IL COMUNE DI MESE (SONDRIO), IL SUO TERRITORIO, LA SUA GENTE.

ASPETTO GEOGRAFICO

Mese, paese confinante con , è situato al piede dell’estremo lembo delle alpi Lepontine, all’imbocco della Valle Spluga, a 12 km dal confine svizzero.

Con una superficie di 417 ettari è il quartultimo per estensione di tutti i Comuni della Provincia di Sondrio. L’altitudine minima è di 253 m s.l.m. e la massima non è superiore a 900. Almeno 308 ettari della sua superficie si trovano al di sotto dei 500 m s.l.m. per cui l’altitudine media risulta essere la più bassa della e tra le più basse della . Il territorio Comunale è nettamente diviso in zona pianeggiante, in gran parte urbanizzata e marginalmente agricola e in zona montuoso-boschiva, semi-abbandonata. Il paese si trova adagiato sui declivi di fondovalle formati dai conoidi dei torrenti Rossedo e Gualdiscione e dalla parte destra del conoide del torrente . La delimitazione territoriale è irregolare nella parte montuosa e segue per gli altri tre lati i corsi d’acqua Liro, e Rossedo. L’abitato risulta praticamente in continuità con quello di Chiavenna. La strada di comunicazione principale è rappresentata dalla Via Trivulzia, che, partendo dal Comune di Chiavenna, passa per Mese e raggiunge i comuni di e di . Il paesaggio e l’ambiente naturale sono sostanzialmente di due tipi, quello di fondovalle e quello di versante. All’ unico nucleo principale sul fondovalle, fanno da corona piccoli nuclei di antica formazione, disseminati sul versante, disabitati da oltre 50 anni. Mese è privo di centro storico: l’architettura pervenuta dai secoli passati è assai ridotta. L’unico borgo antico è quello di Madonna delle Grazie. Quanto ai nuclei sulle sponde e numerosi edifici sparsi, essi conservano ancora un’interessante identità a dimostrazione di come le zone montane fossero intensamente abitate. Nel Dopoguerra i circa 250 edifici di matrice rurale sono stati abbandonati a favore di abitazioni sul fondovalle; solo negli ultimi anni alcuni di essi sono stati ristrutturati ad uso casa di vacanza. L’ambiente di tutto il versante risulta ancora totalmente intatto, con la presenza di vaste zone non modificate dalla presenza umana, che pure è secolare e diffusa capillarmente. Si è così conservata buona parte della fauna originaria e tipica della zona. Sono presenti sul territorio caprioli, volpi, scoiattoli, galli cedroni ecc. e non è infrequente l’osservazione dei cervi o l’incontro notturno con volpi e scoiattoli anche percorrendo in automobile le strade di fondovalle. La fauna acquatica (trote, scazzoni e rane) tipica dei torrenti di montagna, popola i principali corsi d’acqua caratterizzati da acque estremamente pulite. Il fiume Mera, fino a pochi decenni fa ricettore di scarichi provenienti dagli insediamenti, è ormai salvaguardata dalla presenza di idonei sistemi di collettamento e di depurazione dei reflui urbani.

CENNI STORICI

Il territorio comunale di Mese fu abitato già in epoche preistoriche, lo attestano reperti risalenti all'età del ferro, rinvenuti intorno alla metà del secolo scorso nei pressi dell’attuale centrale idroelettrica. Il nome Mese (in dialetto Mées), potrebbe avere attinenza con “Mesolcina” ,“Mesocco” e ”Moesa, nomi rispettivamente della valle omonima in Svizzera, del paese più a nord della valle stessa e del fiume che scende dal San Bernardino e si immette nel Ticino: luoghi e fiume che le genti di Mese e della Valchiavenna conoscevano bene e raggiungevano attraverso il passo della Forcola, soprattutto per ragioni di commercio. L’etnico di Mese, in daletto locale, è “Masàt”, in italiano “Mesiate”, corrispondente, forse solo per caso, al nome dato dagli antichi scrittori agli abitanti della Mesolcina: “Mesiates”. Oggi, come ieri, la storia di Mese è strettamente legata a quella di Chiavenna, di cui Mese fu "vicinia", ovvero corpo distinto con diritto di rappresentanza da parte di consoli nel comune di Chiavenna. Scrive Marino Balatti, storico locale: “Per tutto il Medioevo i prati, i campi e le selve furono coltivati da massari per conto di proprietari di Chiavenna, della pieve di San Lorenzo o di enti ecclesiastici di Como. Per questo Mese era chiamata anche Ultriro, terra oltre il Liro, rispetto a Chiavenna”. Determinante la posizione in prossimità delle vie di transito per l'oltralpe sulla direttrice più breve tra la pianura padana e il centro Europa; rotte percorse lungo i secoli da eserciti e mercanti, con le ripercussioni facilmente immaginabili per le interrelazioni sociali ed economiche. Il percorso del Passo della Forcola fu interessato da forti traffici soprattutto nel XVIII secolo, quando le peggiorate condizioni climatiche costrinsero alla ricerca di passi alternativi allo Spluga. A Mese, in località Cargasacchi, nome peraltro significativo, esiste ancora un fabbricato detto "Dogana" e sui fianchi della montagna si presentano gruppi di case certamente funzionali ai transiti commerciali. Mese seguì sempre le sorti politiche del resto della valle e dell'attuale provincia di Sondrio. Dopo la dominazione grigione (1512-1620 e 1639-1797), fece parte della napoleonica Repubblica Cisalpina, poi Repubblica italiana e Regno d'Italia, e quindi, fino al 1859, del Regno lombardo-veneto, dal 1861 del Regno d'Italia sabaudo. Fra il 1887 e il 1932 fu dominante la figura del parroco don Primo Lucchinetti, animatore culturale e promotore di iniziative a carattere economico (latteria sociale, cooperativa di consumo, società elettrica, innovazioni tecnico-agricole) e, soprattutto, fondatore della Congregazione delle Pie Figlie della Sacra Famiglia che organizzò e gestì asili infantili in tutta la Valchiavenna, in vari comuni della provincia e nel Milanese, curò l’ assistenza domiciliare agli ammalati e provvide al ricovero degli indigenti.

VICENDE DEMOGRAFICHE

Per quanto riguarda le vicende demografiche, Mese è un comune in controtendenza rispetto alla maggior parte dei comuni alpini, infatti i censimenti registrano un costante aumento della sua popolazione. Gli abitanti sono passati dai 420 del 1861 agli attuali 1814 (rilevati al 31/12/2017), con una densità abitativa pari a 431 ab/kmq (all’ultimo censimento 2011 la densità media in Lombardia risultava pari a 406,6 ab/kmq e in Italia a 196,80) . A partire dal 1971 gli abitanti del paese sono praticamente raddoppiati; nel decennio intercorso tra gli ultimi censimenti si è verificato un incremento pari a circa il 12%. Il fenomeno si spiega con il verificarsi del progressivo spopolamento di alcune frazioni montane dei Comuni di , di e di e l’emigrazione di queste popolazioni verso i comuni di fondovalle, Mese in primis. Parallelamente all'incremento demografico, si è verificato un intenso sviluppo urbano lungo la direttrice della via Trivulzia. La forte espansione edilizia è stata agevolata dalla favorevole conformazione territoriale, (buona esposizione solare, scarso pericolo idrogeologico) e soprattutto dalla pressione espansiva di Chiavenna, che rende appetibili anche lotti di terreno relativamente poco estesi per la costruzione di case, in genere unifamiliari, spesso ben curate nei particolari costruttivi.

Per quanto attiene alla struttura della popolazione, i dati censuari 2011, significativi per Mese, sono i seguenti:

INDICI E OSSERVAZIONI MESE LOMBARDIA ITALIA Indice di vecchiaia più basso rispetto alla media lombarda e italiana: 108,2 145,9 148,7 Indice di dipendenza anziani inferiore ai dati regionale e nazionale 24,4 32 32 Indice di separati e divorziati inferiore ai dati regionale e nazionale 3,8 5,9 5,4 Incidenza % delle abitazioni in proprietà più elevata rispetto al resto d’Italia 86,9 74,3 72,5 Indice di affollamento delle abitazioni più basso rispetto alle medie 0,1 0,5 0,6 nazionali Incidenza di residenti stranieri di gran lunga più bassa rispetto alla Regione 14,9 97,6 67,8 Lombardia e all’Italia (stranieri ogni 1000 abitanti) Istruzione: adulti con licenza media e diploma: in linea con il resto d’Italia 53,7 56,4 55,1 Istruzione: adulti con laurea – dato assai inferiore a quello regionale e 5.6 24,4 23,2 nazionale Incidenza delle famiglie numerose – valore molto basso 0,7 1,1 1,4 Incidenza popolazione in condizione di affollamento – valore molto basso 0,3 1,2 1,5 Incidenza di famiglie in disagio di assistenza – valore molto basso 1,6 2,7 3

ALTRI DATI ANAGRAFICI E CURIOSITA’ STATISTICHE RIGUARDANTI IL COMUNE DI MESE

Giovani - dati censuari 2011 – Fonte: Istat

Anziani - dati censuari 2011 – Fonte: Istat

Famiglie - dati censuari 2011 – Fonte: Istat

MOVIMENTO MIGRATORIO

Ai circa 55 individui iscritti annualmente per immigrazione, corrispondono circa 45 individui cancellati per emigrazione ogni anno. Le variazioni anagrafiche annuali riguardano quindi circa 100 persone (5,5 % popolazione).

Il movimento naturale (nascite-morti) è mediamente in attivo.

La popolazione tende a invecchiare: diminuiscono i giovani e aumentano gli anziani.

Anziani

Età media

Giovani

La classificazione climatica del Comune di Mese

Il rischio sismico del Comune di Mese

Posizione di Mese nelle classifiche per popolazione, estensione territoriale e reddito. I dati del reddito riguardano il 2010, la posizione di Mese, superiore alla media nazionale, è però nettamente inferiore alle medie regionale e provinciale.

ECONOMIA

Fino agli anni ’40 del secolo scorso, il settore dell’agricoltura rappresentava l’attività prevalente per la popolazione residente; la conformazione territoriale, del resto, favoriva tale attività. Nel 1936 gli occupati in agricoltura erano 249, pari al 65,5 % della popolazione attiva, nel 1981 soltanto 39, pari al 9,8 % della p.a. Attualmente la percentuale è inferiore al 5 %. L’allevamento bovino nel 1929 era costituito da 369 capi, (50 % vacche da latte e 50 % bovini da carne) ed era ancora significativo nel 1970 con 252 capi (di cui 58 % costituito da vacche da latte): Nel 2010 sono stati censiti meno di 70 capi bovini e circa 170 capi ovi-caprini. I terreni agricoli, un tempo coltivati a cereali, foraggere, ortive, altri seminativi, e vigneto, attualmente sono coltivati esclusivamente a foraggio.

A partire dal 1950, per la sua conformazione territoriale, Mese ha rappresentato un naturale sbocco industriale per il Comune di Chiavenna (soltanto dopo il 1980 la Valchiavenna si doterà di una vera e propria area industriale nella piana di Gordona). Mese, in particolare, è sede di un’importante Centrale idroelettrica, inaugurata nel 1927: all'epoca della costruzione era la più potente d'Europa; tutt’ora attiva, si trova nel cuore del paese, proprio nelle immediate vicinanze della chiesa parrocchiale di San Vittore ed ha le caratteristiche tipiche dell’architettura industriale di pregio di inizio secolo. La centrale sfrutta le potenzialità di un bacino imbrifero di 207 kmq alla quota media di 1700 metri ed interessa i comuni di Campodolcino, San Giacomo Filippo, Gordona, Menarola e Mese. L'impianto è particolare perché ogni elemento non è visibile dall'esterno: canali di adduzione, vasca di carico e condotte forzate sono infatti in galleria. I macchinari sono stati completamente rinnovati nel 2008: i nuovi gruppi sono composti da cinque turboalternatori con macchine idrauliche Pelton, per una potenza complessiva di 170 MW. A Mese hanno trovato sede attività artigianali e una grossa industria metallurgica, assai dinamica, che dal punto di vista occupazionale fa di Mese un'isola felice nel panorama provinciale.

DATI ECONOMICI –CENSIMENTO 2011

INDICI E OSSERVAZIONI MESE LOMBARDIA ITALIA Partecipazione maschile al mercato del lavoro leggermente superiore alla 66,5 64,1 60,7 media nazionale Partecipazione femminile al mercato del lavoro, inferiore alla media 40,4 46,1 41,8 nazionale Incidenza giovani 15-29 anni che non studiano e non lavorano più bassa 12,5 16,6 24,7 che nel resto d’Italia Rapporto giovani attivi e non attivi più elevato rispetto al resto d’Italia 73,2 59,4 50,8 Tasso di disoccupazione assai più basso rispetto al resto d’Italia 3,4 6,8 11,4 Tasso di disoccupazione giovanile assai più basso che nel resto d’Italia 12,7 23,7 34,7 Mobilità fuori comune per studio e lavoro più elevata che nel resto d’Italia 48,9 36,7 24,2 Mobilità studentesca assai più elevata che nel resto d’Italia 111,3 50,2 35,2 Mobilità privata più elevata che nel resto d’Italia 69,5 62.9 64,3 Mobilità pubblica assai più bassa che nel resto d’Italia 8.8 15,6 13,4 Indice di vulnerabilità sociale e materiale bassissimo (media italiana 99,3) Posizione nella graduatoria dei comuni: 7794° posto su 8092 comuni censiti 96,4 99,3 Imprese attive 67 Risorse umane delle Imprese attive 297

Territorio Mese Tipologia unità unità locali delle imprese Forma giuridica totale Classe di addetti totale Tipo dato numero unità attive numero addetti Anno 2001 2011 2001 2011 Ateco 2007 totale 69 75 409 395 estrazione di minerali da cave e miniere .. 1 .. 2 attività manifatturiere 11 6 153 156 fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 2 2 128 85 costruzioni 15 18 22 26 commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e motocicli 20 20 51 70 trasporto e magazzinaggio 4 3 12 7 attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 3 3 5 5 attività finanziarie e assicurative 2 2 2 2 attività immobiliari .. 1 .. 1 attività professionali, scientifiche e tecniche 3 9 3 9 noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 4 4 26 20 sanità e assistenza sociale 2 3 3 8 attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 1 1 2 1 altre attività di servizi 2 2 2 3

Dati estratti il 04 gen 2016, 13h53 UTC (GMT), daCensStat

LAVORATORI ALL’ESTERO – FRONTALIERI

I frontalieri, residenti a Mese, che varcano il confine Svizzero per lavoro e sono obbligati a rientrare la sera, sono circa 60 (percentuale lievemente inferiore al 4% della popolazione residente). Sono prevalentemente occupati nei settori edilizio, alberghiero e turistico con mansioni a medio o basso livello di competenza.

ISTITUZIONI PUBBLICHE – dati censuari

Territorio Mese Tipologia unità unità locali delle istituzioni pubbliche Forma giuridica totale Classe di addetti totale Tipo dato numero unità attive numero addetti Anno 2001 2011 2001 2011 Ateco 2007 trasporto e magazzinaggio (totale) .. 1 .. 1 magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti .. 1 .. 1 amministrazione pubblica e difesa assicurazione sociale obbligatoria (totale) 2 2 41 30 amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria 2 2 41 30 Istruzione (totale) 2 2 19 23 istruzione 2 2 19 23 sanità e assistenza sociale (totale) 1 .. 7 .. servizi di assistenza sociale residenziale 1 .. 7 .. TOTALE 5 5 67 54

Dati estratti il 04 gen 2016, 13h57 UTC (GMT), daCensStat

ISTITUZIONI NO PROFIT – NUMERO DI ADDETTI

Territorio Mese

Tipo dato numero addetti

Tipologia unità istituzione non profit Classe di addetti totale Anno 2011 società altra totale Forma giuridica cooperativa istituzione sociale non profit

Settore di attività non profit sanità (totale) .. 11 11 servizi per lungodegenti .. 11 11 sviluppo economico e coesione sociale (totale) 60 .. 60 addestramento, avviamento professionale e inserimento lavorativo 60 .. 60 tutte le voci (totale) 60 11 71

Dati estratti il 04 gen 2016, 14h34 UTC (GMT), daCensStat

NO PROFIT – UNITA’ LOCALI E RISORSE UMANE

Dati: Settore di attività (ICNPO), forma giuridica e classe di addetti - Dati fino al

livello comunale Territorio Mese

Tipo dato numero unità attive Tipologia unità unità locali delle istituzioni non profit Classe di addetti totale Anno 2011 società associazione associazione altra totale Forma giuridica cooperativa riconosciuta non istituzione sociale riconosciuta non profit

Settore di attività non profit cultura, sport e ricreazione .. 1 5 .. 6 attività culturali e artistiche .. .. 1 .. 1 attività sportive .. 1 2 .. 3 attività ricreative e di socializzazione .. .. 2 .. 2 sanità 1 .. .. 1 2 servizi per lungodegenti ...... 1 1 servizi psichiatrici ospedalieri e non ospedalieri 1 ...... 1 assistenza sociale e protezione civile 1 ...... 1 servizi di assistenza sociale(offerta di servizi reali alla collettività o a categorie di persone) 1 ...... 1 ambiente .. .. 1 .. 1 protezione dell’ambiente .. .. 1 .. 1 sviluppo economico e coesione sociale 1 ...... 1 addestramento, avviamento professionale e inserimento lavorativo 1 ...... 1 cooperazione e solidarietà internazionale .. 1 .. .. 1 attività per il sostegno economico e umanitario all’estero .. 1 .. .. 1 tutte le voci 3 2 6 1 12

Dati estratti il 04 gen 2016, 14h38 UTC (GMT), daCensStat

ISTITUZIONE NO PROFIT – VOLONTARI

Dati: Settore di attività (ICNPO), forma giuridica e

classe di addetti - Dati fino al livello comunale Territorio Mese Tipo dato numero volontari

Tipologia unità istituzione non profit Classe di addetti totale Anno 2011 associazione associazione totale Forma giuridica riconosciuta non riconosciuta Settore di attività non profit cultura, sport e ricreazione (TOTALE) .. 83 83 attività culturali e artistiche .. 31 31 attività sportive .. 32 32 attività ricreative e di socializzazione .. 20 20 Ambiente (TOTALE) .. 20 20 protezione dell’ambiente .. 20 20 cooperazione e solidarietà internazionale (TOTALE) 18 .. 18 attività per il sostegno economico e umanitario all’estero 18 .. 18 tutte le voci (somma TOTALI) 18 103 121

Dati estratti il 04 gen 2016, 14h36 UTC (GMT), daCensStat