Fondo Giuseppe Manfrin
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Amadeo Bordiga and the Myth of Antonio Gramsci
AMADEO BORDIGA AND THE MYTH OF ANTONIO GRAMSCI John Chiaradia PREFACE A fruitful contribution to the renaissance of Marxism requires a purely historical treatment of the twenties as a period of the revolutionary working class movement which is now entirely closed. This is the only way to make its experiences and lessons properly relevant to the essentially new phase of the present. Gyorgy Lukács, 1967 Marxism has been the greatest fantasy of our century. Leszek Kolakowski When I began this commentary, both the USSR and the PCI (the Italian Communist Party) had disappeared. Basing myself on earlier archival work and supplementary readings, I set out to show that the change signified by the rise of Antonio Gramsci to leadership (1924-1926) had, contrary to nearly all extant commentary on that event, a profoundly negative impact on Italian Communism. As a result and in time, the very essence of the party was drained, and it was derailed from its original intent, namely, that of class revolution. As a consequence of these changes, the party would play an altogether different role from the one it had been intended for. By way of evidence, my intention was to establish two points and draw the connecting straight line. They were: one, developments in the Soviet party; two, the tandem echo in the Italian party led by Gramsci, with the connecting line being the ideology and practices associated at the time with Stalin, which I label Center communism. Hence, from the time of Gramsci’s return from the USSR in 1924, there had been a parental relationship between the two parties. -
The Italian Communist Party 1921--1964: a Profile
University of Windsor Scholarship at UWindsor Electronic Theses and Dissertations Theses, Dissertations, and Major Papers 1-1-1966 The Italian Communist Party 1921--1964: A profile. Aldo U. Marchini University of Windsor Follow this and additional works at: https://scholar.uwindsor.ca/etd Recommended Citation Marchini, Aldo U., "The Italian Communist Party 1921--1964: A profile." (1966). Electronic Theses and Dissertations. 6438. https://scholar.uwindsor.ca/etd/6438 This online database contains the full-text of PhD dissertations and Masters’ theses of University of Windsor students from 1954 forward. These documents are made available for personal study and research purposes only, in accordance with the Canadian Copyright Act and the Creative Commons license—CC BY-NC-ND (Attribution, Non-Commercial, No Derivative Works). Under this license, works must always be attributed to the copyright holder (original author), cannot be used for any commercial purposes, and may not be altered. Any other use would require the permission of the copyright holder. Students may inquire about withdrawing their dissertation and/or thesis from this database. For additional inquiries, please contact the repository administrator via email ([email protected]) or by telephone at 519-253-3000ext. 3208. NOTE TO USERS Page(s) not included in the original manuscript and are unavailable from the author or university. The manuscript was scanned as received. it This reproduction is the best copy available. UMI Reproduced with permission of the copyright owner. Further reproduction prohibited without permission. Reproduced with permission of the copyright owner. Further reproduction prohibited without permission. THE ITALIAN COkkUNIST PARTY 1921 - 196A: A PROPILE by ALDO U. -
Appunti Di Una Transizione Negata
Gramsci, Bordiga, Serrati: tre linee a confronto L’impatto della rivoluzione Bolscevica sul socialismo riformista di Ruggero Mantovani Come spesso accade per il gruppo dirigente maggioritario del Prc, le ricorrenze sono l’occasione per celebrare rotture con la tradizione novecentesca del movimento operaio e comunista, arrivando persino a rimuovere Gramsci e la strategia rivoluzionaria del Partito comunista come avanguardia del proletariato (Per dirla con Lenin “il movimento cosciente che dirige il movimento non cosciente”1), che ha posto fin dal suo nascere l’obbiettivo di condurre le masse oppresse alla trasformazione socialista dello stato borghese e dell’intera società. Gramsci, secondo gli strafalcioni teorici e politici della maggioranza del Prc, diventa semplicemente un intellettuale sardo, che, trasferitosi a Torino, nel tempo libero faceva, oltre al giornalista dell’Ordine Nuovo, anche il comunista; e di conseguenza, non c’è più traccia del vero Gramsci, cioè il marxista conseguente, il dirigente comunista, il tribuno del popolo, che ha dato un contributo significativo al tentativo di unificazione del proletariato sotto la bandiera del bolscevismo, della dittatura proletaria e del potere dei Soviet. La storiografia di sinistra, da sempre, riporta la vicenda del Partito Comunista d’Italia (PCd’I) e delle lotte di tendenza, in modo del tutto frammentario, disorganico, schematico, rispetto alla vicenda del movimento operaio italiano e internazionale, suggerendo semmai un’interpretazione piuttosto approssimativa 0e superficiale degli avvenimenti, e della tenace lotta di idee, che ha visto protagonisti diretti Gramsci, Bordiga, Togliatti, Serrati, ecc. dentro e fuori il Pcd’I e il Psi, in rapporto alle vicende che man mano attraversarono la III Internazionale. -
Altrelettere
altrelettere Valeria Iaconis «Questo, io penso, e per questo sono contro il divorzio». Il dibattito sul divorzio nella rivista femminile «La Chiosa» (1919-1927) Abstract All’indomani della Prima Guerra Mondiale, in un momento di forte crisi socio-politica, la classe dirigente italiana si pose il problema di rettificare le numerose irregolarità coniugali derivate dal conflitto. Nel 1920, i socialisti Guido Marangoni e Costantino Lazzari discussero in Parlamento un progetto di legge sul divorzio, suscitando accese reazioni nell’opinione pubblica. Questo articolo, utilizzando la stampa femminile come documento delle posizioni che le donne assunsero nel dibattito, ripercorre le ragioni e le modalità di espressione dell’antidivorzismo femminile. Quello che si intende verificare è come e con quali strategie le donne proposero la famiglia tradizionale come base di una ricostruzione dell’ordine nel dopoguerra. A questo scopo si sofferma sul settimanale genovese «La Chiosa. Commenti settimanali femminili di vita politica e sociale» (1919-1927), fondato dalla giornalista e scrittrice Flavia Steno. La rivista affronta il tema del divorzio promuovendo un sondaggio tra lettori e lettrici, pubblicando in appendice il romanzo Gli orfani dei vivi di Steno, e commentando l’iter della legge con articoli dedicati. Queste tre diverse modalità di elaborazione di un discorso in difesa della famiglia condividono alcuni aspetti, analizzati in modo specifico e contestualizzati nella delicata fase postbellica italiana: la riattualizzazione del nesso famiglia-nazione, la rappresentazione degli effetti collettivi del divorzio, e la visione puerocentrica del nucleo. The e-journal «altrelettere» is hosted at the URL: http://www.altrelettere.uzh.ch , in accordance with the Open Access Policy of the University of Zurich. -
L'italia Nella Grande Guerra
BraDypUS.net COMMUNICATING CULTURAL HERITAGE Carlo De Maria (a cura di) L’Italia nella Grande Guerra Nuove ricerche e bilanci storiografici OttocentoDuemila 2017 Tra guerra e pace, 2 OttocentoDuemila, collana di studi storici e sul tempo presente dell’Associazione Clionet, diretta da Carlo De Maria Tra guerra e pace, 2 In copertina: cartolina illustrata tratta dal volume Microstorie di guerra nelle lettere dal fron- te dei soldati emiliano-romagnoli, Bologna, Bradypus, 2015, p. 85. Carlo De Maria (a cura di) L’Italia nella Grande Guerra Nuove ricerche e bilanci storiografci BraDypUS.net COMMUNICATING CULTURAL HERITAGE Roma 2017 Volume promosso dall’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena e da Clionet-Associazione di ricerca storica e promozione culturale Progetto grafco BraDypUS ISSN: 22844368 ISBN: 9788898392681 Quest’opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0. 2017 BraDypUS Editore via Oderisi Da Gubbio 254 00146 Roma CF e P.IVA 14142141002 http://bradypus.net http://books.bradypus.net [email protected] L’Italia nella Grande Guerra Nuove ricerche e bilanci storiografci INDICE GENERALE 7 Introduzione Carlo De Maria Movimenti politici e intellettuali di fronte alla guerra 21 La Federazione giovanile socialista italiana negli anni della Grande Guerra Luca Gorgolini 35 Il movimento anarchico italiano di fronte alla guerra Alessandro Luparini 43 “Come cattolici e come italiani”. Mondo cattolico e identità nazionale alla prova del confitto mondiale Laura Orlandini 63 La Grande Guerra e gli intellettuali. -
1 Angelo G. Sabatini Saragat E L'idea Del Socialismo Democratico
Angelo G. Sabatini Saragat e l’idea del socialismo democratico riformista ( Commemorazione tenuta a Venezia-Mestre il 13 febbraio 2010 in occasione della dedica di una strada a Giuseppe Saragat a Mestre ) Nessun uomo politico al pari di Saragat può riassumere nella sua lunga milizia la storia, spesso controversa, del socialismo italiano. Strettamente intrecciata alle vicen- de del socialismo italiano ed ai momenti più rilevanti della storia nazionale, la vita e l'opera di Giuseppe Saragat segnano in modo indelebile le vicende fondamentali della storia contemporanea, dalla sua prima militanza democratica durante il primo conflitto mondiale sino alla sua elezione a Presidente della Repubblica avvenuta il 28 dicembre 1964, per poi consegnare all'intera sinistra italiana un patrimonio di esperienze e di valori che oggi come ieri rappresentano un punto di riferimento essenziale nella nostra vita civile. Il lungo itinerario politico ed ideale del più autorevole esponente della socialdemocrazia italiana prende avvio durante la Grande Guerra allorché Saragat si arruola volontario all'età di 18 anni — era nato il 19 settembre 1898 — ed ha modo di conoscere Bruno Buozzi e Claudio Treves. È a quest'ultimo che Saragat attribuisce la paternità della sua visione socialista, che lo porterà ben presto a collaborare al settimanale "La Libertà" e ad aderire, nell'ottobre del 1922, al Partito Socialista Uni- tario. Da poco fondato da Matteotti, Turati, Treves, Buozzi, il PSU nasceva dall'intento di portare al governo una forza socialista riformista che fosse in grado di bloccare la resistibile ascesa del fascismo. Quel tentativo, volto com'è noto a sbloccare la paralisi delle forze socialiste causata dal massimalismo del PSI, accentuatosi dopo la scissione comunista di Livorno del 1921, ebbe risultati modesti come adesioni, così come in occasione della successiva prova elettorale del 1924. -
Segretari E Leader Del Socialismo Italiano
* SEGRETARI E LEADER DEL SOCIALISMO ITALIANO INTRODUZIONE Il socialismo è istinto, che diviene coscienza e si tramuta in volontà. Claudio Treves Mi sono chiesto più volte perché, qualche anno fa, decisi di intraprendere questo lavoro; la risposta che mi sono dato è stata sempre la stessa: <<Per soddisfare una mia curiosità>>; ed ora posso aggiungere, dal momento che ho deciso di pubblicarne i risultati, <<e quella di qualche altro>>. Questa curiosità era principalmente diretta a conoscere i nomi e alcune informazioni sui segretari nazionali, o meglio su coloro in genere che, nel corso di un secolo, avevano diretto e rappresentato al massimo livello il partito socialista italiano, in cui avevo militato dal 1957 al suo scioglimento nel 1994. Nel corso del lavoro sono “incappato” in alcuni fatti poco noti o dimenticati ed ho deciso di inserirli nel testo, così come ho deciso di estendere la ricerca ai partiti e movimenti socialisti derivati dal ramo principale, intendendo per ramo principale il PSI e per socialisti quei raggruppamenti che si sono proclamati tali, prescindendo dal fatto se l’aggettivo sia stato da loro appropriatamente utilizzato o inopinatamente usurpato. Mi preme anzitutto precisare che inizialmente il ruolo di un segretario di partito era appunto quello di fare il… segretario; egli aveva cioè il compito, di natura prevalentemente burocratica, di mantenere i contatti con e fra gli associati. Come appunto avveniva nella Prima Internazionale, dove c’era un segretario per l’Italia, un altro per la Germania, e così via. A livello internazionale il “salto di qualità” si ebbe nell’Unione sovietica nel 1922, quando nel Partito bolscevico (comunista), il cui leader indiscusso era Lenin, allora capo del governo (più precisamente: Presidente del Consiglio dei Commissari del Popolo), senza darvi troppa importanza, fu eletto segretario Giuseppe Stalin. -
Riformisti E Massimalisti in Lotta Per Il Controllo Del Psi 1917-1918
Riformisti e massimalisti in lotta per il controllo del Psi 1917-1918 Serge Noiret Il partito socialista italiano visse certamente No doubt the Italian socialists lived a crucial una stagione decisiva durante gli ultimi due an phase o f their story in the last two years o f the ni di guerra. Il conflitto, con la repressione che Great War, particularly in 1918. colpì il partito ma anche con la crescita progres The war, with its burden o f internal repression siva di un antagonismo politico frontale verso and radicalization o f political conflicts, brou la società liberale, favorì una nuova leva di diri ght forth a new generation o f more determined genti politici più radicali ed intransigenti prove and intransigent leaders, moulded in the econo nienti in gran parte dalle lotte economiche del mic struggles o f the years 1912-1914. These biennio 1912-1914. Questi ‘uomini nuovi’ furo « newcomers » were favoured by a number o f no favoriti dalle circostanze, dagli arresti, dalla circumstantial factors, arrests, mass mobiliza mobilitazione e anche, tra il 1915 e il 1918, dal tion and even, from 1915 to 1918, by the in progressivo scollamento tra un gruppo parla creasing split between the rank-and-file mili mentare sempre più vicino alle posizioni dell’in tants and the parliamentary group, which ten terventismo di sinistra e la base del partito. L’e ded to fall in with the positions o f the left-wing sempio della rivoluzione russa ebbe anche la interventionists. Moreover, the influence o f the conseguenza di aprire la via alla lotta politica, Soviet revolution opened up a bitter conflict ormai ineluttabile, tra il gruppo parlamentare e between the same parliamentary group and the una direzione che, nel 1918, rivendicò a sé le le Party executive, which in 1918 claimed the di ve del movimento socialista nelle sue varie for rection o f the whole socialist movement, unions me, anche contro la direzione della Cgdl. -
Almanacco 67-68
L’ALMANACCO RASSEGNA DI STUDI STORICI E DI RICERCHE SULLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA Istituto per la Storia del Movimento Operaio e Socialista «P. Marani» 67/68 Reggio Emilia • Giugno/Dicembre 2016 Direttore Nando Odescalchi [email protected] Condirettore Giorgio Boccolari [email protected] Comitato di direzione Nando Bacchi, Antonio Canovi, Mirco Carrattieri, Maurizio Casini, Giuseppe Catellani, Corrado Corghi, Flavia De Lucis, Carlo De Maria, Mirco Dondi, Alberto Ferraboschi, Marco Fincardi, Alain Goussot, Giuseppe Innocenti, Marzia Maccaferri, Fabrizio Montanari, Massimiliano Panarari, Dino Terenziani, Adolfo Zavaroni Segreteria Rosanna Gandolfi Impaginazione Tipolitografia L’OLMO soc. coop. soc. Montecchio E. (RE) Sito internet: www.almanaccoreggiano.it www.istitutomarani-almanacco.it Periodico dell’Istituto per la Storia del Movimento Operaio e Socialista «P. Marani» (ISMOS) Sede: Via Roma, 44 - 42042 Fabbrico (RE) Autorizzazione n. 593 del Tribunale di Reggio E. del 12.4.1985 ALMANACCO RASSEGNA DI STUDI STORICI E DI RICERCHE SULLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA a. XXXV, n. 67/68 Giugno/Dicembre 2016 Ricerca storica FABRIZIO MONTANARI, Napoleone a Reggio Emilia...........................................................7 NANDO ODESCALCHI, Istituzioni e Società a Guastalla nel primo ‘900...........................15 GIORGIO BOCCOLARI, Nino Prandi, un libraio socialista.................................................57 Il Contemporaneo MAURO DEL BUE, Cesare Battisti, cent’anni dopo..........................................................73 -
Editor's Note
1 Editor’s Note The reader uninitiated in the history of the working class in Italy, and of the socialist and then communist parties in that country in the crucial years between 1912 and 1926, will find not find John Chiaradia’s text “Amadeo Bordiga and the Myth of Antonio Gramsci” an easy read. It does not pretend to substitute for a full social and political history of Italy in those years; it is rather an attempt to disclose, perhaps for the first time in English, the quite explosive truth about the long-cultivated historical oblivion of one of the great, and greatly ignored, figures of the 20th century Marxism, Amadeo Bordiga, leader of the Italian Communist Left, and the important initial role played in this oblivion by the far better known Antonio Gramsci. Chiaradia’s text might strike such a reader, or even one more familiar with the figures and developments to which he refers, as a vast academic “review of the literature”. But Chiaradia aims much higher than that: by debunking so many esteemed works and their authors, he is attempting to tell the story, largely unknown in the English-speaking world and, in reality little known to this day in Italy or the rest of Europe, of what one might call the Stalinization of the Communist Party of Italy (PCd’I) in the early to mid-1920’s, with Antonio Gramsci as Stalin’s hatchet man in that country. Chiaradia has had, to put it mildly, a difficult time getting this story out. Both academic and left publishing in the English-speaking world, where Italy is concerned, are dominated by what one might call the “Anglo-American Gramsci Mafia”. -
Gaetano Salvemini: a Lesson in Thought and Action Michael Christopher Diclemente University of Massachusetts Boston
University of Massachusetts Boston ScholarWorks at UMass Boston Graduate Masters Theses Doctoral Dissertations and Masters Theses 6-1-2012 Gaetano Salvemini: A Lesson in Thought and Action Michael Christopher DiClemente University of Massachusetts Boston Follow this and additional works at: http://scholarworks.umb.edu/masters_theses Part of the Political History Commons, and the Political Science Commons Recommended Citation DiClemente, Michael Christopher, "Gaetano Salvemini: A Lesson in Thought and Action" (2012). Graduate Masters Theses. Paper 90. This Open Access Thesis is brought to you for free and open access by the Doctoral Dissertations and Masters Theses at ScholarWorks at UMass Boston. It has been accepted for inclusion in Graduate Masters Theses by an authorized administrator of ScholarWorks at UMass Boston. For more information, please contact [email protected]. GAETANO SALVEMINI: A LESSON IN THOUGHT AND ACTION A Thesis Presented by MICHAEL C. DICLEMENTE Submitted to the Office of Graduate Studies, University of Massachusetts Boston, in partial fulfillment of the requirements for the degree of MASTER OF ARTS June 2012 History Program © 2012 by Michael C. DiClemente All rights reserved GAETANO SALVEMINI: A LESSON IN THOUGHT AND ACTION A Thesis Presented by MICHAEL C. DICLEMENTE Approved as to style and content by: _____________________________________________ Spencer DiScala, Professor Chairperson of Committee _____________________________________________ Vincent J. Cannato, Associate Professor Member _____________________________________________ -
The Revolutionary Marxism of Antonio Gramsci Historical Materialism Book Series
The Revolutionary Marxism of Antonio Gramsci Historical Materialism Book Series Editorial Board Sébastien Budgen, Paris – Steve Edwards, London Marcel van der Linden, Amsterdam – Peter Thomas, London VOLUME 62 The titles published in this series are listed at brill.com/hm The Revolutionary Marxism of Antonio Gramsci By Frank Rosengarten LEIDEn • BOSTON 2014 This publication has been typeset in the multilingual “Brill” typeface. With over 5,100 characters covering Latin, IPA, Greek, and Cyrillic, this typeface is especially suitable for use in the humanities. For more information, please see www.brill.com/brill-typeface. ISSN 1570-1522 ISBN 978-90-04-26574-5 (hardback) ISBN 978-90-04-26575-2 (e-book) Copyright 2014 by Koninklijke Brill NV, Leiden, The Netherlands. Koninklijke Brill NV incorporates the imprints Brill, Brill Nijhoff, Global Oriental, Hotei Publishing and IDC Publishers. All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, translated, stored in a retrieval system, or transmitted in any form or by any means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise, without prior written permission from the publisher. Authorization to photocopy items for internal or personal use is granted by Koninklijke Brill NV provided that the appropriate fees are paid directly to The Copyright Clearance Center, 222 Rosewood Drive, Suite 910, Danvers, MA 01923, USA. Fees are subject to change. This book is printed on acid-free paper. To John Cammett In Memoriam Contents Acknowledgments ...................................................................................................................