L’Autonomia? Il diritto di sentirsi in dovere

www.provincia.tn.it il maggio 2012 Rivista della Provincia autonoma di anno XLVIII - numero 318

Scoiattolo economico il Trentino Rivista della Provincia autonoma di Trento Anno XLVIII – numero 318 sommario 318 Maggio 2012 Piazza Dante n. 15, 38122 Trento maggio 2012 Tel. 0461 494684-37 www.riviste.provincia.tn.it festival dell’economia 4 Direttore responsabile: Giampaolo Pedrotti Coordinatore editoriale: Carlo Martinelli Redazione: Pier Francesco Fedrizzi, Mauro Neri, NOTIZIE Euregio! 16 Marco Pontoni, Lorenzo Rotondi, Fausta Slanzi, L’innovazione delle idee 18 Arianna Tamburini, Corrado Zanetti Vanda Campolongo, Marina Malcotti, De Gasperi on-line 20 Elisabetta Valduga, Silvia Vernaccini Amministrazione: Lara Degasperi TERRITORIO Speciale Strade / Vallarsa 23 Hanno collaborato: Gabriele Catania, Marco Potrich, Luca Rizzonelli, Marina Rosset, Rossella Saltini, Ierma Sega, Daniele Valersi, Gianna Zortea. NOTIZIE L’isola dei Feaci 30 Fotografie: Archivio: Ufficio stampa Provincia autonoma Trento; I Piani dei Giovani 32 ReMida; Servizio civile Pat; AgfBernardinatti, Piero Cavagna, Giovanni Cavulli, Massimo Franceschini-Fondazione Orchestra Riciclo creativo 34 Haydn, Romano Magrone, Daniele Mosna, Hugo Muñoz, Luca Ognibeni. cultura A tutta orchestra 36 Impaginazione: Artimedia - Trento Copertina: un momento del Festival 2011. Al museo Pietra Viva 38 Foto di Giovanni Cavulli Paolo, il riformista 40 Stampa: S.I.E. Spa Società Iniziative Editoriali - Trento Registrazione del Tribunale di Trento n. 100 Biblioteca 42 del 13.08.1963 – iscrizione nel R.O.C. n. 480

Volete ricevere Il Trentino ad un indirizzo diver- EUROPA 44 so? C’è un indirizzo da modificare? Ci sono più destinatari nella stessa famiglia? Non volete più ricevere la rivista? Dubbi, domande, curiosità, chiarimenti, consigli, critiche, suggerimen- La rivista “il Trentino” è consultabile sul sito www.ufficiostampa.provincia.tn.it/il_trentino ti, complimenti? Il numero verde e l’indirizzo email sono a vostra disposizione. [email protected] Tempo di consapevolezza 3 Cos’è l’autonomia?

Il diritto di sentirsi in dovere • Maggio Trentino il

Cos’è l’Autonomia? Un dovere? Un della campagna, pensata dall’Ufficio diritto? O il diritto di sentirsi in itto di Stampa della Provincia, e nelle dir sen dovere? Punta su questo gioco Il ti intenzioni “fotografa” quell’insieme . rs a i di parole, anche se non si i i articolato e composito di n m tratta di un gioco ma di valori o d aspirazioni, valori, eventi storici,

n o v

o

profondi, lo slogan scelto dalla t e opportunità, regole, istituzioni,

r

u

e

A Provincia autonoma di Trento . che è conosciuto con il nome per lanciare un’iniziativa di di “Autonomia Speciale”; una comunicazione sul significato condizione nota alla comunità dell’Autonomia Speciale. Da trentina e spesso citata ma che qualche giorno sul sito internet non deve essere data per scontata. provinciale e sulle comunicazioni e-mail L’iniziativa si muove infatti nel solco e su carta compare il nuovo logo che si propone dell’invito fatto dal presidente della Provincia di declinare l’insieme di diritti, doveri, principi, autonoma di Trento Lorenzo Dellai il 7 febbraio storia e responsabilità che compongono il peculiare scorso, a margine della riunione programmatica “status” istituzionale del Trentino. della Giunta provinciale tenutasi a Lagolo per Per parlare di Autonomia si è volutamente scelto un confronto sui temi principali dell’agenda un approccio non da effetti speciali. Si è deciso di politica. «L’Autonomia – aveva detto il presidente puntare sulla consapevolezza, sottolineando che Dellai in quell’occasione – è il primo e principale l’Autonomia non è qualcosa di astratto, non è un strumento a nostra disposizione per rilanciare lo tema da dibattiti politici o da addetti ai lavori, sviluppo del Trentino. Pensiamo che l’Autonomia ma riguarda il quotidiano di ogni cittadino e si sia come un giardino, che va curato e amato. Per traduce anche nei numerosi atti amministrativi questo richiamiamo tutti ad un maggiore senso di prodotti ogni giorno dalle strutture provinciali, appartenenza, a partire innanzitutto dalle classi che si conformano al senso della responsabilità dirigenti, da chi ricopre posizioni di responsabilità. istituzionale nei confronti dei concittadini trentini L’Autonomia è un giardino che va fatto conoscere, e dell’intero sistema Paese. Per questo il logo della che va amato e condiviso». Con questa campagna campagna di comunicazione compare sul sito di informazione inizia un percorso che porterà istituzionale della Provincia autonoma di Trento, fino al 5 settembre, data che celebra la “Giornata e accompagnerà le comunicazioni trasmesse con dell’Autonomia”, ricorrenza istituita con legge dal la posta elettronica, sarà distribuito sotto forma Consiglio Provinciale e che ricorda il giorno in cui di adesivi, sarà utilizzato come timbro per le nel 1946 è stato sottoscritto l’accordo Degasperi - comunicazioni cartacee, sarà veicolato sotto forma Gruber. di pubblicità attraverso i media. “Il diritto di sentirsi in dovere” è lo slogan che riassume il tema di fondo III 4 il Trentino • Maggio Trentino il

ettima edizione per il Festival dell’Economia che inizia il 31 Martone, viceministro del Lavoro e delle di Fausta Slanzi Smaggio con cerimonia inaugurale in Sala Depero nel Pa- Politiche sociali, Marco Rossi Doria e Elena lazzo della Provincia autonoma in Piazza Dante. Dopo Napoli, lo scorso anno, la città Ugolini, sottosegretari al Ministero dell’I- scelta per l’anteprima è Bari. E ancora una volta il Festival si conferma come l’appun- struzione dell’Università e della Ricerca. tamento dell’anno per il dibattito e la discussione delle grandi questioni del nostro Come ha sottolineato Boeri «si parlerà molto anche di ingresso nel mondo del tempo. Fino al 3 giugno economisti, giuristi, imprenditori, politici, sociologi, filosofi lavoro e di formazione sul posto di lavoro. si confrontano su un tema cruciale per le scelte di politica economica: “Cicli di vita e Verranno esaminati inoltre i patti interge- rapporti tra generazioni”. nerazionali informali, così importanti nel La qualità del dibattito degli incontri del maggiori esperte di sistemi pensionistici campo dell’assistenza alle persone non Festival è come sempre testimoniata e assicurativi; Thomas Piketty, tra i massimi autosufficienti, dai genitori che aiutano i dall’altissimo livello degli ospiti. I premi analisti dell’interazione tra sviluppo eco- figli nella cura dei nipoti soprattutto quan- Nobel sono di casa a Trento, quest’anno nomico e distribuzione del reddito e del- do mancano gli asili nido, ai figli che assi- sono tre: Christopher Pissarides e Dale la ricchezza; e ancora l’economista Adair stono i loro genitori. Perché c’è un patto T. Mortensen, Premi Nobel per l’Econo- Turner, presidente della Financial Services intergenerazionale anche in molte scelte mia 2010, illustreranno gli effetti della Authority del Regno Unito. all’interno della famiglia. E sono quasi recessione sul mercato del lavoro; Eric S. Numerosi gli ospiti protagonisti del di- sempre le donne che si devono prendere Maskin Premio Nobel per l’Economia nel battito economico e politico nazionale, cura dei genitori e dei suoceri, sottraendo 2007, spiegherà perché tendiamo a sca- fra gli altri: Susanna Camusso, Segretario tempo al proprio lavoro, alla propria rea- ricare sulle generazioni future decisioni generale della CGIL, Corrado Clini mini- lizzazione professionale e, dunque, ritoc- rilevanti di natura economica. Tanti gli stro dell’Ambiente, Elsa Fornero, ministro cando all’ingiù le loro pensioni future». economisti internazionali, tra gli altri Barry del Lavoro e delle Politiche sociali Corrado Come Testimone del tempo giovedì 31 Eichengreen, tra i massimi esperti del si- Passera, ministro dello Sviluppo Economi- maggio apre Carlo De Benedetti che ci stema monetario; Olivia S. Mitchell tra le co, delle Infrastrutture e Trasporti, Michel racconterà come si è trasformato il mer- Festival dell’economia 5 il Trentino • Maggio Trentino il

cato del lavoro in Italia negli ultimi cin- Charmet, Alessandro Profumo, Federico grafie e keynotes da scaricare e rivedere. quant’anni e come sono mutati mecca- Rampini, Chiara Saraceno, Pierluigi Stefa- Un motore di ricerca completo e avanza- nismi di selezione della classe dirigente, nini, Silvia Vegetti Finzi, Pierluigi Stefanini. to, sviluppato con tecnologia semantica, a partire dal management delle grandi E poi, naturalmente, il Festival continua consente una veloce fruizione e una facile imprese. Al Festival ancora due magistrati nelle quattro piazze di Trento (Duomo, consultazione. All’indirizzo: in prima fila nella lotta al crimine orga- Fiera, Cesare Battisti, Pasi) che, fin dall’e- http://archivio.festivaleconomia.it nizzato: Giuseppe Pignatone, procura- sordio, propongono al “popolo dello sco- è disponibile un archivio con una sele- tore capo di Roma, e Michele Prestipino, iattolo” innumerevoli stimoli per appro- zione dei contenuti di tutte le precedenti procuratore aggiunto presso la Direzione fondire, conoscere, imparare, riflettere e, edizioni del Festival dell’Economia. distrettuale antimafia di Reggio Calabria. perché no, svagarsi ragionando sul tema Come ogni anno tante le voci di autore- scelto che, fra un mese, pone al centro il voli economisti, tra gli altri Orazio Attana- confronto fra generazioni. curiosità sio, Alberto Bisin, Pietro Garibaldi, Andrea Ichino, Annamaria Lusardi, Michele Polo, Tutti gli eventi trovano spazio sul portale Responsabile scientifico: Tito Boeri Lucrezia Reichlin, Salvatore Rossi, Pier Lui- www.festivaleconomia.it Comitato Promotore: Provincia autonoma, gi Sacco, Michele Salvati. Comune e Università degli Studi di Trento Il Festival ha la sua forza anche per la par- I più grandi pensatori del nostro tempo, Progettazione: Editori Laterza, tecipazione di personalità che vengono insieme a Premi Nobel, intellettuali e ri- in collaborazione con Gruppo 24 Ore da esperienze diverse e portano il loro cercatori di grande fama hanno lasciato e Comune di Rovereto punto di vista nel dibattito economico. al Festival, con le loro testimonianze, un Per citare solo qualche nome: Andrea Bel- prezioso patrimonio ora a disposizione di Partner: Intesa Sanpaolo tratti, Paolo Bertoluzzo, Remo Bodei, An- tutti: con un semplice click, infatti, è ora Main sponsor: Gruppo Dolomiti Energia, drea Carandini, Gianluca Comin, Ilvo Dia- possibile accedere a video con sottotitoli Fiat S.p.A., Vodafone Italia manti, Oscar Giannino, Gustavo Pietropolli in italiano e inglese, podcast audio, foto- 6 Cicli di vita e rapporti tra generazioni il Trentino • Maggio Trentino il Trento-Rovereto | 31 maggio – 3 giugno 2012

ette anni di Festival dell’Economia si stava creando intorno alla nostra storica sono un bel traguardo per la comunità specialità, ho voluto richiamare i trentini ad Sautonoma trentina. Le opportunità di un senso di appartenenza ancora più grande. conoscenza proposte in questi anni dal Festi- L’Autonomia è come un giardino che va, in- val vanno nella direzione che il Trentino segue nanzitutto, curato e amato. È un patrimonio da molti anni: l’apertura, a tutti i livelli, verso i non solo nostro, ma di tutta l’Italia, perché contesti internazionali. Le specificità del Tren- grazie ad essa abbiamo costruito quello che tino – a partire dalla sua Autonomia –, le sue io chiamo un confine di pace. A questo nostro eccellenze negli ambiti della ricerca, dell’uni- percorso lo stesso presidente della Repubbli- versità, della formazione applicate al mondo ca, Giorgio Napolitano, ha voluto assegnare del lavoro, stanno ben posizionando il nostro un valore nazionale. piccolo territorio in Europa e nel mondo. I temi proposti in questi anni dal Festival – a partire Lorenzo Dellai dal primo, “Ricchezza e povertà” –, hanno abi- Presidente della Provincia autonoma di Trento tuato il “popolo dello scoiattolo” e i trentini a ragionare con una prospettiva “glocale” e con lo sguardo rivolto al futuro. È un grande valore www.festivaleconomia.it aggiunto che il Festival dell’Economia conti- [email protected] nua a proporre con la consapevolezza che solo Tel. 0461 260511 vincendo la sfida della conoscenza possiamo concretizzare opportunità vere di crescita e di sviluppo per i territori. Il tema di quest’anno, “Cicli di vita e rapporti tra generazioni”, appro- fondisce argomenti di grande attualità e ben si inserisce nel nuovo corso che la nostra Au- tonomia speciale sta apprestandosi a vivere. Il Festival è (anche) un’occasione importante per far conoscere quali sono le peculiarità che fanno di questo piccolo territorio la grande casa dell’Autonomia. Il luogo dove la respon- sabilità viene prima di tutto. Responsabilità che ha bisogno di adeguarsi ai tempi nuovi, alle esigenze del terzo millennio, in una pro- spettiva di Autonomia che chiama il cittadino ad una maggiore consapevolezza del ruolo di “gestore” del futuro della comunità. Per que- sto negli ultimi tempi, vista la confusione che Programma 2012 www.festivaleconomia.it 7 giovedì 31 maggio 2012 venerdì 1 giugno 2012 INTERSEZIONI ore 10.30 Consorzio dei Comuni – via Torre Verde INAUGURAZIONE ore 17.00 LE PAROLE CHIAVE ore 10.00 Gøsta Esping-Andersen Palazzo della Provincia – Sala Depero Facoltà di Economia – Sala Conferenze Stabilità della famiglia e rivoluzione Intervengono: Alessandro Andreatta, Francesco Billari nel ruolo delle donne Davide Bassi, Tito Boeri, Gregorio De Felice, Bamboccioni Introduce: Maria Serena Palieri • Maggio Trentino il Lorenzo Dellai, Giuseppe Laterza, Introduce: Maria Laura Frigotto Roberto Napoletano PRO E CONTRO ore 11.00 INCONTRI CON L’AUTORE ore 10.00 Palazzo della Provincia Sala Depero VISIONI ore 18.30 Fondazione Bruno Kessler – Sala Conferenze Posto insicuro subito o posto fisso dopo? Teatro Sociale Giulio Cederna, Raffaela Milano a cura de “lavoce.info” Christopher Pissarides Atlante dell’infanzia (a rischio) Samuel Bentolila, Susanna Camusso, I giovani e l’Europa: quale prospettiva a cura di Save the Children Pietro Garibaldi e Christopher Pissarides per il mercato del lavoro Ne discutono: Valeria Manieri, Giorgio Meletti Introduce: Tito Boeri CONFRONTI ore 11.00 CONFRONTI ore 10.00 Palazzo Calepini – Sala Fondazione Caritro CONFRONTI ore 19.00 Facoltà di Sociologia – Aula Kessler I giovani (e i conti) che non tornano Palazzo Geremia Donazioni e successioni: i consigli dei notai a cura di SVIMEZ – Associazione per lo sviluppo Un’alternativa eclettica all’ipercapitalismo a cura del Consiglio Nazionale del Notariato in dell’industria nel Mezzogiorno e Fondazione a cura del Centro per la Formazione collaborazione con “Il Sole 24 Ore” Achille Grandi per il Bene Comune (ACLI) alla Solidarietà Internazionale di Trento Coordina: Massimo Esposti Coordina: Sergio Nava Interviene: Johan Galtung Intervengono: Giuseppe Amadio, Intervengono: Leonardo Becchetti, Luca Bianchi, Vincenzo Boccia, Silvia Castronovi, Francesco Delzio, Enrico Giovannini, Michele Rizzi, Alessandro Rosina TESTIMONI DEL TEMPO ore 21.00 Marco Dolzani, Giancarlo Laurini, Teatro Sociale Antonio Longo, Giovanni Rizzi CONFRONTI ore 11.00 Carlo De Benedetti Ex Convento Agostiniani – Sede OCSE Il lavoro dalla lamiera al cloud INTERSEZIONI ore 10.30 Introduce: Enrico Franco Palazzo Geremia Sempre più divisi: perché le diseguaglianze Remo Bodei continuano a crescere Età della vita, età delle cose a cura del Centro OCSE-LEED di Trento e della Introduce: Armando Massarenti Scuola sullo Sviluppo locale dell’Università degli Studi di Trento Coordina: Sergio Arzeni Intervengono: Bruno Dallago, Barbara Ischinger, 2006 Yves Leterme Programma 2012 8 VISIONI ore 12.00 FOCUS ore 15.00 VISIONI ore 16.30 Facoltà di Giurisprudenza – Aula Magna Palazzo Geremia Palazzo della Provincia Sala Depero Barry Eichengreen Orazio Attanasio Federico Rampini Monete fra generazioni Salari e consumi: disuguaglianze a confronto L’età del bis Introduce: Stefano Lepri Introduce Federico Fubini Introduce: Pierangelo Giovanetti il Trentino • Maggio Trentino il INCONTRI CON L’AUTORE ore 12.30 CONFRONTI ore 15.00 INCONTRI CON L’AUTORE ore 16.30 Palazzo della Provincia – Sala Depero Facoltà di Economia – Sala Conferenze Fondazione Bruno Kessler– Sala Conferenze Chiara Saraceno Le sfide della competizione e il ricambio Daniele Checchi Cittadini a metà. Come hanno rubato generazionale nelle imprese Disuguaglianze diverse i diritti degli italiani a cura della Facoltà di Economia dell’Università a cura di Il Mulino a cura di Rcs degli Studi di Trento, di AidAF – Associazione sarà presentato anche l’ultimo numero Ne discutono: Susanna Camusso, Chiara Valentini Italiana delle Aziende Familiari e di GEI – della rivista “Il Mulino” Gruppo Economisti d’Impresa Ne discutono: Andrea Brandolini, INCONTRI CON L’AUTORE ore 14.30 Coordina: Sandro Trento Linda Laura Sabbadini, Michele Salvati Fondazione Bruno Kessler – Sala Conferenze Intervengono: Gioacchino Attanzio, Guido Corbetta, Marco Gabbiani, Francesco Billari CONFRONTI ore 16.30 Alessandra Lanza, Alessandro Laterza, Teniamo famiglia Palazzo Bassetti – Sede Banca di Trento e Bolzano Matteo Lunelli, Susanna Vitaloni a cura di Egea I giovani e la finanza Ne discutono: Lorenzo Robustelli, a cura della Banca di Trento e Bolzano Alessandro Rosina CONFRONTI ore 15.00 Coordina: Enrico Franco ROVERETO | Mart – Sala Conferenze Intervengono: Paolo Collini, Matteo Lunelli, FOCUS ore 15.00 Green generation: la sostenibilità ambientale Marco Morelli Palazzo Calepini – Sala Fondazione Caritro per un patto intergenerazionale a cura di Green Building Council Italia Andrea ichino VISIONI ore 17.00 Intervengono: Scot Horst, Alberto Pacher, Facoltà di scelta Consorzio dei Comuni – via Torre Verde Mario Zoccatelli Introduce: Paola Pica Robert Holzmann Devono altri paesi imitare il nuovo sistema FOCUS ore 16.00 pensionistico italiano? Facoltà di Giurisprudenza – Aula Magna Introduce: Roberto Petrini Samuel Bentolila Perché abbiamo bisogno del contratto unico Introduce: Carmen Santoro 2007

Gary Becker Programma 2012 www.festivaleconomia.it 9 CONFRONTI ore 17.00 CONFRONTI ore 18.30 sabato 2 giugno 2012 ROVERETO | Mart – Sala Conferenze Facoltà di Sociologia – Aula Kessler Cambiamenti climatici e sfide future Bamboccioni, sfigati e sindrome del ritardo: LE PAROLE CHIAVE ore 10.00 per un’economia più sostenibile quale ruolo delle istituzioni nella transizione Facoltà di Economia – Sala Conferenze a cura dell’Osservatorio Trentino sul Clima alla vita adulta? Giuseppe Pisauro della Provincia autonoma di Trento a cura di FamIne - Families of Inequalities, • Maggio Trentino il Coordina: Franco Miglietta Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale Debito pubblico Interviene: H.B.J. (Rik) Leemans dell’Università degli Studi di Trento Introduce: Andrea Fracasso Intervengono: Gabriele Ballarino, Paolo Barbieri, FORUM ore 18.00 Carlo Buzzi, Daniele Checchi, Stefani Scherer INCONTRI CON L’AUTORE ore 10.00 Teatro Sociale Fondazione Bruno Kessler – Sala Conferenze Paolo Bertoluzzo, Barry Eichengreen, FOCUS ore 19.00 Diane Coyle Corrado Passera, Alessandro Profumo, Palazzo Geremia Economia dell’abbastanza Lucrezia Reichlin Eric A. Hanushek a cura di Edizioni Ambiente Crescita in un’economia matura Stiamo derubando i nostri figli? Ne discutono: Mercedes Bresso, Paola Pica Introduce: Laura Strada DIALOGHI ore 18.30 ALLA FRONTIERA ore 10.30 Sala Filarmonica CONFRONTI ore 20.30 Consorzio dei Comuni – via Torre Verde Silvia Dai Pra’, Andrea Gavosto, Elena Ugolini ROVERETO | Mart – Sala Conferenze John C. Haltiwanger Dove nascono i ritardi della scuola italiana? Coltiviamo un’altra economia. L’età della creazione dei posti di lavoro Introduce: Simonetta Fiori La terra non è un dono dei nostri genitori, Introduce: Dino Pesole ma un prestito dei nostri figli INCONTRI CON L’AUTORE ore 18.30 a cura di Mandacarù Onlus e Altromercato DIALOGHI ore 10.30 Fondazione Bruno Kessler – Sala Conferenze Coordina: Francesco Terreri Teatro Sociale Intervengono: Leonardo Becchetti, Gianpiero Dalla Zuanna, Guglielmo Weber Alberto Bisin, Noreena Hertz Antonio Tricarico Cose da non credere Giovani, crisi e coop capitalism a cura di Editori Laterza a cura della Federazione Trentina Ne discute: Oscar Giannino TESTIMONI DEL TEMPO ore 21.00 della Cooperazione Teatro Sociale Introduce: Maria Concetta Mattei Maria Arici, Cesare Moreno, Marco Rossi Doria, Gianfranco Staccioli Maestri Coordina: Salvo Intravaia 2008

Luisa Dias Diogo Programma 2012 10 CONFRONTI ore 11.00 VISIONI ore 15.00 VISIONI ore 16.30 Facoltà di Sociologia – Aula Kessler Palazzo Geremia Palazzo della Provincia – Sala Depero Ricchezza, finanza ed educazione: un Hans-Peter Blossfeld Eric S. Maskin passaggio di testimone tra le generazioni Le tappe della vita al tempo Perché tendiamo a procrastinare? a cura di AEEE-Italia – Associazione Europea per della globalizzazione Introduce: Sandro Brusco

il Trentino • Maggio Trentino il l’Educazione Economica Introduce: Stefano Feltri Coordina Enrico Castrovilli INCONTRI CON L’AUTORE ore 16.30 Intervengono: Andrea Beltratti, ALLA FRONTIERA ore 15.00 Fondazione Bruno Kessler – Sala Conferenze Andrea Brandolini, Daniele Checchi, Facoltà di Sociologia – Aula Kessler Domenico Quirico Roberto Fini, Annamaria Lusardi Agar Brugiavini Primavera araba Madri e figlie a cura di Bollati Boringhieri PRO E CONTRO ore 12.00 Introduce: Dario Laruffa Ne discute: Vittorio Giacopini Palazzo della Provincia Sala Depero Cosa devono fare i figli per i loro genitori? CONFRONTI ore 15.00 VISIONI ore 17.00 a cura de “lavoce.info” Palazzo Calepini – Sala Fondazione Caritro Consorzio dei Comuni – via Torre Verde Alberto Bisin, Agar Brugiavini, Cecilia Guerra, Economia della crescita, economia della Olivia S. Mitchell Chiara Saraceno e Antonio Schizzerotto sufficienza. Quale modello può garantire Reinventare l’età della pensione in tempi un futuro alla generazione che viene? di grandi sfide? INCONTRI CON L’AUTORE ore 12.00 a cura dell’Associazione di promozione sociale Introduce: Tobias Piller Fondazione Bruno Kessler – Sala Conferenze Trentino Arcobaleno Chiara Valentini Coordina: Pietro Raitano GLI INCONTRI DEL SOLE 24 ORE ore 17.00 O i figli o il lavoro Intervengono: Paolo Manasse, Andrea Segrè Sala Filarmonica a cura di Feltrinelli Niente cultura, niente sviluppo Ne discutono: Valeria Fedeli, Andrea Ichino, FOCUS ore 16.00 a cura de “Il Sole 24 Ore” Annamaria Tarantola Facoltà di Giurisprudenza – Aula Magna Coordinano: Armando Massarenti, Laurence J. Kotlikoff Roberto Napoletano INCONTRI CON L’AUTORE ore 14.30 Game over: come farla finita con l’abuso Intervengono: Andrea Carandini, Sala Filarmonica fiscale all’infanzia Innocenzo Cipolletta, Gilberto Corbellini, Gianluca Comin, Donato Speroni Introduce: Ferdinando Giugliano Massimo Egidi, Enrico Giovannini, 2030. La tempesta perfetta Alessandro Laterza, Salvatore Rossi, a cura di Rizzoli Pier Luigi Sacco Ne discutono: Innocenzo Cipolletta, Corrado Clini

2009

Paul Krugman Programma 2012 www.festivaleconomia.it 11 CONFRONTI ore 17.00 INCONTRI CON L’AUTORE ore 18.30 INCONTRI CON L’AUTORE ore 10.00 Facoltà di Sociologia – Aula Kessler Fondazione Bruno Kessler – Sala Conferenze Fondazione Bruno Kessler – Sala Conferenze Smart city: come internet e le nuove Stefano Micelli Luciano Hinna, Mauro Marcantoni tecnologie ict cambiano gli stili di vita Futuro artigiano. L’innovazione nelle mani La riforma obliqua. È possibile cambiare e i rapporti tra le persone e le generazioni degli italiani la pubblica amministrazione? a cura di Informatica Trentina Spa a cura di Marsilio Editori a cura di Donzelli • Maggio Trentino il Coordina: Paolo Ghezzi Ne discutono: Alberto Martinelli, Salvatore Rossi Ne discute: Cesare Vaciago Intervengono: Alessandro Andreatta, Graziano Delrio, Carlo Ratti, Marino Simoni, INTERSEZIONI ore 19.00 CONFRONTI ore 10.00 Paolo Spagni Palazzo Geremia Consorzio dei Comuni – via Torre Verde Thomas Piketty Il futuro della previdenza complementare: ALLA FRONTIERA ore 17.30 Eredità o merito: cosa conterà di più l’esperienza olandese e le possibili evoluzioni Palazzo Calepini – Sala Fondazione Caritro nel xxi secolo? per l’Italia Guglielmo Weber Introduce: Antonio Preziosi a cura di PensPlan Centrum Spa Quali generazioni pagheranno la recessione? Coordina: Gianfranco Cerea Introduce: Giuliano Giubilei Intervengono: Eduard Ponds, Onno Steenbeek, TESTIMONI DEL TEMPO ore 21.00 Gottfried Tappeiner Teatro Sociale INTERSEZIONI ore 18.00 Giuseppe Pignatone, Michele Polo, Facoltà di Economia – Sala Conferenze VISIONI ore 10.30 Michele Prestipino Palazzo della Provincia – Sala Depero Emanuela Scarpellini Dinastie di mafia Biografia degli oggetti: il ciclo di vita Coordina: Gaetano Savatteri Adair J. Turner Introduce: Giorgio Zanchini Crescita, felicità, benessere: quale il vero obiettivo? FOCUS ore 18.30 Introduce: Massimo Gaggi Auditorium Santa Chiara domenica 3 giugno 2012 Ilvo Diamanti, Elsa Fornero, Pierluigi Stefanini CONFRONTI ore 10.30 I confini sociali dell’insicurezza LE PAROLE CHIAVE ore 10.00 Palazzo Calepini – Sala Fondazione Caritro Introduce: Alberto Faustini Facoltà di Economia – Sala Conferenze Libere professioni e passaggio generazionale Nicola Sartor a cura di ODCEC - Ordine dei Dottori Posteri Commercialisti ed Esperti Contabili di Trento e Introduce: Matteo Ploner Rovereto Coordina: Enrico Franco Intervengono: Aldo Bonomi, Alessandro Olivi, Claudio Siciliotti 2010

Roberto Saviano Programma 2012 12 INTERSEZIONI ore 11.00 INCONTRI CON L’AUTORE ore 14.30 l’informazione Palazzo Geremia Fondazione Bruno Kessler – Sala Conferenze Silvia Vegetti Finzi Jacopo Orsini, Michele Pellizzari Piazza Duomo Vivere insieme appassionatamente. Dinastie d’Italia Radio 3 in diretta dal Festival dell’Economia La famiglia e le sue contraddizioni a cura di Egea speciale “Tutta la città ne parla”

il Trentino • Maggio Trentino il Introduce: Paolo Perazzolo Ne discutono: Alessandro Barbera, conduce Giorgio Zanchini Paolo Guerrieri Con Radio 3 numerosi altri collegamenti e CONFRONTI ore 11.00 trasmissioni. Facoltà di Sociologia – Aula Kessler VISIONI ore 15.00 1 giugno ore 10.00 - 10.45 Figli, genitori, nonni: politiche per la famiglia Auditorium Santa Chiara 2 giugno ore 10.15 - 10.45 / 15.00 - 16.00 e i giovani come rete tra le generazioni Serge latouche 3 giugno ore 10.15 - 10.45 a cura dell’Agenzia per la famiglia, la natalità e I nostri figli ci accuseranno? le politiche giovanili della Provincia autonoma Introduce: Eric Jozsef Piazza Cesare Battisti di Trento Radio Dolomiti in diretta dai grandi eventi Coordina: Luciano Malfer ALLA FRONTIERA ore 15.00 1-3 giugno Intervengono: Arianna Bazzanella, Carlo Buzzi, Palazzo Geremia ore 10.00 - 12.00 / 15.00 - 19.00 Michele Odorizzi, Gustavo Pietropolli Charmet Imran Rasul Un papato fertile PRO E CONTRO ore 12.00 Introduce: Luca Rigoni Palazzo della Provincia – Sala Depero Cosa devono fare i genitori per i loro figli? INCONTRI CON L’AUTORE ore 16.30 a cura de “lavoce.info” Fondazione Bruno Kessler – Sala Conferenze Michel Martone, Michele Pellizzari, Armando Massarenti Nicola Sartor e Claudio Siciliotti Perché pagare le tangenti è razionale ma non vi conviene INCONTRI CON L’AUTORE ore 12.00 a cura di Guanda Fondazione Bruno Kessler – Sala Conferenze Ne discutono: Andrea Carandini, Simone Spetia Paolo De Ioanna, Marcello Degni La voragine ALLA FRONTIERA ore 17.00 a cura di Castelvecchi Teatro Sociale Ne discutono: Alessandro Merli, Sandro Trento Dale T. Mortensen Dopo la grande crisi… Ripresa o stagnazione? Introduce: Tito Boeri 2011

Zygmunt Bauman Programma 2012 www.festivaleconomia.it 13 in piazza Piazza Duomo 3 giugno laboratori creativi ore 11.30 per bambini, ragazzi e adulti Piazza Duomo dal 31 maggio al 3 giugno Premiazione finale del “giocone” con Zap&Ida. Spazio lavoro – punto informativo per Piazza Fiera giovani, lavoratori e imprese su servizi e aiuti Piazza Cesare Battisti 1-3 giugno a cura del Museo delle Scienze di Trento per l’occupazione e la crescita ore 11.00 e 12.00 / 16.00 e 17.00 1-2 giugno | ore 10.00 - 12.00 e 15.00 - 17.00 • Maggio Trentino il a cura dell’Agenzia del lavoro e del Dipartimento Digital Lab Uno, due, tre… decide! industria e artigianato della Provincia autonoma a cura di Vodafone Curioso gioco a carte per dialogare su temi di di Trento Tutti in piazza per divertirsi e avvicinare giovani attualità in un ambiente rilassato e informale. 31 maggio 15.00 - 19.00 e grandi alle nuove tecnologie. Per partecipare non è necessario conoscere gli 1-2 giugno 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 argomenti, è sufficiente aver voglia di mettersi 3 giugno 10.00 - 13.00 Piazza Pasi in gioco e confrontarsi con gli altri punti informativi: Bar Pasi | 1-3 giugno Età: a partire dagli 11 anni – incentivi alle imprese ore 17.30 È necessaria la prenotazione – orientamento al lavoro Café scientifique Tel. 0461 270311 – formazione e apprendistato a cura della Scuola in Scienze sociali – spazio per le parti sociali dell’Università degli Studi di Trento 1-3 giugno | ore 14.00 - 18.00 Occasioni di confronto tra il pubblico del Festival Mettiti in gioco Programma e alcuni relatori su tematiche di attualità. Divertente sfida tra generazioni attraverso 31 maggio 1 giugno inusuali giochi da tavolo provenienti da tutto il ore 15.00 Apertura e presentazione “Strategie di gestione del personale – politiche mondo. Chi sarà il più abile nell’ideare le migliori ore 17.00 Riforma degli ammortizzatori sociali intergenerazionali” strategie di gioco? Età: a partire dai 5 anni 1 giugno 2 giugno Partecipazione libera, non è necessaria ore 11.00 Riforma incentivi provinciali alle “La clientela intergenerazionale – gestione la prenotazione imprese di un prodotto che copre più generazioni di ore 17.00 Interventi di sistema per le imprese consumatori” 2-3 giugno | ore 10.00 - 12.00 e 15.00 - 17.00 2 giugno 3 giugno Il Luna Park della natura ore 11.00 Le professioni più richieste in Trentino “Giovani: lavoro precario, vite precarie, futuro Profumo di piante e fiori, ortaggi e curiosi ore 17.00 Il contratto di apprendistato in incerto? La difficile transizione alla vita adulta, elementi naturali da toccare e manipolare, un Trentino in Italia” luogo dove la natura e la scienza diventano 3 giugno gioco, racconto e divertimento. Il ciclo di vita ore 11.00 Fondo integrativo sanitario Piazza Fiera 1-3 giugno della natura diventa sfondo per la creazione di ore 10.00 - 19.00 un quadro naturale, che ogni bambino potrà Generazioni, scuola, territorio Piazza Duomo dal 31 maggio al 3 giugno realizzare a cura di Cooperazione Trentina, Educa, Museo ore 10.00 - 22.00 Età: 3-5 anni delle Scienze, Fondazione Bruno Kessler, step – La libreria del Festival È possibile la prenotazione Scuola per il governo del territorio e del a cura delle librerie di Trento Tel. 0461 270311 paesaggio, Istituti di istruzione della provincia di Trento Piazza Duomo dal 31 maggio al 3 giugno Via Torre Verde, 34 Ecosportello fa’ la cosa giusta! ore 10.00 - 22.00 Piazza Fiera 1-3 giugno Laboratori per bambini e adulti, per imparare a Matite al lavoro (nero) ore 10.00 - 20.00 seminare e impastare una nuova economia, più Satira in diretta Incontri e confronti attenta alle persone e all’ambiente. Laboratori a a cura dello Studio d’Arte Andromeda e Zap&Ida a cura della Scuola in Scienze Sociali numero chiuso, per informazioni e iscrizioni: dell’Università degli Studi di Trento Piazza Duomo 1 giugno Tel. 0461 499685 e [email protected] ore 16.30 - 18.30 Piazza Fiera 2 giugno 1 giugno | ore 16.30 - 18.00 “Laboratorio creativo umoristico” ore 16.00 Seminare sul balcone Incontro per bambini condotto da Giulia Pedrotti Esperimento sul tema “Trasmissione a cura della Rete di Educazione ambientale e Veronica Sebastiani. intergenerazionale delle norme sociali” dell’APPA Iscrizioni presso lo stand dello Studio d’Arte a cura del Laboratorio di Economia Imparare a curare un piccolo orto in casa, Andromeda o via mail a: comportamentale dell’Università degli Studi di partendo dalla semina [email protected] Trento Età: 7-12 anni Programma 2012 14 2 giugno | ore 9.00 - 10.30 e 11.00 - 12.30 Trafficamenti creativi a cura della Cooperativa sociale “la Coccinella” Utilizzo di materiali industriali di recupero per reinventarne l’uso e sensibilizzare alla cultura

il Trentino • Maggio Trentino il del riciclo Età: bambini e ragazzi

2 giugno | ore 14.15 - 16.15 Lumacinando facciamo insieme il chapati a cura della Rete di Educazione ambientale dell’APPA Imparare a fare il pane, macinando la farina con uno strano aggeggio Età: 7-12 anni

2 giugno | ore 17.00 - 19.00 La panificazione con lievito madre a cura di Ecosportello Fa’ la cosa giusta! cinema Piazza Cesare Battisti Imparare l’arte del fare il pane in casa 1-3 giugno | ore 10.00 - 18.00 utilizzando la pasta madre Cinema Astra Ecosportello Fa’ la cosa giusta! Età: adulti 31 maggio | ore 21.00 Punto di riferimento per le informazioni sul Le quattro volte consumo critico e gli stili di vita sostenibili 3 giugno | ore 9.00 - 10.30 e 11.00 - 12.30 Un film di Michelangelo Frammartino. Trafficamenti creativi Italia, Germania, Svizzera 2010 Castello del Buonconsiglio a cura della Cooperativa sociale “la Coccinella” 31 maggio | ore 18.30 - 23.30 Utilizzo di materiali industriali di recupero per 1 giugno | ore 21.00 Trentodoc Experience reinventarne l’uso e sensibilizzare alla cultura Almanya – La mia famiglia va in Germania evento organizzato dai giovani produttori del riciclo Un film di Yasemin Samdereli. Con Vedat Erincin, di Trentodoc Età: bambini e ragazzi Fahri Ogün Yardim, Lilay Huser, Demet Gül, I giovani produttori promuovono il Trentodoc, Denis Moschitto. Germania 2011 lo spumante prodotto con il metodo classico 3 giugno | ore 14.15 - 16.15 e 17.00 - 19.00 trentino. Durante la serata sarà possibile abbinare ai Trentodoc proposti piccoli assaggi La panificazione con lievito madre 2 giugno | ore 21.00 a cura di Ecosportello Fa’ la cosa giusta! creati dagli studenti dell’Istituto di formazione Un giorno questo dolore ti sarà utile professionale alberghiero del Trentino Imparare l’arte del fare il pane in casa Un film di Roberto Faenza. Con Toby Regbo, utilizzando la pasta madre Musica dal vivo. Evento a pagamento Marcia Gay Harden, Peter Gallagher, Lucy Liu, Per info: [email protected] Età: adulti Aubrey Plaza. USA, Italia 2011

la notte verde e altro ancora… Rovereto Piazza Fiera dalle ore 17.00 1-3 giugno | ore 10.00 - 19.00 dell’1 giugno alle ore 22.00 del 2 giugno Il bicigrill del Festival Un tuffo nel verde a cura di Prestabici Momenti di intrattenimento culturale e Noleggio gratuito di biciclette ludico, in vari punti della città di Rovereto, per sensibilizzare e riflettere sul tema ambientale 1-3 giugno dell’acqua Baby Little Home Per informazioni sul programma: Spazio confortevole e sicuro per mamme e papà, www.comune.rovereto.tn.it dove cambiare i bimbi, preparare il biberon e allattare

16 Euregio! Firmato il Protocollo

il Trentino • Maggio Trentino il e nuovo logo comune

estita con un logo nuovo di zecca, punta sull’edilizia sostenibile e sulle tec- presidente del Forum Franz Fishler ha invitato Vnologie “verdi” l’Euregio che a Bolzano, attraverso un Protocollo d’intesa fir- i tre governatori a rafforzare la collaborazione, mato dai presidenti della Provincia autonoma di Trento, della Provincia autono- anche in vista dell’istituzione di una Giornata ma di Bolzano e del Land Tirol mette in rete politiche per lo sviluppo e progetti dell’Europa. «Discuteremo per capire cosa può di ricerca e fissa l’agenda che dovrà tradurre in pratiche concrete la sinergia tra diventare l’Euregio – ha detto Durnwalder – i tre territori. quali nuove attività implementare. Abbiamo Qualche esempio? L’obiettivo di creare un di- sottoscritto un accordo congiunto sull’edilizia stretto fra le imprese della filiera delle costruzio- in questa parte dell’Arco alpino, perché pen- ni sostenibili, o l’attivazione di un programma siamo di avere problemi simili, superficie edi- attraverso il quale soggetti come Tis innovation ficabile ridotta, grandi pendenze, un ambiente park, CasaClima, Zukunfsstiftung, Trentino Svi- dagli equilibri delicati; con il Protocollo anche luppo, Manifattura domani e Distretto tecnolo- gli istituti di ricerca collaboreranno per elabo- gico trentino scarl possano favorire la parteci- rare programmi condivisi in questa direzione. pazione delle imprese alle iniziative promosse Abbiamo però naturalmente anche una storia congiuntamente dentro l’Euroregione. Ma al- che ci accomuna, ci sono progetti in corso per trettanto importante sarà sollecitare gli istituti fare capire ai giovani cosa è successo in passa- di certificazione presenti nei tre territori per mi- to. Ed abbiamo parlato di trasporti, di tunnel di gliorare la visibilità delle competenze acquisite base, di energie rinnovabili e molto altro». Fra nel campo delle green technologies. gli esempi di collaborazioni inoltre un progetto In chiusura dei lavori, tenutisi nel palazzo della di ‘sanità elettronica’ o e-healt, programmi sco- Provincia di Bolzano, il presidente altoatesino lastici che puntino all’integrazione fra i giovani Luis Durnwalder ha riassunto i lavori della mat- e fra le scuole nello spazio euroregionale, una tinata, a partire dal logo del Forum di Alpbach, partecipazione congiunta alla Expo del 2015 che vedrà per la prima volta la presenza del a Milano e anche per promuovere congiunta- Gect in quanto tale, e proseguendo poi con il mente i prodotti regionali, facendo leva sulla riepilogare i programmi che i tre territori stan- loro qualità e tipicità. no portando avanti congiuntamente, oggetto Il Capitano del Tirolo Guenther Platter è torna- del Protocollo siglato, alcuni dei quali saranno to sui temi dell’energia e dell’edilizia rivolta al presentati appunto ad Alpbach il 19 agosto. Il risparmio energetico, «una filiera che deve ap- poggiarsi necessariamente alla ricerca per otte- nere qualità e competitività». Infine il presidente trentino Lorenzo Dellai: «Ab- biamo confermato che il nostro percorso va verso una vera e propria regione europea – ha detto – che in questa fase si realizza attraver- so il Gect. Giorno dopo giorno crescono con- sapevolezza e consenso anche nell’opinione pubblica, non solo dentro le strutture giuridico- amministrative. L’Euroregione mette assieme due cose importanti, da un lato la dimensione concreta, quella dei progetti, dall’altra la di- mensione istituzionale. Di tutte e due abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di progetti, specie rivolti ai giovani, ed in grado di far fronte nel migliore dei modi alla crisi economica interna- zionale. L’accordo firmato costituisce in questo

Dellai, Durnwalder e Platter: l’Euregio continua il suo cammino nel cuore dell’Europa. GECT in volume

È stata presentata in Provincia un’agile pubblicazione bilingue (italiano e tedesco) che spiega in modo semplice la storia, le competenze e l’organizzazione del GECT “Euregio Tirolo-Alto Adige- Trentino”. Realizzato dall’Ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento, il volumetto si propone senso un contributo importante, specie per un come strumento per conoscere settore come quello dell’edilizia, che attraversa una fase di sofferenza. Ma è importante anche la nuova realtà istituzionale che mantenere vivace la prospettiva, il disegno, la coinvolge i tre territori del Tirolo forte caratterizzazione istituzionale dell’Euregio. storico in un’unica macro-regione Ecco perché saluto con piacere l’approvazione che si pone nel cuore dell’Europa del logo comune, strumento per far percepire come punto di snodo in moltissime ai cittadini che questa collaborazione transfron- materie, dalla comunicazione taliera non è per pochi, ma deve coinvolgere alla cultura, dalla formazione tutti, perché in questa grande crisi che attraver- ai giovani, dalla scienza e dalla sa l’Europa dobbiamo stare assieme e ritrovare ricerca all’ambiente, dalla salute ai quello che ci unisce». trasporti, dall’energia all’economia, dal turismo alla politica occupazionale e sociale. Realizzato in collaborazione con l’Ufficio GECT “Euregio Tirolo- Trento, Bolzano e Innsbruck Alto Adige-Trentino” che ha sede a Bolzano, questo volume, come scrive il presidente Dellai L’alleanza delle università nell’introduzione, serve soprattutto per «coinvolgere l’opinione pubblica, la popolazione, i giovani; Un passo irreversibile che compiamo all’interno di una strategia più ampia che da tempo vede è necessario che questa Regione «impegnati i nostri tre territori verso la costruzione della regione europea del Tirolo storico». europea transfrontaliera si Con queste parole il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai ha commen- alimenti del contributo di tutti, tato la firma, avvenuta nella sede della Fondazione Mach a San Michele all’Adige, del documento che sia vissuta nei cuori prima con il quale gli atenei di Trento, Bolzano ed Innsbruck rafforzeranno la loro collaborazione, men- che sulle carte. Serve dunque tre i ministri Profumo e Töchterle hanno confermato, attraverso un accordo interministeriale, il la chiara coscienza di ciò che ci sostegno alla partnership accademica. accomuna, pur nel rispetto delle «Euregio – ha spiegato Dellai, al cui fianco se- pegno in questo percorso: «Non sarà facile – ha singole identità, per proiettarci devano il collega altoatesino Durnwalder ed commentato – perché occorre grande capacità con coraggio verso un futuro i vertici degli atenei e dei centri di ricerca – si- innovativa, specie nei modelli cui ispirare i rap- in cui i confini tracciati dalla gnifica tre comunità che parlano italiano, tede- porti fra i diversi livelli. Del resto – ha detto an- storia recente, dai conflitti, dagli sco e ladino, appartengono a due nazionalità cora Dellai prendendo spunto dal luogo sugge- opposti nazionalismi, siano solo un diverse ma sono accomunate da una volontà stivo che ha ospitato la firma – non può esserci ricordo». unica: costruire dal basso l’Europa. Fin dall’inizio vino buono se le botti sono amare. Ma siamo del nostro percorso, coi colleghi Durnwalder e qui a dire, anche al Governo, che vogliamo esse- Platter abbiamo messo al primo posto fra i no- re alleati, per vincere assieme sfide coraggiose, stri obiettivi l’integrazione fra le nostre università per abbattere barriere, tra i territori così come ed i nostri centri di ricerca, nella consapevolezza tra i ‘palazzi’». di quanto siano importanti gli investimenti in formazione. Del resto, se gli indicatori nazionali danno ragione dei livelli di eccellenza di queste strutture, ciò deriva dai grandi investimenti sul capitale umano fatti fin dai tempi di Maria Teresa d’Austria». Una scommessa impegnativa insomma, a detta di Dellai che ha voluto sottolineare la presenza di due ministri a garanzia della serietà e dell’im- III 18 L’innovazione delle idee Così Trento Rise e il territorio

il Trentino • Maggio Trentino il scommettono sui giovani imprenditori

Qui i laureati pensano che sia meglio inventarsi un lavoro piuttosto che trovarne «uno». Lo dice il rettore di Harvard in un bellissimo film del 2010 che ha vinto tre premi Oscar: The Social Network, ispirato alla parabola straordinaria dell’inventore di Facebook, Mark Zuckerberg. Le parole del rettore potrebbero riassumere anche la filosofia di Trento RISE, polo trentino dell’innovazione, della ricerca e dell’alta forma- zione nel settore delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione (ICT). «Uno degli scopi di Trento RISE è dare medie imprese, è naturale puntare sulle ai giovani il know-how imprenditoriale capacità imprenditoriali dei giovani. di base per creare aziende innovative – «Questa primavera Trento RISE ha lancia- racconta l’ingegner Paolo Lombardi, che to diverse iniziative – continua Lombardi a Trento RISE assiste gli aspiranti impren- elencandole una dopo l’altra – Startup Alcuni partecipanti al lavoro. ditori. – Il Trentino vanta già eccellenti Weekend Trento, tenutosi tra il 23 e 25 ricercatori grazie alla sua università e a marzo; InnovAction Lab, tuttora in corso; luogo tra il 23 e il 25 marzo, è andata centri come FBK. Non è detto però che e la tappa trentina del Mind the Bridge benissimo – dichiara Lombardi. – Abbia- un ottimo ricercatore sia anche un otti- Tour, il 19 aprile, in occasione degli ICT mo avuto oltre centoventi partecipanti, mo imprenditore. Dobbiamo creare una Days 2012». soprattutto giovani e giovanissimi, supe- base di talenti imprenditoriali, eventual- La prima delle iniziative citate, lo Startup rando le precedenti edizioni italiane». mente con capacità tecniche o scientifi- Weekend, è la versione italiana di un’ini- A vincere il primo premio è stato Milk, che, che sappiano portare sul mercato le ziativa no-profit nata in America. Ovvero- please! Si tratta di un servizio via cellulare idee e le tecnologie innovative». sia nella terra della Silicon Valley e della o internet per chiedere all’ultimo minu- Dare competenze imprenditoriali ai gio- Apple di Steve Jobs. to, a chi si trova già al supermercato e vani ingegneri, informatici e tecnici del Funziona più o meno così: chi partecipa vive nei dintorni, la consegna della spe- Trentino. Con l’Italia in crisi, e la disoccu- all’evento propone la sua idea per un’ap- sa a domicilio quando si scopre di non pazione giovanile in crescita, è facile ca- plicazione web o mobile, e intorno alle avere in casa qualcosa, come il latte, lo pire l’importanza di un tale obiettivo: un idee più forti si costituiscono dei grup- ventenne che, anziché cercarsi un lavoro, petti; dopodiché a ciascun team si dan- ICT se ne inventa uno diventando imprendi- no 54 ore per realizzare un prototipo e tore, è un ventenne che aiuta l’economia un business plan, e alla fine una giuria di L’ICT è un acronimo in inglese a crescere. D’altro canto in un territorio imprenditori, esperti e investitori sceglie (Information and Communication come il Trentino, dove il tessuto econo- le creazioni migliori. «L’edizione trentina Technology) che indica le nuove mico è fatto soprattutto da piccole e dello Startup Weekend, che ha avuto tecnologie dell’informatica e della comunicazione. Internet è ICT. I telefonini sono ICT. I palmari sono La sede di Trento Rise. ICT. Grazie ai suoi ottimi centri scientifici, e a investimenti pubblici pro capite in ricerca e sviluppo superiori alla media europea, il Trentino sta diventando un polo europeo dell’ICT, come dimostra il fatto che l’Unione Europea ha scelto Trento come sede di uno dei sei centri di ricerca e innovazione ICT dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia. Gli altri cinque centri si trovano a Berlino, Parigi, Helsinki, Stoccolma ed Eindhoven. L’innovazione delle idee 19

I partecipanti del corso pronti a iniziare. il Trentino • Maggio Trentino il

zucchero o il pane. «L’idea è nata a una cena, in un’atmosfera conviviale. Stava- mo cucinando, e mancavano una serie di ingredienti. A quel punto uno di noi ha fatto la battuta “Sarebbe molto comodo se qualcuno al supermercato ci portasse questo o quell’ingrediente” – spiega Lo- BUSINESS PLAN renzo Greco, uno dei ragazzi del team di Milk, please! Ventidue anni, della provin- Secondo Wikipedia, un business plan è un documento, strutturato secondo cia di Vicenza, Lorenzo sta completando uno schema preciso e rigido, che sintetizza i contenuti e le caratteristiche la laurea in design all’università di Bol- del progetto imprenditoriale (business idea). Esso è uno strumento utile zano, e racconta volentieri la sua espe- per valutare in modo consapevole i punti di forza e le capacità del progetto rienza: «Sono soddisfattissimo di questo imprenditoriale. Startup Weekend a Trento. Ho scoperto un mondo diverso da quello dell’univer- sità, interagendo con persone che hanno Il 19 aprile, in occasione degli ICT Days veramente voglia di fare». 2012, si è tenuta la tappa trentina del Francesco Elipanni, vent’anni, anche lui Mind the Bridge Tour, fondazione no- studente di design a Bolzano e anche profit italiana creata da un manager di lui del gruppo di Milk, please! conferma Google, Marco Marinucci. L’iniziativa ha quanto detto dall’amico: «È stata un’e- avuto due fasi: la mattina un momento di sperienza incredibile, utile come sei mesi formazione, con lezioni dal taglio prag- di università, se non di più. Abbiamo ve- matico, in stile americano; il pomeriggio ramente imparato tantissimo». invece un momento di competizione. Milk, please! potrebbe anche decollare, Spiega Lombardi: «Scopo di Mind the diventando un’azienda vera e propria, Bridge Tour, business plan competition ma c’è ancora tanta strada da fare. Sia nazionale, è portare dei promettenti im- Francesco che Lorenzo ne sono consa- prenditori italiani nella Silicon Valley, per pevoli. «Un membro del nostro gruppo, re qualcosa di cui non sapevo assoluta- la precisione a San Francisco, e metterli in Nicolò Paternoster, studente in Svezia, ci mente nulla». contatto con l’ambiente imprenditoriale ha avvertito: mettere in piedi una startup Come spiega Lombardi, InnovAction americano, per poi farli tornare in Italia non significa fare dei soldi subito. Noi Lab è «un corso di formazione. Si impara più forti e competitivi». stiamo facendo qualcosa in cui credia- come scrivere un business plan e come Insomma, i giovani del Trentino che so- mo, e che vogliamo portare avanti. Do- presentarlo in maniera efficace a chiun- gnano di diventare i nuovi Steve Jobs vremo ora cercare delle persone che ci que, investori inclusi. Abbiamo avuto 180 o Bill Gates (o perché no? Mark Zucker- aiutino in questa fase, con finanziamenti manifestazioni di interesse, e selezionato berg, che a ventisette anni è già miliarda- e competenze». I due però sono convinti 48 partecipanti». rio) hanno davvero tante possibilità per di una cosa: “se uno ha voglia di fare, le Uno degli obiettivi dell’InnovAction Lab cercare di concretizzare i loro sogni. Pro- possibilità si trovano; bisogna solo impe- è formare, tra i partecipanti, team affiata- babilmente non arricchiranno. Ma forse gnarsi un po’ di più”. ti e coesi di quattro persone. Insomma, troveranno il lavoro della loro vita: quello Anche Lorenzo Rigato, 21 anni, trevigia- quello che gli americani chiamano team che si saranno creati da soli. Perché come no, fa parte del team Milk, please! Deter- building. Entrando in una delle stanze dicono Francesco e Lorenzo, “se uno ha minato, sogna di creare una startup tutta dove si tiene l’InnovAction Lab, può stu- voglia di fare, le possibilità si trovano.” sua, e ha scelto di studiare informatica pire la vista di giovani a piedi scalzi che a Trento «perché si tratta di un ateneo si stringono la mano e si danno pacche molto quotato». Un suo amico, Andrea sulle spalle a suon di musica. Ma anche Nodari, della provincia di Brescia, ha par- questo espediente psicologico è neces- tecipato sia allo Startup Weekend (ma in sario per rompere il ghiaccio, e creare un altro team) sia all’InnovAction Lab. Ed un clima di fiducia e reciproca stima (un è entusiasta. «InnovAction Lab è davvero ingrediente indispensabile in un’azienda una bella iniziativa; un modo per impara- che nasce). III 20 De Gasperi on-line In internet 25 mila pagine dei giornali

il Trentino • Maggio Trentino il diretti dal grande statista trentino

iù di 25 mila pagine dei giornali degasperiani possono essere consultate libera- Pmente collegandosi al sito della fondazione www.degasperitn.it. È evidente la rilevanza di questo progetto dal momento che pagine normalmente disponibili solo all’interno di archivi e grazie ai microfilm, saranno a disposizione di chiunque abbia un computer ed una connessione. L’impegnativo e importante lavoro appena con- cluso dalla Fondazione vuole mettere a disposizione di tutti gli interessati la versione digitale delle tre riviste che Alcide De Gasperi ha diretto fra il 1905 e il 1926. Il giovane futuro leader della DC diviene ca” dal 1905 al 1906 (358 numeri), le 10 an- direttore de “La Voce Cattolica” l’1 settem- nate de “il Trentino” dal 1906 al 1915 (2.435 bre del 1905, a soli 24 anni, prendendo il numeri) e le 9 annate de “il nuovo Trentino” posto di don Guido de Gentili. Nel marzo dal 1918 al 1926 (2.388 numeri). Va anche del 1906 “La Voce Cattolica”, organo dell’U- ricordato che le dimensioni dei giornali nione politica popolare del “il Trentino” in cartaceo sono variate negli anni, ma si diventa Il Trentino, la cui pubblicazione trattava comunque di edizioni di grande andrà avanti sino all’entrata in guerra formato: da un minimo di 40x27 cm ad un dell’Italia nel maggio 1915. Riprenderà su- massimo di 56x40 cm, passando per ver- bito dopo, nel novembre del 1918, sotto sioni intermedie di 53x38 cm. il titolo “il nuovo Trentino”, di cui sempre Le pagine, indicizzate per testata e per De Gasperi sarà direttore fino al gennaio data, si prestano ad una molteplice frui- 1926, poco prima di lasciare ogni attività zione: lo storico potrà effettuare ricerche giornalistica e politica in seguito alla vio- complete, lo studente troverà materiale piattaforma su cui sono caricati i giornali lenza fascista. per una tesi di laurea, l’appassionato po- garantisce una ricerca a più livelli: si pos- La consultazione dei giornali, in formato trà leggere un editoriale di De Gasperi alla sono cercare le pagine utilizzando diver- pdf, è semplice e immediata. Le pagine vigilia della Grande Guerra oppure avven- si parametri come la data o un intervallo sono in totale 25.557 divise su 5.181 nu- turarsi fra le dispute politiche di inizio No- temporale, una o più parole chiave oppu- meri e ogni pubblicazione è composta vecento. re, ancora, i numeri delle varie edizioni. mediamente da 4 pagine, che a volte di- Non solo: l’interesse di questo lavoro, oltre Per accedere alla piattaforma è sufficiente ventano 6 oppure 8. Sulla piattaforma si che di tipo storico, è anche sociologico, collegarsi al sito della fondazione www. trovano le due annate de “La Voce Cattoli- economico, antropologico, perché i quoti- degasperitn.it, scegliere la sezione “gior- diani offrono un prezioso spaccato dell’e- nali degasperiani” e iniziare la consulta- poca che raccontano. Sfogliando le pagi- zione. Agli utenti già registrati verranno ne troviamo, solo per fare degli esempi, chieste login e password, mentre i nuovi interventi sulla nascita della cooperazione fruitori dovranno solo compilare una ve- in Trentino, sulla moneta del tempo e sullo loce maschera di registrazione e in pochi scambio di merci ma anche cronache lo- minuti potranno iniziare la navigazione. cali delle valli, annunci di eventi culturali Il progetto, ideato e realizzato dalla Fonda- o inserzioni pubblicitarie dei prodotti in zione Trentina Alcide De Gasperi, ha visto voga all’epoca. il prezioso contributo della Soprintenden- Allo stesso tempo, va anche considerato za ai Beni Librari e Archeologici della Pro- il respiro internazionale che caratterizzava vincia di Trento per la parte microfilmata, queste riviste: all’epoca il Trentino faceva mentre il materiale cartaceo originario parte dell’Impero austro-ungarico, un ter- riconduce anzitutto alla Biblioteca comu- ritorio multiculturale e multinazionale va- nale di Trento, alla Biblioteca civica di Ro- stissimo con Vienna capitale. Non è quindi vereto e al settimanale “Vita Trentina”. infrequente trovare informazioni o notizie di luoghi molto lontani, che anche oggi sarebbe piuttosto raro leggere su un quo- tidiano locale. Oltre ad una impostazione che permet- te diverse modalità di visualizzazione, la III De Gasperi on-line

www.siirry.com comunicabilità linguaggi universali | espressioni territoriali

futuro incerto opere su carta di Franco Chiarani ...per vedere lontano Castello di Drena 6 maggio | 17 giugno 2012 volta la carta ProVinCiA AuTonoMA CoMuniTà Di TrenTo ALTo GArDA e LeDro Martina Benoni illustra De Andrè Scuola Primaria di Dro 2 giugno | 1 luglio 2012

CoMune CoMune CoMune CoMune Di DrenA Di Dro Di Tenno Di LeDro kassandra archeologia dell’anima

iSTiTuTo Scavi archeologici di S. Martino, Tenno CoMPrenSiVo Di Dro 11 luglio 2012

CASA DeGLi ArTiSTi MuSeo DeLLe PALAFiTTe in stallo GiACoMo ViTTone DeL LAGo Di LeDro performance per voce, musica e colore Malga Cita (in caso di maltempo, Museo delle Palafitte di Ledro) 16 agosto 2012 ergo sum la rappresentazione dell’io Casa degli Artisti Giacomo Vittone 9 settembre | 14 ottobre 2012

GROTTE DEL SALE HIMALAYANO Strade4 / valLARSA

foto di Paolo Calzà Un viaggio alla scoperta delle antiche vie testo di Ierma Sega

Quarta puntata del viaggio lungo le strade storiche del Trentino. In queste pagine la strada della Vallarsa. 24 il Trentino • Maggio Trentino il 25 il Trentino • Maggio Trentino il 26 il Trentino • Maggio Trentino il

urve, curve e ancora curve. In Vallagarina la strada della Val- Ma oggi? Gli spunti che è possibile cogliere da questa terra sono larsa è famosa per l’andamento sinuoso che, tanto amato tanti e tali che è impossibile darne un elenco pressoché comple- Cdai motociclisti che abitualmente la percorrono, è la dispe- to senza trascurare elementi importanti. Ci proviamo, sicuri che razione di chi, in auto, ha lo stomaco che soffre ad ogni tornante. le mancanze saranno altrettanto significative delle presenze gui- Ma è anche nota per il fascino discreto, poco appariscente ma dati dal filo rosso della strada che la percorre, ardita costruzione non per questo meno intenso, delle visioni paesaggistiche che si intagliata nella roccia che, sinuosamente, lambisce il fianco della aprono a sinistra sulla catena dei Coni Zugna, a destra sul massic- cio del Pasubio e, a chiudere, sulle Piccole Dolomiti, frastagliate e splendide. In mezzo prati, boschi, piccole frazioni, case sperse, baluardi di un luogo che pare appartenere più al mondo dell’e- mozione che a quello del reale. «Monti impervi e appartati, vero gioiello di natura tuttora poco conosciuto» scrive Mario Martinelli riferendosi a questa terra dove è tornato a vivere e dalla quale trae linfa e vitale ispirazione per i suoi romanzi. Valle scavata dall’erosione del torrente Leno che ha praticamente diviso in due la montagna, la Vallarsa è un comune sparso. Gli abitanti, meno di 1500, si distribuiscono tra la frazione di Raossi, dove è ubicato il comune, e numerosi altri piccoli centri collocati a un’altezza che varia tra i 300 e i 1000 metri. A visitarla oggi, ricca dello splendore prepotente del verde di una primavera piovosa che sta cedendo il passo all’estate, la partico- larità di quello che Eugenio Turri, uno dei maggiori esperti di pa- esaggio italiano, definì il suo “dramma storico e geografico” (vd. Le Valli del Leno. Vallarsa e valli di Terragnolo, Cierre edizioni 1990) si mostra evidente. Il lavoro del bosco, l’agricoltura e l’allevamen- to del bestiame che a lungo sono state il motore dell’economia della zona, hanno ceduto il passo a un ambiente nel quale il rap- porto produttivo, ancora per usare le parole di Turri, è «avulso dall’ambiente locale» e il baricentro produttivo dei residenti è de- localizzato. A percorrerla e ad ascoltarla, però, è ancora la natura a dominare su tutto il resto. Ma vediamo di mettere un po’ d’ordine alle parole… Perché il nome Vallarsa? Nel corso dei secoli spesso il termine ricorre nei documenti nella forma separata di “val arsa”: un’indicazione im- portante che consente di immaginarla bruciata da pastori, ronca- tori e carbonai del Basso Medioevo che ne incendiavano i boschi per ottenerne pascoli o carbone di legna. Ma anche valle incas- sata, dal cimbro vallis arsium, o valle sempre asciutta in terreno carsico, così come doveva essere prima della realizzazione dei tre bacini artificiali che ne hanno modificato il clima. 27 il Trentino • Maggio Trentino il

montagna. La Vallarsa del sacro, innanzitutto. Perché superate menta l’acquedotto di Rovereto, la vita, e le testimonianze anco- solo una manciata di curve dopo aver lasciato piazza del Podestà ra presenti di una guerra che ha martoriato il territorio. Sembra di Rovereto, anch’esso luogo simbolo dal quale far partire un ipo- impossibile oggi immaginare la distruzione e lo scempio di un tetico itinerario alla scoperta della Vallarsa (la strada statale 46 del ambiente depredato, distrutto, violentato. Le fotografie d’epo- Pasubio si dipana sulla sponda destra del torrente Leno collegan- ca restituiscono la sofferenza inimmaginabile di una terra e dei do la Città della Quercia a Vicenza, la strada sulla sponda opposta suoi abitanti ai quali la ferocia delle armi rubò affetti, casa, campi, si interrompe a Ometto), ci si imbatte in uno dei monumenti sacri boschi. Rocce e massi segnati dalle granate, la popolazione co- più cari alla Vallagarina: quel santuario di San Colombano che, stretta a subire lo strazio dell’allontanamento dalla propria ter- anche per quanti abitualmente percorrono la strada, rappresenta ra, le spoglie di caduti italiani e austriaci che riposano insieme, i un’inesausta fonte di meraviglia così aggrappato allo strapiombo forti austro-ungarici edificati a difesa del territorio: forte Vignola, di roccia che lo sostiene e così improvviso nel suo mostrarsi dopo Forte Coni Zugna, Forte Matassone, Forte Pozzacchio, noto an- una curva. Il santuario che Paolo Calzà, autore di questo viaggio che come Forte Valmorbia. E proprio alla frazione di Valborbia, fotografico, ha ritratto incastonato nella roccia che sembra con- in prossimità della quale visse in trincea, Eugenio Montale dedi- cedergli a stento lo spazio d’esistere, come sospeso tra le rocce e cò l’omonima poesia pubblicata nella raccolta Ossi di Seppia. Un il cielo. E ci sia concesso il gioco di parole di prendere a prestito il doloroso omaggio a un luogo reso immortale dalle parole di un titolo di un festival che, guarda caso proprio in Vallarsa, da alcuni poeta cui, nel 1975, le motivazioni per l’attribuzione del premio anni porta avanti un concetto e un progetto di montagna con- Nobel per la letteratura riconobbero «la poetica distinta che, con sapevole. grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il Ma anche la Vallarsa legata alla vita e, di contro, al suo finire. Con simbolo di una visione della vita priva di illusioni». la sorgente di Spino in prossimità dell’omonima frazione che ali- Capita di sentir dire che fotografi e artisti posseggono una “mar- cia” in più, una specifica sensibilità che li porta istintivamente a “vedere oltre” e percepire quello che gli altri raramente o solo im- precisamente colgono. Nel caso di questa strada, la forza delle fotografie di Paolo Calzà − che come nelle puntate precedenti di questo racconto per immagini delle vie storiche del Trentino ha rinnovato la scelta di utilizzare il bianco e nero per esaltare la forza dei contrasti e mettere in evidenza le forme − sta nel mostrare la strada considerata da una prospettiva nuova, addirittura inaspet- tata. Queste fotografie sono un grandioso invito a soffermarsi, a riflettere, a guardare sul serio. Sono immagini che sanno cogliere e mostrare la bellezza, che indugiano sui luoghi nel loro insieme e nella loro complessità, sulla striscia d’asfalto che segue la mor- fologia del territorio, si incunea nella roccia, procede tra le case e incede tra gli antichi paracarri in pietra. Ma la forza espressiva più intensa è racchiusa nelle panoramiche dall’alto che esaltano il contrasto tra l’incombenza della natura e la serpentina che taglia alla base la montagna, ne segue l’andamento, la conformazione, i piani. Che mostra la vittoria di una sfida superata: quella di chi, con coraggio e anche un po’ di sfrontatezza, nell’impegnarsi a su- perare l’evidente disparità raggiunge infine il suo scopo. 28 il Trentino • Maggio Trentino il

30 L’isola dei Feaci Servizio Civile, un cammino

il Trentino • Maggio Trentino il per condividere esperienze ed entusiasmi

ei Feaci studiati a scuola ricordiamo vagamente (ma non è di Marco Potrich Dobbligatorio) che erano il mitico popolo greco di navigato- ri che diede ospitalità ad Ulisse. Di cultura diversa dagli altri popoli del Peloponneso erano noti per l’ospitalità, la propensione alla pace, il rispetto per l’altro e il rapporto privilegiato con gli dei. Vivevano in un mondo ideale, lontani da ogni infelicità. Ricor- di scolastici: Alcinoo, Poseidone, la bella Nausicaa, Demodoco e ovviamente Ulisse. Di Scherìa, l’isola dei Feaci, si sono perse cognomi e tanto entusiasmo; quelli che le tracce. Forse corrisponde all’attuale Cor- conosciamo tutti noi, che frequentiamo fù o ad altri posti in Calabria o in Sarde- magari inconsciamente al bar all’angolo gna. Ma dei Feaci qualcosa è certamente (perché non è mica detto che si debbano rimasto. Degli emuli di quei predecessori frequentare porti o agorà per far sorgere letterari, consapevoli che anche oggi sen- idee olimpiche). Alcuni hanno vissuto l’e- sabilità sociale e della solidarietà. L’isola za le relazioni sociali il mondo rischia di sperienza del Servizio Civile in Trentino, è diventata così importante riferimento rimanere senza fiato. E forse non occorre altri invece hanno conosciuto indiretta- organizzativo per il mondo giovanile, nel neanche imbarcarsi per terre lontane con mente le esperienze di chi è stato coinvol- quale ritrovarsi per ripartire, per conta- mezzi di fortuna per raggiungerli. Forse to in progetti di assistenza, promozione ed minare altri giovani, quel consistente nu- basta navigare nel proprio quartiere, nella educazione culturale, tutela dell’ambiente mero di giovani che ha voglia e disponi- propria città. e del patrimonio storico-artistico. Sono bilità, di riconoscersi quotidianamente nei I Feaci sono quelli che dai molti vengono giovani che hanno deciso, comunemen- principi e nella pratica di una cittadinanza chiamati “i cittadini di domani”, pur es- te, di condividere lo stesso impegno nel- attiva e responsabile. Isola come approdo sendo la colonna portante della società la promozione dei valori della solidarietà, dunque, luogo dove rigenerarsi per poi ri- di oggi: i giovani. Quei giovani che sanno del bene comune, della partecipazione partire. Da esploratori di nuove realtà. che per evitare l’asfissia, bisogna “armarsi” responsabile, di partecipare attivamente Al gruppo dei naviganti dell’oggi è venuto solo di buona volontà, stimolare la nascita alla realizzazione dell’idea di cittadinanza naturale allora pensare a “L’isola dei Feaci” e la circolazione delle buone idee, di pen- attiva e consapevole. come un’associazione, mutevole e dina- sieri sani, creando momenti di incontro, Nello scrutare l’orizzonte del presente e di mica nei membri, come strumento giusto riflessione e svago. un futuro migliore, nelle loro lunghe rifles- per arricchire ogni anno la proposta di E si propongono proprio come i Feaci sioni e nei pensieri che navigano dentro contributo dei giovani ad un’istituzione dell’oggi i componenti dell’associazione mari di altri pensieri, hanno scelto di pro- nata per i giovani. “L’Isola dei Feaci”: non vaghi ricordi d’e- muovere con azioni concrete un’idea, di Nella mitologia greca il popolo dei Feaci sami passati, ma persone con nomi e divulgare i valori del civismo, della respon- era dedito alla navigazione, amava il can- to, la danza, l’atletica. Tutte manifestazioni artistiche “aperte” e socializzanti. Anche “L’isola dei Feaci” è un’associazione che ha come obiettivo il massimo coinvolgimen- to del maggior numero di giovani che hanno maturato l’esperienza o accarez- zato l’idea del Servizio Civile, disponibili a mettere a disposizione le proprie capacità e competenze, per sostenere la crescita di una comunità giovane più consapevole e attiva. E forse però è bene ricordare che questi Feaci non sono invincibili. Per nulla. A vol- te subiscono l’inclemenza del tempo, le ire degli dei o, meno letterariamente, le tristezze di qualche situazione quotidiana, la pesantezza di incontri difficili. Ma ciò che davvero conta è lo sguardo, ciò che traspare, la profondità e la limpidezza ne- L’isola dei Feaci 31 il Trentino • Maggio Trentino il

gli occhi. Perché quando si torna dalle pro- nare, partecipare. E allora non importa più È da questo condiviso desiderio di “con- prie peregrinatio, quando ci si sente “quasi” se i Feaci erano quelli dell’antichità che vi- taminare” e di mantenere vivo lo spirito di eroi senza macchia e senza peccato, quan- vevano a Scherìa, se essa sia stata un’isola partecipazione che nasce la proposta di do si è vissuta un’esperienza importante, o altra terra, importa invece coltivare l’idea “ES.SER.CI. ANCORA”. quando si è intravisto un orizzonte nuovo, e credere che gioia, felicità e prosperità, come nel viaggio della scoperta di sé, te- anche dentro le caotiche vie contempo- stando i propri limiti e le proprie capacità, ranee, possono essere ancora realizzabili. III si vorrebbe raccontare, entusiasmare gli altri, coinvolgerli, per far vivere anche a l’albero che cade, la foresta che cresce loro un’avventura importante. Diventare comunità, condividerne lo sviluppo e la crescita. Quando si comprende che l’espe- «Mai nessuno che arrivi al nostro palazzo rimane a lungo qui a piangere per il suo ritorno. rienza vissuta e la sua pienezza si fondano E noi, come per il passato, gli prepariamo la scorta per il viaggio». È un passaggio sull’essenza qualificante della vita di cia- dell’Odissea, ma anche la mission de L’Isola dei Feaci, un’associazione culturale giovanile scuno, sulla costruzione di relazioni sociali nata lo scorso ottobre da un’iniziativa di alcuni giovani accomunati dall’esperienza di rispettose dell’altro, consapevoli e respon- Servizio Civile. Punto d’approdo e di ripartenza. Un punto di raccolta in cui tutti si possono sabili, si sente l’imperativo di diffondere, sentire sia ospiti che a casa. Un’isola che non trattiene, non obbliga, ma accoglie e si facendosi promotori di questa opportuni- propone di fare da laboratorio di idee nuove e fresche per i giovani, in Trentino e non solo. tà di “fare qualcosa per cambiare lo stato Laboratori, incontri formativi, momenti di scambio e riflessione sui temi della cittadinanza delle cose” che troppo spesso i giovani attiva e responsabile, del volontariato e dell’impegno civile verso la comunità sono solo cercano lontano dalla vita quotidiana e dal alcune delle iniziative proposte e realizzate dai giovani per i giovani in collaborazione con contesto abituale. l’Ufficio Servizio Civile della Provincia autonoma di Trento in questi primi mesi di vita. E Diviene così obiettivo primario dell’asso- l’orizzonte ne lascia intravedere già delle altre. ciazione “L’Isola dei Feaci” entrare in con- ES.SER.CI. e Raccontarsi. Un laboratorio di racconto e raccolta di storie e di esperienze tatto con gruppi di giovani (scuole, centri vissute. Un esercizio per imparare a scrivere di sé e della propria scelta di entrare nel di aggregazione) per costruire insieme, mondo di Servizio Civile, inserita ovviamente in un contesto di vita personale in cui altri attenti e rispettosi delle identità e delle giovani possono identificarsi. A posteriori, un’analisi di un percorso, utile a chi, leggendola, sensibilità di ognuno ma uniti nell’identi- può apprezzare e condividere i valori alla base del Servizio Civile. Straccio&Rifaccio. Un ficazione di qualcosa di più nuovo e più laboratorio per abituarsi all’idea del riciclo e del riuso di oggetti che spesso finiscono in grande. soffitta, scoprendo una valida alternativa all’acquisto compulsivo. Laboratorio di creatività I Feaci di Omero vivevano in una dimen- che si concluderà con una mostra. CantiamoInsieme. Un percorso di avvicinamento al sione mitica, separati dal mondo reale, i canto corale per imparare ad essere sincronici, in armonia e a mettere alla prova le qualità nuovi Feaci, pur conservando e recupe- di un gruppo eterogeneo, nell’ascolto dell’altro. L’IsoladeiFeaci condivide l’idea che la rando quelle purità che appartengono comunicazione peer to peer sia la più efficace e, in collaborazione con le scuole, organizza per diritto divino a tutti i giovani (anche incontri per parlare di Servizio Civile e di impegno civile agli studenti delle superiori e alle se qualcuno se ne dimentica e smarrisce altre associazioni giovanili sparse sul territorio provinciale, anche attraverso la radio e i il proprio esser divino), non vogliono se- quotidiani. «Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce». pararsi dal mondo ma coinvolgerlo nella [email protected] condivisione per sperimentare, appassio- 32 I Piani dei Giovani Politiche e progetti per sostenere

il Trentino • Maggio Trentino il l’ingresso nel mondo del lavoro

Tirocini d’eccellenza in Valsugana”, “Summer Jobs”, “Un’estate I progetti di formazione di Gianna Zortea “alternativa - Lavoro per il mio paese”, “Job Trainer 2012. Alla L’occasione è stata colta da molti Piani, scoperta dei propri talenti, preparando l’ingresso nel mondo del lavoro”. Questi sono che hanno inserito tra i progetti per il solo alcuni dei titoli dei progetti presentati per il 2012 dai Piani Giovani di Zona e dai 2012 corsi di formazione oppure espe- Piani d’Ambito delle Politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento. Progetti rienze lavorative vere e proprie, volti a favorire l’ingresso nel mondo del lavoro. che richiamano già dal titolo la volontà, dettata anche dalla necessità di questo perio- I progetti formativi cercano di far scoprire do, di pensare concretamente al futuro anche lavorativo dei giovani. ai giovani partecipanti le proprie capa- Dobbiamo ammetterlo: il problema del relativo ai progetti presentabili, un nuovo cità. È il caso del progetto “Job Trainer” lavoro tocca sempre più anche i giovani ambito di attività che prevede l’attuazio- promosso da più Piani di Zona, seppur trentini. In questa fase economica, parti- ne di «dispositivi e interventi atti a pro- declinato e adattato in base alle esigenze colarmente delicata, pensare al domani muovere il processo di transizione all’età delle realtà in cui viene inserito. Al centro può essere causa per molti di notti inson- adulta e l’autonomia dei giovani dal lavo- del progetto c’è un campus residenziale ni. “Cosa fare una volta terminata la scuola ro alla casa, dall’affettività alla consapevo- in cui i partecipanti sono impegnati in o l’università?”, “Come riuscire a trovare un lezza della propria identità sociale». un’esperienza full time, con workshop e lavoro?”, “A chi chiedere aiuto?”. Sono do- Le iniziative promosse si pongono infatti prove intensive di formazione che hanno mande che la maggior parte dei giovani l’obiettivo di preparare i giovani al futuro, lo scopo di abbinare le nozioni tecniche si pongono al termine di un percorso di fornendo loro gli strumenti, le conoscen- e teoriche ad alcune competenze chiave studi. I giovani inoltre si ritrovano immersi ze e le capacità per poterli rendere pro- fondamentali per affrontare il mondo del in una società basata sul benessere, sulla tagonisti della propria vita e della propria lavoro. carriera e il denaro, ma che nella realtà dei comunità. In questa fase l’attenzione è mirata da una fatti offre loro quasi sempre situazioni di Si cerca di accompagnare i giovani in parte a far conoscere e quindi riscoprire e precariato ed incertezza. questa fase di transizione, di passaggio sviluppare il proprio patrimonio di com- Eppure essere giovani vuol dire anche dando loro anche la consapevolezza di petenze trasversali, puntando soprattut- “avere dentro” quella voglia di autonomia, essere parte integrante di una comunità. to sulle capacità di lavorare in gruppo, di libertà, di “farcela da soli”: sono desideri Ancor di più: di esserne il futuro. Queste di risolvere i problemi, di comunicare e che vanno però di pari passo con la ne- azioni concretamente si attuano attraver- relazionarsi con gli altri, di imparare ed cessità di avere degli strumenti per “di- so i Piani Giovani di Zona che coprono apprendere dalle situazioni ed avere ventare grandi”. interamente il territorio provinciale, e i maggiore chiarezza dei propri obiettivi. In Le Politiche Giovanili della Provincia auto- Piani d’Ambito, che investono particolari secondo luogo si fa in modo di aiutare a noma di Trento per il 2012 hanno colto ambiti della vita della comunità trentina riconoscere le proprie attitudini, i propri queste necessità e si sono date da fare. come l’università o gli ambiti economici talenti e le proprie passioni, rivalutandole Come? Ad esempio inserendo, nei criteri e sociali. come opportunità cardine su cui fare leva nella ricerca del lavoro, per distinguersi e per orientarsi consapevolmente.

Primi passi nel mondo del lavoro Alcuni progetti promossi per il 2012 dan- no la possibilità ai giovani di fare espe- rienze lavorative vere e proprie. Obiettivo è quello di far conoscere – specialmente ai più giovani – il mondo del lavoro oltre i libri di scuola. È il caso del progetto “Ti- rocini d’eccellenza in Valsugana”, promos- so dal Piano di Zona Bassa Valsugana e Tesino ed il progetto “Summer Jobs” del Piano Giovani di Baselga di Piné, Bedollo, Civezzano e Fornace, destinato ai giova- ni di età compresa tra i 16 e 19 anni. In entrambi i casi i partecipanti intraprende- ranno un percorso formativo finalizzato Il Trentino, come ogni altro territorio del Paese, 33 I Piani dei Giovani ha bisogno di guardare al futuro con gli occhi della componente giovani che di esso costituirà l’anima portante Lorenzo Dellai, Presidente della Provincia autonoma di Trento il Trentino • Maggio Trentino il

alla sperimentazione di un’esperienza di vita quotidiana, con un’attenzione parti- lavoro estivo, supportata da una rete di colare ai bilanci familiari e alla ricerca del soggetti locali. lavoro. “Un’estate alternativa. Lavoro per il mio Infine il progetto “Ma la crisi non era fi- paese”, invece, è il progetto che coinvolge nita?!” prevede l’organizzazione di alcune complessivamente 34 giovani residenti serate informative rendere i giovani dei nei comuni aderenti al Piano Giovani dei consumatori e dei risparmiatori prudenti Quattro Vicariati, con un’età compresa tra ed informati. i 16 e i 18 anni e iscritti a un istituto supe- riore o professionale. Il progetto prevede I progetti per il 2012 attivati dalle Politi- la proposta di una “scuola-lavoro” estiva che giovanili della Provincia autonoma grazie alla quale gli studenti partecipanti, di Trento sono più di trecento e toccano suddivisi nei diversi Comuni aderenti al svariate tematiche: dalla cittadinanza at- piano, s’impegneranno in un’esperienza tiva al volontariato, dalla musica alla dan- di conoscenza diretta dell’operare del- za, dalla cultura allo sport. Tutti i progetti la pubblica amministrazione, nel lavoro hanno per protagonisti i giovani e le loro di cura e manutenzione di spazi e beni capacità di mettersi in gioco, ma la pre- pubblici e nell’organizzare e promuovere messa di tutte queste azioni è pensare ai eventi. giovani come risorse fondamentali per lo sviluppo sociale ed economico di una Valorizzare il territorio comunità. I giovani sono il futuro: pro- Il valore aggiunto dei Piani Giovani sta nelli d’allarme, ma che, per non lasciarsi muovendo loro, promuoviamo di fatto la anche nella possibilità di attuare delle travolgere, hanno prodotto come rispo- nostra società. azioni mirate, capaci di incidere sulla re- sta alcune azioni concrete. altà perché costruite su misura per il ter- La risposta, nel caso del progetto “Fare i ritorio in cui operano. conti con la crisi”, si concretizza in quattro È il caso dell’esperienza formativa ed incontri di riflessione sulla crisi e su alcu- educativa “Dare senso e significato al la- ne strategie per affrontarla. Strategie che voro temporaneo”. Il contesto nel quale è possano coinvolgere i giovani nella loro III inserito il progetto è quello della Valle di Fiemme, una valle caratterizzata da una forte offerta turistica concentrata per lo più nelle stagioni estive ed invernali. L’i- dea dei giovani coinvolti è quella di orga- nizzare un campus in una delle strutture alberghiere della valle, in cui ospitare una ventina di ragazzi che possano ragionare sul senso e il significato di un’esperienza lavorativa temporanea. La proposta è quella di offrire ai partecipanti una cor- retta informazione sui temi della legalità e della sicurezza sul lavoro.

I Giovani e la crisi La paura nei confronti di un futuro così incerto è palpabile scorrendo i titoli dei progetti: “Fare i conti con la crisi: giovani e bilancio familiare come risposta” promos- so dal Piano Giovani di Trento. O ancora “Ma la crisi non era finita?!” promosso dal Piano dell’Alta Val di Non. Sono campa- 34 Riciclo creativo ReMida e la filosofia

il Trentino • Maggio Trentino il di un riuso sostenibile

ulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Un di Rossella Saltini Nmotto che calza a pennello al Centro di riciclaggio creativo ReMida, inaugurato lo scorso febbraio presso il BIC (Business innovation centre) di Via Zeni a Rovereto. Come spiegato dal Presidente di ReMida, Mauri- centro zio Zanghielli, «Il progetto ReMida nasce da sperimentazioni analoghe a livello di riciclaggio creativo nazionale e internazionale. Scopo del Centro di riciclaggio creativo è quello di Rovereto porre l’attenzione ad una cultura sociale del rifiuto come nuova risorsa». E, proprio grazie al riutilizzo, si vengono a crea- prese della Provincia di Trento, sottoponendo re le condizioni per momenti di aggregazione un progetto innovativo per il riciclo e i riutilizzo sociale che approfondiscono il tema più che di materiali di scarto a scopo pedagogico e ri- mai attuale del non spreco. creativo. Il Centro di riciclaggio creativo vuole essere la Le numerose imprese che raccolgono l’invito prima realtà provinciale capace di creare una (Aquafil Spa, Artestile corniceria, Cartiera Valla- rete educativa sostenibile tra scuole, associa- garina Spa, CMI Srl, Falegnameria Ticò Marco zioni no-profit, aziende e risorse del territorio». Srl, Gallox Spa, Idea Stampi Srl, Ics Bertagnin Già 6 anni addietro Maurizio Zanghielli acca- Srl, La Cartotecnica, Luxottica, Meneghelli Ma- rezzava l’idea del riciclaggio dei materiali ma, terassi. P.R Bagno di Poggianella Sas, Rexel elet- ai tempi, il prodotto di scarto cui non era pos- troforniture, Rovertex Snc, Roverplastik Spa) sibile trovare una collocazione successiva, ve- offrono scarti industriali quali carta, metalli, niva considerato alla stregua di un rifiuto da cordame, plexiglas, gomma, mercerie, cuoio, cassonetto. vetro, componenti elettrici ed elettronici, ma- Confidando nell’evoluzione di una mentalità teriale idraulico, tappezzerie, colori e materiali eco-sostenibile, Zanghielli si adopera per con- vari. cretizzare la sua idea: inoltra una richiesta di A fronte di questa collaborazione, Zanghielli collaborazione alle sezioni trentine di Confin- decide di muoversi in ambiti già noti in altre dustria e Associazione artigiani e piccole im- realtà italiane: a Reggio Emilia, prima sede ita-

nelle scuole

L’attività di ReMida prevede anche una serie di spettacoli da proporre alle Scuole Elementari e Medie per sensibilizzare studenti e insegnanti alle tematiche ambientali. Maurizio Zanghielli e Paolo Vicentini sono ideatori e attori degli spettacoli stessi. “Miki e Piki i due lombrichi”, vita di due lombrichi in un composter e delle loro avventure per fronteggiare l’incuria degli esseri umani che gettano nel composter ogni sorta di rifiuto. “Kass e Netto”, le vicissitudini di due superstiti in una discarica, in grado di sopravvivere solo grazie alle loro abilità manuali e alla loro inventiva. “Non c’è acqua da perdere”, spettacolo nel quale i giovani vengono indotti ad una riflessione sul cattivo uso dell’acqua e sulle sue conseguenze. Riciclo creativo 35 il Trentino • Maggio Trentino il

NUOVE ROTTE PER VECCHIE BICICLETTE

All’interno dei locali di ReMida si trova anche la “Riciclofficina”. Il progetto, curato dall’Associazione roveretana NuoveRotte, gestisce il laboratorio di autoriparazione dove viene fornita assistenza per una manutenzione base della propria bicicletta, oltre liana di un centro di riciclaggio creativo ReMi- a chiavi, brugole ed altri attrezzi per la riparazione dei propri cicli. da, frequenta un corso per gestori ReMida e si Qui è possibile lavorare in autonomia oppure essere affiancati da un tecnico e dai affilia a tale realtà, usufruendo anche del Logo ragazzi del corso di ciclomeccanica, sempre disponibili ad aiutare gli utenti del già utilizzato da altri dieci laboratori distribuiti laboratorio. Se non si possiede una bicicletta ma si desidera apprendere i rudimenti su tutto il territorio nazionale. della riparazione, è possibile lavorare su altri cicli destinati alle esercitazioni. Viene quindi costituita l’Associazione “Amici Per gli scopi di cui sopra l’Associazione invita a non lasciare in cantina e, soprattutto, di ReMida in Trentino” che annovera tra i soci a non gettare le biciclette tra i rifiuti. Per donare le proprie biciclette usate contattare fondatori il Comune di Rovereto, la Comunità il seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] di Valle della Vallagarina, Dolomiti Energia e lo Le biciclette verranno ritirate gratuitamente e destinate al laboratorio permanente del stesso Zanghielli. Da citare anche la presenza di Con.Solida in veste di socio sostenitore e la progetto sociale “Riciclofficina”. Provincia Autonoma di Trento quale conces- sionaria dei locali utilizzati. Orari di apertura al pubblico Riciclofficina – Via Zeni 8, Modulo 6 Attualmente l’associazione vanta circa 65 ade- Lunedì e mercoledì 14.00-16.00 sioni di soci ordinari ripartite fra Scuole Mater- ne, Asili Nido e Associazioni sportive, culturali e ricreative. La qualifica di socio prevede il vale a dire con scarti difficilmente biodegra- versamento di una quota annuale di 50 euro dabili. che permette di usufruire illimitatamente di Entrambi i progetti verranno esposti nel corso tutti i materiali disponibili presso il Centro di della prossima “Notte Verde” in programma a riciclaggio creativo e di utilizzarli presso i pro- Rovereto ai primi di giugno. pri laboratori didattici o presso i locali dell’As- Sempre nell’ambito di una sensibilizzazione sociazione. della cittadinanza sui temi di una decrescita Nei locali di ReMida si sono svolti di recente consumistica, ReMida propone le “Feste del due laboratori di particolare interesse, mirati a riuso”, da organizzarsi in ogni circoscrizione. far conoscere alla cittadinanza le potenzialità Secondo Zanghielli, il messaggio rivolto ai della fantasia e della manualità nel campo del partecipanti dovrà essere mirato alla rimozio- riciclaggio dei materiali rigorosamente assem- ne dell’imbarazzo provato nell’usufruire di un blati senza l’utilizzo di collanti. oggetto usato relegandolo ad un retaggio di Il laboratorio di sculture ha portato i 9 parte- un passato in cui le risorse venivano conside- cipanti alla creazione di sculture definite “so- rate inesauribili e spesso utilizzate in maniera nore”, create cioè con materiali che, mossi dal discriminata. vento, producano suoni diversi armonizzati tra loro. L’altro laboratorio ha coinvolto, invece, gli ospi- ti di alcune cooperative sociali che si sono ci- mentati nella realizzazione di un totem creato con i materiali cosiddetti “duri a scomparire”, III 36 A tutta orchestra La Haydn rinnova il direttivo

il Trentino • Maggio Trentino il e rafforza la vocazione regionale

l Consiglio di Amministrazione della Fondazione Orchestra le risorse umane in una delle aziende di di Daniele Valersi IHaydn di Bolzano e Trento è stato recentemente rinnovato e famiglia. Nel 1989 lascia questo ruolo e consta ora di sei membri, secondo le linee del nuovo statuto approvato nel corso del intraprende la prima delle sue avventure 2011. Per la carica di vicepresidente è stato nominato Felix Resch; gli altri consiglieri nel mondo dell’imprenditoria culturale sono Sonia Carli, Manuela Kerer, Sandro Repetto e Paola Stelzer. aprendo a Trento la Galleria d’arte Mo- derna e Contemporanea che porta il suo Felix Resch da molti anni è titolare di Festspiele di Erl, alla Neue Oper di Fran- nome. una cattedra di Cultura musicale gene- coforte sul Meno, al Festival di Musica Costituitasi nel 1960 per iniziativa delle rale al Conservatorio Claudio Monteverdi contemporanea di Mosca, a New York, Province e dei Comuni di Trento e Bolza- di Bolzano, del quale nel 2008 viene elet- a Roma, alle Klangspuren di Schwaz, a no, l’Orchestra Haydn è stata ospite dei to direttore. Dopo la maturità ha studiato Wien Modern e al Lago Titicaca in Perù. principali sodalizi concertistici italiani ed composizione, diplomandosi in musica Nel 2009 il Comitato delle Regioni Euro- ha preso parte a numerosi festival, esi- corale e direzione di coro al Conservato- pee ha scelto Manuela Kerer come uno bendosi in vari stati europei, negli USA rio di Bolzano; da allora svolge attività di di cento young creative talents europei. compositore e direttore di coro. Dal 2000 al 2008 Sandro Repetto è stato Diplomata in Chitarra Classica presso il assessore alla Cultura, presso la Città di panizza: “euromusica" Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento, Bolzano, dal 2008 al maggio 2010 è stato Sonia Carli si è laureata al DAMS di Bo- assessore al Patrimonio. Dal 2002 a 2010 Così Franco Panizza, assessore logna, proseguendo poi il lavoro di ri- è stato Presidente delle Fondazioni cul- provinciale alla cultura, rapporti cerca musicologica. Ha svolto un’intensa turali cittadine (Concorso internazionale europei e cooperazione, commenta attività concertistica ed ha partecipato pianistico Ferruccio Busoni e Fondazione gli scenari che si aprono con le con successo a concorsi musicali con ri- Mahler Musica e Gioventù), dal 2006 al scelte fatte. «Le nomine di Chiara conoscimenti sia in ambito nazionale sia 2010 Presidente della Fondazione Tea- Zanoni alla presidenza e di Anna internazionale. tro Auditorium Haydn e dal 2000 al 2011 Postal nel Collegio sindacale Compositrice, nata a Bressanone, Ma- membro del Cda della Fondazione Or- dell’Orchestra Regionale Haydn nuela Kerer ha scritto opere per nume- chestra Haydn assumono un particolare significato rosi ensemble attivi sulla scena interna- Paola Stelzer è nata a . non solo perché riguardano due zionale. Sue musiche sono state eseguite Si è formata presso la Scuola d’Arte prima donne ma soprattutto perché ad Asiagofestival, nella Konzerthaus di e l’Università Commerciale Luigi Bocconi si tratta di due persone che per Berlino, a Transart a Bolzano, ai Tiroler di Milano, diventando responsabile del- competenza e preparazione offrono, ognuna nel proprio campo, le migliori garanzie per l’attività futura dell’Orchestra Haydn, un soggetto di fondamentale importanza nel panorama della cultura regionale. Con Chiara Zanoni sono certo che gli orizzonti potranno ulteriormente allargarsi a una collaborazione ancor più fattiva e prolifica con il mondo tedesco e con la Mitteleuropa. Certo, la nostra è stata una scelta europea, in linea con il nuovo soggetto istituzionale dell’Euroregione. Una scelta coerente con le nostre Linee guida culturali, una nuova formidabile opportunità anche per il nostro sistema musicale della quale l’Orchestra Haydn rappresenta oggi il vertice». chiara zanoni, presidente A tutta orchestra Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, nella riunione del 24 aprile scorso, ha ratificato la nomina di Chiara Zanoni alla presidenza. Laureatasi a Bologna nel 1980 in Lingue e Letterature moderne, Chiara Zanoni si è specializzata nella traduzione di saggistica storica. Attualmente è responsabile dei Servizi di supporto al Polo umanistico della Fondazione Bruno Kessler (biblioteca, editoria e organizzazione). Dal 1983 al 1986 ha vissuto a Tübingen dove, attraverso l’attività di traduttrice, ha iniziato a coltivare il dialogo e i rapporti culturali tra il mondo italiano e quello dei paesi tedescofoni. È editorial manager di FBK Press e socio ordinario dell’Accademia degli Agiati. Nel momento in cui muove i primi passi del suo mandato, dopo le prime riunioni consiliari, l’abbiamo intervistata.

Cosa comporta per lei questa nomina? Forse qualche cambiamento radicale nella sua attività? Indubbiamente una nomina di questo genere, per quanto gradita, ti obbliga a ricalibrare i vari impegni della giornata, quelli lavorativi così come quelli familiari e privati. Per parte mia, in questa fase iniziale sto cercando soprattutto di fissare le priorità e di vivere comunque questo passaggio della mia vita con il piacere dell’esperienza nuova e il gusto e in Giappone. Nel corso di oltre cin- di un impegno senza dubbio sfidante anche in relazione alla mia attività all’interno della quant’anni di attività l’Orchestra si è fatta Fondazione Bruno Kessler. interprete di un ampio catalogo di opere che ha spaziato in tutti i generi musicali, Quale idea si è fatta della Fondazione e dell’orchestra? dal barocco fino ai compositori contem- Non le appaia una frase fatta se dico che la prima impressione che ho avuto dell’orchestra, poranei. Sul podio dell’orchestra regiona- vedendola più da vicino, è del tutto proporzionata alla fama di cui gode. Una fama che le sono saliti direttori fra i più illustri nel mondo. Con la direzione di Gustav Kuhn è il frutto dell’alta professionalità e serietà con cui lavorano i componenti dell’orchestra l’Orchestra ha eseguito tutte le Sinfonie insieme alla direzione artistica, in un clima molto positivo anche nelle relazioni di Brahms e nella stagione 2005/06 le interpersonali. Certo, tutto questo è possibile anche perché la Fondazione può contare su nove Sinfonie di Beethoven, riproposte una struttura amministrativa e organizzativa dinamica e ben funzionante. nel dicembre 2007 al Mozarteum di Sali- sburgo e accolte da un grande successo Ha già sviluppato una linea programmatica? di pubblico e di critica. Dal 2006 al 2009 l’Orchestra Haydn ha Se invece la sta elaborando, verso quali obiettivi è rivolta? preso parte al Rossini Opera Festival di Ho dedicato queste prime settimane anzitutto a molti contatti con i referenti istituzionali Pesaro; tra le produzioni presso il Rof fa della Fondazione e con i rappresentanti delle tante realtà artistico-musicali presenti sul spicco “La gazza ladra”, premiata col pre- territorio trentino e altoatesino. In parallelo ho letto naturalmente molte carte, documenti stigioso “Diapason d’Or”. Nel novembre o anche semplici annotazioni relativi alla gestione del passato Consiglio di amministrazione, 2008 la Haydn ha presentato alla Biwako fondamentali per entrare in medias res. Penso che anzitutto serva fissare alcuni principi Hall di Otsu e alla Bunkamura Orchard Hall di Tokyo un programma rossiniano, ispiratori, come quello del primato della qualità artistica per evento premiato dal Pen Club Japan. l’orchestra, e quello del potenziamento della rete con le realtà Nel dicembre 2008 l’Orchestra è tornata musicali presenti nelle due province, a cominciare dai Conservatori nuovamente a esibirsi al Mozarteum di e dalle Scuole musicali; poi naturalmente anche dei criteri di Salisburgo; nel 2009 l’Orchestra Haydn è fattibilità, coerenti con le linee di indirizzo dei soci fondatori. stata protagonista, assieme all’Orchestra Mozart, dell’esecuzione della Settima Sin- fonia di Anton Bruckner, proposta in due Com’è stato l’approccio con i suoi nuovi collaboratori? memorabili concerti a Bolzano e Bolo- Direi ottimo, sento che c’è reciproca fiducia e volontà di gna con la direzione di Claudio Abbado. confrontarsi con grande franchezza, conosco inoltre la Numerose le registrazioni radiofoniche e competenza di ciascun consigliere nel proprio ambito televisive per la Rai; ampio il catalogo di professionale. Con questi presupposti si potranno cd e dvd realizzati per case discografiche affrontare e superare anche i passaggi più delicati e di grande prestigio. complessi. Sarebbe ingenuo pensare che non avremo anche dei tratti in salita lungo il nostro percorso. Ma le potenzialità per farcela ci sono tutte.

III 38 Al museo Pietra Viva A Sant’Orsola Terme tra minerali, fossili,

il Trentino • Maggio Trentino il antichi strumenti da lavoro e miniere

Il nome del torrente Fersina ha la stessa radice della parola di Marina Rosset «ferro», dice all’inizio del percorso la guida. Il binomio dice Fotoservizio: Dino Panato poco a quelli che non sono ancora stati al museo “Pietra Viva” di Sant’Orsola Terme. Chi invece ha avuto il piacere di godersi una visita guidata di Mario Pallaoro sente riecheggiare queste parole con il suono tondo che dà loro la sua voce. Le accompagnano visioni di minerali, fossili, antichi strumenti da lavoro e apparizioni evanescenti che si materializzano mentre si segue il percorso accompa- gnati dalle spiegazioni del curatore del museo, che è sempre Pallaoro. «La storia del Fersina e delle sue vene di metalli, in particolare di rame, è quella della terra trentina», prosegue Pallaoro introducendo al percorso da lui ideato che porta il visitatore dal Giurassico al XX secolo. «Si parte dai fossili delle Dolomiti, antiche barriere coralline di un mare che si è poi ritirato, alla vicenda terrena di Ötzi che era quasi sicuramente passato per la valle del ferro, quella del Fersina, prima di cadere lassù sulle alture della Val Sena- les». Mario continua poi con le vicende delle miniere: «Nel Medioevo la presenza di vene di rame portò nella valletta a nord sulla terra che lo circonda. Il viaggio ide- bente per l’inchiostro (la quale potrebbe di Pergine prima i tedeschi e poi i Boemi ale attraversa in un paio d’ore l’età della pittorescamente essere alla base del to- che mescolandosi hanno dato vita alla pietra, l’economia medievale e quella ponimo Valsugana), e quello della scala minoranza mochena. La loro lingua non moderna arrivando ai giorni nostri. Le pa- di durezza delle pietre, si imparano molte è infatti semplicemente tedesco, ma un role di Mario portano alla luce le caratte- cose e si ascolta con piacere la spiegazio- miscuglio tra questo e la parlata dei la- ristiche di un luogo che è stato chiamato ne appassionata di una guida per la quale voratori mandati qui dalla Boemia di cui prima valle del ferro, poi valle del Fersina la storia dei minerali è cultura. Lo scopo restano tracce materiali e fonti documen- e infine Valle dei Mocheni e “valle incanta- di Mario, e quello del museo, è infatti la tarie». ta”. E tra l’aneddoto della “sugarina”, polve- divulgazione culturale attraverso l’insolito Cultura popolare e caratteristiche mine- re di pirite prodotta a Calceranica sul lago mezzo mineralogico. ralogiche dei luoghi si mescolano natu- di Caldonazzo e commercializzata dai «L’idea del museo è mia e di mio fratello ralmente, aprendo al visitatore lo sguardo mercanti veneziani come materiale assor- gemello Lino», spiega Mario. I due sono

Visite guidate, laboratori e audio guide

Gruppi di anziani e turisti stranieri si divertono scoprendo interessanti aspetti del territorio grazie alle guide e da qualche settimana anche alle audio guide. La novità del museo infatti è il supporto audio in ben quattro lingue (italiano, inglese, tedesco e olandese, per accontentare i molti turisti che dalla primavera all’autunno soggiornano sulle rive del lago di Caldonazzo). Il testo è stato redatto da Mario, che con il fratello Lino è appunto l’ideatore e il motore del museo. Scienza della terra e storia locale si fondono, dando vita ad un’esperienza interattiva che appassiona e diverte i bambini delle scolaresche, che dopo il percorso nel museo diventano così protagonisti con i laboratori didattici dove Mario li fa colorare con tinte ricavate dalle pietre. In particolare i ragazzi posso usare tinte come l’ocra che hanno visto utilizzata nei dipinti della sala del podestà al primo piano del museo. Mario spiega così che la tinta viene dall’ematite e quindi dal ferro della valle del Fersina, chiudendo il cerchio tra minerali, storia e cultura del territorio. Un libro storico Al museo Pietra Viva Sant’Orsola investe sulla cultura e crede nella divulgazione della propria storia 39 come momento importante di crescita. Per questo, su idea dei gemelli Pallaoro e grazie al prezioso lavoro di Lino Beber e Marzio Zampedri, è stato redatto un libro di ben 1300 pagine caratterizzato da un minuzioso recupero storico della località. Il volume è stato consegnato alle stampe e sarà disponibile da settembre per gli amanti della storia locale e non solo. il Trentino • Maggio Trentino il

destinato a scomparire a causa dell’e- sposizione diretta ai raggi del sole, così abbiamo pensato di trasferirlo qui dove abbiamo creato una grotta artificiale che è il fiore all’occhiello del museo». La fama di questa spettacolare attrazione è arriva- ta fino a Roma, tanto che anche Alberto Angela ha voluto inserirla in una punta- ta del programma “Ulisse. Il piacere della scoperta” interamente dedicata alle Alpi (in onda ad aprile). «La troupe della Rai ha passato qui una giornata intera», ricorda dove, quando e come Mario. «Quando ho sentito la produzio- ne mi hanno assicurato che le immagini Come raggiungere il museo sono state montate nelle sequenze del Per arrivare al museo è sufficiente prendere programma e che per un paio di minuti la strada della Valle dei Mocheni direzione tutta Italia, in prima serata sulla Rai, vedrà Sant’Orsola. Una volta superato il cartello la grotta che rappresenta un po’ il mu- con l’indicazione “loc. Stefani” sulla destra si seo». vede una grande pietra che riporta il nome Tra le novità del prossimo futuro invece del museo: “Pietra viva”. Scendendo per la c’è l’allestimento di un geoide di ematite stretta strada si trova un parcheggio spazioso con cristalli di pirite che sarà il punto di accanto ad uno stallo per gli autobus. volti noti in paese e non solo: «Abbiamo partenza per spiegare la storia dell’acqua Orari d’apertura partecipato 19 volte al programma Rai ferrosa arsenicale delle terme di Sant’Or- Il museo è aperto lunedì, mercoledì, sabato Geo&Geo, raccontando con un gergo sola. «Un progetto che stiamo realizzando e domenica dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle accessibile a tutti le meraviglie del sotto- in concomitanza con l’imminente riaper- 16, mentre il martedì dalle 13 alle 16. suolo. Ora stiamo progettando una pun- tura dell’Hotel Terme», precisa Pallaoro. Giovedì e venerdì è chiuso. Si può comunque tata, la ventesima, dedicata al bronzo». concordare una visita anche in orari diversi La loro fama è poi legata ad avventurose telefonando al numero 339.8159225. spedizioni sopra e dentro le montagne, le Biglietti amate Alpi, alla scoperta di giacimenti di La tariffa intera (con visita o audio guida) minerali e metalli preziosi: «Tra gli aned- costa 5 euro. Il biglietto ridotto viene doti più noti ci sono il ritrovamento di 3,50 euro ed è disponibile per bambini dai un affioramento di quarzo. Il quarzo era III 6 ai 12 anni, gruppi di 20 persone, ultra sessantacinquenni e residenti in Valle. La visita guidata può essere fatta per gruppi fino a quaranta persone che vengono divise in due sottogruppi di venti. Per le scolaresche viene applicata la tariffa speciale di 2,50 euro che comprende il laboratorio didattico. La visita dura circa due ore, segue il laboratorio didattico dedicato ai colori che si ricavano dalle pietre, in uno spazio appositamente dedicato ai bambini/ragazzi.

Contatti www.valledeimocheni.it tel. 0461.551440 www.museopietraviva.it [email protected] 40 Paolo, il riformista Crisi finanziaria e “risorgimento

il Trentino • Maggio Trentino il economico”: l’epoca di Oss Mazzurana

l tentativo da parte di un’entità statale di rinnovare e poten- Cronologia di Luca Rizzonelli ziare le proprie strutture produttive richiama alla mente le ne- I 3 aprile 1833 cessità, ma al tempo stesso, le difficoltà che il nostro Paese sta affrontando per cerca- nascita di Paolo Oss Mazzurana re di superare le problematiche sorte dalla crisi economica. Ieri come oggi, l’impulso allo sviluppo si pone come una fase irrinunciabile nelle competenze dello Stato. 1867-1873 Gründerzeit, fase di forte espansione economica Il caso della monarchia asburgica ci of- le, che diedero ulteriori benefici sull’anda- della monarchia asburgica fre un esempio di questo tentativo nel mento generale dell’economia. 1872-1873 particolare contesto della seconda metà La forte espansione economica che aveva primo mandato di Paolo Oss Mazzurana come podestà dell’Ottocento: un Impero con forti di- contraddistinto questi anni dovette fare i di Trento sparità interne non solo dal punto di vista conti con i lasciti negativi della speculazio- 9 maggio 1873 culturale, ma anche economico, all’inter- ne finanziaria che avevano accompagnato crack della borsa di Vienna; inizio “grande depressione” no del quale coesistevano un’area centro- la positiva facilità di accesso al credito. L’in- ottocentesca settentrionale altamente sviluppata ed consistenza di questo sistema si dovette un’area meridionale e orientale, contrad- scontrare con le avvisaglie della crisi eco- 1884-1895 distinta ancora da un’economia arretrata. nomica che stava percorrendo l’Europa: il secondo mandato e successive riconferme di Paolo Oss All’interno di questo variegato quadro conseguente crac della borsa di Vienna il Mazzurana come podestà di Trento l’area alpina si era caratterizzata per una 9 maggio 1873 decretò il fallimento di im- 15 gennaio 1895 posizione intermedia, in bilico tra sviluppo prese e banche e segnò l’inizio della “gran- morte di Paolo Oss Mazzurana e sottosviluppo. de depressione” ottocentesca all’interno Un intervento da parte dell’Impero per del vecchio continente. Tirolo non si era contraddistinto per un cercare di ristabilire equilibrio tra i propri I vent’anni successivi furono caratterizzati rinnovato spirito imprenditoriale e i pro- territori e garantire un costante introito dalla stagnazione dell’economia dell’Im- gressi nel settore secondario erano stati annuo fu attuato tra 1867 e 1873, durante pero, con ripercussioni su tutti i settori minimi. Inoltre gli effetti della “grande il cosiddetto Gründerzeit. Questo periodo produttivi. Paradossalmente proprio in depressione” si erano fatti sentire anche di miglioramento economico che aveva questi anni di crisi, il Trentino assistette al nelle province periferiche, in Trentino at- percorso l’Impero, da una parte era stato più incisivo tentativo di ammodernamen- traverso il crollo delle manifatture seriche. fortemente influenzato dal fondamentale to delle strutture produttive, attraverso il Nonostante questo fatto proprio l’inizio ruolo giocato dallo sviluppo dell’industria varo di una serie di iniziative pubbliche. della crisi coincise con un inedito impul- ferroviaria, dall’altra parte dalla crescita dei Infatti, negli anni del Gründerzeit, in con- so al rinnovamento sotto la spinta di una settori dell’industria leggera, come il tessi- trotendenza rispetto al trend austriaco, il delle più importanti personalità trentine

Venerdì nero 9 maggio 1873 alla Borsa di Vienna. Sotto, Vittorio de Riccabona. 41

Pianta di Trento Antica e Moderna a cura di Francesco Ranzi, 1869. Sotto, Paolo Oss Mazzurana, ritratto ad olio di Ettore Ximenes. il Trentino • Maggio Trentino il

ottocentesche, ovvero Paolo Oss Mazzu- comunale diede vita al più importante rana. Attraverso un aumento della spesa tentativo di ammodernamento del Tirolo pubblica, egli cercò di pompare ossigeno meridionale. Innanzitutto si intervenne sul in quei settori che fino a quel momento sistema creditizio per favorire l’accesso al non avevano saputo trovare la via dello credito: la promozione del piccolo rispar- aiutò infatti anche il debole settore turi- sviluppo nella fase espansiva dell’econo- mio fu accompagnata da un accordo di stico che allora incominciava a prendere mia imperiale. Per la prima volta podestà intermediazione creditizia tra il comune e piede sul territorio. La politica intrapresa di Trento nel 1872, successivamente rielet- la Cassa di risparmio di Trento che avrebbe dal podestà trovò l’aperta opposizione to e confermato tra 1884 e 1895, egli con- dovuto garantire il credito necessario per della Dieta tirolese, quest’ultima preoc- traddistinse la propria iniziativa politica gli investimenti. Furono favoriti sia il setto- cupata per il deficit causato dalle ingenti per un’attenzione particolare agli aspetti re primario, attraverso l’ammodernamen- spese per tali progetti; il ricorso a Vienna economici della regione. Sostenuto da to delle colture, sia il secondario, con il da parte del podestà in nome delle com- un’ala del liberalismo trentino ribattezzata potenziamento dell’attività manifatturiera. petenze concesse dallo statuto permise di “partito economico”, Oss Mazzurana cercò Le potenzialità derivanti dalla ricchezza superare le opposizioni, anche se il gran- di attuare il proprio piano di riforme attra- naturale di forza idraulica furono interpre- de dibattito su tale argomento continuò verso il pieno sfruttamento dello statuto tate come un’utile opportunità: lo sfrut- per molti anni. Tale periodo fu definito nel della città di Trento. Vista l’impossibilità di tamento idroelettrico permise infatti l’in- 1901 dal politico trentino Vittorio de Ric- concretizzare formalmente un’autonomia troduzione dell’energia elettrica a Trento, cabona un “risorgimento economico”. In per il territorio trentino, egli considerò attraverso l’assunzione da parte del comu- realtà, il tentativo di sviluppo economico l’opportunità di avvalersi appieno delle ne dell’onere di spesa per la realizzazione e di quegli anni, nonostante avesse mostra- competenze previste da tale statuto, cer- la gestione degli impianti. Allo stesso tem- to segni di dinamismo e avesse permesso cando di intervenire politicamente sui ter- po, tale progetto fu strettamente legato la realizzazione di infrastrutture, non riuscì ritori circostanti la città. Il primo mandato alla particolare attenzione nei confronti a smuovere tutte le potenzialità della re- durò solo un anno, a causa delle prematu- dell’industria ferroviaria, che si concentrò gione, con un risveglio industriale molto re dimissioni per motivi personali: nono- sulla realizzazione di tramvie elettriche, parziale, dettato da un’eccessiva prudenza stante questo fatto, si possono già intrave- elemento utile non solo all’industria, ma degli investimenti privati in campo indu- dere le riforme più incisive del decennio anche al trasporto di persone. La spinta al striale. successivo che egli avrebbe cercato di miglioramento delle vie di comunicazione III promuovere. Il programma consisteva nel potenziamento dell’istruzione sco- bibliografia essenziale lastica, la realizzazione di un rinnovato piano edilizio, la regolarizzazione del Garbari Maria (a cura di), Trento nell’età di Paolo Oss Mazzurana: Trento, 3-4 giugno corso dell’Adige e la promozio- 1983, Società di studi trentini di scienze storiche, Trento, 1985. ne dei progetti ferroviari, per migliorare i collegamenti tra Leonardi Andrea, L’economia di una regione alpina. Le trasformazioni le diverse aree produttive economiche degli ultimi due secoli nell’area trentino-tirolese, ITAS, Trento, 1996. della regione. La sua iniziativa Pollard Sidney, Peaceful Conquest. The Industrialization of Europe 1760-1970, politica dimostrava di essere in- Oxford University Press, Oxford, 1981. centrata sulla realizzazione di opere pubbliche come elemento Wedekind Michael, Borghesia e liberalismo in Trentino nell’ultimo periodo della propulsivo dell’economia lo- monarchia asburgica (1866-1915), in E. Conze, G. Corni, P. Pombeni (a cura di), cale. Nei successivi mandati Alcide De Gasperi: un percorso europeo, Il Mulino, Bologna, 2005. l’apporto attivo del consiglio Biblioteca 42 a cura di Silvia Vernaccini Leonardo Gandini, Daniela Cecchin, Matteo Gentilini (a cura di), Franco Nicolis, Gianni Ciurletti, L’ombra del passato. Armando De Guio (a cura di), La nostalgia tra cinema e televisione, Archeologia della Grande Guerra, Atti del Convegno Fondazione Museo storico Internazionale 23/24.06. 2006, Luserna (TN), del Trentino, Quaderni di Archivio Soprintendenza per i Beni librari, archivistici il Trentino • Maggio Trentino il Trentino, 30, Trento, 2011, e archeologici-Provincia autonoma di Trento, pp. 128, euro 11 Trento, 2011, pp. 344, euro 25 (italiano/inglese) Sono nomi qualificati quelli che firmano la Una pubblicazione attesa, questa, che riporta gli interven- cura di questo libro, una raccolta di inter- ti degli studiosi di fama internazionale che si sono con- venti presentati al convegno internazio- frontati nell’omonimo convegno tenutosi a Luserna per nale tenutosi a Trento nel novembre 2010 analizzare i moderni percorsi metodologici della disciplina “archeologia”, tradizio- dal titolo “Memoria e Mass Media”: Gandini nalmente lontana dalla storia contemporanea. Si tratta di un concreto appro- è professore di Storia e critica del cinema, fondimento del rapporto tra archeologia e Grande Guerra combattuta su più Cecchin si occupa di fronti europei, che tiene conto della valutazione degli aspetti etici e sociali eventi cinematografici connessi a quel tragico evento, in particolare della nuova sensibilità nei legati in particolare al confronti dei tanti soldati morti e dispersi. Una innovativa archeolo- tema della montagna, gia scientifica della Prima guerra mondiale, dunque, che per Gentilini è responsabile il centenario degli inizi del conflitto, il 2014, giun- dell’Archivio di cinema gerà certamente ad altri significativi e storia presso la Fon- sviluppi. dazione Museo storico del Trentino. Un saggio Eugen E. Hüsler, dunque per chiedersi e Attraverso le Dolomiti su vecchi sentieri di guerra, trovare al fine risposte Athesia, Bolzano, pp. 144, euro 19,90 su quanto e come la Nello sfogliare le pagine di questa guida escursionistica si nostalgia per altri perio- comprende subito che l’autore ha una grande esperienza: di della vita ed epoche sia di camminate in montagna, meglio su roccia, sia della della storia suscitata dai media – quali il trasposizione di queste sulla carta, meglio sulle mappe. E, di cinema prima e la televisione poi – si con- fatto, Eugen Hüsler, svizzero classe 1944, ha al suo attivo oltre figuri come una nostalgia autoriflessiva, il 50 guide turistiche di vario genere dedicate alle Alpi. Qui vi cui oggetto è in realtà la rappresentazione trovate descritte 30 escursioni spettacolari sulle vie storiche, del proprio passato. affascinanti da leggere per gli ampliamenti culturali e am- bientali per chi lo scarpone non lo metterà mai, preziose e precise per chi, invece, è proprio quel sentiero che ha in mente di andare a fare. I primi avranno in più un inqua- dramento storico dedicato alla Grande Guerra combattuta sul fronte che dal Pasubio Ferruccio Bianchi, attraversava gli altipiani di Folgaria e Lavarone, la Marmolada, le Dolomiti Ampez- Patrizia Farello, zane e di Sesto, i secondi una serie di consigli e regole per arrampicare sulle Educazione alla cittadinanza. diverse vie ferrate presenti in queste escursioni. Schede operative sui principi fondamentali della Costituzione, Marco Furgeri, Erickson, Collana “I materiali”, Nessuna notizia di Parsifal ancora, Trento, 2012, pp. 336, euro 19,50 Il Margine, Collana “I piccoli Margini”, Trento, 2011, Se davvero, come denunciano certi sondaggi pp. 114, euro 9 tra la popolazione, sono sempre ancora pochi Predilige “libri poco letti”, oggi si di- i cittadini che conoscono i principi fondamentali della Costituzione, rebbe “di nicchia”, Marco Furgeri, questo libro – utilizzato quale strumento per la didattica e l’educazio- insegnante e laureato in filosofia; ne nelle scuole secondarie di secondo grado (scuole medie) – an- prima di questo ha scritto Haiku (Ed. drebbe letto anche da più di un adulto. Attraverso schede operative Pulcinoelefante), un “filosofico” libro di approfondimento e verifica su diversi argomenti – I mass me- di aforismi. E questo suo Nessuna noti- dia, La famiglia, La politica, Il lavoro, Le migrazioni… – gli autori, zia di Parsifal ancora, alludendo all’eroe entrambi laureati in Psicologia dell’educazione e impegnati wagneriano, raccoglie 91 epigrammi “nell’universo” scolastico, aiutano il formarsi di una co- fulminanti, flash sulla vita comune, do- scienza civile e democratica, magari anche critica mande senza risposta, dubbi e riflessioni nei confronti della società, fatta di consape- senza tempo… «Dal nulla / pur ci separa / volezza dei propri diritti così come una virgola». Interrogativi sottolineati nella dei propri doveri. prefazione anche dallo scrittore romano Eraldo Affinati: «Non saranno i nostri beni, semplici inganni? I traguardi che ci siamo posti sono sbagliati? Dove andre- mo? Neppure Google Maps ci potrà servire?». Enrico Grandesso, Carlo Toniato (a cura di), La donna il lavoro il sogno, Egon, Rovereto (TN), 2012, pp. 150, euro 15 43 Luca Bernabè, Due i Convegni di studi tenuti a Camposampiero (Pa- Camminate nelle Dolomiti Patrimonio dova), uno dedicato alla “donna, letteratura, mondo del dell’umanità, Tappeiner, Lana (BZ), lavoro” (2010) l’altro alla “donna e il sogno” (2011), raccolti 2011, pp. 112, euro 16,90 in questo libro curato da Enrico Grandesso, studioso di È solo dal 2009 che le Dolomiti sono sta- letterature comparate e da Carlo Toniato, giornalista e te inserite nell’elenco dei Beni “Patrimo-

organizzatore culturale. Un libro dunque a più voci, do- • Maggio Trentino il nio naturale dell’Umanità”, eppure molte dici saggi che esaminano l’evoluzione in Italia – in par- sono già le pubblicazioni uscite che ne ticolare nel corso del Novecento – di due importanti esaltano i diversi aspetti. In particolare, aspetti del mondo femminile: il lavoro, nei suoi quello escursionistico, per invitare a una mutamenti progressivi e nell’aspetto legislati- dimensione di benessere ma anche co- vo, il sogno, che permea alcune protago- noscenza e rispetto per questa meravi- niste fino ai suoi risvolti nell’arte mo- gliosa creazione della Natura. In questo derna e nelle pieghe dei mass contesto si inserisce questo libro, esperto media dei nostri giorni. in ambito cinematografico così come in Lucina Cuccio, quello editoriale e dei media. Splendide Il tesoro dell’aria, immagini – tra cui molte panoramiche a Nitida Immagine Editrice, (TN), 180° e foto aeree – “espongono” la bellez- 2011, pp. 224, euro 12 za delle Dolomiti distribuite nelle tre re- Fantasia e realtà, passato e presente si intrecciano in gioni, Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli, questa storia ambientata sulle nevi del Trentino: una sto- dalle Dolomiti di Brenta alla Dolomiti friu- ria per riportare alla memoria contemporanea l’epoca lane: 36 itinerari escursionistici di media e dei terribili processi alle streghe, nel Seicento, quando lunga percor- si accendevano roghi per bruciare “il male”, “il diavolo”, renza (anche e i fantasmi s’aggirano per le stanze dei castelli. Lucina di più giorni), Cuccio, palermitana ma residente a Cles, attraverso i completi di giovani protagonisti di questa vicenda riscatta gli anni info e ognu- di odio dell’inquisizione in Val di Non con la promessa di no con il suo un futuro migliore. Una storia, ancora, che fa rivivere una rifugio alpino parte d’Anaunia e, più concretamente, contribuisce a far di pertinenza. rivivere le sue vestigia storiche: tutti i proventi derivanti dalla vendita di questo libro, infatti, vengono devoluti per il recupero e il restauro di beni culturali in Trentino.

Maria Annita Baffa, Michela Marzano, Gli angeli non si possono disegnare, Cosa fare delle nostre ferite?, Curcu & Genovese, Trento, 2011, Erickson, Trento, 2012, pp. 100, euro 8 pp. 140, euro 12 «…senza accettare le proprie fragilità è impossibile ammette- Nel 2010 Maria Annita Baffa, calabrese di nascita, trentina di ado- re le imperfezioni degli altri, senza integrare le parti perturban- zione e viaggiatrice per passione, viene segnalata al Premio lette- ti di se stessi è impensabile creare interazioni autentiche con rario Città di Castello per questo suo libro. Si tratta di un romanzo chi ci circonda» scrive Riccardo Mazzeo nell’introduzione al che, come spesso accade, trasferisce su carta il vissuto dell’autore, libro. L’autrice è Michela Marzano, direttrice del Dipartimento le sue emozioni, i suoi desideri e anche le sue delusioni. La prota- di Scienze sociali e professore di Filosofia morale all’Université gonista Sofia, di cultura arbëresch (comunità albanese trapiantata Paris Descartes; con convinzione vi sottolinea il superamento in Calabria) come Maria Annita, da Trento si sposta nel sud d’Italia della filosofia analitica che consi- per lavoro, per poi però trovarsi a fare il viaggio all’incontrario, dera l’uomo solo un “agente ra- arrivando alla conclusione che l’Ita- zionale”, a favore di una filosofia lia è una sola, senza differenze. Ad morale che, invece, tratta l’essere aiutarla nell’accettare condizioni di difficoltà e incomprensioni sono un umano “assieme alla sua fragilità passato e un presente: rispettiva- e alle sue ferite”. Per paura di non mente i ricordi piacevoli di piccole saper mostrare un costante con- cose, di incontri con persone in gra- trollo della sua vita l’uomo sem- do di trasmettere profumi e musi- pre più sfodera infatti agli occhi che evocative e il figlio Lisandri un altrui un’autonomia posticcia, ma ragazzo a cui la madre ha insegnato così facendo si dissocia sempre a sorridere di fronte alle avversità: più da se stesso, togliendosi la «Non arrabbiarti, non serve. È me- capacità di accettare le debolez- glio essere felici». ze altrui. 44 Futuro qualificato Riattivati i buoni formativi

il Trentino • Maggio Trentino il per rafforzare le competenze

a gennaio 2012 la Provincia autonoma di Trento ha riattivato il dispositivo dei nessuna delle aree a catalogo. Fatta salva

p.a. Dbuoni formativi per frequentare un percorso formativo per il rafforzamento del- la precedenza di cui sopra, i buoni sono le competenze linguistiche, informatiche o trasversali scegliendolo tra quelli presen- erogati secondo le seguenti priorità: ti all’interno di quattro appositi cataloghi. Il mettere a disposizione queste oppor- – persone rientranti in situazioni di svan- taggio e/o disagio; Euro tunità formative serve e garantire un accesso permanente alla formazione da parte – persone di età superiore ai 50 anni; delle singole persone e ha lo scopo di favorire l’acquisizione e l’aggiornamento delle – persone prive di titolo di studio secon- competenze necessarie per una partecipazione attiva al mercato del lavoro e più in dario di secondo grado; generale alla società della conoscenza. – soggetti che abbiano concordato la Il sistema dei buoni formativi prevede to del lavoro, di cultura civica e di cono- loro partecipazione con il datore di la- un’offerta di corsi relativi a 4 aree: scenza in ordine all’operatività del Fondo voro (accordo attestato formalmente); – informatica (informatica di base, auto- sociale europeo. Ciascun catalogo riporta – donne. mazione d’ufficio e informatica appli- l’attività formativa articolata per area ter- Per chi non rientra in queste categorie, cata), con 302 percorsi; ritoriale di svolgimento del percorso e vale l’ordine cronologico di presentazio- – lingue straniere (inglese e tedesco a per tipologia di intervento. ne della domanda. livello base, intermedio e avanzato, a Possono richiedere i buoni formativi tut- A titolo di compartecipazione al costo del cui si aggiungono specifici percorsi di te le persone domiciliate in provincia di percorso è richiesto al partecipante un lingua e cultura araba e di lingua e cul- Trento, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, contributo fisso di 150 euro. Qualora il ti- tura dei Paesi dell’Est Europa), con 211 che abbiano assolto l’obbligo scolastico tolare del buono rientri in percorsi anticri- percorsi; o che siano state prosciolte dallo stesso, si, tale quota sarà sostenuta direttamente – lingua e cultura italiana (percorsi di qualificabili come forze lavoro (persone dall’Amministrazione provinciale. italiano come seconda lingua), con 27 occupate, disoccupate o inoccupate). percorsi; Nel caso di occupati, la domanda for- Modalità di utilizzo – competenze trasversali e per operatori mativa risponde esclusivamente ad una dei buoni formativi di pubblica sicurezza (competenze tra- esigenza individuale del richiedente e le sversali di base, intermedie, avanzate e azioni formative devono essere seguite al Richiesta del buono formativo competenze professionali per gli ope- di fuori dell’orario di lavoro o ricorrendo Per richiedere un buono formativo è ne- ratori di pubblica sicurezza), con 95 ai congedi formativi previsti dalla norma- cessario rivolgersi ad una delle sedi (a percorsi. tiva vigente o dalle discipline contrattuali. Trento e nei centri di valle) della Struttura In tutte le attività formative a catalogo è Nella formazione delle graduatorie viene Multifunzionale Territoriale Ad Personam, previsto l’approfondimento di elementi data precedenza a coloro che non han- presso la quale ci si può avvalere dei ser- di sicurezza sui luoghi di lavoro, di dirit- no mai ottenuto un buono formativo in vizi di informazione, consulenza orientati- va sulle diverse opportunità di formazio- ne e analisi delle attese e dei potenziali bisogni di formazione. Si può richiedere un solo buono formativo alla volta, in qualsiasi momento dell’anno, scegliendo un’area di interesse (lingue, informatica o competenze trasversali).

Assegnazione del buono A cadenza indicativamente mensile, l’Am- ministrazione assegna i buoni formativi predisponendo apposite graduatorie per ciascuna delle aree previste. Le richieste di buoni rimaste inevase sono collocate nella graduatoria successiva. Le gradua- torie sono rese pubbliche presso le di- verse sedi della Struttura Multifunzionale Territoriale Ad Personam e sul sito inter- net www.fse.provincia.tn.it a cura del Servizio Europa e del Centro di Documentazione Europea 45 Futuro qualificato Il mettere a disposizione queste opportunità formative serve per garantire un accesso permanente alla formazione da parte delle singole persone il Trentino • Maggio Trentino il

info p.a.

Struttura Multifunzionale Territoriale

Ad Personam Euro Numero Verde 800.163.870 Fax 0461 390707 [email protected] www.fse.provincia.tn.it

Ritiro del buono Dopo aver verificato di aver ottenuto il buono, occorre provvedere al suo ritiro presso la sede della Struttura dove è stata presentata la richiesta. Il buono riporta la data di emissione ed è costituito da due parti (“parte A” e “parte B”).

Scelta del percorso formativo Il buono può essere utilizzato per fre- quentare uno qualsiasi dei percorsi pre- senti a catalogo, a prescindere dalla pro- pria residenza o domicilio, entro sei mesi Metti a fuoco dalla data di emissione stampata sullo stesso. Operata la scelta, l’adesione al per- il tuo futuro corso avviene mediante consegna della Sviluppa le tue competenze linguistiche, “parte B” del buono formativo al soggetto informatiche o trasversali con i buoni formativi attuatore, mentre la “parte A” deve essere trattenuta dal titolare del buono. Richiedi un buono formativo e scegli, in base alle tue esigenze, uno dei percorsi a catalogo attivati su tutto il territorio provinciale. Frequenza del percorso Puoi partecipare se hai un’età compresa tra i 18 e i 64 Raggiunto il numero minimo di adesioni, anni versando un contributo di 150 euro. Se invece rientri Area Area Area il percorso viene attivato dal soggetto nei percorsi anticrisi la partecipazione è gratuita. Lingue Informatica Trasversale attuatore. Per la frequenza è richiesto un contributo fisso di 150 euro da parte del È un’iniziativa realizzata nell’ambito del Programma operativo FSE 2007/2013, con il cofinanziamento del Fondo sociale europeo, 800.163.870 dell’Ufficio Fondo Sociale Europeo dello Stato italiano e della Provincia autonoma di Trento. titolare del buono formativo a titolo di Via Pranzelores, 69 – 38121 Trento Orari di apertura: lunedì – venerdì / ore 9.00 - 18.00 compartecipazione al costo del percorso. www.fse.provincia.tn.it - [email protected] Il soggetto attuatore ha altresì facoltà di richiedere ai partecipanti una cauzione Conclusione del percorso carico del soggetto attuatore. Una volta che verrà restituita al raggiungimento del Al termine del percorso, per il quale si terminato il corso è possibile richiedere 70% della durata corsuale. Qualora l’atti- richiede una frequenza pari ad almeno un ulteriore buono per la frequenza di vità formativa non abbia inizio entro 90 il 70% delle ore previste, il titolare del percorsi di tipologie diverse. L’ulteriore giorni dalla consegna del buono al sog- buono deve consegnare al soggetto buono potrà essere attribuito qualora sia- getto attuatore, il titolare può chiedere attuatore anche la “parte A” del buono, no state evase tutte le altre richieste alla Struttura Multifunzionale Territoriale debitamente sottoscritta e con indica- Ad Personam la disattivazione del buono te eventuali osservazioni sul percorso e l’emissione di un nuovo buono forma- frequentato, in quanto necessaria per i tivo. successivi adempimenti amministrativi a III 46 MEDIA Il ruolo del settore audiovisivo

il Trentino • Maggio Trentino il Due nuovi bandi del Programma

l settore audiovisivo occupa un ruolo fondamentale nell’af- cinematografiche per sfruttamento commerciale (tramite disco

p.a. Ifermazione della cittadinanza europea, dal momento che rigido, satellite, online ecc.). rappresenta uno tra i più significativi vettori di trasmissione dei valori culturali e sociali dell’Unione europea, in particolare Durata La durata minima delle azioni è di 3 anni. Le nuove azioni devono Euro tra i giovani. iniziare tra il 1° luglio 2012 e il 1° marzo 2013. Il Programma MEDIA, al fine di preservare e valorizzare la diversità culturale e linguistica europea, incrementare la circolazione delle Termine di presentazione delle domande opere audiovisive e rafforzare la competitività del settore audio- 25 giugno 2012 visivo, invita a presentare proposte in particolare sulle due misure sotto specificate, con scadenza a breve: Bilancio 1. Video on demand e di distribuzione cinematografica digitale Il bilancio complessivo disponibile è di 6.725.000 euro. 2. Attuazione di progetti pilota. Il contributo massimo per azione nel quadro delle presenti linee guida è di 1.000.000 euro. I candidati ammissibili devono avere sede in uno dei seguenti Il contributo finanziario avrà luogo sotto forma di sovvenzione. Paesi: Il contributo finanziario assegnato non potrà superare il 50% dei – gli Stati membri dell’Unione europea costi ammissibili. – i Paesi SEE – la Svizzera 2ª Sezione: Sostegno per l’attuazione di progetti – la Croazia pilota – la Bosnia e l’Erzegovina (a condizione che il processo di nego- ziazione sia ultimato e la partecipazione di tale Paese al pro- Azioni gramma MEDIA sia formalizzata). I progetti eleggibili devono riguardare azioni nelle seguenti aree: 1. distribuzione: nuovi metodi di distribuzione e creazione di Partner eleggibili contenuti europei audiovisivi attraverso servizi non lineari; Il bando è rivolto alle organizzazioni europee registrate in uno 2. ambiente aperto di produzione mediatica; dei Paesi eleggibili, la cui attività contribuisca alla realizzazione 3. distribuzione – promozione e commercializzazione: l’uso di degli obiettivi del Programma. Tali organizzazioni devono essere tecniche del web volte a sviluppare comunità cinematografi- direttamente di proprietà o con partecipazione maggioritaria di che locali; cittadini di Paesi eleggibili e continuare ad essere di proprietà, 4. “Portale di congiunzione audiovisiva”: per allargare e migliorare sia direttamente che attraverso partecipazione maggioritaria, di l’accesso e lo sfruttamento delle informazioni strutturate del cittadini di questi Paesi. contenuto audiovisivo europeo mediante varie banche dati. Le persone fisiche non sono eleggibili. Le domande, redatte sull’apposito modulo ufficiale, dovranno es- Durata sere spedite per lettera raccomandata o mediante corriere all’A- La durata delle azioni può essere di 12, 24 o 36 mesi. genzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura MEDIA Le azioni devono iniziare il 1° gennaio 2013. 2007 di Bruxelles. Le domande inviate via fax o per posta elettronica saranno scar- Termine di presentazione delle domande tate. 18 giugno 2012

1ª Sezione: Sostegno al Video on demand e alla di- Bilancio stribuzione cinematografica digitale Il budget annuale complessivo è di 1.500.000 euro. L’importo del contributo finanziario MEDIA assegnato a ciascun Azioni progetto sotto forma di sovvenzione non può superare il 50% del Video on demand è un servizio che consente all’utente di sele- totale dei costi eleggibili. zionare opere audiovisive da un server centrale per visionarle su Non sono previsti tetti massimi di contribuzione finanziaria, entro uno schermo a distanza in tempo reale e/o scaricandole; i limiti delle risorse disponibili di budget. Distribuzione cinematografica digitale (DCG): consegna digitale (ad uno standard commerciale accettabile) di “contenuti essen- Per maggiori informazioni consultare il sito ziali” (Core Content), ovvero lungometraggi, film o serie televisive, http://ec.europa.eu/media cortometraggi (fiction, animazione e documentari creativi) a sale III a cura del Servizio Europa e del Centro di Documentazione Europea MEDIA PIN e MCS 47 Due progetti al lavoro

su qualifiche e competenze • Maggio Trentino il

l tema delle competenze e delle qualifiche professionali è al centro di due progetti, di Trento; capofila è EUPOLIS Lombardia,

Iil progetto PIN - Praxis and Information Network on EQF ed il progetto MCS - Molti- l’istituto regionale per la ricerca, la statisti- p.a. plicare competenze con gli stakeholder, che vedono la partecipazione della Provin- ca e la formazione. cia autonoma di Trento, tramite il Servizio Europa. Entrambi i progetti sono già stati Il progetto, che si propone di promuo- vere un confronto a livello nazionale in presentati sulle pagine di questa Rivista, al momento della rispettiva approvazione; Euro modo che ogni regione possa attuare ora è il caso di vedere da vicino come stanno operando. un sistema di riconoscimento delle com- Il progetto PIN è un network tematico per Forum 2: Sistemi di validazione di succes- petenze coerente rispetto alle strategie accompagnare lo sviluppo dell’European so e ragioni del successo; nazionali ed europee, ha preso avvio nel Qualifications Framework (EQF). Guida- Forum 3: Riconoscimento e spendibilità marzo 2012, con un incontro dei partner to da IG Metall (Industriegewerkschaft dei titoli; a Milano. Metall, il sindacato dei lavoratori dell’in- Forum 4: Buone pratiche e impatto della dustria metalmeccanica tedesca), opera contrattazione; Ciascun partner (compresa la PAT) ha già nell’ambito del Programma Leonardo da Forum 5: Attrezzarsi meglio per il merca- provveduto a realizzare una scheda de- Vinci e vede la partecipazione di 15 part- to del lavoro. scrittiva dello stato dell’arte a livello regio- ner, in rappresentanza di 12 Paesi. Il pro- I Forum sono in fase di avvio e saranno nale, illustrando la normativa di riferimen- getto ha preso avvio nel febbraio 2011 attivi fino alla fine del 2012; nel frattem- to, il livello di attuazione (per la Provincia con un incontro a Francoforte (sede di IG po verranno sviluppati anche i primi autonoma di Trento, si sono considerate Metall) al quale sono finora seguiti altri elementi di strategia sul riconoscimento le sperimentazioni finora effettuate), le due incontri: a Varsavia a ottobre 2011 e a delle competenze acquisite in ambito caratteristiche generali del modello di Valencia a marzo di quest’anno. “non formale” e “informale” in modo da certificazione, il processo di certificazio- promuovere un confronto su questi nel ne, con riferimento ai soggetti coinvolti e Nell’arco di circa un anno di attività, la PAT prossimo incontro dei partner della rete, agli strumenti e supporti utilizzati. – Servizio Europa ha portato il proprio previsto a Dublino nella primavera 2013. Sulla base del quadro descrittivo si è av- contributo allo sviluppo del progetto, in viata un’analisi comparata, che sarà con- particolare: dotta tramite tavoli tecnici tra maggio e – organizzando focus group realizzati il Il progetto MCS (Moltiplicare competen- giugno 2012, con l’obiettivo di promuo- 14 luglio e il 3 ottobre 2011 con la par- ze con gli stakeholder) è una Key Action 1 vere un focus group a livello nazionale. tecipazione dei principali stakeholder (KA1) nel quadro del programma LLP (Li- locali, sia a livello pubblico sia a livello felong Learning Programme); al progetto di forze sociali; partecipano la regione Lombardia, la Re- – presentando, nell’incontro di Varsavia, gione Sardegna e la Provincia autonoma III un Report sulle Politiche e Buone Pra- tiche esistenti su qualifiche e compe- tenze sia a livello nazionale sia a livello locale elaborato a partire dai risultati dei focus group realizzati; – presentando, nell’incontro di Valencia, i risultati di una sperimentazione rea- lizzata a Trento sulla validazione delle qualifiche e delle competenze, con riferimento a due corsi di formazione postdiploma, con finanziamento FSE.

A partire dai Report nazionali e tramite l’utilizzo di uno spazio on-line di discus- sione libera (Forum), PIN ha avviato per- corsi di approfondimento, sui seguenti temi: Forum 1: Riconoscimento dell’esperienza di lavoro; ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE “BALENE DI MONTAGNA” ® TRENTINO 15, 16, 17 GIUGNO 2012 CALDONAZZO BOOK VALSUGANA, TRENTINO, ITALIA LE NOSTRE VITE SONO FATTE DI STORIE FESTIVAL (UN PECCATO NON RACCONTARLE...) Dacia Maraini www.trentinobookfestival.it Erri De Luca e con Em bycicleta - presidio di fabulazione sportiva Antonia Arslan Maura Pettorruso & Trento Spettacoli Bibliotecari della Valsugana Massimo Carlotto Kalevala Coro La Tor The Bastard Sons of Dioniso Corpo Bandistico di Caldonazzo

Alberto Faustini Claudio Sabelli Fioretti Pierangelo Giovanetti Roberta Bruzzone Maddalena Bertolini Tiziana Tomasini David Fauquemberg Mattia Frizzera Antonella Bragagna Maria Pia Veladiano Sergio Damiani Luca Doninelli Luciana Grillo Carlo Martinelli Susanne Scholl Nadia Martinelli Chiara Turrini Andrea Castelli Davide Carlucci Bubamara Tersite Rossi Cavene Ancor Riccardo Gadotti Consorzio Turistico Locale Civica Società Musicale Denis Fontanari Banca del Tempo Luisa Gretter Adamoli Walter Vettori & Marco Latino

omaggi a Pier Paolo Pasolini Giovanni Pascoli Robert Musil

mostra di Bruno Lucchi

TRENTINO BOOK FESTIVAL Junior

“Pippi Calzelunghe” “I tre porcellini” Macchie Bizzarre Luigi Dal Cin Hamelin INCONTRI CON L’AUTORE E SPETTACOLI LETTERARI.

CON IL CONTRIBUTO DI

REGIONE TRENTINO PROVINCIA AUTONOMA COMUNE DI ALTO ADIGE DI TRENTO CALDONAZZO SILVY EDIZIONI edizioni CURCU & GENOVESE

DEVOLVI IL 5XMILLE AL TRENTINO BOOK FESTIVAL - ASSOC. DI PROM. SOCIALE “BALENE DI MONTAGNA” COD.FISC. 02179770223