FONDATA DA FILIPPO TURATI NEL 1891 DIREZIONE GIORNALISTI EDITORI scarl Ugo Finetti - Stefano Carluccio Via Benefattori dell’Ospedale, 24 - Milano (direttore responsabile) Rivista di Cultura Politica, Storica e Letteraria Tel. +39 02 6070789 / 02 683984 Email: [email protected] Fax +39 02 89692452 [email protected] Grafica: Gianluca Quartuccio Giordano Anno CXXI – N. 9 / 2012 Email:

Registrazione Tribunale di Milano n. 646 / 8 ottobre 1948 e n. 537 / 15 ottobre 1994 – Stampa: Telestampa Centro Italia - Srl - Località Casale Marcangeli - 67063 Oricola (L’Aquila) - Abbonamento annuo: Euro 50,00 Euro - 10,00

■ CINQUE FASCICOLI CON UN’ANTOLOGIA DI DOCUMENTI, DI ANALISI E DI DENUNCE MAI ASCOLTATE. MA OGGI PROFETICHE STORIA DI VENTI ANNI/3 LA CRITICA SOCIALE E LA SECONDA REPUBBLICA

SOMMARIO Selezione 1995 - 1996

DIREZIONE pag. 7

Di Pietro chiese di cessare gli attacchi nei suoi confronti (‘92)

ANTONIO VENIER pag. 8

IIª Repubblica: Chi ci guadagna?

STEFANO CARLUCCIO pag. 9

“Quello parla da solo” Intervista al giornalista F. Cimini

CRITICA SOCIALE pag. 9

Achille Occhetto Dixit. Perché l’ex Pci non divenne socialista

FRANCESCO ACCURSIO pag. 10

“Ho fatto gli interessi dell’azienda ma per il pds sono un infame” TIZIANA MAIOLO pag. 3

Toghe golpiste UMBERTO DRAGONE pag. 11 Le privatizzazioni selvagge pag. 3 EDMOND DANTES pag. 13 Il caso Cagliari “Una bestia da confessione” Sino a quando?

DIREZIONE pag. 6 CALDONAZZO E FIORELLI pag. 13

“Hot lines” a palazzo di Giustizia Una vita da Oscar 9

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■ 1995 - NUMERO 2 scuola. Parlo dell’uso che è stato fatto del car- e tossicodipendenti che avevo incontrato tante cere prima del processo. Forse non tutti sanno volte. Questi ultimi erano spesso incarcerati TOGHE GOLPISTE che il codice e rigorosissimo, in questo. Le perché chiamati in causa da un “pentito”. Di manette devono scattare solo in casi eccezio- questo protestavano. Quelli delle inchieste nali, rigorosamente previsti dalla legge. Mai “” stavano invece in galera perché comunque un cittadino deve essere minacciato non si trasformavano loro stessi in “pentiti”. Tiziana Maiolo di arresto se non parla. La situazione è descrit- Situazioni speculari. ta alla perfezione (e ricordata in questo libro) Vorrei dedicare un pensiero a Gabriele Ca- dall’avvocato Gaetano Pecorella: le pressioni, gliari e ai tanti suicidi di questa stona. Sono ggi non posso dirvi nien- Vedere il tiranno nella polvere ha sempre i ricatti, le minacce, l’abbandono in cella cui è stata tra gli ultimi a vedere Cagliari da vivo, “O te”. Sgomente le facce ad stimolato positivamente le emozioni dei sud- destinato I’ “irriducibile”. non mi è parso stesse per darsi la morte. Igno- cronisti giudiziari di Mila- diti. Dare una spallata al potere che ha sfian- Che non avrà più la fortuna di incontrare il ro se fosse responsabile o meno dei reati che no. Il Procuratore capo Saverio Borrelli non cato i cittadini è pure atto liberatorio e neces- magistrato finché non si deciderà a “fare i no- gli venivano contestati. Ma nessuno può di- da più le notizie? E’ il 29 maggio 1995. Cir- sario. Ma non è compito che si possano assu- mi”. Trattandosi di inchieste che riguardano il menticare il fatto che un Pubblico ministero si cola l’indiscrezione che sia stato chiesto, pro- mere le divise o le toghe. mondo politico, e chiaro che la persona arre- era permesso di fargli balenare la possibile li- prio da quell’ufficio, il commissariamento di Quel che e accaduto al quarto piano del Pa- stata dovrà dire la parola magica, quella del se- bertà per poi fargli sapere, attraverso il gior- Publitalia, la concessionaria di pubblicità della lazzo di Giustizia di Milano non può essere gretario di partito. Ho incontrato personalmen- nale radio, che sarebbe rimasto in carcere. Fininvest, una notizia che merita i titoloni in considerato fatto di democrazia, perché quei te, nel carcere milanese di San Vittore, ex col- Fuori dalle regole. Il magistrato non deve pro- prima pagina. gesti non fanno pane degli strumenti democra- leghi del consiglio comunale, democristiani, mettere niente, men che meno decidere a mez- Se il tribunale civile accogliesse la richiesta tici. Peggio ancora se si parla di “rivoluzione”: socialisti e comunisti lasciati a languire, di- zo stampa sulla libertà di un cittadino. Inno- della Procura si potrebbe trascinare Silvio Ber- quando i protagonisti sono in divisa o in toga, menticati. Qualcuno aveva già ammesso le centista? Mai. Garantista? Sempre. Dedico lusconi nella polvere. Si realizzerebbe il sogno si chiama golpe. Doverose erano le inchieste proprie responsabilità, ma era poca roba, di questa mia breve introduzione a Caino, il più del Grande partito Inquisitorio di cui anche su chi aveva commesso reati contro la pubbli- fronte a quel che i procuratori volevano. Ho in- cattivo. Sono i suoi diritti che intendo difen- tanti cronisti fanno parte. ca amministrazione, doveroso procedere nei contrato imprenditori e manager, mescolati in- dere. Dalla parte di Abele ci sono già tutti gli Il procuratore Borrelli stringe il sorrisine confronti di chi aveva finanziato in modo ille- sieme a quei detenuti, in gran parte immigrati altri. s furbo, gli occhi si illuminano davanti a un’im- cito il proprio partito, di chi si era appropriato maginaria telecamera. “Non posso dirvi nien- di denaro pubblico. E massima deve essere la te, ma... ma vi spiego l’articolo 2409 del codi- sanzione per chi, al processo, sarà riconosciuto ce civile”. E’ così che si viola il segreto, così colpevole. Ma credo che oggi possiamo avere si stipula quel patto di sangue che lega il gior- tutti quanti la massima freddezza per restituire ■ 1995 - NUMERO 4 nalista alla sua fonte, così nasce il mercato del- a ciascuno quel ruolo che mai avrebbe dovuto la Notizia nei tribunali italiani. La Procura di essere abbandonato. IL CASO CAGLIARI Milano è maestra, abile nave scuola, ammira- Che Paese è quello in cui il governo non go- zione e invidia dei colleghi. A questo ufficio, verna, l’opposizione non si oppone, il parla- “UNA BESTIA DA CONFESSIONE” ai suoi più gloriosi esponenti è dedicata questa mento non legifera, l’informazione non infor- biografia di gruppo di Giancarlo Lehner. Una ma, i tribunali non giudicano e i Procuratori si cronistoria ragionata e colta, letta da un occhio fanno governo e legislatore, comunicatoti e Bettino Craxi “altro”, non malevolo ma estraneo alla com- storiografi? Quando salta il tappo delle regole, plicità del giornalista di palazzo. quando manca il rigore, quando i partiti sono Sono stata anch’io, per lunghissimi anni, fermi alla difesa dell’indifendibile esistente, il abriele Cagliari è scomparso nel presso autorità algerine al fine di consentire la giornalista al Palazzo di giustizia di Milano. momento del cambiamento non può che essere G modo terribile che tutti sappia- migliore conclusione del contratto. In un epoca in cui i cronisti ragionavano con brutale e traumatico. E non può che determi- mo. E tuttavia la sua tragica vi- Nonostante l’ammissione di responsabilità la propria testa e i magistrati in gran parte con nare smarrimento di chi viene improvvisamen- cenda non può essere cancellata. rispetto ai fatti oggetto del provvedimento di la testa e il cuore a Roma, laddove si decide- te disarcionato. Può e deve essere ripercorsa così come è carcerazione e nonostante la confessione spon- vano le sorti della loro carriera. Liberi i croni- Fu così che l’entrata repentina nello scena- scritta negli atti e raccolta nelle testimonianze. tanea di un ulteriore fatto sconosciuto fino a sti, prigionieri i giudici. Oggi i giornalisti al rio politico di Silvio Berlusconi con la sua Passerà alla storia come un caso clamoroso quel momento per la Procura, lo stesso giorno, fragore delle manette brindano con lo cham- squadra di imprenditori o professionisti, ine- ed esemplare di violazione dei Principi Costi- i Pubblici Ministeri ed una immediata ordinan- pagne offerto dai procuratori, i Pubblici mini- sperti in politica ma ben inseriti nella “società tuzionali, delle Leggi dello Stato, delle norme za del Gip dottor Ghitti, gli negano la libertà. steri si fanno chiamare “giudici” e chiamano civile”, stimolò la reazione livida dei rivolu- dei Trattati Europei e delle Convenzioni Inter- Viene rigettata anche la richiesta degli arresti la sera in redazione per orientare l’uscita (o lo zionari in toga, che non erano né “rossi” né di nazionali sottoscritti dall’Italia e che tutelano domiciliari. stop) delle notizie. I magistrati si riuniscono in altro colore, ma avevano semplicemente con- i Diritti dell’Uomo. Il provvedimento viene motivato con il pe- stanze da cui escono fragorose risate (dove è quistato il potere. Il procuratore Borrelli, alla Un uomo di 67 anni, incensurato, inchiodato ricolo di reiterazione dei fatti e con la supposta finita quell’insonnia che precedeva la grave vigilia del voto del 27 marzo 1994, aveva am- in carcere come un criminale incallito e spinto persistenza di legami personali posti alla base decisione di togliere la libertà a un essere uma- monito, “chi ha scheletrì nell’armadio, lo dica alla disperazione sino al terribile gesto con cui dei reati contestati e, del resto, già confessati. no?), i cronisti percorrono i corridoi del Palaz- subito”. Era già pronto a cercarli, quegli sche- mette fine alla sua vita. L’argomento è del tutto pretestuoso. zo indossando gioiosamente le magliette che letri, prima ancora di avere notizia di reati Un caso su cui mi auguro presto o tardi, si A prima vista appare evidente che si tratta inneggiano a Mani Pulite. commessi. Li sta ancora cercando, a un anno pronunceranno Corti e Commissioni Interna- solo di un espediente. Assecondando apparen- Questa cornice che ho appena vergato mi fa da quelle elezioni, con grande voluttà. zionali per la Difesa dei Diritti Umani. temente la forma, si saltano in realtà a piè pari, trasalire. Non esistono Dei. Certamente le per- Così non ha voce neppure chi negli armadi Ci auguriamo che prima di loro lo sappia fa- nella sostanza, i requisiti di assoluta ed impre- sone che ho conosciuto io — lo scialbo Borrel- tiene solo i vestiti. Ammutoliti gli avvocati, re la Giustizia italiana. scindibile concretezza che il Codice di Proce- li, il paterno D’Ambrosio, il timidissimo Co- schiacciate le loro toghe come fastidiosi inset- Gabriele Cagliari viene arrestato, nella notte dura Penale impone in materia di Carcerazione lombo, il frivolo Greco, l’implacabile Davigo, ti. Messi alla berlina i “nemici politici” del tra l’8 ed il 9 marzo 1993. L’Ordinanza di cu- Preventiva. l’inattendibile Di Pietro — sono state sostituite Partito dei procuratori, aggrediti come un stodia cautelare in carcere era stata emessa dal L’ing. Cagliari aveva, rassegnato immedia- da attori di Hollywood. E la festa è cominciata. drappello di usurpatori coloro che coltivavano Gip di Milano dottor Ghitti su richiesta del tamente le dimissioni dalla carica di presidente Una classe politica e stata spazzata via. Tutta l’illusione di poter riformare, con gli strumenti “Pool cosiddetto Mani Pulite”. dell’Eni. intera, o quasi. E’ ben vivo il Pci-Pds, con uo- previsti dalla Costituzione, la giustizia. Impla- L’accusa è di corruzione e finanziamento il- Non avrebbe in nessun modo potuto com- mini e strutture, appena lambito dalle inchieste cabile è stato, negli ultimi tre anni, il tiro al lecito ai partiti in relazione al contratto per la mettere nuovi reati, connessi funzionalmente giudiziarie. piccione sui ministri guardasigilli: pollice ver- fornitura all’Enel di turbine dell’Ansaldo con- ad una carica che ormai non aveva più. Ma non è questa I’anomalia più grave di quel so al politico Martelli, poi al giurista Conso, trollata Eni. L’uscita dalle cariche e l’azzeramento pro- fenomeno politico che va sotto il nome poco all’avvocato Biondi, al magistrato Mancuso. Interrogato il giorno dopo, Cagliari ammette fessionale, il coinvolgimento nei fatti, peraltro elegante di Mani Pulite. La verità è che una Loro, gli Intoccabili (si può esercitare il dirir- subito tutti i fatti in contestazione. La difesa confessato, e l’avvenuto arresto, costituivano, classe politica che ha dominato (più che gover- tto di criticai) lasciano solo colare un po’ di bi- presenta allora immediata istanza di revoca poi, per sé soli, elementi di insanabile rottura nato), in complicità con un’opposizione che era le dicendosi disponibili a correre al governo se della custodia cautelare in carcere e chiede, in di quel “sistema”, al quale si riferiva astratta- tale solo in via formale, e il cui destino volgeva chiamati alle armi dal Colle massimo. Ma nes- subordine, la sua sostituzione con gli arresti mente il Gip. inesorabilmente al termine, non ha saputo tro- suno li chiama ai piani alti, tocca restare al domiciliari. L’indomani, 11-3-1993, viene Cagliari avrebbe potuto infatti compiere o vare in sé quel bandolo di intelligenza e capa- quarto piano. nuovamente interrogato dal p.m. dottor Ghe- concorrere a fatti delittuosi entro quel “siste- cità che la dirigessero verso un cambiamento Monadi senza finestre, ingresso vietato an- rardo Colombo. Cagliari conferma le prece- ma” solo ed in quanto personaggio di vertice, radicale. E nessun ordinamento costituzionale che agli ispettori del ministro. Non è completo denti dichiarazioni. inserito in un circuito relazionale di legalità, avrebbe mai potuto autorizzare nessun Procu- il quadro nel quale si volge la storia raccontata Riferisce inoltre di un episodio nuovo non almeno apparente, che era ormai invece del ratore ad assumersi quel compito. Un’amnesia da Giancarlo Lehner se non si ricorda l’altra contestato e persino ignorato dagli inquirenti. tutto compromesso. generale ha perso per strada i principi fonda- grande anomalia che ha caratterizzato le inda- Si tratta di una negoziazione di gas tra Al- Alla linea dura seguita nei suoi confronti si mentali di uno Stato democratico con la sua di- gini condotte dalla Procura della Repubblica geria e Snam, Società del gruppo Eni, per la contrappone, una linea morbida verso i coin- visione dei poteri. di Milano, che, anche in questo, è stata nave quale un mediatore avrebbe “interceduto” dagati di Cagliari, per i quali viene disposta la 4 ■ CRITICAsociale 9 / 2012

quasi immediata scarcerazione. Appariva su- L’esigenza addotta è, ancora una volta, as- nismi e le cifre di tutte le operazioni illecite. una nuova e circostanziata istanza di libertà. bito chiaro che la decisione di mantenerlo in solutamente ed evidentemente strumentale. Ciononostante a Cagliari che poteva anche L’atto difensivo è motivato, anche sul pre- carcere era una inequivocabile risposta alla Le prove cui il Gip si riferisce, (rapporti con non conoscere gli esatti importi delle somme supposto che le esigenze di preservazione del- scelta che egli aveva compiuto di esercitare il Istituti bancari e Fiduciarie italiane o estere) illecitamente stornate, vengono, per l’ennesi- la prova non dovevano essere poi così pre- suo inalienabile diritto al silenzio su fatti e per- sono infatti di natura cartolare e documentale, ma volta, negati la libertà e gli arresti domici- gnanti dal momento che lo stesso p.m. dottor sone che per gli inquirenti, erano, al momento, e per tale motivo non suscettibili di interventi liari. De Pasquale aveva autorizzato Cagliari e Fer- inesistenti. Il rigetto del Gip è assoluto. modificativi. La decisione è priva di qualsiasi ragionevole ranti, direttore finanziario Eni, anch’egli dete- A Cagliari vengono anche negati gli arresti Il giorno 25 dello stesso mese di marzo Ca- giustificazione. Gli arresti domiciliari avreb- nuto a San Vittore per la medesima ipotesi di domiciliari. gliari viene nuovamente interrogato. bero potuto benissimo essere concessi ed reato, ad intrattenersi a colloquio. Anche il paventato pericolo di inquinamento Torna a confermare i fatti precedentemente eventualmente accompagnati da particolari Il Giudice per le Indagini Preliminari, in da- delle prove, era del tutto inesistente. Cagliari confessati. Li correda di nuovi particolari, pe- prescrizioni. ta 24 giugno 1993, rigetta l’istanza di revoca stesso, attraverso la sua confessione, aveva in- raltro già noti agli inquirenti. Non si vede infatti come Cagliari, una volta della custodia cautelare e nega anche gli arresti fatti cristallizzato la prova della sua responsa- La difesa presenta allora la terza istanza di posto agli arresti domiciliari, interdetto agli in- domiciliari, pur ammettendo, con un’evidente bilità, privando di significato ogni ed eventua- libertà. contri con persone diverse dai difensori, e con contraddizione, che “Invero la vicenda di cui le azione di alterazione degli elementi di prova Il 29 seguente il Gip risponde rigettando per il telefono sotto controllo, dopo quasi due mesi è procedimento è già adeguatamente compro- raccolti a suo carico. la terza volta la richiesta della difesa. Nega la di carcere, potesse interferire alterando dati vata sotto il profilo documentale...”. Cagliari Del tutto poi singolare e strumentale appa- libertà, nega gli arresti domiciliari. Il testo del- che di fatto erano già stati sostanzialmente ac- si trova in carcere ormai da quasi tre mesi e riva la motivazione secondo il quale solo la de- la motivazione del provvedimento è solo la co- quisiti, tra l’altro e principalmente grazie al mezzo. tenzione di Cagliari avrebbe potuto consentire pia fotostatica di quello del 19 marzo. suo contributo. Per la quinta volta gli viene negata la libertà. “... la ricostruzione del quadro complessivo E’ passato quasi un mese dal suo arresto. Solo in data 9 giugno 1993, alla scadenza Viene fatto passare un’altro mese. Una vera e nel quale i fatti reato si collocano, in quanto Cagliari ha ammesso pienamente i fatti ogget- dei tre mesi di carcerazione preventiva previsti propria tortura attuata deliberatamente e fred- dagli accertamenti compiuti i reati contestati to del provvedimento di carcerazione, ha por- dall’art. 303-C.P.E, il dottor Ghitti revoca la damente. trovano origine e causa in un più vasto ambito tato a conoscenza degli inquirenti la vicenda prima misura imposta (questione Ansaldo- Cagliari è ormai gettato in uno stato di pro- che deve essere dettagliatamente ricostruito”. relativa alla negoziazione del gas algerino, ha Enel). Tutti gli altri protagonisti della vicenda fonda disperazione. E’ lo stato in cui, il 15 di Gli “accertamenti compiuti”, in relazione ai confessato quanto il presidente dell’Eni poteva come già ricordato avevano invece recuperato luglio, chiede di essere sottoposto ad interro- reati contestati, erano già contenuti nella sua conoscere delle illecite erogazioni ai partiti da la libertà già subito nei giorni immediatamente gatorio. prima confessione che trovava peraltro riscon- parte dell’Eni. successivi il loro arresto. Dopo quasi sessanta giorni dall’emissione tro in quella degli altri indagati. In data 1 aprile 1993, la difesa richiede for- L’altra Ordinanza di Custodia cautelare in del provvedimento restrittivo in questione, e Secondo la Corte di Cassazione, l’esigenza malmente ai sostituti Colombo, Davigo e Di carcere, emessa il 24 aprile 1993 (illeciti fi- dopo quattro mesi dall’incarcerazione viene di preservare la genuinità della prova deve Pietro che vengano contestati a Cagliari i fat- nanziamenti Enel ai partiti politici) verrà in- interrogato dal p.m. dottor De Pasquale. sempre necessariamente ancorarsi a gravi in- ti-reato per i quali si ritiene giustificata e ne- vece degradata negli arresti domiciliari il gior- Tutto è chiaro, assolutamente chiaro. Non vi dizi di colpevolezza in ordine ad un reato già cessaria la sua ulteriore permanenza in carce- no 17 giugno 1993 a quasi due mesi dalla sua sono altre vie d’uscita. Subito confessione in consumato e quindi ascrivibile all’indagato re. emissione ed a più di cento giorni dall’inizio cambio della libertà. Gravemente prostrato (mentre allo stato degli atti la Procura non di- L’istanza non riceve alcuna risposta. della carcerazione. dalla lunga detenzione, Cagliari ha deciso di sponeva di alcun elemento da contestare ulte- Ventidue giorni dopo, il 26 aprile, dopo 46 Cagliari nel frattempo aveva compiuto i ses- rendere una confessione. riormente). giorni di detenzione nel carcere di San Vittore, santasette anni, perso la nuora, morta giova- Lo fa attraverso una versione che però, al- Le ragioni che invece venivano indicate dal il Gip emette invece una nuova ordinanza di nissima di un male incurabile, con un figlio in meno per quanto mi riguarda, non corrisponde Gip non valicavano la soglia del sospetto e custodia cautelare, questa volta per falso in bi- tenera età. in nessun modo alla verità, e che è del resto non potevano dare alcun fondamento di lega- lancio ed illecito finanziamento ai partiti. Nemmeno in quel momento gli viene con- carica di contraddizioni più che evidenti. lità alla sua decisione. Appare subito perciò Si tratta di fatti già noti alla Procura giacché sentito di dividere il dolore con i suoi familiari, Cagliari non mi ha mai informato, e sarebbe del tutto evidente allo stesso Cagliari la vera erano stati precedentemente e spontaneamente a meno che non avesse accettato l’umiliazione stato singolare che lo avesse fatto, né men che natura del problema di fronte al quale egli vie- confessati da Cagliari. di essere accompagnato ai funerali dalla scorta meno mi ha mai chiesto alcunché in relazione ne brutalmente posto. Su di essi oltretutto era già stata raccolta la in divisa ed armata. al progetto di accordo assicurativo Eni-Sai. Lo dirà nella sua lettera di addio alla moglie. prova della responsabilità penale dei soggetti Dopo tutto questo non è difficile immagina- Del resto che fosse a mia conoscenza, nes- Libertà in cambio di confessioni, rivelazio- coinvolti, compreso naturalmente Cagliari. re quale ormai potesse essere, il suo stato sun dirigente responsabile del partito si era oc- ni, denunce, non necessariamente secondo la Il Tribunale della Libertà in relazione a po- d’animo, la sua condizione psicologica, la sua cupato di questo progetto, negoziato diretta- verità, ma in ogni caso secondo la verità ri- sizioni assimilabili a quella dell’ex presidente prostrazione morale. mente dai rappresentanti e dai professionisti chiesta dagli inquirenti. dell’Eni, si era già pronunciato nel senso che Il 26 di maggio gli viene notificata in carce- delle parti. La versione che egli da non è veri- Il 16 marzo 1993, viene interrogato nuova- la prova del reato di falso in bilancio, è di na- re una nuova ordinanza di custodia cautelare. tiera né credibile ma ha il vantaggio di venire mente dal p.m. Colombo. Non vi è alcun ulte- tura documentale, e quindi di per sé non su- Si tratta questa volta dei fatti relativi al pro- incontro alle attese dell’inquirente. Segue pe- riore addebito, Cagliari è però già in uno stato scettibile di alterazioni ex-post. Il nuovo prov- gettato accordo assicurativo Eni-Sai. Da que- raltro il filo di un’indicazione già offerta dal di crescente tensione e aggrappato alla speran- vedimento di carcerazione è privo di qualsiasi sto momento si apre l’ultimo definitivo e più coimputato Ligresti, il quale, avendo già scon- za di ottenere la libertà. base e fondamento legale. doloroso capitolo della vita di Gabriele Caglia- tato da giugno a dicembre dell’anno preceden- Fa così nuove confessioni. Disvela natura, A questo punto il drammatico copione si ri- ri. te sei mesi di carcere preventivo, nuovamente entità e meccanismi del finanziamento illecito propone ancora una volta uguale a sé medesi- La prima istanza di revoca o sostituzione interrogato a luglio del 1993, pronunciando sia ai Partiti politici erogato dall’Eni. mo in una condizione che per chi è costretto a della misura con gli arresti domiciliari viene pure genericamente ma come “salvacondotto” In rapporto a questo descrive il ruolo di cen- subirla comincia a diventare allucinante. presentata contestualmente all’interrogatorio il nome di Craxi, aveva cercato di evitare una tralità del banchiere Pacini Battaglia, (questi Nel corso dell’interrogatorio condotto da di rito condotto dal Gip dottor Grigo, in data nuova perdita della libertà. dal canto suo, tramite le sue amicizie, non su- Ghitti, Cagliari ammette i fatti (per la verità li 1 giugno 1993. Il p.m. De Pasquale, evidentemente soddi- birà per nulla il suo stesso trattamento e non conferma, perché al riguardo aveva già reso la Le richieste della difesa vengono respinte sfatto, con espressione disgustosa ed irripeti- verrà privato della libertà neppure per un gior- più ampia confessione). due giorni dopo, dopo quasi tre mesi di carce- bile e con tono che si addiceva più a chi aveva no). La difesa ripropone allora ennesima istanza re, con una motivazione con cui praticamente finalmente vinto una propria e personalissima Il contributo collaborativo che egli offre con di remissione in libertà o, in subordine, di de- viene negato il diritto al silenzio, e avanzato il battaglia, che non ad un Magistrato, assicura le sue rivelazioni è di rilievo inconfutabile. gradazione della misura ad arresti domiciliari. “teorema” perverso: Confessione = Remissio- subito a Cagliari che vista la sua deposizione Allo stesso modo non è più contestabile, una Ghitti in data 30 aprile 1993, per la quarta ne in libertà. Le esigenze di acquisizione pro- otterrà senz’altro la libertà. qualsiasi concreta possibilità di reiterare i reati. volta, con un provvedimento che non si disco- batoria, ritenute dal Gip assolute e strettamen- Tutto questo è avvenuto alla presenza del- La difesa, al termine dell’interrogatorio, sta dai precedenti, rigetta in blocco tutte le ri- te connesse alla persona di Gabriele Cagliari, l’avvocato Vittorio D’Ajello (difensore di Ca- presenta quindi una nuova istanza di libertà. chieste. appaiono, per converso, evidentemente stru- gliari), del dott. proc. Luigi Gianzi (collabora- Invece, come se nulla fosse avvenuto, in da- Questa volta la “novità” introdotta per man- mentali alla confessione, ove si consideri che tore dell’Acc. D’Ajello) e di un militare della ta 19 marzo 1993, il Gip dottor Ghitti secondo tenere Cagliari in prigione, consiste nella dif- Cagliari era stato sentito una prima volta, in G.d.F. (addetto alla trascrizione dell’interroga- le richieste avanzate dalla Procura, rigetta an- formità tra i valori da lui confessati rispetto a qualità di teste, dal p.m. dottor De Pasquale in torio al computer). Data l’ora tarda l’interro- cora una volta. quanto invece sarebbe stato accertato. data 13 maggio 1993 e successivamente, ad- gatorio viene sospeso. Ci si accorda però sul Niente libertà, niente arresti domiciliari. Ca- Eppure proprio l’avvenuto “accertamento” dirittura un mese e due giorni dopo il 15 giu- suo proseguimento il giorno seguente. L’indo- gliari deve rimanere in carcere. dell’ammontare del finanziamento (anche at- gno 1993. mani la difesa, come esplicitamente richiesto La motivazione si fonda sul pericolo di in- traverso mezzi di prova diversi dalle “sponta- Se inderogabili ed impellenti esigenze di dal p.m. avrebbe poi presentato quella che, se- quinamento delle prove. nee” dichiarazioni dell’ex presidente dell’Eni) preservazione della genuinità della prova fos- condo la esplicita promessa del dottor De Pa- Le prove in realtà sono già ampiamente ac- era casomai indice che la prova era già stata sero effettivamente esistite, il p.m. avrebbe do- squale, sarebbe stata l’istanza di remissione in quisite, anche e soprattutto per effetto delle di- acquisita. vuto, indagare e contestare immediatamente a libertà risolutiva. chiarazioni dell’indagato. Era stato infatti il banchiere Pacini Batta- Cagliari i risultati acquisiti, senza attendere L’indomani 16 luglio 1993, il dottor De Pa- Non basta. Si dichiara che bisogna impedire glia, mente operativa di quanto era oggetto di ben più di un mese per compiere il successivo squale procede dapprima all’interrogatorio del con il carcere “suscettibili e penetranti inter- interesse da parte della Magistratura, che, in interrogatorio, peraltro solo a seguito di una coimputato di Cagliari, Ferranti. ferenze (che) potrebbero portare ad un’altera- condizioni di piena libertà, aveva già chiarito sollecitazione della difesa. In questa circostanza, inopinatamente, espri- zione delle prove”. nel frattempo, documenti alla mano, i mecca- In data 21 giugno 1993, viene presentata me l’intenzione di non dare invece più seguito CRITICAsociale ■ 5 9 / 2012

a quello dell’ex presidente dell’Eni, come pure lazione della Legge e ciò secondo l’articolo inoltre deve attuare nel processo penale i ca- In sostanza se l’indagato non confessa o non era già stato stabilito. De Pasquale giustifica 119 C.P.P. ratteri del sistema accusatorio” (Art. 2 diret- accusa i complici non può “inquinare” la pro- in questo modo l’improvviso e imprevisto Sarebbe ancora più grave se nella condotta tiva n. l - L. l febbraio 1987 n. 81). va e cioè alterare il quadro delle risultanze in- cambiamento di programma: Cagliari avrebbe dei magistrati si dovessero rinvenire gli estre- Nel Codice di Procedura Penale sono previ- vestigative, perché si limita, esercitando un fatto pressione su Ferranti per spingerlo a ren- mi del reato di violenza privata, penalmente ste le regole fondamentali del sistema accusa- suo diritto, a rifiutare il suo contributo alle in- dere dichiarazioni non veritiere. sanzionato dall’articolo 610 C.P. o di reato torio. dagini, senza che ovviamente quanto già ac- L’affermazione è del tutto infondata. Lo connesso all’uso non imparziale dell’ufficio”. Il diritto alla prova ex Art. 190 inteso come quisito possa essere compromesso. possono attestare gli avvocati D’Ajello (difen- E più avanti ancora scrivevo! “Nel processo diritto al contraddittorio, diritto di “Difendersi Invece è addirittura notorio che diverse au- sore di Cagliari), Pezzetta (difensore di Fer- inquisitorio, l’inquisitore si attiva per ottenere provando”, che presuppone evidentemente che torità procedenti utilizzano la custodia caute- ranti) e Gianzi (collaboratore di D’Ajello), tut- la confessione dell’imputato e la chiamata di la difesa si apposta sullo stesso piano dell’ac- lare in carcere o la minaccia di applicazione ti presenti agli incontri tra gli indagati. correo, utilizzando a questo fine tutti i mezzi cusa. della custodia cautelare in carcere, al fine di Nessuna pressione di nessun genere era stata di cui dispone. Il divieto di impiego di metodi o tecniche ottenere confessioni o chiamate di correo. fatta da Cagliari su Ferranti. Cagliari peraltro In epoca medioevale l’inquisitore utilizzava idonei ad influire sulla libertà di autodetermi- Siamo tornati ad una nuova forma di inqui- aveva già reso una confessione sui fatti adde- la tortura e tutte le possibili e immaginabili nazione o ad alterare la capacità di ricordare e sizione, ad un metodo di ricerca della verità bitategli. tecniche di coartazione violenta della volontà di valutare i fatti (Art. 188). che esige a tutti i costi la collaborazione del- Con la versione data aveva pensato o si era dell’imputato al fine di estorcerne le dichiara- Il divieto di utilizzazione delle prove acqui- l’inquisito. illuso di essersi “guadagnato” il parere favo- zioni. site in violazione dei divieti stabiliti dalla Leg- Taluni nuovi inquisitori fabbricano i colpe- revole alla scarcerazione da parte di De Pa- Diceva Foucault che l’imputato, privo di ge (Art. 191). voli e la verità, modellano i fatti ai loro dogmi squale. ogni garanzia, mero oggetto dell’attività del- L’Art. 275 in forza del quale si può ricorrere investigativi. In quel momento era certo di poter ottenere l’inquisitore, era ridotto a mera “Bestia da al carcere solo con “Extrema ratio”. Di fronte all’inquirente che fa capire all’in- ormai la libertà, e di uscire finalmente dal “ca- confessione”. Ebbene tutte queste regole sono state conti- dagato che dovrà subire la custodia cautelare nile” nel quale era stato rintanato come scri- Singolarmente notiamo che proprio in que- nuamente violate da inquirenti che agiscono in carcere qualora non decida di collaborare, verà nella sua lettera di morituro. Attraverso sto periodo, in uno Stato che ha fatto propri gli senza rispettare le norme previste dalla Legge. l’indagato stesso al fine di evitare l’infamia di un comunicato stampa del giorno seguente, alti principi propri di ogni società civile, le L’attacco ai Principi Fondamentali dell’Or- una restrizione in carcere o la separazione da venerdì 17 luglio 1993, l’avvocato D Ajello “Bestie da confessione” sono numerosissime, dinamento e alle garanzie del cittadino che vi- tutti i suoi affetti ed interessi, o comunque l’in- ben consapevole della gravità della situazione i “Pentiti sono un esercito” un fenomeno im- ve in uno Stato di Diritto e non in uno Stato di gresso e la permanenza in un ambiente duro e delle condizioni psicologiche di totale logo- pressionante senza precedenti. Polizia o comunque in uno Stato dei “Giudi- come quello carcerario, è così “indotto” a di- ramento in cui versa il suo assistito, manifesta Mai si era registrato nella storia della Re- ci”, è particolarmente pericoloso per la demo- chiarare in sede di interrogatorio quanto viene l’auspicio che il p.m. mantenendo l’intendi- pubblica un simile numero di confessanti e di crazia stessa, anche per il modo subdolo e stri- da lui preteso. mento espresso, formuli senz’altro un parere chiamati in correità. sciante attraverso cui si manifesta. Molte confessioni e chiamate in correità ri- favorevole, altrimenti, come si legge nello Difficile non credere che tutto questo non sia In altri termini mentre formalmente, per così lasciate da indagati presi da una prorompente stesso comunicato: “Ci sarebbe da dubitare sintomo di aberranti deviazioni istituzionali. dire “Sulla carta”, sono previste le elementari e di per sé significativa volontà di collaborare della coerenza dell’inquirente che oltretutto, Nonostante un Diritto Processuale fondato garanzie che ciascuno dovrebbe avere nel mo- con gli investigatori, nasce quindi dal rapporto non avrebbe calcolato le gravi ripercussioni sul sistema accusatorio, in pratica in modo mento in cui viene sottoposto a procedimento perverso che intercorre tra l’inquirente e l’in- psicologiche di chi si aspetta la libertà pro- sempre più diffuso viene applicato il sistema penale, di fatto in moltissimi casi nessuna di quisito. Lo squilibrio esistente tra l’inquirente messa e poi negata”. inquisitorio”. queste regole “minime” espressione di irrinun- e l’inquisito che prelude ad una sopraffazione Un monito responsabile e consapevole E ancora osservavo: “Il processo accusato- ciabili principi di civiltà “giuridica”, è in realtà del primo sul secondo genera sul piano psico- dell’ormai incontrollabile drammaticità della rio tiene in conto le esigenze di rispetto dei Di- rispettata. logico due effetti sinergici: da un lato l’inda- situazione. ritti Umani e dei Principi etici fondamentali. La violazione delle norme legislative da par- gato teme di subire una sofferenza, preferisce Saranno purtroppo parole profetiche ed inu- Non si può insomma usare violenza ad un te di una prassi giudiziaria deviata è addirittura “aderire” alle richieste dell’inquirente, dall’al- tili. Il dottor De Pasquale ha lasciato Milano uomo al fine di estorcergli dichiarazioni con- sistematica e persino notoria. Si legge ogni tro lo stesso indagato di fronte a colui che è in per iniziare le sue vacanze estive in Sicilia, cernenti i fatti oggetto di indagine. Quando si giorno nei giornali che tizio o caio è stato scar- grado di dispensare il bene e il male che gli of- quando il 19 luglio 1993, Cagliari, detenuto da tratta del rispetto dei diritti dell’uomo e delle cerato dopo aver “parlato”, si legge che alcuni fre la via di uscita immediata in stato di totale quattro mesi e mezzo nel carcere di San Vitto- garanzie minime di cui ciascuno deve disporre imprenditori sono stati sottoposti a custodia soggezione psicologica, è preso da uno slancio re, apprende la notizia che, nonostante tutte le per poter liberamente dimostrare la propria in- cautelare in carcere perché hanno inizialmente di sincero pentimento e fa quanto gli viene assicurazioni date il p.m. ha espresso parere nocenza senza essere schiacciato da un’accusa rifiutato di “collaborare”. chiesto per la sua espiazione. contrario non solo alla libertà ma anche agli che agisce al di fuori della legalità, non può Notizie del genere esaltate da organi di Siamo dunque ritornati all’inquisizione. arresti domiciliari. E’ il sesto ingiustificato ri- valere la massima brutale del “Fine giustifica stampa che hanno assunto in questo periodo, Il metodo conoscitivo è lo stesso. fiuto. Ne rimane totalmente sconvolto. i mezzi”. per strumentali finalità politiche, una funzione Alla tortura tradizionale come mezzo di ri- Il giorno seguente, 20 luglio 1993, alle ore La Costituzione della Repubblica e tutte le semplicemente celebrativa dell’operato degli cerca della verità attraverso l’applicazione di 9.15 del mattino, l’ing. Gabriele Cagliari si to- Convenzioni Internazionali dei Diritti Umani, inquirenti, dovrebbe invece far rabbrividire. patimenti corporali, è subentrata la nuova for- glie la vita. che ripudiano il sistema processuale inquisito- Il Codice di Procedura Penale, in conformità ma di tortura che si avvale della coartazione Ripercorrendo questo tragico percorso di rio fondato sull’uso indiscriminato della vio- al dettato della Costituzione della Repubblica psicologica. una grande sofferenza. lenza inquisitoria, sanciscono i principi propri (Artt. 13 e 27 Cost.), consente la limitazione La frattura che si è stabilita tra modello le- Pensando a questo terribile atto suicida del modello accusatorio. della libertà personale a fini cautelari, e quindi gale e azione concreta di taluni, fedeli allo compiuto con lucida angoscia e quasi come un Il riconoscimento dei diritti inviolabili del- eccezionalmente prima ancora che sia emessa schema inquisitorio che hanno di fatto adotta- grido liberatorio di protesta, mi sono tornate l’uomo (Art. 2 Cost). la condanna definitiva dell’imputato che, fino to, tendono ad utilizzare qualsiasi elemento alla mente le riflessioni che alcuni mesi prima Il divieto di violenze fisiche e morali contro a quel momento, deve considerarsi innocente che possa risultare utile per sostenere le loro della morte di Cagliari avevo svolto a più ri- le persone sottoposte a procedimento, è l’in- (Art. 27 Cost.), soltanto quando ricorrono de- tesi precostituite, e quindi principalmente pro- prese in sede parlamentare e che avevo poi rie- violabilità della libertà personale al di fuori dei terminate esigenze cautelari. prio le confessioni e le chiamate di correo così sposte in una lettera inviata al Capo dello Sta- limiti previsti tassativamente dalla Legge (Art. Quando si “stimolano” le confessioni e le abbondantemente acquisite. to. Ero allora colpito da ciò che mi stava ac- 13 Cost, e 5 della Convenzione per la Salva- chiamate di correità dell’indagato, con la mi- In realtà la Legge processuale, che ha per- cadendo attorno. guardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà naccia dell’applicazione nei suoi confronti del- fettamente ripudiato il sistema inquisitorio, vi- Avvertivo i pericoli che erano già in atto di Fondamentali). la custodia cautelare in carcere, nessuna delle sta l’utilizzazione delle prove acquisite in vio- fronte al ripetersi di casi in cui emergeva, sen- La presunzione di innocenza (Art. 27 Cost.). finalità cautelari previste dalla legge può dirsi lazione dei divieti stabiliti dalla Legge. za ombra di equivoco e di dubbio, un uso vio- L’inviolabilità del diritto di difesa in ogni sussistente. L’articolo 191 C.P.P. colpisce le prove ille- lento del potere giudiziario. Stato e grado del procedimento (Art. 24 Cost, Il rifiuto di collaborazione da parte dell’in- gittime con un’apposita sanzione processuale, Scrivevo allora: “L’aspetto più grave è rap- e 6 della Convenzione per la Salvaguardia dei dagato non può per definizione rappresentare l’inutilizzabilità, vizio rilevabile d’ufficio in presentato dall’uso strumentale del carcere sia Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamen- una forma di inquinamento della prova che per ogni stato e grado del procedimento ed insa- contro gli stessi rei sia contro gli altri. Attra- tali). sua natura richiede un’azione positiva di alte- nabile. verso la costante violazione degli articoli 2, Il divieto dell’impiego della tortura o co- razione della genuinità delle risultanze inve- L’inutilizzabilità comporta la totale ineffi- 13, 24, 27, 101 della Costituzione, nonché de- munque di violenze fisiche o morali (Art. 3 stigative. cacia della prova illegittima della quale non gli articoli 3, 5 e 6 della Convenzione per la della Convenzione per la Salvaguardia dei Di- Il semplice comportamento omissivo del- può tenersi alcun conto ai fini decisori. La pro- salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle liber- ritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali e l’indagato, è espressione di un altro fondamen- va inutilizzabile deve considerarsi come ine- tà fondamentali, ed infine degli articoli 64, 65, Art. 13 Cost., 3° Comma). La legalità del pro- tale ed inviolabile diritto del cittadino sottopo- sistente. 188 e soprattutto dell’articolo 275 del Codice cedimento e quindi della soggezione dei Giu- sto a procedimento penale. Esso è espressa- L’articolo 188 C.P.P. vieta espressamente di Procedura Penale, vengono annullate le più dici alla Legge (Art. 101 Cost.). mente riconosciuto dalla Legge che addirittura l’impiego di metodi o tecniche idonei ad in- importanti conquiste della civiltà Giuridica. La Legge delega per l’emanazione del nuo- impone all’organo che conduce l’interrogato- fluire sulla libertà di autodeterminazione delle Il sistema di Diritto Penale del nostro Paese vo C.P.P. prevede che “Il Codice di Procedura rio l’obbligo di avvisare la persona che ha la persone. è stato sovente anche per questo, ma non solo Penale deve attuare i principi della Costituzio- facoltà di non rispondere (Artt. 64 e 65 C.P.P.). La minaccia, anche se in forma larvata, di per questo, letteralmente stravolto. ne e adeguarsi alle norme delle Convenzioni E’ un diritto che per sé esclude e rende ille- restrizioni carcerarie, o la “pressione” eserci- In sede processuale potrà essere sostenuta la Internazionali ratificate dall’Italia e relative ai gittima ogni restrizione della libertà personale tata attraverso la prostrazione della restrizione inutilizzabilità di confessioni, acquisite in vio- Diritti della persona e al Processo Penale. Esso per finalità cautelari. carceraria, costituiscono metodi idonei ad in- 6 ■ CRITICAsociale 9 / 2012

fluire sulla libertà di autodeterminazione del Questa pratica, di carattere chiaramente re- ■ 1995 - NUMERO 5 soggetto. pressivo, appare in contraddizione sia con il Esso viene drammaticamente posto di fronte disposto Art. 275 del nuovo Codice di Proce- “HOT LINES” al dilemma di subire un pesante e particolare dura Penale Italiano che indica la detenzione “trattamento” o di aderire alle richieste degli preventiva come una misura coercitiva di na- A PALAZZO DI GIUSTIZIA inquirenti. tura eccezionale, sia con i testi Internazionali La persona che dunque viene sottoposta a esistenti in materia di Tutela dei Diritti del- questo tipo di pressioni non può certo deter- l’Uomo. minarsi liberamente. Essa solleva inoltre il delicato problema del- dalla Direzione E’ evidente che la sua facoltà di scelta è for- la confessione come mezzo di “prova giudi- temente limitata. ziaria”. Quando è così si tratta né più né meno che La delegazione della “Federation Internatio- aro avvocato, vedo che ancora formale denuncia. Da ciò che leggo ora su al- di violenza morale. A differenza della violenza nale des Droits de l’Homme” ha inoltre rile- C una volta, in vari organi di cuni fatti che sono emersi mi pare di poter dire fisica, che annulla completamente la volontà vato che “gli eccessi constatati nell’applica- stampa, nelle righe e tra le ri- che evidentemente non era proprio tutto oro del soggetto, essa ne determina invece una li- zione del Codice di Procedura Penale nell’am- ghe, vengo chiamato in causa per memorie che quello che riluceva, mentre siamo in attesa che mitazione considerevole. La violenza morale bito delle inchieste in materia di corruzione, non ho presentato, per denunce che non ho si chiarisca meglio e sino in fondo un intero è vietata anche dalla Costituzione (Art. 13, 3° sono ancora più preoccupanti perché a tutt’og- inoltrato, per dichiarazioni che altri hanno fat- quadro di relazioni entro il quale l’ex magi- comma). gi sembrano sottratti a qualsiasi tipo di con- to e che a me sono state attribuite. strato Di Pietro ha agito probabilmente con Dunque le confessioni e chiamate in correità trollo. E’ ben vero che più di due anni fa, scrivendo grande disinvoltura e probabilmente anche in acquisite in questo modo dagli inquirenti sono In effetti la maggior parte dei ricorsi al Tri- sull’ “Avanti!”, organo del Partito di cui io ero violazione di Leggi dello Stato. A questo pro- del tutto inutilizzabili; in questo caso essi agi- bunale della Libertà — giudice d’appello delle allora il Segretario, avanzai, per la verità con posito, Egregio Avvocato, io stesso sono stato scono sulla base di elementi privi di ogni va- ordinanze della carcerazione preventiva — so- grandissima misura e prudenza, qualche dub- testimone e sono stato informato di vicende lore processuale. no stati rigettati. L’opinione pubblica italiana bio, che ritenevo non fosse privo di fondamen- che per il loro carattere non possono non in- Ai sensi della Legge ciò significa che l’ope- che è molto favorevole alla repressione delle to, circa la figura e l’attività del Dott. Di Pie- durre a qualche riflessione e a conseguenti va- rato di questi indaganti è fondato su azioni il- tangenti esercita sulla magistratura una note- tro, già avviato ad assumere il ruolo popolare lutazioni di ordine formale. legali. vole pressione, alla quale quest’ultima non è di eroe nazionale e che qualcuno poi ha prov- Con questa mia gliene vorrei citare una che In questa prospettiva l’inutilizzabilità della insensibile, e che raggiunge il risultato di ren- veduto anche ad internazionalizzare. serve, almeno in parte, a comprendere un prova illegittima, il rispetto del diritto di dife- dere alcuni magistrati incaricati delle inchieste Mettevo in dubbio in quelle brevi note, la li- aspetto tutt’altro che secondario di vicende sa, la necessità stessa della prova che non può dei “personaggi protagonisti al riparo di qual- nearità della condotta dell’ormai già famoso giudiziarie milanesi che hanno visto come pro- dirsi tale quando manca di basi oggettive e si siasi critica pubblica”. magistrato, l’ambiguo sistema delle sue rela- tagonista in qualità di Pubblico Ministero il risolve in una mera congettura, costituiscono In effetti in molti casi sembrano saltati tutti zioni, e tutto un insieme di decisioni opinabili, Dott. Di Pietro. regole che possono ad libitum essere violate. i meccanismi di controllo interno e endopro- discutibili e persino sospette. Ai primi di settembre del ‘92 fui richiesto di Un simile modo di procedere è proprio degli cessuale sugli eventuali abusi o comunque sul- Mi ero limitato a dire, in sintesi, che, forse un colloquio dall’allora Capo della Polizia organi di polizia i quali nell’attività investiga- le violazioni di legge commessi dal Pubblico non era tutto oro quello che riluceva. E non Vincenzo Parisi, con il quale avevo avuto rap- tiva possono certamente partire da semplici Ministero nello svolgimento delle indagini avevo torto. porti personali e istituzionali di collaborazione sospetti. preliminari. Ero stato indotto a scriverlo, parte a causa in particolare negli anni in cui ricopersi la ca- Non si può tollerare che allo stesso modo Si consideri inoltre che anche se una even- di informazioni che mi erano state fatte perve- rica di Presidente del Consiglio e che aveva agiscano invece coloro che svolgono una fun- tuale scelta di violare la legge processuale al nire e parte per le informazioni che mi erano sempre mantenuto nei miei confronti un rap- zione diretta all’esercizio della giurisdizione, fine di scoprire “empi e funesti malfattori”, si state in qualche modo preannunciate. porto di lealtà e di stima, come del resto risulta come i Pubblici Ministeri, i quali devono fon- rivelasse in realtà conseguenza di un inganno, Come tutti ricordano, per questo, subito mal da missive epistolari che egli ebbe occasione dare le loro accuse su prove e non su arbitrarie l’inganno stesso come scriveva Manzoni, nella me ne colse. di rivolgermi anche in tempi più recenti. e indimostrate ricostruzioni dei fatti. “Storia della colonna infame”, sarebbe comun- Mi trovai detto fatto, nel bel mezzo di un La richiesta di incontro fu motivata con la ne- Il rischio, gravissimo, è quello dell’avvento que “mantenuto e fortificato da una autorità turbine di polemiche furibonde. Ma a dire il cessità di comunicazioni urgenti relative a fatti di uno Stato di polizia tipico di tutti i regimi sempre potente benché spesso fallace, e stra- vero, non furono queste a trattenermi dal con- giudiziali, anche se poi per richiesta del Dott. autoritari, nel quale i magistrati agiscono come namente illusoria, poiché in gran parte non tinuare. Parisi l’incontro ritardò di qualche giorno. organi di polizia, e nel quale la giurisdizione fondata su quella di giudici medesimi: voglio Nella mia vita politica di bufere ne avevo at- L’incontro ebbe luogo nei miei uffici di Via si confonde con la repressione. dire l’autorità del pubblico che li proclama sa- traversato ben altre. del Corso. In proposito è certamente opportuno ricor- pienti, zelanti, forti, vendicatori e difensori La ragione per la quale non mi impegnai ol- Dopo avermi informato di essere stato molto dare che una delegazione della “Federation In- della Patria”. tre per giungere a ribattere colpo su colpo, fu- impegnato nei giorni precedenti per evitare ternationale des Droits de l’Homme”, che ha Sul piano degli equilibri tra i poteri dello rono invece alcune considerazioni umanitarie che in Francia scoppiasse uno scandalo che ri- compiuto una visita in Italia per compiere Stato siamo di fronte ad un tentativo di desta- che mi vennero sottoposte e per le quali veni- guardava la vita privata di una personalità ita- un’inchiesta sui problemi posti dall’azione bilizzazione che non ha precedenti. E conclu- vo sollecitato. liana, giustificando in tal modo il ritardo, ven- giudiziaria contro i casi di corruzione, sia al devo: “In uno Stato democratico il potere giu- Probabilmente decidendo in questo senso ne direttamente all’argomento per il quale ave- fine di verificare l’entità e il significato di que- diziario è in un certo senso nullo, poiché i giu- commisi allora un grave errore. va chiesto di incontrarmi. Esso riguardava il sti casi, che di esaminare i risultati pratici dici della nazione devono essere soltanto, co- Penso oggi che sarebbe stato assai meglio p.m. Dott. Di Pietro. nell’applicazione delle nuove norme del Co- me dicevano gli illuministi, “la bocca della se avessi allora tirato dritto per la mia strada Mi disse a questo proposito diverse cose. La dice di Procedura Penale. La missione ha re- Legge”. ricercando tutti gli elementi di verità che pro- prima che non gli constava che al Dott. Di Pie- datto un prerapporto, riservandosi di presenta- Quando i giudici si ribellano alla Legge, di- prio per la gravità della situazione che si era tro potessero essere attribuite gravi responsa- re la relazione definitiva da pubblicare e de- sapplicandola continuamente e violando le li- delineata, dovevano essere meglio ricercati, bilità di ordine personale fatta eccezione “pur- positare presso gli organismi internazionali ai bertà fondamentali dei cittadini, non può esi- approfonditi, chiariti e infine resi pubblici. troppo per la debolezza della Mercedes”. quali la “Federation Internationale des Droits stere la democrazia, ma soltanto forme dege- Chiusi al contrario la polemica che si era Su questo punto io non chiesi di che cosa si de l’Homme”, a diverso titolo partecipa. nerate di oligarchia”. aperta limitandomi ad esprimere fiducia negli trattasse, ed è solo in questi giorni che ne ven- Nel prerapporto si legge testualmente: “I nu- Si formano nello stesso potere giudiziario organi di controllo che avevano il dovere, la go a sapere qualcosa di più leggendo sulla merosi interlocutori intervistati dalla delega- delle escrescenze anomale che fuoriescono competenza, l’obbligo di verificare fatti, cir- stampa le dichiarazioni del sig. Gorrini, e ri- zione hanno messo in evidenza che i magistra- dalle Leggi e dagli ordinamenti. La stessa de- costanze e responsabilità che riguardavano il cevendo specifiche informazioni al proposito ti, incaricati delle inchieste sulla corruzione, legazione della “Federation Internationale des Dott. Di Pietro e che non potevano non essere circa i particolari che si dedurrebbero da tali applicano le disposizioni di legge relative alla Droits de l’Homme”, osservava ancora che “il pervenute in tutto o in parte anche alla cono- dichiarazioni. detenzione preventiva in modo particolarmen- compito di “purificatore” che taluni Magistrati scenza di qualcuno di loro. La seconda riguardava la delicatezza della te estensivo”. Senza arrivare ad espressioni si attribuiscono e che essi pubblicamente pro- Per parte mia dichiarai apertamente la mia posizione in cui si trovava il Dott. Di Pietro nel- quali “tortura” o “inquisizioni” — pur usata da clamano, solleva problemi delicati nel rappor- piena fiducia negli organi di controllo, e mi l’inchiesta milanese a causa delle sue amicizie diverse personalità incontrate — non sembra to tra potere giudiziario, potere esecutivo e po- astenni dall’assumere iniziative che potevano e delle sue intime relazioni con alcuni soggetti si possa dubitare del fatto che la carcerazione tere legislativo; e non solo perché molti poli- apparire strumentali e volte ad ostacolare ini- che erano ormai al centro delle indagini. preventiva sistematica di numerosi indiziati — tici sono oggetto della maggioranza dei proce- ziative che avevano assunto il carattere di A questo proposito, a comprova di quanto molti dei quali presentano evidenti qualifiche dimenti in corso, insieme ad industriali e uo- esemplari azioni di giustizia, anche se, per de- mi veniva dicendo la conversazione cadde su di “notorietà” — e che è ufficialmente moti- mini d’affari, ma perla distorsione di tali rap- terminate modalità, non lo erano affatto. dati riguardanti telefonate intercorse tra Di vata dalla preoccupazione di un possibile “in- porti, che può andare oltre il caso specifico e A distanza di molto tempo vedo ora che or- Pietro, l’avv. Lucibello ed altri, e di questi con quinamento” delle prove, ha in realtà lo scopo determinare una preoccupante inclinatura gani di controllo conducono indagini, e a varie persone che in quel momento erano sot- di esercitare delle pressioni per ottenere con- dell’ordinamento democratico”. quanto leggo, sono impegnati ad accertare fatti toposte ad indagine dallo stesso Di Pietro. Si fessioni di colpevolezza, o la denuncia di com- E’ passato da allora più di un anno ma molti e responsabilità esaminando anche elementi di trattava di dati ricavati da tabulati della SIP e plici. fatti che sono seguiti hanno, indubitabilmente accusa che sono stati rivolti al Dott. Di Pietro. di cui la Polizia, era al corrente e, nel raggio Ciò che numerosi magistrati hanno del resto assunto il valore di una grave conferma piut- Probabilmente molti di questi elementi era- dei quali, del tutto occasionalmente, si erano ammesso pubblicamente sottolineando l’effi- tosto che non il contrario. s no già noti a molti ma nessuno li ha mai portati venuti a trovare un gruppo di numeri telefonici cacia di questo metodo. Bettino Craxi per intero alla luce, né nessuno aveva avanzato più direttamente legati alla indagine milanese. CRITICAsociale ■ 7 9 / 2012

Seguendo la lettura dei dati, emergeva con 7 maggio, Di Pietro telefona a Lucibello alle avere copia. Di fatti di questa natura e di altri Comunque io penso che sia opportuno in- chiarezza la delicatezza e la complessità della 19,07 e alle 19,22. Lucibello lo richiama alle ancora io resi naturalmente edotti i maggiori formare le autorità competenti di quanto Le posizione in cui si era venuto a trovare il p.m. 19,30. dirigenti del Partito. scrivo. In ogni caso ritengo che tutti i più vari Di Pietro ed anche, in modo che non lasciava 13 maggio, Di Pietro chiama Lucibello alle La vicenda che Le riporto è certamente utile aspetti di questa vicenda giudiziaria che regola adito ad equivoco, un rapporto assolutamente 17,59 poi alle 18,08 e ancora alle 19,02. Luci- per l’analisi dei fatti e può aiutare anche a e governa la vita italiana da ormai più di due anomalo tra il p.m. un avvocato difensore, ed bello richiama Di Pietro alle 19,04. 19,23: Di comprendere meglio determinate dinamiche. anni, è bene che siano resi pubblici ed è ciò indagati tramite amici di indagati. Pietro telefona all’avv. Lucibello. 19,26: Lu- Faccia l’uso che Lei meglio crede di quanto che per parte mia e per quel poco che posso E’ la conclusione che non si può infatti non cibello richiama Di Pietro. Alle 19,59 Di Pie- Le scrivo e di quanto eventualmente Le scri- intendo fare. La ringrazio e Le invio un cor- trarre dai dati che seguono, e che credo anche tro telefona a Lucibello. verò. diale saluto. s altri come me, abbiano avuto. I dati sopracitati erano stati ricavati da tabu- La loro lettura risulta più significativa se si lati SIP che normalmente dovrebbero essere tiene conto che l’avv. Lucibello era un consu- quindi ancora al loro posto sempre che qual- lente del P.A.T. di Mario Chiesa e il D’Adamo, cuno non abbia provveduto a farli sparire o a costruttore, immobiliarista, successivamente in- manipolarli. ■ 1995 - NUMERO 5 dagato, era in rapporti immobiliari con il P.A.T. Non sarebbe del resto il primo caso di que- di Chiesa, ed era amico ed in rapporti con il Ra- sto genere. DI PIETRO CHIESE DI CESSARE daelli, ed il Prada difeso dall’avv. Lucibello e, Sono tanti come si è visto, gli atti e i verbali tutti insieme, amici intimi del Dott. Di Pietro che sono scomparsi, dispersi, dimenticati, o GLI ATTACCHI NEI SUOI CONFRONTI (1992) per frequentazioni familiari e personali a co- preconfezionati, o mal redatti per provviden- minciare naturalmente dall’avv. Lucibello. ziali distrazioni. La terza questione di cui mi Il 17 febbraio viene arrestato Chiesa. parlò il Capo della Polizia riguardava invece dalla Direzione Di Pietro telefona all’avv. Lucibello alle il come potesse essere posto fine ad una pole- 18,00 e ancora alle 19,14. Alle 20,14 Radaelli mica che non poteva, così come era stata in- telefona all’Avv. Lucibello mentre D’Adamo nescata, e a suo giudizio, provocare altro che aro avvocato, ritorno sugli epi- alle 20,30 telefona al Dott. Di Pietro e poco danni. C sodi di cui le ho scritto in modo dopo alle 20,36 chiama l’avv. Lucibello. Mi disse a questo punto che se poteva essere da fornirle chiarimenti ulteriori. Il 18 febbraio alle 18,05 Di Pietro chiama utile per qualche chiarimento si considerava a Non posso tuttavia non osservare come a me D’Adamo. Alle 18,13 D’Adamo chiama Di completa disposizione e aggiunse che egli era paia assolutamente evidente che di talune vi- Pietro. Di Pietro telefona a Lucibello alle in contatto permanente con il Dott. Di Pietro cende che riguardavano la condotta anomala 19,08. tramite il funzionario di P.S. Achille Serra. del dottor Di Pietro, non potevano non esserne Il 20 febbraio Di Pietro telefona a Lucibello Effettivamente il Serra era un vecchio amico informate le autorità superiori competenti cui alle 19,00 e alle 20,07, il 21 febbraio alle 19,44 di Di Pietro. Sua moglie era la segretaria di spettavano appunto compiti di controllo circa e alle 20,00, il 26 alle 16,33 e alle 16,58. Maurizio Prada e lui stesso aveva ottimi rap- la linearità e la correttezza dell’inchiesta. Il 30 marzo, viene interrogato Mario Chiesa, porti con gli amici di Di Pietro, ex P.S., come Penso al contrario ch’esse siano state infor- Lucibello telefona a Di Pietro alle 08,56, Eleuterio Rea ed altri. mate ben più di quanto non ne fossi stato in- D’Adamo chiama Lucibello alle 17,59. Ricordo allora di aver esternato di fronte al formato tanto io che altri e che, deliberatamen- contro L.Z.) che in un mese di sue vacanze so- Di Pietro alle 20,09 telefona a Lucibello. Capo della Polizia la mia indignazione per gli te, siano stati ignorati i fatti e si sia omesso di no riusciti a creare un clima di tensione asso- Il 27 aprile è giorno di interrogatori per im- arresti facili che erano ormai all’ordine del agire se non altro per verificare di che cosa si lutamente preoccupante. prenditori ed amministratori inquisiti. giorno e per la protrazione della carcerazione trattasse e se dal loro insieme non ne fosse po- Preannuncia una possibile guerra da parte Il giorno 28 Di Pietro telefona a D’Adamo preventiva per alcune persone, attuata con lo tuto derivare un effetto inquinante. del suo palazzo contro di sé, proprio a causa alle 09,02. Telefona all’avv. Lucibello alle scopo, assolutamente incostituzionale ed ille- Ma su questo specifico punto mi riprometto di questa sua ripresa di coscienza e teme di es- 19,54, alle 20,05, alle 20,12, alle 20,20. gale, di indurli a confessioni secondo i desideri di ritornare in altra occasione. sere stritolato da una parte e dall’altra. Il 29 aprile interrogatorio di un imprenditore. e gli obbiettivi dei magistrati inquirenti. In relazione quindi a quanto le ho scritto ri- Attribuisce agli altri due posizioni di grande Di Pietro chiama Lucibello alle 08,10. 30 Il Capo della Polizia mi disse che compren- guardante un mio incontro con l’allora capo coinvolgimento ideologico, da cui si dice as- aprile, avvisi di garanzia agli ex sindaci di Mi- deva molto bene quello che dicevo e che si della polizia Vincenzo Parisi ed un successivo solutamente estraneo. lano. rendeva conto che erano stati commessi degli incontro che ebbi con l’allora Presidente del Controbatte alle accuse di frequentazioni Di Pietro telefona a Lucibello alle 13,55 e eccessi. Aggiunse che avrebbe preso subito i Consiglio dei Ministri, come già le avevo amicali con i due principali “pentiti” e rievoca alle 15,02. Alle 17,00 D’Adamo chiama Luci- contatti necessari nella speranza di ottenere scritto, ricordo che nello stesso periodo l’ar- i nostri rapporti specchiati e le chiacchierate bello. Alle ore 17,17 Di Pietro richiama Luci- qualche risultato. chitetto Claudio Dini, già presidente della sulla buona gestione della cosa pubblica. A bello. Alle 17,21 Di Pietro telefona a D’Ada- Tuttavia mi raccomandò di non dare corso M.M., ottenuta la scarcerazione, ebbe a con- questo punto si commuove e ci si ferma per mo. Alle 17,25 telefona ancora a Lucibello. ad ulteriori polemiche nei confronti del Dott. segnarmi personalmente una memoria, rinve- una decina di minuti cercando distrazione in Alle 18,24 Radaelli chiama Lucibello. D’Ada- Di Pietro. nuta nelle mie carte, ed il cui contenuto, ver- discorsi generici. mo chiama Lucibello alle 19,28. Alle ore Da quell’incontro passarono solo pochi gato a mano, è precisamente il seguente: “Ap- Alla ripresa detta il verbale lui precisando 19,56 Di Pietro telefona a Lucibello. D’Ada- giorni che chiese di incontrarmi l’allora Presi- punti 7 settembre ‘92”. (Si tratta di appunti che che riconfermo integralmente le dichiarazioni mo chiama Di Pietro alle 20,25. dente del Consiglio on. . si riferiscono all’incontro, in carcere, con il fatte aggiungendo alcune mie considerazioni Sono ormai in vista gli arresti di Radaelli e Lo ricevetti all’Hotel Raphael. dottor Di Pietro). sui miei inappuntabili rapporti con le imprese di Prada che saranno effettuati il 6 maggio, do- L’on. Amato mi disse che doveva trasmet- Appello alla propria coscienza che ha per- fornitrici di M.M.. po gli interrogatori di imprenditori che li chia- termi un messaggio del Capo della Polizia, il duto la certezza dopo la mia lettera e per di più Arriva il GIP con l’autorizzazione alla scar- mano in causa. Quello di Radaelli sarà di po- quale a sua volta trasmetteva un messaggio del in coincidenza col tragico epilogo bresciano. cerazione e con forti e solidali strette di mano che ore. Quello di Prada di un giorno. Gli av- Dott. Di Pietro che grosso modo suonava così: (Suicidio Moroni). ci si saluta. “Considerazioni 7 settembre ‘92”. vocati avevano già presentato memorie difen- provvederò subito a liberare Zaffra e Dini, co- Interpreta la mia lettera come richiesta di li- “Si aspetta apprezzamento e, forse, difesa sive scritte. sa che invece non sono in condizioni di fare bertà; chiarisce che l’interrogatorio si svolgerà per il suo atteggiamento coraggioso nel libe- Ma leggiamo i dati. per altri, per esempio Ligresti, perché non di- con me già in stato di libertà e che quindi non rarmi che gli metterà contro il suo palazzo. 1 maggio, Di Pietro telefona a Lucibello alle pende da me. avrò nessun condizionamento psicologico. Si aspetta la fine degli attacchi contro di lui, 17,58, alle 18,05, alle 18,10, alle 18,14. Ci sono stati certamente degli eccessi ma Avverte i difensori che il parere positivo lo che sono auspicati anche da quello che è rima- 2 maggio, Di Pietro chiama Lucibello alle con questa decisione si intendeva cominciare ha dato solo lui al Gip e non gli altri due. sto dentro e che mi prega di essere messaggero 18,04, Radaelli chiama Lucibello alle 19,31. a mettere rimedio. Conferma che fa questo non per condizio- di questo suo desiderio. 3 maggio, Di Pietro chiama l’avv. Lucibello Naturalmente mi venne rinnovata anche in namenti dovuti alle polemiche in corso ma Se si dovesse innescare un nuovo cor so di alle 21,00, alle 21,15, alle 21,24. Alle 18,05 questo messaggio che mi veniva trasmettendo perché non è più sicuro delle sue precedenti pacificazione potrei sperare di lottare con Radaelli chiama Lucibello. il Presidente del Consiglio, la raccomandazio- decisioni. qualche speranza al prosciogli mento in istrut- 4 maggio, D’Adamo telefona a Lucibello ne a porre fine ad ogni polemica. Si lamenta del clima di esagerato con senso toria. per tre volte, alle 12,53 Di Pietro chiama Lu- Credo che il giorno dopo lo stesso Claudio alla sua azione e attribuisce la conferma delle E’ indispensabile non attaccare il D.P. ma cibello. Dini, già Presidente della Metropolitana Mila- sue tesi da parte del tribunale della libertà e del- anzi fargli pervenire segnali amichevoli”. 5 maggio, Lucibello telefona a Radaelli alle nese, e Loris Zaffra, già Segretario Regionale la Cassazione più a una operazione di schiera- Lascio a lei di valutare il significato di que- 10,14. D’Adamo chiama Lucibello alle 17,00 del PSI vennero scarcerati. (Quest’ultimo per mento che a una convinzione del diritto. ste dichiarazioni e dei fatti cui essi si riferisco- e alle 18,00. Radaelli telefona a Lucibello alle essere riarrestato poco dopo). Dopo la sua In queste condizioni non può più avere un no. 20,33, Di Pietro chiama Lucibello alle 22,43 scarcerazione venne ad incontrarmi alla sede supporto sincero ed equo da parte di chi deve Credo che sia opportuno che le autorità e alle 22,46. del Partito, in via del Corso, Claudio Dini, che controllare le sue decisioni e nel dubbio mi competenti ne siano informate. Per parte mia, 6 maggio, Radaelli chiama Lucibello per tre mi raccontò della sua dolorosa esperienza e mi scarcera. continuerò a ricercare ogni elemento utile per volte. D’Adamo telefona a Lucibello alle consegnò una memoria scritta a mano relativa Chiede a me, retoricamente, che cosa avreb- fare luce su tutti gli aspetti della vicenda giu- 13,00. Di Pietro chiama Lucibello alle 19,42 alla sua scarcerazione ed ai suoi rapporti con be dovuto fare di diverso dopo che aveva ini- diziaria milanese. e Lucibello telefona a Radaelli, già agli arresti il Dott. Di Pietro. Sta nelle mie carte. ziato a scoprire tutto quello che è saltato fuori La ringrazio per l’attenzione e la saluto cor- domiciliari alle 20,09. Subito appena mi sarà possibile gliene farò e attribuisce illegalità (i due ultimi mandati dialmente. s 8 ■ CRITICAsociale 9 / 2012

■ 1995 - NUMERO 6 lancio dello Stato) — ma è, tenuto conto del La cessione dei grandi “servizi” di base quadro generale, dannosa allo sviluppo futuro (energia, telecomunicazioni, approvvigiona- IIª REPUBBLICA: CHI CI GUADAGNA? del Paese. Questo spiega ancora una volta la menti idrocarburi) è azione semplicemente di- concentrazione dell’alta tecnologia e della ri- sastrosa, sia dal punto di vista della redditività cerca nelle industrie pubbliche. (che esiste avendo lo Stato già fatto gli inve- La capacità di innovazione delle piccole e stimenti) sia ancora di più da quello della so- Antonio Venier medie industrie, fino a 500 dipendenti è neces- vranità nazionale. Non bisogna dimenticare sariamente molto limitata. Queste aziende so- che, per la sua stessa natura, il sistema italiano no certamente in grado di realizzare nuovi pro- delle PP.SS. era già tale da permettere l’inter- rivolgimenti politici accaduti in Nel 1991 (fonte Istat) il “valore aggiunto” dotti per il mercato, ma non possono sostituire vento di capitale privato, tuttavia con controllo I Italia dal 1992 al 1995 hanno dell’industria era 462.000 mld. inclusi prodotti le grandi imprese di alta tecnologia. D’altro dello Stato sui settori di interesse nazionale. certamente avuto effetti impor- energetici (77.000 mld.) e costruzioni e lavori canto le Piccole e medie industrie sono forte- L’industria privata è stata colpita in modo mol- tanti sul sistema economico. Essi si manifesta- pubblici (84.000 mld.). Tre i settori caratteri- mente dipendenti dal credito bancario per la to ineguale dall’operazione “Mani Pulite”. no in modo sempre più evidente. stici dell’industria, non esistenti in nessun altro loro attività e per la loro esistenza, tuttavia la Fra i grandi Gruppi il Gruppo Ferruzzi è sta- E’ un argomento fondamentale su cui occor- grande Paese europeo: loro reale capacità di influenza politica gene- to smembrato dall’azione giudiziaria, ed è ora re più che mai una attenta riflessione. Essa aiu- a) Il settore dell’industria pubblica”, cioè le rale è minima o addirittura inesistente e quindi fortemente ridimensionato a livello molto in- terà a comprendere non soltanto il senso di aziende a partecipazione statale (circa 600.000 ne risulta una condizione di grande dipenden- feriore a quello del 1990. quanto è accaduto, ma anche in che misura gli dipendenti, circa 100.000 mld. valore aggiunto); za da forze esterne. La prima conclusione che Pertanto restano a cavallo soltanto tre grandi scopi che si desiderava ottenere siano o no sta- b) I cinque grandi Gruppi privati con una se ne può ricavare è la seguente: Gruppi “privati” (Agnelli/Fiat, De Benedetti, ti completamente raggiunti. concentrazione di potere economico del tutto Il sistema industriale italiano ha la sua radi- Pirelli). Se questi scopi non sono stati ancora del tut- eccezionale in Europa. Si tratta di Gruppi pri- ce fondamentale nelle industrie pubbliche, per Il Gruppo Fininvest (non industriale), a giu- to raggiunti sarà più facile allora tentare di pre- vati che non presentano una specializzazione lo sviluppo sul lungo e medio termine. dicare da varie iniziative politiche e finanzia- vedere quali altre azioni siano da attendere nel di settore ben definita (neppure Agnelli/Fiat), I grandi Gruppi privati sono sostanzialmente rie, appare come il prossimo obiettivo e la sua prossimo futuro. Per questo si possono utiliz- ma sono invece presenti fortemente in attività interessati all’utile a breve termine, ottenuto sopravvivenza dipende dagli sviluppi politici. zare innanzitutto dati di dominio pubblico e molto diverse fra loro (altra anomalia), sia in- anche — o forse principalmente grazie alla ca- Osserviamo che comunque, anche se Finin- particolarmente le statistiche Istat e Eurostat dustriali sia di servizi e finanziarie. Secondo pacità di agire sul sistema politico e sull’ac- vest sopravvive nella sua attuale configurazio- (compendio statistico italiano e statistiche ge- dati ricevuti dalla pubblicazione AA.VV. cesso privilegiato al credito. ne, è stata avviata una operazione di ulteriore nerali della comunità). “L’economie italienne” - Ed. Documentation Le piccole/medie industrie producono utili, concentrazione del potere economico in Italia Quando vi sono dati che provengono da al- française 1992: esportano ed occupano l’80% degli addetti, ma che accentua l’anomalia italiana rispetto al- tra fonte, questa è indicata specificamente. — Gruppo Agnelli/Fiat, fatturato 57.000 la loro sopravvivenza dipende da banche e Go- l’Europa. Per quanto riguarda la piccola/media Per avere una visione d’assieme sugli avve- mld e 280.000 dipendenti. verno (politica fiscale). industria, l’operazione Mani Pulite ha interes- nimenti italiani dal 1992 al 1995, è opportuno — Gruppo ex Ferruzzi, fatturato 17.000 mld I dati caratteristici di questa particolare si- sato particolarmente le aziende farmaceutiche un breve richiamo alle condizioni di partenza, e 100.000 dipendenti. tuazione italiana forniscono la base per valu- di proprietà italiana, cioè un settore di buon cioè alla situazione politica ed economica — Gruppo De Benedetti, con 13.000 mld e tare taluni effetti sulla vita economica della co- contenuto tecnico/scientifico e di alta redditi- dell’Italia nel 1991. La situazione politica ap- 102.000 dipendenti. siddetta operazione “Mani Pulite” o “2.a Re- vità. Come conseguenza alcune aziende sono pariva in una condizione di debolezza e di in- Gruppo Pirelli con 10.000 mld e 68.000 di- pubblica” o come altro si voglia denominarla. state cedute a capitale straniero contribuendo certezza, dopo la constatazione della difficoltà pendenti. Ci limitiamo a considerare gli effetti più evi- quindi all’abbassamento del livello industriale da parte della Dc di esprimere una leadership —Gruppo Fininvest, con 8.000 mld e denti sull’economia e particolarmente sull’in- del nostro Paese. rinnovata. 26.000 dipendenti, (quest’ultimo pratica men- dustria. Innumerevoli azioni sono state invece ese- Tuttavia vi era la possibilità di una evolu- te assente dall’industria manifatturiera); Le aziende delle PP.SS. sono state il primo guite nei confronti dell’industria e delle co- zione verso una soluzione di stabilità. c) Le piccole e medie imprese PMI (definite obiettivo dell’operazione Mani Pulite. I risul- struzioni e lavori pubblici. La realizzazione di una situazione politica come aventi fino a 500 dipendenti). Il loro fat- tati fino ad oggi raggiunti sono già di portata La lista in questo caso è interminabile, an- con equilibri stabili e con una azione di Gover- turato viene stimato attorno a 200.000 mld con non trascurabile. che se si è agito con particolare intensità in al- no efficiente avrebbe avuto sicuramente con- oltre 80% degli addetti all’industria (oltre Le privatizzazioni finora eseguite fra le cune regioni e meno in altre. seguenze positive molto importanti sull’econo- 5.000.000 sul totale di 6.354.000 - Istat 1991). aziende industriali, sono state limitate (impor- Qui l’operazione era evidentemente rivolta mia. In particolare erano necessari un sostegno Esistono ovviamente anche Gruppi indu- tante soltanto Nuovo Pignone). Invece risultati sia a colpire il personale politico locale e le sue selettivo alle industrie delle PP.SS. e private, striali di media dimensione (es. Parmalat, Or- molto maggiori sono stati raggiunti nel settore eventuali connessioni nazionali sia a favorire una azione di ridimensionamento dei cosiddetti lando, Cremonini, I bresciani ecc.). bancario. Ciò significa, dal punto di vista degli qualche ridistribuzione di attività. L’azione “poteri forti” economici ed anche un orienta- Tuttavia la caratteristica, o meglio l’anoma- equilibri di potere, che sono state fatte delle contro le imprese di costruzioni e lavori pub- mento verso nuove collaborazioni europee nei lia italiana, va identificata nell’enorme e di- forti pressioni per influire poi sulla vita delle blici è stata tanto dannosa quanto quella contro settori della Difesa e dell’alta tecnologia, la versificato potere dei “grandi” privati, nell’in- piccole/medie aziende private. le PP.SS., provocando fallimenti a catena e ri- mobilitazione di investimenti pubblici e privati dustria PP.SS., e nell’estensione del settore Tuttavia il risultato di gran lunga più consi- duzione o blocco d’attività. nelle aree più deboli del Mezzogiorno. Piccole e Medie Industrie. In particolare si de- stente è stata la disarticolazione del sistema Una particolare riflessione deve essere fatta Solo un potere politico stabile avrebbe potu- ve notare che l’alta tecnologia (o forse anche delle PP.SS., sia con la soppressione del rela- a proposito della molto conclamata (ma non to contrastare sia le manovre di alta specula- la media) è concentrata nel settore delle PP.SS. tivo ministero sia soprattutto con la elimina- altrettanto dimostrata) forte ripresa della pro- zione sui cambi sia la liquidazione delle indu- che fornisce anche gran parte dei prodotti di zione (anche molto energica, traumatica ed in duzione industriale. Questa ripresa è accom- strie di proprietà pubblica (che è ormai passata base. Questa caratteristica è facilmente spie- qualche caso persine tragica) dei relativi diri- pagnata da una persistente diminuzione del- sotto il nome di “privatizzazione all’italiana”). gabile. Essa dipende dal fatto che l’alta tecno- genti certamente ostili alla liquidazione del pa- l’occupazione, cosa che non è facilmente spie- Viceversa abbiamo assistito alla involuzione logia è costosa e con redditività molto aleato- trimonio pubblico. gabile. Infatti un aumento della produzione in- traumatica del sistema politico e ad una fase ria od inesistente. I prodotti di alta tecnologia Con il nuovo “management” la privatizza- dustriale in termini reali (cioè non puramente di instabilità progressiva che ha portato prima inoltre sono rivolti principalmente al mercato zione di Iri, Eni, Stet ed Enel, non trova più monetari) comporta necessariamente un au- al discredito e poi, attraverso il succedersi di pubblico (es. Difesa, Trasporti, Centrali nu- ostacolo. Questo tuttavia non significa affatto mento delle ore lavorate a parità di impianti diversi governi di breve durata, alla riduzione cleari, Telecomunicazioni). E’ ben noto che in che tutti questi settori pubblici passeranno al esistenti. dell’autorità dello Stato. Quest’ultimo aveva tutto il mondo (ovviamente inclusi gli Usa) capitale privato. Infatti è probabile che siano L’aumento di produzione può aversi senza ed ha lo scopo di lasciare ampia libertà alle l’alta tecnologia è sempre stata sostenuta dal cedute le porzioni immediatamente produttrici aumento di ore lavorate (ed anche con dimi- operazioni di alta speculazione ed alla svendita denaro pubblico, essendo attività di interesse di alto reddito, quali metano, telecomunicazio- nuzione di addetti) soltanto con aumento della di proprietà pubbliche. Era stato messo in con- nazionale. ni ed energia elettrica (più aziende di “servizi” produttività per la disponibilità di nuovi im- to che con le “privatizzazioni” a basso costo Il motivo dell’assenza dei privati dai prodot- che industrie). pianti (robot, macchine operatoci, ecc.) più ef- sarebbe stato possibile eliminare quanto resta- ti di base è spiegabile per altri motivi, altret- Invece la parte di alta/media tecnologia può ficienti. Questo comporta nuovi investimenti, va dell’industria di alta tecnologia, attraverso tanto evidenti. Questi prodotti (es. tipico side- essere eliminata facilmente per mezzo di ade- che non sembra sia quanto avviene in Italia. invece il drastico ridimensionamento dello rurgia, ma anche energia per l’industria) ri- guate politiche di spesa dello Stato. In propo- L’impressione che si ricava da un esame di “Stato sociale” si rendeva disponibile il rispar- chiedono enormi investimenti con redditività sito è esemplare il caso dell’Industria militare alcuni dati, il grande risultato proclamato da mio previdenziale per costituire fondi d’inve- modesta o nulla. e specialmente dell’Industria aeronautica: con più parti è nel migliore dei casi una esagera- stimento sotto controllo privato. La disponibilità di prodotti di base e di ener- opportuni “tagli” al bilancio Difesa, localizzati zione, e forse anche una mistificazione. Il sistema industriale italiano era da tempo gia a prezzo moderato è necessaria per le in- nelle spese per nuovi materiali, è possibile pri- Infatti l’aumento di fatturato del 10% (in caratterizzato dalla presenza di tre grandi set- dustrie manifatturiere utilizzatoci, questo spie- ma limitare e poi in definitiva distruggere ra- termini monetari) ottenuto dall’industria nel tori, in un certo senso atipici rispetto al conte- ga l’intervento dello Stato nel settore. pidamente la residua capacità delle aziende na- 1994, rispetto all’anno precedente corrisponde sto europeo, all’incirca di equivalente potenza Le industrie appartenenti ai grandi Gruppi zionali. ad un aumento molto più modesto in termini economica, secondo il calcolo del prodotto (o privati sono in gran parte classificate come a E’ ben noto che gli impianti di Taranto sono reali, che può essere stimato nel 4%. Si tenga valore aggiunto). bassa o media tecnologia. Questa scelta favo- i più moderni in Europa (con i francesi di Fos) presente che la produzione industriale è stata Al momento presente, questi settori esistono risce una buona redditività a breve termine e rappresentano certo un investimento impor- sempre in diminuzione dal 1990 al 1993 (rif. ancora, ma sono investiti da un processo di ra- (ancora migliorata se lo Stato contribuisce so- tante, da utilizzare in un contesto europeo e compendio Istat 1994, tav. II.I e seguenti). La pido mutamento. stanzialmente — vedasi “trasferimenti” nel bi- non da disperdere in vendite all’asta. ripresa del 1994 quindi riporta sostanzialmen- CRITICAsociale ■ 9 9 / 2012

te la produzione industriale circa al livello del Per quanto riguarda il prossimo futuro, sono zati all’idea che qualcuno limiti l’uso del carcere menti dei magistrati. Se sui giornali comparisse 1991. Sarebbe forse interessante poter deter- inquietanti le previsioni attribuite alla Banca e l’uso dei pentiti, perché dovrebbero fare le in- solo l’ufficio che sta conducendo una determi- minare una correlazione fra questo modesto d’Italia. Il governatore Fazio dichiara un au- dagini che non hanno mai fatto. Gli toccherebbe nata inchiesta, tante violazioni non avrebbero miglioramento e lo stato confusionale e di so- mento della massa monetaria, nettamente in- lavorare. Bene: una riformetta piccola piccola nemmeno più scopo e tutti lavorerebbero con stanziale instabilità intervenuta nella direzione feriore al “tasso d’inflazione” (riteniamo si potrebbe essere, allora, quella di vietare di pub- più libertà: i magistrati e i giornalisti. Ma credo politica nazionale. debba intendere all’aumento del costo della vi- blicare sui giornali nome e cognome dei singoli che alla coorporazione togata quest’idea non In mancanza di dati più attendibili e detta- ta e dei prezzi al consumo e non “inflazione”); magistrati che conducono le inchieste. Si taglie- piaccia. Come farebbe Caselli ad andare tre vol- gliati, utilizziamo quanto pubblicato dalla quindi andamento recessivo per la domanda rebbe la testa a tanto protagonismo che, come la te alla settimana in televisione a fare il suo co- stampa. Rif. “Il Giornale” data 21/3 e 28/3/95. interna, cioè prezzi in aumento e domanda vicenda Tortora ancora ha la forza di conferma- mizio? S’è mai alzata una vestale della par con- Sotto il titolo “Un ‘94 euforico per l’indu- scarsa, aumentando la “forbice fra l’Italia che re, è il più delle volte all’origine dei comporta- dicio a dire ‘Che fa questo, parla da solo?“. s stria” si trova: esporta e l’Italia che consuma”. — Aumento nel 1994 (rispetto al 1993) del Quanto previsto da Fazio sarebbe assoluta- fatturato industria +10%, derivato da 7% in- mente devastante per l’Italia, da considerare terno e +18,5% esportazioni. anzi come eversivo, poiché voluto e non pro- Dal compendio Istat 1994 abbiamo per i vocato da eventi catastrofici esterni. ■ 1995 - NUMERO 6 prodotti della trasformazione industriale il se- La forbice fra esportazione e consumi po- guente valore aggiunto a prezzi correnti (in- trebbe essere ben completata da un drastico ri- ACHILLE OCCHETTO DIXIT clusa inflazione, che è stata del 17% fra il dimensionamento della previdenza sociale 1990 e il 1993). (che è e rimane colonna portante di qualsiasi PERCHÉ L’EX PCI NON DIVENNE SOCIALISTA — Nel 1990: 293.813 mld. Stato moderno ragionevolmente governato). — Nel 1991: 301.123 (+2,6%). La realizzazione di queste previsioni di Fa- — Nel 1992: 308.527 (+2%). zio porterebbe un grande Paese europeo alle Critica Sociale — Nel 1993: 314.939 (+2,1%). condizioni di produzione e sociali di Paesi In termini reali la produzione industriale è quali le Filippine, Taiwan, Korea, Messico, quindi diminuita di circa 8% dal 1990 al 1993. forse Cina e Brasile. s L’attuale vicepresidente del Partito Sociali- la classe operaia continua la lotta per la com- sta Europeo ha straordinaria collezione di pleta socializzazione e per il passaggio al co- motti che una tenace coerenza antisociali- munismo attraverso la dissoluzione delle clas- sta. Almeno sino a quando non è stato eletto si e dello Stato (...) una lotta per abbattere il vicepresidente dei socialisti europei e, so- capitalismo e la più ampia realizzazione della ■ 1995 - NUMERO 6 prattutto, sino a quando si è interrotto il fi- democrazia socialista”. nanziamento di Mosca al Pci-Pds prosegui- (18 luglio 1969) . “QUELLO PARLA DA SOLO” to sino al 1990 come documentiamo. “Sì, siamo comunisti nel 1961 dopo tutto ciò INTERVISTA AL GIORNALISTA FRANK CIMINI che è accaduto; siamo per di più comunisti ita- ra credo che si debba rico- liani, anche a un certo livello di cultura. Ab- “O noscere, ancor oggi, che la biamo letto, per quanto era nelle nostre possi- Stefano Carluccio strada scelta dai bolscevi- bilità, oltre a Stalin anche Trotzkijn, Bukharin, chi era l’unica storicamente possibile per sal- alcunché di Bernstein e di Kautsky. Eppure vare la conquista della Rivoluzione d’ottobre”. siamo rimasti comunisti e soprattutto fervidi È il desiderio del successo la causa di tante garantista. In realtà la cultura giuridica del Pci- (1985) oppositori dell’opportunismo socialdemocra- violazioni di legge da parte dei magistrati. Pds è storicamente l’opposto della cultura del- tico. Per questo non potete chiederci di inchi- Intervista a Frank Cimini, cronista giudizia- lo Stato di diritto”. “Il Leninismo vive nella lotta (...). La rivoluzio- narci, pieni di riverenziale rispetto, di fronte ai rio. Che ha una proposta: vietare sui gior- ne è tornata all’ordine del giorno in Occidente”. sacri principi dello stato di diritto; che, come nali i nomi dei p.m. Omissioni? (1968) spesso succede per le cose sacre, sono stati “Beh, gran parte delle notizie sul finanzia- profanati dai loro stessi sacerdoti borghesi. In- mento illecito al Pci - Pds era già tutto nelle “Io sono e resto un comunista italiano. Se si fine, non potete pretendere di farci dire che è rank Cimini, cronista di giudizia- carte della procura di Milano. Ma i magistrati darà vita a una nuova forza politica ci parteci- bella la democrazia borghese”. F ria al Palazzo di giustizia di Mi- si sono mossi con opportunismo. Esattamente però con le idee di un comunista”. (3 dicembre 1961) lano, è da sempre una voce fuori come hanno fatto con la Fiat, con i nuovi ver- (15 settembre 1991) dal coro. E’ forse uno dei pochi giornalisti che tici dell’Eni, ecc. Hanno ritenuto che non fosse “Sono queste le caratteristiche che noi con- non ha ceduto al lavaggio del cervello da parte opportuno proseguire le indagini su determi- “Il Marxismo e il Leninismo, oramai vitto- tinuiamo a considerare universali nell’espe- dei procuratori e dei loro sostituti. Al punto da nati filoni probabilmente in cambio di un con- riosi nella critica al capitalismo, si trovano di rienza sovietica e nella dottrina leninista: (...) guadagnarsi una querela miliardaria per aver solidamento del loro ruolo. I mandati di cattu- fronte a nuovi traguardi teorici e pratici”. la riproposizione del valore della coscienza e scritto, l’unico a farlo, che nell’ufficio di Bor- ra per Craxi potevano essere spiccati già un (18 luglio 1969) dell’iniziativa rivoluzionaria (...); il recupero, relli si era consumato un patto ignobile per anno fa, vista la piega presa. Eppure hanno contro l’attenuarsi nella socialdemocrazia del- evitare il carcere all’amministratore delegato aspettato. Perché? Perché, lo sanno anche i “L’obiettivo storico che il movimento ope- la coscienza della natura di classe dello Stato, della Fiat, Cesare Romiti. muri del Tribunale, il pool vorrebbe ad ogni raio internazionale deve proporsi di risolvere della concezione marxista del potere statale; costo bloccare Salamone che indaga su Di Pie- è di creare le condizioni oggettive (...) della la precisazione, nella definizione della dittatu- Ma per quale ragione non passare le veline tro. Un’azione giudiziaria in base a un’oppor- costruzione di un uomo nuovo, di un completo ra del proletariato, del concetto di egemonia”. della procura rischia di mandarti fuori gioco? tunità. Ma nel codice di procedura penale non dispiegarsi della concezione marxista della de- (27 ottobre 1967) “Per i cronisti l’imputato è sempre il diavolo, esiste la nozione di opportunità”. mocrazia. Un compito che i paesi socialisti e è il mostro. Il cronista sta sempre dalla parte il movimento operaio occidentale devono riu- “Il nuovo corso è discontinuità, non è demo- dell’accusa, perché sono i p.m. che passano le Si tratta di colpi di coda? scire ad affrontare insieme”. lizione del passato”. notizie sulle inchieste, sono i p.m. che forni- “Non c’è dubbio che nelle recenti misure (27 ottobre 1967) (14 settembre 1989) scono il pane quotidiano. Ma questa non è una adottate dal pool contro Craxi c’è il tentativo novità di tangentopoli: è sempre accaduto”. di reagire anche ad un calo sensibile del con- “L’Urss è una società nuova che vive già “Alla fine dei congressi dell’Internazionale senso fin qui registrato dall’inchiesta. Insom- nello spazio e nel tempo del duemila in quanto socialista si canta in italiano Bandiera rossa, Essere garantisti oggi, significa passare per ma per riguadagnare terreno e spazio sui gior- possiede la facoltà di controllare le sue risorse, la stessa cosa avviene a Mosca. E’ il segno di complici di malfattori. Non si sta giocando nali tornano a gettare tutto sul capro espiatorio, pianificarle e proiettarle nel futuro”. una eredità comune, gloriosa, a cui certo non con i principi? il simbolo di ogni male. Ma Craxi non ha in- (23 aprile 1961) rinunciamo”. “Si è sempre giocato con i principi. Ma l’Ita- ventato il sistema delle tangenti, lo ha eredita- (11 marzo 1990) lia è il paese dei miracoli. Ora il miracolo è il to. Forse non avrà fatto nulla per cambiare la “In primo luogo ribadiamo la validità della garantismo del Pci - Pds. D’Alema garantista, situazione, ma almeno è stato l’unico ad am- scelta del 1917 e del socialismo in un solo pae- “Il Partito che contiene in sé l’unica certezza Violante garantista: cose da non credere. E mettere che la politica si finanziava in modo se; quando noi difendevamo lo svilupparsi di di disciplina intellettuale, di onestà morale e di questo solo perché un sostituto procuratore sta anche illecito. E’ l’unico che ha detto la verità, quella prima esperienza socialista non erava- passione rivoluzionaria che sono le caratteri- scrivendo in forma giudiziaria una verità sto- mentre altri continuano a far finta di nulla. E mo i rappresentanti italiani dell’Urss, ma di- stiche fondamentali del pensiero di Togliatti”. rica e politica arcinota, cioè che il Pci- Pds si forse sta pagando anche per questa verità”. fendevamo un momento della rivoluzione so- (6 gennaio 1965) è sempre finanziato con il denaro delle coope- cialista e proletaria mondiale e con ciò la no- rative a cui faceva vincere le gare d’appalto Le polemiche vanno avanti da anni, ma co- stra stessa rivoluzione”. “Egli è stato il più grande rinnovatore e il nelle regioni rosse e non solo lì. Da cronista me spezzare il connubio tra toghe e media? (24 novembre 1961) più sicuro custode del patrimonio rivoluziona- mi pare di capire che D’Alema teme che il mi- “Il problema è di metodo. La stampa crea gli rio, (...) àncora di salvezza della dimensione racolo di essere passato fin qui illeso possa ter- eroi, ma alla fine il successo divora le sue crea- “C’è da verificare l’ipotesi gramsciana di umana e razionale del socialismo”. minare e allora compie il miracolo di scoprirsi ture. E allora: i pubblici ministeri sono terroriz- una società regolata in modo nuovo (...) in cui (Milano) 10 ■ CRITICAsociale 9 / 2012

“E se non dimenticheremo mai i grandi me- si del capitalismo maturo e rispetto cui (sic) il “Craxi ha avuto un indubbio merito. Ha riti di Togliatti, abbiamo ben chiari anche i movimento operaio, come è avvenuto nelle messo in discussione per primo il vecchio si- suoi limiti, il fatto che egli fu inevitabilmente esperienze delle socialdemocrazie europee, ha stema politico italiano che ormai non ha molte corresponsabile di scelte, di atti dell’epoca sta- finito di svolgere le funzioni di una partecipa- possibilità di andare avanti”. liniana, di un’epoca cioè piena di ombre”. zione subalterna al processo di ristrutturazione (1990) (8 luglio 1988) capitalistica”. (13 marzo 1981) “La diversità è un modo collettivo di essere “Concordo con Franco Rodano quando (...) del Partito, ma nessuno di noi, personalmente, sottolinea il valore di svolta introdotto dalla “Il nostro pensiero non s’è fermato e non ha sostiene di essere un uomo diverso. Siamo an- politica di Togliatti per aver fatto della conqui- bisogno dell’apporto per rivivere”. che noi suscettibili di errori, di debolezze e di sta e dell’allargamento della democrazia (6 gennaio 1965) fatti spiacevoli che ci colpiscono più di altri l’obiettivo consapevole e il diretto prodotto proprio per questo modo di essere”. dell’iniziativa proletaria, vissuto storicamente, “Socialdemocrazia e stalinismo sono due (13 maggio 1993) attraverso la nozione della “democrazia pro- componenti organiche del movimento operaio gressiva”, come pertinente e possibile al solo che vanno radicalmente superate e sconfitte”. proletariato”. (Ibidem) (9 gennaio 1976) “Abbiamo detto con chiarezza (...) di respin- ■ 1995 - NUMERO 8 “Occorre un’intransigenza ideologica tale gere l’invito ad abbandonare le linee di svilup- da non far perdere alle nuove generazioni il po della nostra ricerca critica per omologarci “HO FATTO GLI INTERESSI DELL’AZIENDA contatto con l’insieme della nostra tradizione all’esperienza socialdemocratica”. rivoluzionaria e da porle come punta avanzata (13 marzo 1981) MA PER IL PDS SONO UN INFAME” nella polemica anticonformista e antisocialde- mocratica”. “Nella ricerca di questa linea noi non vo- (1960) gliamo seguire la strada delle socialdemocra- Francesco Accursio zie. In questo caso parleremmo di seconda via, “Il popolo italiano non è stato mai, non è, e rinunciando alla nostra tradizione. Diremmo non vorrà mai essere riformista”. che abbiamo sbagliato e siamo diventati so- Intervista a Nino Tagliavini, presidente della dente della cooperativa, forte solo della sua ca- (5 maggio 1963) cialdemocratici. Sarebbe un fatto clamoroso se Unieco. “Hanno sacrificato l’uomo per sal- pacità ed esperienza e della stima conquistata al- oggi dichiarassimo questo”. vare il Partito. Non ho nulla di cui pentirmi”. l’interno dell’azienda. “Cuba: il primo territorio libero d’America”. (settembre 1978) “Non sono stato certo un presidente paraca- (1990) olti giornalisti mi hanno dutato dall’alto dal partito, tanto è vero che in “Se il socialismo non ha ancora potuto “M cercato Per raccontare la alternativa a me si poneva la candidatura dell’al- “E’ da sperare che sia sempre più chiaro a esprimere fino in fondo tutte le sue potenzia- mia storia, ma alla fine lora assessore comunale all’urbanistica del Pc tutte le forze progressiste, che operano in quel- lità democratiche ciò non è dovuto solo a er- negli articoli e sui titoli mi si descrive spesso co- di Reggio Emilia”. la zona (Corno d’Africa), che senza una visio- rori di carattere soggettivo, che pure ci sono me un pentito delle Coop. Io non ci sto più. Que- Questa è la storia dell’uomo Tagliavini e della ne democratica della soluzione dei problemi stati, ma alle condizioni obiettive in cui si svi- sta è solo superficialità e disinformazione. Io sua camera. Carriera ormai spezzata dalle con- nazionali non può svilupparsi una proficua e luppò quel processo rivoluzionario e al man- non ho niente di cui pentirmi ma, se qualcuno seguenze delle inchieste giudiziarie sui contri- solidale unità antimperialistica. Nello stesso cato allargamento della rivoluzione in Occi- vuole ascoltarmi, solo delle verità da racconta- buti delle cooperative ai partiti politici ed in par- tempo deve essere altrettanto chiaro che senza dente, di cui la socialdemocrazia porta gran re”. ticolare al Pci/Pds. l’unità antimperialista e, soprattutto, senza parte delle responsabilità”. Così andiamo anche noi da Nino Tagliavini, La grande “colpa” di Tagliavini è quella di l’unità con i paesi socialisti e con tutte le forze (27 ottobre 1967) non per fare dello scandalismo, ma per cercare aver onestamente dichiarato quanto era a sua co- progressiste diventa sempre più difficile la di- invece di capire qualcosa in più della vicenda di noscenza in merito al finanziamento illecito ai fesa dell’indipendenza di ogni popolo africano. “Tutti i motivi che mi hanno fatto diventare questo signore serio e tranquillo di Reggio Emi- partiti e di averlo fatto qui a Reggio Emilia che Ci guida in queste nostre riflessioni, sulle comunista vivono e vivranno nella nuova for- lia che da presidente Unieco, colosso della coo- non è una terra come le altre ma il nocciolo duro drammatiche vicende di questi mesi, l’acuta mazione (...). Sono stato tutta la vita un comu- perazione con un fatturato di duecento miliardi delle province rosse dove l’influenza politica del consapevolezza che solo dentro l’area del so- nista. Intendo restarlo”. annui, è diventato “famoso” per avere ammesso Pci/Pds è talmente profonda e radicata da essere cialismo, e più in generale, di tutte le forze pro- (5 settembre 1991) davanti ai magistrati di aver versato contributi quasi palpabile. Dove massima è l’importanza, gressiste sarà concretamente possibile l’indi- in nero al Pci/Pds e subito si è ritrovato emargi- anche economica ed occupazionale e la concen- pendenza di ogni popolo del Como d’Africa”: “Noi siamo il Partito comunista”. nato, senza lavoro, invischiato in vicende giudi- trazione delle cooperative legate al Pci/Pds. E (5 aprile 1992) ziarie e schiaffato sui titoli dei giornali dipinto a dove ad esempio, un magistrato - Antonio Soda “Bisogna che i rivoluzionari si dividano dai volte quasi come un “infame”, un provocatore, - può compiere la scelta, comunque legittima, di riformisti (...). Nessuna tregua vi può essere “Noi non abbiamo nulla di cui vergognarci. qualcuno che, per motivi non chiari, vuole get- passare direttamente dalla Procura al Parlamen- nella lotta contro il governo di centrosinistra”. Senza la storia, la vita, le idee del Pci, senza tare fango sul Pds. to eletto il 27 marzo 1994 nelle liste del Pds e (1-4 luglio 1966) le sue radici, non sarebbe stato possibile nean- Quella di Tagliavini è una storia diversa da poi di difendere, come avvocato, tutti gli uomini che immaginare la nascita di questa inedita quelle di tanti dirigenti o quadri del Pci/Pds che legati al Pds implicati in inchieste, e tutto questo “La scelta dell’unificazione socialdemocra- forza politica che si propone di unire le diverse dopo anni di militanza di partito ricevono come senza che nella città di Reggio Emilia si avverta tica si qualifica apertamente e solamente come anime della sinistra italiana”. premio fedeltà o come promozione politica un il benché minimo imbarazzo. scelta della difesa e del consolidamento del- (21 ottobre 1990) posto di rilievo in una cooperativa rossa. Il presidente dell’Unieco ha in più occasioni l’attuale equilibrio capitalistico”. Nino Tagliavini nasce nel ‘48 a Reggio Emi- dichiarato ai magistrati quanto sapeva sui finan- (4 dicembre 1965) “Noi vogliamo cambiare molte cose, ma lia, terra dove la tradizione di cooperazione ri- ziamenti in nero versati in varie città italiane alla non intendiamo uscire dal solco storico da cui sale all’ultimo ventennio del secolo scorso e si Dc, al Psi e ad altri partiti in cambio di appalti. “Noi pensiamo che il nostro primo compito proveniamo, vogliamo allargarlo”. sviluppa nel solco della grande “predicazione” Ma la bomba scoppia quando alla Procura di debba essere quello di una lotta aperta alla so- (1990) socialista e riformista di Prampolini. Dopo il di- Roma, Tagliavini ammette di avere portato soldi cialdemocrazia (...), una ben motivata opposi- ploma va a lavorare alla Coop Unieco. anche al Pci e poi al Pds in varie circostanze. Di zione politica a una squallida operazione che “Che colpa abbiamo se, quando imbraccia- “Da ragazzo non m’interessavo di politica. averlo fatto personalmente a Botteghe Oscure, non porta nessun contributo alla pur necessaria mo un fucile per sparare alla De, troviamo Non sono mai stato iscritto né al Pci né ad alcun palazzo che ovviamente nella qualità di presi- opera di rinnovamento della strategia sociali- sempre l’onorevole Nenni sulla traiettoria del altro partito - racconta Tagliavini – all’Unieco dente Unieco frequentava e di aver consegnato sta nei paesi capitalisticamente sviluppati”. nostro proiettile?”. ho lavorato e fatto camera solo con le mie forze. le buste con il denaro al defunto Marcello Ste- (19 marzo 1966) (1962) Naturalmente, lavorando in una cooperativa ros- fanini, tesoriere del Pci e al suo braccio destro sa era ovvio essere considerato un tecnico di Vincenzo Marini. E di aver agito così dopo che “Le giovani generazioni debbono operare “E’ un pericolo autoritario che si esprime in ‘area’. Nel 1990, diventato presidente, mi iscris- in varie riunioni alti dirigenti del Pds fra cui lo una chiara scelta tra sviluppo rivoluzionario e una sorta di decisionismo tecnocratico”. si al Pci perché era una cosa praticamente auto- stesso D’Alema gli avevano fatto chiaramente opportunismo socialdemocratico”. matica, con il Pci c’erano tanti rapporti di vici- capire che ciò era indispensabile sia come “do- (4 dicembre 1965) (Ibidem, p. 23) nanza anche personali, è stato quasi un fatto di vere morale” che per avere buoni rapporti con il correttezza e di coerenza. Ma per me nel trattare partito e di conseguenza ottenere appalti. “Il fallimento è della socialdemocrazia, che “Andava riconosciuto che la presidenza so- gli affari, Pci, Dc, Psi e così tutti gli altri partiti Il resto della storia è noto. Nel Pds si nega e anche nella sua versione più dignitosa apre la cialista era il risultato di uno spostamento a si- erano uguali. Sia come tecnico che poi come di- si grida allo scandalo, poi costretti dalla realtà via all’oppressione coloniale”. nistra di tutto l’asse politico del Paese. rigente e presidente ho sempre e solo cercato di dei fatti, si ammette almeno un “contributo” di (gennaio 1965) E’ forse venuto il momento per il Pci e per fare gli interessi dell’azienda”. 370 milioni ricevuto a ridosso delle elezioni po- il Psi di interrompere il duello per chiedersi: a Durante i primi anni di lavoro Tagliavini si in- litiche del 1992, ma solo sotto forma di prestito. “E’ per lo meno arduo ripercorrere la strada chi giovai”. dustria a trovare il tempo per studiare e si laurea Prestito tuttavia molto particolare dato che la di una risposta borghese e democratica alla cri- (17 luglio 1985) in geologia. Nel 1990 viene scelto come presi- somma non è poi mai più stata restituita. 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Le dichiarazioni di Tagliavini portano al- no essenziali per ottenere appalti”. Quello di Ta- rono di strappare a Pio XII una dichiarazione in tribuire alla eliminazione dei rifiuti tossici, pro- l’apertura di un’inchiesta che finisce per coin- gliavini non è uno sfogo ma un preciso impe- questo senso. Il S. Padre, saggiamente, rifiutò). blema drammatico per tutte le società industria- volgere sia Achille Occhetto che Massimo gno. “Dopo tutto quello che è successo non mi E penso con nostalgia a De Gasperi, Mattei, li. D’Alema che vengono così iscritti nel registro dolgo di essere rimasto solo e nei guai, d’altron- Lombardi, La Malfa, E. Rossi, Vanoni, Sarace- I risultati non sono sembrati esaltanti. Molto degli indagati della Procura di Roma. Questa, de il Pci ha sempre sacrificato l’uomo per sal- no. Talvolta rimpiango, è tutto dire, persino Fan- interesse invece i privati hanno dimostrato per in estrema sintesi, l’avvio della vicenda giudi- vare il Partito. Quello che esigo è che però si fani e Colombo. il c.d. “assimilabile” e cioè impianti di produ- ziaria. Una storia di finanziamenti illeciti appa- faccia chiarezza su come funzionava il finanzia- Oggi invece chi avanza qualche dubbio sulle zione basati su turbine a gas di media taglia, fa- rentemente uguale a tante altre ma che, per la mento di tutti i partiti, anche del Pci/Pds, e non privatizzazioni, passa per un “boiardo di Stato”, cili da installare, di buon rendimento, accettati prima volta, ha condotto le indagini sulla corru- solo di quelli che sono rimasti stritolati dentro miserabile e corrotto, un residuato del “sociali- anche da amministratori locali e da ambientali- zione a lambire il “botteghone” e quel partito, il ‘mani pulite’. Se le inchieste giudiziarie voglio- smo reale” degno di finire nella spazzatura della sti, collocati all’interno degli stabili menti indu- Pci/Pds, che per anni ha cavalcato con indigna- no davvero colpire la corruzione e l’illegalità de- storia. Ma tant’è, i tempi passano e i cretini re- striali e che pertanto non investivano aree vocate zione le inchieste che riguardavano altri partiti vono far luce fino in fondo sull’oppressione eco- stano. ad altri insediamenti. E poi, come è noto, prote- e si è atteggiato a grande moralizzatore incas- nomica che la politica ha esercitato sul mondo Limitiamoci perciò ora alla controversia, oggi ste e ricatti riescono meglio con gli Enti pubbli- sando grazie alla sua pretesa “diversità” grandi dell’impresa. Altrimenti - conclude Tagliavini - assai accesa, sull’utilità di separare la produzio- ci. I privati ipotizzarono anche, ma solo per un dividendi politici. la giustizia diventa solo un’arma per danneggia- ne di energia, affidandola a più gruppi in con- futuro non vicino, la produzione di energia uti- Ma poi, dopo tutto questo chiasso e i titoli di re un’area politica e favo-rime un’altra, come ho correnza, dall’attività di trasmissione e trasporto, lizzando i gas di scarico delle raffinerie. Niente giornale ad effetto - chiediamo a Tagliavini - che avuto l’impressione sia stato fino ad ora. Fran- da gestirsi unitariamente, indipendentemente di nuovo sotto il sole, dunque. Anche l’Enel ha cosa è successo? camente mi è sembrato che sul Pci/Pds e i suoi dall’assetto giuridico che verrà configurato per dovuto, dopo molte resistenze, orientarsi anche ”Io vado sotto processo per falso in bilancio. finanziamenti nessuno in questi anni abbia an- questa specifica parte del servizio e comunque se non totalmente, verso l’uso del gas naturale Si configura poi il reato di finanziamento illecito cora sollevato il coperchio realmente”. da porsi sotto il controllo di una “Autorità” pub- all’interno peraltro di un parco di generazione a favore del Pci/Pds. A questo punto a Reggio Sembrano parole normali e di buon senso blica, dotata di ampi poteri, a garanzia dei sog- che utilizza anche “molto olio combustibile e, Emilia la Procura chiede ed ottiene di far trasfe- quelle di Nino Tagliavini ma in bocca a un ex getti coinvolti e, naturalmente, dell’utente. seppur in quote decrescenti per le opposizioni rire da Roma qui in Emilia tutta l’inchiesta. Ciò presidente di un’importante cooperativa rossa, Infine, qualcuno ha chiesto, senza grande con- ambientaliste e amministrative, il carbone. da un lato è ineccepibile perché per legge il reato specie in Emilia, sono colpi di cannone. vinzione mi pare, che anche la distribuzione al Si deve però sapere che se questa tendenza più grave si tira dietro tutto il resto. E siccome il La città, silenziosamente quanto inesorabil- consumatore finale sia da assegnarsi ad organi- prevarrà anche per i nuovi produttori, aumenterà falso in bilancio è più grave del finanziamento mente, gli si è voltata contro. I vecchi amici non smi misti pubblici-privati, espressione del potere ulteriormente la nostra dipendenza dal gas me- illecito e la Unieco ha sede a Reggio Emilia, lo salutano più e il suo nome, sussurrato a mezza locale. In tal guisa, sostengono i privatizzatori tano, la sola energia di cui l’Italia possiede una l’intero procedimento viene trasferito qui. Certo bocca è diventato quasi sinonimo di traditore. più astuti, sarebbe più agevole e fruttuoso il col- modesta riserva e che ben utilizzata è stata uno è che, tuttavia, a Reggio Emilia, terra per eccel- Trovare lavoro è ormai per lui un’impresa pres- locamento sul mercato delle diverse società in dei punti di forza dello sviluppo economico del lenza di incontrastata influenza ‘rossa’, dove soché impossibile e la Gazzetta di Reggio lo di- cui la società-madre sarebbe suddivisa e, nel Paese. Merito di un altro bolscevico, Mattei. tanta gente deve il proprio lavoro e la propria pinge come un “infame”, che pesca nel torbido contempo, grazie alla concorrenza, migliorereb- Il gas naturale non è solo il combustibile più carriera al Pci/Pds la Procura, senza nemmeno per chissà quali occulti motivi e parla di com- bero sia il servizio elettrico che la soddisfazione pregiato e costoso, ma anche quello meno fles- utilizzare i sei mesi regolamentari di tempo a di- plotti contro il Pci con toni che nemmeno l’Uni- dei risparmiatori-azionisti, come avvenuto, in sibile dal punto di vista logistico (viaggia per tu- sposizione per le indagini, archivia le posizioni tà arriva ad utilizzare. A Reggio Emilia, il fino modo assai clamoroso, per la privatizzazione di bo, anche se oggi può essere trasportato da siti di Occhetto e D’Alema e nei guai resto io insie- a poco tempo fa importante e stimato compagno Credit e Comit. più lontani che non in passato) ha bisogno di in- me al solo funzionario Pds Marini”. Certo tutto presidente Tagliavini, non esiste più. Gli chie- Per la verità, già la legge del ‘62, non aveva frastrutture di trasporto tecnologicamente com- ciò, è giusto ricordarlo, fa parte delle legittime diamo se vista l’aria che tira nella democratica concesso all’Enel il monopolio della produzio- plesse e pertanto facilmente vulnerabili. facoltà delle Procure ma ci sia consentito di sot- città di Reggio Emilia, pensi di andarsene. ne, a differenza di quanto avvenne in Francia nel E malgrado l’immagine costruita dagli am- tolineare che a Roma l’inchiesta stava imboc- “Sì, forse dovrò finire per andarmene da qui ‘46, con la costituzione dell’EdF. bientalisti, anche esso è colpevole, per la sua cando una strada diversa e opposta a quella pre- - ci risponde - ma solo dopo che sarà stata rag- Anzi, venne consentito alle Aziende munici- parte, di danni all’ambiente. sa a Reggio Emilia. giunta la verità. Prima no. Sembrerebbe una pali che l’avessero voluto, di conservare i propri Oggi il gas naturale è molto richiesto, in al- Sembrava finalmente che qualche magistrato fuga”. impianti (le aziende di Milano, Torino, Brescia, ternativa al carbone e all’olio combustibile, an- coraggioso ed autonomo si fosse messo sul serio La giustizia naturalmente segua il suo corso Roma, quelle del Trentino Alto Adige e altre mi- che se per questi ultimi si può arrivare ad un te- alla ricerca di eventuali finanziamenti illeciti e arrivi alle conclusioni a cui dovrà arrivare, tut- nori accettarono) e ai “c.d. autoproduttori”, nore assai basso e vanadio. In taluni casi si è ar- percepiti anche dal Pci/Pds. Dopo anni di dolo- ti noi attendiamo con fiducia. Ma è evidente che gruppi industriali operanti in settori “energivori” rivati al punto di liquefare il gas naturale alla rose vicende giudiziarie e personali Tagliavini, a questo punto è giusto chiedersi se Occhetto (siderurgico, alluminio, minerario, tessile, in fonte (Nigeria, Algeria) per poi trasportarlo con che è stato anche incarcerato per tre mesi, non prima e D’Alema dopo potevano non sapere da parte chimico, ecc.) di continuare a produrre navi metaniere in Europa, rigassificarlo e poi nasconde la sua amarezza ma nemmeno si tira dove provenivano i soldi del loro partito mentre energia per il loro fabbisogno. Talché la produ- immetterlo nel più vicino gasdotto fino a desti- indietro. altri segretari “non potevano non sapere”. E’ zione Enel non superò mai l’82-83% della pro- nazione. “Io non ha mai avuto - ci dice - nessun tipo di giusto e logico chiedersi anche se la Unieco sia duzione nazionale. Un tempo si diceva…., “fare e disfare è tutto vantaggio personale né ho mai pensato di com- stata l’unica cooperativa in Emilia ed in Italia Il mantenere la facoltà di produrre energia non un lavorare”.... Impianti del genere sono già in mettere reati. Ho fatto quello che ho fatto solo ad aver sistematicamente ed organicamente fi- fu considerata dai beneficiari un grave sacrificio. funzione in Francia e Giappone ed in avanzata per difendere e salvaguardare la mia azienda. E nanziato in nero il Pci/Pds falsando i bilanci. E Le AA.MM. infatti, operando in aree ristrette, progettazione anche per la costruenda Centrale non è un segreto che per il presidente di una coo- soprattutto dobbiamo chiederci se dopo quattro densamente popolate e con consumi ricchi, po- di Montaldo di Castro che da nucleare venne ri- perativa rossa contribuire con denaro ai costi di anni di terremoto continuo dall’inizio di “mani tevano garantire agli Enti locali proprietari un convertita a carbone e, adesso, se i “capalbiesi” gestione del Pci/Pds era una sorta di ‘dovere mo- pulite” la giustizia oserà sorpassare il fino ad introito assai cospicuo. Gli autoproduttori, dal si appassioneranno di altri argomenti, potrà forse rale’. Oltretutto era implicitamente chiaro che ora inviolato - o forse inviolabile - portone di canto loro, potevano utilizzare impianti di tipo essere completata a metano. Facciamo voti. certe contribuzioni ai partiti - incluso il Pci - era- Botteghe Oscure. s idroelettrico, super-ammortizzati e con costi ri- Rimane il fatto che in qualsiasi modo si vo- sibili; essendo la produzione concentrata sulle glia organizzare la concorrenza tra i diversi pro- esigenze di un utente singolo. Con le leggi n. 9 duttori, l’“Autorità” non solo sarà indispensa- e 10 del ‘91, la produzione venne ulteriormente bile, come si evince anche da queste poche note liberalizzata, per favorire la produzione delle che seppur sommariamente forse riescono ad ■ 1995 - NUMERO 8 c.d. ”energie innovative, rinnovabili o ad esse evidenziare alcuni aspetti pratici del funziona- assimilabili”. Non tanto il solare e l’eolico che, mento di un servizio elettrico, che vuole e deve LE PRIVATIZZAZIONI SELVAGGE presupponendo investimenti molto elevati e tec- restare nazionale, ma dovrà anche impegnarsi nologie non ancora consolidate, erano più alla per realizzare gli obiettivi postigli dal Governo. portata dell’Enel (e che infatti ha realizzato im- Il primo, impone tariffe uniche per tutto il ter- pianti in questo campo, tra i più avanzati al mon- ritorio nazionale, a parità di servizio, quantità, Umberto Dragone do) ma soprattutto per uscire dalle chiacchiere qualità (alta, media, bassa tensione, ecc.) orari, ambientaliste e sperimentare in concreto limiti punte, ecc. e costi della possibilità di produrre energia. Impossibile pertanto, sia per il produttore ca- I provvedimenti erano stati ipotizzati, in via pace di vendere a prezzi bassi pur di avere i i spiace molto ma nella di- fabbricante di calci di fucili da caccia diventato, principale, per incentivare privati e comunità lo- clienti migliori, è, da parte di questi ultimi, ac- M scussione, sul come privatiz- per bizzarria della sorte ma anche fortunatamen- cali, con forti contributi pubblici e a tariffe di fa- quistare dal produttore preferito, non essendovi zare l’Enel, o rendere il ser- te per poco tempo, ministro dell’Industria nel vore nell’acquisto di energia prodotta, usando modo di “ricevere e/o consegnare la merce” a vizio più efficiente attraverso la concorrenza tra Governo italiano e non al Carnevale di Viareg- come combustibili, biomasse, scarti di lavora- domicilio, dovendosi usare, per una ovvia que- più soggetti impegnati nella produzione, traspor- gio. Ha invece ragione il neo-ministro, Alberto zioni agricole e industriali e, soprattutto, rifiuti stione di costi e di investimenti già effettuati, il to e distribuzione dell’energia, sul come vendere Clò. Lasciamo perdere, in questa sede, se la pri- solidi urbani. Poco importava la quantità di ener- sistema di trasporto, trasmissione e distribuzione o svendere l’Ente, tanto per citare tutte possibi- vatizzazione del settore elettrico sia utile o meno gia - comunque prodotta non utilizzando com- unitario sul quale si regge tutto il servizio e che lità, anche quelle pudicamente taciute, hanno al Paese. I fautori della nazionalizzazione, bustibili fossili - carbone, olio, gas che l’Italia, per le ragioni prima dette e per le successive che torto, De Mattè, De Benedetti jr, Scognamiglio, trent’anni or sono furono bollati come bolscevi- unica in Europa, importa per più dell’80% del espliciteremo, si configura come un “monopolio Cipolletta, Cavazzuti, ed alcune altre dozzine di chi che volevano abbeverare la cavalleria cosac- fabbisogno necessario per alimentare il proprio naturale” indipendentemente da chi lo gestisce reputati economisti. E più che mai, ha torto un ca nelle fontane di S. Pietro (Valerio e C. cerca- parco di generazione, quanto piuttosto per con- e sotto quale forma giuridica. Vale la pena, in- 12 ■ CRITICAsociale 9 / 2012

fatti, pur essendo il concetto ovvio, ricordare che blici operanti su base regionale, l’Inghilterra, za. Se si presume di poterlo fare ugualmente, pur verrà per le Telecomunicazioni. E questo mal- l’energia elettrica non è stoccabile, producibile, con le aziende da poco privatizzate con il 9,5%. con una pluralità di soggetti in fase di produzio- grado l’aumento del tenore di vita, l’uso di nuovi conservabile, né trasportabile per gomma, ferro, L’Enel con l’8% (al 10% si arriva con le ne, si faccia pure. Senza però intaccare la fun- apparecchi alimentati con corrente elettrica o per acqua, o aria. Deve essere trasmessa e fornita in AA.MM. e gli autoproduttori). La Scandinavia, zione di coordinamento da affidare a un soggetto l’aumento dello stesso indice di “penetrazione” tempo reale, senza preavviso e nella quantità e con una azienda pubblica produce il 3,5%. unico, responsabile e autorevole che deve ri- elettrica (sostituzione di altre fonti energetiche qualità desiderata. Presenta pertanto costi molto Per tornare alla discussione in corso, confesso spondere dei costi, della politica degli approv- con quella elettrica). In effetti la popolazione di diversi a seconda dell’ora e del luogo ove è ri- di aver provato un brivido di terrore, di fronte vigionamenti, e della sicurezza di tutta la strut- questi Paesi è destinata a rimanere stabile se non chiesta, deve avere frequenze e tensioni costanti, alla proposta di un ex ministro di scorporare l’at- tura elettrica. addirittura a diminuire e non potrà, almeno sul pena il collasso di tutta l’organizzazione civile tività di trasporto-trasmissione, “dispacciatore” Mi sembra di capire che su questo punto il mi- breve periodo, essere rimpiazzata in termini di e di rischi assai gravi per tutta la comunità. Sem- compreso, in sostanza il “clou” di tutta la pro- nistro Clò abbia le idee chiare, e, comunque si consumi ricchi da quella immigrata. A loro vol- pre agli effetti della libertà di scelta del proprio grammazione del servizio, affidandola ad un voglia privatizzare il servizio elettrico nazionale, ta, le campagne per il risparmio energetico, la produttore, sulla quale i consumatori spesso fan- consorzio di produttori capaci, chissà perché, di il controllo della fase più delicata del processo - maggiore efficienza degli impianti, consentiran- tasticano, occorre precisare anche che non sarà essere imparziali e super-partes. Un “club” di trasmissione e trasporto - debba stare sotto l’egi- no aumenti di produzione senza costi rilevanti. possibile approvvigionarsi all’estero, a prezzi in- galeotti a custodia di galeotti, per proteggere al- da forte dell’“Autorità”, senza subire pressioni Ugualmente avverrà in campo industriale dove feriori a quelli praticati dai gestori nazionali. tri galeotti e punire così 28 milioni di utenti, fi- di parte. gli impianti di “energy saving” si moltipliche- Le tariffe Enel poi, al netto delle tasse introi- nalmente obbligati a scontare il peccato origina- Per quanto concerne, infine, l’ultimo segmen- ranno e, a parità di unità di prodotto utilizzeran- tate dallo Stato, grazie agli incrementi di produt- le commesso nel ‘63. Peccato che ha consentito to del servizio, la distribuzione, la proposta di no meno energia. Assai diverso il discorso nei tività dell’Ente, primo in Europa, si collocano loro di risparmiare, a moneta costante, il 40% affidarla a società miste locali, non può che su- Paesi del terzo mondo dove l’energia elettrica già ora nella fascia medio-bassa, rispetto a quel- sulle tariffe e di godere di un servizio elettrico scitare vigorosi scoppi di ilarità. sempre più sarà il motore dello sviluppo econo- le delle aziende straniere (pubbliche, private, assai dignitoso. Già oggi sorgono controversie, laddove sono mico e del tenore di vita. statali, a base regionale, ecc.). Aziende che non Ho temuto anche che i sostenitori di questa compresenti sullo stesso territorio soggetti di- Se non vi sarà grande espansione dei consumi consentiranno mai di vettoriare sul loro sistema tesi non abbiano trascorso neppure un giorno versi, anche se “storici”, sul come dividere le elettrici nei Paesi più avanzati quale può essere di trasporto - trasmissione - distribuzione, siste- nella palazzina dove si programma il servizio aree di intervento (ad es. l’illuminazione civica l’interesse di gruppi economici privati ad entrare ma costoso, abbisognante di continui investi- e abbiano confuso il “dispacciatore” con la rete di competenza delle aziende comunali, su un in questo in forma massiccia? La produzione? menti per manutenzione e vigilanza, energia da telematica “Internet”, fino ad attribuire al pri- marciapiede vi sono abitazioni servite dall’En- Può darsi, sapendo però che il compratore è uno vendersi, senza la loro partecipazione, ai loro mo i poteri magici della seconda. Programmare te di Stato, su un altro, dalle aziende comunali) solo e che comunque occorre produrre secondo stessi clienti, per di più a quelli ricchi. il servizio significa, in modo particolare, tenere controversie sul come programmare gli inter- prescrizioni pubbliche (siti, combustibili, taglia Piuttosto, sono gli Enti gestori, quando si tro- in esercizio gruppi di produzione capaci di pre- venti, come organizzare la modulistica per le degli impianti, ecc.,) e, soprattutto, che bisogne- vano ad aver bisogno di energia, (per incremen- stazioni maggiori di quanto sarebbe strettamen- manutenzioni, la standardizzazione dei mate- rà sottostare ad un “monopolio naturale” (da tare le riserve di potenza, passare alla manuten- te necessario, per far fronte a tutte le possibili riali, per la prevenzione prima e per la ripara- chiunque sia gestito) per quanto concerne tra- zione programmata degli impianti, intraprende- evenienze: guasti, sospensioni del servizio da zione poi dei guasti. Soprattutto, si assiste a sporto e distribuzione. re opere di “ambientalizzazione”, riparare gua- parte di amministratori locali che possono, se grandi esercizi di “scaricabarile” quando c’è da Le tariffe saranno più lucrose? Difficile pre- sti imprevisti, ecc.) ad acquistare energia dagli ritengono esservi una emergenza ambientale ammettere responsabilità o intervenire finan- vederlo essendo queste condizionate in modo altri gestori, essendo oltretutto già in vigore un negativa per la popolazione, bloccare di punto ziariamente. Se questo è il” frutto di una sana notevole dal costo dei combustibili e comunque sistema di “mutuo soccorso” europeo e che si in bianco la produzione, atti di eco-terrorismo, concorrenza.... “amministrate” da una Autorità pubblica che, va estendendo verso aree più lontane. Infine, diventati negli ultimi tempi assai di moda, - Speriamo solo che la situazione non peggiori” dovendo farle pesare sia su una grandissima per quanto attiene i diversi soggetti che dovran- Feltrinelli docet -. quando si tratterà di mettere ordine nel sottosuo- massa di utenti (28 milioni) nella quale sono no produrre energia, l’“Autorità” dovrà certa- Naturalmente tutto questo può mutare in una lo (sarebbe ora) con canalizzazioni unificate e presenti, oltre alle utenze domestiche, anche tutti mente varare una serie di regole, tali da intro- frazione di secondo. Una calamità naturale, un protette passibili di trasportare cavi luce, gas, te- i rami dell’attività economica e tutte le strutture durre una “par condicio” sia per gli standards improvviso cambiamento di clima verso l’alto lefono, tv-cavo, posta elettronica, reti per infor- sociali del Paese, non lo farà certamente a cuor di sicurezza, le tecniche antinquinamento, i (luglio e agosto sono diventati mesi di grande mazione civica, per video-telefono, per video- leggero. combustibili da usare nell’ambito di una politi- consumo, per effetto del condizionamento conferences, per Pc operanti in rete, per chioschi Il discorso è in realtà un altro. Nei Paesi indu- ca degli approvvigionamenti, o per chi intende d’aria) o verso il basso. La Sicilia, ad esempio, multimediali di informazioni, fax, ecc. Il tutto, strializzati non si costruiranno molti nuovi im- rilevare dall’Enel centrali di produzione, al fine abitualmente esportatrice ridiviene importatrice ovviamente, con standards di sicurezza, affida- pianti di generazione. Si spenderà invece molto di diminuirne la posizione “dominante”, o per d’energia per effetto del riscaldamento domesti- bilità, velocità, oggi impensabili. Il tutto coordi- per “ambientalizzare” quelli esistenti (solo le ubicazioni dei nuovi impianti da realizzarsi co, praticato ancora con apparecchi elettrici. E, nato da competenti e sotto l’autorità di chi ne è l’Enel prevede investimenti per alcune migliaia né troppo nel cuore dell’utenza ricca, né troppo poi, la ripresa o l’arresto di qualche settore in- responsabile, non da chiacchieroni. di miliardi all’anno). In molti casi dovranno es- decentrati, bensì funzionali ad un servizio che dustriale importante, l’arresto o la ripresa dei tra- Le società locali miste pubblico-private eb- sere ristrutturati impianti vecchi, adattandoli voglia essere nazionale. sporti pubblici in grandi aree metropolitane, bero un loro momento di moda negli anni ‘80, all’uso di diversi combustibili. Il business allora Visto che l’attuale avrà molti difetti ma nes- l’aiuto a regioni straniere in crisi, ecc.. nelle regioni amministrate dall’ex Pci. Avreb- non sarà più la gestione del servizio, bensì la for- suno può incolparlo di non esserlo. A questo punto bisogna ricostruire il pro- bero dovuto dimostrare la capacità dirigente nitura a sé stessi di impianti, tecnologie, mac- Abbiamo insistito sull’unitarietà di tutto il si- gramma ex-novo, tenendo conto dei nuovi fab- delle Amministrazioni locali nei confronti del chinati, di cui l’industria italiana comincia solo stema elettrico - indipendentemente dalla sua bisogni, ripartendo nuovamente il carico tra le potere centrale e la capacità di aggregazione ora ad interessarsi. proprietà, privata o pubblica, che sia, non ci diverse centrali, sempre con l’obiettivo di mi- del Pci verso gruppi, categorie, organismi pub- E allora se compratore e venditore si identifi- stancheremo mai ripeterlo - per evidenziare la nimizzare i costi per l’Ente erogante, inclusi blici, centri economici anche su posizioni po- cano, tutto diventa più facile (per loro), ma più strettissima interdipendenza, economica, tecnica quelli dovuti alle trasmissioni di energia a gran- litiche opposte (Ccia, Ass. Ind., Coop, Sinda- costoso e forse le soluzioni adottate non saranno e funzionale tra le sue diverse fasi: produzione, de distanza. cati, Ass. Artigiane, Anpi, Udi, “donne in car- sempre le più utili per l’Ente elettrico. trasporto e trasmissione e, infine, distribuzione, Inoltre, tornare a regolare la frequenza della riera”, Università, ecc.). Vi saranno impianti di generazione da rinno- ricordando sempre che al servizio elettrico si rete e potenziare la tensione nei singoli nodi Non se ne fece nulla, anche perché nessuno vare (basti pensare al nucleare “primitivo” chiede non solo di servire l’utenza domestica, per favorire il trasporto dell’energia, per poi ri- riusciva a capire perché impegnarsi nella gestio- dell’Est europeo, agli impianti a carbone senza ma anche e soprattutto la società e l’economia durla a valori più consoni rispetto alle esigenze ne di un servizio considerato già efficiente, ri- nessuna “ambientalizzazione” (Desox - Denox, di un intero Paese che, giustamente, pretende dei singoli utilizzatori. Il “dispacciatore” è così schiando beghe, con utenti morosi quali ospe- ecc., sempre dell’Est) la ricerca di nuovi com- servizi sempre più sofisticati. lo strumento tecnico per configurare uno sche- dali, scuole, caserme, municipi, pubblici edifici, bustibili (Oriemulsion venezuelano) la valuta- Del restò, in tutta Europa, anche in aree carat- ma alternativo sempre con l’obiettivo di ridurre ecc. In realtà, più banalmente, si voleva avere zione sulle possibilità, tecniche ed economiche terizzate da un forte autonomismo, si va verso al minimo i costi di erogazione dell’energia ma una forma di privilegio o di riserva per le impre- delle energie rinnovabili, la nuova logistica del aziende integrate e di notevoli dimensioni (ne- anche nel massimo della sicurezza e della qua- se locali coinvolte negli investimenti Enel. In Si- gas naturale, gli impianti di cogenerazione, cessità di grandi investimenti, complessi da rea- lità, arrivando poi, in ultima analisi, a definire cilia, invece, dove il pagare un servizio pubblico smaltimento dei rifiuti, il risparmio energetico, lizzare e a redditività differita, interventi nella quali impianti di produzione debbano restare o viene considerato disonorevole, morosi non so- il miglioramento delle strutture di trasporto, i logistica, sperimentazioni innovative e costose). entrare in servizio e per quale arco di tempo no solo i disperati del quartiere “Zen”, dove i progetti “chiavi in mano”, gli impianti di ge- In questa logica debbono intendersi i processi di (concordo “in toto” con S. Vacca, art. su Il So- funzionari Enel entrano solo se accompagnati nerazione da costruire nei Paesi in via di svi- fusione tra aziende in Belgio, Spagna, Olanda. le-24 Ore del 15-3-95). dalla forza pubblica (che non li accompagna) ma luppo, credibili perché già realizzati nel proprio Anche in Svizzera, si cominciano a tessere al- Il tutto presuppone unità di comando, auto- anche ristoranti di gran lusso, circoli sportivi ben Paese. Chi si presenterà con le carte migliori leanze tra imprese di produzione e di distribu- revolezza, indifferenza nella valutazione, alme- frequentati, banche, ecc. Talché quando si passa (servizio elettrico ben funzionante nel proprio zione e nella stessa Inghilterra, le giovani com- no in prima battuta, di chi può guadagnare o alle minacce concrete di togliere l’energia, in- Paese, aziende con tecnologie avanzate, com- pagnie regionali, trattano fusioni parziali per ri- perdere nel cambiamento di programma. Se si terviene la Regione che con apposita leggina si petitive, flessibili) avrà di fronte a sé grandi op- creare una base unitaria anche nel settore della ritiene che le cerimonie funebri siano troppe, fa carico di tutta la morosità arretrata e salda i portunità. E l’Enel ha tutte le carte in regola per produzione. l’unico modo per ridurne il numero è di evitar- conti con l’Enel. Francamente non sarei per al- questa attività. D’altra parte la stessa Cee ammette che in Eu- le, almeno fin dove è umanamente possibile, largare queste esperienze e, soprattutto, per tra- Questa è la vera posta in gioco. Il resto conta ropa, anche in quei Paesi laddove esistono più per dolo o avidità. sferirle in ogni regione d’Italia. E’ comune con- poco, e mette facilmente da canto le discussioni gestori, non si verificano posizioni dominanti. Da qui la tendenza, fin quando è stato possi- vinzione tra gli studiosi che i consumi di energia banali sulla “public company” o sul “nocciolo Al primo posto vi è l’EdF, azienda pubblica con bile, di unificare produzione - trasporto - tra- elettrica non siano destinati, nei Paesi economi- duro”. Si tratta di decidere su chi dovrà condurre il 21% della produzione europea, poi la Germa- smissione, anche dal punto di vista giuridico- camente e industrialmente avanzati, ad aumen- il gioco. s nia, con il 10%, suddiviso tra due gestori pub- formale, per una maggiore garanzia di efficien- tare in modo rilevante, a differenza di quanto av- Umberto Dragone CRITICAsociale ■ 13 9 / 2012

i sono cose scritte e riscritte che ■ 1995 - NUMERO 8 E ancora, continua lo scrittore russo: “Tut- C meritano di essere rilette perché tavia l’Italia, paese un tempo fiorente comin- i fatti le hanno confermate e SINO A QUANDO? cia ad affondare: l’economia è sull’orlo del continuano con forza a confermarle. Comin- fallimento, la moneta si svaluta, l’apparato go- ciamo dal “pool” di Milano. “Da quello che ‘il vernativo è paralizzato, la disoccupazione si pool amministra giustizia secondo la regola aggrava”. dei due pesi e delle due misure’ a quello che Edmond Dantes Ma la corruzione esisteva davvero mi si di- ‘Borrelli intende ingraziarsi il Pds per poter rà. Certo ma questo durava da decenni. Tutti contare sul suo aiuto quando la rivoluzione lo sapevano in Italia, ivi compreso gli attuali giudiziaria favorirà l’avvento del governo del- gini a tappeto, violente, poliziesche sul ‘costo poco il giudizio di un dissidente russo che il magistrati dalle “mani pulite”. la sinistra e bisognerà scegliere i nuovi gover- della politica’. comunismo al potere rinchiuse per anni nei fa- L’analisi si conclude con questa riflessione: nanti’. La conferma viene da alcune circostan- E chi afferma il contrario mente o ignora la migerati “goulag”, Vladimir Bukoskyi. “Come per i loro predecessori sovietici, il ter- ze e vicende addirittura clamorose. La più Storia e le leggi non scritte della politica. Tutti “Verso la fine del ‘91, inizio ‘92 comincia- rore è un processo incontrollabile che può be- marchiana è che il ‘rito ambrosiano’ applicato i protagonisti della storia umana sono giudicati rono a filtrare notizie che riguardavano il pas- nissimo rivolgersi contro loro stessi. Si saprà da Borrelli prevede norme diverse a seconda dalie persone oneste, assennate e preparate per sato poco edificante del Partito comunista ita- bene dei loro traffici con Mosca “su basi com- che gli indagati siano del Pds o degli altri par- ciò che effettivamente apportarono alla vita, liano nei vari rapporti con l’Urss. La reazione merciali” e il loro controllo, assai poco disin- titi. Per questi ultimi vale il principio della re- alle posizioni, alle idee, alla cultura, al benes- fu fulminante. improvvisamente, come strap- teressato, di quasi tutti gli scambi tra l’Urss e sponsabilità oggettiva mentre, per gli esponen- sere, al progresso della “polis”. Non l’ho scrit- pata da un lungo sonno senza sogni, la magi- l’Italia (e possiamo aggiungere altri paesi dei ti dei Pds questo principio non vale affatto. to io. Lo leggo in un libro di Giancarlo Lehner stratura italiana (accenna più direttamente ai Patto di Varsavia), ciò che assicurò per dei de- Così Craxi e Forlani ‘non potevano non sape- dal titolo Bonetti - Autobiografia d’un inqui- magistrati comunisti e affiliati) scoprì una di- cenni l’esistenza del più forte partito comuni- re’ delle tangenti incassate dai responsabili sitore - Non autorizzata. lagante corruzione nel finanziamento di tutti i sta europeo”. La verità di ciò che è successo amministrativi dei propri partiti. Continuando a riflettere vedo che un antico principali partiti politici dell’Italia ad eccezio- in Italia, non consiste certo solo in tutto questo Achille Occhetto prima e Massimo D’Alema mito è tornato all’ordine del giorno. “Quando ne, manco a dirlo, del Pci. di cui parla Bukoskyi, ma tuttavia ne rappre- dopo, possono tranquillamente ‘non sapere’ ci capita di discutere della moralità collettiva Gli sviluppi che la vicenda ha in seguito senta una buona parte. Di tutti gli aspetti di dell’allegra finanza di Botteghe Oscure. Nes- ci serviamo facilmente, oggi, dell’espressione avuto non potrebbero che essere paragonati al “falsa rivoluzione”, i comunisti e gli ex comu- suno si sogna di chiamarli in causa. Gli altri ‘Capro espiatorio’. Applichiamo la definizione grande terrore staliniano del ‘37-38, per lo stile nisti e in particolare i loro “giudici amici” han- subiscono la responsabilità oggettiva, loro go- a quegli individui e a quei gruppi accusati di se non per l’ampiezza: un terzo, non meno, del no costituito la punta di diamante anche se dono dell’Impunità oggettiva”. provocare sventura: questo serve a sollevare governo (in realtà si è trattato di molto di più) molti altri hanno fatto da supporto e da cornice Non l’ho scritto io. Lo leggo su di un Ebro gli altri, dalle proprie responsabilità e a raffor- si ritrovò in manette o sotto inchiesta. seguendo ciascuno di loro io scopo e il calco- di Arturo Diaconale dal titolo Tecnica post mo- zare il loro senso di potere e d’integrità”. Il terrore, orgogliosamente battezzato “mani lo, o di porsi al riparo o di trame a propria vol- derna del colpo di Stato: magistrati e giorna- Anche questo non l’ho scritto io. Lo leggo pulite” non può non richiamare alla mente il ta un profitto. listi. Più in generale, poi non è inutile ricordare in un libro di S. Brinton Pereira che si intitola motto degli uomini della Ceka (la polizia se- Tutto questo comincia ad essere messo in che “non esiste, non è mai esistita e probabil- Capro espiatorio - Come l’emarginazione di greta sovietica) “mani pulite, teste fredde, cuo- discussione, da settori della stampa, della po- mente non potrà mai esistere una classe diri- pochi maschera le responsabilità collettive. ri caldi”. Le prigioni hanno rinchiuso migliaia litica, della magistratura. Non so quanto potrà gente al mondo in grado di resistere ad inda- Ma per tornare alle cose italiane colpisce non di carcerati. durare. s

on ci fosse stata Tangentopo- ■ 1996 - NUMERO 1 l’ipotesi di mandare la polizia negli istituti a N li, Bettino Craxi avrebbe go- liberarli dagli scioperi contro la riforma previ- vernato l’Italia dei primi anni UNA VITA DA OSCAR denziale avanzata dal mio governo. E lui boc- Novanta e avrebbe fatto ciò”. Era come consultare un oracolo. E mai il tranquillo pensionato al Quirinale. Appena una volta che dicesse: “Ma sbrigatela da so- salito sullo scranno più alto della Repubblica, lo!”. Amato intende più volte lasciare l’inca- infatti, avrebbe nominato il leader socialista Giorgio Caldonazzo e Paolo Fiorelli rico. Presidente del Consiglio. Bettino avrebbe rin- Oscar gli chiede di restare. Gli impone il graziato e Oscar proseguito nel suo itinerario rimpasto ogni volta che perde un pezzo per di gran saggio, piuttosto triste, brontolone, ma l’anima per sostituirle, mettendoci una pezza. con me’. E sono a metà strada”. Chi parla è strada. Sogna addirittura di rafforzare l’esecu- fondamentalmente innocuo portabandiera de- Scalfaro scalpita e prende in mano la situazio- l’allora ministro per le Poste; Maurizio Pagani. tivo eliminando a poco a poco le mele marce. mocristiano. Invece, è scoppiato il pandemo- ne. Approfitta del vuoto di potere che si è ve- Un caso isolato? Macché. , Ma il capolinea di Amato lo segnano i referen- nio di Tangentopoli a scombinare i piani della nuto a creare, espresso fisicamente dai ministri ministro democristiano agli Interni, è il vero dum del 18 aprile 1993. Un plebiscito contro Prima Repubblica. La Dc è crollata, il Psi che cadono uno dopo l’altro e dal terrorizzato recordman delle visite al Quirinale, in nome la proporzionale. Il Parlamento dovrà adottare scomparso, i vecchi equilibri politici saltati. E immobilismo che serpeggia tra i politici italia- della passata esperienza di Oscar al Viminale. una nuova legge elettorale, sia nei comuni che il Quirinale è diventato una navicella senza ni. “Basta una parola di Scalfaro e il governo , ministro del Tesoro, è un altro a livello nazionale. “Ci pensi qualcun altro” bussola, in mare aperto e burrascoso. Fatico- Amato va a gambe all’aria con tutto il corteo abituale ospite del Capo dello Stato. Di eco- saluta tutti Amato. Quando la patata bollente sissima da governare. Complicata da dirigere, dei suoi ministri”, si dice nei corridoi della po- nomia, Oscar non capisce nulla. Quand’era torna al Quirinale, Oscar approva l’idea di un non si sa bene dove. Rassegnato alla faticac- litica romana nell’autunno del ‘92. Ufficial- stato nominato negli anni Cinquanta sottose- nuovo governo di ampia maggioranza per ri- cia, Oscar si è messo al lavoro, alternando una mente, comanda il Parlamento, dunque i partiti gretario al Lavoro del ministro Luigi Gui, si scrivere le regole del Paese. Con l’appoggio pazienza certosina e robuste virate. Fedele al e se c’è una maggioranza, Scalfaro deve atte- era lasciato andare a un momento di sconforto: dei repubblicani, dei verdi e del Pds (ma que- motto di tutta una vita: primo, non prenderle. nersi a quella. Ma nel clima italiano di Tan- “Ma io di queste cose non ci capisco niente!”. ste ultime due componenti si ritireranno pochi Secondo, fare anche bella figura. Così ha cer- gentopoli, i partiti traballano, sono paralizzati Eppure riceve Barucci, disserta con lui, lo in- giorni dopo e si limiteranno ad astenersi nel cato di soddisfare un po’ tutti: i vecchi potenti dall’ansia di giustizia che avanza nel Paese, cita e lo consiglia. Sarà così anche con il go- voto sulla fiducia, in seguito al pronunciamen- barcollanti, ma non ancora del tutto sbalestrati con la Lega alle porte nel Nord e le opposizio- verno di Carlo Azeglio Ciampi, al quale fu to della Camera contro l’autorizzazione a pro- e la folla vociante e bisognosa di epurazioni e ni in forte recupero, scatenate sulla questione Scalfaro a imporre di tenersi Barucci. A pro- cedere nei confronti di Bettino Craxi). Il nome cambiamenti. La prima testa a saltare, allora, morale. Basterebbe una parola del Quirinale - posito, anche Ciampi, allora governatore della che esce dal cilindro presidenziale è quello di è stata quella di Bettino, colpito duro dalle in- e Scalfaro è tipo loquace, non del tutto preve- Banca d’Italia, nell’autunno del 1992 è un as- Carlo Azeglio Ciampi, primo capo del gover- dagini giudiziarie. Dopo anni di purgatorio im- dibile - per infliggere ai vecchi partiti l’enne- siduo frequentatore del Quirinale: pochi mesi no non parlamentare della storia repubblicana, posto da Ciriaco De Mita, Craxi era convinto simo colpo, forse definitivo, alla loro credibi- dopo, diventa capo del Governo. Insomma, a che riceve l’incarico il 26 aprile 1993. L’alto di poter ritornare a Palazzo Chigi. Ha fatto di lità. Oscar è semmai uno degli ultimi baluardi, poche settimane di distanza dalla sua ascesa al spessore istituzionale di Ciampi farebbe pen- tutto per resistere al crollo. Ha insistito e c’è la foglia di fico in grado di traghettare verso Quirinale, Scalfaro ha il pieno controllo della sare alla sua piena autonomia nelle scelte della voluta la pazienza e l’abilità di Scalfaro per lidi più gradevoli quei partiti che in fondo con- situazione. D’ora in poi sarà sempre così. Per- compagine governativa. Invece, a tirare le fila defenestrarlo. Prima, Oscar ha incontrato i col- tinua ad amare, basta che facciano quello che fino nel governo di Silvio Berlusconi, il più è sempre lui, Oscar. Due gli obiettivi che il Ca- leghi di partito di Craxi, , dice lui. Dunque, un governo sorvegliato a vi- strenuo avversario del Colle. Valga per tutti il po dello Stato sembra perseguire: primo, di- e Giuliano Amato. A tutti, sta. E tutto sommato felice di esserlo. Ai mi- racconto di Francesco D’Onofrio, ministro fendere le tradizionali roccaforti ministeriali ha buttato lì che il prossimo Presidente del nistri l’interventismo scalfariano non dispiace della Pubblica istruzione nel gabinetto del lea- democristiane. Secondo: recuperare il consen- Consiglio avrebbe potuto farlo uno di loro. Poi affatto. La sua benedizione è il salvacondotto der di Forza Italia. “Appena nominato mini- so elettorale democristiano. ha ricevuto Craxi e gli ha confidato che il suo per tirare avanti. E così decolla la moda del via stro, chiesi a Scalfaro se potevo fare un discor- Dunque, gli Interni allo Scudocrociato, con stesso partito avanzava altre candidature... vai ministeriale dal Presidente. “Come lui, so- so di saluto agli studenti delle scuole italiane. buona pace del Pds che aveva chiesto una rot- Quello di Giuliano Amato è un governo mi- no novarese, dunque salgo al Colle e rievo- E lui acconsentì. Più tardi, gli chiesi se potevo tura con la tradizione del passato; la Pubblica nato alla radice dalle inchieste sui suoi com- chiamo insieme le comuni origini. Ma la verità dare l’annuncio di un disegno di legge sulla ri- istruzione confermata nelle fidatissime mani ponenti. Danno le dimissioni Claudio Martelli, è che ci vado perché se lui è d’accordo con me forma scolastica e il Capo dello Stato approvò di , sia pure contestatis- e Francesco De Lorenzo. Vo- sui miei provvedimenti, io posso affrontare a e apprezzò il merito della proposta. Poco tem- sima dagli studenti; e la Sanità sottratta al li- lano via le teste coronate e Amato si danna cuor leggero il Parlamento e dire: ‘Scalfaro è po dopo, gli chiesi ancora un consiglio sul- berale Raffaele Costa, sospettato di essere 14 ■ CRITICAsociale 9 / 2012

troppo laico su temi come aborto e contracce- i giorni delle accuse, da parte dei servizi se- è vero che lo staff del Quirinale si dichiara esempio. In compenso, decide di segnalare al zione e consegnata ad una democristiana inte- greti, di avere intascato cento milioni al mese “stupefatto”. Presto ci faranno il callo. neonato governo quali sono le questioni poli- gerrima e grintosa come Maria Pia Garavaglia, quando era ministro degli Interni. Si sentiva La cosa però non finisce lì. La risposta di tiche che dovrà affrontare con più urgenza, in- che piace al Vaticano e alla Curia milanese. nel mirino. E con ogni probabilità perse la pa- Scalfaro a Berlusconi arriva addirittura nel viando una lettera che spazia da questioni di “La democristiana giusta al posto giusto” sono zienza, affondando i colpi. Voi mi colpite e io messaggio di fine anno, davanti a milioni di pertinenza degli Interni a quelle degli Esteri, le parole di Scalfaro. Ma perfino sui temi eco- reagisco, facendo piazza pulita. Ci penseranno telespettatori, e naturalmente per mezzo di un segnala il problema della solidarietà sociale e nomici, dove Ciampi dovrebbe avere carta gli elettori a farvi smettere con i vostri com- altro giro di parole. Questo: “La democrazia è quello della disoccupazione giovanile. Neppu- bianca, il Presidente vuole metterci mano ed plotti e giochini al massacro. Forse fu davvero diventata vita di questo nostro popolo ed è ga- re l’estate porta conforto. Il 30 giugno, per co- esige con fermezza, come già detto, la confer- questa la molla che fece scattare lo Scalfaro ranzia di un NO fermo e consapevole ad ogni minciare, Scalfaro si rifiuta di firmare il decre- ma di Piero Barucci al Tesoro, mentre Ciampi furioso. Anche contro la sua Dc. “Quasi quasi tipo di avventura. Il Paese non ha bisogno di to “salvaRai”. La legge, che deve salvare la tv avrebbe preferito Mario Monti. Ciliegina sulla era meglio Cossiga”. Ma dove si crede di es- salvatori della Patria, ma di servitori della Pa- di stato dal fallimento contiene infatti una cri- torta: Beniamino Andreatta agli Esteri. Giusto sere, in una Repubblica presidenziale?” si tria”. E l’inizio di un delizioso dialogo bilin- ticatissima clausola, che in pratica dà al gover- per completare la resurrezione del potere de- mormora a Piazza del Gesù. Insomma, Scal- gue: quanto più dirette e brutali partono le ac- no il potere di licenziare il consiglio di ammi- mocristiano. “Un monocolore dc, anzi eccle- faro diventa una specie di crociato del popolo, cuse del Cavaliere, tanto più auliche e com- nistrazione della Rai: basta che l’esecutivo non siastico, con tecnici di lusso” commentano i il suo difensore dal più alto (in senso politico) mosse arrivano le repliche del Presidente. In- approvi il piano di gestione triennale. Il gover- repubblicani. Che, ripensando all’incontro del- dei colli. “Vuole rifarsi una verginità politica, tanto Vittorio Feltri attacca Scalfaro sul suo In- no è costretto a modificare il decreto, anche se la loro delegazione con il Capo dello Stato, ri- lui che è cresciuto per quarant’anni nel sistema dipendente un giorno sì e l’altro sì (poi lo farà ottiene comunque le dimissioni spontanee dei cordano: “Diceva sempre: Noi vorremmo... che ora sembra disprezzare e prendere a pic- sul Giornale), il settimanale della Mondadori “professori” che guidano l’emittente pubblica. Noi gradiremmo e ci chiedevamo: Ma noi chi? conate” gli spara addosso un livido Giulio An- Noi ha già pubblicato la foto di Marianna con Per il patron della Fininvest è uno smacco. Il Quirinale o la Democrazia cristiana?”. Ma dreotti. Ricordate, l’uomo di cui Oscar disse: l’architetto Salabé e Vittorio Sgarbi ha già Passa un mese, e in pieno agosto Berlusconi Scalfaro non si è limitato a dettare la compo- “Non si deve restare attaccati alle poltrone per chiesto le dimissioni di Oscar per il caso Sisde. torna a ipotizzare il ricorso alle elezioni anti- sizione del governo, formato da ben undici forza. A meno che non si abbia una visione Non si può dire che tra i sostenitori di Berlu- cipate per dare un taglio alle difficoltà che la tecnici senza casacca di partito (quasi la metà della vita come quella di Andreotti”. Una frase sconi ci sia del disaccordo su come trattare il maggioranza continua a incontrare in Senato. del governo) e con altrettanti ministri che dei pronunciata anni prima. Allora, Giulio fece Presidente. Comunque, gli italiani sono presi Scalfaro questa volta lo liquida con poche, af- partiti sono invece esponenti di spicco. Ha det- finta “di non sentire. Due lustri dopo, si è ven- da ben altra questione: le prime elezioni della fettuose parole: “Questo gran parlare si giusti- to la sua anche sul programma, con tanto d’in- dicato dell’ex collega di partito. Una memoria Seconda repubblica, quelle col maggioritario, fica in parte con la spiegabile inesperienza di vito al capo del governo di formulare la nuova da elefante. Cose democristiane, sincronizzate quelle senza la Dc, quelle con due soli schie- alcuni”. Notare il raffinato uso contemporaneo legge elettorale “sotto dettatura del mandato sulle categorie dell’eterno, dove non si dimen- ramenti, si stanno avvicinando tra gli inni e i di un’espressione attenuante (“spiegabile”) e popolare espresso nei referendum”. L’asse tra tica nulla. dibattiti di una rovente campagna elettorale. Si di una aggravante (“in parte”), che rende il Ciampi e Scalfaro è di quelli di ferro. Si sen- Sono ormai lontani, però, gli anni in cui Scal- va alle urne il 27 e 28 marzo: il Polo conquista messaggio ultradiplomatico, e fa tanto “vec- tono tutte le sere, per telefono, all’ora del Te- faro doveva preoccuparsi delle strigliate di Giu- il 46% dei voti e la maggioranza dei seggi, i chia Dc”. legiornale. Si raccontano le giornate trascorse lio Andreotti. Preferisce curare la sua immagine Progressisti devono accontentarsi del 34% Poco dopo, Scalfaro regala al suo rivale e quelle che devono venire. Vanno d’accordis- di novello Mosè, che per ruolo può rivolgersi (Ppi e Segni arrivano assieme a un magro un’altra brutta giornata. E il 24 settembre, le simo e tutto procede per il meglio. Presto, pe- direttamente alle folle, a voce o in televisione, 15%). Forza Italia è il primo partito (21%) e Camere sono appena tornate a riunirsi dopo la rò, anche questo non basta più a Scalfaro. Or- e incarnare un vecchio padre della patria nel Silvio Berlusconi il candidato in pectore alla pausa estiva, c’è ancora aria di vacanze, e già mai si erge a paladino della moralità di Stato, momento del pericolo, con i barbari alle porte Presidenza del Consiglio. A questo punto la il Presidente invita ad affrontare la questione molto attento a entrare in sintonia con l’opi- (i leghisti, i post-fascisti, i demagoghi e le guer- fronda antiScalfaro si attenua. “Avevamo vin- della “par condicio” televisiva. “Con la devo- nione pubblica sempre più impaziente e atten- re tribali nella ex Jugoslavia) e i ladri in casa (il to, tutto sembrava così facile... Liberarsi del zione che ho verso il Parlamento”, dice Scal- ta ai fenomeni di malcostume. Un bagno di po- vecchio regime). Non a caso ama parlare, ama Presidente pareva un problema secondario. E faro premuroso “mi permetto di indicarlo co- polarità arriva con il voto parlamentare del 23 le riprese in diretta, il confronto con la gente. fu un grande errore”, ricorda il forzista Ales- me tema vitale”. E Berlusconi mastica amaro. settembre 1993 sul caso di Francesco De Lo- Niente discorsi scritti o lettere ai giornali. Gran- sandro Meluzzi. E anche Sgarbi cessa il suo Il fuoco continua ad alzo zero anche in ottobre, renzo, il liberale accusato di aver raccolto tan- di discorsi a braccio e vibranti di vigore morale lavoro ai fianchi del Colle: “Mi sono autocen- quando la Pivetti riceve da Scalfaro una arden- genti nella sua posizione di ministro della Sa- d’altri tempi. E questo, insomma, lo stile del surato per senso di responsabilità”, spiegherà te lettera. Il Presidente si lamenta di aver po- nità e aver sfruttato il cosiddetto voto di scam- Presidente. Ama intromettersi dappertutto. in un’intervista; “inutile fare i guastafeste nel tuto leggere solo all’ultimo momento il dise- bio. La Camera boccia la richiesta di autoriz- Ama tirare le conclusioni di persona. Non ama momento in cui Berlusconi sta per varare fi- gno di legge finanziaria: “si è sottratto al capo zazione all’arresto avanzata dai giudici napo- stare a guardare. Soltanto un uomo ha cercato nalmente un buon governo”. Sì, è una tregua, dello Stato l’esercizio del potere di controllo letani. Scalfaro fa una piazzata che non si di- di sostituirlo come capopopolo. Quest’uomo si ma molto, molto diplomatica. Berlusconi non di legittimità che gli compete”, afferma con mentica: “Un suicidio del Parlamento. Un voto chiama Silvio Berlusconi. Due galli in un pol- ha nessun interesse a infastidire chi gli sta per stizza. Ma Giuliano Amato, che ne ha presie- intollerabile. Vi giuro che se gli adempimenti laio. Sul finire del ‘93 la nascita di Forza Italia consegnare Palazzo Chigi: “Ineccepibile”, è il duto uno e parla a ragion veduta, sottolinea fossero già stati completati, la giornata sarebbe è il segreto di Pulcinella della politica italiana. commento standard con cui ora si pronuncia che si sarebbe potuto muovere lo stesso ap- finita con lo scioglimento delle Camere”. Un Tutti però pensano ancora che la vittoria delle su ogni presa di posizione di Scalfaro. E punto anche ai precedenti governi. Quando poi monito molto duro, forse dimentico soltanto sinistre alle prossime elezioni di primavera sia quest’ultimo deve riconoscere, a malincuore, ci vanno di mezzo i giudici, son dolori. Sem- del fatto che di quel Parlamento sfacciato lui scontata. Anche Scalfaro. che Berlusconi ha diritto a guidare il nuovo pre in ottobre, Scalfaro corre in soccorso del è l’espressione diretta. E che lascia esterrefatti Che con il governo Ciampi ha già preparato governo. Certo, c’è l’appello rivoltogli da Ma- pool di Mani Pulite: costringe Berlusconi a gli schieramenti politici quasi al completo. Ri- la transizione, avendovi fatto includere dei rio Segni durante le consultazioni: “Non puoi chiarire che un esposto del governo contro no Formica (socialista) parla di “un Parlamen- “tecnici” di area pidiessina. Il capo dello Stato dare l’incarico a un uomo in flagrante conflitto Borrelli “non andava inteso come una denun- to a sovranità limitata, ostaggio del Capo dello si sente però in dovere di rassicurare il Paese di interessi!”. Identico lamento ha alzato anche cia penale”, e lo svuota di senso. L’esposto era Stato e della folla”. Guglielmo Castagneto (re- sul suo futuro democratico, e a pochi giorni Eugenio Scalfari dalle colonne di Repubblica. nato come reazione a una intervista di Borrelli, pubblicano) denuncia l’aggressione fisica su- dal Natale, il 21 dicembre, annuncia che “la Ma persino il Pds sostiene che ora il Cavaliere polemica verso l’esecutivo. Il capo del Pool fa bita nella sua città in quanto parlamentare. democrazia in Italia è ormai vita del popolo deve dimostrare se sa governare o no. Non c’è litigare Scalfaro e Berlusconi anche il mese Gerardo Bianco (democristiano) si presenta italiano, e ogni mutamento eventuale non in- scelta: Scalfaro deve dar vita all’unico gover- dopo, quando, il 22 novembre del ‘94, manda addirittura con le dimissioni da deputato. Fran- crina in alcun modo questa fede essenziale nel- no per lui non malleabile (su quattro) nella sto- al capo del governo un avviso di garanzia per cesco Forleo (pidiessino) descrive uno Scalfa- la libertà. Inoltre, le grandi scelte degasperiane ria della sua presidenza. Prima di farlo, co- concorso in corruzione. Berlusconi sta presie- ro “che si è lasciato coinvolgere dal clima di politica estera sono ormai accolte, in sostan- munque, il 13 aprile convoca Berlusconi sul dendo una conferenza internazionale sul cri- creatosi nel Paese” e attacca “una forma di an- za, da tutte le forze politiche italiane”. Tradu- Colle per farsi dare garanzie che la questione mine organizzato e la figuraccila si spande ai tiparlamentarismo strisciante”. Per Scalfaro zione dal doroteo antico: “Tranquilli, anche se del conflitto di interessi sarà affrontata al più cinque continenti. Furibondo, il Cavaliere pre- sono parole che mai avrebbe pensato di sen- la sinistra vincerà le elezioni non c’è nessun presto. Poi, con una nota ufficiale, rimprovera para un messaggio televisivo alla nazione e ne tirsi rivolgere, ma che in qualche modo dimo- pericolo per la democrazia”. Una convinzione lui e tutta la destra, che ha minacciato un nuo- invia il testo al Quirinale per conoscenza. E strano che qualcosa in lui è cambiato. Forse il sicuramente condivisa da un sacco di gente, vo ricorso alle urne in caso di elezione di Gio- solo allora Scalfaro scopre che Berlusconi sta punto di vista (dal Quirinale). Forse la voglia ma non dal Cavaliere, che il giorno dopo ri- vanni Spadolini alla presidenza del Senato per annunciare che salirà al Colle per chieder- di cambiare le cose. Forse ancora una forma sponde inviperito: “E un’opinione schietta- (anziché di Carlo Scognamiglio). Quisquilie. gli di schierarsi in sua difesa, “senza tentenna- di opportunismo e di carrierismo da sempre mente politica, che una delle parti in gioco, il Il vero scontro si combatte su un altro piano: menti o ambiguità”. Il Presidente, lo sappia- annidata nell’uomo. Ma quel che sorprende di cartello delle sinistre, saluta con ovvia soddi- quello della riforma costituzionale. Lo stesso mo, ha un altissimo rispetto della sua carica più è il fatto che sul voto a proposito di Craxi, sfazione e con una punta di strumentalismo. E Scalfaro aveva annunciato che, se si fosse ar- istituzionale, e non gli piace essere trattato da del tutto analogo a quello su De Lorenzo (e di un’opinione che mi permetto di non condivi- rivati a modificare i compiti del capo dello maggiordomo. Per ricucire lo strappo deve in- soli pochi mesi prima, in aprile), il Capo dello dere e so in questo di non essere solo”. E an- Stato e le procedure per eleggerlo, lui si sareb- tervenire Gianni Letta: “Il messaggio in tv”, Stato non era minimamente intervenuto. Ave- cora: “Fino al momento in cui non decideran- be dimesso. Ora il Polo non fa misteri di voler assicura al Presidente al telefono, “sarà molto va varato il governo Ciampi, allora in discus- no di darsi una Repubblica presidenziale e un realizzare la riforma presidenziale in tempi più soft”. E in parte è così. Ma la tregua, or- sione. Era scivolato via come se niente fosse. presidente eletto dal popolo, gli italiani hanno stretti, se possibile addirittura in sei mesi. Co- mai, è scomparsa da un pezzo. In questo pa- Non aveva detto una parola. Sul caso De Lo- diritto di chiedere al capo dello Stato di aste- munque, il governo Berlusconi nasce il 10 norama, c’è chi si stupisce del fatto che Scal- renzo, invece, ha scelto la linea dura. In autun- nersi da giudizi che sono, o possono sembrare, maggio. Scalfaro non è neppure riuscito a sug- faro abbia firmato senza fiatare il decreto no, del resto, Scalfaro cominciava a sentire smaccatamente di parte”. E la prima volta che gerire qualche nome a lui caro; gli sarebbe pia- Biondi (detto “salvaladri”) sulla carcerazione odore di bruciato intorno a sé. Si avvicinavano Berlusconi critica apertamente Scalfaro, tanto ciuto il liberale Raffaele Costa agli Interni, ad preventiva, dopo che con Amato si era rifiutato CRITICAsociale ■ 15 9 / 2012

di siglare il tanto simile decreto Conso (detto proveniente dal Segretario Generale del Qui- parte stia, ma Scalfaro ha già dimostrato quel sere uomo del centrodestra sostenuto dal cen- a sua volta “il colpo di spugna”). Ma ormai il rinale (Gaetano Gifuni nda) perché, quale che voleva. La sua idea della politica italiana trosinistra. tempo del governo Berlusconi è giunto al ter- Guardasigilli, io concedessi l’autorizzazione a l’ha dettata con chiarezza nel gennaio 1995: Ma l’artefice del suo successo è sembrato a mine. E tra lui e Scalfaro si prepara uno scon- procedere, ai sensi dell’art. 313 del codice pe- un governo di tecnici moderati, ma indipen- tutti gli effetti Oscar Luigi Scalfaro, suo acce- tro che farà pensare a quelli precedenti come nale, per numerose iniziative penalistiche nelle dente dalle segreterie di partito, dunque non sissimo sostenitore, fin dal principio. Anzi, da a uno scambio di tenerezze. quali il Presidente della Repubblica risultava disprezzato dagli avversati progressisti. Gui- prima del principio. Nel 1993, con il governo “Ci sarà un temporale di violenza inaudita” persona offesa: le concedessi, queste autoriz- dato da un galantuomo di centro, che per sua Ciampi in carica, Oscar cominciò a spingere promette l’appena decaduto ministro per i zazioni a procedere, indiscriminatamente per stessa natura piace (e dispiace) a una parte e per lo scioglimento delle Camere, pur in pre- Rapporti col Parlamento Giuliano Ferrara. tutti i casi presenti. Criterio, questo, ovvia- all’altra dello schieramento politico. Capace senza di una maggioranza parlamentare. Il 1995 si annuncia nel peggiore dei modi. mente inammissibile, ma è da notare, però, che di realizzare un programma preciso, prudente Quando invece una maggioranza non c’era Alla crisi non sembrano esserci soluzioni. Per procedimenti di cui ho detto vedevano inda- e ragionevole, ma efficace, in modo da cala- nemmeno (perché alla Camera Dini è in mi- creare un’alternativa politica bisognerebbe gati o denunciati, tra gli altri, gli onorevoli. mitare l’attenzione e il consenso degli Italiani. noranza), Scalfaro non scioglie le Camere e mettere assieme Lega, Pds, Popolari e Rifon- Silvio Berlusconi (in due procedimenti) e Insomma, un governo di destra con l’appoggio promuove il lancio di un nuovo governo. Che, dazione: sembra assurdo il solo pensarlo. Il Gianfranco Fini... Questa pretesa... fu certo da delle sinistre, che è poi la migliore sintesi della incredibilmente, decolla grazie alla non sfidu- Polo invoca le elezioni subito, annuncia che me respinta, ma mi confermò in una certa natura democristiana. Che altro è stato il go- cia di Silvio Berlusconi e alleati, primi soste- non appoggerà nessun esecutivo diverso da un sgradevole sensazione di intrigo che suscitò in verno Dini se non questo? Diciannove ministri nitori dello scioglimento del Parlamento. Il Berlusconi bis, neppure se “tecnico”; anche la me una crisi fortissima sia come ministro che (mai così pochi), praticamente nessun uomo Polo, in realtà, ha avuto paura ad affondare Di- sinistra pare, rassegnata. Scalfaro però non ce- come cittadino...”. Mentre il Presidente smen- di partito, una nidiata di tecnici conservatori ni. E Oscar lo ha messo spalle al muro. Nel- de al fuoco della destra che chiede un suo pro- tisce con durezza il guardasigilli (a cui il suo che il Capo dello Stato, in una delle crisi più l’incertezza generale, Scalfaro prende in mano nunciamento sulla data delle elezioni. Corteg- portavoce Tanino Scelba dà anche del “mafio- difficili della storia repubblicana ha voluto la situazione e detta i tempi della politica ita- gia Rifondazione per farsi promettere un ap- so”), Berlusconi difende Mancuso a spada trat- scegliere e vagliare uno per uno, dopo averne liana. Non era mai successo, ma il Capo dello poggio (anche parziale, anche pochi voti) al ta, lo definisce “un gentiluomo che è stato definito i criteri con la massima precisione: Stato si mette a fare consultazioni e a ricevere governo tecnico che sta preparando. Si tiene in settembre i segretari di partito, senza che sia in costante contatto coi leghisti, ormai divisi in corso nemmeno una crisi di governo. Allon- in Maroniani e Bossiani, e aggiorna la conta tana definitivamente l’ipotesi delle elezioni in di quest’ultimi. Blandisce le “colombe” di autunno. Detta la nuova linea e i nuovi punti Forza Italia, prospettando un governo Urbani del programma di governo. “O si approvano o Martino, e scalfendo così l’unità del partito. la ‘par condicio’ e le garanzie per chi perde op- In un nuovo incontro voluto proprio dalle “co- pure non si può andare alle urne. E giunta l’ora lombe” forziste, il 9 gennaio, Scalfaro non dà della responsabilità, altro che andare a votare”. le “garanzie” richieste dal Cavaliere sulla data Spiana la strada alle nuove riforme: “Il Parla- delle elezioni e gli rifiuta il ritorno alle Camere mento è vivo e vegeto e può decidere di affi- per un voto di fiducia sul suo governo: “Non dare al governo anche nuovi compiti da ag- ha senso”, gli dice, “sei stato tu a dimetterti”. giungere a quelli vecchi”. Difende il suo ope- Poi gli da un ultimatum; “o mi indichi il nome rato: “In Italia la democrazia non è affatto so- di un successore oppure scelgo io, entro 48 spesa e questo governo è perfettamente legit- ore”. Alla fine Berlusconi cede sull’unico no- timo. La ‘par condicio’ è un principio normale me ormai possibile, quello di Dini, in un in- di vita democratica, non è un sogno del Capo contro in cui si mette in chiaro che il nuovo dello Stato. esecutivo avrà un mandato assai limitato: i fa- Guardatevi bene da certi pseudocostituzio- mosi quattro punti. Dini riceve l’incarico di nalisti”. Se la prende con i tribuni televisivi formare il nuovo governo venerdì 13 gennaio. che lo attaccano: “Attenti a coloro che usano “Mi ha assicurato che si voterà a giugno”, as- la televisione per propagandare notizie false sicura tranquillo il Cavaliere. E Giuliano Fer- allo scopo di sollevare le folle”. rara lo ribadisce: “Scalfaro e Berlusconi hanno Che il potere di Scalfaro sia anomalo lo am- stretto un patto tra gentiluomini, come si usa mettono tutti. Dalle forze del Polo della liber- in politica: elezioni l’11 giugno”. tà, che hanno accusato Scalfaro di ogni inge- Ma insomma, come è andato veramente renza possibile, ai presunti amici del Capo del- quell’incontro? Scalfaro ha promesso le ele- lo Stato, di provenienza progressista o popo- zioni a giugno? O ha solo lasciato capire, met- lare. Ma da che parte stia il protagonismo del tendo in trappola Berlusconi? Oppure è Presidente è più difficile a dirsi. Così, sotto la quest’ultimo che si è inventato tutto di sana guida di Lamberto Dini, il Presidente del Con- pianta? Alla domanda, i forzsti imbarazzati ri- siglio partito in sordina e a poco a poco cre- spondono oggi che “c’è stato un equivoco”. sciuto di peso e di considerazione nell’opinio- Come al solito, i due si sono parlati. E non si ne pubblica, una nuova forza di Centro avreb- sono capiti. Nessun equivoco, invece, c’è stato be potuto anche aspirare alla vittoria nelle ele- in occasione del caso Mancuso: le posizioni zioni. Con la Lega o senza la Lega. Con il Pds dei due erano chiarissime. E, naturalmente, o senza. Sicuramente senza Alleanza naziona- contrapposte. La bomba esplode il 19 ottobre scacciato per aver fatto il proprio dovere”, e in uomini integerrimi, esperti della materia che le, che Scalfaro continua a non apprezzare e 1995, quando Filippo Mancuso, ministro di pratica si unisce a lui nell’attacco al Quirinale. andavano ad affrontare e soprattutto non col- senza Rifondazione comunista. Si tagliano, in- Grazia e Giustizia, viene chiamato a difendersi La replica di Scalfaro è sdegnata e arriva con legati ad alcuno schieramento politico, che somma, le ali estreme, rinasce il Grande Cen- in Parlamento di fronte a una mozione di sfi- un comunicato scritto: “Fin dal maggio ‘93, il fosse di centrodestra o di centrosinistra. Un tro, depurato dalla stangata di Tangentopoli e ducia individuale. Secondo il centro-sinistra, Presidente inviò una lettera al guardasigilli di governo d’emergenza, di salute pubblica, di di nuovo felicemente in sella senza mai esser- avrebbe tentato di frenare il lavoro della ma- allora, Conso, in cui sosteneva si dovesse in- sbollimento; in una parola del Presidente, in ne veramente sceso. E questo il progetto di gistratura, in particolare del pool Mani Pulite terrompere la prassi da molti seguita, secondo questo caso più Scalfaro che Dini. Oscar? Di certo, Scalfaro è amante della pace di Milano, ordinando ispezioni a raffiche nelle la quale il ministro, prima di decidere, chiede- Il programma concordato si è via via arric- politica, gestita da gente competente e capace, procure più “calde”. Non solo: Mancuso ha va su ogni denunzia il preventivo parere del chito di nuovi punti: una nuova legge finan- ma soprattutto senza troppi grilli per la testa. polemizzato duramente con Antonio Di Pietro Capo dello Stato. Poiché il codice attribuisce ziaria (che Scalfaro ha difeso a spada tratta e Però il piano è ambizioso e forse non ci crede e ha deciso accertamenti sull’operato di Bor- la responsabilità dell’autorizzazione al mini- di persona, intervenendo direttamente sulle nemmeno l’Uomo del Colle. relli, D’Ambrosio, Davigo, Colombo a Milano stro, Scalfaro volle che, senza alcuna preven- parti politiche e sugli industriali, invitandoli La speranza di Scalfaro, tuttavia, è senz’altro e Caselli a Palermo. Per capire la tensione che tiva consultazione col Quirinale, il ministro ad approvarla); provvedimenti contro la disoc- quella di guidare i due poli verso più miti con- regna in aula, bisogna anche ricordare che po- decidesse nella sua autonoma responsabilità: cupazione (“Un tema normale di vita quotidia- sigli, dando a ciascuno un volto più moderato, chi giorni prima Silvio Berlusconi è stato rin- e così da allora è stato fatto, e si continua a fa- na; non un tema che si aggiunge agli altri. Ne e legando entrambi a guide che restino espres- viato a giudizio per corruzione. Nei confronti re...”. Perciò il colloquio tra Mancuso e Gifuni parlerò con Dini” disse nella primavera del sioni fidate del cattolicesimo democratico ita- di Mancuso, Scalfaro e Berlusconi hanno già “non può aver avuto nessun altro significato 1995 Scalfaro). E, se possibile, addirittura una liano. Dopodiché, che vinca l’uno o che vinca idee diametralmente opposte. Ma lo scontro che quello di un rispettoso richiamo alle pre- riforma della Costituzione per rendere più dif- l’altro, tutto sommato a Oscar importa poco. diventa plateale quando lo sfiduciato ministro rogative del Parlamento a cui spetta il defini- ficile la sua stessa riforma (in modo che non Per Scalfaro, semmai, conta molto di più: il ter- di Grazia e Giustizia, nelle pagine scritte e non tivo giudizio...”. Insomma, non c’era “elemen- sia alla mercé della maggioranza) e una nuova reno su cui giocare la partita, in quale tipo di lette del suo discorso di difesa, li chiama in to alcuno di faziosità verso singoli deputati”. legge elettorale per garantire la governabilità. Repubblica e soprattutto con quale Costituzio- causa ambedue. E ricorda: “Fu per me un vero Quasi a dire che il vero colpevole era Mancu- Passo dopo passo, Dini si è rafforzato ed è di- ne. Una faccenda che lo riguarda da vicino. s e proprio scuotimento interiore quando, non so, accusato tra le righe di non trasmettere alle ventato un nuovo corteggiatissimo protagoni- molto tempo fa, dovetti fronteggiare, in più Camere gli atti delle procure. Si fa un gran di- sta della politica italiana. Soprattutto perché Giorgio Caldonazzo tempi, la insistita pretesa, ancora una volta scutere su che cosa voglia Scalfaro e da che ritrovatosi nell’imbarazzante situazione di es- Paolo Fiorelli