Senato Della Repubblica Xv Legislatura
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA N. 1351 DISEGNO DI LEGGE d’iniziativa del senatore BERSELLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 22 FEBBRAIO 2007 DistaccodeicomunidiSanLeo, Pennabilli, Novafeltria, Sant’Agata Feltria, Talamello, Casteldelci e Maiolo dalla regione Marche e relativa aggregazione alla regione Emilia-Romagna TIPOGRAFIA DEL SENATO (600) Atti parlamentari–2– Senato della Repubblica – N. 1351 XV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI Onorevoli Senatori. – Il 17 e 18 dicembre slativa del popolo» stabilisce che «il Mini- 2006 si e` svolto il referendum popolare in- stro dell’Interno, entro 60 giorni dalla pub- detto con decreto del Presidente della Repub- blicazione nella Gazzetta Ufficiale .... pre- blica in data 25 settembre 2006, pubblicato senta al Parlamento il disegno di legge ordi- nella Gazzetta Ufficiale n. 229 del 2 ottobre naria di cui all’articolo 132 della Costitu- 2006, con cui i cittadini dei comuni marchi- zione». giani di San Leo, Pennabilli, Novafeltria, Giova evidenziare che il termine di 60 Sant’Agata Feltria, Talamello, Casteldelci e giorni ivi previsto e` di imminente scadenza Maiolo sono stati chiamati alle urne per pro- e che ogni ulteriore inerzia nell’approvazione nunciarsi sul referendum indetto ai sensi del- di una legge che concretizzi il risultato otte- l’articolo 132 della Costituzione per consen- nuto con il referendum violerebbe la scelta tire che i predetti comuni si staccassero dalla delle popolazioni dei comuni della Valme- provincia di Pesaro – Urbino (Marche) per recchia sopra elencati, che democraticamente essere aggregati a quella di Rimini (Emilia- si erano espresse a larghissima maggioranza Romagna). con il suddetto referendum. Dai dati raccolti e` emerso che si sono re- I sette comuni interessati dal nostro dise- cati alle urne 11.079 cittadini su 16.410 e, gno di legge fanno parte del Montefeltro, il considerato che 1.997 sono residenti all’e- cui territorio appartiene in parte alla provin- stero, si e` raggiunto lo straordinario quorum cia di Rimini, in parte alla Repubblica di S. del 67,51 per cento, con una percentuale di Marino, ma soprattutto alla provincia di Pe- «sı`» pari al 56,13 per cento del totale e saro – Urbino, anche se dal punto di vista dell’83,91 per cento dei votanti. economico e funzionale esso grava total- L’ufficio centrale per il referendum presso mente su Rimini. la Corte di cassazione, con verbale chiuso in Anche le attuali vie di comunicazione data 21 dicembre 2006, ha accertato, a fanno raggiungere Rimini in tempi enorme- norma dell’articolo 36 della legge 20 maggio mente piu` brevi rispetto a quelli necessari 1970, n. 352, che alla suddetta votazione il per arrivare a Pesaro. numero dei voti attribuiti alla risposta affer- Di qui l’esigenza di essere aggregati alla mativa sul quesito sottoposto a referendum provincia di Rimini per i tanti cittadini che popolare non e` risultato inferiore alla mag- hanno la necessita` di rivolgersi ad uffici ri- gioranza degli elettori iscritti nelle liste elet- minesi quali, tra i tanti altri, la questura e torali dei suddetti comuni e pertanto ha di- la prefettura, di gran lunga piu` comodi ri- chiarato che il risultato e` stato favorevole spetto alle omologhe istituzioni presenti a al distacco territoriale dei medesimi comuni Pesaro. dalla regione Marche ed alla loro aggrega- Questo pero` non e` l’unico aspetto che fa zione alla regione Emilia-Romagna. Tale ri- rivendicare ai Feltriani la propria apparte- sultato e` stato pubblicato sulla Gazzetta Uffi- nenza alla Romagna. ciale n. 300 del 28 dicembre 2006. Occorre ripercorrere brevemente la storia L’articolo 45 della legge 25 maggio 1970, di questo territorio che ha preso il nome del- n. 352, recante «Norme sui referendum pre- l’antico Mons Faretri (attuale S. Leo), dove visti dalla Costituzione e sulla iniziativa legi- sarebbe esistito un tempio dedicato a Giove Atti parlamentari–3– Senato della Repubblica – N. 1351 XV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI Feretrio. E` sempre stato un territorio di con- 12 giugno 1859 si formo` a Bologna la fine e di traffici: in epoca preistorica era uno Giunta centrale di Governo, ma nonostante snodo tra il Tirreno e l’Adriatico. Nel IX se- S. Agata vi avesse fatto adesione come gli colo avanti Cristo di lı` passava la «via del- altri municipi romagnoli, venne tagliata l’ambra» che andava in Toscana. Nel VI – fuori. La popolazione era sul punto di insor- VII secolo venne riconosciuta come diocesi, gere, ma la via pacifica prevalse poiche´ in alla quale appartennero piu` tardi anche le quel momento apparve come il modo piu` op- valli del Savio e del Foglia, oggi rispettiva- portuno per raggiungere lo scopo desiderato. mente forlivesi e riminesi. La morfologia L’essere a pochi passi dal confine acuiva del paesaggio non ha mai favorito il legame pero` l’insofferenza verso uno Stato, quello del Montefeltro con i paesi al di la` dell’Ap- pontificio, che non lesinava minacce e perse- pennino, vedi Urbino, e questo ha forse ac- cuzioni. Molti contatti con la Romagna av- centuato il nascere di interessi particolari vennero con la copertura della Societa` delle che resero inattuabile una vera unita` politica Miniere Zulfuree di Romagna la quale posse- del territorio. Sebbene si riconoscessero nel- deva oltre quelle del territorio romagnolo, l’unica diocesi del Montefeltro, le varie co- anche due miniere nel Montefeltro. Le spe- munita` all’interno conservarono per molto ranze vennero poi riposte, ma senza risultati, tempo significative forme di autonomia; S. nel nuovo governatore di Modena, Parma e Marino l’ha conservata addirittura fino ad Piacenza, Luigi Carlo Farini, al quale venne oggi. Nel 1300 i vari centri furono sotto- affidato, con delibera dell’Assemblea costi- messi dal comune di Rimini. A vicende al- tuente romagnola, anche il governo della Ro- terne passarono in mano ai Montefeltro e magna. Come si evince da un fascicolo ma- poi tornarono nell’influenza riminese con i noscritto del 1866 compilato da don Eugenio Malatesta in espansione fino al XV secolo. Calleri, non appena il re Vittorio Emanuele Successivamente il Montefeltro venne as- II ebbe sconfitto nel 1859 gli Austriaci, il soggettato dallo Stato della Chiesa; durante popolo inalbero` il vessillo sabaudo chie- questo periodo rimase pressoche´ isolato per dendo di essere riunito alla Romagna, ma via della penuria di vie di comunicazione e la polizia pontificia impedı` qualsiasi moto ri- tutte le sue funzioni decaddero. Durante la voluzionario. Gli stessi reclami furono fatti parentesi napoleonica, con proclama del 6 dopo 1’8 settembre 1860, data in cui le giugno 1799, venne dichiarato facente parte truppe regie entrarono nelle Marche. Ma della Romagna. Nel 1808 venne invece ag- per volere o inerzia di Roma con il papato gregato ancora alla provincia di Urbino, prima, e sempre per volere di Roma dopo salvo tornare alla Romagna dopo due anni. con il re o con la Repubblica, le richieste le- Ritornato a governare la Stato della Chiesa, gittime del Montefeltro non hanno ancora nel 1816 il Montefeltro venne aggiudicato alla provincia di Urbino. Di quest’atto «con- trovato risposta. tro natura», come testimoniano i documenti Per tali ragioni confidiamo in una rapida relativi al periodo, i Feltriani non si davano approvazione di questo nostro disegno di giustificazione. Il consiglio comunale di S. legge che risponde alle attese dei tanti citta- Agata Feltria, ad esempio, trasmise nel dini del Montefeltro che, con il referendum, 1851 voto di aggregazione alla provincia di hanno manifestato in modo assolutamente Forlı`, ma il Governo, per inerzia burocratica, democratico, trasparente ed inconfutabile le non diede corso alla seppur forte richiesta. Il loro legittime aspettative. Atti parlamentari–4– Senato della Repubblica – N. 1351 XV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI DISEGNO DI LEGGE Art. 1. 1. I comuni marchigiani di San Leo, Pen- nabilli, Novafeltria, Sant’Agata Feltria, Tala- mello, Casteldelci e Maiolo sono distaccati dalla regione Marche ed aggregati alla re- gione Emilia-Romagna nell’ambito della pro- vincia di Rimini. 2. Il Governo e` delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o piu` decreti legislativi recanti le modifiche o le integrazioni alle di- sposizioni legislative vigenti che risultino strettamente consequenziali al disposto di cui al comma 1. 3. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge le province di Pe- saro-Urbino e di Rimini procedono d’intesa, con propri atti, agli adempimenti necessari ai fini dell’attuazione del comma 1. 4. Qualora, entro il termine di cui al comma 3, le province di Pesaro-Urbino e di Rimini non abbiano adottato gli atti neces- sari per regolare i rapporti conseguenti alla modificazione delle loro circoscrizioni terri- toriali, il Ministro dell’interno nomina un commissario ad acta per procedere ai relativi adempimenti. E 0,50.