Di Cerreto Sannita E San Lorenzello

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Di Cerreto Sannita E San Lorenzello FUORICLASSE P A G I N A 1 Giornalino dell’ I.C. “A. Mazzarella” di Cerreto Sannita e San Lorenzello NUMERO UNICO INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI I GIUGNO 2015 LA REDAZIONE BARDARO SARA LAVORGNA ELENA ORSATTI LUDOVICA PAOLELLA LOREDANA MARIA VERTUCCI ITALIA “ VERSO L’ 2015 IN...CORO !” "Verso l'Expo 2015 in ... coro”, è il titolo del primo concorso regionale a premi per cori scolastici sul tema dellʼalimenta- zione promosso dallʼIstituto Comprensivo “A. Mazzarella” di Cerreto Sannita e coordinato dai docenti referenti del progetto Silvana Votto, Consiglia Semplice e Maria Grazia Lavor- gna, svoltosi venerdì 15 maggio 2015 a Cerreto Sannita. Du- rante la presentazione del progetto, tenutasi al Convitto Nazio- nale alla presenza della nostra dirigente, Angela Maria Pelosi, del dirigente del Convitto Nazionale, Giulio De Cunto, del maestro Antonio Di Luise, del vicesindaco di Cerreto Sannita, Lorenzo Morone e del sindaco di San Lorenzello, Antimo La- vorgna, è stato spiegato come questo primo concorso si sia innestato con entusiasmo sulla scia dei tre precedenti eventi organizzati sul tema dell'alimentazione. Il progetto ha visto la collaborazione attiva e fattiva delle due comunità di San Lo- renzello e di Cerreto Sannita, oltre la disponibilità di diversi sponsor, si è avvalso della collaborazione dellʼUfficio Scola- stico Regionale e Provinciale, dellʼAsl Bn1 e della Pro Loco di Cerreto Sannita ed è stato patrocinato da Regione Campania, Provincia di Benevento, Comunità Montana del Titerno e Alto Tammaro, Parco del Matese, Unione dei Comuni Sanniti, Co- mune e pro Loco di CerretoSannita e Comune di San Loren- zello. L’obiettivo è stato quello di promuovere una sana e cor- retta alimentazione in risposta alla recente Carta di Milano sottoscritta per EXPO 2015, il tutto nell'ambito delle attività collegate alla “Settimana della musica a Scuola” promossa dal Miur… continua a pag. 4 P A G I N A 2 FUORICLASSE L’IC “A. Mazzarella” incontra Giovanni Impastato al Centro Emmaus “Cento passi” verso il be- Giovanni Impastato, fratello L’incontro è stato fortemen- ne e la legalità all’I.C. di Peppino, ucciso dalla te voluto dalla Dirigente Mazzarella di Cerreto mafia il 9 maggio 1978. scolastica, prof.ssa Angela Sannita. Nato in una famiglia mafio- Maria Pelosi, che ha esordi- Peppino Impastato conti- sa, Giuseppe Impastato, to rivolgendosi agli alunni nua a dialogare con le gio- detto Peppino, ha il corag- del suo Istituto, in cui forte vani generazioni attraver- gio di ribellarsi alla fami- è la cultura della legalità: so il fratello Giovanni. glia e al capo clan Tano “Questa mattina potete fare Badalamenti, prima fondan- una scelta, avendo Cerreto Sannita- Non do una radio libera e poi l’esempio di Peppino e Gio- sempre a scuola si studia candidandosi alle elezioni vanni. Potete scegliere da solo tra i banchi, con un amministrative, ma finisce che parte stare: il bene o il libro davanti. Non sempre a barbaramente dilaniato da male. Peppino non ha scelto fare la storia è un supereroe una bomba a soli trent’anni. soldi e successo, che poteva che sconfigge il male. Il suo non può e non deve ottenere facilmente stando All’I.C. “A. Mazzarella” di essere solo un nome nel dall’altra parte. Ha scelto la Cerreto Sannita il 30 genna- lungo elenco di quanti han- legalità e la non-violenza, io 2015 gli alunni hanno no contrastato le organizza- senza paura di morire”. Pri- imparato una grande lezio- zioni criminali, pagando ma di passare la parola a ne di vita, ascoltando al con la propria vita tale e- Giovanni Impastato, il con- Centro Emmaus le parole di semplare e raro coraggio. sigliere comunale Di Lauro Vincenzo ha definito la zia”, ha esordito Giovanni aveva ragione, ma io avevo giornata “primaverile”, no- Impastato, che ha ripercorso paura”, ammette Impastato, nostante la fredda pioggia la storia della sua famiglia, che prosegue ricordando un battente, perché si parla di inevitabilmente intrecciata episodio emblematico: “La legalità. Prendendo spunto con la mafia di Cinisi, nel consapevolezza di rompere dall’impegno di Peppino in contesto della bellezza pae- ogni rapporto con la mafia una piccola realtà come saggistica progressivamente l’abbiamo avuta dopo la Cinisi, il consigliere ha in- rovinata. "Bisogna insegna- morte di Peppino. Lui, inve- vitato i presenti a riflettere re alla gente la bellezza del ce, già al funerale di nostro sull’importanza di rendersi paesaggio prima che venga padre non strinse la mano ai parte attiva anche in paesi deturpata” diceva Peppino, mafiosi, ma io sì. Ancora decentrati come Cerreto non un eroe, secondo il fra- oggi ne porto il rossore e la Sannita. tello, ma una semplice per- vergogna”. Dopo i saluti alle autorità sona che ragionava con la Colpito dal sincero interes- civili e militari e agli Istituti propria testa, anticipando i se mostrato dai ragazzi, Superiori presenti, la parola tempi e dando alla bellezza Giovanni Impastato ha con- passa alla musica. Il coro il significato di spontaneità cluso affermando che la sua della Scuola Secondaria di I e naturalezza, in stridente testimonianza nelle scuole grado, magistralmente di- contrasto con la centralità non è finalizzata retto dal maestro Nino Di dell’apparire della società all’“apparire”, ma al biso- Luise, scuote gli animi dei dell’immagine in cui vivia- gno di comunicare il mes- presenti con il brano “I cen- mo. saggio educativo di Peppi- to passi” dei Modena City Il dibattito ha suscitato nei no. Ramblers, seguito ragazzi presenti molti spun- “Lo faccio per cercare di dall’esecuzione di “A Whi- ti di riflessione che si sono continuare il vero dialogo ter shade of pale” dei Pro- concretizzati nelle domande tra me e mio fratello che col Harum, con un assolo al rivolte all’ospite. A chi gli inizia proprio dopo la sua sassofono dell’allievo Ca- ha chiesto se al posto di morte. In ogni ragazzo e- rangelo Lorenzo. Peppino avesse avuto lo mozionato o curioso che fa Cento passi separavano la stesso coraggio di opporsi domande io rivedo Peppi- casa degli Impastato da alla mafia in modo così de- no”. quella del boss Tano Bada- ciso, Giovanni ha risposto lamenti, Tano Seduto come che ha sempre condiviso le Ufficio Stampa lo chiamava Peppino. “Per scelte del fratello, pur non capire mio fratello si deve approvando lo scontro di- comprendere la sua infan- retto. “Sapevo che Peppino FUORICLASSE P A G I N A 3 I NOSTRI CENTO PASSI Dopo il discorso Impastato ha Impastato - per tutti Peppino- e chi si!” Peppino lo prende sotto il braccio CONTRO LE MAFIE risposto alle domande di noi gli ha dato tanto coraggio? e lo porta a contare fino alla casa del Incontro dell’I.C. “A. Maz- allievi e la nostra compagna, Katia Peppino Impastato nasce a Cinisi, boss. Iniziarono uno, due, tre: cento zarella” con Giovanni Impa- Parente, ha avuto il coraggio di in Sicilia vicino Palermo, da una passi. Solo cento passi tra loro e la stato, fratello di Peppino chiedergli se lui, al posto del famiglia mafiosa, da Felicia casa del boss. Questa scena del film fratello, si sarebbe messo così Bortolotta e Luigi Impastato. chiarisce bene tutta la vicenda vera di Impastato. apertamente contro la Mafia. La Peppino già da bambino capisce Peppino Impastato, un ragazzo, come sua risposta è stata: “ No! “. che la mafia è un crimine, ma solo a noi, così vicino alla mafia (solo cento Il giorno 30 Gennaio 2015, noi Aveva paura di battersi con la seguito della morte dello zio, Cesare passi!) eppure, così lontano. Tramite ragazzi dell’Istituto Comprensivo Mafia… Aveva paura, guardando Manzella, il vecchio boss. Era la radio i mafiosi ascoltano le parole “A. Mazzarella” siamo andati al il fratello. Pensava a come piccolo quando, morto il vecchio dure di Peppino, anche se usate con Centro Emmaus per incontrare Giuseppe avrebbe potuto perdere Boss, prende il suo posto Tano ironia e sotto forma di gioco, Giovanni Impastato, fratello di la vita in quell’orrore… Badalamenti e quando incontra un capiscono che il ragazzo è pericoloso Peppino, morto il 9 Maggio del Rispondendo alle domande, con uomo che cambierà la sua vita per e fanno ascoltare tutto al padre di 1978, ucciso dalla Mafia. Quando onestà ma anche con un po’ di sempre: il pittore comunista Stefano Peppino, Luigi Impastato. Questi, siamo entrati, ci siamo seduti in imbarazzo, Impastato ha ricordato Venuti che cambia le sue idee e il rimasto sconvolto dal comportamento platea e abbiamo ascoltato il l’episodio del funerale del padre suo modo di vedere le cose. Quando di suo figlio, parte per l’America per discorso della Dirigente, Angela in cui il fratello Peppino si è Peppino, diventato ragazzo, decide andare a cercare aiuto e protezione Maria Pelosi sulla mafia e sul rifiutato di stringere la mano a di impegnarsi attivamente contro la per il figlio dagli zii. Quando Luigi diritto di vivere. Subito dopo, il Tano Badalamenti e ai suoi mafia fonda prima una rivista torna a Cinisi porta a Tano un regalo coro diretto dal maestro Di Luise, uomini mentre lui non ne ha avuto “L’idea socialista” aperta con una da parte dei parenti americani in ha cantato la canzone “I Cento il coraggio. Ma chi era Giuseppe frase molto significativa:” La Mafia segno di riconciliazione. Ma ormai è Passi” dei Modena City Ramblers, è una montagna di merda” e poi una tardi: Luigi una sera viene investito che è stata molto emozionante. radio “Radio Aut”. da una macchina e muore. Al funerale Dopo tutto questo Giovanni Una sera Peppino dopo l’ennesimo di Luigi hanno partecipato anche gli Impastato ha fatto un discorso litigio con suo padre va via di casa. amici mafiosi che vogliono stringere molto significativo sulla mafia in Nel film che narra la storia di la mano a Peppino, ma il ragazzo si generale, sul perché esiste, sulle Peppino “I cento passi” di Marco rifiuta.
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