Itas Diatec Trentino - Lube Banca Marche Macerata
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67° CAMPIONATO ITALIANO PALLAVOLO MASCHILE 31° Play Off - Speciale FINALE V-Day Sustenium - 22 aprile 2012 ASSAGO (MI) ITAS DIATEC TRENTINO - LUBE BANCA MARCHE MACERATA V-DAY, TERZO ATTO A MILANO Terza edizione, terza città. Il 22 aprile 2012 alle ore 17.30 al Mediolanum Forum di Assago (MI) arriva il V-Day Sustenium, l’evento che in gara unica assegna lo Scudetto. Per la Lega Pallavolo Serie A, che ha varato questa formula per la Finale di due anni or sono a Bologna, ripetendola nella scorsa stagione a Roma, è l’occasione di concentrare l’attenzione di tutto il mondo del volley su due ore di adrenalina pura, con il massimo degli obiettivi stagionali in palio da giocarsi sul gigantesco tricolore del campo Mondo. Dopo l'Itas Diatec Trentino, che in Semifinale ha battuto con un doppio 3-0 l'Andreoli Latina, è la Lube Banca Marche Macerata la seconda finalista del V-Day Sustenium. La squadra marchigiana ha sconfitto in gara 3 la Bre Banca Lannutti Cuneo che esce dalla corsa scudetto dopo gli ultimi due V-Day disputati contro Trento. La Finale di Milano sarà il remake della Del Monte Coppa Italia Serie A1 2012 di Roma e della serie dei PlayOffs 6 della 2012 Champions League, dove in entrambe le occasioni ad avere la meglio è stata l'Itas Diatec Trentino. Non ci saranno solo i tifosi sugli spalti a seguire la sfida, ma tutto il mondo: l’evento sarà seguito in diretta da televisori e computer in ogni angolo del pianeta. Occhi puntati sugli schermi di Rai Sport 1 per l’Italia (duplicata dal sito RAI), in tutta Europa ci sarà lo show live garantito da Eurosport 2, in Medioriente e Africa del Nord le antenne di Al Jazeera Sport mentre i pc accesi in ogni Continente seguiranno ogni azione in tempo reale tramite Bwin.com Il V-Day Sustenium 2012 è organizzato dalla Lega Pallavolo Serie A in collaborazione con il Comitato regionale FIPAV Lombardia e il Comitato Provinciale FIPAV Milano. V-DAY, DUE ANNI GIÀ NELLA STORIA Bologna, 9 maggio 2010 Futurshow Station, Casalecchio di Reno (BO) L’emozione della prima volta è disegnata sui volti di tutti: tifosi, giocatori, addetti ai lavori. Per la prima volta nel Campionato di Pallavolo ci si gioca tutta una Regular Season e una serie di Play Off in una sera. L’appuntamento è alle porte di Bologna: la città del basket apre il suo nido, quello più grande, ai colleghi saltatori. Che riempiono con l’entusiasmo di 8.600 persone la “stazione del futuro”. L’Itas Diatec Trentino affronta la Bre Banca Lannutti Cuneo senza Raphael, che si è fatto male a una mano all’inizio dei Quarti, e affida la sua regia al secondo alzatore, il polacco Zygadlo: nessun problema, da titolare ha già vinto la Champions qualche giorno prima. Tutto però deve funzionare alla perfezione per Trento, tanto che come secondo alzatore è addirittura candidato il cubano Juantorena. Dopo il primo set (25-14), molti dei tifosi cuneesi sono sui gradoni esterni, delusi, ad ossigenarsi: quando a un tratto i più fedeli Blu Brothers gridano loro di rientrare. In campo Nikola Grbic sta facendo venire i brividi. Prende per mano la squadra e guida tutti i punti decisivi dei suoi. Fino al 3-1. Fino al cielo, “sempre più blu”, come cantano a squarciagola i Piemontesi. La festa di Cuneo è un festoso petardo che cancella anni di sospiri scudetto, iniziati da quei primi campionati sotto un tendone, quando il PalaBreBanca era ancora uno schizzo al tecnigrafo. Simone Parodi è l’MVP, e mostra discreto l’elastico tricolore degli slip, alla faccia della scaramanzia. Mentre di sole mutande veste Gigione Mastrangelo, che dispiega sfacciatamente addominali perfetti per la sua prima festa Scudetto. Cuneo è campione. E i suoi fan arrotolano ridendo quello striscione che dichiarava il loro NO, stentoreo, al V-Day. Roma, 15 maggio 2011 PalaLottomatica Come a Bologna, i tifosi di Cuneo sotto la magnifica cupola del PalaLottomatica rivedono immediatamente un film, un brutto film che dura 22 minuti. Ma dopo l’intervallo la pellicola non si colora, come successo un anno prima. Il camion verde con la grande scritta bianca sbuffa potente in salita ma non vede il valico: solo una montagna trentina, enorme, davanti a sé. Nel secondo set la Bre Banca Lannutti ingrana la marcia giusta, spinta dalle cannonate in battuta del suo gigantesco centrale russo, Volkov. E’ un vantaggio che fa sperare, 6-2, ma dura il volgere di un Kaziyski, unità di misura bulgara per la perfezione stilistica. Jan Stokr mena come un fabbro, tanto che il suo alzatore brasiliano Rapahel continua a tenerlo caldissimo davanti a 9300 tifosi, trascurando persino Juantorena, di solito cassaforte di palloni. Il terzo set è la vendetta più severa nei confronti della vittoria di Cuneo del maggio precedente: 25-9. Un timbro pesante per l’annata perfetta della società di Diego Mosna. Raphael gira per il campo gonfio, e non solo di gioia per il suo primo scudetto: ha preso l’ultimo pallone finito per terra e l’ha cacciato sotto la maglia, per festeggiare l’arrivo del suo erede. Ma l’eredità intanto è assicurata dallo Scudetto: Trento chiude una stagione formidabile in cui ha vinto Mondiale per Club, Champions League e il titolo italiano. Cuneo, che ha giocato le partite decisive priva di Simone Parodi, torna a casa cullandosi recenti ricordi tutt’altro che brutti: in sede ha i titoli di Supercoppa e Coppa Italia. Però rimira un tabellino senza nemmeno una doppia cifra. V-DAY SUSTENIUM IL PARERE DI ALLENATORI E CAPITANI (virgolettati raccolti prima dei Quarti di Finale) ITAS DIATEC TRENTINO Radostin Stoytchev (allenatore Itas Diatec Trentino): “Condivido l’idea con cui è stato creato e confermato il V-Day: concentrare la Finale Scudetto in un’unica giornata può essere positivo per il nostro movimento, anche se personalmente preferivo che il titolo fosse messo in palio sulla distanza di tre o cinque partite. Con le qualificazione olimpiche alle porte però c’erano effettivamente poche alternative”. Matey Kaziyski (capitano Itas Diatec Trentino): “Il V-Day mi piace meno perché l’ho già provato e sinceramente preferisco la formula che si articola su tre o cinque partite, in modo da giocare più partite ed offrire effettivamente il vantaggio del fattore campo a chi si è classificato meglio in Regular Season”. LUBE BANCA MACERHE MACERATA Alberto Giuliani (allenatore Lube Banca Marche Macerata): “Quella della Finale in gara unica è una formula che va sicuramente accettata, perché studiata con il principale scopo di concedere alla Nazionale il tempo utile per preparare l’assalto al pass olimpico. Personalmente sono favorevole al V- Day, è una formula che va sicuramente perseguita e sfruttata, perché riesce a catalizzare l’interesse dei media nazionali e internazionali come mai era avvenuto prima. Ciò che il V-Day regala a livello di sensazioni sia ai giocatori in campo che allo staff è davvero difficile da descrivere, sono emozioni forti e uniche che solo chi ha avuto l’opportunità di viverle può riuscire a capire concretamente. Emozioni che ti ripagano con gli interessi di tutto il lavoro svolto durante la stagione”. Igor Omrcen (capitano Lube Banca Marche Macerata): “Credo che un appuntamento come il V-Day rappresenti il massimo per chi gioca a pallavolo. Una formula pericolosa, nel senso che secondo me un’eventuale sconfitta in quella partita sarebbe davvero difficile da dimenticare, ma allo stesso tempo bellissima, entusiasmante, ricca di adrenalina e di quant’altro di bello ti possa regalare lo sport, sia in campo che sugli spalti. E’ il mio ultimo anno in Italia, e vorrei tantissimo conquistare la possibilità di provare tutte queste sensazioni sulla mia pelle”. BRE BANCA LANNUTTI CUNEO Camillo Placì (allenatore Bre Banca Lannutti Cuneo): “La nuova formula dei Play Off dà grande pressione alle squadre che disputano in casa il proprio girone. Non si può sbagliare nessuna gara, altrimenti si va fuori. Con il vecchio sistema, invece, c'era il tempo ed il modo di recuperare. Comunque, come tutte le novità, anche questa va sperimentata e sarà poi il tempo a dirci se la nuova formula è azzeccata e vincente. Per le quattro semifinaliste lo sarà sicuramente. Poi c'è il V-Day che è sempre una grande emozione”. Wout Wijsmans (capitano Bre Banca Lannutti Cuneo): “Il V-Day è sempre una grande emozione, certamente un catalizzatore di attenzione, perché una partita secca attira sicuramente di più di una serie, magari di cinque. È difficile dire se sia meglio o peggio della vecchia formula, è un giudizio molto soggettivo: a noi una volta su due è andata bene, quindi non possiamo lamentarci”. SISLEY BELLUNO Roberto Piazza (allenatore Sisley Belluno): “L’evento unico è sempre qualcosa di speciale. In passato però si diceva che il bello del volley e della fase Play Off era proprio il fatto che riuscissero a catalizzare parecchio pubblico. A differenza di qualche anno fa in questa stagione, di partita in partita, i tifosi bellunesi si sono affezionati sempre di più a noi: non sarebbe stato male già giocare i Quarti al meglio delle 3 gare vinte su 5, con la possibilità di disputare più partite in casa, con la rivale storica Modena peraltro. Per il terzo anno invece ci sarà una Finale unica; chi ha da perdere di più sono le squadre più forti e più titolate. Per la Sisley arrivare al V-Day vorrebbe dire eliminare in ordine Latina, Modena e Trento. Un obiettivo decisamente complicato. Come lo vivrei? Come la splendida Finale di Champions League del 2006 a Roma, un appuntamento unico e irripetibile”. Alessandro Fei (capitano Sisley Belluno): “Al V-Day può succedere di tutto.