n. 5/2010 Rivista fondata nel 1924 da G. Mauro e O. Barassi

Gianni Rivera “Arbitri Autonomi come i magistrati”

Coinvolgente lavoro del Settore Tecnico Intervista a 100 anni fa nasceva Meazza

Associazione Interventi di Italiana Arbitri Beccantini e Bianchi Pubblicazione periodica Autorizzazione del Tribunale di Roma499 del 01/09/89 - Posta Italiane s.p.a. - Sped. in abb. post. - Art. D.L. 353/2003 - (Conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 2, DCB Roma di Roma499 del 01/09/89 - Posta Italiane s.p.a. Sped. in abb. post. Art. D.L. 353/2003 (Conv. Pubblicazione periodica Autorizzazione del Tribunale In copertina: Presidente del Settore Giovanile e Scolastico Anno 67 n. 5/2010

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Gli articoli della rivista “l’Arbitro” della FIGC possono essere riprodotti, ma dietro autorizzazione dell’AIA, su qualsiasi pubblicazione italiana o straniera, alla Andrea Romeo esplicata condizione che ne sia citata la fonte. Sommario

n. 5/2010 Rivista fondata nel 1924 da G. Mauro e O. Barassi 6 Gianni Rivera “Fondamentale un’AIA Gianni Rivera “Arbitri Autonomi forte e autonoma” come i magistrati” di Alessandro Paone Coinvolgente lavoro del Settore Tecnico Intervista a Ciro Ferrara 100 anni fa nasceva Meazza

Associazione Italiana Arbitri Interventi di Beccantini e Bianchi Pubblicazione periodica Autorizzazione del Tribunale di Roma499 del 01/09/89 - Posta Italiane s.p.a. - Sped. in abb. post. - Art. D.L. 353/2003 - (Conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 2, DCB Roma di Roma499 del 01/09/89 - Posta Italiane s.p.a. Sped. in abb. post. Art. D.L. 353/2003 (Conv. Pubblicazione periodica Autorizzazione del Tribunale 4 Aggiornato a Caserta lo “stato dell’AIA”

14 Problema allarmante nei campionati giovanili di Giovanni Aruta 16 1billion hungry fischietti gialli per sensibilizzare Anche gli arbitri in campo con l’AIRC 8 17 Actionaid-AIA “operazione fame” Una nuova cultura per 18 Il Cra Lazio regione pilota del progetto FIGC di Teodoro Iacopino e Alessandro Lombardi trasformare i problemi in risorse 19 L’arbitro a scuola di Giuseppe Ingrati di Alfredo Trentalange 20 Attenti a non tirare troppo la corda di Fulvio Bianchi 22 Dipende dai giocatori la qualità della partita 12 di Roberto Beccantini 24 Evento significativo il CRA a MENFI nella sala consiliare Intervista a Ciro Ferrara di Rodolfo Puglisi di Carmelo Lentino 28 Un luminoso esempio di dedizione fraterna di Marco Di Filippo e Igor Yury Paolucci 34 Carlo Delvecchio: la giacchetta nera sotto il camice bianco di Corrado Germinario 36 Una via per ricordare l’arbitro Luigi Anedda di Tiziana Tedaldi 26 37 Francesco Primato ricordato a Scafati Festa con Gandin 38 Martina Bovini battuti gli scettici con la “Giara D’oro” l’arbitro dei record 40 “Arbitri senza fischietto” alla IV edizione di Lucia Senni 41 Apertura ai giovani dall’AIA l’esempio 42 Federico Marchi campione italiano di ultramaratona di Michele Manera 44 La storia della Commissione Medica nazionale 30 di Ubaldo Grani 46 Regole per viaggiare in sicurezza e salute Sempre sul podio di Angelo Pizzi dei miti 48 Il metodo Nordic Hamstring prevenzione basata sull’evidenza di Mario Pennacchia di Carlo Castagna 50 Quesiti Tecnici

n. 5/2010 3 Nell’incontro con i Presidenti delle 212 Sezioni

Aggiornato a Caserta lo “stato dell’AIA”

“Dobbiamo far conoscere ancora di più E’ stato un proficuo incontro che ha po- zionali. Nella giornata si sono alternati la nostra realtà fatta di 35mila direttori di sto l’attenzione su numerosi argomenti. sul pulpito anche i responsabili degli gara” – con queste parole il Presidente Ampia la relazione sullo stato dell’arte organi tecnici nazionali per un saluto Marcello Nicchi ha aperto a Caserta l’in- dei lavori del Settore Tecnico con il Re- e per far conoscere alcuni aspetti del- contro tecnico dei Presidenti di Sezione. sponsabile Alfredo Trentalange che ha la gestione tecnica. Molto apprezzato Un appuntamento annuale che ormai è mostrato i progetti confermati, come il l’intervento del Vice Presidente Narciso entrato nella consuetudine del calendario “Talent e Mentor” all’interno della UEFA Pisacreta che ha proposto ai Presidenti e dove i 212 Presidenti di Sezione hanno Convention, anche per la nuova stagio- in aula un lavoro di analisi sul lavoro potuto incontrare la “squadra” dell’AIA e ne sportiva e i lavori in cantiere per il della Commissione federale, di cui lui anche tutti i responsabili degli organi tec- futuro prossimo, come le lezioni tecni- stesso fa parte, sulla stesura del nuovo nici nazionali: Braschi (CAN A), Rosetti che interpretative ed il corso di qualifi- statuto dove si delineerà la natura e i (CAN B) , Farina (CAN PRO),Serena (CAN cazione e formazione per gli assistenti. compiti dell’Associazione Italiani Arbitri D), Pacifici (CAI), Cumbo (CAN 5) e Con- Nell’occasione è stato fornito un CD con tutti i diritti e i doveri. Pisacreta ha ti (CAN BS). All’arrivo i Presidenti giunti Rom per svolgere il corso arbitri in 12 voluto condividere il lavoro fin qui svol- nella città campana hanno potuto visitare lezioni e un DVD per la formazione degli to aprendo le porte a proposte e sugge- la Reggia di Caserta, dimora storica ap- arbitri. Strumenti fondamentali da utiliz- rimenti. L’attenzione poi si è focalizzata partenuta alla famiglia reale dei Borbone zare durante le lezioni in sezione con la sul tema della violenza subita dai diret- di Napoli e proclamata Patrimonio dell’u- spiegazione tecnica e disciplinare frutto tori di gara e il componente del Comita- manità dall’UNESCO. delle decisioni degli organi tecnici na- to Nazionale Giancarlo Perinello, che si

4 n. 5/2010 Premi assegnati L’elenco delle Sezioni e dei CRA, che hanno ricevuto l’attestato di benemeren- occupa della tutela degli arbitri vittime Nell’occasione hanno preso la parola za dal Comitato Nazionale, su segnala- di episodi di violenza, ha rimarcato che Bruno Di Paolo della Sezione di Chieti, zione del SIN, per essersi particolarmente con l’Osservatorio sulla violenza di cui Biagio Girlando della Sezione di Marsala, distinte nell’organizzazione amministrati- si occupa il Componente Filippo Anto- Giuliano Vendramin della Sezione di Ca- va e contabile: nio Capellupo, su 450 casi il 95% dei stelfranco Veneto, Giuseppe Abbate della ARIANO IRPINO casi di violenza sono opera di tesserati, Sezione di Siracusa, Alessio Simola della dati che fanno riflettere. Inoltre sono allo Sezione di Livorno, Francesco Di Censo BRINDISI studio norme più severe e soprattutto della Sezione di Pescara Cellino Pasto- LEGNANO la scelta di far valere la responsabilità rello della Sezione di Novi Ligure. Oltre LIVORNO oggettiva delle società. Passi avanti an- all’apprezzamento per i progetti conclusi e MESSINA che sui rimborsi spese e sull’efficacia per quelli in fase di attuazione i Presidenti MONZA delle tessere federali. L’occasione della di Sezione hanno portato il loro contributo PORTOGRUARO riunione è stato anche il momento per fatto di idee e suggerimenti confermando REGGIO EMILIA la consegna dei Premi nazionali, anche la grande passione che li anima. SEREGNO quelli passati, e delle benemerenze per La conclusione è toccata nuovamente a TIVOLI i cinquant’anni di appartenenza all’As- Nicchi che nel ringraziare tutti i Presidenti TORINO sociazione che i Presidenti di Sezione per lo sforzo profuso ha ricordato che: “I UDINE hanno ritirato per poi provvedere ad as- Presidenti di Sezione sono il centro di tutto C.R.A. LOMBARDIA segnarli ai propri associati. Tra le novi- il movimento e da voi ripartiremo per fare tà anche il riconoscimento del Servizio un’Associazione nuova. Grazie per l’impe- C.R.A. UMBRIA Ispettivo Nazionale con le concessioni gno che ci mettete e la grande passione delle Benemerenze per Sezioni e Cra che trasmettete a tutti i ragazzi e ragazze. che meglio hanno saputo gestire la par- Stiamo pian piano ripartendo con un’im- te amministrativa. magine forte che deve però affermarsi facendo conoscere bene il nostro lavoro Prima della chiusura dei lavori c’è stato fatto di formazione di ragazzi e ragazze ai spazio per l’intervento dei Presidenti di quali trasmettiamo valori importanti”. Sezione. Red.

n. 5/2010 5 Gianni Rivera

“Fondamentale un’AIA forte e autonoma”

di Alessandro Paone

ome calciatore è stato uno dei più quando sulla panchina rossonera arrivò il re del continente, dopo avere vinto quello Cgiovani talenti italiani e ora il desti- triestino , un maestro e un d’argento nel 1963 alle spalle del leggen- no l’ha portato a guidare il Settore Gio- allenatore di alto spessore. Una volta en- dario portiere sovietico Lev Jašin. vanile e Scolastico. Una legge del con- trato nel blocco degli undici titolari, Rive- Fu capitano del per 12 stagioni; trappasso che speriamo possa dargli ra non ne uscì più. nel 1968 fu tra i soci fondatori dell’As- l’opportunità di mettere in pratica tutte le L’arrivo del nuovo tecnico coincise con sociazione Italiana Calciatori, nata per sue intenzioni. Al piccolo Gianni piaceva la conquista dell’ottavo scudetto rosso- iniziativa dell’ex calciatore ed avvocato giocare al calcio così entra nelle giova- nero, il primo per Gianni, che segna dieci Sergio Campana, insieme ad altri impor- nili dell’ e incontra l’allenatore reti, essendo fondamentale nella caval- tanti giocatori dell’epoca come Giacomo Cornara. Gioca come mezzala e a soli cata vincente. Per Rocco, Rivera è come Bulgarelli, e Sandro quattordici anni debutta in prima squadra un terzo figlio e i rapporti sono improntati Mazzola. nell’amichevole con la squadra svedese sopratutto sotto il profilo umano. Sotto Con la maglia azzurra prese parte a quat- AEK. Scoperto da Franco Pedroni, ex di- l’aspetto tecnico, infatti, non è mai mes- tro edizioni dei Mondiali: nel 1962 in Cile, fensore del Milan e allenatore dell’Ales- so in discussione, la fiducia è totale. nel 1966 in Inghilterra e nel 1970 in Messi- sandria, nel 1959 esordì in che Con il Milan, in cui militò dal 1960 per 19 co dove fu protagonista, insieme ad Ales- ancora non aveva compiuto sedici anni stagioni, giocò complessivamente 658 , della famosa “staffetta” nella partita Alessandria-Inter terminata partite segnando 164 gol, vincendo, nel che nei piani dell’allenatore Ferruccio 1-1. Prima di entrare in campo lo stesso 1973, la classifica cannonieri, a pari me- Valcareggi prevedeva il suo ingresso al allenatore negli spogliatoi raccomandò rito con e , posto dell’interista all’inizio del secondo ai suoi giocatori:”Oggi niente parolacce con 17 gol. tempo, un mondiale che ricorda bene an- perché tra noi c’è un ragazzino”. Con la Con i rossoneri centrò per tre volte il che per aver segnato il gol decisivo nella maglia grigia sigla il suo primo gol in Se- massimo traguardo nazionale nel 1962, famosa semifinale contro la Germania rie A, diventando il secondo più giovane 1968 e 1979, quattro Coppe Italia (1967, Ovest (passata alla storia come la partita marcatore della Serie A di sempre, dopo 1972, 1973 e 1977), due Coppe dei Cam- del secolo e terminata 4 a 3 per l’Italia), e . pioni (1963 e 1969), una Coppa Intercon- dove giocò solo gli ultimi sei minuti della Gli bastò avere l’opportunità di esse- tinentale (1969) e due Coppe delle Coppe finale persa con il Brasile. Infine nel 1974 re visto da Viani, dirigente rossonero, e (1968 e 1973). nell’allora Germania Ovest dove concluse dell’allenatore Bonizzoni, per legare per Nel 1969, con 83 voti, Rivera si aggiudica la sua esperienza in azzurro. sempre il suo nome al club milanese. La il Pallone d’oro, primo italiano ad aggiu- E’ stato anche campione europeo nel svolta si ebbe nella stagione successiva, dicarsi l’ambito trofeo di miglior giocato- 1968 quando il torneo continentale si gio-

6 n. 5/2010 cava proprio in Italia. Nella speciale clas- “E’ un incarico molto impegnativo più di sifica della nazionale vanta 60 presenze e quanto mi potessi aspettare, ma è un sa- 14 reti. Si conta anche una presenza con crificio che faccio con passione. Stiamo la nazionale B, in cui esordì il 6 maggio preparando un programma da presentare 1962, e 9 presenze con 6 reti nella Under al Presidente federale comprese alcune 21, in cui esordì il 13 maggio dello stesso idee e suggerimenti. Ad esempio, ho no- anno. Ha partecipato anche alle Olim- tato che nelle gare del Settore Giovanile piadi di Roma del 1960 con la Nazionale quando un calciatore viene squalifica- dilettanti che si classificò solo al quarto to, è facoltà delle società farlo giocare posto, un risultato mai accettato perché in un’altra categoria, e questo ritengo ancora oggi ricorda con rammarico che sia sbagliato, si sminuisce il valore della avevano la possibilità di vincere. squalifica magari con la possibilità che il Ritiratosi dall’attività sportiva all’indoma- calciatore incontri lo stesso direttore di ni della conquista del decimo scudetto gara che lo ha espulso”. del Milan nel 1979, ha ricoperto il ruolo Nel nostro calcio esiste un problema del gioco come le decisioni che prende. di vicepresidente del Milan fino al 1986. di valorizzazione dei giovani: come si E’ fondamentale creare un’Associazione Dopo l’esperienza nel calcio dal 1987 è può risolvere? arbitri forte e autonoma, dobbiamo pre- attivo nel campo politico. Nel 1994 ade- “Bisogna lavorare partendo dagli allena- tendere che sia assolutamente distac- risce al Patto Segni con il quale diviene tori, stiamo preparando, in accordo con cata dalle società come la Magistratura, deputato alla Camera. È stato presidente la Scuola allenatori, un corso nuovo e con un suo Consiglio Superiore a salva- del Patto Segni e segretario alla Presiden- diverso per quello che deve essere un guardia della sua autonomia”. za della Camera nel biennio 1994-1996, ‘maestro’ per i ragazzi. Dobbiamo anche Dopo l’episodio con l’arbitro Michelot- sottosegretario alla Difesa nei governi spiegare loro che solo pochi arriveranno ti come sono i rapporti oggi? dell’Ulivo (1996-2001). E’ stato deputa- ma degli altri vogliamo fare dei bravi cit- “Ci siamo ritrovati e chiariti anche se to del Parlamento europeo, subentrato tadini. Stiamo incontrando i responsabili quando ho preso i due mesi e mezzo di nell’aprile 2005 a Mercedes Bresso, elet- regionali anche in funzione della realtà in squalifica, non mi riferivo a tutto il mo- ta nel frattempo presidente della Regione cui operano. Con le altre componenti che vimento ma semplicemente ad una sua Piemonte. È membro della Commissione lavorano sui giovani c’è assoluta unità decisione che ritenevo errata”. per il mercato interno e la protezione dei d’intenti. Invece è difficile convincere le Ci racconta come viveva la “staffetta” consumatori, e consigliere per le politiche squadre a lavorare sui giovani piuttosto con Mazzola? sportive del Comune di Roma dal 2001. che magari prenderli già pronti. Anche sul “Credo che la scelta tecnica a priori di fatto di obbligare le squadre a schierare cambiare un calciatore con un altro sia Ecco in questa nostra intervista, Gianni dei calciatori giovani non sono del tutto sbagliata concettualmente. Non si può Rivera nel suo nuovo ruolo di Presidente d’accordo”. prescindere dal rendimento in campo di del Settore Giovanile e Scolastico. Sull’autonomia degli arbitri è d’accordo? un giocatore. Credo sia stato un errore Come intende affrontare questo deli- “La ‘questione’ arbitrale esiste da quan- anche se ha funzionato”. cato impegno? do c’è il calcio, il direttore di gara è parte CURIOSITÀ Fu soprannominato da Aba- tino o Golden boy. L’Istituto Internazionale di Storia e Statisti- ca del calcio IFFHS lo ha inserito alla ven- tesima posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo. Nel 2004 è stato inserito nel FIFA 100, una li- sta dei 125 più grandi giocatori viventi, se- lezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario della federazione. È citato in ben quattro canzoni di altret- tanti autori: Barbera e Champagne di Giorgio Gaber, Nun te reggae più di Rino Gaetano, Aspettavamo il 2000 di Luca Barbarossa e Vincenzina e la fabbrica di Enzo Jannacci.

n. 5/2010 7 Il coinvolgente lavoro del Settore Tecnico Una nuova cultura per trasformare i problemi in risorse di Alfredo Trentalange

’incarico al “Settore Tecnico” sta diventando giorno dopo giorno Lsempre più coinvolgente. Superato un lecito senso di inadeguatezza, riferito al numero piuttosto elevato di componenti, mi sono accorto che la macchina pulsante sembra cosa viva. Grazie alle persone presenti, alle belle persone che si succedono, è ben altro che il “cimitero degli elefanti” da alcuni, pessimisti ad oltranza, prospettatomi. Oggi fra mail, progetti, idee, designazioni, impegni, relazioni, chilometri ed incontri mi trovo a dedicare più di otto ore al giorno solo alla formazione. La formazione costa, ma l’ignoranza costa ancora di più e la pagano gli ultimi, soprattutto le periferie. Tutto era partito dai primi corsi di aggior- namento e qualificazione, dalle riunioni tecniche e dai raduni regionali e sezionali a cui avevo partecipato in altro ruolo negli ultimi anni quale componente del Comitato Nazionale. Grazie all’atteggiamento di ricerca ed alla memoria storica di Nino Zam- paglione, aiutato dal continuo confronto con l’instancabile Marco Falso, si è portato a sistema un apparato complesso e non sempre snello, tanto da comprendere, seppur tardivamente, lo sforzo gestionale e per certi versi pionieristico, dei miei predecessori. Ho sempre asserito che sono le Persone che fanno gli ambienti e che gli uomini difficilmente apprendono ciò che credono già di sapere; così mi sono ritrovato spesso a ringraziare Vincenzo Fiorenza per la preziosissi- ma tecnologia professionale introdotta nei filmati e Sabrina Rondoletti per la competenza e la conoscenza derivante dalla sua esperienza culturale di base come ricercatore ed arbitro donna. L’emisfero femminile del Settore Tecnico e quello del calcio a 5, esem- plarmente rappresentato da Laura Scanu, hanno molto da insegnarci in

8 n. 5/2010 tema di sensibilità, organizzazione ed at- zio Gialluisi da Pippo Cappellupo ad Um- si profetiche è riuscito ad organizzare gli tenzione alla Persona. berto Carbonari. incontri con gli Organi Tecnici naziona- Eppure, presuntuosamente, pensavo di La complessità dei Moduli del Settore Tec- li, di ieri e di oggi. Da Collina a Braschi, avere una grande esperienza, data da 15 nico prevede alcuni Responsabili che con il da Rosetti a Farina, da Pacifici a Cumbo anni e 197 gare in serie A, 10 anni da Inter- loro lavoro, spesso oscuro e tenace, sono il fino a Conti, tutti hanno investito tempo e nazionale con 70 gare in 4 continenti, aven- tessuto connettivo dell’organizzazione. passione confrontandosi non da presun- do iniziato ad arbitrare a 16 anni nel lontano Oggi più che mai gli Organi Tecnici di tutti tuosi, ma da ricercatori con grande lealtà 1973. Nulla a confronto del sogno di giun- i livelli comprendono, incentivano e so- ed onestà intellettuale, condividendo, an- gere con le stesse linee guida e gli stessi stengono questo lavoro. Così che si tratti che nella correzione, certe interpretazioni filmati dalla Uefa alle realtà sezionali. Fac- di Perfezionamento con Vito Albanese, del regolamento. Grazie alla disponibilità cio l’Osservatore Uefa da 7 anni, l’istruttore del modulo medico con Angelo Pizzi, di dei CRA ed alle capacità dei Presidenti di come Mentor, ho contatti con esperti colle- quello atletico con Rosario Carlucci, del Sezione, grandi Educatori sul territorio mi- ghi, ho fatto l’educatore ed il giornalista, il Regolamento con Enzo Meli, di quello In- gliorerà tutto il sistema di comunicazione. volontario ed il manager, ma non c’è laurea formatico e Statistico con Simone Manci- Nuove sinergie porteranno alle sezioni che tenga, fare il formatore è molto di più. ni, di quello Studio e comunicazione con nuovi filmati ed altrettanti disponibili for- Come diceva il saggio, l’esperienza è una Consonni, tutti fino ai Mentor lavorano e matori testimoni (testimone nel cristianesi- lampada che ognuno di noi porta dietro alla perseguono il comune obiettivo. mo è sinonimo di martire) preparati al con- schiena.... illumina il percorso che si è fatto, Anche il metodologo, ricercatore e scien- fronto, alla crescita ed alla condivisione di non quello che si ha davanti. ziato che l’Europa ci invidia, Carlo Ca- un comune linguaggio. Il settore tecnico interagisce continuamen- stagna si relaziona con grande senso di Non solo i test tecnici (in un futuro assai te con la Presidenza di Marcello Nicchi, di squadra con l’altrettanto storico prepa- prossimo sicuramente multimediali) e cui si può invidiare, in questo momento, la ratore atletico Marco Lucarelli. Con l’uffi- quelli atletici (ci si allena per la gara, non tenacia, l’impegno, il coraggio, non certo cialità nell’organico dei massofisioterapisti per i test) saranno gli stessi per tutti gli or- la mole di lavoro. Toraquati e Mattozzi si è data dignità ad gani tecnici dalla FIFA al settore giovanile Ho trovato nel Vice Presidente Narciso Pi- un ruolo assai delicato. Proprio questo ma spero presto anche le relazioni degli sacreta il formidabile interlocutore tecnico nostro lavorare in squadra ci spinge verso osservatori, i criteri di valutazione e la no- oltre che associativo che già conoscevo. l’ottimismo, verso una progettualità prati- tifica dei voti. Non è mancato, nelle riunioni istituzionali, ca e vera dove l’autorità è dettata dai valo- Una nuova cultura fatta di confidenza, se- il confronto con i componenti del Comita- ri, dall’impegno, dall’autorevolezza morale rietà, rispetto, fiducia ed ottimismo ci per- to nazionale; non una entità astratta, ma e non dal gradino sociale occupato. metterà presto di trasformare i problemi in la comunione di uomini provenienti dalla Non posso dimenticare l’impegno e la risorse perchè in fondo tutti noi associa- Sezioni votati con passione al servizio. Mi disponibilità trovata nei componenti della ti, in quanto formatori ed educatori, fac- piace ricordarli: da Erio Iori a Giancarlo segreteria guidata da Francesco Meloni, ciamo parte dello stesso settore tecnico Perinello da Massimo Della Siega a Mauri- che con le sue capacità predittive e qua- dell’A.I.A. Si può fare.

Prosegue a pieno ritmo il lavoro del Settore Tecnico AIA guidato dal Responsabile Alfredo Trentalange che ha riunito a Roma i Mentor del Progetto UEFA Refe- ree Convention. Alla riunione hanno preso parte anche i componenti dell’Area Formazione, Perfezionamento e Valutazione tecnica e del Modulo Studio, Comu- nicazione e Marketing. Un momento importante della stagione con l’analisi dello stato dell’arte del progetto UEFA Talent e Mentor con la testimonianza di Luca Baldini, giovane talent e del suo Mentor Ugo Dallolio. La due giorni è stata utilissima per definire le strategie di sviluppo della formazione che interesserà arbitri, assistenti ed osservatori e sul compito dei componenti che dovranno farsi portavoce attraverso slide e filmati di quei parametri che definiscono l’uniformità arbi- trale. Il materiale consegnato sarà un valido strumento di lavoro che è stato vagliato e condiviso dai responsabili degli organi tecnici nazionali. Un lungo percorso che procede attraverso tappe scandite da incontri e riunioni ma che deve sicuramente vedere la partecipazione anche dei Presidenti dei Comitati Regionali e delle Sezioni a cui in un breve futuro sarà dedicato un corso di formazione. “La formazione – ha detto Trentalange - costa tempo fatica e denaro ma l’ignoranza costa sicuramente di più e poi la pagano gli ultimi. Noi non vogliamo trascurare nessuna componente e crediamo si debba partire dalla ‘base’ con un linguaggio chiaro che sia trasversale a tutti gli OTN”. C’è stato anche l’apprezzatissimo intervento del responsabile della CAN PRO che ha presentato un lavoro sulle caratteristiche dell’arbitro del futuro rimarcando che la figura dell’osservatore è strategica e determinante e che necessita di formazione continua e approfondita. Negli altri momenti si sono alternati i tre Vice responsabili Sabrina Rondoletti, Vincenzo Fiorenza e Antonino Zampaglione. Nel pomeriggio anche spazio per lavori di gruppo che hanno poi prodotto risultati utili alla causa. Domenica i lavori sono proseguiti con l’intervento del Vice Presidente dell’AIA Narciso Pisa- creta - “Questo sport ha un’infinità di varia- bili, dai partecipanti, allo strumento utilizzato passando per l’ambiente e concludendo con l’arbitro. Tutti elementi che complicano le va- lutazioni”. La comitiva è ripartita poi presso le proprie sedi con un bagaglio più pesante e con altro materiale didattico che verrà uti- lizzato presso le Sezioni alle quali il compito di programmare con i componenti del Settore Tecnico riunioni specifiche.

n. 5/2010 9 Modulo Perfezionamento e una Guida alla prestazione dell’arbitro e due • Analisi dell’edizione 2010 del Rego- Guide per gli Osservatori Arbitrali (una per lamento del Gioco edito dalla FIFA e valutazione tecnica il colloquio di fine gara e una per la stesura confronto con l’ultima edizione italiana della relazione). Agli Organi Tecnici è stato (2009), al fine di predisporne la revisio- Il Settore Tecnico riveste una consegnato un cd rom con tutti i documen- ne, in particolare, della guida pratica; particolare importanza sot- ti prodotti, nuova modulistica e filmati, da • in collaborazione con la CAN 5, revi- to il profilo della formazione e diffondere anche ai Delegati Sezionali. Sia- sione completa del Regolamento del dell’aggiornamento degli indi- mo stati presenti a tutti i raduni a supporto Calcio a 5, alla luce delle numerose mo- rizzi tecnici quale trait union fra gli Organi della divulgazione delle novità regolamentari, difiche apportare dalla FIFA (in atto, si tecnici e gli associati. confrontandoci con i colleghi su un piano di sta ultimando la traduzione della sezio- E’ stato avviato, per la stagione sportiva parità, interagendo con i ragazzi che hanno ne “Interpretazione delle Regole e Linee 2010-2011 con successo (riunione del 22 posto numerosi quesiti, sottolineando l’im- Guida per gli Arbitri”); agosto), il percorso per costituire un polo di portanza della valutazione per la crescita ar- • Approntamento delle risposte ai quesiti riferimento unico che dia uniforme cultura bitrale. Il lavoro di aggiornamento è prosegui- tecnici formulati dai lettori della rivista arbitrale (linguaggio arbitrale omogeneo e to con le Specifiche sulla Regola 12 relative “L’Arbitro” e/o dagli utenti del sito AIA; unico) e che supporti con la sua attività di al Gioco del Portiere, il Testo Comparato del • Approntamento di materiale didattico, studio e programmazione i vari organismi, in vecchio e nuovo regolamento del calcio a 5, sulla scorta delle indicazioni e dei sussi- particolare CRA e Sezioni; ciò può rappre- un prospetto schematico per la compilazio- di multimediali emanati a livello interna- sentare la nostra marcia in più nel processo ne della relazione dell’OA nazionale. Stiamo zionale, al fine di offrire indirizzi tecnici formativo di tutti i ruoli Arbitri, Assistenti e impostando lezioni specifiche sul gioco del e linguaggio uniformi da proporre nei Osservatori della nostra organizzazione. calcio a 5 per le sezioni che, al termine del raduni, nei corsi, nelle riunioni tecniche, Sicuramente si cresce più con il confronto corso arbitri nazionali, vogliano approfondire …; che per didattica, ma sicuramente un’ac- le specificità della disciplina e selezionando • Aggiornamento del materiale didattico celerazione maggiore alle attività che il nuovi filmati. Nei mesi prossimi contiamo per i corsi arbitri; Settore Tecnico ha già avviato, con il fermo di svolgere visite tecniche di confronto col • Monitoraggio delle (eventuali) novità re- convincimento che dovrà rappresentare territorio, sviluppare la casistica e particolari golamentari introdotte dagli Organismi sempre, in assoluto spirito di servizio, è il aspetti particolari, seguire gli osservatori nei internazionali e nazionali a ciò deputati “laboratorio” nel quale si forgeranno proget- corsi di aggiornamento periodici. Le innova- (IFAB, FIFA, UEFA, FIGC) ti di caratura veramente accademica per sti- zioni che il Modulo C5 del Settore Tecnico ha Vincenzo Meli molare sempre più lo sviluppo della nostra introdotto in questa stagione sono: la grande organizzazione per affrontare e consentire cura per gli aspetti tecnici, la centralità del Modulo Bio-Medico di soddisfare tutte le esigenze che il mondo ruolo dei formatori per lo sviluppo degli ar- dl calcio, in continua evoluzione, ci chiede. bitri e l’apertura al confronto, sia al nostro L’attività del Modulo ha visto E’ noto che il problema-base dell’arbitrag- interno che con i colleghi del calcio a 11, la presenza costante dei com- gio, oltre beninteso, alla continua scelta, condizioni imprescindibili per la crescita di ponenti a tutti i raduni precam- selezione e catalogazione delle capacità, tutto il movimento. pionato organizzati dagli OTN consiste nella ricerca dell’uniformità, cioè Laura Scanu nella formazione di una coscienza colletti- (CAN A, CAN B, CAN PRO; CAND, CAI, va che porti a un’uniforme ed equanime in- CAN 5), presenza costante di almeno 1 me- terpretazione e applicazione delle regole di Attività Modulo Regolamento, dico e 2 fisioterapisti ai raduni tecnico-atle- gioco del calcio. Il Settore Tecnico, inoltre, guida pratica e materiale tici infrasettimanali organizzati dagli OTN come “laboratorio” non può non conside- ed ai raduni di selezione onde assicurare rare quella risorsa, oggi ancora sommersa, didattico assistenza sanitaria e copertura medico- che è rappresentata dall’insieme delle più legale. A tale proposito il modulo ha dato svariate delle arti e professioni che tutti i no- Nell’assolvimento dei propri indicazioni precise anche ai FSR di non far stri associati svolgono, creare un supporto compiti d’istituto il Modulo si svolgere eventuali test atletici in mancan- per recuperare la disponibilità che ogni as- occupa delle molteplici attività za di un supporto sanitario (medico e/o sociato nell’ambito della propria attività ed che afferiscono alle tematiche ambulanza). Impegno costante anche nel esperienza vorrà offrire all’organizzazione regolamentari, promuovendo la rispondere ai quesiti di tipo medico-sa- con materiali e suggerimenti. conoscenza, la corretta appli- nitario proposti dagli associati; finora tali cazione e la diffusione delle norme tecniche quesiti sono stati posti al sottoscritto di- Vito Albanese nonché attendendo allo studio, alla prepa- rettamente o tramite la Segreteria dell’AIA, razione ed alla realizzazione di materiale mentre sarebbe a mio giudizio molto utile Perfezionamento e Valutazione didattico. poter prevedere apposito spazio diret- Tecnica - Modulo C5 Tra i lavori già ultimati o in corso di definizio- tamente sul sito, che oltretutto avrebbe ne si possono annoverare: maggior visibilità e potrebbe servire anche La stagione si è aperta all’inse- • Traduzione delle circolari FIFA conte- ad altri aventi lo stesso problema. gna della collaborazione, co- nenti le modifiche alle Regole del Gioco Tra i compiti che competono il Modulo an- stante e fattiva, con il Respon- sia per il calcio che per il calcio a 5, al che la valutazione in seconda istanza dei sabile della CAN 5 e i Delegati fine del successivo approntamento del- giudizi di non idoneità temporanea rila- Regionali: per i raduni di inizio le relative “Circolare AIA”; sciata per deficit visus emerso al controllo campionato abbiamo messo a punto docu- • Aggiornamento dei quiz tecnici a rispo- dei raduni precampionato oppure nei con- menti mirati all’illustrazione delle numerose sta multipla ed implementazione infor- fronti degli associati che rientrano in atti- novità regolamentari derivanti dall’adozio- matica per la somministrazione ai corsi vità dopo un periodo di inattività di oltre ne del testo FIFA, delineato linee guida su arbitri, di aggiornamento e di qualifica- 60 giorni (art.4 comma3 del Regolamento Posizionamento e Spostamento, elaborato zione per OA, …; Sanitario) insieme ai FSR.

10 n. 5/2010 Tra le proposte per il nuovo anno c’è sicu- Modulo Preparazione atletica centralizzato, che consentirà, con una inter- ramente quello già segnalato in occasio- faccia completamente rinnovata, l’accesso ne della riunione del modulo BioMedico L’attività del Modulo nella sta- via Web ai dati anagrafici degli associati. Le svoltasi a Coverciano il 31-10-2009, di gione 2010/11 ha avuto inizio nuove tecnologie di comunicazione (Porta- revisionare l’attuale Regolamento Sanita- con il raduno precampionato li Web, eMail, SMS) garantiranno un flusso rio, divenuto ormai obsoleto e non rispon- della CAN A svoltosi a Sportilia comunicativo verso gli associati più veloce dente alle nuove esigenze e conoscenze dal 28 luglio al 3 agosto dove e sicuro estendendo questi servizi a tutte le in campo di assistenza e tutela sanitaria sono stati deliberati insieme al strutture periferiche con una integrazione degli associati. settore tecnico i nuovi limiti per i test atle- completa con le singole procedure, in par- Angelo Pizzi tici e novità importante è stato introdotto lo ticolare quelle di designazione. Ai dirigenti YOYO Test IR1 a livello regionale. Successi- centrali e periferici, verrà messo a disposi- vamente si è avuto il raduno della CANPRO, zione, entro la fine della stagione in corso, Modulo Studi, Comunicazione della CANB, della CAND, della CAI, della un sistema di misurazione di performance e Marketing CANBS (svoltosi a Roma) per finire poi con consistenti in un insieme di indicatori che il raduno della CAN5. Terminati i vari raduni serviranno a monitorare il lavoro svolto nelle Il recente accordo sottoscrit- precampionato il lavoro del modulo prose- singole strutture periferiche e che di fatto di- to dal Presidente Marcello gue quotidianamente ogni fine settimana venterà uno strumento utilissimo per rileva- Nicchi con il MIUR, Ministero con l’impegno del responsabile MPA, il me- re tempestivamente andamenti ed anomalie dell’Istruzione dell’Università todologo di allenamento, i componenti del operative, ma anche per fornire le informa- e della Ricerca Scientifica, ha per la prima modulo e alcuni collaboratori, con i raduni zioni necessarie per supportare le decisioni volta consentito all’AIA, attraverso i suoi che si svolgono presso il centro tecnico del Comitato Nazionale, dei Presidenti CRA, Presidenti di Sezione, di presentare nelle federale di Coverciano che riguardano gli dei Presidenti di Sezione e degli OO.TT. Scuole superiori la missione dell’Associa- arbitri della CAN A e CAN B e una volta al Nazionali. Tale procedura in futuro potrà so- zione, i valori ed i principi che ne guidano mese gli assistenti dei medesimi OO.TT.NN. stituire i tabulati di fine anno che saranno l’attività, con l’obiettivo di promuovere la In queste occasioni vengono fatte svolgere definitivamente abbandonati. I cambiamen- partecipazione delle ragazze e dei ragazzi prove atletiche per testare la preparazione ti strutturali previsti al sistema informativo ai Corsi per arbitro organizzati dalle diver- atletica degli arbitri e degli assistenti oltre comporteranno una inevitabile revisione dei se Sezioni. che a sedute di allenamento guidate dal processi e delle responsabilità nella gestio- Per aiutare i Presidenti a svolgere questi metodologo e dal responsabile. Le prove ne del dato e dell’informazione. Proprio per interventi ed assicurare una espressione atletiche che interessano gli arbitri sono lo questo motivo alcuni componenti del Mo- omogenea degli argomenti è stato elabora- yoyo test e i 40 mt, mentre per gli assistenti dulo stanno ridisegnando la mappa di tutti to un testo “Appunti per una conversazio- sono il 5x30mt e il 10-8-8-10. Inoltre altre i processi per definire ruoli e responsabilità ne nelle Scuole secondarie” i cui contenuti prove somministrate agli assistenti sono il nel ciclo di vita dell’informazione. sono derivati, per buona parte, da temi già Codec e l’Ariet. Da ricordare inoltre l’impe- Gli interventi pianificati consentiranno di trattati in passato in occasione di Seminari e gno giornaliero del modulo con l’impiego raggiungere i seguenti principali obiettivi: di Corsi di aggiornamento professionale per dei preparatori atletici periferici con i vari superare le disomogeneità operative in uso i dirigenti AIA. poli nazionali di allenamento. Quest’anno presso le diverse realtà associative, ridur- Con l’obiettivo di rendere sempre più qua- sono stati autorizzati 57 poli di allenamen- re i tempi di processo realizzando sinergie lificata l’attività di comunicazione e lo svi- to CAN. Infine il modulo sta raccogliendo operative ed ampliando l’automazione dei luppo della necessaria rete di rapporti con le risultanze dei test atletici effettuati dagli processi, ridurre le attività manuali ed i di- i pubblici esterni ed interni all’Associazio- associati regionali per poi analizzarle. sallineamenti informativi, facilitare la comu- nicazione di dati ed informazioni, implemen- ne, il Settore Tecnico, attraverso il Modulo Rosario Carlucci Studi, Comunicazione e Marketing, ha in tare nuovi modelli gestionali orientati alla preparazione un programma di aggiorna- condivisione dei dati. mento professionale riservato ai Presidenti Modulo Informatico Simone Mancini di Sezione che si svolgerà in ciascun CRA Il compito istituzionale del Mo- per offrire a tutti i Presidenti una oppor- dulo Informatico è quello di tunità di adeguare le rispettive esperienze coordinare tutte le attività di alla indubbia necessità di qualificare i rap- progettazione, analisi, svilup- porti con la rete di Istituzioni e di pubblici po, manutenzione e assistenza presenti nel territorio. Questo programma del Sistema Informativo dell’AIA (SINFONIA) si svilupperà su quattro/cinque giornate di e supportare i referenti regionali per quanto lavoro, dalla tarda mattinata al tardo po- concerne l’utilizzo degli strumenti informatici meriggio, di sabato, con lavori ospitati in presso CRA e Sezioni. Attualmente tre com- linea di massima nella sede della Sezione ponenti del modulo sono dedicati a questo di ciascun capoluogo di Regione. scopo. Il processo di ammodernamento di Il Modulo Studi, Comunicazione e Marke- SINFONIA (Sistema Informativo Nazionale ting ha messo a punto i programmi di altri Integrato Aia) ha preso finalmente il via, gra- Corsi di aggiornamento riservati ai colleghi zie al forte interesse manifestato dalla nuo- responsabili di attività di comunicazione va Dirigenza AIA verso un utilizzo più ampio, a livello CRA, ai formatori ed ai Presidenti razionale ed uniforme dell’infrastruttura in- CRA, corsi che potranno essere avviati pri- formatica. I principali obiettivi che il Modulo ma della conclusione nella corrente stagio- Informatica si è posto vedono in primo luo- ne sportiva. go il rifacimento della gestione anagrafica Attilio Consonni attraverso la definizione di un archivio unico

n. 5/2010 11 Intervista con il nuovo responsabile tecnico dell’Under 21

Ciro Ferrara

“Per favorire i giovani necessarie nuove regole”

“No alla moviola in campo, sugli arbitri pressione mediatica esasperata”

di Carmelo Lentino

12 n. 5/2010 L’esordio in Serie A con il Napoli il 5 mag- riera e cioè i nostri giovani. Ri- gio 1985, allo Stadio San Paolo contro la tengo che senza nuove regole Juventus, e proprio queste due squadre saranno sempre chiusi da gio- sono quelle che a Ciro Ferrara hanno catori più esperti o da giocatori riservato le maggiori affermazioni sia in stranieri e questo si ripercuo- campo nazionale che internazionale. In terà sulle nostre nazionali”. dieci stagioni ha vestito la maglia azzur- Negli ultimi mesi ha avuto ra 60 volte, 500 presenze in Serie A e 27 modo di studiare più da vici- gol, 28 presenze nelle coppe europee ed no il campionato italiano ed un gol. alcuni campionati stranieri. Abbiamo sentito il neo commissario tec- Trova una differenza tra gli nico dell’Under 21 poco dopo l’esordio arbitri italiani e quelli stra- in casa, a Fermo, dove si riparte da una nieri? squadra tutta nuova, ma soprattutto da “Ritengo che siano anche più una vittoria contro la Turchia (2-1) che bravi di quelli stranieri solo che non conta per la classifica, ma che ha un da noi la pressione mediatica peso non indifferente sul piano morale. E accentua enormemente i loro così la giovane Italia di Ciro Ferrara apre il errori e questo li sottopone nuovo ciclo con lo spirito giusto. pertanto a continui banchi di Un’esperienza da Campione del Mon- prova. Ho visto tante volte ar- do nel 2006 assieme a . bitri stranieri nelle coppe eu- Adesso, dopo una parentesi alla guida ropee commettere errori gros- di un club, torna in Federcalcio alla solani senza che ne rimanesse guida della Nazionale Under 21. Per- traccia alcuna”. ché pensa di esser stato scelto? E se raffrontasse gli arbitri “Credo che la Federazione abbia valutato di oggi a quelli di quando lei le mie potenzialità tecniche e le mie ca- giocava? pacità umane e conseguentemente abbia “All’epoca mia c’erano arbitri creduto che io fossi la persona giusta per di grande personalità e c’era affrontare un progetto di rilancio per gli un dialogo continuo con i gio- Under 21”. catori. Oggi vedo molta esa- Come cambierà la Nazionale Under 21 sperazione negli animi a cau- con Ciro Ferrara? sa della continua e crescente “La mia Nazionale avrà un forte spirito pressione mediatica”. di gruppo, i giocatori dovranno aiutarsi Sulla base della sua lunga l’uno con l’altro e dovranno sentire un esperienza come giocatore forte senso di attaccamento alla maglia. e come tecnico, quali sugge- Chi non condividerà questi principi non rimenti si sente di dare agli Oggi rilancio la proposta! Sono comun- farà parte della mia squadra”. arbitri? que contrario alla moviola in campo ma Quali obiettivi vuole raggiungere nel “Ho la sensazione che a livello europeo l’accetterei solo per fatti particolarmente prossimo futuro? si lasci correre di più il gioco e gli stes- gravi e intollerabili come per esempio gli “L’obiettivo sportivo è chiaramente la si arbitri italiani a livello internazionale si atti di violenza”. qualificazione alla fase finale dei prossimi adeguano benissimo. Solo che nel cam- E sulla sperimentazione dei “giudici di Europei”. pionato italiano ancora c’è una certa ten- porta”? Come vede il calcio italiano, e quali denza all’interruzione”. “In linea di massima favorevole sapendo prospettive per le nostre nazionali? La RAI, dopo anni, ha recentemen- però che possono sbagliare anche loro”. “Il calco italiano resta sempre una vetrina te scelto di eliminare la moviola dalle Come pensa sia cambiato in questi importante nel panorama mondiale e se- sue trasmissioni sportive. Lei invece è anni il rapporto tra giocatori e arbitri? condo me anche un vero banco di prova favorevole o contrario alla moviola in “Non penso che sia cambiato più di tan- per i calciatori di tutto il mondo. Si dà il campo? to. Ci sono arbitri o giocatori più disposti caso però che è troppo spinta la cultu- “Devo dire che quando giocavo proposi al dialogo, altri meno, ma questo è sem- ra della vittoria e forse anche quella del di interrompere almeno per una settimana pre esistito”. business. Questo penalizza secondo me le moviole di tutte le trasmissioni e con- proprio quelli che sono all’inizio della car- seguentemente i commenti dei tesserati.

n. 5/2010 13 Debellata in parte la violenza in Campania

Problema allarmante nei campionati giovanili

di Giovanni Aruta

14 n. 5/2010 l di là dei proclami di facciata, che par- e di precludersi la possibilità di vedere in Alano di violenza debellata nel calcio futuro la propria squadra del cuore, fa in campano, la realtà con la quale ogni dome- modo che i tifosi stessi si comportino al nica ci si confronta è sotto gli occhi di tutti. meglio nelle altre circostanze. Anche se le cose rispetto al passato sono Debellato, almeno in parte, questo pro- oggettivamente migliorate, si è ben lungi blema, ne emerge un altro. Oggi la violen- dall’aver risolto del tutto il problema. Senza za avviene soprattutto nel recinto di gio- scendere in una complessa e tutto somma- co. E purtroppo spesso ne sono vittime to sterile analisi sociologica del fenomeno anche gli arbitri. Il caso di Positano - Sa- (se una società è violenta, non potrà di cer- voia, gara di Promozione, è esemplare da to cambiare pelle su un campo di calcio), è questo punto di vista. L’arbitro, Sannino chiaro che c’è ancora da fare. della sezione di Napoli, si è dovuto difen- e che non si trasforma una volta entrata in Quello che possiamo dire che è cambiato dere dall’aggressione dei dirigenti locali, un terreno di gioco. E’ significativo che le il tipo di violenza. Un tempo violenza c’e- non certo dei tifosi. Per fortuna c’erano maggiori problematiche si riscontrano nel ra soprattutto da parte dei tifosi. Oggi gli anche delle telecamere che hanno ripre- campionato juniores regionale e nel setto- episodi sono sempre più rari. Basta fare so il tutto, e si è fatta piena giustizia. Ma re giovanile, segnali di un estremo disagio una considerazione: la violenza è scemata nei campionati minori, e soprattutto in del mondo giovanile, e di una mancanza di soprattutto nei due tornei più importanti, quelli giovanili, le telecamere non ci sono. cultura dello sport di quelli che dovrebbero quelli di Eccellenza e Promozione, quel- L’arbitro è da solo, non ha assistenti, e essere gli educatori di base. E’ necessario li che ovviamente richiamano il più alto quasi mai ci sono i commissari di campo. quindi un maggior dialogo tra le diverse numero di spettatori. In questo ha avuto In casi del genere è ovviamente molto più componenti del mondo del calcio, incon- un ruolo importante anche la politica di difficile far emergere la verità dei fatti. trare dirigenti e allenatori, spiegare loro il prevenzione operata da parte dei tutori “Il problema violenza nel calcio esiste - regolamento, far comprendere che cosa dell’ordine. E’ avvilente giocare partite a commenta Alberto Ramaglia, CRA Cam- fa l’AIA per far crescere i giovani arbitri, far porte chiuse, senza sostenitori sugli spalti. pano. Ma direi che sono stati fatti gradi capire loro che un arbitro sereno è una ga- Ma è chiaro che questo è un deterrente passi avanti. Noi come arbitri abbiamo ranzia per tutti. In una parola la prevenzione efficace, con una duplice valenza. Innan- fatto la nostra parte. Le giovani leve sono è sicuramente un’opportunità migliore del- zitutto si elimina alla base il problema, in state “allenate” ad avere un dialogo aperto la repressione, ma quando ci sono episodi occasione delle gare più a rischio: se non anche in campo. In questo senso abbiamo gravi allora gli stessi devono essere puniti sono ammessi tifosi sulle tribune, non ci portato avanti una politica nuova, che sta severamente e con pene afflittive che re- potranno essere problemi tra le tifoserie. dando i suoi frutti. Purtroppo resta il dato di almente possano servire da deterrente e In più la minaccia di finire sul libro nero, base di una società che è violenta di suo, scoraggiare il ripetersi degli stessi.”

Nominato il Comitato dei Garanti dell’Associazione

In occasione della riunione del Consiglio Federale, il Presidente Giancarlo Abete ha dato comunicazione della nomina del Comitato dei Garanti dell’AIA, previsto dal Re- golamento dell’AIA. Ne fanno parte, in qualità di presidente responsabile, il dottor Domenico Mazzilli, ex dirigente generale della Polizia di Stato, nel biennio 2008-2009 presidente dell’Osservatorio del Ministero degli Interni (nominato dal presidente del CONI); sono componenti il prof. Giovanni Scanagatta, docente universitario, indicato Tessere federali dalla FIGC, e l’ex arbitro Danilo Bigi, su designazione del Comitato nazionale dell’AIA. Nel corso della riunione, il presidente Abete, ha ricordato qual è il ruolo del Comitato 2010: che dovrà svolgere “funzioni di controllo della struttura associativa, proponendo al validità prorogata presidente FIGC e al presidente dell’AIA modelli organizzativi volti ad assicurare la massima efficienza e moralità dell’associazione, la piena osservanza del Codice etico La Federazione Italiana Giuoco Calcio in- da parte degli associati e la prevenzione di possibili violazioni regolamentari”. forma che la Direzione Centrale dell’Agen- Funzioni, competenze e attività del Comitato dei Garanti sono sanciti dall’articolo 16 zia delle Entrate ha comunicato che la va- del Regolamento Associativo. Compito principale del Comitato dei Garanti è quello di lidità delle tessere federali del 2010 è stata definire un Codice etico della categoria da sottoporre all’approvazione del Comitato prorogata al 31 maggio 2011. Nazionale AIA.

n. 5/2010 15 1billion hungry fischietti gialli per sensibilizzare

Dalla alla Bundesliga, dal- su tutti i campi dei sedici principali cam- la Serie A italiana al campionato russo, il pionati europei, era inserito nella tre giorni mondo del calcio si è mobilitato contro la (22-24 ottobre) dedicata dall’Onu alla lotta fame del mondo. E tanti fischietti gialli han- contro la scarsità di cibo nei paesi del Terzo no brillato nelle mani di capitani e arbitri. mondo. Scopo del progetto è raccogliere Si è svolta infatti sui più prestigiosi campi firme per la petizione “1billionhungry” che dunque sulla capacità che ha il calcio di d’Europa l’ “European match day against tenterà di chiedere ai principali governi di mobilitare sentimenti e coscienze, e sulla Hunger”, patrocinato dalla Fao e dalla Epfl, porre al primo posto dell’agenda politica sua straordinaria e capillare diffusione a l’associazione che riunisce la principali le- la lotta contro la fame nel mondo. Un mi- livello planetario. Il più grande spettacolo ghe calcistiche europee. L’evento, che è liardo di persone soffre del più tremendo del mondo si mette al servizio del Terzo stato programmato contemporaneamente dei mali, la scarsità di cibo. La Fao punta mondo.

062_AIRC_CS_Locandina_Gol_700x500 7-10-2010 16:39 Pagina 2 UN GOL PER LA RICERCA Anche gli arbitri 6/7 NOVEMBRE in campo con l’AIRC per sostenere la ricerca sul cancro

Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Re- pubblica, Giorgio Napolitano, la cerimonia per la Giornata nazionale per la PER LA RICERCA, ricerca sul cancro. Anche l’Associazione Italiana Arbitri ha fatto la sua parte nei giorni 6 e 7 novembre nella sensibilizzazione mediatica a favore delle IL TUO SMS È L’AZIONE PIÙ BELLA. attività dell’AIRC. Tutte le squadre della Serie A Tim e della Serie Bwin sono FAI GOL CONTRO IL CANCRO, MANDA UN SMS AL scese in campo con l’iniziativa Un Gol per la Ricerca, promossa da AIRC in collaborazione con Lega Serie A, Lega e, per la prima volta, con il 45508 PER DONARE 2 EURO DA TUTTI I GESTORI patrocinio dell’Associazione Italiana Arbitri. DAL 28 OTTOBRE AL 18 NOVEMBRE Con la ricerca, contro il cancro. L’obiettivo è stato quello di coinvolgere i tifosi attraverso i messaggi dei pro- tagonisti del calcio a sostenere la ricerca sul cancro: in particolare il percorso di formazione di giovani e promettenti ricercatori italiani. Sostenere la squadra dei ricercatori AIRC Nel corso della cerimonia al Quirinale ha preso parte anche il Presidente è davvero semplice! dell’AIA, Marcello Nicchi, che, a margine della manifestazione, ha stretto la Inviate subito uno o più SMS da 2 euro al 45508 - per i mano al Presidente Napolitano, ricordandogli che nel 2011 ricorreranno i clienti TIM, Vodafone, Wind, 3 - oppure chiamate lo stesso cento anni dalla fondazione dell’Associazione. numero 45508 per donare 5 o 10 euro da telefono fisso Telecom Italia, Fastweb e Infostrada.

16 n. 5/2010 ACTIONAID La storia Actionaid-AIA 1989 ActionAid UK fonda Azione Aiuto a Mila- no, con un solo Programma Paese – l’Etiopia – e un’unica forma di sostegno – l’adozione a distanza. 1990 Vengono avviate le prime importanti partner- ship con aziende italiane e non. 1995 Viene pubbli- “operazione fame” cato il primo numero di Legàmi, la rivista dedica- ta ai sostenitori, che sono già più di 9.000. 1996 Azione Aiuto è riconosciuta come Ente Morale dal Ministero dell’interno. 1998 Azione Aiuto è ricono- sciuta come ONLUS (Organizzazione Non Lucra- tiva di Utilità Sociale) dall’Agenzia delle Entrate. 1999 Azione Aiuto è membro fondatore del network ActionAid Alliance, insieme a ActionAid UK, Actio- nAid Grecia, ActionAid Irlanda, Ayuda en Accion (Spagna) e Aide et Action (Francia). 2000 Azione Aiuto ha ormai oltre 69.500 sostenitori. 2001 All’in- terno di ActionAid Alliance, Azione Aiuto diventa un membro indipendente pronto a sviluppare la pro- pria strategia nazionale. Viene avviata una ristrut- turazione interna che porta alla creazione di nuove funzioni, dalla ricerca alla comunicazione, per ren- dere l’organizzazione un attore rilevante sul pano- rama nazionale e internazionale: vengono avviate campagne di sensibilizzazione della società civile e attività di pressione sulle istituzioni.Marco De Ponte assume la guida dell’organizzazione come Segre- Domenica 14 novembre, grazie alla colla- tario Generale. 2002 Il nuovo statuto prevede la borazione con l’Associazione Italiana Ar- sono temi che dovrebbero impegnarci possibilità di collaborare con associazioni operan- come cittadini e come sportivi, perché ti sul territorio riconosciute come Gruppi Locali bitri, gli arbitri di serie A e B hanno vestito dell’organizzazione e rappresentate nel Consiglio le maglie rosse di ‘Operazione Fame’, la linfa vitale del nostro stesso lavoro”. Direttivo.Viene lanciata la campagna “No Poverty Collegandosi al sito www.operazione- No Aids” con l’obiettivo di moltiplicare le risorse campagna di ActionAid per il diritto al cibo. destinate alla lotta alla pandemia e monitorarne Oggi quasi un miliardo di persone sof- fame.it, sarà possibile partecipare at- la destinazione; assicurare il diritto di accesso ai tivamente alla campagna, donando un farmaci e a un’assistenza socio-sanitaria adeguata fre la fame. Un numero destinato ad alle persone più povere e vulnerabili; favorire la par- aumentare se non si agirà in fretta. Per piccolo contributo a favore di Milana, tecipazione della società civile e in particolar modo

062_AIRC_CS_Locandina_Gol_700x500 7-10-2010 16:39 Pagina 2 progetto di sviluppo in India volto a ga- delle persone sieropositive, ai processi decisionali questo motivo, ActionAid, organizzazio- che riguardano l’assistenza e la terapia per i ma- ne indipendente impegnata da oltre 30 rantire la sicurezza alimentare di una lati. 2003 Azione Aiuto è riconosciuta come ONG UN GOL PER LA RICERCA comunità composta da 700 bambini al (Organizzazione Non Governativa) idonea dal Mi- 6/7 NOVEMBRE anni nella lotta alle cause della pover- nistero degli Affari Esteri. ActionAid Alliance si tra- tà e dell’esclusione sociale, ha lanciato di sotto degli 11 anni – molti dei qua- sforma in ActionAid International, una sola grande li orfani dell’HIV – e delle loro famiglie. organizzazione internazionale: Azione Aiuto diven- ‘Operazione Fame’, campagna con la ta ActionAid International Italia ONLUS ed è uno quale si chiede a governi, istituzioni in- dei membri fondatori della nuova organizzazione. Per maggiori informazioni: 2004 ActionAid accresce la propria presenza in ternazionali e imprese di cambiare quelle Italia con l’apertura di un ufficio internazionale a politiche ingiuste che producono fame. www.operazionefame.it Roma incaricato di sviluppare le relazioni con le www.actionaid.it agenzie ONU per l’alimentazione che hanno sede “La fame è una tragedia che causa più nella capitale: FAO, Programma Alimentare Mon- vittime di disastri naturali, malattie e diale e Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agri- guerre. Un’emergenza umanitaria fra colo. Nello stesso anno viene lanciata la campagna PER LA RICERCA, “Coltiviamo i diritti!” sul tema del diritto al cibo. le più gravi al mondo, frutto di politiche 2005 Entra in vigore la strategia italiana 2005-2010, IL TUO SMS È L’AZIONE PIÙ BELLA. sviluppata in parallelo alla strategia internazionale sbagliate che, però, possono essere “Diritti per vincere la povertà”. L’organizzazione

FAI GOL CONTRO IL CANCRO, MANDA UN SMS AL cambiate”, ha affermato Daniele Sca- conta ormai 127.000 sostenitori. 2006 In occasione del Vertice Mondiale sull’Alimentazione viene lan- glione, Responsabile delle Campagne ciata la campagna “Che state a FAO?” per ricorda- 45508 di ActionAid Italia. “La collaborazione re ai governi gli impegni presi 10 anni prima e non PER DONARE 2 EURO DA TUTTI I GESTORI DAL 28 OTTOBRE AL 18 NOVEMBRE ancora rispettati. 2007 Matteo Passini viene eletto Con la ricerca, contro il cancro. con l’AIA rappresenta un’importante come Presidente dell’organizzazione. Viene lancia- segno di apertura del mondo del calcio ta anche in Italia HungerFREE, la campagna inter- nazionale di ActionAid che chiede ai governi, alle verso questioni che, anche se ci sem- organizzazioni internazionali e alle imprese di fare brano lontane, riguardano tutti noi”. la propria parte in difesa del diritto di ogni essere umano a un’adeguata alimentazione. 2008 In oc- “Il mondo arbitrale è da sempre mol- casione del Vertice FAO sulla Sicurezza Alimentare to sensibile alle tematiche di carattere Globale, ActionAid srotola al Circo Massimo uno striscione di 200 metri per dire “Stop al business sociale”, ha dichiarato Marcello Nicchi, della fame”, denunciando i profitti record ottenu- Presidente dell’AIA. “Il diritto al cibo ti dalle multinazionali dei cereali e dei macchinari e la tutela della sicurezza alimentare agricoli nella crisi alimentare.

n. 5/2010 17 Il Lazio regione pilota del progetto FIGC di Teodoro Iacopino e Alessandro Lombardi

i è tenuta venerdì 15 novembre pres- Il progetto nasce con l’intento di sensi- Al termine della presentazione, il Presiden- Sso la sede del CRA Lazio la riunione bilizzare i giovani al tema del rispetto te Ceccarelli ha voluto esprimere, a nome con i rappresentanti del SGS della FIGC delle regole utilizzando come strumento di tutti i presenti, il convinto apprezzamento Lazio, dedicato alla presentazione del pro- proprio la figura dell’arbitro, in qualità sia per la scelta del CRA Lazio come part- getto “L’Arbitro a Scuola” che rientra nel di rappresentante delle molteplici figure ner del progetto e regione pilota, che co- programma didattico del Settore Giovanile professionali impegnate nella soluzione stituisce la prima esperienza sul tema che Scolastico “ I valori scendono in campo” in dei problemi attinenti il rispetto delle re- viene realizzata in Italia, che per lo spirito accordo con il MIUR e l’ANCI. Alla riunione gole. La figura dell’arbitro ha il vantaggio, dell’iniziativa. Il progetto, infatti, rappresen- hanno partecipato, in rappresentanza del- rispetto alle altre, di risultare vicina ad ta un’ulteriore, significativa conferma della la FIGC –SGS, la dr.ssa Patrizia Minocchi una realtà che un gran numero di giovani rilevanza sociale dell’arbitro di calcio, che, accompagnata dallo staff di progetto, dalla vive quotidianamente: il calcio. proprio per la sua natura di garante delle dr.ssa Maresa Bavosa coordinatore della Il progetto prevede la realizzazione di due regole del gioco, attraverso questa speri- scuola per il SGS Lazio e del coordinatore incontri, presso 14 istituti scolastici ( del mentazione, potrà fornire il proprio contri- del territorio Francesco Ramacci (collega biennio delle superiori) coinvolti nell’inizia- buto di idee ed esperienze nell’implemen- OA in forza al CRA ), che ha portato all’in- tiva, nel corso dei quali il calcio e le sue tazione dei percorsi formativi dei giovani. terno del SGS la sua esperienza arbitrale e regole diverranno strumento operativo ed Con i giovani, ha proseguito Ceccarelli, dalla dr.ssa Daniela Sepio, psicologa dello occasione per parlare di rispetto reciproco, grazie al costante contatto con loro che si sport. Per l’AIA, hanno raccolto l’invito del regole ed educazione allo sport. Gli incontri ha attraverso la vita sezionale, il mondo ar- Presidente del Cra Lazio, Nazzareno Cec- saranno tenuti da un arbitro e da uno psi- bitrale riesce ad instaurare il dialogo, con carelli e del suo vice, Sergio Coppetelli, i cologo. Durante gli incontri si cercherà di minori difficoltà rispetto ad altre figure. presidenti delle sezioni di Viterbo, Ciam- capire, insieme ai ragazzi, come è davvero Sotto il profilo operativo, in vista dell’av- pino, Cassino, Formia, ed i rappresentanti il calcio da un particolare angolo prospet- vio del progetto, previsto per il prossimo delle sezioni di Roma 2 ed Albano Laziale. tico: quello dell’arbitro, con il suo carico di mese di novembre, Ceccarelli ha invitato L‘incontro ha avuto, sin dal momento della difficoltà nell’assumere decisioni immedia- il SGS ad operare l’individuazione degli presentazione delle finalità progettuali fatto te e spesso difficili, di pressioni circostanti, istituti scolastici destinatari dell’iniziativa dalla dr.ssa Minocchi, un taglio fortemen- ma anche e soprattutto con il suo bagaglio in modo che sia assicurata, quanto più te operativo, caratterizzandosi come una di correttezza e lealtà. La presenza dello possibile, la copertura territoriale di tutte giornata di formazione destinata agli espo- psicologo favorirà la comunicazione tra le sezioni laziali, ansiose di confrontarsi nenti del mondo arbitrale laziale chiamati a arbitro e studenti, nell’ottica del massimo con l’ambiente scolastico, in uno scam- dare concreta attuazione all’iniziativa, i cui coinvolgimento di questi ultimi in un dialo- bio comunicativo che non potrà non ri- contenuti specifici sono stati illustrati ad un go franco ed aperto, nel quale si cercherà velarsi costruttivo per tutti i partecipanti uditorio sempre più partecipe da France- di creare collegamenti e interrelazioni tra all’iniziativa anche nell’ottica del recluta- sco Ramacci e dalla dr.ssa Daniela Sepio. regole del calcio e regole civili. mento arbitrale.

18 n. 5/2010 possibile insegnare Èattraverso le regole L’arbitro a scuola del Calcio una vita equi- librata e la convivenza civile? Se il gioco del pallone è una delle Una lezione sulle possibili metafore regole della vita, forse sì. Questo è il tentati- del Calcio con professori vo fatto venerdì 26 novembre presso Gianni Rivera, Stefano Farina l’Istituto Enrico Fermi di Roma, e dove il Calcio è entrato a scuola con Gianni di Giuseppe Ingrati Rivera, Vincenzo Montella e Stefano Farina, professori per due ore, per raccontare quanto la comprensione delle regole, anche nelle dinamiche di un gioco, possano essere utili per raggiungere le proprie aspettative di vita, soprattutto per chi ha tanto futuro davanti. Un’aula gremita da più di 400 studen- ti per un’iniziativa che si è inserita nel progetto “L’Arbitro a Scuola” del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, ideato dal Coordinamento regionale del Lazio in collaborazione con l’Associazione Italia- na Arbitri ed il Ministero dell’Istruzione. Si è parlato di calcio e delle sue regole, di come il rispetto di esse sia fondamen- “si chiede tutto velocemente – ha con- calciatore che la veste”. L’incontro, poi, si tale per portare a termine correttamente cluso l’ex bomber giallorosso - : il calcia- è concluso in un clima permeato dall’at- qualsiasi competizione, nel campo come tore vuole subito la serie A; lo studente tuale momento che la Scuola italiana sta nella vita: “Rispettare le regole vuol dire vorrebbe essere già laureato. Questo, attraversando, con gli studenti a chiedere innanzitutto aver rispetto per se stessi”, spesso, ci fa andare oltre le regole. Ma pareri sulla riforma in discussione al par- con queste parole ha aperto il suo inter- vincere è ben altro: si può vincere con noi lamento e risposte sulle preoccupazioni vento Stefano Farina che ha continuato stessi, dando noi stessi”. A chiudere gli relative al loro futuro lavorativo. spiegando ai ragazzi che per raggiungere interventi è stato il presidente del Setto- “L’Arbitro a Scuola” è un’iniziativa realiz- il successo bisogna percorrere una stra- re Giovanile e Scolastico, Gianni Rivera: zata con diversi momenti di incontro tra da fatta di lavoro e sacrifici:” barare at- “noi siamo nelle vostre mani – ha detto gli studenti, un arbitro ed uno psicologo: traverso una simulazione, o peggio con ai ragazzi -, abbiamo creato un mondo due appuntamenti per ognuno dei 6 isti- il doping, non significa vincere, tanto alla materialista che va aggiustato. Fair play, tuti superiori romani e degli 8 distribuiti fine vi scoprono. Meglio saper accettare divertimento, condivisione e rispetto de- nelle diverse province del Lazio. Questa la sconfitta – ha concluso l’ex arbitro in- gli altri: queste regole servono sul campo iniziativa ha previsto, inoltre, la sommini- ternazionale -: un vero vincente sa anche come nella vita”. E’ stato poi il momento strazione di un questionario ai ragazzi/e perdere ed è da lì che costruisce le vit- dei ragazzi e Andrea si è fatto portatore per ottenere un quadro di sintesi sulla torie future”. La platea, si è scaldata poi di una denuncia condivisa da tutta l’au- conoscenza delle regole e la percezione con l’intervento di Vincenzo Montella che la:” il calcio ha perso tutti i suoi valori. La delle stesse. Il progetto, condotto dal- ha raccontato la sua personale storia e maglia oramai non è più rispettata per il la coordinatrice SGS Lazio, Patrizia Mi- le difficoltà, le paure di quando, a tredici suo valore originario e così facendo, non nocchi, è iniziato alla fine di ottobre per anni, si è dovuto allontanare dalla fami- si rispettano più nenche i tifosi che conti- concludersi con l’ultimo appuntamento a glia per inseguire un sogno poi realizzato: nuano ad amarla indipendentemente dal Rieti presso l’istituto IPPSAR Costaggini.

n. 5/2010 19 Nella stagione delle novità minacciata l’autonomia

Attenti a non tirare troppo la corda

di Fulvio Bianchi*

20 n. 5/2010 a rivoluzione a metà cammino. E’ il campo che parla, no? E il campo, si- Ma è assurdo rifugiarsi nell’antico ritor- Lun’annata speciale, questa. Dopo la nora, ha spiegato con chiarezza che si nello della sudditanza psicologica quan- nascita delle due Leghe, serie A e serie sta lavorando sodo, che ci sono ancora do ad essere , all’inizio della B, ecco che sono state create anche due problemi da risolvere (uno è lo scambio stagione, erano state Brescia, Cesena, Can, una per gli arbitri di serie A (affidata fra gli arbitri di serie A e B) anche perché Lecce (le tre neopromosse) e ha lamen- a ) e una per gli arbitri venti arbitri d’elite non sono molti ma ci tarsi erano state Milan, Inter, Roma, di serie B (affidata a ). sono persone serie che si stanno impe- Fiorentina... Gli arbitri, quando sbaglia- Una novità clamorosa, che deve essere gnando al massimo. no, non guardano in faccia a nessuno. del tutto accettata, dall’ambiente calci- C’è stata moltissima tensione all’inizio E scendono in campo liberi da qualsiasi stico come dagli arbitri. Non capisco le della stagione da parte di alcuni club. condizionamento. La stagione è ancora polemiche, forse anche strumentali, che Come conseguenza di alcuni gravi errori lunga, e piena di ostacoli: ma Nicchi, ci sono state ad inizio stagione-e che arbitrali, si è assistito ad un tiro incro- Braschi e Rosetti devono poter lavorare ogni tanto ritornano a galla- sul passato ciato davvero eccessivo nei confronti in pace. In autonomia totale. da dirigente calcistico (al Siena) di Bra- del presidente Aia, Marcello Nicchi, e del Ma che gli arbitri sono sempre sotto tiro schi. Che c’entra? Quale è il problema? designatore. Forse qualcuno pensava la dimostra il progetto delle Leghe di Braschi è un arbitro: ragiona da arbitro, che dopo l’addio di , ora togliere l’autonomia tecnica all’Aia e de- ama questo lavoro di designatore così apprezzatissimo designatore europeo, cidere anche loro sulla nomina dei desi- come lo amava quando era in campo. gli arbitri fossero più “vulnerabili”. Più gnatori. , ha tuonato Nicchi in con- libile... Ma non credo meriti ombre. Né arbitri, e ha davvero ragione Nicchi, sono siglio federale. . Liberi anche di commet- dente dell’Aia questo non succederà>. (non facile). Senza pregiudizi. E’ sempre tere errori, certo: e ne hanno commessi. Gli arbitri, tutti, sono pronti ad un gesto clamoroso: non scendere in campo. Ma c’è tempo per rifletterci sopra, per usare il buon senso. *giornalista de

n. 5/2010 21 L’arbitro tra “zero fischi” e “tolleranza zero”

Dipende dai giocatori la qualità della partita

di Roberto Beccantini*

22 n. 5/2010 e rivoluzioni costano. Soltanto noi colti alla sprovvista e atleticamente più Litaliani pensiamo di ricavarne il gracili. Webb avrebbe pagato di tasca massimo con il minimo delle seccatu- sua pur di accompagnare i protagonisti re. Il miraggio della «media inglese» - fino all’epilogo: e per «accompagnare», l’obiettivo, cioè, di ridurre i fischi per al- intendo la volontà, legittima, di chiude- linearci ai livelli della Premier - ha offer- re un occhio di fronte a piccoli atti di to generosi salvacondotti ai picchiatori. brigantaggio, a sporadici falò di isteria. Inaugurata da Pierluigi Collina, l’ope- Viceversa, se già alla mezz’ora, e non razione «avanti tutta» è stata recepita certo come isolato antipasto, il signor da Stefano Braschi e Roberto Rosetti. De Jong sceglie in cuor suo di trancia- In occasione di Juventus-Roma, sono re Xabi Alonso, l’arbitro non può non state stappate bottiglie di champagne prendere atto del vento rissaiolo, e ap- per le diciannove punizioni, fuorigioco plicare il tariffario: rosso diretto. Il giallo esclusi, concesse da : estratto rappresentò la preferenza più roba da amichevole, roba che neanche vile e più lontana da quel desiderio di gli inglesi. Quando si procede a scal- tutelare l’incolumità dei giocatori e il li- zare il vecchio sistema, per proclamare vello tecnico dell’ordalia che ognuno di una nuova repubblica, persino gli orrori noi - non necessariamente arbitro, non sono tollerati dagli storici. Figuriamo- obbligatoriamente giornalista - si porta ci gli errori. Il pericolo è di passare da dentro come uno scudo morale. un eccesso all’altro. Prima, tutti fiscali. Lo so bene, lasciando una squadra in Oggi, tutti comprensivi. Siamo arrivati dieci già alla mezz’ora si rischia di sa- al punto che, in regime di parità di sibili, botare la trama ma, ribadisco, di chi si ammonisce più nella permissiva In- sarebbe (o, nel caso specifico, era sta- ghilterra che nella bigotta Italia. ta) la responsabilità: dello sceriffo che Mi auguro che, con l’addestramento, applica la legge o del bandito che l’ha le nostre terne possano liberare dagli elusa? Olanda-Spagna rotolò poi sino equivoci la zona ambigua dei tackle al termine con la vittoria di coloro che duri/violenti. Nel frattempo, attenzione più l’avevano cercata e meritata. A vol- a non cadere prigionieri di slogan infìdi te, il lieto fine - lieto, nel senso di giusto come «meno interruzioni più spetta- - non coincide con la fine. Ecco allora colo». Non sempre è così. Dipende da che bisogna vigilare, sempre. E preve- caso e caso. La qualità di una partita nire. E, là dove non si può, reprimere. non la orienta l’arbitro: la scelgono i Naturalmente, il principio di «media ingle- giocatori. L’arbitro e i suoi assistenti se» resta valido e va incoraggiato. Mi rial- possono offrire dei riferimenti - fin qui, laccio allo spirito della analisi: urge l’ap- spingetevi pure; oltre, meglio di no - na- porto dei diretti interessati, da chi gioca a vigando fra le onde di un regolamento chi giudica chi gioca. L’importante è non che la carenza di uniformità rende ora farsi prendere la mano dalla propaganda burrascoso ora liscio. della missione, e dai trionfali bollettini Se però una squadra decide di lavora- diffusi a ceneri ancora calde: «solo» ven- re di caviglie, puntando tutte le fiches ti punizioni, «solo» ventidue interruzioni. sulla roulette del calcio-wrestling, cavo- Nessun dubbio che fra zero fischi e tol- li suoi: a tollerarne gli eventuali abusi, leranza zero possa e debba affiorare una si diventa complici. Torniamo per un terza via che non puzzi di viscido com- attimo alla finale dell’ultimo Mondiale promesso. Le direzioni maschie aiutano fra Olanda e Spagna. Immagino che a stanare i simulatori. Le direzioni troppo Howard Webb avesse sognato una maschie contribuiscono a nascondere i contesa dura ma leale, tesa ma non mazzolatori. Non ci fossero di mezzo tibie truce. Non è colpa sua, e nemmeno e peroni, suonerei la carica. Le rivoluzio- del destino, se olandesi (soprattutto ni costano, ma questa è una rivoluzione loro) e spagnoli se le diedero di santa giusta. A un patto: errori sì, orrori no. ragione: i batavi, perché insofferenti al torello dei rivali; gli ispanici, perché *giornalista

23 Ospite del Sindaco in prima linea contro la mafia

Evento significativo il CRA a MENFI nella sala consiliare di Rodolfo Puglisi

er la prima volta la Sala Consiliare presenta l’antica chiesa madre con ele- mico risveglia gli appetiti della criminali- Pdi un Comune si apre all’A.I.A. ospi- menti architettonici contemporanei ed i tà organizzata, alla quale devono oppor- tando una riunione del Comitato Regio- resti della Torre Federiciana. La ricostru- si come baluardo le istituzioni nel suo nale Arbitri. E’ stato il comune di Menfi, zione ancora non è del tutto terminata complesso. Il Sindaco, Dott. Michele il cui territorio è situato sulla costa sud- ad oltre 40 anni dall’evento, ma l’econo- Botta, è un personaggio politico in pri- occidentale della Sicilia nella Provincia mia del territorio è in ripresa da qualche ma fila per il rispetto della legalità e nel di Agrigento al confine con quella di anno grazie alla rilevante e qualitativa- respingere le infiltrazioni della malavita Trapani, il primo ad ospitare il Comitato mente buona produzione vinicola ed al in genere nel territorio e tessuto cittadi- Regionale il 13 novembre 2010. Menfi, le settore turistico; Menfi, per l’ottimo stato no; proprio per questo è stato soggetto cui origini sono antichissime, è uno dei di salute delle acque marine e la quali- a recenti minacce di stampo mafioso alle centri duramente colpiti dal terremoto tà ambientale complessiva della zona e quali ha risposto proseguendo nei suoi del 15 gennaio 1968, cosiddetto del Be- della sua completa vivibilità è premiata doveri di amministratore. Egli, grazie alla lice. Le ferite inferte dal sisma sono an- ininterrottamente dal 1998 al 2010 con collaborazione del collega Antonino Ale- cora visibili, ed anche la piazza centrale la Bandiera Blu. Questo quadro econo- si, cittadino menfitano, ha dato la piena

24 n. 5/2010 disponibilità affinché i dirigenti arbitrali si anche soggetti del Volontariato, rap- sponsabilità delle proprie azioni. Anche riunissero nel suo comune. Nel suo bre- presenta un baluardo sulla strada della il Presidente regionale, Rosario D’Anna, ve intervento di saluto e prima di lasciare “legalità”. Ho potuto apprezzare i valori nel ringraziare il Sindaco per la magnifi- la graziosa aula consiliare (in cui cam- fondanti dell’A.I.A. in prima persona per- ca ospitalità ed accoglienza, ha rimarca- peggia un basso rilievo in terracotta che ché mio figlio per alcuni anni è stato un to l’attività sociale dell’Associazione che ritrae la Menfi pre-terremoto) ai lavori arbitro della Sezione di Agrigento; pos- toglie dalla strada i ragazzini e li porta ad del Comitato, Botta ha voluto ricordare so tranquillamente affermare che quella esercitare un divertimento sano attraver- come ha sempre visto nell’Associazione esperienza lo ha significativamente for- so la conoscenza delle regole. Al Sinda- Italiana Arbitri una opportunità di cresci- mato e forgiato nel carattere”. Il Com- co Botta il presidente D’Anna ha donato ta morale e caratteriale nei tanti ragaz- ponente del Comitato Nazionale, Erio una divisa arbitrale personalizzata, sim- zi che si avvicinano all’attività arbitrale. Iori, ha rassicurato il Sindaco Botta che bolo dell’Autorità derivante dalle regole, “L’A.I.A. – ha affermato – insieme alle l’A.I.A. mai derogherà alla sua funzione con l’augurio che possa metaforicamen- altre agenzie educative, tra le quali, ol- civica che è quella di formare dei cittadi- te continuare ad indossarla incarnando tre alla Famiglia ed alla Scuola, vi sono ni che siano in grado di assumersi la re- la Legge e l’Autorità dello Stato.

Attivato un filo Matteo Trefoloni nominato diretto con il nel Consiglio Direttivo del SGS Servizio Ispettivo Nazionale L’ex arbitro internazionale Matteo Trefo- loni è stato nominato dalla FIGC, su pro- Nei giorni scorsi il sito web dell’AIA si posta del Presidente Nicchi, nuovo Rap- è arricchito di una nuova funzionalità, è presentante dell’AIA presso il Consiglio stato infatti attivato il form tramite il qua- Direttivo del Settore Giovanile e Scolasti- le è possibile porre dei quesiti ammini- co. “Esprimo soddisfazione e un sincero strativi al Servizio Ispettivo Nazionale. in bocca al lupo a Matteo - dice Nicchi -, Un nuovo strumento a disposizione di che entra a far parte del gruppo dei diri- Cra e Sezioni per uno scambio di in- genti federali. Oggi fa un importante salto formazioni più fluido e rapido. Per ac- di qualità un associato con grande com- cedervi è necessario petenza tecnica, dotato anche di notevoli autenticarsi all’interno doti umane e di adeguata sensibilità per dell’area riservata agli la crescita dei giovani nel calcio e nell’ar- associati, e cliccare bitraggio. Sono certo che saprà svolgere sul link Richiesta chia- bene il compito che gli viene assegnato”. rimenti amministrativi.

n. 5/2010 25 A Roma1 il Memorial “Vincenzo Orlandini”

Festa con Gandin l’arbitro dei record di Lucia Senni Loris Gandin tra Nicchi e Bonardo

a nostra Associazione è fatta di l’evento eccezionale che lo riguarda- Larbitri che hanno fatto la storia va e che ricorreva proprio quella sera. sportiva di questa disciplina e uomini Gandin, che vanta ben 85 anni di tesse- che come Loris Gandin l’hanno vissu- ra, proprio la sera della manifestazione ta pienamente. Lui di certo non ricorda ha compiuto 104 anni, un’età a tre cifre la nascita dell’AIA nel 1911 ma questi che lo porta ad avere un grande prima- ormai cento anno li ha vissuti tutti. Gan- to all’interno dell’Associazione. din infatti vanta il record dell’arbitro più A seguire, l’intervento del Presidente anziano … di tessera, probabilmente Nicchi, per la prima volta davanti la pla- dell’intero panorama mondiale. tea di Roma1, e poi via con la cerimonia Nato a Vicenza nel 1906 il giovane fi- di premiazione degli Associati più me- schietto ha calcato migliaia di campi in ritevoli della passata stagione. Il Pre- numerose categorie, ricoprendo in se- mio “Vincenzo Orlandini”, sicuramente guito cariche in seno all’Associazione quello più ambito perché assegnato e nel 1947 raggiungendo la qualifica di al miglior arbitro a disposizione di un Benemerito. Organo Tecnico Nazionale, è andato ad E per onorare nel migliore dei modi particolarmente distintisi nella stagione. Alessio Petroni che opera in CAN PRO. l’esperienza e l’attaccamento all’AIA del Una serata in cui Roberto Bonardo, Pre- La manifestazione si è conclusa con i fe- veterano della nostra organizzazione, la sidente della più grande Sezione d’Italia, steggiamenti per il compleanno di Loris Sezione di Roma 1 ha organizzato una ha accolto numerosi ospiti illustri tra cui Gandin, con tanto di torta a sorpresa. manifestazione lunedì 18 ottobre allo il Presidente dell’AIA Marcello Nicchi. Epilogo emozionante così come per i Sheraton Golf, in concomitanza con Un’atmosfera di gioia, sorpresa e commo- ragazzi dell’ultimo corso, che per la pri- l’Edizione 2010 del Memorial Orlandini, il zione si è diffusa tra i presenti, quando il ma volta si sono trovati a condividere la consueto evento organizzato ogni anno Presidente Bonardo ha salutato ed accla- sala, in alcuni casi anche la tavola, con i per festeggiare e premiare gli Associati mato Loris Gandin, presente in sala, per “big” del passato e del presente.

26 n. 5/2010 Cecchini, Michelotti, Pennacchia, Farina e Pacifici

Bonardo e Nicchi

Menegali, Michelotti e Ciulli

Iori, Bonardo, Nicchi e Carbonari

Riunita all’AIA la Redazione de “l’Arbitro”

Si è riunita a Roma, presso la sede dell’Associazione Italiana Arbitri, la redazione della rivista “l’Arbitro”. “Un importante appuntamento – ha detto il Direttore Mario Pennac- chia – che deve tornare ad essere un punto fisso dell’agenda di questo gruppo”. Duran- te la riunione, oltre a Pennacchia, c’erano i Coordinatori della redazione e i 19 referenti regionali. Un’opportunità per definire le linee guida di collaborazione tra la periferia e la sede centrale, anche nell’ot- tica delle ma- nifestazioni che verranno realizzate per il centenario Il giovane Gandin in divisa da arbitro dell’AIA.

n. 5/2010 27 Un arbitro campione del mondo di paraciclismo Un luminoso esempio di dedizione fraterna

di Marco Di Filippo e Igor Yury Paolucci

Questa è una storia di tanto sacrificio, sione, che consiste in una ridotta acuità visiva e spaziale, associata generalmente di solidarietà, di amore fraterno. ad una forte riduzione del campo visivo. A niente sono serviti i numerosi interventi a cui Ivano si è sottoposto; le infinite consu- una storia bella, una di quelle che Ma ora, signori, è arrivato il momento di lenze, le probabili cure, nulla è servito ad È vale la pena di conoscere e di far raccontarvela questa splendida storia. evitare la quasi totale cecità con la qua- conoscere; che non si dimenticano fa- Luca e Ivano sono due fratelli di 36 e 32 le convive tuttora. Quando il destino ci si cilmente e che inevitabilmente lasciano anni, sono abruzzesi e più precisamente di mette, sa essere davvero crudele. qualcosa dentro. Questa è la storia vissu- Lanciano (CH), e sono diventati campioni Luca e Ivano però non si abbattono, la loro ta da due ragazzi straordinari quali sono mondiali di paraciclismo (Quebec, 19-22 forza è troppo grande perché sia ferma- Luca e Ivano Pizzi, che non hanno mol- Agosto) nella disciplina tandem. Sin da ta da un incidente, la loro voglia di sport lato neanche un istante e che alla fine, piccoli avevano coltivato la passione per troppo intensa per arrendersi alla sfortuna. inseguendoli con tutte le loro forze, sono la bicicletta, passione che li ha portati a Si rialzano. Luca, associato della sezione riusciti a raggiungere i propri sogni. Co- partecipare a diverse gare a livello dilet- di Lanciano, prende per mano Ivano ed in- stanza, spirito di sacrificio, tanta passio- tantistico e ad ottenere discreti risultati già sieme lottano, vanno avanti, vincono. A di- ne e allenamento li hanno accompagnati da allora. Lo sport ha sempre fatto parte cembre dello scorso anno ricominciano gli in tetto al mondo; a dimostrazione del della loro vita, poi l’inferno, dieci anni fa, allenamenti; già a maggio nella coppa del fatto che la forza di volontà, unita a quel che apre le sue porte ad Ivano. Durante mondo a Piacenza arriva la prima meda- pizzico di orgoglio e di fortuna di cui c’è una gara a Terni una brutta caduta, con glia, è d’argento; a giugno ai Campionati bisogno in tutte le cose, ci permette di il conseguente distacco della retina, lo ha italiani a Treviso il primo posto e la convo- arrivare proprio dappertutto. portato ad una miopia invalidante: l’ipovi- cazione in Nazionale; in azzurro due radu-

28 n. 5/2010 ni, a Pordenone e a Roccaraso, ed infine, a culminare questo magnifico percorso, ad agosto è arrivato il trionfo in Canada. I due hanno regalato alla nazionale italia- na la medaglia d’oro nella prova in linea (105km), ed hanno ottenuto il bronzo nella cronometro. I due campioni hanno ricevuto, oltre alle medaglie, diversi riconoscimenti sia dalla regione Abruzzo- il 16 settembre dall’as- sessore regionale Masci - che dal comune di Lanciano- il 3 settembre dal sindaco Paolini; e sono anche stati insigniti del “Premio Panathlon” dal Panathlon Club di Avezzano. Luca, cosa ti senti di dire dopo questo strabiliante successo? “Far vincere lui, dopo la tanta sfortuna che di tutti gli sforzi compiuti fin ora”. Sempre, ad ogni istante.” Diceva Cesare ha avuto nella vita, è sicuramente stata una Luca e Ivano, tra l’altro, sono originari pro- Pavese, e non sbagliava. doppia soddisfazione. Sono contentissimo prio del Canada, e più precisamente di To- Io personalmente ho una bella immagine di essermi tolto questa soddisfazione e ronto. “Per questo - hanno spiegato - per di Luca, quando viene in sezione porta con sono ancor più felice per mio fratello.” noi è stato un pò come vincere in casa. sé i suoi due figlioletti, biondissimi come Com’è nata questa avventura? Pri- Abbiamo raggiunto questi obiettivi da cit- lui, avranno meno di dieci anni e fanno ma esperienza e subito avete centrato tadini canadesi…con la maglia azzurra”. sempre molta confusione tra il biliardino l’obiettivo? C’è chi di fronte a difficoltà di questo tipo e il pingpong e spesso i ragazzi passano LUCA: “Meglio di così non si poteva fare. si arrende, chi proprio non ce la fa e molla un po’ di tempo a giocare con loro. Quan- Era la nostra prima esperienza e abbiamo tutto. Loro no, loro hanno fatto di questa do si parla di lui si parla soprattutto delle vinto l’oro nella prova in linea e il bronzo disgrazia la propria forza, il punto di par- centinaia di km che percorre in bicicletta nella cronometro, speriamo di riuscire a tenza per una vita nuova e non il punto di la domenica mattina prima della partita di migliorarci ancora in futuro e a toglierci al- arrivo. Hanno trovato un mondo nuovo su- Promozione o Eccellenza in cui sarà im- tre soddisfazioni”. perando quest’enorme ostacolo che il de- pegnato come assistente, o di quanto sia IVANO: “Ho vinto la sfida contro la sfortu- stino ha posto loro; non l’hanno aggirato o alto e robusto, della sua voce grossa, ma na. Dieci anni fa correvo ed ero proiettato ignorato, hanno semplicemente guardato in fondo molto buono. verso il professionismo, poi questi proble- in faccia la realtà e trovato la loro strada, Ovviamente lui ha sottolineato quanto sia mi mi hanno portato ad essere un ipove- che spesso è la cosa più difficile da fare. stata importante la passione per l’arbi- dente e sono stato 10 anni lontano dallo Luca e Ivano sono e devono essere un traggio per accentuare il sacrificio e l’or- sport, amaramente. Nell’arco di pochis- esempio per tutti noi. L’uno con l’immen- goglio necessari per vincere questa sfida. simi mesi siamo arrivati sul tetto più alto sa forza di volontà, quella che serve per Noi arbitri abbiamo qualcosa in più, nel del mondo, diciamo che questo in parte affrontare certe brutte situazioni della vita; senso che spessissimo non pensiamo alla mi ripaga di ciò che ho lasciato per strada l’altro con l’innato senso di solidarietà e carriera, o meglio, non è quello il nostro e di tutte le sfortune che ho subito. Ho vo- amore, con i quali ha preso il fratello con primo pensiero; noi amiamo arbitrare, non glia di andare avanti con molta forza, cer- sé e si è, in un certo senso, fatto un po’ arbitrare in serie A. Umilmente inseguiamo cando soprattutto di dare un messaggio a carico del peso del suo fardello. Luca e la nostra passione perché facciamo quello coloro che sono portatori di una disabilità, Ivano ci insegnano che la vita vince sem- che ci piace fare. Luca ha bene incarnato di non mollare mai.” pre. Magari le cose non vanno nel modo in questi valori mettendosi al servizio del fra- Chi si ferma solitamente è perduto, loro cui ce le aspettiamo, spesso il destino ci tello incondizionatamente, per il semplice no. Pedalano, pedalano, fino a Londra tradisce, ci illude e poi improvvisamente ci amor di farlo. 2012 magari; l’obiettivo ora è sognare i butta giù con tutta la forza che ha; a volte è A questo punto, dunque, bisogna guar- cinque cerchi ma Luca resta con i piedi difficile rialzarsi, altre volte sembra invece dare subito avanti per arrivare in grande per terra: “Nello sport si sa, vincere è dif- impossibile, ed è lì che scopri che avendo forma alle paraolimpiadi di Londra 2012. ficile ma confermarsi lo è ancora di più. È accanto le persone giuste ce la puoi fare. Sicuramente confermarsi sarà difficile ma un traguardo ambizioso che non avrei mai I problemi ci sono, ci saranno sempre; ma ora ci saranno anche gli oltre 33000 colle- pensato di pormi, mi spinge a sacrificarmi passano e passeranno sempre. ghi a tifare per loro. Un grande in bocca al ancora di più e in un certo senso mi ripaga “È bello vivere perché vivere è cominciare. lupo da tutti noi Luca!

n. 5/2010 29 Cent’anni fa nasceva

Sempre sul podio dei miti

di Mario Pennacchia

a dodici anni ed è già un leader. dell’Inter, è tesserato e nel giro di un anno del giovanottino intuisce che non deve HMalato di football, anche un pallo- - poiché orologi e calendari sono scono- mancargli la stoffa. Perciò d’accordo con ne rudimentale, un gomitolo di stracci dà sciuti nella fucina dei miti - è già nella sua Bernardini approva la scelta: e garantisce senso e cadenza alle sue giornate. Orfa- parte. Avanzato all’attacco, gli è asse- all’allenatore: “Daremo noi una mano a no di guerra, sa purtroppo di non poter gnato il ruolo di mezz’ala nella squadretta quel «balilla».” Scrive Bruno Roghi sulla chiedere, quando finalmente dispone di nerazzurra che per due anni consecutivi Gazzetta dello Sport: «Ricordiamo il gio- un pallone vero, anche le sospirate scar- vince il campionato lombardo. co fresco, intelligente e svelto del giova- pe. Con la combriccola dei suoi coeta- In preparazione al campionato 1927-28 ne e piccolo Meazza, una riservetta di nei di Porta Vittoria s’è perfino provvisto, l’Inter partecipa ad un torneo quadran- qualità.» Così nasce una storia destinata rubandoli, dei pali occorrenti ad alzare golare organizzato a Como per la Coppa a diventare leggenda. due porte. Dunque, l’ultimo angoscioso Viola e subisce lo smacco dell’elimina- Per Meazza è come il primo giro su una cruccio per lui resta quell’indispensabile zione da parte della Comense nel primo giostra vertiginosa. Il tempo di ordinare le paio di scarpe ed il suo querulo tormento incontro che viene sbrigato in mattinata. idee e di prendere confidenza ed eccolo equivale ad una sapiente semina nell’or- A pranzo l’allenatore Veisz analizza la in progressiva sintonia con i compagni ticello fertile della parentela che infatti sconfitta con i giocatori e si trovano tut- finché neppure ricorda più di trovarsi fra non tarda a far cadere nelle sue mani il ti d’accordo: con un altro centravanti al i titolari anziché in mezzo ai suoi imberbi frutto delle lirette provvidenziali. Terzino posto di Moretti la musica sarebbe sta- coetanei. Quello è il preludio al raggiungi- e capitano della squadretta da lui stesso ta diversa. Nella comitiva c’è anche quel mento dello stato di grazia del suo primo allestita, Giuseppe Meazza comincia così ragazzo gracilino che da qualche giorno gol. E tanto se ne inebria da riprovarci e ad inventare la sua favola. ha appena compiuto 17 anni (è nato il riuscirci sfacciatamente anche una se- Uno dei suoi compagni, Ciminaghi, ha 23 agosto 1910). Veisz ci fa un pensie- conda volta. uno zio nell’Inter e da lui apprende che ai rino e ne mette a parte i due giocatori di Il primo ad abbracciarlo è il “duce” e Vei- ragazzi nerazzurri farebbe molto comodo più forte personalità, il capitano Conti e sz è così soddisfatto da anticipare che un attaccante. Meazza purtroppo gioca Bernardini. Conti, che per i compagni è quel Meazza sarà in campo anche nella da terzino, ma tanto gli è stato decantato il “duce”, chiama Meazza, con un paio Coppa Lombardi e Macchi in program- che zio Ciminaghi si incuriosisce ugual- di battute crede di poterne scoprire lo ma la settimana dopo. Nella prima partita mente. Peppino va a mostrarsi ai boys stato d’animo e dietro il naturale rossore l’Inter liquida il Novara per 8-0 e quindi

30 n. 5/2010 deve incontrare il Milan per aggiudicarsi 1930 a Roma. Nello il trofeo. Per il diciassettenne Meazza è stadio sono numerosi il primo derby e non potrebbe essere più i tifosi napoletani del incerto, più serrato, più emozionante. centravanti spode- La sfida sta avviandosi alla fine sul 2-2 stato e lo accolgono quando Bernardini, che con Meazza ha con una contestazio- trovato istintivamente la perfezione d’inte- ne così ingenerosa sa che fa sempre vibrare all’unisono due da costringere alla talenti straordinari, intuisce in un lampo sdegnata reazione l’intento del minorenne e gli spedisce in Ersilia Meazza, come profondità un lancio calcolato al millimetro. sempre puntuale al Per Meazza catturare la palla e filtrare nella seguito del figlio. Ma difesa milanista è un tutt’uno, ma non ha chi pensa di poter in- neanche il tempo di fare due passi che l’ur- timidire e frastornare lo di Bernardini lo aggredisce: “Tira! Tira!” il “Balilla” sbaglia i gli grida Fulvio, che dalla sua posizione suoi conti, così come di rincalzo può meglio inquadrare il fronte quelli che ritengono scoperto della porta davanti al “Balilla”. ormai immutabile il E questi, soggiogato anche dal prestigio 2-2 quando rimango- del compagno, risponde come automa a no da giocare soltan- quell’ordine imperioso, sparando quasi ad to otto minuti. occhi chiusi: fa prima la folla nerazzurra ad Scatta Orsi all’estre- esplodere che Meazza a rendersi conto ma sinistra, guizza che la finale è vinta: Inter-Milan 3-2. Meazza al centro. Un Ormai è titolare, ma pur orientato saggia- ricamo è il traversone mente a potenziarne le già trapelate no- dell’ala, infallibile è il tevoli virtù e a graduarne gli impegni più colpo di testa con cui stressanti, Veisz non gli nega l’esordio in il centravanti chiude campionato già nella domenica d’apertu- in gol il delizioso or- stagione non più Genoa) e nella Juventus ra, il 15 settembre 1927. E il “Balilla” non namento. Appena il tempo di rallegrarsi. i rivali più agguerriti nella corsa allo scu- potrebbe manifestare meglio la sua grati- Ferraris IV stronca di forza la reazione detto. Il 19 marzo 1930 a Torino si rego- tudine: tre dei sei gol con cui viene riman- elvetica e rilancia verso Ferrari, l’altro lano i primi conti. Veisz schiera la squadra data a casa la Dominante sono suoi. esordiente azzurro, che ha già intuito raccolta a distanze brevissime davanti al Milano comincia a familiarizzare con il l’impazienza di Meazza, di nuovo pronto portiere Degani, non curandosi di lasciare “Balilla” e il “Balilla” affretta i tempi della allo scatto. Un altro esempio di rara pre- Meazza come avamposto isolato. Nessuno propria beatificazione. Nel 1928-29, al suo cisione è il servizio della mezz’ala, un se- - ha motivo di ritenere il navigato tecnico secondo campionato nell’Inter che diven- condo colpo di magìa è quello che viene ungherese - ha lo scatto del suo ragazzo. ta Ambrosiana, entra non ancora dician- sfoderato dal centravanti. Nessuno la sua velocità, Nessuno la sua novenne nel club esclusivo che l’universo Ora sì, si può andare a casa: Italia-Sviz- freddezza. E se non lo accoppano, nessu- calcistico riserva ai campioni capaci di af- zera 4-2, con due gol di Meazza in due no riesce a togliergli la palla. follare gli stadi. Segna 33 gol dei quali 30 minuti. Nasce in questo giorno la coppia La Juve regola la partita secondo tutt’al- nello stadio di Via Goldoni, ma questo par- Meazza-Ferrari, 42 anni in due, destinata tra interpretazione e la traduce in un as- ticolare, mentre non scalfisce la sua pro- a conquistare due Coppe del Mondo. salto alla roccaforte ambrosiana. E logi- rompente popolarità, infiamma la simpatia E il «Balilla» compie l’ultimo balzo: passa- camente, più si avventa, più lascia spazio dei tifosi ambrosiani che si trasforma in to dalla cronaca alla storia, trova natura- dilatando le distanze davanti al suo por- venerazione. E il vento di così prepotente le proporsi alla leggenda. Raddoppia per tiere Combi. E’ quanto Veisz ha previsto successo non si limita ad aprire, ma scar- l’Italia a Francoforte il vantaggio ottenuto sicché deve solo aspettare il momento. dina per lui la porta della Nazionale. da Baloncieri e con la vittoria in terra tede- Come lo sta aspettando Meazza. Un ri- Centravanti azzurro è il napoletano Sal- sca lascia la sua prima impronta oltre con- lancio di Viani sembra troppo lungo anche lustro, ma Pozzo sfida anche le ire ve- fine: ormai divide fra la sua Ambrosiana e per il felino centrattacco che tuttavia non suviane pur di lanciare il diciannovenne la Nazionale la sua primavera di gloria. rinuncia alla rincorsa. Il pallone sfugge al prodigio milanese. Sallustro viene dirot- Il primo campionato di Serie A a girone uni- controllo dei difensori juventini e quando tato nella Nazionale cadetta e Meazza co (1929-30) entra nella sua fase decisiva: cercano di porre riparo alla sbandata, il debutta contro la Svizzera il 9 febbraio l’Ambrosiana ha nel Genova (da questa “Balilla” ha già liquidato Combi.

n. 5/2010 31 Il furore porta i bianconeri ad aprirsi un Il secondo bisogna strapparlo al Genova, alla resistenza delle logore strutture del varco in una mischia tumultuosa e ad ag- ma l’incontro risolutivo è in programma settore popolare. Viene giù il parapetto, guantare il pareggio. Ma Veisz non fa una a giugno e prima c’è da battersi per la cede l’impalcatura, piombano in mucchio piega: il suo schema resta immutato e Coppa Internazionale nientemeno che in gli spettatori in una babele di grida, di la- falco solitario rimane a metà campo quel Ungheria. menti, di soccorsi e di fughe perfino sul Meazza che Combi di lontano soffre come E , l’11 maggio 1930, celebra campo attraverso un varco aperto nella un incubo e non perde di vista un solo l’apoteosi del diciannovenne abbagliante rete di recinzione. istante, mentre in tribuna c’è una ressa campione. I giganti del calcio danubiano Il Genova non è disposto a giocare con di sempliciotti pronti a giurare che quella sono schiacciati, umiliati: gol di Meazza al quella breccia minacciosa, ma si prov- vedetta lombarda in realtà è un giocatore l7° minuto, gol di Meazza al 65°, gol di Me- vede a richiuderla alla meglio, sicché senza nerbo e senza amor proprio. azza al 70°. Nello stadio annichilito dalle all’arbitro Carraro non rimane alternativa. L’abbaglio non dura molto. Da Pierino prodezze del fenomenale centrattacco ca- Ma la partita sembra proprio stregata per Serantoni, il compagno fedele e insepa- pace di filare in porta con il pallone dopo l’Ambrosiana: Levratto porta al comando rabile che tante volte s’è azzuffato in sua aver dribblato perfino il portiere, Magnozzi i rossoblù, Bodini raddoppia e nell’ecci- difesa, parte l’invito più idoneo a esalta- e Costantino si fanno suoi audaci valletti e tazione esasperata dal doppio scarto Al- re le sue virtù. Meazza ferma la palla, si confezionano un fantastico 5-0. lemandi riesce pure a farsi espellere. Ge- trova ancora a metà campo ma non se Milano aspetta il suo ragazzo con impa- nova in vantaggio per 2-0, Ambrosiana in ne dà pensiero. Ecco il suo scatto. Gli zienza feroce. E figuriamoci l’Ambrosia- dieci. Ma fra i dieci c’è Meazza e la partita avversari convergono da ogni lato, ma na quando il 15 giugno in Via Goldoni si prende la romanzesca piega di una sfi- per lui fintare e filare oltre è un gioco ine- schiera contro il Genova. E’ la terz’ultima da personale fra lui e i genovesi. Gol del briante. Non riescono a fermarlo e intanto giornata. Ai nerazzurri, al comando con “Balilla”: Ambrosiana-Genova 1-2. Repli- l’ala destra Visentin, poiché il compagno quattro punti di vantaggio, è sufficiente il ca di Levratto: Ambrosiana-Genova 1-3. sta puntando palla al piede verso la sua pareggio, mentre i liguri sanno che solo Nuovo guizzo del centravanti nerazzurro: zona, ne intuisce l’intento e a sua volta vincendo possono riaprire la partita per Ambrosiana-Genova 2-3. va ad incrociarlo in conversione verso il lo scudetto. Nella ripresa nessuno si placa, anche centro. Gli juventini perdono la bussola Le vecchie tribune sono prese d’assalto se i ritmi inevitabilmente si attenuano. e tutto si combina secondo il disegno del e per alleggerire la tensione dell’attesa Tranne che per il “Balilla”. Non ha ancora “Balilla”. Visentin è in magnifica posizione vengono proposte esibizioni di aerei. La vent’anni, ma è ormai consapevole che di tiro quando dal fenomenale compagno folla segue quelle spericolate acrobazie non sta solo decidendo il campionato per gli viene servito il pallone. Per Combi è con tale partecipazione da oscillare a sua la sua squadra. Tutta l’Ambrosiana si af- la seconda inevitabile capitolazione; per volta ad ogni passaggio finché un’evo- fida a lui e i genovesi cercano di toglierli l’Ambrosiana il 2-1 del primo lasciapas- luzione più temeraria non ne provoca non solo lo spazio, ma perfino il respiro. sare verso lo scudetto. un brusco ondeggiamento che è fatale Meazza decide di giocare d’astuzia e si

32 n. 5/2010 decentra fino alla linea laterale, susci- Il primo gol di Horvath dopo appena di solidarietà deve conoscere la resa sen- tando perfino nei suoi tifosi il dubbio che quattro minuti sembra incoraggiare l’am- za discrezione: “Il camerata Giuseppe Me- quel suo defilarsi stia a significare rasse- bizioso progetto del famoso “Wunderte- azza ha devoluto alle Opere Assistenziali gnazione. Chissà che non lo sospettino am” guidato da Ugo Meisl. Ma questo è la somma di lire 500 ricavata dall’incisione gli stessi avversari! un altro giorno di Peppino Meazza. di un disco fonografico.” Palla a Meazza. Ecco lo scatto, ma sem- E’ sempre un’azione di contropiede la chia- Campione del mondo 1934, campione pre parallelamente alla linea laterale: ve dell’irresistibile spartito italiano. E’ tra- del mondo 1938, artista del gol, capitano continuando a correre ad un paio di metri scorsa una mezz’ora esatta dal gol austria- e della Nazionale: Meaz- dal confine del campo con la palla fra i co quando Ferrari lancia in profondità Orsi za è un simbolo anche per le generazioni piedi e il terzino sinistro Spigno sui tac- e simultaneamente scatta anche Meazza. I che verranno. E naturalmente è l’anima chi, Meazza si rende inafferrabile e allora due hanno ormai lo stesso respiro e l’invito dell’Ambrosiana-Inter, anzi “è” l’Ambro- su di lui si precipita anche l’altro terzino dell’ala non potrebbe arrivare al centrattac- siana Inter. rossoblù Lombardi. Finta e scarto del co più tempestivo e preciso. Meazza è un Eppure, con sommo scandalo, dopo un “Balilla”: i due genovesi non solo non lo lampo e soffia due metri al terzino destro anno di vicissitudini che lo costringono intercettano, ma finiscono per neutraliz- Schramseis che, benché senza palla, non all’inattività a causa di un “piede gelato”, zarsi uno contro l’altro. Se non è magìa riesce più a colmare quello svantaggio. guarito dal malanno osa diventare milani- questa, certo non può esserci incanto più Non s’intravvede altro difensore austriaco sta. E poi juventino. E ancora atalantino. irresistibile per il tifo ambrosiano. fra il “Balilla” e il formidabile portiere Hiden Certo, i tempi del “Balilla” ormai sono Meazza converge verso il centro e non che perciò pianta la porta e gli corre incon- sfumati e presto, sconvolto il Paese dal- gli rimane altro ostacolo che il centrome- tro per avventarglisi sui piedi. la guerra, saranno banditi anche dalla diano Albertoni rientrato in affanno: schi- Questo è l’attimo, questa la concomitan- memoria, tanto che essere nostalgici varlo in agilità è addirittura uno scherzo e za di situazioni e di cadenze in cui Me- potrà comportare rischiosissimi fuori- non può davvero illudersi il portiere Ba- azza si trasfigura: una finta, una brusca gioco nella rigenerata realtà nazionale. cigalupo di poterla scampare con il suo imprevista conversione, Hiden e Schram- Ma anche se di colpo tutte o quasi le disperato protendersi verso quel miraco- seis l’uno grottescamente contro l’altro camicie che erano nere finiscono in la- lo di fantasia, di velocità e di destrezza. e lui sfarfalleggiante nella porta rimasta vanderia, per fortuna indelebili restano i Ambrosiana-Genova 3-3. abbandonata, sommerso mille colori delle squadre Questo gol portentoso, nonché consacra- da un’ovazione. Per ora di calcio e sempre fedeli re un campione già approdato del resto in siamo sull’1-1, ma pochi quanti le amano. Nazionale men che ventenne, segna l’ini- minuti del secondo tempo Che possa essersi spento zio di un’epoca, nel calcio e nel costume. E bastano per definire il risul- in Meazza il fascino della poiché nel finale il Genova sbaglia proprio tato: stavolta è il favoloso maglia indossata nel suo con il suo centravanti il rigore che, trasfor- Peppino a servire quell’al- precoce debutto nel mas- mato, più che piegare i nerazzurri avrebbe tro portento di Orsi che simo campionato a nessu- offuscato la gloria di Meazza, il popolo si non si lascia certo prega- no pare perciò credibile e sente autorizzato a credere all’istante che re per inchiodare l’Austria infatti, quando l’Ambrosia- sono stati gli astri a frastornare Banchero alla sua prima sconfitta. na tornata Internazionale lo concedendo così quel benestare che gli Milano impazzisce per Me- richiama perché in pericolo antichi esigevano prima di proclamare un azza, tutta l’Italia s’invaghi- di retrocessione - evento eroe caro agli dei. sce di lui. Al biliardo, tenni- mai accaduto e perciò tale Tutta l’Italia è conquistata da Meazza e sta, pescatore, indossato- da rendere disonorevole la neanche si distingue più il capolavoro fra re, cacciatore,n testimonial sola ipotesi - i 36 anni già i suoi capolavori, né c’è una sola partita di pubblicità., Meazza è compiuti non lo trattengo- privilegiata per esaltarne virtù e meriti. dovunque; nessuno è più no né per pudore né per E finalmente Milano può divorarselo con ricercato, acclamato. Auto timore di essere abbattuto gli occhi anche con la maglia della Na- di lusso, feste, belle donne, dal piedistallo. zionale. E’ il 22 febbraio 1922 e Meazza un tavolo sempre riservato all’Odeon, ge- Lui torna e con lui e grazie a lui l’Inter si presenta come campione d’Italia allo rarchi inneggianti: il calcio è già vetrina di si salva. E l’ultima generazione dei tifosi squadrone austriaco, l’altro superbo in- immensa popolarità e come per la pubbli- nerazzurri rispolvera l’antica canzone dei terprete del calcio danubiano umiliato cità Meazza diventa un re Mida, così per padri: “Nel cielo dev’esserci per forza uno a Budapest che viene a raccogliere la la stampa è fonte quotidiana di notizie, stadio, perché solo da quello può essere sfida azzurra con la spavalderia di chi anche le più eccentriche. E figuriamoci se, sceso Meazza.” affronta avversari dai quali non è stato osannato come “Balilla”, il regime possa Oggi, a cent’anni dalla nascita, sul podio mai piegato. lasciarselo sfuggire. Così persino un gesto dei miti lo affiancano Pelè e Maradona.

n. 5/2010 33 Storie straordinarie di arbitri: NEUROCHIRURGO

Carlo Delvecchio: la giacchetta nera sotto il camice bianco di Corrado Germinario

uando nel 1994 aveva deciso di Così il nostro Carlo se dal punto di vista ar- so l’Università di Bari. “Diciamo –racconta Qmettere piede nella Sezione di bitrale cresceva, ed anche bene, da quello Carlo- che l’arrivo della laurea ha coinciso Barletta non sapeva che a distanza di scolastico-professionale lo faceva ancor con la scelta, dolorosa, di appendere il fi- anni sarebbe diventato uno dei più pro- meglio. Seguendo i consigli del suo primo schietto al chiodo dopo cinque anni tra- mettenti arbitri a disposizione del CRA presidente di sezione, Mimmo Manente scorsi a dirigere gare nella massima cate- Puglia prima ed un assistente della CAN e poi del successore Nando Carpentiere, goria regionale. Ho però dovuto scegliere D poi. A dirla tutta non sapeva nemme- Carlo iniziò la scalata ai vertici regionali di dedicarmi alla professione con maggio- no, o forse lo sperava soltanto, che la conquistando nel 2000 il diritto a parteci- re assiduità senza per questo rinunciare vita e i tanti sacrifici lo avrebbero portato pare ad “Arbitro 2000”, con le migliori giac- alla vita arbitrale”. E così dopo aver diretto ad essere uno dei più giovani neurochi- chette nere di Puglia invitate a prendere il big match del campionato, lo scontro tra rurghi d’Italia. E pensare che Carlo Del- parte ad un raduno a carattere nazionale. la prima e la seconda nella classifica di vecchio, 32 anni da Barletta, al mondo Una crescita continua fino all’Eccellenza Eccellenza, Carlo volta pagina. Comincia arbitrale si era avvicinato solo per due ricalcando le orme di colui, dice Carlo, che la scuola di specializzazione per diventare motivi, forse i più comuni ed anche i lo ha sempre spinto ed incoraggiato, quel neurochirurgo ed anche la nuova avventu- meno confessati: la tessera per entrare Ruggiero Gambino, oggi non più nell’AIA, ra con la bandierina in mano. E i successi negli stadi e i rimborsi per avere qualche che qualche anno fa rappresentava Bar- non mancano nemmeno qui. Neurochirur- soldo in tasca. Con il passare del tempo letta alla CAN. Bene nell’attività arbitrale go lo diventa prestissimo e giovanissimo però la sua vita privata, i suoi studi, la e benissimo nello studio, dicevamo. Una superando in brevissimo tempo i mille sua quotidianità di sono intrecciati con “formula magica” che accomuna tanti as- interventi chirurgici effettuati. Da assisten- la passione per fischietto e bandierina sociati dell’AIA e così per Carlo arriva la te si distingue per capacità tecniche ed ed i successi, in tutti i campi, non hanno maturità classica con il massimo dei voti e atletiche, tanto da transitare assai presto tardato ad arrivare. poi la laurea in Medicina e Chirurgia pres- in CAN D, non prima di aver diretto una

34 n. 5/2010 finale di regionale al fianco labbra, come fa sempre del resto quando dei colleghi di Molfetta Eugenio Abbatti- parla della sua professione e dell’attività sta e Roberto de Pietro. Alla CAN D Carlo arbitrale. Attività arbitrale che ha portato resta sino alla scorsa stagione mettendo anche sull’altare quando, nel giorno del in campo tanto entusiasmo e tanta grinta. matrimonio con la sua Emanuela, sul sa- Le stesse doti che i suoi pazienti e i suoi grato della chiesa sono “spuntati” bandie- colleghi gli riconoscono nell’attività medi- rina e fischietto! “A volte –racconta ancora ca. Doti che gli hanno consentito, nono- Carlo- è capitato di parlare prima di qual- stante la giovane età, di essere relatore in che partita con i medici sociali delle squa- importanti convegni internazionali, autore dre che di li a qualche minuto sarebbero di pubblicazioni scientifiche, ed attual- scese in campo. Alcuni di loro sapevano mente neurochirurgo in servizio presso già della mia professione e si chiedevano l’ospedale di Andria ma “ricercato” da come fosse possibile coniugare con buoni tutta Italia. “Ho scelto di lavorare ad An- risultati studio, lavoro, attività arbitrale. Io dria per far crescere la mia terra –spiega sorridevo e scrivevo la mia ricetta: pas- il dottor Delvecchio- così come ho scelto sione, tanta passione”. E poi, a dirla tutta, di tuffarmi subito nel nuovo ruolo di osser- un arbitro medico non fa mai male aver- vatore arbitrale per aiutare nella crescita lo a disposizione. Come quella volta che, i miei giovani colleghi”. E del resto Carlo in Serie D, la terna pugliese di cui faceva non trova tante differenze tra attività medi- parte Carlo, mandata a dirigere a centinaia ca e attività arbitrale: “Quando sei in sala di chilometri di distanza da casa, dovet- operatoria devi fare delle scelte in tempi te vedersela con un malore improvviso spesso brevissimi. E sai che non devi sba- dell’arbitro a poche ore dal fischio d’inizio. gliare. È come decidere di sbandierare o Il primo soccorso, naturalmente, spettò a meno un fuorigioco millimetrico all’ultimo Carlo che decise anche, vincendo la ri- minuto di una partita. Le pressioni sono trosia del collega, di mettere il “paziente nuovo in macchina per rituffarsi nel clima tutte su di te e devi avere la forza di as- a riposo” e di chiederne la sostituzione. partita. “Sono felice di quello che la vita sumerti le tue responsabilità”, e dicendo Mai scelta fu più azzeccata (anche a detta mi sta regalando: una moglie accanto, un questo ci mostra una immagine di un in- del direttore di gara che pochi giorni dopo lavoro che adoro e l’esperienza arbitrale tervento appena effettuato e ci spiega, “se si era completamente ripreso!). O come che si trasforma e continua. Tutti elemen- operi sulla colonna vertebrale hai spazi di quella volta che, in viaggio verso Mate- ti che fanno parte dell’ingranaggio della movimento ridottissimi e utilizzi strumen- ra con il resto della squadra arbitrale, si mia vita e che, ne sono certo, funzionano tazioni di dimensioni ridotte. Il tutto con la trovò di fronte un incidente con un cicli- perfettamente solo nella loro unione”. Fa- consapevolezza che la vita del paziente sta coinvolto. Macchina ferma e Carlo, in miglia, lavoro, attività arbitrale: una ricetta è unicamente nelle tue mani”. Certo i “ri- abito scuro, cravatta e distintivo dell’AIA perfetta per Carlo e per i tanti arbitri italiani schi” tra un intervento di neurochirurgia ed al bavero, si fa largo tra i presenti con la che, fuori dal campo, sono protagonisti di uno “sbandieramento” in campo sono ben classica frase “Sono un medico, fatemi storie meravigliose, spesso da ammirare. diverse ma, sottolinea Carlo, “con le dovu- passare”, soccorre per primo l’infortuna- Come la storia di Carlo: giovane neurochi- te proporzioni le responsabilità non cam- to, allerta i soccorsi e aiuta i colleghi giunti rurgo con la “giacchetta nera sotto il ca- biano”. Carlo lo dice con il sorriso sulle poco dopo a bordo dell’ambulanza. Poi di mice bianco”.

n. 5/2010 35 Una via per onorare l’arbitro Luigi Anedda benemerito a tutto campo di Tiziana Tedaldi

iamo a Parma dove la strada chiusa 1991, ha contribuito alla costituzione del Sche collega via Moletolo al Centro Centro di Medicina Sportiva di Parma. Polisportivo “Ernesto Ceresini” da oggi Oltre ad occuparsi di sport e arbitraggio ha un nuovo nome. Sarà infatti intitolata al Luigi Anedda è stato socio fondatore del medico parmigiano Luigi Anedda, grande C.U.S. Parma del quale diventa presi- sportivo scomparso nel 1991, che lasciò dente nell’immediato dopoguerra. Stella un segno indelebile nella città e che oggi di bronzo del C.O.N.I. nel 1974, d’argen- viene ricordato in un luogo che già acco- to nel 1979 fino ad ottenere quella d’oro glie alcune delle più importanti strutture dieci anni più tardi. È stato medico di piero Gregori, Presidente del CRA Emilia dello sport cittadino. Nell’area sorgeran- base presso l’Ospedale Maggiore di Par- Romagna e gli ex Presidenti della Sezio- no infatti la nuova sede del CONI, della ma, dove ha ricoperto l’incarico di prima- ne Martini, Barigazzi e Galluccio con il FIGC, il nuovo Palazzetto dello Sport e rio di Clinica Medica prima di occuparsi Presidente in carica Fausto Avanzini, tutti soprattutto la nuova Sezione AIA che sarà di Pronto Soccorso e per 25 anni è stato parmigiani doc. “A tanti anni dalla scom- ubicata appunto in via Luigi Anedda. presidente dell’assistenza Pubblica. Du- parsa di mio padre fa piacere che molta L’amministrazione comunale della città di rante la sua vita è stato in pellegrinaggio gente se lo ricordi. Io, insieme ai miei fra- Parma ha voluto commemorare una perso- a Lourdes oltre 50 volte con Unitalsi. telli, cerchiamo di portare avanti un pezzo na di prestigio ricordandolo proprio lì, dove Un personaggio dunque non privo di ini- della sua opera”, aggiunge il figlio Alber- la Sezione AIA di Parma, sta costruendo le ziativa che ha segnato la storia di Parma: a to, accompagnato dalla madre Giovanna proprie mura in condivisione con CONI e dimostrazione le 200 persone presenti alla e dai fratelli Paolo, Angelo e Nicoletta LND - FIGC della nostra provincia. cerimonia di ufficializzazione della nomina Per ricordare il contributo che Luigi Aned- Una scelta meritevole in quanto Luigi della via: oltre ai famigliari erano presenti da ha dato all’A.I.A. basta citare un paio Anedda si è distinto nel sociale, in vari l’Assessore allo Sport Giretti: “Luigi Aned- di esempi: rivede le Norme di Funziona- sport, in particolare nell’arbitraggio. Nato da è stato uno sportivo che ha dato senza mento e consente ai portatori di alopecia nel 1923, medico e dirigente sportivo, chiedere, si è distinto nel campo dei ser- di continuare ad arbitrare (senza questa Luigi, è stato giocatore ed allenatore del vizi con ruoli trasversali e indispensabili, norma Collina avrebbe dovuto lasciare Rugby Parma. Entra nell’AIA nel 1945 perché non c’è risultato senza un arbitro l’AIA), introduce la norma che consente e arriva a dirigere gare nella divisione che dirige la gara, così come non c’è risul- la correzione della miopia con le lenti a semiprofessionistica fino al 1958. Con tato senza la preparazione di un medico contatto. Una cerimonia per tanti ovvia, la bandierina approda alla CAN, dopo che mette l’atleta nelle condizioni di poter quanto piena di significato per chi co- qualche tempo inizia l’attività di OA nel- scendere in campo”e l’Assessore alla Si- nosceva l’Arbitro che simpaticamente le Commissioni Nazionali; per oltre 20 curezza e Toponomastica Fecci - “Il curri- alla domenica per andare ad arbitrare, in anni nella nostra Sezione ricopre diversi culum di Luigi Anedda è veramente impor- ospedale, si faceva sostituire dai colleghi funzioni: segretario, consigliere, vicepre- tante, tanto che nei suoi confronti non si dando nomi fasulli alle stampe sportive sidente e presidente. Ha inoltre svolto può provare che stima ed affetto. Tutti noi come ad esempio: Morino, Morini, Andi- vari incarichi federali in qualità di medico che abbiamo avuto l’onore di conoscerlo na, ecc… sportivo ed è stato componente di primo portiamo nel cuore il suo ricordo”, che lo Ricordando la passione che Luigi tra- piano nelle Commissioni mediche nazio- hanno ricordato con molta stima. smetteva a tutti i colleghi, la Sezione Aia nali. Nel 1965 è stato nominato Arbitro Per l’AIA in rappresentanza del Comitato di Parma augura a tutti gli associati che benemerito. Fiduciario provinciale della Nazionale dell’A.I.A. presente Erio Iori, e questo gesto sia di buon auspicio per Federazione Medici Sportivi dal 1971 al poi Alberto Boschi della CAN D, Giam- ogni singolo Arbitro e per la Sezione.

36 n. 5/2010 Francesco Primato ricordato a Scafati dal nuovo centro sportivo

Narciso Pisacreta ed il Presidente del Comitato Regionale Arbitri della Campa- nia Ramaglia “E’ un grande onore per la nostra Associazione – ha detto Ramaglia - che l’Amministra- zione Comunale di Scafati abbia voluto compiere questo gesto a testimonianza del riconoscimento del ruolo sociale che svolge l’AIA che con la sua opera contri- buisce a diffondere quel senso di lega- lità e rispetto delle regole che sono alla base del vivere civile.” Il Vice presidente tro di serie A Carmine Russo coadiuvato Nazionale dell’AIA Pisacreta visibilmente da 2 assistenti donne, Cristina Lambiase commosso ha dichiarato - “ Francesco di Salerno e Carmen Gaudini di Batti- era un arbitro che ho visto tante volte, un paglia. “La nuova struttura di Via della ragazzo molto intelligente, noi lo ricor- Resistenza – ha affermato il Sindaco Ali- diamo sempre. Tutti i nostri giovani sono berti - non rappresenta solo un punto di eccezionali, hanno un approccio diverso aggregazione per tutti i cittadini della pe- dalla vita quotidiana. Ai familiari dico che riferia, ma un impegno concreto per uno gli saremo sempre vicini”. Erano presenti sviluppo policentrico della città e l’eli- il presidente del Coni Regionale Cosimo minazione della demarcazione tra cen- Sibilia e la moglie di Primato assieme al tro e periferia. Abbiamo inteso intitolare figlio e tanti presidenti delle sezione della il centro a Francesco Primato, cittadino Campania che hanno voluto dare la pro- scafatese e simbolo di legalità e onestà. pria adesione a questo evento. Insomma Valori che intendiamo trasferire a questa Francesco Primato è stato ricordato. Ma nuova realtà al servizio di tutti”. Alla ma- il suo nome e la sua immagine sarà sem- pre presente nella mente della classe ar- unedì 18 ottobre è stato inaugurato a nifestazione ha partecipato per l’Asso- bitrale campana. LScafati un nuovo centro sportivo ed ciazione Italiana Arbitri il Vice Presidente uno spazio verde attrezzato che l’Ammi- nistrazione Comunale ha inteso intitolare a Francesco Primato, medaglia d’ora al valor civile, barbaramente assassinato nel corso di una rapina sul posto di lavo- ro, valente arbitro di calcio a 5. Alla ma- nifestazione inaugurale è seguito anche un evento sportivo, è stata infatti dispu- tata una gara di calcio benefica tra una rappresentativa di arbitri campani ed una di amministratori locali, diretta dall’arbi-

n. 5/2010 37 Donne con il fischietto Martina Bovini

Battuti gli scettici con la “Giara D’oro”

di RP

Martina Bovini, della Sezione di Ragusa, ha 26 anni, è laure- anda in Giurisprudenza. Vive a Ragusa, la cui provincia rap- presenta un’isola felice nel panorama economico siciliano. Dopo aver frequentato il corso arbitri nel 2003, ha diretto la sua prima gara, una Giovanissimi, il 3 dicembre 2003 (Au- sonia – Or.Sa. Ragusa). Inquadrata all’O.T.R. nel 2005/2006, brucia le tappe, esordendo in Prima Categoria il 24 aprile 2005 (Virtus Ispica – Canicattinese), in Promozione l’8 gen- naio 2006 (Pachino – Belvedere) ed in Eccellenza il 4 novem- bre 2006 (Virtus Catania – Castiglione). Il 27 febbraio 2008 dirige la finale di Coppa Italia regionale (Palazzolo – Mazara 1946). Viene inquadrata alla C.A.I. nel 2008/2009 e dopo ap- pena un anno transita alla C.A.N. D. La abbiamo incontrata durante una seduta di allenamento nel campo scuola della sua Città ed abbiamo raccolto alcune sue impressioni. Il calcio è uno sport che nel passato erroneamente veniva etichettato come disciplina “maschile”. Esso però appas- siona tantissimo il cosiddetto “sesso debole”. Quali moti- vazioni ti hanno indotto a fare l’arbitro di calcio? Sinceramente credo che questa mia passione sia in parte in- nata ed in parte sia stata coltivata nel corso degli anni grazie soprattutto all’aiuto di mio padre, grandissimo intenditore, tifoso e buon giocatore di calcio. E’ sua l’idea di immettermi nel mondo arbitrale. Tutta questa attenzione morbosa per il calcio che mi caratterizza da quando ero in fasce (ascoltavo alla radio “Tutto il calcio minuto per minuto” quando ancora non esisteva la pay per view) doveva in qualche modo essere concretizzata.

38 n. 5/2010 In famiglia come hanno accolto questa Ricordo sempre con un sorriso quando mollare, mi serve da sprone per metterce- tua scelta? E come la condividono? raggiungendo uno stadio per espleta- la tutta. Peraltro coloro che mi hanno pre- Beh, come spiegavo prima papà è sta- re il mio mandato arbitrale, i giocatori si miato sono miei conterranei ed a maggior to il fautore dell’inizio di questo mio per- misero le mani nei capelli, esclamando : ragione non intendo deluderli. corso e quindi è un fan della mia veste “Mi...a ‘na fimmina c’è, rovinati semu”! Quali sono le tue aspirazioni, sia nell’ar- di arbitro, ma devo dire che anche mia Salvo poi ricredersi una volta finito il rico- bitraggio che nella vita privata? madre ha giocato un ruolo importante in noscimento…forse. Spero di non veicolare un messaggio di- questa vicenda. Entrambi da quando ho Malgrado una ancora breve carriera storto, affermando ciò che sto per dire, fischiato per la prima volta in una gara, mi arbitrale, hai conseguito dei premi as- ma sono una ragazza che crede in quello hanno sempre accompagnata in giro per segnati da addetti ai lavori. Racconta le che fa e che si impegna per ottenere dei la Sicilia, nei più sperduti campi della re- tue sensazioni. buoni risultati. Il verbo “accontentarsi” gione e senza nemmeno soffrire gli sbalzi In effetti questa è la mia più grande soddi- non è quello che amo usare di più, per cui d’umore del meteo. Adesso il loro tour si sfazione. Quando gli addetti ai lavori, uo- punto sempre al massimo, mi piace pen- è interrotto, perché seguirmi per tutta l’I- mini di competenza, che vivono nel calcio sare che i sacrifici profusi regalino grandi talia ogni due settimane è davvero troppo e di calcio, ti invitano a ritirare un premio soddisfazioni. E’ chiaro che non sempre anche per loro. Il telefono comunque fa prestigioso, quali “L’Oscar del Calcio” si ottiene quanto si ci augura, ma sai miracoli e durante la settimana elargisco- e “La Giara d’Oro”, perché riconoscono come si dice…chi non risica non rosica! no consigli utili per la domenica. nella tua persona delle qualità sportive Dato che sognare non costa… Nel Cal- Come sei stata accolta e come ti sei importanti, beh, ne sono veramente or- cio? Il mondiale! Ma se devo rispondere inserita in un mondo tipicamente “ma- gogliosa e contenta. Non so se merito la seriamente, è assolutamente far bene in schile”? Dal rapporto con i colleghi in Se- loro attenzione, ma posso dire che que- serie D. Nella vita privata? Far fruttare zione a quello con i calciatori e dirigenti sto credere in me e questo incitarmi a non l’imminente Laurea in Giurisprudenza. in campo. A dirti la verità sono una ragazza piutto- sto espansiva, per cui non ho avuto al- Anche l’AIA cuna difficoltà ad inserirmi nel contesto in campo arbitrale, ancorché quasi completamente maschile. All’inizio in sezione ero la “pic- per la “sicurezza” cola” di casa Ragusa, adesso sono sem- pre coccolata, soprattutto dal mio Presi- nello sport dente Andrea Battaglia, ma anche rim- brottata se all’occorrenza serve per farmi Il Forum Nazionale dei Giovani promuove nel 2011, grazie anche alla collaborazio- crescere. Non si finisce mai di imparare ne dell’Associazione Italiana Arbitri, una campagna di sensibilizzazione sul tema ed il confronto mi piace se costruttivo. delle cardiopatie sportive denominata “Non mi gioco il cuore”, con essa si intende Ai raduni nazionali invece l’ambiente è realizzare una informazione per incentivare i giovani che praticano qualsiasi attività decisamente più formale, si lavora e si sportiva a sottoporsi a visita medica e a eseguire tutti gli esami necessari per rice- compete con tutti gli altri arbitri che fan- vere il certificato di idoneità agonistica. no parte dell’organo tecnico, per cui c’è Lo sport dovrebbe essere la massima esaltazione della vita ma quando porta alla meno tempo per relazionare e conoscere morte che senso ha? I limiti dell’uomo, di noi stessi, possono essere superati sen- meglio i colleghi. za che ci sia un prezzo troppo alto da pagare? “Vivere è superare se stessi”, citava Devo aggiungere però che in quei pochi Antonin Artaud, ma sia in filosofa che nel modo fisico, spesso, quando si cerca di momenti liberi l’ilarità primeggia ed i dia- superare questi limiti ci si trova a fronteggiare un lato oscuro, il totalitarismo come letti si sprecano, divertentissimo! estremizzazione della filosofa, e il doping o le droghe nel tentativo di vivere al me- In campo, da ultimo, non si pone alcun pro- glio di noi stessi. È dunque necessario portare un contributo come Forum Nazio- blema. Dirigenti e calciatori non possono nale dei Giovani allo scopo di descrivere a un pubblico di soggetti istituzionali quali scegliere il direttore di gara, per cui c’è una siano i rischi e le possibili soluzioni per prevenire la morte cardiaca improvvisa, convivenza forzata che deve essere gestita che miete 57.000 italiani ogni anno e di cui, molti sono atleti agonisti e soprattutto al meglio. Devo qui sottolineare che a parte non, ovvero quella popolazione che non è obbligata a sottoporsi a uno screening il mio arrivo allo stadio, sempre oggetto di medico accurato per svolgere attività sportiva. Hanno già aderito all’iniziativa, ol- sorpresa e di qualche mormorio, retaggio tre all’AIA, la Lega Professionisti Serie B, la Fondazione Giorgio Castelli Onlus, di una mentalità ancora maschilista, non AMEC - Associazione per la terapia delle malattie Metaboliche E Cardiovascolari, esiste una donna ma l’Arbitro. Associazione Insieme per il Cuore Onlus, Ministero della Gioventù, Regione Lazio, Hai qualche ricordo particolare relativo Provincia di Roma, Roma Capitale, Università degli Studi La Sapienza di Roma e alle tue esperienze arbitrali? Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

n. 5/2010 39 “Arbitri senza fischietto” alla IV edizione Un percorso di vita che parte dagli arbitri

La “storia” ebbe inizio tra il 1990 e il 1991 essere tutti persone migliori. Ovvero più - chi scrive ricorda ancora oggi quella abili nel comunicare, nel rapportarci e nel bella esperienza vissuta alla CAN “C” - proporci col prossimo. Quindi nell’esiste- L’ex fischietto di Bassano Gigi Agnolin, re. E’ così che desideriamo presentarvi grande amico di Aldo Bertelle, approda questi amici proponendovi, un gesto di come Organo Tecnico responsabile de- solidarietà che da sempre è considera- gli arbitri di serie “C”. - Fu in un famoso to un atto d’amore verso chi, nella vita, raduno a Coverciano che Gigi ci parlò di è stato meno fortunato di tutti noi. Tutti questa realtà sociale che era bisognosa potranno contribuire a questa nobile ini- del nostro aiuto. Fu un appello accorato e ziativa, dando anche un forte segnale di pieno di grande entusiasmo e come tale partecipazione. Un invito alla riflessione fu considerato da tutti i presenti in quel- sui problemi del nostro prossimo, forse, la aula magna. Il riscontro fu immediato sono la migliore medicina per raggiun- ognuno di noi decise di versare il corri- gere i giusti equilibri nella vita di tutti i spettivo di un giorno di diaria arbitrale a giorni. I proventi realizzati dalla vendita favore di quell’iniziativa a cui il resto del di questo libro, il cui costo è di 14 euro, mondo arbitrale italiano diede un seguito. andranno interamente alla Comunità Villa Nacque così, in un contesto di vera gioia, S. Francesco. Si potrà, acquistare l’opera la nuova scommessa degli arbitri italiani. direttamente attraverso il sito www.co- Personalmente, ancor oggi mi sento le- munitavsfrancesco.it – mail: info@comu- “Arbitri senza fischietto” non è un libro gato a questi amici e li sostengo. nitavsfrancesco.it, oppure telefonando al per arbitri. E’ un libro per tutti. Che poi “Arbitri senza fischietto è un libro- ci n° 0439 300180. La Comunità, oltre che parla dell’arbitraggio, dall’osservazione dice Bertelle - edito dalla Linea Qua- sostenuta, va anche visitata per le mol- scientifica e passionale dei direttori di derni della nostra Comunità Villa San teplici iniziative di cui i suoi giovani oggi gara e giocatori, è giusto un’occasione Francesco, che riproponiamo con la 4^ sono protagonisti. Appare all’improvviso per approfondire, nella maniera socio- edizione in una veste più aggiornata, Villa S. Francesco, ove si dilunga il pae- logica più completa, tutto ciò che ha a che tenta di centrare l’importanza ed il se di Facen. E’ collocata a mezza collina, che fare con la parola chiave degli anni valore dell’educazione, dello sport, del- con ampia vista sulla valle, così soffusa duemila: comunicazione. la vita comune, della cittadinanza, del- che solo l’occhio allenato può scorgere Inizia così la prefazione di Antonello la genitorialità, della formazione, della fugaci immagini di chiese e paesi noti. Capone della “Gazzetta dello Sport” di scuola, dell’animazione, partendo dal Mentre gli ospiti di passaggio vengono “Arbitri senza fischietto” libro giunto alla delicato compito del direttore di gara, avvolti dalla magia estetica che ben di- quarta edizione, scritto dall’ex arbitro ve- nello sport, come nella vita familiare e spone l’anima. Il motto di Aldo Bertelle neto Aldo Bertelle, operatore educativo e comunitaria, per le tante partite della è “la nostra casa non ha porte” perché sociale, nonché ex dirigente della nostra vita che ogni giorno si consumano nelle aperta al mondo. All’imprevisto, al diver- Associazione e della F.I.G.C.. case e nelle stanze del mondo. so. Ma è aperta soprattutto agli amici, a Aldo è il direttore della Comunità “Vil- Un quaderno, questo, che nasce da ap- quelle persone che sanno donare la loro la S. Francesco” di Facen di Pedavena punti e confronti, a volte anche appassio- abilità, che sanno spendersi, avvertendo (BL) che già dal 1948 iniziò ad ospitare nati, raccolti in tanti anni di convivenza il bisogno di crescere insieme ai ragazzi. bambini fisicamente fragili e bisognosi di con il mondo arbitrale italiano. Per que- E di amici la Comunità ne ha davvero tan- ristoro e dal 1975 bambini e ragazzi dai 6 sto ritengo che alla fine del percorso che ti e nei più svariati settori della vita socia- ai 18 anni in stato di disagio familiare. ci invita a compiere Bertelle potremmo le. In particolare gli arbitri .

40 n. 5/2010 Lettera da di un arbitro cantante lirico Apertura ai giovani dall’AIA un modello di Giulio Mastrototaro Una professione particolare quella del potuto compromettere la buona riuscita cantante lirico, se non altro perche spesso dello spettacolo. mi porta in giro per l’Italia e per l’Europa. Poco prima, il 27 dicembre 1994, giorno Ho sempre trovato diversi aspetti in co- del mio quindicesimo compleanno, so- mune con un’altra figura che ha avuto un stenni l’esame abilitante all’arbitraggio. importanza particolare nella mia vita: l’ar- Fui subito impressionato dalla struttura bitro di calcio. dell’Associazione Italiana Arbitri (inimma- Infatti l’artista lirico, come il direttore ginabile ai più ancora oggi) ed ero felice di gara, per ottenere una buona perfor- di aver trovato un altro ragazzo che con- mance, deve affidarsi esclusiva mente divideva con me questa passione: l’ami- alle proprie risorse psicomotorie senza co collega Guido Toniatti. far affidamento ad aiuti tecnici d’alcuna L’allora presidente Giuseppe Chiarani vide sorte, essendo sprovvisto di microfoni in noi un entusiasmo particolare ed inizio (leggi moviola) a supportarlo e dovendo ad inserirci nel vivo della vita sezionala no- reggere a fattori non trascurabili: pressio- minandoci consiglieri nonostante la nostra ne del pubblico (tifosi), giudizio dei critici giovane età e la scarsa esperienza. specializzati (giornalisti sportivi per gli ar- Questo episodio mi per- bitri) ed il temuto –ma fondamentale per mette di evidenziare il proseguimento della carriera- responso come l’arbitrare consen- dei direttori artistici (Organo Tecnico). ta ad un giovane di es- Fu nel 1995 che iniziai lo studio del can- sere responsabilizzato e sti anni di appartenenza to con il mio insegnante, il Maestro Vito valorizzato, confidando nell’associazione, l’aspetto Brunetti. nelle sue capacità per che ritengo più importan- Ricordo la sua incredulità quando durante gestire una gara con la te è stato l’infondermi, nel il riscaldamento della voce, prima dell’ini- maturità e l’autorevolez- tempo ,un senso di rispetto zio del concerto, gli raccontavo come nel za necessarie ad imporre delle regole civili, che mi pomeriggio ero stato ad arbitrare: la pas- il rispetto delle regole del consente di provare ad es- sione era tale che non potevo rinunciarvi gioco. sere un buon cittadino an- nemmeno in occasioni così speciali come Il riuscire a far accettare che grazie all’esempio avu- le mie prime esibizioni, anche a costo di le mie decisioni e gli ine- to dai colleghi più anziani, a prendermi un raffreddore che avrebbe vitabili errori a persone cui sono ancora grato per i più adulte di me, pur essendo così gio- consigli e la fiducia concessami in questi vane, ha aiutato a far accrescere la mia anni. autostima e la fiducia nelle mie capacità: L’essere arbitro non si esaurisce con il fi- questo mi permette di affrontare senza nire della gara ma si estende nella vita di troppe ansie da palcoscenico il mio la- tutti i giorni dalla famiglia al lavoro. voro. Un grosso in bocca al lupo ai nuovi col- In un Paese in cui troppo spesso i giovani leghi che entreranno a far parte della fan- vengono presso che esclusi da incarichi tastica famiglia dell’Associazione Italiana di responsabilità trovo la struttura dell’AIA Arbitri, con l’augurio che possano realiz- un’eccezione che dovrebbe essere presa zare i loro sogni ma soprattutto che siano ad esempio. in grado di serbare care quelle sincere Al di là delle soddisfazioni umane-impor- amicizie che troveranno nel loro percorso tantissime e sportive ricavate in que- arbitrale. Mastrototaro con il maestro Nuti

n. 5/2010 41 Dalla Sezione di Imperia al podio veronese

Federico Marchi campione italiano di ultramaratona

di Michele Manera

42 n. 5/2010 Salire sul gradino più alto del podio, “avvolto in una bandiera tricolore e con la medaglia d’oro al collo, è stata un’emo- zione incredibile”. Così Federico Marchi, vicepresidente della sezione di Imperia, commenta la sua vittoria al campionato italiano di ultramaratona, specialità 6 ore su pista, nella categoria Senior (18 – 35 anni). La gara si è svolta a San Giovani Lupatoto, a pochi km da Verona, lo scor- so 25 settembre. Dopo aver corso le pri- me maratone nel 2007 Marchi, che svolge funzioni di osservatore per il Cra Liguria, si è concentrato sulle lunghe distanze sia su strada sia in montagna. Ha così preso parte in questi anni, tra le varie gare, an- che al Gran Trail Valdigne a Coumayeur, al Cross del Mont Blanc a Chamonix, alla Royal Sky Marathon del Gran Paradiso, all’Ultra Trail La Via dei Lupi ed ha portato a termine anche una 24 ore di Montecar- lo. “La conquista di questo titolo tricolore campo di atletica perché impegnati nel- maggiori sia a livello fisico sia mentale, di categoria – prosegue Marchi – è sta- la 24 ore a staffetta, mi hanno incitato ho però proseguito con determinazione ta la soddisfazione più grande da quan- per tutta la gara. Anche in queste cose concentrandomi solo sull’obiettivo”. Ora do corro le ultramaratone. Un successo si vede la forza dell’Aia”. Marchi, duran- dopo un periodo di riposo, per recupera- che dedico a mia moglie e a mia figlia te le sei ore corse in pista, ha totalizzato re le energie spese, Marchi si è già iscritto che sono le mie prime tifose. Un ringra- 53 km e 263 metri. “Ero alla prima espe- ad una gara molto speciale che si correrà ziamento particolare va anche ai colleghi rienza su pista e devo dire che, rispetto dal 20 al 28 novembre: la 8 giorni di Mon- della sezione di Verona che, presenti al alle gare su strada, le difficoltà sono state tecarlo, più che una gara...un’impresa!

L’Assessore allo Sport del Comune di Sanremo, Un riconoscimento Alessandro Il Grande, ha consegnato un riconosci- mento all’atleta Federico Marchi, campione italiano al duro lavoro categoria seniores specialità 6 ore di corsa in pista per la società “Sanremo Runners”, in forza a Palaz- zo Bellevue con numerosi atleti. L’Assessore si è complimentato per la medaglia d’oro conquistata da Marchi e ha ringraziato la So- cietà per i brillanti risultati ottenuti anche con gli al- tri atleti del team che portano il nome di “Sanremo” in tutta Italia. A questo proposito, ha anticipato che il prossimo anno il Comune avrebbe intenzione di riproporre la Festa dello Sport, per assegnare un riconoscimento alle numerose realtà sportive che, spesso con difficoltà, operano a Sanremo anche con significativi risultati a livello internazionale. Federico Marchi ha espresso soddisfazione per il riconoscimento, frutto di sacrifici e di duri allena- menti, che gli è arrivato inaspettato e che vuole essere di sprone ai più giovani che tendono ad al-

nella foto da sin. Federico Marchi premiato lontanarsi dalle discipline sportive che richiedono dall’Assessore allo Sport Alessandro Il Grande impegno e rinunce.

n. 5/2010 43 A San Benedetto le prime visite

La storia della Commissione Medica nazionale

di Ubaldo Grani

orreva il 20 settembre 1954 quando Mentre eravamo intenti a svolgere il tai qualche cosa di particolare e lo feci Cin quel di San Benedetto del Tronto tema, il prof. Balestrazzi chiese se fra presente ai colleghi. Intervenne il dott. un gruppo di giovani fu convocato agli i presenti vi fosse qualche medico. Ri- Anzano, specialista pneumologo, che esami per la promozione alla Divisione sposero il dott. Anzano, il dott. Seo di confermò il dubbio. Nazionale Professionisti di IV serie. Pre- Napoli ed il sottoscritto. Fummo invitati, Fummo invitati a portare il collega siedeva la commissione il dott. Romolo al termine della prova scritta, a visitare all’ospedale per un RX al torace, l’esito Ronzio, con i due vice prof. Angelo Ba- tutti i convocati. Era presente un colle- confermò il nostro dubbio ed il collega fu lestrazzi (oculista dell’Università di Bari) ga internazionale, che non avendo preso fermato e non arbitrò più. Fu il primo ar- e prof. Magrini (internista dell’Università parte al suo raduno, era stato invitato a bitro fermato da una estemporanea com- di ). S. Benedetto. Durante la visita auscul- missione medica A.I.A..

44 n. 5/2010 L’anno successivo il raduno si tenne in Essendo indisponibile il prof. Balestraz- clinico-statistiche sugli arbitri presenti. quel di Catanzaro ed in questa seduta, da zi, il presidente Franchi mi convocò “ad Nell’aprile 1990, con il benestare del Pre- una commissione medica AIA, fu fermato oras” ed il mattino successivo riprendem- sidente Campanati e del prof. Castella- un altro collega, per una cardiopatia. A mo le visite con le nuove disposizioni. In no e con l’aiuto del presidente del CRA quel tempo gli arbitri non presentavano quell’occasione ebbi l’interregno della Calabria, organizzai un raduno tecnico- alcuna documentazione medica. C.M.A.N. fino al termine della stagione. scientifico della CMAN con tutti i presi- Poco tempo dopo il presidente Ronzio All’inizio della stagione successiva fu no- denti regionali ed i loro collaboratori. Il lasciò l’incarico e fu sostituito dal Conte minato presidente il dott. Pino Fortina di raduno si tenne a Camigliatello Silano e Giulini di Milano. Il suo medico persona- Novara con il dott. Castellano ed il sot- nella mia relazione di apertura illustrai la le, dott. Pegreffi, era un arbitro e lanciò toscritto. necessità di approfondire gli esami clini- l’idea di formare delle Commissioni me- In occasione di un raduno della CAN C ci sugli arbitri, come era stato più volte diche arbitrali nazionali, per poter avere a Coverciano, essendosi dimesso per richiesto. una visione sanitaria particolareggiata di motivi professionali il dott. Bicchierai di In quell’occasione il Presidente Campa- tutti i colleghi. Firenze, fu inserito un giovane medico di nati comunicò che il Consiglio Federale La prima Commissione era formata da: Viareggio che dimostrò subito brillante aveva “aperto al Professionismo Arbitra- Pegreffi per il Nord; Pascarella per il cen- competenza professionale; il battesimo le” e che, come più volte richiesto da noi tro e Balestrazzi per il Sud, con 3 vice del fuoco lo ebbe immediatamente. medici, gli arbitri sarebbero stati sottopo- dott. Mascali per il Nord, non rammento il Rimasto l’unico medico al centro tecni- sti annualmente alla visita di idoneità me- nome del collega di Tivoli per il centro ed co, durante la notte il Presidente fu colto dico-sportiva agonistica, con le modalità il sottoscritto per il Sud. da una colica renale ed il collega risolse previste dalla normativa nazionale per la Iniziammo a fare il giro di tutte le Sezioni brillantemente il caso. Si trattava del dott. maggior parte degli atleti. con la collaborazione dei colleghi arbitri Angelo Pizzi che ha saputo in seguito su- A proposito di dilettantismo, riporto un medici delle varie regioni. Oltre le visite perare, come li chiama lui, i suoi Maestri. “Amarcord”: al raduno pre-campionato di presso le Sezioni, iniziammo anche le visi- A Coverciano, in occasione delle visite Trieste, esaurite le visite mediche, il colle- te pre-esami ai candidati arbitri. Il “lavoro” pre-campionato per la IV serie mi si pre- ga Michelotti di Parma fece una propo- era pesante: ogni domenica, Pegreffi do- sentò, neo-promosso, un brillante giova- sta. Gli arbitri della CAN avrebbero rice- cente, ci inviava nelle Sezioni che ne face- ne della sezione di del quale si vuto un consistente gettone di presenza vano richiesta. In quel tempo tutti i raduni parlava molto bene. di 50.000£ a gara, essendo un calzaturi- pre-campionato della CAN A-B, C e IV Lo visitai accuratamente e, nonostante una ficio disposto a versare la somma se gli serie si tenevano a Coverciano. Nelle va- carente capigliatura, requisito valutato nel arbitri avessero indossato durante le gare rie riunione della C.M.A.N. si discutevano regolamento del tempo, lo dichiarai IDO- le scarpe con il logo della Ditta. La rispo- nuovi provvedimenti per migliorare la co- NEO. Si trattava dell’arbitro Pierluigi Collina! sta di Campanati fu negativa in quanto gli noscenza delle condizioni di salute degli Purtroppo le gravi condizioni di salute del arbitri erano Dilettanti e non potevano es- arbitri che portarono alla redazione di un dott. Fortina lo costrinsero a rinunciare sere sponsorizzati. La C.M.A.N. si è evo- primo regolamento sanitario. all’incarico ed al suo posto fu nominato il luta nel tempo, mutando denominazio- Sulle lenti a contatto, che nel frattempo prof. Ottavio Anzano con il prof. Castella- ne e aggiornando via via il regolamento erano state adottate da diverse Istitu- no ed il sottoscritto. sanitario AIA in funzione delle normative zioni Sportive, Pegreffi era decisamente Dopo una lunga serie di raduni, anche il nazionali e regionali in vigore in materia, a contrario. In un raduno della CAN A-B a prof. Anzano lasciò l’incarico perché in- favore degli atleti. Coverciano, un arbitro si presentò alla vi- serito nella commissione della CAN A-B. Nel giugno 2006, sotto la guida del pro- sita oculistica con le lenti a contatto e fu Furono nominati il prof. Castellano, il dott. fessor Vincenzo Castellano e con la colla- dichiarato NON IDONEO. Alle sue rimo- De Battisti ed ancora il sottoscritto. borazione di vari colleghi, è stata condot- stranze, intervenne il Presidente Federa- In un raduno pre-campionato della CAN ta un’indagine scientifica sul Programma le dott. , che decise ipso C ad Asiago, sotto la guida di Gigi Agno- di formazione/informazione sulla tutela facto, la compatibilità delle lenti corneali. lin, si presentarono alcuni colleghi delle della salute nelle attività sportive e pre- Di conseguenza, Pegreffi si allontanò da FMSI che mi chiesero (e furono subito venzione del DOPING, particolarmente Coverciano facendo sospendere le visite. ben accolti) di eseguire alcune ricerche rivolto agli arbitri.

n. 5/2010 45 Necessario affrontare tutte le problematiche

Regole per viaggiare in sicurezza e salute

di Angelo Pizzi*

Gli sportivi con sempre maggiore fre- lari, quali i vuoti d’aria o il mare mosso. servono almeno 10-15 gg per recuperare quenza ultimamente sono costretti a Bisogna considerare che ciascuno né la massima efficienza prestativa) ed è uti- spostamenti e viaggi sia per soddisfare può soffrire con diversi gradi di intensità le programmare la partenza cercando di gli impegni agonistici sia per partecipare e che sulle cause fisiopatologiche di tale arrivare nel paese di destinazione dopo ad eventi di vario tipo che si svolgono in disturbo non c’è unanimità scientifica. Il aver viaggiato durante la notte concilian- paesi molto lontani in termini di kilome- fenomeno è piuttosto raro nei bambini e do il sonno magari con sostanze tipo me- tri e qualche volta anche con condizioni negli anziani e le donne sono certamente latonina che aiutano il ritmo sonno-veglia. igienico-sanitarie non adeguate. Diventa più colpite degli uomini, con una maggior Sempre durante i viaggi lunghi in aereo, così molto importante affrontare e risol- incidenza nel periodo immediatamente bisogna stare attenti alla iperviscosità del vere alcune tipiche problematiche alle pre e post mestruale. Come prevenzio- sangue, favorito dalla prolungata immo- quali vanno incontro come ad esempio ne bisogna evitare pasti abbondanti, bilizzazione e dalla disidratazione, con il jet-lag, il mal d’aereo,l’inquinamento non bere alcolici e preferire i posti nella conseguente formazione di trombosi ve- ambientale e climatico,l’altitudine,l’espo parte più tranquilla (ad es la parte cen- nose profonde degli arti inferiori, per cui è sizione al sole , le punture di insetti e le trale dell’aereo), mentre esistono farmaci necessario svolgere durante il volo eser- malattie infettive. Lo sportivo, come tutti i appositi da assumere almeno mezz’ ora cizi di mobilità degli arti inferiori e bere viaggiatori internazionali, deve conoscere prima del viaggio con buona efficacia. frequentemente anche se non si ha sete. quindi quei comportamenti corretti che gli permettono di evitare di esporsi ai ri- JET-LAG CLIMA E INQUINANTI schi di patologie che sono invece comuni (Sindrome da fuso orario) nei paesi nei quali si trova a dover svol- AMBIENTALI gere, magari partendo all’ultimo momen- E’ dovuto alla dissociazione tra i fusi ora- Il clima stressa l’organismo specie nei to (last-minute), incontri, partite e allena- ri percorsi e l’orologio interno del nostro passaggi troppo repentini dal caldo al menti anche impegnativi. organismo. La gravità dei disturbi dipen- freddo e viceversa, obbligando sempre de dal numero dei fusi orari percorsi ( si ad adattamenti faticosi che richiedono MAL D’AEREO indeboliscono le capacità psico-fisiche tempo per realizzarsi perfettamente; in finanche al 10% soprattutto in coloro che (Motion sickness, kinetosi) più bisogna tener conto anche del mi- viaggiano verso est rispetto ai viaggi ver- croclima degli aeroporti e alberghi che, Si tratta di un disturbo che può verificarsi so ovest).L’organismo impiega da 4 a 6 con i loro sbalzi termici, spesso al ritorno sopra ogni mezzo di trasporto, ma è più giorni per riadattarsi ( si calcola approssi- a casa, provocano patologie fastidiose a comune per i viaggi in nave e in aereo, ed mativamente circa un giorno per recupe- carico dell’apparato respiratorio. è dovuto ai movimenti abnormi cui siamo rare gli effetti dell’attraversamento di un costretti viaggiando in condizioni partico- fuso orario, anche se per fusi oltre le 6 ore

46 n. 5/2010 ALTA QUOTA PUNTURE Per quanto riguarda invece la malaria, malattia infettiva trasmessa dalla puntu- Con l’altitudine la pressione parziale DI ANIMALI E ra di un certo tipo di zanzara anofele, è dell’ossigeno diminuisce provocando MALATTIE INFETTIVE una malattia ancora molto diffusa spe- ipossia, cui l’organismo si adatta au- cie nell’Africa sub sahariana, nella par- Le probabilità di punture da parte di in- mentando la frequenza respiratoria e la te amazzonica dell’America latina e nel setti diversi sono elevate in alcuni paesi, pressione sanguigna. Questo avviene per sud-est asiatico: vengono notificati anco- per cui, viaggiando nelle foreste o nelle altitudini oltre 1500 mt, ma è soprattut- ra 200 milioni di nuovi casi nel mondo e ore notturne, si devono indossare camice to oltre i 2500 mt che si può provocare il 800 nuovi casi in Italia. Anche per questa a maniche lunghe e pantaloni lunghi, pro- cosiddetto “male di montagna”, con tutte malattia si possono tracciare alcune linee teggere la cute anche quella del viso con le sue possibili complicanze (cefalea, in- guida per ridurre il rischio: repellenti che vanno spalmati frequente- sonnia, irritabilità, diminuzione dell’appe- 1. Verificare presso il centro per i viag- mente in quanto inattivati dal caldo e dal tito, ecc) che non permettono ovviamen- giatori internazionali della propria ASL se sudore, e non girare mai a piedi nudi. I te di svolgere al meglio la prestazione la malaria è presente nel paese di desti- principali rischi infettivi sono rappresen- sportiva, specie le prestazioni aerobiche nazione e farsi consigliare il farmaco più tati, specie nei paesi tropicali, dalla diar- e/o quelle ad alta intensità come il gioco appropriato per la profilassi (consigliabi- rea del viaggiatore ( con varie denomina- del calcio (ricordiamo i mondiali del 1970 le informarsi almeno 20 gg prima della zioni a secondo del paese visitato), dalla a Città del Messico e le polemiche cre- partenza perché il farmaco deve essere malaria, dall’epatite A, dal colera, dal atesi dalle squadre che hanno affrontato assunto con congruo anticipo) che deve tifo, dalla febbre gialla. Oltre il 50% dei la nazionale di calcio della Bolivia, la cui essere continuato anche dopo il ritorno viaggiatori in paesi a rischio sono colpiti capitale La Paz si trova oltre 3000 mt di nel proprio paese dalla diarrea del viaggiatore: essa è prin- altezza).E’ fondamentale in questi casi 2. Portare il farmaco con se nel bagaglio cipalmente provocata da germi presenti l’acclimatazione, vivendo (ma soprattut- a mano ed assumerlo sempre secondo le negli alimenti che sono manipolati senza to dormendo) in altura per almeno 10-15 modalità prescritte il rispetto delle necessarie norme igieni- giorni, curando bene alimentazione ed 3. Adottare sempre misure di protezione co-sanitarie. Nella maggior parte dei casi idratazione. individuale contro le zanzare (abiti lunghi non dura più di 3-4 giorni, la febbre non e di colore chiaro, repellenti cutanei di sempre è presente e scompare spesso uso frequente, zanzariere) ESPOSIZIONE anche senza particolari trattamenti tera- 4. Riferire sempre al medico, in caso di AL SOLE peutici, anche se molta attenzione deve comparsa di febbre al ritorno dal viaggio essere fatta per prevenire la disidratazio- Particolare attenzione deve essere posta in un paese dove, nonostante la profilas- ne che produce e che può compromet- alle radiazioni ultraviolette: più alto è l’in- si, sia presente la malaria. tere in modo importante la prestazione dice solare, minore è il tempo necessario sportiva: per questo motivo una profilassi per i danni dermatologici (rischio nel tem- Vi sono poi alcune vaccinazioni che sono farmacologica, seppur non consigliata in po anche di aumentare l’incidenza di tu- altamente raccomandate( e in alcuni casi generale, può essere utile negli sportivi mori cutanei). I primi giorni di esposizione anche obbligate) negli sportivi che viag- specie in presenza di impegni agonistici sono quelli più pericolosi, specie per i giano ed offrono una protezione duratura in paesi a rischio, così come utile risulta cosiddetti fototipi 1 e 2 (quelli con pel- contro altri gravi malattie, quali l’epatite assumere 1 settimana prima della parten- le, capelli e occhi chiari), i quali devono A, il tifo, il colera e la febbre gialla. Contro za dei fermenti lattici ad elevata concen- accuratamente proteggere la pelle, che tutte queste malattie infettive le vaccina- trazione per potenziare le naturali difese ricordo non ha particolari sistemi di pro- zioni devono essere effettuate almeno 1 intestinali. In ogni caso si possono defi- tezione, esponendosi al sole con cautela mese prima della partenza, per permettere nire 5 punti essenziali per la riduzione del ed in modo graduale, cercando di evita- all’organismo di produrre gli anticorpi con- rischio della diarrea del viaggiatore re le ore centrali, usando sempre creme tro l’agente della malattia. In occasione con alta protezione e ricordando altresì 1. Consumare solo cibi ben cotti del viaggio è importante verificare anche che alcuni farmaci possono aumentare la la propria protezione nei confronti delle 2. Bere solo bibite imbottigliate sensibilità ai raggi UVA (effetto foto sen- malattie per le quali si è già stati vaccinati sibilizzante) come alcuni antibiotici e anti- 3. Non aggiungere ghiaccio alle bevande ed anche portare con sé una scorta di tutti infiammatori. Non dimentichiamo mai che quei farmaci raccomandati per il viaggio, 4. Evitare la verdura fresca, la frutta con le creme protettive prevengono le scotta- oltre naturalmente a quelli normalmente la buccia ed i frutti di mare crudi ture ma non impediscono l’abbronzatura assunti per patologie particolari. e che anche la pelle abbronzata, se non 5. Non consumare latte o derivati che protetta, può subire danni importanti. non siano pastorizzati *Responsabile Commissione Medica Nazionale AIA

n. 5/2010 47 Preparazione atletica

Il metodo Nordic Hamstring prevenzione basata sull’evidenza di Carlo Castagna*

ella prescrizione dell’allenamento la articolare di questo distretto muscolare dello stretching sembrerebbe non essere Nproposta degli esercizi per il miglio- e la sua azione propulsiva e di controllo garanzia per la prevenzione degli infortuni ramento della performance avviene per (frenata) nelle fasi della corsa. La ricer- a questo importante distretto muscolare. esperienza, supposta utilità e efficacia ca scientifica ha valutato l’efficacia di I divulgatori di questa metodica consi- aneddotica. La metodologia dell’allena- un esercizio estremamente pratico (vedi gliano una progressiva introduzione del mento pur progredendo anche per prove figura 2) con il quale si determinano i pre- Nordic Hamstring che si estende su 4-5 ed errori riceve comunque oggettivi be- supposti per uno sviluppo funzionale del settimane (da 1 a 3 sedute alla settima- nefici solo dal metodo sperimentale con distretto muscolare di interesse: il Nordic na dopo il riscaldamento, tabella 1). Nel il quale un intervento viene valutato per Hamstring. L’esercizio è stato propo- corso delle prime settimane il soggetto i risultati ottenuti rispetto a un gruppo di sto dai ricercatori che fanno riferimento si dovrà familiarizzare con l’esercizio li- controllo, in cui un esercizio o un com- all’ Sports Trauma Research Cen- mitandosi a svolgerlo a ridotta intensità. plesso di questi non viene introdotto. In ter, organizzazione all’avanguardia nello Questo fermando il corpo in linea con la questo articolo viene proposto un eser- sviluppo di protocolli per la prevenzione coscia a 20-30° magari davanti a un muro cizio per la prevenzioni degli infortuni al degli infortuni basati sull’evidenza scien- o a un appoggio per favorire il ritorno nella complesso tendineo muscolare che ha tifica nello sport. La somministrazione del posizione di partenza Nelle prime sedute la funzione di flettere la gamba propria- Nordic Hamstring si è dimostrata effica- due serie da 5-6 ripetizioni sono più che mente detta alla parte posteriore della ce nel ridurre l’incidenza degli infortuni ai sufficienti (tabella 1). L’intensità dell’eser- coscia, ovvero i flessori dell’articolazione flessori del ginocchio e per un favorevole cizio andrà quindi progressivamente au- del ginocchio o ischio-tibiali (hamstrings, miglioramento della performance musco- mentata contemplando l’uso delle brac- fig. 1). L’evidenza scientifica ci dimostra lare intesa come forza massima e sprint cia estese per realizzare un pre-contatto che l’attività arbitrale sia di allenamento su distanze brevi (Askling, Karlsson et al. con il terreno durante la ceduta graduale che di gara determina una suscettibilità 2003; Mjolsnes, Arnason et al. 2004; Ar- al suolo (Fig 2, 2). Dopo la fase inizia- all’infortunio dei flessori del ginocchio di nason, Andersen et al. 2008) in rilevanti le di 4-5 settimane e una volta padroni una discreta rilevanza clinica, tale da sug- gruppi di calciatori. È interessante nota- dell’esercizio sarà possibile atterrare gerire interventi di prevenzione per questo re come nello studio di Arnason e coll. con busto e gambe in linea senza l’aiuto complesso muscolare (Bizzini, Junge et (2008) solamente il gruppo di calciatori delle braccia. Il ritorno nella posizione di al. 2009; Bizzini, Junge et al. 2009; Biz- che aveva praticato stretching e Nordic partenza (in ginocchio) avverà piegando zini, Junge et al. 2009; Bizzini, Junge et Hamstring mostrò una riduzione dell’inci- le gambe e passando per la posizione a al. 2009). Gli interventi suggeriti mirano denza degli infortuni ai flessori del ginoc- carponi. Solo la fase di ceduta (da in gi- ad un miglioramento della flessibilità del chio. Infatti il gruppo di controllo (calcia- nocchio a proni) deve essere considerata complesso flessorio del ginocchio e a uno tori), che aveva effettuato solo stretching quale fase allenante (contrazione musco- specifico miglioramento della sua forza di (allungamento flessori) nel corso del ri- lare eccentrica). Il regime di sviluppo pre- contrazione. scaldamento, non riscontrò una riduzio- vede 12, 10 e 8 ripetizioni dell’esercizio L’allenamento della forza dei flessori del ne del numero di infortuni ai flessori del rispettivamente per la prima, seconda e ginocchio deve essere realizzata in ma- ginocchio rispetto ai rilievi di base (inci- terza serie da effettuarsi dopo il riscalda- niera eccentrica (contrazione in allunga- denza infortuni nelle due precedenti sta- mento. Tra una serie e l’altra dovrà essere mento, cedimento) data la natura poli- gioni agonistiche). Quindi la sola pratica rispettato un recupero di almeno 2’. L’in-

48 n. 5/2010 Preparazione atletica

Fig.2

Fig.1 tensità e il volume dell’intervento preven- Tabella 1. Protocollo di implementazione del Nordic Hamstring tivo deve seguire il protocollo presentato nella tabella 1. Questo prevede una fase iniziale di familiarizzazione (5 settimane, Settimana Sedute/Settimana Serie Ripetizioni/Serie Note tabella 1) a cui ne segue una di sviluppo a di 4-5 settimane con due tre sedute di al- 1 1 2 5 Familiarizzazione: lenamento alla settimana. Nel corso della Cedute con ausilio braccia estese per fa- stagione agonistica un allenamento alla 2a 2 2 6 vorire posizionamento settimana risulta essere efficace. al suolo del busto Cedute senza ausilio Fig.1 Anatomia funzionale del comples- braccia e limitata azione frenante della so flessorio del ginocchio (Hamstrings). Il 3a 3 3 6-8 gruppo muscolare dei flessori del ginoc- muscolatura interes- sata negli ultimi gradi chio ha come azione principale quella di del movimento flettere la tibia sul femore. Effettuare il program- 4a 3 3 8-12 ma completo 12-10-8 Fig.2 Impianto metodologico del Nordic ripetizioni Hamstring. Da “in ginocchio” farsi salda- mente afferrare le caviglie da un partner. Effettuare il program- ma completo (12-10-8 Quindi mantenendo busto e gambe in ripetizioni) aumentan- 5a 3 3 8-12 linea sporgersi progressivamente i avan- do l’azione frenante ti (1). Nelle prime sedute familiarizzare dell’esercizio se pos- sibile. con l’esercizio stazionando con il busto in linea con le gambe per 4-6” senza la- sciarsi cadere (1). Una volta familiarizzati Bibliografia Citata prevedere la caduta con braccia estese Arnason, A., T. E. Andersen, et ries and musculoskeletal prob- Sci Sports. avanti che prendono contatto con il suolo al. (2008). “Prevention of ham- lems.” Br J Sports Med 43(12): Bizzini, M., A. Junge, et al. (2009). con le mani per rallentare la caduta (2). string strains in elite soccer: an 936-42. “Injuries and musculoskeletal intervention study.” Scand J Bizzini, M., A. Junge, et al. complaints in referees and assist- Una volta esperti abbassare il corpo in Med Sci Sports 18(1): 40-8. (2009). “Injuries and muscu- ant referees selected for the 2006 linea con le gambe fino all’approssimarsi Askling, C., J. Karlsson, et al. loskeletal complaints in referees- FIFA World Cup: retrospective del terreno senza aiutarsi con le braccia. (2003). “Hamstring injury occur- -a complete survey in the top and prospective survey.” Br J rence in elite soccer players after divisions of the swiss football Sports Med 43(7): 490-7. Ritornare in posizione in ginocchio con preseason strength training with league.” Clin J Sport Med 19(2): Mjolsnes, R., A. Arnason, et al. l’aiuto delle braccia e passando dalla eccentric overload.” Scand J 95-100. (2004). «A 10-week randomized posizione “proni” (2) a quella “carponi” e Med Sci Sports. 13(4): 244-25o. Bizzini, M., A. Junge, et al. trial comparing eccentric vs. Bizzini, M., A. Junge, et al. (2009). “Injuries of football ref- concentric hamstring strength quindi “in ginocchio” (1). (2009). “Female soccer referees erees: a representative survey training in well-trained soc- *responsabile metodologia allenamento AIA selected for the FIFA Women’s of Swiss referees officiating at cer players.» Scand J Med Sci World Cup 2007: survey of inju- all levels of play.” Scand J Med Sports 14(5): 311-7.

n. 5/2010 49 rigore deve assicurarsi che siano stati rispettati tutti i preparativi, ivi compre- so che i calciatori devono stare fuori dell’area di rigore, a non meno di m. 9,15 Quesiti e dietro la linea del pallone? Dalla lettura del quesito non è chiaro se l’uti- lizzo della congiunzione “oppure” tra le due soluzioni proposte debba farle ritenere quali Tecnici alternative che si escludono a vicenda. In ogni caso, così non è. L’arbitro, infatti, prima di A cura del Modulo “Regolamento, Guida Pratica emettere il fischio per autorizzare l’effettuazio- ne del calcio di rigore deve assicurarsi, tra l’al- e materiale didattico” del Settore Tecnico AIA tro, che i calciatori abbiano assunto sul terreno di gioco posizioni in conformità alla Regola 14 Un difendente trattiene per la maglia un essere invitato dall’arbitro a provvedere non (“ivi compreso che devono stare fuori dell’area avversario e, nel tirarla, gliela strappa. appena conclusasi la sua partecipazione di rigore a non meno di m. 9,15 e dietro la li- Il calciatore riesce comunque a liberarsi all’azione proseguita per il vantaggio. nea del pallone”). Può verificarsi, peraltro, che dalla trattenuta ed è in grado di prose- successivamente al fischio dell’arbitro e prima guire l’azione (supponiamo da solo verso che il pallone sia in gioco uno o più calciatori la porta avversaria). Dopo che l’arbitro ha emesso il fischio infrangano la Regola (come nel caso proposto per l’esecuzione di un calcio di rigore, ma nel quesito, in cui un compagno di chi batte Stando a quanto stabilisce il regolamen- prima che il pallone sia in gioco, un com- si trova fuori dell’area di rigore, davanti la linea to, l’azione logica che dovrebbe fare pagno di colui che esegue il rigore entra del pallone). In tale situazione, con l’infrazione l’arbitro è quella di: a) concedere un nell’area di rigore. L’arbitro lascia prose- che si concretizza tra il momento del fischio ed vantaggio e lasciarlo proseguire; b) non guire l’azione ed il pallone viene deviato il momento nel quale il pallone viene messo in concedere il vantaggio (perché senza dal portiere prima sul palo e, poi, in calcio gioco, l’arbitro dovrà attendere l’esito del tiro maglia non potrebbe giocare il pallone) d’angolo. In alternativa, un compagno del ed assumere una decisione in base a questo e fischiargli il calcio di punizione a favo- calciatore che ha commesso l’infrazione (nell’ipotesi formulata – infrazione commessa re (per la trattenuta subita); c) fischiargli segna la rete riprendendo il pallone re- da un compagno di chi calcia il rigore – se con un calcio di punizione indiretto contro, spinto dal palo o dal portiere avversario. il tiro la rete non viene segnata, l’arbitro dovrà poiché seppur “involontariamente” ha In entrambi i casi l’arbitro, assegnando accordare un calcio di punizione indiretto a fa- giocato il pallone senza essere in regola un calcio di punizione indiretto nel punto vore della squadra difendente). con quanto stabilito dalla Regola 4? in cui il trasgressore ha superato la linea La domanda nasce dal fatto che sul re- che delimita l’area di rigore entrando an- golamento nel caso in cui un calciatore ticipatamente nella stessa, non va oltre il Durante un’azione di gioco, un calciato- perda accidentalmente una scarpa (e, limite della “ratio” tecnica allorché abdi- re si toglie la maglia e, senza informare quindi, non sia in regola con l’equipag- ca al principio generale secondo il quale l’arbitro, si colloca sulla linea di porta al giamento) viene specificato che se passa i provvedimenti tecnici possono essere posto del portiere che nel frattempo si troppo tempo il calciatore non dovrebbe assunti soltanto col pallone in gioco? è portato nella metà campo avversaria, più poter giocare il pallone. bloccando con le mani il pallone che sta- È la stessa enunciazione della Regola 14 a va entrando in porta in seguito ad un tiro. prevedere tale eccezione al principio che con L’applicazione del “vantaggio” nei casi di Come dovrà comportarsi l’arbitro ? E se il il pallone non in gioco possono essere as- scorrettezze (come sembra nell’episodio portiere fosse uscito dal terreno di gioco sunti solamente provvedimenti disciplinari. descritto) deve essere molto limitata, soprat- a seguito di un malore improvviso? tutto all’eventualità che si delineino o azioni La volontà espressa dal “legislatore” (“se d’attacco “promettenti” o evidenti occasioni l’arbitro emette il fischio per l’esecuzione del Il combinato disposto delle Regole 3 e 4 di- di segnare una rete. calcio di rigore e, prima che il pallone sia in sciplina le modalità di “individuazione” di un Nell’ipotesi formulata, quindi, l’arbitro dovrà gioco, si verifica una delle seguenti situazio- portiere durante la disputa di una gara. In valutare se per la squadra del calciatore che ni…”), forse mai come in questa circostanza, particolare, la Regola 4 stabilisce, tra l’altro, ha subito la trattenuta sia comunque esisten- è inequivocabile e non può essere soggetta che “ciascun portiere deve indossare colori te un’efficace azione d’attacco ed in questo a diversa interpretazione finché non interver- (nel proprio equipaggiamento – N.d.A.) che lo caso potrà accordare il vantaggio oppure, in rà (eventualmente) un suo diverso esplicito distinguano dagli altri calciatori e anche dagli caso contrario, interromperà il gioco, accor- pronunciamento. ufficiali di gara” mentre, secondo la Regola dando un calcio di punizione diretto ed am- 3, “ciascun calciatore partecipante al gioco monendo il colpevole della scorrettezza. può scambiare il ruolo con il portiere a con- Per quanto concerne la questione della ma- Durante l’effettuazione di un calcio di dizione che: • l’arbitro ne sia informato prima glia “strappata”, sarebbe paradossale la de- rigore, colui che lo batte passa il pal- che avvenga il cambio; • lo scambio di ruolo cisione indicata con la lettera (c), giacché al lone ad un compagno “B” che staziona venga effettuato durante un’interruzione di calciatore non può attribuirsi né dolo né colpa fuori l’area di rigore, davanti alla linea gioco. Se un calciatore scambia il ruolo con nella modifica del proprio equipaggiamento. del pallone. L’arbitro può concedere un il portiere senza la preventiva autorizzazione Nel caso, in ultimo, che l’arbitro accordi il calcio di punizione indiretto per la squa- dell’arbitro: • l’arbitro lascerà che il gioco vantaggio lo stesso calciatore potrà uscire dra difendente per infrazione alla Regola prosegua; • l’arbitro ammonirà i calciatori in dal terreno di gioco per regolarizzare l’equi- 14? Oppure l’arbitro prima di emettere questione alla prima interruzione di gioco”. paggiamento alla prima interruzione e dovrà il fischio per l’esecuzione del calcio di Così richiamate le norme regolamentari appli-

50 n. 5/2010 cabili alla fattispecie presente nella domanda, appare evidente che il fatto che il calciatore si sia tolto la maglia, collocandosi sulla propria linea di porta al posto del portiere, non attesta in alcun modo l’effettivo cambio di ruolo ai fini regolamentari. Per il realizzarsi efficacemente di ciò, sarebbe stato necessario, quanto meno, che il calciatore avesse indossato la maglia del portiere, cosa che non viene menzionata nel quesito. Alla luce di queste considerazioni, l’arbitro dovrà accordare un calcio di rigore ed il calciatore dovrà essere espulso (si ribadisce che è rilevante il fatto che il calciatore non stia vestendo la maglia da portiere). La seconda questione relativa ad un supposto malessere, che indurrebbe il portiere ad uscire dal terreno di gioco, non modifica il comportamento che l’arbitro deve assumere al verificarsi dell’infra- zione commessa dal calciatore. Caso mai, il direttore di gara resosi conto della reale ne- cessità di prestare soccorso al portiere, per- ché infortunato o indisposto, dovrà interrom- pere il gioco non appena possibile, tenendo d’altro canto in considerazione un eventuale repentino svolgimento dell’azione.

Volevo porre un quesito inerente il calcio a 5, e precisamente la regola dell’applica- zione del vantaggio e il successivo cumu- lo del fallo. Il regolamento prevede che se viene individuato un fallo punibile con un calcio di punizione diretto, l’arbitro verifi- cando che possa accordare il vantaggio, fa proseguire il gioco ed alla prima inter- ruzione si recherà presso il cronometri- sta, farà il segno convenzionale definito nella sezione “Segnali dell’arbitro” ed il fallo verrà cumulato (ovviamente il fallo verrà cumulato anche se è stata segna- ta una rete). La domanda è la seguente: un calciatore tenta di impedire al pallone di entrare in porta toccando volontaria- mente il pallone con le mani, ma fallisce nel suo intento. La decisione dell’arbitro, come chiaramente espresso nel regola- mento, dovrà essere l’ammonizione del calciatore per comportamento antisporti- vo e la convalida della rete, ma in questo caso specifico poiché c’è stato il tocco di mano e, quindi, sarebbe stato un fallo punibile con un calcio di punizione diret- to, l’arbitro sarebbe tenuto a cumulare il fallo? Riteniamo che la risposta possa essere af- fermativa giacché il caso illustrato rientra nell’ipotesi prevista a pagina 29 della nuova edizione (2010) del Regolamento, nella parte della Regola 13 riservata ai “Falli cumulativi”: “se applicano il vantaggio, gli arbitri dovran- no, non appena il pallone non è più in gioco, utilizzare i segnali obbligatori per indicare, al cronometrista e al terzo arbitro, che è stato commesso un fallo cumulativo”.

n. 5/2010 51 Buon lavoro a Ciro Ferrara, nuovo CT dell’Under 21