E Se L'anima Parlasse

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

E Se L'anima Parlasse ..un giorno ti accorgi che la famiglia è ovunque ti giri... che non esistono nemici ma lezioni di vita.... che onorare la vita è onorare il suo mistero e non voler sempre spiegar tutto... che esiste un Mondo nel Mondo e altri miliardi di esistenze diverse da celebrare... che la montagna russa della vita è necessaria... che se cerchi la felicità devi imparare ad accettare che esiste il dolore.... che quando non cercherai più nulla, allora, solo allora... troverai tutto. ...nutriti delle piccole cose e i piccoli gesti... quelli fanno la differenza. INTRODUZIONE Ho deciso di fare questa raccolta per ricordare ciò che fino ad oggi ho scritto. Dal 2016 quando Maria Rosaria Iuliucci la creatrice di Cammina nel Sole un blog molto conosciuto e pieno di articoli interessanti di diversi autori, mi spinse a pubblicare alcuni articoli che tenevo per me, ho iniziato a credere nella mia capacità di scrittura. Scrivere mi ha sempre appassionato fin da piccola. Ho tantissimi quaderni scritti, preferivo molto la poesia e parlare di posti lontani e amori impossibili. Ho compreso che i talenti sono quelle capacità che vengono quasi naturali e durante le quali provi una grande energia che ti spinge a creare, fare, manifestare qualcosa. Dal 2016 nel mio blog ho pubblicato molti scritti. Approfittando delle lune e delle eclissi ho colto l’energia e l’ho messa in parole. Ma anche nei diversi passaggi ciò che viene riportato dal mio sentire si connette al collettivo e diventa una riflessione, una consapevolezza, uno sguardo dentro di ognuno di noi a quelle parti che vogliono rimanere in silenzio, perché di solito non vengono ascoltate. Finalmente hanno uno spazio per poter parlare a te che stai ascoltando e leggendo. Mi piace dar voce a ciò che rimane nascosto è un pò la mia qualità. Dietro alle apparenze ci sono così tante cose da scoprire, così delicate e per questo si nascondono. Perché la delicatezza non può essere mostrata a tutti. La fragilità nemmeno. E dietro alla forza si protegge la bellezza, quella autentica di chi siamo dentro, molto dentro di noi. Spesso le persone non si conoscono dentro perché si ha paura ad entrare. SI pensa che ci siano ferite che mai si rimargineranno, quelle ancora sanguinanti. Ma non è così. Dietro i veli che mettiamo, le uniformi, le etichette, i nomi, le definizioni, esiste una parte di noi che è meravigliosa, intima, silenziosa….cammina in punta di piedi e ha bisogno di cure e amore. In cambio è capace di sentire l’amore più grande che non ci immaginiamo nemmeno. Quello che abbiamo sempre cercato. Ce l’abbiamo proprio dentro. Allora le paure svaniscono ed esiste un contatto con te, nel profondo che può solo essere accolto, amato e protetto. Questa è la via dell’amore. L’unica che vale la pena di percorrere per poi rendere possibili tutte le altre. Leggi tra le righe…non preoccuparti se sono lune già passate, vedrai che i passi sono gli stessi. Viviamo in una spirale di ripetizioni a livelli diversi… si va in alto sempre e comunque. Puoi prendere spunti e portarli nel quotidiano. Lascia stare le etichette i nomi e il tempo…dentro a quello spazio intimo il tempo non esiste. E quella parte sei TU. Ollìn Sacra vita Da oggi in poi ti consegno le chiavi Che ho rubato a Dio Pensando di poterlo controllare E di sapere cosa fosse giusto per me. Sacra vita da oggi in poi Saró tua servitrice Fluendo con il cammino che hai in serbo per me Che si delinea giorno dopo giorno. Sacra vita Ti consegno il controllo che ho pensato di avere Ti consegno le aspettative Che hanno caricato di delusioni il mio cammino Ti consegno me e il mio potere di manipolarti Sapendo che l’unico potere che ho Sta nella scelta di seguirti Fedele alla mia verità Al mio cuore E anche quando mi impedisci di andare avanti in alcuni cammini presi Impareró a stare nella tua decisione Per vedere quali altri strade hai in serbo per me Perchè alla fine Ogni tua decisione mi ha poi mostrato Orizzonti più ampi Possibilità infinite Che nemmeno avevo considerato. Sacra vita abbracciami forte Perchè dal tuo nutrimento Nasco, cresco e imparo ad amare. Sono fusa con te nella presenza del mio Essere Per sempre tua. Io Sono e Basta... Sono tutto ciò che vuoi vedere in me Sono tutto ciò che non vuoi vedere in me Se mi definisci sparisco Se mi lasci Essere ti avvolgo Io Sono Sono Te e sono Me Sono tutto e Sono niente Sono quando sei silente Sono quando Senti il Mare Sono quando vuoi VOLARE Io Sono li....senza un tempo ne uno spazio Guarda dentro e mi troverai Guarda fuori e sparirai Allora tutto diventa fantasia Immensità senza Bugia Sei un Folle e ben lo Sai Quando lo accetti Guarirai! <3 Dio in terra.... è il mantra di questi anni. Dio non si spiega, non si insegna, si sente. Dio è l'energia cristica che is incarna sulla Terra di cui il Cristo è portatore. Siamo lontani dal sentirla vicina, spesso ce ne dimentichiamo e sembrano favole raccontate di qualche millennio fa. In realtà, la chiamata oggi è questa e la via da percorrere è solo una. Ritornare alla propria Anima è questo. riconoscersi per ciò che siamo dentro veramente in modo autentico oltre le illusioni del tempo, dell'Ego, della psiche delle credenze. Se siete identificati con una forma fissa vedrete che lo sarà sempre di meno e meno resistenza porrete e più ascolterete i messaggi che guidano, più facile sarà avvicinarsi al Maestro che vive dentro. Ben lontano dal trattare di essere perfetti, ma molto vicino al tornare al proprio cuore.... il resto accade da sè. Ricordati che ogni volta che perdi la via, ogni volta che ti senti persa, ogni volta che sei nel caos totale è una grande opportunità che it permette di fare un ulteriore passo verso di te. Sei in continua evoluzione, nulla rimane uguale per sempre, solo l'essenza cristica, quella da cui vieni alla quale ritorni scoprendo la via di ritorno a casa. Per ora potrai tornarci ogni volta che sarai persa, per riprender energia fiducia e amore, poi continuerai a sperimentare in questo bellissimo Mondo chiamato Terra. Siamo pronti per camminare verso casa. Le donne hanno bisogno di danzare con le donne per tornare al loro cuore... hanno bisogno di sentirsi di nuovo unite perché nella separazione si sono perse, hanno perso quella sorellanza che faceva parte di loro. Hanno perso la fiducia, hanno perso se stesse. Loro sono legate tra loro e al rifiutarsi, al mettersi in competizione, al farsi la guerre distruggono se stesse prima di tutto. Stanno mettendosi contro a una parte sacra del loro sé.. del nostro Essere. Questo é un richiamo a tutte le donne, alla nostra sacralità, all’accettazione delle nostre fragilità e insicurezze, é un richiamo al tornare unite sostenendoci, aiutandoci, sentendoci insieme e non contro, sentendoci parte e non esclude o rifiutate, sentendoci meritevoli e con valore e non come abbiamo creduto di essere non degne. Questo ha creato competizione e odio. Questo ha creato dolore dentro e fuori. Siamo noi le portatrici dell’amore sacro, un compito difficile molto difficile. Siamo noi le accoglienti le amorevoli le madri che donano amore e nutrimento e lo ricevono dalla vita che le ama così come lo Spirito ci ha scelte per portare la sua voce nel Mondo. Nessuna meglio nessuna peggio ma ognuna unica e meravigliosa. Torniamo a danzare insieme.. ne abbiamo un temendo bisogno. L’amore genera amore. E tu sei la portatrice sacra di questo. Celebrati ogni istante. Respira e torna a te principessa. E inonda il Mondo di te unita al tutto. Io sono qui che ti aspetto. Da sempre e per sempre. Un giorno Maestro Osho disse: "Arrenditi all'amore"..... perché se l'amore bussa alla tua porta tu aprigli e seguilo ovunque ti porti, non farti domande e affidati perché se sei con l'amore vero nel cuore, nulla di male potrà accadere.... ogni cosa ha uno spazio nell'amore e viene accolta con accettazione e rispetto...l'amore ti porterà a scoprire nuovi orizzonti, parti di te che non ha mai visto e conosciuto eppure erano lì, dentro di te da sempre. L'amore è il vero Maestro di vita, per raggiungere le più alte vette devi conoscere i più bassi abissi, perché sono parte di una cosa sola. Allora, quando la paura ti assale, fermati, osservala....rimani con lei e rassicurala perché non è il problema la paura ma l'assenza di amore le permette di esistere...allora ciò che devi fare è aumentare l'amore dentro...e offrirlo alla paura.... dille che può restare il tempo che vuole, nessuno la caccerà via, dille che è benvenuta e che anche lei è un'insegnante di vita. Ama le tue paure....amale tanto e vedrai che aumentando l'amore anche la paura troverà il suo posto nella gioia…. L'amore non può farti male.... può solo portarti per mano negli abissi per guarire... ma tu non sei mai stata sola e mai lo sarai...il senso di separazione è un'illusione.... e siamo molto vicini a che questa illusione svanisca Credo che il femminile sacro non é qualcosa che si impara dalle belle parole ma é qualcosa che si vive e si diventa. Non solo durante le celebrazioni che ci riconnettono a ciò che dentro vuole risorgere ma durante la quotidianità, i movimenti, la voce, gli sguardi. Il femminile sacro é arte, un’arte a cui tutti possiamo accedere perché vive dentro di noi.
Recommended publications
  • Herencia De La Inmigración Italiana. Cocoliche Y Lunfardo
    Italianismos en el habla de la Argentina: herencia de la inmigración italiana Cocoliche y lunfardo Ulysse le Bihan Masteroppgave i Spansk språk UNIVERSITETET I OSLO Institutt for litteratur, områdestudier og språk (ILOS) Det humanistiske fakultet Veileder: Birte Stengaard Vår 2011 Autor: Ulysse Le Bihan Año: 2011 Título: Italianismos en el habla de la Argentina: herencia de la inmigración italiana. Cocoliche y lunfardo. http://www.duo.uio.no/ Universidad de Oslo II Sinopsis El presente estudio trata de la inmigración italiana a la Argentina y estudia los vocablos del italiano estándar1 y de los diferentes dialectos peninsulares que se mezclaron con el español de Argentina. El teatro y los tangos fueron los mayores vehículos de difusión de los italianismos. El teatro con el uso frecuente del cocoliche2, un fenómeno lingüístico que nos proponemos aclarar en esta investigación. El tango a través de la utilización de lunfardismos3, es decir palabras que se utilizaban en el habla popular. Para entender la importancia del lunfardo en la sociedad argentina, es esencial centrarnos en la literatura, en el teatro y en las letras de tango que han contribuido a la divulgación y a la aceptación del lunfardo. Este trabajo es ante todo un trabajo de recopilación de documentos importantes de anteriores investigaciones sobra la influencia del elemento italiano en el habla de los argentinos, en particular en el habla de Buenos Aires. En esta investigación enfocaremos nuestro estudio sobre las regiones de procedencia de los italianos. Luego estudiaremos el fenómeno lingüístico llamado cocoliche, como nació y como se desarrolló. Explicaremos entre otro el origen y el desarrollo del género teatral llamado sainete y del género teatral llamado grotesco criollo, en los cuales se encuentra el uso del idiolecto.
    [Show full text]
  • Agazzoni, Debora (2017) Syntax and Style in Alberto Arbasino's Early Works (1957-1963)
    Agazzoni, Debora (2017) Syntax and style in Alberto Arbasino's early works (1957-1963). PhD thesis. http://theses.gla.ac.uk/8122/ Copyright and moral rights for this work are retained by the author A copy can be downloaded for personal non-commercial research or study, without prior permission or charge This work cannot be reproduced or quoted extensively from without first obtaining permission in writing from the author The content must not be changed in any way or sold commercially in any format or medium without the formal permission of the author When referring to this work, full bibliographic details including the author, title, awarding institution and date of the thesis must be given Enlighten:Theses http://theses.gla.ac.uk/ [email protected] Syntax and Style in Alberto Arbasino’s Early Works (1957-1963) Debora Agazzoni Submitted in fulfilment of the requirements for the Degree of PhD School of Modern Languages and Cultures College of Arts University of Glasgow January 2017 3 Abstract This thesis examines the syntax of the sentence and the style of three of Alberto Arbasino’s early works: Le piccole vacanze (1957), Il ragazzo perduto (1959) and Fratelli d’Italia (1963). The period in which these works were written and published was one of great linguistic changes, with Italian starting to become the language spoken by the majority of the population and the consequent formation of a new variety, the italiano dell’uso medio. This social evolution has also consequences for the language of narrative: whereas some authors embrace the lingua media and a clear, communicative style (stile semplice), others reject it and opt for linguistic experimentation.
    [Show full text]
  • Incerti Posti Anteprima.Pdf
    Varianti Nella stessa collana Anna Bellon - Il labirinto degli specchi Pino Farinotti - Il quarto ordine Mauro Colombo - L’ultimo dribbling del Balilla Michele Pompei - Zao Giustina Porcelli - La prima donna Sara Rattaro - Sulla sedia sbagliata Martino Fausto Rizzotti - L’amore precario Elena Mearini - A testa in giù Riccardo Romagnoli - Post coitum Stefano Corbetta - Le coccinelle non hanno paura Andrea Di Fabio - Non me Simona Castiglione - L’età del ferro Marco Montemarano Incerti posti Bozze non definitive Anteprima riservata alla stampa In libreria da settembre 2017 Copyright 2017 © Morellini Editore by Enzimi Srls via Carlo Farini 70 - 20159 Milano tel. 02/87383764 www.morellinieditore.it facebook.com/morellinieditore Grafica e impaginazione: CreaLibro di Davide Moroni Immagine di copertina: Gabriella Kuruvilla ISBN: 978-88-6298-532-1 Data di pubblicazione: settembre 2017 Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e a norma delle convenzioni internazionali Incerti posti impugnò con la destra la falce tremenda, lunga, dentata, e al padre d’un colpo recise le coglie Esiodo, Teogonia (trad. di Ettore Romagnoli) Ich muss doch meinen Vater lieben, oder? Dovrò pur amare mio padre, no? Monika Göth, figlia di Amon, comandante del campo di concentramento di Płaszów 1 Sua sorella gridava “aiuto” mentre quel bamboccio conti- nuava a starle addosso, a schiacciarla per terra, a bloccar- le la faccia per baciarla o forse solo per farle colare la bava schifosa sulle guance. Matteo camminava su e giù nella fanghiglia del cantie- re come se cercasse per terra il coraggio di difendere sua sorella. Era disperato, frignava, si tormentava le mani. Poi lei riuscì a divincolarsi.
    [Show full text]
  • L'amore Al Tempo Del Fascio Imp 15-05-2014 11:31 Pagina 3
    L'amore al tempo del fascio imp 15-05-2014 11:31 Pagina 3 Patrizia Salvetti L’AMORE AI TEMPI DEL FASCIO Un carteggio (1932-1939) L'amore al tempo del fascio imp 15-05-2014 11:32 Pagina 287 INDICE 5 PREFAZIONE L’ AMORE AI TEMPI DEL FASCIO 11 Le lettere come fonte 20 Il linguaggio 24 Famiglia 29 Lyda: famiglia, infanzia, adolescenza 33 Vittorio: famiglia, infanzia, adolescenza 38 Innamorarsi ad Ancona: i giovani, la scuola, la vita quotidiana, il tempo libero 49 Amore e identità di genere 71 Sessualità e morale pubblica 105 Genere e lavoro 114 Genere e politica 124 La guerra, la patria, l’amore 144 Verso il lieto fine 147 LETTERE 275 INDICE DEI NOMI 279 FOTO L'amore al tempo del fascio imp 15-05-2014 11:31 Pagina 5 PREFAZIONE Pochi anni fa, nel 2010, svuotando la cantina dei miei suo- ceri, Lyda Iapoce (1914-1989) e Vittorio Palazzi (1915- 1996), ho trovato, quasi a sorpresa, uno scatolone di carto- ne che conteneva una grande quantità di lettere d’amore che i due, da fidanzati, si erano scritti quasi quotidianamente tra il 1932 e il 1939. Si tratta di un piccolo ma imponente ar- chivio di lettere, diari e lettere di taglio diaristico, poesie, car- toline illustrate e cartoline postali, telegrammi, per un insie- me di oltre 2.500 documenti, gelosamente custoditi, dispo- sti in ordine cronologico, fino alla loro morte. Pur stando attenta a non farmi coinvolgere troppo dall’i- nevitabile fascino del documento inedito, ho cominciato a sfogliarle, poi a leggerle e a rifletterci su e subito mi sono ac- corta dell’interesse e della rilevanza che questo materiale po- teva avere in vari campi della storia contemporanea e per la storia del fascismo e del rapporto tra fascismo e società civile negli anni Trenta: storia di genere, storia delle generazioni, storia dei giovani, storia dei sentimenti, storia della sessualità, storia della famiglia, storia della mentalità, storia del lavoro, della vita quotidiana, del tempo libero e, più in generale, sto- ria sociale della piccola borghesia e dell’opinione pubblica in provincia, nel caso specifico, nella città di Ancona.
    [Show full text]
  • Catalogo MIDI
    M-LIVE CATALOGO COMPLETO MIDI - 29/09/2021 COMME FACETTE LA CAMMESELLA MEDLEY ESTATE 2018 - POR UNA CABEZA (TANGO AC/DC 1 MAMMETA LA CUCARACHA VOL.2 STRUMENTALE) BACK IN BLACK CONCERTO D'ARANJUEZ (INSTRUMENTAL) MEDLEY ESTATE 2019 - QUEL MAZZOLIN DI FIORI 10CC HIGHWAY TO HELL CORAZON DE MELON LA CUMPARSITA VOL.1 REGINELLA CAMPAGNOLA YOU SHOOK ME ALL NIGHT I'M NOT IN LOVE CU CU RRU CU CU (INSTRUMENTAL TANGO) MEDLEY ESTATE 2019 - ROMA NUN FA LA STUPIDA LONG PALOMA (ESPANOL) LA GELOSIA NON È PIÙ VOL.2 STASERA ACE OF BASE 2 DEUSTCHLAND UBER DI MODA MEDLEY FOX TROT - VOL.1 ROMA ROMANTIC MEDLEY ALL THAT SHE WANTS ALLES - DAS LIED DER LA GONDOLIERA MEDLEY FOX TROT - VOL.2 RUSTICANELLA (QUANDO 2 EIVISSA CRUEL SUMMER DEUTSCHEN (GERMANY LA MARSEILLAISE (INNO MEDLEY FOX TROT - VOL.3 PASSA LA LEGION...) OH LA LA LA LIFE IS A FLOWER HYMN) NAZIONALE FRANCIA) MEDLEY FOX TROT - VOL.4 SAMBA DE ORFEO 24KGOLDN FT. IANN DIOR LIVING IN DANGER DIMELO AL OIDO LA MONTANARA (VALZER MEDLEY FUNK - 70'S (INSTRUMENTAL) MOOD THE SIGN (INSTRUMENTAL TANGO) LENTO) INSTRUMENTAL SBARAZZINA (VALZER) 2BLACK FT. LOREDANA ACHEVERÈ DO BASI DE FOGO LA PALOMA MEDLEY GIRO D'ITALIA SCIURI SCIURI LUNA DE ORIENTE (SALSA) BERTÈ DON'T CRY FOR ME (INSTRUMENTAL) MEDLEY GRUPPI ANNI 70 - SHAME AND SCANDAL IN WAVES OF LUV (IN ALTO ARGENTINA LA PICCININA VOL.1 THE FAMILY (SKA ACHILLE LAURO MARE) DOVE STA ZAZÀ (INSTRUMENTAL POLCA) MEDLEY HULLY GULLY - VERSION) 1969 2UE EBB TIDE LA PIMPA (SIGLA RAI VOL.2 SICILIANA BRUNA C'EST LA VIE LA TUA IMMAGINE EL BARBUN DI NAVILI YOYO) MEDLEY HULLY GULLY - SILENT NIGHT (ASTRO DEL MALEDUCATA EL CUMBANCHERO LA PUNTITA VOL.3 CIEL) MARILÙ 3 (INSTRUMENTAL) LA VEDOVA ALLEGRA MEDLEY HULLY GULLY - SILENT NIGHT (DANCE ME NE FREGO EL GONDOLIER (INSTRUMENTAL VALZER) VOL.5 RMX) ROLLS ROYCE 360 GRADI ESPANA CANÌ LARGO AL FACTOTUM MEDLEY HULLY GULLY - SIORA GIGIA SOLO NOI BA BA BAY (INSTRUMENTAL PASO (FROM IL BARBIERE DI VOL.7 SOMEWHERE OVER THE ACHILLE LAURO FT.
    [Show full text]
  • Intervista a Chris Abani
    quotidiano comunista Anno XXXVIII n. 76 euro 1,20 (in Sicilia euro 1,60 con L'Isola possibile) Mercoledì 26 Marzo 2008 con il cd "Carmela (con affetto)" euro 7,00 in più | con Le Monde Diplomatique euro 1,30 in più | SPED. IN ABB. POST. - 45% ART.2 COMMA 20/BL 662/96 - ROMA ISSN 0025-2158 Michael Moore Festival donna Intervista a Veltroni Il regista americano: «Pasqua di All’edizione 2008 del Festival del Il leader del Pd racconta la sua Italia sangue in Iraq, Dio non benedica Cinema delle donne, 30 anni di in vista del voto: «Perché penso di l’America, la aiuti. Per favore» 9 immagini «non consensuali» 14 vincere». Domani sul manifesto Ilvotoappeso aunacordata Galapagos iorgio Chinaglia, mitico bomber della Lazio, anni fa affermò che era pronto alanciareun’Opasulla suaG ex squadra. In parecchi sentiro- no odore di bruciato. Intervenne la Consob e per Giorgione finì male, sommerso da una serie di accuse pe- santi: aggiotaggio e turbativa dei mercati. Oggi la storia si ripete, con Alitalia, ma la Consob, ufficialmen- te, resta alla finestra, anche se il pre- sidente dell’Autorità, Lamberto Car- dia, lancia dalle pagine del Sole 24-ore un ultimatum: «La politica ri- spetti le regole del mercato». Cardia sarebbe stato molto più chiaro se avesse affermato: «Berlusconi, rispet- ti le regole del mercato». Per Berlusconi il mercato è l’ulti- mo dei problemi. Non a caso ieri il Wall Street Journal ha scritto che «più che liberal, Berlusconi è un cor- porativo». Vi sembra normale l’affer- mazione del cavaliere che avvisa: sa- rà il prossimo governo, cioè io sicuro vincitore delle elezioni, a decidere sull’Alitalia.
    [Show full text]
  • Stranezze, Dolore E Terremoto
    SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI Numero 30 - Anno 31 Domenica 11 settembre 2016 Una copia 2,00 Direttore responsabile Bruno Fasani Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO Editoriale Stranezze, dolore e terremoto Paese strano il nostro. per la catastrofe precedente, Vivere Gente che sa vivere nello così come per quanto ri- stesso tempo il bello e il suo guarda le promesse fatte. opposto, vivere contempo- Nelle cosiddette acci- raneamente di eroismo e di se che versiamo al nostro rimorsi, di generosità e di benzinaio ci sono ancora la natura cinismo, di bontà e di cru- le quote per il disastro del deltà, di professionismo e di Vajont, per l’alluvione di Fi- superfi cialità, di onestà e di renze, per il terremoto del mascalzonaggine. Belice, per quelli del Friuli, E ogni calamità naturale dell’Irpinia, oltre che per è sempre stata il volano di L’Aquila e l’Emilia; ci sono queste contraddizioni, che i fi nanziamenti delle mis- probabilmente sono lo spec- sioni militari in Libano e chio delle nostre fragilità. in Bosnia, il fi nanziamento Mentre ad Amatrice e negli e la manutenzione dei beni altri paesi rasi al suolo c’e- culturali, per l’alluvione in ra e c’è chi scava ancora ed Liguria e in Toscana, per l’a- eroicamente per salvare vite, iuto agli immigrati dopo la c’è chi contemporaneamente crisi libica. Non manca una scava per razziarne gli averi, trattenuta di 0,082 centesi- non solo materiali.
    [Show full text]
  • Il Discorso Straviato. Stefano D'arrigo E Il Romanzo Del Novecento Daria
    Il discorso straviato. Stefano D'Arrigo e il romanzo del Novecento – Daria Biagi 1 Il discorso straviato. Stefano D'Arrigo e il romanzo del Novecento – Daria Biagi 2 Il discorso straviato. Stefano D'Arrigo e il romanzo del Novecento – Daria Biagi Indice Introduzione Capitolo I. Il poeta ingrato I.1 Hölderlin 1942. Una tesi di laurea I.2 Il dibattito su Hölderlin negli anni della guerra I.3 Il «saettato d'Apollo» I.4 Percorsi hölderliniani in Codice I.4.1 La migrazione in Pregreca I.4.2 «Un segno siamo noi, indifferente» I.4.3 Amici occhi di svevi I.5 Semidei e reduci di guerra I.6 Il confine del dire Capitolo II. Horcynus Orca, una lingua a due voci II.1 D'Arrigo romanziere II.2 Storpiarsi in coda. La logica della paretimologia II.3 Parole calamitose II.3.1 Fraintendimenti e rimotivazioni II.3.2 Nomi parlanti (I) II.4 Paretimologia come processo cognitivo II.5 Il problema della «terza lingua» II.6 Discorso straviato e discorso serio 3 Il discorso straviato. Stefano D'Arrigo e il romanzo del Novecento – Daria Biagi 4 Il discorso straviato. Stefano D'Arrigo e il romanzo del Novecento – Daria Biagi Capitolo III. I teorici eccentrici III.1 Voci umane III.2 Il mondo delle femminote III.3 La guerra di Ciccina, «morte e scortesia» III.4 Pirri e il tema di 'Ndrja III.5 Il teatro di Cariddi III.6 Il mostro III.6.1 Un racconto mitologico III.6.2 L' “affare della balena” III.6.3 La dimensione del lutto Capitolo IV.
    [Show full text]
  • Charles Dickens – Grandi Speranze
    GRANDI SPERANZE di Charles Dickens www.writingshome.com Charles Dickens – Grandi speranze 2 www.writingshome.com Charles Dickens – Grandi speranze CAPITOLO I Pirrip era il cognome di mio padre e Philip il mio nome di battesimo, ma la mia lingua infantile non riuscì a cavarne nulla di più lungo o più esplicito di Pip. Sicché cominciai a chiamare me stesso Pip e Pip mi chiamarono gli altri. In quanto al cognome Pirrip, mi baso sull'autorità della tomba di mio padre e su mia sorella - la moglie di Joe Gargery, il fabbro. Non avendo mai visto mio padre o mia madre e neppure una loro immagine (a quei tempi l'era della fotografia era ancora lontana), le mie prime fantasie sul loro aspetto derivarono, assurdamente, dalle pietre tombali. La forma delle lettere su quella di mio padre, suscitò in me la strana idea che fosse un uomo quadrato, robusto, scuro, con capelli neri e ricci. I caratteri e il tenore dell'epitaffio ANCHE GEORGIANA MOGLIE DEL SUDDETTO, mi portarono ingenuamente a concludere che mia madre fosse lentigginosa e malaticcia. A cinque piccole losanghe di pietra, lunghe circa due palmi, ordinatamente disposte in fila accanto alla tomba e consacrate alla memoria dei miei cinque fratellini - che smisero ben presto di arrabattarsi e lottare per sopravvivere - sono debitore di una certezza in cui credevo fervidamente, e cioè che fossero nati supini con le mani in tasca, e che ve le avessero tenute sinché erano rimasti su questa terra. Avevamo la palude, giù in basso lungo il fiume, a non più di venti miglia dal mare - nel tratto in cui si formava l'ansa.
    [Show full text]
  • Derubano Gli Alluvionati Per Le Maxi-Opere Inutili
    Ricordate la gran riforma del Tfr in busta paga? I pochi che lo chiedono (17%) scoprono che per ora non si può: il governo s’era scordato un pezzo di legge y(7HC0D7*KSTKKQ( +\!"!%!?!" Venerdì 20 marzo 2 01 5 –Anno 7 –n° 78 e1,40 –Arretrati: e2 ,0 0 Redazione: via Valadier n° 42 –00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) tel. +39 06 32818.1 –fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 Lupi perde il pelo ma non il vizio di Marco Travaglio he Maurizio Lupi se ne Cdovesse andare –per il lombrosario di cui si è circon- dato, per le balle che ha rac- contato, per i favori che ha Gli “angeli del fango”di Genova Ansa Il cantiere del Terzo Valico Ansa chiesto e ottenuto per il figlio e per quelli che ha accettato per sé e per la moglie, per i suoi interventi a favore di Perotti, per la sua conclamata incom- petenza che faceva di lui il bu- DERUBANO GLI ALLUVIONATI rattino nelle mani di Incalza & his band senz’alcuna possibilità di controllo, alla faccia del “primato della politica” –era ovvio. E infatti oggi se ne an- PER LE MAXI-OPERE INUTILI drà, ora che è stato scaricato non solo da Renzi, ma pure da Alfano che non può permet- Nelle intercettazioni, un dialogo come quello della Udi Marco Politi tersi di perdere la ragione so- ciale del suo partito: le poltro- Cricca sul terremoto de L’Aquila.
    [Show full text]
  • Acta Apostolicae Sedis Commentarium Officiale
    ACTA APOSTOLICAE SEDIS COMMENTARIUM OFFICIALE ANNUS X - VOLUMEN X ROMAE TYPIS POLYGLOTTIS VATICANIS MCMXVIII 1 f I Annus X - Yol. X 2 Ianuarii 1918 Num. 1 ACTA APOSTOLICAE SEDIS COMMENTARIUM OFFICIALE ACTA BENEDICTI PP. XV CONSTITUTIO APOSTOLICA QUA PAROECIA S. CORDIS IESU PRO ANIMABUS IGNE PURGATORIO EXPIANDIS IN URBE INSTUITITUR. BENEDICTUS EPISCOPUS SERVUS SERVORUM DEI AD PERPETUAM REI MEMORIAM Apostolicis litteris « Cum Nobis », die xxianuarii mcmxiii da­ tis, decessor Noster fel. rec. Pius X, vehementer probans Victo- ris Jouet, pientissimi sacerdotis missionarii, opera in hac urbe ad spiritualem civium utilitatem, Prata Castelli sub Hadriani molem incolentium, instituta, id est publicum oratorium iam a vicinia celebratum, consociationem fidelibus defunctis adiun- vandis ibi constitutam, et novi eiusque amplioris templi fabri­ cam, quam ille morte interceptus inchoatam reliquerat, ea omnia in suam curam suscepta, Missionariis a Sacro Corde Iesu provinciae italicae regenda atque administranda concredidit. Cumque in animo haberet, exstructa templo, novam ibi condere paroeciam, decrevit ut iisdem Missionariis, ad praescriptum iuris canonici de paroeciis regularium, ea committeretur. Cer­ tior autem factus dilectum filium Petrum Benedetti, ex eadem Missionariorum familia sacerdotem, tum in obitu benemeren- 6 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale tissimi viri tum postea egregie laborasse ne salutaria illius instituta quidquam detrimenti caperent, eum consociationis quam diximus templique condendi moderatorem elegit, atque etiam
    [Show full text]
  • Ovidio Tristia
    Ovidio Tristia LIBRO PRIMO I 1 Senza di me - ma non sono geloso - andrai, piccolo libro, a Roma: ahimè, che non è permesso andarvi al tuo padrone. Va', ma disadorno, come si addice al libro di un esiliato. Infelice, metti l'abito che si conviene a questo mio tempo! E non ti rivestano di purpureo colore i giacinti - non è adatto ai lutti tale colore - né il titolo sia segnato col minio né la carta unta col cedro, e non avere le borchie bianche sulla tua fronte nera! Questo corredo abbellisca i libri felici: invece è bene che tu ti ricordi della mia sorte. E le tue fronti non siano levigate da friabile pomice, perché tu appaia irsuto e qua e là con le chiome. E nemmeno vergognarti delle macchie! chiunque le veda capirà che sono state causate dalle mie lacrime. Va', libro, e a nome mio saluta i luoghi a me cari! Io li toccherò almeno col piede che mi è permesso. Se h qualcuno, non stupisce fra la gente, non mi avrà dimenticato, se mai qualcuno ci sarà che chieda come va la mia vita, gli dirai che vivo, ma non gli dirai che sono salvo, e che anche l'essere vivo lo devo al dono di un dio. E così detto taci - mi legga chi vuol sapere di più - e sta attento a non dire per caso ciò che non devi! Subito ricordandosi, evocherà le mie colpe il lettore e io passerò sulle bocche del popolo come pubblico reo. Tu non cercare di difendermi, anche se i discorsi ti mordono! Una causa non buona diverrà più ardua con la difesa.
    [Show full text]