“IL BARBIERE DI SIVIGLIA” Di Gioacchino Rossini
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“IL BARBIERE DI SIVIGLIA” di Gioacchino Rossini Sonia Peruzzo (soprano) Diplomata con lode al Conservatorio C. Pollini di Padova, è vincitrice di vari concorsi: “Premio Lions Gaspara Stampa” Abano Terme (PD), “Giovani nella Lirica” di Adria, premio “Giovani nell’Arte” di Padova, premio “Opera Studio” presso il Teatro dell’Opera di Roma, “Linicio Refice” tenutosi di Patrica (FR), concorso a ruoli “Syntonium” di Bologna per l’allestimento del Flauto Magico (Regina della Notte), XII° “Concorso internazionale Mecenati” di Adria, borsa di studio al “Concorso Giuseppe Di Stefano” (Trapani), premio del pubblico al concorso “Pertile- Martinelli”, svoltosi a Montagnana (PD). Filippo Pina Castiglioni (tenore) Ha studiato con Renato Ercolani ed Alfredo Kraus. Vincitore di ruolo nel 1987 al Concorso Nazionale “Mattia Battistini” di Rieti, inizia la sua carriera cimentandosi in ruoli belcantistici. Ha collaborato con direttori di chiara fama, quali P.Maag, R.Bonynge, M.De Bernart, M.Arena, T.Severini, etc. e registi come B.De Tomasi, G.De Bosio, F.Crivelli, F.Tiezzi, C.Maestrini ed altri. Ha cantato in Teatri quali il Politeama di Palermo (E.A.Teatro Massimo), La Fenice di Venezia, Comunale di Treviso, Teatro Nuovo e Teatro Caio Melisso di Spoleto, Comunale di Modena, Ente Lirico di Cagliari,Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Parma, Comunale di Firenze e altri. Ha partecipato al Festival dei Due Mondi (Spoleto), Festival delle Nazioni (Città di Castello-PG), Galuppi Festival (Venezia), Barock Tage di Melk (Austria). Ha svolto intensa attività anche all’estero: Francia, Spagna, Germania, Svizzera, Giappone, USA, Canada, Russia, Brasile, Austria, Bulgaria, Ungheria e altri. Notevole la sua attività concertistica, soprattutto nel campo cameristico e della Musica Sacra. Andrea Cortese (baritono) Nato a Verona, ha iniziato gli studi musicali come pianista, intraprendendo successivamente lo studio del canto, sotto la guida del M° Danilo Cestari e diplomandosi presso il Conservatorio C. Pollini di Padova. E’ stato finalista in vari concorsi internazionali risultando vincitore al Concorso Internazionale “Città di Savigliano” (Cuneo) nel 1994 e “Luciano Pavarotti International Competition” nel 1995. Ha debuttato al Teatro La Fenice di Venezia nell’”Idomeneo” di Mozart e nella “Gazza Ladra” di Rossini, sotto la direzione dei Maestri P. Maag e G. Andreatta. Da quel momento ha lavorato in diversi teatri europei in Austria, Germania, Inghilterra, Svizzera, Lussemburgo, in Sud America e in Giappone, impersonando ruoli quali: Germont (Traviata), Figaro (Barbiere di Siviglia), Dottor Malatesta (Don Pasquale), Belcore (Elisir d’amore), Conte di Luna (Trovatore), Rigoletto, Enrico (Lucia), Sharpless (Butterfly), Silvio (Pagliacci). Eugenio Leggiadri Galliani (basso – baritono) Ha studiato canto con il Soprano Cecilia Fusco ed ha seguito corsi di canto ed interpretazione con diversi insegnanti (Katia Ricciarelli, Raina Kabainvanska, Luciana Serra, Elena Baggione).Nel 1993 ha tenuto diversi concerti alla Televisione di Stato di Hulan-Bator (Mongolia), in occasione della settimana di musica italiana.Nel 1995 ha debuttato nel ruolo di Colline (La Bohème) a Terragona (Spagna) ed ha partecipato al 3° Festival d'Art irique di Never (Francia).Ha registrato per la RAI il "Te Deum" di M. Charpentier.Ha interpretato il ruolo di protagonista ne "Il Maestro di Cappella " al Festival di Tibor Varga a Sion (Svizzera).Ha cantato in Italia e all’estero presso il Teatro di Istanbul (Turchia),il Teatro Marruccino di Chieti, in prima mondiale, il Teatro di Valencia, St. Gallen nella Cenerentola (Don Magnifico),il Teatro Verdi di San Severo nel Trovatore (Ferrando) e nel Barbiere di Siviglia (Bartolo),il Teatro Verdi di Trieste….Svolge un'intensa attività concertistica sacro-oratoriale (Requiem di Mozart, Messe di Mozart e Schubert, Cantate di Bach, ecc.) e liederistica. Beatrice Zuin (attrice e regista) Dal 1985 recita in Italia e all’estero in allestimenti di propria ideazione nell’ambito del teatro comico gestuale e musicale. Attualmente si occupa dell’anima del DIMteatrocomunale di Castelnuovo del Garda (VR), di cui è Direttore Artistico dal 2005. Cura la formazione attraverso corsi e incontri dedicati alla recitazione e alle tecniche di comicità. E’ interprete e regista dei propri spettacoli. Si dedica alla realizzazione di eventi di teatro e di teatro di strada e, con particolare passione, ad allestimenti, invenzioni e serate “speciali” di canto lirico. Michela Forgione (pianoforte) Diplomatasi brillantemente sotto la guida di Marta Del Vecchio al Conservatorio N. Paganini di Genova, frequenta i corsi di perfezionamento del M° Guido Agosti all’Accademia Chigiana di Siena. Successivamente si dedica al repertorio cameristico strumentale e vocale, collaborando con prestigiosi musicisti con i quali ha svolto attività concertistica in Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania e Yugoslavia. Nel repertorio lirico è nota e richiesta per la sua vasta esperienza, accompagnando spesso in concerto artisti quali Bruson, Cappuccilli, Baglioni, Martinucci, Giaiotti, Ricciarelli. Ha svolto attività professionale in qualità di maestro collaboratore presso il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Filarmonico e l’Arena di Verona. Associazione Opera Synergy, per il ciclo “Ti racconto l’Opera” presenta: “IL BARBIERE DI SIVIGLIA” di Gioacchino Rossini Frammenti e arie d’opera Riduzione e messa in scena a cura di Beatrice Zuin Personaggi e interpreti: Rosina Sonia Peruzzo Il Conte d’Almaviva Filippo Pina Castiglioni Figaro Andrea Cortese Don Bartolo Eugenio Leggiadri Galliani Berta Beatrice Zuin Michela Forgione (pianoforte) LA TRAMA Il conte d'Almaviva è innamorato della bella Rosina, che abita nella casa del suo anziano tutore, Don Bartolo, a sua volta segretamente intenzionato a sposarla. Il conte chiede a Figaro, il barbiere "factotum della città", di aiutarlo a conquistare il cuore della ragazza, alla quale si è presentato sotto il falso nome di Lindoro. Figaro consiglia al conte di cambiare personalità e fingersi un giovane soldato a cui il barbiere ha procurato un foglio, che ne attesta la temporanea residenza in casa di Don Bartolo. Ciò permette al Conte/Lindoro di introdursi in casa e di allacciare i rapporti con Rosina. La ragazza scrive un biglietto per Lindoro, ma Don Bartolo si accorge che manca un foglio dal taccuino e striglia Rosina. Don Bartolo comincia a sospettare riguardo alla vera identità del giovane soldato. Giunge il sedicente maestro di musica Don Alonso (in realtà sempre il conte, celato in un nuovo travestimento), che afferma di essere stato inviato da Don Basilio, rimasto a casa febbricitante, a sostituirlo nella lezione di canto per Rosina. Per guadagnare la fiducia del tutore, il finto Don Alonso gli mostra il biglietto che Rosina gli aveva mandato. Nel frattempo giunge Figaro con il compito di radere la barba al padrone di casa. Nonostante Figaro faccia il possibile per coprire la conversazione dei due giovani, Don Bartolo capta le loro parole e caccia tutti. Con lui resta solo Berta, la serva, a commiserare il vecchio padrone. Don Bartolo fa credere a Rosina, mostrandole il biglietto consegnatogli da Don Alonso, che Lindoro e Figaro si vogliano prendere gioco di lei. Quest'ultima, amareggiata, acconsente alle nozze con il suo tutore, che subito esce a chiamare il notaio, mentre con una scala Figaro e il Conte entrano in casa dalla finestra e la raggiungono. Finalmente il conte rivela la propria identità, per chiarire la situazione e convincere la fanciulla della sincerità del suo amore. Don Bartolo ha però tolto la scala e i tre complici si trovano senza via di fuga. In quel momento sopraggiunge il notaio chiamato a stendere il contratto delle nozze tra Don Bartolo e Rosina. Approfittando dell'assenza temporanea del tutore, il conte convince lui e Don Basilio (dietro congrua ricompensa) a inserire nel contratto il nome suo in luogo di quello di Don Bartolo. Quando Don Bartolo ritorna è troppo tardi e a quest'ultimo resta solo la magra consolazione di aver risparmiato la dote per Rosina, che il conte di Almaviva rifiuta. Gli amanti coronano dunque il loro sogno..