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----------- — Ricordo di Primavera Ricordo d’Eslate UE QUATTRO STAGIONI Ricordo d’Aulunno IN FLACONI DA VIAGGIO Ricordo d’inverno Delle « Quattro Stagioni », ormai famose in tutto il mondo per le quattro singolari tonalità dì profumo e per la grazia e l’ori ginalità delle confezioni, sono stati creati i flaconi da -«Viaggio», pratici e partico larmente indicati per la signora elegante che deve viaggiare. ÌC un dono raffinato che accompagnerà ovunque la persona cara /O G l \_^AXx>j\JLZJL ASTROLABIO. Yw//à ¿L/meó*? /// Nella collana «PSICHE E COSCIENZA», un libro rivelatore e preoccupante IL MONDO PSICHICO DELL’INFANZIA «Sono sicuro che tutti i padri e tutte le madri che legge ranno queste pagine si renderanno conto delle impressio nanti verità che esse contengono e ne rimarranno scossi». C. G. JUNG MOLTI PRETENDONO DI EDUCARE I BAMBINI SENZA AVERE LA PIÙ LONTANA IDEA DI CHE COSA SIA VERAMENTE UN BAMBINO --------------------------------------------------* ----------------------------------------------------- / w & m « LA SFIN G E» COLLANA D I METAPSICHICA MODERNA (o .^ SLaitef/ DI MEDIUM TE LE P A TIA « L A S F IN G E » raccoglierà opere fondamentali di metapsichica (ricerche psichiche, spiritualismo, fenomeni extrasensoriali, documenti sperimentali) apparse in questi anni, nonché alcuni testi classici mai tradotti in italiano. DI IMMINENTE PUBBLICAZIONE: IL SOPRANORMALE I PO TERI DELLO SPIR ITO (TITOLO PROVVISORIO) PER CATALOGHI E SCHIARIMENTI MANDATE IL VOSTRO NOME E RECAPITO A: CASA EDITRICE ASTROLABIO - VIA PIEMONTE 63 - ROMA MIRACOLO È IL PRIMO SERIO TENTATIVO DI DAR VITA SCENICA AD UN PROBLEMA RELIGIOSO SONO STATI GLI INTERPRETI ECCEZIONALI DI * MIRACOLO È QUALCOSA PIÙ DI UNA COMMEDIA RAMMA IN TRE ATTI DI MIRACOLO È UN GRIDO DI FEDE! * 7 PREM IATO AL CONCORSO N AZIO N ALE BELLA RADIO ITALIAN A * i n u m o È L’OTTAVO VOLUME DELLA COLLANA uLA SCENA» DELLA CASA E D IT R IC E E LIO S CHE PUBBLICA I PIÙ GRANDI SUCCESSI TEATRALI DI TUTTO IL MONDO ★ UN VOLUME DI 132 PAGINE: LIRE 180 IN TUTTE LE LIBRERIE O DIRETTAMENTE PRESSO LA CASA EDITRICE ELIOS IN ROMA VIA DEL BABUINO, 114, CHE VE LO INVIERÀ A DOMICILIO FRANCO DI OGNI SPESA TEATRO DELLA CITTÀ DI BOLOGNA VIA D’AZEGLIO 4 5 Il Teatro della Soffitta con la prossima stagione teatrale assume le funzioni di Teatro Stabile della Città di Bologna. Esso si propone una vasta attività, divisa in due periodi di recite, alla quale prenderanno parte alcuni fra i migliori attori del teatro italiano. Il repertorio per il primo periodo (Novembre 1948 - Gennaio 1949) è il seguente : TARTUFO ALBERTINA di MOLIÈRE «» VALENTINO BOMPIANI IL REVISORE di NICOLA GOGOL IL PICCOLO EVOLF I PARENTI TERRIBILI di ENRICO IBSEN di JEAN COCTEAC L E V E R G I N I di MARCO PRAGA CON LA PARTECIPAZIONE DI: MEMO BENASSI * ALDA B0RELL1 * TULLIO CARMINATI * PINA CEI GHILKA MUZZI - BINA VALGIUSTI - FRANCO LUZZI - ANDREA MATTEUZZI - RAFFAELE PISU Registi: SANDRO BOLCHI - ENRICO FULCHIGNONI - GASPARE GOZZI - ADRIANO MAGLI Scenografi: LUCIANO DAMIANI - AMERIGO GABBA - VITTORIO LUCCHI - ANTONIO NATALINI ★ Per la stagione primaverile (Marzo-Maggio 1949) il cui cartellone è attualmente allo studio, sono già in programma le seguenti opere: LE SMANIE PER LA VILLEGGIATURA di Goldoni, INTERMEZZO di Giraudoux, e due novità italiane ★ La prima recita avrà luogo la sora del 3 Novembre 1948 con TARTUFO di Molière. Protagonista MEMO RENASSI i venticinque anni della nostra rivista Louis Jouvet, al quale diciamo ancora una volta la nostra grande ammirazione e la nostra simpatia, ha voluto farci dono in questi giorni, tramite la squisita cortesia del Console francese a Torino, di una splendida iconografia dei maggiori interpreti del Teatro fran cese degli ultimi cento anni. Con spirito di fraterno cameratismo i compilatori di quell’al- bum hanno dato, in questa rassegna, lo stesso spazio dei loro maggiori attori ad Adelaide Ristori e Eleonora Duse, dimostrando così di considerare queste nostre eccelse come at trici universali. Louis Jouvet ci ha fatto l’ onore di accompagnare il dono con le parole sopra riportate. Ne siamo riconoscenti. E per quanto il giudizio sulla nostra Rivista di uno degli uomini più rappresentativi del Teatro di tutto il mondo ci lusinga, pure doman diamo umilmente se davvero siamo nel giusto. E poiché l’ultimo mese di questo anno la nostra Rivista avrà venticinque anni di vita, con a capo sempre il medesimo direttore, meno come è noto il periodo della « resistenza », crediamo di non peccare di immodestia se dedi cheremo il fascicolo del primo gennaio, in uno col tradizionale « numero di Natale », al ricordo di questo avvenimento. Noi crediamo — per l’attenzione che ci portano in tutti i Paesi, e gli attestati di simpatia della gente di Teatro — di aver dato a questa pubblica zione non soltanto anzianità e diffusione, che pur contano nell’esiguo settore della scena di prosa, ma anche un rilievo non trascurabile nella considerazione e valorizzazione del Teatro. Domandiamo perciò a coloro che ci hanno sempre seguiti di dirci se la nostra Ri vista è stata — a parer loro — giustamente impostata e bene speso il nostro lavoro. Se — questo ci interessa maggiormente — ci sia ancora qualche cosa di nuovo da fare. Se la formula è valida, insomma; se «davvero siamo nel giusto». Non si tratta nè di una in chiesta nè di una raccolta di elogi: non teniamo a tanto. Rivolgiamo la domanda per avere la certezza di essere d’accordo con tutti, poiché la Rivista è di tutti. Sapere se IL DRAMMA è conforme alle intenzioni ed alio spirito che animano il Teatro in Italia e nel mondo, sarà per noi incitamento a quella maggiore perfezione che tanto amabilmente l’illustre amico Louis Jouvet ha voluto dirci, quale primo fra tutti gli stranieri. T ANNO 24 - NUOVA SERIE - N. 72 D l l l l l l QUINDICINALE DI COMMEDIE DI GRANDE INTERESSE DIRETTO DA LUCIO RIDBNTI Io NOVEMBRE 1948 Uffici: Corso Valdocco, 2 - Torino - lelef. 40.443 - Un fascicolo costa L. 150 - Abbonamenti: Anno L. 3100; Semestre L. 1575; Trimestre L. 800 - Conto cor rente postale 2/6540 - Estero: Anno L. 4100; Semestre L. 2075; Trimestre L. 1050 Pubblicità : S.I.P.R.A., Via Arsenale 33 - tei. 52.521 - Uff. concess. tei. 48.416 - 48.417 Teatro e binari ferroviari. # Il Teatro italiano, costretto da tempo immemorabile a spostarsi da un luogo all’altro, non riesce a trovare sollievo e sistemazione per la fac cenda dei viaggi. Pare che il Ministero dei Trasporti si opponga per ragioni ammini strative proprie. iSi afferma in quel Ministero che è già molto la « concessione spe ciale IX », cioè il cinquanta p?<r cento idi riduzione sulle tariffe normali alle Compagnie teatrali. Non conoscendo l’ingranaggio del Ministero dei Trasporti, non possiamo fare eccezioni su tali precise disposizioni, ma poiché le sovvenzioni ripristinata, da De Pirro sono dannose ed inutili — e si dovranno pure un giorno abolire, provvedendo al Teatro in altro modo — chi appena sappia praticamente di Teatro, non può che mettersi nel mezzo di un binario ferroviario e dire: qui sta il danno. Cerchiamo di chiarirlo: se il Ministero dei Trasporti non può concedere invece che il cinquanta, aUmteno il settanta per cento, 'come per i viaggi ai giornalisti (proposta modestissima), la Direzione del Teatro, cioè lo Stato, in luogo delle sovvenzioni, rimborsi le Compagnie delle spese viaggi trasporto e facchinaggio che sono quelle che rendono passivi, ed a volte disastrosi, i bilanci delle Compagnie. In Italia, i tanto auspicati « Teatri stabili » non hanno soltanto aspirazione artistica e morale nei confronti d?fl teatri stranieri, ma tendono anche a liberarsi dalla t a c c u i n o schiavitù dei binari. Sappiamo bene dalla perfetta relazione Paone, presentata alla Direzione del Teatro nel luglio scorso, che tale rim borso costerebbe allo Stato circa due milioni per ogni Compagnia (non meno, quindi, delle sovvenzioni) ma il contributo statale concesso a questo titolo — continua la relazione Remigio Paone — non si presta aUl’ingiusto concetto livellatore che offende tutti in ogni categoria. A questo modo lo Stato rimane nei termini della sua funzione: aiutare tutti mate rialmente, anche premiando a fine Stagione teatrale i meritevoli, cioè le Compagnie che hanno recitato almeno otto mesi; che si sono battuti per un repertorio d’arte, o quanto meno di interessante livello informativo non disgiunto dalla decorosità della messinscena e della ricerca di una apposita regìa, senza altre ingerenze o interferenze. Oggi, invece, già come ieri (leggi in « Diario » le parole dette alla 'Camera dall’om. Ali cata), De Pirro è sempre, molto intento a fabbricare infiniti castelli di carta che hanno per base i desideri dei vari d’-Amico a favore dei «ragazzi dell’Accademia»; bravissimi giovani, ma che finiti i corsi non sanno sbrigarsela da soli, (ma hanno invece ancora bisogno di essere condotti per mano, due quattro tdieci anni. In tutto questo tempo gli ex allievi, sempre con a capo Io stesso maestro e l’uguale protettore, sono divenuti file. Potrebbero mettersi già per due* come i collegiali. Ma finiremo per vederli certa mente per quattro. In quanto alle altre Scuole di Arte Drammatica, ecco con quale disinvolto controsenso la Direzione del Teatro concede gli aiuti: pubblicando noi il Io giugno 1948 la relazione con la quale si distribuivano le sovvenzioni, rilevavamo come fosse illogico dare un milione al « Centro Arte e Cultura » di Roma, cioè alla Scuola di Scharoff, e doman davamo: perchè non dare la concessione anche alla Scuola Orsini di Milano ed a quella di Maltese a Torino? Il 29 giugno, quindi rapidissimamente,, il proprietario della Scuola di Torino, Maltese, ci comunicava che « avendo noi levata una voce di giustizia ed in particolare sostenuta la sua causa » il Ministero aveva concesso alla Scuola ¡Maltese 1.350.000.