L'enciclopedia Italiana Di Scienze, Lettere Ed Arti: L'organizzazione

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L'enciclopedia Italiana Di Scienze, Lettere Ed Arti: L'organizzazione L’Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti: l’organizzazione L’impianto e la struttura L’Istituto Giovanni Treccani, che nei primissimi anni (fino al 1927) era sito nel Palazzo Mattei in Via Michelangelo Caetani, per poi passare nella attuale sede di Piazza Paganica (ora Piazza della Enciclopedia italiana) nel Palazzo Mattei di Paganica, venne fondato a Roma il 18 febbraio 1925 con il fine della pubblicazione di una Enciclopedia italiana: in quel momento risultavano già scelti il direttore scientifico, Giovanni Gentile, il direttore editoriale, Calogero Tumminelli1, i membri del Consiglio direttivo, organo dell’Istituto “che assume l’alta direzione morale dell’Istituto per assicurarne il carattere nazionale e scientifico, nonché l’uniformità del lavoro”2. In quel 18 febbraio il Consiglio direttivo, che non ebbe un numero fisso di membri, risultava formato, oltreché da Treccani, Gentile e Tumminelli, da personaggi di rilievo quali Pietro Bonfante, Alberto de’ Stefani, Silvio Longhi, Ettore Marchiafava, Ferdinando Martini, Ugo Ojetti, Carlo Porro, Francesco Salata, Vittorio Scialoja, Angelo Sraffa3, e da altri non presenti all’evento: Gaetano De Sanctis, Luigi Cadorna, Luigi Einaudi, Vittorio Grassi. Alla prima riunione del Consiglio direttivo del 26 giugno seguente fu dato il benvenuto a Paolo Thaon di Revel, e in seguito si aggiunsero – anche sostituendo alcuni, come Cadorna e Martini, scomparsi nel 1928 – Federigo Enriques e Francesco Ruffini almeno dal 1926, poi Gian Alberto Blanc, Tommaso Tittoni, probabilmente per la rinuncia di Einaudi e Ruffini, e via via Luigi Federzoni, Ettore Bocconi, Mariano D’Amelio e Guglielmo Marconi. Dal Consiglio si enucleava una Giunta, detta “Giunta di governo”4, composta dal presidente e dai direttori scientifico ed editoriale; il Comitato tecnico, composto dai direttori di tutte le sezioni disciplinari, era l’indispensabile organo scientifico. Ancora, “I problemi maggiori di organizzazione e di indirizzo sono studiati dalla Direzione col concorso di una Giunta consultiva che si riunisce periodicamente”5; Giunta formata, oltre che da Treccani, Gentile e Tumminelli, da Gian Alberto Blanc, Alberto de’ Stefani, Filippo De Filippi, Mario Donati, Vittorio Grassi, Ugo Ojetti, con Antonino Pagliaro, redattore capo della Enciclopedia, espletante le funzioni di segretario: “essa sarà invitata dalla Direzione centrale a esprimere il suo parere intorno alle questioni generali più importanti”, ma la Direzione avrebbe potuto chiederle notizie e chiarimenti anche su problemi particolari. Tra gli altri compiti della Giunta vi fu quello di scegliere la legatura dei volumi enciclopedici, dietro suggerimento di Tumminelli che durante una seduta ne presentò sedici diversi tipi: la scelta cadde su una “legatura in tela e pelle rosso cremisi, di ottimo effetto e resistente”6. In quella stessa riunione ci si pose l’interrogativo circa il simbolo che doveva contraddistinguere i frontespizi dei volumi; la proposta proveniente da Gian Alberto Blanc e 1 Nel 1906 a Milano Tumminelli fondò la Casa editrice d’arte Bestetti & Tumminelli, di grandissimo spessore tecnico e destinata a divenire artefice della ripresa delle edizioni d’arte italiane; venti anni più tardi Tumminelli diverrà direttore della Casa editrice Fratelli Treves di Milano. 2 G. Treccani degli Alfieri, Enciclopedia italiana Treccani. Come e da chi è stata fatta, Milano, Bestetti, [1947], p. 41, discorso del sen. Treccani alla fondazione dell’Istituto. 3 Idem. 4 Università di Roma La Sapienza, Fondazione Giovanni Gentile, fondo Giovanni Gentile (FGG, fondo Gentile), serie Attività scientifica e culturale, sottoserie Istituto della Enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani, sottosottoserie Organi direttivi, fasc. 2, riunione del Comitato direttivo del 4 apr. 1925. 5 Istituto della Enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani (IEI), Archivio storico (As), fondo Enciclopedia italiana di scienze, lettere e arti (EI), sezione Attività scientifica e redazionale, serie Pubblicità; la prima riunione della Giunta si tenne il 5 maggio 1927, quando se ne definirono i compiti: FGG, fondo Gentile, serie Attività scientifica e culturale, sottoserie Istituto della Enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani, sottosottoserie Organi direttivi, fasc. 2, riunione della Giunta consultiva del 5 mag. 1927. 6 FGG, fondo Gentile, serie Attività scientifica e culturale, sottoserie Istituto della Enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani, sottosottoserie Organi direttivi, fasc. 2, riunione della Giunta consultiva del 18 set. 1928. 1 Alberto de’ Stefani indicava il simbolo migliore in quello che rispecchiasse il tempo in cui l’Enciclopedia veniva prodotta: de’ Stefani segnalò “l’aquila, opera dello scultore Gerardi, offerta di recente al Duce del fascismo”, come fregio adatto a comparire nei volumi, e la proposta venne accettata7. Non sembra però che la Giunta consultiva abbia dato nei momenti successivi l’aiuto che da essa ci si aspettava8. La costruzione tecnico-editoriale della Enciclopedia italiana aveva comportato discussioni e confronti fra tutte le componenti del vertice organizzativo. Innanzitutto vi era la questione della natura stessa dell’opera: è stato detto che “la filosofia rappresenta in certo modo l’anima dell’impresa gentiliana”9 che le avrebbe consentito di riportare il più possibile il sapere a unità, a sua volta data dall’anima di un popolo, dal suo “interesse spirituale”10: concordia discors11, dunque, per raggiungere una “sintesi culturale nazionale, che Gentile rincorre attraverso la plurivocalità”, sia ideologica sia disciplinare12. E l’interrogativo se un tale disegno di riunificazione poteva essere raggiunto nel migliore dei modi da una enciclopedia a carattere monografico oppure, come si diceva, “popolare”, prendendo ad esempio per il primo tipo l’Enciclopedia britannica e per il secondo il Grand Dictionnaire universel du XIXe siècle di Pierre Larousse, fu sciolto anche sulla base della visione gentiliana del sapere, non disgiunta dalla necessità di presentare tutta una serie di conoscenze pratiche per rendere l’Enciclopedia italiana attraente al lettore cui era destinata: “ha tenuto dunque l’Enciclopedia italiana – recitava la Prefazione – una via di mezzo fra l’enciclopedia a carattere monografico rispondente a scopi strettamente scientifici e le altre che, mirando ai bisogni pratici della consultazione, hanno un numero assai grande di voci”13. A questa conclusione si era giunti dopo una riflessione di molti dei personaggi coinvolti nell’impresa: la primitiva decisione di modellare l’Enciclopedia italiana sull’Enciclopedia britannica trovò diverse obiezioni, una su tutte quella di Pietro Bonfante, direttore della sezione Storia del diritto, che si apprestava, come gli altri direttori, a stilare l’elenco delle voci della propria sezione: “Noi prendiamo a modello l’Enciclopedia britannica ed è giusto in massima, perché essa è la più alta espressione scientifica. Tuttavia è certo che nel metodo (p. es. in ordine ai rinvii e in parte anche al contenuto) essa è la più aliena dai nostri sistemi ispirati alle consuetudini tedesche e alla civiltà, dirò, continentale, da cui si 7 Idem. 8 G. Turi, Il mecenate, il filosofo e il gesuita. L’«Enciclopedia italiana», specchio della nazione, Bologna, Il Mulino, 2002, p. 107. 9 M. Durst, Gentile e la filosofia nell’Enciclopedia italiana. L’idea e la regola, Roma, Pellicani, 1998, p. 34. 10 Enciclopedia italiana di scienze, lettere e arti, Prefazione, vol. I, 1929, pp. XIII-XIV. M. Durst, Gentile e la filosofia, cit., p. 34, ricorda che Gentile “fin dai suoi primi esordi si era concentrato sul problema del rapporto uno-molteplice, la salvaguardia dal frammentarismo e dall’eclettismo” e che lo stesso Croce era contrario a ogni tipo di eclettismo nell’ambito di una enciclopedia. 11 La citazione di tale espressione era contenuta nella Prefazione al I vol., non firmata, ma con ogni probabilità dovuta in larga parte a Gentile, come a posteriori ricordò Treccani ad Aldo Ferrabino (IEI, As, fondo IEI. Presidenza Aldo Ferrabino, serie Corrispondenza, fasc. 9, lettera di Treccani a Ferrabino del 22 ago. 1958) e come si evince anche da un contatto tra Treccani e Bartolini più vicino a quel momento “Avrai visto che egli [Gentile] ha firmato la prefazione dell’appendice (boriosa) e le note al volume degli Indici; io lo avrei impedito, come ho impedito che firmasse la grande prefazione all’Enciclopedia (I vol.) […] perché si tratta di opera collettiva, nazionale, non di una persona […]” (IEI, As, fondo IEI. Direzione generale Bartolini, serie Corrispondenza con il presidente, con i partecipanti e con Treccani (e nomine di amministratori e dei presidenti), fasc. 43, sfasc. 10, lettera di Treccani a Bartolini del 9 ago. 1939); devo tali segnalazioni a Maria Rita Precone, curatrice del riordinamento e dell’inventariazione dei fondi citati. Gentile utilizzò l’espressione già nel 1908 a proposito dell’organizzazione della cultura in una polemica con Federigo Enriques: A. Vittoria, Gentile e gli istituti culturali, in Tendenze della filosofia italiana nell’età del fascismo, a cura di O. Pompeo Faracovi, Livorno, Belforte, 1985, p. 117. 12 G. Nisticò, Oggetto e progetto, cit., p. 369. Una breve considerazione più o meno coeva all’impianto enciclopedico giunge da Roberto Almagià, per il quale “una Enciclopedia non è la risultante della somma di tanti dizionari quante sono le singole scienze od i rami dello scibile, ma rappresenta un organismo, ossia un tutto organico ed armonico, e da questa organicità
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