MISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

ELENCO DEGLI EDIFICI MONUMENTALI

XXXIII Provincia di

ROMA TIPOGRAFIA DELL'UNIONE EDITRICE Via Federico Cesi, 45 1921

AVVERTENZA

L'idea di formare un catalogo di tutto il patri­ monio artistico dello Stato risale assai addietro nel tempo. Già l'imperatore Costantino aveva ordmata una statistica degli edifici e delle opere pubbliche che erano allora nelle quattordici re­ gioni delle città di Roma, donde risultarono, tra le altre opere, 22 statue equestri, 423 templi con 80 statue d’oro e 77 d’avorio e 1352 fontane. Quattordici secoli più tardi, il 20 aprile 1773, il Consiglio dei Dieci di Venezia comandava che fosse compilato il catalogo generale dei più insigni dipinti esistenti nei confini della Serenissima ; ma questo elenco aveva natura di semplice in­ ventario, di accertamento della consistenza patri­ moniale della Repubblica, senza effetti giuridici determinati. Questi invece cominciano ad appa­ rire connessi col catalogo delle opere d’arte nel­ l'editto Pacca del 7 aprile 1820, il quale, ordi­ nando la formazione di un elenco degli oggetti artistici più preziosi dello Stato Pontificio, im­ poneva alle commissioni preposte alla loro conser­ vazione di esaminarli « presso qualunque proprie­ tario e possessore ». Unificate le varie provincie in un solo regno, il concetto di porre il catalogo dei monumenti e delle opere d’arte a fondamento di ogni sanzione — fi legislativa appare in quasi tutti i disegni di legge presentati all’esame del Parlamento. Non com­ preso nel progetto Coppino del 31 maggio 1887, vi fu introdotto dalla Commissione parlamentare che volle la formazione di un unico catalogo degli immobili. Il disegno di legge Villari del 25 feb­ braio 1892, foggidto sulla legge francese del 30 marzo 1887, si aggirava tutto intorno all’idea centrale del catalogo. Due cataloghi, a seconda che gli oggetti di antichità e d’arte appartenessero ad enti morali od a privati, prevedeva il progetto Martini del 24 ¡ugno 1893, mentre i due cata­ loghi voluti dal disegno di legge Gallo del 9 marzo 1898 dividevano le cose a seconda della loro na­ tura di beni immobili e di oggetti d’arte. Lo stesso ministro Gallo intravide il pericolo di far dipendere l’applicazione della legge dai cataloghi, dei quali non è più traccia in un suo nuovo progetto del 4 dicembre 1900. Ma ormai il concetto era sialo troppe volte enunciato e ri­ badito perchè vi si potesse rinunciare a un tratto, e l'ufficio centrale del Senato, esaminando il se­ condo disegno di legge Gallo, lo modificò imponendo la formazione del catalogo delle opere d'arte. Il catalogo, limitato agli oggetti di sommo pregio storico o artistico appartenenti a privati, permane nel progetto Nasi, divenuto la legge del 12 giugno 1902; ma, dopo un esperimento di otto anni, con poche parole di commiato del relatore on. Rosadi venne definitivamente abolito nella successiva legge Rava del 20 giugno 1909, perchè parve, rispetto al suo scopo, o eccessivo o insufficiente. Tolto di mezzo il catalogo come presupposto necessario di applicazioni giuridiche, rimane all’amministrazione il dovere di compilare gii elenchi dei monumenti e delle opere di antichità — 7 — e d’arte, non più come valore di norma assoluta e definitiva, ma per uso affatto interno, a scopo di polizia amministrativa e per guida degli uffici e degli istituti artistici. A questa necessità risponde in parte la presente ristampa dell'Elenco degli edifici monumentali, pubblicato dal Ministero della P. I. nel 1902. Iniziandola nel 1911, il mio illustre predecessore ne metteva in luce la difficoltà, fonte di inevitabili mende e lacune, ma esprimeva anche la fiducia che la continua attenzione degli uffici governativi di tutela artistica, delle Commissioni provinciali, degli ispettori onorari e degli studiosi tutti, avrebbe contribuito a migliorarla. I fatti non hanno delusa la speranza, e ognuno rileverà agevolmente il progresso costante dai primi agli ultimi fascicoli di questo sia pure in­ completo censimento dei monumenti d'Italia, la cui importanza e utilità ai fini dell’amministra­ zione e della cultura sono grandissime, anche se è prevedibile che esso, per la sua stessa natura, non potrà mai toccare la perfezione. Arduino Colasanti Direttore Gen. delle Antichità e Belle Arti.

La bibliogrofia del presente fascicolo fu compilata dal So­ vrintendente prof. dott. PÈLEO Bacci. L'elenco dei monu­ menti fu pure compilalo da detto Sovrintendente con l'aiuto del ff. di segretario Pietro BUSCAGLIONI. Fornirono indica­ zioni il m.° Ramiro T orrini per Pisa, l'ispettore onorario dei monumenti avv. Ezio Solaini per Volterra e l'ispettore onorario dott. Alfredo M asoni per Lari. Per la Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti ha curata la pubblicazione t'arch. GIUSEPPE CRESTINI.

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XXXIII

PROVINCIA DI PISA

A b b a d ia (vedi Buti).

A p p ia n o (vedi Ponsacco).

Bai/ni di Casciana (vedi Lari). Bagni di San Giuliano.

Chiesa di S. Bartolomeo, in località Campo (costruzione del xm secolo; facciata e so­ vrapposto campanile a vela di epoca più tarda; per sostegno di acquasantiera un capitello cavato, con iscrizione e data 1268). Chiesa di S. Giovanni Battista, nella frazione (facciata a bozze, del see. xn; occhio con mostra a intarsio nel fronte­ spizio; iscrizione in marmo, del 1131; ampliamento in cotto, del see. xiv; pietra tombale del 1391).

Chiesa di S. Giovanni Evangelista, nella fra­ zione Gello (ciborio in marmo, del see. xvi, ricco di decorazioni, sull’altare maggiore: bottega di Stagio Stagi; gocciola del ci­ borio murata nella parete sinistra).

Chiesa parrocchiale della Madonna dell’Ac­ qua (a. 1670).

Cisternone nella Valle delle Fonti (stemma mediceo in marmo e iscrizione del 1695, ricordante l’opera di Cosimo de’ Medici per fornire Pisa d’acqua); proprietà del Co­ mune di Pisa.

Fabbricato per i Bagni, posto a ponente (due colonne romane,incastrate presso l’ingresso). iscrizione frammentaria romana e due iscri­ zioni del sec. xiv, murate presso l’ingresso del fabbricato per i Bagni, posto a levante.

Oratorio dell’Assunta, già S. Cristoforo in Boriano, nella frazione Cello (sec. xm; facciata in verrucano; fianchi in mattoni).

Oratorio di S. Maria della Neve a Mirteto (costruzione romanica a bozze, del sec. xn; abside con tre finestre; altare originario); proprietà Poggi.

Palazzo dell’Amministrazione dei Bagni (a. 1744; cippo romano su di un ripiano della scala).

Pieve di S. Giovanni, e campanile, nella fra­ zione (sec. xi).

72

Pieve di S. Marco, nella frazione Pigoli (a tre navate e tre absidi, secoli x i-x ii; cam ­ panile del 1764; fonte battesimale marmo­ reo, del sec. xi).

Resti dell’ acquedotto romano, proprietà Orsi, in località Caldaecoli.

Rocca nella frazione (secoli xit- x v i, con stemmi sulla porta e data 1504; avanzi di torre centrale); proprietà Camici- Roncioni.

B u r a t t i (vedi Piombino).

B e lv e d e r e (vedi ).

B ib b ia n o (vedi Càscina).

Bibbona.

Casa, residenza del Comune (sulla porta e- sterna stemma mediceo del 1615; nell’a­ trio stemmi in pietra di commissari fioren­ tini del sec. xiv, trasportati quivi da al­ tra sede); proprietà comunale.

Oratorio di S. Maria della Pietà (secoli xv è x v ii; costruzione laterizia a croce, sor­ montata da cupola; porta con la data 1492; inferriata a quadrilobi del sec. XY).

— 73 —

Pieve di S. Ilario (sec. xi; ricostruita nel sec. xiv e modificata nei secoli xvn e xvin ; fonte battesimale e pile d’ acqua santa, a. 1552; nella cappella del Sacra­ mento acquasantiera con simboli degli Evangelisti; all’esterno iscrizioni del 1389 e 1491).

Resti del Castello, cioè: torre angolare con stemma marmoreo del 1405, proprietà Gar- dini-Barabino; torre già Nicolai, ora pro­ prietà Giannerini.

Stemma di marmo (a. 1497), in via Steccaia, n. 108; proprietà Righini.

Bientina.

Chiesa parrocchiale (a. 1640, con soffitto in legno del 1750, e stucchi del 1777).

Lapide marmorea (a. 1617), in borgo Maggiore; proprietà Ferri.

Monogramma marmoreo di Cristo (sec. xviii) in via di Yicopisano, n. 6; proprietà Ci­ pollini.

Palazzo del Comune (secoli xv e x v ii ; log­ gia retta da colonne d’ordine toscano).

74

Portale di pietra a bozze, con stemma scol­ pito nella chiave dell’arco (sec. x v ii), in borgo della Pieve, n. 4; proprietà Paoli.

Portale di pietra, con stemma scolpito nella chiave dell’arco (sec. xvm), in via di Vi­ copisano, il. 5; proprietà del Rosso.

Portale di pietra, con stemma scolpito nella chiave dell’ arco (sec. xvm), in piazza Vittorio Emanuele, n. 8; proprietà Del Grande.

Portale di pietra a bozze, con stemma scol­ pito nella chiave dell’ arco (sec. x v ii), in piazza Vittorio Emanuele, n. 9; proprietà Del Grande,

Portale di pietra, con stemma scolpito nella chiave dell’arco (sec, x v ii), in piazza Vit­ torio Emanuele, n. 16; proprietà Pacini.

Stemma mediceo di pietra (sec. xvm), in borgo Maggiore; proprietà Giannetti.

Stemma di pietra (sec. x v ii), in piazza Vit­ torio Emanuele, n. 13; proprietà Torri- celli. Torre (sec. xiii); proprietà Anguillesi. Torre (sec. xiii); proprietà Cipollini.

— 75 —

Torre (sec. xm); proprietà Mariani e liuberti. Torre (sec. xm); proprietà Taddei.

B o lg h e r i (vedi Castagneto Carducci).

B uti.

Cappella annessa alla villa Filippi Belloni, in località Abbadia (sepolcreto gentilizio adorno di otto colonne e capitelli del se­ colo xi, già appartenenti all’antica Abbadia di S. Stefano di Cintoia; statua marmorea scolpita da Giovanni Duprè nel 1867. sopra l’altare). Casa Danielli, in piazza Garibaldi, n. 1 (stem­ ma in pietra del sec. xvii e terrazzo con ringhiera in ferro della stessa epoca, visi­ bili in via Francesco di Bartolo sull’arco d’ingresso alla via Domenico Danielli). Casa Gualandi, in piazza Venti Settembre, n. 10 (due porte con battenti scorniciati del sec. xvii; terrazzo con ringhiera in ferro della stessa epoca, verso via Venti Settem­ bre). Casa Stefanini, in via Annibaie Marianini, n. 42 (stemma in pietra con iscrizione del sec. xvii; loggia della stessa epoca al piano superiore sul fianco sinistro della casa).

— 76 —

Chiesa di S. Francesco (sec.- xiv) e campa­ nile (sec. xvii), in parte alterati (campana del 1500). Oratorio di S. Maria della Neve a Panicale alto, dipendenza della Pieve di Buti (co­ struzione romanica del sec. xm , con abside spartita in 6 lesene e coronata d’archetti; porta di facciata spostata: intaglio di treccie, sull’architrave). Palazzetto già Bonamici, ora Stefanini (sec. xvi), in via Annibale Marianini, n. 37.

Palazzetto già Tonini, ora Schiavini-Cassi (sec. xvii). in via Annibaie Marianini, n. 19.

Pieve di S. Giovanni Battista (rimodernata nei secoli xvii e xix; portico del sec. xvi; campanile del sec. xiii, in alto alterato; fonte battesimale marmoreo a calice, con nodo e statuetta del sec. xvi, aggiunti; tabernacolo da olio santo, con sportello moderno; architrave romanico intagliato presso la facciata). Porta con battenti intagliati a squame (se­ colo xvii), in via Castel Tonini, n. 1; pro­ prietà Disperati. Portale in pietra, con stemma scolpito sulla chiave dell’arco (sec. xvii), in via Andrea Bernardini, n. 5; proprietà Parenti.

Portale in pietra, con stemma scolpito sulla chiave dell’arco (sec. x v ii), in via Andrea Bernardini, n. 7; proprietà Pardini. Portale in pietra, con monogramma di Cristo, scolpito sulla chiave dell’arco (sec. x v ii), in via della Chiesa, n. 1; proprietà Danielli. Portale in pietra, con monogramma di Cristo, scolpito sulla chiave dell’arco (sec. x v ii), iu via Vittorio Emanuele, n. 22; proprietà Volpi.

Stemma di pietra (sec. x v ii), in via Castel di Nocco, n. 5; proprietà Aratali.

Calci. Certosa (secoli xiv e xvm; chiesa del 1374, rimodernata con scalea e facciata nel se­ colo xvm dagli architetti Carlo Zola e Nicola Stassi; chiostrino, a. 1471, con pozzo del sec. xvi; altro chiostro con pozzo del sec. xvii; chiostro grande con fontana di p. Feliciano Bianchi, aa. 1636-51; cappelle, sagrestia e refettorio, secoli x i v -x v i i i ; archivio, a. 1770; stemmi del sec. xiv; statue del sec. xvm; affreschi, decorazioni e dipinti del Poccetti, del Volterrano, di Stefano Cassiani, sec. xvm, di Giuseppe e Pietro Boli, di Paolo e Binaldo Guidi da Bologna, di G. M. Terreni, sec. xvm; stalli

13

78 —

del coro monacale di Jacopo di Marco da Villa, a. 1462). Chiesa e monastero di S. Agostino, nella fra­ zione Nicosia (costruiti nel 1268 e trasfor­ mati nei secoli xvii e x v iii).

Pieve - propositura di S. Giovanni Battista, già di S. Ermolao (a tre navate, con colonne e capitelli romani e dei secoli xi e xiii ; fonte battesimale marmoreo a pozzetti, con figure in altorilievo sul davanti, del sec. x ii ; iscrizione interna del sec. xii ; iscrizione esterna del sec. xiv; campanile del sec. xm con rifacimenti in laterizio: infissa una testa di Giove Ammone).

Resti della Badia di S. Michele, in località Verruca (fondata nel sec. xi, e devastata dai fiorentini nel 1497).

Calcinaia. Chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista (fregio policromo, appartenente a taber­ nacolo robbiano, con fiori, frutta, cheru­ bini, angeli genuflessi, eco.).

Torre detta degli Upezzinghi (sec. xm, a bozze con mensoloni scolpiti); proprietà Puccetti.

— 79 —

Torri (due) costruite in mattoni, già parte della distrutta cinta murata del Castello; pro­ prietà Coccapani.

C a ld a c c o li (vedi Bagni di San Giuliano).

Campiglia Marittima. Chiesa di S. Giovanni, già Pieve (costruita da maestro Matteo nel 1109-1117); pro­ prietà comunale. Palazzo Pretorio (sec. xiv, con stemma sulla facciata); proprietà comunale. Porta di S. Antonio (sec. xiii; resti di torre sovrapposta, con gli stemmi delle repub­ bliche pisana e fiorentina)); proprietà co­ munale. Bocca (sec. xn); proprietà Capalbi.

C a m p o (vedi Bagni di San Giuliano).

G a m u g U a .n o (vedi Pónsacco).

Capan noli. Cappella dell’Annunziata (su disegni del Me­ lari, a. 1714; statue in terra cotta, attri­ buite al Cieco da Gambassi).

80 —

Villa già Baciocclii, ora Bourbon del Monte (secoli xvr e x v ii). Villa già Berzighelli, ora Masi (costruita su disegni di Felice Palma nel sec. xvii; sar­ cofago romano sotto il porticato del cor­ tile, e bassorilievo marmoreo del sec. xv sul fronte della cappella). C a p r o n a (vedi Vicopisano).

Casale Marittimo. Palazzo Della Rocca; proprietà Mandoli. C a s c ia n a (vedi Lari).

Cascina. Badia e campanile di S. Savino, nella frazione ; proprietà Trivella (secoli xii-xiii, con rifacimenti nei fianchi e all’ interno; frammenti marmorei del sec. xm, e iscri­ zione sepolcrale del 1128). Battistero di S. Lorenzo alle Corti (vasca battesimale per immersione, ottagona, sca­ vata in un grande blocco di verrucano, sec. xi). Castello di Ripoli, nella frazione omonima (sec. xiv; di forma rettangolare; mura in

SI

mattoni di tre lati, con avanzi del cammino di ronda e di torri angolari; architrave con 3 stemmi); proprietà Bizzarri e Raspolli.

Chiesa parrocchiale dei Ss. Andrea e Lucia, nella frazione Ripoli (costruzione in cotto, del 1721; stemmi Perelli e Del Compagno).

Chiesa di S. Benedetto a Settimo, nella fra­ zione omonima (con colonna e capitello romani, rinvenuti negli scavi praticati in vicinanza; fonte battesimale, sec. xv; altare con bassorilievi in alabastro, arte fiam­ minga, xiv-xv secolo). Chiesa di S. Croce, o Battistero (decorazioni e stucchi del sec. xvm). Chiesa di S. Giorgio a Bibbiano dal Castello omonimo distrutto (resti della facciata originale, sec. xiii; campapiletto a vela, del 1662, con colonna mediana del sec. xm). Chiesa di S. Iacopo, nella frazione Zambra (sec. xm, con rifacimenti; sulla facciata statua del sec. xv). Chiesa di S. Lorenzo a Pagnatico (a. 1597; a tre navi, rimaneggiata nel 1819; facciata a bozze di parrana; croce lucifera nel fa­ stigio, sec. x iii; campanile su arco di so­ stegno in facciata, e cella campanaria con bifore e colonnette).

- 82

Chiesa e campanile di S. Miniato, in località Marcianella (sec. xn, trasformata in parte; pila d acqua santa del sec. x ii). Monastero della Badia di S. Savino, già dei Camaldolesi, ora proprietà Trivella, nella frazione Montione (sec. xm). Mura castellane con torri; proprietà comunale e Giovannini (secoli xm e xiv). Oratorio di S. Giovanni Battista di Rodi, già dei Cavalieri Gerosolomitani, detto « La Magione » (costruzione in mattoni del se­ colo xiv, costituita, da due volte a crociera; affreschi di Martino di Bartolomeo da Siena, datati 1396); proprietà Ascani, Mor- viducci, Azzani. Oratorio dei Ss. Giuseppe e Miniato a Marcia­ nella (sec. xiii; campanile a vela sul fa­ stigio della facciata; altare di macigno, a. 1674; pila da acqua santa su tronco di colonna di granito, sec. x iit).

Oratorio della MadonnadelPAcquafcon pianta a croce, su disegni del Ramuscelli, sec. x v ii).

Pieve di S. Cassiano, nella frazione S. Bene­ detto a Settimo (sec. xii, a tre navate; ar­ chitravi delle porte scolpiti da Biduino da Pisa, con la data 1180; bassorilievo rob- biano sul fonte battesimale).

— 83

Pieve di S. Lorenzo alle Corti (see. xr, ampliata nel sec. xvii; fianchi e facciata a bozze di verrucano; avanzi di finestre a feritoia; iscrizione della fondazione, a. 1046).

Pieve di S. Maria (secoli xi-xiii, a tre navate, internamente assai rinnovata; sul fianco esterno iscrizione ricordante Federico II re di Sicilia; piletta con grifo scolpito, del se­ colo xni; Madonna affrescata del see. xv).

Torre, ora ridotta a campanile della Pieve (see. x iii).

Torre della Porta Pisana; proprietà Giovati- nini (see. x i i i ).

C a s e lle (vedi Monteverdi).

Castagneto Carducci.

Castello e torre di Denoratico (avanzi); pro­ prietà Della Gherardesca. Villa Gherardesca. Villa e Castello di Castiglioncello, nella fra­ zione Bolgheri; proprietà Della Gherar­ desca.

Castel del Bosco (vedi Palaja).

84 —

Castel nuovo Val di Cecina. Torre superstite del Castello, nella frazione Monte Castelli; proprietà Biagini è Pieralli (seo. x iii). Villa già Vecchienne, ora Larderei.

Ca.sfif/liini'clìo (vedi Rosignano Marit­ tim o). C e n a ta (vedi Crespina).

C e p p a n o (vedi Lari).

Chianni. Chiesa, di S. Donato (altare in macigno del sec. xvii; nel coro statua del Nazzareno, attribuita al Cieco da G-ambassi).

C is a n e llo (vedi Pisa — p o z i o n i ).

Colle M ontanino (vedi Lari).

Colle Salvetti. Romitorio (ex) e Oratorio della Sambuca (affreschi del xiv e xviii secolo; stemmi, altare barocco , ecc.); proprietà Benini.

C o lta .n o (vedi Pisa — p o z i o n i ).

Crespina. Chiesa dei SS. Jacopo e Cristoforo, in località Tripalle (sorta nel sec. x iii, ampliata e mo­ dificata nel sec. xviii; urna etnisca ad uso di fonte battesimale, muratavi nel 1790). Oratorio di S. Francesco di Paola, annesso alla Villa già Da Paule, ora Alberti (se­ colo xviii, su disegno dei fratelli Melani). Oratorio di S. Rocco; proprietà comunale (a. 1632, con affreschi del Gabbrielli e dei fratelli Poli). Villa di , nella frazione omonima (casa turrita del sec. xiv). Villa già Del Carretto, poi Del Testa del Ti­ gnoso, indi De Filippi, ora Tiezzi, in località Belvedere (costruita nel sec. xv, e rimoder­ nata nel 1777 su disegno del Piazzai; scala architettata dal Pozzi; affreschi del Tem­ pesti; oratorio del 1775, architettato dal Tarocchi e dipinto dal Tempesti). Villa detta del Poggio, con cappella annessa (sec. xvi); proprietà Del Guerra e Leoni. Villa di Valdisonsi, già Scotto, poi Corsini, ora Visconti, con oratorio (obelisco sulla piazza; giardino con iscrizioni lapidarie dettate dal Giordani e dal Ferrucci).

— 86 —

Villa già Mecherini, ora Ott, in località Tri- palle (sec. x v iii, architettata dal Donati e affrescata dal Tempesti e dal Gabbrielli).

Donoratico (v ili Castagneto Carducci).

Fauglia.

Campanile presso la rinnovata chiesa di San Lorenzo Martire sorta sulle rovine del Castello di Fauglia; proprietà comunale (costruito nel 1759, rettangolare alla base, cambia pianta a metà altezza).

Chiesa ex-parrocchiale di S. Lorenzo, ora ri­ dotta a cappella; proprietà della Confra­ ternita della Misericordia (rifatta verso la fine del sec. xv).

Iscrizione sulla ex-canonica della cappella di S. Lorenzo (a. 1622).

Villa già Poggibonsi, poi Piosselmini, ora Ma- lenchini, nella frazione Luciana (sec. xviii; cippi miliari romani nel giardino).

F o r c o li (vedi Palaja).

Gello (vedi Bagni di San Giuliano

G h e z z a n o (v di Bagni di San Giuliano).

— 87

Lajatico.

Resti della Rocca di Pietra Cassia; proprietà Corsini (sec. x ii).

Lari.

Cappella entro il piazzale detto l’atrio del Castello; proprietà comunale (costruita dal vicario Buontalenti nel 1696; sull’al­ tare bassorilievo di terra cotta invetriata, Vergine e Figlio entro tabernacolo, con stemma Segni, a. 1530, qui trasferito dal palazzo vicariale: bottega di Andrea della Robbia).

Chiesa parrocchiale dei SS. Maria e Leonardo, completamente rinnovata (statue marmoree dell’Annunziata e dell’Angelo Gabriello, di scuola pisana del sec. xiv).

Chiesa parrocchiale, già S. Maria ad Acqui, nella frazione Bagni di Casciana (comple­ tamente rinnovata; tabernacolo con la Vergine e il Figlio, scuola senese del se­ colo xiv).

Chiesa parrocchiale di S. Quirico, nella fra­ zione (riattata nel sec. xiv; af­ freschi).

— 88 —

Chiesa parrocchiale di S. Lorenzo, nella fra­ zione (costruita nel sec. xn e più volte riattata). Cisterna nella frazione Casciana; proprietà Pedini (avanzo dell’antico Castello). Oratorio della Madonna delle Cave, nella fra­ zione Casciana; proprietà comunale (a. 1611 ). Oratorio della Madonna dei Sette Dolori, già cappella dell’ospedale de’ Pellegrini, nella frazione Bagni di Casciana; proprietà Borri. Oratorio della Madonna della Neve, detto anche di Yalcella in Lari; proprietà comu­ nale (a. 1633, con altare su disegno dei fratelli Melani). Palazzo pretorio, entro Patrio del castello; proprietà comunale (costruito dal vicario fiorentino Gianfigliazzi nel sec. xvi; stemmi vicariali dei secoli xv-xvii in pietra e rob- biani). Porta Fiorentina; proprietà Pieroni (a. 1534, con soprastante ballatoio e tre stemmi). Porta Maremmana; proprietà Marconi (se­ colo xvii, con soprastante ballatoio). Rocca nella frazione Colle Montanino; pro­ prietà Borri (resti del sec. xiv).

— 89 —

Rocca o Castello di Lari; proprietà comunale (bastionata, fatta costruire nel sec. xm dagli Upezzinghi e rinnovata ne’ secoli xiv e xvi; verso la piazza stemma mediceo con data 1565).

Rocca nella frazione Parlascio; proprietà della parrocchia (resti del sec. xiv).

Torre Acquisana, detta anche della Contessa Matilde, nella frazione Bagni di Casciana; proprietà Borri (sec. xiv).

Torre nella frazione Ceppano; proprietà Franciosi (sec. xiv).

Villa Bendinelli (sec. xviii, con decorazioni affrescate dai fratelli Melani).

Vii'a Curini-Galletti, con cappella annessa (sec. xvui; affresco del Tempesti).

L e g o li (vedi P èccioli).

L ib b ia n o (vedi Pomarance).

L u c ia n a (vedi Fauglia).

M a la v e n tr e (vedi Vecchiano).

M arcianella (vedi Càscina).

M a r ti (vedi Palaja). 15

— 9 0 —

M ir te to (vedi Bagni di San Giuliano).

Monte Castelli (vedi Castelnuovo Val di Cecina).

Montecatini Val dì Cecina. Chiesa e campanile di S. Biagio (costruzione del sec. xiv, a tre navate con colonne di laterizio, rimodernata nel sec. xviii; due statuette robbiane e due angeli marmorei portaceri). Palazzetto comunale (sec. xv, con avanzi di mura e porte del sec. xiv). Torre del Castello; proprietà De Rochefort (sec. xiii). Villa detta « dei cedri »; proprietà Degli Ales­ sandri-Alamanni. Villa Ginori sul Poggio di Querceto, nella fra­ zione Querceto.

Monteverdi. Abbazia di S. Pietro in località Palazzolo; proprietà Carducci (resti della chiesa, del convento, della torre e delle fortificazioni costruite nei secoli xi e x i i ).

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Castelletto già dei Della Gherardesca, ora proprietà Cordella, in località Caselle.

M o n tio n e (vedi Càscina).

M o r r o n a (vedi Terricciola).

N i c o s ia (vedi Calci).

O r a to lo (vedi Pisa — frazioni).

P a g n a tic o (vedi Càscina).

Palaja. Castello di Toiano, nella frazione omonima (resti del sec. xiv). Chiesa di S. Gervasio, in località Valdera. Chiesa di S. Maria (costruita in laterizio nel sec. xiv, e alterata in varie epoche). Chiesa di S. Maria del Bipaio, nella frazione (costruita nel sec. xiii, e rimaneg­ giata nel 1696). Chiesa parrocchiale di S. Pietro o del Vescovo, nella frazione Usigliano (resti del sec. xiv; campana del 1387). Palazzetto Serragli, in via Vittorio Emanuele, n. 78 (sec. xvn).

— 92 —

Palazzo giä Cecclii, ora Martini Bernardi, in piazza Umberto, n. 80 (sec. xviii).

Palazzo già Pretorio, ora del Comune (con stemmi, nell’atrio, di quindici Podestà fiorentini dei secoli xvi, xvii e xviii).

Pieve e campanile di S. Andrea (costruzione del sec. xiv, in laterizio, con portale in la­ terizio stampato; alterati l’interno e i fianchi: nell’interno frammento di decorazione rob- biana con figure di santi in bassorilievo).

Pieve di S. Maria Novella, nella frazione Marti (costruita in laterizio nel 1332 da maestro Lippo di Castelfranco, alterata in parte in varie epoche; nell’interno avanzi d’iscri­ zione della fondazione; fonte battesimale e acquasantiera del sec. xvx).

Pieve vecchia di S. Martino (costruita nel 1260 in pietra e laterizio, a tre navate; abside poligonale'; rifacimenti moderni).

Porta Castellana o di S. Maria; proprietà Dal Borgo (sec. xiv, con stemma marmoreo e relativa iscrizione del 1506). Portale in pietra, in via Vittorio Emanuele, n. 39; proprietà Susini (sec. xvii, con mo­ nogramma di Cristo scolpito sulla chiave dell’arco).

93

Portale in pietra a bozze, in via Vittorio Ema­ nuele, n. 153; proprietà della Parrocchia (sec. X V II. con stemma nella chiave del­ l’arco). Stemma in pietra, in via S. Francesco, n. 105; proprietà Dal Borgo Netolitzky (see. xviii). Stemma in pietra dei Pitti, nella frazione ; proprietà Rossini. Terrazzo con ringhiera di ferro, in via Vit­ torio Emanuele, n. 67; proprietà Del Frate Ferrini (sec. xviii). Villa Bruner, nella frazione (see. xviii). Villa Gamba Niccolai, nella frazione (see. xvm, con stemmi in pietra coevi). P a la z z o lo (vedi Monteverdi). M a n ic a le (vedi Buti). P a r l a s c io (vedi Lari).

Pèccioli. Chiesa parrocchiale di S. Verano (costruita a tre navate nel see. xii, e alterata inter­ namente nel 1821; manganelle e soffitto della cappella dell’Assunta; intagli in le­ gno del see. xvi).

— 94 —

Tabernacolo chiuso entro un moderno ora­ torio, nella frazione Legoli; proprietà Ca- tanti-Gioli (con affreschi frammentari nei quattro lati di Benozzo Gozzoli, a. 1497).

Piombino.

Architrave di porta, in via Venti Settembre, nn. 3 e 5; proprietà delle monache Giusep- pine (con iscrizione del sec. xv, targa in pietra con stemma abraso, e resti di scul­ tura della stessa epoca).

Bassorilievo dipietra, in viaVittorio Emanuele, annesso alla casa con ingresso in via Fos­ sato, n. 1; proprietà Celiai e Milanesi (se­ colo xv, con stemmi). Cappella di Cittadella, già degli Appiano, proprietà demaniale (secolo xv; architet­ tura e decorazioni marmoree interne ed esterne, di Andrea di Francesco Guardi; bassorilievo « la Vergine col Bambino » della maniera di Andrea della Robbia).

Casa già Falchi, ora Mina, sul corso Vittorio Emanuele (sec. xiv; resti di loggia e stemma marmoreo degli Appiano). Casa Minelli, in via Ferrucci, n. 6 (sec. xiv; re­ sti di bifore e archi in laterizio).

— 95 —

Castello o fortezza con bastioni ed altre opere militari, ora ridotto a casa di pena; pro­ prietà demaniale (secoli xiv e xvi).

Castellò nella frazione Populonia; proprietà Desideri (sec. xiv).

Chiesa dei SS. Antimo e Lorenzo (costruita nel sec. xiv e alterata in varie epoche; nel­ l’interno due monumenti funerari degli Appiano, scuola pisana del sec. xiv, e fonte battesimale di Andrea di Francesco Guardi, con stemmi Appiano-Aragona, a. 1470; sulla facciata bassorilievo marmoreo del sec. xv, di A. Guardi).

Chiesa della Misericordia (resti del sec. xm).

Chiostro dei SS. Antimo e Lorenzo; proprietà demaniale (secoli xv e xvi).

Cittadella; proprietà demaniale (resti del sec. xv, ora ridotti a, caserma, con cisterna marmorea, stemmi e ritratti scolpiti degli Appiano: Jacopo III d’Appiano, Battistina di Campo Fregoso, Jacopo IV d’Appiano, a, 1468).

Colonna marmorea con capitello romanico, incastrata nel muro dell’atrio del palazzo comunale.

—- 96

Monogramma marmoreo di Cristo, in via della Marina, n. 5; proprietà Compiani (a. 1762). Mura e fortificazioni; proprietà demaniale (secoli xv e xvi). Mura etnische, nella frazione Populonia; pro­ prietà Desideri (lesti ai pie’ del poggio e verso il molo, presso lo scalo di porto Ba­ ratti). Mura medievali, nella frazione Populonia; proprietà Desideri (sec. xiv). Palazzo già Appiano, ora delle Ferriere ita­ liane, in piazza della Cittadella, n. 1 (co­ struito nel sec. xv, alterato in varie epoche). Palazzo Maresma, sul corso Vittorio Emanuele, con ingresso in piazza S. Maria, n. 1 (fine del secolo x v iii). Pila marmorea per l’acqua santa, nella chiesa di S. Croce, nella frazione Populonia; pro­ prietà Desiderila. 1530). Porta di Terra o di S. Antonio; proprietà de­ maniale (sec. xv, con torrione, antiporto e mura annesse; iscrizione del 1447, altra del 1475). Pesti della chiesa e del convento di S. Gio­ vanni di Dio, annessi all’Ospedale civile;

— 97 —

proprietà della Congregazione di Carità (sec. x iii). Resti di scultura in pietra, rappresentante un grifo, in via Cavour, n. 14; proprietà comu­ nale (sec. x iii). Stemma di pietra, in via Cairoti, n. 6; proprietà Dello Iaeomo (sec. xiv). Stemma di pietra, in via Cavour, n. 25; pro­ prietà Cappellini (sec. xv). Stemma marmoreo, nella frazione Populonia, sulla porta d’ingresso al borgo; proprietà Desideri (sec. xv). Torre dell’ Orologio; proprietà comunale (a. 1598; in basso tabernacolo con statuetta della Vergine col Figlio, della scuola di Giovanni pisano, sec. xiv). Torre nella frazione Baratti; proprietà De­ sideri (sec. xiv).

Pisa. Acquedotto mediceo (a. 1601-1613; con iscri­ zioni commemorative nella casa annessa, detta del fontaniere, e lungo l'acquedotto). Arsenale marittimo del Comune Pisano, in lungarno Regio; proprietà demaniale (re-

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sti con torre del sec. xnr, ed annessi avanzi della fortezza fabbricata dai fiorentini nel sec. xv).

Arsenale per lo galee dell’Ordine di S. Ste­ fano, in lungarno Regio; proprietà dema­ niale (resti del sec. xvi, ora convertiti in R. Deposito di allevamento di cavalli stal­ loni, e detti perciò «le stallette»; stemma marmoreo del 1588; otto mascheroni di marmo del sec. xvi, e cinque lapidi mar­ moree del sec. xvit).

Bagno di X ero ne. tradizionalmente detto, in via Giosuè Carducci, n. 3G (avanzi di terme romane posti in luce nel 1534, re­ staurati nel 1693); proprietà Menoeci.

Bassorilievo in legno rappresentante la Ma­ donna (sep, xv), in via S. Lorenzo, n. fi, già Oratorio di S. Giovanni Evangelista; proprietà Desideri.

Battistero di 8. Giovanni (iniziato nel 1152 su disegno di Diotisalvi, e proseguito nei secoli xiii e xiv; fonte battesimale di Guido Bigarelli da Como, a. 1246; pergamo di Nicola pisano, a. 1260; tombe terragne dei secoli xiv e xv; decorazioni o statue mar­ moree esterne: Givanni pisano e scolari: coronamento della cupola: m°. Zibellino da Bologna, Cellino di Nera, Puccio di T.an-

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ciuccio, a. 1365; statua in rame sopra la cupola: Turino di Sano da Siena, a. 1394). Battitoi di bronzo, in via Guglielmo Oberdan, n. 8; proprietà Unis (sec. xvm ). Battitoi di bronzo, in via La Carità, n. 13; proprietà Gioii (sec. x v ih ). Battitoi di bronzo, in via S. Martino, n. 40; proprietà Delseppia (sec. xvm). Battitoi di bronzo, in piazza Pacinotti, n. 1; proprietà Unis (sec. xvm). Battitoi di ottone, in via Vittorio Emanuele, n. 23; proprietà Pace (sec. xvm). Battitoi di bronzo, in via Vittorio Emanuele, n. 36; proprietà Morghen (sec. xvm). Campane (quattro): m° Lotteringo pisano, 1262; 1606; m.° Giovan Pietro Orlandi, 1635; m.° Pier Francesco Berti, 1735. (P. Campa­ nile del Duomo in Pisa). Campane (due): m.° Andrea e m.° Gherardo» 1337; m.° Leonardo di Marco da Pisa, 1487. (T\ Chiesa di S. Martino in Pisa). Campane (due): m.° Bartolomeo pisano, 1242; m.° Lotteringo di Bartolomeo pisano, 1242. (V. Chiesa di S. Paolo a Pipa. d'Arno in Pisa).

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Campane (una): m.° Alessandro Tognozzi Mo- reni, 1785. (V. Torre del Campano o dello Studio in Pisa). Campanile della chiesa Cattedrale, detto vol­ garmente « la torre pendente » (iniziato nel 1173 da Bonanno (?), e proseguito nei secoli xiii e xiv, da Giovanni pisano, an­ no 1298, e da Tommaso d’Andrea pisano; sulla porta sculture di Andrea di Francesco Guardi, sec. xv). Camposanto urbano; proprietà dell’Opera del Duomo (a. 1277; edificato da m°. Gio­ vanni di Simone, ampliato e modificato nei secoli xiv e xv, con due cappelle del sec. xiv rinnovate, altra alterata nel se­ colo xvi; affreschi del sec. xiv di Francesco di Traino (attribuzione); di Simone Mar­ tini (attribuzione); di Andrea Bonaiuti da Firenze, di Antonio Veneziano, di Spinello Aretino, di Franeescoda Volterra (attribu­ zione); altri del sec. xiv di Piero di Puccio da Orvieto e del xv secolo di Benozzo Gozzoli; altri del sec. xvi-xvn di Agostino Ghirlanda, Aurelio Domi, Paolo Guidotti e Zaccaria Rondinosi. Ambulacri convertiti in museo, con urne cinerarie etrusche, sarco - fagi romani e cristiani riusati nel medioevo; monumenti sepolcrali dei secoli xiv e xvn; iscrizioni, sculture e frammenti architetto­ nici e decorativi delle epoche etnisca e romana, medievali e del Rinascimento; sta-

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tue e busti di uomini illustri, e monu­ menti onorari dell’epoca moderna).

Casa Agostini-Venerosi Della Seta, in via Le Belle Torri, n. 4 (portale a bozze del sec. xvi; stemma Cini, in pietra, della stessa epoca; resti di costruzione del x iii-x iv secolo, verso via del Cuore).

Casa Agostini-Venerosi Della Seta, in via S. Cecilia, n. 10 (portale a bozze del se­ colo xvn, con stemma Damiani sulla chiave dell’arco; al portone battitoi in bronzo del sec. xvm )

Casa Altini, in via S. Eufrasia, n. 1 (facciata con decorazioni a graffiti del sec. xvi; por­ tale a bozze della stessa epoca).

Casa dell’Amministrazione Provinciale della Beai Casa, in via S. Maria, n. 1 (resti di costruzione del x iii- x iv secolo; stemma me­ diceo in marmo del sec. xvn).

Casa Ascani, in via S. Lorenzino, n. 6 (fac­ ciata del sec. xvi, con portali e cornici delle finestre a bozze; stemma in marmo del se­ colo xv).

Casa Bagnis, in via S. Lorenzo, n. 31 (rin­ ghiera in ferro del sec. xvn, al terrazzo; battitoi in ottone del sec. xvm). 17

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Casa Baldaccini, in via Mazzini, n. 8 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv, annessi all’arco di passaggio alla via Alessandro Volta). Casa Bargigli, in lungarno Gambacorti, n. 13 (stemma in pietra del sec. XV; porta con imposte intagliate, ringhiera della scala e lunetta in ferro del sec. xvni); proprietà. Tabet. Casa Bellagamba, in via Mercanti, n. 2 resti di costruzioni del x i i i -x iv secolo). Casa Bellini, in lungarno Mediceo, n. 20 (re­ sti di costruzioni del xii-xm secolo, verso via Le Belle Torri). Casa Bellini-Pietri, in via S. Sisto, n. 2 (sale con volte affrescate dai fratelli Melani; bat­ titoi in ottone del sec. xvm). Casa Bemporad, in via Palestro, n. 2 (resti di costruzioni del x iii-x iv secolo).

Casa Benvenuti, in via S. Bibbiana, n. 6 (resti di costruzioni del x i i i -x iv secolo).

Casa Benvenuti, in via del Cuore, n. fi (resti di costruzioni del x iii -x iv secolo).

Casa Benvenuti, in via La Rosa, n. 16 (resti di costruzioni del x iii-x iv secolo; iscri-

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zioni del 1620, e monogramma di Cristo del sec. x v ii). Casa Benvenuti, in piazza Mazzini, n. 2-3, (facciata del sec. x v ii, con portali e cornici delle finestre a bozze; stemma Casanova di Gaeta, in pietra, della stessa epoca).

Casa Benvenuti, in via Mazzini, n. 52 (rin­ ghiera in ferro del sec. xvn, nel terrazzo; imposte della porta, con formelle scorni­ ciate del sec. x v iii).

Casa Bersotti, in via S. Martino, u. 66 (por­ tale a bozze del sec. xvi; arco in laterizio, con ornamentazione a stampa, del se­ colo xv, verso via Vittorio Emanuele).

Casa Berti, in via Mazzini, n.‘ 30 (portale a bozze del sec. xvi ; targhetta marmorea del sec. x v ii, con i monogrammi di Gesù e Maria). Casa Bianchi Monzoni, in via della Sapienza, n. 5 (facciata del sec. xvi, con portali e cor­ nici delle finestre in pietra striata; stemma Galletti, in pietra del sec. xvii; resti di co­ struzioni dei secoli xn e xm , verso via del- r ulivo). Casa già Bocca, ora Travaglini, in via dei Mercanti, n. 11 (con portico del sec. xiv; busto in marmo di Ferdinando II, ed iscri-

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zione marmorea del sec. xvi; tre stemmi Bocca del sec. xiv, ed uno del xvii Della Seta, nel centro; il tutto sul fronte verso Borgo Stretto). Casa Bonamici, in via La Carità, n. 15 e piazza S. Sisto, n. 3-5 (sec. xvi, con portali e cor­ nici delle finestre a bozze; busto marmoreo del Granduca Ferdinando I ; battitoi in bronzo del sec. xvm). Casa Bonciani, in via S. Andrea, n. 19 (porta con lunetta in ferro del sec. xvm, e impo­ ste della stessa epoca adorne di formelle scorniciate e di battitoi in bronzo).

Casa Bracci, in via S. Antonio, n. 34 (stemma.' in pietra del sec. xvii; portale a bozze della stessa epoca). Casa Bracci, in via S. Paolo, un. 3 e 5 (facciata del sec. xvi, rimodernata in parte nel xvii; stemma in pietra del sec. xvi sull’angolo del vicolo Torsi; altro del sec. xvii).

Casa Camici-Rondoni, in vicolo del Rime- diotti, n. 5 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv, verso i vicoli del Rimediotti e Roncioni). Casa canonica annessa alla chiesa di S. Pie­ rino, in via Le Belle Torri, n. 18 (resti di costruzioni dei secoli xiii e xiv, verso

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questa via e piazza Cairoli; altri dei se­ coli x n e x iii, verso il vicolo S. Pierino; im­ poste con formelle scorniciate del sec. xvm . alla porta; stemma Ulivetano nell’arco della porta, e stemma « Della Luna » sul vicolo S. Pierino; ringhiera in ferro del sec. x v ii, ai terrazzi).

Casa Casini, in via S. Francesco, n. 20 (resti di costruzioni dei secoli x iii e xiv, verso via Guglielmo Oberdan).

Casa della Cassa di Risparmio, in piazza Ca­ stelletto, n. 7 (resti di costruzioni dei se­ coli x iii e xiv).

Casa Cavazzani, in via S. Maria, n. 49 (mono­ gramma di Cristo in marmo del sec. x v iii; imposte alla porta con formelle scorni­ ciate, dello stesso secolo).

Casa Cayla-Fuzier, in via Mossotti, n. 4 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Ceccotti, in via Vittorio Emanuele, n. 11 (bassorilievo in marmo del secolo xv, in­ fisso nel muro del giardino, verso via S. Bernardo; monogramma di Cristo del se­ colo xv e stemma in pietra del sec. xvn, incastrati nel fianco della casa, verso la stessa via).

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Casa Chetoni, in via Domenico Cavalca, n. 1 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Chetoni, Mai-concini e Yiviani, in Borgo Stretto, n. 5 (stemma marmoreo sulla porta e uno sulla tacciata dei Misoch-Po, del sec. x v ii; battitoi in bronzo del sec. x v iii).

Casa Chiericoni, in via Ciro Menotti, n. 2 (porta, stipiti ed architrave in marmo, del sec. xv; stemma marmoreo Del Setaiolo, della stessa epoca).

Casa Ciardelli, in via S. Apollonia, n. 19 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Ciardelli, in via Garibaldi, n. 29 (resti di costruzione del xm -xiv secolo).

Casa Ciardelli, in lungarno Mediceo, n. 15 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv, verso via Le Belle Torri; stemmi Della Seta e Albata ).

Casa Ciardelli, in lungarno Mediceo, n. 16 (resti di torre vergata del sec. xiv, sulla facciata; resti di costruzioni dei secoli xn e xiv, verso via Le Belle Torri).

Casa Coli, in via S. Antonio, n. 2 (stemma mar­ moreo Gualandi, del secolo xvi; resti di co­ struzioni dei secoli xm e xiv).

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Casa, ora proprietà del Comune, in via degli Orafi, n. 1 (torrione e resti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Da Caprile, Grherardi e Volterrani, in via S. Martino, n. 43 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Dal Borgo-Netolitzky, in via Mazzini, n. 10 (stemma in pietra del sec. xvi; portale a bozze della stessa epoca).

Casa Della Noce, in via del Cuore, n. 3 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Dello Strologo, in via S. Martino, n. 35 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Del Nero, in via Toselli, n. 13 (facciata del sec. xvi; portale a bozze, con stemma sulla chiave dell’arco). Casa Del Punta, in via Busclietto, n. 10 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv; portale a bozze del sec. xvi).

Casa Pantoni, in via S. Bibbiana, n. 4 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv). • Casa Favilli, in via S. Iacopino, n. 2 (torrione e resti di costruzioni dei secoli xii e xm , verso via S. Iacopino e via l’Acciughe).

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Casa Favilli, in via Mercanti, n. 3 (mono­ gramma di Cristo in pietra del sec. xv; resti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Ferrari, in via Mercanti, n. 10 (sec. xvi, con portale e cornici delle finestre a bozze; stemma Ceuli in pietra del sec. xvi, verso il vicolo dei Martellacci).

Casa Ferrini, in via Flaminio Dal Borgo, n. 1 (stemma a formella; resti di costruzioni dei secoli xm e xiv, sull’angolo con via S. Martino).

Casa Fontani, in via Giosuè Carducci, n. 9 (stemma della Certosa, in pietra, del se­ colo xvi; ringhiera in ferro del sec. x v ii, al terrazzo).

Casa Gabrielli, in via del Lavatoio, n. 10 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv, verso via Garibaldi).

Casa Garzella, in via S. Antonio, n. 1 (porta con imposte intagliate; resti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Gianfaldoni, in via S. Martino, n. 14 (fac­ ciata del sec. xvi, con portale e cornici delle finestre a bozze; archi scemi in laterizio stampato, del sec. xv).

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Casa Giannini, in via Della Faggiola, u. 14 (portale a bozze del sec. xvi; stemma in pietra dei Servi di Maria, della stessa epoca). Casa Giari, in via S. Bibbiana. n. 13 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv). Casa Gini, in via della Pallacorda, n. 5 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv). Casa Giuli, in via Toselli, 17 (resti di costru­ zioni del sec. xiv). Casa Giuliani, in via S. Maria, n. 6 (resti di co­ struzioni dei secoli xm e xiv; due formelle livellari di S. Nicola).

Casa Giuliani, in piazza del Pozzetto, n. 1 (rin­ ghiera in ferro del sec. xvn, al terrazzo del secondo piano; resti di costruzioni dei se­ coli xm e xiv, verso via l’Acciughe).

Casa Golfi eri, in via S. Maria, n. 19 (sec. xm , modificata superiormente nel sec. xiv).

Casa Grazzini, in lungarno Gambacorti, n. 8 (formella marmorea del sec. xv, con sigla dell’Opera del Duomo; ringhiera in ferro del sec. xvn, al terrazzo).

Casa Guerrazzi, in .lungarno Galileo, n. 9 (por­ tale a bozze del sec. xvn; stemma Da Scorno, 18

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della stessa epoca, sull’arco d’ingresso al vicolo Da Scorno; resti di costruzione del sac. xm ). Casa Guidotti, in Borgo Stretto, n. 16 (portico del sec. xiv, con due pilastri quadrangolari ed uno poligonale a conci in pietra; ringhiera in ferro del sec. x v ii, al terrazzo prospicente il vicolo del Poscia). Casa Lemmi, in via Mercanti, n. 4 (stemma Rosselmini in pietra del sec. xvi; colonne di un cortile nel vicolo; resti di costruzioni dei secoli xnr e xiv). Casa Ledi, in angolo tra via Garofani e via Toselli (resti di costruzione del sec. xm); proprietà « Credito Italiano ».

Casa Logli, in via Le Belle Torri, il. 8 (testi di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Lucchesini e Marassini, in via S. Maria, n. 20 (testa marmorea medievale, incastrata nella facciata; colonna con capitello roma­ nico e affresco del sec. xv, nel cortiletto).

Casa Luschi, in lungarno Gambacorti, u. 7 (resti di torre del sec. xiv, con formella dello Spedale). Casa Macchia, in via S. Martino, n. 45 (portale a bozze del sec. xvi, con stemma Ceuli

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sulla chiave dell’arco; resti di costruzione dei secoli xnx e xiv, verso il vicolo degli Al hi ani). Casa Maruzzi, in via Giordano Bruno, n. 19 (portale a bozze del sec. xvi; stemma Cresci del sec. xv). Casa Matteucci e dell’Istituto di S. Anna, in lungarno Mediceo, n. 19 bis (resti di costru­ zioni dei secoli xm e xiv, sulla facciata, e altri dei secoli x ii e xm , verso via Le Belle Torri). Casa Mazzoni, in via Le Belle Torri, n. 14 (re­ sti di costruzioni dei secoli x ii e xm, verso via Amore).

Casa Melani, in via dello Sdrucciolo, n. 4 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Minati, ora proprietà Bolaffi, in via S. Maria, n. 23 (sec. xm, con ringhiera in ferro del sec. xvn, al terrazzo del primo piano; stemma marmoreo del sec. xv, verso via del Museo, e stemma in pietra dei SS. Chiodi).

Casa Monselles, in piazza Cairoli, n. 1 (loggiato con stemma marmoreo di Cosimo I, del sec. xvi; ringhiera in ferro del sec. xvn, al terrazzo del primo piano, prospicente il lungarno Mediceo).

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Casa Morglien, in via S. Martino, n. 59 (se­ coli x iii e xiv ; portale a bozze del secolo xvi. con stemma sulla chiave dell’arco).

Casa Nardi, in via Giuseppe Giusti, n. 6 (resti di costruzioni dei secoli x iii e xiv; portale a bozze del sec. xvi, con stemma Tronci, abrase, sulla chiave dell’arco).

Casa Nazzaro, in piazza S. Nicola, n. 9 (stem­ ma marmoreo dei Gaetani, del sec. xvi; porta con ornamentazioni di stucco; lu­ netta in ferro e imposte intagliate del se­ colo XVIII).

Casa Noccioli, in via Garofani, n. 10 (portale del sec. xvn, con stemma Casciai sulla chiave dellell’arco; disco marmoreo del se­ colo xvn, con monogramma di Cristo, circondato da putti alati scolpiti in alto­ rilievo; iscrizione marmorea del sec. x v ii, ed altra in pietra del 1752).

Casa Nuoci, in piazza S. Caterina, n. 15 (stemma marmoreo dei Domenicani di S. Caterina, del sec. xvi; ringhiera in ferro del sec. x v ii, al terrazzo).

Casa Orsini, in piazza S. Francesco, n. 2 (resti di costruzioni del sec. xiv, già appartenenti all’ Oratorio di S. Francesco delle Stim­ mate).

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Casa Orsolini, in via S. Antonio, n. 10 (por­ tale del sec. xvn, con stemma nella chiave dell’arco; battitoi in bronzo del sec. x v i i i ).

Casa Orsolini, in via Guglielmo Oberdan, n. 2 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Palamidessi, in lungarno Mediceo, n. 22 (resti di bifora con archetti trilobi del se­ colo xiv, sulla facciata; ringhiera in ferro del sec. xvn, al terrazzo; testa romana in marmo e formella in pietra del sec. xv con sigla dell’Opera del Duomo, incastrata nel lato fronteggiante la via dei Rigattieri).

Casa Pardo RoqUez, in via Beccaria, n. 4 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv; stemma in pietra del sec. xvn).

Casa Parea, Pietromani, Renai e Rossini, in via dei Rigattieri, n. 7 (ringhiera in ferro del sec. xvn, al terrazzo prospicente il lun­ garno Mediceo; resti di costruzioni dei se­ coli xm e xiv, verso via dei Rigattieri).

Casa Paris, in via l’Acciughe, n. 9 (resti di co­ struzioni dei secoli xiii e xiv).

Casa Pera, in via Buschetto, n. 6 (resti di co­ struzioni dei secoli xm e xiv; stemma mar­ moreo Del Pitta, a. 1616, con iscrizione livellare).

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Casa Pera, in via Buschetto, n. 8 (resti di co­ struzioni dei secoli xm e xiv). Casa Pera, in via Garibaldi, n. 22 (facciata del sec. xvii, con loggetta al secondo piano; stemma Bottegliesi, in pietra, con targa annessa, recante la data 1639; imposte con formelle scorniciate del sec. xvm, alla porta). Casa Piegaia, in lungarno Regio, n. 3 (resti di costruzioni dei secoli x ii e xm, con torre verso il vicolo del Porton Rosso). Casa Piegaia, in vicolo del Porton Rosso, n. 2 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv). Casa Pierini, in via Mazzini, n. 13 (portale a bozze del sec. xvi; monogramma di Cristo in marmo della stessa epoca). Casa Pierucci, in piazza S. Frediano, n. 1 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv; stemma (li marmo sulla via Ventinove Maggio). Casa Poli, in via Alberto Mario, n. 15 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv; stemma Falabandi, in pietra, del sec. xvii). Casa Prini, in piazzetta S. Giorgio, n. 5 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv). Casa Prini, ora Mazzarosa, in via S. Maria, nu­ mero 21 (sec. xm).

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Casa Prini, in lungarno Mediceo, n. 19 (portale del sec. xvii, con stemma Rosignoli sulla chiave dell’ arco; resti di costruzioni dei secoli xin e xiv, verso via Le Belle Torri). Casa Quercioli, .in lungarno Mediceo, n. 17 (resti di costruzioni dei secoli x m e xiv, verso via Le Belle Torri; iscrizione marmorea in onore di Aurelio Saffi). Casa Raspolli Dalle Teste, in via della, Sa­ pienza, n. 3 (sec. xiii). Casa Recanati, in piazza Mazzini, n. 1 (rin­ ghiera in ferro del sec. xvii, al terrazzo prospicente il lungarno Mediceo ; imposte della porta intagliate a squame, della stessa epoca; iscrizione livellare). Casa Redini, in vicolo del Portoli Rosso, n. 3 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv). Casa , in piazza S. Omobono, n. 4 (resti di costruzioni del xiii-xiv secolo). Casa già Rosselli, ora sede della R. Soprinten­ denza ai monumenti, in via Mazzini, n. 37 ; proprietà demaniale (ultima dimora di Giu­ seppe Mazzini, con stanza ove egli morì ed alloggio annesso, convertiti in Museo; iscri­ zione commemorativa). Casa Rutili, in via Garibaldi, n. 30 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv; portale a

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bozze del sec. xvi, con stemma sulla chiave dell’arco). Casa dei padri Salesiani, in via dei Mille, n. 5-7 (stemma Del Vigna, in marmo, del sec. xv, con iscrizione; altri in pietra del sec. xvn, con iscrizione; iscrizione marmorea del 1616). Casa Santini, in via Domenico Cavalca, n. 10 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv). Casa Sassetti, in via S. Francesco, n. 5 (stem­ ma Mastiani.in pietra, del sec. xvii; portale a bozze della stessa epoca). Casa Sbrana, in lungarno Mediceo, n. 17 (por­ tale di stucco del sec. xvm, con stemma Viviani del Vescovo, ed imposte adorne di formelle scorniciate della stessa epoca; resti di costruzioni dei secoli xm e xiv, verso via Le Belle Torri). Casa della Scuola Industriale, in via S. Fre­ diano, n. 7; proprietà comunale (imposte alla porta e battitoi in bronzo del sec. xvm; resti di costruzioni dei secoli xm e xiv). Casa Serlupi, in lungarno Gambacorti, n. 23 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv; ringhiera in ferro del sec. xvii, al terrazzo). Casa Serlupi, in via del Giardino, n. 12 (stemma marmoreo del sec. xvii, sulla fac-

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oiata; ninfeo della stessa epoca in fondo al giardino, con stemma e mascherone di marmo). Casa Sighieri, in via Le Belle Torri, n. 6 (se­ coli x ii e x iii, riattata nel sec. xv). Casa Tagliacozzo, in lungarno Mediceo, n. 18 (imposte della porta con intagli a squame del sec. xvii; resti di costruzioni dei se­ coli xni e xiv, verso via Le Belle Torri). Casa Terrosi, in via Domenico Cavalca, n. 8 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Tizzoni, in piazza delle Vettovaglie, n. 2 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv, verso vicolo del Vigna). Casa Tizzoni, in via S. Martino, un.-35 e 37 (stemma marmoreo dei Borromei, del se­ colo xv; statuetta muliebre romana, cre­ duta volgarmente la Chinzica dei Sismondi; resti di costruzioni dei secoli xm e xiv). Casa Toscanelli, in via dei Mercanti, n. 6 (re­ sti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Toscanelli, in via della Pallacorda, n. 8 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv). Casa Vanni, in via Notari, n. 10 (sec. xiv, con quadrifora. al primo piano; loggetta, ora

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chiusa, retta da colonnette al secondo piano; bassorilievi in laterizio; stemma e sigla della Compagnia di Santa Bona; portico retto da una colonna libera e da altra in­ corporata in un moderno pilastro: il tutto nel fronte verso Borgo Stretto). Casa Venturi, in via Garofani, n. 2 e via To- selli, n. 5 (ringhiera in ferro del sec. xvii, al terrazzo, e stemma in marmo dello stesso secolo, verso via Toselli; stemma in pietra dei Poggibonsi, del 1606, verso via Garo­ fani, e altro dei Poggibonsi sulla via To­ selli; resti di costruzioni dei secoli xm e xiv, in entrambi i fronti). Casa Venturi, in via S. Marta, n. 1 (iscrizione in marmo del 1596; monogramma marmoreo di Cristo, del sec. xvi). Casa Viti, in lungarno Gambacorti, n. 18 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Casa Volterrani, in vicolo del Porton Rosso, n. 7 (resti di costruzioni dei secoli xm exiv).

Casa Volterrani, già chiesa di S. Maria Ver­ gine, in via della Sapienza, n. 8 (resti di costruzioni dei secoli xm e xiv; iscrizione marmorea del 1346). Chiesa di S. Agata, nell’orto delle monache Stefaniane (costruzione in laterizio, a pianta

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ottagona, del sec. xiv; pietra tombale del 1367). Chiesa di S. Andrea in Chinziea (sorta nel sec. x, e ricostruita nel sec. xv).

Chiesa parrocchiale di S. Andrea in Forispor- tam (costruita nel sec. xn, e restaurata internamente nel 1840; sui fianchi patere isp an o - in o resch e ). Chiesa di S. Anna; proprietà del Conserva- torio omonimo (a. 1405; rifatta in gran parte verso la metà del sec. xvm).

Chiesa di S. Antonio; proprietà comunale (a. 1320; modificata internamente nei se­ coli xvn e xvm; tombe terragne dei se­ colo xiv).

Chiesa parrocchiale di S. Apollonia, già San Pietro a Ischia (edificata nel 1130, e ri­ modernata nel 1777; facciata di Matteo Tarocchi; lapidi sepolcrali dei secoli xiv e xv). Chiesa, (ex) di S. Bernardo (eretta nel 1444 e rinnovata nel 1617; affreschi-di Gr. B. Tempesti e del Tommasi); proprietà comu­ nale. Chiesa dei Cappuccini, già di S. Donnino (del 1241; ricostruita nel 1304; rifatta in-

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ternamente nel 1628; facciata del 1905: iscrizioni esterne dei secoli xiv e xv). Chiesa parrocchiale di S. Caterina (edificata nel sec. x iii, e restaurata nel 1651; facciata costruita inferiormente nel sec. x iii, e su­ periormente del sec. xiv; arconi della na­ vata destra lavorati da m°. Lupo di Fran­ cesco e figlio Gheriò, a. 1336; campanile del sec. xiv, con due campane datate 1313 e 1362; cappella annessa, detta «il cappellone » del sec, xiv; sarcofago con iscrizione del 1393; statue e monumenti sepolcrali di Nino Pisano; tombe terragne e lapidi sepol­ crali dei secoli xiv e xv; resti di affreschi del sec. xiv, nella prima sacrestia). Chiesa Cattedrale o Primaziale, già di S. Re­ parata (iniziata nel 1063 da JBuschetto con aggiunte e rifacimenti dèi sec. x iii e più del . sec. xvii dopo l’incendio del 1596. Allo esterno: facciata con gallerie di colonnati sovrapposti, ripristino del sec. xvn; abside con loggiati; cupola con coronamento del 1380; imposte di bronzo di Bonanno, se­ colo xiii; quelle della facciata eseguite, nellafme del sec. xvi e sul principio del xvn, da Caccini, Franeavilla, Serani, Tacca ed altri seguaci del Giambologna; statua del re , del sec. xn, sul fianco sud del­ l’abside; bassorilievo marmoreo di Andrea Guardi, sec. xv, nella lunetta della porta di S. Ranieri; Madonna col Bambino, della

121 — scuola pisana del see. xrv, nella lunetta della porta del SS. Sacramento; iscrizioni frammentarie romane e medievali. Interno: cinque navate con matronei; colonne in parte rinnovate, e capitelli in parte ri­ fatti; cappelle di S. Ranieri e del SS. Sa­ cramento, di G. B. Lorenzi, see. xvi; altari architettati ed intagliati, nella fine del se­ colo xvi e sul principio del x v ii, da Stagio Stagi, G. R, Foggini, Pandolfo Fancelli e Alessandro Pieroni; sculture del see. x iii, di Giovanni pisano e Maestro Bernardo (?); altre del see. xv, di Domenico da Milano, di Andrea Guardi e del Civitali; altre dei secoli xvi e x v ii, di Stoldo Lorenzi, G. B. Lorenzi, Francesco di Ciolo, Francesco Mosca, G. B. Foggini, Pandolfi Fancelli, Scipione Malaspina, Lorenzo Stagi, Gio­ vanni Vannutelli, Silvestro di Bartolomeo da Barletta, Pietro Tacca, Silvio Cosini. Chiarissimo Fancelli, Gerolamo Rossimino; monumenti sepolcrali del see. x v iii, del Vaccà e di Tommaso Masi; bronzi dei secoli xvi e x v ii, di Pietro Tacca, Stoldo Lorenzi, Giambologna, Felice Palma; soffitto in le­ gno a cassettoni del see. xvii; stalli del pre­ sbiterio e cassapancbe con intarsi del see. xv, di Giuliano da Maiano, Francione, Baccio e Piero Pontelli; cattedre del see. xvi, in­ tagliate da Agostino Giolli e G. B. Cervel- liera; musaico absidale dei secoli xm e xiv, di Francesco da Porta a Mare, Cimabue e Vincino da Pistoia; altri del see. xiv nelle 20

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absidi dei transetti laterali, attribuiti al Gaddi; resti di pavimento cosmatesco nella navata centrale e presbiterio, rinnovato; af­ freschi dei secoli xv e xvn del Ghirlandaio e scolari, assai rifatti, di Pierin del Vagì, frammentari, di Michelangelo Cinganelli, Orazio Ili min aldi che dipinse la cupola, a. 1631, e di G. B. Tempesti). Chiesa dei Cavalieri di S. Stefano (costruita nei secoli xvi e xvii; facciata di don Gio­ vanni De’ Medici; aggiunte laterali del Sil­ vani, a. 1682; campanile del Vasari; altare maggiore del 1682, su disegno del Silvani, eseguito da G. B. Foggini; soffitto del Pie- roni, a. 1604, con pitture nei cassettoni: del Cigoli, a. 1605; del Ligozzi, aa. 1604- 1605; di Cristoforo Allori, a. 1604; dell’Em- poli, aa. 1604-1613; affreschi a chiaro-scuro- frammenti di galee; resti deU’organo, del sec. x v iii, di Azzolino della Ciaja).

Chiesa parrocchiale e campanile di S. Cecilia (costruzione in laterizio del 1103, modifi­ cata internamente; Pietà n marmo della maniera di Nino Pisano; patere ispano-mo- resche, all’esterno). Chiesa parrocchiale di S. Chiara, annessa agli Spedali omonimi (a. 1783). Chiesa parrocchiale dei SS. Cosimo e Damiano (costruita nel sec. xi; rinnovata negli anni

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1731, 1800 e 1835; stipiti della porta con iscrizioni del sec. xm). Chiesa parrocchiale di S. Cristina (costruita nel sec. ix, rifatta nel 1115 e rinnovata nel 1816; abside del sec. x ii).

Chiesa e campanile di S. Croce in Fossa- banda, con portico; proprietà comunale (esistente nel 1232, ricostruita nel 1325; abbandonata nel xv secolo, ebbe amplia­ menti e restauri nel 1573 e 1691; stalli corali del xvit secolo; tombe terragne del sec. xv). Chiesa di S. Domenico (a. 1382; rinnovata in­ ternamente nel sec. xvnr; soffitto affrescato del Tommasi; dipinti paretali di G. B. Tem­ pesti; stucchi del Frullani; nel coro delle monache tomba terragna del sec. xv della Beata Chiara Gambacorti, e resti di affre­ schi dello stesso secolo nella parete destra; stalli corali del sec. xv. rinnovati in parte).

Chiesa di S. Eufrasia (a. 1124; rinnovata nel 1616 e 1729; parte inferiore della facciata del sec. x ii). Chiesa e campanile del monastero di S. Fran­ cesco (costruzione del sec. xm; facciata del 1603; tombe terragne e lapidi sepolcrali dei secoli xiv e XV; nel coro affreschi fram­ mentari di Taddeo Gaddi, a. 1342; nella

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cappella Pesciolini frammenti di Spinello Aretino; pala marmorea dell’altar maggiore di Tommaso d’Andrea Pisano; nella sagrestia affreschi di Taddeo Bartoli, a. 1397; nel Capitolo di S. Bonaventura affreschi di Nic­ colò di Pietro Gerini, a. 1391; nel chiostro grande, tombe e il sepolcro di Francesco da Buti, commentatore di Dante; nel chiostro piccolo, Museo Civico: sculture marmoree del pergamo di Giovanni pisano, e avanzi decorativi del Duomo, del Battistero, del Campanile, del Camposanto, di S. Maria della Spina, etc.).

Chiesa parrocchiale e campanile di S. Fre diano, già de’ Barnabiti (eretta nel sec. xi, e rinnovata nei secoli xv i e x v ii, coll’ag­ giunta delle cappelle laterali; facciata del sec. xi; cappella del Crocifìsso, di Stagio- Stagi, a. 1608).

Chiesa di S. Giorgio dei Tedeschi, annessa all’Ospizio dei Trovatelli (a. 1317, rinno­ vata nel sec. xvm).

Chiesa di S. Giovanni dei Fieri, detta anche di S. Giovannino (sec. xvii).

Chiesa di S. Giovanni in Spazzavento, detta anche la Nunziatina (costruita nel sec. xiv, e rimodernata nel xvii; affreschi del se­ colo xvm ).

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Chiesa di S. Giuseppe (costruitta nel 1530, e rifatta nel sec. x v iii, su disegno dei fra­ telli Melani). Chiesa di S. Jacopo in Orticaia (costruita nel sec. x ii, e rifatta internamente nel sec. x v ii, con nartece ridotto a cappelle; affreschi del sec. x v iii). Chiesa (ex) di S. Leonardo di Pratuscello, in via Solferino, n. 6; proprietà]_Curini-Gal- letti’(avanzi della facciata]'e] del lato sini- tro, del sec. xii; nella facciata, a bozze di marmo pisano, ora muro di giardino, ghiere del portale cjdue frammenti di lacunari romani con rosette; nel cortiletto interno un’iscrizione frammentaria del sec. xiv). Chiesa (ex) di S. Lorenzo; proprietà delle Società Riunite di soccorso e beneficenza (resti di navate e colonne, e tomba del sec. x ii, incorporati nel fabbricato in via dei Tre Re, n. 1). Chiesa (ex) di S. Luca; proprietà Camici- Roncioni (resti del sec. x ii in via Buschetto, incorporati in un fabbricato annesso al giar­ dino del palazzo Roncioni). Chiesa parrocchiale della Maddalena (rifatta nel sec. x v iii, su disegni di Andrea Vacca). Chiesa (ex) della Madonna, ora ridotta a ma­ gazzino, in lungarno Mediceo; proprietà

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Venturi (sec. xvi; affreschi di Andrea Bo- scoli, a. 1596). Chiesa della Madonna dei Galletti, già S. Sal­ vatore in Porta d’oro (rinnovata nei se­ coli xvil e xviii; soffitto in legno intagliato e dipinto del sec. xvii; affresco sull’altare maggiore, attribuito a Taddeo di Bartolo; iscrizione del sec. xn, all’esterno; stemma dell’Arte dei Fabbri sulla facciata).

Chiesa (ex) di S. Marco in Calcesana, in via Gari­ baldi, n. 1, ora ridotta ad uso profano; pro­ prietà delle Officine Meccaniche di Ponte- dera (sec. xi; avanzi di archeggiatura di coronamento dei fianchi e del frontespizio absidale; lato nord ben conservato, facciata alterata, abside distrutta). Chiesa parrocchiale di S. Maria del Carmine (fabbricata nel sec. xiv; restaurata ed in­ grandita nel 1612; affreschi di Tommaso Tommasi, nella cappella a destra dell’al­ tare maggiore; tomba terragna del 1518; mo­ numento di Tiziano Aspetti, scolpito da Felice Palma, nel chiostro). Chiesa di S. Maria della Spina; proprietà de­ gli Ospedali riuniti di S. Chiara (già ora­ torio, ampliato nel 1323; la chiesa fu smon­ tata e rialzata dal letto dell’Arno nel 1871, e rinnovata in parte; all’esterno, statue e ornamenti marmorei di seguaci di Giovanni

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pisano; nel coro, bassorilievi di Andrea Guardi, a. 1462, e statue di Stoldo Lorenzi, a. 1566; tabernacolo di Stagio Stagi, a. 1534; sull’altare e di fronte, statue e gruppo di Nino e Tommaso pisani). Chiesa di S. Marta (a. 1342; rifatta interna­ mente nel 1760, su disegni di Mattia Ta­ rocchi). Chiesa parrocchiale di S. Martino (a. 1332; rifatta internamente nel sec. xvn; cam­ panile del sec. xiv; facciata in marmo, in - feriore antica e superiormente rifatta nel 1610, con bassorilievo del sec. xiv, rap­ presentante S. Martino; fianchi e absidi in laterizio, con resti di archetti pensili e coppe iridescenti; affreschi del sec. xiv).

Chiesa parrocchiale di S. Matteo (costruita nel sec. xi, e modificata nel 1610; resti della antica facciata, verso levante, a tre ordini di arcate; avanzi della primitiva costru­ zione sul fianco sud, in uno stanzone presso 1^ sacrestia ed in alcuni ambienti ora occu­ pati dall’Amministrazione carceraria; volta interna affrescata dai fratelli Melani).

Chiesa parrocchiale di S. Michele in Borgo (costruita nel sec. xi; ampliata negli anni 1219, 1262 e 1304 ; modificata interna­ mente nel 1518 e nei secoli successivi; parte inferiore della facciata costruita nel sec. xi,

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parte superiore del 1304; tabernacolo in marmo sulla porta maggiore, del sec. xiv; cripta del sec. xi, con affreschi decorativi coevi e sarcofagi romani e cristiani; nella chiesa: frammenti di ambone, sec. xiv; ciborio per olio santo di Andrea di France­ sco Guardi; sec. xv; campanile architet­ tato nel 1676 da Pier Giovanni Belli).

Chiesa parrocchiale e campanile di S. Michele degli Scalzi (sec. xi; facciata inferiore, fian­ chi, abside e colonne delle navate rimaste inalterate; architrave e lunetta della porta principale, con sculture marmoree ed iscri­ zione del 1204). Chiesa parrocchiale di S. Nicola, già annessa al monastero degli Agostiniani (eretta nel sec. xi; ampliata nel 1295 e 1313, e rima­ neggiata nei secoli successivi; campanile pendente del sec. xm, attribuito a Nicola pisano; internamente, altare del Nigetti e statue di Felice Palma; tomba di Giovanni d’Austria; tondo, con Madonna e Figlio, di Andrea Guardi). Chiesa di S. Paolo all’Orto (costruita nel se­ colo xn, e trasformata internamente nel sec. xvi; campanile del 1595, su disegno del Navarretti; parte della facciata della primitiva costruzione è tuttora esistente, e sotto 1’intonaco sono le colonne e i capi­ telli delle navate; l’abside fu distrutta).

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Chiesa parrocchiale di S. Paolo a Ripa d’Arno (costruita tra i secoli x e xi, e ri- maneggiata più tardi, fu ripristinata nel 1854; facciata a ordini di colonne digra­ danti; tombe terragne e lapidi sepolcrali dei secoli xiv e xv; affresco frammentario attribuito a Buffalmacco; vetrata istoriata del coro, sec. xiv; pilo romano, adibito a sepolcro di Burgundio, e sovrapposta iscri­ zione allusiva, a. 1194). Chiesa parrocchiale di S. Pietro in Vinculis, o di S. Pierino (fondata nel 1072, e alterata internamente in varie epoche; facciata del sec. xu; campanile, già torre di uso profano, del see. xu, con campana del sec. xiv; pa­ vimento del see. xu, di stile cosmatesco, nella navata centrale; resti di affreschi del xm secolo; cripta sorretta da colonne e pi­ lastri, con sarcofagi romani e iscrizioni fu­ nerarie dei secoli xi e xm). Chiesa di S. Sebastiano in Chinsica (costruita nel sec. xm , e rimaneggiata in diverse epo­ che; avanzi del portale nella facciata).

Chiesa di S. Sepolcro, già Priorato dei Cava­ lieri di Malta (costruita nel sec. xu, e ri­ pristinata dal 1850 al 1858; campanile del sec. xu, con iscrizione coeva ricordante il costruttore Diotisalvi; lapide sepolcrale di Maria Mancini Colonna, nipote del Car­ dinale Mazzarino, a. 1715).

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Chiesa di S. Silvestro; proprietà demaniale (co­ struita nel see. x ii, e rimodernata nel se­ colo xvii; resti dell’abside, originale; lapidi sepolcrali del see. xiv). Chiesa parrocchiale di S. Sisto e campanile (a. 1070; modificata nel 1786; a tre na­ vate; esterno con patere ispano-moresche; quattro bassorilievi del see. xiv, già spec­ chi del disfatto pergamo).

Chiesa di S. Stefano extra-moenia (eretta nel see. x ii, e ridotta alla forma attuale nel see. xviii; antiche colonne incorporate nei pilastri). Chiesa di S. Tommaso (trasformata nel 1756; statue lignee del see. xvn).

Chiesa di S. Torpè (a. 1114; rifatta nel. se­ colo xviii; statue in marmo del Grassini).

Chiesa di S. Vito (del 964, rifatta nel 1788; soffitto a cassettoni del secolo xvn, con pitture della scuola del Salimbeni; pietra tombale del see. xiv; affreschi di G. B. Tempesti). Chiesa (ex) di S. Zeno, ridotta ad uso profano (see. xi; colonne con capitelli romani e ro­ manici; frammenti di cornicione romano; stemma del see. xiv sulla facciata ormai alterata); proprietà del Comune.

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Chiostro di S. Antonio, in via Mazzini, nn. 43- 45 (resti del sec. xv, con portale a bozze del sec. xvi); proprietà comunale. Chiostro di S. Matteo, ora adibito a carcere giu­ diziario; proprietà demaniale (sec. xm , re­ staurato nel sec. xvi; resti dei ' secoli xm e xiv in via La Rosa e in via 8. Marta; due stemmi sulla via S. Marta). Colonna con statua dell’Abbondanza, in piazza Cairoli, già della Berlina (scolpita da Pie­ rino da Vinci nel 1550). Colonne (due) con archi sovrapposti; pro­ prietà Bianchi (del sec. xn, con resti di co­ struzioni coeve, in via S. Iacopino, annessi alla casa con ingresso in piazza del Poz­ zetto, n. 1). Colonne (sette) marmoree con capitelli va­ riati, in via Francesco Ferrer, n. 11; pro­ prietà Redini (sec. xii; resti della chiesa delle Monache Gerosolimitane). Convento (ex) di S. Benedetto, in lungarno Gambacorti, n. 35; proprietà comunale (resti del 1393). Convento (ex) dei Camaldolesi, in via degli Orali, n. 3; proprietà comunale (chiostro del sec. xv; resti di costruzioni del xm -xiv secolo, e resti di porta del sec. xv, verso via. S. Orsola).

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Fontana marmorea, in piazza del Duomo; pro­ prietà dell’Opera del Duomo (con basa­ mento del 1650; gruppo dei tre putti sopra­ stanti, disegnato dal Tempesti e scolpito dal Vacca nel 1763; stemma Quarantotti).

Fontana marmorea, in capo alla via del Giar­ dino; proprietà comunale (sec. xvi, con stemma di Cosimo I).

Formella in pietra, con stemma de’ Camaldo­ lesi, in via Cacciarella, n. 12; proprietà Ghezzani (sec. xvi).

Formella in marmo, con sigla dell’Opera del Duomo, in via S. Francesco, n. 9; proprietà Miniati (sec. xv). Formella in marmo, con sigla dell’Opera del Duomo, in via Leopardi, n. 1; proprietà Sabatini (sec. xv). Formella in marmo, con sigla dell’Opera del Duomo, in via S. Lorenzo, n. 29; proprietà Mugnai (sec. xv). Formella in pietra, con sigla dell’Opera del Duomo, in via S. Maria, n. 75; proprietà Gualandi (sec. xv). Formella in marmo, con sigla dell’Opera del Duomo, in via Mugelli, n. 16; proprietà Pacinotti (sec. xv).

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Formella in marmo, con sigla dell’Opera del Duomo, verso via delle Colonne, sul fianco della casa con ingresso in via Notari, n. 9; proprietà Pigoli (sec. xv).

Formella in marmo, con sigla dell’Opera del Duomo, in via dell’Occhio, n. 14; proprietà Fiaschi (sec. xv).

Formella in pietra, con emblema della Corpo- razione dell’arte della seta, in via delle Ti- ratoie, n. 13; proprietà Cristiani (sec. xvi).

Formella in pietra, con sigla dell’Opera del Duomo, sull’arco di passaggio alla via Do­ menico Cavalca, annesso alla casa con in­ gresso in piazza delle Vettovaglie, n. 4; pro­ prietà Bennati (sec. xv).

Formelle (due) in pietra, con emblemi della Corporazione dell’arte della seta, in via delle Tiratole, n. 19; proprietà Pardo-Roques (sec. xvi).

Formelle (due) in pietra, con sigla dell’Opera del Duomo, o colonna con capitello nel­ l’ingresso, in via Ulisse Dini, n. 2; proprietà Profeti (sec. xv).

Iscrizione, già sulla Porta d’oi'o, celebrante la conquista pisana delle Baleari (sec. x ii). (F. Chiesa della Madonna de’ Galletti).

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Iscrizione Boni Hòmini. Chiasso mozzo, in via Tavoleria (a. 1281. frammento); proprietà Fondi. Iscrizione in marmo per Ospedale Sardini, in via S. Antonio, n. 23; proprietà Cenai (a. 1336). Iscrizione in marmo per ['edificazione della chiesa di S. Maria Vergine, del 1346, ora soppressa, in via della Sapienza. ( V. Casa Volterrani). Iscrizione in marmo per Ospedale di Ser Banco e chiesa S. Crispino, in via Mugelli, n. 22; proprietà Rosada (a. 1382). Iscrizione in marmo per Ospedale Sardini, in via S. Antonio, mi. 23-25; proprietà Colom­ bini (sec. xxv ). Iscrizione in marmo, sulla facciata laterale della chiesa della Nunziatina, sotto lo stem­ ma del Comune di Pisa, per il pellegrinaggio della Compagnia S. Giovanni Spazzavento a Roma (a. 1575). Iscrizione in marmo (a. 1582) per magazzino di S. Maria dèi Fiore di Firenze, in lun­ garno Gambacoti, casa Gabella, ora nel museo civico; proprietà comunale. Iscrizione sotto un busto a Ferdinando I, per ii restauro della casa fatta dalla famiglia

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Bocca, con tre stemmi in pietra di detta fa­ miglia (a. 1595), in Borgo Stretto, n. 6. ( I’. Gasa già Bocca). Iscrizione laudativa sotto il busto a Ferdi­ nando I (sec. xvn), sull’angolo via S. Eufrasia e piazza S. Sisto. (F. Casa Bo­ ti amici). Iscrizione in marmo sotto il busto di Ferdi­ nando I, per fondazione Giardino Botanico, in via S. Maria (a. 1595); proprietà dema­ niale. Iscrizione sull’architrave della porta per re­ stauro casa, con stemma Salviati in pietra (a. 1596), in via S. Martino, n. 57. (F. Pa­ lazzo Salviati).

Iscrizione in marmo (a. 1596) per la fabbrica della casa sull’angolo del lungarno Mediceo e via S. Marta, fatta dalla Badessa di S. Matteo sotto gli auspici di Ferdinando I, (F. Casa Venturi). Iscrizione in marmo e stemma Sancasciani per Ospedale dell’Eternità o Sancasciani, in via Sancasciani, n. 13; proprietà Dori (a. 1602).

Iscrizione sulla facciata della chiesa di S. An­ tonio della Qualquonia: Cosimo I aggrega la Compagnia S. Antonio all’Ordine di S. Ste­ fano (a. 1605).

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Iscrizione in marmo per la fondazione del Collegio Puteano, sulla porta di detto Col­ legio, in piazza de’ Cavalieri (a. 1605).

Iscrizione in marmo per la fondazione dello Spedale Convalescenti, in via Solferino; sull’architrave della porta in gonfolina: «Pisana liberalità.« » (a. 1607); proprietà Curini Galletti.

Iscrizione in marmo per restauro Del Vigna, in via Tavoleria, n. 13; proprietà Quercioli (a. 1613).

Iscrizione in marmo, in via S. Eufrasia, con stemma Del Vigna, e altra della stessa epoca per convento Teresiani, a. 1616. (V. Casa dei padri Salesiani).

Iscrizione in marmo nel cortile del palazzo del Comune: il granduca Cosimo, ordina il tra­ sferimento dei Consoli dal mare in detto palazzo (a. 1618).

Iscrizione in marmo, motto - in via La Rosa - con monogramma di Cristo; in via Museo e in via Lo Sdrucciolo (a. 1620).

Iscrizione in marmo, per fondazione del Se­ minario (a. 1627). in piazza Arcivescovado. ( V. Palazzo già del Seminario).

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Iscrizione in marmo, ricordo del già Ospedale SS. Bartolomeo e Gregorio de’ Pizzicagnoli, in via S. Giuseppe, n. 1 (a. 1650). Iscrizione in marmo, per traslazione, dietro il tabernacolo dell’Immagine della Madonna, sulla piazza Garibaldi al principio delle logge di Borgo, lato est; sotto il tabernacolo stemma Camaldolese (a. 1659). Iscrizione in marmo, ordini del Gioco del Ponte, in lungarno Mediceo (a. 1664). Iscrizione in marmo per dimora dell’amba­ sciatore francese Burlemont in casa Scorzi; in via Guglielmo Oberdan sull’arco dinanzi alla porta; su questa, stemma Scorzi (a. 1664). Iscrizione in marmo per residenza estiva del Seminario arcivescovile; in via Tavoleria (a. 1696). Iscrizione in gonfolina Con stemma (Salmoli?) in mezzo, sulla piazza S. Martino, in angolo, di fronte alla chiesa (see. x v ii). Iscrizione in marmo per costituzione di livello; in lungarno Mediceo, sull’angolo di piazza Mazzini (sec. XVI). Iscrizione in marmo per dimora di Federico IV di Danimarca, nella casa Ceuli, oggi sede della Questura, in via S. Martino (a. 1710). 23

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Iscrizione in pietra, bando mediceo contro le meretrici, in vicolo del Portoli Rosso, n. 6; proprietà Piegaia (a. 1733).

Iscrizione in marmo, ordine di Francesco II di principiare l’anno col 1° gennaio, com­ posta da Giovanni Lami, sotto il loggiato a sinistra del palazzo della Prefettura (a. 1749).

Iscrizione in gonfolina, per proprietà; sul largo via Arcivescovado e via Faggiola (a. 1751).

Iscrizione del tabernacolo in marmo, sotto l’arco della Porta a Mare (a. 1 770).

Iscrizione in marmo sotto stemma del Comune, per pellegrinaggio della Compagnia del Pro­ cione a Roma; ora sulla facciata esterna della chiesa di S. Giuseppe, ove fu posta nel 1791, traslatandola dall’antico orato­ rio (a. 1777).

Iscrizione in marmo sulla fonte a piè del Ponte della Fortezza (lato sud), per apertura al pubblico (a. 1789).

Iscrizione in marmo, per visita di Leopoldo II a una manifattura di corallo; in via S. Marta, n. 26, sulla porticciola interna dell’ingresso (a. 1826).

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Iscrizione in marmo sotto un tabernacolo con Crocefìsso, per ricordo di miracolo; angolo piazzetta Ombrellaio e via S. Martino (an­ no 1837).

Iscrizione in marmo del Plebiscito toscano; in via Toselli, sul palazzo Comunale (a. 1860).

Iscrizione in marmo, in via Mazzini, n. 37, per ricordare cbe il 10 marzo 1872 vi morì Giuseppe Mazzini. (V. Sede B. Soprinten­ denza dei monumenti).

Iscrizione in marmo, in memoria di Giacomo Leopardi, in via della Faggiola, n. 9; pro­ prietà Tovani (a. 1880).

Iscrizione in marmo, in onore di Garibaldi, sulla via S. Anna, nella sede della Società Scalpellini (a. 1882).

Iscrizione in marmo sotto lo stemma Corsini, per ricordo bastione della fortezza presso l’antica Porta Fiorentina (a. 1886).

Iscrizione' in marmo deiranno 1890, per di­ mora di Aurelio Saffi, in lungarno Mediceo, il. 17. (V. Casa Quercioli).

Iscrizione in marmo, per restauro, sulla facciata della chiesa di S. Giuseppe (anno 1895).

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Iscrizione in marmo (a. 1896), per restauro palazzo; in lungarno Regio, n. 5. ( V. Pa­ lazzo Agostini). Iscrizione in marmo, alle « Stallette » in lun­ garno Regio(a. 1896), per memoria del 1° Giardino Botanico (ora nel Deposito Stal­ loni; rotta). Iscrizione in marmo (a. 1901), per memoria dell’Anfiteatro Anatomico e di Andrea Vesalio; in via della Sapienza, n. 8. {V. Gasa Volterrani). Iscrizione in marmo, per memoria e in onore di Giordano Bruno (Bovio); in via Giordano Bruno, già Carriola (a. 1897). Iscrizione in marmo onoraria a Francesco Ferree; in via Francesco Ferrer, già S. Gio­ vannino (a. 1910). Iscrizione in marmo sotto medaglione ritratto, onoraria di Anita Garibaldi; in piazza Venti Settembre, Palazzo Comunale (a. 1914).

Iscrizione in marmo in onore di Alessandro D’Ancona, in piazza D’Ancona, già Fran­ cesco Carrara (a. 1915).

Iscrizione in marmo, per dimora di Giorgio Byron (sec. xix); in lungarno Mediceo. (V. Palazzo Toscanelli).

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Iscrizione in marmo, per dimora di P. B. Shel­ ley; in lungarno Galileo, n. 2, (sec. xix).

Iscrizione in marmo, in via S. Maria, n. 24; ri­ corda abitazione ivi fatta da Vittorio Al­ fieri; proprietà Venera (sec. xxx).

Iscrizione in marmo (sec. xix), per memoria in morte di Giovanni Carmignani; in lun­ garno Galileo, n. 12. (V. Palazzo Carmignani).

Iscrizione in marmo,per memoria nascita astro­ nomo G. B. Donati; in piazzetta Donati (sec. xix).

Iscrizione in marmo (sec. xxx), per ricordo della nascita di Alessandro da Morrona; in via La Carità, n. 15. ( V. Casa Bonamìci).

Iscrizione alla tori'e della Fame (sec. xix), in ricordo; in piazza de’ Cavalieri. (['. Pa­ lazzo detto dell’Orologio).

Iscrizioni in marmo del duca Cosimo, sotto stemma mediceo, sulla Porta Nuova, ester­ namente; e senza stemma sul bastione del Barbagianni fuori Porta a Piagge, e su quello di Stampane a Porta a Mare.

Iscrizioni in marmo sotto il busto di Ferdi­ nando I, per la fondazione del Collegio Fer­ dinando, in via S. Maria (a. 1595).

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Iscrizioni (due) di marmo e due stemmi, per l’occupazione di Pisa fatta da’ fiorentini, Consolato Marittimo del Filicaia; nella fac­ ciata del palazzo Gambacorta, nel lungarno omonimo (aa. 1509 e 1661).

Iscrizioni (due) del 1752, di gonfolina, per livello casa alla Madonna di Sotto Organi, fatto dal can. Lor. Pittinini; via Garofani, n. 10, stemma e monogramma di Cristo (P. Casa Noccioli). Iscrizioni (due) dettate dall’Averani, ai lati del cancello del così detto Bagno di Nerone, per restauro; sui pilastri die reggono il can­ cello stemma della Pia Casa di Carità (an­ no 1693).

Iscrizioni (due) in pietra, per costruzione casa da parte della Pia Casa di Misericordia, il cui segno è sulla porta, situate in via S. Ma­ ria (a. 1597). Iscrizioni (tre) nel palazzo della Carovana, per la storia del palazzo (sec. xix); due, sotto gli stemmi medicei (a. 1561), e una interna per la fondazione della Scuola Normale Supe­ riore (a. 1846). Iscrizioni (tre) in marmo, due sulla facciata e una sulla scala del Grand Hotel, in lungarno Regio, per memoria della dimora Garibaldi (aa. 1862-1863-1899).

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Iscrizioni (cinque) in marmo (aa. 1602, 1613, 1616, 1620), in memoria di vittorie ottenute dall’Ordine di S. Stefano, situate alle « Stai- lette » in lungarno Regio, e una (a. 1588) sotto lo stemma mediceo con cappello car­ dinalizio. Loggia di Bianchi, nella piazza omonima, di­ segnata dal Buontalenti, con stemma medi­ ceo del 1606 e iscrizione; proprietà dema­ niale (a. 1603). Lunetta in ferro battuto, con piccolo stemma in bronzo, Anseimi, alla porta, in via S. Maria, n. 7; proprietà Rosselmini-Ricciardi (se­ colo x v i i i ).

Mercato già del grano, ora delle vettovaglie, con portico retto da colonne ioniche in pie­ tra, alcune con stemma del Comune di Pisa nel capitello; proprietà Albani, Benvenuti, Borsò, Manzetti, Piegaia, Pippi, Poli, Tiz­ zoni, Cucine economiche e Società anonima pisana per l’industria della birra ed eser­ cizi pubblici (a. 1553).

Monogramma, di Cristo, in marmo, in via S. Apollonia, n. 23; proprietà Pierazzini (sec. xvn). Monogramma di Cristo, in pietra, e stemma Gaetani, in via S. Apollonia, n. 25; pro­ prietà Gentili (sec. xv).

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Monogramma di Cristo, in pietra, in via Cac- ciarella, n. 9; proprietà Bargagna (sec. xv). Monogramma di Cristo, in pietra, in via della Paggiola, n. 7; proprietà Merciai (sec. xvi). Monogramma di Cristo, in marmo, in via Ga­ ribaldi, n. 21; proprietà Bertolucci (se­ colo XVII). Monogramma di Cristo, in marmo, in via Gior­ dano Bruno, n. 27; proprietà Chiellini (se­ colo XVII). Monogramma di Cristo, in pietra, in piazzetta dei Grilletti, n. 1; proprietà Noccioli (se­ colo XVII). Monogramma di Cristo, in marmo, in via Maz­ zini, n. 32; proprietà Chicca (sec. xv). Monogramma di Cristo, in marmo, in piazza S. Sepolcro, n. 2; proprietà della Canonica di S. Sepolcro (sec. xvn). Monogrammi di Gesù e di Maria, scolpiti su targa, marmorea, in via Garofani, n. 1; pro­ prietà Beghini (sec. xvm). Mura urbane; proprietà demaniale, (secoli x iii e xv). Oratorio di S. Antonio di Vienna; proprietà del B. Orfanotrofio maschile, sul lungarno,

via S. Giovanni al Galano (restaurato nel 1853; sul frontone lo stemma col T. tau, e la data 1513). Ospedale di Papa Alessandro IV, oggi Ospe­ dali riuniti di S. Chiara, in via Solferino, angolo piazza del Duomo (resti del sec. xiii nel cortile; torre angolare con stemmi; log­ gia interna del sec. xm, in parte ad uso di farmacia; resti di pellegrinalo del sec. xiv, verso piazza del Duomo, in parte scoperti e in parte mascherati dalle aggiunte del sec. xvii; stemma mediceo in pietra sulla facciata, verso via Solferino; altro mar­ moreo sulla torre angolare; stemmi di 19 spedalinghi, dal see. xv al sec. xvm, in­ castrati fra gli archi del loggiato del cor­ tile). Ospizio dei Trovatelli, in via S. Maria, n. 56 (sec. xv, con portale e finestre adorne di cornici in arenaria scolpita; mostra mar­ morea con tamburo ligneo per gli Esposti, sec. xvn ). Palazzo Agostini-Venerosi Della Seta, detto « dell’Ussero », in lungarno Regio, n. 5 (cou finestre bifore e decorazione in terra cotta sulla facciata, sec. xv; quattro stemmi: Agostini, Della Seta, Venerosi, Fantini; iscrizione restauro, a. 1896). Palazzo Agostini-Venerosi Della Seta, in via S. Cecilia, n. 12 ( con portale a bozze; affre-

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sebi. sec. xvi, dei fratelli Metani nelle volte di due salo: busti di imperatori romani nell’ingresso). Palazzo Albata, in via Busclietto, n. 2 (sec. xvi; stemma marmoreo sulla facciata; bat­ titoi in ottone, con stemma Albata, del sec. xviit; sale con affreschi del sec. xviit, eseguiti dai fratelli Metani; resti di costru­ zioni del xm-xiv secolo).

Palazzo Albata, in piazza S. Caterina, n. 22 (con portale e cornici delle finestre a bozze, sec. xvi). Palazzo dell'Amministrazione dell’Asilo Prin­ cipe Amedeo, in via Mazzini, n. 9 (sec. xvi, con battitoi in bronzo del sec. xvm; affre­ schi e stucchi negli interni, della stessa epoca; monogramma e stemma di marmo dei Prosi ni). Palazzo dell’Amministrazione del giornale « Il Messaggero Toscano » in via Tavoleria, n. 3 (secoli xv e xvi; con portale a bozze; monogramma di Cristo in marmo; stemma d’angolo in pietra del sec. xvn; affreschi del sec. xvm nel salone).

Palazzo dell’Amministrazione della Pia Casa di Misericordia, in piazza S. Felice, n. 3 (resti di costruzione dei secoli xm c xiv, verso via Ulisse Dini, dell’antica sede del

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Comune e delle Curie; « Pietà » di Andrea della Robbia, e sette stemmi, di cui due del Comune di Pisa, uno della Pia Casa Misericordia, due del Monte di Pietà, dei secoli xiv e xv, verso la stessa via; imposte con formelle scorniciate del sec. xviii alla porta, e battitoi in bronzo).

Palazzo dell’Amministrazione Provinciale del­ la Reai Casa, già Vitelli, in lungarno Re­ gio, n. 14 (secolo xvn; portale e finestre a bozze; nel- cortile avanzi di torri del se­ colo xiii).

Palazzo Antonini, in via Giuseppe Giusti, n. 4 (con portale e cornici delle finestre a bozze, sec. xvn).

Palazzo già Appiano, poi De’ Medici, indi Spi­ nola, ora Schiff, in lungarno Mediceo, n. 6 (resti di costruzione dei secoli xiii e xiv; stemma Frosini, in pietra, sulla piazza; stemmi Appiano e Medici, in marmo, sulla facciata, rifatti; restauro del 1870).

Palazzo arcivescovile, in piazza dell’Arcive­ scovado, n. 2 (secoli xvi e xix; cortile e por­ ticato a colonne; stemmi di Arcivescovi e iscrizioni varie; statua marmorea di Mosè scolpita dal Vacca nel 1700; affreschi del sec. x viii del Tempesti, dei fratelli Me- limi, e dello Zecchi, a. 1751).

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Palazzo Barsotti, in via Vittorio Emanuele, n. 1 (colonna al 2° piano smascherata dalla odierna muratura e rivelante l’esistenza di una loggia del sec. xvi, ora chiusa; for­ mella marmorea, con stemma dei Camaldo- lensi, incastrata nel fianco del palazzo verso via S. Martino).

Palazzo già Bertolini, ora Albertini, in via S. Martino, n. 58 (sec. xvi; portale e cornici delle finestre a bozze).

Palazzo Bigi, in via Guglielmo Oberdan, n. 5 (facciata del sec. xvm, adorna di lesene; battitoi in bronzo dello stesso secolo).

Palazzo Boileau, già dell'Opera del Duomo, in via S. Maria, n. 45 (sec. xvi, su disegno di Raffaello Pagni; sulla facciata busto mar­ moreo di Ferdinando I, del Francavilla; iscrizione interna).

Palazzo Camici-Roncioni, in lungarno Mediceo, n. 10 (sec. xvi; battitoi in bronzo del se­ colo xviir, con stemma Roncioni; cippo marmòreo romano, adornante lo scalone; colonne romane, con resti di costruzioni dei secoli xi e xn, in un fabbricato annesso al giardino in via del Buschetto, angolo vicolo Toscanelli, forse avanzi dell’antica, chiesa di S. Luca; stemma Roncioni sulla chiave dell’arco della scuderia).

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Palazzo Carmignani, in lungarno Galileo, n. 12 (sec. xvi; stemma Carmignani sulla facciata e portalo a bozze della stessa epoca; bat­ titoi in ferro del sec. xvm; iscrizione mar­ morea in memoria del giureconsulto Gio­ varmi Carmignani). Palazzo detto della Carovana, in piazza dei Cavalieri, n. 12; proprietà della R. Scuola Normale Superiore (a. 1562, architettato dal Vasari per l’Ordine dei Cavalieri di S. Stefano; già palagio degli Anziani. Nel fianco, resti di costruzioni dei secoli xm e xiv; sulla facciata, graffiti disegnati dal Va­ sari, ora rifatti; busti marmorei di sei Gran- duelli, quello di Cosiino II del Tacca; stemma mediceo di Stoldo Lorenzi, e due dell’Or­ dine di S. Stefano di Giovanni Fancelli; scala marmorea esterna, già in pietra, rin­ novata nel 1819. Negli interni, stemmi dei cavalieri dello stesso Ordine).

Palazzo già Casino dei Nobili, ora sede della Camera di Commercio, in Borgo Stretto, n. 1 (sec. xvm; resti di costruzioni dei se­ coli xm e xiv, verso via Notali; stemma di Nicosia nella finestra principale della facciata su piazza Garibaldi); proprietà Do May. Palazzo della Cassa di Risparmio, già chiesa di S. Felice, in piazza Donati, n. 2 (due co­ lonne romane verso via Ulisse Dini, e due

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colonne romaniche verso vicolo del Monte; resti di affresco del sec. siv in una sala al 1° piano). Palazzo già dei Cavalieri di Malta, ora delle RE. Privative, in lungarno Galileo, n. 14 (sec. xvi, con stemma marmoreo Medino; portale e cornici delle finestre a bozze).

Palazzo già Ceuli. ora proprietà comunale, in via S. Martino, n. 04 (sec. xvm; portale a bozze con imposte intagliate e battitoi in bronzo del sec. xvm; iscrizione in marmo del 1710; resto di arco scemo, con fregio in terra cotta, del sec. xiv; affreschi del se­ colo xvm in due sale). Palazzo già Chiesa, ora Pardi, in lungarno Ga­ lileo, n. 1-2 (sec. xvn, modificato in prin­ cipio del sec. xix; ringhiere in ferro del se­ colo xvn ai terrazzi; battitoi in ferro e in bronzo del sec. xviii; stemma marmoreo del sec. xix; iscrizione in memoria del poeta Percy B. Shelley). Palazzo già Cini, ora Agostini-Venerosi Della Seta, in lungarno Mediceo, n. 12 (sec. xvi; imposte della porta adorne di formelle scor­ niciate e battitoi in bronzo del sec. xvm, con stemma Grassi; resti di costruzioni dei secoli xm e xiv verso via Le Belle Torri; due. stem m i Cini in due chiavi d’arco sulla facciata).

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Pàlazzo già Collegio Ferdinando, ora Monsel- les, in via S. Maria, n. 54 (sec. xvi; portale marmoreo di Raffaello di Pagno, a. 1593, fiancheggiato da colonne ioniche e adorno ili un busto di Ferdinando I, di una iscri­ zione del 1595, di uno stemma mediceo, e di altre due iscrizioni a Cesare Abba; resti delle Torri de’ Familiati, secoli xm e xiv verso via del Collegio Ferdinando). Palazzo del Collegio Puteano, in piazza dei Cavalieri, n. 3 ( a. 1605, con resti di affreschi di Michclangiolo Ciuganclli sulla facciata; iscrizione e stemma Dal Pozzo). Palazzo del Comune, in via Toselli, n. 2 (fac­ ciata del sec. xvi, su disegno attribuito al Francavilla; portale fiancheggiato da colon­ ne marmoree, e grandi cornici ai fìnestroni; stemma mediceo; due stemmi marmorei dei Gambacorta e di Pisa, del sec. xiv; resti di costruzioni dei secoli xm c xiv).

Palazzo del R. Conservatorio di S. Anna, in via Giosuè Carducci, nn. 10 e 12 (secoli xvi e xvn, con chiostro del sec. xvi, già di S. Girolamo dei Gesuati, adorno di affreschi del sec. xvn; loggiato del sec. xvi; fonta­ nella in marmo con statuetta del 1738).

Palazzo già del Consiglio dell’Ordine dei Cava­ lieri di S. Stefano, poi dei Priori della Città, ora della Provincia, in piazza dei Cavalieri,

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n. 1 (disegno del Francavilla, a. 1603; stem­ ma abraso del sec. xni; resti di affreschi del sec. xv in una sala; soffitto in legno inta­ gliato del seo. xvii nel salone del Consiglio Provinciale, con dipinti nei riquadri attri­ buiti al Salimbeni; a terreno statue in legno di G. B. Poggini). Palazzo già dei Consoli del Mare, ora dell’Am- ministrazione dei fiumi e fossi, in via S. Martino, nn. 50 e 52 (secolo xvi; al n. 50: facciata del sec. xvi, con portale e cor­ nici delle finestre a bozze, c battitoi in bronzo del sec. xvm; al n. 52: facciata ri­ fatta nel sec. xvii; portale in marmo fian­ cheggiato da lesene e adorno di stemma sul frontone; scala con decorazioni a grottesche; affreschi, nelle volte di una sala terrena e del gran salone a.1 1° piano, di Agostino Ghir­ landa carrarese, della fine del sec. xvi). Palazzo della Conventuale de’ Cavalieri di S. Stefano, ora sede del Clero della chiesa di S. Stefano, e deH’Ufficio del Genio Civile (sec. xvi, su disegno di Giorgio Vasari; al 1° piano cappella del Priore della Conven­ tuale). Palazzo Corsi, in via S. Maria, n. 3 (facciata del sec. xvi, con portale e cornici delle finestre in pietra striata; stemma del Vi­ gna, di pietra con targhetta, sulla via Pa- cinotti).

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Palazzo già Corsini, poi Scotto, ora De Bene­ detti, in lungarno Galileo, n. 1 (sec. xviii; ringhiera in ferro dello stesso secolo, al terrazzo; battitoi in bronzo del sec. xvm; resti della fortezza vecchia e della cittadella nuova, costruita nel 1509 dal San Gallo, e an­ nessi giardini - già sede nel sec. xvin della Colonia Alféa —; sculture, iscrizioni, affreschi di Luigi Ademollo, etc.). Palazzo Curini-Galletti, in via S. Maria, n. 5 (facciata del sec. xvi, con portali e cornici delle finestre in arenaria).

Palazzo Curini-Galletti, in via S. Maria, n. 15 (facciata del sec. xvm, con stemma mar­ moreo Galletti; porta con imposte adorne di formelle scorniciate, e battitoi in bronzo).

Palazzo Dal Borgo Netolitzky, in lungarno Gambacorti, n. 10 (sec. xvn; terrazza, stemma). Palazzo Dal Borgo Xetolitzky, in via S. Mar­ tino, nn. 44, 46 e 48 (sec. xvi, con portali e cornici delle finestre a bozze; tre stemmi Dal Borgo, in pietra, del sec. xvii; batti­ toi in bronzo del sec. xvm). Palazzo già Da Scorno, ora Guerrazzi, in via S. Maria, n. 18 (facciata del sec. xvn; co­ lonna con capitello romanico; stemma Da Scorno, in pietra, del scc. xvn).

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Palazzo già Del Testa, ora Giuli, in lungarno Gambacorti, n. 4 (a. 1593, restaurato nel 1782; con portale e cornici delle finestre a bozze; battiioi in ottone datati 1781, verso via delle Belle Donne; due stemmi del­ l’Agnello: uno in pietra del sec. xvi, o uno in marmo del sec. xiv). Palazzo già del Duca di Modena, ora Tobler, in lungarno Regio, n. 15 (secoli xiv e xvi; facciata in pietra verrucana; stemma Ri­ cucchi, in marmo; formella con sigla del­ l’Opera del Duomo).

Palazzo già Franceschi, poi Peverada, ora Scaniglia, in lungarno Galileo, n. 18 (se­ colo xvni; con affreschi del Tarocchi e del Tempesti; stemma Franceschi di stucco; porta intagliata a squame). Palazzo già Franceschi, ora della Banca d’Ita­ lia, in via S. Martino, n. 60 (ringhiera in ferro del sec. xvm , al terrazzo; battitoi in bronzo del principio del sec. xix; sala con stucchi c porte intagliate del scc. xvm; af­ freschi, etc.). Palazzo già Gambacorta, ora sede del Comune, in lungarno Gambacorta (sec. xiv; facciata in pietra con finestre bifore; due marzocchi del sec. xv ai fianchi della porta, e, sovra di questa, due iscrizioni marmoree del 1509 e 1661, con tre stemmi: Salviati, Capponi

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o Da Filicaia; atrio del sec. xiv con volto a crocera, rotte da colonne con capitelli a fogliami e testine; cortiletto con resti di antiche colonne a capitelli variati; nelle sale al 1° piano affreschi de’ Metani, Far- della, Bocci; statuetta marmorea del se­ colo xiv sull’ingresso da via degli Uffizi, n. 2; tabernacolo in marino del soc. xvm, verso piazza Venti Settembre).

Palazzo già Gambacorta, ora Goracucclii, in via Vittorio Emanuele, n. 22 (sec. xm; con quadrifore e pentafore al 1° e 2° piano; affre­ schi del soc. xvm, attribuiti al Tommasi).

Palazzo detto « alla Giornata», già Lanfreducci, ora Raspolli delle Toste, in lungarno Regio, n. 9 (see. xyi, su disegno di Cosimo Pu- gliani; con torre annessa del sec. xni; stemma marmoreo Lanfreducci del sec. xvi; battitoi in brobzo del see. xvm).

Palazzo già di Giustizia, poi del Podestà, indi dei Commissari Fiorentini, ora della R. Pre­ fettura, in lungarno Galileo, nn. 21 e 22 (sec. x iii, trasformato nel 1825; con basso- rilievi marmorei del Van Lint ed iscrizioni del 1825 sulla facciata; stemmi e targhette ricordanti i Commissari Fiorentini dei se­ coli xv, xvi e xvm, sparsi sotto le arcate a pian terreno, sulle pareti del vicolo del Moro e in un cortiletto interno; iscrizione

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del 1412; altra del 1432; torre dell’orologio rifatta nel 1785).

Palazzo del Grand Hotel, in lungarno Regio, n. 1; proprietà della Società Anonima Pi­ sana per l’industria della birra, ed esercizi pubblici (formella marmorea del sec. xv con sigila dell’Opera del Duomo, e stemma Monti, in pietra del sec. x v ii, verso vicolo del Vigna).

Palazzo già Lanfranclii, ora Toscanelli, sede del R. Archivio di Stato, in lungarno Medi­ ceo, n. 11 (sec. xvi; con stemma e decora­ zioni marmoree sulla facciata; stemma Lan- franchi, in pietra del sec. x v ii, sul fianco verso via Le Belle Torri; stemma Tosca­ nelli, del sec. xix, sulla facciata; interno di­ pinto da Annibaie Gatti; resti di costruzioni annesse alla cinta del giardino; verso vi­ colo Toscanelli e via Busclietto; vi abitò Byron).

Palazzo già Lanfranclii, ora Del Rosso,in lun­ garno Mediceo, n. 18 (sec. xvii; con stemma Del Rosso in stucco, e ringhiera in ferro al terrazzo, del sec. xvii; stemma marmoreo Viviani del Vescovo, con iscrizione del 1664, all’estrema destra della facciata; resti di costruzioni dei secoli xm e xiv, verso via Le Belle Torri).

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Palazzo Lopez, in via Mazzini, n. 23 (porta con battenti intagliati a squame, del se­ colo xvii; battitoi del sec. x v i i i ). Palazzo già Meclierini, ora Simoneschi, in via Vittorio Emanuele, n. 15 (sec. xvii; con stemma Simoneschi, in pietra, sulla facciata; scalone con soffitto affrescato nel sec. x v i i i dai fratelli Melani; stucchi del sec. xvn in una sala al 1° piano; lunetta sec. xviii; stemma Mecherini, in terra cotta, sul vi­ colo della Foglia). • Palazzo Milani, in via Guglielmo Oberdan, n. 13 (facciata del sec. x v i i , con ringhiera in ferro al terrazzo, e porta con battenti intagliati a squame). Palazzo già Mosca, ora delle RR. Poste, in lungarno Gambacorti, n. 2 (facciata del sec. xvii; ringhiera in ferro al terrazzo; re­ sti di costruzioni dei secoli xm e xiv).

Palazzo già Mosca, poi Vaccà, ora Palme, in lungarno Galileo, n. 8 (sec. xvi; con cor­ nici marmoree alla porta e alle finestre, e stemma Lanfranchi in marmo).

Palazzo dell’Opera del Duomo e sede del Ca­ pitolo, in piazza del Duomo, n. 8 (sec. xm- xv; nella facciata: finestre bifore; stemma mediceo con putti, scolpito da Francesco Moschino; altro di Pisa; monogramma di

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Cristo; iscrizione del 1695. A pian terreno: due formelle marmoree intagliate del se­ colo xiv; porticato con grottesche di Ago­ stino Ghirlanda; affresco del sec. xiv in una sala. Per la scala: bassorilievo marmo­ reo del sec. xiv, ed affresco della stessa epoca. Nella sala d’ingresso al 1° piano: af­ fresco del x iii secolo; soffitto in legno con fregio: Cristofano di sor Ranieri e scolari del Gozzoli, a. 1478. Nella cappella: stucchi ed affreschi, del sec. xvm, del So- mazzi e Ferri, e del pittore R. Allegranti, a. 1783).

Palazzo detto «.dell’Orologio », proprietà già Finocchietti, ora Della Gherardesca, in piazza de’ Cavalieri, un. 4 e 5 (costruito su disegno del Vasari, a. 1607, in parte con resti della torre dei Gualandi o della Fa­ ine o della Muda, ove morì il conte Ugolino, e co’ resti della torre delle Sette Vie; resti di decorazioni e grottesche del sec. xvn affrescate, sulla facciata c sotto la volta, dal Paladini c dal Marucelli; fu detto anche palazzo del Buonomo nel sec. xvi, e prima palazzetto di Giustizia, sede del Ca­ pitano del Popolo).

Palazzo dell’Orto Botanico, in via S. Maria, n. 27 (facciata del sec. xvi, con stemma me­ diceo e relativa iscrizione in marmo del 1595; busto marmoreo di Ferdinando I; porta

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con imposte adorne negli specchi di piante intagliate a rilievo). Palazzo dell’Ospizio di Mendicità, sorto di recente sull’ex convento di S. Domenico (avanzi del convento: nell’ex Refettorio grande affresco della Crocifissione, del se­ colo xv. della maniera di Benozzo Gozzoli; fontana con statua di S. Domenico, del secolo x v ii). Palazzo già della Pia Casa di Misericordia, ora del Piccolo Credito Toscano, in via S. Maria, n. 13 (anno 1597; con busto di Ferdinando li e due iscrizioni marmoree del sec. xvi, sulla facciata; porta con imposte intagliate a squame, del sec. x v ii). Palazzo Pierini, in via S. Cecilia, n. 16 (bat­ titoi di ottone del sec. x v iii; decorazioni di stucco e in affresco del sec. x v iii).

Palazzo già Poschi, ora della Società Catto­ lica di Assicurazioni, in Borgo Stretto, n. 18 (sec. xv; con portico retto da colonne in pietra; finestre bifore; stemma marmoreo sulla facciata, c stemma Da Castello sulla chiave d’arco della porta).

Palazzo già Prini-Aulla, ora Lanfranchi, in lungarno Regio, n. 11 (facciata del sec. xix in stile neoclassico; fontana del sec. xvi nel cortiletto; portale a bozze con battenti

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lavorati a squame, e battitoi in bronzo del sec. xvni, in piazza S. Giorgio, n, 4).

Palazzo Puntoni, in via S. Maria, n. 29 (se­ colo xvi; con resti di pitture a graffito del sec. x v iii, e battitoi in bronzo della stessa epoca; lunetta sopra la porta; diie mono­ grammi di Cristo).

Palazzo Reale, in lungarno Regio, n. 12 (edi­ ficato da Baccio Bandinelli, per ordine di Cosimo I, nel 1559, e ampliato nei secoli xvi e xviii; con torre annessa detta « della Verga d’oro », costruita inferiormente nel secolo x iii; portale a bozze).

Palazzo del R. Riformatorio, in piazza S. Sil­ vestro, n. 5; proprietà demaniale (affresco del sec. xv nel refettorio; scalone del se­ colo xviii; stemma Granducale con armi, del sec. x v iii; resti di abside del sec. xn, già della vicina chiesa di S. Silvestro).

Palazzo Rosselmini, in via Vittorio Emanuele, nn. 28, 30 e 32 (disegnato dal Gherardesca sul principio del sec. xix; con stemma mar­ moreo Rosselmini sulla facciata, e altro piccolo stemma Pesciolini, a lato; scala del­ l’architetto Calderini; frammenti di monu-' menti sepolcrali di scuola pisana; capitelli romanici, sec. xi; colonne, sec. xiv; basso- rilievi del tempietto, secoli xi e xv, e sar-

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cofago romano noi giardino; resti di costru­ zioni dei secoli xm e x-iv del muro di cinta, verso via Mazzini).

Palazzo Rosselmini-Ricciardi,❖ in via S. Ma- ria,, nn. 9 e 11 (battitoi in bronzo del se­ colo x v iii, con stemma Rosselmini; stemma marmorerf Rosselmini, del sec. xix, sulla facciata; resti di costruzione del scc. xm, sotto una volta chiusa). Palazzo Ruschi, in piazza Alessandro D’An­ cona, n. 1 (sec. xvi; con scalone adorno di un gruppo marmoreo del sec. xvi, simbo- leggiante le quattro stagioni; affreschi del sec. x v iii, eseguiti dal Tempesti e dal Yer- naccini). Palazzo Salviati, in via 8. Martino, n. 57 (se­ coli xv e xvi; con facciata del 1594, adorna di uno stemma coevo Salviati, e di due altri Ciampolini del secolo xiv; portale a bozze; resti di costruzioni dei secoli xm e xiv, verso via Chinsica, dei Sismondi; nel cortile due stemmi con targhetta: uno Salviati del 1516, l’altro Medici del 1481). Palazzo già Scorzi, poi Tobler, ora proprietà della Società Anonima degli Istituti di Istruzione, in via Guglielmo Oberdan, n. 9 (sec. xiv; con loggia retta da colonne; fine­ stre quadrifore ad archi trilobi al 1° ed al 2° piano; iscrizione marmorea del 1664; stemma Scorzi, del sec. xvi, sulla porta).

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Palazzo già del Seminario, in via dell’Arci­ vescovado, n. 14 (a. 1627; con iscrizione marmorea del sec. x v i i , e portali a bozze della stessa epoca; lunetta con stemma Me­ dici, d e l sec. x v i i ).

Palazzo già Serughi, ora. Schiavini-Cassi, in lungarno Mediceo, n. 21 (sec. xvii; con bu­ sto di Ferdinando II sulla facciata; rin­ ghiera in ferro del sec. x v ii ai due terrazzi; battitoi in bronzo del sec. x v i i i , con stemma; resto di costruzioni dei secoli xm e xiv, verso via Le Belle Torri).

Palazzo già Silvatici, ora Lami, in via S. Lorenzo, n. 43 (sec. xvii; con ringhiera in ferro dello stesso secolo al terrazzo; bat­ titoi di ottone del sec. xviii; sala con af­ freschi dello stesso secolo, eseguiti dal Ta­ rocchi e dal Tempesti).

Palazzo Sosia, in via S. Lorenzo, n. 34 (fac­ ciata del sec. x v i i , con portale e cornici delle finestre a bozze).

Palazzo Studiati, in lungarno Gambacorti, u . 14 (facciata del sec. x v i i , con ringhiera in ferro della stessa epoca, al terrazzo; bat­ titoi in bronzo del sec. x v i i i ).

Palazzo Tabucchi, in via S. Cecilia, n. 13 (fac­ ciata del sec. xvii; portale a bozze con lu-

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netta in ferro della stessa epoca; imposte intagliate e battitoi in bronzo del sec. x v iii). Palazzo Toscanelli, in via S. Cecilia, n. 1 (sec. xvii; con portale a bozze; battitoi in bronzo del sec. x v i i i , con stemma Bor­ ghi; resti di costruzioni dei secoli xm e xiv). Palazzo Toscanelli, in via S. Francesco, n. 17 (sec. xvi; con portale e cornici delle fine­ stre a bozze in forma di punta di diamante; resti di costruzioni dei secoli xm e xiv, con stemma sulla chiave di un arco, e co­ lonna a pianterreno dentro muro). Palazzo già Tribolati, ora Palamidessi, in via S. Antonio, n. 31 (sec. xvii; con rin­ ghiera in ferro dello stesso secolo al 1° piano; altra al 2° piano; imposte della porta con formelle scorniciate, e battitoi in ferro del sec. x v i i i ). Palazzo della li. Università degli Studi, in via Ventinove Maggio, n. 3 (cortile del 1550, con colonnato e loggia sovrapposta; quat­ tro stemmi medicei in pietra; otto stemmi marmorei del sec. xiv sulle pareti degli anditi d’ingresso; resto di affresco del se­ colo xiv; portale e stemma mediceo in marmo, con iscrizione del 1550, sulla fac­ ciata di via della Sapienza, di recente al. terata; statua marmorea di Galileo, scolpita da E, Demi nel 1839),

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Palazzo Vincenti, in via Vittorio Emanuele, n. 17 (sec. xvii; portale a bozze come le finestre del pianterreno; sulla via della Foglia, formella e targhetta del sec. xiv, e stemma in pietra, abraso).

Palazzo già Vitelli, ora dell’Amministrazione Provinciale della Reai Casa, in lungarno Regio, n. 10 (sec. xvi; nel cortile avanzi di costruzioni del xm e xv secolo; battitoi in bronzo del sec. xvm).

Palazzo Zucchelli, in via S. Maria, n. 22 (fac­ ciata del sec. xvn).

Ponte di Mezzo o Vecchio (ricostruito nel 1660 su disegno dell’arcli. Francesco Nave ro­ mano; quattro iscrizioni sui quattro capi).

Porta Calcesana, oggi Garibaldi (sec. xn; an­ tiporto, o base di torre, esternamente ad­ dossato nel sec. xiv; iscrizione frammen­ taria del 1335, ricordante la costruzione; due stemmi coevi, uno del Comune di Calci).

Porta alla Fortezza, sita in capo alla via alla Fortezza; proprietà De Benedetti (a. 1512; con stemma mediceo).

Porta al Leone, oggi chiusa, in piazza del Duomo (sec. xm; con leone scolpito in marmo, della stessa epoca).

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Porta a Lucca (sec. xvi). Porta a Mare (secoli xm e xiv; con taberna­ colo marmoreo del 1770; monogramma di Cristo sulla fronte esterna). Porta Monetaria, oggi chiusa (sec. xm). Porta Nuova (sec. xvi; con stemma mediceo e iscrizione di Cosimo I).

Porta S. Stefano; oggi chiusa (a. 1240; data incisa sull’architrave). Portale a bozze, in piazza Alessandro D’An­ cona; proprietà Navarrini (sec. xvii; con stemma sulla chiave dell’arco). Portale a bozze, in via S. Andrea, n. 16; pro­ prietà Pardo (sec. xvii). Portale a bozze, in via S. Andrea, n. 18; pro­ prietà Pardo (sec. xvi). Portale a bozze in forma di punta di diamante, in via S. Antonio, n. 12; proprietà Prance- schini (sec. xvii). Portale a bozze, in Borgo Stretto, n. 4; pro­ prietà comunale (sec. x v i i i ; con stemma dei Camaldolesi). Portale a bozze, in via Del Cuore, n, 4; pro­ prietà Gini (sec. xvii).

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Portello a bozzo, in via S. Eufrasia, n. 2; pro­ prietà Poivani (sec. x v iii).

Portale a bozze ovali, in via S. Francesco, n.2; proprietà Morelli (sec. x v ii).

Portale a bozze, in via S. Francesco, n. 6; proprietà Nelli (sec. xvi).

Portale a bozze, in lungarno Galileo, n. 7; proprietà Doddo (sec. x v ii).

Portale a bozze, in via Giosuè Carducci, n. 16; proprietà K. Conservatorio di S. Anna (sec. x v ii).

Portale a bozze, in via Giuseppe Giusti, n. 7; proprietà Toscanelli (sec. xvi).

Portale in pietra liscia, in via ¡3. Lorenzino, n. 4; proprietà Bai-sotti (sec. xvi; con stem­ ma sulla chiave dell’arco).

Portale a bozze, in via S. Lorenzino, n. 8; pro­ prietà Paris e Salvini (sec. xvi).

Portale a bozze, in via S. Maria, n. 12; pro­ prietà Bottari (sec. xvi).

Portale a bozze, in via S. Martino, n. 60; pro­ prietà Albertini (sec. xvii; con stemma sulla chiave dell’arco).

167 —

Portale a bozze, in via Mazzini, n. 16; pro­ prietà Brunelli (sec. xvi). Portale a bozze, in via Mazzini, n. 26; pro­ prietà Pierini (sec. xvi). Portale a bozze, in via. S. Orsola, n. 1; pro­ prietà De Cori (sec. x v ii). Portale a bozzo, in via Tavoleria, n. 2; pro­ prietà Dolfi (sec. xvix). Portale a bozze, in via Tavoleria, n. 5; pro­ prietà Monselles (sec. xvn). Portale a bozze, in via Ulisse Dini, n. 12; pro­ prietà Vannucclii (sec. xvn).

Portale a bozze, in via Vittorio Emanuele, n. 38; proprietà Venturi (sec. xvn).

Portico in Borgo Stretto, annesso alla casa con ingresso in via Ciro Menotti, n. 7; pro- prietà Bolaffi (sec. xiv; con pilastri qua­ drangolari in pietra a bozze).

Portico in Borgo Stretto, annesso alla casa con ingresso in via L’Acciughe, n. 4; pro­ prietà Bargagna (sec. xiv; con due pilastri ottagoni a bozze in pietra ed una colonna).

Portico in Borgo Stretto, annesso alla casa con ingresso in via Notari, n. 8; proprietà

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Pizzanelli (con colonne in pietra adorne di capitello a fogliami del sec. xm). Portico in Borgo Stretto, annesso alla casa con ingresso in via S. Orsola, n. 3; poprietà Rosselli (sec. xv; retto da colonne a capi­ tello ionico). Portico in Borgo Stretto, n. 14; proprietà Barroccio (sec. XV; con colonne in pietra). Pozzo nel chiostro del convento di S. Nicola, annesso alla chiesa omonima (sec. xvi). Pozzo nel cortile del palazzo dell’Intendenza di Finanza, in piazza S. Nicola, n. 1 (se­ colo xvi). Ringhiera di ferro, verso Borgo Stretto, a terrazzo del 2° piano della casa con ingresso in piazza Donati, n. 4; proprietà Orsino- Yegni (sec. xvn). Ringhiera in ferro al terrazzo della casa in via Guglielmo Oberdan, n. 10; proprietà Unis (sec. xvn). Ringhiera in ferro alla finestra mediana del 1° piano della casa in via S. Lorenzo, n. 26; proprietà Cordoni (sec. xvn). Ringhiera in ferro al terrazzo della casa in via S. Maria, n. 16; proprietà demaniale (se­ colo xvn ).

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Ringhiera in ferro, verso via S. Martino, al terrazzo del 1° piano della casa con ingresso in via Francesco Ferrer, n. 1; proprietà Masi (sec. x v ii). Ringhiera in ferro, verso il lungarno Mediceo, al terrazzo del 2° piano della casa con in­ gresso in via dei Rigattieri, n. 5; proprietà Rossini (sec. x v ii). Ringhiera in ferro al terrazzo della casa in lungarno Regio, n. 4; proprietà Piegaia (fine del sec. x v iii).

Ringhiera in ferro al terrazzo della casa in lungarno Regio, n. 19; proprietà Opera Pia della Qualconia (sec. x v ii).

Ringhiera in ferro, in via Toselli, al terrazzo del 1° piano della casa con ingresso in via Vittorio Emanuele, n. 2; proprietà Sarott (sec. x v ii). Ringhiere (due) in ferro ai terrazzi del 1° piano della casa in via S. Andrea, n. 1; proprietà Philipson (sec. x v ii). Statua a Ferdinando I, opera del Francavilla, in piazza Carrara (a. 1594).

Statua a Pietro Leopoldo I, scolpita dal Pam­ paioni, con bassorilievi del Guerrazzi e del Santarelli, in piazza S. Caterina (a, 1833). 28

— 170 —

Statua a Cosimo I, opera del Francavilla, in piazza de’ Cavalieri (a. 1596).

Stemma Catanti, in pietra, in via S. Andrea, n. 10; proprietà Cordoni (sec. xvi).

Stemma degli Ulivetani, in terra cotta, in via S. Andrea, n. 13; proprietà Cosi (se­ colo xvi). Stemma in pietra, in via S. Antonio, n. 32; proprietà Dini (sec. xvi). Stemma degli Ardovini, in pietra, in via San­ t’Antonio, n. 33; proprietà Palamidessi (sec. xviii). Stemma dei Carmelitani, in marmo, in via Antonio Paeinotti, n. 5, angolo via S. Lu­ cia; proprietà Nuti (sec. xvi).

Stemma Niccolai, in pietra, in via Antonio Paeinotti, n. 14; proprietà Falciani (se­ colo XVII). Stemma Bracci, in pietra, in via S. Apollonia, n. 7; proprietà Costa (sec. xvi). Stemma Della Seta, in marmo, in via S. Apol­ lonia, n. 27; proprietà Oiardelli (sec. xv).

Stemma Salviati, in pietra, in via S. Ber­ nardo, n. 17; proprietà Salviati (sec. xvi).

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Stemma Fontana, in marmo, in viale Bonaini, n. 15; proprietà Bertolini (sec. xvii). Stemma Palmieri, in marmo, in via Caccia- rella, n. 8; proprietà Pieroni (sec. xv). Stemma degli Agiati, in pietra, in via Caccia - rella, n. 24; proprietà Pardi (sec. x v ii). Stemma in pietra dei Della Croce, in via S. Ce­ cilia, n. 18; proprietà Della Croce (sec. xvi). Stemma in marmo de’ Ronciòni, in via del Collegio Ferdinando, sul fianco della casa con ingresso in via S. Maria, n. 52; proprietà Baccetti (sec. x v ii). Stemma in pietra del Comune di Pisa, in piazza del Duomo, n. 1; proprietà dell’U­ niversità dei Cappellani (sec. x v ii). Stemma in pietra dei Cavalieri di S. Stefano, in via della Faggiola, n. 2; proprietà Feroci (sec. x v ii). Stemma de’ Bardi, in pietra, in via della Fag­ giola, n. 3; proprietà Merciai (sec. xvi). Stemma Doll’Hoste, in pietra, in via della Faggiola, n. 10; proprietà Lucchesini (se­ colo x v ii). Stemma in marmo de’ Serafini, in via della Faggiola, n. 18; proprietà Besta (sec. x v ii).

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Stemma Della Croce, in pietra, in via S. Fran cesco, n. 12; proprietà Dolfì (sec. xvi). Stemma in pietra, in via S. Frediano, n. 2; proprietà Salviati (see. x v i i ). Stemma dei Ciampolini, in marmo (sec. xv), ed altro Poggibonsi, in pietra (a. 1606), in via Garofani, n. 4; proprietà Zanni. Stemma in pietra de’ Carmelitani, in via Gio­ suè Carducci, n. 24; proprietà dei Frati Carmelitani (sec. xvxi). Stemma mediceo, in marmo, in via Giovanni Bovio, n. 2; proprietà Cipriani (sec. x v i i ). Stemma mediceo, in pietra, in via La Carità n. 11; proprietà dell’Orfanotrofio femmi­ nile (sec. x v ii). Stemma di Cosimo I, in marmo, con iscrizione marmorea in lingua spagnola, in via La Rosa, n. 10; proprietà Terreni (sec. xvi). Stemma mediceo, in marmo, in via Le Tira to ie , n. 6; proprietà Carli (sec. x v i i ). Stemma Baroncini, in pietra alliata, in via S. Maria, nn. 3 e 5, fra le case Pozzi e Cu- rini (sec. x v ii). Stemma Orsi, in pietra, in via S. Maria, n. 17 proprietà Curini-Galletti (sec. xvi).

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Stemma in marmo del Fantina, in via S. Ma­ ria, n. 34; proprietà Fuoci (sec. xv).

Stemma in marmo de’ Lanfranchi, in via S. Maria, n . 36; proprietà Petri (sec. x v i i ).

Stemma in marmo, in via S. Maria, n. 57; pro­ prietà Tognini (sec. xv).

Stemma in pietra, in via S. Maria, n. 61; pro­ prietà Cipollini (sec. xvi).

Stemma mediceo, in marmo, sul fianco della casa in via S. Martino, n. 10; proprietà Ot- tina (sec. x v i i ). /

Stemma in pietra, abraso, Vaglienti, in via Mazzini, n. 1, angolo lungarno Gambacorti, e stemma Albata, in marmo, in via Maz­ zini; proprietà Picchi (sec . x v i i ).

Stemma in pietra Rosselmini (sec. xvi), in via Mercanti, n. 4; proprietà Lemmi. (F. Gasa Lemmi).

Stemma Bardi, in pietra, in via Mugelli, n. 6; proprietà Tellini-Bigoncini (sec. xvi).

Stemma in marmo de’ Gaetani, in piazza S. Nicola, n. 10; proprietà Michetti (se­ colo x v i ).

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— 174

Stemma della Compagnia di S. Bastiano (sec. x v ii), sull’arco della porta d’un ma­ gazzino (resti della chiesa di S. Orsola), in via S. Orsola; proprietà De Cori.

Stemma in pietra, in piazza Pacinotti, già Stellino, n. 3; proprietà Stefanini (sec. x v ii).

Stemma in marmo sul fianco dell’Università Israelitica, in via Balestro, n. 8; proprietà dell’Università Israelitica (sec. xvi).

Stemma in pietra, verso la piazza S. Paolo al­ l’Orto, nel fianco della casa con ingresso in via Cacciarella, n. 2; propietà Bernar- deschi (sec. xvi).

Stemma in marmo de’ Prini, sull’angolo del teatro Rossi verso via della Pergola; pro­ prietà della Società Anonima dello stesso teatro (sec. xvm).

Stemma in marmo Da Vecchiano, in lun­ garno Regio, n. 7; proprietà Carneo (se­ colo XVII ).

Stemma in pietra de’ Leoli, in lungarno Re­ gio, n. 13; proprietà Picciati (sec. x v ii).

Stemma in marmo de’ Galletti, in via della Sapienza, n. .1; proprietà Bianchi-Monzoni (sec. x v ii).

175 —

Stemma Gherardi, in marmo, verso via Sil­ vestri, nel fianco della casa con ingresso in lungarno Galileo, n. 6, e piccolo stemma eguale su chiave d’arco della casa in via Silvestri, n. 1; proprietà Orsini-Baroni (sec. xviii).

Stemma Galli, in pietra, in via Solferino, n. 9; proprietà Rossi (sec. xvil).

Stemma Poggibonsi, in pietra, in via Toselli, il. 9; proprietà Baldaccini (sec. x v ii).

Stemma Chelini, in marmo, con iscrizione (a. 1508), e resti del sec. xiv, in via Ulisse Dini, il. 6; proprietà Adorni.

Stemma degli Upezzinghi, in marino, verso vicolo degli Upezzinghi, nel fianco della casa con ingresso in lungarno Galileo, n. 10; proprietà Dal Borgo Netolitzky (sec. xv).

Stemma mediceo, in marmo, su iscrizione nell’arco d’ingresso in piazza delle Vetto­ vaglie, aperto da via delle Colonne; pro­ prietà Rigeli (a. 1553).

Stemma Grassolini, in marmo, in via Vica- rese, n. 146; proprietà Pippi (sec. xvi).

Stemma in marmo, in via Vittorio Emanuele, n. 14; proprietà Niecolai (sec. xvi).

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Stemma in marmo Mastiani-Brunacci-Scia- manna, in via Vittorio Emanuele, n. 20; proprietà Lepparelli (sec. xix, riprodu­ zione di un esemplare del see. x.vn). Stemma Certosa, in pietra, in via Vittorio Emanuele, n. 24; proprietà Goracucchi (se­ colo XVII). Stemma in pietra della Certosa di Pisa, in via Vittorio Emanuele, n. 25; proprietà Chiavaccini (sec. xvi).

Stemma in marmo de’ Carmelitani, in via Vittorio Emanuele, n. 29; proprietà dei PP. Carmelitani (sec. xvi).

Stemma in pietra, in via Volturno, n. 12; pro­ prietà Messermi (sec. xvi).

Stemmi (due) in pietra, Del Seppia, in via Ciro Menotti, n. 8; e sigla livellare dell’Or­ fanotrofio femminile della Carità; proprietà Lombardi (sec. xvi). Stemmi (due) in marmo ed iscrizione marmo­ rea de’Sancasciani e degli Appiani (a. 1457), in piazza S. Francesco, n. 5; proprietà Carli (sec. xv). Stemmi (due) in pietra, in piazza Francesco Carrara, n. 5; proprietà Borromeo (uno della Certosa di Pisa, sec. xv).

— 176 -

Stemma in marmo Mastiani-Brunacci-Scia- manna, in via Vittorio Emanuele, n. 20; proprietà Lepparelli (sec. xix, riprodu­ zione di un esemplare del sec. xvn). Stemma Certosa, in pietra, in via Vittorio Emanuele, n. 24; proprietà G-oracucchi (se­ colo xvii). Stemma in pietra della Certosa di Pisa, in via Vittorio Emanuele, n. 25; proprietà Chiavaccini (sec. xvi).

Stemma in marmo de’ Carmelitani, in via Vittorio Emanuele, n. 29; proprietà dei PP. Carmelitani (sec. xvi).

Stemma in pietra, in via Volturno, n. 12; pro­ prietà Messerini (sec. xvi).

Stemmi (due) in pietra, Del Seppia, in via Ciro Menotti, n. 8; e sigla livellare dell’Or­ fanotrofio femminile della Carità; proprietà Lombardi (sec. xvi). Stemmi (due) in marmo ed iscrizione marmo­ rea de’ Sancasciani e degli Appiani (a. 1457), in piazza S. Francesco, n. 5; proprietà Carli (sec. xv). Stemmi (due) in pietra, in piazza Francesco Carrara, n. 5; proprietà Borromeo (uno della Certosa di Pisa, sec. xv).

177 —

Stemmi (due) in terra cotta, in via S. Maria, n . 65; proprietà Caucia (see. x v i i ).

Stemmi (due) in marmo: in viaToselli, del Co­ mune di Pisa (sec. xiv), presso la porta; de’ Gambacorta (sec. xiv), sul lato sinistro. {V. 'Palazzo del Comune).

Stemmi (due) in marmo, in via Vittorio Ema­ nuele, nn. 28, 30, 32 (bel centro, Eossel- mini, riadattamento; sul lato destro, Pe­ sciolini, sec. xix). (V. Palazzo Rosselmini).

Tabernacolo in marmo, con monogramma di Cristo e iscrizione, in via S. Bibbiana, n. 3; proprietà D’Angelo (sec. xvm).

Tabernacolo in marmo (sec. xv), e formella marmorea sottostante (sec. xm), in via S. Giuseppe, n. 6; proprietà Benassi.

Tabernacolo, con statua della Madonna in legno, in via S., Maria, n. 81; proprietà Rossi-Ciampolini (sec. xiv).

Tabernacolo moderno in terra cotta, in vi­ colo dei Tinti, n. 3; proprietà Falchetti (con tavola dipinta del sec. xm).

Torre del Campano, già de’ Casciai o de’ Ca­ ciaioli, nella piazza omonima; proprietà Gabbanini e della B. Università (sec. xm).

178 —

Torre detta « la Ghibellina », in via Nicola Pisano, n. 7 (sec. xni; resto dell’Arsenale Marittimo della Repubblica pisana).

Pisa - frazioni. Campane (due) datate: 1245 e 1462 senza nomi di maestri. (V. Chiesa di SI. Biagio in località Cisanello). Campane (due) datate: 1520 e 1547. (V. Chiesa nella frazione S. Giusto in Cannicci). Chiosa di S. Biagio, in località Cisanello (co­ struzione in laterizio del sec. xni; all’esterno: patere ispano-moresche; campane del 1245 e 1462; nell’interno: capitelli storiati del sec. xm ). Chiesa parrocchiale e campanile di S Michele Arcangelo, nella frazione Oratoio (in gran parte rinnovata nel sec. xvni; sul fianco sinistro avanzi del sec. xii; campanile, già torre, del sec. xii; nella cappella addossata a questa prima sagrestia, iscrizione del 1581; canonica restaurata nel 1790). Chiesa di S. Piero a Grado, nella fraziono omo­ nima (costruzione del sec. x i i , a tre navate con colonne e capitelli classici e romanici; con tre absidi ad est e grande abside a ovest in luogo della facciata; piatti ispano-

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moreschi all’esterno; campanile del secolo xii; affreschi sulle pareti della navata cen­ trale, attribuiti a Deodato Orlandi, della seconda metà del sec. xni; presso l’altare detto di S. Pietro avanzi di una basilica e di una casa romana, forse del tv secolo d. C.).

Palazzo dei Medici, in località Coltanò (a. 1587; architettato dal Buontalenti); proprietà Opera Nazionale Combattenti.

Pomarance. Camino in pietra con stemma dei Cavalcanti, posto in Libbiano, in una casa di proprietà Tozzini (secoli xiii e xiv).

Casa Bellini, in via della Costarella, n. 100.

Casa Cambi ed altri, in vicolo del Tonino (con bozze di tufo e resti di antiche finestre).

Casa colonica Fabbrieotti, detta «il Palagione » (con bozze di tufo, stemma dei Meucci, e torretta mozzata del-sec. xiii).

Casa Micheli, in piazzetta S. Carlo, n. 101.

Casa Mugnaini e Ricci, in via Mascagni, n. 10 (sec. xiii).

180

Casa Ricci, in via Antonio Santucci.

Case (due) in via S. Antonio; proprietà Ricci (con bozze in tufo, archi, porte e finestre in tufo e laterizio, costituenti gli ultimi re­ sti del palazzo Riccobaldi-Del Bava).

Resti del convento e della chiesa di S. Michele, in località Spartacciano; proprietà Bicocchi (sec. xm ).

Resti della Pieve di S. Dalrnazzo, detta di S. Bernardino di Pavone, nella frazione S. Dalrnazzo; proprietà Serafini (séc. xm).

Resti della Pieve di Morba (abside del sec. xi, incorporata nella casa Bicocchi).

Resti della Rocca Silana (cinta, maschio e varie torri dei secoli xn e xm).

Stemma dei Buonamici sulla facciata della villa Buleva; proprietà Bertinelli.

Stemma dei Buonamici sul fronte della casa * contigua alla villa Buleva; proprietà Ber­ tinelli.

Torre del Castelluccio; proprietà De Larderei (sec. xiv).

Villa Bicocchi, detta « La Perla ».

181 —

Villa Serafini, nella frazione S.. Dalmazzo (vi si nascose Garibaldi negli ultimi di ago­ sto del 1849).

Ponsacco.

Campana, già nel campanile contiguo alla chiesa pievana (a. 1372; m° Bencivenni di ser Nanni e m° Iacopo, pisani), ora nella chiesa ex-parrocchiale.

Castello di Appiano, già del conte Ugolino Della Glierardesca, poi degli Upezzinghi, ora proprietà comunale (resti del sec. xiv).

Chiesa parrocchiale di S. Giovanni Evange­ lista (aa. 1832-1836, architettata da Ales­ sandro Gherardesca pisano).

Chiesa ex-parrocchiale di S. Giovanni Evan­ gelista; proprietà comunale (resti del sec. xv, alterati da restauri moderni).

Oratorio della Madonna della Tosse; proprietà comunale (bassorilievo in terra cotta del sec. xv, rappresentante la Madonna e S. Rocco).

Torre già dei Corsini-Sanguigni, indi dei Pac­ chioni, ora proprietà Giampieri (sec. xiv).

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Villa (li Camugliano, nella frazione omonima; proprietà già Gondi, poi Botti, indi Co­ simo II De’ Medici, ed ora Niccolini dal 1637 (a. 1532; fatta costruire da Alessandro e Cosimo De’ Medici, con quattro torri, grandiosa scalinata e sale adorne di affre­ schi e sculture).

Pontedera. Iscrizione marmorea, sul corso Vittorio Ema­ nuele, n. 2; proprietà Ciompi (del 1822; due stemmi e due iscrizioni in marmo del sec. xiv). Palazzo Pabrizi, in via Mazzini, n. 18 (se­ colo xviii ). Palazzo Pretorio; proprietà comunale (se­ colo xvii; con loggia a colonne d’ordine toscano, e torre angolare). Palazzo già Riccardi, in via Aristide Castelli n. 9; proprietà del Consorzio agrario coo­ perativo (a. 1709). Portale in pietra, sul corso Vittorio Emanuele, n. 8; proprietà Bellincioni (sec. xvii; con stemma scolpito sulla chiave dell’arco). Propositura vecchia dei SS. Filippo e Gia­ como (costruita nel sec. xm, ampliata e ridotta a nuovo nel sec. xvn).

- 183 —

Stemma in pietra, in via Montanara, n. 11; proprietà Falchi (sec. x v ii).

P o p u lo n ia (vedi Piom bino).

P u g n a n o (vedi Bagni di San Giuliano). Q u e rc e to (vedi Montecatini Val di Cecina).

P ig o l i (vedi Bagni di San Giuliano).

Ripafratta (vedi Bagni di San Giuliano). R i p o l i (vedi Càscia a).

Rosignano Marittimo. Pieve nuova dei Ss. Giovanni Battista e Ilario (tabernacolo marmoreo del Corpo di Cristo, con quattro angioletti adoranti e il Cristo in rilievo; sportello in rame con calice graffito c dorato, sec. xv). Pieve vecchia; proprietà della Pieve di Ro- signano (resti dei secoli x ii e xv, ridotti a casa colonica; Grocefissione intagliata in una pietra, sec. xiv, e iscrizione del 1458). Resti del Castello, della chiesa castellana e delle mura di cinta con torri; proprietà del Comune e. già del conte Mastiani-Bru- nacci (secoli xm e xvi).

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Torre medicea di Castiglioncello per la sor­ veglianza della costa (sec. xvi; iscrizione di Cosimo I); proprietà Danielli.

Torre medicea di Vada per la sorveglianza della costa (sec. xvi); proprietà dema­ niale.

S a m b u c a (vedi Colle Salvetti)

San Benedetto a Settimo (vedi Cà- scina).

San Dalmazzo (vedi Pomarance).

San Giusto in Cannicci (vedi P isa — frazioni).

San Lorenzo alle Corti (vedi Càscina)

San Piero a Grado (vedi Pisa — fra­ zioni).

Santo Stefano (vedi Volterra)

Spartacclano (vedi Pomarance).

Suvereto.

Chiesa arcipretale di S. Giusto (sec. xii).

Palazzo comunale (sec. x iii; con scalone esterno coperto da tettotia, e torre merlata).

185 —

Rocca; proprietà Vanni-Desideri (resti del sec. xi, in parte liberi e in parte annessi a moderne costruzioni).

Terricciola. Badia (ex) di Morrona, rinnovata nel 1831 dal Vescovato di Volterra da cui allora dipendeva (chiesa romanica del sec. xii, con facciata divisa da pilastri e con la parte superiore alterata; nell’ingresso cippo sepolcrale trasformato in piletta; duo cam­ pane, xiv e xvi secolo; tabernacolo dietro il coro; urna etrusca murata nella facciata della casa canonicale); proprietà Cecchi e Vestri.

T o ta n o (vedi P alaja).

T r e g g ia ia (vedi Palaja).

T r ip a lle (vedi Crespina).

U .sig lia n o (vedi la r i e Palaja).

V a d a (vedi Rosignano Marittimo;. V a ld e r a (vedi Palaja).

Vecchiano. Campanile della Pieve di Sant’Alessandro (sec. xii e xiii; con iscrizioni del sec. xiv). 31

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Chiesa (ex) di S. Pietro, nella frazione Mala- ventre (secoli xi-xm; portali di terra cotta e lunette sovrapposte; maioliche decorative; finestre a feritoia, etc.); proprietà Orlandi.

V e r r u c a (vedi Calci e Vicopisano).

Vicopisano.

Chiesa di S. Andrea; proprietà Giuli (sec. xii; internamente tramezzata e rinnovata; nella facciata avanzi di una trifora; portale sul fianco meridiano).

Chiesa di S. Iacopo a Lupeta, già S. Ma- miliano (sec. xii; pianta a (ari; paramento esterno a fasce bicolori; finestre bifore nella facciata e scultura arcaica; iscrizione in un listello della porta centrale; nel transetto di destra resti di affreschi dei primi del sec. xiv; resti del monastero annesso); già proprietà del Capitolo di Pescia, ora pro­ prietà Balducci. Chiesa di S. Salvatore, detta il Romitorio, sul monte della Verruca, con chiostro e mo­ nastero annessi, ora ridotti ad usi profani; proprietà Orsini Baroni delle (sec. xn). Fortezza della Verruca; proprietà Pacchiani (resti dei secoli x e xvi).

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Oratorio di Santa Croco in Castellare (ampliato nel 1818; tabrnacolo dell’altare, con Cro- cefissione e storiette, sec. xm). Palazzo Pretorio o del Vicariato; proprietà comunale (costruito nel sec. xm e m odifi­ cato in varie epoche; con stemmi robbiani e in pietra, dei secoli xv al xvii, sulla fac­ ciata e nel cortile). Pieve di S. Maria (sec. xi; a tre navate; co­ lonne d’avanzo romano; sulla facciata scul­ tura arcaica in bassorilievo; internamente pile da acqua santa del sec. xi; statua li­ gnea di S. G.iov. Battista, maniera del Cthi- berti, entro un tabernacolo marmoreo del sec. xv, di arte fiorentina, restaurato; bat­ tistero di Andrea Guardi, sec. XV; altare del sec. xvi, restaurato).

Pieve e campanile di S. Giulia, nella frazione Caprona (della costruzione del sec. xi ri­ mane la parte absidale e l’andamento delle tre navate con colonna e capitello a figure; rovinata e profanata, ritornò al culto, ri­ dotta di proporzioni, nel 1735; fonte bat­ tesimale poligono).

Rocca dantesca di Caprona (rudere); conces­ sionario Redini. Rocca; proprietà Fehr-Waltzer (secoli xiii e xv).

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Torre in via Lante, n. 38; già proprietà De Filippi, ora Ministero della Pubblica Istru­ zione. Torri, baluardi e mura: proprietà comunale, Silvatici ed altri (secoli xi e xv; rinnovate e modificate da Filippo Brunelleschi). Villa Saletta (vedi Palaja).

V o lte rra . Abbazia camaldolese dei SS. Salvatore, Giu­ sto e Clemente; proprietà Vignali (resti del see. xi; con cortile e facciata dell’Am- mulinati; nell’antico refettorio affreschi del camaldolese Mascagni del soc. xvn). Cappella di S. Cristofano, in via Ricciarelli; proprietà Pesciolini (affresco del sec. xvi, attribuito al Tamagni). Cappella di Santa Croce, attigua alla chiesa di S. Francesco; proprietà dei conti Guidi (sec. xiv; con affreschi del 1410 di Cenni di Francesco e di Iacopo di Firenze). Casa Biagi, in via Guarnacci, n. 19 (sec. xv; ìipristinata). Casa con torre, già Bonaguidi, ora Corsini e Miranceli, in via Ricciarelli, n. 2, e via Bomparenti, n. 3 (sec. xn).

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Casa già Cappellani della Cattedrale, ora del Pio Istituto del Bonomini di S. Michele; in via Porta dell’Arco, nn. 4 e 8 (sec. xv; ripristinata). Casa già Malfatti, ora Giannelli, prospicente sulla via Guidi, con ingresso in vicolo delle Prigioni, nn. 2 e 4 (sec. xm). Case e torri già Bomparenti, ora Mattinoli, Castellucci ed altri, in via Bomparenti, n. 1, e Sdrucciolo di Piazza (sec. xm).

Chiesa parrocchiale di S. Agostino (costruita nel sec. xn, e trasformata nel sec. xvm; affresco frammentario del sec. xiv, già nel refettorio, della Badia, e altro presso la porta, del sec. xm; monumento sepol­ crale Riccobaldi del Bava, già nell’ora­ torio di S. Barbera, del sec. xvi; taberna­ colo in marmo per l’olio santo, sec. xv; due affreschi del sec. xv). Chiesa parrocchiale di S. Alessandro (sec. xir, rimodernata internamente nel sec. xvm; portale esterno del sec. xi; internamente affresco della Vergine, scuola senese del sec. xv; in sagrestia « Gesù morto » gruppo di statue attribuito al Cieco da Gambassi).

Chiesa di S. Andrea in Postierla ed ex-con­ vento annesso; proprietà del Seminario Ve­ scovile (secoli xiv, xv e xvi, con basso-

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rilievo ricomposto della maniera, del Coz- zarelli; stalli del coro del sec. xv, restaurati; stuccM del sec. xvm).

Chiesa Cattedrale (rifatta nel 1254 su disegno attribuito a Nicola pisano, e rimodernata nei secoli xvi e xix; con campanile del 1493; soffitto della navata principale e del transepto, in legno con ornati e figure di santi, opera di Francesco Capriani da Volterra, a. 1580; cappella architettata dal Silvani nel 1615, e di contro cappella de’ Miraceli del sec. xvi, attribuita al Va­ sari; frammenti di ambone e antico altare del sec. xni; gruppo in legno della Depo­ sizione del sec. xn, e nel sottostante altare « Madonna col Bambino » in legno, del sec. xv; coro con stalli dei secoli xv e xvi; angioli di Mino da Fiesole, sostenuti da colonne tortili del secolo xni; ambone ricomposto del sec. xm , con formelle figu­ rate; busto robbiano di S. Lino; monu­ mento sepolcrale al Vescovo Maffei, del sec. xvi; monumento sepolcrale all’Arci­ vescovo Incontri, ricomposto con frammenti del sec. xm; busto di A. Costoli del se­ colo xix; altari del secole xvi; urna di S. Ottaviano, del sec. xvi; urna di S. Ugo, del sec. xvii; nella cappella del Nome di Gesù statue di terra cotta del sec. xvi, at­ tribuite allo Zacchi, in due nicchie, una affrescata da Benozzo Gozzoli).

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Chiesa e monastero di S. Chiara fuori città, ora ridotti ad uso di Ricovero di Mendicità; proprietà della Congregazione di Carità (eretti nel see. xiv, poi trasformati; por- tichetto esterno attribuito all’Amman- nato). Chiesa di S. Dalmazio; proprietà Inghirami (attribuita all’Ammannato, e rimodernata internamente nel see. xvm). Chiesa parrocchiale di S. Francesco (costruita nel see. xui e alterata in diverse epoche ; monumenti sepolcrali Guidi, Bardini e Guarnacci, dei secoli xvii e xvm; acqua­ santiera marmorea sorretta da busto di donna, del see. xvi; coro con stalli del se­ colo xvii; grande tabernacolo marmoreo barocco sull’altare maggiore; tomba ter­ ragna Bonaguidi, del see. xm; gruppo di statue in terra cotta del see. xvii).

Chiesa parrocchiale di S. Gerolamo de’ Mi­ nori Osservanti, fuori di Porta a Selci (a. 1445; internamente rifatta nei secoli xvii e xvm; altari con statue e rilievi di stucco; coro con stalli del see. xvi; nelle cappelletto esterne pale robbiane, maniera di Giovanni, dei primi del see. xvi).

Chiesa di S. Giovanni Battista (sec. xm; con cupola del see. xv, già attribuita al Bru­ nelleschi; fregio d’altare, maniera setti-

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gnanese del sec. xvi; tabernacolo di Mino da Fiesole, già nella Cattedrale; antico fonte battesimale di I. Sansovino; iscrizioni con le date 1252 e 1283 nella facciata). Chiesa parrocchiale dei SS. Giusto e Cle­ mente, fuori di Porta S. Francesco (se­ coli xvii e xviii; nella cappella della Com­ pagnia affresco del Franceschini — il Vol­ terrano —, già nella foresteria della Badia). Chiesa e monastero di S. Lino, eretti nel se­ colo xv dall’umanista Raffaello Maffei (monumento funerario del see. xvi al detto fondatore, opera di Silvio Cosini, in parte attribuita a Stagio Stagi e Angelo Mon- torsoli). Chiesa parrocchiale di S. Michele (costruita nel sec. xm , alterata nel 1826; parte inferiore della facciata, originale; sopra il portale statuetta della Vergine del see. xiv; nel- rinterno tabernacolo del see. xv, con Ver­ gine robbiana, bottega di Giovanni, del se­ colo xvi; nel primo altare a destra affresco senese del see. xv). Chiesa di S. Pietro, presso Porta a Selci; proprietà del R. Conservatorio omonimo (costruita nel see. xv e trasformata nel see. xvii; statue lignee rappresentanti l’Annunziazione, del see. xv; postergali del see. xvi; altare in legno con intagli e dorature, del see. xvi).

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Chiesa di S. Stefano; proprietà Pedani (resti di facciata del see. xni). Ponte di Docciòla, con iscrizione marmorea; proprietà comunale (a. 1245). Fonte di S. Felice; proprietà comunale (a. 1319). Gabinetto in via del Campanile, n. 2 (af­ frescato e decorato a stucchi da Daniele da Volterra, a. 1565); proprietà Dello Sbarba. Mura etnische; proprietà del Comune e di privati (resti esistenti nella città e fuori di questa nelle località dette Guelfuccio, Pe­ scaia, Guerruccia, Bersaglio, S. Chiara, etc).

Mura dell’epoca comunale e bastione me­ diceo; proprietà del Comune e di privati (nel tratto verso S. Andrea mura etrusche incorporate nelle mura medievali).

Oratorio di S. Antonio; proprietà del Capi­ tolo dei Canonici (see. xiv).

Palazzetto già Coniugi, poi Ricciarelli, ora Dello Sbarba, in via Ricciarelli, n. 14 (se­ colo XIV). Palazzetto già Incontri, poi Pilastri, ora Be- rardi, in via Bomparenti, n. 7 (see. xiv). 32

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Palazzotto già Pagnini, poi Ricciarelli, ora Dello Sbarba, in via Ricciarelli, n. 10 (se­ colo xiv). Palazzetto Rossi e Mirancelli, -in via Guidi, n. 7 (see. xiv; monogrammi in pietra di Gesù e Maria, del see. xvn). Palazzo già Baldinotti, ora Modesti, in via Giusto Turazza, n. 1 (see. xiii). Palazzo della Cassa di Risparmio, già Incon­ tri, poi Seminario, poi Salvestrini, sulla Piazza Maggiore (see. xiv; con monogram­ ma in pietra di Gesù sulla porta, del se­ colo xvn, e torre del see. xiii sullo sdruc­ ciolo di Piazza; facciata in parte ripri­ stinata). Palazzo già Desideri, ora Beltrami, in via Vittorio Emanuele, n. l.(sec. xvi, con re­ sti del see. xm nella parte inferiore). Palazzo Guidi, in via Guidi (sec. xvi; con torri del see. xm). Palazzo già dei marchesi Incontri, ora Viti e della R. Accademia dei Riuniti, in via Garibaldi, nn. 17 e 19 (see. xvi, su disegno dell’Ammannato; con stemma Incontri e Guicciardini sulla facciata). Palazzo Inghirami, in via Marchesi, n. 4 (see. xvii; architettato dal Silvani; con bu-

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sto marmoreo mediceo, e iscrizione lungo la cornice della facciata). Palazzo Inghirami, in via Marchesi, n. 6 (sec. xiix). Palazzo già Lisci, ora Marchi, in via Vittorio Emanuele, n. 5 (costruito nel sec. xm come ospedale, e ridotto a palazzo nel sec. xv; iscrizione marmorea con la data 1244). Palazzo già Maffei, ora Bianchi, in via Gari­ baldi e via Guarnacci, n. 1 (sec. xvn; con torre in angolo del sec. xni; portale in pietra del sec. xvn). Palazzo già Maffei, ora Buggeri, in via Guidi, n. 11 (a. 1527; iscrizione del sec. xvi, ri­ corrente nella cornice più bassa della fac­ ciata). Palazzo già Marchesi, ora Dello Sbarba, in via Marchesi, n. 2 (sec. xni; ripristinato). Palazzo già Minucci, ora Soiaini, in via Ga­ ribaldi, n. 1 (sec. xvi; attribuito al San- gallo; con cortile a colonnato, ora chiuso, e torri contigue del sec. xm). Palazzo Pretorio (riunione di diversi palazzi e torri del sec. xm, con stemmi nell’atrio dell’edifìcio,ripristinato in parte nella prima metà del sec. Xix).

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Palazzo con torre, già dei Priori, ora sede del Comune (aa. 1208-1254; stemmi robbiani sulla facciata, fiancheggiata da marzocchi su pilastri; fastigio della torre, architetto Mazzei, della prima metà del sec. xix; internamente affreschi del sec. xv, e nel salone affresco attribuito a Iacopo Or- cagna). Palazzo ora Vescovile, già de’ Granai (sec. xm; sopraelevato nel sec. XV; ridotto a Episco­ pio nel sec. xvn; recentemente in parte ripristinato; cortile del sec. xv). Piscina romana; proprietà comunale. Porta etnisca, detta all’Arco; proprietà co­ munale (porta Ercole).

Porta Diana, ora detta Portone; proprietà comunale (resti di epoca etnisca).

Porta di Docciòla; proprietà comunale (se­ colo xni).

Porta S. Felice; proprietà comunale (sec. xm). Porta Fiorentina; proprietà comunale (se­ colo xm; all’esterno stemma mediceo con­ sunto ). Porta S. Francesco; proprietà comunale (sec. xm ).

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Porta Màreoli; proprietà comunale ( sec. xm). Porta a Selci; proprietà comunale (sec. xvm; con iscrizione ricordante l’ingresso di Fer­ dinando III di Lorena). Portico d’ingresso all’Episcopio, in via. Ce­ savo Battisti (soc. xiv). Portico d’ingresso all’ Ospedale; proprietà -dell’Amministrazione degli Spedali Riu­ niti (sec. xiv). Rocca antica (secoli xm e xiv),e Rocca nuova con maschio (sec. xv), attuale Peniten­ ziario; proprietà demaniale (la parte di collegamento prospettante la passeggiata de’ ponti è costruzione del sec. xix). Statua romana in marmo di Seviro Augnatale, detta volgarmente di Prete Marzio, nella trazione Santo Stefano, via San Giusto; proprietà comunale. Statua in marmo della Vergine seduta, sulla porta de’ Buonornini di S. Michele, in via Giusto Turazza, n. 17; proprietà di quello Istituto (sec. xvn). Statue (due) in terra cotta, dei SS. Lino e Giusto, sulla facciata di S. Pietro a Selci; proprietà del Conservatorio di S. Lino (sec. xvit, del volterrano Leonardo Ric­ ciarelli).

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Stemma in marmo della Gherardesca con iscrizione del 1252, ricordo del Comune di M. Voltrajo unito a Volterra e della co­ struzione della torre e chiesa del Balco (V . Battistero all’esterno, presso la porta maggiore). Stemma in pietra, del sec. xvii, de’ Camal- dolensi (V. Chiesa della S. Croce, porta esterna del cortile di accesso).

Stemma in marmo De Rossi, e iscrizione fu neraria del 1331 (V. Duomo, fianco sinistro esterno).

Stemma in marmo Beiforti, del sec. xiv, in una fronte di arca sepolcrale (F. Duomo, fianco verso il Comune).

Stemma in marmo Di Puccio, in via Giusto Turazza (sec. xiv, con iscrizione sepolcrale frammentaria) (F. Duomo).

Stemma in marmo Tignoselli di Volterra, del sec. xv (F. Duomo, fianco verso il Comune).

Stemma in pietra De’ Medici, del sec. xv, avanti il principato (F. Chiesa di S. Giro- lamo, facciata esterna).

Stemma robbiano Corbinelli, del 1471 (Vedi Palazzo del Comune).

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Stemma robbiano Palmieri, del 1474 (7. P a­ lazzo del Comune). Stemma robbiano Martini, del 1487 (7. P a­ lazzo del Comune).

Stemma robbiano Del Beonio, del 1489-90 (7. Palazzo del Comune).

Stemma robbiano Della TQsa, del 1490 (Vedi Palazzo del Comune).

Stemma robbiano Della Stufa, del 14.. (7. P a­ lazzo del Comune).

Stemma robbiano Gucei, del 157. (7. P a­ lazzo del Comune).

Stemma robbiano Del Nero, del 1503 (7. P a­ lazzo del Comune).

Stemma robbiano Nasi, del 1504-5 (7. P a ­ lazzo del Comune).

Stemma in marmo De Nobili, del 1476 (7. P a­ lazzo del Comune).

Stemma in marmo Vettori, del 1476 (V. P a­ lazzo del Comune).

Stemma in marmo Del Nero, del 1476 (V. P a­ lazzo del Comune).

200 —

Stemma in marmo Serristori. del 147... (V. P a­ lazzo del Comune). Stemma in pietra Albizzi, del 1485 ( V. P a ­ lazzo del Comune). Stemma in marmo Borgognoni, del 14... (Vedi Palazzo del Comune). Stemma in marmo Popoleschi, del 14... (Vedi Palazzo del Comune).

Stemma in pietra, sec. xvi; con due armi, a destra Incontri, a sinistra Guicciardini (V. Palazzo Incontri ora Viti, facciata).

Stemma in marmo Aladdese di Rainaldi, in via del Campanile; proprietà Spedali Riu­ niti (sec. xv, con iscrizione sepolcrale). Stemma in pietra, in via del Campanile, sul canto via del Crocifìsso; proprietà Spedali Riuniti (con sigla dello Spedale di S. Maria Maddalena).

Stemma in pietra De’ Medici, sulla Porta Fiorentina (del sec. xvi, abraso).

Stemmi (due) in pietra, in via del Campanile (Comune di Volterra e Opera del Duomo, con sottoposta iscrizione relativa alla ri- costruzione del campanile nel 1493). (Vedi Duomo, esterno del campanile).

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Stemmi (due) in marmo, con i sette gigli di Casa Farnese (F. Chiesa di S. Michele Ar­ cangelo, facciata presso la porta). Stemmi (due) in marmo, del Popolo di Siena e Malavolti, sec. xiv (F. Palazzo dei Capi­ tani del Popolo, oggi Sottoprefettura). Stemmi (tre) in pietra: del Popolo di Volterra, della Casa d’Angiò, sconosciuto, del se­ colo xiv (F. Palazzo de' Capitani del Popolo, oggi Sottoprefettura).

Stemmi (tre) in pietra: del Comune, del Po­ polo, e dello Stato di Volterra (sec. xiv) (F. Torre del Palazzo de’ Priori).

Tabernacolo in marmo: Vergine col Figlio fiancheggiata dai SS. Matteo e Marco in­ ginocchiati, in via del Campanile, sopra la porta che dà accesso al Vescovado (ac­ cozzo di sculture di varie epoche, secoli xiv e xv); proprietà della Mensa Vescovile.

Tabernacolo in pietra, fra le vie del Croci­ fisso e dell’Orto tondo; proprietà Spedali Riuniti (sec. xvi). Torre Allegretti, ora proprietà dei conti Guidi, sul canto di via Guidi (sec. xm). Torre degli Ospitalieri di Altopascio, tradi­ zionalmente casa degli Auguri o casa di

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Cicerone, posta in piazzetta dei Fornelli; proprietà Bianchi (con iscrizione dell’anno 1298). Torri (tre) dei Guarnacci (sec. xiii) già To­ scano, Rapucci, Cafferecci, e palazzo an­ nesso (sec. x v iii), in piazzetta S. Michele, n. 2; proprietà della Società cooperativa degli alabastri.

Z n m b r a (Tedi Cascina).