35^ Lezione Di Rock (5^ Anno 2017/2018)
35^ LEZIONE DI ROCK (5^ ANNO 2017/2018) Continuiamo il nostro percorso sui cantautori italiani, incontrando oggi un altro grande protagonista, Giorgio Gaber, anch’egli entrato di diritto, nella storia della nostra cultura, attraverso un cammino, che partendo dalla palestra del “rock and roll” (di cui è stato tra i primi interpreti in Italia), e dalla passione per il “jazz”, transita per la canzone leggera tradizionale, con un’attenzione per le ballate milanesi, dove si canta di, e per la gente comune, impreziosendo il tutto, con un’ironia stranita e personalissima. La grande svolta, arriva negli anni ’70, dove Gaber approda ad una formula nuova; abbandonati i fasti dei sabati sera televisivi, Giorgio alternerà monologhi a canzoni di taglio “impegnato”, dove temi personali e politici si intrecciano, coniugando, con geniale fluidità, ironia tagliente, e profondità di pensiero, con garbo e spunti divertenti e coinvolgenti. Nasce così il “Teatro Canzone”, fusione appunto, di musica e teatro. Giorgio Gaberščik nasce a Milano in via Londonio, zona Sempione, il 25/1/1939, da una famiglia veneta borghese, ma non agiata. I genitori si erano conosciuti e sposati in Veneto (di dove era originaria la famiglia di sua madre), e in seguito si trasferirono in Lombardia, in cerca di fortuna. Il cognome Gaberscik, la cui grafia corretta è Gaberščik, proviene dalla regione del Goriziano sloveno, e deriva dal termine slavo gaber (carpino, il “Carpinus betulus”, albero di alto fusto della famiglia delle betullacee), con l'aggiunta del suffisso –scek, indicante la provenienza. Si tratta quindi di un cognome, indicante che il capostipite, proveniva da una zona ricca di carpini, o da località che da quel tipo di pianta, avevano preso il nome.
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