E tuttavia, ni, dunque), e altro ancora. si modella come autoritratto racconto (Per l'errore, cronistoria si tratta di un libro che si presta a una fitta se- C'è un racconto, tra quelli di In alto a sini- dell'autore nell'atto di presa di co- del primo volo da solista), così co- rie di riflessioni, giacché l'apparente con- stra, che mi sembra getti una luce netta sul scienza cinestetica. E perciò di au- me il quinto e il sesto (Fino al pun- tocontrollo esistenziale, misurato to di rugiada, Manovre di volo) usa- fluenza di racconti di diversa origine e com- posizione, con il conseguente rischio di di- in re, verificato nel suono e piega no la seconda persona, un "tu" delle parole e nell'approssimazio- che progressivamente si moltipli- ,ne successiva del pensiero, riverifi- ca: "tu" indefinito, "tu" rivolto a cato sulla mano quando corretta- mente regge i fili della sopravvi- vi e di errori: Tra il secondo 1423 e procede a un setacciamento lessi- cale e a una stratigrafia sintattica di venza. Anche nel senso anglosas- il secondo 1797)-, o proprio, all'op- sone del to do one's best, s'intende. posto e una tantum, quasi a dimo- colloqui e ragionamenti rapidi o Tradizione strare che non ci sono troppi com- lenti ma sempre compiutamente Dentro i cieli non continentali plessi, là dove rio" rievoca la pro- dipanati, frutto evidente di ricer- della narrativa italica (cfr. Pier e autorevolezza al pria infanzia di bambino-aeropla- catezza e di controllo tenace Vincenzo Mengaldo, L'Italia senza no con le braccia allargate come ali ("evento ultimativo", p. 13, "evo- narrativa, "L'Indice" n. 11, 1994) (E tutto il resto?). luire in piena velocità", p. 42, con la così poco italica e volutamente passo coi "Pezzi", dunque, questi e altri, una punta persino filoermetica o "inattuale" performance di Del ma chiamati assieme non solo in precisamente montaliana: "nella Giudice, che ha previsto per beni- tempi forza della coltivazione riga dopo quiete che conserva memoria dei no la possibile panna e la evita (an- riga del significato metaforico — il voli", p. 36), con continua commi- che la difficoltà estrema del ro- volo come addestramento alla vita stione al "comico", non tanto di manzo, come suggeriva già la carta il Dizionario —, a tratti fin troppo esplicitato, parole, quanto d'intreccio di di- aeronautica), fa leva sul poco, ma della Lingua ma, ben di più, da una tensione scorsi, discorsi diretti senza virgo- gli dà portanza e stabilità. L'ere- Italiana sottesa che li infiocina tutti sulla lette, piani diversi del soliloquio e dità dell'antenato, lascito di stile- 2.320 pagine traiettoria di temi ricorrenti: l'erro- del colloquio, tempi verbali com- mi, ideologemi, descrizioni, visio- ni, metalinguaggi, è già superata 82.000 lemmi re, l'esperienza, l'opposizione ve- presenti, secondo recentissima tra- dizione nostrana, con punte di almeno in ciò che in ultimo a Cal- lire 94.000 locità/rallentato, l'opposizione oc- chio/mano (e libro/mano: l'elogio prezioso (vedi, a p. 69, la digressio- vino, in piena sindrome da iperleg- della laconicità puramente utilita- ne sull'Ente, quasi alla Manganelli; gera mongolfiera stratosferica, fu ria del check-list, forma di scambio ma l'ente è reale, è quello del con- impossibile: toccare le leve, inse- tra lettura e controllo manuale, trollo di volo a terra). Solo da que- rirsi nel mondo, ripartire da terra forma di preghiera laica), il pae- sta specola va intesa la seconda per cogliere poi la differenza dello saggio esteriore e quello assimilato componente, il lirismo, come scel- stacco. e che ci assimila. Dove c'è un cor- ta non epica da un polo, non mini- HBUCI LIOnI UCL MCSC^BB N. 4, PAG. 15/XIII APRILE 1995 La lunga amicizia di Bertolucci e Sereni dì Edoardo Esposito

ATTILIO BERTOLUCCI, VITTO- pubblicazione, non ci troviamo molto coraggiosamente cercando divisibile, nella poesia non meno in uno stato d'animo distaccato; RIO SERENI, Una lunga amici- mai, in queste pagine, di fronte al una sua strada"). che nelle altre cose. E proprio sul non è che non mi prema, ma mi zia. Lettere 1938-1982, a cura pettegolezzo che spesso anima il E un confronto che fin dall'ini- tema della poesia il largo accordo preme un po' al di fuori del tempo di Gabriella Palli Baroni, pre- nostro mondo letterario, ma piut- zio appare sincero e leale, come che si registra fra i due dà forza a e dell'ambiente" (16-1-46); "Sono faz. di , Gar- tosto di fronte allo scambio sereno per un'intesa elettiva tra due per- un'ispirazione che per entrambi un po' fermo col mio lavoro lungo, zanti, Milano 1994, pp. 330, Lit di pareri e di consigli, all'offerta di sone per altro diversissime tra lo- cerca, ai margini delle forme più e la cosa mi dispiace. Ma non devo, 35.000. una confidenza o all'evocazione di ro, e dunque per nulla scontato accreditate, una più sincera ade- non posso forzare" (17-11-73). un quadro di famiglia: "Ti scrivo ("Non è stata un'amicizia a basso sione all'animo individuale, alle Non mancano, fra queste pagine Chi credesse, attraverso lo scam- dal giardinetto di Baccanelli, da- costo", osserva Giovanni Raboni convinzioni profonde che il pudo- spesso così intime (Sereni a Berto- bio epistolare intercorso dal 1938 vanti a casa, sono le sette e mezzo nella sentita prefazione), ma che re non sa tradurre in dichiarazione lucci, 1-1-43: "A Modena ho tro- al 1982 fra Vittorio Sereni e Attilio di sera, è un po' freschino e abbia- nel rispetto e nella solidarietà su o ostentazione di poetica ma che si vato una moglie più innamorata Bertolucci, di ricavare l'affresco che mai e una bambina cresciuta e dei corrispondenti quarantanni di che ormai mi conosce e mi vuol be- vita letteraria italiana, e soprattut- ne"), pezze d'appoggio per la rico- to di addentrarsi nell'officina dei di esistenza diventino letteratura e con ciò ri- struzione di un itinerario culturale due poeti, cogliendo il sorgere e il velino il loro senso più veridico e riposto. E (un itinerario pazientemente rico- costituirsi dei motivi che hanno modo con cui il narratore sente il rapporto questo il valore che la voce narrante attribui- struito anche dall'accuratissima annotazione e dalla postfazione di dato vita a Frontiera o alla Capan- con il proprio tempo, che è quello del secolo sce alla parola scritta e ai libri che la custodi- na indiana, agli Strumenti umani o scono. Nel racconto finale, che dà il .titolo Gabriella Palli Baroni) fatto con- ora alla fine. Si tratta di Primizia ed è un rac- creto dallo scambio di rari volumi: a Viaggio d'inverno, resterebbe in conto di guerra e di montagna, tra i pochi che all'intera raccolta ed è forse il suo esito più buona parte deluso. E resterebbe "sono ansioso di Albertine ormai accampano un personaggio lontano alto, storia dell'agonia e della morte di un pa- 'prisonnière'" — scrive Sereni a deluso anche chi si aspettasse di dre ammalato e ferito, "sgarrettato" dagli trovare in queste pagine, se non dall'identità del narratore. Un giovane solda- Bertolucci — "Da giorni ho finito inutili rimedi dispensati brutalmente contro l'esposizione di una poetica, alme- to austriaco assiste al primo e unico attacco di 'Sodome et Gomorrhe' di cui ho no la riflessione che accompagna il alpini italiani che, sci ai piedi, si lanciano da il male ("Il primo dovere di un medico è chie- fatto restituire due volumi a tua farsi della poesia e ne approfondi- un pendìo, vestiti di bianco, accompagnati dere perdono", ha scritto a suo tempo Ingmar cognata. Il terzo è ancora qui sul sce via via le ragioni. dalle loro alte ombre che macchiano il cando- Bergman), sta proprio all'uomo morente dare mio tavolo... Proust è ormai un Certo non mancano riferimenti re del ghiacciaio. Segue le loro evoluzioni ed risposta a una simile domanda: i libri diven- mio autore; e se vorrai sapere qual- significativi a occasioni e avveni- è folgorato dalla gratuità di quel gesto e di tano "l'unico posto dove l'esperienza che uno cosa di più del sottoscritto rileggi menti della "storia" poetica dei fa nel mondo trova le parole d'accompagna- la pag. 76 del III di 'Sodome et .quell'attacco, che votato al fallimento diverrà Gom.' quando l'avrai ricevuto di due autori, ed è interessante nota- mento". Per questo essi vanno letti, accuditi, presto massacro, sangue rosso sulla neve. ritorno": siamo al 20 ottobre 1941, re il comune e anche appassionato Credo che poche immagini come questa rie- se possibile amati, mai ripudiati. lavoro progettuale relativo a riviste e i volumi stampati da Gallimard scano a rappresentare allegoricamente la con- Nei suoi Notebooks Francis Scott Fitzge- andranno e verranno tra Bertoluc- e pagine culturali soprattutto del dizione umana del secolo degli orrori bellici, dopoguerra (Bertolucci a Sereni, rald, lucido cantore del fallimento e della ci e Sereni fino al momento della 2-2-49: "Per la Rassegna [d'Italia] che oggi in Europa accompagnano la sua fine straziante perdita di coscienza e lucidità che partenza per la guerra. sarei tentato a prendere io l'impe- così come avevano marcato i suoi esordi. Si da esso deriva, scrivendo del proprio lavoro, Già, la guerra. Benché un terzo gno... potrei fare, regolarmente, vive balestrati nel mondo, giù a picco in fissò in una percentuale assai precisa, e in ciò di questo volume sia scritto in atte- una paginetta vivace d'informazio- un'impresa senza speranza. Ciò che rimane è commovente (cinquanta per cento) il quo- sa della guerra, e un altro terzo, fi- ni sulle cose letterarie britanni- il gesto, l'atto dell'offrirsi, l'esporre il petto al ziente di esperienza che uno scrittore può no al 1950, a suo immediato ridos- che... Dico anzi che fossi in te ne piombo che lo squarcerà, quasi senza far ru- trarre dai libri, lasciando la rimanente metà a so, la guerra (dovremmo forse dire affiderei una simile a Bo per la more. "Ero poeta, guerriero e alpinista di un un altro genere d'esperienza, quello sugli uo- la politica, o la storia) è la grande assente di questo dialogo. Come francese, a Macrì per la spagnola e secolo nuovo che grondava sangue fin dalle mini e sul mondo, appannaggio della propria via. Non firmate, ma importanti, non ricordare Renato Serra?: "La cime dei monti, dove nessuno ne aveva spar- vita, che non va mai dove si vorrebbe con- guerra è un fatto, come tanti altri impegnate rubriche danno il tono a so prima". durre. In ogni libro in cui l'esistenza diviene una rivista. Che non siano brodet- in questo mondo; è enorme, ma è ti, ma succhi d'informazioni, con In In alto a sinistra, De Luca offre al letto- argomento e pretesto per la narrazione (in quello solo; accanto agli altri, che punte polemiche"). Ma non si ha re una sorta di autobiografia per frammenti tutti i libri, vorrei dire) ogni autore stabilisce, sono stati e che saranno: non vi ag- mai l'impressione che sia precisa- ed episodi, in cui il dato dell'esperienza del volente o nolente, senza saperlo o sapendolo, giunge; non vi toglie nulla. Non mente questo l'oggetto e lo scopo tempo trascorso e, con esso, delle illusioni, la propria, personale proporzione tra questi cambia nulla, assolutamente, nel del loro cercarsi e del loro parlarsi, dei dolori e degli affetti che marchiano a fuo- due universi. Non saprei quantificare quale mondo. Neanche la letteratura". sia nel momento del più fitto in- co una vita, viene assoggettato a una riscrit- sia quella che appare nel libro di Erri De Lu- Non si tratta però, qui, — o non si tratta soltanto — di un disinte- treccio della corrispondenza, sia tura, sempre ad alta temperatura, a contatto ca. Ciò che mi sembra, come lettore, di poter resse di letterati tradizionali di quando, trasferitosi Bertolucci nel con gli emblemi, i temi e i motivi propri di garantire è tuttavia il fatto che essa sia giusta: 1951 a Roma ("a Baccanelli... fini- fronte alla storia. Semmai, di un'identità letteraria. Così, gli anni di vale a dire, adeguata al suo universo di un'impreparazione che sarebbe vo per diventare vittima d'un mito espressione, e alle cose che il narratore vuole troppo dolce": 10-4-51), le lettere un'adolescenza acida e scontrosa in una città stata — e dolorosamente — scon- raccontarci. Vivere al cinque pe.r cento rima- si diradano pur senza mai venir del Sud diventano un solco su cui deporre i tata più tardi, come avrebbe am- meno. segni di un ostinato credito, le idee impor- ne pur sempre il ragionevole obiettivo a cui messo Sereni con la consueta — e In questo senso, nulla di più ap- tanti e le intuizioni necessarie perché squarci ammirevole — lealtà, ricordando propriato, per questo libro che pu- che egli non aveva allora "una co- re parla di tanti fatti e di tante fi- scienza politica e nemmeno una gure che nella nostra storia lettera- sensibilità politica": di conseguen- ria hanno avuto importanza decisi- mo coperto Bernardino con una cui si fonda trova ogni volta le ra- manifestano nella coerenza della za, "la guerra non te l'aspettavi, va, del titolo quotidiano e affettuo- copertona rosa, la Ninetta legge gioni per manifestarsi e rafforzarsi. ricerca e dei comportamenti. non ci credevi, ti colpì di sorpresa. so che si è voluto dargli, Una lunga l'Education sentimentale, Flush E per durare, naturalmente; si leg- Vale sia per Sereni che per Ber- Ne soffristi come di un torto per- amicizia, perché meglio di ogni al- sospira, l'inverno sarà così fami- ga da una delle ultime lettere (13- tolucci l'attenzione vorrei dire "fi- sonale. Viene di qui la saltuarietà tro allude al carattere sia del rap- gliare e caro in campagna" (Berto- 9-78) di Sereni: "Chissà se questa sica" agli oggetti, ai paesaggi, alle del tuo interesse politico, ancora porto che dei singoli che l'hanno lucci a Sereni, 17-9-1941; Bernar- lettera ti arriverà prima che ci si in- persone, pur nella comune e inizia- oggi — in buona parte — di natu- così a lungo mantenuto, con conti- dino, naturalmente, è 0 Bernardo contri di nuovo. Vorrei sperarlo, le appartenenza alla temperie er- ra emotiva, affettiva, nevrotica". nuità d'affetto. E se incuriosisce e Bertolucci che ben conosciamo, e ma ne dubito. Vorrei aggiungere, metica — se non al suo linguaggio Sereni e Bertolucci, del resto, incuriosirà il ritratto di un certo che sempre nelle parole del padre se già non è chiaro, che stando con —, così come vale per entrambi il avrebbero scritto altrove della personaggio, o il commento a una ritroviamo nel luglio 1969 "che va te, o anche solo pensandoti, sento rifiuto a riconoscersi in ogni suc- guerra e del dramma da essa rap- di respirare in un'aria diversa e di cessiva "linea" o "moda" che sia: presentato, recuperando sul terre- guardare al mondo, al lavoro per- "forse perché conosciamo almeno no della poesia ciò che restava sonale, agli affetti, con occhi una il valore della solitudine e delle pa- escluso dalla razionale comunica- volta tanto limpidi. Basta purtrop- role e per un intimo sospetto verso zione del discorso quotidiano. An- po così poco a lasciarsi distogliere i discorsi improvvisi — o improv- che per questo, potremmo dire, e a cadere persino in meschinità e visati — e per le argomentazioni questo libro è la storia di un'amici- in futili rabbie...". sempre pronte, azionate da un zia: perché è un libro anzitutto Proprio contro una realtà fatta meccanismo che ignoriamo" — "privato", fatto anche dei silenzi e troppo spesso di "meschinità" e di scrive Sereni all'amico' (28-12-47). delle reticenze su cui un'amicizia si "futili rabbie" sembra che questa E può insegnare qualcosa la pa- basa; su un accordo o disaccordo amicizia si sia posta costantemente ziente (sì, anche borghese, ma non che sta a monte di tante parole che come una barriera, come un'occa- per questo meno apprezzabile) at- si potrebbero dire, e su un orrore sione di conforto, un luogo in cui tesa con cui vediamo Bertolucci della retorica e del superfluo che riattingere il senso delle cose e la guardare alla composizione delle ha a che fare con l'amore stesso sicurezza di stare operando secon- sue opere: "Quanto al libro e in per la poesia. do un disegno riconoscibile e con- genere al mio lavoro sono di nuovo APRILE 1995 N. 4, PAG. 16/XIII

GIORGIO MELCHIORI, Shake- menti pastorali, fra imprese caval- speare, Laterza, Roma-Bari leresche e rifugi idilliaci provoca 1994, pp. 684, hit 70.000. La televisione del Rinascimento inglese piccole, ma endemiche esplosioni MARIO DOMENICHELLI, Il limi- della scena utopica. te dell'ombra, Angeli, Milano di Claudia Corti Giustapposte, le due Arcadie 1994, pp. 246, hit 35.000. esplorano le imperfezioni sia della ROSANNA CAMERLINGO, From e poi anche inglese. doppio, sia al più ovvio livello equilibrato di eroicità e pastora- vita aristocratica, sia della vita con- the Courtly World to the Infi- Che dire poi del dibattito teori- strutturale — la scena che duplica, lità, inaugurato dall'Arcadia di Sid- tadina: l'equilibrio necessario al nite Universe: Sir Philip Sid- co-critico degli ultimi anni sulla di- falsificandola, la realtà —, sia a li- ney, argomento del volume di Ro- pastore, che assiste all'improvviso ney's Two "Arcadias", Dell'Or- mensione metateatrale, ossia sul vello concettuale: ci sono persone sanna Camerlingo. L'Arcadia (esi- innalzamento della propria condi- so, Alessandria 1993, pp. 250, teatro che, in scena, riflette e di- "doppie" in più di un senso; o per- stente in due versioni, la cosiddet- zione sociale, non è meno preca- Ut 25.000. scute sui propri trucchi, meccani- ché simulano (il prototipo è Iago, ta Vecchia Arcadia, del 1579, e la rio, e difficile da mantenere, di smi, fedeltà e illusioni? Non è for- "Non sono quel che sono"), o per- Nuova Arcadia, lasciata incompiu- quello che occorre al cavaliere im- "Che mondo vedo albeggiare! se il teatro elisabettiano il primo ché si sdoppiano in "altri": l'assas- ta dall'autore e pubblicata nel mischiatosi in ambigue trame amo- Perché non posso ritornare giova- teatro "moderno", proprio in sino che è doppio della vittima, 1590 per la cura di Fulke Greville) rose. Non si tratta solo di stabilire ne?" scriveva, sospirando, il cin- quanto autoriflessivo, ostensore l'amante che doppia l'amato/ama- è celebre soprattutto per aver in- inconciliabili opposizioni etico-so- quantenne Erasmo nel 1517, poco delle sue strategie comunicazionali ta. Iago, Lady Macbeth, Bosola, staurato la leggenda di Sidney qua- ciali (o si realizza il potenziale ine- dopo aver lasciato l'Inghilterra, rente alla propria nascita, o lo si con il cervello e l'animo ancora perverte, perché nessuno si tra- pieni delle conversazioni (arricchi- sforma impunemente in un'altra te di reciproci ammaestramenti) classe), ma, specialmente nelle ul- con Tommaso Moro. Erasmo ave- Premio time egloghe della versione siste- va certamente intuito lo straordi- mata da Greville, di ricordare al nario potenziale del Rinascimento Bando della nona edizione lettore che vita activa e vita con- britannico, che, sulla scia delle templativa, fondamentalmente be- dottrine umanistiche, della risco- neficate dalla reciproca ostensio- 1 ) L'Associazione per il premio Italo Calvi- tica per inediti; accessibile gratuitamente agli perta del mondo classico con la ne, devono alla .fine tuttavia sepa- esordienti via modem: tel. 011/53.21.06 op- storia, la filosofia morale e la reto- no in collaborazione con la rivista "I/Indice" rarsi. rica, dell'eccezionale lavoro di tra- bandisce la nona edizione del premio Italo pure 011/562.35.65). Il mondo pastorale dell'immagi- duzione che convogliava le espe- Calvino. All'inverso, tutti gli autori che partecipano nazione idealizzante non può esse- rienze letterarie italiana e francese, 2) Si concorre inviando un romanzo oppu- al premio Italo Calvino potranno essere gra- re che un'affascinante diversione sarebbe infine esploso nelle ultime re una raccolta di racconti che siano opere tuitamente inseriti nella BBS letteraria, fa- momentanea dalla vita attiva, so- decadi del secolo, consegnando al- prime inedite in lingua italiana e che non sia- cendone espressa richiesta all'atto dell'iscri- ciale e politica, che reclama ardui la storia inglese delle lettere, delle no state premiate o segnalate ad altri concorsi. zione al premio Italo Calvino. impegni. E così, sulle luci solari della remota, fantastica, protetta idee, e alla storia tout court un fe- 3) Le opere devono pervenire alla segrete- Saranno resi pubblici i nomi degli autori e nomeno culturale di valore esteti- Arcadia, scendono lentamente le ria del premio presso la sede dell'Associazio- delle opere che saranno segnalate dal comita- co e spessore concettuale inegua- ombre della presente, concreta e to di lettura. gliabili (di fatto ineguagliati). ne (c/o "L'Indice", via Madama Cristina 16, vulnerabile Inghilterra. 10125 Torino) entro e non oltre il 15 luglio 5) La giuria è composta da 5 membri, scel- Ciò che Erasmo non poteva pre- ti dai promotori del premio. La giuria desi- vedere erano le tensioni che si sa- 1995 (fa fede la data della spedizione) in pli- rebbero verificate più tardi, a com- co raccomandato, in duplice copia, dattilo- gnerà l'opera vincitrice, alla quale sarà attri- plicare e oscurare quegli inizi esu- scritto, ben leggibile, con indicazione del no- buito un premio di lire 2.000.000 (due milio- Eroe nero beranti: tensioni politiche e sociali me, cognome, indirizzo, numero di telefono e ni). "I/Indice" si riserva il diritto di pubblica- anzitutto, con il contropotere del data di nascita dell'autore. Ber partecipare al re — in parte o integralmente — l'opera pre- Parlamento e le istanze mercantili bando si richiede di inviare per mezzo diva- miata. amante puritane che avrebbero minato lo glia postale, intestato a "Associazione per il 6) L'esito del concorso sarà reso noto entro spettacolo del potere elisabettiano; premio Italo Calvino", via Madama Cristina il mese di maggio 1996 mediante un comuni- bianca ma anche tensioni espressive, con 16, 10125 Torino, e con la dicitura "pagabile cato stampa e la pubblicazione su "L'Indice". la satira blasfema e l'iconoclastia di presso l'Ufficio Torino 18", lire 50.000, che 7) La partecipazione al premio comporta di Carmen Concilio Thomas Nashe, Robert Greene, serviranno a coprire le spese di segreteria del Christopher Marlowe e degli Uni- l'accettazione e l'osservanza di tutte le norme versity Wits. Questo mondo com- premio. Ber ulteriori informazioni si può te- del presente regolamento. Il premio si finan- ANDRÉ BRINK, La prima vita di plesso e contrastato rivive nel tea- lefonare il venerdì dalle ore 12 alle ore 16 al zia attraverso la sottoscrizione dei singoli, di Adamastor, Instar Libri, Torino tro, un medium che nel Cinque- numero 011/669.39.34. enti e di società. 1994, ed. orig. 1993, trad. cento inglese corrisponde alla no- dall'inglese dì Pietro Dean- 4) Saranno ammesse al giudizio finale del- "tei stra televisione, nel quale ci intro- la giuria quelle opere che siano state segnala- drea, pp. 208, Lit 20.000. ducono Melchiori e Domenichelli, te come idonee dai promotori del premio (ve- Le spire del tempo si avvolgono il primo con una guida critica a di "L'Indice", settembre-ottobre 1985) oppu- tutti i drammi shakespeariani, il se- su se stesse e con esse la storia si re dal comitato di lettura scelto dall'Associa- condo con una ricerca sulla com- dipana. Una storia antica che ponente simbolica del teatro elisa- zione per il premio Italo Calvino. affonda le sue radici nel mito. Una bettiano. Brevia autorizzazione da parte degli autori fwt TJj favola. Una storia d'amore. "Per- Che cosa è, che cosa è stato, e, e accettazione delle regole del premio Italo ché non c'è niente di peggio che soprattutto, che cosa può rappre- Calvino, potranno concorrere al medesimo perdere il proprio amore senza po- sentare per un lettore o uno spetta- premio le opere più significative tra quelle in- tersi nemmeno interrogare sulle tore di questa nostra disincantata serite nella BBS letteraria (Biblioteca telema- te cause o sulle colpe. Senza poter fine di millennio, il teatro del Rina- dire: ricordati di me, ricordati di scimento inglese, un teatro di mez- me, ricordati di me". Ma anche zo millennio fa? Tanto per comin- perché il ritorno al mito è "una ciare, i drammaturghi di Elisabetta nelle varie tecniche del "play- Mefistofele, sono — come osserva le figura paradigmatica di cavalie- questione di memoria. Non dimen- I e Giacomo I avevano una co- within-the-play" e dei "sub- finemente Domenichelli — symbo- re, cortigiano, gran mecenate e ticate" — come ammonisce il nar- scienza della fisicità, della corpora- plots"? La tecnica del "dramma la, spezzoni, tutti quanti, embrica- martire della causa protestante, ratore. E si tratta certo di un narra- lità della scena, e insieme una con- nel dramma", dello spettacolo mi- ti l'un nell'altro di una stessa me- che muore trentenne per le ferite tore d'eccezione, astuto, abile in- sapevolezza che il teatro è soprat- nore incapsulato en ahimè nel daglia, ossia di una medesima, am- riportate in guerra contro la Spa- cantatore, che invita il lettore a spi- tutto evento spettacolare — e non dramma maggiore per reduplicar- bivalente, identità. gna cattolica, uomo ideale del Ri- golare tra le pagine successive e poi glielo impedisce con un moni- raffinata elocuzione poetica — tali ne i contenuti tematici e gli assunti C'è infine, nella episteme elisa- nascimento inglese. to: "Si prega il lettore di non volta- da confermare le attuali teorie se- epistemologici, e quella della tra- bettiana, il teatro inteso, esatta- Il confronto fra la Vecchia e la re pagina prima del tempo: in una miotiche sul testo drammaturgico, ma secondaria, che riflette en mi- mente come nelle nostre attuali so- Nuova Arcadia, nel contesto epi- storia ogni cosa viene al momento pensato e predisposto in sé per la roir i nuclei di azioni e le premesse fisticatissime teorie critico-retori- stemologico e nel dibattito ideolo- giusto". Un narratore che si pren- messinscena. Il drammaturgo John concettuali della trama principale, che, quale magia, incanto, falsifica- gico che sostanziano gli anni mira- de gioco del lettore, anticipando Marston, in un celebre appello al sono abituali nei drammi elisabet- zione volontaria e programmatica. bili del periodo elisabettiano, pro- una domanda che si fa interprete lettore, ammonisce che "le com- tiani, che, va detto, sono "popola- Il teatro è incantesimo e negro- pone un ampliamento progressivo: della sua curiosità, e che offre per medie sono scritte per essere dette ri" per la destinazione pubblica manzia sul piano dei contenuti te- da una concezione centripeta a una tutta risposta una semplice paroli- (.spoken), non lette, perché la vita dei repertori drammatici, ma matici: ci sono le streghe del Mac- concezione centrifuga dell'uni- na in sostituzione di un intero capi- di queste cose consiste nell'azio- profondamente "aristocratici" per beth, il Mefistofele vero protagoni- verso; da una visione statica e tolo: "No". ne". L'azione, cioè il gesto e il cor- la provenienza colta — universita- sta del Doctor Faustus di Marlowe, monolitica a "una visione dinamica po dell'attore, garantisce il grado ria o non (il secondo caso è pro- le diavolerie del Synphax di Mar- e frammentaria di un mondo retto Adamastor. L'eroe. Il narratore, di partecipazione dello spettatore prio quello di Shakespeare) —- de- ston, le accuse diaboliche contro da equilibri instabili di opposizio- dietro cui si nasconde l'abilità di al momento teatrale, ai fini della gli autori, esperti conoscitori della Otello. Ma il teatro è anche "magi- ni e contrasti. Il mondo dei pastori André Brink. Ma anche il Titano, il famosa catarsi, omeopatica e libe- drammaturgia classica e coeva, e co" a livello strutturale, in quanto non comprende solo la vita con- Gigante, affascinato dalla ninfa ratrice di forze represse, che è il dunque abili manifattori della pro- falsificazione nel gioco illusorio templativa e il sollievo cerimoniale Teti, dea del mare, ma anche dea massimo lascito aristotelico alla duzione scenica. delle parti, e nel rito negromantico della poesia, ma anche la rozzezza lunare, che emerge dalle onde co- moderna codificazione del genere della retorica. dei villani e il disordine della folla me Venere (le due divinità si drammatico, ascrivibile proprio al C'è poi, nell'ideale continuità fra Veniamo adesso al nuovo genere ingovernabile. Lo spettro di con- Rinascimento, prima continentale teatro elisabettiano e teatro con- temporaneo, la dimensione del poetico, connubio non sempre trasti fra elementi eroici ed ele- • DEI LIBRI DEL MESE APRILE 1995 N, 4, PAG. 17 < tre che dalla raffinata edizione, cor- protesta e della denuncia contro il capire e accogliere anche gli altri, i redata dì note e di un glossario per Sudafrica razzista. Come Brink, il neri. La rivisitazione del tema Infanzia confondevano nell'antichità). Lei, la i termini che rimandano all'immagi- poeta, pittore, romanziere e amico dell'amore possibile impossibile di bellissima donna bianca dai lunghi nario sudafricano. "Favola ironica" Breyten Breytenbach, che avendo un nero per una bianca, la favola capelli neri, venuta dal mare su un anche, ma più ancora ricostruzione sposato una vietnamita aveva in- sul tema dell'incontro con "l'altro" e adolescenza guscio come d'uovo, portata dalle allegorica della storia del luogo franto il codice morale e razziale viene raccontata da Brink liberata navi di Vasco de Gama al Capo di d'origine della colonizzazione del delle leggi sui matrimoni misti, ave- dai consueti cliché. Il riferimento è di Barbara Franco Buona Speranza, ribattezzata Sudafrica, il Capo delle Tempeste va tradito i boeri, era emigrato a qui ai molti film impregnati di ro- Khois ("Donna", per eccellenza) (Port Elizabeth e la Baia di Algoa), Parigi, come racconta Brink e co- manticismo in cui l'incontro con da Lui, l'eroe appunto, TKama, ov- come il Capo di Buona Speranza. me racconta egli stesso nel suo ul- l'Altro aveva per sfondo scenari da HENRY ROTH, Alla mercé di vero "Grande Uccello". Il nome na- Da lì i portoghesi prima, gli olande- timo libro Ritorno in paradiso (Co- premio fotografico, come II tè nel una brutale corrente. Una stel- turalmente allude a una imbaraz- si poi, avevano intrapreso i loro ini- sta & Nolan, 1994). Oppure come il deserto, dove a incontrarsi erano la la sulla collina del Parco di zante caratteristica fisica, di cui qui baratti con le popolazioni loca- romanziere, amico e collega John cultura araba e quella europea, op- Monte Morris, Garzanti, Mila- egli si dovrà in qualche modo sba- li, come quella dei Khoikhoin, il Maxwell Coetzee, con il quale Brink pure Balla coi lupi, dove però la no 1994, ed. orig. 1989, trad. razzare. Da qui l'impossibilità di "popolo dei popoli", il popolo del ha curato l'edizione di un'antologia bella indiana era in realtà una bian- dall'americano di Stefano Tani amare. L'esuberanza di virilità tra- narratore, respingendole via via di racconti di scrittori sudafricani, A ca. Fino a ora, tra l'altro, anche la e Mario Materassi, pp. 327, Lit mutata in impotenza. E l'eroe allora verso l'interno del paese. Là, in Land Apart (1986), e con cui condi- fama di André Brink in Italia è rima- 32.000. deve conquistarsela questa donna, come vuole la tradizione fiabesca, Voce, silenzio, poi di nuovo vo- superando difficili prove; a costo di ce. Voce, non scrittura, quella che dolorose rinunce; compiendo un Henry Roth ha tentato di intrap- lungo viaggio. La vita come via da polare nel suo romanzo {l'esordio percorrere. La storia d'amore come Chiamalo sonno (1934) e ora nel epica, epopea di un popolo. La fa- libro d'apertura di un ciclo auto- vola ha per retroscena una realtà biografico in sei volumi dal titolo più prosaica. L'impossibilità ad Alla mercé di una brutale corrente. amare nasce da barriere razziali e In mezzo, un silenzio durato ses- culturali. L'eroe deve conquistare santanni, punteggiato da alcuni la donna amata sottraendola al so- scritti brevi ma poco importanti, spetto e ai pregiudizi del proprio appunti di un artista volontaria- popolo. L'europea è una straniera, i mente esiliato in una località sper- suoi gesti sono ingenui presagi di duta del Maine assieme alla moglie sciagura. Ma la sciagura l'aveva Muriel. Voce, silenzio, poi di nuo- portata il mare tempo prima; aveva vo voce. La sequenza infinita, ripe- portato epidemie sconosciute e tuta innumerevoli volte nel corso guerre sanguinose; aveva costretto di un giorno diviene la scansione popolazioni nomadiche per abitu- unica di una vita intera, la suddivi- dine a marce forzate verso zone sione in tre segmenti di uguale aride e inospitali abitate da tribù centralità, attraversati dalla rifles- nemiche. L'eroe deve conquistare sione sulle ambizioni e sui limiti la donna amata imparando a farsi del linguaggio, e quindi sull'effetti- conoscere da lei e a conoscerla, va possibilità del raccontare. valicando frontiere linguistiche. Un Voci, rumori della vita del bam- percorso lento, che richiede tem- bino David Schearl, nel periodo po. Il narratore ha ormai più di che va dai sei agli otto anni (1911- quattrocento anni quando ricorda 13): è questo il "soggetto" di Chia- come il male e il bene venuti insie- malo sonno, romanzo autobiogra- me dal mare, dal mare sono stati fico divenuto ormai un classico portati via: la sua donna reclamata della letteratura americana. Il pro- dai conquistatori bianchi. E Lui, tagonista di Una stella sulla collina l'eroe, che aveva osato rubare agli del Parco di Monte Morris si chia- "uomini barba" la favilla della bel- ma invece Ira Stigman, e racconta lezza, punito come Prometeo, il fe- il frammento biografico immedia- gato in pasto all'avvoltoio dell'amo- tamente successivo, dagli otto ai re, inchiodato alle rocce della Peni- dodici anni (1914-20). sola del Capo per volere di Zeus. Ira cerca un suo posto all'inter- Il pre-coloniale si confonde così no di una società che lo considera con il post-coloniale, la favola anti- un estraneo, e che è un insieme di ca con quella moderna. La riscrittu- ghetti-gabbie separate, caratteriz- ra del mito si arricchisce infatti an- zate da riti e linguaggi tra loro in- che di valenze intertestuali, la figu- comprensibili e ostili. Inoltre Ira ra di Adamastor è presente nel vive traumaticamente anche la di- Gargantua e Pantagruele di Rabe- mensione familiare, nella quotidia- lais e nei Lusiadi del poeta porto- na contrapposizione tra una madre ghese Camòes; ma per assonanza presente e protettiva e un padre- Adamastor ricorda anche Adam ologramma violento e meschino, Mantoor, lo schiavo di colore che destinato al fallimento. Allora il incontra nel mezzo della wilder- bambino si rifugia nelle storie de- ness la vedova di un esploratore gli eroi e delle loro gesta memora- svedese, protagonista di un prece- quel luogo, nel punto in cui come vide, oltre alla comune esperienza sta legata a un film del 1989 che bili, storie che prende a prestito dalla biblioteca e che, col tempo, dente romanzo di Brink ambientato una tempesta di sventura erano dell'insegnamento universitario, ta- annoverava tra gli interpreti princi- gli svelano l'unico mondo in cui nel Settecento: Un istante nel vento approdati i conquistatori, dove co- lune tematiche. Anche Coetzee pali Marion Brando, diretto da può vivere ed essere se stesso: la (1976; Rizzoli, 1988). Anche in quel me una buona speranza l'eroe ave- aveva parlato dell'improbabile Euzhan Palcy e tratto dal suo ro- caso il viaggio da compiere a fian- letteratura. va incontrato la sua donna, il cer- quanto impossibile amore tra un manzo: Un'arida stagione bianca co della bella donna bianca dai chio si chiude alla fine del tempo nero muto perché mutilato della lin- (1979; Frassinella 1989). Nelle ope- Una stella sulla collina ha in sé lunghi capelli neri è circolare: dal su di un viaggio che va da casa a gua e una donna bianca dai capel- re di Brink, invece, i due personag- due storie: da un lato un frammen- mare verso l'interno e poi nuova- casa. Un viaggio circolare, che se- li fluttuanti emersa dalle onde come gi sono entrambi, anche se in mo- to della vita di Ira e dall'altro l'atto mente verso il mare. Anche in quel gue le spire del tempo africano, un anemone di mare, in Foe (Rizzo- do diverso, belli, affascinanti, dota- della stesura, e cioè lo scrittore che caso, l'amore impossibile diviene chiaramente simboleggiato, in una li, 1987). Anche in quel caso la sim- ti di una forte carica di sensualità, scrive, che dialoga con il suo com- possibile solo dopo molte incom- delle sue rappresentazioni, dal ser- bolica impossibilità ad amare del mossi dallo stesso desiderio l'uno puter Ecclesias, deciso a ingannare prensioni. Diviene possibile in una pente che si morde la coda, l'Uro- nero era metafora della recisione di verso l'altra, frenati dagli stessi ti- il Tempo ripetendo i ricordi ad al- parentesi di sogno, e torna a esse- boro. E il viaggio compiuto dal nar- un insondabile legame con le pro- mori e dalle stesse incomprensioni. ta voce. Lo spazio di questa ceri- re impossibile quando i due perso- ratore a capo della sua tribù verso prie origini, la terra e la lingua-ma- L'amore impossibile diviene possi- monia della scrittura-voce è, sulla naggi fanno ritorno alla civilization dre. bile solo quando i due protagonisti pagina, più compatto, i caratteri per reintegrarsi nella comunità dei il nord-est del paese è lo stesso si Incontrano su un piano pariteti- sono più fitti, quasi a esprimere la bianchi del Capo. che i coloni boeri seguirono più tar- Boero, si diceva, André Brink, di nella loro progressiva esplora- ma rinato "a Parigi, su una panchi- co, dopo aver esperito entrambi ri- fretta, la lotta contro il tempo ine- zione del territorio. na del Jardin du Luxembourg, uno nunce e umiliazioni. La rinuncia sorabile: "Be', salva quello che La favola mitologica diviene pa- puoi", dice il computer, " logori Boero di origine è anche André dei primi giorni di primavera del all'appartenenza, in primo luogo, a' rabola sulla storia del colonialismo. ricordi che baluginano nella me- Brink, scrittore che si è sempre di- 1960", — come recita il brano di un pezzo della propria identità etni- Una favola "elegante", la definisce moria". E ciò che avviene è davve- stinto per il suo spirito liberale e li- prosa autobiografica affiancato in ca e culturale. in una recen- ro una consacrazione del passato: traduzione in appendice al testo — sione apparsa sulla "New York Ti- bertario. E "liberale" è un termine il computer "salva" la vita perché, quando, guardando da lontano al mes Book Review", quella di Brink, riduttivo per tutti coloro che come sembra dirci Roth, la verità di un'eleganza peraltro rispettata e Brink hanno colorato la propria Sudafrica del massacro di Sharpe- dell'esperienza risiede solamente valorizzata dalla bella e accurata scrittura e il proprio impegno intel- ville, ha compreso che la scrittura nell'atto del raccontarla. traduzione di Pietro Deandrea, ol- lettuale con la trasparenza della sarebbe divenuta la sua arma per APRILE 1995 N. 4, PAG. 18/XIII

rarlo. No. Dobbiamo congedare esigenze dei suoi abitanti che rifiu- nostante, Texaco non è un'opera l'Occidente e reimparare a leggere: tano il trasferimento nelle coniglie- riservata agli specialisti; è caratteri- Creoli di tutti i colori reimparare a inventare la città. re popolari, dove non potrebbero stica della più recente narrativa an- di Patrizia Oppici L'urbanista, qui, deve pensarsi allevare il maiale o coltivare tillana riuscire a coniugare con esi- creolo ancora prima di pensare". quell'orto creolo indispensabile ti assai brillanti sperimentazione e Questa fondamqntale istanza di ri- per la loro problematica sopravvi- leggibilità; cosicché questo com- PATRICK CHAMOISEAU, Texaco, stante i reiterati attacchi della poli- vendicazione delia creolità corri- venza. Se Texaco vuole raccontare plesso romanzo della città creola è Einaudi, Torino 1994, ed. orig. zia e le periodiche distruzioni delle sponde alla salvaguardia della me- la città creola, anzi l'"Incittà", co- insieme anche la storia, di impian- 1992, trad. dal francese di Sergio baracche. "L'urbanista occidenta- moria storica e dell'identità cultu- me declina il creolo rendendo per- to quasi tradizionale, di una don- Atzeni, pp. 407, Lit 32.000. le vede in Texaco un tumore rale antillana, ricercata dalla giova- cepibile il movimento di attrazione na, l'Informatrice, e della sua lun- RAPHAEL CONFIANT, La profe- dell'ordine urbano. Gli disconosce ne generazione di narratori cui ap- esercitato dalla realtà urbana, il ro- ga lotta per l'esistenza che il "trac- zia delle notti, Zanzibar, Milano qualunque valore architettonico o partiene Chamoiseau sulla scia manzo creolizza a sua volta le for- ciator di parole" Chamoiseau rac- 1994, ed. orig. 1993, trad. dal sociale. Il discorso politico a tale dell'insegnamento di Edouard me della grande saga familiare, e il coglie e cerca di conservare attra- francese di Anna Devoto, pp. proposito è negatore. Evidente- Glissant. Texaco è "monumento", linguaggio; malgrado le difficoltà, verso la scrittura. La ricerca sulle 208, Lit 20.000. mente è un problema. Ma radere al "luogo di memoria" che dev'esse- la versione italiana è riuscita in forme e sulla lingua è una costante suolo significa spostare altrove il re recuperato e non distrutto. Del gran parte a salvaguardare la ric- della giovane narrativa antillana Texaco è quella che noi occiden- problema o peggio: non conside- resto esso corrisponde a specifiche chezza espressiva del testo. Ciono- perché proviene da un'esigenza di tali definiamo una bidonville, sorta riconoscimento della propria iden- alla periferia dì Fort-de-France, tità che è solo in parte francese; ma capitale della Martinica, diparti- tale ricerca è attenta a salvaguarda- mento francese d'Oltremare. Trat- re la comprensibilità del testo, leg- tandosi di bidonville ci si potrebbe Uccidete i bambini gibile a più livelli. Ciò è ancor più aspettare qualche vigorosa denun- evidente nel più "facile" romanzo cia del "degrado", parola oggi in- di Luca Bianco di Confiant che appartiene al ge- dispensabile per riassumere la nere delle autobiografie infantili, condizione in cui deve vivere il ovvero di quelle rievocazioni MARC SORIANO, La settimana della cometa, cronismo, cioè la proiezione nel passato delle proletariato urbano dei paesi in via dell'infanzia in cui il narratore ri- di sviluppo, o indignate considera- Sellerio, Palermo 1994, ed. orig. 1981, trad. nostre preoccupazioni presenti", una colpa al- produce, con effetti straniami, la zioni sull'odioso colonialismo fran- dal francese di Clara Gallini, pp. 181, Lit trettanto grave è "il fatto di considerare gli visione della realtà di un bambino cese. L'intento e la poetica di Pa- 15.000. uomini di una data epoca come totalmente filtrata dalla consapevolezza trick Chamoiseau hanno per fortu- specifici e di ignorare superbamente che i dell'adulto. Anche in questo breve na ben altro spessore. Texaco, il Una tradizione plurimillenaria interpreta problemi di quel tempo sono gli stessi che noi romanzo, che cattura dapprima il lettore con l'esca dell'esotismo, la suo romanzo più ambizioso (ha 'ilpassaggio delle comete come presagio e se- oggi dobbiamo risolvere e che siamo ben lun- vinto nel 1992 il premio Gon- rivendicazione della specificità gno di oscuri e profondi rivolgimenti di por- gi dall'avere risolto". creola emerge continuamente; si è court), è il compendio di due seco- tata planetaria. Marc Soriano racconta della Quando si parla di bambini e ragazzi, si sa, li di storia della Martinica, dai tem- dapprima affascinati dalle lussu- la tentazione più forte è quella di un generi- pi bui della schiavitù fino all'oggi rivolta che ebbe luogo nel 1843 tra i giovani reggianti descrizioni della natura passando attraverso l'ambigua "li- detenuti della colonia penale di Mettray, du- co e didascalico paternalismo: Soriano, ben tropicale, ma sotto la poesia si sco- berazione" del 1848, con la quale rante un passaggio della cometa di Halley, cosciente del rischio, sceglie sin dall'inizio pre gradatamente un mondo non inizia per gli ex schiavi una lotta sotto gli occhi di un osservatore d'eccezione: un'altra strada. La scelta di Gohineau come edenico, lacerato da divisioni lin- per la sopravvivenza e la dignità Arthur Serpeille, conte di Gohineau, l'autore protagonista e narratore impone al lettore di guistiche e conflitti razziali. Anche personale forse altrettanto dura del Saggio sull'ineguaglianza delle razze adottare la "prospettiva del carnefice": impie- se il tono resta lieve, attraverso la scoperta di Raphael di essere cha- che nel passato. Texaco racconta la umane, corrispondente di Alexis de Tocque- toso e subdolo, il giovane Gobineau riuscirà progressiva conquista dellTncittà, hin (un negro bianco, con le efelidi ville. Proprio Tocqueville, nella finzione di a cattivarsi le simpatie degli insorti, prima di e i capelli rossi), e le sue riflessioni ovvero il desiderio — e la necessità Soriano, è il committente di questo Rappor- far intervenire l'esercito per soffocare l'insur- — di urbanizzazione della massa sul colore della pelle, che può as- dei discendenti degli schiavi che to segreto sull'infanzia nell'Ottocento che il rezione: "Non basta più legare i bambini alla sumere nelle Antille infinite sfu- intendono sfuggire alla perdurante giovane Gobineau redige e che Soriano im- sedia o chiuderli negli stanzini bui. Bisogna mature, a causa dell'incontro tra schiavitù della canna da zucchero. magina di riportare alla luce dopo una fortui- ucciderli, o più esattamente ucciderne qual- bianchi, neri e asiatici, affiora una L'epopea di Texaco è scandita ta scoperta nel negozio di un rigattiere. cuno perché gli altri capiscano che non si trat- realtà ben diversa da quella de- dall'evoluzione dei materiali: dai La trouvaille nasce dall'impegno editoriale ta di uno scherzo", conclude Gobineau nella scritta negli accattivanti dépliants delle agenzie di viaggio. Pensare al Tempi di paglia della schiavitù si di una Storia dell'infanzia da pubblicarsi nel sua misurata e implacabile ferocia, mentre i problema razziale nei termini di passa ai Tempi di legno di cassa del- 1977, che l'Unesco aveva proclamato, appun- ragazzi di Mettray vedono naufragare nel ia prima urbanizzazione, per arri- una semplice dicotomia nero/bian- to, "anno dell'infanzia". Appare immediata- sangue il loro sogno di una "Carta dei Diritti co è in effetti, se riferito alle Antil- vare ai più vicini Tempi di fibroce- del Bambino", lontani ormai dai bagliori del- mento ("Hmm buondio signore...', mente chiaro a Soriano che tale soggetto non le, incredibilmente riduttivo; ma il fibrocemento..., lasciare la paglia, può tollerare una trattazione manualistica: la cometa. Clara Gallini, con la revisione del- ciò che costituisce un problema, la il legno di cassa, il colore uniforme dalla sua decisione di lavorare per "immer- lo stesso autore, ha ben curato questa splen- conciliazione di tante diversità, della lamiera, per una casetta di ce- sioni in epoche e culture diverse" nasce l'idea dida e incandescente testimonianza del co- può anche essere interpretato co- mento! Era l'inno collettivo") e in- di sostituire la Storia dell'infanzia con una raggio intellettuale, umano e civile di Marc me una ricchezza culturale straor- fine ai contemporanei Tempi di fiction "altrettanto vera e più vera della Soriano; una testimonianza tanto più prezio- dinaria. Il dibattito sulla moderna società multietnica può scoprire calcestruzzo. Questa appropriazio- sa in quanto contiene una lucida e accorata realtà". nella creolità rivendicata da questi ne dello spazio è organizzata se- Marc Soriano trascende dalla sua acribìa di prefazione all'edizione italiana che Soriano condo ritmi propri (le code per romanzi degli stimoli molto inte- storico vicino alla scuola delle "Annales", ha firmato nel settembre del 1994: due mesi l'acqua, le formule di saluto, i di- ressanti; come scrive spiritosamen- prima di andarsene per sempre, all'età di set- ritti di passaggio, i riti della solida- poiché se è vero, come dice Lucien Lebvre, te Chamoiseau, le donne antillane rietà reciproca) che creano una che "il peccato mortale dello storico è l'ana- tantasei anni. possono avere figli di tutti i colori, forma di convivenza civile, nono- eccetto blu e verde.

Dino P. Arrigo Bernard Mandeville ,S WALSTON Paolo Martellotti Walter Benjamin FRATELLI d'ITALIA Una modesta difesa OI»MlE.Sro»B, WIIE EESSOSACCI LE STRADE PER ROMA i per capirr ta Ma„optria > delle case di piacere ARIANNA IL MIO VIAGGIO IN ITALIA MODELLI E MITI DELL'ARCHITETTURA PENTECOSTE 1912 CLIENTELISMO E POLITICA Introduzione di Amalia Giuffrida Introduzione di Eligio Resta IN CALABRIA 11948-1992) pp. 140 L. 20.000 pp. 64 L. 12.000

Dino P. Arrigo Bernard Mandeville UNA MODESTA DIFESA FRATELLI d'ITALIA James Walston Paolo Ciofi CRONACHE, STORIE, RITI E PERSONAGGI DELLE CASE DI PIACERE /PER CAPIRE IA MASSONERIA) LE STRADE PER ROMA PASSAGGIO A SINISTRA pp. 100 L. 12.000 pp. 254 L. 20.000 CLIENTELISMO E POLITICA IN CALABRIA IL Pds TRA CICCHETTO E D'AEEMA [ì 948- 19921 Rubbettino pp. 334 L. 28.000 pp. 160 L. 20.000 riNPICF • DEI LIBRI DELMESEHH APRILE 1995 N. 4, PAG. 19/XIII

JUAN CARLOS ONETTI, Quando Jeremias Petrus (iniziali J.P.), il ormai nulla più importa, a cura Contrabbandiere visionario e detti padrone fallito del Cantiere (nava- di Raul Crisafio, Einaudi, Tori- le), titolo e nucleo d'un altro ro- no 1994, ed. orig. 1993, trad. di Dario Puccini manzo, dove la giovane era concu- dallo spagnolo di Raul Crisafio e pita da Larsen, a sua volta ideato- Pier Luigi Crovetto, pp. 195, Lit re del mai realizzato postribolo 22.000. Santamaria Vecchia, perché nel l'ha sparsa disordinatamente nei tutti essere riconosciuti dal lettore della città, già in un altro roman- frattempo è nata una Santamaria suoi romanzi e racconti: ma, si ba- perché Quando ormai nulla più im- zo, Raccattacadaveri. Si tratta di Lo scrittore uruguayano Onetti Nuova, trascritta in queste pagine di bene, come un'ordinatissima e porta oltre che inquietante non ri- una fitta rete di storie, che andava- è morto l'anno scorso, a maggio, a in una sola parola. Finisce qui, precisissima trama e idea costrutti- manga persino enigmatico. Qui, no chiarite tutte e con molta esat- ottantasei anni, come qualcuno ri- dunque, la storia e la saga di Santa va (e distruttiva), sebbene si tratti ad esempio, torna a comparire An- tezza nella postfazione, come fa il corderà. Ma già prima, all'atto del- Maria: a più di quarant'anni dalla d'una città immaginaria, nata nella gelica Inés (talora solo nelle sue curatore solo a pagina 191 a pro- la sua pubblicazione, nel marzo sua "fondazione" o invenzione nel sua mente forse quale archetipo di iniziali: A.I.) nelle vesti di moglie posito di vari romanzi e racconti, 1993, era lecito supporre che romanzo La vita breve (1950). una città di provincia latinoameri- (e quasi figlia) del Dottor Diaz evocati nel nostro diario alla data Quando ormai nulla più importa La storia di Santa Maria — mu- cana. Di essa Onetti sceglie pochi Grey, ovvero di "partito" assai 10 dicembre (p. 121), ma accumu- potesse essere la sua opera ultima, tevole come la sua mappa — non è personaggi. Che in quest'ultimo li- ambito per la sua presunta grossa lando invece parole vaghe e infor- tenendo conto della tarda età facile a descrivere perché Onetti bro si ritrovano intatti, ma devono eredità. Ella è la figlia semifolle di mazioni inesatte nel resto di quel- dell'autore e del tipo di scrittura lo scritto scombinato. Le pagine prescelta: un diario smarginato, sparse di Quando ormai nulla più narrato in prima persona, con ca- importa, tagliate secondo la scan- rattere nettamente frammentario e sione di un confuso diario, e quin- disorganico. In ogni caso, postuma Resa dei conti fra ex agenti di spesso brevi e talora fulminanti, esce la sua traduzione italiana; e nella loro alta scrittura, sono dei non si capisce come riesca, da sola, di Jaime Riera Rehren veri "poemi in prosa" (altrove ho la traduzione di quest'ultimo libro alluso a Rimbaud: ma è vero che a riproporre (come forse vorrebbe in questo caso la scrittura di Onet- è legata la nascita come scrittore del cileno l'editore) il nome e l'opera di Luis SEPÙLVEDA, Un nome da torero, ti, travolta, in apparenza, dai fumi Onetti, che io considero — e non Guanda, 1994, trad. dallo spagnolo Sepulveda, come ci conferma questo suo ulti- dell'alcol, rivela punte invasate e sono il solo — tra i migliori narra- di Ilide Carmignani, pp. 174, Lit 20.000. mo romanzo, l'incisivo e impietoso Un nome sublimi). tori del Novecento ispanoamerica- da torero. Il Carr che si confessa nella nar- no. Un nome ingiustamente supe- /uan Belmonte — nome di torero, appun- razione in forma di diario è un vi- rato, di fronte ai lettori, da scritto- to — esiliato cileno in Germania, ex guerri- sionario e uno spiantato, spesso ri di vasta fama ma in qualche mo- gliero, ex militante rivoluzionario interna- ubriaco, che finisce, abbandonato do di minor taglia tra i quali, a mio zionalista, svolge umili mestieri nel suo rifu- dalla moglie, a fare il contrabban- giudizio, persino Mario Vargas gio europeo, si dichiara "turco per osmosi", diere, come molti abitanti o stra- Llosa, che vanta opere importanti nieri di Santa Maria, e, in cerca di condivide solidalmente le condizioni di vita e certo più gradevoli e accattivanti occasioni di vita e di avventura e (mediocre è, peraltro, l'ultimo suo dell'immigrazione "extracomunitaria" spe- di amore, si dibatte tra varie don- libro, non ancora tradotto in italia- rando di aver cancellato le proprie tracce, ma ne: dalla cuoca dei contrabban- no). finisce coinvolto controvoglia in una com- dieri Eufrasia alla sua finta figlia Per strana, o per non tanto stra- plessa e crudele resa di conti fra ex agenti se- Elvira, che il protagonista vede na casualità, una delle ultime paro- Sappiamo che il mondo attuale è popolato greti dell'est europeo ("anche noi lottavamo crescere e fiorire fino a che nelle le del libro è la parola "morte", e anche da una nuova specie umana, molto nu- per il socialismo"), manager di compagnie ultime pagine essa scrive una lette- proprio nelle ultime righe di esso merosa, di ex (orfani della guerra fredda, uo- d'assicurazione, disertori della polizia nazista ra da un postribolo di Haiti; da appare la frase, che figura come ti- mini e donne bruciati in una militanza con o e altri esponenti della specie dei riciclati. Ri- una misteriosa Mirtha (con questo h improbabile nel nome) alle pro- tolo, Quando ormai nulla più im- senza doppiezze nella causa della lotta di cattato nella persona della ragazza amata, porta, e che alla morte si riferisce. stitute casuali del caffeuccio chia- classe, o semplicemente pentiti e conciliati simbolo trasparente di un paese muto e am- mato Chamamé e alla stessa Ange- Ma non tema il lettore: a parte che adoratori del nuovo), individui e gruppi che nesico, Belmonte accetta di ritornare alle ori- ciò rientra nel tipo di umor nero lica Inés, moglie di Diaz Grey. Ma gini del suo percorso, in Cile, e con ciò dovrà che invade buona parte dell'opera si portano addosso diverse e contraddittorie è inutile voler rintracciare una tra- di Onetti, qui troverà pagine di in- identità, rimasti senza patria visibile e senza affrontare il nodo cruciale e fino a quel mo- ma o dare un significato al roman- cisiva bellezza, di forte vitalità, di comunità di riferimento. Migliaia di persone mento eluso della sua vita. zo. Seguendo una sua poetica con- vivace erotismo, e molte altre cose in cerca di un modus vivendi con strati di me- Scegliendo per questo romanzo — ambien- solidata, che affida alla fiction una niente affatto mortuarie. Nessuno moria e di esperienza esistenziale e politica tato tra Amburgo e la Patagonia — la forma libertà assoluta, quasi una ragione di metafisica autonomia, Onetti può tuttavia togliere il vago sapore ormai rifiutate da tutti, oltre che da loro stes- del giallo politico e di spionaggio, Sepulveda nel primo distico che apre il libro di "testamento" spirituale al libro si, e di una nuova collocazione — in senso riesce a inchiodare chi legge non solo a que- che commentiamo. (l'altro è di Borges e comincia con materiale e spirituale — nel frantumato uni- sta storia ma a una sofferta riflessione sulle queste parole: "quando scrivo mi E questo non solo perché esso è verso postumo che ci sta intorno. svolte individuali e collettive in uno scenario sento pienamente giustificato") scritto in forma di diario da un cer- Ma ovviamente non tutti gli ex sono ugua- affollato di relitti e voltagabbana, senza ti- traccia una curiosa ma indicativa to Carr, nome che comunque na- li o equivalenti, ci saranno modi diversi di fa- more di dirla talvolta con parole di tango: "E dichiarazione. Eccola: "Verranno sconde una persona estranea al re i conti col proprio passato a partire da una così iniziai ad attraversare la strada, chieden- processati coloro che cercheranno gruppo consueto e limitato dei di assegnare uno scopo al racconto suoi personaggi, o forse (vi è da specifica dimensione etica o storia personale. domi, Verònica, amore mio, chiedendomi Molta narrativa in questi anni si è oqcupata perché abbiamo tanta paura di guardare in presente. Saranno esiliati tutti colo- supporre) lo stesso Onetti; ma si ro che vorranno trovare in esso un faccia la vita noi che abbiamo visto le auree tratta anche di un espediente per di descrivere queste atmosfere, riflettendo ammaestramento di carattere mo- narrare "dal di fuori" e, ormai, "da con più o meno profondità sul tema al quale scintille della morte...". rale. Sarà infine fucilato chi verrà lontano" le vicende della cittadina sorpreso a reperirvi una trama". di Santa Maria, qui denominata

BIBLIOTECA EUROPEA OPERE COMPLETE STORICITÀ DEL DIRITTO collana dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici DI TOMMASO CAMPANELLA collana dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici collana dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici G. GLIOZZI 1. V. CAIANTELLO Differenze e uguaglianza nella cultura europea i. T. CAMPANELLA La cultura delle istituzioni nella storia moderna. Scritti 1966-1991 Philosophia sensibus demonstrata del Mezzogiorno a cura di A. Strumia. Introduzione di C. A. Viano a cura di L. De Franco Prefazione di G. Pugliese Carratelli 1993, pp. 604, L. 80.000 1992, pp. 803, L. 95.000 1993, pp. 330, L. 48.000 con 38 taw. fuori testo a colori e in bianco e nero SAGGI E RICERCHE collana dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici OPERE COMPLETE DI FRANCESCO MARIO PAGANO t. Bessarione e l'Umanesimo collana dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici FONTI E DOCUMENTI DEL TRIENNIO GIACOBINO a cura di G. Fiaccadori con la collaborazione di A. Cuna, collana dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici A. Gatti e S. Ricci. Prefazione di G. Pugliese Carratelli. i. E M. PAGANO Presentazione di M. Zorzi Saggi politici. De' principii, progressi e decadenza ti. Una nazione da rigenerare. delle società. Edizione seconda, corretta ed accre- Catalogo delle edizioni italiane 1789-1799 1994, pp. XIV + 544, L. 140.000 con 316 figg. e 76 tavv. a colori e in bianco e nero sciuta (1791-1792) a cura di R. De Longis, L. Rossi e V. Cremona. a cura di L. Firpo e L. Salvetti Firpo Saggi introduttivi di L. Guerci e S. Woolf FUORI COLLANA 1993, pp. 521, L. 95.000 1993, pp. LXXXII + 492, !.. 90.000 F. FIORENTINO con 12 taw. fuori testo in bianco e nero con 48 taw. fuori testo a colori e in bianco e nero Il Risorgimento filosofico nel Quattrocento Ristampa anastatica dell'edizione del 1885 a cura di S. Ricci in. Marc-Antoine Jullien e la Rivoluzione Napoletana con un saggio di F. Cacciapuoti. Prefazione di E. Garin Edizioni VIVARIUM del 1799 1994, pp. 50 + XII + 275, L. 40.000 80132 Napoli - Via Monte di Dio, 1/E a cura di M. Battaglini con 7 taw. fuori testo in bianco e nero Tel. e Fax (081) 2451374 (in preparazione) =J DEI LIBRI DEL MESE APRILE 1995 N. 4, PAG. 20/XIII nx Ct-Ó Coti- che l'autore intende proporre. Il con esso un rapporto di corrispon- che è già molto bello. denza implicita che è ignoto alla Ebrei, Le radici è il titolo della prima cultura cristiana. Orff parte del volume e vi si affrontano La seconda parte del libro è in- dunque alcuni argomenti prelimi- vece Verso la modernità e il suo nu- riscoperto cioè musicisti nari. Un esempio: perché la cultu- cleo più intrigante è quello dedica- di Nicola Campogrande ra ebraica ha un legame così forte to al rapporto tra Schònberg, la di Nicola Gallino con la musica? Non solo per il di- dodecafonia e la tradizione ebrai- ff vieto della figurazione, che induce- ca. Qui, con un affetto verso il ENRICO FUBINI, La musica nel- va i potenziali pittori a farsi musi- compositore che pervade ogni pa- ALBERTO FASSONE, Cari Orff, Li- la tradizione ebraica, Einaudi, cisti, ma, spiega Fubini, perché gina, Fubini propone una lettura breria Musicale Italiana, Lucca CLUEB Torino 1994, pp. 155, Lit l'ebreo ha una particolare relazio- della tecnica dodecafonica in cui le 1994, pp. 448, Lit 35.000. 28.000 ne con il tempo più che con lo spa- ragioni del suo esistere diventano zio, una relazione con i ritmi preci- radicalmente ebraiche, "il senso Per il grande pubblico è l'autore NOVITÀ Non una storia, come segnala si che scandiscono la vita ebraica, della legge, del suo rigore e della dei soli Carmina Burana. Ma anche l'autore nell'introduzione, ma una con il dovere di ricordare, di inter- sua necessità, la sua accettazione gli addetti ai lavori stentano ancora L E X I S raccolta di brevi saggi che illumi- pretare e reinterpretare la Bibbia; come principio trascendente e co- a trovare a Cari Orff un posto fra i grandi. Vecchie ombre politiche e il B. Virgilio soffocante veto ideologico delle Atene. Le radici avanguardie hanno fatto lo stesso della democrazia gioco: il bavarese colto e simpati- (biblioteca di scienze umane) co, nato a Monaco nel 1895 e ivi pp. 186, L. 22.000 spentosi nel 1982, si è così sempre Le teorie politiche dei pensatori greci visto occupare da colleghi più for- come archetipo delle riflessioni tunati le stesse caselle nei totem moderne sulla democrazia. linguistici del Novecento. Che sen- so hanno un'Antigone e tutti quei A. Cottignoli Alla luce del vero. pianoforti e percussioni dopo CEdi- Studi sul Muratori storico pus fìex o Les Noces di Stravin- (Biblioteca di scienze umane) sky? La prima grande monografia pp. 132, L. 15.000 italiana sull'autore dei Trionfi mo- Il rinnovamento civile e letterario stra infatti come l'incubazione della dell'Italia del settecento attraverso lunga e operosa carriera orffiana l'opera del Muratori. stia tutta in nuce nei Lehrjahre nel- la città di Kartdinskij, del Blauer I. Karp, S. Lavine Reiter e di Karl Valentin. Dall'om- Culture in mostra. belico della Baviera profonda, in- Poetica e politica trisa di Màrchen, fiabe e filastroc- dell'allestimento museale che che suggono la gnomica sag- (MuseoPoli. Luoghi per il sapere. gia e sorridente d'un medioevo cri- Diretta da Fredi Drugman) stiano dalle tinte metastoriche, Orff pp. 170, L. 25.000 trae la fascinazione per il cosmo Il museo in una società multietnica fatato dell'infanzia, e il dialogo se- e multiculturale. greto tra passato e presente cui si P. Hamon abbevera l'intera sua produzione Letteratura e architettura drammaturgica. nel XIX secolo Fassone non si perde però dietro (MuseoPoli) al ruolo occupato da Orff nel siste- pp. 220, L. 32.000 ma produttivo o nella pubblicistica La città come libro da percorrere, la tedesca dagli anni venti: non lavo- lettura come percorso architettonico. ra sull'aridità del dato d'archivio serializzato; né antepone il rappor- P. Sorcinelli Gli italiani e il cibo to con semplificazioni epocali ras- (Storia Sociale. Diretta da sicuranti quali espressionismo, Angelo Varni e Franco Della Peruta) Neue Sachlickheit, teatro didattico pp. 236, L. 27.000 brechtiano, pure tutte ben presenti Dagh appetiti insoddisfatti nell'esperienza del compositore. al fast food. L'alimentazione nell'Italia Orff affida le coordinate d'un del XX secolo. processo creativo autocosciente e lucido alla Dokumentation: monu- A.G. Marchetti mentale e privilegiata raccolta di Dalla crinolina alla documenti, scritti e saggi in otto minigonna. volumi, curata da lui medesimo. In La donna, l'abito e la società essa Fassone trova un filtro in sin- dal XVIII al XX secolo tonia con la propria idea di Kultur- (Storia Sociale) pp. 296, L. 32.000 geschichte. La discesa ai Regno Gh abiti delle italiane nell'intreccio dei delle Madri, il mito di Antigone nel- fenomeni culturali e socio-economici. la cultura occidentale da Sofocle a Heidegger, la metrica classica co- L. Casali me nucleo generante del ritmo mu- Fascismi. Partito, società sicale: retroterra remoti come i La- e stato nei documenti del menti di Monteverdi, il teatro gesui- fascismo, del nazionalsociali- tico barocco o i carrezzevoli Wie- smo e del franchismo genlieder lacuali: tutto è passato al (Biblioteca di Scienze Umane) vaglio esigente d'un umanesimo pp. 400, L. 40.000 che spiana ogni pregiudizio persi- La prima raccolta organica di no di fronte ai troppo noti Carmina documenti sui fascismi. Il punto Burana. su un dibattito di grande attualità. L'ordinamento dato alla materia nano alcuni aspetti del rapporto e dunque con la musica, che del me strumento di una più ampia li- è conseguente: un continuum den- tra la cultura ebraica e la musica. tempo è un'espressione. Oppure: bertà, e infine il senso dell'unità da so, tradizionale nella disposizione Saggi in qualche caso già pubblica- qual è il rapporto tra testo e musi- cui discende ogni molteplicità che diacronica e nel prevalere dell'ele- ti su riviste ma per la maggior par- ca nella tradizione ebraica, quale il non degeneri nel caos e nell'in- mento verbale su quello tecnico- te inediti; tutti impostati e svilup- parallelo possibile con la tradizio- formale". La tonalità, esistita fino musicale nelle smaglianti analisi CLUEB pati con una chiarezza straordina- ne greco-latina e cristiana? La mu- a (e nonostante) Schònberg, "è delle partiture. Fassone è erede ria. Fubini ha la capacità di portar- sica, spiega Fubini, è parte inte- il mondo della comunicazione, d'una scuola musicologica in cui la ti al centro del problema in poche grante del testo biblico, la cantilla- dell'espressione e perciò irrime- penna virtuosa e l'aggettivo tornito lasciano talora stupefatti intorno al righe e di condurre poi le proprie zione è l'unico modo di cogliere il diabilmente banale e degradato"; sempre felice risolversi del giudizio argomentazioni lungo un processo significato profondo della parola, la dodecafonia è "il mondo del do- critico nel nitore d'eleganti ritrovati logico e letterario in grado di vin- nel mondo ebraico non esiste il ver essere, forse irraggiungibile formali. cere qualunque resistenza alla concetto occidentale di musica ac- dall'uomo, un punto limite, una comprensione: non è possibile cessoria, di musica come abbelli- tensione verso il silenzio", la dode- nemmeno al lettore meno avvertito mento, come optional-, la musica è cafonia è, per Schònberg, "una giungere in fondo a un capitolo originata dal ritmo logico e sintat- metafora del suo modo di concepi- senza aver afferrato in pieno le tesi tico del testo che viene cantato, ha re Dio". MATERIA H AUTORE I TITOLO LJ MATERIA H AUTORE H TITOLO

Letteratura italiana II Contessa Martin Lutero La libertà del cristiano Maria Orsini Natale Francesca e Nunziata Hans-Georg Gadamer Il movimento fenomenologico Francesco Granatiero Enece Orientalistica Taisen Deshimaru Autobiografia di un monaco zen Letterature straniere Malika Mokeddem Gente in cammino AA.W. Alle sorgenti del Gange Jennifer Johnston L'albero di Natale Corrado Pensa La tranquilla passione Edna O'Brien Lanterna magica Elio Guarisco Quando il Garuda volò a Occidente Mouloud Mammeri Scali Economia IX AA.W. Il dono perduto e ritrovato Jean Rouaud Fermi così! André Gorz Il lavoro debole Olivier Rolin Port Sudan George J. Stigler Mercato, informazione, Daniel Moyano Il trillo del diavolo regolamentazione Letteratura greca III Ermete Trismegisto La pupilla del mondo AA.W. Enciclopedia dell'impresa Cesare Molinari (a cura di) Il teatro greco nell'età di Pericle Jader Jacobelli (a cura di) 1995. Dove va l'economia italiana? Luciano di Samosata Descrizioni di opere d'arte Luigi Luini Economia dell'informazione Politica e società rv Alberto Melucci Passaggio d'epoca Mariella Berrà (a cura di) Ripensare la tecnologia Saverio Lodato Dall'altare contro la mafia Scienze X Rudy Rucker La quarta dimensione Sergio Fabbrini Quale democrazia Giorgio Celli Oltre Babele L'Italia da Andreotti a Berlusconi Michael Braun Storia XI Anna Maria Luiselli Fadda Tradizioni manoscritte e critica del Tiziano Bonazzi, Michael Cittadinanza e diritti nelle società testo nel Medioevo germanico Dunne (a cura di) multiculturali Bruno Basile L'Elisio effimero Teus van Dijk Il discorso razzista AA.W. L'amore e la sessualità Valerio Marchi SMV. Stile Maschio Violento Andrea Carlino La fabbrica del corpo Cinema VI Roberto Turigliatto (a cura di) Nova Vlna Salvo Mastellone Il progetto politico di Mazzini Goffredo Fofi (a cura di) Amelio secondo il cinema Marina Paglieri Torino Belle Epoque Manlio Benigni, Fabio American movies 90 Paracchini (a cura di) Ettore Cinnella La rivoluzione bolscevica Teatro Max Reinhardt I sogni del mago Nino Leone La vita quotidiana a Napoli ai tempi di Masaniello Botho Strauss L'equilibrio José Antonio Maravall Teatro e letteratura nella Spagna Danilo Montaldi Bisogna sognare barocca Memorialistica XII Liliana Treves Alcalay Con occhi di bambina (1941-1945) Musica VII Gino Castaldo La terra promessa Hertha Feiner Mie carissime bambine Maurizio Modugno Invito all'ascolto di Massenet Psicologia- XIV Salomon Resnik La visibilità dell'inconscio Ragazzi Sue Welford Il segreto di Myra psicoan alisi René Kaés Il gruppo e il soggetto del gruppo A. Conan Doyle, L. Pinna L'abisso di Atlantide AA.W. L'epoca della psicoanalisi Paul de Musset Il signor Vento e la signora Pioggia Arnold H. Modell Per una teoria del trattamento Filosofia Vili Jurgen Habermas Teoria della morale psicoanalitico Stephanus Junius Brutus Vindiciae contra tyrannos Jeremy Holmes La teoria dell'attaccamento

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L'inserto è a cura di: Riccardo Bellofiore (economia), Eliana Bouchard (bambini-ragazzi), Guido Castelnuovo (libri economici), Sara Cortellazzo (cinema, musica e teatro), Lidia De Federicis (letteratura), Franco Ferraresi (società), Anna Elisabetta Galeotti (filosofia), Martino Lo Bue (scienze), Adalgisa Lugli (arte), Giuseppe Sergi (storia), Anna Viacava (psicologia, psicoanalisi). Coordinamento di Lidia De Federicis e Anna Elisabetta Galeotti, redazione di Simonetta Gasbarro, disegni di Franco Matticchio. APRILE 1995 N. 4, PAG. 22/11

ploma ha dichiarato il suo totale ri- figura di donna diversa e un diver- alle sue privilegiate angosce esi- MARIA ORSINI NATALE, Francesca Narrativa fiuto delle tradizioni. Nella solitu- so aspetto del colore locale: dal stenziali. Ricca e separata, cerca di e Nunziata, Anabasi, Milano 1995, dine che le è derivata dall'eccesso proverbiale cielo cangiante e dai sbloccare la frigidità che la costrin- pp. 388, Lit 28.000. di libertà ha trovato il suo primo piccoli drammi della rurale pro- ge a molteplici esperimenti sessua- MAURA MOKEDDEM, Gente in esilio. Il secondo, più materiale, vincia irlandese al grigiore esisten- li con uomini diversi. Sul costoso 6 gennaio 1848 - 4 maggio 1940. cammino, Giunti, Firenze 1994, sarà in Francia, dove si laureerà in ziale dell'urbana vita londinese; lettino nella clinica K. di Zurigo, Fra queste due date si svolge la sa- ed. orig. 1990, trad. dal francese e medicina. mentre 0 tono, sempre sferzante e un impietoso analista incamera la ga familiare di Francesca e Nun- cura di Claudia Maria Tresso, pp. Elisabetta Bartuli disincantato, è la nota acuta di una nenia delle sue vicissitudini, dei ziata. Nata sulle alture della costa 327, Lit 20.000. vita che ha il colore del veleno più suoi orgasmi falliti e dei suoi bagni amalfitana, nipote di mugnaio e fi- che dell'arcobaleno, come ben purificatori nel whisky. La signora, glia di marinaio, Francesca, che da Come spesso accade nella narra- sanno i lettori abituali di Edna per inciso, ha bellissime gambe e bambina ha camminato scalza, ere- tiva autobiografica al femminile, O'Brien. — curioso — è anch'ella psicolo- dita un'impresa artigianale fioren- quello che dovrebbe essere solo lo JENNIFER JOHNSTON, L'albero di Carmen Concilio ga, alle prese con un saggio per la te e ne fa un'industria. Lavoratrice sfondo su cui il personaggio si Natale, La Tartaruga, Milano libera docenza — "Cosa sarebbe instancabile, dirige con grinta di- muove diventa l'interprete princi- 1994, ed. orig. 1981, trad. dall'in- accaduto se Cesare Pavese si fosse pendenti e servitù, introduce inno- pale. E così Leyla — giovane pro- glese di Rosi Dossena, pp. 212, Lit curato?" — sempre iniziato, mai vazioni tecnologiche, fronteggia i tagonista di Gente in cammino — 26.000. concluso. Sullo sfondo, la Milano primi scioperi luddisti di fusillare e quasi si perde nel grande affresco EDNA O'BRIEN, Lanterna magica, OTTIERO OTTIERI, Contessa, Giun- mondana delle feste tiratardi, tra mastri pastai con la determinazio- algerino che questo romanzo ci e/o, Roma 1994, ed. orig. 1990, ti, Firenze 1995, pp. 222, Lit sesso, denaro e potere, e l'eco del- ne di chi è convinto di essere nel propone. La storia della sua vita trad. dall'inglese di Leonardo Gan- 20.000. le fughe ai Tropici. Ma la donna è giusto, e intanto, fedele al modello scorre parallela a quella del varie- di, pp. 179, Lit 25.000. votata alla sconfitta, alla solitudi- arcaico in cui è cresciuta, dà alla gato popolo che in Algeria ha vis- Sull'espresso Milano-Zurigo una ne, al baratro. Al suicidio, forse. luce e alleva ben nove tra figli e fi- suto nel trentennio a cavallo della Nata a Dublino nel '30 dove ha fascinosa pendolare settimanale Trama accettabile o scontata? Vi- glie. E, per grazia ricevuta, ne affi- guerra di liberazione: masse arabe studiato, ma residente a Derry, intesse dolorose trame di psichici scerale o melodrammatica? Attua- lia una decima, l'orfanella Nunzia- oppresse da miseria e colonizza- nell'Irlanda del Nord, romanziera guazzabugli per trovare un varco le o déjà vuì Semplicemente Con- ta. Sarà proprio quest'ultima a se- zione; piedsnoirs chiusi nel loro dal '72, ma anche scrittrice per il tessa, testo cardine della ricerca guirne l'esempio e a continuarne mondo impenetrabile; la comunità teatro e per la radio, Jennifer John- psiconarrativa di Ottiero Ottieri l'opera con la stessa cocciuta de- ebraica legata al carro degli occi- ston è l'autrice di The Old Jest rappresenta uno spunto per la ri- terminazione, seppure con qual- dentali; tuareg nel deserto con il (1979), il romanzo da cui è sta- cerca di sé delle donne sbocciate che piacere e leggerezza in più. loro bagaglio di fierezza e di li- to tratto il film diretto da Robert socialmente col '68. Certo, poiché 1848-1940, un secolo cruciale per bertà; fondamentalisti islamici Knights: L'Irlandese. L'albero di il libro festeggia i suoi primi la storia d'Italia, eppure il Risorgi- che, all'alba dell'indipendenza, già Natale "come storia non è un gran- vent'anni — uscì da Bompiani nel mento, la fine del secolo, il primo pretendono di vigilare con la ché. Niente trama, niente avventu- 1975 — e trova oggi un giusto me- conflitto mondiale, il fascismo, le spranga sui costumi dei Nuovi Al- re, niente amori". "Temo non ci tro di confronto con il rampanti- avvisaglie di una nuova guerra re- gerini. Ma gli algerini come Leyla sia molto da raccontare", dice la smo cui si sono dedicate le "con- stano sullo sfondo, quasi un acci- (come la Mokeddem) non si piega- voce narrante. Ma, al contrario, vi tesse" del ventennio tangentista. dente. Così il grande affresco che no facilmente. La ragazzina cre- sono raccontati amori, quello per Nella nuova, fisicamente gradevo- si vorrebbe storico si appanna; le sciuta ai limiti del Sahara in una fa- uno straniero, un "ebreo polacco le collana della Giunti "900 Italia- protagoniste restano come impi- miglia di analfabeti sceglie di lotta- britannico", come quello per la no", accanto a Papini e a Slataper, gliate nella nostalgia e il valore do- re con la sola arma a sua disposi- scrittura: una dedizione che si la- questo romanzo di Ottieri — acu- cumentario di una vicenda familia- zione: il sapere. "Senza il miraco- scia alle spalle una bambina e un li- tamente introdotto da Paolo Mau- re potenzialmente emblematica re- loso intervento della scuola — ha bro. Un diario di pochi giorni che ri — viene a riproporsi in tutta la sta sfocato lasciando alla sola de- recentemente ammesso l'autrice ripercorre per frammenti un'intera sua attualità psicosociologica, ap- scrizione di luoghi e ambienti, do- — ero destinata alla sorte di tutte vita; e poi l'Irlanda, anch'essa pre- pena offuscata da qualche assesta- mestici e di lavoro, una suggestio- le ragazze: diventare un modello di senza discreta. La stessa Irlanda, mento stagionale. ne narrativa. sottomissione, una piccola donna che Edna O'Brien guarda attraver- Sergio Pent Anna Nadotti beneducata". Imparando a leggere so la Lanterna magica dei suoi rac- e proseguendo gli studi fino al di- conti. Ogni racconto illumina una

mi di parole, dall'altro. co non suscita sospetti arcadici. Anzi, è la rappresen- Poesia del Gargano In Granatiero c'è quanto basta per ascriverne la tazione per ora dominante in Granatiero che, garga- produzione a quest'ultimo versante, "neodialettale", nico d'origine, torinese d'adozione, dimidiato fra il come ormai si indica. C'è esperimento verbale, so- lancinante bisogno del nostos e la cognizione della FRANCESCO GRANATIERO, Énece (Nidiandolo), prattutto come amalgama di suoni; elisione di nessi sua impossibilità, è ossesso dalle immagini della pro- prefaz. di Pietro Gibellini, Campanotto, Udine linguistici e logici, flessibilità metrica, freschezza di pria infanzia contadina. E tuttavia le restituisce sen- 1994, pp. 87, Lit 16.000. temi (vedi una definizione densa e disinibita del coi- za liricizzare, bensì temperandone la non celata cru- to in Metra, o l'attitudine a riflettere sulla parola). dezza con un senso pregnante dell'atmosfera, del par- Nella poesia dialettale contemporanea è divenuto Abile in tutto questo, Granatiero mette in luce una ticolare, ora acre ora, sì, lirico: Mule, scéme, ca consueto se non d'obbligo discriminare fra un uso po- ricchezza inattesa nel suo dialetto-madrelingua di n'àneme / aspètte, nule nule / scéme pi Tre Pasture polare e uno letterario del vernacolo —fra nostalgia, Mattinata, in provincia di Foggia, esplorato non solo ("Mulo, andiamo, ché un'anima / aspetta, di nuvola sentimentalismo, giudizio morale su uomini cose e con quattro raccolte poetiche ma anche attraverso in nuvola / andiamo con i Tre Pastori [la costellazio- tempi, bozzettismo, forme tradizionali, da un lato; ed una Grammatica e un Dizionario da lui stesso affi- ne di Orione]"). evocazione snebbiata, senso del vissuto, dubbio esi- dabilmente compilati. Cosma Siani stenziale, approfondimento del reale, più liberi sche- In simile disposizione, il richiamo del mondo anti-

MOULOUD MAMMERI, Scali, Ibis, chiave di lettura che permette di sono scontrate con la modernità gozio di casalinghi, è il personag- sione "mitica" dell'infanzia e della Como-Pavia 1994, ed. orig. 1991, rivedere in un'ottica complessiva ( Tenere atavico) togliendo alla sag- gio più autorevole della comunità: memoria si salda alla suggestione trad. dal francese di Daniela Mann, l'opera letteraria di Mammeri e, di gezza popolare le armi per contra- "di lui si diceva che era 'qualcuno', immemoriale che in provincia av- Eleonora Salvadori e Josephine Se- conseguenza, il mondo che rap- stare imperativi a essa estranei o 'un signore' o un tipo 'in gam- volge monumenti, persone e pae- bellini, pp. 119, Lit 20.000. presenta. Mouloud Mammeri (L'ibisco), col risultato di dar vita a ba'". Così Jean Rouaud rievoca la saggi lontani dalla modernità e an- (1917-89) è quasi il prototipo di un universo ibrido in cui l'indivi- figura del padre, preferendo, alla cora immersi in un passato remoto Come nei suoi romanzi non an- ciò che la sua terra ha partorito duo non sa più riconoscersi (Scali). fredda obiettività di una biografia e leggendario, e il racconto acqui- cora tradotti in italiano, anche nei nell'ultimo cinquantennio. E alge- Elisabetta Bartuli l'aura leggendaria che si è deposi- sta quella dimensione corale e racconti che compongono la rac- rino di nascita (e quindi arabo a tata nella memoria del narratore, quell'afflato epico che sono il frut- colta Scali, Mammeri assegna ai tutti gli effetti), francese di cultura prima che il padre morisse prema- to della venerazione e dell'affetto. suoi personaggi ruoli che permet- (e quindi occidentale nel suo ap- turamente, quando lui aveva undi- Nel 1963, quando il padre muore, tono di ricostruire le principali proccio intellettuale) e berbero di ci anni. E insieme, come uno stori- contemporaneamente anche la tappe della storia algerina. Gli an- origine (e quindi veicolato verso co delle "Annales", ci racconta an- Bretagna viene sconvolta dagli im- ni quaranta e la seconda guerra una società pluriculturale a sfondo JEAN ROUAUD, Fermi così!, Mon- che i riti della comunità, le dome- mani lavori di accorpamento fon- mondiale (Povero diavolo), gli anni democratico). Riassume perciò in dadori, Milano 1995, ed. orig. niche in chiesa, le cerimonie reli- diario. Il passato diventa mito, ma cinquanta e il rifiuto della domina- sé le tre diverse anime che in Alge- 1993, trad. dal francese di Laura giose, il tempo scandito dai nuovi a perpetuarlo rimane la scrittura di zione francese (Ameur dei portici), ria convivono e si combattono. Frausin Guarino, pp. 140, Lit modelli di automobili. Ma il Jean, ovvero Giovanni, il discepo- gli anni sessanta e la faticosa nasci- Dall'auspicata riconciliazione di 27.900. profondo fascino poetico di que- lo prediletto, "colui che ha reso te- ta di un governo indipendente (La queste tre anime dipende l'unico sto libro è basato soprattutto stimonianza". muta) delineano il quadro dell'in- avvenire possibile per un paese in Francia, anni cinquanta, in un sull'associazione fra il padre e il Pierfranco Minsenti tricata situazione in cui gli algerini cui (come i racconti di questa rac- paesino della provincia di Nantes paesaggio della Bretagna, a lungo si dibattono a tutt'oggi. C'è però, colta esemplificano con lucida il "grande Joseph", commesso percorso durante i suoi viaggi di oltre a quella storica, una seconda chiarezza) le tradizioni ancestrali si viaggiatore e proprietario di un ne- lavoro. Come in Proust, la dimen- APRILE 1995 Ni. 4, PAG. 23/111

OLIVIER ROLIN, Port Sudan, Don- gine sui sentimenti diventa anche Rimbaud alla rovescia, a prestare due grandi passioni della sua vita: ferimenti siano altrettanto applica- zelli, Roma 1995, ed. orig. 1994, l'occasione per un amaro bilan- allo scrittore le parole che forse lui la musica e la letteratura. Narra le bili alla tragica repressione del trad. dal francese di Maria Baiocchi, cio generazionale, per ricordare avrebbe voluto scrivere. vicende di un violinista, Triclinio, 1976. Nonostante il clima fiabesco pp. 134, Lit 22.000. "un'aspirazione cieca all'eroi- Pierfranco Minsenti che dalla lontana La Rioja emigra a del racconto, "la tortura di massa smo", messa al servizio di "ideali , finendo per abitare incombe su tutta la società, a Villa Un navigatore approdato da così ferocemente vetusti". Della in una sorta di "contro-città", Vil- Violln come nelle cantine del pa- tempo sulle coste del Mar Rosso, a ragazza scomparsa conosceremo la Violln (fa eco alle attuali Villas lazzo del governo, e Triclinio si er- Port Sudan, dove, come Rimbaud, solo la silhouette: diafana, sempre Miserias), retta dalle leggi della ge a nuovo pifferaio di Hamelin aspetta che si compia lentamente il vestita di nero e con le scarpe bian- DANIEL MOYANO, Il trillo del dia- musica. L'armonia contro il disor- che, con il suono del suo violino, si suo destino di degradazione, rice- che da tennis. Forse era una picco- volo, Giunti, Firenze 1994, ed. dine dell'esterno, dove comanda- porta appresso un esercito di tor- ve inaspettatamente la notizia della la-borghese con confuse velleità orig. 1974, trad. dall'argentino di no militari, presidenti più o meno turatori", scrive Blengino nella sua morte di un amico, lo scrittore A., anticonformiste, emblema del Giovanni Lorenzi, pp. 155, Lit legali — "non sapevo esistessero indispensabile postfazione. Insie- suicidatosi dopo esser stato lascia- nuovo mondo posticcio ed effime- 20.000. presidenti civili" —, misteriose au- me al romanzo sono pubblicati tre to dalla sua giovane amante. Ritor- ro che ha sostituito gli ideali del tomobili dai vetri oscurati, le fami- racconti brevi, Il falco verde e il nato in Francia dopo venticinque ventennio precedente. Resta un L'argentino Daniel Moyano è gerate Ford Falcon... Il romanzo è flauto meraviglioso, Migratori, anni per tentare di ricostruire l'ul- dovere nei confronti di A.: "dare al morto in esilio a nel 1992; del 1974, e le vicende narrate allu- Tiermusik, fulcro dei quali è sem- timo periodo della vita dell'amico, suo amore morto ma non sepolto Il trillo del diavolo (dal titolo di dono al golpe del generale Onga- pre il ruolo della musica nella vita ritrova una Parigi invernale, estra- una sepoltura di parole", e sarà una sonata per violino), considera- nia (1966); risulta comunque su- dei protagonisti. nea-e irriconoscibile, e la sua inda- proprio il navigatore, come un to il suo capolavoro, risente delle perfluo sottolineare come molti ri- Silvia Giacomasso

Dopo trentanni dalla prima edizione italiana, lità scontata per un libro arioso, illuminante e leggibi- Garzanti ripubblica nella collana "Strumenti di stu- fUIVoUTI & le] accompagna una sorprendente vivacità espressiva". dio" la Storia della letteratura russa di Dmitrij R Sembra di leggere un'orazione funebre, dove il de- Mirskij, operazione senz'altro opportuna e lodevole. PINTOEM/ funto è immancabilmente onesto, cristiano devoto, Il libro è molto bello e proprio per questo avrebbe me- buon padre di famiglia... a prescindere da ciò che era ritato una quarta di copertina un po' più meditata. stato in vita. Va bene lodare il libro, ma anche le lodi Ovviamente al libro vengono tributati alti elogi, il devono avere un contenuto che non sia del tutto re- che è del tutto giustificato (ci mancherebbe altro!), torico e convenzionale. ma anche dagli elogi è legittimo aspettarsi qualche Se un'opera è ariosa, lo deve essere in contrapposi- informazione. Viene citato un giudizio di Edmund zione a qualcosa che non lo è; se è ormai un classico, Wilson secondo cui la Storia della letteratura russa sarebbe utile accostarla a qualche altro classico, tanto di Mirskij è "un'opera unica e indispensabile", giudi- per capire che cosa si intenda; se si dice che "Mirskij zio che, se non circostanziato, risulta del tutto inutile ricostruisce l'evoluzione di un'intera cultura nella per comprendere il libro (l'unicità è ovvia e banale, maniera più sintetica e completa", si vorrebbe sapere l'indispensabilità ha un significato solo rispetto a in che cosa esattamente consista questa specificità. uno scopo) e si limita a dimostrare un generico ap- Come ci insegna lo strutturalismo, i significati si de- prezzamento da parte di Wilson. Orazione funebre terminano per opposizione ad altri significati all'in- Più avanti si dice che l'opera di Mirskij è "ariosa, di Guido Bonino terno di un sistema, non quando sono lasciati flut- illuminante, leggibile", tre aggettivi che non forni- tuare nella vaghezza e nella genericità. scono al lettore nessuna informazione reale; tutt'al Bella e interessante è invece la nota biobibliografi- più si limitano a escludere che il libro sia soffocante, Mirskij, inoltre, "è ormai un classico", caratterizzato ca sull'autore. Peccato che non si riesca a scoprire la apportatore di oscurità e illeggibile, il che forse è me- da "un'impeccabile precisione di giudizio" e da "uno data della prima edizione (inglese) proprio della Sto- glio di niente. La Storia della letteratura russa di stile inconfondibile, che all'assoluta chiarezza [qua- ria della letteratura russa.

scepoli il proprio sapere. Nella Ko- avanzare ipotesi sulle modalità del- nica in tragedia e commedia (Fit- origine barbara, e superando con Letteratura greca re kosmou -— sottolinea Filoramo la messa in scena. Per mettere a toti Brown, Wilson). La tappa suc- la puntigliosa e fedele descrizione nell'agile introduzione al volume fuoco la molteplicità degli interro- cessiva di questo percorso che di opere d'arte quella primitiva in- — l'interrogativo centrale riguarda gativi e offrire una panoramica dei muove dal testo verbale per giun- clinazione brutalmente spenta sul ERMETE TRISMEGISTO, La pupilla la caduta dell'anima, che, compar- percorsi di ricerca, Cesare Molina- gere alla concretezza della perfor- nascere. L'intelligente iniziativa del mondo, a cura di Chiara Poltro- tecipe della natura divina, una vol- ri ha raccolto in volume, premet- mance istituzionale, affronta adde- editoriale di richiamare l'attenzio- meri, Marsilio, Venezia 1994, pp. ta imprigionata nel corpo, non può tendo un'ampia introduzione, al- stramento, ruolo, recitazione dell'at- ne sulle ekphraseis lucianee (si trat- 101, Lit 12.000. se non ricercare, secondo un tradi- cuni dei saggi più significativi degli tore (Lanza, Jouan, Lasserre). La ta di testi meno conosciuti, ma di zionale modello greco, "una gnosi ultimi anni, articolandoli in cinque quinta e ultima parte è dedicata ai non minor importanza nella storia La collana "Il Convivio", nata che è sapere visionario e indiante, sezioni. Nella prima parte (Dalla rapporti fra tragedia, dramma sati- della tradizione classica) offre la con l'obiettivo di ridare voce a recupero di una possibilità di ve- regia al libro) vengono prospettate resco, ditirambo (West, Rossi, Pri- possibilità di un viaggio per imma- opere dell'antichità greca e latina dere direttamente e integralmente le questioni relative alla modalità vitera), tre generi spettacolari, isti- gini dall'età imperiale a quella ri-" (in nuove traduzioni e con testo a la fonte divina del tutto". Chiude il di composizione e di comunicazio- tuzionalmente differenti, che pre- nascimentale, in cui si tentò di tra- fronte), propone, dopo una cospi- volume un breve, ma denso com- ne del testo drammaturgico (Ha- sentano peculiarità autonome, ma durre in figure le descrizioni delle cua scelta di testi noti, un fram- mento al testo, che ne evidenzia i velock, Segai), viene analizzata e anche interrelazioni non sempre pitture perdute. Si pensi soltanto mento del Corpus Hermeticum, legami con le religioni filosofico- motivata la funzione della didasca- chiaramente identificabili. alla fortuna della Calunnia, il di- scritto in greco da un sacerdote profetiche di epoca imperiale, non- lia implicita (Chancellor, Taplin), Angela Andrisano pinto di Apelle, che la lettura del- che probabilmente pensava in egi- ché con la tradizione platonica. per portare, conclusivamente, l'at- l'interpretazione lucianea rese og- zio, come osserva la traduttrice do- Angela Andrisano tenzione sul passaggio dalla primi- getto di famose riproposte: basti po aver denunciato le difficoltà tiva figura dell'autore-regista alla citare quelle di Botticelli e di Man- della propria impresa. I testi erme- suddivisione dei ruoli con la nasci- tegna. La scrittura di Luciano rie- tici, il cui background culturale vie- ta di un testo scritto (Mastromar- LUCIANO DI SAMOSATA, Descrizio- sce mirabilmente a visualizzare ne oggi identificato dagli studiosi co). La seconda sezione, riservata ni di opere d'arte, a cura di Sonia forme e dettagli delle opere d'arte, nell'Egitto ellenistico, che conta- Il teatro greco nell'età di Pericle, a allo spazio scenico (L'edificio e la Maffei, Einaudi, Forino 1994, pp. attraverso l'uso di un lessico ric- mina cultura greca e tradizione cura di Cesare Molinari, Il Mulino, scena), propone un ventaglio di 224, Lit 42.000. chissimo anche di vocaboli tecnici. millenaria faraonica, costituiscono Bologna 1994, pp. 405, Lit 48.000. ipotesi riguardo all'uso di un vero L'obiettivo risulta, infatti, quello una fonte importante per capire e proprio palcoscenico o pedana, Conosciuto come brillante scrit- di evidenziare la superiorità del- quelle forme della religiosità tar- Ricostruire il testo spettacolare della skené e del suo progressivo tore di dialoghi, costruiti con le- l'eloquenza, "capace di opporsi do-antica (alternativa elitaria al di eventi teatrali lontanissimi nel monumentalizzarsi (Wilamowitz, vità, arguzia, raffinato umorismo, agli assalti del tempo più delle cristianesimo già imperante), che tempo è impresa irrealizzabile, an- Polacco, Longo), mostrando la pro- Luciano fu anche maestro di reto- opere di Apelle, Parrasio e Poli- coniugavano una profonda pietà che quando, come nel caso del tea- blematicità di ogni discorso sulla rica, una disciplina alla quale si ri- gnoto". La bella e articolata intro- con un amore altrettanto intenso tro greco del V secolo, abbiamo a scenografia e sull'uso delle mac- volse dopo uno sfortunato inci- duzione di Sonia Maffei dà ampia- per la vita, non disgiunto dalla disposizione una selezione di "co- chine (Newiger). La centralità spa- dente nella bottega di uno zio scul- mente conto di questo confronto consapevolezza di una misteriosa pioni" integrali: i testi di alcune ziale dell'orchestra, funzionalmen- tore, presso il quale lavorava da tra arte e retorica, non senza evi- rete di legami tra uomo e universo. tragedie dei tre grandi, di alcune te omologa all'agora', rimanda al apprendista, come egli stesso rac- denziare la raffinata eleganza con Ermete Trismegisto ("il tre volte commedie aristofanee, di un dram- coro, nucleo generatore di ogni conta nel Sogno (pubblicato in cui il nostro autore "interpreta" grandissimo") è una divinità del ma satiresco euripideo. Il testo primitiva forma di spettacolarità. questa raccolta di scritti). La rottu- secondo la tradizione del pensiero sincretismo greco-egiziano, nata verbale, a cui l'attenzione filologi- Il terzo capitolo (Il Coro) richiama ra di una lastra di marmo gli costò sofistico. Il volume presenta, infi- dalla fusione di Ermete, dio della ca si preoccupa primariamente di i codici comunicativi, dalla dimen- una bastonatura e l'abbandono ne, un ricco apparato iconografi scrittura e dell'interpretazione, restituire l'originaria identità, co- sione musicale (Rode) a quella pro- dell'arte visiva alla quale era stato co, ottimamente commentato, in con Thoth, equivalente dio egizio, stituisce l'unica fonte disponibile priamente coreografica (Davidson), avviato. Si fece maestro di elo- appendice, da Lucia Faedo. autore di una letteratura magica, da esplorare e interrogare alla ri- rilevandone la diversa consistenza quenza, riscattando attraverso Angela Andrisano attraverso la quale rivela ai suoi di- cerca di ogni indizio utile per numerica e la diversa presenza sce- l'apprendimento del greco la sua IDEI LIBRI DEL MESEI

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senza sollevare la penna dal foglio. (don Pino Puglisi, ucciso il 15 set- lato, di quasi cinquant'anni di vita accanto a democrazie competitive In Italia Se si resta all'interno dei confini tembre 1993) il secondo. E, tutta- politica italiana, una sintesi trac- e accentrate come la Gran Breta- della figura non si riuscirà mai; se via, la mafia rimane sempre sullo ciata a pochi ma chiari tratti: il si- gna, democrazie ugualmente com- se ne esce invece sì. sfondo di questa serrata narrazio- stema della democrazia bloccata petitive ma decentrate come gli ALBERTO MELUCCI, Passaggio Francesca Rigotti ne e anche gli eventi più clamorosi, con la sua impossibile alternanza, i Stati Uniti, e a fianco di regimi d'epoca. Il futuro è adesso, Feltri- quali le prolusioni del cardinal partiti chiave della politica, fatti e consociativi e accentrati come nelli, Milano 1994, pp. 174, Lit Pappalardo o l'intervento del pon- misfatti del regime democristiano- l'Italia della prima Repubblica altri 22.000. tefice contro la mafia ad Agrigento socialista col culmine nel CAF e regimi consociativi ma decentrati nel maggio del 1993 non oscurano relativa autodistruzione, "rivolu- come la Svizzera o il Belgio. Nei Non mi viene definizione mi- SAVERIO LODATO, Dall'altare con- il racconto di tante esperienze zione pacifica" e passaggio alla capitoli centrali del libro, l'autore gliore, per presentare questo bel li- tro la mafia. Inchiesta sulle chiese "minori", di quel lavoro quotidia- "seconda Repubblica" grazie provvede poi a illustrare le diffe- bro di Melucci, che quella di "bre- di frontiera, Rizzoli, Milano 1994, no condotto da preti spesso scono- all'azione delle Leghe e dei magi- renze fra i diversi assetti istituzio- viario", nel senso civile di compen- pp. 177, Lit 28.000. sciuti contro l'emarginazione, lo strati milanesi di Mani Pulite. nali, destinando eguale attenzione dio, raccolta breve di pensieri e ri- sfruttamento, la droga, da sempre L'analisi procede sicura, in alcuni sia alle regole giuridico-formali flessioni da sottoporre all'attenzio- Il libro di Lodato, inviato spe- terreno di coltura privilegiato della casi spietata, sempre disposta a de- che a quelle politico-sostanziali. E ne di chi voglia meditare sul pas- ciale dell'"Unità" in Sicilia, viene a criminalità mafiosa. nunciare casi limite di corruzione e tuttavia questo studio non è solo saggio d'epoca nel quale fortuno- colmare quello che lo stesso autore Marco Marzano malgoverno del paese-spettacolo una documentata ricostruzione samente ci troviamo a vivere. E in definisce un preoccupante deficit per eccellenza, l'Italia, che anche delle diverse logiche di funziona- effetti c'è ben da meditare, giacché di attenzione del giornalismo spe- nel comportamento politico assol- mento delle moderne democrazie, pescando nell'agenda dei temi pre- cializzato in fatti di mafia e che ri- ve, in questo caso agli occhi del giacché a questa l'autore aggiunge sentati da Melucci troviamo: indi- guarda il grande mutamento inter- paese del marco, il compito di giul- una precisa proposta di riassetto vidui, differenze, salute, responsa- venuto nella Chiesa siciliana negli MICHAEL BRAUN, L'Italia da An- lare del mondo. istituzionale per la nostra Repub- bilità, conflitto, democrazia, mera- ultimi due decenni. Lodato sostie- dreotti a Berlusconi. Rivolgimenti Francesca Rigotti blica. Si tratta, nelle intenzioni di viglia e altri, illuminati da una ri- ne, opportunamente, che la sua e prospettive politiche di un Paese Fabbrini, di passare da un modello flessione comune: che il mondo non è un'opera a tesi e tuttavia è a rischio, Feltrinelli, Milano 1995, di democrazia "consensuale e ac- cambia rapidamente, che è cam- proprio questo il filo rosso che ed. orig. 1994, trad. dal tedesco di centrato" a uno "competitivo e de- biato negli ultimi trent'anni più percorre da capo a fondo il suo li- Carlo Mainoldi, pp. 223, Lit centrato". Questo esito può essere che in tutta la storia del genere bro. La grande trasformazione è 25.000. SERGIO FABBRINI, Quale democra- favorito: a) dall'adozione di un si- umano e che noi stessi dobbiamo simbolicamente rappresentata, al zia. L'Italia e gli altri, Laterza, Ro- stema elettorale maggioritario a cambiare il nostro approccio nei livello più elevato, dalle due figure Il futuro politico dell'Italia, Ita- ma-Bari 1994, pp. 256, Lit 27.000. doppio turno che incentivi la for- confronti del mondo se vogliamo che hanno dominato la Chiesa sici- liens politische Zukunft suona il ti- mazione di un sistema di partito capirne qualcosa. L'autore cerca di liana in questo dopoguerra: i ve- tolo di questo libro nella dicitura Fabbrini offre una tipologia dei compiutamente bipolare e a dina- farci capire che spesso ciò che cer- scovi di Palermo, cardinali Ruffini tedesca originale, che nella tradu- modelli di democrazia ispirata dal- mica centripeta; b) dall'elezione chiamo l'abbiamo sotto gli occhi e Pappalardo. Ossessionato da un zione italiana è divenuto L'Italia da la celebre distinzione di Lijphart contestuale del primo ministro e senza vederlo; per riuscire ad af- anticomunismo talmente profon- Andreotti a Berlusconi. Il senso del tra democrazie consensuali e de- dei componenti delle Camere che ferrarlo dobbiamo decentrare lo do da fargli considerare il fenome- volume, scritto da un politologo mocrazie maggioritarie, ma arric- dia forma a quel parlamentarismo sguardo, spostarlo ai bordi o addi- no mafioso come un male minore tedesco per un pubblico tedesco, è chita rispetto a quella di nuove e presidenziale in grado di rafforza- rittura uscirne, come in quel gioco il primo, capace non solo di pro- quello di fornire un'analisi del pas- importanti acquisizioni teoriche. re la forza decisionale del premier in cui, dato un quadrato formato nunciare parole di fuoco contro la sato prossimo italiano per aiutare a La distinzione di Lijphart viene e l'attività di controllo del parla- da nove punti (tre per lato e uno in piovra ma di "arruolare" la Chiesa comprenderne il futuro. E in effet- combinata con quella tra "demo- mento; c) da una trasformaziohe in mezzo), si chiede di attraversarli nella guerra di mafia fino al sacrifi- ti si tratta di un buon compendio, crazie accentrate" e "democrazie senso federale dello Stato. tutti con quattro segmenti tracciati cio di uno dei suoi uomini migliori limpido, documentato, ben artico- decentrate". Avremo, pertanto, Marco Marzano

tica basata sul valore della differenza anziché su quel- diversi non disposti a rinunciare alla loro identità po- Multiculturalismo e democrazia lo dell'eguaglianza. Questo volume collettaneo che ne alle istituzioni della democrazia liberale è egregia- raccoglie i contributi a un convegno svoltosi a Bolo- mente presentata da Melissa S. Williams (La giusti- gna nel 1993 rappresenta uno dei primi tentativi di zia e i gruppi: modello "politico" e modello "giuri- Cittadinanza e diritti nelle società multiculturali, a presentare al pubblico italiano una riflessione siste- dico") e da Antonella Besussi (La città dei simili e la cura di Tiziano Bonazzi e Michael Dunne, Il Muli- matica sul multiculturalismo che qui appare soprat- città dei diversi), mentre un'ipotesi politologica al ri- no, Bologna 1994, pp. 310, Lit 35.000. tutto come un problema per le democrazie occidenta- guardo è indicata nel bel saggio d'apertura di Walter li, esplicitamente universaliste, implicitamente basa- Murphy (Per creare i cittadini di una democrazia Il termine multiculturalismo è dall'America entra- te sull'equazione cittadinanza-nazionalità (cfr. Hans costituzionale). Seguono diversi saggi dedicati alla to nel nostro linguaggio politico alto, quello accade- Kòchler, Il concetto di nazione e la questione del ricognizione empirica delle situazioni dei diversi pae- mico, non più di tre anni fa e da allora ha trovato nazionalismo. Lo "stato-nazione" tradizionale e si, dove brilla l'assenza di uno studio sull'Italia. Ciò qualche occasionale accoglienza anche nella discus- una "comunità-stato" multiculturale). Sforzo comu- è dovuto non alla trascuratezza dei curatori, ma al sione giornalistica ("L'Indice" tra iprimi vi dedicò un ne dei vari interventi, tutti di buon livello scientifico, fatto che le scienze sociali nostrane, pressate semmai Secondo me nel 1992). Molto incerto è tuttavia che è non dare per scontate soluzioni e non banalizzare la dal problema dell'identità nazionale, non si sono an- cosa il termine stia a indicare: uno stato di fatto del- portata della sfida: formule del tipo "differenza è bel- cora occupate del multiculturalismo. Non è miopia, le società pluraliste, un movimento politico o cultu- lo" sono controproducenti, perché non solo non risol- ma credo un altro effetto negativo dell'anomalia ita- rale che del pluralismo si fa interprete, una linea di vono, ma nascondono il problema. La difficoltà teo- liana. tendenza del mondo postmoderno o una teoria poli- rica che la presenza in una società di gruppi culturali Anna Elisabetta Galeotti

spongono, in particolare la capa- nalità del discorso comune, nel gliore dei casi, al quadro folklori- ghetti metropolitani della barbarie Nel mondo cità di controllo sul sistema delle processo sociale che struttura il stico, con cui i mass media sono sottoproletaria. Oggi l'elemento comunicazioni di massa e, di con- quadro cognitivo degli individui, soliti affrontare atteggiamenti e che desta un panico sempre più seguenza, sul costituirsi del "di- che vengono rintracciati i princi- comportamenti che caratterizzano esteso sembra essere costituito dal- TEUS VAN DIJK, Il discorso razzi- scorso pubblico", che consentono pali veicoli della diffusione e della l'universo giovanile, la nascita e il la capacità di questa sottocultura sta. La riproduzione del pregiudi- loro una "preformulazione del raz- vasta legittimazione degli elementi diffondersi degli stili di vita e delle violenta e intollerante di estender- zio nei discorsi quotidiani, presen- zismo", di diffondere i principali di razzismo presenti nelle nostre sottoculture giovanili. Apprezzabi- si oltre i tradizionali confini di ceto taz. di Laura Balbo, Rubbettino, So- pregiudizi, le categorie di valuta- società in termini funzionali alla le è innanzitutto l'impegno a una e di classe per interessare anche i neria Mannelli (CZ) 1994, pp. 100, zione, gli stereotipi concernenti le conservazione dei rapporti di po- storicizzazione del fenomeno: An- giovani di una piccola e media bor- Lit 10.000. diverse minoranze etniche. Una di- tere vigenti. dy Capp, il protagonista di una ghesia minacciata da rischi di de- namica che non è necessariamente Giorgio Buso strip di successo dei fumetti, è in- classamento sociale e vittima dei L'assunto da cui si sviluppa la ri- sostenuta da un'azione consapevo- dicato come l'archetipo di quello rapidi processi di trasformazione flessione di Teus van Dijk è l'inne- le, e in ciò stanno anche le maggio- Stile Maschio Violento che costi- socio-economica. L'immagine for- gabile carattere razzista di tutte le ri difficoltà a opporvisi, al diffon- tuisce in tutti i paesi dell'Occiden- nita dai mass media, "tanto sfocata società occidentali. Un razzismo dersi di una coscienza antirazzista. te sviluppato il prodotto del pro- quanto generica e liquidatoria", che trova fondamento nella difesa Il libro offre quindi una stringente VALERIO MARCHI, SMV. Stile Ma- cesso di industrializzazione e della favorisce un'amplificazione del fe- e nella riproduzione di rapporti di analisi dei meccanismi di traduzio- schio Violento. I demoni di fine modernizzazione. Uno stile della nomeno, di un protagonismo nu- potere favorevoli alla popolazione ne del pregiudizio dominante in millennio, Costa & Nolan, Genova marginalità sottoproletaria. Fra i trito di violenza e intolleranza in bianca e, in particolare, al gruppo un'ideologia razzista, conservando 1994, pp. 92, Lit 12.000. meriti del lavoro di Marchi c'è cui si mescolano le sembianze con- dominante bianco. E in questa però al centro dell'attenzione — però soprattutto la sottolineatura fuse e indistinte del naziskin, prospettiva che l'autore sottolinea ed è questa l'indicazione più origi- Il libro pubblicato da Marchi degli elementi di novità che carat- dell'hooligan o del lanciatore di innanzitutto il ruolo svolto dalle nale sul piano teorico e della ricer- nella collana "Pre-testi, Strumenti terizzano il fenomeno alla soglia massi dai cavalcavia autostradali: i élites (politiche, economiche, so- ca empirica — non tanto ciò che per sentire il presente nei tempi ra- del nuovo millennio. Un tempo "demoni" di cui si alimenta l'ansia ciali, culturali) nella costituzione e gli individui fanno, quanto ciò che pidi del mutamento" è utile per- l'allarme e l'ansia sociale che esso sociale di fronte al crescere dell'in- riproduzione di elementi di razzi- gli individui dicono. E infatti nel- ché contrappone l'analisi e la ri- era in grado di generare erano il ri- sicurezza collettiva. smo. Sono le risorse di cui esse di- l'interazione quotidiana, nella ba- flessione all'allarmismo o, nel mi- sultato del tracimare fuori dai Giorgio Buso APRILE 1995 ti. 4, PAG. 25/V ohe^cti. l libro, così come lo conosciamo nostre consuetudini, come l'impie- fase della correzione. Presenta poi 1993, è un'ulteriore conferma del scola al posto di quella maiuscola I go del trattino e della lineetta o le le norme di stile e le singole com- rigore e della completezza che da modifica la grandezza espressa dal oggi, riflette le molteplici con- regole di punteggiatura nei riferi- ponenti del libro, approfondendo decenni contraddistinguono la simbolo dell'unità di misura, ma venzioni editoriali che si sono stra- menti bibliografici; altre invece so- la realizzazione degli indici analiti- guida più autorevole alla prepara- l'impiego di un differente caratte- tificate nel corso degli ultimi cin- no in tutto simili, ma più circostan- ci, la scelta del sistema di riferi- zione editoriale del testo. re, o di un diverso stile, per rap- que secoli. Dall'impianto generale ziate, come la divisione del libro in mento bibliografico, 0 trattamento presentare un simbolo alfabetico del volume alle scelte particolareg- componenti preliminari, centrali e dei testi di letteratura, scienze e a nuova edizione si presenta in matematica, può compromette- giate di stile, tutto un insieme di finali o il trattamento dei testi di musica, e la preparazione di Laccresciuta di circa duecento re l'intelligibilità della formula. regole presiede alla messa a punto letteratura piuttosto che di scien- un'opera collettiva o di una nuova pagine. Tutti i capitoli sono stati Analoghi inconvenienti possono editoriale del testo. Ogni casa edi- ze. Soprattutto i redattori potran- edizione. In appendice, infine, migliorati e ampliati, soprattutto verificarsi, per esempio, con i sim- trice che si rispetti fissa parte di no trovare consigli pratici su come propone una lista particolareggiata quelli sulle citazioni e sul tratta- boli delle particelle subatomiche, queste regole in agili libretti di una coordinare il contributo di autori, dei controlli redazionali lunga ben mento di nomi e termini; alcuni in- del sistema immunitario o della lu- quindicina di pagine circa, gene- grafici, correttori di bozze e com- venti pagine. Il manuale di Judith vece sono stati riorganizzati, come minosità delle stelle. Un tratta- ralmente chiamati "Norme grafi- positori, su come preparare il dat- Butcher offre dunque un quadro quelli sulle lingue-straniere e sui ri- mento qualificato di queste con- che" o "Norme redazionali", e li tiloscritto per la stampa, predi- puntuale della messa a punto edi- ferimenti bibliografici; altri infine venzioni si può trovare nel manua- distribuisce ai propri autori, tra- sporre una ristampa oppure realiz- toriale del testo, con un occhio at- sono stati aggiornati in base alle in- le di stile del Council of Biology duttori, redattori e correttori di zare un indice analitico, stimando tento alla qualità del prodotto e novazioni tecnologiche dell'ultimo Editors: Scientific style and format. bozze. Nelle norme grafiche non ci il tempo necessario e l'ingombro l'altro sempre rivolto ai tempi di decennio. La divisione in parti, per The CBE manual for authors, edir sono però tutte le regole; anzi, si tors and publishers, (Cambridge trovano solo le principali tra quel- University Press, New York 1994, le più frequenti. Per i casi partico- 6a ed., pp. XV-825, £ 20,00). La lari si ricorre ai manuali di stile. Cosa leggere nuova edizione, che copre tutte le In lingua italiana è disponibile discipline scientifiche, si presenta un solo repertorio delle norme di suddivisa in quattro parti. La pri- stile. Si tratta del Nuovo manuale Secondo me ma introduce le norme generali di di stile di Roberto Lesina (Zani- stile, mentre la seconda presenta le chelli, 1994, 2a ed., pp. 383, Lit singole convenzioni scientifiche 48.000). Questa Guida alla reda- sui manuali di editing suddivise per argomenti anziché zione di documenti, relazioni, arti- per discipline. La terza parte af- coli, manuali, tesi di laurea, come fronta le differenze di stile e strut- recita il sottotitolo, è riuscita a gua- tura tra riviste, resoconti di ricer- dagnarsi la fiducia di molti lettori, che e libri, e tra stile Vancouver e soprattutto tra coloro che, per la sistema Harvad nei riferimenti bi- prima volta, si sono trovati nella bliografici. L'ultima parte tratta la necessità di scrivere documenti preparazione del dattiloscritto per complessi. Rispetto alla preceden- la stampa e la correzione. te edizione, pubblicata nel 1986, due sono le novità sostanziali che ran parte del lavoro di editing si scorgono a prima vista: un glos- consiste tuttavia nella revisio- sario con più di 500 voci e una par- G ne dell'esposizione e del contenu- te sui dattiloscritti elettronici. I to. Ogni testo è virtualmente per- singoli capitoli sono stati qua e là fettibile, e l'obiettivo della revisio- ritoccati e integrati con diversi pa- ne è di rimuovere qualsiasi ostaco- ragrafi. Per citare solo qualche lo che si frappone tra il lettore e esempio, c'è un nuovo paragrafo ciò che l'autore vuole comunicare sulle tecniche di scrittura, uno sul- con il libro. I manuali finora pre- le modalità di citazione delle leggi, sentati offrono ottime indicazioni un altro sulle regole per formare sulla messa a punto della forma del nuove abbreviazioni, un altro an- testo, ma si soffermano appena cora sul sistema di riferimento bi- sulla revisione dell'esposizione e bliografico a numerazione pro- del contenuto. Qui entra in campo gressiva, conosciuto come stile la specializzazione del singolo re- Vancouver. Il nuovo manuale di dattore, in altre parole la conoscen- stile si presenta diviso in tre parti: za del segmento editoriale in cui la prima parte spiega come impo- opera. Esistono tuttavia alcuni stare, scrivere, revisionare e impa- principi che accomunano la revi- ginare un testo non inventivo; la sione di un romanzo a quella di un seconda indica come trattare i sin- saggio piuttosto che di un manuale. goli elementi del testo, quali nomi e termini, numeri e quantità nume- Economia negli interventi, tatto riche, abbreviazioni e simboli, illu- nel rapporto con l'autore, flessibi- strazioni e tabelle, citazioni e note, lità nei gusti linguistici, coerenza riferimenti bibliografici e indici nelle modifiche, familiarità con analitici; la terza parte, interamen- l'argomento del libro, rispetto del te nuova, descrive come preparare testo e senso di responsabilità du- i dattiloscritti elettronici in forma- rante il lavoro sono i sette principi to ASCII e quali tecniche utilizzare enunciati in Editing fact and fic- per la codifica delle caratteristiche tion. A concise guide to hook edit- tipografiche del testo. ing (Cambridge University Press, Un manuale sulle principali con- finale in pagine. realizzazione e agli eventuali costi contro, è rimasta immutata: la pri- New York 1994, pp. XII-227, £ venzioni editoriali è uscito per Un repertorio classico per l'edi- aggiuntivi. ma affronta la preparazione del 10,00). Il volume di Leslie T. Shar- l'Editrice Bibliografica nella colla- toria libraria d'oltre Manica è il vo- Un testo di riferimento istituzio- dattiloscritto, la seconda appro- pe e Irene Gunther, due redattori na "I mestieri del Libro". Teoria e lume di Judith Butcher: Copy-edit- nale è il Chicago manual of style fondisce le convenzioni di stile, la statunitensi con una lunga espe- pratica della redazione (1994, pp. ing. The Cambridge handbook for (University of Chicago Press, 1993, terza presenta la produzione e la rienza in diversi generi librari, sug- XVI 157, Lit 30.000) di Giovanni editors, authors and publishers 14a ed., pp. IX-921, $ 40,00). Que- stampa del libro. Di particolare in- gerisce anche quattro abilità che Di Domenico, cui ha collaborato (Cambridge University Press, 1992, sto manuale vanta una storia ormai teresse sono i capitoli sui riferi- dovrebbero guidare il lavoro di re- Piero Innocenti, affronta gli ele- 3a ed., pp. XII-471, £ 22,95). L'au- secolare. Apparso nel 1906 con il menti bibliografici che approfon- visione. Anzitutto un occhio atten- menti che generalmente presenta- trice, presidente onorario della So- titolo di Manual of style, inizial- discono le differenze tra il sistema to che individui le discrepanze nel testo, poi un orecchio allenato che no, danno forma e accompagnano ciety of Freelance Editors and mente riproduceva le norme grafi- costituito da note e bibliografia, il percepisca le anomalie nel linguag- i testi referenziali, vale a dire saggi Proofreaders, ha lavorato prima al- che della giovane University of più diffuso in Italia, e quello auto- gio, quindi un fiuto finissimo che e manuali. Dal titolo alla prefazio- la Penguin Books quindi alla Cam- Chicago Press. Più volte aggiorna- re-data con elenco delle opere cita- stani qualsiasi errore residuo, infi- ne, dall'organizzazione del testo al bridge University Press, dove è to e ampliato, in occasione della te, conosciuto come sistema Har- ne un po' di buon senso che miti- corredo informativo, dal codice dodicesima edizione (1969) fu vad. Altrettanto interessante è il stata responsabile del dipartimen- ghi la mentalità prussiana con cui a ISBN al concetto d'edizione, il vo- capitolo sugli indici analitici che to di revisione testi. Nel 1975 scris- completamente riorganizzato per volte s'interviene sul testo. Ciò che lume offre un utile compendio cor- tratta sia la scelta dei punti da indi- se un valido manuale che sarebbe dar conto dei cambiamenti signifi- conta insomma è lo sviluppo di redato d'esempi di titoli, indici diventato uno strumento indispen- cativi nelle convenzioni editoriali e cizzare e la redazione delle voci, sia speciali e riferimenti bibliografici. una sensibilità che consenta al re- sabile per i redattori dei paesi di nelle tecniche di composizione, la gerarchizzazione delle singole dattore di avvicinarsi al testo dalla lingua inglese, Stati Uniti inclusi. stampa e confezione del libro. Nel voci in entrate e sottoentrate e la parte del lettore, pensando però n lingua inglese si possono con- Copy-editing spiega come proget- 1983 cambiò il titolo in The Chica- creazione della rete di rinvìi. come un autore che abbia anche Isultare diversi manuali sulla pre- tare un libro, come preparare il go manual of style (13a ed.), ade- I testi di scienze e matematica ri una solida preparazione editoriale. parazione editoriale del testo. Ba- dattiloscritto per la stampa, come guandosi al nome con cui era co- chiedono l'osservazione scrupolo- Queste abilità, ovviamente, si de- sterà tener presente che alcune commissionare il materiale illu- munemente designato. La quattor- sa delle convenzioni di stile. Non vono coltivare. norme di stile si discostano dalle strativo e come organizzare ogni dicesima edizione, pubblicata nel solo l'utilizzo di una lettera minu- APRILE 1995 N. 4, PAG. 26/VI (^o/ve^dt tistico dalle ricchissime implicazio- lacco, il cinema sovietico del disge- dell'assoluta inadeguatezza di una piani — quello professionale e Cinema ni politiche e ideologiche. Di que- lo), Turigliatto ha raccolto una se- categoria generica come quella di quello umano — tendono a coinci- sta realtà stimolante e composita rie di contributi critici firmati dagli "cinema dell'Est", che non può dere: per l'autore infatti ogni scelta offre una visione unica e assoluta- stessi protagonisti di allora e dai più assolutamente bastare per dare linguistica diventa fatalmente una Nova Vlna. Cinema cecoslovacco mente inedita il volume curato da principali esegeti contemporanei l'esatta dimensione di un universo questione d'ordine morale, dalla degli anni '60, a cura di Roberto Roberto Turigliatto in occasione di quella eccezionale avventura. Il che fu tutto fuorché omogeneo, cui soluzione dipende non sola- Turigliatto, Lindau, Torino 1994, del XII Festival internazionale Ci- risultato si propone in prima istan- poiché segnato da specificità, dif- mente il valore artistico del film, pp. 332, Lit 38.000. nema Giovani. Già artefice di ope- za come un'operazione di "disse- ferenze e continue contaminazioni ma anche il formarsi della coscien- razioni analoghe realizzate dalla questro culturale" di una realtà re- culturali. za individuale. Si potrebbe dire Cecoslovacchia. Sulla scia di ciò manifestazione torinese (la Nou- golarmente tenuta sotto chiave, ma Umberto Mosca che la cinefilia di Amelio è stata che accadeva qua e là in Europa, velle Vague, il nuovo cinema po- soprattutto contiene la sanzione motivo di scoperte, formazione nel corso dei primi anni sessanta culturale e confronto morale pri- un gruppo di registi e sceneggiato- ma ancora che esperienza estetica. ri trentenni realizzarono un corpus E il libro testimonia proprio l'esi- straordinario di opere, ciascuna Amelio secondo il cinema, a cura stenza di un "percorso di forma- delle quali forniva, attraverso pro- di Goffredo Lofi, Donzelli, Roma zione" che il regista ha intrapreso spettive diverse, un'immagine cri- 1994, pp. 129, Lit 16,000. nel corso degli anni. Scorrendo poi tica e problematica della società la filmografia che chiude il volu- cecoslovacca di quegli anni. Supe- La lunga conversazione tra Gof- me, si scopre che il titolo scelto da rando spesso difficoltà enormi, ag- fredo Fofi e Gianni Amelio è l'oc- Fofi riprende quello di un medio- gravate dal rischio di vedere i pro- casione per entrare in contatto con metraggio che Amelio aveva girato pri film interrotti durante la lavo- il pensiero del regista d'origine ca- nel 1976 sulla figura di Bernardo razione o addirittura interdetti, i labrese. L'intervistatore cerca, a Bertolucci: l'ammirazione dello vari Jaromil Jires e Evald Schorm, partire dalle concezioni cinemato- studioso nei confronti del proprio Vera Chytilovà e Milos Forman, grafiche dell'interlocutore, di far- "soggetto d'indagine" arriva quin- Pavel Juràcek e Jirf Menzel, Ivan ne emergere il modo particolare di di al punto di mutuarne l'atteggia- Passer e Jurai Jakubisko — per ci- • rapportarsi alla realtà, di vedere il mento analitico. tare soltanto i più noti -— costitui- mondo al di là della propria atti- Massimo Quaglia rono un movimento culturale e ar- vità di cineasta. Il fatto è che i due

guardino né, evidentemente, il cinema strettamente mappa di quel territorio borderline di cui si diceva Non solo Hollywood commerciale, né quello più rigidamente indipenden- sopra. Al di là delle chiare e precise dichiarazioni del te, quanto piuttosto un cinema che ha saputo pratica- veterano Altman (e l'intervista si chiude significati- re con originalità e intelligenza la commistione di ge- vamente con un riferimento a Stroheim e ai suoi con- American movies 90. Prima puntata, a cura di neri e modi produttivi. A partire da chi, come Alt- trasti con il già allora imperante sistema degli stu- Manlio Benigni e Fabio Paracchini, Ubulibri, Mila- man, si è mantenuto orgogliosamente e felicemente dios) e alle belle, intense notazioni di Coppola (sui no 1994, pp. 288, Lit 40.000. fuori dal sistema degli studios, o da chi ha iniziato film visti, sulla genesi e la realizzazione di Dracula, come indipendente per poi trovare singolari modi di sulle proprie letture e riflessioni), colpiscono, tra le Sulla scia delle antologie di scritti, testimonianze, relazione con la macchina hollywoodiana, come Cop- altre, le conversazioni con Van Sant (con un percorso interviste di registi, sceneggiatori, attori ecc., pubbli- pola o Demme, per arrivare alla generazione di ge- attraverso i suoi film che ne sottolinea la coerenza cate in Inghilterra da Faber and Faber, i due curatori niali e onnivori contaminatori, come i fratelli Coen e nel raccontare un mondo di marginali e di diversi) e riuniscono qui una serie di testi che riguardano.in va- Tarantino, o al nuovo rigore e alla "diversità" di Har- con Hartley (che, paragonato via via a Godard, a Pin- rio modo registi americani come Altman, Coppola, tley e Van Sant. ter e a Mamet, spiega la sua ossessione e il suo impe- Kasdan, Demme, Hartley, i fratelli Coen, Van Sant e Gli scritti raccolti (perlopiù interviste realizzate rativo, quello di cercare l'essenziale). Tarantino. Vale a dire più generazioni di "padri e fi- negli ultimi anni, con l'eccezione degli interessantis- Ma questo volume non è che una prima puntata. gli, zii e nipoti" dentro e fuori Hollywood, in "quella simi estratti dei diari di Coppola, dei due "falsi d'au- Attendiamo la seconda per individuare altri protago- terra di nessuno che parrebbe esserci tra lo studio sys- tore" dei fratelli Coen e di una breve sceneggiatura di nisti e altre voci di un cinema americano che, dallo tem e /'independent cinema, tra Hollywood e la li- Hartley) consentono di ripercorrere le tappe più si- scontro o da un peculiare confronto con Hollywood, bertà". Il presupposto delle scelte attuate da Benigni gnificative della carriera degli autori scelti, ma so- sa creare o ricreare i contorni meno ovvi dell'imma- e Paracchini è che i risultati più significativi della prattutto le interferenze, i punti di contatto, le filia- ginario contemporaneo. produzione Usa da diversi anni a questa parte non ri- zioni che li legano tra loro, definendo una possibile Giulia Carluccio

ci di diario, discorsi pubblici, ap- stica —, soggetti in panne nei sen- retrocedere sullo sfondo anche la proposti dalle monarchie assolute. Teatro pelli — preceduti via via da una timenti e nella vita, vite ritagliate doppia vita (reale o fantastica?) Tale funzione ideologica non deve breve introduzione storica — che negli interstizi della Germania pre della protagonista Lily — ennesi- essere intesa come la capacità di ri- ripercorrono insieme la sua idea di e post-riunificazione, che appaio- ma eroina straussiana e trait- trarre fedelmente la società del "si- MAX REINHARDT, I sogni del ma- teatro e la sua carriera, dalla "ga- no tentennanti tra la tentazione di d'union del gruppo — contornata glo de oro" né tantomeno come go, a cura di Edda Fùhrich e Gisela vetta" come attore alla stagione ca- snobbare il mondo degli "altri" e, dagli squarci iperrealistici di una momento "educativo" del popolo, Prossnitz, Guerini e Associati, Mi- barettistica del Schall und Rauch, al contempo, il desiderio di adat- Berlino rivisitata dall'autore. Uno ma come un vero e proprio tentati- lano 1995, ed. orig. 1993, trad. dal dagli allestimenti internazionali al- tarsi ai canoni sociali per sentirsi scenario che invita ad avvicinare vo di persuasione. Il teatro di quel tedesco di Flavia Foradini, pp. 207, la direzione del Deutsches Thea- parte di una comunità. La ricerca un autore dai timbri camaleontici, periodo insomma si schiera secon- Lit 40.000. ter, dalle scuole di teatro a Vienna di un equilibrio diventa banco di ultimamente più incline a indossa- do Maravall apertamente dalla e Berlino alla promozione del Fe- prova anche per il quintetto al cen- re i panni del cantore di una misti- parte del potere dominante, re- Sogni Max Reinhardt ne ebbe stival di Salisburgo fino alla stagio- tro della pièce a tutt'oggi più recen- ca neoconservativa, celebratrice staurando valori e gerarchie che il molti, ma furono sogni concreti, ne "americana" dopo l'avvento di te di Strauss, presentata nell'ac- della sacralità mitica dell'arte e Rinascimento aveva destrutturato che traspose sul palcoscenico, la Hitler. Reinhardt morì nel 1943. curata e vivace traduzione di Luisa della vita nell'epoca del caos plura- — e un indice, per esempio, è rap- "frontiera fra realtà e sogno" di Alessandra Vindrola Gazzero Righi, a due anni dal de- listico e telecratico. presentato dalla passività del pub- cui, secondo le sue parole, si senti- butto al Festival di Salisburgo. "Il Marisa Margara blico, che non partecipa più ma as- va vecchia guardia e insieme con- mio regno per un'equilibrio" par- siste — attraverso l'espansione di trabbandiere. E mago fu nel realiz- rebbe suonare il motto dei tre uo- quell'efficace processo retorico zare questi suoi sogni, una sua idea mini e del duo femminile che ne che sono gli exempla. Questa visio- sono protagonisti. Seppur in ma- festosa del teatro, che ne fece un BOTHO STRAUSS, L'equilibrio, Co- ne "manipolativa" e fondamental- niera diversa, certo risentono del instancabile sperimentatore e in- sta & Nolan, Genova 1995, trad. JOSÉ ANTONIO MARAVALL, Teatro mente omogenea della funzione mutato clima sociale e presto le sieme organizzatore, un uomo di dal tedesco di Luisa Gazzero Righi, e letteratura nella Spagna barocca, del teatro può forse suscitare qual- leggi del mercato indurranno due teatro nel senso più pieno del ter- pp. 108, Lit 15.000. Il Mulino, Bologna 1995, ed. orig. che perplessità, ma occorre tener di loro a cambiare attività. Ma mine, lontano dalla teoria e im- 1990, trad. dallo spagnolo di Patri- conto che questo lavoro è stato tant'è: seduti davanti al negozio di merso nella pratica teatrale: e ben Botho Strauss? Nel panorama zia Picamus, pp. 128, Lit 18.000. presentato per la prima volta in un porcellane di proprietà di una del- sottolinea Strehler nell'introduzio- culturale italiano il suo destino le donne, impegnati nel ruolo fitti- convegno a Parigi del 1966 e, sep- sembra tracciare la traiettoria di ne che a Reinhardt si deve non tan- zio di venditori di giornali in una Una lettura dai toni disinvolti pure con alcune revisioni, è rima- una meteora, di tanto in tanto cap- to "l'invenzione" della figura del stazione della metropolitana, as- della lezione universitaria presenta sto poi inalterato; così come Mara- tata da una casa editrice amante regista quanto il suo primo eserci- sorti a perfezionare la tecnica di ti- ai lettori italiani la tesi di Maravall, vall è attento a considerare il solo della sfida. Singolare umanità, in zio. 11 materiale che questo volume ro con l'arco per acquisire una par- storico del pensiero politico e so- aspetto politico e sociale del teatro effetti, quella che si affaccia dai raccoglie, pubblicato in occasione venza di serenità di spirito, non ciale deceduto alcuni anni fa, se- spagnolo, lasciando ad altri le valu- suoi testi narrativi e teatrali. Un del cinquantesimo anniversario perdono mai occasione di cimen- condo cui il teatro barocco, e in tazioni estetiche e letterarie. microcosmo eterogeneo di visita- della morte a cura delle responsa- tarsi nell'arte oratoria. Il ritmo particolare quello del XVII secolo, Alessandra Vindrola tori, di coppie, passanti — dal tito- bili del Max Reinhardt Forschung- compulsivo della conversazione fa avrebbe svolto un'importante fun- stàtte, sono lettere, interviste, stral- lo di una sua fortunata prosa afori- zione di consolidamento dei valori DEI LIBRI DELMESEL APRILE 1995 5 N. 4, PAG. 27/Vli occorre considerare attentamente se a volte frammentaria. È comun- loro), quanto per la meraviglia che nomi e delle opere. Lode numero la complessa natura del rock ("sgar- que apprezzabile l'intento di collo- ne deriva. Come, generazioni di due per l'attenzione per la prassi Musica bo estetico, storia e raffigurazione care il fenomeno rock nella sua melomani nostrani arrivati alle la- esecutiva, rarità in troppa lettera- di un immaginario sociale"), le sue giusta dimensione, e di attribuirgli cerazioni del Werther tramite le tura musicale nutrita di carta ben GINO CASTALDO, La terra promes- molteplici dimensioni dovute in quella rilevanza culturale che spes- svenevolezze del Werther (l'accen- più che di suoni; l'autore, già re- sa. Quarant'anni di cultura rock primo luogo al suo status di fedele so gli viene semplicisticamente ne- to, pragmaticamente, ce lo mette sponsabile del settore musica della (1954-1994), Feltrinelli, Milano espressione del mutevole universo gata. anche Modugno, là dove il rischio Discoteca di Stato nonché autore 1994, pp. 305, Lit 18.000. giovanile, e le sue ambiguità che gli Lorenzo Riberi di confusione con Goethe si fa di saggi dedicati a Tito Gobbi, To- derivano dall'essere allo stesso grosso) non si sono fatte tentare? ti Dal Monte e Renato Bruson, in- Che il rock sia, o piuttosto sia tempo sintomo di disagio e conflit- Frotte di puccinisti attenti ai casi serisce spesso nelle sue pagine stato, l'espressione di aspirazioni to e indispensabile componente di Manon non hanno pensato di considerazioni relative ai meccani- al cambiamento, di nuovi ideali e dell'industria culturale e dell'in- dedicare neppure un libricino al smi peculiari dell'opera riprodotta. utopie, è indiscutibile. E certo sen- trattenimento. In questo libro tut- MAURIZIO MODUGNO, Invito al- padre dell'illustre sorellastra? E L'impressione — anche visiva: le sato, quindi, servirsi di questa trac- to ciò si lega al tema conduttore l'ascolto di Massenet, Mursia, Mi- poi via, l'orchestra di Puccini suo- pagine traboccano di maiuscole cia per una lettura della storia del della Terra Promessa e delle sue lano 1994, pp. 382, Lit 25.000. na francese, nessun italiano s'è mai (titoli, nomi propri, ecc.), tratto rock quale quella tentata da Ca- molteplici trasformazioni per trac- chiesto perché? Nulla, e allora classico dei libri che si pongono staldo. Altrettanto sensato è inizia- ciare un panorama della parabola Il primo libro in italiano su Mas- davvero benvenuta la fatica di Mo- come premessa o auspicio re con la domanda che deve porsi del rock (che oggi, nonostante l'ot- senet, a ottantatré anni dalla mor- dugno. Lode numero uno per la dell'uscita di molti altri — è che chiunque rifletta sulla natura e sui timismo di Castaldo, sembra in te. La notizia, anche solo biblio- quantità di informazioni e la chia- l'Invito riguardi anche e soprattut- significati del rock: "Come può un netta fase calante) attraverso i suoi graficamente parlando, è degna di rezza della loro presentazione. La to i musicografi: su le maniche, mezzo di espressione promettere momenti emblematici, catalizzato- rilievo. Non tanto e non solo per il struttura base degli Inviti Mursia è Massenet attende. un nuovo mondo, se sta al centro ri (nel bene e nel male) delle aspet- sempre ingeneroso atto di accusa da prendere a modello: cronolo- Alberto Rizzuti degli ambigui'meccanismi del suc- tative di diverse generazioni; è una verso la musicologia italiana (in gia, vita, opere, finestra sugli orien- cesso e della logica del profitto?". trattazione ricca di intuizioni e di Francia sono molto più neghittosi tamenti della critica, bibliografia, Per rispondere a questa domanda stimoli, di piacevole lettura, anche di noi: trattano — poco — solo dei catalogo, discografia, indice dei

Escono nelle nostre sale due film italiani che gene- zonte del portoghese Hermando Lopes) ha seguito da rano curiosità e aspettative: Sostiene Pereira di Ro- vicino la trasposizione filmica del romanzo, curando berto Faenza, tratto dal romanzo di Tabucchi (Feltri- EFFETTO la stesura dei dialoghi. nelli) e L'amore molesto di Mario Martone, dall'ope- F/LM Dalla malinconica Lisbona di Faenza, con Marto- ra d'esordio di Elena E errante (e/o). Due storie che ne e il suo Amore molesto si passa a una Napoli fe- pur nella loro ovvia distanza presentano alcuni lega- roce e misteriosa, una città-cantiere trasformata dal mi e sintonie nel loro essere percorsi di ricerca inte- traffico e dalle devastazioni urbanistiche, fredda e riore, prese di coscienza, lotte individuali, viatici a grigia di pioggia. Qui ritorna Delia, la protagonista, una nuova esistenza. Due vicende calate e impregna- interpretata da Anna Bonaiuto, alla ricerca di tracce, te degli umori, odori e atmosfere di due città — Li- indizi e piste per dare un senso alla morte della ma- sbona e Napoli — che non si danno come cornici dre Amelia, una donna sulla sessantina, annegata neutre, bensì come luoghi palpitanti, calpestati e at- con addosso solo un reggiseno di marca, capo troppo traversati dagli sguardi partecipi dei protagonisti. fine per le sue magre finanze. In questo "giallo do- Il tono sussurrato e discreto di tante pagine del ro- Da Lisbona a Napoli mestico" Martone indaga sul rapporto conflittuale manzo di Tabucchi è senza dubbio nelle corde di fra una donna e sua madre — tema centrale anche Faenza, autore di quel Jona che visse nella balena di Sara Cortellazzo nel suo ultimo lavoro teatrale Terremoto con madre che era cadenzato da ritmi attutiti, "in sordina", da e figlia. Eindagine della protagonista diventa una ri- una stilizzazione asciutta. Se la delicatezza è un suo cerca sulla propria infanzia e su di sé. Il legame con la tratto stilistico, tale tocco si addice a priori alla mes- le alla sua vita — Faenza non ne sottolinea tanto i ri- memoria, che attraversava con prepotenza anche l'ot- sa in scena del triste e solitario Pereira (interpretato svolti politici quanto il percorso esistenziale, il tema timo film d'esordio di Martone, Morte di un mate- da Marcello Mastroianni), giornalista e redattore del- del cambiamento di un uomo anziano e acciaccato matico napoletano, torna dunque nell'Amore mole- la pagina culturale del "Lisboa", uomo introverso, ti- che si stacca da una visione nostalgica dell'esistenza sto, così come il percorso di rivolta e liberazione. Il mido, legato al culto del passato e del ricordo. Nel fil- per guardare avanti, al futuro. Tabucchi, abituato a regista si è mosso con estrema fedeltà rispetto al testo trare cinematograficamente la vicenda di Pereira — un rapporto di costante collaborazione con il mondo di partenza della Ferrante, riproponendone le caden- cittadino qualunque che nell'estate del 1938, sotto la del cinema (dopo Rebus di Massimo Guglielmi, Not- ze e i ritmi nonché i luoghi, rispettati nei minimi det- dittatura di Salazar, decide di dare una svolta radica- turno indiano di Alain Corneau e II filo dell'oriz- tagli.

ma Myra si accusa e viene assolta. le di un'idea testuale innovativa e gura piuttosto come un compen- piero, e Margherita, figlia della ba- La vicenda, come si vede, ricorda divertente che consiste nel passag- dio di notizie di varia natura sui ronessa. Grazie a loro assistiamo Ragazzi quella di Pomodori verdi fritti alla gio continuo — opportunamente fondali oceanici. Informazioni all'incontro delle classi sociali ol- fermata del treno. Jayce è indecisa segnalato da rimandi grafici e geologiche e biologiche, ma anche tre le convenzioni, al gusto per la SUE WELFORD, Il segreto di Myra, se fare l'amore con il suo ragazzo e dall'uso di due tipi diversi di carta storiche e mitologiche, vengono fantasia, al gioco. Il libro dunque, Mondadori, Milano 1994, ed. orig. si chiede se anche lei sia lesbica. e impaginazione — da un roman- così portate all'attenzione del gio- così presentato, reca un testo vivo, 1993, trad. dall'inglese di Chiara Per scoprire infine che i rapporti zo scientifico "classico" a un nuo- vane lettore in una sorta di rim- che ha una storia e, al pari dei testi Belliti, pp. 139, Lit 12.000. d'amicizia fra donne sono belli e vo racconto, sulla stessa falsariga, piattino con il racconto di Doyle, classici, una tradizione, che siamo importanti come quelli d'amore e ma aggiornato secondo le vedute tenendo ben presente sullo sfondo invitati a riscoprire e a rivivere. Un Storici e studiosi di letteratura che sono assolutamente normali più moderne. In questo caso il ro- la leggenda di Atlantide. invito a leggere ma anche a rileg- per l'infanzia possono prendere simpatie assorbenti ed esclusive manzo breve di Conan Doyle nar- Mario Tozzi gere, a entrare nei segreti messaggi nota di titolo e data. Nell'ottobre fra coetanee e addirittura le "cot- ra di un'immersione in un bati- dello scrivere e del ripercorrere 1994 è stato pubblicato in Italia, in te" per donne più grandi ed esper- scafo ante litteram alla ricerca di leggendo. La prefazione dello stes- una collana destinata a lettrici tra te, assunte come modello, ad esem- Atlantide e ci sorprende con una so Paul de Musset mette l'adulto gli 11 e i 14 anni, un libro che ha pio una professoressa. Scopre cioè scenografia molto simile a quella lettore sulla scia del romanticismo per tema centrale esplicito l'amore che altre prima di lei sono passate che troverà un effettivo riscontro PAUL DE MUSSET, Il signor Vento popolare, quello che si nutre della tradizione orale e si allaccia nien- tra due donne. A pagina 88 com- attraverso stati di confusione e di- nella geologia marina ricostruita e la signora Pioggia, C'era una vol- temeno che al Macpherson di Os- pare per la prima volta la parola sorientamento riguardo alle scelte dai sottomarini e dagli strumenti ta..., Pordenone 1994, ed. orig. sian. La "nota" di Patrizia de Ra- "lesbica", che sarà ripetuta un'al- sessuali. Alla fine Jayce proseguirà solo qualche decina di anni più 1880, trad. dal francese di Patrizia chewiltz accorcia le distanze tra tra dozzina di volte. Ma il raccon- gli studi e farà l'amore, usando tardi. La dorsale oceanica con la de Rachewiltz, ili. di Charles Ben- però il profilattico, perché: "Un sua profonda spaccatura centrale, noi e l'autore grazie alla voce della to ha meriti narrativi che vanno al net, pp. X-94, Lit 26.000. po' di prudenza non guasta". la fuoriuscita continua di lave ba- sua nonna e a un bouquiniste del di là di quelli storici. Jayce, che la- lungo Senna. Un invito a leggere ai Fernando Rotondo saltiche, la popolazione strana del- Pioggia e Vento, padroni ca- vora duramente in campagna in bambini, a stupire con le parole e le creature degli abissi sono imma- pricciosi dei due versanti della Inghilterra e non sa se potrà conti- a meravigliare con le imprese di gini che dimostrano anche la capa- Manica (come si confessa alla fine nuare gli studi superiori, leggendo nuovi eroi, pescati, secondo l'inse- cità di aggiornamento scientifico del racconto), sono come il genio un vecchio diario scopre che la bi- gnamento romantico, nel gran li dello scrittore scozzese; solo la lu- della lampada: hanno molti poteri snonna Myra, soprannominata "il bro della natura: una nuova epica, minosità irreale dell'abisso non ha ma devono scendere a patti con gli fattore Jim", forte figura di donna ARTHUR CONAN DOYLE, LORENZO molto moderna, in consonanza, trovato poi alcuna conferma docu- umani e sono in perenne conflitto. tenace e indipendente, ha vissuto PINNA, L'abisso di Atlantide, Edi- per chi ci crede, con i dettami dei mentale. Nella sua divertente in- I loro doni nascondono stranezze una bella storia d'amore con l'ami- toriale Scienza, Trieste 1994, pp. nostri maestri cisalpini Rodari e genuità e nella compassata ironia il ritenute inutili dalla mentalità pra- ca Anne, con la quale ha cresciuto 204, Lit 15.000. Calvino. racconto di Conan Doyle trova i tica e gretta (rappresentata dal il figlio, cioè il nonno di Jayce, na- suoi toni più equilibrati, laddove il "buon mugnaio") ma preziose per Angelo Ferrarmi tole per uno stupro. Quando il La collana "Avventure Scientifi- libro per ragazzi di Pinna si confi- violentatore torna Anne lo uccide, che" di Editoriale Scienza si awa- i ragazzi, Pierrot, figlio di Giam- APRILE 1995 N. 4, PAG. 28/VIII olve-cte- rilevanza di un'etica universalisti- ligione, aggiungono a quelli del ciae in un contesto premoderno, svalutazione delle azioni virtuose Filosofia ca, contestata dagli approcci co- Francogallia di F. Hotman e del pur rimanendo esso la prima mo- ai fini della salvezza, apre una frat- munitari neoaristotelici o neohe- Du droit des magistrats di T. de Bè- derna teorizzazione contrattualista tura totale tra il mondo interiore geliani in nome dell'eticità; le vici- ze nuovi e fondamentali argomenti del fondamento dello stato. Que- della fede, il solo in cui l'uomo è li- JURGEN HABERMAS, Teoria della nanze e le differenze fra il suo ap- a favore della resistenza antiassolu- sta, molto ben curata da Saffo Te- bero, e quello esteriore in cui egli è morale, a cura di Vinci-Lnzo Tota, proccio e il liberalismo politico di tista dei militanti calvinisti. La no- stoni Binetti, è la prima traduzione schiavo ma pur sempre necessitato Laterza, Roma-Bari 1994, trad. dal Rawls. Va, detto che il titolo italia- vità del trattato sta nell'uso dell'ar- italiana completa delle Vindiciae. a operare per dominare il proprio tedesco di Vinci-Enzo Tota con la no è stato dato a casaccio: "la mo- gomento contrattualista. I sudditi, Ludovico Chianese corpo e per intrattenere relazioni collaborazione di Pina Plantamura, rale" nel libro proprio non compa- sia pure non individualmente, ma con gli altri uomini. Da questo pp. 240, Lit 28.000. re; compare la distinzione fra "di- in quanto costituiti in corpi o in principio e da quello connesso del scorsi morali" e "discorsi etici"; il quanto rappresentati da magistra- sacerdozio universale derivano la A partire dagli anni settanta titolo originale suonerebbe Saggi ti, possono, e devono, resistere al delegittimazione della Chiesa co- Apel e Habermas hanno proposto sull'etica del discorso. Infine, e sovrano che ordini di violare la leg- MARTIN LUTERO, La libertà del me regolatrice della vita dei cri- l'ormai ben nota etica del discor- purtroppo, va lamentato il tratta- ge di Dio o che violi egli stesso le cristiano con il testo della Lettera stiani e insieme la fondazione so. Si tratta di argomentare l'inne- mento subito dall'apparato di no- leggi civili. La legittimità del pote- aperta a Leone X, a cura di Joa- dell'obbligo politico sul dovere da gabilità di qualche norma fonda- te: a p. 87 un certo Mclntyre risul- re si fonda infatti su un duplice chim Landkammer, La Rosa, Tori- parte del cristiano, nel suo intimo mentale a partire dal "fatto" della ta autore di un Der Verlust der Tu- contratto, di cui gli autori delle no 1994, pp. LXXXVIII-96, Lit libero, di accettare l'autorità seco- comunicazione in cui ogni interlo- gend e così via. Vindiciae ritengono di trovare 22.000. lare per amore del prossimo che di cutore (anche l'amoralista, il rela- Sergio Cremaschi menzione nel Vecchio Testamen- quell'autorità necessita. Se la ri- tivista, il sostenitore di un'ideolo- to. Il primo, che stabilisce l'obbli- Verso la fine del decisivo 1520, flessione politica luterana sfocerà gia tecnocratica) si trova già da go della pietà, legando in solido a alla pubblicazione della bolla Ex- nell'accettazione del potere asso- sempre coinvolto. Questo libro è Dio sia il re sia il suo popolo rende surge, Domine Lutero risponde luto del principe, la distinzione tra una raccolta di sei interventi del ciascuno di questi due ultimi con- con la composizione dei tre grandi libertà interiore e schiavitù este- periodo fra il 1984 e il 1991 in cui STEPHANUS JUNIUS BRUTUS, Vindi- traenti responsabile della defezio- scritti della Riforma: Alla nobiltà riore costituirà la premessa, in altri Habermas riprende, sviluppa e ciae contra tyrannos. Il potere le- ne dell'altro, e legittima così il di- cristiana di nazione tedesca, Della ambiti culturali, della teorizzazio- chiarisce i nodi cruciali del suo ap- gittimo del principe sul popolo e ritto di resistenza. Il secondo, sti- cattività babilonese della chiesa e ne del diritto di resistenza e della proccio: la differenza fra il suo del popolo sul principe, a cura di pulato tra il sovrano e il suo popo- Della libertà del cristiano. Con fondazione dei moderni principi modo fallibilista e il modo fonda- Saffo Testoni Binetti, La Rosa, To- lo, fondando consensualmente i un'edizione italiana filologicamen- di libertà di coscienza e di tolle- zionalista di Apel di presentare rino 1994, pp. XLVII-208, Lit rapporti di giustizia tra gli uomini te molto accurata di quest'ultimo ranza. l'etica del discorso; il rapporto fra 28.000. pone un limite al potere regio. Il scritto la casa editrice torinese La Ludovico Chianese l'etica del discorso come dottrina carattere non individuale del dirit- Rosa inaugura la collana "Libertà filosofica e la teoria di Kohlberg Le Vindiciae, uscite in latino nel to di resistenza e la rilevanza nella Storia" diretta da Carlo Gal- degli stadi di sviluppo della co- 1579 e tradotte in francese nel dell'elemento religioso anche nel li. La dottrina della giustificazione scienza morale; il problema della 1581, al culmine delle guerre di re- secondo patto collocano le Vindi- per sola fede, con la conseguente

logico, semmai un insieme di notazioni di sapore au- le del cogito cartesiano, ha d'altra parte a che fare Contro le visioni del mondo tobiografico e una riflessione piuttosto divulgativa (il con una presunta reviviscenza dell'idealismo: con la volume comprende due conferenze radiofoniche e un "riduzione" del mondo e la successiva "costituzione", articolo per rivista risalenti al 1963) su alcuni tratti componenti fondamentali del metodo fenomenologi- HANS-GEORG GADAMER, Il movimento fenomeno- essenziali del programma husserliano, e soprattutto co, non è il mondo reale a essere, rispettivamente, logico, Laterza, Roma-Bari 1994, ed. orig. 1963, sul complesso rapporto tra fenomenologia ed erme- annientato o creato, ma solo il suo senso. Resta tut- trad. dal tedesco e nota introduttiva di Corrado Si- neutica. A Gadamer preme soprattutto capire a quali tavia indiscutibile che sia la scoperta dell'intersogget- nigaglia, pp. 90, Lit 18.000. domande le fondamentali parole d'ordine fenomeno- tività, cioè dell'implicito riferimento al "noi" dell'io, logiche (in specie: "alle cose stesse" e "mondo della sia la scoperta delle implicazioni anonime, degli oriz- Non tanto un metodo universalmente valido ma vita") intendano dare risposta; sottrarre la fenome- zonti che accompagnano la coscienza senza che que- l'appello a una "onesta" e "pura" esperienza della nologia alla disputa su idealismo e realismo; e nel sta li possa tematizzare, non aboliscono affatto la realtà, emancipata grazie all'intuizione (non empiri- contempo smentire le due ipotesi unilaterali secondo priorità dell'io trascendentale, che anzi si presenta ca, beninteso, ma dell'essenza dei fenomeni) dal- cui a) il tardo Husserl, per avvicinarsi all'analitica così in una veste più pura ed emendata. In breve: l'ul- l'opacità dei luoghi comuni: questo fu per Gadamer dell' esserci di Heidegger, avrebbe abbandonato Usuo timo Husserl vuole sì rispondere a Heidegger (a suo la fenomenologia negli "anni della decisione" e della punto dipartenza trascendentale-cartesiano, b) la fi- parere irretito in quel bisogno di visioni del mondo crisi ormai irreversibile della coscienza liberale in losofia di Heidegger potrebbe essere spiegata come da cui appunto la fenomenologia come scienza rigo- Germania. Porte di un tono quasi missionario e di prosecuzione del programma fenomenologico husser- rosa intendeva prendere le distanze), ma senza vera- "descrizioni" scrupolosissime, essa chiamò i giovani e liano anziché come una comprensione più originaria mente mai abbandonare la dimensione predicativo- gli studiosi alla "filosofia come scienza rigorosa", in e non più metafisica dell'essere. percettiva, che non solo non sottopone a indagine il esplicita opposizione, prima, al fortissimo bisogno La fenomenologia, anzitutto, non è un banale rea- linguaggio, "dalla cui universalità" invece per Gada- pubblico di visioni del mondo, e poi all'inarrestabile lismo in quanto le "cose stesse" non sono mai per mer "dipendono tutte le vie del nostro pensiero", ma successo della filosofia dell'esistenza, al cui pathos Husserl gli oggetti, bensì ciò che è intenzionato e im- soprattutto presuppone una concezione dell'essere antiprofessorale e antiaccademico la fenomenologia mediatamente intuito (il che mette radicalmente in come presenza (ciò che Heidegger chiama "metafisi- ca") e non come accadere di disvelamento e velamen- aveva del resto ampiamente contribuito. crisi la tradizionale contrapposizione di coscienza e to, presenza e assenza. Non si cerchi, però, nel volumetto gadameriano oggetto). Né la riduzione trascendentale, mediante la una vera e propria storia del movimento fenomeno- quale egli intendeva indebolire il carattere sostanzia- Tonino Griffero

le elementari aiuta il padre nel la- matici della guerra e nella povertà Orientalistica voro di armatore e commerciante; del Giappone da ricostruire De- Un bestseller da ma ben presto l'influenza della shimaru attinge forza dalla pratica madre, fervente adepta della scuo- meditativa, finché nel 1965 il suo TAISEN DESHIMARU, Autobiogra- la buddhista Jodo Shinshu, e l'in- maestro, in punto di morte, lo un milione di copie. fìa di un monaco zen, SE, Milano contro con il maestro Kodo Sawa- consacra monaco. 1994, trad. dal francese di Guido ki, monaco zen, lo inducono a Antonella Comba il Dizionario Alberti, pp. 139, Lit 20.000. continuare gli studi a Yokohama e dei Sinonimi a Tokyo. Sono studi di economia e e dei Contrari Taisen Deshimaru (1914-82) eb- religione, nel tentativo di concilia- 704 pagine be un ruolo di primo piano nell'in- re l'onesto materialismo paterno 35.000 voci segnamento del buddhismo zen con lo slancio mistico materno. HENRI LE SAUX (ABHISIKTANAN- lire 39 .000 Soto in Occidente, in particolare a Nel 1936 Deshimaru comincia a DA), ODETTE BAUMER-DESPEIGNE, Parigi, dove si stabilì nel 1967. Al- praticare lo zazen sotto la guida RAIMON PANIKKAR, Alle sorgenti cune sue opere vennero tradotte in del maestro Sawaki. Poco dopo del Gange. Pellegrinaggio spiri- italiano da Ubaldini negli anni ot- chiede al maestro di conferirgli i tuale, Cens, Milano 1994, ed. orig. tanta; in tempi più recenti altri tre voti monastici,- ma Sawaki rifiuta, 1967-91, trad. dal francese e dal- volumi sono stati editi da Promoli- invitandolo a "continuare a vivere l'inglese di Milena Carrara Pavan bri e da SE, che ora manda in li- nel mondo, pur perseverando nel- ed Espedito d'Agostini, pp. 175, breria una breve autobiografia del lo zazen'. Nel 1941, quando scop- Lit 22.000. periodo antecedente al trasferi- pia la guerra con gli americani, mento in Francia. L'infanzia di Deshimaru viene riformato, ma la Nel 1948 il monaco benedettino Deshimaru trascorre in un villag- Mitsubishi lo invia in missione a Henri Le Saux andò in India per gio del Giappone meridionale; Sumatra su una nave carica di di- D^/VG OSTINI unico figlio maschio, dopo le scuo- namite. In tutti i frangenti dram- • APRILE 1995 ^^c-lve^ctt RR 4, PAG. 29/IX Morcelliana (Brescia 1968), è da grado di trasformare radicalmente riflessione per chi già percorre la ce a partire per l'India, dove fa al- tempo esaurito. Viene ora ripro- il rapporto della persona con se via della consapevolezza. cuni incontri decisivi per le sue diffondere la dottrina cristiana, posto al pubblico italiano insieme stessa e con gli altri. Come la con- Antonella Comba scelte future: un gruppo di hippies ma l'incontro con due grandi mae- a una conferenza di Odette Bau- sapevolezza si esprime nell'accet- "fuori di testa" a Goa gli ispira stri induisti come Ramana Mahar- mer-Despeigne, dal titolo II cam- tazione, così essa può e deve assu- perplessità per il comportamento shi e Jnanananda lo indusse a farsi mino spirituale di Henri Le Saux, e mere la forma di un impegno etico irrazionale, due monaci a Benares consacrare "asceta itinerante" (sam- a due scritti di Raimon Panikkar: costante. L'autore sfata così il mi- gli danno "un'impressione di nyàsin) e a dare inizio a una singo- Lettera ad Abhisiktananda e Pari- to della contemplazione come fu- ELIO GUARISCO, Quando il Garu- equilibrio, di una via di mezzo tra lare ricerca di una conciliazione vràjaka: la tradizione del monaco in ga dal mondo ed egoistico isola- da volò a Occidente. L'esperienza ascetismo e mondanità", infine il esperienziale fra il Vangelo e le India. mento. Coerentemente con queste di un discepolo buddhista con un maestro indiano Goenka lo affa- Upanisàd. Questo suo diario narra Antonella Comba convinzioni, l'impegno dell'autore lama tibetano, Shang Shung, Arci- scina con il suo modo di cammina- di un viaggio nelle montagne hi- si esprime fra l'altro nell'insegnare dosso (GR) 1994, pp. 158, Lit re e di muoversi, che lascia traspa- malayane, un percorso in cui ogni meditazione e nel rendere accessi- 21.500. rire una consapevolezza non co- elemento naturale esterno riman- bile a chi fosse interessato un per- mune. Da questi incontri ha inizio da a una realtà interna: la salita corso meditativo che ha basi nella Nella mitologia indiana Gàruda un complesso percorso esistenzia- verso le vette è vissuta come sim- CORRADO PENSA, La tranquilla tradizione orientale, ma che risulta ha l'aspetto di un avvoltoio ed è il le che culmina nel 1977 con l'as- bolo del cammino verso il Sé, le passione. Saggi sulla meditazio- rinnovato nella forma dall'espe- re degli uccelli; irriducibile nemi- sunzione dei duecentocinquanta- sorgenti del Gange sgorgano come ne buddhista di consapevolezza, rienza stessa dell'insegnante. Della co dei serpenti, suoi fratellastri, li tré voti del monaco di scuola Ghe- l'Essere si rivela a se stesso, e le Ubaldini, Roma 1994, pp. 303, Lit lunga ricerca dell'autore in tal sen- insegue dovunque e ne fa strage. lug (la stessa del Dalai Lama). Do- grandi cime innevate sono protese 34.000. so testimonia il linguaggio usato in Nel buddhismo tibetano il suo no- po la morte di Ghesce Rabten, av- verso il cielo, totalmente nude è questo volume, un linguaggio pre- me designa un'intera classe di es- venuta nel 1986, Guarisco lascia spoglie, così come il monaco-asce- La passione per il lavoro interio- ciso e suggestivo che scaturisce seri e simboleggia il potere positi- l'abito e si trasferisce in India, vici- ta è solo, nudo e immobile. re di cui parla Corrado Pensa in dalla sua triplice qualità di docen- vo dello yogin che distrugge i ser- no a Darjeeling, dove tuttora risie- L'esperienza della solitudine non questo libro è una passione "tran- te universitario di religioni e filo- penti delle emozioni velenose. In de; insieme a un gruppo di studio- è considerata come antitetica a quilla", in quanto diversa dalle al- sofie dell'India e dell'Estremo questa autobiografia Elio Guari- si di varie nazionalità è impegnato quella dell'impegno nel mondo, tre passioni che portano confusio- Oriente all'Università La Sapienza sco narra l'incontro con un vero è nella traduzione di un'opera enci- anzi; un dialogo con l'amico prete ne e attaccamento: la passione per di Roma, di psicoterapeuta e di in- proprio Gàruda, il maestro tibeta- clopedica sulla storia e sulle scuole Panikkar che ha raggiunto l'autore la ricerca di una costante consape- segnante di meditazione. I trentu- no Ghesce Rabten. Nato a Trada- del buddhismo tibetano. Il rac- nel corso del viaggio fa emergere il volezza crea fin dal principio uno no articoli qui raccolti (di cui tren- te nel 1954, Guarisco milita nella conto dei suoi "primi quarant'an- sostanziale non-dualismo fra que- spazio di pace e di calma fonda- ta già pubblicati in varie riviste fra Fgci e nel Movimento Studente- ni" costituisce un interessante do- ste dimensioni. Il diario di Le mentale che ha un'influenza bene- il 1979 e il 1993) costituiscono, sco/poi entra in Potere Operaio cumento per conoscere il buddhi- Saux venne pubblicato per la pri- fica su tutti gli aspetti della vita per i profani, la migliore introdu- dove conosce Toni Negri, Scalzo- smo tibetano in modo vivo, diretto ma volta in Francia alla vigilia del quotidiana. Ed è interessante ve- zione al mondo della meditazione ne e altri. Tuttavia ben presto la ri- e non convenzionale. Concilio Vaticano II. Tradotto da dere come la consapevolezza sia in buddhista, e sono un'utile fonte di cerca di altre esperienze lo condu- Antonella Comba

HONORÉ DE BALZAC, La commedia umana, scelta a seguire le vicende dei numerosi personaggi. cura di Mariolina Bongiovanni Bertini, Mondadori, La scelta è stata condotta sull'edizione della "Bi- "I Meridiani", Milano 1994, voi. I in due tomi, trad. bliothèque de la Plèiade" (1976-81). "I titoli presen- dal francese di Attilio Bertolucci, Giancarlo Buzzi, tati in questi volumi — scrive la curatrice — sono il Giuseppe Guglielmi, Claude Fusco Karmann e risultato di uno sforzo, da me effettuato con l'aiuto, Clara Lusignoli, cronologia di Pierfranco Misenti, affettuoso e indimenticabile, di Luciano De Maria, note a cura di Claudia Moro, pp. 1821,-Lit 130.000. NO per documentare il più possibile l'estrema varietà del genio balzachiano, il suo spaziare dal realismo pro- Questo primo volume di una raffinata impresa vinciale alla fantasmagoria parigina, dal registro editoriale ripropone ai lettori La falsa amante, Béa- mondano a quello filosofico e mistico, dalla più luci- trix, Papa Goriot, Eugénie Grandet, La musa del da ironia al più appassionato lirismo. Ragioni di spa- dipartimento, le tre parti di Storia dei Tredici e I se- zio ci hanno indotto a lasciare da parte con rammari- greti della principessa di Cadignan, con una intro- co, privilegiando la narrazione, il grande Avant-pro- duzione della curatrice alla Comédie humaine (I-L), pos balzachiano e, a maggior ragione, le singole pre- un'ampia cronologia (LIII-XCIV) e specifiche intro- fazioni a volte premesse da Balzac ad alcune edizioni duzioni ai singoli romanzi firmate dalla stessa Berti- dei suoi romanzi, prefazioni quasi sempre legate a ni. L'apparato finale delle note, a cura di Claudia contingenti vicissitudini editoriali". Moro consente al lettore di orientarsi in testi ricchis- simi di citazioni artistiche e letterarie e di allusioni Il genio balzachiano "L'Indice" non recensisce i libri dei membri del Comitato di re- storiche e geografiche, oltre a fornire le notizie per dazione, ma ne dà conto in questa rubrica a cura della direzione.

questa presunta "monogamia" è litarista anche per la società mo- ta al saggio di Salsano merita una le idee fondamentali e le proposte possibile ricostruire, come si tenta derna a dispetto di tutti i tentativi segnalazione senz'altro anche il avanzate da André Gorz, già abba- Economia di fare nel volume, la sorprenden- di fraintendimento e di riduzioni- contributo di Godbout, La circola- stanza noto al pubblico italiano. te fortuna della tematica del dono, smo che su di essa vengono con- zione mediante il dono, dove si Nel primo capitolo, Il declino del GERALD BERTHOUD, JACQUES T. riaffermata dalla posizione antiuti- dotti dalle diverse parti. In aggiun- esplora con notevole chiarezza valore del lavoro e la crescita dei va- GODBOUT, GUY NICOLAS, ALFRE- espositiva la complessità del rap- lori post-economici, l'autore indaga DO SALSANO, Il dono perduto e ri- porto tra la circolazione delle co- i mutamenti sempre più veloci che trovato, manifestolibri, Roma se e il legame sociale. Più specifi- hanno attraversato il mondo del 1994, trad. dal francese di Alfredo co è invece il contributo di lavoro. Accanto a una diminuzio- C.so Buonarroti, 13 Tel. 0461/829833 Berthoud, Il mercato come simu- ne quantitativamente consistente Salsano, pp. 95, Lit 10.000. Fax 0461/829754 38100 Trento lacro del dono?, mentre l'ultimo del lavoro produttivo si è verifica- Non si tratta della traduzione di saggio di Nicolas, Il dono rituale, to un mutamento nella natura del un'opera originale, ma della colle- faccia nascosta della modernità, lavoro, con la conseguenza che gli zione di tre saggi apparsi sulla esplora temi più classici di filoso- individui devono ora autodefinirsi "Revue du MAUSS (Mouvement C.R. Reynolds e E.D. Bigler Tony Malim fia sociale. mediante attività non retribuite ed Anti-Utilitariste dans les Sciences Massimo Longhi estranee alla sfera economico-pro- Sociales)" tra il 1991 e il 1992, Test di memoria e Processi cognitivi duttiva. In questo contesto è nata apprendimento la proposta — che non è solo di preceduti da un quarto contributo Attenzione, percezione, a opera di Alfredo Salsano (an- TEMA memoria e pensiero Gorz — di una riduzione genera- ch'esso rielaborato da una presen- lizzata dell'orario di lavoro, tesa da un lato a favorire l'allargamento tazione a un convegno). Dai con- ANDRÉ GORZ, Il lavoro debole. della base occupazionale, e dall'al- tributi originali di Mauss e di Po- Oltre la società salariale, Edizioni tro a redistribuire la ricchezza; il lanyi le varie dimensioni e impli- Lavoro, Roma 1994, trad. dal fran- C. Cornoldi, R. De Beni Donald D. Hammill et al. tutto, tra l'altro, "liberando" il cazioni del dono sono state esplo- e Gruppo MT cese di Luigi Del Grosso Destrieri e tempo dei cittadini-lavoratori, che rate a fondo cercando di cogliere Test di percezione Silvana Mazzoni, pp. 71, Lit 8.000. Imparare a studiare visiva e integrazione potrebbero in questo modo occu- le analogie e le dissonanze con parsi anche "di quelle cose che quelle proprie dello scambio mer- Strategie, stili cognitivi, visuo-motoria Nonostante non vi sia alcuna in- non possono essere comprate, o metacognizione e atteggiamenti è cantile e redistributive, con una TPV dicazione sull'opera originale, che assumono il loro vero valore e tendenza a mettere in risalto la ri- nello studio invece chiarissimo l'intento perse- levanza e le potenzialità di una guito con la pubblicazione di que- senso solo quando non sono fatte "terza via" tra stato e mercato. sto volumetto, che è quello di pre- Proprio a partire dalle tensioni di PUBBLICAZIONI ERICKSON SUI PROCESSI COGNITIVI sentare e richiamare velocemente • N. 4, PAG. 30/X APRILE 1995 olvescte-

ra a Chicago. Nobel e Chicago in- non può essere scritta da pochi au- 1995. Dove va l'economia italia- LUIGI LUINI, Economia dell'infor- sieme significano che il lettore non tori, ma richiede (numerosi) esper- na?, a cura di Jader Jacobelli, Later- mazione, La Nuova Italia Scientifi- principalmente per denaro". Sa- ha da attendersi un atteggiamento ti di area e di settore. La differen- za, Roma-Bari 1995, pp. 199, Lit ca, Roma 1994, pp. 336, Lit rebbe questa, in sintesi, "la fine particolarmente eterodosso per za, senz'altro per nostra colpa, 15.000. 44.000. della società salariale" analizzata quel che riguarda il metodo e i non ci è chiara: fors'anche perché nel secondo capitolo. Il criterio di contenuti della teoria economica da noi si sono avuti nel passato di- Mentre scrivo, la lira ha perso In un volume denso e indirizza- fondo in questa situazione è quello proposti da Stigler, che scorrono zionari in grado di dare conto, in oltre il 10 per cento del suo valore to al lettore dotato di una solida di un reddito continuo per un la- sicuri nell'alveo neoclassico. I testi modo piano e accessibile, di ciò rispetto a metà novembre 1994, base formale, Luigi Luini percorre voro discontinuo, ossia la rottura raccolti testimoniano della vastità che avveniva sulla frontiera. L cer- quando furono consegnati i testi le diverse generazioni degli studi di quello che tradizionalmente as- degli interessi di Stigler, di cui dà to vero, d'altra parte, che la giusta raccolti in questo volume. Quanto economici sull'informazione, all'ini- socia tempo pieno a reddito pieno. ulteriore conto, in una introduzio- scelta di centrare l'attenzione sui scrive il curatore nella breve intro- zio concepita semplicemente co- Si tratta di un punto delicato, sul ne informata e puntigliosa, Gian- cambiamenti della ricerca negli ul- duzione, a sostegno della cautela e me costo, e successivamente intesa quale sorge spontaneo il confron- luca Fiorentini: dalla teoria del- timi vent'anni, che hanno visto della preoccupazione che percorre invece come bene di cui era su- to critico con un'altra proposta ti- l'informazione, al rapporto tra una ripresa dell'economia politica tutti i brevi contributi di Dove va scettibile la produzione. Dai primi pica delle sinistre, quella del red- preferenze e teoria delle scelte; dai non agevolmente riconducibile a l'economia italiana?, non poteva modelli macroeconomici si passa dito di cittadinanza garantito. contributi all'economia industria- sintesi unitaria, dà ragione della avere conferma più drammatica. così agli studi di microeconomia Gorz vi si inoltra senza indugi nel le, alla critica della teoria della po- logica qui adottata dello "speciali- L'economia "reale" tira, l'econo- dell'informazione, ripercorrendo i corso dell'ultimo capitolo (il più litica economica; dal tema della re- smo", e del privilegio conseguen- mia "finanziaria" agonizza. In classici studi di J. Marschak, interessante del libro), e dopo aver golamentazione, ai rapporti tra temente accordato all'ultima gene- queste circostanze prevedere, scri- G.L.S. Shackle, J. Hirscheifler. I bilanciato vantaggi e svantaggi economia e diritto. Meno conven- razione degli studiosi. Particolar- ve Jacobelli, è come giocare alla capitoli centrali trattano i modelli della proposta, conclude che in zionale, e spesso irriverente e cau- mente felice la scelta culturale di roulette: si può vincere, ma è più di utilità attesa e non attesa per va- realtà essa "elude il problema po- stico, l'atteggiamento di Stigler su fondo dell'opera, che non si può facile perdere. L'appuntamento lutare l'efficacia dei diversi ap- litico che la società di mercato non chi sono gli economisti: produtto- pretendere rispettata in ogni con- consueto con il Forum dell'econo- procci all'economia dell'informa- sa risolvere: quello del diritto al la- ri di una merce particolare (la pro- tributo: in economia la conoscen- mia a Saint-Vincent per le previ- zione, e di come l'informazione posta di politica economica), do- za non soltanto spiega ma modifi- sioni autunnali sull'anno che verrà stessa possa modificare i convinci- menti iniziali. L'ultimo capitolo Massimo Longhi minati dai consumatori (i vari ca i termini stessi del problema — è come sempre ricco di stimoli. gruppi che partecipano alle deci- abbiamo qui una visione della co- Dei molti, si segnalano qui gli della prima parte si concentra sul- sioni collettive), e mossi dal calco- noscenza non come rispecchia- scritti di Graziani, Casarosa e l'acquisizione, distribuzione, im- lo dei (propri) costi e benefici. mento o come retorica, ma come Lombardini, attenti alle contrad- magazzinaggio, trattamento e tra- Riccardo Bellofiore azione. Nel volume dedicato dizioni del quadro globale ma- smissione dell'informazione. Nella croeconomico; quelli di Brunetta, seconda parte ci si volge agli svi- GEORGE J. STIGLER, Mercato, all'economia politica si sono rag- Frey e Vaggi, che forniscono luppi contemporanei, dove l'infor- informazione, regolamentazione, gruppate le voci a contenuto teori- un'analisi delle tendenze occupa- mazione è vista come "conoscenza a cura di Gianluca Fiorentini, Il co-fondativo, mentre nel volume dedicato alla politica economica le zionali e una discussione della ri- anticipata" del mercato, come Mulino, Bologna 1994, trad. "scoperta", prodotto dell'inven- Enciclopedia dell'impresa, voi. I: voci di attualità e di economia ap- duzione dell'orario di lavoro; e in- dall'inglese di Matteo Alvisi, Ber- zione e correlata all'innovazione, e Economia Politica, Utet Libreria, plicata. Destinatario principe — fine quelli di Ricossa, Salvati e Sy- nardo Bortolotti e Gianluca Fioren- infine come "conoscenza specifi- Torino 1994, pp. XVI-684, Lit oltre a studenti e accademici, e los Labini di taglio più politico. tini, pp. 465, Lit 60.000. ca" promotrice del cambiamento 120.000, e voi. II: Politica Econo- operatori aziendali — la persona Un 1995 non noioso, è questa l'at- colta, "o meglio, quella che si col- tesa. Chissà però se poi così appas- organizzativo. La collana "I grandi economisti mica, Utet Libreria, Torino 1994, tiva". sionante, per chi non ha la pro- contemporanei" con questo volu- pp. XVI-653, Lit 120.000. Riccardo Bellofiore Riccardo Bellofiore pensione sadica a farsi consigliere me presenta alcuni dei lavori fon- del principe, o masochista di esse- Per Stefano Zamagni, curatore damentali, inediti da noi, di un al- re in permanenza (tele)spettatore. tro premio Nobel, George Stigler, di entrambi i volumi, un'enciclo- attivo buona parte della sua carrie- pedia, a differenza dal dizionario, Riccardo Bellofiore

posti di lavoro, e che contava su una, per così dire, quel milieu tecnologico in grado di sfruttare le reti Trappola e immaginazione naturale sinergia tra sviluppo economico e benessere locali e sovranazionali in formazione, scavalcando la sociale. Come gli anni recenti troppo duramente ci ri- strettoia statuale. L'innovazione tecnologica, mutan- cordano, con la globalizzazione dell'economia e la do il senso del tempo e dello spazio, rivoluziona le Ripensare la tecnologia. Innovazione tecnologica, crisi dei tradizionali strumenti di intervento dello stesse nozioni di lavoro e potere, e impone una diver- occupazione e sviluppo regionale, a cura di Mariel- stato-nazione, gli aumenti di produttività, lungi dal sa visione della società e del conflitto. Il volume, at- la Berrà, Bollati Boringhieri, Torino 1995, pp. 187, tradursi in arricchimento più o meno eguale per tut- traverso i numerosi contributi di studiosi italiani e stranieri (Lyon, Gallino, Naschold, Castells, Cama- Lit 22.000. ti, si mutano al contrario in espulsione di lavoro e in degrado regionale. Immaginazione — sociale, cultu- gni, Vickery, Losano, Bechtle, Cerruti-Berra, Talamo) è un'utilissima agenda delle diverse letture dei muta- Trappola e immaginazione. Sono forse queste le rale, istituzionale — è quella che è necessaria affin- menti economico-sociali in corso, e si articola in due due parole che più sintetizzano il rischio e la sfida ché delle nuove tecnologie prevalga la (possibile) lo- parti. Nella prima si ricostruisce il dibattito teorico e dell'innovazione tecnologica basata sull'informatica, gica comunicativa di ricerca, consenso e partecipazio- lo scenario internazionale; nella seconda, le esperien- così come ce li consegna questo agile e interessante ne, piuttosto che la tradizionale spinta all'efficienza ze regionali locali. Di particolare interesse, a questo volume curato da Mariella Berrà. Trappola l'innova- riduttivamente intesa come risparmio di tempo, e ot- proposito, il confronto del caso torinese-piemontese zione tecnologica lo è se viene semplicemente a so- tenuta attraverso meccanismi di comando basati sul- con la regione tedesca del Baden Wùrttemberg. vrapporsi al vecchio paradigma "fordista", che accop- lo stress. E immaginazione è necessaria affinché le piava crescita nella produzione di merci e crescita nei regioni attivino politiche pubbliche a sostegno di Riccardo Bellofiore

libro si potrebbe considerare co- di quello che potrebbe esserci ol- comportamenti mimetici partico- alcuni degli esempi riportati nel li- me la continuazione di un altro fa- tre la nostra dimensione. Un uni- larmente curiosi, bensì, per lo più, bro. Ma se da un lato vi sono gli Scienze moso testo: Flatland del reverendo verso fantastico pieno di meravi- quadri e architetture. Il tema pro- artisti che copiano la natura, Abbot, sempre pubblicato da glie che oltre a essere uno stru- posto è piuttosto ambizioso: quali dall'altro vi sono gli scienziati che RUDY RUCKER, La quarta dimen- Adelphi, in cui si narravano le vi- mento utilissimo per varie scienze sono i rapporti che intercorrono la "inventano", descrivendo ciò sione. Un viaggio guidato negli cende di esseri che vivevano in un come la fisica e la matematica ci tra la ricerca scientifica e la rap- che non c'è. Un intero capitolo è universi di ordine superiore, mondo a due dimensioni. Mentre aiuta a riflettere sulle nostre capa- presentazione artistica della real- infatti dedicato ai Rinogradi, inesi- Adelphi, Milano 1994, ed. orig. per il reverendo Abbot il compito cità intellettive. tà? Si tratta di un tema complesso, stenti creature accuratamente de- 1984, trad. dall'inglese di Giuseppe era facilitato dal fatto che noi vi- Tommaso Costa che evidentemente non può essere scritte da uno stimato zoologo te- Longo, pp. 287, Lit 40.000. viamo in tre dimensioni e quindi trattato in maniera esaustiva con desco (ne abbiamo già parlato su in qualche modo possiamo avere un breve testo come quello qui questa rivista: "L Indice" n. 1, Rucker oltre a insegnare mate- la percezione dei mondi a due e a proposto, ma che viene comunque 1993), e a varie chimere splendi- matica alla San José State Univer- una dimensione, nel caso delle analizzato accuratamente dall'au- damente disegnate da naturalisti sity è un noto autore di romanzi di quattro dimensioni il compito è GIORGIO CELLI, Oltre Babele. tore attraverso molti esempi sup- dei secoli XVI-XVIII. Arte e fantascienza: suo è il famoso I si- più difficile perché si va ben oltre Scienza e arte a confronto, Marsi- portati da belle immagini (è un ve- scienza sono dunque strettamente gnori dello spazio e del tempo. E la percezione e il senso comune e lio, Venezia 1994, pp. 118, Lit ro peccato però che siano tutte in correlate, ma in entrambi i versi: chi se non un personaggio che uni- si deve lavorare molto di fantasia 16.000. bianco e nero).'Un quadro di Klee non sono solo gli artisti a copiare sce il rigore dello scienziato con la sfruttando le analogie con i mondi che si richiama alla forma sinuosa le forme della natura; ci si mettono fantasia dello scrittore poteva av- che possiamo esperire. Per questo Giorgio Celli, ormai notissimo di un'ameba, il progetto architet- anche gli scienziati a inventarne di motivo l'impresa di Rudy Rucker venturarsi nell'impresa di esplora- al grande pubblico, specialmente tonico per il portale d'entrata nuove e forse, conclude l'autore, non è stata certo delle più sempli- re gli spazi di ordine superiore al per la sua attività di divulgatore all'Esposizione universale di Pari- questa è un'attività necessaria al ci, ma grazie a una notevole mole terzo con il linguaggio quotidiano, scientifico dal piccolo schermo, si gi del 1900 che "copia", in grande, progredire della conoscenza. di disegni e di analogie, descritte evitando di usare le forùiule che presenta con questo libro in una la struttura di un microscopico ra- Michele Luzzatto accuratamente nel libro, l'autore è veste inusuale. Nel libro non ven- diolario, altre amebe variamente renderebbero il testo incompren- riuscito a dare un'idea suggestiva sibile al lettore comune? Questo gono analizzati animali esotici o riprese da Kandinskij, sono solo APRILE 1995 N. 4, PAG. 31/XI t^^olve^cti durante l'alto medioevo nell'Euro- sione per ripercorrere, con dotta inglese, come il Rezzonico e so- poranea e affrontano argomenti Storia pa occidentale, con informazioni erudizione, le vicende del giardino prattutto il Pindemonte — di cui che soltanto da pochi anni in am- sul loro grado di alfabetizzazione e come idea estetica e pratica viene qui opportunamente ripub- biente storico hanno perduto un sulle forme grafiche adottate in se- espressiva (il "giardino-libro"), blicato il testo della Dissertazione carattere giudicato a seconda dei ANNA MARIA LUISELLI FADDA, guito all'incontro con il mondo la- cercando di superare la tradizio- del 1792 — che anticipa i trattati- casi come leggero, ammiccante, Tradizioni manoscritte e critica tino. Molto tecnica, ma di estrema nale opposizione cronologica tra sti di primo Ottocento, Mabil e eccentrico e addirittura scandalo- del testo nel Medioevo germani- chiarezza, è la parte dedicata alla giardino formale (o all'italiana) e Silva. so, per ricoprirsi di più accettabili co, Laterza, Roma-Bari 1994, pp. critica testuale, in cui è presentato giardino paesaggistico con il ricor- Renato Bordone (e austeri) veli documentari e ac- 323, Lit 38.000. il percorso di indagine da seguire so a significativi precedenti teorici cademici. Di questo libro senz'al- per consegnare al lettore un testo che anticipano al Rinascimento il tro utile c'è da lamentare soprat- Recuperare e ricostruire corret- il più vicino possibile all'originale, modello pittoresco-emotivo, idea- tutto il consueto francocentrismo tamente un testo richiede proce- liberato dagli innumerevoli muta- lizzato poi nel tassiano giardino tìpico della storiografia d'oltralpe dure rigorose di critica testuale. menti subiti nei vari stadi della sua d'Armida. La reazione al formali- AA.W., L'amore e la sessualità, e l'assenza di riferimenti a quanto Finora disponevamo di lavori de- trasmissione. smo, derivato dal simbolismo di introd. di Georges Duby, Dedalo, si scrive e si studia al di fuori dei dicati all'edizione critica delle fon- Patrizia Cancian ascendenza neoplatonica e sfocia- Bari 1994, la ed. 1986, pp. 478, Lit gallici confini. La produzione in ti narrative di tradizione greca e la- to poi nel classicismo monumenta- 45.000. lingua inglese (in particolare quel- tina, mentre questa è la prima le teorizzato dal Piganiol, passò — la proveniente dagli Stati Uniti) è "guida" (come la definisce la me- sottolinea l'autore — attraverso le Aumentata di qualche contribu- da questo punto di vista molto più desima autrice) "che aiuti... a ri- considerazioni di Bacone e i versi to e di un utile indice dei nomi ri- ricca e stimolante di quella rappre- pensare i testi germanici antichi BRUNO BASILE, L'Elisio effìmero. di Milton, per giungere infine alle spetto all'edizione precedente del sentata nel volume. Chiunque sia nel sistema di idee e di convenzio- Scrittori in giardino, Il Mulino, proposte di Pope (il giardino co- 1986, quella attuale ripropone con interessato all'ambito degli studi ni in cui sono inseriti". Una prima Bologna 1994, pp. 195, Lit 25.000. me espressione di "ragione", "im- qualche piccolo cambiamento l'in- storici sulla sessualità può comun- parte del volume è dedicata alla maginazione" e "cuore"), da cui si sieme di articoli pubblicati nel que aggiornarsi rivolgendosi a scrittura, la seconda al libro e ai Snodo centrale della storia del sviluppa la successiva speculazio- 1984 dalla rivista francese di divul- un'ottima rivista specializzata, il suoi redattori, la terza alla tradi- gusto nella cultura dell'Occidente, ne teorico-pratica anglosassone gazione storica "L'Histoire". Il "Journal of the History of Sexual- zione del testo. Sono di vivo inte- la fortuna innovativa del settecen- (Kent, Chambers, Addison, Wal- volume è ricco di contributi su te- ity", pubblicata dall'università di resse, anche per i non addetti ai la- tesco "giardino all'inglese" — nel- pole). In Italia tali idee presero mi molto vari relativi alla storia Chicago, ormai al suo sesto anno vori, le pagine sulle diverse popo- la letteratura, nella filosofia e corpo grazie alla mediazione accu- della sessualità, che spaziano di attività. lazioni germaniche che giunsero nell'arte — offre all'autore l'occa- rata dei letterati attenti alla cultura dall'età antica all'epoca contem- Paola Di Cori

tesca, bensì quella di una lunga stagnazione, frutto di no — ancora più difficile risulta dunque, per un me- Il disagio dell'anatomia inerzie, costrizioni e paure. dico illustre ben lontano socialmente dal povero chi- Abbandonato di conseguenza il progetto di un pro- rurgo-barbiere-flebotomo, sporcarsi le mani e conta- gresso scientifico e cronologico di cui seguire le orme, minarsi l'anima tagliando i visceri e le membra di un ANDREA CARLINO, La fabbrica del corpo, Einaudi, Carlino ha preferito percorrere a ritroso, in un'inda- morto. Torino 1994, pp. 267, Lit 40.000. gine che egli stesso definisce "archeologica", le vie Il punto di frattura con le tesi dei grandi classici lo che hanno costantemente ricondotto i medici rinasci- offre, nel 1543, il medico fiammingo Andrea Vesalio; "Aprite qualche cadavere": le parole con cui Michel mentali nelle braccia di Aristotele, Ippocrate e Gale- sul frontespizio del suo trattato, De humani corporis Foucault intitola l'ottavo capitolo di Nascita della no, attenti a non sconvolgere con innovazioni sconsi- fabrica libri septem, il cattedratico è infatti raffigu- clinica potrebbero essere la continuazione ideale del- derate il paradigma dissettorio prescritto da una tra- rato con le mani nelle viscere di un cadavere, intento la ricerca che Andrea Carlino ha dedicato all'anato- dizione millenaria. a praticarne personalmente la dissezione di fronte ai mia rinascimentale. Nel suo volume La fabbrica del Quali dunque i motivi di blocchi e ritrosie, quali suoi allievi. Dichiarazione d'intenti non seguita però, corpo, l'autore intende infatti ricostruire la tormen- gli ostacoli e le inibizioni? L'autore individua attra- come dimostra Carlino, da un'effettiva applicazione tata storia delle dissezioni praticate sul corpo umano verso un attento esame di fonti iconografiche — in pratica; bisognerà infatti aspettare due secoli perché durante i tre secoli (XIV, XV, XVI) che aprirono la particolare i frontespizi dei trattati di anatomia —-, di l'illuminato cardinale Lambertini — papa Benedetto via ai rigori controriformisti, secoli contraddistinti da procedure e pratiche inerenti a dissezioni e autopsie, XIV — conceda un'apertura ufficiale alla pratica dubbi, timori e passioni, dove la brama di conoscere di testi di storiografia medica e chirurgica, quello che anatomica, evitando che, impediti da regolamenti e cominciava a sfidare — tra mille difficoltà — barrie- egli stesso definisce "il disagio dell'anatomia", che divieti, studenti e chirurghi continuassero a "strapaz- re e divieti psicologici, antropologici, sociologici e "cela il proprio fondamento antropologico in argo- zare li cadaveri per loro instruzione secondo l'antico culturali. Il risultato di quest'analisi di lungo periodo mentazioni di carattere religioso, epistemologico o Costume", come cita — all'inizio del Settecento — il ha però restituito allo storico non l'immagine di un sociale". Se è difficile ottenere un corpo — solo quel- regolamento di un ospedale torinese. processo evolutivo dell'anatomia quattro-cinquecen- li dei condannati a morte e non più di una volta l'an- Evelina Christillin

SALVO MASTELLONE, Il progetto roux come da Lamennais, da Mill e del nascente cinematografo. Dal- nelle sue pagine le austere confe- Una segnalazione a parte merita la politico di Mazzini (Italia-Euro- come da Herzen. Attraverso lo la memorialistica e dai giornali renze di Graf ma anche i balli dei rievocazione delle grandi esposi- pa), Olschki, Firenze 1994, pp. studio dell'emigrazione italiana a d'epoca, Marina Paglieri fa emer- goliardi e degli artisti, le prime, zioni universali, che in qualche 242, Lit 38.000. Parigi e a Marsiglia, del progetto gere, attraverso un collage di cita- sorprendenti proiezioni cinemato- modo riassunsero — tra merci ed politico della Federazione Giovine zioni appropriate e curiose, la pe- grafiche del 1896 e un poco preve- esperimenti architettonici, tra In anni di riscoperta, a tutti i li- Italia, della Carboneria, dei tenta- culiare atmosfera della città nei cui dibile incontro tra Gozzano gior- mondanità e trionfi della tecnica velli, del federalismo, si sarebbe tivi insurrezionali in Piemonte, a caffè Nietzsche ebbe l'impressione nalista e Carolina Invernizio, in- — la quintessenza spettacolare di potuto supporre che un repubbli- Napoli e in Savoia, si giunge così a di sentir "fluire la vita"; rivivono contrastata sovrana del feuilleton. un'epoca di cui il primo conflitto cano "unitario" come Mazzini po- delineare la natura internazional- mondiale doveva segnare il tragi- tesse essere considerato in tutto e mente europea, negli anni tra il co tramonto. per tutto démodé. Il volume di Ma- 1820 e il 1848, della rivoluzione Bruno Bongiovanni stellone ci dimostra che le cose democratica. I Thoughts upon De- Novità. non stanno così. E sono proprio mocracy in Europe pubblicati da gli anni del lungo esilio, vale a dire Mazzini tra il 1846 e il 1847 sul quelli intercorsi tra il 1831 e il "People's Journal" diventano in Frutto dell'impegno dell'Istituto ETTORE CINNELLA, La rivoluzio- 1847, che consentono di rimettere questo contesto un documento di Storia moderna e contempora- ne bolscevica. Partito e società a fuoco, in un orizzonte più vasto, centrale dell'intero periodo. nea dell'Università Cattolica, gli nella Russia sovietica, Bacini Paz- le formulazioni dottrinali di Maz- Bruno Bongiovanni Annali si propongono di essere zi, Lucca 1994, pp. 172, Lit 20.000. zini. I contatti politici con i repub- un punto di incontro per studiosi blicani francesi, la fondazione a italiani e stranieri; di dare il pro- La raccolta di saggi qui presen- Berna della "Giovine Europa" prio contributo alla riflessione e con italiani, tedeschi e polacchi, gli tati da Cinnella, pur essendo alla ricerca storiografica in ambi- frammentaria, obbedisce a un di- stimoli intellettuali e politici assor- MARINA PAGLIERI, Torino Belle to politico-sociale, delle istituzioni biti da una capitale come Londra, Epoque, Lindau, Torino 1994, pp. segno estremamente organico e e del pensiero; di offrire il più coerente, tanto da racchiudere che si apprestava ad affiancarsi a 113, Lit 14.000. ampio spazio alle segnalazioni, Parigi come città-mondo del XIX una proposta interpretativa di no- alle discussioni di metodo, alla tevole interesse. Il 1917, grazie a secolo, ci aiutano infatti a svellere Nato da un programma radiofo- bibliografia. il patriota genovese da ogni ipote- nico realizzato nel 1991, questo una riflessione ben argomentata e ca "nazionalistica" e a mostrarne il volumetto è una piacevolissima ri- alla lezione ricavata dagli studi di grande respiro europeo: è quindi costruzione della Torino a cavallo J^ VITA E PENSIERO Pipes e di Reiman, appare come l'anno di una rivoluzione sponta- opportuno, nell'ottica della storia tra Otto e Novecento, crocevia di \f PubblicazionD..LLI: : i: dell'UniversitJ-ll'i à Cattolic delle dottrine politiche propria del esperienze artìstiche e letterarie, Per informazioni: o 02-72342310 nea contrassegnata dal terrore volume, segnalare che il pensiero centro industriale in ascesa, capi- mazziniano fu apprezzato da Le- tale di una moda di gusto parigino LIBRI PER CAPIRE • DEI LIBRI DEL ME SE I APRILE 1995 N. 4, PAG. 32/XII

tratti della Napoli seicentesca. delle maggiori opere a stampa, ma Una grande città europea sotto 0 comprese alcune traduzioni, che agrario. La furiosa e anonima jac- dominio spagnolo, un teatro dove dell'attività di Montaldi furono Yitzhak Katzenelson querie fu cioè incontenibile per si muovono attori di disparate ori- uno degli aspetti principali), costi- tutti. Gli stessi bolscevichi la subi- gini, dove si spalancano vertigino- tuisce una fonte di documentazio- Il canto del popolo rono, ma ne approfittarono per se differenze sociali, una capitale ne eccezionale, perché consente di prendere il potere. La rivoluzione in cui dalle campagne approdano seguire il suo percorso intellettua- ebraico massacrato operaia delle città fu del resto assai contadini in fuga dalle vessazioni le e politico dalla collaborazione più moderata di quella contadina. feudali e la rivolta di Masaniello con i fogli della sinistra bordighia- Cominciò poi, sulla base di un di- contro il fiscalismo regio diventa il na (cui però non aderì mai formal- Roland Goetschel segno ideologicamente primitivo e mito di un secolo cruciale per la mente) e dall'esperienza di "Unità semplicistico, la conquista bolsce- storia partenopea. proletaria" sino alla collaborazio- La Cabbalà vica del territorio ex zarista. Così, Delia Frigessi ne editoriale con le case Feltrinelli Un'introduzione gli anni del cosiddetto "comuni- ed Einaudi, e al ruolo di divulgato- smo di guerra" furono non solo re in Italia delle tesi di "Socialisme una guerra civile tra bianchi, ap- ou Barbarie" e del "Pouvoir Ou- Editrice La Giuntina - Via Ricasoii 26, Firenze poggiati dalle potenze dell'Intesa, vrier". Opera soprattutto di Cesa- e rossi, sostenuti dal sempre più ri- DANILO MONTALDI, Bisogna so- re Bermani e della moglie di Mon- dotto proletariato urbano, ma an- gnare. Scritti 1952-1975, Associa- taldi, Gabriella Seelhorst, il libro sere cattivi, dove la gente è costret- presso un collegio svizzero; solo che una guerra civile tra città e zione culturale Centro d'Iniziativa si distingue per la precisione filo- ta a cambiare nome per sopravvi- una parte di tale corrispondenza è campagna. La rivoluzione russa Luca Rossi, Milano 1994, pp. logica e per la cura editoriale; oltre vere, dove i bambini vengono ab- pubblicata in questo volume. La può dunque essere definita una ri- XXXV-628, Lit 35.000. a una Cronologia della vita e delle bandonati dai genitori e non han- testimonianza dell'autrice è sicu- voluzione "plebea", innescata da- opere di D.M., offre una bibliogra- no più certezze affettive e cultura- ramente preziosa per la ricostru- gli effetti della grande guerra, por- Qualcuno dovrà pur accingersi, fia completa dell'autore e presenta li, mancano di riferimenti. Di zione della vita quotidiana di tata al calor bianco dalla rivoluzio- prima o poi, a scrivere un profilo anche una scelta di fotografie che grande immediatezza, questa testi- un'ebrea berlinese che, pur viven- ne "sconosciuta" effettuata anar- organico delle sinistre comuniste e raffigurano Montaldi, nel corso monianza si aggiunge alle tante già do all'interno della sua comunità, chicamente dai contadini che inse- socialiste nel dopoguerra italiano; degli anni, con amici e compagni. pubblicate dalla Giuntina, tra le gode di relativi "privilegi" come guivano nel più assoluto disordine a ricostruire vicende, profili bio- Marco Scavino quali almeno altre due sono di moglie separata di un ariano. Per una sorta di brutale 1789, presa in grafici, percorsi organizzativi e ini- bambini: Emanuele Pacifici, Non salvare e proseguire il suo rappor- pugno da un ultraminoritario pro- ziative editoriali dell'area politica ti voltare, e Jona Oberski, Anni to con le figlie, la Feiner sembra letariato urbano recentissimamen- e culturale, antiburocratica e anti- d'infanzia. Deborah Dwork, in infatti sforzarsi di mantenere la co- te inurbatosi e poi autoritariamen- staliniana, alla sinistra del movi- Memorialistica Nascere con la stella (Marsilio, municazione sul piano dell'affet- te afferrata dall'intelligencija bol- mento operaio ufficiale. La storia 1994) ha appena risposto alla do- tuosa consuetudine, accennando scevica. Lo stalinismo costituì la di questi gruppi non inizia solo LILIANA TREVES ALCALAY, Con manda che Liliana Picciotto Far- solo al peggioramento della situa- sconfitta (e lo sterminio) di que- con le lotte operaie del '59-60, con occhi di bambina (1941-1945), La gion si pone nell'introduzione: "si zione, sia propria sia della comu- st'ultima, e anche il trionfo totali- le "magliette a strisce" in piazza Giuntina, Firenze 1994, pp. 119, potrà mai raccontare la devasta- nità. Costretta ad abbandonare il tario dei "plebei" direttamente sca- contro il governo Tambroni, con il Lit 15.000. zione materiale e psicologica che il posto di insegnante, dovrà colla- turiti dalla tabula rasa del 1917-21. centrosinistra e con i "Quaderni nazismo provocò sui bambini borare alla deportazione dei primi Bruno Bongiovanni Rossi", ma ha anche radici più an- "Occhi di bambina" sono quelli ebrei durante l'ultima guerra?". ebrei berlinesi. Trapela la crescen- tiche, affondate per certi versi ad- attraverso cui Liliana Treves rac- Silvia Giacomasso te preoccupazione per l'avvenire dirittura nell'opposizione di sini- conta la storia dei suoi primi cin- nella preghiera alle figlie di inter- stra alla politica dei Cln durante e que anni di vita di bambina ebrea, cedere presso parenti o amici, per subito dopo la guerra di liberazio- ricca, costretta all'improvviso ad rendere possibile il suo espatrio, o NINO LEONE, La vita quotidiana a ne. Di quest'area, Danilo Montal- abbandonare il suo mondo felice di tornare loro in Germania, come Napoli ai tempi di Masaniello, di (1929-75) fu uno dei maggiori per nascondersi. La famiglia HERTHA FEINER, Mie carissime "salvacondotto". Pressioni fami- Rizzoli, Milano 1994, pp. 329, Lit esponenti, capace peraltro di non dell'autrice è di origine sefardita; bambine. Lettere alle figlie prima liari hanno impedito alle ragazze 14.000. restare impigliato nel minoritari- da Bengasi, dove vive, si trasferi- della deportazione (1939-1942), a di ascoltare gli ultimi appelli della smo settario ma di collegarsi per- sce in Italia allo scoppio della cura di Karl Heinz jahnke, La madre. Nel ghetto di Varsavia un La vita culturale e religiosa ma manentemente con nuclei di lavo- guerra e viene sorpresa dall'8 set- Giuntina, Firenze 1995, ed. orig. altro insegnante, dal tono meno anche il cibo e le taverne, lo scena- ratori organizzati, dentro e fuori tembre a Salsomaggiore. Dopo 1993, trad. dal tedesco di Paola Bu- intimista della Feiner, registra con rio naturale e le vicende dei vulca- del sindacato, e alla continua ri- aver goduto della protezione di al- scaglione e Cristina Candela, pp. scrupolo avvenimenti vicini e lon- ni ma anche e in primo luogo la cerca di strumenti nuovi, sia di cune famiglie del luogo e di un Ili, Lit 15.000. tani; era uno degli "archivi viven- strùttura urbana e sociale, la vita analisi sociale (fu tra i primi in Ita- parroco, di là passerà a Milano e ti" della comunità annientata dalla economica, la produzione agrico- lia a fare ricerca sulla nuova classe poi fortunatamente in Svizzera, Di Hertha Feiner, ebrea tede- grande deportazione tra il '42 ed il la, la pratica del contrabbando e i operaia) sia di pratica politica. nel febbraio 1944. Per la piccola sca, insegnante, suicidatasi sul tre- '43 (A. Lewin, Una coppa di lacri- poteri istituzionali: in un affresco Questo bellissimo volume, che Liliana è la scoperta di un mondo no che la portava a Auschwitz, ci me. Diario dal ghetto di Varsavia, colorito e preciso, con citazioni di raccoglie tutti i suoi scritti cono- diverso, dove i grandi possono restano in tutto un centinaio di let- Il Saggiatore, 1993). prima mano, l'autore ricostruisce i sciuti, editi e inediti (a eccezione piangere e avere paura, oppure es- tere dirette alle figlie, in salvo Silvia Giacomasso

HERMANN ABERT, Mozart. La giovinezza 1759- ricondotta alla coscienza del carattere necessariamen- 1782, Il Saggiatore, Milano 1994, ed. orig. 1955 (la te relativo di ogni ricostruzione storica o critica. Chi ed. 1919), trad. dal tedesco di Boris Porena e Ida affronti oggi la lettura del testo abertiano non può Cappelli, pp. 924, Lit 22.000. certo restare indifferente di fronte alla vastità del- HERMANN ABERT, Mozart. La maturità 1783-1791, l'informazione che vi viene convogliata: sulla super- Il Saggiatore, Milano 1995, ed. orig. 1955-66 (la ficie riflettente dell'arte mozartiana è l'intera tradi- ed. 1919), trad. dal tedesco di Boris Porena e Ida zione compositiva del Settecento a essere ridisegnata, Cappelli, pp. 985, Lit 22.000. in tutta la sua complessità e ricchezza. Il fatto che a una tale intenzione non sia stata sacrificata la fonda- Anche a voler seguire l'avvertimento di Stefan mentale unità dell'ispirazione costituisce il tratto pe- Kunze, che ha ravvisato dietro molti dei giudizi di culiare della ricerca. Abert l'indebita assunzione di categorie mutuate L'occasione per parlare del libro di Abert ci viene dall'estetica wagneriana ie/Musikdrama, non si può offerta dalla pubblicazione, dieci anni dopo la prima sorvolare sul fatto che la prima biografia critica mo- edizione italiana, di una versione economica di quel- zartiana, forse proprio in virtù della precisione con la la medesima traduzione. Si tratta di un'iniziativa di quale riconosceva la propria posizione storica e reagi- assoluto rilievo, destinata a incrementare in modo va a un'immagine ottocentesca e "apollinea" del considerevole la diffusione e la conoscenza del testo compositore salisburghese, ha conservato, a distanza in esame. di decenni dalla sua apparizione nel 1919, una den- Davvero sensibile è la riduzione del prezzo di co- sità interpretativa non sempre presente nelle letture pertina rispetto all'edizione originale. Sono state che oggi si richiamano alle più qualificate metodolo- conservate le varie prefazioni alle edizioni tedesche, gie analitiche. La preoccupazione metodologica, che così come la densa postfazione di Paolo Gallarati Abert pure doveva alla propria formazione filologica, all'edizione italiana. Immutato è rimasto il numero non intaccava la consapevolezza della condizionalità complessivo delle pagine, anche se la sezione degli in- storica dell'atto interpretativo. Così, l'affermazione Amadeus scontato dici e dei cataloghi, raccolta in precedenza in un vo- che le biografie dei grandi uomini andrebbero riscrit- lumetto aggiuntivo ai due volumi del testo, è stata te almeno ogni cinquantanni, più che a una generica di Piero Cresto-Dina ora opportunamente collocata come appendice ai se- esigenza di completezza documentaria, poteva essere condo volume. [INDICE ••DEI LIBRI DEL MESEBII APRILE 1995 N. 4, PAG. 33/XIII ohe-cte, Sebbene la danza, come forma artistica originale, in- cipali allestimenti e le referenze bibliografiche (Gre- te, al teatro. Ciò che costituisce la vera ricchezza di dipendente cioè dalle limitazioni metriche e mimi- mese, Roma 1992, pp. 225, Lit 30.000). questo saggio è la seconda parte, in cui vengono ri- che entro le quali era stata costretta dalla drammatur- portate una puntuale ballettografia, filmografia e bi- gia greca, sia nata tra il Quattrocento e il Cinquecento bliografia disponibili per ciascun coreografo. nel nostro paese, è oggi, proprio in Italia, la disciplina n questi ultimi anni l'editoria italiana ha iniziato a Nei due volumi, certamente datati ma a tutt'oggi di dello spettacolo meno dotata di strumenti culturali. Ipubblicare anche testi dedicati alla danza contem- vivo interesse e di utile consultazione, di Leonetta Ma anche, paradossalmente, la più praticata. A parti- poranea, biografie, ritratti, interviste e atti di conve- Bentivoglio, critica di danza sulle pagine de "la Re- re dagli anni ottanta, infatti, si è verificata una prolife- gni. E il caso di Terpsichore in Sneakers di Sally Banes, pubblica", che nel 1985 diede alle stampe La danza razione di scuole di danza, che ha portato a conoscen- dato alle stampe per la prima volta nel 1977, che è sta- contemporanea (Longanesi, Milano, pp. 304, Lit za del grande pubblico tecniche e caratteristiche della to tradotto solo lo scorso anno (Tersicore in scarpe da 45.000), la storia più recente della danza viene riper- danza moderna, contemporanea e jazz, per lo più tennis, Ephemeria, Macerata, trad. dall'inglese di Ma- corsa dalle origini fino all'attualità con particolare at- escluse dai repertori dei grandi teatri e degli enti lirici. nuela Collina, pp. 271, Lit 36.000). Un ritardo quasi tenzione a quanto avviene nel panorama europeo e Questa danza agita e vissuta come autoaffermazione incredibile per un saggio che illustra e analizza l'atti- con una breve sezione dedicata fra l'altro anche al non ha prodotto, tuttavia, che un maggior numero di vità di dieci coreografi americani — Simone Forti, Giappone. Il saggio si pone, per dichiarata ammissio- utenti di scuole e palestre. Non certo nuovi spettatori Yvonne Rainer, Steve Paxton, Trisha Brown, David ne dell'autrice, a integrazione e aggiornamento de La teatrali né tantomeno nuovi lettori specializzati. Gordon, Debora Hay, Lucinda Childs, Meredith danza moderna. Da Isadora Duncan a Maurice Béjart Ma non è questa l'unica ragione del modestissimo Monk, Kenneth King, Douglas. Dunn e inoltre The (Longanesi, Milano 1977, pp. 223, Lit 12.000), in cui sviluppo dell'editoria italiana di danza. Bisogna consi- Grand Union — che, assimilata la lezione di Cunnin- il medesimo percorso veniva però affrontato da un'ot- derare infatti che nel nostro paese la danza non esiste gham e Cage, hanno operato attivamente nell'arco di tica "americana". come materia di studio nella scuola statale, né all'in- un ventennio, dagli anni sessanta agli ottanta, sui fon- Il libro Alle origini della danza moderna a cura di terno dei conservatori né tra le discipline dello spetta- damenti del teatro danza, rivoluzionandone i valori Eugenia Casini Ropa, docente presso il Dipartimento colo all'università. L'unica eccezione è data, da que- precostituiti. di musica e spettacolo all'Università di Bologna, e, va st'anno, dal Dams di Bologna, che ha istituito una cat- sottolineato, unica titolare in Italia di una cattedra de- tedra di storia della danza. Si aggiunga che, a differen- dicata alla danza, pubblicato per i tipi del Mulino nel za del teatro di prosa, protetto sin dal dopoguerra dal- 1990 (Bologna, pp. 335, Lit 40.000), raccoglie una se- la creazione dei Teatri Stabili, la danza in Italia non ha rie di saggi di autori stranieri (John Martin, Fritz Bòh- conosciuto forme di vita permanente se non, in un me, Elizabeth Kendall, Ernst Schur, Suzanne Shelton, ruolo assolutamente subalterno all'opera, negli enti li- Werner Stuuber, Jacques Rivière ecc.) che esaminano rici, i soli organismi dotati di un corpo di ballo stabile. da differenti prospettive il formarsi di una concezione Inoltre le occasioni di recensire spettacoli di sola dan- moderna della pratica della danza e il modo in cui za erano talmente sporadiche da non richiedere nep- hanno contribuito a fondarla le diverse esperienze di pure una critica specialistica, tante che fino a una Isadora Duncan, Ruth St. Denis, Loie Fuller, Dalcro- quindicina di anni fa il compito veniva svolto, sbriga- ze e Laban. Il saggio si pone in una prospettiva espli- tivamente e spesso con degnazione, dai critici musica- citamente storiografica, che sfugge però l'erudizione li. Si accetterà dunque senza stupore che il campo cul- fine a se stessa per accostare la danza a un'interpreta- turale "di settore" sia rappresentato da due o tre edi- zione che la situi nel contesto artistico e sociale in cui tori e da un paio di riviste. E che gli autori siano i cri- è sorta. Una prospettiva storiografica già diffusa tici stessi, sovente impegnati anche nel ruolo attivo di all'estero, ma ancora abbastanza inedita da noi, dove organizzatori di festival e di rassegne. per altro un tentativo analogo era già stato espresso da In tale panorama è comprensibile che gli editori ab- Silvana Sinisi nel saggio All'insegna dell'arte totale. biano avvertito come prioritaria la necessità di fornire Teatro danza e arti visive nell'espressionismo tedesco, strumenti di base come dizionari, enciclopedie, storie presentato in occasione di una rassegna romana sul universali e parziali della danza e del balletto. Spicca Tanztheater tedesco nel 1981. Gli atti, ora difficilmen- fra tutti la Storia della danza del critico Gino Tani (Ol- te reperibili, furono pubblicati l'anno successivo a cu- schki, Firenze 1983, 3 voli., pp. 1424, Lit 357.000): ra di Leonetta Bentivoglio con il titolo Tanztheater, l'opera italiana più ponderosa, esaustiva ed erudita del dalla danza espressionista a Pina Bausch (Di Giacomo, dopoguerra. Un fitto mosaico di dati, riflessioni, teo- Roma, pp. 156, Lit 20.000), ospitando oltre al saggio rie, citazioni e fonti paleontologiche. Dal preludio ani- di Sinisi interventi di Silvana Natoli, Franco Quadri, mistico delle danze primitive alle danze dell'evo anti- Alberto Testa, Aurelio M. Milloss. co, del medioevo e dell'età moderna, fino ai nostri E inevitabile che il Tanztheater rappresenti uno dei giorni, gli argomenti sono esposti secondo la naziona- filoni di maggior interesse e approfondimento della ri- lità, la storia, le caratteristiche, gli stili e i sistemi co- cerca sulla danza. Esso costituisce il punto di contatto reutici. Purtroppo, essendo strutturata in modo del più intenso e ricco con le altre discipline teatrali, quel- tutto asistematico, è un'opera assai difficile da consul- lo che ha dischiuso le porte a un rinnovamento dell'in- tare, anche perché non esiste l'indice analitico e l'indi- teresse e alla nascita di una critica specializzata sulla ce generale è carente addirittura a livello di informa- danza, grazie alla sua presenza nei cartelloni di festival zioni essenziali. e rassegne teatrali. Per approfondire la visione sul Tanztheater la Costa & Nolan ha pubblicato nel 1989 un saggio di Susanna Schlicher, docente di storia del- ssai più facile da consultare, meno dettagliata ma la danza ad Amburgo, intitolato L'avventura del Apiù moderna, per le implicazioni relazionali, pe- Tanztheater. Storia, spettacoli, protagonisti (Genova culiari di un nuovo atteggiamento storiografico diffu- D'altra parte i protagonisti di questa stagione della 1989, ed. orig. 1987, trad. dal tedesco di Palma Seve- so soprattutto negli Stati Uniti, è la Storia della danza danza rappresentano solo una delle possibili strade ri, pp. 212) che descrive la storia del teatro danza dell'accademico americano Walter Sorell (Il Mulino, che la danza contemporanea ha intrapreso in questi dall'espressionismo degli anni venti fino agli anni ses- Bologna 1994, ed. orig. 1981, trad. dall'americano di decenni. Un tentativo di ripercorrere questa comples- santa, esaminando lo stile dei vari teatri coreografici: Clelia Falletti, pp. 491, Lit 48.000), che esamina la sa genealogia insieme agli autori viene dalla recente dalla danza come strumento di lotta di Hans Kresnik danza dall'alto medioevo a oggi, analizzandone i rap- pubblicazione, presso la Ubulibri, di Discorsi sulla alle nuove leve di coreografi — Pina Bausch, Gerhard porti con le altre arti e con la cultura del tempo. Di danza, a cura di Marinella Guatterini (Milano 1994, Bòhner, Susanne Linke, Reinhold Hoffmann — for- epoca in epoca, il suo punto di vista da antropologico pp. 92, Lit 18.000) che raccoglie le conversazioni — matisi alla Folkwangschule di Kurt Joos. diventa consapevolmente sociologico e filosofico. avvenute fra il 1990 e il 1993 presso la scuola d'arte Specialmente alle soglie dell'Ottocento in cui si consi- drammatica Paolo Grassi — con Pina Bausch, Lucin- derano l"eroe romantico" e D'eterno femminino". E da Childs, Mats Ek, Jean Claude Gallotta e la Martha Le pubblicazioni sinora esaminate mirano più a ri- l'arte della critica, l'evasione dalla realtà e l'Oriente Graham Company. Ogni capitolo del volumetto, de- trarre la danza nel suo sviluppo cronologico che in esotico, il rapporto dei poeti filosofi con la danza, fino dicato a un coreografo, riporta per esteso il colloquio quello propriamente geografico. Con taglio pretta- al ruolo dei mass media e alla crisi della cultura del no- con il pubblico ed è corredato da alcune note esplica- mente giornalistico, Elisa Vaccarino e Vittoria Doglio stro tempo. E la versione attuale della Storia della dan- tive e da una breve scheda biografica. Il volume fa se- hanno invece tentato di descrivere la situazione italia- za del musicologo Curt Sachs, classico universale del guito a un'analoga pubblicazione che ospitava gli in- na in L'Italia in ballo (Di Giacomo, Roma 1993, pp. 1933, in equilibrio tra prospettive culturali e politiche, terventi di Robert Wilson, William Forsythe, Susanne 210, Lit 45.000). Il volume, forse il primo tentativo di funzione sociale e descrizione tecnica. Ristampato di Linke e Birgit Cullberg (La parola alla danza, a cura di censimento sistematico della realtà italiana, è una sor- recente in edizione economica nella medesima tradu- Marinella Guatterini, Ubulibri, pp. 80, Lit 15.000). ta di prontuario che, dopo aver ricostruito per grandi zione di Tullio De Mauro della prima edizione del Analogo per temi e approccio il bel saggio di Elisa hnee la storia della danza contemporanea, descrive 1966 (Il Saggiatore, Milano 1944, pp. 528, Lit 17.000). Vaccarino Altre scene, altre danze (Einaudi, Torino gruppi e tendenze che operano oggi in Italia, senza Appena ristampato e aggiornato anche il Dizionario 1991, pp. 275, 100 foto in b.-n., Lit 36.000), che esa- ignorare scuole, riviste, festival. Anche qui prevale della danza e balletto del critico de "La Stampa" Luigi mina l'opera di alcuni coreografi della scena europea: l'intento di portare la danza al di fuori dell'ambito Rossi (Danza & Danza-Mediapress, Milano 1994, pp. Pina Bausch e Carolyn Carlson, Maguy Marin, Jean specialistico del palcoscenico, nel senso di render con- 294, Lit 45.000): è uno strumento di lavoro prezioso Claude Gallotta, Anne Teresa De Keersmaeker, Mats to dell'immagine che è venuta formandosi della disci- che condensa in poche righe i dati essenziali, relativi Ek, Karole Armitage, William Forsythe: la distinzione plina nella società, attraverso film, pubblicità, riviste e agli spettacoli, alle compagnie, ai danzatori e ai coreo- per aree geografiche di "appartenenza" dei coreografi giornali. Il tutto accompagnato da un'aggiornata bi- grafi. Dedicato al repertorio ballettistico degli ultimi permette di meglio cogliere il dato che li accomuna bliografia e dall'invito delle autrici a far acquisire alla quattro secoli è il dizionario dei Grandi balletti di Al- pur nella diversità di scelte e di stili: la ricerca di un danza una maggior dignità culturale. Difficile però da berto Testa. Per ogni titolo sono forniti i dati storici e punto di contatto con altre discipline, dal cinema al conquistare in un periodo di recessione e di profonda tecnici, il riassunto della trama, le fotografie dei prin- rock, dall'antropologia all'architettura e, naturalmen- crisi d'identità della scena italiana. APRILE 1995 N. 4, PAG. 34/XIII

meravigliarsi, il cui stupore rap- spazio intersoggettivo gruppale si L'epoca della psicoanalisi, nume- stione se essa sia tale da caratteriz- presenta proprio il momento di basa su determinate formazioni ro monografico di "Aut Aut", n. zare l'intera nostra epoca, così co- Psiche passaggio alla visibilità dell'incon- della gruppalità intrapsichica. Da 264, novembre-dicembre 1994, in- me altri periodi storici furono ca- scio, il rapportarsi a una realtà af- Freud a Bion, Foulkes e Anzieu, terventi e contributi di Eugenio ratterizzati da particolari concezio- SALOMON RESNIK, La visibilità fascinante quanto pericolosa, dal passando per Lacan, ma senza Borgna, Alessandro Dal Lago, Jac- ni dell'uomo: si pensi, ad esempio, dell'inconscio, Teda, Castrovillari cui confronto l'inconscio stesso si ignorare la Klein, l'autore cerca di ques Derrida, Maurizio Ferraris, all'epoca dei lumi. Dall'insieme (CS) 1994, pp. 100, hit 12.000. trasformerà in conscio nel guar- colmare lo spazio teorico tra psi- Aldo Giorgio Gargani, James Hill- degli articoli sembra che la psicoa- darsi dentro attraverso gli occhi coanalisi individuale e di gruppo, man, Giovanni Jervis, Pier Aldo nalisi non abbia poi influenzato il In questo saggio l'interesse di dell'Altro. mantenendo però le specificità dei Rovatti, Antonello Sciacchitano e pensiero occidentale così massic- Resnik cade sul problema dell'in- Manfredi Mannato due terreni. Viene così posta in Mario Trevi, La Nuova Italia, Fi- ciamente come a tutta prima si po- visibilità e della visibilità dell'in- evidenza l'importanza, per il sog- renze, pp. 142, Lit 15.000 . trebbe ritenere, ma che, anzi, essa conscio, dove l'To osservatore", getto, del gruppo in quanto realtà sia stata una delle tante espressioni che vive la sua esistenza tra questi psichica originaria e originale. L'ultimo numero del '94 della della crisi del pensiero post- due paesaggi, uno interno e l'altro Con una presentazione di Fausto prestigiosa rivista filosofica è dedi- cartesiano.' Particolarmente notevo- esterno, è il luogo privilegiato di RENÉ KAÈS, Il gruppo e il soggetto Petrella, bibliografia, indice anali- cato alla messa a punto dell'impor- li i contributi di Alessandro Dal La- ogni campo d'esperienza. E vitale del gruppo, Boria, Roma 1994, ed. tico. tanza della psicoanalisi nella no- go, scettico osservatore "esterno" — dice Resnik — l'acquisizione orig. 1993, trad. dal francese di En- Daniela Ronchi della Rocca stra cultura, a partire dalla que- (•Opinioni di un resistente. Sulla della coscienza del proprio corpo rico Cimino, pp. 424, Lit 60.000. psicoanalisi come pratica culturale) in quanto condizione a priori di sulla specificità della psicoanalisi quella "personalizzazione" che Kaés si occupa di gruppi da ol- nel dare la parola all'uomo con- porta ogni psicoanalista ad avven- tre venticinque anni e questo libro temporaneo perché possa parlare turarsi con prudenza e discrezione contiene la summa teorica dei ri- di sé; quelli di Giovanni Jervis (La nell'oscurità e opacità labirintica sultati delle sue ricerche. Egli ci psicoanalisi demitologizzata), che dell'inconscio, chiuso in uno spa- propone una comprensione psi- sottolinea come il rapporto affetti- zio che, per l'alone di mistero che coanalitica dei fenomeni psichici vo abbia più importanza che non il 10 circonda, è da considerare in un che si producono nei gruppi e processo introspettivo-disvelante certo qual modo sacro. Tutto ciò prende in considerazione non sol- (cosa particolarmente importante, ci riconduce alla figura di Edipo, tanto il gruppo empirico, cioè la dato che sta parlando a filosofi), e eroe di cui parla Nietzsche nella forma e la struttura paradigmatica come l'analisi, lungi dall'essere Nascita della tragedia, colui il qua- di legami intersoggettivi, ma anche taumaturgica, conduca soltanto a le voleva scrutare, conoscere i il gruppo interno, inteso come for- essere un po' più saggi, empirici, profondi recessi dell'abisso e ren- ma e struttura di un'organizzazio- realistici e non dogmatici. L da se- dere così visibile alla propria cu- ne intrapsichica. Questi due diffe- gnalare, però, che talvolta si ha riosità ciò che è vietato a ogni seria renti spazi psichici mantengono l'impressione che la psicoanalisi ricerca ermeneutica sull'origine, e tra di essi, secondo l'autore, rap- intorno a cui alcuni autori vanno porti di fondazione reciproca: egli speculando sia piuttosto lontana 11 cui fascino sta proprio nell'ine- da ciò che gli psicoanalisti ritengo- vitabile bivalenza o ambiguità tra sostiene che il gruppo intersogget- tivo è uno dei luoghi della forma- no che essa sia, e sorge il dubbio la trasgressione del conoscere e lo che essa non sia mai esistita. svelamento della verità". L'incon- zione dell'inconscio, e che d'altra tro con l'inconscio, dunque, è un parte la realtà psichica propria allo Paolo Roccato

del transfert, nella misura almeno in cui il transfert è Lasimmetria in cui lavora la coppia analitica per Il paradosso di Modell una ripetizione del passato. costruire e ricostruire attraverso l'interpretazione co- Ma il transfert, in quanto esperienza circolare stituisce un altro paradosso dell'incontro analitico: la (kairós o tempo umano) e non lineare (chronos o coesistenza della relazione asimmetrica all'interno ARNOLD H. MODELL, Per una teoria del trattamen- tempo oggettivo), presenta un carattere fondamen- del setting e della relazione simmetrica all'esterno di to psicoanalitico, Cortina, Milano 1994, ed. orig. talmente paradossale. Il paradosso è centrale al lavo- esso. L'incapacità di accettare questo paradosso è per 1990, trad. dall'inglese di Paolo Fatozzi, pp. 187, ro di Modell, un paradosso che inizia appunto con il alcuni autori addirittura causa di alcune psicopatolo- Lit 33.000. transfert, che è a un tempo realtà e illusione e legato gie. L'esperienza analitica ci insegna che una delle a livelli multipli di realtà. Il setting analitico ha la difficoltà nella terapia è quella, da parte del paziente, Questo lavoro di Modell, che fa seguito al suo pre- funzione di creare uno specifico livello di realtà, di- di accettare e integrare i livelli multipli di realtà che cedente Psicoanalisi in un nuovo contesto del 1984 verso da quello che si ha al di fuori del setting. Ed è incontra nel suo cammino relazionale e quindi (Cortina, 1992), è centrato sui diversi livelli di realtà nel livello di realtà creato dal transfert che deve ad nell'accettare questo paradosso. Ad esempio, quello contenuti nel processo psicoterapeutico e la loro inte- esempio essere gestito l'amore di transfert che tutta- di accettare che il setting analìtico sia a un tempo rea- grazione con il concetto di Nachtràglichkeit con cui via è irrealizzabile e impegna l'analista a considerar- le (legato all'hic et nuncj e simbolico in quanto at- Freud propone una teoria della memoria e del tempo lo irreale trasformandolo attraverso il lavoro inter- tualizza gli stati più precoci della relazione madre- psicologico. Poiché il concetto di Nachtràglichkeit pretativo. E questo un altro paradosso della relazione bambino (nel là e allora,). E poiché il transfert ri- può essere definito come un'attribuzione retrospetti- analitica, di un amore senza il quale non è possibile guarda sia la ripetizione del passato che la proiezione va di significato o una risignificazione di un'espe- avere alcuna relazione ma che, allo stesso tempo, è nel presente degli oggetti interni del paziente, è chia- rienza passata sulla base di una ritrascrizione della ostacolo al processo stesso se non trattato con capa- ra la sua natura fondamentalmente paradossale. memoria, è chiaro che esso diventa parte integrante cità elaborativa e trasformativa. Mauro Mancia

I. NIEVO, Rivoluzione politica e rivoluzione nazionale JEREMY HOLMES, La teoria dell'at- biografica del libro è una sorta di Segnalazioni a cura di Marcella Gorra, L. 23.000 taccamento. John Bowlby e la sua deliziosa Casa Howard psicoanali- scuola, Cortina, Milano 1994, ed. tica, in cui luoghi e personaggi ri- ENZO AGRESTI, Il perché della fol- I. NIEVO, Studi sulla poesia popolare e civile orig. 1993, trad. dall'inglese di Su- vivono nel quotidiano postbellico, lia, Edizioni del Cerro, Tirrenia sanna Federici e Gianni Nebbiosi, intrecciandosi con le vicende uma- 1994, pp. 130, Lit 22.000. a cura di Marcella Gorra, L. 15.000 pp. 255, Lit 42.000. ne, familiari, professionali del suo Il modello ontologico nella psi- scopritore. La parte teorica inqua- copatologia, da Husserl a Sartre. P. GASPARI, Terra patrizia. Aristocrazie terriere e società rurale John Bowlby è probabilmente, dra la teoria dell'attaccamento dal- in Veneto e Friuli (1797-1920), pp. 420, L. 38.000 dopo Freud, lo psicoanalista più la sua origine, cesura e collega- ANNE HARRINGTON, La mente e i citato dalla letteratura non psicoa- mento fra etologia e psicoanalisi, due cervelli, Astrolabio, Roma A. TRON, "Serenissimo principe". Il discorso del 1784 al sena- nalitica. Eppure, il suo nome non all'articolazione delle differenze 1994, ed. orig. 1987, trad. dall'in- to della Serenissima, come testamento morale dell'aristocrazia è mai stato, allora come oggi, tra i con le altre teorizzazioni, fino a re- glese di Valeria Darò, pp. 364, Lit più familiari all'interno dell'orto- centissime ricerche sugli stili di at- 48.000. veneziana, pp. 100, L. 16.000 dossia psicoanalitica, fatta ecce- taccamento. La terza e ultima par- La storia delle teorie sull'asim- zione per qualche riferimento ob- te del volume propone le implica- metria del cervello dalle teorie ot- C. TULLIO ALTAN, Italia: una nazione senza religione civile. bligato ai concetti cui il nome di zioni cliniche e sociali di questo tocentesche al 1987. Le ragioni di una democrazia incompiuta, pref. di R. Cartocci, Bowlby viene abitualmente asso- discorso. Ecco/forse alcune delle pp. 120, L. 10.000 ciato (deprivazione materna, at- vignette cliniche, desunte dalla MARTIN STANTON, SANDOR FE- taccamento, separazione, perdita, pratica psicoterapica di Holmes, RENCZI, Riconsiderazione dell'in- base sicura). Questo volume può non riescono a esplicitare quel che tervento attivo, Il Pensiero Scienti- & rappresentare allora una miscela si prefiggono. Si tratta, comunque, fico, Roma 1994, ed. orig. 1990, equilibrata di elementi biografici, di un testo appassionato e fedele, trad. dall'inglese di Massimo Stan- TU? teorici e clinici che introducono il che trasmette l'impressione di un ziane e Carola Catenacci, pp. 208, ISTITUTO EDITORIALE VENETO FRIULANO lettore al pensiero di Bowlby e ai terapeuta e ricercatore innovativo Lit 38.000. 33100 UDINE, Via Vittorio Veneto 49. TEL.FAX 0432-505907 filoni di pensiero e di ricerca che ma solitario. Ricostruzione della storia perso- alla sua opera si rifanno. La parte Pierluigi Politi nale e del pensiero di Ferenczi. APRILE 1995 N. 4, PAG. 35/XV Q^ohescLf. CLARA SERENI, Eppure, Feltrinelli, 1945, Il Mulino, pp. 230, Lit il cammino della filosofia. RAFFAELE RAUTY, Homeless. Po- Sullo scaffale pp. 152, Lit 25.000. 20.000. vertà e solitudini contemporanee, Undici racconti in cui il dolore è Sette anni di persecuzioni antie- Rosi BRAIDOTTI, Soggetto noma- Costa & Nolan, pp. 160, Lit Novità di marzo arma di quotidiano riscatto o ottu- braiche scritte come II giornalino de. Femminismo e crisi della mo- 22.000. sa acquiescenza. di Giamburrasca. dernità, Donzelli, pp. 144, Lit In appendice una rappresenta- Fiction 35.000. zione del caso italiano in rapporto LATIFE TEKIN, Fiabe dalle colline Poesia alle situazioni internazionali. J. M. COETZEE, Età di ferro, Don- dei rifiuti, Giunti, pp. 176, Lit ALAIN CAILLÉ, Il tramonto del po- zelli, pp. 192, Lit 25.000. 20.000. TONINO GUERRA, L'albero dell'ac- litico. Crisi, rinuncia e riscatto STEFANO RODOTÀ, Tecnologie e Romanzo epistolare dello scrit- Dopo Cara spudorata morte (Giun- qua e più, Libri Scheiwiller, pp. 92, delle scienze sociali, Dedalo, pp. diritti. Il Mulino, pp. 260, Lit tore sudafricano autore di Aspet- ti, 1988), il secondo romanzo della Lit 18.000. 304, Lit 28.000. 30.000. tando i barbari. scrittrice turca. Nuova edizione. ALDO G. GARGANI, Il pensiero SANDRO SETTA, L'Uomo Qualun- JOYCE C. OATES, Foxfire, Anabasi, EDITH WHARTON, Paesaggi italia- Non Fiction raccontato. Saggio su Ingeborg que. 1944-1948, Laterza, pp. 360, pp. 320, Lit 32.000. ni, Olivares, pp. 220, Lit 18.000. Bachmann, Laterza, pp. 128, Lit Lit 30.000. Foxfire è il nome della banda Resoconto del viaggio in Italia AA.W., . Un 15.000. La parabola del movimento: dal fondata da cinque ragazze per che la scrittrice americana compì progresso intellettuale di massa, successo elettorale del 1946 alla vendetta. nel 1905. Unicopli, pp. 245, Lit 35.000. DONATA PESENTI CAMPAGNONI, rapida dissoluzione del 1947-48. Verso il cinema, Utet, pp. 317, Lit CYNTHIA OZICK, Il rabbino paga- VIRGINIA WOOLF, Le onde, Ei- LAURA BOELLA, Hannah Arendt. 37.000. EZIO TATARELLI, La forza delle no, Garzanti, pp. 302, Lit 30.000. naudi, pp. 320, Lit 28.000. Agire politicamente, pensare poli- Illusioni e marchingegni ottici idee. Scritti di economia e politi- Sette meditazioni sulla vita inte- Nuova traduzione e postfazione ticamente, Feltrinelli, pp. 224, Lit dalle intuizioni aristoteliche alle ca, Laterza, pp. 250, Lit 25.000. riore: modernità e origini, fede dei di Nadia Fusini. 28.000. lanterne magiche delle fiere: la Raccolta degli interventi apparsi padri e paganesimo, ambizione e "Pensare da sé": obiettivo del li- storia di ciò che ha preceduto l'in- sulla stampa dell'economista ucci- tensione verso l'autenticità dei ALDO ZARGANI, Per violino solo. bro è quello di rilevare l'autono- venzione del cinema. so dalle brigate rosse. La cura è di sentimenti. La mia infanzia nell'Adiqua 1938- mia che ha sempre accompagnato Bruno Chiarini.

• Fazi: battezzata con il nome del suo editore è to del praghese Hrabal e di Bianchi Bandinelli il ri- nata a Roma, in febbraio, una nuova casa editrice. tratto di Hitler e Mussolini. Poesia, saggistica letteraria e narrativa — italiana e • Feltrinelli. Patrizia Nanz, con la collaborazio- straniera — sono i terreni su cui la collana "Le por- ne della casa editrice Skake, ha ideato "InterZone": te" prova a cimentarsi. In libreria è possibile trovare "Una collana di frontiera — sostiene la direttrice — i primi due titoli: Bruges la morte di Georges Ro- in grado di offrire idonei strumenti di lettura di un denbacb e L'anima e la forma di Stephan George e reale sempre più multiforme e mutevole, attraverso i Ludwig Klages. Nei prossimi mesi segnaliamo il Da- testi e la consulenza dei maggiori esperti mondiali". niele Cortis di Antonio Fogazzaro e Per i sentieri Sono previsti cinque titoli all'anno; il primo, Mirag- dove cresce l'erba di Knut Hamsun. gi elettronici, introduce l'argomento cyber, il secon- • Einaudi vara "Biblioteca Studio", una collana do, Manifesto della donna cyborg. Scimmie, cyborg didattica, rivolta alle scuole, con cui la casa editrice e donne, opera della californiana Donna Haraway, intende "riportare nello studio la passione e la curio- offre nuovi filoni d'indagini al femminismo. sità, il desiderio di una formazione critica e un rin- • Sansoni ha pensato di riunire gli interventi di novato senso civile". Ecco alcune delle riproposte: alcuni brillanti studiosi anglosassoni intorno a un Bloch, La strana sconfitta, Morongiu, Storia del fi- Archivio progetto di respiro internazionale. La "Biblioteca sco in Italia, Popper, Logica della scoperta scientifi- Scientifica" vede misurarsi Paul Davies, Gli ultimi ca, Wittgenstein, Ricerche filosofiche, Todorov, Le tre minuti. Congetture sul destino dell'universo, morali della storia, Kuhn, La struttura delle rivolu- la ex Jugoslavia e Sapore di miele di Giuliano Zinco- con Richard Leakey, Le origini dell'umanità, e con zioni scientifiche, Edelman, Darwinismo neurale, ne, racconto immaginario di un parricidio. John D. Barrow, Le origini dell'umanità. Kline, Storia del pensiero matematico. • e/o contiene i prezzi (5.000 o 6.000 lire a volu- • Editrice Bibliografica: quattro uscite per • Marsilio aggiunge ai suoi "Grilli" una nuova me) della nuova collana "I grandi racconti" diretta "Storia dei movimenti e delle idee", la nuova collana collana di narrativa italiana, "Farfalle". Il nome evo- dall'infaticabile Goffredo Lofi. Si tratta di brevi no- a 9.000 lire. Ogni volume conta meno di cento pagi- ca la brevità dei testi ma non certo la leggerezza dei velle, apologhi e memorie da leggere in tram dato il ne ma ha l'ambizione di esaurire i dati relativi a temi affrontati. Sono disponibili Ufficialmente di- piccolo formato. I primi titoli: La paura di De Ro- grandi movimenti storici, artistici e letterari della spersi di Pier Vittorio Buffa e Nei sogni degli altri di berto, Il toro bianco di Voltaire, Mazzini e Garibal- cultura italiana. Luturismo, Illuminismo, Lascismo, Claudio Folli. In arrivo La strage degli anatroccoli di, il classico di Herzen, La tendenza alle sbornie e Decadentismo, sono già consultabili in libreria. di Kenka Lekovic, diario letterario sulle vicende del- al comunismo ovvero paure totali, il nuovo raccon- Camilla Valletti

te, Garzanti, pp. HO, Lit 18.000. Einaudi Giù la piazza non c'è nes- smo, postgiornalismo. Studi per , Saggi letterari, Gar- In arrivo Raccolta di racconti brevi e bre- suno. pensare il modello italiano, Liguo- zanti, pp. 310, Lit 32.000. vissimi ambientati a Tangeri dove ri, pp. 240, Lit 26.000. Summa del pensiero estetico, Novità di aprile lo scrittore americano visse esule NATASCHA WODIN, Avrò vissuto religioso e civile del poeta fiorenti- dopo il 1949. un giorno, Einaudi, pp. 200, Lit LINA BO BARDI, L'impasse del de- no, curata da Giancarlo Quiriconi. Fiction 24.000. sign. L'esperienza nel nordest del RAY BRADBURY, L'uomo illu- La vita di una profuga russa nel- Brasile, Charta, pp. 80, Lit 40.000. NELSON MANDELA, Lungo cam- BERYL BAINBRIDGE, Un'avventura strato, Tea, pp. 200, Lit 13.000. la Germania postbellica. Una nota in controtendenza con mino verso la libertà. Autobiogra- micidiale, Anabasi, pp. 224, Lit Il famoso ciclo di racconti di un il design ufficiale. fìa, Feltrinelli, pp. 664, Lit 50.000. 25.000. maestro della fantascienza in ver- Poesia Nella Liverpool del dopoguerra sione economica. ALBERTO CADIOLI, Letterati edito- PAOLO MATTHIAE, Ebla. La città una ragazzina sogna di fare teatro. GUIDO CAVALCANTI, Opera poeti- ri, Il Saggiatore, pp. 224, Lit rivelata, Electa, Lit 20.000. MERIMA TRBOJEVIC HAMULICH, ca, Donzelli, pp. 180, Lit 38.000. 29.000. Gli scavi nel sito di Tel Mardikh HONORÉ DE BALZAC, Beatrix, Fel- Sarajevo oltre lo specchio, Sensi- A cura di Letterio Cassata. Sono esaminati i casi di Papini, in Siria sono stati condotti dall'au- trinelli, pp. 352, Lit 18.000. bili alle foglie, pp. 95, Lit 10.000. Prezzolini, Bonsanti, Debenedetti, tore. Capolavoro tradotto da Clara Storie dalla ex Jugoslavia; l'au- Non Fiction Calvino. Sereni quando in Italia non esiste trice è stata redattrice del giornale BLAISE PASCAL, Compendio della ancora la versione integrale della di opposizione di Sarajevo, AA.W., Il trionfo della miseria, GIAMPIERO COMOLLI, Buddisti vita di Gesù Cristo, Quodlibet, pp. Commedia umana. "Oslobodjenje". Electa, pp. 140, 130 ili. in b-n„ Lit d'Italia. Viaggio nell'Oriente ita- 80, Lit 14.000. 35.000. liano, Theoria, pp. 144, Lit 18.000. Un capolavoro quasi sconosciu- , L'ultimo , Racconto Storia degli "alberghi dei pove- to; inedito in Italia. amore è sempre il primo?, Bom- d'autunno, Adelphi, pp. 150, Lit ri": ospizi e assistenza dall'epoca PIER GIOVANNI DONINI, Il mondo piani, pp. 150, Lit 26.000. 25.000. greca e romana fino alla nascita arabo-islamico, Edizioni Lavoro, Con la collaborazione Raccónti a tema unico: l'amore. Atipica versione noir di un rac- dell'urbanesimo. pp. 150, Lit 18.000. di Laura Rosso conto di guerra; scritto nel 1946 Informazioni di base sulle origi- della Libreria Feltrinelli di Torino. ALESSANDRO BERGONZONI, Il gran- dall'autore di Le due zittelle. MARC AUGÉ, Il senso degli altri. ni e sulla diffusione dell'Islam. I dati dei volumi non sono de Fermo e i suoi piccoli Andiri- Attualità dell'antropologia, Ana- definitivi e porebbero subire MIRCEA ELIADE, Le promesse vieni, Garzanti, pp. 136, Lit 19.000. DOLORES PRATO, Le ore, Adelphi, basi, pp. 176, Lit 25.000. modifiche di cui pp. 350, Lit 24.000. dell'equinozio, Jaca Book, pp. 368, ci scusiamo in anticipo. PAUL BOWLES, Messa di mezzanot- Della scrittrice è apparso presso GIOVANNI BECHELLONI, Giornali- Lit 45.000. ' L'Unità e la Ricordi vi offrono l'opportunità di realizzare una splendida videoteca sul cinema italiano a un prezzo estremamente vantaggioso. Da II sorpasso a Una giornata particolare, da Bianca a II ladro di bambini, ogni sabato e per sedici settimane con l'Unità troverete un grande film. Giornale più videocassetta a sole 6.000 lire.

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APRILE 1995 N. 4, PAG. 37 (Lic/vem^i ' Quando il cinema inventò il paesaggio di Giulia Carluccio

LEONARDO GANDINI, L'immagi- no a formare, appare come luogo viduo sembra emergere anche in gangster coincide con un percorso quistano una direzione positiva. Il ne della città nel cinema hol- del possibile e del peccato. Il cine- altri contesti, come in quello della dall'esterno (la strada) all'interno volume si arricchisce anche di un lywoodiano (1927-1932), Clueb, ma fa propria quest'ambiguità e, città della malavita. Se è vero che il (gli ambienti sfarzosi del succes- apparato di schede di quasi un Bologna 1994, pp. 287, hit attraverso generi e filoni narrativi, gangster movie può essere visto come so), così come la sua caduta (si centinaio di film, oltreché di anali- 48.000. la restituisce in forma iconografi- una versione distorta e maligna pensi per esempio a Piccolo Ce- si specifiche inserite nel corpo del ALBERTO MORSIANI, Scene ame- ca. Il saggio mette a fuoco quindi dell'ambizione capitalista e dell'ideo- sare) segna un ritorno alla strada. saggio. Tra queste, particolarmen- ricane, Pratiche, Parma 1994, le diverse e stratificate immagini logia del self-made man, allora è Eroe tragico, anche il gangster ap- te interessanti quelle di Aurora, di pp. 141, Lit 23.000. della città che emergono per esem- estremamente significativo come pare essenzialmente solo in una Murnau, costruito su una signifi- pio dall'ultimo cinema muto o dal l'immagine cinematografica della città che è malignamente dinami- cativa dialettica città/campagna, e Quando il grande studioso e sto- gangster movie, proponendo infine città vi risulti a struttura rigorosa- ca, in cui la mobilità, e quindi il del bellissimo La folla di Vidor, rico dell'arte Erwin Panofsky ebbe una mappa dei luoghi urbani che mente verticale, in cui l'ascesa del possibile, solo illusoriamente ac- dove la parabola delle ambizioni a occuparsi di cinema (nel suo ce- del protagonista giunto dalla cam- lebre saggio del 1947 Stile e mezzo pagna nella grande città per eccel- nel cinema), sottolineò, anche per lenza — New York — si conclude la settima arte, l'esistenza di una nel totale inghiottimento dell'uo- precisa dimensione iconografica. mo nella dimensione massificata e Le osservazioni di Panofsky si rife- seriale della folla metropolitana, in rivano, in quel contesto, alla stiliz- un percorso attraverso i luoghi de- zazione e alla ripetizione di attri- putati della città che, nel film, si buti, tipi e situazioni che già il ci- traducono in una dimensione ico- nema muto americano del primo Un uomo di fede nografica assai abusiva. decennio del Novecento aveva Il saggio di Morsiani offre una messo a punto, innanzitutto per serie di spunti e suggestioni che aiutare la comprensione della nar- ampliano lo "scenario" americano, razione affidata a elementi pura- si racconta. in un'accezione di paesaggio che mente visivi. Ma quelle indicazioni comprende generi e momenti di- possono evidentemente avere un versi della storia del cinema, a par- significato più ampio ed essere tire da presupposti più generali. estese e proseguite in riferimento a Tra questi, l'idea che, in America, un'accezione più ampia di "icono- la "capacità di vedere" si sia in grafia", e interessare momenti, ge- qualche modo allargata, dalla pri- neri e filoni della storia del cinema ma metà dell'Ottocento, come per in cui, a determinati topoi narrati- "soddisfare l'apparente illimitatez- vi, possono corrispondere altret- za dell'espansione ad Ovest. Il tanti topoi visivi e, tra questi, lette- paesaggio potè, alla fine di questo ralmente, luoghi e spazi privilegia- processo, diventare l'autentica arte ti: sia nel senso della codificazione religiosa americana". L'analisi di rigorosa degli spazi su cui si defini- Morsiani utilizza riferimenti pitto- scono per esempio le specificità . . rici pertinenti (Bierstadt, Wood, dei generi cinematografici classici, Hopper, Wyeth, Tooker, ecc.), co- sia nel senso più ampio di una poe- me anticipazioni o fonti di ispira- tica dei luoghi rintracciabile e rico- zione del vedere cinematografico. noscibile anche nei percorsi e nei Il tentativo dei paessagisti america- filoni più sfumati del cinema mo- ni di cogliere l'immensità del pae- derno e contemporaneo. saggio e di renderne la wilderness, trova un parallelo per esempio nel- I volumi di Gandini e Morsiani la propensione all'epica del cine- costituiscono due esempi di analisi ma delle origini (Griffith, Ince, de della dimensione iconografica dei Mille) e, naturalmente, in tutto il luoghi del cinema, oltreché due cinema western. Proprio nel we- contributi in qualche modo com- APERTE stern cinematografico la natura ap- plementari che consentono pro- pare l'unica cosa trascendente, più prio di verificare, in un caso, il fun- grande dell'uomo; e l'eroe stesso, zionamento di una determinata co- del resto, aspira a diventarne par- dificazione dello spazio nell'ambi- te, a oggettivizzarsi, come una roc- to di un cinema circoscritto geo- cia del deserto. graficamente e cronologicamente (quello americano tra muto e so- ARNOLDO MONOADORI EDITORE Il deserto è il lenzuolo bianco, la noro); nell'altro, di abbozzare più tabula rasa su cui si scrivono le sto- in generale una poetica dei luoghi rie del western e dei suoi eroi "mi- e dei paesaggi del cinema america- La verità, i valorila saggezza e la speranza nerali", luogo psicologico e spiri- no, non solo in riferimento ad al- tuale, le cui coordinate cinemato- cuni generi classici, ma anche a sce- di un uomo che ha dedicato la sua vita grafiche contraddistinguono le ca- ne americane più recenti. Non è ratteristiche stilistiche di autori co- certamente casuale che entrambi alla conoscenza e alla fede. me Ford, Hawks, Mann. Il lavoro questi lavori si occupino di cinema di Morsiani poi prosegue con il americano; è evidentemente nel ci- road movie, genere o struttura nema americano classico che un (ravvisabile anche in western come determinato immaginario spaziale, MONDADORI Ombre rosse o nel nomadismo ur- e quindi una peculiare iconografia, bano del cinema metropolitano re- comincia a fissare i suoi contorni: cente, come Fuori orario), che be- "il cinema americano — scrive ne esprime una tensione specifica- Morsiani — ha inventato il paesag- mente americana tra stabilità e no- gio moderno, fusione inestricabile madismo e un sentimento moder- •Bt COMUNE DELLA SPEZIA - COMUNE DI PORTOVENERE di materia, luce, spazio: vi ha attraversano il cinema di questi an- no di perdita del centro; o che, nel sprofondato i personaggi e gli ha ni. Per quanto riguarda la "città APT-'^Cz'TITFélnalddrri AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DELLA SPEZIA 1 road movie classico, attraverso la * ri/GOLFO DE! POETI CAMm Dt COMMERCIO E CASSA DI RISPARMIO DELLA SPEZIA dato una potenza e una liricità in- del muto", in particolare, l'analisi visione dal finestrino dell'auto, re- offre spunti di grande interesse superate". 1 ° PREMIO L. 1.500.000 stituisce tutto il senso di precarietà sulla frammentarietà dell'ambiente 3° Premio Nazionale di Narrativa 2° PREMIO L. 750.000 del rapporto uomo-natura. Fino urbano dei film di Chaplin, Kea- E noto come tra gli anni venti e 3° PREMIO L. 500.000 alle terre di nessuno del cinema trenta il dibattito sull'urbanizza- ton e Harold Lloyd, costruiti so- 4° PREMIO L. 250.000 contemporaneo (dal Wenders di zione americana, avviato fin dalla prattutto in esterni che creano "ilPrione" RACCONTI A TEMA UBERO EDITI O INEDITI - SCADENZA: 31 MAGGIO 1995 [TIMBRO POSTALE) Paris, Texas, a Jarmusch, Van fine del secolo, acquisti particolare un'idea di spazio aperto, policen- I RACCONTI NON DOVRANNO SUPERARE LE 12 CARTELLE DATTILOSCRITTE Sant, ecc.). Della città del noir, I primi venti racconti classificati saranno raccolti in un volume antologico di 1000 (mille) copie di rilievo e intensità. Gandini riper- trico e un'immagine della metro- tiratura, stampato in edizione artistica con copertina a calori, che sarà distribuito a cura dell'editore. Morsiani analizza l'iconografia corre questo dibattito: la metropo- poli come organismo in moto per- UN PREMIO SPECIALE GIURIA claustrofobica e la scrittura di li diviene oggetto di sguardi incro- petuo; la città è luogo del caos, del al miglior racconta che abbia come tema il mare o la vita ad esso legata; un'architettura metafisica che im- ciati e contraddittori anche nella disordine, di un solitario nomadi- UN PREMIO SPECIALE TEATRO prigiona l'uomo. Altri spunti ri- al miglior atto unico a tema libero che sia rappresentabile in teatro. La lunghezza totale del lavora letteratura del periodo (Dreiser, smo urbano che i percorsi scon- non dovrà superare i 40 minuti di rappresentazione. I favori considerati più meritevoli verranno guardano i generi escapistici, come Dos Passos, Sinclair Lewis, ecc.) e, nessi dei personaggi bene concre- proposti ad una formazione teatrale per una faro eventuale rappresentazione. il musical o la fantascienza, o il nell'immaginario popolare che i tizzano. per informazioni: AGENZIA GIACCHE tei 0187/23212 22075 paesaggio reificato dell'orrore. nascenti mass media contribuisco- L'idea della solitudine dell'indi- • DEI LIBRI DEL MESEL APRILE 1995 N. 4, PAG. 38 cte.Lt c^'ete- Gli sgorbi di Bernini e il radicalismo di Picasso di Massimiliano Rossi

IRVING LAVIN, Passato e pre- definizioni visive" come altrettanti cologia dall'antichità a Giambatti- dell'arredo liturgico e monumen- presente la coppia dei pulpiti o sente nella storia dell'arte, Ei- stadi della più generale storia sta Vico, in La cultura della memo- tale della crociera della Basilica di l'abbinamento dell'aitar maggiore, naudi, Eorino 1994, ed. orig. dell'umana consapevolezza dalla ria, a cura di L. Bolzoni e P. Corsi, San Lorenzo a Firenze e a quella rivolto verso l'assemblea dei fedeli, 1993, trad. dall'inglese di Gio- memoria rinascimentale dell'anti- Il Mulino, 1992). In polemica con che ispira l'erezione dei monu- con la tomba di un martire (il rife- vanna Ferini e Augusto Roca De co fino alla contemporanea nega- l'interpretazione esclusivamente menti pubblici voluti da Pio IV a rimento è a San Pietro, ma in mo- Amicis, pp. 425, Lit 120.000. zione di qualunque riferimento "retorica" del recupero umanisti- Bologna e affidati al Giambologna do particolare a San Lorenzo fuori storico, connessa aH'"approccio co dell'antico, sostenuta da Mi- o le opere progettate o realizzate le Mura a Roma, prototipo simbo- Nella "Biblioteca di storia scientifico alla creatività umana", chael Baxandall in Giotto and the da Bernini per Luigi XIV. In tutti lico della basilica fiorentina). Una dell'arte" viene pubblicata la tra- problema affrontato nell'ultimo Orators, Lavin definiva, a proposi- questi casi l'analisi di Lavin riesce volta definito il particolare "stori- duzione, accresciuta di un saggio saggio sulla "storia dell'arte a rove- to del Rinascimento, l'atteggia- a collegare secondo una forte tra- cismo" di questo contesto, Lavin su Caravaggio, della raccolta di scio", concepito come antitesi pa- mento nei confronti dell'antichità ma strutturale i diversi interventi, ne ricerca le motivazioni ideologi- studi di Irving Lavin, uscita nel che e, soprattutto in base alla cor- '93, presso la University of Califor- rispondenza di carattere cosmolo- nia Press, con un titolo più elo- gico tra il motivo geometrico della quente: Past-present. Essays on lastra tombale, in cui il cerchio è Historicism in Art from Donatello Sette secoli senza preconcetti inscritto nel quadrato, e la cupola, to Picasso. Si deve forse al peso del inscritta a sua volta nella crociera, concetto di "storicismo" nella cul- di Michele Bacci sottolinea la volontà di Cosimo di tura italiana la scelta di non farne legare il proprio personale destino parola, tanto più che negli otto "ai più ampi spazi del cosmo cri- saggi a incasellare in poche pagine le vicende saggi che compongono il volume La pittura in Italia. L'Altomedioevo, a cura stiano". Recuperando un passo va- tale categoria viene utilizzata in ba- di Carlo Bertelli, Electa, Milano 1994, pp. di ben sette secoli: dall'altro la constatazione sariano, viene dunque motivato il se a una prassi metodologica assor- 540, Lit 230.000. della gran scarsità delle opere conservate, che ritorno a Firenze di Donatello, nel bita, al contrario, solo superficial- viceversa costringe spesso gli autori a gigan- marzo del 1461, dopo la decisione, mente dalla nostra tradizione stori- La collana "La pittura in Italia" dell'edito- teschi voli pindarici per dare una continuità che sembrava definitiva, di stabi- co-artistica. Sebbene nel primo re Electa si conclude col suo primo volume, narrativa all'illustrazione delle singole opere lirsi a Siena, con l'incarico di com- pletare il "programma" di renova- contributo, dedicato ai pulpiti di dedicato, sotto il nome generico di "altome- e dei rari monumenti conservati. tio cristiana voluto da Cosimo. Il Donatello in San Lorenzo, si faccia dioevo", all'arco di tempo compreso tra il se- A tutto questo va aggiunta l'oggettiva dif- esplicitamente riferimento, fin dal pater patriae avrebbe cioè voluto condo quarto del VI secolo e gli inizi del XIII ficoltà di raccogliere materiale bibliografico a titolo, a un revival paleocristiano, dare manifesta espressione al recu- non si troveranno in questi studi (l'utile cronologia alle pp. 499-515 prende tutt'oggi sporadico e di non sempre agevole pero dell'unità del cristianesimo, analisi della "fortuna", tradizio- come punto dipartenza il 529, anno in cui si reperimento. Inoltre, come se non bastasse, anteriore allo scisma d'Oriente, nalmente intesa, di una qualche pone la fondazione di Montecassino, e si in- grava su quest'opera lo spettro pesante di sancita dal Concilio del '39, così epoca artistica, né indagini siste- terrompe col 1204, data della conquista lati- quei "preconcetti" che hanno avuto a lungo come agli ideali di sincretismo reli- na di Costantinopoli). Di fronte agli altri vo- vita facile nella letteratura storico-artistica gioso perseguiti da Marsilio Ficino lumi della serie, compreso il primo dato alle italiana e che spesso hanno portato a bollare e dall'Accademia Platonica. La "visione sintetica" che informa la la produzione pittorica precedente il 1204 (se stampe (Il Duecento e il Trecento, a cura di crociera di San Lorenzo non ri- Enrico Castelnuovo, 1985), a cui per certi non addirittura quella antecedente agli anni sponde dunque a una semplice versi si riallaccia (si veda ad esempio come al- intorno al 1285, epoca della supposta attività strategia "antiquariale" ma rivela cuni aspetti metodologici qui sviluppati fos- del giovane Giotto ad Assisi) come (per usa- la volontà di Cosimo di essere se- sero già in nuce nel saggio di Carlo Bertelli, re le parole del Bertelli nel saggio introdutti- polto "in un complesso che lo po- Dietro la pittura italiana. Bisanzio! questo vo) "continuità immiserita della tradizione neva in rapporto con un'eredità ri- è, come appare a colpo d'occhio, senz'altro il antica e sforzo di conservazione"; al contra- scoperta e un futuro di buon au- più singolare, non foss'altro perché è costitui- rio, nei diversi saggi si riconosce facilmente spicio nell'universo cristiano". to da un unico tomo e manca di quell'appara- come si ponga particolare attenzione all'indi- Alle prese con l'analisi dell'Ani- to fondamentale che era nelle altre opere il viduazione dei momenti di cambiamento e ma beata e dannata di Bernini, La- catalogo degli artisti (qui reso superfluo dal trasformazione, di costituzione di un nuovo vin offre un contributo più sinteti- numero assai esiguo di dati che possediamo "stile" (come quello italo-greco settentriona- co ma da segnalare in modo parti- intorno alla personalità artistica degli autori le di cui si delinea la fisionomia in relazione colare per la "necessità" delle im- delle opere a noi note, che nel migliore dei a Castelseprio e a un perduto ciclo ravenna- plicazioni culturali individuate e la casi, sempre più unico che raro, è ristretto al te), senza mancare tuttavia di storicizzare peculiarità del metodo. Realizzate probabilmente nel 1619 per la ogni volta questo concetto andando in cerca solo nome). tomba di monsignor Pedro de matiche su linguaggi formali "alla Tuttavia, le cause dell'"anomalia" di que- dei molteplici motivi (ora politici, ora religio- Foix Montoya, in San Giacomo maniera di". L'intento dell'autore, sto testo sono facilmente individuabili in due si, ora propagandistici, ecc.) che stimolavano degli Spagnoli a Roma, le due teste esposto nelle due pagine di prefa- le innovazioni e delle reazioni del pubblico mostrano, al di fuori di un conte- zione con classico understatement, fattori in contrasto tra loro che rendono strutturalmente ardua un'operazione di tal contemporaneo. sto narrativo, le opposte reazioni mira a ben altro: Lavin sostiene psicologiche di fronte alla prospet- cioè di voler rivelare, nei vari casi genere: da un lato l'estrema dilatazione cro- nologica, che obbliga gli autori dei singoli tiva della salvezza e della danna- presi in esame, "il contributo per- zione eterna. Ritratti di Nessuno, sonale dell'artista", poiché, ogni- anzi di Ognuno, le Anime sono ri- qualvolta "il precedente (la storia, condotte alla tradizione iconogra- il passato) svolge di per sé un ruo- fica legata all'illustrazione dei ricondotti a un programma unita- lo esplicito... l'artista confessa e di radossale al "discorso" svolto fino come "componente essenziale nel- Quattuor Novissima, escatologie fatto ostenta ciò che ha dissimula- a quel punto. la ridefinizione radicale di sé", rio, in base al quale il recupero del- popolari di larga diffusione nel to, sfidando lo spettatore a fare Chi volesse saperne di più di un "manifestazione della concezione la cultura figurativa del passato è Quattrocento, recuperate soprat- precise associazioni mentali, a per- manifesto metodologico di tale moderna della modernità" e mo- impiegato per esprimere quella tutto dal catechismo gesuita, in cui cepire certe differenze e quindi a portata dovrebbe, credo, rileggersi mento in cui "il riferimento storico "ridefinizione di sé" condivisa, si si descrivevano i momenti estremi comprendere il significato vero e l'intervento presentato al conve- è la dimostrazione che la storia è presume, dall'artista e dal commit- della vita umana: morte, giudizio, la novità del suo messaggio". gno fiorentino del 1989, dedicato stata appresa, incorporata e supe- tente. Farà un certo effetto, ogni gloria e condanna finale. Bernini La connessione tra opere di epo- alla tradizione della mnemotecnica rata in una nuova sintesi". volta, seguire la ricostruzione di presenta allora due immagini in un che diverse non si configura però (.Memoria e senso di sé. Sul ruolo Esemplari mi sembrano allora Lavin, soprattutto se si è abituati certo senso paradossali, impiegan- come un semplice circuito autore- della memoria nella teoria della psi- gli studi dedicati alla concezione alla normale amministrazione filo- do la soluzione del busto all'antica, ferenziale, infatti "in ciascun caso logica: per esempio, l'inserimento per dotare di una caratterizzazione le opere definiscono l'individualità dei pulpiti di Donatello all'interno individuale, "personale", espres- umana in un più ampio contesto, di un programma coerente ma mai sioni universali dell'anima cristia- sia esso filosofico, politico, religio- completato, che avrebbe dovuto na. Particolarmente suggestiva è so, ideologico, culturale, o una Un architetto antifascista comprendere il Tabernacolo del inoltre l'ipotesi che lega una tale combinazione qualsiasi di questi Sacramento di Desiderio da Setti- soluzione al precedente della Rap- La Wolfsonian Foundation, in collaborazione con gnano nella sua collocazione origi- presentatione d'anima et di corpo, il elementi. I richiami alla storia ser- l'editore Amalthea di Firenze, ha pubblicato il volume vono a questo scopo antropologi- nale, presumibilmente dietro l'al- dramma musicale di Emilio de' Attilio Calzavara. Opere e committenze di un architetto tare versus populum, la lastra, dise- Cavalieri e di Agostino Manni, co, fornendo i termini (figure visi- antifascista, di Enrica Tondelli Landini. Nato a Padova ve del discorso, o forse figure del gnata dal Verrocchio, intarsiata di messo in scena, su commissione nel 1901, morto a Roma nel 1952, Calzavara non volle marmo e porfido rosso e verde che degli Oratoriani, nel 1600. L'ere- discorso visivo) in cui si esprimono mai aderire al Pnf e per questa ragione nel 1933 lasciò la le diverse concezioni della natura segna il luogo della sepoltura di dità del "contrasto" medievale era consulenza artistica del Monumento a Vittorio Emanue- Cosimo de' Medici e la cupola stata in quell'occasione recuperata umana e attraverso cui si chiarisco- le II. Il volume è già stato pubblicato in inglese. no a loro volta le differenze con- brunelleschiana, viene in primo cettuali rispetto al passato". Si luogo ricondotto all'assetto delle tratta, dunque, di concepire "le basiliche paleocristiane, in cui è • DEI LIBRI DEL MESE! APRILE 1995 N, 4, PAG. 39 < tura una volontà di iconizzare, di La svolta delle Demoiselles d'Avignon potenziare il contenuto dell'opera per dar voce (e canto) allo scambio sostituendo (o affiancandosi) al co- dialogico fra personaggi allegorici di Flavio Fergonzi dice narrativo, illusionistico, della contrapposti. La "commozione pittura moderna. Maria Grazia degli affetti", affidata alla musica Messina individua così una serie spesso con finalità edificanti, è in- MARIA GRAZIA MESSINA, Le muse zionaria, impostazione: il dibattito Olimpia per Denis) a quello attribui- distinta di ruoli che viene ad assu- fatti caratteristica peculiare del d'oltremare. Esotismo e pri- ottocentesco sulla scultura fa da to a manufatti di coeve culture ex- mere la scultura quando è rappre- melodramma, introdotto a Roma, mitivismo dell'arte contem- battistrada all'interesse, e alle fitte traeuropee, ritenute ancor più pri- sentata nella pittura: in Degas (Ri- da Firenze, da Emilio de' Cavalie- poranea, Einaudi, Torino 1994, discussioni sul volgere del secolo, mitive col criterio della loro diffe- tratto di Hélène Rouaurt, con idoli ri. Al di là del caso specifico, il sag- 126 ili., pp. XXII-222, Lit 65.000. per gli oggetti di arte tribale. Così, renza rispetto alla modernità occi- egizi) e in Gauguin (La Belle Angè- gio di Lavin ripresenta la necessità invece di leggere l'arrivo nella cul- dentale. ie, con un idolo precolombiano), la di tener sempre presenti le con- Lungo tutto l'Ottocento francese, tura artistica europea di maschere Il filo rosso del problema scultura statuetta posta a fianco del ritratta- temporanee espressioni musicali, e in particolare a partire dagli anni e idoli (e la loro azione nelle opere acquista così la sua centralità: non to si trasforma nella sua metafora per chi voglia studiare le diverse cinquanta, mentre ai salons si ve- degli artisti postimpressionisti pri- solo nel senso che le memorie vivente, ne fa scoprire la verità componenti culturali dell'arte sa- dono sculture sempre più com- ma, modernisti poi) come una rivo- dell'antico Egitto, delle culture me- umana più profonda; in Klimt la ci- cra, fra Cinque e Seicento Ma la plesse, preziose e illusionistiche, la luzione capace di soppiantare i più sopotamiche o della grecità pre- tazione di prototipi greci dello stile particolare attenzione mostrata in severo trasforma il quadro in questo studio per le caratteristiche un'icona religiosa dominata da un formali di un artista prediletto rin- clima tra primordialità e tragedia. via a un'altra affermazione lasciata Amandola (Ascoli Piceno), il Salvatore del La seconda verifica vuole rin- cadere dallo studioso nella prefa- Duomo di Narni (scoperto nel 1953), il gran- zione: notando, a posteriori, il ca- La rottura col passato e la volontà di pro- de ciclo veterotestamentario di Anglona pres- rattere pubblico e commemorativo porre una ventata di aria fresca in questo set- so Tursi, in Basilicata (qui retrodatato da V. di quasi tutte le opere esaminate Pace rispetto alla sua precedente attribuzione nel volume, al loro esegeta viene il tore del dibattito critico è dichiarata come sospetto "che ci possa essere fatto generazionale nell'introduzione: la scel- al XIII secolo nel volume II Duecento e il un'intima connessione tra il signi- ta di autori che in gran parte hanno meno di Trecento) e, ancora, le scene evangeliche ficato di un'opera d'arte e la sua quarant'anni e tra i quali troviamo anche al- emerse durante un restauro nel San Pietro di forma". Sarà forse utile ancora un cuni stranieri (A. Cutler, W. Tronzo, E.J. Galtellì (Nuoro). rimando, questa volta a una rifles- Grube, Xavier Barrali i Altet) denuncia l'in- Il secondo gruppo di saggi è dedicato sione metodologica letta nel '90, tento di proporre una lettura dell'arte alto- all'esame di alcuni problemi critici: dopo ma apparsa prima in tedesco con il medievale priva di giudizi e pregiudizi e non un'introduzione storica di P. Delogu, A. Cu- titolo Ikonographie als geisteswis- contaminata da impostazioni nazionalisti- tler affronta la vexata quaestio della "manie- senschaftliche Disziplin ("Die Iko- nographie am Scheidewege"), nel che, che assume come numi tutelari Pietro ra greca" in Italia, proponendo un'innovati- volume miscellaneo Die Lesharkeit Toesca e Ranuccio Bianchi Bandinelli. La va interpretazione storico-culturale, mentre der Kunst. Zur Geistes-Gegenwart struttura del volume, benché sia priva di sud- Pina Belli D'Elia si sofferma su certi aspetti der Ikonologie (a cura di A. Beyer, divisioni interne, si fonda su due gruppi di- della storia del culto delle icone, constatando Wagenbach, Berlin 1992) e succes- stinti di saggi: il primo di questi è costituito l'oggettiva non coincidenza tra "storia sivamente compresa negli atti del da una serie d'interventi che illustrano nel dell'arte" e "storia delle immagini"; ancora, convegno nel corso del quale era dettaglio il materiale in nostro possesso nelle l'analisi della storia della ricezione e diffusio- stata presentata (Iconography at diverse aree geografiche (per pura comodità ne dei modelli pittorici romani monumentali the Crossroads, a cura di B. Cas- costituisce il fulcro del saggio di W. Tronzo. sidy, Index of Christian Art, De- si fa riferimento, come negli altri volumi, al- partment of Art and Archaelogy, le suddivisioni amministrative attuali, ma Seguono alcuni interventi dedicati alla speci- Princeton University, 1993). non viene mai meno l'attenzione per le situa- ficità e alle vicende particolari di determinati zioni di "frontiera" e per i meccanismi di "generi" pittorici, tra i quali gli Exultet, la Fin dal titolo, un evidente pasti- pittura rupestre e il mosaico parietale e pavi- scambio culturale fra zone anche molto di- tracciare la presenza di una chiara che di citazioni da Erwin Panofsky, mentale: per quanto riguarda invece la mi- Lavin riconosce l'intatta validità di stanti). Grazie anche al poderoso corredo fo- ideologia scultorea nel mestiere una concezione della storia dell'ar- tografico (704 illustrazioni, per la maggior niatura, l'attenzione è rivolta a due impor- del pittore, da Feuerbach a Derain. te intesa come "Humanistic Disci- parte a colori) il lettore ha la possibilità di tanti centri di produzione, le abbazie di Bob- Il linguaggio filoscultoreo serve di pline", studio di un'attività emi- esaminare da vicino e confrontare un reper- bio e Montecassino, delle quali viene offerta volta in volta a potenziare l'arcai- nentemente intellettuale. Merito torio ricco e aggiornato di opere spesso poco (da S. Lomartire e G. Orofino) una ricostru- smo della lingua pittorica (Feuer- principale di Panofsky è infatti note, tra le quali un buon numero di monu- zione cronologica, sulla base dei manoscritti bach), a innestare nella pittura ge- quello di aver riconosciuto ai gran- menti venuti alla luce o resi leggibili dai re- conservati e delle fonti scritte, dell'attività nericità espressiva e verificarne i di maestri del Rinascimento la fa- artistica. Infine occorre menzionare il saggio valori tattili (von Marées), ad ac- stauri solo in tempi più o meno recenti, ac- centuare l'assenza di identità (Se- coltà "di avere qualcosa di partico- canto ad altri rimasti a lungo inspiegabil- monografico che E. J. Grube dedica a quel lare da dire e di aver trovato i mez- raut), a cogliere il dato primario zi particolari per esprimerlo". In mente inediti: ricordiamo, tra i tanti, oltre i monumento fondamentale dell'arte islamica delle cose, come lo scultore di base a un tale presupposto l'identi- celebri affreschi di Castelseprio (scoperti nel medievale (di cui mancava, sin dai tempi del bassorilievo (Cézanne). Punto d'ar- ficazione di storia dell'arte e di ico- 1944), quelli trovati ultimamente nella torre Monneret de Villard, uno studio particola- rivo è quello "spossessamento del nografia (nell'ambito della quale del monastero diSanta Maria di Torba (Vare- reggiato) che è il soffitto dipinto della Cap- sé", quell'annullamento dell'iden- può essere sussunta pacificamente se), il ciclo del refettorio di Nonantola (recu- pella Palatina di Palermo. tità psicologica del pittore che av- anche l'iconologia) è dunque am- perato nell'83), la decorazione murale viene con gli indurimenti e le astra- missibile, poiché è proprio nella dell'abbazia dei Santi Rufino e Vitale ad zioni di Klimt e di Picasso. connessione di forma e contenuto Terza verifica è quella condotta che sta la chiave per la compren- nella cucina pittorica degli artisti sione del "significato" specifico di attraverso l'analisi dei taccuini. un'opera. Ottima, dunque, l'inizia- trattatistica sulla scultura isola un fi- durevoli modelli della tradizione classica consistono per lo più in Due in particolare — l'Album Wal- tiva di tradurre Past-present, anche lo staccato di riflessione e vi lavora. occidentale, la studiosa rovescia la manufatti scultorei; ma in quanto la ter di Gauguin all'Esposito Uni- per smuovere le acque e riaccende- Baudelaire, Gautier, Tòppfer, questione: il primitivismo, come va statua si trasforma nel paradigma verselle del 1889 e uno del 1904- re la querelle sull'iconologia, che, Blanc, da punti di vista diversi, ri- inteso in un arco di gusto che va da della funzione stessa della memo- 1906 di Derain in ricognizione al in Italia, al tempo del dibattito sul- scoprono l'interesse per la plasti- Gauguin a Derain (e la prima vera ria, dell'alterità, del rifiuto del pre- Louvre — dimostrano l'esigenza di la cultura materiale, la degerar- ca: vengono catturati dal suo affa- frattura si ha con il terribilismo di Pi- sente. Dal barbu Duqueylar, che fissare le notazioni degli oggetti, chizzazione dei manufatti e la con- casso), non è altro che la trasfor- costruisce il quadro come un bas- moulages aztèques per Gauguin, seguente rivalutazione in chiave scinante anacronismo (l'arresto, mazione ultima della passione ar- sorilievo inanimato, al Picasso del sculture greche ed egizie per De- marxista delle arti decorative e in- categoria stilistica per eccellenza della scultura, è un vistoso scacco caistica (qui utilmente ricordata di 1906 che tipizza Gertrude Stein se- rain, secondo codici stilistici di una dustriali, si attirò, fra le tante, l'ac- progressiva primitivizzazione: il pri- dato al flusso del divenire, cruccio scorcio) che matura con un lento condo i codici dell'antica plastica cusa di configurarsi come una me- mitivismo degli occhi del pittore re- della modernità pittorica); vi intrav- crescendo lungo tutto l'Ottocento. iberica, il linguaggio della scultura todologia retrospettivamente rea- gistra le caratteristiche linguistiche vedono un carattere di spiritualità Ben diversamente, dunque, è una chiave per spossessare zionaria, proprio perché esclusiva- del materiale osservato e le radica- ignoto ai tempi (tutto è concetto, ri- dall'idea della mostra newyorkese l'opera della sua urgenza senti- mente al servizio della Geistesge- lizza in una chiave di immota e sultato di un processo di astrazio- di William Rubin del 1984 (Primitivi- mentale, per spostarla su un piano schichte. straniata semplificazione. ne, non di mimesi); sembrano subi- sm in 20th Century Art. Affinity of di simbolo e di reificazione. Chi ancora concorda si legga re, infine, il richiamo di un mestiere the Tri bai and the Modem), dove lo La prima verifica riguarda la cita- Tutto questo materiale di discus- l'ultimo saggio, sulfureo, di questo che pare risalire agli archetipi del choc della cultura tribale sembrava zione pittorica della scultura. La sione viene inserito nel fittissimo volume, dedicato agli sgorbi di lavoro umano (l'intaglio, lo scavo) e trascinare la rivoluzione formale a partenza, dichiarata dall'autrice campo di forze della letteratura ar- Bernini e al primitivismo radicale che obbliga, nel condizionamento cavallo dei due secoli, qui, senza nella nota bibliografica finale, è un tistica coeva, con utili sconfina- delle serie litografiche di Picasso imposto da tecniche e materiali, a soluzione di continuità, si passa dal articolo di Werner Hofmann appar- menti nella letteratura filosofica e realizzate nel '45, cioè al riaffiorare ricercare quel che Charles Blanc valore di esemplarità attribuito alle so sulla "Revue de l'Art" del 1986 scientifica e nel romanzo. Ne risul- ciclico dell'eredità "non-artistica", chiama il "carattere originale e ge- arti arcaiche (testimonianze di atti- che, in un denso gioco di rimandi e tano passaggi costruiti in termini di quell'"arte priva di storia" con- nerico" delle cose rappresentate. vità artistica colta agli inizi: e quindi di sottili (però mai esplicitate) con- molto affascinanti. La morale des li- gnes di Mécislas Golberg, gli studi trocorrente rispetto allo sviluppo La chiave del libro sul primitivi- Egitto per Seurat, culture preco- testazioni dei risultati delle ricerche privilegiato da una storiografia smo di Maria Grazia Messina pog- lombiane per Gauguin, scultura di William Rubin, trovava nella pre- culturalistica. gia su questa, per molti versi rivolu- prefidiaca per Klimt, frontoni di senza di oggetti inanimati nella pit- APRILE 1995 N, 4, PAG. 40 < te e John Rosselli, non era stato lo JFK nella parte del cattivo stesso presidente JFK a riafferma- medici sulla teoria evoluzionistica re quella che Noam Chomsky defi- di Marcel Réja (secondo il quale di Roberto Giammanco nisce "la continuità della Conqui- l'attività artistica è prima di tutto sta"? "Le società compiacenti, au- espressione della coscienza oscu- toindulgenti, deboli — inveiva ra dell'individuo), Astrazione ed NOAM CHOMSKY, Alla corte di ancora più grave per il mercato te foto e radiografie, il tutto "con JFK, offeso dalla mancanza di ri- empatia di Worringer, Ubu coloniaI re Artù. Il mito Kennedy, multimediale, tutti furono superati la connivenza di un senatore e di guardi dei cubani con gli aggresso- di Jarry, La négresse du Sacré- Elèuthera, Milano 1994, ed. da Fatai Deception: Mrs. Lee Har- un ex presidente degli Stati Uniti" ri della Baia dei Porci — stanno Coeur di Salmon (con la messa in orig. 1993, trad. dall'inglese di vey Oswald della NBC con un 11.2. e una "ben dosata, coordinata e in- per essere spazzate via con i detriti scena de! giovane Picasso nei Andrea Eerrario, pp. 232, Lit Forse questo maggiore interesse termittente partecipazione" del della storia e solo i forti... riusci- panni del pittore Sorgue) vengono 28.000. per Oswald non era altro che la cu- Fbi di J. Edgar Hoover, della ma- ranno forse a sopravvivere". utilizzati per ricostruire il territorio / riosità delle giovani generazioni fia, della Cia e, naturalmente, del Rethinking Camelot (1993), tra- culturale sottostante alla grande A trent'anni di distanza dall'as- (intorno ai trent'anni) per il pateti- Pentagono, dei petrolieri e, come dotto in italiano Alla corte di re svolta delle Demoiselles d'Avi- sassinio, il mito Kennedy, passato co personaggio di Marina, la vedo- disse subito Mark Lane, il primo a Artù. Il mito Kennedy è stato scrit- gnon, quando i manufatti tribali attraverso più di duemila volumi va russa di quel Lee Harvey contestare la Commissione War- to da Chomsky per liberare le gio- vengono sottratti alla loro fruizione di rivelazioni, smentite, nuovi do- Oswald che fu subito accusato da ren, "chi più ne ha più ne metta, vani generazioni anche dall'ultimo formalistica (come in Derain e in brandello del mito, inquadrandolo Matisse) per essere caricati di si- nel contesto della guerra fredda e gnificati animistici, esoterici e spa- della continuità della politica ame- ventosi. ricana. Chomsky fu tra i primi a La lettura del gran quadro picas- documentare la responsabilità siano del 1907 è la vera chiave di dell'amministrazione Kennedy volta del libro, perché illumina con ne\Vescalation in Vietnam. Sotto una riprova terminale l'intero per- Eisenhower, il governo fantoccio corso condotto. Sulle Demoiselles del Vietnam del Sud "praticava il l'imponente mole dei materiali rac- terrorismo di Stato" come tutte le colti e discussi in occasione delia altre dittature sostenute e finanzia- mostra monografica parigina della te dagli Stati Uniti nel resto del primavera del 1988 ha, come spes- mondo, ma "JFK passò all'aggres- so succede, raffreddato io zelo de- sione armata che è una categoria gli studi. Lo stato della questione, diversa di azione criminale". respinta ormai definitivamente Com'è ormai minuziosamente do- l'ipotesi del quadro come atto co- cumentato, fu JFK, con i suoi "fal- stitutivo del cubismo, sembra rias- chi" e le "colombe" di Camelot sumibile nei vertici di un triangolo ("JFK recitava la commedia anche le cui posizioni sono occupate per la comunità intellettuale che dall'ormai datato (1973) ma rivolu- Reagan tratterà con disprezzo. I ri- zionario studio in chiave contenuti- spettivi immaginari sono stati di- stica e psicoanalitica di Leo Stein- versi... ma le realtà assai meno"), a berg (Picasso ossessionato dal te- ordinare il lancio sistematico di ma erotico e dai suoi rischi), dalle defolianti e napalm sulle foreste e implacabili ricerche di William Ru- risaie "per impedire che i Vietcong bin in chiave iconografica (ma- — cioè i contadini del Sud... s'in- schere negre, e relativa ideologia filtrassero nelle loro stesse case e della rappresentazione, che sposta instaurassero il comunismo", a la pittura da un piano di racconto a mandare in Vietnam 25.000 uomi- un piano di iconizzazione), dalle ni delle Forze speciali, a far depor- pazienti ricomposizioni di taccuini tare nei "campi speciali", sempre di Pierre Daix (che ha ritrovato un "per proteggerli dal comunismo", processo di progressiva deflagra- due, tre, o addirittura cinque, mi- zione espressionistica nella mag- lioni di contadini dei "villaggi stra- matica ricerca picassiana del tegici". Fu JFK a decidere, come 1907). Questa triplice riflessione ha faceva sempre, "in fretta e furia e lasciato in secondo piano (ma non senza neppure studiarsi i rapporti in Steinberg) il tema formale domi- Cia e dei militari" (Thomas C. nante, quello di una rappresenta- Reeves), tra cui quello del Coman- zione dominata da violente incon- dante della Marina, David Shoup, gruenze strutturali e da non meno nettamente contrario escala- violenti scarti cromatici e spaziali. tion, di rovesciare il governo fan- toccio di Ngo Dinh Diem, cattoli- Per affrontare questo nodo di co (su 14.000.000 di abitanti i cat- ideologia formale, l'autrice affronta tolici erano meno di 1.500.000), e il dibattutissimo problema delle questo non perché massacrava mi- fonti dell'opera. L'utilizzo delle ma- gliaia di contadini e buddhisti (pa- schere negre per le due figure di cifisti = "infiltrati comunisti") destra, frutto della celebre ridipin- mentre la moglie, Madame Nhu tura dell'estate 1907, dopo la visita "offriva fiammiferi e benzina" ai al Museo Etnografico del Trocadé- monaci buddhisti che s'immolava- ro, viene letto in termini più com- no col fuoco, ma perché — disse il plessi e ricchi di quanto non abbia cumenti, fantasie disneyane sulla J. Edgar Hoover di essere "il co- così se tutti erano coinvolti, non Presidente nel settembre 1963 — fino a ora consentito l'abituale cac- Tavola rotonda, scandali sessuo- munista che ha sparato, da solo, al potrà che esserci un solo individuo "Siamo per tutto quello che serve a cia di corrispondenze e riutilizzi: te- elettorali che tutti poi convergono Presidente". La curiosità di quella colpevole". farci vincere la guerra e contro si finale è quella che nelle Demoi- nelle più sconcertanti approssima- fascia di pubblico era sorta sicura- Livingstone, d'accordo con le qualunque cosa che ci impedisca selles, come negli idoli tribali, "i si- zioni al vero, è oggi assai malcon- mente sulla scia della tesi di Harri- "teste d'uovo" di Camelot, soste- di avere la vittoria". gnificanti, i mezzi della composi- cio, tanto da aver perduto un ade- son Edward Livingstone (The neva che si era fatto di tutto per zione, assumono valore di figure guato valore di mercato. Great Cover-up: the Assassination "sfumare e sopire" l'intenzione, Alla luce del rilancio kennedya- autonome, al pari delle figure, frut- Nei giorni precedenti il 22 no- of President JFK, Carroll & Graf anzi la "ferma intenzione" di JFK no della guerra fredda (dal 1960 al to di percezione, che essi servono vembre 1993, tutte le maggiori reti Publishers, New York 1992, dodi- di ritirare le truppe dal Vietnam e 1962, il bilancio del Pentagono a designare sulla tela". Siamo cioè televisive degli Stati Uniti misero ci anni dopo High Treason [Berke- questo proprio alla vigilia del suo passò da 45,3 a 52,1 miliardi di di fronte all'ultimo passo di una ri- in onda una serie nutrita di docu- ley Books, New York 1980], in cui rendez-vous con la morte a Dallas. dollari e quello dello spazio da 400 cerca pittorica che ha utilizzato e drama su JFK e la sua Camelot. Se- lo stesso autore, insieme a Robert Su quella "ferma intenzione" il re- milioni a 5 miliardi) Chomsky di- bruciato tutte le verifiche di primiti- condo l'inconfutabile rating Niel- T. Groden, aveva già smantellato gista Oliver Stone ha costruito il mostra che il mito della "ferma in- vità tridimensionale: la cristallizza- alcune delle più clamorose conclu- suo film JFK, sullo sfondo di una tenzione" di ritirarsi dal Vietnam, zione degli intervalli spaziali del sen JFK: Reckless Youth dell'ABC, sioni oniriche della Commissione congiura in cui entrano ed escono iniziato dal Gran Ciambellano Greco, la disarticolazione anatomi- tratto dalle 898 pagine dell'omoni- mo volume (Random House, New Warren). le ombre di tutti gli uomini del re. Arthur J. Schlesinger e continua- ca di Ingres, la faticosa relazione Denominatore comune: per il mente riciclato da storici di corte e tra figure e piano di posa di Cézan- York 1992), primo della monu- Harrison Edward Livingstone mentale biografia di Nigel Hamil- dimostrava, e in questo caso in complesso militare-industriale-ac- politici in cerca di alibi, deve oggi ne o l'autonoma consistenza spa- servire, dopo la fine di quella guer- ton, arrivò, la prima sera, a 7.9 e, la modo non approssimativo, mal- cademico, sede di tutto il potere ziale delle figure di Gauguin. Per ra fredda di cui Kennedy fu accani- seconda, a 9.5. Il Jack della CBS, grado i trentennali depistamenti e politico-economico, il ritiro dal assumere infine il feticcio tribale to e deciso fautore, a documentare la massiccia obliterazione di prove Vietnam equivaleva alla catastrofe. come modello di un realismo nuo- forse per l'approccio ancora più le continuità e a smascherare l'im- vo, teso all'oggettualizzazione dei confidenziale, raggiunse l'8.8. e testimonianze, che Lee Harvey Nel 1961, dopo la fallita invasio- mensa, fiabesca potenza dell'im- caratteri linguistici, come nelle coe- Quanto a Who Killed JFK? The Fi- Oswald non avrebbe mai potuto ne di Cuba e i mancati attentati a maginario. ve ricerche letterarie di Gertrude nal Chapter, che la CBS News con- agire da solo, che prima dell'auto- Fidel Castro commissionati dai Stein. siderava come il suo gioiello, non psia altre pallottole erano state due fratelli Kennedy ai boss mafio- superò un mediocre 9.3. Ma, cosa estratte dal corpo di JFK, sostitui- si Sam Giancana, Santo Traffican- von Salomon di Franco Ferraresi

ERNST VON SALOMON, I Proscritti, a cu- tion, dimostra quanto il libro fosse in ra e con postfaz. di Marco Revelli, Baldi- sintonia con lo spirito del tempo. (For- ni & Castoldi, Milano 1994, ed. orig. se conviene ricordare che von Salomon 1930, trad. dal tedesco di Maria Napoli- lo scrisse all'uscita dal carcere dove ave- tano Martone, pp. 502, Lit 34.000. va scontato cinque anni per complicità nell'assassinio di Walter Rathenau, il Fra le molte reazioni suscitate dalla ri- più grande statista di Weimar). comparsa di questo libro maudit, mi ha Theweleit aggiunge: "La sola cosa più colpito quella di Guido Gerosa, su "Il eccessiva di questa gioia per la distru- Giorno" del 31 luglio. Gerosa assegna zione, di questo piacere per l'assassinio, ai Proscritti "un'ideologia dell'azione si- sono gli occhi sgranati di innocente stu- mile a quella che nello spirito del tempo pore con cui von Salomon accoglie nel ispirava personaggi per nulla fascisti, 1945 i sunny boys americani, dicendo [a come Malraux, Eiemingway, persino proposito dell'avvento del nazismo]: Lawrence d'Arabia", e li definisce "ca- 'Chi, noi? ma noi non c'entriamo, noi valieri teutonici di un'ideologia barbari- non c'eravamo, non ne sapevamo nul- ca lugubremente vitali, paradossalmen- la...'" (cito dalla traduzione inglese, Ma- te più simpatici e affascinanti dei misera- le Fantasies, Polity Press, Cambridge bili fascisti borghesi che somigliano ai 1989). caratteri di Alberto Sordi". Compaiono così due dei temi princi- Simpatici e affascinanti? Leggiamoli: pali intorno a cui ruota la discussione su "Inseguimmo i lettoni come lepri nella questo testo: l'impulso distruttivo, e il campagna buttando fuoco in ogni casa, rifiuto di identificare i "Proscritti" con riducendo in polvere i ponti e rove- una parte politica specifica, meno che sciando tutti i pali del telegrafo. But- mai col nazismo o la destra, facendone tammo i cadaveri nei fiumi scagliando- invece dei "rivoluzionari" contro tutte gli dietro bombe a mano. Uccidemmo le bandiere. tutto quello che ci capitava nelle mani, Il gusto per la distruzione è forse il incendiammo tutto quello che era in- motivo dominante del libro: "Dapper- cendiabile. Vedevamo rosso: non aveva- tutto le case abbandonate cominciava- mo più sentimenti umani in cuore. Do- no già a bruciare... L'intera città di Te- ve ci fermavamo, il demone della distru- telmunde ardeva; fiaccola grandiosa, zione faceva gemere la terra; dove ci accesa dal furore ancestrale degli osses- slanciavamo all'assalto, al posto delle si nei quali improvvisamente rinasceva case non rimanevano che rovine, cenere reclamando i suoi diritti [diritti!] il pri- e travi ardenti, come ascessi purulenti mo istinto dell'uomo: la distruzione... Ci sui campi nudi. Una gigantesca bandie- sprizza dalle dita, si direbbe, tutto il fu- ra di fumo contrassegnava il nostro rore lungamente contenuto, trasfor- cammino... Ci ritirammo esaltati, ebbri, mandosi in metallo e in fiamma. Fuori, carichi di bottino". fuori il fuoco, il ferro, il fumo, il clamo- Questa, commenta Klaus Theweleit re. Un soffio di liberazione corre nella nello splendido Mànnerphantasien, era foresta; il tuono di una voluttà indicibile la tipica voce di un gentiluomo tedesco, frantuma la terra davanti a noi" (corsivi anno domini 1930. Perché von Salomon miei). era un gentiluomo: famiglia upper class, E Kern, l'amico e mentore, l'assassino scuole eccellenti, l'accademia più esclu- fanatico di Rathenau, poi suicidatosi siva, il meglio, insomma, dell'istruzione per evitare la cattura: "Sono morto per guglielmina. E l'immenso successo de I la nazione... Poiché dovevo morire, Proscritti alla sua comparsa nel 1930, muoio ogni giorno. Poiché tutto quel che lo consacrò come l'epopea dei che faccio è dedicato a quell'unica for- Freikorps nel Baltico, facendone uno dei testi sacri della konservative Revolu- segue ^ DEI LIBRI DEL ME SE I APRILE 1995 N. 4, PAG. 42 e-tx-ét-e Le Q^yyec-cslvicr segue stessa monotonia delle lunghe me: il viso della massa che avanza impenetrabile marciò diritto sulla lice donna sottoproletaria, e non gambe tediose. Solo le grinze che come un mare di fango... 'Cana- folla. Le donne tacevano...: l'uffi- osano chiamare peto un peto. za, tutto quel che faccio viene da le calze lucenti di seta facevano sul- glie', penso, 'folla, plebe'... sono ciale alto, elegante, azzurro, si C'è qui molto di più che sempli- quella forza. Quella forza chiede le ginocchia, l'unica cosa che appa- come topi, pensavo, hanno sulla chinò, mi afferrò un braccio e io ce pruderie guglielmina. Lo mette distruzione e io distruggo. Finora risse viva in loro, mi ricordarono il schiena la polvere dei rigagnoli, barcollando riuscii a piantarmi bene in luce Theweleit sottoli- ha chiesto solo distruzione". tormento confuso della cella". zampettano grigi, con gli occhietti sull'attenti alla meno peggio". neando che l'universo dell'eroe Sono rivoluzionari, questi? Per Questo squarcio feticista (le cal- rossi". A un certo punto arrivano i E si legga quest'altro episodio, il della konservative Revolution (il Erich Fromm il rivoluzionario non ze unica cosa viva nel corpo fem- marinai, che sono un po' meglio: rastrellamento di un casone popo- "maschio-soldato") "ruota perpe- può essere animato solo dal desi- minile) esprime forse lo shock do- "toraci ampi, cravatte svolazzanti, lare, un formicaio di umanità mise- tuamente intorno a un medesimo derio di distruggere il vecchio or- vuto al contrasto fra le fantasie del gole nude... Alcuni si guardavano rabile trasudante odio nei confron- asse: la comunalità della società dine; se manca l'amore per la vita e carcere e la realtà, viva ma indiffe- intorno spudorati, avevano ricci a ti dei Noskes (i Freikorps al servizio maschile, la creazione-senza-don- per la libertà è solo un distruttore, rente. Il timore/disprezzo per la cavatappi sulla fronte, e le donne li del "macellaio Noske"). La per- ne, la rinascita, l'ascesa verso du- un necrofilo. Ed è difficile attribui- donna però pervade tutto il libro, e seguivano in estasi ' (la disapprova- quisizione passa da tugurio a tugu- rezza e tensione... L'uomo è libera- re amore per la vita a chi si nutre corrisponde a un atteggiamento zione del militare — i veri soldati rio: "Una volta entrai anch'io. Vidi to da un mondo che sprofonda volutamente di puro odio. Così "la ben più complesso, dove le com- sono ermeticamente sigillati fino al una stanza non più grande di quat- nella putrefazione (la melma della gioia mi spaventava. Il mandorlo ponenti psicologiche si intrecciano colletto rigido, all'elmo sugli occhi tro metri quadrati, piena di letti. In femminilità); finirà col dissolversi all'ingresso del cortile [del carce- in modo indistinguibile con quelle — maschera l'invidia erotica). quello stambugio dormivano sette nel combattimento". La dimensio- re] che cominciava a fiorire... era ne maschilista della cultura prefa- per me una fonte continua d'irrita- scista (si pensi al Manifesto dei Fu- zione". A Natale il direttore fa del turisti, che glorifica contempora- suo meglio per aiutare i prigionieri neamente la guerra, sola igiene del a dimenticare. "Ma io, io non vo- mondo, e il disprezzo della donna) glio dimenticare. Che sia maledet- è tutt'uno con quella antipopolare. to se dimenticherò... Così si ottie- Per Julius Evola, di cui è nota la ne un odio robusto. Non intendo profonda identificazione con la dimenticare nessuna offesa, anche konservative Revolution, il rappor- piccola, non un'occhiata storta, to maschio-femmina è il rapporto non un gesto di disprezzo. Voglio fra una sostanza instabile, ambi- ricordare ogni meschinità di cui gua, oscura (quella femminile) cui sono stato vittima, ogni parola che si oppone il principio luminoso e mi ferì... Non voglio dimenticare fecondo della natura virile. A ciò si niente; cioè, no: voglio dimentica- accompagna il più gelido disprez- re quel poco di bene che mi è acca- zo per il popolo: "è di 'razza' ed ha duto". Sfido chiunque a trovare una 'razza' solo un'élite, mentre il brani come questi in Hemingway, popolo non è che popolo, massa". Malraux, Lawrence. Anche questo intreccio è ben rico- Anche l'amore, per von Salo- struito da Theweleit: "se 'razza' è mon, è distruzione: "Finalmente l'opposto di tutto ciò che è 'mas- m'innamorai: piombato nel più sa', allora anche 'razza' e 'proleta- profondo abisso della disperazio- rio' devono essere opposti... Con- ne, desideravo selvaggiamente di seguentemente il maschio che as- morire, ma nel medesimo istante segna a se stesso un posto nella mi slanciavo verso il sole ardente razza Ariana, o in ogni altra razza della più acuta volontà di vita. A 'superiore' si schiera in opposizio- un cenno di LEI ero pronto a far ne alle classi inferiori, alla massa, al saltare in aria me stesso, la casa, la proletariato, alla donna, all'anima- città, il mondo" (maiuscole origi- le... L'uomo 'di razza' si mobilita nali). Coerentemente, l'eros si sod- contro la 'massa' del piacere; co- disfa nel massacro: "Cominciai a razza corporea contro l'inconscio sparare, e tutta l'apatia di quella produttore di desiderio. Finché giornata svanì. L'arma rinculava e continua a scorrere anche una sola guizzava come un pesce, la mia goccia di volgare desiderio di mas- mano la teneva forte, delicatamen- sa, la battaglia non è vinta". te; schiacciavo i suoi fianchi tre- Il volume di von Salomon fu un manti fra le ginocchia infilando un mito non solo per la konservative nastro dopo l'altro". E anche: "La Revolution, ma per tutta la destra mitragliatrice mi tremava fra le gi- radicale che le fece seguito. Esso nocchia come un animale. Gli divenne un "libro sacro, testo ini- estoni, sul ponte, capitombolava- ziatico" per i militi della Repubbli- no, cadevano, schizzavano, sguaz- ca sociale italiana, di cui ricorda zavano nell'acqua... La mia mitra- Carlo Mazzantini in La bella morte gliatrice sputava fuoco... Sentivo che "leggendolo, lo assorbivo con quasi attraverso il fremito metalli- voluttà, mi ci perdevo dentro, mi co dell'arma il fuoco affondarsi nei inebriavo di quella torbida atmo- caldi corpi vivi degli uomini". sfera di sangue e di violenza". (Sul Emerge qui un'altra dimensione versante opposto Giaime Pintor vi fondamentale, curiosamente igno- trovava la testimonianza "della na- rata da gran parte delle discussioni tura essenzialmente vulcanica del sul volume: quella di un mondo sottosuolo d'Europa"). In tempi sessuofobico, dominato dallo sfor- politiche. Perché la donna è so- "Porci, mormoravo, banda di ca- persone, uomini, donne, bambini. più recenti Alain de Benoist, il zo di reprimere il desiderio. I prin- prattutto quella del popolo, la naglie; non riuscivo a pensare al- Due donne erano ancora coricate, profeta della Nouvelle Droite fran- cipali, se non unici oggetti erotici donna-massa, con cui si identifica tro". ognuna con un bambino; quando cese, testimoniava che intorno agli sono le armi, in assenza di oggetti e a cui dà il suo vero carattere di A questo punto il giovane cadet- entrammo una scoppiò in una risa- anni sessanta i circoli militanti e d'amore normali — in verità c'è, orda. Il tema è fissato già nella sce- to viene aggredito: "una quantità ta stridula, e quelli che erano da- putschisti dell'Oas "rileggevano pervasiva ma repressa, una compo- na d'apertura del volume. C'è una di gente ci aveva improvvisamente vanti alla porta gremirono la so- con passione quelle pagine in cui si nente omosessuale, che compare manifestazione popolare: "Una chiusi in un circolo; c'erano anche glia. Il sergente si avvicinò; la don- profila il volto fraterno dei grandi sia nelle travolgenti amicizie ma- bandiera gigantesca venne spiega- delle donne... 'Scimmia', gridò una na sollevò allora rapidissima co- attivisti del passato". Gli faceva schili ("'Kern', pensavo; non pote- ta in testa a un lungo corteo. Era donna, 'fantoccio, ridicolo trom- perte e camicia e dalle sue natiche eco la Nuova Destra italiana, collo- vo pensare altro che 'Kern'"), sia rossa: bagnata e squallida pendeva bettiere'" (corsivi miei). Da chi bianche partì un crepitio. Indie- cando von Salomon fra i nomi- nel mito dominante del Mànner- dalla lunga asta... Dietro la bandie- viene la salvezza? Da un ufficiale treggiammo, mentre gli altri rom- na/numina, come il cantore della bund, la comunità di uomini, con ra si rovesciavano gruppi stanchi in uniforme (in contrasto con la pevano in risate sguaiate" (corsivo "nuda estetica della guerra e della qualche rara esplicitazione erotica: urtandosi disordinatamente. Le massa informe): "Dall'Albergo mio). guerra civile" (Bernardi-Guardi), il narratore "di una irripetibile e "Ce ne stavamo tutto il giorno donne marciavano in testa, si spin- Carlton [non da un rifugio o una Si osservi: questi intrepidi ma- affascinante epopea", 0 portatore completamente nudi nella sabbia gevano avanti con le loro larghe taverna!] uscì un ufficiale, snello e cellai che si compiacciono dell'"odo- "di un'ambiziosa aspirazione: ardente lasciandoci arrostire dal gonne; la pelle terrea dei loro visi alto, con l'uniforme azzurra degli re ardente del sangue"; che non ar- quella di trarre, dal crogiolo incan- sole... magnifica gioventù, corpi pendeva afflosciata dalle ossa ussari, il berretto su un orecchio, retrano di fronte al massacro, alla descente delle guerre, delle stragi e bianchi, nudi e forti nel sole incan- aguzze. La fame le aveva scacciate stivali di pelle lucida con galloni strage; che, nella realtà e nelle de- del terrore, una nuova sostanza descente...". dai loro rifugi [non dalle case: so- d'argento e il monocolo. Si batteva scrizioni, sguazzano fra organi ma- umana" (Tarchi). La donna, per contro, è un og- no animali]. Avvolte in scuri scialli il frustino sugli stivali, aveva un vi- ciullati, corpi sventrati, interiora getto fobico, incute timore, repul- laceri, le voci strascicate intonava- sto magro bruno, angoloso [tutti morbosamente descritte (quel Oggi la destra al governo riven- sione: "Ancora più sorprendenti no un canto... Così marciavano i simboli fallici eretti, contro l'afflo- "cervello grigio ricamato di finissi- dica, fra le proprie ascendenze, la erano le donne. Non avevano nien- soldati della rivoluzione... Ma è sciarsi della bandiera squallida, me venule rosse... incollato come konservative Revolution: c'è da au- te in comune con le donne dei so- possibile... arrendersi a quella gen- della terrea pelle delle donne]. Si un grosso sputo al muro"), ebbe- gurarsi che non molti sappiano di gni della cella: i loro visi erano tut- te? Questo pericolo merita solo di- avvicinò facendo sempre schiocca- ne, costoro indietreggiano di fronte che "sostanza umana" erano fatti i ti eguali, nudi, ed esprimevano la sprezzo. Ha un'apparenza infor- re il frustino e con uno sguardo alla miseranda reazione di un'infe- suoi eroi. DEI LIBRI DEL MESE! APRILE 1995 N. 4, PAG. 43 Cr^CCl-

GIACOMO TODESCHINI, Il prez- to e non considerato un limite del zo della salvezza. Lessici me- Le parole disperse dell'economia medievale quale l'oggetto deve essere libera- dievali del pensiero economi- to. Dunque, invece di enfatizzare co, La Nuova Italia Scientifica, di Carla Casagrande l'importanza di alcune testimo- Roma 1994, pp. 288, Lit 34.000. nianze in cui l'economico sembra assumere un'autonomia presaga di Il libro ha una struttura semplice zie alla riscoperta delle teorie ari- giuridici, nelle somme teologiche e specificità "medievale" del pensie- modernità o di leggere ogni testi- e collaudata: alcune pagine intro- stoteliche, provvidenzialmente av- nelle raccolte di Consilia, nei cano- ro economico. La riflessione monianza di pensiero economico duttive che presentano il tema, il venuta nello stesso periodo. Que- ni dei concili e nei manuali di con- sull'economia non assume quasi come un adeguamento forzato, pensiero economico medievale, sta riflessione economica, che fessione, nei trattati contro la si- mai in età medievale una dimen- quasi sempre con intenti di norma- una prima parte che ne traccia le emergerebbe anch'essa, insieme a monia e in quelli sull'ideale della sione autonoma, ma si presenta lizzazione etica, della teoria alla vicende storiografiche, dalla posi- tante altre cose, dal "buio" dei se- povertà religiosa... Una vera e pro- all'interno di altre forme di rifles- prassi, Todeschini punta a rendere zione del problema nella seconda coli altomedievali, viene poi intesa pria moltiplicazione delle fonti ot- sione, quella etica, quella politica, conto della dispersione in cui si metà dell'Ottocento fino ai contri- e giudicata diversamente: forma tenuta non attraverso i miracoli quella teologica, quella giuridica: presenta la riflessione medievale buti più recenti, una seconda dedi- aurorale di economia scientifica dell'erudizione ma grazie a uno questo aspetto del pensiero econo- sull'economico, nella convinzione cata alle fonti, distinte per tipolo- oppure etica cristiana dell'econo- sguardo "depurato" da ogni pre- mico medievale va a giudizio di che questa dispersione costituisca gia e periodizzazione. Un libro mia in grado per alcuni di pro- supposto che non sia quello della Todeschini fortemente sottolinea- una delle sue principali caratteri- dunque "rassicurante" su un og- stiche. getto storico del quale si mostra La strada scelta è quella l'importanza e la consistenza. dell'analisi dei lessici economici, Il risultato non era però in par- cioè l'analisi dei termini e delle tenza scontato e il percorso che Omaggio al padre della demografia espressioni con i quali nei diversi Todeschini compie per raggiun- contesti discorsivi si è dato un no- gerlo, tra prese di posizione storio- di Maria Carla Lamberti me alle cose dell'economia. Decisi- grafiche e immersioni testuali, as- vi restano i testi scolastici espressa- somiglia più a un serrato corpo a mente dedicati a temi economici (i KARL JULIUS BELOCH, Storia della popola- popolazione, ridotta a semplice funzione del- corpo con qualcosa che sfugge De usuris, i commenti aristotelici, i zione d'Italia, Le Lettere, Firenze 1994, le caratteristiche geofisiche e dell'economia continuamente alla presa che a trattati monetari...), ma non meno un'operazione di lento e progressi- trad. dal tedesco di Lorenzo Del Panta ed di un territorio; troppo rigida l'immagine che importanti sono in questa prospet- vo disvelamento. Todeschini mette Eugenio Sonnino, pp. 695, Lit 85.000. egli ha dei rapporti tra le componenti demo- tiva tanti altri testi nei quali i temi subito in guardia il suo lettore: il grafiche (da quelli che intercorrono tra le di- economici sono laterali o addirit- pensiero economico medievale è La monumentale opera del Beloch viene verse fasce d'età a quelli che permettono di tura occasionali. Anzi è a questa stato ed è oggetto storico a dir po- offerta agli studiosi italiani a più di mezzo se- risalire dal numero delle famiglie all'am- testualità economica "involonta- co ambiguo, evanescente fino colo dalla sua prima comparsa in lingua ori- montare degli individui); troppo ansiosa di ria" che Todeschini guarda con all'inesistenza per alcuni, presente ginale: la Bevòlkerungsgeschichte Italiens arrivare al più presto a leggi generali la sua maggiore interesse, perché più dif- per altri solo in modo discontinuo era stata pubblicata infatti tra il 1937 e il lettura dei dati esistenti e troppo frettolosa fusa e soprattutto perché luogo di formazione di un linguaggio eco- (dalla fine del XII secolo in avanti) 1961, ad alcuni anni di distanza dalla morte l'applicazione di queste per appoggiare le e in forme diverse ma tutte "debo- nomico ricco e articolato, di cui in dell'autore, che ne aveva affidato il mano- congetture sulle cifre mancanti. li" (ripresa da antiche teorie, lumi- qualche modo i testi economici noso precorrimento di una scienti- scritto alle cure dell'allievo Gaetano De Sono colpe naturalmente legate all'epoca bassomedievali sono poi i benefi- ficità economica di lì a poco desti- Sanctis. Concepita e portata a termine in in cui K.J. Beloch è vissuto, ma che potreb- ciari. Paradossalmente lo storico nata ad affermarsi, traduzione eti- un'epoca in cui la demografia era pratica- bero relegare la sua opera tra i monumenti del pensiero economico medievale ca in un sistema di valori cristiani mente ignorata dagli storici, essa viene pre- del passato, inutilizzabili per l'indagine con- può contare su tante più testimo- di attività al limite dell'illecito). sentata in italiano in momento e clima ben temporanea, se non fossero accompagnate da nianze economiche quanto più si Un oggetto, dunque, sfuggente e diversi: nel 1970 è stato creato un Comitato alcuni altri pregi. Innanzitutto un metodo di rivolge a testi che economici non proteiforme nello stesso tempo, at- italiano per lo studio della demografia storica vaglio critico dei documenti ancora in gran sono. Scopre così che si parla di torno al quale, non a caso, si è svol- e dal 1977 ha preso vita una Società italiana parte proponibile: sulla loro attendibilità egli amministrazione là dove si legifera sulla vita comunitaria dei monaci, ta e si svolge una complessa querel- di demografia storica, cui va appunto il meri- si pronuncia, sia tenendo conto degli scopi che si pone il problema della ven- le storiografica nella quale sono to dell'iniziativa editoriale. cui ciascuno di essi doveva assolvere, sia sot- molti i nodi del dibattito: dalla dibilità di certe prestazioni e di toponendoli a reciproco accostamento e con- stessa esistenza e natura di un pen- Ma proprio lo sviluppo che la demografia certe merci mentre si discute di siero economico medievale alla ha ricevuto negli ultimi decenni e i progressi fronto. Sbalordisce poi la massa di informa- riforma della Chiesa, che si discute possibilità di una teoria e di un'eti- metodologici di cui ha beneficiato possono zioni fornite per i vari stati italiani, frutto per di ricchezza e di privazione, di uso ca economica cristiana, dal ricono- rendere perplessi sul significato che una simi- lo più di una pionieristica e infaticabile atti- e di possesso del denaro quando si scimento dei secoli bassomedievali le riscoperta può assumere per la ricerca con- vità di ricerca condotta su carte e su libri; se discute di imitazione di Cristo. come terreno di coltura della mo- temporanea. LI introduzione di L. Del Panta certo l'autore non ha potuto indicare tutto Scopre infine che si parla di uh sa- dernità (in questo caso della mo- e di E. Sonnino si propone di chiarire quanto quanto è disponibile negli archivi, ha tutta- cro commercio gestito da un mer- dernità economica) all'interpreta- di questo lavoro sia da considerare irrecupe- via segnalato in modo pressoché definitivo cante celeste venuto a offrire un zione della conflittualità tra comu- quali sono i tipi di fonte sui quali la demo- bene prezioso per il quale bisogna rabile e quanto invece conservi di attuale e di pagare un prezzo molto alto ma nità cristiane ed ebraiche come vivo, e si può sostanzialmente concordare con grafia storica italiana può contare. Infine conflittualità economica. dal quale si ricaverà una felicità in- la loro argomentazione. l'opera, con le sue ambizioni implicitamente finita..., scopre cioè che le parole Per Todeschini, tutti questi pro- comparative, ricorda allo studioso di oggi blemi debbono essere ripensati a Senza dubbio è irreparabilmente vecchio dell'economia si sono insinuate fin una meta da perseguire, pur ammonendolo partite da una rifondazione l'apparato teorico cui la fatica di Beloch si nel più alto di tutti i discorsi, quel- dell'oggetto. C'è, a mio parere, un ispira: troppo scarno è il numero delle varia- sui rischi che essa comporta, quando la si vo- lo sulla salvezza delle anime. equivoco di fondo che mina fin bili da cui fa dipendere la consistenza della glia raggiungere prematuramente. Poco importa che tutti questi di- dalle sue origini la storia del pen- scorsi non siano compiute analisi siero economico medievale, e cioè economiche, che i temi economici il tentativo di ritrovare in ambito restino secondari o vi appaiano so- medievale le stesse forme di con- muovere, per altri di contenere, lo nella forma della metafora e cettualizzazione che definiscono per altri ancora di frenare lo svi- dell'analogia. Quel che importa è l'economia come disciplina mo- luppo dell'economia di mercato. che le cose dell'economia trovano Wf edizioni derna. Le delusioni, che seguono a Interpretazioni dunque variegate, qui le loro parole, e attraverso que- questa aspettativa, producono una in qualche caso anche contrappo- \Quattro\ènti ste parole vengono descritte, valu- serie di interpretazioni riduttive ste, che rimandano da un lato a un 61029 URBINO-C.P. 156 FAX 0722/320998 tate, comunicate. Questo vocabo- del pensare economico medievale, medioevo anticapitalistico perché t'^RlImmmmmimimmmmmmmmmmmmmimmmmllé lario economico, nato in contesti la cui esistenza viene riconosciuta cristiano, dall'altro a un medioevo diversi in un arco di tempo che va solo in presenza di un'economia di culla del capitalismo in quanto, o Anno ll-n.3- luglio 1994 dal III al XV secolo, che cresce e si mercato (i secoli bassomedievali) e anche se, cristiano; tutte comun- "PELAGOS" stratifica nel tempo, costituisce per solo quando esso si mostra, anche que incapaci di cogliere la com- Rivista di letteratura contemporanea e creatività Todeschini l'oggetto primario del- solo parzialmente, nella forma di plessità dell'oggetto storico "pen- la storia del pensiero economico una teoria capace di individuare le siero economico medievale" ridot- U. Piersanti, Il poeta e l'integralismo - I. Vincentini, Postille ai medievale. leggi dell'agire economico (la ri- poeti degli anni '80 - P. Lagazzi, Dalla «Parola innamorata» a to a dispositivo di anticipazione oggi (Qualche nota in margine a un quindicennio) - B. Alla fine l'oggetto storico che flessione economica scolastica). teorica e/o di ratificazione etica, a Garavelli, Elementi. Le energie poetiche degli anni '80 - E. Todeschini voleva mostrarci si è ri- Impostazione questa che fa corpo seconda dei casi, e confinato in un Ferullo, : dialogo d'un poeta con la propria velato ancora più bello di quanto con un altro presupposto: quello ristretto corpus di fonti, quasi anima - U. Piersanti, La tenacia del vivere - P. Perilli, Anima di appariva all'inizio, ricco, affasci- dell'estraneità, e al limite anche sempre testi di carattere teorico o spini e fiori (I ruotismi del mondo e la natura convalescente nante, caleidoscopico, ma certo della pericolosità, dell'agire econo- normativo e appartenenti al perio- nella poesia di Umberto Piersanti) - G. De Santi, La valle dei anche più complicato: mobile, di- mico rispetto al piano cristiano do bassomedievale. cavalieri: Crovi e la memoria del tempo - G. De Santi, sperso, impuro, nascosto, certo Finzione e verità nell'ultimo Minore - L. Santoni, Stare insieme della salvezza. Da qui l'idea che il Todeschini trova invece il suo meno disponibile a usi impropri e medioevo cristiano produca un - G. Zavanone, Poesie - A.M. Moriconi, Poesie - Lettere di strumentalizzazioni. Nonostante oggetto dovunque: nei testi della a Leonardo Castellani, a cura di G. De Santi. pensiero economico solo perché tradizione cristiana e in quelli della questo e anzi proprio per questo "costretto" dagli eventi, e l'evento tradizione ebraica, nei sermoni dei (pp. 168, L. 20.000) non ci resta che ringraziare Tode- è naturalmente la rivoluzione com- Padri e nelle regole dei monaci, nei schini delle belle complicazioni merciale del XII secolo, e solo gra- • commenti scritturali e in quelli che ha saputo offrirci. APRILE 1995 N. 4, PAG. 44 (^Déidiòti.

gere all'attuale macchia dell'eco- con quelle apparentemente molto foucaultiano. I referenti principali lo del dibattito filosofico femmini- grafia, quel vago contorno dello zi- urgenti ma anche molto statiche sono però soprattutto gli studi sta. Circa vent'anni fa, Luce Iriga- La donna gote che per il cardinale Ratzinger della polemica quotidiana tra femministi sulla storia della gravi- ray ha scritto un bellissimo saggio, è già una "persona", e per altri è di abortisti e antiabortisti. danza e del parto — penso ai saggi raccolto in Questo sesso che non è fatto "vita" fin dal primo apparire. Il libro si colloca in realtà all'in- di Carol Smith-Rosenberg sulla co- un sesso, relativo all'economia sco- tattile Le ultime pagine sono appunto de- crocio di alcune specifiche tradi- struzione della donna isterica negli pica dominante tipica del regime dicate a discutere l'inganno che zioni intellettuali o, per meglio di- Stati Uniti dell'Ottocento, e a fallocratico, alla quale contrappo- di Paola Di Cori circonda il termine "vita" stabilen- re, le rivisita e riattraversa agilmen- quelli di studiose come Ludmilla neva invece la femminilità del tat- do le differenze storiche tra le con- te: da quella relativamente recente Jordanova sulla cultura medica del to. E anche Duden vuole ricostrui- BARBARA DUDEN, Il corpo della cezioni passate e quelle attuali. suggerita dall'antropologia di Settecento e sul rapporto tra iden- re "l'esperienza tattile" e "un pas- donna come luogo pubblico. Intorno a questo nucleo fonda- Marcel Mauss nel 1938 e ripresa tità sociale delle donne e rappre- sato tattile" delle donne. Sull'abuso del concetto di vita, mentale — la costruzione di un da Mary Douglas negli anni ses- sentazione visiva della loro anato- Almeno due conseguenze im- Bollati Boringhieri, Torino modo di vedere qualcosa che si santa, alla prospettiva aperta da mia, o di Londa Schiebinger sulla portanti derivano da questa pro- 1994, pp: 132, Lit 18.000. concepisce come "vita" — Duden Foucault nel decennio successivo, storia degli scheletri. posta così particolare sulla storia si sforza di organizzare le proprie alla quale Duden si richiama espli- L'altro filone importante al qua- del corpo femminile. Da un lato, Il libro di Barbara Duden appar- argomentazioni, sistemandole lun- citamente fin dall'inizio, per quan- le la riflessione di Barbara Duden essa consente di riprendere, incen- tiene a un genere che non è sempli- go direttrici che non coincidono to il libro non abbia un impianto va ricondotta è naturalmente quel- trandolo sul corpo, il dibattito sul- ce individuare a prima vista. Non la differenza sessuale e sulla ormai propriamente un saggio di storia abusatissima categoria di "gene- della medicina, e neanche di etica, re", e di liberarlo dalle stantie con- per quanto tratti di entrambi que- siderazioni accademiche che l'han- sti argomenti; troppo discorsivo no appesantita. Dall'altro lato, per essere considerato un vero e questo libro ci dice che è ormai proprio saggio di ricerca, anche se tempo di costruire un nuovo tipo va decisamente collocato entro la di spazio pubblico di discussione produzione recente di storia del nel quale gli/le intellettuali si col- corpo femminile, esso costituisce lochino a una giusta distanza tra il piuttosto un esempio originale di clamore della politica, e le rigidità combinazione di ragionamento asfissianti dell'accademia; tra il si- scientifico e autobiografia intellet- lenzio delle case, delle biblioteche tuale. Si sente circolare tra le pagi- e della scrittura solitaria, e le me- ne del libro un'aria quasi luterana, schinità della carriera. da corale di Bach, che non a caso è Si tratta di un obiettivo difficile contemporaneo del periodo di cui da raggiungere che, oltre a una Duden è una specialista, avendo profonda consapevolezza dei pro- pubblicato di recente una mono- pri limiti, richiède uno spostamen- grafia sulla storia sociale della me- to preciso: abbandonare l'idea che dicina delle donne nella Germania occorra assumere sempre Una po- del Settecento. sizione precisa, schierarsi prò o L'autrice cerca di ricostruire la contro qualcosa, che sia possibile maniera in cui, a partire dal secolo trovare subito uno schema esplica- scorso la parte interna del corpo tivo entro cui sistemare definitiva- femminile è stata progressivamen- mente una realtà o un problema te resa pubblica, visibilizzata, rap- (pensiamo agli sterili dibattiti tra presentata, "sia dal punto di vista intellettuali che hanno seguito i ri- medico sia da quello poliziesco e sultati delle elezioni di marzo, o giuridico, mentre parallelamente quello ben poco stimolante a pro- viene intrapresa la privatizzazione posito delle cosiddette donne di del suo esterno", vale a dire il suo destra al governo). Duden sostiene ruolo sociale. Per fare questo Du- che dobbiamo lasciarci alle spalle den ripercorre in tre capitoli (il alcune vecchie idee con le quali primo dedicato al corpo, il secon- avevamo convissuto pacificamente do al feto, mentre l'ultimo, molto per tanti anni, e considerare che breve, è sulla vita) come sia avve- forse tante domande alle quali fino nuto il processo di progressiva vi- a poco tempo fa presumevamo di sualizzazione dell'interno del cor- poter rispondere e che avevamo po femminile e come si sia andata già "sistemato" in qualche quadro perdendo la tradizione cinestetica, concettuale definitivo, presentano vale a dire quella relativa alla per- aspetti inconsueti, che forse non cezione del proprio corpo interno. conosciamo affatto. Il libro di Bar- Nel secondo capitolo, il più con- bara Duden è un esempio felice di sistente, si tenta di fare una vera e questo tipo di operazione, che è propria storia del feto, e si riper- decisamente politica, oltreché in- corre l'arco temporale che porta tellettuale: un invito da accogliere dalle immagini medievali o anche senza riserve. più antiche di un piccolo umano completamente formato che vive nel grembo materno, fino a giun-

fronta quello che può essere defi- visioni dell'alterità e della differen- nella ricostruzione di culture scom- Antropologi di noi stessi nito il nocciolo duro dell'antropo- za elaborate nel corso dei secoli, a parse o in via di sparizione. Dimo- logia: i metodi attraverso cui viene partire dall'antichità classica. Da strando le capacità di attraversa- di Alice Bellagamba pensata, descritta ed esperita l'al- segnalare in questa sezione è lo mento culturale elaborate nel corso terità culturale. Le nozioni di dif- spazio dedicato dall'autore agli della sua storia e mantenendo vivo MONDHER KLLANI, Antropolo- progetto aperto e flessibile. ferenza culturale e di relativismo, sviluppi della geografia araba fra il 0 proprio interesse per il presente gia. Una introduzione, Dedalo, In particolare, Kilani dimostra di spaesamento e di decentramen- IX e l'XI secolo. delle società e delle culture incon- Bari 1994, ed. orig. 1992, trad. come l'antropologia affondi le sue to vengono passate in rassegna per L'ultima parte del testo è la più trate, dovrà piuttosto impegnarsi a dal francese di Anna Maria Ri- radici in altre antropologie, inten- delineare il modo in cui l'antropo- originale. Qui Kilani risponde a svelare i molteplici livelli d'intera- vera, pp. 352, Lit 35.000. dendo con questo termine il modo logo costruisce il proprio oggetto uno degli interrogativi fondamen- zione fra dinamiche locali e globali, in cui società e culture diverse si di studi. Dopo aver cercato di defi- tali che animano il dibattito antro- reintegrando le società ristrette e i In questo libro Mondher Kilani interrogano, a partire da una serie nire l'antropologia dall'interno, pologico contemporaneo: in quale piccoli gruppi nel contesto più am- mette in luce le controversie e i di- di presupposti riguardanti la natu- l'autore sposta la sua attenzione misura questa disciplina può con- pio cui essi appartengono. E, so- battiti che hanno animato la storia ra dell'uomo considerati fonda- sul contesto in cui essa si iscrive tinuare a occuparsi dell'esotico e prattutto, l'antropologia deve ri- dell'antropologia — per tradizione mentali, costruendo immagini e esplorando le connessioni fra que- del diverso quando le società da tornare a casa. Posando il proprio disciplina che si occupa del diver- rappresentazioni del diverso, dello sta e altre discipline che si interes- essa tradizionalmente studiate so- sguardo su quelle stesse società che so e dell'esotico. Ne emerge un straniero e di mondi lontani. In via sano all'uomo e al suo vivere in so- no ormai quasi del tutto scompar- le hanno dato origine, indagando- quadro articolato dei molteplici e quasi paradossale gli strumenti da cietà. Infine delinea i tratti di una se? Esistono forse ancora angoli di ne i settori più avanzati, essa può differenti orizzonti teorici che la essa prodotti per studiare gli uni- storia della disciplina. Due sono le mondo che possano essere consi- portare un originale contributo caratterizzano: quella che a un pri- versi concettuali degli altri posso- questioni in discussione: vi è in- derati isolati dal fluire dei processi all'interpretazione dei cambiamen- mo sguardo può apparire come no essere applicati alla comunità nanzitutto il nascere dell'antropo- storici che caratterizzano la situa- ti e dei conflitti che caratterizzano un'eccessiva frammentazione è in- degli stessi antropologi, mettendo logia, quale oggi la conosciamo, zione contemporanea? le società definite moderne. Se al- vece, nell'interpretazione dell'au- in luce la natura culturale, e conte- verso la seconda metà del secolo Nell'interpretazione dell'autore cune forme di alterità vanno scom- tore, la caratteristica peculiare che stuale, del loro sapere. scorso. E vi è, in una prospettiva l'antropologia non deve ridursi a parendo, altre infatti appaiono "fi- più ampia, una ricostruzione delle nora sconosciute e di altra natura". rende il sapere antropologico un Nella prima parte l'autore af- un sapere antiquario, rinchiuso APRILE 1995 ni N. 4, PAG. 45 MARIANNE WEBER, Max We- sua insaputa; la ragazza s'impunta ber. Una biografia, introd. di e, infine, Max le scrive una lettera Gùnther Roth, Il Mulino, Bolo- Le tiger-women del povero Max dicendole che entrambi erano col- gna 1995, ed. orig. 1921, trad. di pevoli, avevano fatto soffrire altri, Biagio Riorino, pp. 831, Lit di Anna Elisabetta Galeotti non erano degni di vivere, ma in- 70.000. somma che lei corresse da lui. He- giustizia sociale. In complesso Ma- il cui sostegno Max Weber non sa- cugina orfana, sfortunata e provin- lene si irrigidisce per un po', ma Esce finalmente in italiano (non rianne riesce a restituire carne e rebbe stato il padre fondatore del- ciale che capita in casa Weber per poi incassa la sconfitta e si allea si capisce se tradotta dal tedesco o sangue, passione e fragilità, allo la sociologia, né da vivo, né da un breve periodo. La ragazza, tro- con la nuora che, non a caso, le ri- dall'inglese) la monumentale bio- studioso ostico, distaccato, che morto; una moglie-mamma che vandosi nella capitale e in quella serverà una parte da comprimaria grafia di Max Weber a opera della non fa nulla per rendersi accatti- sopporta un matrimonio in bian- casa, bella, così ben frequentata, nella biografia del figlio. Perché, moglie, preceduta dalla bella in- vante e facile. Questa biografia la- co, la cura devota a un marito in- culturalmente vivace, e impreziosi- da questi promettenti preamboli, il troduzione di Gùnther Roth che ci scia comunque intatti due misteri: fermo, le compiacenti attenzioni di ta da tre cugini maschi, capisce che matrimonio resta, per dirla col di- informa di tutto quanto viene ta- il primo riguarda Marianne e il se- quest'ultimo verso le sue amiche e ha di fronte l'occasione della vita. ritto canonico, rato ma non consu- ciuto da Marianne. condo il matrimonio dei Weber. l'amore finale di Weber per Else Scarta immediatamente i due cugi- mato? Che Marianne, volendo fare il Marianne si presenta esplicita- Jaffé, nata von Richtofen (sorella ni più giovani che, seppur più at- Non si riesce a capire: Marianne mausoleo al marito e al loro (casto) mente (sempre in terza persona) della più nota Frieda che ha ispira- traenti, sono a suo giudizio bam- ovviamente non ne parla, ma è an- matrimonio, sia stata non solo reti- che attenta a coprire ogni traccia o cente, ma abbia manipolato dati e indizio che ci dia una spiegazione, documenti con evidenti intenti ce- presentando l'unione come esem- lebrativi e giustificatori era noto pio di comunità intellettuale e spi- tra gli studiosi di Weber; che que- Alla ricerca del centro weberiano rituale paritaria, ricca d'amore, sta biografia abbia contribuito in priva d'ombre e d'incertezze. Si modo determinante a fare di We- di Alessandro Ferrara consideri che Marianne fu una ber 0 padre delle scienze sociali fondatrice del movimento femmi- (ciò che era invece imprevedibile nista tedesco e che, contro le tesi saggio di Schluchter assume una posizione in sulla base delle alterne fortune di Per leggere Max Weber, a cura di Hubert radicali del libero amore, sostiene Weber in vita) era pure noto; come Treiber, Cedam, Padova 1993, pp. 464, Lit qualche modo intermedia fra queste due al- il matrimonio come realizzazione nota era la risolutezza incrollabile 52.000. ternative. sessuale e spirituale di uomo e di Marianne nel difendere a spada Altri tre importanti saggi fanno invece il donna e, in quanto tale, premessa tratta colui che, non a torto forse, Raramente capita di trovare un libro così punto sul rapporto tra Weber e Nietzsche, all'emancipazione femminile. In- considerava il capolavoro della sua straordinariamente utile a chi desidera ap- che da dieci anni a questa parte ha meritata- somma il trionfo della falsa co- vita. Ciò che invece è inatteso, sul- profondire il pensiero di un autore. Questa mente strappato il primato dell'interesse alla scienza? la base di queste informazioni di poco discussa antologia di scritti su Max We- vexata quaestio dei rapporti fra Weber e il Tuttavia, e questo è il vero mi- contorno, è l'interesse e il fascino ber ci restituisce dell'autore dell'Etica prote- neokantismo. Si tratta di Le tracce di Nietz- stero, la strega Marianne non risul- di una lettura che, al di là delle in- stante e lo spirito del capitalismo un'imma- sche nell'opera di Max Weber di Wilhelm ta antipatica: forse perché queste tenzioni e dell'attendibilità storica donne spirituali di un tempo, re- gine sorprendentemente diversa da quella se- Hennis, Il monastero di Nietzsche degli del testo, costituisce un potente af- presse, dalla sensibilità esasperata, fresco di un'epoca, di una cultura dimentata nella vulgata sociologica fin qui "spiriti liberi". Weber e Nietzsche come avviluppate nell'etica, protestante e di un grande ingegno. corrente in Italia. Fra i contributi spiccano educatori di Hubert Treiber, e Gli "ultimi (e nella falsa coscienza?) non gioi- La parte narrativamente più bel- tre articoli che dialogano fra loro in modo a uomini" diDetlev J.K. Peukert. scono delle loro perfide trame, ma la del libro è quella iniziale, che ri- volte notevolmente polemico. Si tratta di Amplissima e molto documentata la bi- soffrono sempre e la loro sofferen- costruisce la storia della famiglia L'opera di Max Weber di Friedrich Ten- bliografia, che contribuisce a rendere questo za, questa sì, è autentica. materna di Max dalla fine del Set- bruck, una pietra miliare nella storia delle in- volume uno strumento indispensabile per chi tecento, tra guerre napoleoniche, terpretazioni di Weber, Il paradosso della ra- voglia accostarsi ai più recenti sviluppi in ma- N restaurazione, ideali liberali e na- zionalizzazione di Wolfgang Schluchter e La teria di interpretazioni di Weber. Che si con- zionali, religiosità e spiritualità problematica di Max Weber di Wilhelm venga o meno con la tesi secondo cui la do- NOVITÀ femminili, agiate ville, parchi e Hennis. La posta in gioco è se vi sia un vero manda centrale di Weber — come già peral- bambini. La storia procede al rit- centro tematico dell'indagine weberiana e tro, sia pure in un vocabolario del tutto di- mo di una saga familiare simile a quale sia. Da un lato si propone un drastico quella dei Buddenbrook, con il verso, quella di Hegel — riguardava al fondo suo condimento di lutti disgrazie e ridimensionamento dell'importanza di Eco- il significato della modernizzazione, e dun- Claudio Moresehini suicidi, di sensibilità delicatezze e nomia e società a favore invece della centra- que dell'esperienza occidentale, nel contesto incomprensioni, di viaggi estivi, di lità della Sociologia delle religioni, e dunque della storia dell'umanità, i sàggi di questo li- foreste germaniche, di cultura clas- si identifica come fondamentale la domanda bro rappresentano altrettante testimonianze Enrico Norelli sica e religiosità protestante, fino a circa la natura e la dinamica del processo di dell'inesauribile attualità del pensiero di We- tutta la giovinezza di Max Weber. razionalizzazione universale all'interno del ber e della sua statura di interprete della mo- In seguito, la narrazione si appe- quale si staglia la specificità del razionalismo dernità, ineguagliato nella sua capacità di co- Storia della santisce dell'eccesso di corrispon- occidentale (Tenbruck). Dall'altro lato emer- glierne il lato oscuro, le dimensioni di perdi- denza che Marianne riporta come ge invece la tesi di una continuità profonda ta, e di situarsi al confine estremo della mo- documentazione e di una minuzio- fra l'Etica protestante ed Economia e so- dernità, da dove già si intravvedono i contor- letteratura sa ricostruzione della carriera e de- cietà — una continuità che porrebbe al cen- gli sviluppi della ricerca e del pen- ni di una nuova configurazione. siero di Max. Chi peraltro deside- tro degli interessi di Weber le vicissitudini, le cristiana rasse un breve e accurato com- peculiarità e le prospettive dell'umanità pendio della metodologia e della nell'età della gabbia d'acciaio (Hennis). Il sociologia storica weberiana può antica facilmente trovarlo nel decimo ca- pitolo, La nuova fase della produ- greca e latina zione. come la compagna sollecita, soli- to Lady Chatterley a D. H. Law- bocci. Punta decisa gli occhi su Meno felice è la parte conclusi- dale, la preziosa sponda, il porto rence). Max, tenebroso, trasandato, orso, voi. I: Da Paolo va, dalla prima guerra mondiale in sicuro del marito e, insieme, come L'abilità manipolatoria di Ma- che emana grande forza virile. all'età costantiniana poi, dove il tentativo di Marianne intellettualmente e spiritualmente rianne è subito evidente da come si Max all'epoca era però più o meno pp. 624, L. 60.000 di giustificare, attenuandola, la po- inferiore a lui. Tuttavia nella narra- conquista il marito, strappandolo a impegnato con un'altra cugina (le sizione nazionalistica del marito e zione prende forma anche un'altra quell'altra tiger-woman che è la di famiglie patriarcali offrivano op- di spiegare il fallimento di Weber Marianne, decisa, ambiziosa, senza lui madre Helene. Marianne è la portunità a noi oggi ignote) dalla Un affresco, rigoroso e come politico è più evidente e, do- salute incerta. Marianne non si la- coinvolgente, del modo in cui po 700 pagine, meno tollerabile scia scoraggiare e tesse le sue tele l'evento cristiano s'è diffuso per il lettore. Per i comuni mortali con evidente maestria. diventando matrice della resta l'ingenerosa soddisfazione di A un certo punto, come da ma- cultura occidentale: vedere come anche i grandi inge- nuale, il giovane Max va a trovare gni, e Weber era certamente gran- la cugina inferma per chiarire a sé dall'analisi delle forme dissimo, possano rimanere impri- e a lei i suoi sentimenti e scopre letterarie in cui si trasmette gionati nei pregiudizi della cultura che la lontananza ha spento per lui il cristianesimo - il vangelo, del tempo: l'ardente nazionalismo la fiamma. Nel frattempo, mam- le lettere, gli atti ... - alla di Max, che ritiene la grandezza ma-drago Helene, forse presagen- storia dei rapporti della patria il valore supremo e che do il pericolo, cerca e trova un al- con la cultura classica considera la guerra del '14 come tro marito per la nipote Marianne una guerra di autodifesa della Ger- che nessuno schioda più da casa mania per la sua sopravvivenza, Weber. Marianne sostiene di non non è infatti derivabile né dalla sua essersi accorta delle attenzioni di riflessione scientifica (rigidamente questo pretendente, tutta presa da avalutativa), né dalle sue posizioni Max; ma più probabilmente le politiche in generale che sono libe- sfrutta per ingelosire il cugino. MORCELLIANA rali; democratiche e attente alla Sta di fatto che la zia la fidanza a Q/ia G. Rosa 71 - Brescia DEI LIBRI DEL MESE! APRILE 1995 N. 4, PAG. 46 •6 oo-t^crn^Lck. re il filo logico delle coerenze lun- go lo zigzagare dell'autore. Più in I I I LANFRANCHI Diario di un essere umano generale, va detto che il vino di Ri- Saggistica di Gian Luigi Vaccarino cossa migliora decisamente con l'invecchiamento. Salvatore Natoli Nella prima metà del suo diario L'incessante SERGIO RICOSSA, Come si man- economista", il libro è un estratto anche i giudizi più cattivi, ingiusti, si fa un po' fatica, per la verità, a meraviglia da in rovina un Paese. Cin- dal diario autografo — come dice o dettati da risentimento o idiosin- trovare il nocciolo liberista sotto quantanni di malaeconomia, Ricossa — "di un essere umano", e crasia personale; e Ricossa non la una scorza di duro conservatori- Filosofia, espressione, verità Rizzoli, Milano 1995, pp. 302, l'autore si augura che l'amputazio- risparmia neppure a se stesso o agli smo. Esempio: nel '74 Ricossa se Gli scritti qui raccolti si soffermano Lit 30.000. ne conservi tuttavia "il maggior amici e maestri più vicini. Si veda ne va con Bargoni dall'Unione In- sulla «verità» e quel.che emerge e il numero possibile di tracce di uma- modo in cui la verità è messa in la scena esilarante della partecipa- dustriale di Torino, dopo venti- gioco nei diversi linguaggi. Per un economista pubblicare il nità". zione dell'autore alla presentazio- quattro anni di onorato servizio, Pag. 190-Lire 28.000 diario, anno per anno sull'arco di Su ciò Ricossa va decisamente ne del libro di Frutterò e Lucenti- quando Agnelli candida alla presi- cinquantanni, delle proprie rea- rassicurato. La sua umanità (non ni La prevalenza del cretino, con il denza De Benedetti. "Effettiva- Carlo Sini zioni soggettive di fronte a una solo il lato sanguigno, arrabbiato, dubbio di essere l'oggetto non di- mente Bargoni non tratterebbe "presunta politica economica" che Il profondo e sdegnato, lucidamente feroce, ma chiarato della discussione. mai coi comunisti, ma neanch'io (nel mio piccolo), perciò ce ne an- l'espressione diamo entrambi". Qui il liberali- Filosofia, psichiatria e smo è da intendersi, credo, nel psicoanalisi senso che se non si tratta, neppure La psichiatria del nostro secolo è Contro lo spreco si pretende che si passi alle vie di debitrice nei confronti della filosofia fatto. Ma nella seconda metà, di non poche rivoluzioni concettuali di Riccardo Bellofiore quando il neoliberismo emerge e metodologiche. Pag. 250 - Lire 28.000 con forza sul piano teorico, cultu- GIORGIO LUNGHINI, L'età dello Spreco. Di- dell'orario di lavoro e in ozio produttivo. Sot- rale e politico, il discorso si fa mol- soccupazione e bisogni sociali, Bollati Bo- tostimavano però le difficoltà da superare, e to più articolato, ricco, coerente e Carlo Tullio - Altan innovativo, anziché difensivo. ringhieri, Torino 1995, pp. 85, Lit 16.000. il tempo necessario affinché si formasse il Un processo di Rimane sempre, beninteso, un nuovo tipo umano in grado di godere, e non pensiero liberismo di testimonianza, d'op- Troppe merci, poco lavoro. Questo è il ca- di patire, del tempo liberato. Obsoleta la posizione, da "programma massi- Un'idea guida, quella della rattere che ha assunto, in modo tendenzial- soggettività umana intesa come Teoria generale. Perché la crescita della pro- mo", un tratto caratteristico che «universale concreto». mente irreversibile, la contraddizione capita- duzione di merci, magari trainata da politi- distingue decisamente l'autore, a Pag. 352 - Lire 32.000 listica secondo Giorgio Lunghini. Rinnova- che di espansione della domanda effettiva, mio avviso, da altri maestri italiani zione tecnologica non ha in questa fase carat- non comporta ormai crescita dell'occupazio- di liberismo, come Einaudi. Ma Vincenzo Vitiello tere incrementale, né si accompagna a un, na- ne. etichettare Ricossa come "liberista La voce riflessa turale o indotto, ampliamento del mercato. È Le spiegazioni tradizionali della disoccupa- selvaggio", o "liberista ferino" (qualifiche che lui stesso non re- Logica ed etica della invece radicale, rivoluziona il sistema di mac- zione, e le soluzioni sperimentate, non valgo- spinge per civetteria di bastian contraddizione chine e l'organizzazione del lavoro, a fronte, no più. La disoccupazione attuale non è né contrario) non gli rende giustizia. I problema è di vedere in che modo da un lato, di una saturazione della domanda mera oscillazione ciclica e frizionale attorno Perfettamente prevedibile e coe- è possibile parlare dell'Altro senza di beni di consumo durevole, e dunque di un a una piena occupazione automaticamente rente con tutta la sua battaglia li- ridurlo al medesimo. sostanziale ristagno della produzione di mer- garantita dal libero funzionamento del mer- Pag. 235 - Lire 28.000 - berista è il rifiuto ad aderire, nel ci, e, dall'altro lato, di una crescente globaliz- cato, né temporanea espulsione di lavoratori '94, al movimento emergente di zazione finanziaria e produttiva dell'econo- dovuta a un cambiamento tecnico ondulato- Berlusconi, nonostante vi parteci- mia, e dunque di una irreversibile crisi delle pino con responsabilità di primo Narrativa rio che sarebbe compensata dalla creazione di politiche economiche incentrate sullo stato- nuovi prodotti e dunque di nuovi posti di la- piano personaggi (quali Antonio Peter Hàrtling nazione. Informatizzazione del lavoro, toyo- voro, né l'esito di salari reali troppo elevati o Martino) che per molti anni gli so- JANEK tismo, crisi del keynesismo, insomma. Nella di una domanda di merci insufficiente. Ba- no stati vicinissimi. "Mi hanno fabbrica il comando sul lavoro è ormai au- sterebbe, in questi casi, o lasciar fare al mer- chamato 'liberista ferino' — scrive ritratto di un ricordo nel suo diario —. Avrei preferito Un libro serrato, scottante, con uno toimposizione e autocontrollo. Nella distri- cato, o indurre alla ragione i sindacati, o in- 'liberista felino', ma il punto non è stile che abbandona ogni letterata buzione, il salario è disciplinato dalla mobi- tervenire con maggiori iniezioni di una gene- questo. Il punto è che, con stupore ricercatezza; per inchiodare lità del capitale. Nel mercato, prevale l'incer- rica domanda pubblica. Negli ultimi anni — di molti, non prendo il volo per immagini e sensazioni con una tezza, le aspettative di lungo periodo degli freschezza e irruenza insolite. scrive Lunghini — è intervenuto un cambia- raggiungere lo stormo dei 'liberi- Pag. 170-Lire 26.000 imprenditori si deprimono, l'orizzonte delle mento strutturale nel modo capitalistico di sti' di Berlusconi e fare il rapace decisioni di investimento si accorcia, la spe- produzione-riproduzione delle merci e della tra i rapaci. Ma come, predico il li- Josefina Vincens culazione finanziaria diviene il gioco preferi- società. La disoccupazione creata dalle fasi di berismo da una vita, e mi fermo to. Del Keynes degli anni trenta poco sembra prima della terra promessa, che or- Solitaria riduzione della produzione viene cristallizza- spendibile oggi. Premature le Prospettive ta da ristrutturazioni tecnologiche e organiz- mai è in vista? Da una vita non rie- conversazione economiche per i nostri nipoti. Anticipava- sco a diffondere l'abbici del liberi- con il nulla zative, sicché quando la produzione riprende no con lungimiranza la malattia della nostra le imprese non assumono nuovi lavoratori. smo: ogni terra promessa è un mi- E' ammirevole che con un tema epoca, la disoccupazione tecnologica, e la sfi- raggio". Ricossa, insomma, è un li- come quello del «nulla» l'Autrice "La forza-lavoro è una merce la cui quantità da a cui siamo chiamati, trasformare l'espul- berista troppo fine e rigoroso per abbia saputo scrivere un libro così non rendersi conto del suono fa- vivo e lo è anche il fatto che sia sione di lavoratori in generale riduzione riuscita a creare dalla «vuota» sullo di certa moneta. Certo egli intimità del personaggio, tutto un condivide uno per uno molti punti mondo. del programma neoliberista di Pag. 185 - Lire 26.000 Berlusconi, e ne è anzi un antesi- suscita per lo più "disgusto al pri- anche quello imprevedibile, umo- Il diario, come ogni diario, può gnano di lunga data: l'esaltazione Armando Guiducci mo colpo, stupore al secondo, filo- rale, esoterico, criptico o addirittu- essere spulciato e gustato senza si- del consumismo, la difesa del ri- Il grande Sepik sofica accettazione del mondo al ra incomprensibile), in breve: non stematicità, magari partendo sem- sparmio — che Einaudi "portava Il tramonto del primitivo terzo colpo", è, bisogna ammette- solo la sua umanità maschile, ma plicemente dall'indice dei nomi, o scritto in fronte" —, la riduzione della pressione fiscale, la riduzione In questo libro Armando Guiducci re, un atto di ammirevole coraggio. anche quella femminile debordano scegliendo a caso tra gli anni che conduce il lettore ad incontrare gli Tanto più s'egli riconosce fin dal da ogni pagina. scandiscono i vari capitoli. La let- della spesa pubblica, la delegifica- aborigeni dell'Australia e diversi principio che gli rimane del tutto La scrittura è brillante, diverten- tura più sistematica richiede inve- zione, ecc. Ma come conciliare tra gruppi tribali della Nuova Guinea. misteriosa la verità interna dell'og- te e dissacrante. L'ironia attenua ce la fatica aggiuntiva di mantene- loro, nell'Italia del '94, del '95, del E con taglio antropologico leggende getto, ossia la logica degli avveni- '96 ..., in presenza di un pesantissi- e modi di vita. mo debito pubblico, tutti i singoli Pag. 152-Lire 26.000 menti correnti di politica economi- ca: per quanto perversa possa esse- e irrinunciabili gioielli della colla- Poesia re, questa logica dovrà pur stare da ALDO NATALE TERRIN na liberista? E questo, al fondo, 0 qualche parte, e scoprirla dovreb- nodo che Ricossa non scioglie, Yone Noguchi be essere appunto il mestiere neppure di fronte agli amichevoli Diecimila foglie dell'economista. Pubblicare un IL SACRO rimproveri di Sylos Labini. Non vaganti nell'aria diario di tal fatta è dunque un atto c'è il rischio che tirando troppo, la cordicella (come diceva già Einau- Importante non è quello che esprime di disperata, estrema testimonian- OFF LIMITS za, un segno dei tempi. Un atto — di) si spezzi? ma come lo «haiku» esprime se Amore, salute, estasi, salvezza: stesso spiritualmente; il suo valore si sarebbe detto in anni lontani, Di fronte a ciò Ricossa, nel dia- non è nella sua immediatezza domande antropologiche ed esperienza religiosa anche se da una sponda ideologica rio del '94, si ritrae, non scioglie il concreta, bensì nella sua non opposta a quella di Ricossa — che immediatezza psicologica. «Oggi e domani» pp. 288 - L. 32.000 nodo, preferisce tenersi vicino ai è in effetti un rifiuto del ruolo, un Pag. 120 - Lire 27.000 luoghi più antichi del testimone rifiuto cui nessuno, neppure dai d'opposizione, assumere il ruolo più profondi inferi dell'antiliberi- di angelo custode della rifondazio- via Madonnina* 10 smo, può negare almeno l'onore nTM 20121 Milano ne liberista. Il rapace, inopinata- delle armi. In quanto diario "di un VIA NOSADELLA 6 EDIZIONI 40123 - BOLOGNA mente, cinguetta. DEH0NIANE BOLOGNA DEI LIBRI DEL MESEL APRILE 1995 € N. 4, PAG. 47 PAOLO SYLOS LABINI, La crisi italiana, Laterza, Roma-Bari 1995, pp. 96, Lit 9.000. I conti con Marx della sinistra di Mario Deaglio In questi anni, la sinistra ha sco- ri perto di essere sola: distante dalla sua base tradizionale, che pure la nescato una vivacissima polemica. comunisti a essere disonesti, per Questa proposta è molto originale condiziona e la frena (e magari la Sylos Labini non demonizza Marx l'esplicita raccomandazione — ac- e merita una considerazione molto abbandona al momento del voto), e gli riconosce la paternità di "tesi colta fin troppo alla lettera dai ri- attenta; per una politica dell'occu- appannata nelle sue capacità pro- analiticamente feconde" che ri- voluzionari bolscevichi — a non pazione, Sylos Labini assegna un positive, largamente priva di quel guardano soprattutto i metodi di avere pietà dei vinti. ruolo secondario alla riduzione di potere di aggregazione del consen- analisi basati sull'esistenza di classi È comprensibile, su questa base, orario e ai lavori di interesse socia- so e di quell'egemonia intellettuale sociali, sulla ciclicità del capitali- la reazione terrorizzata delle bor- le, prediletti da una parte della si- Giacomo CANEPA di cui aveva goduto per decenni. smo e l'importanza delle innova- ghesie che condusse al fascismo e nistra, e punta decisamente in una (a cura di) "What is left?" si chiedeva un paio zioni. Lo attacca duramente, però, che ancor oggi influenza i compor- direzione insolita verso la quale la NUOVI ORIZZONTI d'anni fa un convegno della sini- da una direzione insolita, ben di- tamenti elettorali; essa è da attri- sinistra ha spesso manifestato una DELLA RICERCA stra europea, giocando sul doppio versa e ben più efficace di quelle buirsi, almeno parzialmente, al grande diffidenza: la creazione di IN MEDICINA LEGALE significato di quest'espressione p. XII-364, L. 40.000 che indica a un tempo "Che cos'è la sinistra?" e "Che cosa è rima- ENUNCIAZIONE - sto?". Se è difficile formulare un E GIUSTIZIABILITÀ interrogativo più appropriato, é DEI DIRITTI FONDAMENTALI pressoché impossibile trovare, in IM4 •h^P*- . •tfif JpÉu NELLE CARTE qualsiasi parte del mondo, una ri- COSTITUZIONALI EUROPEE sposta adeguata. HRKife. % Jpiiir.. Atti di un Convegno in onore Non si esce da questa crisi con di Francisco Tomàs Y Valiente qualche artificio elettorale oppure (Messina, 15-16 marzo 1993) inventando, per dir così, un candi- A cura di Andrea Romano dato deus ex machina, per quanto p. 290, L. 34.000 degno, da opporre a Berlusconi. Occorre invece una sorta di purifi- Massimo FRANZONI catrice "discesa agli Inferi", come IL DANNO ALLA PERSONA quella cui erano chiamati gli eroi p. XVI-766, L. 90.000 omerici e virgiliani prima di com- piere grandi imprese, una rivisita- d ••• utili. Per Lunghini, alla contrazione del lavo- zione delle radici. E indispensabile GIURISPRUDENZA prendere le proprie misure di ro salariato (che è tale, al di là della forma ANNOTATA DI DIRITTO fronte a un mondo che cambia. domandata è flessibile soltanto verso il bas- giuridica, in quanto lavoro eterodiretto) cor- INDUSTRIALE Per la sinistra, un simile, doloro- so". risponde un arretramento del lavoro "astrat- Diretta da Adriano Vanzetti sissimo processo di riscoperta im- Lunghini critica due delle soluzioni dibat- to" di marxiana memoria, cioè del lavoro im- Voi. XXII -1993 plica fare i conti con Marx, un tute negli ultimi tempi. Non è accettabile la piegato allo scopo immediato del profitto. I p. 1286, L. 150.000 tempo divinizzato, oggi quasi di- proposta di un reddito di cittadinanza. La lavori socialmente utili da mettere in moto menticato. Paolo Sylos Labini, uno percezione di un reddito da lavoro anziché da sono invece lavori "concreti" destinati imme- Angelo JANNUZZI tra i maggiori economisti italiani, trasferimenti è infatti condizione dell'auto- diatamente alla produzione di valori d'uso, MANUALE DELLA non marxista ma un tempo "ben nomia economica e politica. Non è convin- capaci di soddisfare bisogni che il capitale VOLONTARIA GIURISDIZIONE disposto" verso Marx, appartiene cente neanche una riduzione generalizzata non vede perché non hanno dietro di sé pote- p. 956, L. 110.000 all'esiguo novero di coloro che dell'orario di lavoro mirata a redistribuire il re d'acquisto: educazione, cultura, cura dei hanno avuto il coraggio di affron- poco lavoro tra tutti. Per essere efficace pre- singoli, del tessuto sociale, della natura. Sti- Walter KALIN (ed) tare una simile, difficile avventura. HUMAN RIGHTS IN TIMES Sylos Labini, infatti, è stato uno suppone alti salari e la piena occupazione, in molando attività di questo genere, lo Stato dei pochissimi allievi italiani di Jo- modo da non tramutarsi in doppio lavoro dei investirebbe in un settore ad alta capacità di OF OCCUPATION: seph Schumpeter. Grazie anche a già occupati. E dovrebbe avere estensione in- assorbimento di manodopera, con un forte THE CASE OF KUWAIT questa esperienza, il suo liberalso- ternazionale, in modo che l'aumento dei co- ancoraggio territoriale, poco esposto alla con- (Edizioni L.B.E.) cialismo, che per altri versi si rifà sti unitari e la riduzione dei margini di pro- correnza internazionale, e in grado di au- p. IX-156, L. 80.000 soprattutto a Salvemini, si connota fitti non conduca a una fuga del capitale. mentare il benessere materiale pur con salari per la rara padronanza di strumen- Dimenticare la piena occupazione, allora? monetari costanti. Aumenterebbe indiretta- Fortunato LAZZARO Roberto PREDEN ti concettuali tipici sia della spon- Nient'affatto. Luscita dall'età dello spreco, mente la produttività del settore che produce CODICE DELLE LOCAZIONI da marxiana sia di quella liberista da quella atroce anomalia che vede crescere valori di scambio, e al tempo stesso cresce- del profondo fossato ideologico insieme disoccupazione e bisogni sociali in- rebbe nella 'società un sistema comunitario di p. VI-2550, L. 200.000 che ha solcato, fino a sfigurarlo, il soddisfatti, va cercata "altrove": fuori dallo relazioni rette dai valori della reciprocità, nostro panorama intellettuale. Franco NANETTI Sylos Labini collega esplicita- spazio mercantile-capitalistico, che la tenden- della durata, della gratuità, della cultura: za attuale peraltro si incarica di restringere "una prospettiva di benessere nell'austerità, MITI E METAFORE mente la rivisitazione critica delle DEL CAMBIAMENTO posizioni della sinistra alla possibi- sempre più. La riduzione dei lavoratori occu- ma meglio sarebbe dire di benessere nella so- lità di soluzioni della crisi italiana, pati nella produzione di merci deve essere brietà". p. XII-138, L. 18.000 di cui la crisi della sinistra è magna battuta dalla creazione di lavori socialmente pars. A quest'analisi e ad alcune vie Ettore PROTETTI per la soluzione è dedicato un suo Carmine DI ZENZO breve ma densissimo saggio dal ti- LA LEGGE NOTARILE tolo La crisi italiana, pubblicato da tradizionali: lo chiama in causa per marxismo, nei confronti del quale nuove imprese, soprattutto picco- p. 810, L. 85.000 Laterza nella collana "Il nocciolo". l'uso strumentale della morale, che il Pds non ha operato un taglio le, in grado, con le nuove tecnolo- I conti di Sylos Labini con Marx emerge dalle lettere più confiden- netto, a differenza dei socialdemo- gie elettroniche; di fornire una QUADERNI FIORENTINI sono iniziati con un noto articolo ziali e riservate del filosofo tede- cratici di tutta Europa. produzione efficiente. Per la storia su "Il Ponte" del 1991 che ha in- sco, per il suo sfacciato invito ai Solo l'opera di "purificazione" L'azione pubblica per conse- dei pensiero giuridico moderno legittimerà la sinistra a fare propo- guenza muta: si fa suscitatrice di Voi. XXIH (1994) ste credibili per il futuro e per que- occasioni di sviluppo, crea econo- p. 560, L. 64.000 sto futuro, i conti con Marx sono mie esterne, consente l'aumento un preliminare necessario per af- dell'istruzione dei lavoratori, sti- Giorgio SACERDOTI Bibliografìa frontare i conti dello stato. Di mola la ricerca, sostiene condizioni DIRITTO E ISTITUZIONI fronte alla gravità della crisi finan- tollerabili di vita civile, a comincia- CHRIS FREEMAN, Lue SOETE, Lavoro per tutti o disoc- DELLA NUOVA EUROPA ziaria, individuata come banco di re dall'Italia del Sud. Nel lungo cupazione di massa? Il computer guida il cambiamento p. XXXVI-768, L. 80.000 tecnico verso il ventunesimo secolo, Etas Libri, Milano prova su cui si deve misurare cammino che la sinistra dovrà fare chiunque intenda proporre seria- 1994, ed. orig. 1994, trad. dall'inglese di Andrea Ganas- nei prossimi anni, questo è un otti- mente un progetto politico, non si Giuseppe SOBBRIO sini, pp. XIII-208, Lit 34.000. mo punto di partenza. può non ammettere l'insostenibi- (a cura di) BRUNO UGOLINI, I tempi del lavoro, Rizzoli, Milano lità della spesa sociale ai suoi livel- MODELLI ORGANIZZATIVI 1995, pp. 176, Lit 28.000. li e nelle sue forme attuali. E INTERVENTO PUBBLICO Les temps de travail, a cura di Jean-Yves Boulin, Gilbert p. 244, L. 28.000 Cette e Dominique Taddéi, Futuribles-Syros, Paris 1993, La via d'uscita abbozzata da Sy- pp. 251, FF 150. los Labini mira a rendere più vigo- Unemployment in Europe, a cura di Jonathan Michie e roso lo stato sociale, soprattutto John Grieve Smith, Academic Press, 1994, pp per i meno abbienti, ma al tempo XVIII-315. stesso dovrebbe comportare mino- GREMII JL1) ri spese e instaurare un circolo vir- VIA BUSTO ARSIZIO 40 tuoso che colleghi occupazione, TH.. (02) 38089.290 • CCP 721209 Mezzogiorno, scuola e ricerca. 11 manifesto Ev nato il nuovo manifesto. In edicola dal 15 marzo. ••MUbl LIDHI DEL ME5EHI APRILE 1995 di Zc6icr N. 4, PAG. 49/X Dedicato al ministro della scuola di Adriano Colombo aprile

GIORGIO FRANCHI, TIZIANA SE- paese non avrà un governo: basta gestione e l'autonomia degli istitu- GANTINI, La scuola che non ho. pensare che la formazione univer- ti, in funzione dell'innovazione CLASSICI Per una politica della piena sitaria degli insegnanti elementari continua e della flessibilità nei cur- scolarità, La Nuova Italia, Fi- è stata fissata da una legge del ricoli e nel modo di gestirli (su D'ANNUNZIO D'ANNUNZIO renze 1994, pp. 224, Lit 19.000. 1973, ristabilita, insieme alla for- questo punto le indicazioni degli Siamo spiriti Prose scelte mazione postuniversitaria degli in- autori sono forse un po' generi- azzurri e stelle Antologia d'Autore (1906) Ancora un libro sulla riforma segnanti secondari, da una legge che); la conseguente esigenza di un della scuola secondaria! Questa del 1990, e ancora non se ne vede sistema nazionale di valutazione, Diario inedito ( 17-27 agosto 1922) L'anello mancante nella può essere la prima reazione di traccia. che viene delineato in modo arti- Ipensieri e le allucinazioni del catena dell'Opera omnia fronte al titolo: siamo stati talmen- Per la politica formativa di un colato e convincente nei suoi scopi poeta infermo dopo la caduta di D'Annunzio: la sconosciuta te abituati da decenni a una stanca, eventuale governo il libro è ricco e nelle strutture, a cominciare dal- da una finestra del Vittoriale. auto-antologia con cui monotona, rituale invocazione del- la necessità che goda di autonomia Uno straordinario inedito, /'"Imaginifico" aprì la via la riforma (attesa, necessaria, im- rispetto all'amministrazione scola- un testo "parlato ' ricco alla prosa d'arte del '900. procrastinabile, panacea dei mali stica (che il valutatore, insomma, di implicazioni politiche A cura di Pietro Gibellini più diversi), che viene a volte la vo- non sia soggetto al valutato). e psicologiche. Note e apparato filologico glia di non sentirne più parlare; Qualche difetto, in un libro così A cura di Pietro Gibellini di Giacomo Prandolini tanto più, quando le invocazioni denso e impegnativo, è inevitabile: pp.XL+216, L.28.000 pp.XLII+534, L.48.000 sono spesso vuote di indicazioni nelle parti informative, c'è forse la precise e sembrano presupporre tendenza a concedere eccessivo che la scuola non riformata resti credito ai documenti ufficiali, immobile, ignorando tutto ciò che scambiando per realtà effettuale le NARRATORI è cambiato e sta cambiando a di- dichiarazioni di intenzioni: po- spetto dell'impotenza legislativa. trebbe essere il caso dei giudizi RODOLFO CELLETTI JOSÉ EMILIO PACHECO Ma alla lettura il libro si rivela di sull'introduzione del national cur- L'infermiera inglese Il principio del piacere una qualità ben più sostanziosa. riculum in Gran Bretagna, o in L'intenso e ambiguo Cinque racconti sulle Intanto è documentarissimo, pieno parte della descrizione dei "pro- rapporto tra un fratello prime sconvolgenti di dati sull'andamento della scola- getti assistiti" italiani (che non e una sorella. Il ritorno rità in Italia e in Europa e sugli svi- passioni amorose sempre sono stati poi così "assisti- di un grande narratore luppi della politica scolastica in di- dell 'adolescenza ti"); nelle parti propositive, resta- pp. 176, L.20.000 versi paesi europei (pare che tutti no un po' vaghe le indicazioni di pp.96, L. 10.000 ne abbiano una, e solo noi si viva di una politica per gli insegnanti (di improvvisazioni). E non trascura le cui si afferma giustamente la cen- trasformazioni che si sono verifica- tralità) e delle conseguenze di una MERCURIO te da vent'anni a questa parte attra- gestione autonoma dei curricoli in verso le sperimentazioni "spon- termini di contratto e stato giuridi- tanee" prima, poi i progetti pilota- co: i nuovi doveri e carichi di lavo- La comunione dei beni Corruzione ti dalle direzioni generali della ro dovrebbero pur essere contro- Un flusso continuo Il romanzo che affronta Pubblica Istruzione; in ciò ricono- bilanciati da diritti e garanzie. di racconti e immagini lo scempio morale sce quello che molti ignorano, che Un punto che avrei voluto vede- che plasmano di una generazione. "sono gli insegnanti a supplire, a re svolto con più precisione è quel- il ritratto Uno scavo impietoso inventare, a sperimentare, ad ag- lo che dà il titolo al libro: l'eleva- ricco e intenso giornarsi", cosicché "pur pagando nella cronaca italiana mento dell'obbligo scolastico. Gli della gioventù pesanti volontarismi, entrando in degli ultimi anni autori lo considerano talmente pp.120, L. 18.000 pp.120, L. 18.000 contraddizioni anche frustranti, scontato che si dimenticano di ar- dissanguando una minoranza lea- gomentarlo (se non col ritardo ri- der, accade comunque che la scuo- spetto agli altri paesi europei), e la reale possa essere ancora consi- quasi di parlarne. Ora, se il "tasso C A M U N I A derata un elemento vivo e vivifi- di caduta" degli iscritti alla secon- cante nel sistema d'istruzione". daria superiore è del 28-29 per ULDERICO BERNARDI SAMY FAYAD Proprio dall'analisi delle "speri- cento tra il primo e secondo anno e Creaturam vini... Vita di Donizetti mentazioni assistite" e del progetto del 16 tra il secondo e il terzo, mi Un affascinante Brocca (elaborato dall'apposita Dalla penna di un affermato pare che prima di obbligare a en- "racconto antropologico' commediografo l'avventurosa Commissione che Beniamino Broc- trare in questa scuola gli ormai po- sul vino e la sua cultura biografia donìzettiana ca ha presieduto dal 1988 al 1991), chi ragazzi che non vi accedono pp.220, L.28.000 pp.260, L.28.000 dal riconoscimento dei limiti che (erano poco più del 10 per cento devono scontare per il fatto di nel 1991), bisognerebbe pensare al muoversi in un quadro normativo tipo di intervento formativo che MAURIZIO CORGNATI obsoleto e rigido, gli autori ricava- può essere davvero utile per loro e Morte accidentale di una beccaccia no l'argomento più stringente per non risolversi in un insuccesso si- Un 'autobiografia in ventitré racconti una tesi centrale del libro, che "la curo, in una prolungata reclusione venati da sottile ironia e commossa elegia. 'politica scolastica e formativa' e in un'istituzione che con loro ha L'" iniziazione alla vita" di un fine intellettuale T'impianto culturale, pedagogico, già fallito. Su questo il discorso pp.210, L.25.000 didattico' sono cose distinte fra lo- riformista corrente è puramente ro, seppure complementari". Gli ideologico: più scuola è meglio, bi- innumerevoli disegni di legge de- sogna obbligare tutti a diventare caduti allo scadere di ogni legisla- più istruiti; altrettanto ideologico NUOVI ARGOMENTI n.3 tura, e lo stesso progetto Brocca, il rifiuto di un adempimento hanno identificato la prima cosa dell'obbligo in sedi di formazione BARTHELME, DELILLO, PURDY nella seconda, e così hanno credu- professionale (quando non sia mo- Americani to che il compito essenziale fosse tivato dalle gravi disfunzioni del disegnare un quadro di finalità settore, ma allora bisognerebbe IAN BURUMA educative, indirizzi e piani di stu- piuttosto dire come rimediarvi). Destra inglese dio, che avrebbe ingabbiato per L'atteggiamento degli autori è di- RODOTÀ, SICILIANO cinquant'anni (con questi ritmi) verso, tanto che mostrano propen- l'istruzione secondaria. Questa sione per una soluzione "alla tede- Sull'Italia non è una politica scolastica; la sca" (forte differenziazione tra ca- ARNALDO COLASANTI quale dovrebbe manifestarsi inve- nali "accademici" e formazione Il libro del Papa ce in "una 'legge-quadro' capace professionale per la maggioranza), di indicazioni e orientamenti, di n.3 - IV serie, pp.128, L.14.000 di definire e individuare gli stru- da correggere però nei suoi aspetti cui si possono qui ricordare solo menti, i tempi e le fasi di attuazio- di canalizzazione precoce e discri- alcuni: la centralità degli studenti, ne, presentandosi, così, come un minante. La questione meritereb- con tutta l'eterogeneità delle loro vero e proprio 'piano di intervento be di essere ulteriormente ap- esigenze formative che richiede pluriennale'", che "sia la base per profondita e discussa, partendo un'offerta educativa altrettanto gli interventi legislativi settoriali". dai dati e senza pregiudizi. Gli autori ne intravedono i tratti differenziata (e qui affiora l'astrat- nell'ultimo disegno di legge, de- tezza delle soluzioni alla Brocca, funto nel 1993. Ma a poco varreb- che credono che la risposta sia in- in libreria be (aggiungo io) un documento segnare tutto a tutti, sovraccarican- La rubrica "Libri di Testo" è a cura del genere, fino a quando questo do curricoli e orari in modo inso- di Lidia De Federicis. stenibile); il decentramento della APRILE 1995 •A N. 4, PAG. 50 JAN RIDPATH, Mitologia delle Genova 1992, interventi, tra gli al- costellazioni, Muzzio, Padova tri, di Mario Vegetti, Libane Bod- 1994, ed. orig. 1988, trad. Zoo del cielo e dell'anima son, Stella Georgoudi, Giuliana dall'inglese di Giovanna Manni- di Claudia Radogna Lanata, Patrizia Pinotti, Giorgio no, pp. 210, Lit 24.000. Camassa e Giuseppina Santese). Filosofi e animali nel mondo Quando Pitagora parla di una antico, a cura di Silvana Casti- sforzo di seguire visivamente il rac- te a individuare queste costellazio- tore lo spunto per avvicinarsi allo fratellanza tra uomo e animale si gnone e Giuliana Lanata, Ets, conto, che ripercorre un viaggio ni con il solo aiuto del libro di Rid- studio degli astri. scoprono le origini del vegetariani- Pisa 1994, pp. 188, Lit 25.000. partito dai babilonesi per giungere path, a meno di non essere degli Non meno interessante, ma più smo: animale e uomo sono animati ai greci, agli arabi, fino a Pieter esperti molto dotati in immagina- profondo il discorso diventa quan- e devono vicendevolmente rispet- Chi guarda il cielo in una notte Dirkzoon Keyser e Nicolas Louis zione. Tuttavia pensare di poterne do dagli animali che dimorano in tarsi, mentre ciò che è inanimato, serena sarà certo deluso: non ritro- de Lacaille. inventare delle nuove, personali, cielo si passa a quelli che vivono in seppur vivente, può essere mangia- verà facilmente sopra di sé, in quel Le illustrazioni sono ricavate da da aggiungere alla ricca mitologia terra, vicino all'uomo, come nel to senza limite etico. Particolar- pulviscolo di luci brillanti e fioche, incisioni dell'Atlas Coelestis di raccolta da Ridpath, e raccontata volume a cura di Silvana Castigno- mente interessante appare la no- l'immagine del proprio segno zo- John Llamsteed e dell'Urano- spigliatamente, rinfrescando con ne e Giuliana Lanata, nato dal con- zione lucreziana di tutela dell'ani- diacale, e avrà difficoltà a distin- graphia di Johann Bode. Non ci il- linguaggio accattivante i vecchi vegno "Lilosofi e animali nel mon- male da parte dell'uomo, essere su- guere l'Orsa Maggiore. Figuriamo- ludiamo però di riuscire facilmen- miti dell'antica Grecia, offre al let- do antico" (Centro di Bioetica, periore sì, ma protettore rispettoso ci allora tutte le costellazioni de- di vite non umane. Quando l'ani- scritte in questo libro dal giornali- male è sacro si impara che non è sta e divulgatore scientifico britan- esclusività del ricco ed eccentrico nico Jan Ridpath. Ciononostante americano di oggi dedicare al suo la lettura si presenta colma di Piccoli amici di cassonetto cane una stele funeraria. Una di- informazioni che ripercorrono il vertente illustrazione ci mostra la cammino della cultura del mondo di Claudio Carere pietra tombale di Helena, amata occidentale nella sua osservazione cagnetta di età romana. L'atteggia- del cielo, dalla prima civiltà alla mento positivo verso gli animali si FULCO PRATESI, Nuovi clandestini in città, me. A quanto parrebbe, per loro la situazione scoperta dell'America. L'autore scopre nei testi antichi di chi li al- chiarisce da subito come non si Parole di cotone, Milano 1994, ili. di G. dal 1975 a oggi è molto cambiata: in meglio, leva e li cura: come agricoltori e tratti di scoperte, ma di invenzioni. Maschietti, pp. 15, Lit 2.500. per fortuna, vuoi per una maggior sensibilità cacciatori che dimostrano partico- Le costellazioni in sé non hanno al- verso tematiche ambientali e animali, il cui lare attenzione per la salute e l'am- cuna realtà fisica, poiché si tratta Il fenomeno dell'inurbamento animale — merito va indubbiamente alle associazioni biente di animali utili al manteni- di apparenze prospettiche, oggetti definito come la colonizzazione degli am- protezionistiche piuttosto che alle istituzioni mento stesso dell'uomo. ed esseri del nostro mondo lancia- bienti urbani da parte di alcune delle specie pubbliche "di competenza", vuoi per ragioni ti verso il cielo. La mitologia greca Vige da sempre la regola che chi di fauna selvatica — è tra i più affascinanti se prettamente eco-etologiche: abbondanza di è ricca di figure spedite lassù come riconosce diritti agli animali è l'uo- cibo, tranquillità, temperature sensibilmente risarcimento (Delfino), punizione si tiene conto che esso è relativamente recen- mo che sta loro accanto e che, os- (Cassiopea), memento mori (Bale- te e in rapida crescita, il che consente di stu- più elevate rispetto alle campagne limitrofe e servandoli, non può fare a meno di na). Ma non finisce qui. Quando diare il fenomeno con tutti i risvolti ecologi- possibilità di rifugio e di allevare prole in provare un qualche vincolo affetti- — dal XVI secolo in poi — i navi- ci, etologici e biogeografici che comporta. Da- quell'insieme di rocce e cavità che l'uomo vo. Aristotele stesso dissezionava gli animali per scopi scientifici e gatori si avventurarono per mari e to che i primi agglomerati urbani risalgono a mette a disposizione — a sua insaputa — de- tassonomici, scoprendo con mal- spazi di oceani sconosciuti, scopri- circa cento secoli fa, l'inurbamento di piante gli animali clandestini. rono nuove stelle e inventarono celata amarezza quanto la scimmia e animali riguarda periodi che costituiscono Fra i nuovi aficionados della giungla fosse simile all'uomo. Ma le sue os- nuove costellazioni. All'inizio pre- frazioni minuscole nella storia delle specie. d'asfalto Pratesi riporta (e chi meglio di un valse l'antico costume delle imma- servazioni sul loro comportamen- gini di animali terrestri: ed ecco A vent'anni di distanza dall'uscita del suo architetto-ecologo potrebbe farlo?) scoiattoli to, la proto-etologia, sono state comparire Tucano, Camaleonte, libro (Clandestini in città, Einaudi, 1975), commensali dell'uomo urbanizzato che ban- spesso alterate e parzialmente rein- Pavone e Pesce volante, animali testimonianza appassionata e ante litteram chettano nei cestini portarifiuti di Villa Ada ventate, come nel medioevo, per esotici, abitatori delle nuove terre del fenomeno dell' inurbamento animale, a Roma, faine a caccia di ratti e colombi sui servire da esempi morali. Chi più scoperte. Si passò in seguito a og- Fulco Pratesi, personaggio in prima linea cornicioni degli edifici medievali di Gubbio e di altri nell'antichità ha scritto con rispetto e amore sugli animali è getti più aridi, strumenti tecnici nelle battaglie per la difesa dell'ambiente, of- Siena; e anche volpi intrepide che — assunte come la bussola, il reticolo della Plutarco, attribuendo loro intelli- fre un appetitoso aggiornamento sui nuovi a costo zero dalle aziende di nettezza urbana genza e razionalità, filantropia e lente del microscopio e il cavallet- arrivi nelle nostre città. E "Naturabilia", pro- — ripuliscono i cassonetti dell'immondizia to del pittore. benevolenza, affettività con i con- getto editoriale di Parole di cotone intera- delle periferie urbane. Il tutto corredato da il- simili e con l'uomo, prospettando Poi l'osservatore scientifico si fa mente dedicato alla natura in collaborazione lustrazioni di ottima fattura. Ma, a causa del- il rifiuto della caccia e del cibarsi più ardito, e prendendo in prestito con il Wwf, propone una collezione di opu- la minor difficoltà nell'eludere barriere an- di carne. L'affinità naturale che stelle da altre costellazioni, ne co- scoli — rigorosamente in carta riciclata e a tropiche, gli uccelli restano i più disinvolti e viene così a stabilirsi, tra animale e nia di nuove e le intesta al suo me- costo contenuto —-, T-shiris e oggetti vari con visibili frequentatori degli ambienti urbani: uomo, getta le basi per un rappor- to giuridico che li vincola recipro- cenate e sponsor del viaggio, come tracce e idee per la raccolta di dati naturali- così gli aironi cenerini, che nelle nostre cam- la quercia di Carlo, re Carlo II camente. E sebbene sia evidente stici; l'intenzione dichiarata è quella di pro- pagne s'involano spaventati — solo a scor- d'Inghilterra. Oggi la realtà degli che gli antichi non parlavano di muovere un'educazione ambientale costrut- gerli — da centinaia di metri di distanza, astrofisici si esprime con termini possono scegliere di radunarsi in un dormito- ambiente, etologia, o di vivisezione tiva in un paese il cui retaggio culturale ha da nei nostri termini attuali, l'estrema asettici, battezza M31 una stella, rio presso Piazza del Popolo a Roma senza non traccia rette immaginarie, ma sempre relegato la natura a res nullius. Tra i modernità delle loro argomen- calcola distanze in anni luce. Ma il fascicoli, oltre a II libro dei semi e Come rac- che nessuno (a esclusione dell'architetto-eco- tazioni permette di riproporle fascino degli atlanti celesti resta cogliere le foglie, la rassegna di Pratesi sui oggi come testimonianza storica inalterato. Corredano il testo illu- nostri nuovi "concittadini" di pelo e di piu- dell'eterno, talora meraviglioso, ta- strazioni quanto mai opportune lora terribile, rapporto tra animale per aiutare l'immaginazione nello e uomo.

Pronto soccorso bestiale certo modo è segno di frattura, il sito delle malattie, che spesso sono 1/1995 riccio normalmente ha il tartaro, 0 invece temute in modo esagerato, DONNE, di Anna Mannucci petrolio si lava via con un sapone mentre per evitare i rischi bastano TRA NATURA delicato, la fame causa tantissimi poche norme igieniche. Purtroppo malesseri, in molti casi nutrire nel poi tante volte gli animali soccorsi E CAPITALE MARCO LAMBERTINI, LUCA PA- troppo umana". Tipico in questo modo giusto è già curare e così via. muoiono, nonostante la buona vo- Tre saggi di Ariel Salleh, LESTRA, Nati liberi. Manuale senso è soccorrere chi non ne ha Le spiegazioni sono chiare, non lontà di chi voleva aiutarli, e que- Mary Mellor, pratico di pronto soccorso per bisogno, uccelli che se ne vanno a mancano le foto (austere, in bian- sto lutto va messo in conto. Mariarosa Dalla Costa animali selvatici, Muzzio, Pado- spasso tranquillamente o il piccolo co e nero) e alcuni schematici dise- Questo libretto è sicuramente va 1995, pp. 127, Lit 14.000. capriolo che attende la sua madre gni. Sono anche riportati i riferi- utile e comincia a coprire una lacu- e non deve essere assolutamente menti alle leggi, che impongono, na. Disturbano un po' gli errori di Tutti o quasi da bambini abbia- toccato. Le cose da non fare sono tra l'altro, di liberare gli animali stampa, che però non incidono mo ammazzato il passerotto trova- dunque importantissime. Marco una volta che si siano rimessi in sa- sulla comprensione del testo. Al- to a terra, caduto dal nido, nutren- Lambertini, direttore della Lipu lute. "Non è facile avere a che fare cuni consigli appaiono rischiosi, dolo con il pane, magari inzuppato (Lega italiana protezione uccelli) e con gli animali selvatici", avvisano per esempio l'immobilizzazione nel latte, mistura ancora più sicu- Luca Palestra, veterinario del Cen- i due autori. Aironi, cigni, bisce & delle ali con il cerotto o le nutrizio- ramente mortale. I piccoli di quasi tro rapaci della Lipu, le spiegano C. sono infatti riluttanti a essere ni forzate. Insistentemente gli au- tutti gli uccelli (tranne piccioni e efficacemente. salvati e dunque bisogna saperli tori consigliano di rivolgersi a un simili) sono invece carnivori, pen- Gli autori non disprezzano il prendere, in tutti i sensi. Becchi, veterinario "con un minimo di CAPITALISMO sare a pane e latte è un tipico erro- sentimento che spinge ad aiutare denti e artigli possono anche esse- esperienza in animali selvatici", NATURA re di antropocentrismo. Lamberti- un animale in difficoltà, ma ricor- re pericolosi; Lambertini e Pale- ma questi professionisti sono an- ni e Palestra non usano questo ter- dano che va integrato con cono- stra spiegano cosa fare per evitare cora pochi, si stanno formando in SOCIALISMO mine, parlano dell'errore di inter- scenze specifiche; questo manua- graffi e beccate, praticamente e questi ultimi anni, anche grazie ai pretare la situazione e i comporta- senza allarmismi. Lo stesso atteg- centri di recupero delle associazio- Datanews 00184 Roma, \'ia S. Erasmo, 15 letto fornisce alcune indicazioni al (06) 70450318/9, Fax 70450320 menti degli animali "in chiave proposito. L'ala abbassata in un giamento concreto hanno a propo- ni ambientaliste. APRILE 1995 N. 4, PAG. 51/X Da Cartesio a Rintintin. I cani ci parlano di Giulia Zanone

STANLEY COREN, L'intelligenza nelle fondamenta educative degli Coren ci guida lungo una galle- subito un'inaspettata visita a casa landò inutilmente: bell'esempio di dei cani, Mondadori, Milano scienziati il concetto cartesiano ria di cani reali, immaginari e cine- da un rachitico Maltese iperattivo, 1995, ed. orig. 1994, trad. prestazione intellettivamente com- della soggettività come mondo in- matografici trattenuti nella memo- tenta di placarlo poggiandogli sul- plessa, con anticipazioni, misure dall'inglese di Roberto Sonaglia, terno, privato e inaccessibile. Stan- ria dell'autore per la loro toccante la schiena uno zampone nero, ma il pp. 288, Lit 29.000. astratte e gran finale di soluzione ley Coren, professore di psicologia soggettività espressa attraverso atti piccolo intruso non si cheta e allo- indiscutibilmente scaltra. Tra i ca- all'università canadese della Brit- spontanei, anticipatori, e reazioni ra Peggy lo prende per la collotto- ni immaginari compare invece un La coscienza è un concetto che ish Columbia e addestratore di ca- comportamentali che dimostrano la e lo deposita nella vasca da ba- bastardo, nato nella fantasia pen- si può interpretare in due sensi: in ni, si dimostra al contrario sensibi- adattabilità. Appaiono innanzitut- gno, apparentemente accertandosi nuta di Mark Twain, che ci narra: senso morale e in senso psicologi- le alle difficoltà incontrate da colo- to gli eroici Lassie e Rintintin. Poi per alcuni minuti che le sue corte "Mio padre era un San Bernardo, co. Secondo Stanley Coren, solo il ro che tentano di affrontare su ba- si racconta di una femmina Terra- zampe non gli permettano di usci- mia madre era un Collie, ma io so- secondo significato è estendibile se scientifica il problema della sog- nova chiamata Peggy che, avendo re, mentre il nano guaisce saltel- no un Presbiteriano. Questo è ciò agli animali e si attiene alla sfera che mi insegnò mia madre; perso- della soggettività, ossia riguarda la nalmente non m'intendo di queste consapevolezza dei propri stati sottili distinzioni". "interni", sentimenti, intenzioni e AUI desideri in rapporto al mondo Secondo Coren esistono notevo- esterno. li differenze comportamentali e in- logo) se ne accorga. Anche il grande gufo rea- tellettive tra le diverse razze di ca- Lo studio della soggettività degli le, dopo lunga assenza, sembra ritornare nel- ni. Da millenni la specie umana se- animali rientra nel discusso — ma le nostre città, con probabili preoccupazioni leziona le qualità canine a lei più indiscutibilmente attuale — setto- tra le popolazioni urbane di piccioni, ratti e congeniali. Alcuni reperti ossei re accademico della cognitive raccolti negli Usa in località Grotta science, disciplina nata pochi de- persino gatti. Gli anfibi trovano i loro spazi e ruoli nell'ecosistema urbano e rane e rospi del Giaguaro, indicano che la con- cenni orsono, che si prefigge pa- vivenza tra cani e umani risale al- recchi scopi, più che altro mirati a divoratori di fastidiosi insetti colonizzano ra- pidamente fontane e laghetti dei parchi citta- meno a 11.000 anni orsono, davve- comprendere le prestazioni cogni- ro un bel pezzo di strada evolutiva tive e relativi processi regolativi di dini. Insomma, ben vengano tutti questi ami- compiuta in concorde affratella- uomini e, a volte, computer — am- ci dell'uomo che si ostina a combattere gli mento funzionale. I risultati di bedue tipologie di esseri sedicenti "odiati nemici" con campagne di derattizza- questo lungo processo di addome- intelligenti. L'"etologia cogniti- zione, piogge di insetticidi e somministrazio- sticamento sono visibili in tutto il va", figlia non spuria del cognitivi- ni di mangimi antifecondativi. S'incrementi mondo: popolato di cani da caccia, smo generalizzato, è specificamen- piuttosto, come sponsorizza "Naturabilia" così come di cani da mangiare te mirata al nobilissimo scopo di (questi ultimi in climi culturali e comprendere se gli individui di al- con la sua poliedrica oggettistica multiuso, l'utilizzo di mangiatoie, cassette-nido e la dif- geografici meno temperati dei no- tre specie posseggano un mondo stri, come in Cina). I cani sono co- interiore, e di quali percezioni esso fusione di appropriate essenze vegetali, prati- cando in balconi e giardini pubblici e privati sì specializzati che non è possibile possa consistere. Il mondo interio- paragonare l'intelligenza di indivi- — e soprattutto nelle scuole — un'attività re degli organismi non umani non dui di diverse razze secondo il gra- è facilmente misurabile poiché essi tanto cara ai paesi mitteleuropei e anglosas- do di abilità che essi dimostrano non possono rispondere diretta- soni: il wildlife gardening, piacevole passa- diviene figura da indossare a fini tanto esteti- nell'ubbidire o nel saper brillante- mente alle nostre domande ma so- tempo mai avaro di soddisfazioni e fonte di ci quanto pedagogici, rientra addirittura in mente districarsi da situazioni pro- lo attraverso il loro comportamen- piacere estetico — nonché valido ausilio per natura e attira vicino al lettore uccelli veri da blematiche. Perciò, Coren suddivi- to. Da questa prospettiva, il pro- la fauna selvatica urbana soprattutto nel pe- de l'intelligenza canina in tre cate- blema si trasforma in un grattaca- osservare con comodità. riodo invernale, quando un piccolo giardino gorie — istintiva, di adattamento, po filosofico con poche speranze Tra gli oggetti cartacei — sempre sul tema urbano può attrarre una varietà di uccelli e di ubbedienza — specificando di essere risolto, che occupa da degli animali clandestini — l'editore propo- non meno interessanti di quelli, magari più che esiste un altro livello di intelli- lungo tempo le menti dei più noti ne due taccuini che ben si prestano a dar li- vistosi, che vivono nei paesi esotici. genza, comune a tutte le razze, tale filosofi. Nel 1974 Thomas Nagel, bero sfogo ai pensieri di chi volesse contem- da dimostrare coscienza dei cani: celebre filosofo contemporaneo Le originali T-shirts riproducono tramite plare la natura in città o semplicemente a sarebbe la loro abilità a capirci e statunitense pubblicò sulla "Philo- serigrafie questi esseri clandestini e così airo- fungere da registro da campo delle nostre os- farsi capire. I cani secondo Coren sophical Review" un saggio impor- ni, scoiattoli, rane e donnole fan bella mostra ci parlano. tante (What is it like to be a bat?) servazioni da mettere a disposizione degli ove si discute dei problemi episte- di sé non più relegati in squallide vetrine di esperti che redigono e aggiornano gli atlanti Ecco lo sforzo interpretativo, at- mologici che sbarrano la strada tassidermisti o in polverosi musei e bibliote- faunistici urbani. Questi ultimi, come da an- tuale ma forse criticabile, di questo per arrivare a conoscere le espe- che, ma, nuovi trofei di una cultura final- ni avviene a Londra o Berlino — ove le os- libro. Può darsi che i cani siano rienze private di un pipistrello. mente cambiata, "indossati" e dunque spon- servazioni sono raccolte e sistematizzate da esperti lettori del comportamento umano, e dimostrino anche una Ma il filosofo più influente sorizzati. Le magliette sono fornite in una associazioni ed enti scientifici — possono co- considerevole abilità nel distingue- sull'approccio "scientifico" al te- confezione in cartone riciclato che si trasfor- stituire vere e proprie banche-dati da utilizza- re le nostre parole. Ma l'autore re- ma della coscienza animale resta ma in portahecchime per uccelli da collocare re come indicatori ambientali per la pianifi- sta nella mera speculazione quan- Cartesio con la sua nota teoria del su terrazze e davanzali per attirarli; è un ri- cazione del territorio e per la gestione della do traduce il linguaggio abbaiato e "fantasma nella macchina", spet- torno alla carta stampata che esce dal libro, natura in città. ringhiato dei cani in un idioma in- tro intellettivo che albergherebbe glese-americano pervaso da espres- esclusivamente nella mente uma- sioni antropomorfiche. Quando ad na. Per Cartesio tutto l'essere è cir- esempio sostiene che un certo tipo coscritto nel pensiero, l'Io è evi- gettività negli animali. Coren non è di guaire davanti alla porta signifi- dente a se stesso in quanto è capa- dell'opinione che le difficoltà nel ca: "Dai amico facciamoci un gi- ce di pensarsi, e il mondo è presen- descrivere e interpretare il mondo retto al parco!". Antropomorfizza- te alla coscienza solo in quanto interiore di un individuo di altra re può essere utile, ma mai a costo "pensato". In questa cornice inter- specie renda questa meta necessa- di dimenticare che il mondo per- pretativa corpo e mente rappre- riamente impossibile da raggiun- Belfagor cettivo dei cani è necessariamente sentano due entità nettamente di- gere. Nella prima parte del volu- molto diverso da quello umano, stinte: il corpo è la macchina biolo- Belfagor 296 me, con appuntito sarcasmo, Co- nonostante essi condividano le no- gica necessaria per reagire al mon- ren ricorda agli scienziati meno Con "Belfagor" siamo sempre in prima linea: Carlo Muscetta stre case e i nostri gusti culinari. do esterno, e la mente è la fanta- propensi ad accettare la "soggetti- RUDOLF ARNHEIM: L'invenzione fantastica Né sarà possibile trasmutarsi in ca- smatica anima, intrappolata fa- vità" delle loro cavie di laboratorio RENATO NISTICÒ: I Poliziotti di Jakobson ne o pipistrello qualora se ne igno- coltà interpretativa elargita da Dio che parecchia gente torna a casa SANDRO AURISICCHIO: La Metafora nel linguaggio scientifico ri lo stile di vita. Nonostante tali per poter varcare le porte del para- dal lavoro "anticipando" le feste Ritratti critici di contemporanei palesi debolezze, questo è un libro diso. Purtroppo, ci spiega Coren, il dell'amato Fido, il compagno con Danilo Dolci importante e attuale: e sta attiran- Dio di Cartesio non trovò abba- cui è possibile parlare, giocare, Platone dalla metafisica alla quotidianità do tanto l'attenzione del pubblico stanza spazio in cielo per ospitare MARGHERITA ISNARDI PARENTE passeggiare, dividere un panino, degli addetti ai lavori (etologi, neu- cani, farfalle e altri animali insieme Nietzsche in Beozia SANDRO BARBERA dormire e pure veder sognare. Il rofisiologi, psicologi comparati, ai santi e agli esseri umani, e fu que- Liberalismo con Tartufi fedele amico che ha sempre la boc- ecc.) quanto quella degli zoofili ca- sto il motivo per cui gli animali ri- Un Labriola in carne ed ossa ca piena di baci nei momenti più nini sui problemi di definizione e marrebbero degli automi senz'ani- Lettera di Donna Onesta a Belfagor arcidiavolo tristi non è certamente considerato di interpretazione degli aspetti ma. Walter Binni nella sua Poetica: "Belfagor, un'invenzione geniale" una macchina senz'anima nella vi- complessi di prestazioni quali au- Di questi tempi ben più materia- ta di casa, dove l'uomo quotidiana- Abbonamento sei fascicoli annui Lire 66.000, un fascicolo Lire 27.000 toconsapevolezza ed empatia di in- listi e atei, il dibattito sulla coscien - mente attraversa quel gran muro c.c.p. 21920309 - "Belfagor" Firenze tenti a trasferimento reciproco di za degli animali non è più centrato di privatezza e interpreta i deside- h 4 stati emozionali. Temi questi ulti- ri, le paure e gli entusiasmi del pro- su filosofici, eterei ragionamenti. CASA EDITRICE K LEOS.OLSCHKI mi di bollente modernità nell'eto- Ciononostante rimane radicato prio cane. Casella postale 66 • 50100 Firenze Tel. 055 / 65.30.684 • Fax 65.30.214 logia fin de siecle. APRILE 1995 . N. 4, PAG. 52 Incontri ravvicinati del tipo felino di Nicoletta Tiliacos

ELIZABETH MARSHALL THO- England, all'Africa del Kalahari) e suggerita in questo caso assomiglia la storia di una popolazione di leo- comportamenti animali, in un gio- MAS, La tribù della tigre. I feli- che riservano le sorprese più forti e a quella usata dagli antropologi: si- ni namibiani del deserto del Ka- co di analogie, emozioni e sugge- ni e la loro cultura, Longanesi, stimolano le ipotesi più interessan- gnifica, cioè, "un insieme di com- lahari, osservati in due riprese, ne- stioni che può sembrare eterodos- Milano 1994, ed. orig. 1994, ti. Prima tra tutte, e all'origine portamenti trasmessi all'interno di gli anni cinquanta e poi negli anni so a un occhio accademico, ma che trad. dall'inglese di Lidia Perria, stessa del libro, quella che arriva un contesto sociale". "Nei felini, ottanta. risulta incredibilmente convincen- pp. 238, Lit 25.000. ad attribuire ai felini una "cultu- animali ritenuti solitari, la cultura Soprattutto nel racconto di que- te e avvincente. Elizabeth Marshall ra". Lorse, ammette la Marshall è meno evidente, eppure esiste": lo st'ultima esperienza si rivela la pe- Thomas diventa etologa non per "Perché il Cherubino Gatto è Thomas, il grande Konrad Lorenz testimoniano le dinamiche della fa- culiarità dell'esperienza etologica caso ma per amore e per vocazione un termine dell'Angelo Tigre". Si storcerebbe il naso: non è stato lui miglia di gatti domestici che vive della Marshall Thomas, peculiarità familiare. E lei stessa a raccontarci ispira a questo verso del poeta set- a scrivere che "gli animali sono con l'autrice, così come le vicende che le consente di mettere in rela- di come, appena ventenne, parte- tecentesco inglese Christopher privi di cultura"? Ma l'accezione di un gruppo di puma dell'Idaho o zione comportamenti umani e cipa con i genitori, gli antropologi Smart il titolo dell'ultima fatica di Laurence e Lorna Marshall, e il Elizabeth Marshall Thomas. È ve- fratello John, a una serie di spedi- ro, afferma l'autrice, il cherubino zioni per lo studio dei boscimani sta all'angelo come il gatto sta alla Ju/wa e /Gwi. Niente di più facile, tigre, sebbene questo rapporto L'etologo da camera per una ragazza piena di curiosità, venga rovesciato da chi vede nelle che elaborare osservazioni sull'in- tigri dei grandi gatti. Le une e gli treccio della vita di uomini e ani- GIORGIO CELLI, La vita segreta dei gatti, per i piccoli felini domestici. altri, in ogni caso, non rappresen- mali, leoni soprattutto. Esseri che Muzzio, Padova 1994, pp. XI-118, Lit tano che "l'alfa e l'omega" della La vita segreta dei gatti (titolo che parafra- condividono gli stessi spazi selvag- stessa stirpe, costituita da trentasei 20.000. sa il fortunato La vita segreta dei cani, gi, in cui lottano alla pari per la so- diverse specie, divise tra piccoli e dell'etologa dilettante americana Elizabeth pravvivenza, e che coesistono in grandi felini. Chi conosce Giorgio Celli sa che all'ecletti- Marshall Thomas) è costruito come una se- un sistema di riconoscimento reci- Questo libro non tradisce le smo di questo scienziato-umanista (docente quenza di storie divertenti, a volte commo- proco, fondato su una sorta di aspettative di chi ha apprezzato, universitario di entomologia, etologo, ecolo- venti, sempre profonde e in grado di raccon- "linguaggio", comprensibile e pra- della stessa autrice, La vita segreta go, poeta, drammaturgo, divulgatore di suc- tare qualcosa di imprevedibile (di "segreto", ticato da entrambi i gruppi, che dei cani, diventato un best seller cesso in televisione e sulla carta stampata) fa effettivamente) sul più imprevedibile dei permette di instaurare una "tre- anche da noi (vedi la recensione su riscontro un amore per i gatti assoluto, mo- quattrozampe domestici e sulla natura miste- gua", un patto di non aggressione. "L'Indice" n. 10, 1994). L'etologa notematico, diremmo quasi "monoteista". riosa del legame che ci lega a lui. Perché gli Una situazione possibile negli dilettante americana (dilettante sui umani possono amarlo moltissimo ma anche, anni cinquanta, in quell'isolamen- generis, visto che tutta la sua vita è Amore dichiarato, proclamato, esibito: "gat- tofilo impenitente, e forse intransigente", si a volte, odiarlo terribilmente: fatto, quest'ul- to "assoluto e perfetto": "Nessuno stata dedicata all'osservazione de- può spiegare la tregua, perché nes- gli animali) dimostra ancora una autodefinisce Celli, e non per la prima volta, timo, che giustifica per Celli (come dargli tor- to?) la rottura senza ripensamenti di amicizie suno la comprende. Era semplice- volta un'eccezionale capacità di in questo libro dedicato interamente ai felini mente data per scontata, come la e flirt. appassionare il lettore. Grazie so- della sua vita, ( gatti, cioè, che via via hanno maggior parte delle situazioni che prattutto ai racconti di esperienze vissuto con lui, o attorno a lui, e grazie ai Ma in queste storie il gatto non è semplice- riguardano gli animali. Così ancor personali e alle descrizioni dei suoi quali, a partire dall'infanzia, ha contratto mente il protagonista, il piccolo grande to- oggi, con la popolazione umana e incontri ravvicinati con leoni, pu- una invincibile "gattodipendenza": sindrome tem da cui partono e a cui ritornano riflessio- quella animale ugualmente logora- ma, tigri e gatti domestici. Sono ormai discretamente diffusa, come testimo- ni di varia umanità e felinità: esso è soprat- te e corrotte, ben pochi si rendono queste le parti meglio riuscite del niano i sei milioni di mici in giro per le case tutto l'essere mercuriale che introduce l'auto- conto della differenza fra la situa- libro, dove emergono competenza zione attuale e quella di allora". A e capacità di osservazione costrui- italiane. re, bambino appena in età di ragione, ai mi- steri della vita e della morte, e che lo avvia, trent'anni di distanza, nel 1986, te "sul campo" (campo stermina- Giorgio Celli non è, però, solo un gattofilo l'autrice torna in quei luoghi, oc- to, dalla casa dell'autrice, nel New militante. È anche, come sottolineano gli una volta per tutte, alla professione di osser- cupati ora in parte dalla riserva na- etologi Gemma Calamandrei ed Enrico Alle- vatore e interprete della vita animale. Se Cel- turale di Etosha, attorno alla quale va nella loro prefazione, un etologo profes- li è etologo lo si deve, insomma, alla gattina si sono moltiplicati i ranch, mentre MII^UHU sionista. Che non dimentica mai di esserlo, che lo iniziò, a poco più di sei anni, al rituale il bestiame da allevamento ha rim- nemmeno a tu per tu con l'adorata "miniti- dell'allattamento e, insieme, alla vertigine piazzato la selvaggina. Quella che ASTROLABIO gre", che riesce, tutt'alpiù, a ridimensionarlo dell'analogia: il piccolo etologo si rese conto, era stata la libera nazione dei bo- alla funzione di etologo dilettante o "da ap- stupefatto, che, come la puerpera felina, an- scimani li vede del tutto scompar- Joseph Glenmullen si. E i leoni? L'assenza dei loro an- partamento". Ciò, si badi, non corrisponde a che una mamma umana allattava il suo neo- cestrali "interlocutori" umani ha IL TORMENTO DEL PORNOFILO una diminutio di ruolo. Non per Celli, alme- nato. E da qui la folgorazione: non sarà che e altre storie sulla sessualità l'uomo, come il gatto, è un mammifero? Di modificato la loro "cultura", im- no, che dell'"etologia da camera" è da sempre poverendola. L'etologa lo scopre a Storie di sessualità queste e di molte altre conoscenze, e autoco- sommo teorico e assiduo praticante (un suo sue spese, quando il furgone su cui ordinarie e straordinarie libro con questo titolo, uscito nel 1983, è sta- scienze, Celli si dichiara debitore alla stirpe in un saggio rivelatore si trova viene attaccato dai felini: to ripubblicato lo scorso anno, nella Bur) e gattesca. Perciò non gli appare così assurdo il "Gli animali di Etosha non cono- scritto col ritmo di un romanzo nonsenso di lonesco: "Tutti i gatti sono mor- • che in questa dimensione "scalda" felicemen- scevano gli esseri umani, sapevano te le sue scientifiche osservazioni comporta- davvero molto poco di loro. E le J. Vanderlinden mentali al fuoco di un'invincibile empatia persone che avrebbero potuto in- J. Norré - W. Vandereycken LA BULIMIA NERVOSA • Guida pratica al trattamento L'altra faccia dell'anoressia, la bulimia nervosa è diventata Donne e gatti in cornice sofferta e appassionata che acco- vo manto tigrato diviene parte in- la malattia emblematica munerà la Valadon ad artiste come tegrante di un decoro di preziosi del nostro tempo di Edvige Lugaro Artemisia Gentileschi o Camille drappeggi, mimetizzandosi con * Claudel, delle quali possiede lo fiori lussureggianti e arabeschi in- slancio compositivo e il vigore finiti. L'artista si riconosce in con- Idries Shah MARINA ALBERGHINE Suzanne piccolo testo Suzanne Valadon - creativo, piuttosto che, come po- sonanza perfetta col piccolo felino, CERCATORE DI VERITÀ Valadon - L'amóre felino, Feli- L'amore felino di Marina Alberghi- trebbe sembrare a un'analisi su- ricordandoci un altro sodalizio fa- Il sufismo e la scienza dell'uomo namente, Milano 1994, pp. 99, ne felice formula di biografia viva- perficiale, a Rosalba Carriera, Eli- moso donna artista-gatto, quello di Un anello fondamentale Lit 24.000. cemente romanzata, costruita sulla sabeth Vigée-Lebrun o Berthe Colette con i suoi numerosi gatti. base di ricerche di fonti e docu- Morisot, che rientravano nel cliché Colette che confida ai suoi amici nelle opere scritte da Shah Nessuno meglio di Verlaine ha menti. La figura di Suzanne Vala- collaudato del linguaggio di ma- animali i suoi più reconditi deside- per presentare il sufismo all'uomo contemporaneo saputo cogliere il legame sottile, don è contrassegnata da aggettivi niera ma di sicuro successo. ri e le sue segrete pene (La Paix • subliminale ma straordinariamen- quali "forte e agile, lieta e ardita", Accanto all'artista ecco apparire chez les bètes), che s'identifica col te profondo che unisce, o meglio il suo tratto più tipico è la fierezza la sua immagine speculare, il suo gatto sia caratterialmente che fisi- John Rowan assimila, la donna al gatto. In associata a un'esigenza d'indipen- doppio, il suo alter ego: il gatto Ra- camente, tanto da travestirsi da Lemme et chatte (da Poèmes satur- denza e di libertà espressiva, tanto minou. Rosso come i capelli della "chatte amoureuse" in uno dei SCOPRITE LE VOSTRE niens) la felinità di entrambe si ma- PERSONALITÀ che il suo reiterato "non io!" si sua amica, come lei spirito vaga- suoi spettacoli di music-hall a nifesta nel riverbero di una zampa connota come Leitmotiv. bondo, indipendente, fiero, curio- Montmartre. E infine una foto de- Per ottenere la padronanza bianca che gioca con una mano al- Il temperamento dell'artista si so, sensuale e giocherellone. I me- gli ultimi anni di Colette, dove la del nostro mondo interiore trettanto bianca in un'oscurità do- rivela nei suoi dipinti, ove domina- desimi attributi confermano lo sta- sua mano verga un foglio sotto lo e conoscere le molte personalità ve gli occhi delle due creature sono che abitano in noi no colori vividi, accesi, colori puri, to di felinità di entrambi. Felinità sguardo vigile e ispiratore di una quattro punti fosforescenti assolu- primari, senza mezze tinte, ratte- intesa come condizione esistenzia- splendida gatta certosina, ci rievo- tamente identici. nuti in contorni energicamente le che permea di sé ogni atto, ogni ca ancora Raminou fuso con i fiori Una felinità annunciata fin dalle marcati, dal tratto volitivo e nervo- istinto, ogni sentimento. Raminou e i colori, che contempla insisten- asimuama prime pagine caratterizza infatti il so. Sarà questa cifra stilistica così domina in molte tele ove il suo ful- temente chi lo sta dipingendo. • DEI LIBRI DEL MESE! APRILE 1995 N, 4, PAG. 53 < 3-' c-ce-tx^e- "panselezionismo", quell'interpre- tazione oltranzista e niente affatto segnare ai leoni chi era l'uomo non Darwin contro fisici e filosofi ortodossa del pensiero darwiniano c'erano più". La riserva di Etosha di Enrico Alleva secondo la quale esisterebbero — assomigliava ormai a una fattoria, soprattutto sarebbero facili da evi- con i leoni seguiti e monitorati uno denziare — le cause per le quali un per uno, le femmine messe spesso ERNST MAYR, Un lungo ragio- stimonia Mayr — contro fisici e fi- suntivo del darwiniano ragionare e certo organo, una certa struttura, a in condizione di non procreare per namento: Genesi e sviluppo losofi, cui è dedicato l'intero capi- conseguente agire. volte un determinato comporta- lunghi periodi, grazie a contraccet- del pensiero darwiniano, Bolla- tolo 5, il più riuscito del volume. Ai filosofi, razza cui Darwin ve- mento, emergono nel corso del tivi sottocutanei, tanto che, quan- ti-Boringhieri, Torino 1994, ed. Contro un pensiero fisicalista po- rosimilmente apparteneva (Mayr procedere evolutivo: una sorta di do potevano finalmente farlo, era- orig. 1991, trad. dall'inglese di tente e forte, ma che nella biologia documenta in proposito letture e adattazionismo perverso per cui no ormai troppo anziane per alle- Fiamma Bianchi Bandinelli, pp. evoluzionista ha semplicemente frequentazioni), va invece ascritto tutto trova, e con facilità, una ra- vare e educare i piccoli. 199, Lit 30.000. fatto confusione, danno d'immagi- un pervicace finalismo teleologico, gion d'esistere nel mondo com- La storia dei leoni di Etosha ne, ritardo nell'accettazione (per un voler vedere a ogni costo nel plesso dei viventi. Poi, un'intelli- contiene una digressione diverten- Esce con tre anni di inspiegabile molti fisici contemporanei, neppu- procedere dell'evoluzione un dise- gente retrospettiva sul cosiddetto te e istruttiva, che racconta, da so- ritardo dall'originale americano re oggi completa) del paradigma gno preordinato e uno scopo ulti- pensiero "saltazionista", che si op- la, la qualità dell'empatia che l'au- questo piacevole libello del ve- darwiniano di spiegazione, che per mo (l'uomo?), fondendo pernicio- pose dai primordi del darwinismo trice sente nei confronti del mon- alle visioni gradualiste, che vede- do degli animali. Elizabeth Mar- vano invece nel procedere lento e shall Thomas torna in Africa per per accumulo di mutazioni anche accompagnare la sua amica Katha- di minima entità il forgiarsi di nuo- rine Payne, studiosa di elefanti e ve specie a partire da specie origi- incaricata di raccogliere informa- tali, ma anche Socrate è mortale: quindi So- narie. Mayr ci svela un Thomas zioni sul loro sistema di richiami. crate è un gatto". Secondo Celli, "la battuta Henry Huxley (0 "mastino" di Secondo i più rigorosi dettami del- può venir presa sul serio, perché se è vero che XA Darwin) acceso antigradualista, e il la disciplina etologica, gli animali correre e il ricorrere di tendenze esaminati non possono essere Socrate spronava gli uomini a cercare, e a tro- vare 'se stessi', il gatto, o per meglio dire una saltazioniste e gradualiste. identificati con un nome, ma solo Né a Mayr difetta il piglio del con un numero, e l'etologa Payne mia gatta, di nome Giuditta, ha rivestito per me una funzione socratica". narratore, quando da storico trat- riceve dettagliate istruzioni in pro- teggia figure mitiche del pensiero posito: immediatamente disattese, Analoga funzione rivelatrice assegna al evoluzionista postdarwiniano — quando sia la Marshall Thomas gatto lo scrittore egiziano Naghib Mahfuz, qui è particolarmente riuscita che la Payne decidono che no, non premio Nobel per la letteratura, nel racconto quella di August Weismann. Op- è proprio possibile chiamare gli intitolato La taverna del gatto nero. Il felino pure nelle sue a tratti pittoresche elefanti con un numero. in questione farà ricordare ai prosaici avven- ricostruzioni del giovane Darwin Questa empatia percorre tutto il tori che, un tempo, era una divinità: Bastet, di fronte all'appassionante dilem- libro. La ritroviamo nel capitolo dea lunare dalla testa di gatta, scesa sulla ter- ma dei tordi beffeggiatori, uccelli dedicato all'uso della "voce" nei ra perché baleni in noi, di tanto in tanto, la delle isole Galapagos che diedero felini. Se il cane accorre al nostro nostalgia di quell'età dell'oro in cui forse an- origine a varie specie nelle diverse richiamo, scrive l'autrice, il gatto isole, esempio lampante del delica- risponde con un miagolio, a meno che gli uomini erano divini. E come Bastet, to equilibrio tra invarianza d'origi- che non abbia deciso di giocare a anche i suoi piccoli parenti terreni sembrano Set > ne e variabilità di adattamento lo- nascondino con noi. I leoni si com- fatti della materia dei sogni. "Che cosa dia- cale, e uno dei punti di rottura del portano nello stesso modo e stabi- volo avrà sognato?", si interroga Celli, in- manda e ci domanda Celli, nel prologo alla "trasmutazionismo" delle specie liscono un contatto tra loro attra- quieto, a proposito delle escursioni oniriche deliziosa storia della gatta di Maometto, il viventi le une nelle altre rispetto ai verso i ruggiti. Quelli di Nyae del suo convivente felino di turno, di cui gli è cui sonno era così sacro per il suo padrone precedenti paradigmi fissisti o la- Nyae, nel Kalahari, durante la not- possibile apprezzare, mentre dorme nel cesto- che questi si fece tagliare la manica della ve- markiani. O nel raccontare te, disposti in una fila lunga un dell'evoluzione "a mosaico" del ne, le reazioni turbolente a chissà quale av- staglia su cui la bestiola si era addormentata, paio di chilometri nel bush, si ac- ventura vissuta nel regno di Morfeo. genotipo delle scimmie antropoi- certavano della posizione di tutti i per non correre il rischio di disturbarla. Nel di, che spiegherebbero la perma- membri del gruppo attraverso una Certamente, la voluttà e la lunghezza del XX secolo, quel sonno prezioso per il Profeta nenza in noi uomini di un pat- sorta di appello. I leoni del paese sonno dei gatti è parte fondamentale della lo- è diventato molto importante per motivi più chwork di elementi gorilleschi, di dei Dodoth, nell'Uganda setten- ro "essenza", così come l'aggressività (sempre scientifici e meno affettuosi: sono i gatti i scimpanzé, secondo alcuni anche trionale, avevano imparato invece a ragion veduta, avverte l'autore), l'espressi- soggetti ideali per lo studio della "fase Rem", di quel mitico uomo dei boschi del a non ruggire mai, per nascondersi vità, la curiosità, la memoria e /'unicità: ogni o "sonno paradosso", che il neurobiologo Mi- Borneo (Orang Utha) da noi occi- ai Masai che li uccidevano per di- gatto è individuo, con una propria persona- chel Jouvet ha scoperto e approfondito anche dentali storpiato in Orang-Utang. fendere il loro bestiame. Sentiamo lità, afferma Celli, che porta ad esempio i grazie a loro. "In termini tassonomici, il gat- Del volume può solo essere criti- quanto è forte, da parte dell'etolo- "sette e forse otto gatti" con i quali ha vissu- to è alla fine di un phylum e non si è evoluto cata una peccaminosa benevolenza ga americana, l'identificazione con to: indipendenti o coccoloni, sfuggenti o gio- da cinquanta milioni di anni", dice Jouvet nei confronti del cosiddetto neo- la sofferenza del leone costretto a cherelloni o addirittura (consapevolmente) (nel libro-intervista La natura del sogno, darwinismo o nuova sintesi, carat- non "parlare", a rinunciare alla ri- terizzato dalla felice comunicazio- sorsa comunicativa costituita dalla burloni. edito da Theoria), e individua nel gatto "l'animale del neurofisiologo". Blasone a cui, ne tra genetica postmendeliana ed sua voce. Ma allora, "Il gatto è, veramente, un ani- evoluzionismo di stretta marca tas- c'è da scommettere, i felini oggetto di esperi- La cultura felina, come tutte le male domestico? Oppure, come ha scritto sonomica, del quale il giovane culture, è fatta di costanti ma an- Marcel Mauss, è il solo animale che, al con- menti rinuncerebbero assai volentieri. Mayr fu attore, probabilmente an- che di diversità. Esistono differen- trario, abbia addomesticato l'uomo?", si do- (n.t.) che artefice, o meglio aiuto-regista ze, tra i diversi branchi e i diversi — con i vari Ford, Dobzhansky, individui: a queste sembra appas- Simpson, Rensch, il botanico Steb- sionarsi la Marshall Thomas. D'al- bins, che avevano discendenza di- tra parte, nel raffrontare le diverse gliardo novantenne Mayr, evolu- la materia vivente resta l'unico ap- samente tali tendenze finalistiche retta da autori quali Haldane, specie, prevalgono le suggestioni zionista di Harvard. Un personag- proccio plausibile. Solo il pensiero con la tradizione naturalistica che Sumner, Fisher e Wright. analogiche: "nel confronto tra gio molto noto tanto per le sue leg- popolazionista di Darwin — ovve- nel perfetto e "meraviglioso" ordi- A questa epica della felice gio- grandi e piccoli felini non emergo- gendarie esplorazioni ornitologi- ro il vedere il mondo dei viventi ne del creato leggeva uno stupefa- ventù perduta di Mayr potrebbe no tanto le differenze quanto la lo- che su isole sperdute — da giovane per unità discrete, le popolazioni ap- cente messaggio divino. E se essere ascritta una certa parzialità ro sorprendente uguaglianza'. — quanto per le sue opere metodi- punto — riuscì dove l'essenzialismo Darwin divenne materialista, forse del nono capitolo. Ma resta un Scopriamo così che tutti fanno le che — in maturità — di riflessione fisicalista non poteva che fallire. apertamente ateo, non fu proprio peccatuccio perdonabilissimo in fusa, anche i potenti leoni e le tigri sul pensiero scientifico-filosofi- Mayr utilmente ci ricorda che a per quel suo scoprire organi vesti- questa bella opera di uno dei mag- maestose. Per periodi più brevi, co contemporaneo, culminate in Darwin occorsero ben ventitré an- giali, strutture arcaiche e senza giori evoluzionisti viventi; un bre- più a intermittenza rispetto ai gat- un'opera monumentale (Storia del ni di rilettura degli appunti raccol- funzione, accessori inutili e desue- viario dell'evoluzionismo che non ti, ma le fanno. pensiero biologico, Bollati-Borin- ti nell'ormai mitico viaggio quin- ti, evidenti contraddizioni rispetto dovrebbe mancare nella libreria di La cultura felina non può che ghieri, 1990) e in una serie di libel- quennale sul brigantino Beagle, a un disegno divino che proprio chi al darwinismo si rifà per diletto svilupparsi in una società. Per lun- li, saggi teorici, prospettive storio- una corrispondenza attiva con dalla perfezione traeva la sua unica o per lavoro, soprattutto le nuove go tempo, non siamo stati in grado grafiche sul pensare e l'agire delle centinaia di studiosi e dilettanti, legittimità? Mayr lo suggerisce, generazioni di biologi molecolari di riconoscere la società felina. La biologie, da prima di Darwin fino l'accumulo ossessivo di prove pa- difficile non dargli ragione. che peccaminosamente lavorano a natura sfuggente degli appartenen- alle successive riconversioni e non leontologiche, tassonomiche, pet- Ma per gli esperti il libro riserva dettagliare passi anche importanti ti al genere Felis ha scoraggiato ri- rari imbastardimenti nei cento- tegolezzi di allevatori di animali e altri spunti, alcuni dei quali origi- del microprocedere evolutivo, ma cerche etologiche approfondite su trent'anni che seguirono lo svilup- selezionatori di piante, discussioni nali, almeno nella loro chiarezza, rischiano di perdere di vista i gran- molti dei suoi membri, a comincia- parsi delle sue (cinque) teorie evo- e ragionamenti a non finire, per verosimilmente dovuta allo stile di temi, e soprattutto le prospetti- re dal comune, e in fondo disponi- luzionistiche. trovare una potente e convincente meno denso di riferimenti storici ve storiografiche, di quel rivoluzio- bile, gatto. Ma, ricorda la Marshall Un lungo argument, questo ince- spiegazione del trasmutarsi delle di questa raccolta di considerazio- nario stravolgimento cosmologico Thomas, la società felina esiste: dere del pensiero darwiniano, un specie le une nelle altre. Il volume ni: una sorta di utile indice ragio- che è stato il darwinismo. Teoria condizionata, innanzitutto, dalla combattere e litigare che il titolo si sofferma a lungo a ragionare sul- nato, che rimanda ad altre opere che ha finalmente attribuito un po- disponibilità di cibo e di acqua, italiano dell'opera manca per ec- la genesi del pensiero darwiniano, per successivi approfondimenti. sto nella natura a un'umanità in dalla taglia e dalla quantità delle cessiva docilità, restandone forse illustrata con chiarezza e con un Innanzitutto una disamina at- perenne ricerca di appropriata col- prede. addomesticato. Una lotta — ci te- riuscito diagramma di flusso rias- tenta delle radici storiche del locazione terrestre. DEI LIBRI DEL MESEL APRILE 1995 N. 4, PAG. 54/X 'tp-e,*'.(^ct icv Parole "I libri di San Marco" a Venezia Hayward Gallery, una personale Lettere credo che l'alternativa a questa presso la Biblioteca Nazionale sull'artista delle antropometrie. Fi- mercificazione debba necessaria- Marciana. La prima raccolta di co- no al 23 aprile. mente essere quella di rendere le COSA FANNO OGGI I FILOSOFI: RI- dici attribuiti alla basilica, in occa- "Zurbaràn" a Madrid presso il lo, lettore comune recensioni "criptiche" o, come av- FLESSIONI SULLA STORIA II classico sione del nono centenario della sua Museo del Prado. Fino al 30 aprile Sono da alcuni anni abbonato a viene nella rubrica "Cosa leggere appuntamento con il Centro cultu- ricostruzione. Dal 20 aprile al 4 "Antoni Tàpies" a New York "L'Indice", e mi decido finalmente secondo me", di prendere in esa- rale di Cattolica è giunto alla quin- giugno. presso il Guggenheim Museum a scrivervi per esprimere alcune me sistematicamente argomenti di dicesima edizione. Gli incontri so- "I fiamminghi a Roma" a /Soho. Fino al 23 aprile. mie opinioni sulla rivista, e alcune interesse elitario o suoerspecialisti- no stati inaugurati dalla lezione di Bruxelles presso il Palais des "Tesori rivelati" a San Pietro- speranze che il Saluto ai lettori co. Le parole di Papuzzi, e già al- Emanuele Severino dal titolo: Beaux-Arts. Fino al 21 maggio. burgo presso l'Ermitage. Da aprile pubblicato sul numero di febbraio cuni segnali (piccoli, ma incorag- "Che significa Storia dell'Occi- "Rebecca Horn: retrospettiva" a a maggio. 1995 ha suscitato in me. Preciso gianti) mi lasciano pensare che dente" (nel mese di marzo). Pros- Grenoble presso il Musée de Gre- che appartengo alla seconda delle questo atteggiamento cesserà di simi ospiti: Giorgio Celli, Franco noble. Fino al 28 maggio. categorie di lettori indicate da Al- avere il sopravvento neil"'lndice". Cardini, Maurizio Viroli, Gianni "Constantin Brancusi" a Parigi Mercati berto Papuzzi, cioè a quella dei let- Antonio Vergassola Baget Bozzo, Giampaolo Dossena, presso il Centre Georges Pompi- tori comuni, appassionato di libri, Remo Bodei e Luciano Canfora. dou. Dal 13 aprile al 21 agosto. PAROLE IN TASCA: IL TASCABILE E con interessi diversi. Confesso che No al bla-bla Cattolica, fino al 12 maggio, ogni "Egon Schiele: retrospettiva" a L'ECONOMICO IV edizione. Castel- leggo o, spero, leggevo fino a oggi Sono stato per anni un lettore fe- venerdì. dele de "L'Indice", per alcuni an- UNA PEDAGOGIA NUOVA PER LA che, se non ricordo male, mi sono RICERCA SCIENTIFICA. SCIENZE SO- abbonato; ma poi, io confesso, ho CIO-UMANE; SCIENZE NATURALI; SPE- gettato la spugna. Il tono e l'atmo- RIMENTAZIONE Organizzato dall'Ac- sfera "difficili" che vi si respirava- cademia delle Scienze in collabora- Resistenze disarmate no, il linguaggio che vi si usava — zione con l'Università degli Studi, un ibrido sempre meno comprensi- il congresso si tiene presso la Sala Questioni in gran parte inedite della sto- ranno presentati in un convegno internazio- bile tra sinistrese e intellettualese dei Mappamondi in via Accademia riografia resistenziale saranno al centro delle — me ne hanno allontanato, uniti delle Scienze 5. Sono invitati rap- nale e confrontati con analoghe ricerche in celebrazioni per i cinquantanni del 25 apri- corso in Europa. all'imbarazzo che provavo sempre presentanti di istituti e facoltà in- ibi Ci spesso nel leggere una pagina ternazionali. Torino, 4-5 maggio. le. Si guarda alla varietà delle esperienze resi- A Trieste l'attenzione è rivolta ai campi di stenziali, politiche e umane: la guerra nelle una, due volte e nell'accorgermi di DAL PO ALL'ADRIATICO Coordi- concentramento e sterminio: è prevista la aver capito poco o nulla. "Colpa città, il ruolo della donna, i luoghi della se- nate dall'Istituto Gramsci si tengo- stampa, a cura dell'Istituto Storico per la Re- mia", Lei forse starà pensando, ed no tre lezioni sulla posizione stori- gregazione e il loro rapporto con le giovani sistenza, di un volume plurilingue su questo è certamente possibile: non voglio ca e geografica dell'Emilia e della generazioni e con le forme della violenza. Se- argomento. Un convegno studierà l'utilizza- essere troppo presuntuoso rispetto Romagna all'interno del contesto gnaliamo alcune delle moltissime iniziative zione didattica di luoghi come la Risiera di alla mia cultura e alle mie capacità europeo. I titoli: "Centri e perife- che si sono assunte il compito di restituire San Sabba, Eossoli, Eerramonti, Gonars, intellettive. Tuttavia anch'io mi illu- rie nell'età delle capitali"; "Le città spessore alla testimonianza. Stazzema e le Fosse Ardeatine. do, come Cesare Cases, non di sa- nell'età napoleonica"; "Nascita A Torino il 6 aprile, presso la Galleria Ci- L'Istituto di Aosta, con il patrocinio della pere tutto, ma di sapere qualche della regione e trasformazioni del- cosa, e il ripetersi di quella situa- vica d'Arte Moderna, il Centre Culturel Cee, ha in programma per la tarda estate un le città nell'Ottocento". Bologna, zione mi infastidiva, mi faceva sen- Tranqais in collaborazione con il Goethe In- 3, 10, 27 aprile, ore 16,30. seminario internazionale sui lager. Infine, tire un escluso. Sono passato a stitut e il Dipartimento di Studi Politici l'Istituto di Pesaro organizza in maggio a Fa- "Wimbledon" e a "Millelibri", certa- dell'Università di Torino, la Comunità no un convegno sul rapporto tra Resistenza e mente inferiori a "L'Indice" ma co- Scene Ebraica, l'Archivio Nazionale della Resisten- letteratura. (c.v.) munque estremamente utili sul pia- za e l'Assessorato per le Risorse Culturali del no dell'informazione e della divul- "TRE DONNE ALTE" DI EDWARD Comune, organizzano una giornata di studi gazione letteraria; ma, ahimè, ie ALBEE Traduzione di Masolino intitolata "Résistance, Resistenza, Wider- imperscrutabili leggi del mercato le D'Amico, regia di Luigi Squarzina, stand". Partecipano al dibattito: Marc Ferro, hanno eliminate senza una parola scene e costumi di Carlo Dappi, Hans Mommsen, Armand Panigel, Claudio di spiegazione. Da allora ho cerca- con Marina Malfatti, Benedetta Pavone e Gian Enrico Rusconi. to attentamente, nelle riviste re- Buccellato e Gea Lionello. Il Tea- stanti, un nuovo "strumento", ma tro Stabile di Palermo presenta, in A Roma, l'Istituto Storico per la Resisten- invano. Così, lo devo ammettere, coproduzione con Ghost Teatro la za ha promosso una ricerca, che dovrà con- ho accolto con vero piacere il cam- prima messa in scena italiana del cludersi entro la fine del 1995, articolata in bio di indirizzo de "L'Indice" (non testo scritto nel 1991 dall'autore di due sezioni: il trauma degli eventi e l'identità me ne voglia Cesare Cases: non è Chi ha paura di Virginia Woolf?. collettiva, la memoria della Resistenza nella assolutamente un fatto personale e storia dell'Italia repubblicana. I risultati sa- anzi — lo dico senza nessuna piaggeria — lo apprezzo moltissi- Immagini mo come intellettuale) e soprattutto ho letto con piacere e profonda condivisione la Sua "dichiarazione "I tesori dei d'Avalos. Commit- Vienna presso il Kunstforum der lo di Belgioioso, 29 aprile - 1° mag- "L'Indice" unicamente perché ri- programmatica" sul numero di feb- tenza e collezionismo di una gran- Bank Austria. Fino al 30 giugno. gio. tengo sia l'unica rivista in Italia in braio, alla quale spero si atterrà de famiglia napoletana" a Napoli "Paul Klee" a Stoccarda presso SALONE INTERNAZIONALE DEL grado di informare sui libri, dalia con rigore e fedeltà. Dissento presso Castel Sant'Elmo. Arazzi, la Staatsgalerie. Dal 29 aprile al 23 LIBRO E DELLA STAMPA. Ospite quale trarre un aggiornamento sul- dall'opinione espressa dal sig. Ber- ricami e miniature raccolti tra il luglio. d'onore dell'edizione 1995 è l'Ita- le novità editoriali di mio interesse; nardo Dipentina nella lettera pub- XVI e il XVIII secolo dalla fami- "Piet Mondrian" a L'Aia presso lia con la mostra "La Penisola del mi piacerebbe però cominciare a blicata nel medesimo numero; non glia dei d'Avalos. Fino al 30 aprile. Tesoro: le radici riproposte del li- il Gemeentemuseum. Fino al 30 poter leggere "L'Indice" appassio- voglio dire che si debbano esclu- "Jannis Kounellis" a Bologna bro italiano". Ginevra, 27 aprile - aprile. nandomi, sentendomi coinvolto in dere tassativamente argomenti di presso la Galleria Comunale d'Ar- 1° maggio. "Dipinti della National Gallery ciò che leggo, magari sentendomi scienze, di filosofia, di storia o di te Moderna. Fino al 30 aprile. scelti da Ernst Gombrich" a Lon- spinto a provare interesse per ar- economia, ma ritengo che, nella "Ebla, 30 anni di scavi" a Roma dra presso la National Gallery. Dal gomenti che fino a quel momento cultura italiana, la necessità e il bi- presso Palazzo Venaria. Fino al 30 26 aprile al 18 giugno. Premi non conoscevo. Questo finora non sogno di una rivista che si occupi giugno. "Willem de Kooning: dipinti" a succedeva, finora ho avuto l'im- essenzialmente di "libri" e di lette- "Goethe in Italia" a Roma pres- Londra presso la Whitechapel Art "Progetto Cultura '93" di Ostia pressione che la rivista, sia nella ratura siano forti e urgenti. so il Goethe Institut. Dal 3 aprile Gallery. Fino al 7 maggio. Lido bandisce la III edizione del scelta dei titoli recensiti, che nella al 5 maggio. "Yves Klein" a Londra presso la "Premio letterario lidense Peppi- forma delle recensioni stesse, no a mare". avesse voluto creare un circolo per Il premio si articola in nove se- intellettuali, un circolo chiuso al let- zioni: poesia edita e inedita, narra- tore comune, e questo mi pare evi- tiva edita e inedita, teatro, saggisti- denziato in maniera esemplare dal BBS Letteraria ca storica, saggistica cinematogra- carattere della rubrica "Lettere": fica. Due sezioni specifiche sono uno spazio (ristretto, per la verità) Le immagini Vi ricordiamo la BBS letteraria, la biblioteca telemati- ca per opere inedite, ideata dal Gruppo Entasis e pro- dedicate ai giovani, il "Trofeo Mi- in cui recensori, autori, traduttori, mi e Titina Sepe" per poesie sul te- curatori e altri professionisti del li- Tra le immagini che mossa dall'"Indice" e dal Premio Calvino. Tutti gli illustrano questo nume- scrittori interessati sono invitati a inviare il loro materia- ma dei genitori e "Giovane poe- bro si scambiano opinioni, critiche ro (cfr. recensione a p. le, opportunamente trascritto su floppy disk 3,5" in for- sia" rivolto agli studenti di età in- ed elogi. Finalmente sul numero di mato ASCII e corredato di breve descrizione, al Grup- feriore ai 19 anni. In giuria: Aldo febbraio 1995 ho letto una sempli- 12): Tempio israelitico po Entasis, oppure a collegarsi via modem alla BBS e in- Rosselli, , Massimi- ce richiesta del tipo "Vorrei che (p. 4); via Sacchi angolo serire così direttamente i loro scritti nella banca dati liano Milesi, Lucio Villari e Guido L'Indice...": ecco, spero che l'aver via Pastrengo (p. 20); centrale. Il materiale sarà disponibile in linea a partire Aristarco. pubblicato anche una lettera di un chiesa di San Gioachi- dal mese di aprile allo 011/53.21.06. Per maggiori infor- Le opere devono giungere en- lettore comune come quella del no (pp. 40,41); Fiat, se- mazioni: Entasis - BBS Letteraria, via Giolitti 2, 10123 tro il 15 maggio al seguente indi- sig. Dipentina sia il segno di un pic- zione ferriere piemon- rizzo: via Amerigo Vespucci 102, colo cambiamento di indirizzo da Torino, tel. 011/562.35.65. tesi (p. 42). 00121 Ostia Lido (Roma); tel.: parte dell"'lndice". Anche a me 06/56.29.606. non piace vedere il libro trattato co- me spot o come pretesto, ma non ^•utl UltJRI DELMESEH APRILE 1995 N. 4, PAG. 55/X

è più o meno un atto di fede, non- storia della filosofia medievale ché di stima verso la serietà con cui Hanno collaborato Maria Carla Lamberti: ricercatri- all'Università di Pavia. Spero che potrà tener conto di la rivista sceglie i suoi collaboratori ce di storia economica all'Univer- Adriano Colombo: si occupa di queste mie osservazioni; in ogni e verso lo stesso Ravera che inse- sità di Torino. Si è occupata di sto- Claudia Allasia: scrive di danza educazione linguistica e letteraria. caso, La ringrazio dell'attenzione gna filosofia della religione all'uni- ria aziendale e demografica, di bio- su "La Repubblica" e "Danza & Con Guido Armellini ha pubblica- che mi ha dedicato e La saluto cor- versità di Torino, ed è un esperto grafie e autobiografie dell'età mo- Danza" (Teorie e modi del corpo, La to Guida alla letteratura italiana, derna. dialmente, inviandoLe i miei più del pensiero filosofico e religioso Nuova Italia Scientifica, 1984). Zanichelli, 1995. Edvige Lugaro: è storica dell'arte sinceri auguri di un lavoro proficuo francese. Dunque, perché non fi- Enrico Alleva: biologo del com- Carmen Concilio: specialista di e collabora a riviste specializzate e creativo. darsi? E allora meglio presumere portamento, dirige il reparto di fisio- letteratura e lingua inglese. nel settore. Giuliano Cora (Barbarano, VI) — con maggiore fondatezza, e un patologia comportamentale dell'Isti- v Claudia Corti: insegna lingua e Anna Mannucci: giornalista, pizzico di umiltà — che io sia più tuto Superiore di Sanità di Roma letteratura inglese all'Università di coordina il gruppo di studio "Ani- Queste sono lettere gratificanti ignorante di quanto sospettassi. E (Il tacchino termostatico, Theoria, Firenze. mali e bioetica" della Consulta di ma anche assai impegnative: riu- non, invece, che quella recensione 1990). Mario Deaglio: docente di eco- bioetica. Ha curato La città degli sciremo a soddisfare le attese dei sia poco comprensibile per chi, co- Michele Bacci: perfezionando in lettori che chiedono una rivista se- me me, non è un addetto ai lavori, o nomia politica all'Università di To- animali, Garzanti, 1990. storia dell'arte medievale presso la rino e editorialista de "La Stampa". ria ma non grigia? lo spero che almeno agli studi filosofici o teolo- Pier Vincenzo Mengaldo: inse- scuola Normale di Pisa. Ha colla- Stefano de Laurentiis: collabora- gna storia della lingua italiana qualora avessimo delle sbandate, gici. Non vorrei, mala tempora cur- borato al Dizionario della pittura e questi lettori non rinuncino a legge- tore editoriale. all'Università di Padova. re la loro rivista, ma ci scrivano di Giovanni Miccoli: insegna storia nuovo. Per tirarci le orecchie. della Chiesa all'Università di Trie- (a.p.) ste (Francesco d'Assisi, realtà e me- moria di un'esperienza cristiana, Ei- riKDjCF naudi, 1991). IHdei libri delmeseHI Renato Monteleone: insegna sto- ria del movimento operaio all'Uni- Comitato di redazione Maternità di Severini Presidente: Cesare Cases versità di Torino. Tra i responsabili Enrico Alleva, Alessandro Buricco, Piergiorgio Battaglia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Mariolina Berlini, Marco della rivista "XX secolo". L'indicazione che le immagini Bobbio, bltana BouchardLoris Campetti, Franco Carlini Enrico Castelnuovo, Guido Castclnuovo, Anna Chiarloni, Alberto del numero di febbraio siano di Ta- „?F,1'Jf nrf^ ,erA Cresvv DT' Federicis, Giuseppe Dematteis, Aldo Fasolo, Franco Ferraresi Giovan- Patrizia Oppici: ha pubblicato mara de Lempicka mi sembra fuor- ni Filoramo, Delia Fngessi, Anna Elisabetta Galeotti, Claudio Gorlier, Martino Lo Bue, Adalgisa Lugli, Filippo Maone (di- studi su Proust e sulla letteratura rettore responsabile), Diego Marconi, Franco Marenco Luigi Mazza Gian Giacomo Migone, Renato Manteleòne, Alberto Pa- francese del Settecento. viale quantomeno per quella della ©, Cesare Fianaola Dario Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Giuseppe Sergi Lore pagina 34. Mi sembra, infatti, di ri- T,erracini, Gian Luigi Vaccarino, Anna Viacava, Dario Voltolini, Gustavo Zagrebelsky. Claudio Pavone: insegna storia conoscere un celebre quadro di contemporanea all'Università di Pi- Gino Severini (Maternità). È così? Direzione sa (Una guerra civile, Bollati Borin- Luigi Fredda (Roma) Alberto Papuzzi (direttore), Franco Ferraresi (vicedirettore). ghieri, 1991). Dario Puccini: insegna letteratu- Redazione Proprio così. Si tratta della Mater- Eliana Bouchard (redattore capo), Guido Bonino, Simonetta Gasbarro, Daniela Innocenti, Camilla Valletti. ra ispanoamericana all'Università La Sapienza di Roma. Dirige la rivi- nità dipinta da Severini nel 1916 e Progettografico Art director Ritratti Disegni sta "Letterature d'America". conservata al Museo dell'Accade- Agenzia Pirella Góttsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli Franco Matticchio mia etrusca di Cortona, Compli- Claudia Radogna: collabora in Redazione Sede di Roma qualità di traduttrice, dal tedesco e menti. Noi, però, non abbiamo Via Madama Cristina 16, 10125 Torino Via Grazioli Tante 15/a, 00195 Roma scritto che le immagini erano di Ta- tel. 011-6693934 (r.a.) -fax 6699082 tel. 06-37516199 - fax 37514390 dall'inglese, con la rivista "Moder- mara de Lempicka ma che erano nizzazione e Sviluppo". Ha presen- Ufficio pubblicità Editrice tratte dal volume a lei dedicato da Emanuela Merli - ViaS. Giulia 1, 10124 Torino "Nuovo L'Indice s.r.l. " tato una relazione sulla zoologia Gioia Mori (Giunti). tel. 011-887705 -fax 8124548 Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984 medievale all'Incontro internazio- (a.p.) Abbonamento annuale (11 numeri, corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto) nale "L'animai dans l'antiquité" a 125 000 superficie): lit 90 000• Eur°P" ("'<> aerea)-Ut 105.000; Paesi extraeuropei (via aerea): Lit Parigi nel 1994. Numeri arretrati: Lit 10.000 a copia per l'Italia: Lit 12.000 per l'estero. Jaime Riera Rehren: insegna spa- In assenza didiversa indicazione nella causale del versamento, gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese suc- gnolo all'Università di Torino. cessivo a quello in cui perviene l ordine. Per una decorrenza anticipata occorre un versamento supplementare di lire 2 000 (sia Massimiliano Rossi: storico peri Italia che peri estero) per ogni fascicolo arretrato. Più letteratura Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Riccardo Gra- dell'arte, si occupa del rapporto tra A proposito dell'ultima lettera da zioii nante O/a - U0193 Koma, oppure l invio di un assegno bancario "non trasferibile" allo stesso indirizzo. parole e immagini nel Cinquecento, in particolare tra scultura e lettera- voi pubblicata e del vs. interesse a Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria Libreria di Milano e Lombardia capire cosa i lettori desiderano tro- SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, Pub - via Tevere, 54 - Loc. Osmannoro Joo - distribuzione e promozione tura di area veneta. via Bettola 18, vare sull"Tndice", preciso che so- 50019 Sesto Fiorentino (FI) periodici - via Filippo Argelati 35 Marco Scavino: dottorando di ri- 20092 Cinisello B.mo (MI) tel. 055-301371 20143 Milano - tel. 02-8375671 no una bibliotecaria, che non pos- tel. 02-66030.1 cerca in storia contemporanea siedo la raccolta completa perché all'Università di Torino. Ha curato Fotocomposizione la rivista la passo ad altri colleghi e Stampato presso So.Gra.Ro. in collaborazione con Nicola Tran- Puntografica, via G.B. Niccolini 12,10146 Torino (via Pettinengo 39,00159 Roma) il 27 marzo 1995 che le esigenze deila mia utenza faglia il volume L'Italia democrati- sono letterarie. Gli italiani hanno ca, 1943-1994, Unicopli, 1994. molto bisogno della letteratura, so- Nicoletta Tiliacos: è redattrice lo che mediamente non hanno an- runt, essere preso per un provocato- del mensile "Eco. La nuova ecolo- dei pittori, Einaudi. Giuliano Della Pergola: insegna cora imparato ad apprezzarla. re. Detesto la filosofia in pillole, alla gia". Con Enrico Alleva ha pubbli- Alice Bellagamba: ricercatrice di alla facoltà di architettura del Poli- Marica Casagrande (Azzate, portata di tutti, quasi che si potesse cato Consigli a un giovane etologo, antropologia culturale presso la II tecnico di Milano. VA) facilmente sostituire la fatica di stu- Theoria, 1994. Facoltà di Lettere e Filosofia Paola Di Cori: insegna metodo- diare e di leggere con le poche ri- Nicola Tranfaglia: insegna storia dell'Università di Vercelli. logia della ricerca storica all'Uni- ghe di un giornale o di una rivista. contemporanea all'Università di Riccardo Bellofiore: insegna versità di Torino. Mi domando però se non ci sia la Torino. Ha curato Cirillo, Ligato e economia monetaria all'Università Edoardo Esposito: insegna possibilità di una "terza via" tra il Lima. Tre storie di mafia e politica, di Bergamo (1Ina teoria monetaria all'Istituto di filologia moderna Esiste Dio? linguaggio adeptico e la divulga- Laterza, 1994. del valore-lavoro, in Valori e prezzi, dell'Università di Milano (Metrica e Bello il titolo, Provare l'improba- zione semplicistica e inutile. Insom- Gian Luigi Vaccarino: insegna a cura di Giorgio Lunghini, Utet, poesia del Novecento, Angeli, bile. Interessante il libro, L'esisten- ma, Dio esiste? E se esiste, perché politica economica e storia delle 1993). 1992). za di Dio. Storia della prova ontolo- non ci fa essere più chiari, almeno dottrine economiche all'Università Giorgio Bertone: insegna filolo- Flavio Fergonzi: insegna storia gica da Descartes a Kant, di Ema- tra coloro che, all'interno della Tor- di Torino (Le crisi e il futuro del ca- gia italiana allTìniversità di Genova deb' arte all'Accademia di Brera. nuela Scribano. Puntuale, presu- re di Babele, parlano la stessa lin- pitalismo, Loescher, 1985). (Italo Calvino. Il castello della scrit- Alessandro Ferrara: insegna sto- mo, la recensione di Marco Ravera gua? Alessandra Vindrola: collabora tura, Einaudi, 1994). ria della sociologia all'Università La su "L'Indice" di novembre 1994. Sì, con case editrici, riviste e con la re- Romeo Aureli (Roma) Luca Bianco: laureando in storia Sapienza di Roma (Intendersi a Ba- "presumo": visto l'argomento, il mio dazione torinese de "La Repubbli- della critica d'arte. bele, Rubbettino, 1994). ca" per il teatro. Bruno Bongiovanni: insegna sto- Barbara Franco: laureata in lette- Maurizio Viroli: insegna storia ria dei partiti e dei movimenti poli- ratura angloamericana. della filosofia all'Università di Fer- tici all'Università di Torino (Le re- Anna Elisabetta Galeotti: ricer- rara. Ai collaboratori pliche della storia, Bollati Borin- catrice di filosofia politica all'Uni- Gustavo Zagrebelsky: insegna ghieri, 1989). versità di Vercelli (La tolleranza. diritto costituzionale all'Università Si ricorda che la misura delle nostre recensioni non Nicola Campogrande: composi- Dna proposta pluralista, Liguori, di Torino. deve superare, salvo eccezioni, le 80 righe per 70 battu- tore, ha pubbicato il CD Mosorrofa 1994). Giulia Zanone: studia "Applied te. Ciò comporta tre vantaggi: a) la redazione non si o dell'ottimismo. Melologo con can- Nicola Gallino: musicologo, si ethology and animai welfare" sobbarca il periglioso compito di "tagliare i pezzi"; b) i zoni, DDT 19301. occupa di ricerche musicali in cam- all'Università di Edimburgo. Si è recensori non soffrono nel vedere mutilate le loro crea- Rocco Carbone: redattore di po storico-sociale. Collabora con occupata di filosofia morale. ture; c) i lettori trovano sull'Indice tanti articoli snelli. "Nuovi Argomenti" (Agosto, periodici e riviste (Tutti i libretti di Sappiamo benissimo che la stringatezza è un risultato Theoria, 1993). Rossini, Garzanti, 1991). più impegnativo, che mette a dura prova i recensori, ma Claudio Carere: ornitologo, col- Roberto Giamtnanco: studioso "L'Indice" (USPS 0008884) is published monthly except August for $ 99 per year by labora a progetti del Wwf. di dinamiche sociopsicologiche, di questo sarà un motivo di orgoglio in più per loro e per "Nuovo L'Indice s.r.l. editrice — Rome, noi. E la soddisfazione di una lettura lieve per i lettori. Giulia Carluccio: dottoranda di paradigmi culturali e delle comuni- ". Second class postage paid at L.I.C., ricerca a Bologna. Collabora a "Fo- cazioni di massa (Immagini Vignet- NY 11101 Postmaster: send address chan- togenie", "Garage" e "Cinegrafie". te Visioni. Comics americani nel po- ges to "L'Indice" c/o Speedimperx Usa, Inc. Carla Casagrande: ricercatrice di stmoderno, La Nuova Italia, 1991). - 35-02 48th Avenue, L.I.C., NY 11101-2421. SALONE DEL LIBRO TORINO

LINGOTTO FIERE - 18/23 MAGGIO 1995