Una Nuova Tassa Dal Governo Dell'amore
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RC Auto? chiama gratis 800-070762 www.linear.it Giovedì 24 www.unita.it 1,20E Giugno 2010 Anno 87 n. 172 Cari compagni, sì, compagni, perché è un nome bello e antico, che non dobbiamo lasciare in disuso; deriva dal latino “cum panis”, che accomuna coloro che mangiano lo stesso pane. Coloro che lo fanno condividono anche l’esistenza. Mario Rigoni Stern OGGI“ CON NOI... Lidia Ravera, Umberto Guidoni, Wu Ming 1, Nadia Urbinati, Chiara Valerio, Bruno Tognolini Una nuova tassa dal governo dell’amore Spunta la gabella mentre i sindaci protestano. Sviluppo economico, la rivolta dei dirigenti p ALLE PAGINE 14-15 Italia nel pallone specchio di un Paese a caccia di gloria Il rito del tifo per allontanare la crisi e riaffermare l’identità p ALLE PAGINE 18-19 e 44-45 L’Unità da oggi anche su iPad Un altro modo di leggerci Funzioni innovative: video, rubriche, inchieste e blog p ALLE PAGINE 34-35 Pomigliano, the day after I ragazzi che hanno detto no Il 62% di sì non basta a Fiat: la fabbrica Non solo iscritti alla Fiom: sono giovani resta ma è in dubbio la produzione e senza tessere. Maria, 31 anni: «Fiera della Panda. Landini: «Chiedo del mio voto». L’editoriale di Reichlin a Marchionne una trattativa vera» Gli interventi di Fassina e Simoni p ALLE PAGINE 4-13 2 www.unita.it GIOVEDÌ 24 GIUGNO 2010 Diario ALFREDO REICHLIN Oggi nel giornale PAG. 22-23 ITALIA La cricca ai tempi del Giubileo Una storia d’affari e d’amicizia ricordare che questo cammino è stato L’editoriale anche il fondamento etico, il presupposto che ha fatto del capitalismo occidentale un «ordine» in cui ricchi e poveri possono Il valore convivere: il mercato non come licenza di uccidere, ma come ciò che impedisce alla società umana di ridursi a una banda di lupi del lavoro che si scannano tra loro. Insomma i diritti uguali, le regole. PAG. 30-31 MONDO Ecco perché mi colpisce molto il carico di Afghanistan, Obama rimuove stupidità che c’è dietro l’arroganza di certe il generale McChrystal La vicenda della Fiat di Pomigliano è anda- lezioni di modernità che i vari Marchionne ta come è andata. E io non voglio tornarci e Sacconi hanno rivolto agli operai di Pomi- sopra: nelle condizioni date la posizione più gliano. Non discuto la necessità di disciplina- saggia era quella di Bersani. re il lavoro di fabbrica, eliminare arretratez- Resta però in me un interrogativo di ze e inefficienze. Ma dubito che una grande fondo e diventa dominante il bisogno di industria moderna possa resistere a lungo una riflessione capace di misurarsi con trattando gli operai (dopotutto persone e l’enorme novità di ciò che c’è dietro quella persone giovani, cittadini europei usciti vicenda. Siamo arrivati a una sorta di sfida dalle scuole medie) come degli «zombi» ai cruciale che investe il lavoro moderno, non quali basta dire: ti licenzio se non fai la pipì PAG. 36-37 CULTURE solo italiano. Non è un problema sindacale. prima di tre ore e per non più di «tot» minu- Wu Ming 1 racconta Camilleri Io credo che sia il problema dell’uomo ti. Gioco di parole dalla A alla Zeta moderno e sul suo rapporto con l’econo- Non ignoro affatto che la mondializzazio- mia. Qualcosa che va oltre il vecchio conflit- ne sta avvenendo in forme tali per cui due to novecentesco tra capitale e lavoro. Per- secoli di conquiste di poche centinaia di ciò mi appare tragica questa riduzione del operai occidentali (salari, diritti, Welfare) lavoro a «residuo» su cui scaricare il peso sono minacciate per la concorrenza di un di tutto, compreso il ladrocinio e l’evasione paio di miliardi di nuovi operai del mondo fiscale, ridurlo a precariato, a «mille mestie- in via di sviluppo pagati dieci volte meno e ri» pur di sopravvivere. È la più grande senza diritti e protezioni sociali. Ma ne stia- contraddizione del nostro tempo, se alzia- mo misurando le conseguenze? Quelle più mo un pochino la testa e comprendiamo profonde, storiche, anche culturali. Non PAG. 24 ITALIA che questo tempo chiede ben altro. Chiede solo le conseguenze sulle condizioni del Nucleare, stop della Consulta il lavoro come fondamentale strumento di lavoro: quelle sul governo possibile del PAG. 28 IL CASO identità e di libertà degli uomini e di creazio- mondo mondializzato. So bene che stanno Max «uccide» Saviano. Lui s’arrabbia ne delle società moderne (cosa che avven- anche qui le ragioni profonde della crisi ne mica tanto tempo fa). della sinistra e del suo vecchio pensiero PAG. 32-33 MAREA NERA Disastro Bp, morti due tecnici Insomma, il lavoro come civiltà all’ombra classista. È difficile ripetere «proletari di della quale l’uomo si è messo in grado di tutto il mondo unitevi». Ma la storia cambia PAG. 38-39 CULTURE lavorare non come uno schiavo, di far libe- e la sinistra non può pensare solo il breve Dean & Jerry, strana storia d’amore ra impresa e di misurarsi con se stesso. Di periodo. PAG. 46-47 SPORT creare il proprio futuro. Mi limito solo a p SEGUE A PAGINA 8 L’Inghilterra va ma gli Usa sono primi Rinaldo Gianola Pomigliano D’Arco Diario operaio Il ricatto della Fiat La condizione del lavoro nella crisi italiana le paure e le speranze pagine 168|euro 10,00|in libreria dei lavoratori PARLANDO DI... Secondo un sondaggio di Studenti.it nella seconda prova scritta Scuola 3 è riuscito a copiare il 60% degli studenti: il 31% ha detto di esser GIOVEDÌ riuscito a copiare tutto, il 16% ha copiato abbastanza. 24 GIUGNO 2010 Inversi Staino di Bruno Tognolini Filastrocca del tramonto Incomincia il mio racconto Sono solo in altalena E davanti c’è un tramonto Di ghiacciolo all’amarena Il racconto è terminato Il tramonto s’è squagliato Verso casa m’incammino Con il bastoncino (da Rima Rimani, Salani 2002) Lorsignori Il congiurato C’è la nazionale, la maggioranza non può votare la fiducia iù che il rispetto del Parlamento potè la na- ta e di governo) dei santi Pietro e Paolo. Dai sena- quattro ore dall’annuncio in Aula. Il che avrebbe P zionale di calcio. Sì, proprio la squadra che tori di centro destra è subito arrivato un secco no, portato alla conta alla stessa ora del match con per il ministro Bossi si comprerà la partita impegnati come sono a lavorare sulla manovra in gli slovacchi, un appuntamento che avrebbe se- di oggi con la Slovacchia e che nessun leghista commissione Bilancio. E così i rappresentanti del- riamente messo a rischio la tenuta dell’esecutivo. dice di essere pronto a tifare. Ebbene l’impegno l’esecutivo si sono presentati in mattinata a Mon- Difficile pensare che proprio il centro destra qual- mondiale degli azzurri (quelli veri, da non con- tecitorio armati di tutto punto delle necessarie che giorno fa si sia schierato con Marchionne an- fondere con Forza Italia) ha ieri sconsigliato il autorizzazioni per mettere ancora una volta in che di fronte al suo attacco agli operai Fiat di Ter- governo dal ricorso all’ennesima fiducia (sareb- mora la propria maggioranza, costringendola a mini Imerese (che a differenza dei parlamentari be stata la numero 35) sul decreto Bondi conten- votare il testo tanto caro al ministro per i beni ci rimettono un giorno di stpendio) per aver scio- tente i tagli agli enti lirici. L’opposizione in realtà culturali. Come sempre si fa in queste occasioni, perato, secondo lui, solo perchè c’era l’esordio era pure riuscita a far breccia nella non proprio calendario alla mano, il ministro Vito avrebbe an- della nazionale ai Mondiali. Meglio far lavorare il granitica coalizione berlusconiana, ma approva- nunciato il ricorso alla fiducia alla ripresa dei la- Senato, anche a costo di darla vinta su alcuni pun- re delle modifiche avrebbe imposto il ritorno del vori pomeridiani, subito dopo il question time ti al Pd (l’Idv è rimasta comunque insoddisfatta). testo al Senato entro martedì prossimo, data del- del mercoledì. Solo che il regolamento della Ca- Malgrado la partenza stentata, tra i deputati del la scadenza del decreto, cioè durante il ponte del- mera prevede che una volta posta la questione di centro destra la nazionale di Lippi riscuote più la festività romana (anche su questo, Lega di lot- fiducia il voto non possa avvenire prima di venti- fiducia del governo Berlusconi.❖ 4 www.unita.it GIOVEDÌ 24 GIUGNO 2010 Primo Piano p Il giorno dopo Marchionne irritato dal risultato mette in campo altre ipotesi produttive p L’impegno La fabbrica produrrà, ma il nuovo modello potrebbe rimanere in Polonia La Fiat resta a Pomigliano ma ora è in dubbio la Panda Foto di Christian Tragni/Tam Tam Il “sì” supera il 62%, ma l’oppo- sizione è stata ben più forte del- le previsioni. La Fiat è preoccu- pata per la gestione dell’accor- do e potrebbe pensare ad altre produzioni invece della Nuova Panda. RINALDO GIANOLA MILANO [email protected] Il risultato del referendum tra i la- voratori di Pomigliano d’Arco è sta- to chiaro: hanno vinto nettamente i “sì” al nuovo piano della Fiat. Ma il consenso alla proposta di Sergio Marchionne, condivisa da quattro sindacati e non dalla Fiom, si è fer- mato appena sopra il 62%, un lavo- ratore su tre ha detto “no”. Non c’è stato, dunque, il plebiscito che molti giornali, politici e sindacali- sti avevano previsto o auspicato e Niente plebiscito Non c’è stata la valanga dei consensi che molti aspettavano lo stesso chiaro successo della pro- posta del Lingotto si è fermato a un livello inferiore alle attese della Fiat.