Notiziario Di Sezione A12 N1

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Notiziario Di Sezione A12 N1 ANPIANPI SEZIONESEZIONE DIDI MONDOVÌMONDOVÌ Via Nino Manera n° 9 12084 MONDOVI’ (CN) Giu. 2020 e-mail: [email protected] - sito: http://digilander.libero/anpi_mondovi/ A.12 – N.1 NN OTIZIARIOOTIZIARIO DIDI SEZIONESEZIONE 75 ANNI DAL 25 APRILE 1945 ettantacinque anni dal campo di lancio di Igliano. S 25 aprile 1945: una La sua azione si svolse su più ricorrenza importante, senza fronti, in qualità di staffetta, dubbio. Un numero di anni informatore, organizzatore e significativo, anche oggi che nell’importante e delicata at- la speranza di vita per gli tività di reclutamento di gio- uomini supera gli 80 anni e vani, che avevano aderito gli 85 per le donne. Ma credo alla Repubblica Sociale Ita- che il confronto più corretto liana. Fu poi deputato e sena- vada fatto con quella che fu tore della Repubblica e Presi- l’età media dei Partigiani che dente Onorario dell’ANPI di oggi ricordiamo e ai quali Cuneo. rinnoviamo la nostra costan- te, imperitura gratitudine: Giovanni Garelli (25 gen- 24/25 anni. naio 2020), il primo iscritto Siamo distanti il triplo di alla nostra Sezione di Mon- anni dall’età di quei ragazzi dovì sin dalla sua fondazio- che si immolarono giovanis- Casarino Prof. Stefano Pres. Sez. ANPI di Mondovì. ne, Presidente dell’Associa- simi perché noi potessimo Val Casotto del marzo 1944. to le idee chiare. La lunga zione “I. Vian”, Presidente pensare e parlare liberamen- disinformazione ci aveva con- Onorario dell’ANMIG (Ass. te, anche se non sempre ne Aurelio Franco (12 aprile dizionato; ma aprimmo gli Naz. Mutilati e Invalidi di siamo consapevoli e non 2019), il “partigiano Lulù”, occhi a contatto con la dura Guerra); Grande Ufficiale e sempre ci dimostriamo degni particolarmente benemerito realtà, discutendo fra di noi, Grande Invalido di Guerra, di quello straordinario sacri- perché si operò e diede sem- ascoltando le esperienze di andato sui monti a 19 anni, ficio. Soprattutto in questi pre i suoi consigli per evitare chi era reduce da uno dei col nome di “Stantuffo”, ultimi tempi. azioni che comportassero poi fronti di guerra e non voleva compagno di scuola di Lidia Il 25 aprile dello scorso inevitabili rappresaglie tede- affatto tornarci, tanto meno Rolfi Beccaria. anno l’amico Prof. Ernesto sche sui civili di Castelnuovo dalla parte sbagliata con Purtroppo, è l’inevitabile Billò ha ripercorso il lungo di Ceva. Graziani e i repubblichini di legge dell’anagrafe umana. elenco dei caduti monregale- Salò. Le generazioni degli uomi- si nella guerra di liberazione. Luigi Franco Motta (5 Presidente dell’Associazio- ni sono davvero, lo insegna A quel triste elenco si sono giugno 2019): a diciotto anni ne Ignazio Vian, era ancora Omero, come le foglie: sta aggiunti altri nomi; mi limito fu partigiano del Distacca- con noi e fu festeggiato da sparendo, purtroppo, quella a ricordarne cinque, che han- mento della Tura coi ribelli tutti noi il 25 aprile dello dei Partigiani, di coloro che no superato tutti la novantina alla chiamata alle armi nella scorso anno, ultima sua appa- potevano testimoniare con la e che sono scomparsi nel Repubblica di Salò. Come rizione pubblica. voce e con la loro stessa per- frattempo: ebbe lui stesso modo di di- sona quei tempi tremendi in chiarare: Leopoldo Attilio Martino cui violenza, terrore, abomi- Carlo Dalmasso (16 feb- Sulla Tura mi trovai con (21 giugno 2019), staffetta nio hanno rischiato di impor- braio 2019), componente altri amici monregalesi, ope- partigiana a quindici anni, si e si sarebbero imposti, se della guardia personale (i rai, studenti, contadini: chi operò nelle formazioni del non ci fossero stati loro. pretoriani) del Comandante formatosi all’ombra del cam- distaccamento di Sant’ Anna, L’essere umano muore; ma Enrico Martini Mauri, in panile, chi in ambienti diver- Castellino Tanaro, Francolini non muore, non deve morire prima linea nella battaglia di si. Non potevamo avere subi- e Maccaferro nella zona del Continua a pag. 2 FRANCO CENTRO VILE ATTENTATO TORINO 06.05.1945 20 GIUGNO 1940 Morire a 15 anni. Alla casa di Lidia Rolfi. Sfilata dei Partigiani. L’Italia entra in guerra. di di di di Stefano Casarino Stefano Casarino Giorgio Gonella Giorgio Gonella A pagina 3 A pagina 6 A pagina 9 A pagina 12 2 Continua da pag. 1 za” non farmi intimidire da mente buone notizie. […] Mi razzare, prepotenti ed impu- il ricordo di ciò che ha com- un vescovo, da un prefetto, sento dilatare il cuore da una niti, i “cani neri”. È il titolo piuto e dei fini che si è pro- da un questore. Qualsiasi gioia quasi dolorosa al pen- di un inquietante romanzo di posto e che ha realizzato. cittadino […] deve poter dire siero della liberazione di Ian Mc Ewan del 1992, che è Se quel ricordo muore, se a chi detiene il potere: “Non Parigi. Quanto ho sofferto stato definito un bellissimo e quella memoria non si con- voglio offenderla, ma su que- alla sua caduta! Mi pareva profetico apologo sul male serva e non si trasmette, per- sto punto io sono convinto tutto un mondo che crollas- che sta attraversando diamo quella “chiave del del contrario. E se lei mi se: e forse è crollato davve- l’Europa di oggi (S. Verone- passato” che secondo Victor parla di compromessi, beh ro. […] Quale sarà la Parigi, si). Mi limito a citare la con- Hugo è l’unica che possa allora… I compromessi han- meglio quale sarà il mondo clusione: aprirci “la porta del futuro”. no delle sfumature infinite, che uscirà dal tormento di Ma è ai cani neri che ritor- Non dobbiamo essere così ma la verità vera è quella che oggi? Per tutta la notte ho no con maggiore frequenza. distratti e così sbadati, non è, è una scultura di pietra. stupidamente rimuginato […] Attraversano la linea possiamo permettercelo. Né Non può prestarsi ai compro- questi pensieri, senza poter d’ombra e sprofondano in per noi né per i nostri figli. messi. Se anche uno su mille chiudere occhio. E ho prova- una tenebra mai raggiunta E allora, consentitemi di lottasse per la verità non to un’angoscia quasi panica. dal sole, mentre il buon sin- non limitarmi a ricordare dei sarebbe male. Fossero tanti a Ho paura di questo domani daco mezzo ubriaco non fatti in una sorta di comme- resistere, fossero tutti. Sareb- che sarà così diverso, così manderà mai i suoi uomini a morazione storica, pur im- be bello. Ma è un sogno. ostile forse a troppe cose in dar loro la caccia, perché i portante, ma di riflettere sul Il libro è del 1998 e c’è cui ho creduto. Capisco che cani guadano il fiume nel senso della “resistenza”, in tanto disincanto, tanta ama- così dev’essere; son pronta a cuore della notte […]; poi, questi tempi in cui si sentono rezza. Noi quel sogno non dar la vita perché così sia; quando il sonno ha la me- ripetere senza riflettere a l’abbiamo realizzato, né nel ma avrò la forza di viverci, glio, si allontanano, come sufficienza slogan preconfe- 1998 né tantomeno oggi. in questo nuovo ordine di macchie nere sul grigio zionati, che possono anche Eppure questo monito a non domani? dell’alba, e svaniscono pro- sinistramente richiamare dei scendere a compromessi con Nella gioia, timida ma cre- cedendo verso la montagna suoni lontani, ma non troppo; la verità, cioè, almeno per me, scente, della prossima libera- alla quale ritorneranno a in questi tempi in cui domina coi valori importanti; a non zione, una donna partigiana, tormentarci in qualche ango- (almeno, così a me pare) non barattare la libertà per la sicu- madre di un giovanissimo lo d’Europa, chissà quale, la resistenza ma l’acquiescen- rezza, la dignità umana per i partigiano, confessa di aver chissà quando. za o addirittura l’infantile o propri comodi, la solidarietà paura del domani che sta lei Il rischio, più che fondato, masochistico o folle deside- per il proprio interesse, mi stessa contribuendo a creare. è che non si limitino solo a rio dell’”uomo forte”. sembra una sorta di stella Niente trionfalismi, niente “qualche angolo d’Europa”, Ci aiutano a farlo le parole polare che dovrebbe guidare volontà di vendetta: ma timo- ma che la percorrano tutta. E di un prete “scomodo”, don la nostra vita, le nostre azioni. re di non essere all’altezza lo faranno, se le autorità pre- Raimondo Viale (1907- E soprattutto quelle di chi dei tempi nuovi, di non avere poste (“i sindaci mezzo u- 1984), protagonista de Il pre- votiamo a rappresentarci. le capacità di viverli. briachi”, cioè le autorità di- te giusto (1998) di Nuto Re- La resistenza, abbiamo Questo interrogativo ci stratte o incapaci o inclini a velli (di cui il 19 ottobre del- ascoltato, respinge quello che riguarda tutti, perché noi sottovalutare il fenomeno, lo scorso anno qui a Mondo- è contrario alla dignità uma- oggi viviamo in quel perché “c’è ben altro” di più vì abbiamo ricordato il cente- na e alla vita stessa: dovrem- “domani” sul quale Ada Go- importante!) e la gente del nario della nascita nel bel mo tenerlo ben presente, ap- betti si interrogava. posto non faranno nulla per convegno “Passaggio di testi- plicarlo e trasmetterlo alle Quale “nuovo ordine” ab- impedirglielo. mone”, dedicato oltre che a nuove generazioni, insegnar- biamo saputo e voluto crea- Lo faranno, anzi già lo lui, anche a Primo Levi e a lo a scuola, in famiglia, nelle re? A 75 anni di distanza, stanno facendo. Mario Rigoni Stern): conversazioni quotidiane: abbiamo più motivi di orgo- È fresco e brucia come una La resistenza è una dote altrimenti saremo un popolo glio o di delusione? ferita il ricordo della crimina- dell’uomo maturo, dell’uomo senza coscienza, di passivi La valutazione è comples- le scritta “Juden hier” com- che rifiuta tutto ciò che è esecutori di volontà altrui, di sa, non può ridursi ad una parsa nel gennaio di ingiusto, e si ribella, si ribel- sudditi e non di cittadini.
Recommended publications
  • Le Amministrazioni Comunali Libere Nella Prima Fase Della Resistenza Nelle Langhe
    LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI LIBERE NELLA PRIMA FASE DELLA RESISTENZA NELLE LANGHE La Resistenza nella zona collinare del Piemonte non sorse T8 settembre 1943. O meglio: non vi sorse subito come resistenza armata. Nuclei locali si formarono, ma relativamente tardi e lenta' mente; erano di grave impedimento le molte e facili vie di pene' trazione, l’assenza di ostacoli naturali da opporre al nemico, la fitta popolazione tra cui si temeva (a torto, come poi si vide) che pullulassero le spie... Così il Piemonte centrale rimase, nei primis' simi mesi della Resistenza, zona praticamente priva di « bande », ove nei paesi tuttora rimanevano in servizio le Stazioni dei cara- binieri (anche se pochi di questi si erano risolutamente posti a fianco della repubblica di Salò, mentre la maggioranza faceva, di fatto, il doppio giuoco). I migliori e più combattivi elementi della zona affluivano verso la montagna, dove già dal settembre 1943 si combatteva duramente; pochi nuclei, di scarsa consistenza rima' nevano sul posto occultati nei boschi, o addirittura a casa propria, attendendo per lo più ai lavori dei campi e collegandosi solo di rado e senza compiere azioni di rilievo. La spinta doveva venire dalle montagne, allorché le vicende della guerra, per un motivo o per l’altro, spinsero alcune delle più agguerrite unità partigiane dei monti a trasferirsi in tutto o in parte nella zona collinare. Così la resistenza armata del Piemonte centrale ebbe origine indiretta; eccezion fatta per il Biellese che, a vero dire, pur gravitando sopra la pianura di Santhià e di Vercelli, ed essendo geograficamente parte del Piemonte centrale, dovrebbe senz’altro essere incluso sia per motivi orografici che per l’evoL versi del suo grandioso movimento partigiano, nella zona dell’arco alpino occidentale.
    [Show full text]
  • Il Bosco E L'uomo Nelle Alpi Occidentali
    C.A.I. COMITATO SCIENTIFICO LIGURE-PIEMONTESE-VALDOSTANO IL BOSCO E L'UOMO NELLE ALPI OCCIDENTALI Atti del Convegno di Saint Nicolas (Ao) 17-18 settembre '94 Si ringraziano: - il Ce ntre d'Etudes Franco -Pro vençales René Willien di St. Nicolas - la Regione Autonoma Valle d'Aosta - Assessorato Agricoltura - Forestazione e Risorse naturali - Assessorato Pubblica Istruzione - il Comitato Scientifico Centrale del Club Alpino Italiano CLUB ALPINO ITALIANO COMIT A TO SCIENTIFICO LIGURE PIEMONTESE V ALDOST ANO Segreteria c/o Vanna Vignola Via Restano, 42 - 13100 VERCELLI Te!. 0161/214361 Sommario SOMMARIO Introduzione .......... ...............................................................................p. V Alexis Bétemps - Il bosco in Valle d'Aosta fra magia e real tà....... ....... ....... ..... .....p. I Gian Paolo Mondino - Tipologia de lla ve ge tazione fo res tale pe r una gestione na turalis tica de l bo sco - Esempi de lle va lli Alpi ne Pi emontesi .......................................p. 12 Enrico Martini - Le "Zo ne Umide": definizio ne, significa to cul turale, suggerime nti pe r una ges tione corre tta .....................................p. 20 - Telerilevame nto inmo ntagna e scelte gestio nali pe r le aree na tu rali ........................................... ..................................p. 26 Angelo Morisi - Lic he ni , pu rezza atmo�ierica e salu te de l bosco ................. .......p. 32 Massimo Bocca - Studio e ges tio ne de l pa tr imonio fo res tale de l Pa rco Na tu rale de l MontAv ic .............................................................................p. 38 Regione Autonoma Valle d'Aosta - Assessorato Agricoltura, Foreste e Ambiente Natura1e. - Le Bois de la Tour ......................................... ............................p. 46 III Introduzione INTRODUZIONE Come ormai consuetudine consolidata in questi ultimi anni, il Comitato Scientifico Ligure-Piemontese-Valdostano del Club Alpino Italiano anche nel 1994 è riuscito ad organizzare il tradizionale Convegno Didattico-Scientifico d'autunno.
    [Show full text]
  • Enrico MARTINI “Mauri”
    Enrico MARTINI “Mauri” 1911 gennaio 29. Nasce a Mondovì. 1929. Entra all'Accademia di Fanteria e di Cavalleria di Modena. Promosso Sottotenente, frequenta la Scuola di Applicazione in Parma. 1933. E’ assegnato al 3° Reggimento Alpini in Torino, con il grado di Tenente. 1934/35. Scuola Militare di Alpinismo di Aosta; consegue i brevetti di Istruttore scelto di sci e di Istruttore di roccia. 1936 partecipa, con il 7° Reggimento Alpini della Divisione Pusteria, alla campagna etiopica e nella battaglia del Lago Ascianghi viene decorato di Croce di guerra al Valor Militare. 1937. Frequenta il corso di osservazione aerea presso la Scuola di Cerveteri, conseguendo il brevetto di Osservatore Aereo. 1938-1941. Istituto Superiore di Guerra; frequenta i corsi; è promosso Capitano. 1941 Aprile – 1943 primavera. E’ assegnato all’Ufficio Operazioni del Comando Superiore delle Forze Armate in Africa Settentrionale. Nella battaglia di Marmarica e del deserto egiziano, è decorato di altre tre ricompense al valore ed è promosso a Maggiore. 1943 primavera – settembre 8. Rimpatriato, è assegnato allo Stato Maggiore Esercito. 1943 settembre 8. Nei giorni della proclamazione dell'armistizio, si aggrega ad un reparto di granatieri e prende parte alla difesa di Roma. Dichiarata Roma città aperta, cerca di raggiungere il Piemonte per unirsi alle unità della 4a Armata che, si dice continuano la resistenza contro i tedeschi. Catturato dai tedeschi ed internato nel campo di concentramento di Apuania, riesce nottetempo ad evadere. 1943 settembre 17. Raggiunge le vallate del Monregalese, ove inizia la organizzazione delle prime unità partigiane. Da queste Valli, alle Langhe, al Monferrato, in venti mesi di lotta ininterrotta contro i nazifascisti, forma il I Gruppo Divisioni Alpine del C.V.L.
    [Show full text]
  • Cernuschesi Partigiani Della Montagna Il Nostro Antonio Benelli Nelle Pagine Di Beppe Fenoglio
    Partigiani di montagna_48pag:Layout 1 6-04-2011 14:47 Pagina 1 Giorgio Perego Cernuschesi partigiani della montagna Il nostro Antonio Benelli nelle pagine di Beppe Fenoglio città di CERNUSCO SUL NAVIGLIO Partigiani di montagna_48pag:Layout 1 6-04-2011 14:47 Pagina 2 Partigiani di montagna_48pag:Layout 1 6-04-2011 14:47 Pagina 3 Giorgio Perego Cernuschesi partigiani della montagna Il nostro Antonio Benelli nelle pagine di Beppe Fenoglio Partigiani di montagna_48pag:Layout 1 6-04-2011 14:47 Pagina 4 Quaderni cernuschesi - n.1/2011 Stampato nel mese di aprile 2011 da ROTOLITO LOMBARDO S.p.A. Via Brescia, 53/65 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Partigiani di montagna_48pag:Layout 1 6-04-2011 14:47 Pagina 5 La concomitanza di questa pubblicazione con la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia aggiunge a questo pregevole saggio di Giorgio Perego un valore simbolico che va oltre quello di una ricerca storica. Negli 85 anni che separarono la creazione del Regno d’Italia e la proclamazione della Re- pubblica, la Resistenza rappresentò un passaggio indiscutibilmente fonda- mentale per la storia che segnò il nostro Paese, sia per le cronache e le testimonianze di guerra che per chi nella Resistenza legge il portato di va- lori e di ideali, in gran parte presenti nella nostra carta costituzionale. Neppure in quel periodo di cupa paura e di incertezza per le sorti italiane l’unità del nostro Paese fu messa in discussione, nella consapevolezza che è proprio sull’unità che si fonda la nostra forza e la nostra stessa dignità di nazione.
    [Show full text]
  • Partigiani Tra Liguria E Piemonte
    A.S. 2019 – 2020 PROGETTO “DALLA STORIA ALLE STORIE” PARTIGIANI TRA LIGURIA E PIEMONTE Classe IIID Partigiani liguri: la repubblica di Torriglia Genova in guerra Il racconto del sig. Oreste Canesi “Dopo l’armistizio con gli Americani, per molti nostri soldati che non potevano raggiungere le proprie abitazioni, non c’era altra possibilità di salvare la pelle che andare in montagna, o sugli Appennini o nei boschi delle Langhe, al confine tra Liguria, Piemonte e piacentino. Nascevano le formazioni dei ribelli, poi chiamati patrioti e quindi definitivamente “Partigiani”.” Fotografia La Repubblica di Torriglia La Repubblica di Torriglia era un territorio controllato dai Partigiani, che venne chiamato così dai partigiani della divisione Garibaldi “Cichero” e comprendeva la val Borbera, la val d’Aveto e la val Trebbia. Tra il 1942 e il 1943 gli alleati bombardarono il collegamento tra Genova e la pianura padana, che era l’unica alternativa all’Aurelia. Nel 1944 in val Trebbia i nazisti non potevano più transitare facilmente, siccome era occupata dai partigiani. Avevano sistemato dei cartelli (con scritto “banditen” - banditi) lungo la strada per avvisare che era territorio partigiano, mentre la repubblica di Bobbio era un territorio in gran parte sotto il controllo della Divisione Garibaldi "Cichero" e delle brigate liguri. Il territorio partigiano era difeso dalla Divisione Garibaldi "Cichero" e dalla sua derivazione, la Divisione Garibaldi, organizzate nelle brigate, ed era un territorio libero già nel 1944. A Gorreto nell'agosto del 1944 arrivava chiunque avesse a che fare con la guerra partigiana. Fu organizzato un servizio speciale con scopo di individuare spie e informatori.
    [Show full text]
  • Fondo Nella Realta Internazionale : Conferenza Al Convegno Dei Laureati Cattolici, 3 Ge
    Biblioteca 'Gabriele De Rosa' dell'Istituto Luigi Sturzo REGISTRO TOPOGRAFICO Sezione:F.TAV Da collocazione: A collocazione: Biblioteca 'Gabriele De Rosa' dell'Istituto Luigi Sturzo 13/07/2012 2 REGISTRO TOPOGRAFICO relativo alla sezione: F.TAV Collocazione: 1 Specificazione: Inventari: 1 Consistenza di collocazione: 1 v. *Discorsi parlamentari, 1906-1924 / Eugenio Chiesa. - Milano : A. Giuffre, 1960. - XI, 567 p. : 1 ritr. ; 24 cm. N. 51982 Collocazione: 2 Specificazione: Inventari: 1 Consistenza di collocazione: 1 v. Lo *statuto dei lavoratori : progetti di legge e discussioni parlamentari / Senato della Repubblica. - Roma : Segretariato generale. Servizio studi. Ufficio documentazione e ricerche, 1974 N. 51983 Collocazione: 4 Specificazione: Inventari: 1 Consistenza di collocazione: 1 v. The *communist subversion of Czechoslovakia 1938-1948 : the failure of coexistence / by Josef Korbel. - Princeton : Princeton University press, 1959. - XII, 258 p. ; 23 cm N. 51985 Collocazione: 5 Specificazione: Inventari: 1 Consistenza di collocazione: 1 v. *Labor in the Soviet Union / Solomon M. Schwarz. - New York : Praeger, 1951. - XVIII, 364 p. ; 24 cm N. 51986 Collocazione: 6 Specificazione: Inventari: 1 Consistenza di collocazione: 1 v. *Per la causa del socialismo : documenti, interventi di esponenti di stato e di partito dell'URSS e della RSC, notizie di stampa. - Mosca : Agenzia di stampa Novosti, [1969?]. - 318 p. ; 20 cm N. 51987 Collocazione: 7 Specificazione: Inventari: 1 Consistenza di collocazione: 1 v. Le *origini del neo-tomismo nel secolo 19. / Giuseppe Saitta ; con prefazione di Giovanni Gentile. - Bari : Laterza, 1912. - XI, 283 p. ; 21 cm N. 51988 Collocazione: 8 Specificazione: Inventari: 1 Consistenza di collocazione: 1 v. *Scienza e società : atti del Convegno nazionale di studio Autonomia universitaria e ricerca scienti.
    [Show full text]
  • Ph.D. Dissertation
    Women in Arms: Gender in the Risorgimento, 1848–1861 By Benedetta Gennaro B. A., Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, 1999 M. A., Miami University, 2002 A Dissertation Submitted in Partial Fulfillment of the Requirements for the Degree of Doctor of Philosophy in the Department of Italian Studies at Brown University Providence, Rhode Island May 2010 c Copyright 2010 by Benedetta Gennaro This dissertation by Benedetta Gennaro is accepted in its present form by the Department of Italian Studies as satisfying the dissertation requirement for the degree of Doctor of Philosophy. Date Suzanne Stewart-Steinberg, Advisor Recommended to the Graduate Council Date Caroline Castiglione, Reader Date Massimo Riva, Reader Date David Kertzer, Reader Approved by the Graduate Council Date Sheila Bonde, Dean of the Graduate School iii VITA Benedetta Gennaro was born in Rome on January 18th, 1975. She grew up in Rome and studied at the University of Rome, “La Sapienza” where she majored in Mass Communication. She wrote her undergraduate thesis on the history of the American Public Broadcasting System (1999), after spending a long and snowy winter in the middle of the Nebraskan plains, interning at NET the Nebraska Educational Televi- sion Network. She went on to receive her M.A. in Mass Communication from Miami University (Oxford, Ohio) in 2002. Her master’s thesis focused on an analysis of gender, race, and class in prime-time television opening credits. She decided to move west, to Portland, Oregon, where she worked for three years for the Northwest Film Center, a branch of the Portland Art Museum, organizing the yearly Portland Inter- national Film Festival.
    [Show full text]
  • Guida Occitania 2009 Ingl
    guide to the Occitan valleys in the province of Cuneo NUOVO, DA SEMPRE. The green line borders the part of the area under the control of the A.T.L. del Cuneese. INDEX Occitania page 3 Welcome to the Occitan Valleys of the province of Cuneo »4 Hiking in Occitania »5 THE PO, BRONDA, INFERNOTTO VALLEYS »6 Famous names linked to Monviso » 7 From Mombracco to Buco di Viso » 8 Exploring the upper valley » 9 Painters on the road » 10 Religion and legends » 11 VAL VARAITA »12 ‘Sun cult’crafts » 13 Under Colle dell’Agnello » 14 Casteldelfino and the Alevé forest » 15 Poetry and colored ribbons » 16 Lilies and dolphins » 17 Mistà and dance » 18 The sounds of the valley » 19 VAL MAIRA »20 An Englishwoman at Dronero » 21 Great masters » 22 The saint and his ciciu »24 Museums of the valley » 26 In Matteo Olivero’s home town » 27 Eating d’oc » 28 A place where everything is Occitan » 29 VALLE GRANA »32 Castelmagno Cheese » 33 Sanctuary of Castelmagno » 34 Novè »36 Feast days in Coumboscuro » 37 In the footsteps of Pietro da Saluzzo » 38 Caraglio: silk, music and art » 39 VALLE STURA »42 Mountain museums » 43 Vinadio on the move » 44 No passports needed » 45 Memories of the Alps in wartime » 46 The wonders of Pedona » 47 Literary trails and legends » 48 VALLE GESSO page 52 The bear and the rye » 53 Royal memories in Valdieri and Entracque » 54 On the traces of wolves and lammergeyers » 57 Le Parlate, theater in languedoc » 58 The valley cuisine » 59 Stories of migrant shepherds » 60 VAL VERMENAGNA »62 The Fortresses of Tenda » 63 Ubi stabant cathari
    [Show full text]
  • Informanon TC USERS
    INFORMAnON TC USERS This manuscript has been reproduced from the microfilm master. UMI films the text directly from the original or copy submitted. Thus, some thesis and dissertation copies are in typewriter face, while others may be from any type of computer printer. The quallty of this reproduction is dependent upon the quality of the copy IUbmltted. Broken or indistinct print. colored or paor quality illustrations and photographs, print bleeclthrough, substandard margins, and improper alignment can adversely affect reproduction. ln the unlikely event that the author did not send UMI a complete manuscript and there are missing Pages, these will be noted. Also, if unauthorized copyright material had to be removed, a note will indicate the deletion. OversiZe materials (e.g., maps, drawings, charts) are reproduced by sectioning the original, beginning at the upper left-hand comer and continuing from left ta right in equal sections with small overtaps. Photographs included in the original manuscript have been reproduced xerographically in this copy. Higher quality 6" x 9" black and white photographie prints are available for any photographs or illustrations appearing in this copy for an additional charge. Contact UMI directly ta order. ProQuest Information and Leaming 300 North leeb Raad, Ann Arbor, MI 48106-1346 USA 800-521.Q600 • BEPPE FENOGLIO E LE TRADIZIONI CELTICHE DEL PIEMONTE By Lauretta EI-Mauelhy Massina Department of Italian Studies McGill University Montreal November 1999 AThesis Submitted to the Faculty of Graduate Studies and Research in Partial Fulfillment of the Requirements of the Degree of Master of Arts Thesis Directed and 5upervised By Prof.
    [Show full text]
  • CAF CGN SPA - Il CAF DEI PROFESSIONISTI Via Jacopo Linussio 1 33170 Pordenone Tel.0434/506511 Fax 0434/506534 E - Mail: [email protected]
    CAF CGN SPA - Il CAF DEI PROFESSIONISTI Via Jacopo Linussio 1 33170 Pordenone Tel.0434/506511 Fax 0434/506534 e - mail: [email protected] ELENCO SEDI CAF CGN SPA - A.A. 2015/2016 N. NOME O RAG.SOCIALE INDIRIZZO CAP COMUNE PR REGIONE TEL 1 PIERLEONI GIUSEPPINA VIA MONTE MIDIA, 11 67051 AVEZZANO AQ ABRUZZO 08632225 2 LANCIA GIUSEPPINA VIA DON MINZONI, 41 67051 AVEZZANO AQ ABRUZZO 0863441780 3 LAZZARO MARIA CONSIGLIA VIA LIGURIA, 24 67051 AVEZZANO AQ ABRUZZO 0863455174 4 CONSULTING & CO. SOC. COOP. VIA GARIBALDI, 71 67051 AVEZZANO AQ ABRUZZO 0863455823 5 BARBATI FULVIO VIA MARRUVIO, 65 67051 AVEZZANO AQ ABRUZZO 086321394 6 DI COSIMO BERARDO VIA MOLISE, 31 67051 AVEZZANO AQ ABRUZZO 086322343 7 CHICARELLA GIOVANNI PIAZZA TORLONIA, 15 67051 AVEZZANO AQ ABRUZZO 0863415020 8 DURANTINI GIANCARLO VIA PIO LA TORRE, 15/E 67051 AVEZZANO AQ ABRUZZO 0863070387 9 STUDIO ASS.TO DOTT. COM. MANCINI-MARIANI-DIGIACOMO VIA SATURNINI, 6 67051 AVEZZANO AQ ABRUZZO 0863414186 10 MURRU SILVIA VIA VITTORIO VENETO, 10 67051 AVEZZANO AQ ABRUZZO 086322128 11 SIMBOLI GUIDO VIA MONTE ZEBIO, 13 67051 AVEZZANO AQ ABRUZZO 086338281 12 MOSTACCI EMANUELA VIA PIAZZA LUSI, 140 67053 CAPISTRELLO AQ ABRUZZO 3291250806 13 MOSTACCI ALESSANDRA VIA DEI MARSI, SNC 67061 CARSOLI AQ ABRUZZO 0863907036 14 DI BIAGIO TONY PIAZZA GRAN SASSO, 9 67054 CIVITELLA ROVETO AQ ABRUZZO 0863979021 15 SANTILLI LUCA PIAZZA DEL POPOLO, SNC 67020 GAGLIANO ATERNO AQ ABRUZZO 3317403534 16 TURILLI BERARDINO VIALE ULISSE NURZIA, 26 67100 L'AQUILA AQ ABRUZZO 0862319629 17 CUCCHIELLA LELIO VIA MAZZINI (COLLE DI PRETURO) 67010 L'AQUILA AQ ABRUZZO 0862461333 18 PIELLE CONSULTING S.R.L.
    [Show full text]
  • Guida Dei Fondi Archivistici
    CIVICHE RACCOLTE STORICHE DI MILANO GUIDA DEI FONDI ARCHIVISTICI SAVERIO ALMINI 2017 Sindaco Area Soprintendenza Castello, Musei Giuseppe Sala Archeologici e Musei Storici Direzione Musei Storici Assessore alla Cultura Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento Filippo Del Corno Responsabile Uffi cio Amministrativo, Direttore Cultura Organizzazione Eventi e Comunicazione Giulia Amato Simonetta Andolfo Uffi cio Stampa Conservatore Elena Conenna Ilaria De Palma Direttore Area Soprintendenza Castello, Disegni e Stampe Musei Archeologici e Musei Storici Patrizia Foglia Claudio A.M. Salsi Biblioteca e Archivio Paola Mazza Fabrizio Raffa Pasquale Arrigo Francesco Basile Alessio Foresta Uffi cio Amministrativo e Organizzazione Eventi Valeria Giannelli Rita Menghini Andrea Manti Claudio Terni Visite e percorsi didattici a cura della Sezione Didattica Raccolte Storiche Direzione Educazione e Istruzione Laura Bagarella Stefania Bolzoni Elisa Fontana Vera Magnani Thea Rossi Angela Sironi L’archivio delle Civiche Raccolte Storiche di Milano è sempre stato frequentato principal- mente da studiosi, da cultori di storia e da studenti universitari. Negli ultimi anni, tuttavia, è in continuo aumento il numero di utenti italiani e stranieri che contattano l’Istituto tra- mite la posta elettronica per avere informazioni di ogni tipo, generali o circostanziate. Non mancano nemmeno coloro che, pur non avendo particolare dimestichezza con le diffi coltà che di norma comporta una ricerca d’archivio, si presentano in sala di consultazione con- vinti di poter ottenere in tempi brevi risposte esaurienti alle loro aspettative. Questo stato di cose ha fatto nascere l’esigenza di realizzare uno strumento aggiornato che, attraverso diversi livelli di lettura, potesse prestarsi a orientare sia un pubblico così diversifi cato, sia il personale interno nel suo lavoro di supporto e consulenza.
    [Show full text]
  • “Beppe” Fenoglio (Alba, 1922 – Turín, 1963)
    Zibaldone. Estudios italianos, nº2 (2013/2) 101 Giuseppe “Beppe” Fenoglio (Alba, 1922 – Turín, 1963). Hijo primogénito de una familia de tres hijos, Beppe nació en Alba en las Langhe el 1 de marzo 1922. En 1940 se inscribe en la facultad de Letras de la Uni- versidad de Turín, en la que estuvo hasta 1943, momento en el que fue re- clutado por el ejército y mandado primero a Ceva (Cuneo) y después a Pie- tralata (Roma), donde realizó la instrucción militar. Tras el abandono que siguió al 8 de septiembre de 1943, Fenoglio se une primero en enero de 1944 a las formaciones partisanas. En un primer momento se enrola con los "rojos" de las Brigadas Garibaldi, pero pronto se une a los badogliani en el 1º Gruppo Divisioni Alpine comandado por Enrico Martini "Mauri" y en la 2ª Divisione Langhe comandada por Piero Balbo que operaba en las Langhe, entre Mango, Murazzano y Mombarcaro. En 1949 inicia con su primer cuento, Il trucco, una breve pero fundamental carrera literaria que se afirmará al año siguiente, cuando entre en contacto con el grupo de auto- res reunidos en torno a la editorial Einaudi, dando a la luz títulos de la altu- ra de Racconti della guerra civile, La paga del sabato, I ventitré giorni de- lla città di Alba o Primavera di belleza. A finales de 1959 se le diagnostica una grave enfermedad respirato- ria que se complicará a lo largo de los tres años siguientes y que le causará la muerte en febrero de 1963. De la obra culmen de su carrera, la póstuma Il partigiano Johnny, ofrecemos las páginas iniciales con la estupenda tra- ducción de Pepa Linares, recientemente publicada en castellano por Sajalín Editores.
    [Show full text]