FONDATA DA NEL 1891 DIREZIONE GIORNALISTI EDITORI scarl Ugo Finetti - Stefano Carluccio Via Benefattori dell’Ospedale, 24 - Milano (direttore responsabile) Rivista di Cultura Politica, Storica e Letteraria Tel. +39 02 6070789 / 02 683984 Email: [email protected] Fax +39 02 89692452 [email protected] Grafica: Gianluca Quartuccio Giordano Anno CXXI – N. 1-2 / 2012 Email:

Registrazione Tribunale di Milano n. 646 / 8 ottobre 1948 e n. 537 / 15 ottobre 1994 – Stampa: Telestampa Centro Italia - Srl - Località Casale Marcangeli - 67063 Oricola (L’Aquila) - Abbonamento annuo: Euro 50,00 Euro - 10,00

■ NEL PENSIERO DI LA TERZA RINASCITA DEL QUOTIDIANO DEI LAVORATORI PER LA TERZA REPUBBLICA TORNERÀ L’AVANTI! PERCHÈ SEMPRE “DI QUI SI PASSA”

Rino Formica zioni dello Stato o le cessioni di sovranità na- zionale. Oggi abbiamo di nuovo l’Avanti! ra i partiti politici in Parlamento ed 1° MAGGIO, CONFERENZA PER L’AZIONARIATO POPOLARE L’Avanti! è la clessidra che ha segnato il tem- T il governo tecnico-presidenziale di po della storia civile e politica del nostro Paese Monti è in corso un duello riservato Numero speciale con la presentazione a Milano della nuova sede dal 1896. E come la clessidra ad ogni fine di ci- e confidenziale, il cui esito appare ignoto agli e il reprint del primo numero distribuito col Riformista nelle edicole clo è stato rovesciato. Ciò è avvenuto in due mo- stessi protagonisti. Tutto fa ritenere che i duel- di: a) per capacità autonoma di revisione, b) per lanti siano stati trascinati nella sfida senza avere Sistemate tutte le questioni di natura legale circa la proprietà della testata, il cui marchio è stato impulso esterno violento. la piena consapevolezza dell’alto livello dello depositato a tutela del nome e del logo storico, e riattivata la registrazione al Tribunale di Milano L’Avanti! nei suoi 115 anni di vita ha saputo scontro. Forse è stata la forza delle cose ad im- dove venne iscritta nel 1994, all’indomani della sua chiusura, ora l’Avanti! è tornato a pieno titolo cogliere le pulsioni profonde delle spinte popo- porre una svolta istituzionale a due protagonisti nelle mani socialiste. Come fu nelle sue origini, anche in questa terza rinascita (la seconda, nel lari che hanno agitato tutto il novecento, secolo così diversi ed inconsapevoli. ’45), l’Avanti! sorge dalla necessità di una ripresa del movimento socialista e di un quotidiano in- di guerre, di rivoluzioni e di radicali trasforma- In tutto il mondo in generale ed in Italia in dipendente dei lavoratori italiani. Manca un partito del socialismo largo, ci sono tante organizza- zioni democratiche. L’Avanti! dal 1993 non ha particolare, si vive all’interno di Stati-nazioni, zioni, circoli, movimenti e persino partiti socialisti divisi tra loro, ma nessuno autonomo. potuto parlare a nome del suo Partito, perchè il inadeguati ed insufficienti a fronteggiare la com- L’Avanti! è sempre stato il perno della autonomia socialista. E’ dunque, per l’origine della dia- suo Partito fu sciolto da una minoranza sbandata plessità istituzionale della globalizzazione. In spora, il punto di svolta dove la divisione inverte la rotta verso l’unità. E’ leva che rovescia il e stanca che subì suggestioni ed interferenze economia troviamo risposte, anche crudeli al su- regime che ha liquidato i partiti popolari, svuotato di rappresentatività le istituzioni politiche, in- esterne. è passato, ma non è acqua pas- peramento del limite nazionale, ma in politica il debolito lo Stato fino alla subordinazione della sua sovranità sotto il peso - più di natura politica sata. Il popolo che l’Avanti! guidò nel secolo di sovranazionale è o inaccettabile o fumoso e vel- che economica - in questa crisi finanziaria dei debiti sovrani. Ecco il lascito antisociale della se- ferro e di fuoco, è ancora in campo non solo per leitario. Nella storia dei popoli ogni fine di ciclo conda repubblica. Ecco, quindi, l’obiettivo opposto della terza rinascita dell’Avanti!: la terza re- rivendicare nuove conquiste, ma per difendere che modifica gli equilibri di potere sociale inve- pubblica. Ma senza idee, senza giornali, non ci sono movimenti politici. quelle già garantite dal movimento organizzato ste gli assetti istituzionali e mette in discussione La Conferenza del 1° Maggio per l’azionariato popolare non è dunque una iniziativa estempo- del socialismo. Noi siamo grati ai compagni di i fondamentali costituzionali. ranea di natura editoriale e nostalgica, ma un movimento di convergenza politica che, mentre co- Critica Sociale che hanno saputo tutelare legal- In Italia è già successo durante il ‘900. Nel struisce un giornale, crea associazione, nel confronto, tra tutte le idee che si ispirano al socialismo mente la gloriosa testata dell’Avanti!, ma sap- 1923/1928 il fascismo diede una soluzione au- democratico e alla sovranità elettorale e nazionale in una mai nata Europa dei popoli. piamo anche che i Partiti della storia socialista toritaria alla crisi del Parlamento e dei partiti po- Le centinaia di adesioni, collettive e individuali, giunte col primo numero in edicola il 19 gennaio del ‘900 non ci sono più o per collasso interno litici che non avevano capito la vastità del con- scorso, dovranno trasformarsi in circoli e comitati promotori del nuovo capitale sociale dell’Avan- (Psi) o per crollo ideologico (Pci). flitto sociale provocato dalla guerra e la tragedia ti!. Queste realtà si riuniranno il 1° Maggio a Milano per decidere assieme della proprietà comune È questa la ragione che ci spinge a rimettere civile generata dal ritorno dalla trincea dei gio- e sulla piattaforma politica per la raccolta delle adesioni finanziarie all’impresa. in campo quel potente strumento di guida e di vani ufficiali della piccola borghesia. Come nelle Presidenziali americane, il found raising è valutato un metro delle possibilità di suc- direzione politica che fu l’Avanti!, non per of- Invece nel 1943/45 i partiti del CLN diedero cesso delle candidature. Così il found raising per l’azionariato popolare sarà egualmente il metro frire ad un mondo inquieto e indifeso, una tavola una soluzione democratica alla crisi dello Stato per valutare le possibilità di successo di un ampio movimento socialista. rotonda di neosofisti o una palestra per la riabi- unitario e totalitario del fascismo. Il fascismo Le nuove forme, sia organizzative che programmatiche, sarà l’Avanti! che permetterà di definire, litazione dei reduci mutilati e invecchiati, ma per aveva risolto il problema del superamento del ideandole man mano assieme ai cittadini. Come spetta ad un vero “amico del popolo”. raccogliere forze di un’area vasta della riflessio- pluralismo politico in Parlamento, con la sop- ne e della ribellione sociale e di un campo largo pressione dello stesso Parlamento e con la iden- di risorse umane che temono il ritorno alle bar- tificazione del partito unico con lo Stato. Il tutto barie della guerra di tutti contro tutti. L’Avanti! si realizzò a Statuto Albertino invariato. il consenso di tutti i partiti e l’opposizione della parlamentare dei partiti è finita offre da subito tre temi istituzionali di confronto: Cosa avvenne in Italia ed in Europa con la ne- destra liberale, l’o.d.g. di Dossetti: “La Prima con la crisi dello Stato-nazione e con il rigetto Assemblea Costituente per mettere ordine nel fasta teoria del partito che si fa Stato, è scritta Sottocommissione ritiene necessario che la Co- della costituzionalizzazione del partito politico. caos istituzionale; Legge costituzionale per il re- nella storia tragica del ‘900. Ma le culture dura- stituzione affermi il principio del riconoscimen- Il duello attuale tra Governo Monti e partiti ferendum popolare sui trattati internazionali che no più a lungo nella vita dei popoli e vanno oltre to giuridico dei partiti e delle attribuzioni ad essi politici residuali della prima repubblica non av- introducano limitazioni di sovranità popolare; le stesse rotture sociali e politiche. di compiti costituzionali”. Con quel voto nasce viene sul terreno del debito pubblico, ma nel Legge costituzionale valida per 10 anni che ga- L’intreccio tra partito o partiti dominanti e la repubblica parlamentare dei partiti ai quali si campo straordinariamente politico della doppia rantisca ai giovani dai 18 ai 40 anni voto doppio Stato è il triste lascito che le ideologie totalitarie affidarono compiti costituzionali palesi ed oc- crisi italiana: la fine della repubblica dei partiti nelle elezioni politiche. E’ l’unico patto genera- lasciarono in eredità alle nuove generazioni. Il culti. Lo Stato fascista fu travolto dalla guerra e tutta interna alla crisi dello Stato-nazione. zionale possibile ed efficace. 20 novembre del 1946 la Prima Sottocommis- con esso il partito nazionale fascista costituzio- Non lasciamoci fuorviare da argomenti banali L’Avanti! che noi vogliamo fare (se avrà mez- sione dell’Assemblea Costituente approvò con nalizzato con il Gran Consiglio del Fascismo. e superficiali. Non è in crisi la politica. È in crisi zi e sostegni ) dovrà attrezzarsi, con dottrina e il partito politico. È in crisi quella particolare con soluzioni pratiche, a costruire il nuovo Par- forma di partito che si fa Stato e che pretende di tito di popolo. Questo Partito non può essere il essere nazione. vecchio Partito che si fa Stato e controlla le ener- 1

0 PER ABBONARSI Decostituzionalizzare i partiti vuol dire rive- gie vitali che la politica non riesce ad esprimere. 0

2 dere l’art. 49 della Costituzione. Deve essere un Partito di collegamento e di dia- 1 Abbonamento annuo Euro 50,00 I partiti non possono essere organi dello Stato lettica tra cittadino e Stato. Non un Partito-Stato, c/c postale 30516207 intestato a Giornalisti editori scarl

3 o sovrapposti allo Stato. Devono tornare alla lo- ma un Partito nello Stato che sappia vigilare an-

0 Banco Posta: IBAN IT 64 A 0760101600000030516207 0 Banca Intesa: IBAN IT 06 O 0306901626100000066270 ro funzione originaria: essere corpi intermedi che su le degenerazioni dello Stato e su le abu- 7

5 E-mail: [email protected] nella società per mediare tra cittadini e Stato. 0 sive intrusioni di poteri sovranazionali non de-

0 Editore - Stefano Carluccio - Direzione editoriale - Carlo Tognoli, Altro che liberalizzare i taxi! Occorre scio- mocratici. Questi compiti immensi sono affron- 0

0 Francesco Forte, Rino Formica, Francesco Colucci, Massimo Pini,

8 gliere il legame incestuoso partiti-Stato. I Partiti tabili con la solitaria forza simbolica di una glo- comma 1, DCB Milano - Mens.

7 Spencer Di Scala, Giuseppe Scanni, Riccardo Pugnalin, Sergio Pizzolante POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione ITALIANE POSTE 7

in a.p.D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) Art. 1 353/03 (conv. in a.p.D.L. devono essere nello Stato ma non possono es- riosa testata? E’ facile rispondere: NO ISSN 1827-4501

9 La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7/08/1990 n.250 sere lo Stato. Solo così i partiti avranno la forza Ma noi confidiamo nell’effetto valanga. autonoma di poter giudicare anche le degenera- L’Avanti! come la palla di neve. s Vivi ogni giorno i tuoi programmi preferiti con lo spettacolo dell’Alta Definizione.

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■ IL RITORNO DELL’AVANTI! IN MANI SOCIALISTE PER LA PROSPETTIVA RIFORMISTA LIQUIDATA CON CRAXI E IL PSI UN QUADRO DESOLANTE EREDITATO DAL BIPOLARISMO

Carlo Tognoli giacca, mi guardò un attimo perplesso; poi, mollandomi una pacca sulla spalla ed illumi- al ‘Qui si passa’ polemico contro nando il viso ad un ampio, divertito sorriso, al- D il marchese Di Rudinì del primo lungando le vocali nel suo accento romagnolo, numero dell’Avanti! del 1896, mi disse: “Ma sì,compagno. Un buon articolo, con sede a Roma e affidato a Leonida Bissolati, va bene”. Poi, rivolto agli altri: “Perdio! se non al trasferimento a Milano del 1911 con la dire- si è giacobini a vent'anni si finisce codini e cle- zione a , trascorrono 15 anni. Il ricali a quaranta”. Partito Socialista, salvo brevi parentesi, era stato guidato dai riformisti di Filippo Turati e Treves Sull’Avanti! Nenni dà la linea per gli obbiettivi e aveva contribuito a far introdurre nella legisla- del dopoguerra. zione italiana importanti leggi a favore della de- La Costituente, la repubblica. Con tenacia ot- mocrazia e della libertà e in difesa dei diritti dei tiene i suoi successi. lavoratori. Nel 1946 l’Italia diventa repubblica, i socia- Il 1911 è però l’anno della espulsione di Bis- listi sono il secondo partito alla Costituente, con solati e (rei di avere portato la quasi il 22% dei voti, dopo il clamoroso risultato loro solidarietà umana a Vittorio Emanuele III delle amministrative di Milano che aveva dato sfuggito ad un attentato) che determina un inde- al PSI, guidato da Antonio Greppi, il 36%. bolimenti dei riformisti del PSI Dopo il tracollo del fronte popolare nel 1948 Lo spostamento a Milano - che aveva susci- e il lungo periodo della guerra fredda che inchio- tato polemiche per la creazione di una società da i socialisti in una alleanza col PCI priva di editrice con capitale basato sulle azioni sotto- prospettive – il disgelo, il rapporto Kruscev sui scritte dalle sezioni socialiste, dalle cooperative, misfatti di Stalin e la rivoluzione ungherese delle leghe sindacali, dei singoli iscritti – era sta- dell’ottobre 1956, seguita dalla repressione so- to visto anche come un allontanamento dai pro- vietica - spingono Nenni a imboccare la strada blemi del mezzogiorno e della sua realtà agrico- dell’autonomia. la, a vantaggio di una linea più attenta ai temi Dall’Avanti!, a commento degli articoli del- del proletariato industriale del Nord. l’inviato a Budapest Luigi Fossati che descrive Per la verità la scelta era legata ad esigenze di l’invasione dei carri armati sovietici, ancora una carattere finanziario e di maggiore autonomia di volta partono le indicazioni di Nenni sul legame un giornale che comunque non aveva capitali beneficio né per l’Internazionale, né per il pro- a lume di candela, la grande ruota di ghisa che indissolubile tra socialismo e democrazia che privati malgrado la forma giuridica adottata per letariato – non si sarebbero comportate diver- azionava la pesante stampatrice piana. vengono confermate al congresso di Venezia del la casa editrice. samente…Una bandiera non si getta in un canto Da pochi giorni maggiorenne, ero unico re- 1957 e determinano la rottura della alleanza col Nel 1912 il congresso di Reggio Emilia apre come cosa inutile. Si può anche ammainare, ma dattore fisso, tuttofare e gratuito dell’Avanti! PCI. la strada a , massimalista, che con onore, con dignità, per un processo sponta- settimanale diretto da Nino Gaeta ed insieme al- Non è un caso che anche Craxi abbia voluto era stato protagonista nella espulsione di Bono- neo di sentimenti”. la turatiana Rosellina Balbi dirigevo “La Squil- dirigere socialista, quando diventò se- mi e Bissolati. Il congresso gli darà ragione: Serrati va nel la” organo barricadiero e trotzkysteggiante del- gretario del PSI, per poi lasciare la Direzione a Dopo Mussolini, cacciato dall’Avanti! nel PC, Nenni diventa il nuovo ‘leader’ del residuo la Federazione Giovanile Socialista. Un gruppo Ugo Intini. 1914 per l’articolo sulla neutralità attiva arriva PSI. di persone discese i quattro gradini che portano Era il segno di una continuità con l’autono- Giacinto Menotti Serrati, fortemente ancorato Il suo nome rimarrà legato all’Avanti! nelle dal cortile in tipografia. Erano Oreste Lizzadri, mismo di Nenni, in tempi diversi, ma con le ad una linea pacifista per tutto il periodo della temperie dell’esilio e delle contrapposizioni che Lelio Porzio, Luigi Renato Sansone, Nino Gaeta stesse difficoltà per un partito socialista indebo- prima guerra mondiale e poi sostenitore del- lo porteranno a dar vita in Francia al ‘Nuovo ed un uomo magro, insaccato in un gualcito ve- lito da due scissioni. l’adesione socialista alla terza internazionale, Avanti!” - non potendo disporre della testata ri- stito marrone che gli ricadeva dalle spalle, il I giornali di partito, per la verità, negli anni nata dopo la rivoluzione bolscevica. masta ad Angelica Balabanoff che non condivi- collo della camicia slacciato, rotonde e spesse ottanta vanno perdendo la loro funzione, ecce- Com’è noto Serrati, per mantenere l’unità del de l’unificazione del PSI con il PSU di Turati, lenti da miope, un basco nero a proteggere la zion fatta forse per l’Unità, anch’essa comunque Partito con i riformisti di Filippo Turati, dovrà concepita per superare in terra d’esilio le divi- calvizie dal cocente sole napoletano. Era Pietro in calo di diffusione. subire la scissione dalla quale nasce, nel 1921 a sioni degli anni venti che favorirono, tra la altro, Nenni, il leggendario leader socialista del- Tuttavia, non senza debiti, l’Avanti! rimane in Livorno, il partito comunista di Amedeo Bordi- l’avvento del fascismo. l'Aventino, dell'esilio, della guerra di Spagna, vita sino alla fine del PSI ed oggi possiamo sa- ga, e . In una lettera a Nenni, Turati scrive a propo- del carcere, del confino a Ponza, della Resisten- lutare di nuovo il ritorno in mani socialiste della Ma questa unità durerà poco perché Serrati sito dell’unificazione: za a Roma dopo il settembre '43. Direttore testata autentica, grazie all’azione di Stefano romperà con Turati (che fonderà il Partito socia- “…non fui mai il feticista di qualsiasi unità. dell’Avanti! dal 1923, appena giunto a Napoli Carluccio, di Rino Formica e di Ugo Finetti. lista unitario) seguendo le indicazioni di Mosca La parola è troppo ambigua ed elastica. Seduce aveva voluto vedere dove si stampava, qui, quel- Con l’aiuto di Emanuele Macaluso e Gianni per aderire alla terza internazionale. i semplici, cui fu detto che l’unione fa la forza e lo che era comunque il 'suo' giornale. La sua Cervetti non è solo un giornale ‘on line’, ma può E quì compare che aderisce al i contabili del tesseramento. Ma se è fra contrari cordialità mi fece ardito e gli chiesi di scrivermi uscire in veste cartacea per la fraterna ospitalità PSI che è quasi allo sfacelo (il PSU dei riformi- ed incompatibili crea la babele del pensiero, la subito un pezzo per 'La Squilla'. Raggrinzì un de ‘il Riformista’. sti, guidato da , nel generale paralisi dell’azione. Ogni tattica può avere del attimo le rughe della fronte, fissando dal fine- A proposito della parola ‘riformista’, voglio indebolimento dei socialisti, rimane il partito più buono purché tenga una linea. Fare del prole- strone la ciminiera annerita ed in disuso del La- ricordare che nemmeno Filippo Turati la usava forte elettoralmente) e diventa vice direttore del- tariato un solo cervello e un solo cuore è la meta nificio, si tolse lentamente la giacca, rialzò con con facilità, se non era accompagnata dal ‘so- l’Avanti!. ideale, non può essere il punto di partenza ed la mano destra, che già teneva la penna, gli oc- cialismo’. Repubblicano, giornalista di vaglia (prima di esige che l’unione sia appunto nei cervelli e nei chiali sulla fronte mentre sedeva al vecchio E Craxi, per restituire ai leader riformisti del approdare all’ Avanti! era stato inviato del Se- cuori... scrittoio e su una striscia di carte da bozze di PSI ciò che meritavano dopo la ‘damnatio me- colo di Milano) è socialista nel periodo più dif- ...Con questo animo, con questi voti, auspico getto, senza una correzione scrisse di Fernando moriae’ seguita all’avvento del fascismo, ma an- ficile, dà vita nel 1926 al Quarto Stato con Carlo di gran cuore l’unità socialista” De Rosa. Un giovane socialista, esule in Fran- che nel secondo dopoguerra, per l’ottusità sto- Rosselli (, Leo Valiani, Giuseppe cia ed in Belgio, che aveva attentato a Bruxelles rico ideologica di una parte della sinistra – chia- Saragat). L’ Avanti! rinasce a Napoli durante la seconda alla vita di Umberto Savoia e che aveva conclu- mò riformista non un partito, ma una tendenza Nenni interpreta subito la parte del difensore guerra mondiale, dopo il 25 luglio 1943, con il so la sua vita breve ed esaltante morendo da nell’ambito del PSI. della tradizione socialista evitando l’unificazio- ritorno degli esuli, tra cui, ovviamente Pietro eroe in Spagna, combattendo con le Brigate L’uso che è stato fatto di questo termine nella ne del PSI col PCd’I, ormai deciso da Serrati e Nenni. Nei diari annota la visita alla redazione contro il fascismo. Nenni, in brevi periodi essen- cosiddetta ‘seconda repubblica’ farebbe pensare da una parte dei massimalisti. del giornale nell’Italia liberata, nel luglio del ziali, lo indicava a noi, giovani socialisti, come alla produzione di decine, centinaia di riforme. Nel 1923 prende una posizione netta proprio 1944. Nel 1980 è stato ripubblicato dall’Avanti esempio di militanza, di fede, di coerenza poli- Nulla di tutto questo, salvo qualche legge elet- dalle colonne dell’Avanti!, che nei disegni di un articolo del 1944 di Giuseppe Ariola, redat- tica perseguita sino al sacrificio. Volle poi leg- torale scombinata che ha determinato una situa- Serrati avrebbe dovuto essere diretto da Antonio tore in quel periodo. Questa è la sua testimo- gere il fondo che avevo scritto per “La Squilla”. zione per la quale alla camera e al senato si vota Gramsci, scrivendo: “…io penso che se la no- nianza del settembre 1944: “Avevamo lavorato Ancora lo rilesse attentamente,un po' perplesso, in un modo – sistema maggioritario con premi stra delegazione a Mosca e la Direzione del par- l'intera notte, nella tipografia Barca, per tirare mentre io -neofita- attendevo ansioso e trepidan- differenziati perché al Senato il computo è re- tito che ne ha convalidato l’operato, avessero in rosso la testata dell’Avanti!. L'energia elet- te il giudizio di uno dei più grandi giornalisti gionale, alla Camera nazionale – nelle regioni si ricevuto l’incarico di procedere alla liquidazio- trica,come allora era normale, era mancata e politici del secolo. Depose le bozze umide, rica- vota in un altro modo – nei comuni e nelle pro- ne sotto-costo del partito socialista senza nessun per quattro ore avevamo a turno girato a mano, lò gli occhiali sul naso, indossò lentamente la vincie con altri sistemi ancora.

CRITICAsociale ■ 5 1-2 / 2012

Da 18 anni il Paese è in difficoltà. ■ SENZA L’INIZIATIVA DEL PRESIDENTE NAPOLITANO SAREMMO ALLO SFACELO to corretto, direi addirittura cordiale, con l’inge- Se si fossero ascoltati i suggerimenti di Craxi gner De Benedetti. Era una cosa stranissima. forse qualcosa si sarebbe ottenuto. Egli aveva IL DANNO DEL MAGGIORITARIO Mentre Craxi aveva un rapporto tumultuoso e di ben presente la rilevanza del debito pubblico ac- contestazione (e aveva le sue buone ragioni), io, cumulato in decenni di crescita e di redistribu- “FALSO E BUGIARDO”, COME LO DEFINIVA CRAXI forse per motivi caratteriali, posso parlarne in zione della ricchezza, anche se non era sua la re- termini molto sereni. sponsabilità, perché negli anni ottanta ci fu la ri- In un recente articolo di Macaluso ho trovato caduta delle riforme della seconda parte degli lo spunto per riflettere sul rapporto fra economia anni settanta, con forti aumenti delle pensioni e Paolo Pillitteri e giornalismo e sul rapporto fra giornali e poli- il varo della riforma sanitaria del 1978 che andò tica. De Benedetti sostiene in questo libro che a regime qualche anno dopo. Eugenio Scalfari aveva tentato di “gestire” il Si è voluto addebitare a Craxi anche l’aumen- PCI di Berlinguer, dopodiché ci ha riprovato con to del debito, ma le cose non stanno così e quel De Mita rispetto alla segreteria DC. Anzi, parla governo portò alla riduzione dell’inflazione e di una riunione a Milano, con la partecipazione alla ripresa economica (in quel senso aveva la- di industriali del calibro di Agnelli e Pirelli dove vorato anche Giovanni Spadolini, altro primo si discute dell’opportunità di dare una mano a ministro laico incaricato da , De Mita… Sta di fatto che il giornale di De Be- grande presidente della repubblica che seppe ri- nedetti (Repubblica) appariva molto vicino a De stabilire un forte legame tra il popolo italiano, Mita. le istituzioni e la politica, già oggetto di forti La riflessione che fa Macaluso nei suoi scritti critiche). e che faccio anch’io è questa: “Ma allora se c’è La verità è che dal 1970 al 1991 il PIL è cre- stato questo rapporto intenso, questa intenzione sciuto mediamente del 3% per anno, mentre dal del mondo imprenditoriale di orientare i partiti 1992 al 2008 l’incremento annuo è stato del politici, se è De Benedetti ad ammetterlo, perché 1,3%, e oggi siamo in recessione. La crisi è nessuno ci riflette sopra?”. mondiale, ma quella italiana è nazionale e l’ope- La seconda riflessione la faccio io. A un certo razione ‘’ ha le sue responsabilità. punto del libro De Benedetti dice: “Io sono stato Nel 1992 ogni residente aveva in quota 25 mi- tartassato dalla giustizia, sono stato chiamato a lioni di vecchie lire di debito pubblico (13 mila Roma – non so dove, in qualche commissariato, Euro) – nel 2008 il debito per residente e di 28 non mi ricordo bene cosa successe allora – a ri- mila Euro. spondere di alcuni reati”, e non gli successe Nel 1991 il rapporto debito/PIL era circa del uando Carlo Tognoli parla di rifor- esiste una legge che toglie di fatto il potere al- niente, “perché ero stato concusso dai partiti”. 9,6% - nel 2000 era diventato del 11% malgrado Q mismo, mi vengono alla mente di- l’elettore di individuare il suo candidato? La domanda è molto semplice: “Com’è pos- le privatizzazioni. Oggi è ancora più alto, e non versi incontri che ho avuto molti Pertanto, nel suggerire la suddetta moratoria, sibile che il proprietario di due giornali così im- c’è crescita. anni fa con : stavo seguendo vorrei cogliere l’occasione per offrire un breve portanti come Repubblica e l’Espresso possa es- Craxi, nel discorso di apertura della legislatu- un libro su Anna Kuliscioff e mi interessava sa- ricordo di . Lo spunto me lo offre sere stato concusso da quegli stessi partiti che ra del 1979 sottolineava: pere cosa ne pensasse. In uno di questi incontri l’iniziativa di un eroico PM (Antonio Di Pietro, pensava di gestire?”. Questa è una grande rifles- “…Il nostro sistema di economia mista può (ero suo ospite a tavola) si cominciò a parlare ndt), che interverrà a una manifestazione pub- sione che propongo, ma non è una riflessione sembrare a prima vista il prodotto di una intel- della socialdemocrazia, del socialismo, dei so- blica il 17 febbraio. (si tratta dell’evento orga- giudiziaria, la mia è una riflessione politica. ligente ed armoniosa virtù mediana tra i mali cialdemocratici e pertanto gli chiesi: Ma come nizzato al Teatro Elfo Piccini di Milano in oc- In conclusione, ciò che è capitato nel nostro del capitalismo selvaggio e i vizi del capitalismo dovremmo chiamarti? Socialista, socialdemo- casione del ventennale dell’arresto di Mario Paese risulta del tutto unico, ma ciò che capiterà burocratico. Diviene un sistema perverso quan- cratico, riformista? E lui: “Riformista? Sì. Ma Chiesa, ndr). Al proposito, ho chiesto al mio edi- lo sarà altrettanto. Io sono, lo dico con molta do rischia di assommare insieme i mali dell’uno socialdemocratico io preferirei pronunciarlo tore di rieditare una mia opera che uscì nel de- franchezza e amicizia, felicissimo della rinascita e i vizi dell’altro…” staccato: socialista democratico, meglio austro- cennale, “Evìto. Dos pesos y dos misuras”, che dell’Avanti!. Credo che la voce dell’Avanti si A Rimini, nel 1982, affermava: marxista”. Per dire come le terminologie hanno sarà aggiornata e quindi tornerò sul palcosceni- aggiungerà al dibattito delle idee, ma rimango “...La riforma delle istituzioni è il tema cen- questa specie di desemantizzazione, perdono co, chiedendo a un mio amico regista di darmi pessimista. trale attorno al quale ruota la crisi della società, certe volte significato soprattutto quando se ne una mano, perché penso si debba dare una ri- Innanzitutto, ritengo che se non ci fosse stato i problemi della difficile governabilità, il distac- abusa. sposta, soprattutto ironica e comica, in questo Giorgio Napolitano questo Paese sarebbe finito co tra la società e lo stato, la capacità della po- Ho proposto, e lo confermo, una moratoria ventennale di Mani Pulite. in un disastro senza precedenti; nonostante il litica di aderire alle esigenze della realtà, così (almeno per un anno/un anno e mezzo) rispetto Tornando alle faccende serie e concludendo ruolo positivo del Presidente, resto assolutamen- come un posto importante prende l’idea di uno ad alcune parole, per esempio potremmo non su questo aspetto sia del ventennale che di certe te scettico su quello che potrà succedere, anzi io statuto dei di ritti e dei doveri dei lavoratori…” pronunciare più la parola “casta”. Pensiamo a cose che ho letto in questi giorni, vorrei riflettere sono profondamente convinto che succederà as- Governi di centro destra e di centro sinistra si quante volte viene pronunciata in un giorno la su alcune questioni di fondo, che avevano d’al- solutamente nulla sul piano riformatore e rifor- sono alternati in questi anni lasciando alla fine parola “casta”, ritenendo che dicendo quella pa- tronde colpito, turbato e stupefatto lo stesso Cra- mista. Non saranno varate le leggi elettorali, non un quadro desolante del Paese (e non mi riferi- rola ci si liberi da qualsiasi male e soprattutto si xi nei suoi ultimi anni di vita La prima riguar- saranno cambiati i porcellum vari, non si faran- sco solo alle vicende degli ultimi due anni di cri- vadano a risolvere dei problemi che sono molto, dava il sistema che si era affermato in Italia con no insomma le cose che si devono fare. E tutto si economica del mondo occidentale) ma molto, più gravi di quanto comporti il termi- il maggioritario, che egli definiva falso e bugiar- ciò per il semplice motivo che i partiti oggi sono - una situazione alla quale solo la lungimiran- ne spregiativo che da quattro-cinque anni viene do e che ci avrebbe condotto a un disastro; la se- evaporati, non ci sono più: si sono ridotti soltan- za del presidente della repubblica Giorgio Na- utilizzato. E se ci facciamo caso, il termine “ca- conda riguardava la vicenda stessa che lo inte- to a gestire il potere che hanno e ad auto-perpe- politano sta portando rimedio. sta”, che indica una corporazione immodifica- ressava e i suoi contorni giudiziari. Allora, sic- tuarsi; e non c’è metodo più efficace per auto- Oggi il governo di Mario Monti, piaccia o non bile, peccaminosa, è entrato nell’uso corrente come personalmente posso pronunciare tran- perpetuarsi che abbracciare lo status quo, perché piaccia, governa ed è un interlocutore a livello soprattutto quando è stato introdotto il mecca- quillamente, insieme a diverse personalità, tra una delle vere vergogne di questo sistema elet- internazionale nismo dell’elezione dei candidati non più eletti cui Tognoli, Finetti e Cervetti, la parola “rifor- torale, oltre alla nomina dei parlamentari, è il fa- I partiti sono costretti a sostenerlo. ma nominati. mista”, voglio encomiare proprio Il Riformista moso premio di maggioranza sul quale si è ri- Dovrebbero cogliere l’occasione del fatto di E’ da allora che comincia a scatenarsi questa dove si leggono bellissimi articoli di Emanuele flettuto pochissimo. Un meccanismo elettorale non avere impegni di governo per dedicarsi alle dinamica, perché l’elezione viene cambiata e si Macaluso rispetto al ruolo e alle responsabilità perverso, siamo arrivati addirittura a superare in riforme istituzionali, delle quali c’è urgente ne- viene nominati, e questo è un elemento di dele- dei partiti politici italiani. peggio quella legge che almeno aveva lasciato cessità. gittimazione della politica. Ma io suggerirei una In altri contributi del giornale si discute in ma- un plafond al partito che prendeva un po’ più di Visto che si definiscono ‘riformisti’, lavorino moratoria anche per il termine “riformista” ma niera appropriata di economia, per esempio ri- voti, credo il 25% (riferimento alla legge eletto- in quella direzione, per ridare un senso alla loro non da parte nostra, socialista. Cioè, noi socia- cordando cosa è successo in Italia dal governo rale fascista del 1923 che assegnava alla coali- esistenza. Solo così il mondo dei partiti può riac- listi dovremmo rilasciare la patente a chi può di- Amato in poi: sono state fatte ventidue manovre, zione che avesse raggiunto il 25% dei voti la creditarsi presso l’opinione pubblica: ponendo re riformista, perché più si usa questa parola e si sono venduti beni pubblici per 160 miliardi di maggioranza dei 2/3 in parlamento, ndr). Adesso degli obbiettivi chiari, elaborando programmi meno si fanno le riforme. euro e adesso siamo di nuovo punto e a capo e si è andati oltre, dato che un partito che arriva al semplici e comprensibili, sapendo che non si Negli ultimi dieci-quindici anni (e forse anche dobbiamo rivolgerci a un governo di tecnici. 18% potrebbe teoricamente accedere a un pre- può accontentare tutti e spiegando dove si vuole venti), mentre tutti si affrettavano a proclamarsi Tuttavia, vorrei soffermarmi ancora sulle sug- mio di maggioranza tale da permettergli di go- andare. Altrimenti non va in scacco la politica, riformisti, si è mancato l’appuntamento sulle ri- gestioni che il direttore del Riformista propone vernare. Tutto questo è francamente deprimente come si dice, ma la democrazia. La politica esi- forme essenziali che erano quelle di un sistema ai suoi lettori. Macaluso riflette su un ultimo li- però, tra tanto pessimismo, la nota ottimista ri- ste sempre, anche sotto le dittature. Non così la elettorale civile, un sistema elettorale che fosse bro che è uscito, e che non ho ancora letto, e che guarda la ripresa delle uscite dell’Avanti!, al democrazia che, come diceva Churchill, è un degno di questo nome perché è su queste cose riporta un’intervista all’ingegner Carlo De Be- quale darò la mia assoluta attenzione e collabo- pessimo sistema, ma non ne è stato trovato uno che si misura la capacità di riformarsi. Riprendo nedetti, un protagonista della vita economica, razione e tutto il mio entusiasmo, benché tem- migliore. s un pensiero espresso da Carlo Tognoli: Com’è sociale e giornalistica del nostro Paese (“Euta- perato dallo scetticismo e dalla raccomandazio- pensabile lavorare, vivere in un paese in cui i si- nasia di un Potere” di Marco Damilano, ndr). ne di una quanto mai urgente moratoria termi- Carlo Tognoli stemi elettorali sono numerosissimi e in cui, ora, Premetto che ho sempre avuto un rapporto mol- nologica. s 6 ■ CRITICAsociale 1-2 / 2012

■ AVANTI! RACCOGLIE L’APPELLO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO Occorre evitare di essere risucchiati in vecchi schemi, ma si tratta di concorrere a creare uno URGENTE UNA SVOLTA AUTENTICA scenario nuovo, uno scenario svelenito, uno sce- nario di aggregazione delle forze riformiste. Con tradizioni radicate e coerenza. Forze riformiste socialiste, liberali e cattoliche. Non a caso abbia- Ugo Finetti mo sollecitato e ci fa molto piacere la presenza di Bruno Tabacci perché è la presenza di una componente della sinistra democristiana con cui on si tratta di fare operazioni di nistra italiana è diventata una sinistra di governo, il socialismo milanese ha avuto sempre buoni N “riposizionamento sul merca- con le sue ombre e le sue luci, i suoi difetti, ma rapporti. Sin dalla nascita del centro-sinistra a to”, ma intendiamo non disper- anche la sua grandezza. Milano quando negli anni sessanta Craxi era l’as- dere un patrimonio, tutelare testate, difendere Senza Craxi e Berlinguer la sinistra italiana sessore più “politico” del Psi, i socialisti ebbero una storia, una memoria, una realtà. Soprattutto non sarebbe diventata una sinistra di governo. saldi rapporti con la sinistra, milanese e lombar- vogliamo anche creare un punto di confronto, di Grazie a Craxi e a Berlinguer la sinistra italiana da, democristiana che faceva capo a Marcora. Le riaggregazione, di unificazione socialista e rifor- è diventata una sinistra affidabile in campo na- forze autenticamente riformiste del mondo cat- mista rivolto in diverse direzioni e rispettando zionale, rispettata in campo internazionale ed in tolico, del mondo socialista e del mondo liberale le storie personali, le scelte fatte. campo occidentale. possono creare le condizioni di un nuovo rilancio Oggi, a vent’anni dalla “rivoluzione Mani Pu- Questo è il grande lascito che essi hanno co- non per fare “un uso simoniaco delle reliquie” e lite”, siamo di fronte ad un momento di rifles- struito, hanno dato avendo alle spalle un forte coltivare nostalgie e passatismi. sione critica ed autocritica generale, ad un “pun- legame uno con Pietro Nenni e l’altro con Pal- Il compito oggi è quello di portare una ripoli- to e a capo” dove si può riprendere un cammino miro Togliatti che, a loro volta, furono grandi in- ticizzazione contro tante antipolitiche, una ripo- in comune e soprattutto non in una dimensione novatori sebbene vincolati da riferimenti inter- Si arrivò come Psi ad una contrapposizione liticizzazione sulla strada maestra dello scenario unilaterale, non “integralista” (guardando sol- nazionali e ideologici che agivano da freno. con Berlinguer come allo stesso tempo si deter- italiano. Non è una prospettiva di ampio respiro tanto alla nostra storia di partito in termini, per Pietro Nenni era vincolato ad una concezione minò anche una divisione all’interno del vertice l’idea del “governo tecnico”. Non era questo usare l’espressione di Rino Formica, di “nano che non era riformista. Si diceva al massimo ri- del partito comunista all’inizio degli anni ’80. l’obiettivo dello stesso Capo dello Stato che anzi socialismo” e di “uso simoniaco delle reliquie”). formatrice perché imperniata in una ideologia La fine del Partito socialista e la fine del- precedentemente ha sempre insistito e ripetuto Qui vengo al rapporto con la componente di politica tutta nazionalizzazione e programma- l’Avanti! (la sospensione delle sue pubblicazio- che un governo votato dal Parlamento è un go- tradizione comunista che ha animato una pro- zione. ni) avvennero in un contesto (o uno sfondo) che verno politico. Certamente viviamo situazione spettiva di sbocco “riformista”. Anche nella Carta dell’unificazione socialista fu quello della nascita della Seconda Repubbli- eccezionale, ma che sarebbe errato e pericoloso Noi siamo molto interessati perché questo si- del 1966, Nenni (con l’avallo di Saragat) riaf- ca. E quale era lo sfondo in quegli anni dopo la prolungarla come un trascinarsi sradicato e flut- gnifica anche fare una riflessione comune su fermava la contestazione del sistema capitalisti- scomparsa dell’Urss? Era lo sfondo della cosid- tuante fino al 2013. E’ necessaria una iniezione quello che è il passato – le ragioni ed il plurali- co e Togliatti fu sempre incardinato nella cate- detta “Fine della storia”. di ripoliticizzazione. Lo schema della contrap- smo della sinistra italiana - e soprattutto conte- goria del “Movimento comunista internaziona- E’ così che quasi con una logica da “pilota au- posizione tecnici e politici è uno schema non so- stare letture sbagliate che sono state date e che le”, dell’unità del movimento comunista inter- tomatico” si sono affrontate scadenze come lo falso e demagogico, ma del tutto improdutti- sono prevalse sulla storia italiana inducendo ad nazionale come principale preoccupazione co- quella delle privatizzazioni, della moneta unica, vo. Fortunatamente Mario Monti ha un’espe- una lettura sbagliata anche del presente come è me emerge dal “Memoriale di Yalta” che egli dell’allargamento dell’Unione Europea, cioè rienza politica seria come “ministro” europeo in stato giustamente rilevato da Carlo Tognoli. scrive non come “eretico”, ma come chi si ritie- con un abbassamento generalizzato della guar- contatto quotidiano con leader di partito e di go- Mi riferisco molto esplicitamente ad Achille ne leader storico del Komintern, dello “stato dia, con uno scenario ottimistico e privo di cur- verni politici ed infatti lo dimostra. Ma quel che Occhetto che nel 1993 disse in modo infelice e maggiore” di una rivoluzione mondiale. ve. Con grande imprudenza. è mistificazione e rende fragile lo scenario ita- in stile “dizinformajia”: “A Milano Craxi aveva Con Craxi si è fatta una scelta esplicita della Noi abbiamo assistito in questi diciotto anni liano è lo schema secondo cui i tecnici sarebbero i suoi amici io avevo i miei nemici”. I “nemici” sinistra italiana di operare nell’economia di mer- a continui cambiamenti della legge elettorale e tutti - automaticamente - competenti, puliti, privi di erano gli “amici” di Giorgio cato e di essere parte integrante della democra- a continui cambiamenti nel nome delle princi- di ambizioni, mentre i politici sarebbero invece Napolitano. Ma oggi la riflessione deve uscire zia occidentale. Questo è stato fatto in un con- pali aggregazioni politiche, dei protagonisti del tutti – automaticamente - corrotti, incompetenti dai toni polemici e strumentali del livello di Oc- testo estremamente difficile. I passi avanti fatti maggioritario. Abbiamo avuto un maggioritario e arrivisti. Su queste basi viviamo e costruiamo chetto che era quello ipocrita e difensivo di fron- anche da Berlinguer coincidono con la stessa fa- che si pensava fosse salvifico e sempre con una sulle sabbie mobili. Non è realistico ipotizzare te alle inchieste giudiziarie per riconsiderare in- se di anni che erano quelli della crisi economica nuova veste sia elettorale sia di soggetti politici. che 400 Mister Hyde “sporchi” parlamentari po- vece con rispetto e verità il complesso della vi- e del terrorismo consentendo una maturazione E soprattutto abbiamo avuto un maggioritario litici sostengano a lungo 18 Dottor Jekyll “cam- cende sia del Psi sia del Pci. dell’intera sinistra. avvelenato. Mentre in tutto il resto del mondo - pati per aria”. Voglio ringraziare Gianni Cervetti ed Ema- Vi è stata poi una forte divaricazione tra Craxi dagli Stati Uniti alla Francia - le forze politiche Un coinvolgimento politico dovrà crescere e nuele Macaluso quindi non usando strumental- e Berlinguer, ma per una lettura corretta ed equi- cercano appunto di competere con uno sfonda- qualche segno, fortunatamente, già c’è. Noi allo mente la etichetta di “miglioristi” o di minoran- librata del loro dissidio vanno evitati due errori mento al centro, noi abbiamo (unici rispetto alle stato attuale abbiamo un governo politico del- za del Pci perché Gianni Cervetti ed Emanuele che, quando si fa la storia di Craxi, vengono ge- altre democrazie occidentali) un maggioritario l’economia, ma non della politica estera e della Macaluso non sono stati un anti-Pci, ma sono neralmente commessi: il primo è quello di far che ha visto le principali forze politiche ostaggio politica interna. Speriamo di non avere di fronte stati il PCI, sono stati il Partito Comunista prima “nascere” Craxi nel 1976 quando è eletto segre- delle punte più estreme e più divaricate. imprevisti ed emergenze. con Togliatti e poi con Berlinguer. tario del Psi ignorando i venti anni precedenti Questo maggioritario avvelenato, questo Perché è comunque importante il coinvolgi- Occorre quindi ragionare con rispetto della che sono venti anni di storia e di crescita che fa maggioritario ostaggio di punte estreme ha por- mento politico delle principali forze, la caratte- verità storica e non secondo schemi faziosi o di tutt’uno con la storia del Partito Socialista; il se- tato a ripetuti fallimenti e sfaldamenti delle mag- rizzazione politica dell’attuale governo. Perché vecchio integralismo dettati dal veleno giusti- condo è quello derivante da un’enfatizzazione gioranze di governo sia di centro-destra sia di questo può portare a una divaricazione sia da zialista e dal conseguente ricorso alla mancanza unilaterale dello schema del “duello a sinistra”. centro-sinistra ed ha terremotato questo scenario una parte che dall’altra rispetto alle proprie forze di coraggio e all’occultamento della verità da es- Il “duello a sinistra” indubbiamente c’è stato, e questo periodo. estremistiche. Quello di cui abbiamo bisogno è so generati. Questo riguarda la storia della sini- ma non è stata l’unica o comunque prevalente Giorgio Napolitano è intervenuto in modo che nella sinistra ci sia una emancipazione dal stra italiana che va ripensata e va salvaguardata. identità di Craxi. L’importanza di Craxi è stata molto preciso su questi aspetti negativi. giustizialismo e dall’antagonismo e, d’altra par- Ne è un esempio il modo sbagliato in cui sul la politica di “sfondamento al centro”. Questa è Vorrei fare riferimento a due testi: il primo è te, che nel cosiddetto centrodestra ci sia più cen- “” nei giorni scorsi veniva stata la sua “direzione di marcia” politica, non quello che mandò due anni fa’ alla famiglia Cra- tro e meno destra, ci sia una emancipazione da- rappresentato l’ultimo libro curato da Acquaviva certo quella di “gendarme” della Democrazia xi anche con un approfondito esame non solo gli estremismi, dalle sciocchezze sul fascismo con Gervasoni “Comunisti e Socialisti negli an- cristiana sulla sinistra italiana. Il Psi degli anni delle vicende che videro protagonista Craxi ma come “democrazia minore” e da punte che ali- ni di Craxi” e cioè veniva sottotitolato: “Due di- di Craxi è stato esattamente il contrario. In que- anche con uno squarcio di esame su quello che mentano rotture nazionali ed isolamenti interna- segni falliti, ambizioni sbagliate, una storia di gli anni da parte del Psi vi sono stati essenzial- è avvenuto successivamente e che poi ha svilup- zionali. Gli estremismi che hanno tenuto in fallimenti”. Non è così, la storia di Craxi e di mente una penetrazione ed uno sfondamento al pato con un altro intervento. ostaggio il bipolarismo sono immobilismi. Berlinguer non è una storia di fallimenti. centro. Il secondo testo è il messaggio all’ultimo E’ con questo proposito, non appunto quello Io non ho simpatia personale per Berlinguer, La lotta per raggiungere l’obiettivo della pre- meeting di CL a Rimini dell’agosto scorso in cui dell’“uso simoniaco delle reliquie”, che si svi- ma non è con la simpatia e con l’antipatia che si sidenza socialista, quel scalzare la Democrazia se non ha messo sotto accusa, certamente ha fat- luppa questa nostra iniziativa: una ricapitolazio- fa una lettura storica o anche una lettura politica. cristiana da Palazzo Chigi, furono un avanza- to un esame molto critico del ventennio trascor- ne seria e rispettosa della storia, della storia della Craxi e Berlinguer non sono leader sconfitti, ma mento e un accreditamento che aveva alle sue so esortando i giovani a non essere succubi di sinistra che è complessa ma che va difesa perché protagonisti di un’evoluzione fondamentale del basi una “Bad Godesberg” socialista che era quel veleno politico e soprattutto Napolitano ha non è una storia di inconcludenza e di fallimenti. Pci, del Psi e della sinistra italiana. E probabil- quella della Conferenza programmatica di Ri- denunciato quel declino economico e degrado E soprattutto un ruolo di confronto che sia rivol- mente - se guardiamo le cose con equilibrio - né mini. sociale che hanno caratterizzato il trend negativo to alle varie storie socialiste con rispetto per tutti l’uno né l’altro ce l’avrebbero fatta da soli e han- Le divergenze radicali con Berlinguer traggo- di quel ventennio. ma che si apra anche nella direzione del rifor- no avuto bisogno l’uno dell’altro nell’indubbio no origine e fondamento soprattutto nel “Caso E’ su questa base che intendiamo quindi indi- mismo liberale e del riformismo cattolico. moto di rinnovamento da essi impresso nella si- Moro”. Esiste infatti un legame senza soluzione care la possibilità di una convergenza, di un ruo- In particolare a Milano la convergenza tra ri- nistra e nell’intera politica italiana. di continuità tra “partito della fermezza” e “que- lo politico solidale secondo un percorso che si formismo liberalsocialista e cattolico democra- E’ infatti grazie a Craxi e Berlinguer che la si- stione morale”. possa fare insieme. tico ha storia, tradizioni e ragioni. s CRITICAsociale ■ 7 1-2 / 2012

■ AVANTI! CON IL RIFORMISTA, AUSPICIO PER UN NUOVO CORSO DI UNITÀ spese sostenute e dichiarate ammontano a 180 civile e politico che ci ha visto alleati ma spesso milioni, mentre i rimborsi a 550 milioni. Qual- fortemente competitivi - o come nel caso del LA “MALEDIZIONE” DELLA SINISTRA cuno ha scritto “Partiti Spa” e bisognerebbe Partito Comunista - avversari anche molto ri- guardare la struttura della loro cassa per capire spettosi. Io confesso che di quelle fasi ho un po’ molte cose; perché ad esempio i congressi non di nostalgia, perché mi piaceva l’idea che ci fos- si fanno e perché quello che conta è il controllo sero dei settimanali e anche delle sedi in cui la Gianni Cervetti della cassa appunto. discussione politica aveva un fondamento. Oggi, Non c’è molto da aggiungere. Che cosa pote- effettivamente, è difficile trovare anche delle se- va produrre questa politica? Infatti c’è il governo di dove la discussione possa farsi con una certa ingrazio innanzitutto la Direzio- fossero state uno strumento di confronto volto a cosiddetto tecnico. Che è un governo politico. E competenza,, perché – vedete - anche la politica R ne di Critica Sociale per le sol- cercare le convergenze, a cercare l’unità e non a grazie a Dio che l’intelligenza del Capo dello richiede delle competenze. lecitazioni di questi giorni per- cercare la preminenza, la primazia, e, se voglia- Stato ha avuto la capacità di metterlo in campo, E’ vero, Ugo, che qualche volta si fa di ogni ché si trovasse una via di collaborazione tra mo, anche la prevaricazione. di fronte al fallimento clamoroso che è il risul- erba un fascio; perché, ti posso dire con molta l’Avanti! che risorge e Il Riformista che cerca di Ho perseguito questa piccola ambizione, che tato non degli ultimi sei mesi, ma di una lunga serenità - e Carlo Tognoli lo sa - che il Parla- vivere nelle edicole e online, con grande fatica forse è anche una grande presunzione, e vorrei azione negativa che ha portato ad uno scolla- mento del ’92, pur essendo un Parlamento for- devo dire. Non si sa neppure in questa situazione che nella storia futura restasse qualche traccia mento generale tra il Paese e la società, la sua temente contestato a causa delle vicende che per quali saranno – faccio un cenno soltanto alla del piccolo lavoro che facciamo assieme. rappresentanza, con i risultati che sono sotto gli qualche tempo ricorderemo, non è neppure lon- questione dei finanziamenti pubblici – le sorti In generale, la storia d’Italia ha creato i guelfi occhi di tutti. tanamente confrontabile con quello di oggi. Mi che toccheranno a noi e poi alla piccola stampa e i ghibellini, i Montecchi, i Monaldi e i Filip- Mi ha fatto piacere che Carlo Tognoli abbia riferisco proprio alle competenze basilari, al mo- perché, come si sa, Il Riformista è un piccolo fo- peschi, come ci ricorda il Sommo Poeta, che tra ricordato questa storia dell’avanzo primario, do come addirittura la gente si presenta. Può es- glio. Io non affronterò alcun problema politico, l’altro aggiunge: “uom senza cura: color già tri- perché io in quel periodo ero il capo della segre- sere che questo sia legato ai meccanismi delle del resto, a proposito di attualità politica, con- sti e questi con sospetti”. La nostra storia ha teria tecnica del Ministro del Tesoro che era Gio- leggi elettorali e sul punto non c’è dubbio che cordo con quanto affermano sia Carlo Tognoli creato questo ma ha dato anche delle lezioni. vanni Goria, il ministro del governo di Bettino l’idea di avere trasformato in maniera proditoria che Ugo Finetti. Vorrei soltanto dare una spie- Forse stiamo vivendo un momento in cui queste Craxi e prima mi ero trovato a fare il principale la struttura costituzionale del Paese, che era su gazione del perché io ho visto con favore e in- lezioni raggiungono i loro nodi e quindi induco- collaboratore di Marcora che era il capo delega- base proporzionale, su base maggioritaria, senza tendo collaborare seriamente alla costruzione no a ragionare diversamente, a impostare i rap- zione della DC nel Governo Spadolini, il primo neppure avere idea che le cose tra di loro deb- del rapporto tra Il Riformista e l’Avanti!. Voglio porti tra le forze in maniera diversa, soprattutto governo laico. Quindi diciamo che quella fase bono tenersi con un certo equilibrio, sia stata offrire una rapida spiegazione e anche esprimere tra le forze che hanno una origine comune e un che va tra l’81 e l’85-86 l’ho vissuta abbastanza un’idea sconclusionata. Sarebbe stato molto più una mia piccola ambizione, che forse è anche terreno sociale comune che dovrebbe appunto da protagonista. Proprio al Tesoro, dopo le poli- serio chiamare il Paese a compiere una scelta una grande presunzione. poi accomunarle anche nel lavoro. Questo non tiche dell’83, quando Galimberti se ne andò a presidenziale, perché nei paesi presidenziali vi- Credo che nella storia del socialismo e nella significa che ciascuno di noi rinnega le proprie Londra e Visco, che allora era uno dei consulenti vono le democrazie ma hanno dei contrappesi storia della sinistra in genere, e quindi anche nel- posizioni ma significa semplicemente che nel del Tesoro, fu candidato dal Pci, su incarico di di natura formidabile. In Italia abbiamo fatto di la storia del Partito Comunista, e, se vogliamo, confronto tra di noi si cerca effettivamente di Goria selezionammo due nuovi consulenti per ogni erba un fascio, abbiamo fatto ridere, tant’è nella storia della sinistra in generale –Bruno Ta- mettere tutti alla pari, di fare un confronto alla noi che erano appunto, su indicazione di Gianni che questo è il Paese nel quale il Parlamento do- bacci è ad esempio un rappresentante di una par- pari, con pari dignità di ciascun interlocutore per Goria, Innocenzo Cipolletta, e, su mia scelta, vrebbe essere succube del Governo e la triparti- te consistente del movimento di origine cattoli- trovare dei punti di convergenza e dei punti di Mario Draghi. Quindi non furono proprio delle zione dei poteri non si vorrebbe esistesse, al co-democratica – vi siano stati dei momenti di lavoro comune. cose capitate per caso e l’azione fatta per otte- punto si immagina di dire che la Corte Costitu- unità e di grande convergenza, ma anche una Ritengo che il rapporto tra l’Avanti!, per il nere l’avanzo primario dimostra come fosse una zionale non sia altro che un covo di sovversivi. sorta di maledizione che ha portato spesso non quale vogliamo tutti una affermazione vera, rea- balla quella che si è raccontata in questi anni Immaginate se questa cosa si potesse dire del- soltanto ai contrasti ma addirittura alle rotture, le, e Il Riformista possa essere un piccolo esem- (“abbiamo ereditato il debito pubblico”) per cui, la Corte Suprema americana. Non c’è dubbio e a rotture profonde, che sono derivate essen- pio di questa collaborazione nello spirito che mi dunque, non sto a perdere tempo. E comunque che la Corte Suprema venga nominata dai pre- zialmente dall’idea che non si debba soltanto af- sono permesso di richiamare. Personalmente, quel debito sosteneva uno sviluppo che non è sidenti che si succedono e che i suoi componenti fermare le proprie posizioni in un confronto po- cercherò di fare di tutto, al di là delle difficoltà mai stato inferiore al 3%. Il debito oggi si mol- restano a vita, ma nessuno pensa, arrivando do- litico e ideologico, ma che si debba fare spesso che incontreremo e sulle quali in questo mo- tiplica e si moltiplica un’economia che è ago- po, che chi sta lì non sia garante della Suprema prevalere le proprie posizioni nel rapporto con mento non siamo in grado di dire quasi nulla, nizzante. Quindi, se proprio vogliamo essere Corte del diritto americano. Quindi siamo degli gli altri. cercherò assieme a Emanuele Macaluso e insie- precisi, dobbiamo dire che quantomeno c’è de- straccioni, questa è la realtà, perché abbiamo Credo che questa sia stata una maledizione me a tutti gli interessati, di lavorare perché si bito e debito. Non sempre il debito è negativo confuso un sistema parlamentare che aveva an- che ha dato origine a quelle rotture che hanno possa ottenere un risultato vero, reale e che per- se è in grado di supportare una crescita, tant’è cora delle cose da dire, con iniezioni di presi- accompagnato la storia della sinistra e che l’han- metta di essere un piccolo esempio di una esi- che si distingue tra spesa corrente e spese per in- denzialismo senza responsabilità. Adesso mi au- no spesso indebolita, impedendole di affermarsi genza più generale della sinistra italiana; l’esi- vestimenti, ma non voglio dire delle cose banali. guro che tu abbia ragione, cioè che la lungimi- come le sue potenzialità e le sue idee avrebbero genza appunto di una convergenza e di un im- Se poi ci sono degli intrecci negativi da verifi- ranza di Napolitano ci porti a fare la legge elet- potuto permettere se solo queste potenzialità pegno solidale. s care anche sulle vicende del nostro Comune, va torale. Mi permetto di dire che sono molto ma da sé che i risultati di bilancio che si rischiano molto scettico sulla prospettiva che questo ac- di raggiungere non sono positivi. cada; penso allora che, forse, converrà, quando Ora io sono molto compiaciuto del fatto che andremo a votare, legare questo fatto ad una as- la gloriosa testata dell’Avanti possa rinascere in semblea costituente di un centinaio di persone, ■ C’È DEBITO E DEBITO. VENT’ANNI FA SI PRODUCEVA SVILUPPO abbinata con il lavoro di Critica Sociale; in que- elette col meccanismo proporzionale, che ci ri- sti anni ho sostenuto molto, ad esempio, la Fon- portino alle responsabilità del 1948. “PARTITI SPA”, PIÙ RIMBORSI CHE SPESE dazione Luigi Sturzo. Penso che quanto meno Sono convinto che la Costituzione vada cam- la forma dell’ispirazione che è stata alla base biata in profondità ma non con l’articolo 138 che delle grandi forze popolari della cosiddetta Pri- è stato elaborato per gli aggiustamenti; da qui la ma Repubblica – in questo caso si parla di partiti doppia lettura e poi l’eventuale referendum. Una Bruno Tabacci che erano nati sul finire dell’800 come le testate nuova Costituzione può essere approvata solo che li hanno rappresentati – sia un elemento da attraverso un coinvolgimento popolare profon- valorizzare. Il che non significa che quelle tra- do, perché si tratta di decidere se diventare ame- ingrazio Carluccio, devo dire in una certa fase storica un paese possa cammi- dizioni in sé stesse abbiano qualcosa da dire di ricani davvero o se magari essere tedeschi, cioè R che sono stato invitato da lui ed nare in avanti, e quindi oggi almeno sono rie- importante su quello che sta avvenendo, che evi- se stare o no dentro un sistema parlamentare con ero molto incuriosito da questo cheggiate certe parole che hanno un senso a dentemente ci mette a confronto con dei muta- tutte le garanzie e i contrappesi del caso. incontro per l’amicizia con molti di coloro che fronte del non senso delle tante parole che si so- menti che hanno una natura strutturale epocale. Il pasticcio lo si vede poi fisicamente, nella ri- sono intervenuti questa mattina e che hanno par- no sentite in questi anni. Pensiamo solo che dal 1970 al 2010, in quaranta forma che ha modificato il sistema elettorale per lato di politica. Ovviamente ero venuto per Il punto è che in questi ultimi anni non solo si anni, la popolazione mondiale è più che raddop- le Regioni. Guardate la fotografia del Consiglio ascoltare, ma la cordialità dei richiami e soprat- è parlato d’altro ma anche il modo con cui si so- piata: siamo passati da 3 miliardi a 7 miliardi. regionale della Lombardia e immaginate che co- tutto la qualità del dibattito mi hanno indotto a no messe insieme le parole ha dato il senso di Gestire 7 miliardi evidentemente non è la stessa sa può accadere se noi dovessimo andare nella prendere brevemente la parola. un vuoto assoluto. cosa che gestirne 3, a fronte del fatto che il mon- direzione di un sistema presidenziale siffatto, Abbiamo sentito le parole di Rino Formica e Io mi sono sentito spettatore di questi venti do è andato geopoliticamente modificandosi senza contrappesi. Si elegge uno e quello co- gli interventi di Tognoli, di Finetti, di Cervetti e anni provando una tristezza crescente e la crisi proprio alla luce della demografia che incide in manda per tutti. anche quello di Paolo Pillitteri che danno conto dei partiti di cui parla Formica, diciamo, è an- maniera evidente sulla struttura economica. Il Non può funzionare così, è sbagliatissimo. del fatto che questi filoni, quantomeno sul ter- cora analizzata in maniera benevola. Sul piano fenomeno Cina e il fenomeno India, sommati Nei sistemi presidenziali i contrappesi sono reno della competenza politica che presuppone delle cifre, se voi fate un’analisi realistica dei insieme, fanno un numero che è vicino ai 3 mi- fondamentali. Il Presidente degli Stati Uniti è anche l’utilizzo di una certa terminologia, si ri- cosiddetti rimborsi delle spese elettorali che so- liardi, quindi, quasi il 50% della popolazione costretto a misurarsi, a confrontarsi con il Con- fanno agli elementi costitutivi del confronto, no stati intascati da questi finti partiti a fronte mondiale o poco di meno. gresso americano; non è che fa come vuole lui, della battaglia politica che è orientata a creare delle spese che gli stessi hanno sostenuto nella Mi compiaccio di aver sentito queste parole tant’è che viene addirittura eletto in momenti delle condizioni sul terreno democratico perché campagna elettorale del 2008, vedrete che le che mi hanno ricordato anni di impegno anche diversi. Quando si elegge il Presidente non si 8 ■ CRITICAsociale 1-2 / 2012

elegge né il Congresso, né il Senato, quindi im- fondamentali, anche quelli elementari del lin- dalle reazioni violente alla sentenza, era (co- rendiamo conto di quali pressioni ci sono sui pariamo, collochiamoci da una parte: o faccia- guaggio, finiamo per non capirci più, perché è m’era già successo con il referendm Guzzetta) giudici per impedire di rinviare alla Corte Co- mo gli americani, oppure rinvigoriamo il no- ovvio che se neppure siamo d’accordo sulla di- di provocare elezioni anticipate per andare al stituzionale perché una volta che vi arriva – lo stro sistema parlamentare restituendo ai citta- stinzione che c’è tra sistema parlamentare e si- voto con questa legge. Alcuni formali opposi- vedremo nelle motivazioni di sentenza – la de- dini il potere di decidere, non il governo, che è stema presidenziale è molto difficile poi parlare tori del porcellum in realtà avevano un simile cisione su questa legge è assolutamente sicura. una bufala, perché il governo nei sistemi par- di politica, bisogna parlare di astrattismo e di obiettivo. Un giornalista di un grande giornale, che non lamentari trae la sua fiducia dal Parlamento cinema. Qui c’è Paolo che sarebbe un maestro Joseph Brodsky ammoniva che nella vita, co- nomino, mi chiese tutti gli atti di questa vicenda non direttamente dal popolo e aver fatto crede- su questo terreno quindi magari andiamo a le- me in politica, purtroppo non siamo chiamati a e poi, visto che non pubblicava alcunché, gli re che noi eleggiamo il governo ha dato origine zione da lui. scegliere tra il bene e il male ma tra il male e il chiesi: Ma cosa si dice? “Il direttore mi ha proi- a delle confusioni totali. Mi ha eletto il popolo Comunque ci sarà poi occasione tempo e mo- peggio; allora da questo punto di vista la scelta bito di parlarne”, e infatti di questa vicenda voi perché mi contestate? Non è così ed è tanto ve- do. Io auguro lunga vita all’Avanti e, per quel di nominare il governo Monti appare una scelta non troverete una riga e vi faccio la previsione ro che, per esempio, anche questo governo che che mi riguarda, sono ben felice di poter colla- giusta perché “un peggio” c’era, ossia sciogliere che non troverete una riga nemmeno affermava di essere stato eletto dal popolo è an- borare e discutere seriamente di una buona qua- le Camere e per la terza volta eleggere un Parla- prima di quando si dovrà dare la sentenza. dato a casa. Quindi vuol dire che non era così. lità della politica. s mento con una legge elettorale incostituzionale. Questa è una dimostrazione, tra le tante, della Allora se noi non ripristiniamo degli elementi Bruno Tabacci Questa scelta Napolitano non l’ha fatta. necessità di avere delle voci libere nella stampa. Abbiamo una legge concepita per assicurare Sulla questione della riforma elettorale, Il Rifor- maggioranze stabili. La prima è durata un anno mista è stato uno dei pochi giornali che l’ha po- e mezzo, la seconda un po’ di più. Ad ogni mo- sta al centro come una necessità. Adesso alla vo- do, le elezioni anticipate del 2008 rappresentano ce del Riformista si aggiunge anche quella ■ IPOCRITA CHI ACCUSA NAPOLITANO DI “STRAPPO COSTITUZIONALE” una verifica di qualità, che al momento smenti- dell’Avanti! e forse un minimo di speranza si ve- sce che l’attuale legge elettorale sia utile ad as- de. IL VULNUS È LA LEGGE ELETTORALE sicurare delle maggioranze stabili. Quando si invecchia – anch’io mi sto invec- Tutto è perduto? No. Il 22 marzo in questa no- chiando – capita un curioso fenomeno per cui si stra città dove rinasce l’Avanti! la Corte d’Ap- vedono meno le cose da vicino e più le cose da pello di Milano dovrà decidere se rinviare in lontano, infatti, negli ultimi tempi, mi è capitato Felice Besostri Corte Costituzionale la legge che noi conoscia- di vedere sorgere lontano il sol dell’. mo col nome di porcellum. Anche questa inizia- Non so ancora se sia un miraggio o un’allucina- tiva non è scevra, nel primo grado, di aspetti in- zione, però questo è quello che vedo all’orizzon- a ripresa dell’Avanti! è un tenta- do da potersene occupare. La norma non era og- quietanti. Il ricorso è stato respinto usando te. Se mi guardo ancora intorno, molto da vici- L tivo generoso, spero che ci sia getto dell’esame. un’ordinanza che mai è stata pubblicata su alcu- no, le delusioni non mancano di certo, ma vi so- sempre quell’attenzione che l’ha Ebbene, alcuni cittadini, tra cui il sottoscritto, na rivista giuridica: essendo un’ordinanza non no anche tanti elementi di speranza e il nuovo prodotto e che lo possa sostenere avanti negli hanno creduto alla Corte Costituzionale e in oc- viene pubblicata come una sentenza. Pertanto ci inizio dell’Avanti! è uno di questi. s anni. Si tratta di ricomporre intorno all’Avanti! casione delle elezioni del 2008 hanno impugna- una serie di storie, tradizioni, pensieri diversi che to il Decreto di convocazione dei comizi avver- sono stati anche divisi. Di questo non dobbiamo tendo: vengono convocate delle elezioni con una dimenticarcene, ma non dobbiamo neanche far- legge che è incostituzionale. ne il fardello da portarci appresso. Chiaramente, non si poteva dire che l’ecce- ■ LA CONTINUITÀ È UTILE QUANDO APRE NUOVE SCENE In riferimento all’Avanti!, credo sia utile la zione era manifestamente infondata, perché la lettura di un libro recentemente pubblicato, con Corte aveva già stabilito il contrario, e allora i AVANTI! MA IN MODO NUOVO un po’ di ritardo, perché si riferisce al conve- giudici – non sempre c’è contrapposizione tra gno tenuto nel 2008 a Zurigo in onore di Igna- classe politica e giudici, in questo caso invece zio Silone. Personalmente mi sono occupato di c’è stata un’ottima copertura – han finito per so- “Silone e la visione europea del socialismo”. stenere che non fosse rilevante ai fini del giudi- Franco D’Alfonso Scriveva Silone nel 1944, cioè quando la guer- zio, concludendo che non ci fosse giurisdizione. ra non era ancora finita: “L’Europa moderna e Sul problema della legittimità della legge elet- il socialismo sono termini storici intimamente torale avrebbero dovuto esprimersi le giunte del- i torna alla mente il film di le balle quelli di Comunione e e i co- connessi. Il socialismo moderno infatti è nato le elezioni, elette con la legge incostituzionale. M Claude Lelouch “Bolero”, munisti, per cui dovevo chiamarmi in un modo in Europa nel corso del secolo passato, contem- Questo è stato scritto in sentenze che non han- dove si vedevano le diverse diverso”. A lui è venuto in mente di chiamarsi poraneamente all’Europa moderna. Le fasi di no provocato alcuna reazione. Non abbiamo vi- generazioni ruotare all’interno della scena. Al- “Sponge Ball Bruce Willis”, a testimonianza che sviluppo e le crisi del socialismo moderno sono sto un singolo articolo scritto da chi oggi si oc- l’ultimo anno del liceo, andai all’Avanti! a fare i tempi cambiano. coincise con il progresso e le difficoltà dell’Eu- cupa dello strappo alla Costituzione dovuto alla una sostituzione estiva, mandato da mio padre Ieri sera (21 gennaio), al Comune di Milano ropa”. Noi siamo ancora in questa situazione, nomina di un governo tecnico da parte del Pre- che aveva parlato con il direttore Ugo Intini, e stavamo discutendo del bilancio e tra me e l’as- l’Europa è in grande difficoltà, la crisi riguarda sidente; costoro, di fronte a delle sentenze che lì conobbi Carlo Fontana e Ugo Finetti. Io an- sessore Bruno Tabacci si è dibattuto sulla que- un sistema economico criticato dal socialismo affermano che la competenza a giudicare una davo al Liceo Parini, dove ho saputo ieri pome- stione del debito. E’ una scena forse già vista per- democratico, ma da essa il socialismo demo- legge elettorale spetti alle Camere elette con la riggio (21 gennaio) che uno dei miei figli ha fi- ché quando Bruno ha esaurito la sua esperienza cratico non trae beneficio in termini elettorali, legge incostituzionale, non hanno mostrato al- nito di raccogliere le firme per l’esposizione, nel di Presidente della Regione Lombardia lo ho fat- anzi abbiamo un arretramento quasi generale. cun tipo di emozione. mese di maggio, di una targa per ricordare Wal- to con un contrasto con Ugo Finetti, allora vice- Però, se le parole di Silone sono in un certo Qui sta il nodo che dobbiamo sciogliere, e ter Tobagi, studente del Parini; un’operazione presidente, proprio sull’entità della spesa. Questo senso profetiche, dobbiamo anche pensare che cercare di superare le obiezioni di chi dice che concordata con la figlia di Walter, Benedetta. amarcord per dire che, se eccediamo nei ricordi se risolviamo i problemi dell’Europa rilancia- con l’iniziativa di formare un governo tecnico si Un altro spunto: nella mia nuova esperienza al del passato, rischiamo di compromettere anche mo anche la prospettiva socialista. Ed è per sia delegittimato il Parlamento. Ma di cosa stia- Comune di Milano (Assessore al Commercio, la presenza dell’oggi. I tempi cambiano e bisogna questo che per il primo numero dell’Avanti! ho mo parlando! Il Parlamento si è auto-delegitti- Attività produttive, Turismo, Marketing territo- cercare di portarci in avanti. Io non sono affasci- voluto scrivere un articolo nel quale sostengo mato accettando di votare una legge in virtù del- riale, ndr), tra le prime visite che ho ricevuto vi nato dall’idea di “rimettersi assieme”. Non c’è da che la sinistra deve risolvere i problemi del- la quale esso non rappresenta più (come dice sono state quelle di Paolo Malena e di Giovanni mettere assieme, c’è da andare avanti e da man- l’Europa, a dispetto delle tendenze isolazioni- l’articolo 67) , ma i singoli partiti. Ad- Baccalini, tornati per l’occasione nell’ufficio tenere le radici soprattutto culturali, politiche e di ste di chi, addirittura, sostiene che questa sia dirittura, ora i parlamentari devono rappresen- che era il loro; soprattutto ricordo Giovanni confronto che esistono e che sono molto solide a solo l’Europa dei banchieri e debba essere ri- tare chi li ha messi in lista in posizione eleggibile Baccalini dare un’occhiata per controllare che Milano, ma è importante non tornare nel film pre- fiutata in nome di un ritorno alla lira e alla to- e questo nel triangolo Governo-Presidente della tenessi in ordine... cedente. tale indipendenza nazionale. Invece bisogna Repubblica-Parlamento rappresenta un vulnus Descrivo tutto questo per dare il senso di una Se avessimo guardato il film precedente, per essere europeisti. Europeisti nel senso del Ma- che va risolto e che riguarda il Parlamento a cau- continuità, che è importante. Tuttavia, bisogna esempio, non avremmo a Milano una giunta co- nifesto di Ventotene di Spinelli, Rossi e Colorni sa della legge elettorale. anche riconoscere che questa continuità, per tor- me quella che abbiamo adesso, dove la presenza e della sua impronta socialista, sviluppata in Il referendum che è stato proposto e che giu- nare all’esempio di “Bolero”, deve dispiegarsi in socialista è solida; ricordo che, per esempio, senso ancor più socialista da Silone. stamente la Corte Costituzionale ha dichiarato maniera virtuosa: in altre parole, bisogna capire Marco Dragone è il portavoce del sindaco. An- Altra questione di interesse è la riforma della inammissibile è stato avanzato per due ragioni: in che scena ci si trova, per evitare che una gene- che questo è un ritorno, però, se non avessimo legge elettorale, perché del fatto che l’attuale la prima era di impedire che fossero raccolte le razione pensi e agisca seguendo criteri validi per guardato avanti, non sarebbe mai nata una cosa premio di maggioranza sia scandaloso se n’è ac- firme sul referendum Passigli, che invece era la scena precedente, ma non per l’attuale. del genere. Il Sindaco di Milano non è un sinda- corta persino la Corte Costituzionale tre anni fa perfettamente ammissibile perché, con l’annul- Anche qui ho avuto una piccola lezione da mio co socialista, non viene dalla tradizione sociali- con due sentenze, 15 e 16 del 2008. La Corte lamento del premio di maggioranza e l’indica- figlio che l’anno scorso è stato il primo degli elet- sta, ma è certo che a quelle tradizioni del passato Costituzionale statuì allora che il premio di mag- zione sulla scheda del nome del presunto capo ti tra i rappresentanti del Parini ed è stato eletto guarda e con esse si confronta. L’importante è gioranza, senza essere vincolato a un quorum in del governo tuttavia soggetto alla nomina del in una lista che si chiama “Sponge Ball Bruce che la ripresa delle pubblicazioni della testata seggi o in percentuale, fosse incostituzionale. E Presidente della Repubblica, avremmo avuto Willis”! Quando ha formato questa lista e gli ho dell’Avanti! e altre iniziative simili ci traghettino aggiunse anche di attendere che un giudice ri- una legge assolutamente perfetta. La seconda chiesto del perché di quel nome, lui mi ha rispo- alla scena successiva e non ci riportino a quella mettesse la questione per le vie ordinarie in mo- ragione, che è inconfessabile ma lo si è capito sto: “Bisognava fosse chiaro che a me stanno sul- già vista. s RINO FORMICA ANNO 115 - NUOVA SERIE - N. 4 Direttore MILANO * GIOVEDÌ-DOMENICA STEFANO CARLUCCIO Direttore responsabile 19-22 GENNAIO 2012 GIORNALISTI EDITORI scarl Via Benefattori dell’Ospedale, 24 (MI) REDAZIONE MILANO - VIA FORMENTINI, 10 (BRERA) Registrazione Tribunale di Milano TM n. 617 del 26 novembre 1994 GRAFICA - G. QUARTUCCIO GIORDANO Stampa: Poligrafico Sannio - Srl Casale Marcangeli - 67063 Oricola (L’Aquila) UN NUMERO € 1,20 PRIMO DIRETTORE LEONIDA BISSOLATI –PUBBLICATO A CURA DI CRITICA SOCIALE

I Stesso cammino, stesso traguardo. Democrazia sociale, indipendenza nazionale I Seguendo il monito del Presidente Napolitano 3 CAMPAGNE DELL’AVANTI! DI QUI SI PASSA PER UNA SVOLTA AUTENTICA

A marzo la Conferenza Nazionale socialista di rinascita dell’Avanti! Rappresentanza, sovranità, doppio voto ai giovani

Il linguaggio è quello dell‘800, ma le RINO FORMICA e dal consociativismo parlamentare, è idee sono le più fresche oggi dispono- (25 dicembre 2011) allo sbando e vive una devastante crisi bili, nell’immmobilità della politica di panico. italiana. Nel primo numero dell’Avan- Si é chiuso il 2011. La Repubblica ha Nella prima stagione repubblicana, il ti! di 115 anni fa, il suo primo direttore celebrato in forma solenne e con misu- paese ancora forte si affidò ai partiti - nell’editoriale inaugurale - traccia rata retorica i 150 anni dell’Unità d’Ita- egemoni e totalizzanti. Nel secondo ciclo un manifesto politico-ideale identita- lia. Unità territoriale della nazione con il paese stordito ed impaurito si conse- rio, che ha per orizzonte il nostro futu- un dualismo sociale ed economico anco- gnò al carisma di capi popolo spregiu- ro, l’incompiuto programma di una ra non superato. dicati e volgari ed al sostegno di una po- tradizione che ha costruito la nazione Con questo numero dell’ Avanti! sia- lizia giudiziaria mirata e selettiva. Nella appena celebrata. Il primo direttore mo usciti dal coro della festa patriottica, stagione che si è aperta nel mese dei dell’Avanti! (1896) offre la bussola per per ricordare altri due anniversari: i morti del 2011 il paese stanco e debilita- liberarsi dal caos lasciatoci dagli ap- 120 anni di Critica Sociale (luogo di in- to si è arreso alla signoria estera e al- prendisti stregoni della seconda repub- contro creativo tra cultura e movimento l’esproprio di alcune garanzie democra- blica, di cui ereditiamo il fallimento e operaio), e i 115 anni dell’ Avanti! (il pri- tiche costituzionali. il conto, nel panico degli italiani ab- mo quotidiano nazionale socialista sim- E’ questo il nostro destino? Noi ritro- bandonati da chi fin qui li ha condotti, bolo e bandiera del riscatto dei lavora- veremo le forze per reagire, perchè sia- (da destra e da sinistra). Il nuovo di- tori). I tre anniversari sono legati ed in- mo stati educati a forzare il corso delle rettore dell’Avanti! (2011) propone, in trecciati. L’unità d’Italia nacque senza cose, a produrre impulsi vitali nei corpi quel solco, un programma minimo di popolo. La cultura socialista e le lotte sofferenti, a ridare speranza ai rasse- ripresa democratica, senza cui non ci dei lavoratori allargarono le basi popo- gnati, ad aprire strade nuove a chi do- sarà ripresa sociale. lari dello Stato e costruirono l’Italia re- vrà lottare a lungo. pubblicana. Oggi in Parlamento e nella stragran- I socialisti non furono tutta la storia de maggioranza dei poteri locali, non c’è LEONIDA BISSOLATI d’Italia, ma ebbero parte importante la voce socialista, perchè una scellerata (25 dicembre 1896) nello scriverla. I socialisti non sempre alleanza tra destra e sinistra ha utilizza- seppero interpretare il voto profondo to alcuni perversi meccanismi elettorali Mentre lo Starabba, a legittimare i de- che cambiava l’Italia, ma seppero sem- per consumare una vendetta storica nei litti commessi dal suo Governo in danno pre stare dalla parte di chi la trasforma- confronti del socialismo che fu sempre della libertà, e le violenze nuove che me- va. I socialisti non sempre scelsero gli al- alternativa democratica al moderatismo ditava contro gli operai e i socialisti, ci leati giusti, ma seppero pagare e non ad- conservatore e fu sempre vigile coscien- intimava per la seconda volta: “di qui dossarono ad altri la responsabilità degli za critica dell’antagonismo sociale e po- non si passa” noi attendevamo tranquil- insuccessi. I socialisti non sempre riusci- litico. Aver sradicato la forza socialista lamente a preparare l’uscita del nostro rono a vincere. Subirono sconfitte e per- come movimento organizzato ha dato giornale. secuzioni forse inevitabili e forse evita- l’illusione al Paese (stantio e decrepito) Con questo fatto noi rispondevamo e bili perchè non seppero resistere a suf- di aver posto una pietra tombale sul so- rispondiamo alla sfida lanciataci. Ri- ficienza. cialismo. Le attuali organizzazioni poli- spondiamo come quell’antico che alle Non è l’altalena della fortuna che ci tiche dominanti sono nate per oscurare sciocchezze di chi negava il moto rispon- turba. Vogliamo capire perchè ci fu la le idee socialiste, ed è questo il punto deva semplicemente camminandogli da- resa e perchè non ci fu la resistenza nel non marginale della loro crisi attuale. vanti. ’94. Il 2012 si annuncia come un anno La brutalità del potere repressivo non Eravamo, or son pochi anni, un pugno difficile per tutti. può essere una forza di partenza per il di persone compassionate come vittime Un paese vecchio, patrimonializzato cambiamento. di un’allucinazione di cui non era il caso con i frutti dell’assistenzialismo impren- di occuparsi con serietà, soggetto di ame- ditoriale, della concertazione sindacale Continua a pagina 2 ni discorsi e di allegra canzonatura; poi, chimera di illusi che vogliono rimodella- NOTA DELL’EDITORE quando le parole nostre cominiciarono a re il mondo secondo il loro sogno, ma è trovar eco fra il popolo che lavorava, la coscienza netta e precisa delle neces- Il primo quotidiano nazionale dei lavoratori fummo trattati da malfattori; ma la per- sità imperiose che urgono, nella pratica italiani era nel pensiero della Critica sociale secuzione ci rese più forti di numero e di della vita, la maggioranza degli uomini. che propose al partito socialista di unificare I IL LIBRO DI TREMONTI I 120 MLD RECORD DI CIAMPI conscienza così da costringere lo stesso (...) le oltre 200 pubblicazioni di propaganda di- persecutore nostro d’oggi, lo Starabba, a sperse nel Paese per dare ai lavoratori un confessare che contro di noi, contro Ebbene: il socialismo non è che il ri- giornale socialista che tenesse testa a quello Una doppia crisi Il debito pubblico l’idea nostra, l’uso della forza era, non- flesso e la formula di questo pensiero, della borghesia, il Corriere della Sera. E ci ché assurdo, dannoso. che l’esperienza dei dolori e delle lotte riuscirono, con Bissolati, Ferri, Treves ( e stringe l’Italia non è figlio Ed ecco che oggi invece questo signo- d’ogni giorno educa nelle masse lavora- Mussolini). Nenni lo salvò dal finire nelle re – il quale non agisce di suo capriccio, trici. mani dei comunisti respingendo le disposi- ma obbedisce agli istinti del variopinto Or voi potete bensì mandare i vostri zioni di Mosca che volevano Gramsci diret- Divergenze nel governo di Craxi partito conservatore che gli sta dietro – poliziotti nei luoghi dove questo pensiero tore. Organizzò l’assemblea dei redattori e si non trova di poter far nulla di meglio si elabora, mandarli a sciogliere le orga- tenne l’Avanti! che continuò a pubblicare do- “Ho avuto un po’ di tempo per finire un Non si riesce a capire dove si siano per contro di noi che riprendere, con un po’ nizzazioni operaie e i circoli socialisti; po la chiusura da parte del regime fascista, libro che uscirà a gennaio in cui c’è un informazioni per affermare che Craxi meno di chiasso e con maggiore ipocri- potete, commettendo reati previsti dal con il nome di Nuovo Avanti assieme a Co- programma politico, non elettorale. Non “lasciò un debito pubblico raddoppiato”. sia, i metodi del sudicio Crispi. vostro codice penale, sopprimere per gli lorni. Nel ‘44 a Napoli torna a stamparlo, e è solo il mio programma, ma spero che Sotto la sua guida e quella di De Mita(?) Così, dopo avere proclamato solenne- operai e pei socialisti i diritti elementari dopo la Liberazione del Nord lo porta a Mi- diventi il programma di tanti. Non a caso il debito sarebbe infatti passato dal 60% mente in Parlamento essere follia sperar di riunione, di parola, di associazione lano dove si stampava il Popolo d' Italia, in sono argomenti che mi vedono molto in- al 120% del PIL ( Corriere,14 gennaio, di sopprimere il socialismo perché tanto promessi dal vostro Statuto; potete ele- piazza Cavour, nel palazzo oggi dei giornali. teressato e molto impegnato. In questo pag.17). Intanto vorrei subito precisare varrebbe tentar di opprimere il pensiero; vare di nuovo a reato il diritto di sciope- Qui e rimasta la redazione milanese fino al momento sento solo di voler dire cose che quando ebbe inizio il Governo Craxi dopo aver riconosciuto che ogni attentato ro, saldando nuovamente al collo dei sa- 1993 con l'archivio storico dal 1945. L’ultima che mi sembrano giuste per il mio Paese, il debito pubblico aveva superato di poco violento al socialismo e al pensiero co- lariati moderni il collare dei servi, in sfre- redazione ( ricordandosi di Nenni) fece un as- magari insufficienti o sbagliate, ma vor- il 70% del PIL e raggiungerà i 120 punti stituisce un attentato contro la moderna gio ai prinicipii proclamati dalla rivolu- semblea e per costituirsi in una cooperativa rei fare e farò interventi che mi sembrano solo nel 94 (Governo Ciampi) a ridosso civiltà, lo Starabba si accinge precisa- zione borghese; potete scapricciarvi a di “giornalisti editori”. Registrò l’Avanti! nel giusti per il mio Paese”. “Da maggio in di una grave crisi economica , 6 governi mente all’impresa di sopprimere la civil- mandare tratto tratto qualche socialista in ‘94 presso il Tribunale di Milano per impe- poi è emersa una classe politica convinta dopo quello di Craxi (Fanfani, Goria, De tà di soffocare il pensiero. galera o alle isole; potete meditare, voi dire che finisse in mani avverse. Nel frattem- di governare facendo cose diverse dal ri- Mita, Andreotti, Amato, Ciampi). Certo, E per questo appunto, on. Starabba, rappresentante di una classe andata al po- po, disponendo di pochi soldi, e con le mani gore e questo è stato percepito fuori quando De Mita dette il benservito a Cra- che noi passiamo malgrado i vostri divie- tere coi plebisciti, quanti attentati vi piac- legate da false “mani pulite”, bloccati in una dall’Italia come una rottura di continuità. xi (marzo ’87) il rapporto debito/PIL era ti. Noi passiamo a esercitare quella in- cia contro il suffragio popolare; voi po- falsa seconda repubblica senza vera libertà Questo l’abbiamo pagato perché la linea prossimo al 90%, nonostante che nel fluenza che ci spetta nelle lotte pubbli- tete far tutto questo e anche più, ma non politica, con il falso bipolarismo di veri go- di credibilità e di rigore si è rotta con una triennio la spesa fosse stata mantenuta che, nella vita economica, nello sviluppo potete fare questi atti di brutale reazione verni di minoranza, potè tuttavia mantenere serie di interventi estemporanei. Devo stabile in rapporto al PIL e il fabbisogno morale; passiamo in onta a voi, come non dimostrino anche più chiaramente la continuità della pubblicazione di Critica però anche dire che il giudizio da fuori è del tesoro ridotto di 3 punti. Un grande passammo in onta a Crispi; e abbiamo la che la causa della emancipazione operaia Sociale. Dove oggi l’Avanti! è tornato nel suo stato meno giusto di quello che doveva sforzo se si considera che nel quadrien- forza di passare, vincendo le vosire resi- e la causa del socialismo sono tutt’uno pensiero, come fu alle sue origini. Il program- essere, perché alla fine di agosto tutto è nio precedente la spesa era triplicata in stenze, perché arrestare il socialismo non colla causa delle libertà di pensiero e del ma futuro? Organizzare la rottura socialista andato di nuovo a posto, ma qualcosa si volume e aveva guadagnato ben 8 punti è possibile senza arrestare quel moto im- progresso civile. della seconda repubblica, e per questo fine era in qualche modo rotto”. Così Giulio rispetto al PIL. Si trattava quindi di salire menso di trasformazione che si opera (...) raccogliere una sottoscrizione popolare per Tremonti anticipa la prossima uscita di su un auto in corsa verso il precipizio e nella società e che si ripercuote nelle co- dare ai lavoratori un quotidiano nazionale, un libro-manifesto che chi ha potuto ve- rallentarne l’andatura. scienze. Vi par dunque che si passi, autonomo e indipendente. La terza rinascita derne le bozze giudica ricco di temi chia- Il socialismo, on. Starabba, non è una Marchese? L dell’Avanti! per la terza repubblica. (s.carl.) ve per il dibattito politico. pag. 2 Nicola Scalzini a pag. 2 2 I

Segue da pagina 1 I Prossima uscita di un libro-manifesto dell’ex ministro vertice che abbiamo fatto a Cannes il rap- I 120 MLD RECORD DI CIAMPI porto non solo personale ma anche di se- L’assenza di socialismo in questi rietà sugli impegni si era ristabilito. vent’anni ha creato un vuoto di pensiero TREMONTI: “L’ITALIA Ma la grande questione è stata il con- Il debito pubblico politico riformista ed una caduta di sen- fronto tra due linee politiche: quella di pri- timenti e di passioni. ” ma - che era di tutti - che era il rigore e la non è figlio Ma una domanda di socialismo cresce STRETTA TRA DUE CRISI serietà. Quella da maggio in poi (perse le spontanea e disordinata nei posti di la- elezioni amministrative) è stata la linea che voro, nelle scuole, nei luoghi della soffe- si sarebbero rivinte le elezioni riducendo di Craxi renza e dell’umiliazione, nelle grandi le tasse al buio, rinviando la manovra, dan- aree urbane senza vita e senza fede Le anticipazioni e una lettera aperta dell’Avanti! do “frustate”, la linea del “ci vuole corag- NICOLA SCALZINI Chi vorrà assumere la responsabilità gio e non prudenza”. di offrire le risposte emotive, culturali “Una manovra andava fatta. L’avrem- americano. E proprio perchè sapevamo Essendo chiaro che la crisi stava diven- Non si riesce a capire dove si siano per ed organizzative dovrà con umiltà e con mo fatta anche noi, magari con strumenti che c’era la crisi abbiamo tenuto la linea tando sempre più grave era forse il mo- informazioni per affermare che Craxi “lasciò coraggio partire da un punto fermo: diversi, con una meccanica diversa e pro- dei “conti in ordine”, e questo è stato rico- mento di mettere ancora più prudenza e di un debito pubblico raddoppiato”. Sotto la sua ”Mi ero perduto e mi sono ritrovato” babilmente non così sbilanciata dal lato nosciuto da tutti e sarà anche verificato alla considerare invece in quel momento il co- guida e quella di De Mita(?) il debito sarebbe (come è detto nell’antico canto religio- delle tasse. Questo è oggettivo: è una ma- fine di quest’anno. raggio come incoscienza. infatti passato dal 60% al 120% del PIL. In- so). A questo punto c’è sempre qualcuno novra troppo sbilanciata sull’IVA, sulla Dopo le amministrative tutto è cambia- Il coraggio era la prudenza, come stiamo tanto vorrei subito precisare che quando ebbe che ci chiede: “Va bene l’analisi ma cosa benzina, sulle bollette, sulla casa, sulle to. Dopo maggio, dopo il referendum, si è vivendo in questo momento. L inizio il Governo Craxi il debito pubblico si deve fare?”. I compagni dell’Avanti! addizionali. Vuol dire che colpisce tutti e manifestata dentro la nostra coalizione una aveva superato di poco il 70% del PIL e rag- non hanno la sfacciata presunzione di incide soprattutto dal “lato basso” invece classe politica ideale per un Paese che non giungerà i 120 punti solo nel 94 (Governo offrire l’oroscopo dell’avvenire. che dal “lato alto”. ha debito pubblico, e che è lì per fare de- LETTERA APERTA A TREMONTI Ciampi) a ridosso di una grave crisi econo- Dobbiamo seguire un percorso e sce- “Da almeno un anno questo Paese si è bito pubblico. mica , 6 governi dopo quello di Craxi (Fan- gliere un campo di forza. in qualche modo cannibalizzato dove tutti Chi diceva ci vuole coraggio e non pru- Caro Giulio, dalla tua intervista televisi- fani, Goria, De Mita, Andreotti, Amato, Il nuovo ciclo storico della globalizza- dicevano tutto sul mestiere degli altri. denza. Chi voleva le frustate e provvedi- va e dalle anticipazioni giornalistiche del Ciampi). Certo, quando De Mita dette il ben- zione (di tutto) incide nelle singole realtà C’era chi doveva occuparsi supponiamo menti di quel tipo. Chi voleva ridurre le tuo nuovo libro, rilevo che l’analisi su ciò servito a Craxi (marzo ’87) il rapporto debi- nazionali in forme diverse e con effetti di un argomento e parlava dell’altro, c’era tasse. E chi voleva rinviare la manovra. che ha generato la crisi globale è impie- to/PIL era prossimo al 90%, nonostante che differenziati. uno che doveva fare bene il suo mestiere Da maggio in poi è emersa una classe tosa, severa e molto efficace. nel triennio la spesa fosse stata mantenuta L’Italia in questi vent’anni doveva af- e ti diceva che faceva male un altro, anda- politica convinta di governare facendo co- La risposta alla crisi offre più opzioni. stabile in rapporto al PIL e il fabbisogno del frontare la fine del ciclo e non lo ha fat- vi all’Estero e pur con molto positivo ap- se diverse dal rigore e questo è stato per- Ognuna di queste è legata ad alleanze tesoro ridotto di 3 punti. Un grande sforzo se to. Per queste ragioni le nostre difficoltà prezzamento su tante cose ti dicevano: cepito fuori dall’Italia come una rottura di diverse perchè i muri da abbattere sono di si considera che nel quadriennio precedente sono oggi più grandi di come si manife- “Ma in Italia si parla male dell’Italia”. continuità. Questo l’abbiamo pagato per- spessore diseguale. la spesa era triplicata in volume e aveva gua- starono nel ’92-’94. Questo è il punto che ci ha devastato, il ché la linea di credibilità e di rigore si è rot- La storia ci ha insegnato che non ci so- dagnato ben 8 punti rispetto al PIL. Si tratta- Il tema da svolgere era più semplice fatto che tutti parlavano male degli altri ta con una serie di interventi estemporanei. no Stati rivoluzionari, ma solo classi rivo- va quindi di salire su un auto in corsa verso allora ed è più complicato oggi: come es- italiani e dell’Italia. La cosa positiva di Devo però anche dire che il giudizio da luzionarie o controrivoluzionarie. In pas- il precipizio e rallentarne l’andatura, cosa sere Stato; come essere in Europa; come questa fase politica è che la lite è stata so- fuori è stato meno giusto di quello che do- sato lo furono i contadini, le corporazioni, che venne fatta con la finanziaria per l’84 errere nel Mediterraneo. stituita da una tregua. Non era solo lite tra veva essere, perché alla fine di agosto tutto gli operai, la borghesia ed il ceto medio. con un’operazione di ampio respiro, soprat- Per avviare una riflessione sul tema partiti politici o contrasti in Parlamento, è andato di nuovo a posto, ma qualcosa si Oggi è difficile identificare una classe tutto nella spesa sociale. In tale situazione dobbiamo compiere quattro operazioni: ma era proprio un generale tono di distru- era in qualche modo rotto. Fare credito, trasnazionale omogenea nella visione e due circostanze fungevano da aggravanti. La 1. Trovare un punto di ancoraggio zione di tutto quello che era stato fatto e avere credito, deriva dal latino “credere” e nell’azione. prima: Il calo dell’inflazione imprimeva alla nella nostra storia. di tutto quello che c’era. Questo l’Italia cioè deve avere fiducia. Quel “credere” ad C’è nello sfondo un conflitto tra popoli spesa, che era indicizzata ai tassi di inflazio- Individuare un filo conduttore per l’ha pagato enormemente. In questa fase un certo punto si è rotto ed è stato ripristi- giovani e popoli invecchiati. C’è un con- ne del periodo precedente, incrementi siste- una azione coerente. la tregua, la fine di quelle liti, un qualche nato solo alla fine, ma era in un qualche flitto nei popoli tra generazioni giovani maticamente più elevati di quelli correnti. Delimitare il perimetro delle sensibi- tipo di pace è stato ed è assolutamente po- modo troppo tardi, tanto erano violenti i con un futuro da inventare e generazioni L’effetto di spinta di tale meccanismo rende- lità disponibili. sitivo. Adesso si può ragionare in termini contrasti. E siamo arrivati a oggi. vecchie con un presente da tutelare. Io va più arduo il controllo della spesa per tutto Scegliere le idee e forze più suggestive meno violenti di prima. “Quando dico tregua penso a una fase credo che la via democratica alle rivolu- il periodo caratterizzato dalla riduzione del- per forzare i tempi. Quando vuole valutare l’azione di un nella quale ci sono idee che si confrontano zioni passi da uno spostamento verso una l’inflazione. Esso si sarebbe esaurito al ter- Sul primo punto e sul secondo punto governo lo deve fare guardando l’Europa in modo meno violento e più civile di pri- maggiore democrazia diretta della insuffi- mine del processo di disinflazione, vale a di- abbiamo l’imbarazzo della scelta. Il so- e guardando i mercati. Purtroppo contano ma, e questo in sé è positivo. In Parlamen- ciente democrazia della rappresentanza. re nell’87. La seconda aggravante derivava cialismo italiano ha piantato molte pie- molto di più i mercati dell’Europa e non to l’opposizione fa il suo lavoro ma nel- Al voto plurimo per i giovani va ag- dalle conseguenze del divorzio tra Banca tre miliari della storia nazionale. Noi vo- mi risulta che sui mercati tutti questi effetti l’insieme c’è un grado di civiltà maggiore giunto il referendum sovranazionale ob- d’Italia e Tesoro, sancito nell’81 dal Ministro gliamo: riformismo socialista, Critica ci siano stati. Naturalmente uno può dire di prima e questo è il principale merito po- bligatorio e unico sui temi della sovrani- Andreatta, con il quale la Banca d’Italia non Sociale, Avanti!, festa del Primo Mag- (ed è un argomento serio) “avrebbe potuto litico di questa fase. tà, della coesione sociale e della sicurezza era più obbligata ad acquistare, emettendo gio. Sul terzo punto dobbiamo guardare essere ancora peggio” ma adesso come Quando dico tregua non vuol dire che internazionale. valuta, i titoli di debito pubblico non collo- verso un orizzonte di larghi spazi. adesso sui mercati non è che le cose vada- non ci saranno o non debbano esserci altri So bene che la scelta dei tempi è fonda- cati sul mercato. Il costo del servizio del de- Il pluralismo della sinistra oggi è più no benissimo. L’Europa rispetto ai mercati interventi. Entriamo in quasi recessione e mentale. Perchè la velocità dei processi è bito prima messo a carico dei risparmiatori vasto e più variegato del passato, quan- conta molto meno anche perché ha molto comunque in una minore crescita, è già imprevedibile. e del sistema bancario, subì una crescita do la egemonia comunista reprimeva e meno mezzi di quanto uno si immagina. qualcuno dice di correggere ancora di più Tempi di intervento e modi di agire sono esplosiva. Un’alluvione di oneri che travol- comprimeva tutte le espressioni di criti- “Noi ci eravamo impegnati in Europa i conti pubblici inseguendo i risultati del due incognite per una sola equazione. gerà prima il governo Spadolini e poi si ro- che, di dissenso o anche di semplice di- per il pareggio di bilancio e questo vedrà prodotto interno lordo, di correggere anco- Comunque penso che le tue idee ed il vescerà su quello di Craxi. Comunque, lo stinguo. Vanno ricercate forme organiz- che sarà fatto in base a quanto fatto prima ra di più il bilancio. E’ molto probabile che tuo prossimo libro-programma saranno stesso Sen. Andreatta riconoscerà in un suo zative nuove per federare movimenti e e quanto sarà dopo. Noi chiuderemo ci sia un’altra manovra in base a questi da- efficaci, susciteranno molti riconoscimen- scritto” che i tassi di interesse positivi in ter- formazioni a diverse formazioni territo- quest’anno sicuramente centrando l’obiet- ti. Io penso che non sia giusto farla, ma è ti e moltissima ostilità. mini reali si tradussero rapidamente in un riali e con vocazioni tematiche anche tivo di finanza pubblica previsto. Il proble- possibile che ci sia un’altra manovra. Basta prepararsi! nuovo grande problema della politica econo- differenziate. ma non è sui conti pubblici e sul bilancio “In questo momento sento solo di voler Auguri fraterni, Rino mica aumentando il fabbisogno del Tesoro e Sul quarto punto è urgente indicare pubblico. Naturalmente uno può dire dire cose che mi sembrano giuste per il l’escalation della crescita del debito rispetto un’idea forza essenziale per ridare al “avrei fatto i tagli” e l’altro può dire “sono mio Paese, magari insufficienti o sbaglia- al prodotto nazionale”. popolo il potere di controllo democrati- meglio le tasse”. Ma il grande problema di te, ma vorrei fare e farò interventi che mi Insomma in quelle condizioni e senza toc- co su corporazioni e lobby che lavorano questo Paese è come andare avanti e in che sembrano giusti per il mio Paese. care le imposte sarebbe stato molto difficile per una post-democrazia illiberale. termini. Qui mi sembra che abbiamo an- Se il problema è quello della crescita il fare di meglio. Persino un duro avversario di Non si può tornare ad essere Stato se cora dei problemi. mio consiglio è di non partire dalle minime Craxi come fu Eugenio Scalfari sul suo gior- non affrontiamo l’eterna questione della Non credo che la crescita sia colpa o norme sulle liberalizzazioni, settore per nale scriveva il 1° marzo 1987 che sulla ge- crisi ideologica della nostra carta costi- merito di un solo governo. Questo valeva settore, ma introdurre nella Costituzione il stione dei conti dello Stato nel quadriennio “ tuzionale (la repubblica dei partiti), e per il governo Berlusconi e deve valere an- principio della libertà come è in un testo il Governo merita la lode”. Tuttavia i meriti della non risolta questione della insuffi- che per il governo Monti. Stiamo entrando già votato; tutti insieme e in un solo colpo di quel Governo non si limitarono alla finan- cienza strutturale delle nostre istituzioni in recessione e nessuno può dire che è col- votare un testo che introduce la libertà za pubblica, ma furono ben altri. Quando (bilanciamento dei poteri con paraliz- pa del governo in carica. La crescita dipen- dall’alto e non dal basso. Il nodo di Gordio Craxi ricevette l’incarico di governo il paese zante diritto di veto e di interdizione). de da tanti fattori: lo spirito complessivo non lo sciogli, ma lo devi spezzare. era in una situazione disperata: Il Prodotto L’Italia è l’unico grande paese demo- di un Paese, la logica che lo anima in ter- Libertà salvo ciò che è vietato. lordo era negativo da tre anni e risultava in- cratico che non ha mai sottoposto la sua mini unitari e non divisivi, la voglia di la- In questo momento siamo soffocati da feriore a quello del1980, l’occupazione in ca- carta costituzionale al voto popolare di vorare e il carico delle regole. troppi vincoli, il problema è un eccesso di lo e la disoccupazione in crescita, gli investi- approvazione. Non vi fu per lo Statuto “Ho sempre tentato di fare le liberaliz- regole e di burocrazia, soprattutto di buro- menti in grave declino, i conti esterni in rosso albertino non vi fu per la Costituzione zazioni e le semplificazioni e molte sono crazia politica. persistente, costo del lavoro a quasi il 20%, repubblicana. state fatte per merito di altri ministri, per “Penso che tutto sia in grande movimen- spesa pubblica e pressione fiscale in forte au- Il lento dissolversi dello Stato nazio- merito mio, per merito del Parlamento. Al- to. Penso che siamo in una fase di grande mento, inflazione al 16,5, i bot al 20% e ci nale e la irregolare irruzione di “ordini” cune sono state bloccate e anche adesso mi cambiamento, che è finita un’era e stiamo fermiamo qui. Gli esperti parlavano di due internazionali ci obbliga a dare una so- sembra che le cose non vadano. entrando in un’altra. Non credo neanche vincoli allo sviluppo rappresentati dai conti luzione democratica al nuovo ordine po- Credo che il problema non sia dare più che le prossime elezioni saranno di per sé esterni e dall’inflazione. In altre parole, il litico che si annuncia. Non possono es- poteri all’antitrust, agire contro un singolo decisive, ma ci vorranno ulteriori adatta- CON NOI L’ECO DEL POPOLO paese era condannato alla non crescita per sere i mercati a scrivere le nostre regole settore o agire sulle regole di un settore. Il menti e assestamenti. evitare l’aggravarsi degli squilibri dei conti di vita democratica. problema è drammaticamente generale ed I sondaggi indicano che la metà degli L’ Associazione “Emilio Zanoni” per la esterni e il puntuale aumento dell’inflazione. Dobbiamo creare un movimento per è il problema della libertà. Questo è un italiani non vota, rifiuta la domanda. Que- ricerca, la documentazione, la divulgazio- Alla fine di quella esperienza tutti gli in- tre leggi costituzionali urgenti: Paese in cui non puoi fare un muretto di- sto è un dato molto importante. In secondo ne della storia del socialismo cremonese dicatori vengono letteralmente ribaltati. Una Modifica del 138 della Carta e previ- visorio e non puoi fare qualcosa che non luogo, questo governo, al di là di tutte le aderisce al Comitato per il rilancio del- trasformazione così radicale e rapida appare sione dell’Assemblea Costituente. sia già vietato. Quando abbiamo capito che retoriche forse eccessive che sono fatte, in- l’Avanti! al mondo intero spettacolare e miracolosa: Referendum obbligatorio per cessione la via non era quella dei singoli e specifici dica che si va verso una fase di maggiore L’Associazione edita dal 2008 l’Eco del l’inflazione raggiunge il 4%, ma quel che ap- di sovranità nazionale. Concessione per interventi abbiamo detto: bisogna modifi- richiesta di capacità. Si vede la differenza Popolo, la testata che a giusto titolo può pari più importante, il differenziale con gli dieci anni ai giovani dai 18 ai 40 anni di care la Costituzione e metterci in principio. fra un modo di gestire l’immagine e gli in- essere considerata “la madre” dell’editoria altri paesi passa dal 9 al 2%; il numero delle un voto doppio in tutte le competizioni “Tutto è tranne ciò che è vietato”. terventi di tanti anni fa, ed anche da ultimo, socialista. Fondatore e direttore fu Leonida imprese è triplicato, i profitti ricostituiti, le elettorali. Adesso è tutto vietato, ed è libero solo un po’ superficiale, e invece l’attenzione Bissolati, che, nella ricorrenza del primo esportazioni in forte incremento, i conti ester- Assemblea Consituente, Referendum quello che non è vietato. Questo principio richiesta per governare un grande paese in centenario della rivoluzione francese e del ni in consistente attivo, il PIL in crescita in- sul tema della cessione di sovranità, voto è la via maestra. Se vuoi far partire un’eco- crisi. trentesimo della seconda guerra d’indipen- sieme agli investimenti, ai salari reali e al- rafforzato per i figli della tempesta sono nomia o fai una cosa straordinaria, oppure “Quello che ci differenzia dagli altri denza diede alla luce, il 4 gennaio 1889, l’occupazione. Cadono i vincoli alla crescita le tre urgenze democratiche perchè ti impantani in piccoli interventi. paesi è che noi abbiamo due crisi: abbia- realizzò la prima testata dichiaratamente che tende ad un vero e proprio “boom”nel l’Italia non sia colonizzata. “Il Governo Monti non è al lavoro da mo una crisi esterna che viene dai mercati socialista. successivo triennio. Insieme agli elogi arri- Sono queste le vertenze politiche che tanto tempo, ma solo da poche settimane. e dall’Europa in difficoltà; ma anche una Bissolati sarà, nel 1891, a fianco del vano i riconoscimenti: l’Italia ha superato la l’Avanti! (se ne avrà la forza ed il soste- Noi sapevamo che c’era la crisi. Ho sem- crisi interna che gli altri paesi non hanno. compagno di liceo di Cremona, Filippo Gran Bretagna per livello di reddito ed entra gno di un socialismo largo) vuole aprire pre usato l’immagine del video game e dei E se ti candidi a vincere e a governare devi Turati, uno dei fondatori di Critica Sociale a far parte del G7, le agenzie di rating asse- e sostenere. L mostri che arrivano. Adesso in Europa è essere molto più responsabile di prima. e, nel 1896, fondatore e direttore de Rino Formica arrivato il mostro numero due, dopo quello Con Berlusconi devo dire che all’ultimo l’Avanti. L Continua a pagina 3 I 3

I Bettino Craxi ai Socialisti europei nel 1992 denunciava i rischi dell'Euro senza un'architettura politica nell'Unione “EUROPA, PIÙ POTERI DEMOCRATICI”

Il depliant con il quale Avanti! diffuse tra gli iscritti del Psi il programma per una compiuta realizzazione di Maastrich

Segue da pagina 2 - SCALZINI

gnano al nostro paese il massimo riconoscimento, la tripla A che, persa in seguito alla crisi I Mozione di scioglimento del Psi al 47 Congresso. Contrario il voto degli ex direttori dell’Avanti! dei primi anni novanta, non sarà più riottenuta. Si era dunque nella condizione migliore per dedicarsi alla rifinitura del lavoro, vale a dire la stabilizzazione del debito rispetto al Prodotto Lordo nel biennio 1987/88. In un articolo sulla Repubblica dell’undici dicembre 1986 il Mi- nistro Visentini (“Se De Mita mi permette una domanda”) ritenendo che la pressione fiscale LA SECCHIA RAPITA costante, insieme alla riduzione della percentuale della spesa sul Pil dallo stesso proposta non fosse altro che la conferma dell’indirizzo avviato nei primi tre anni di governo, scriveva che “il biennio 1987-88 sarà decisivo” per la finanza pubblica. I timori di Visentini purtroppo erano fondati. Liquidato il governo Craxi si andò alle elezioni anticipate con il Governo Fan- fani di minoranza. Seguì il Governo Goria che in Parlamento venne più volte messo in mino- ranza con maggioranze trasversali volte a saccheggiare la finanza pubblica finalmente priva La secchia rapita nel poema del Tas- Il racconto della storia nobile fino al Le faremo in altra occasione, per ora di validi guardiani (chi non ricorda l’on Lodi del PCI capo manipolo degli assalitori ?). Ma soni vede mescolati fatti storici con vi- 1993 è affidata alla riproduzione di ci basta segnalare la affannosa richie- anche nel mondo politico e sindacale si creò una euforia da guerra finita e così ricominciò cende fantastiche, uomini veri come scritti che accompagnarono la storia sta di coperture autorevoli ad un’ini- l’instabilità politica e sociale, l’aumento della spesa pubblica e della pressione fiscale e pur in Re Enzo e personaggi immaginari co- del movimento dei lavoratori italiani ziativa online non regolare e con difet- presenza di una crescita rilevantissima del prodotto, non si ebbe la consapevolezza dell’im- me la bella guerriera Renoppia e di tutta legata ed intrecciata alla storia to di legalità. portanza di mettere definitivamente al sicuro i conti pubblici. Del resto l’indicatore debito/PIL che l’urlesco Conte di Colagna. nazionale e alle lotte internazionali per L’Avanti! deve risorgere come forza era ancora un illustre sconosciuto ai più, né godeva della considerazione che avrà nella for- Tassoni nel 1622 raccontava eventi la libertà, la giustizia e la pace. di organizzazione di un campo di forze mulazione dei parametri di Mastricht. La crisi economica degli anni novanta darà il colpo di accaduti nel 1325. Noi siamo nel 2011 La ...... dei contrasti delle appro- del socialismo largo non può essere grazia al precario equilibrio della nostra finanza pubblica. Questi sono in estrema sintesi i fatti. e raccontiamo in prosa la sintesi di una piazzioni senza titolo dell’assenza di il..... o il pegno da consegnare a chi do- Se si riuscisse a fare una operazione verità sugli anni ottanta e sul Governo Craxi, senza pre- lunga storia virtuosa dell’Avanti! dal coerenza con la tradizione migliore del vrebbe ospitare nelle propie liste i re- giudizi e demagogie, certamente riscopriremmo uno dei momenti migliori della nostra storia Natale del 1896 all’autunno triste del socialismo italiano dello sbandamento sidui di una nomenclatura sconfitta. che vide la Banca d’Italia, il Governo e il Sindacato costruire un capolavoro di politica eco- 1993 e per carità di patria siamo co- di linee “e del trafficare senza scrupolo nomica tanto raro nel nostro paese e che fa onore a coloro che ne furono i protagonisti. L stretti a non evocare la cronaca mali- in un orgia di scimonia politica,ha bi- A corredo di queste amare riflessioni gna della travagliata vicenda della te- sogno di alcune precisazioni puntuali pubblichiamo il documento della resa Nicola Scalzini è stato responsabile della politica di bilancio e finanza pubblica stata dell’Avanti! dal 1994 ad oggi. veritiere e prive di malanimo”. socialista del 1994. L r.f. Dipartimento Economico della PCM - Governo Craxi 1983-87 4 I

I Turati e Kuliscioff vollero due strumenti diversi: uno teorico e l’altro per l’azione AVANTI! E CRITICA SOCIALE COMPAGNI PER UNA STRADA COMUNE

MAURIZIO PUNZO cialisti incontravano, talvolta per le proprie presa a Mosca da Giacinto Menotti Serrati divisioni interne, e degli errori di valuta- insieme ai dirigenti del Comintern, che Le persecuzioni contro i socialisti, la più zione e di condotta che non di rado venne- avrebbe fatto sparire il Partito socialista grave delle quali nell’ottobre del 1894 ave- ro compiuti, soprattutto quando ci si allon- nella fusione con quello comunista. va portato addirittura allo scioglimento del tanò dalla linea maestra del socialismo per Nenni fu l’anima del giornale anche nel partito e di tutte le organizzazioni che lo inseguire il miraggio della rivoluzione. secondo dopoguerra, guidandolo prima componevano, insieme con l’imminenza Non sempre, dunque, la consonanza del nelle battaglie per la Costituente e per la della campagna per le elezioni previste per quotidiano socialista con la “Critica Socia- Repubblica, poi nella difesa della scelta il 1897, avevano persuaso anche Filippo le” fu confermata, come era successo nei frontista. Fu tuttavia lo stesso Nenni a por- Turati e la “Critica Sociale” che fosse ve- primi anni, sotto la direzione di Leonida si alla testa della riscossa autonomista del nuto ormai il momento di dar vita ad un Bissolati, e ancora quando, con il ritorno Partito socialista, che ricevette il plauso an- “giornale quotidiano” socialista, che “se- dei riformisti alla guida del partito, che della “Critica Sociale”, rinata nel set- gua gli avvenimenti, commentandoli dal l’“Avanti!” venne affidato prima nuova- tembre 1945 per iniziativa di Giuseppe Fa- punto di vista del partito, che ci faccia me- mente allo stesso Bissolati e poi a Claudio ravelli, Ugo Guido Mondolfo e Antonio glio conoscere a noi stessi ed agli altri, che Treves, il migliore giornalista italiano, se- Greppi e gelosa custode dell’eredità poli- raccogliendo e mettendo a contatto le mol- condo il giudizio di Anna Kuliscioff. Tre- tica turatiana e del valore insostituibile del- teplici e scarse forze, ne moltiplichi l’in- ves, uno dei più stretti collaboratori di Tu- l’autonomia socialista da tutti gli altri par- fluenza” (Pel giornale quotidiano del par- rati, aveva diretto per oltre sette anni il titi: non solo da quello comunista, ma an- tito, “Critica Sociale”, 16 settembre 1896, quotidiano socialista di Milano, “Il Tem- che dalla Democrazia Cristiana. p. 288). Il sostegno all’iniziativa, delibera- po”, e fu perciò designato a guidare Con il trionfo dell’autonomia l’“Avan- ta dal Congresso socialista di Firenze del l’“Avanti!” nel periodo del suo difficile ti!” e la “Critica Sociale” tornarono ad es- luglio precedente, era pienamente convin- trasferimento da Roma, capitale politica sere schierati dalla medesima parte e a to, tanto che la “Critica”, nel rivolgere un del paese, a Milano, capitale del movimen- combattere quella battaglia per l’afferma- appello ai propri amici perché i più abbien- to operaio. Egli ne migliorò ulteriormente zione anche in Italia, come nel resto del- ti sottoscrivessero in favore del quotidiano le caratteristiche di giornale vivace e intel- l’Europa, di un grande Partito socialista, ed i meno ricchi quanto meno si abbonas- ligente, assai diverso sia dall’“Avanti!” di che ha avuto il suo culmine con l’ascesa ai sero, annunciava che “noi”, cioè Turati e Enrico Ferri, che gli fece assumere un tono vertici del partito di Bettino Craxi. Un Anna Kuliscioff, avrebbero devoluto al scandalistico poco consono al suo compi- obiettivo che merita ancora oggi di essere giornale che stava per nascere la bella to, facendone uno strumento di parte con- perseguito in una situazione assai grave somma di cinquecento lire in due anni. Già tro Turati e il riformismo, sia da quello di per l’Italia, nella quale si avverte dramma- nei mesi precedenti, Turati si era impegna- Benito Mussolini, che se ne servì per ac- ticamente la mancanza di un partito socia- to direttamente con i propri amici per re- crescere il proprio potere personale, tra- lista forte, autorevole, responsabile. perire i fondi necessari: “Questo era il vero sformandolo in un foglio rivoluzionario di È certamente di buon auspicio che l’ini- momento – scriveva a Giuseppe Canepa grande popolarità presso un pubblico sen- ziativa di far rinascere l’“Avanti!” sociali- l’11 marzo 1896 – Ma occorrono quattri- sibile al richiamo della rivolta e della vio- sta sia stata presa proprio dalla “Critica So- ni”. L’augurio al nuovo giornale, cui dopo lenza. Allontanato Mussolini dal partito e ciale” e che venga simbolicamente ricor- qualche indecisione era stato imposto il dal suo giornale, l’“Avanti!” rimase fino dato quel giorno di Natale del 1896 in cui nome “Avanti!” (Avanti il giornale del all’avvento del fascismo in mano ai rivo- l’“Avanti!” vide la luce sfidando le minac- partito!, “Critica Sociale”, 16 dicembre luzionari e ai massimalisti, che accentua- ce del marchese di Rudinì con il famoso 1896, pp. 370-371), si accompagnava dun- rono la propria distanza e quella del quoti- titolo “Di qui si passa!”. que alla soddisfazione che derivava dal- diano dalla politica proposta dai riformisti, C’è bisogno più che mai di socialismo. l’aver risolto il fondamentale problema di da Turati e dalla “Critica Sociale”. La “Critica Sociale” può aspirare a tornare dotare il partito di un organo di stampa L’“Avanti!” restava però il giornale del ad essere quello stimolo allo studio, alla di- quotidiano e di avervi contribuito con un partito, cui tutti i socialisti, indistintamente, scussione, alla proposta politica che ha impegno diretto e costante. restavano legati, come dimostrò, nell’apri- rappresentato per tanti decenni della sua Per quanto, sin dal 1894, avesse ricono- le del 1919, l’imponente sottoscrizione che vita secolare, e l’“Avanti!” può diventare sciuto l’opportunità di dar vita ad un “gior- I primi due numeri dell’Avanti! (25 dicembre 1896), permise di farlo rinascere dalle ceneri cui lo strumento per la ricostruzione del Parti- nale quotidiano del partito”, Turati non si di Critica Sociale (15 gennaio 1891) l’aveva ridotto il proditorio assalto fascista, to socialista. Proporsi meno di questo equi- era comunque nascosto le difficoltà che si primo grave episodio della violenza squa- varrebbe a rassegnarsi al destino di un tra- dovevano superare. Ci sarebbe voluto, so- saggio dal capitalismo alla socializzazione a Claudio Treves, che per lunghi periodi, drista. monto inesorabile, accettando la triste re- prattutto, “un centinaia di migliaia di lire dei mezzi di produzione e di scambio. I so- con lo pseudonimo Il Vice sostituì lo stesso Tra i difensori del giornale vi era allora altà di piccoli gruppi senza seguito e senza belle e versate”: era perciò meglio, finché cialisti avrebbero partecipato alle elezioni Turati nella direzione, soltanto Leonida anche il giovane Pietro Nenni, che quattro autorevolezza, anziché coltivare il sogno quella somma non fosse stata trovata, so- per conquistare i pubblici poteri e trasfor- Bissolati, Ivanoe Bonomi, Gaetano Salve- anni più tardi guidò la sua redazione in un di far rivivere in Italia un forte partito so- stenere i giornali del partito già esistenti e, marli da strumenti di sfruttamento a stru- mini, Giovanni Zibordi. altro salvataggio: quello dalla decisione, cialista. L in modo particolare, il suo organo, “Lotta menti di emancipazione, separando netta- Molti altri scrissero per la “Critica” per di classe” (Per i giornali del partito, “Cri- mente la lotta politica da quella economi- un periodo limitato, ma la maggior parte tica Sociale”, 16 ottobre 1894, p. 309). Ora ca, che, proprio per ottenere miglioramenti lo fece per parecchi anni, contribuendo a il quotidiano finalmente c’era, ed era in immediati per i lavoratori, doveva affidarsi darle quella linea di continuità che fu una buone mani, dal momento che a dirigerlo alle organizzazioni sindacali. delle sue caratteristiche e che ne fece il era stato designato Leonida Bissolati, col Esaurito il compito di indirizzare i so- principale e più stimato punto di riferimen- quale Turati e la Kuliscioff avvertivano una cialisti nella fase cruciale della costruzione to del socialismo pratico e positivo, quel perfetta sintonia, oltre a provare per lui un del loro partito, la “Critica Sociale” non riformismo che fu indicato da Turati e dal- grande affetto. Non importava pertanto che aveva perduto l’ambiziosa funzione attri- la sua rivista come l’unica strategia possi- la “fiera concorrenza” dell’“Avanti!” aves- buitale da Turati e dalla Kuliscioff: fornire bile per i lavoratori e, più in generale, per se fatto perdere alla “Critica” più di 200 ab- al socialismo italiano una rivista scientifi- tutta la società italiana, non solo per rag- bonati (Turati a Salvemini, 17 dicembre ca, che non si limitasse soltanto alla di- giungere il socialismo, ma anche per di- 1897): quello che contava era il risultato scussione teorica e alla propaganda dei fendere la democrazia e la libertà. complessivo. Del resto la rivista di Turati principi, ma che fosse uno strumento di Diversi erano, naturalmente, i compiti non perdeva certo la sua funzione, che era studio e di dibattito. Fin dall’inizio erano che era chiamato a svolgere il quotidiano ben diversa da quella del quotidiano. stati trattati numerosi temi, anche molto del partito, che si rivolgeva ad un pubblico La “Critica” aveva svolto un ruolo inso- diversi tra loro, scegliendoli sempre con il molto più ampio, potenzialmente a tutti i stituibile nel processo che aveva portato al- criterio di aggiornare i lettori sull’attualità militanti, ai simpatizzanti e agli elettori so- la nascita del Partito dei lavoratori, indi- politica, di far crescere la loro cultura e in- cialisti. L’“Avanti!” doveva informare sul- cando la strada che si doveva seguire. Ave- sieme favorire l’acquisizione di un sistema le iniziative del partito e sulla sua vita in- va individuato i possibili interlocutori ed rigoroso di analisi che consentisse di dota- terna, fare conoscere il suo punto di vista aperto un dialogo serrato con i settori più re il Partito socialista sia di un programma sulle varie questioni che di volta in volta avanzati della Democrazia radicale e re- concreto sia degli uomini e delle donne erano all’ordine del giorno, promuovere e pubblicana per attrarli verso l’idea socia- preparati all’arduo compito di metterlo in guidare battaglie importanti per la difesa lista; aveva favorito e accuratamente rea- pratica. La discussione era assolutamente del lavoro e per la conquista delle libertà lizzato l’incontro tra socialismo e movi- libera e tutte le opinioni venivano accolte, civili. Primo quotidiano veramente nazio- mento operaio, che a Milano era già note- purché ben motivate, ma Turati non rinun- nale, diffuso in tutto il paese, l’“Avanti!” volmente organizzato, benché subisse an- ciava mai ad intervenire, in vari modi, nel parlava ai contadini siciliani come ai brac- cora l’influenza democratica. Aveva indi- dibattito, per far conoscere il parere della cianti emiliani e agli operai torinesi e si cato nelle analisi e nelle teorie di Marx ed rivista e rimarcare la coerenza della sua li- proponeva quindi, spesso con successo, di Engels il riferimento dottrinale indispen- nea politica, garantita soprattutto dagli ar- creare una visione comune dei problemi e sabile per costruire un partito solido, alli- ticoli di apertura, firmati in modo diverso, delle soluzioni, combattendo le visioni set- neato agli altri partiti socialisti e socialde- ma che erano quasi sempre il frutto della toriali, corporative, localistiche. mocratici che erano già nati o si stavano sua collaborazione con Anna Kuliscioff. In Era, insomma, un grande mezzo di for- formando in tutta Europa. Aveva, infine, questo modo la “Critica Sociale” realizza- mazione, oltre che di informazione, e di formulato un progetto fattivo per l’imme- va pienamente la propria aspirazione di unificazione, merito, questo, che gli si de- diato presente e per un futuro più lontano, rappresentare per il socialismo italiano una ve senz’altro riconoscere. L’“Avanti!” pe- che comprendeva il ricorso alla lotta di “bussola” ed un “faro”. Pochi furono, oltre rò, proprio perché organo ufficiale del par- classe come metodo imprescindibile per a Turati e alla Kuliscioff, i collaboratori tito, risentiva direttamente delle oscillazio- raggiungere il fine del socialismo, inteso che durante i 35 anni di vita della rivista ni della sua linea politica e dei mutamenti come massima espressione della libertà prima della dittatura si videro affidare l’in- delle maggioranze. Fu, in questo modo, politica ed economica e quindi come pas- carico di scrivere l’articolo di fondo: oltre pure lo specchio delle difficoltà che i so- I 5

I La prefazione alla “Storia dell’Avanti!” nella seconda edizione del 1977 e una nota sul suo valore di rilancio dell’autonomia socialista UNA STORIOGRAFIA SOCIALISTA

Il riconoscimento di Arfè a Raniero Panzieri, Giovanni Pirelli, Gianni Bosio

GAETANO ARFÈ di riferimento per quanti resistevano alla E così ebbe inizio l’impresa. La mia stretta del conformismo: tra questi Gian- casa fu letteralmente invasa dalla valanga Questo libro ha la sua piccola storia che ni Bosio, vittima di una brutale operazio- dei grossi volumi. Ricordo ancora il sen- si lega all’anno in cui nacque, il 1956. ne di pura marca staliniana, ideata e con- so di sgomento dal quale fui preso quan- L’idea fu di Nenni, maturata nelle set- dotta dai comunisti, che lo avevano pri- do mi trovai solo di fronte a quella enor- timane che seguirono il XX Congresso di vato della direzione di Movimento Ope- me mole di carta stampata, da guardare Mosca. raio, la rivista da lui fondata e diretta, e tutta, foglio per foglio. La stretta dello stalinismo, che si era che dopo l’infortunio aveva ridato vita, estesa anche al partito socialista, si era da con sacrifici personali notevoli, alle tempo venuta attenuando,ma ancora vivi “Edizioni Avanti!”, portandole al succes- A rendere più arduo il lavoro stava lo ne erano gli effetti nella ideologia corren- so tra difficoltà di ogni sorta, anche al- stato degli studi sul socialismo italiano, te e in particolare in quella sorta di tes- l’interno del partito. in particolare per il periodo a partire dal suto connettivo delle ideologia che è la A Bosio si rivolse Panzieri, Giovanni 1900. Pochi i titoli esistenti e tra quei po- interpretazione della propria storia. Pirelli a me, che delle stesse vicende era- chi prevalevano i mediocri. Scarsi e ge- Il rigetto della tradizione riformista – vamo stati partecipi, a Domenico Zucaro, neralmente imprecisi gli strumenti di ri- Matteotti si salvava – ma era considerato a qualche altro compagno, e ci convocò cerca, fiacco il dibattito storiografico e un caso a parte – era venuto su con la se- tutti presso la Direzione del Partito. compresso entro angusti schemi conven- cessione saragattiana, accreditandola pe- Eravamo agli inizi della primavera e la zionali. Il metodo che seguivo era quello raltro quale legittimo erede della grande storia del giornale, per categorica richie- di concentrarmi di volta in volta su un scuola turatiana, e si era via via venuta ca- sta di Nenni, doveva essere pronta per la periodo, generalmente legato al nome di ricando di motivi tratti dalla vecchia po- fine di agosto, onde poter essere diffusa uno dei direttori del giornale – era una lemica radical-liberale e radical-socialista nel corso delle feste dell’Avanti! di set- periodizzazione interna che per l’Avanti! e alimentando dei motivi nuovi presi di tembre, che preludevano alla campagna di regola coincideva con una periodizza- peso dalle pubblicistica storica e pseudo- congressuale. zione politica – e quindi scrivere il capi- storica di parte comunista. Come mi è già tolo i capitoli relativi, spedendoli via via capitato più volte di ricordare, i socialisti a Milano, dove Bosio rileggeva e con- celebrarono il sessantesimo anniversario Lo stesso Panzieri, abitualmente portato trollava le citazioni e le date, intitolava i del loro partito nel nome, sotto ogni ad affrontare le cose con signorile flem- capitoli, mandava il materiale in tipogra- aspetto degnissimo, di Andrea Costa, ma ma, era stato colto da un impeto di atti- fia, correggeva le bozze. Devo confessa- ignorando l’esistenza di un uomo che ri- vismo intellettuale e pratico, e premeva re che soltanto ora, rivedendolo per la ri- spondeva al nome di Filippo Turati. perché quanto prima una presenza socia- stampa, ho letto per la prima volta il vo- Aggiungerò che in quella stessa occa- lista, con propria autonomia ideale, si lume per intero. sione – anche questo l’ho già ricordato – manifestasse in campo storiografico. Ai primi di agosto apparve chiaro che quando si avviò, per impulso e sotto la Le discussioni furono lunghe, intense, non sarei riuscito a completare il lavoro direzione di Gianni Bosio, una monu- intramezzare da divagazioni sui grandi entro i termini fissati. Si decise così di di- mentale cronologia del partito socialista temi che in quel momento ci appassiona- viderlo in due volumetti, il secondo dei e del movimento operaio, preceduta per vano. Le idee venivano fuori dalle nostre quali sull’Avanti! della emigrazione fu ciascun periodo da un saggio introdutti- menti con impeto vulcanico, si incontra- completato l’anno dopo. vo, l’iniziativa si arenò di fronte alla in- vano, si scontravano. La storia dell’Avanti! fino alla sua sop- sopportabile e insormontabile pretesa di Eravamo convinti che dopo quella del- pressione in Italia nel 1926 apparve co- un dirigente socialista, passato poi ad al- la Liberazione una nuova grande stagio- munque ai primi di settembre, in tempo tri lidi, di affidare la redazione del saggio ne si aprisse: l’unità del movimento ope- utile per le feste dell’Avanti!. Bosio mi ad un membro della Direzione, a garan- raio sui ruderi dello stalinismo, la ripresa comunicò l’evento con una telefonata: zia della ortodossia, escludendo in via di tutta la tradizione autonomistica e li- “Abbiamo lanciato il primo titolo della pregiudiziale l’eretico Lello Basso, anche bertaria del movimento di classe, l’ipo- nuova storiografia socialista“. se la sua parte era limitata agli anni dal tesi di una travolgente marcia in avanti 1892 al 1900. dopo le lunghe e oscure battaglie difen- sive. Il successo, per la verità fu notevole, di Tutto questo ci rafforzava nella con- gran lunga superiore ai meriti del libro, I riformisti erano quelli che per primi vinzione che la storia dell’Avanti! Si segno evidente che la sua comparsa ri- erano stati colpiti dall’epurazione, ma ai iscriveva nel nuovo corso, diventava un spondeva a un “bisogno dei tempi”. Tra massimalisti non era andata meglio. fatto politico importante, ma non ci face- i plausi illustri ricordo quello di Gaetano Tra essi, insegnavano i comunisti, Ser- va procedere sulla via della realizzazione Salvemini, tra i consensi più significativi rati si era salvata l’anima, insieme al del progetto. e più graditi quello di Lucio Lombardo gruppo dei “terzini”, per la illuminazio- A tutti era chiaro che la estrema ristret- Radice sull’Unità, tra i motivi di più pro- ne, anche se tardiva, della quale aveva tezza dei tempi costituiva un ostacolo fonda soddisfazione l’accoglienza che al potuto godere, aderendo prima di morire, difficilmente sormontabile. Si propose volumetto riservarono i compagni. Pre- al Partito comunista d’Italia. una narrazione cronachistica, preceduta sentazioni del libro si svolsero in moltis- Il peccato commesso a Livorno, oppo- da un saggio introduttivo simi centri, grandi e piccoli, e i motivi nendosi alla scissione, però rimaneva, e e accompagnata da una raccolta di te- della nostra storia andarono ad alimenta- qualcuno aggiungeva anche per via orale I Una nota di Maurizio Punzo stimonianze; si pensò a una raccolta di re il dibattito sfociato nel Congresso di – ed era vero – che lo aveva scontato con articoli, ordinata cronologicamente e per Venezia del febbraio 1957. un severo purgatorio nel breve periodo di “LA STORIA DELL’AVANTI!” temi, raccordate da note scritte da più Tra le presentazioni voglio ricordare milizia nel Partito comunista d’Italia, pri- collaboratori; di parlò di un lavoro di quella di Roma, organizzata con il suo in- ma che la morte lo cogliesse nel pieno di equipe, guidato da Bosio e da me. confondibile stile da Raniero Panzieri, una maturità ancora vigorosa. E LA STAGIONE DELL’AUTONOMIA Alla fine fu Panzieri a sciogliere il no- C’era con noi Gino Prandi, il quale ci co- La svolta autonomistica nel 1956 era do, sostenuto da Bosio. municò che la sua Reggio era già in testa già nell’aria, ma essa presupponeva per- La storia dell’Avanti!, per le ragioni nella diffusione, c’era Fernando Santi, ri- ciò anche una rivalutazione critica di tut- stesse che ne imponevano la rapida usci- formista inveterato che aveva morso il ta la tradizione socialista rinnegata o Nel 1977 la riedizione della Storia Gianni Bosio, Raniero Panzieri, Giovan- ta, doveva essere un libro agile e di facile freno per anni nella impaziente attesa che ignorata e a Nenni parve che la storia del- dell’Avanti! di Gaetano Arfé inaugurava ni Pirelli ed Arfé si misero all’opera. Bi- lettura, composto con spirito critico e con le nebbie del conformismo si diradasse- l’Avanti! – il “suo” Avanti! – del quale la Biblioteca storica delle nuova casa sognava riprendere il cammino interrotto scrupoloso rispetto delle regole del me- ro, “Per anni – disse - “quelli” mi hanno cadeva quell’anno il sessantesimo anni- editrice del PSI, Modoperaio Edizioni nel 1953, quando Bosio era stato estro- stiere, ma animato anche da una sua ca- fatto sentire figlio di nessuno. Ora sapete versario, potesse fornire l’occasione mi- Avanti!: una scelta significativa, che in- messo da Giangiacomo Feltrinelli dalla rica di “patriottismo di partito”, pur nel che una famiglia l’avevo anch’io”. gliore a una operazione che rispondeva a tendeva collegare alla svolta di vent’anni direzione di “Movimento Operaio” per quadro di una visione unitaria della storia Oggi, a distanza di oltre vent’anni, quel che Bosio definiva, con espressione prima la rinascita della storiografia so- la sua indipendenza intellettuale dal con- del movimento di classe e delle sue rap- quello che fu l’incubo dei lunghi faticosi hegeliana, un bisogno dei tempi. cialista, iniziata parallelamente al rinno- formismo comunista. Panzieri era stato presentanze politiche. Questo comporta- mesi di semireclusione, con orari lavora- L’incarico di trovare chi scrivesse que- vamento in senso autonomistico avviato tra i pochi a schierarsi con lui, quel Pan- va che fosse scritto da una persona sola, tivi senza fine che si cumulavano a quelli sta storia fu da Nenni affidato a Raniero l’anno precedente con l’elezione di Craxi zieri che molti associano alla successiva e quella persona, procedendo per esclu- del mio lavoro professionale, con l’os- Panzieri, allora responsabile della politi- alla segreteria del partito. Nel 1956 era esperienza operaista dei “Quaderni Ros- sioni, dovevo essere io. sessione del tempo che passava, mi si co- ca culturale del partito. stato Pietro Nenni ad avvertire la neces- si”, dimenticandosi della sua lunga e lora di profonda e accorata nostalgia. Mi Dell’opera di Panzieri molti giovani, e sità che la presa di distanza dal PCI do- sofferta militanza nel PSI e dei suoi sfor- tornano in mente le continue telefonate con buona ragione, si vanno oggi occu- vesse spingere i socialisti a riconsiderare zi per animarne il dibattito. Si decise alla L’ accordo fu generale, e, benchè rilut- di incitamento di Panzieri, le ripetute vi- pando, ma guardando soprattutto alla fa- la propria storia senza la lenti deforman- fine che era meglio che la storia tante, finii con l’accettare l’incarico, Bo- site di Giovanni Pirelli, la collaborazione se della sua esperienza legata ai “Quader- ti dello stalinismo e del frontismo. Riper- dell’“Avanti!” fosse scritta da una per- sio si assunse il compito di raccogliere assidua e preziosa di Gianni Bosio. ni Rossi”. correre le vicende socialiste attraverso le sona sola e fu scelto Arfé, il quale iniziò tutti i riferimenti all’Avanti! esistenti ne- Per queste ragioni ho lasciato il libro Varrebbe la pena, sulla scorta di docu- pagine del quotidiano del partito gli par- così quel lavoro di recupero del sociali- gli atti ufficiali del partito e tutte le altre com’era, salvo qualche formale ritocco e menti e testimonianze che ancora sarebbe ve la scelta migliore. L’incarico venne smo riformista, continuato poi nel 1965 notizie utili che avesse potuto reperire fi- qualche correzione, a testimonianza del agevole raccogliere, prendere in esame la affidato a quegli studiosi che negli anni con la Storia del socialismo italiano, pie- no al 1926. Un analogo impegno fu preso tempo e del clima in cui fu scritto. sua attività anche negli anni precedenti, bui del conformismo filocomunista ave- tra miliare della storiografia socialista. da Pirelli per il periodo della emigrazione Mentre cominciavo a scrivere la storia dando anche spazio alla ricostruzione vano morso il freno cercando di preser- A lui, a Bosio, a Panzieri e a Pirelli va e della resistenza. Panzieri, con un colpo dell’Avanti! morì mio padre, vecchio so- della sua ricca, affascinante personalità. vare l’originalità della tradizione socia- oggi, nel momento in cui l’“Avanti!” ri- di mano, complice Gino Prandi, allora cialista, e a lui dedicai il mio lavoro. Assai caro a Morandi, forse perché da lista mediante una ricerca filologicamen- prende le pubblicazioni, la nostra grati- amministratore del giornale, si impadronì Al suo nome associo oggi quelli di lui assai diverso per formazione e per te ineccepibile, testimonianza inequivo- tudine per aver contribuito a spazzar via della intera collezione dell’Avanti! e me Gianni Bosio, di Raniero Panzieri, di temperamento, Panzieri era stato negli cabile che il PSI non era stato soltanto dal socialismo italiano la polvere del- la fece portare a Firenze, dove vivevo, Giovanni Pirelli, i miei tre compagni anni cupi del frontismo – i “dieci inver- l’incunabolo imperfetto del futuro vero l’oblio e, ancora di più, quella della fal- perchè non fossi vincolato dagli orari scomparsi. L ni” di Franco Fortini – il naturale punto partito del movimento operaio, il PCI. sità e della disinformazione. L delle biblioteche. Maggio 1977 6 I

I La decisione di fondare un quotidiano nazionale venne presa nel congresso socialista del luglio del 1896 NATALE 1896. IL PRIMO QUOTIDIANO DEI LAVORATORI ITALIANI

Le grandi rivoluzioni liberali dell’Otto- giornalistica richiedeva innanzi tutto mo- cento portarono in primo piano nella vita derni impianti redazionali e amministra- dei Paesi retti da regimi parlamentari gli tivi, fondi di riserva per fronteggiare le strati della borghesia politicamente attivi, inevitabili perdite iniziali e forse non sol- in grado cioè di operare una scelta tra i tanto iniziali; comportava cioè un largo vari modi di affermare sul terreno dell’at- impiego di capitali, che nè banchieri, nè tività di governo i loro interessi ideali e governi avrebbero fornito al Partito so- pratici, e di collaborare direttamente e in- cialista. direttamente alla elaborazione di una li- Ma la consapevolezza delle difficoltà nea politica. Un posto di primo piano che viene agli organismi dirigenti del nella lotta politica veniva in questa fase partito dalle dirette e indirette esperienze ad assumere periodica, lo stru- fatte in materia, non implica una resa di mento cioè, che meglio di ogni altro po- fronte a esse. Si tratta invece di prendere teva formare e indirizzare l’opinione l’iniziativa nelle condizioni migliori, evi- pubblica. Il culto della libertà di stampa tando nuovi insuccessi. Le sollecitazioni che contemporaneamente nasce, è che vengono da più parti all’Ufficio Ese- l’espressione della consapevolezza che cutivo della Direzione, unite ad accuse di l’esistenza stessa di un regime liberale è indolenza e di insensibilità di fronte alla condizionata dalla possibilità di mante- viva esigenza dei socialisti di avere un nere aggiornata e vigile l’opinione pub- proprio quotidiano, non valgono a indur- blica e di esercitare sui parlamenti e sui re i responsabili a iniziative avventate, governi un costante controllo e, in qual- ma contribuiscono certamente a impedire che caso, una decisiva pressione. che si cada in facili rassegnazioni. Nella In Italia, la stampa poté diventare effi- riunione plenaria della Direzione del Par- cace strumento di lotta politica soltanto tito che si tiene a Bologna, nell’aprile del nel Piemonte, nel corso del decennio ca- 1896 in vista del Congresso nazionale, si vourriano, e nei giornali piemontesi fe- delibera di porre il problema all’ordine cero anche le loro prime armi, portandovi del giorno dei lavori del Congresso e il contributo di orientamenti politici e concrete misure vengono anche prese per culturali maturati fuori dell’ambito pie- avviare la raccolta dei fondi necessari. A montese, gli esuli dai vari Stati italiani tale scopo si decide di devolvere a favore che lì avevano trovato rifugio, e la loro del quotidiano le somme raccolte in oc- opera fu di estrema importanza ai fini casione delle manifestazioni del 1° Mag- dell’allargamento in senso nazionale del- gio, si prende atto delle offerte di aiuti già l’orizzonte politico di ceti dirigenti del pervenute allo stesso scopo da parte di vecchio Piemonte. Molti di questi esuli socialisti abbienti, si accetta la proposta furono poi, nella crisi del 1859-’60, tra i di Enrico Ferri di tenere una serie di con- primi a dar vita a nuovi giornali nelle re- ferenze a pagamento e si stabilisce infine gioni che via via si liberavano, e con l’ar- di iniziare la raccolta di abbonamenti. ma della stampa essi combatterono la pri- Una settimana dopo, la Lotta di classe, ma grande battaglia politica nazionale, per smorzare gli eccessivi entusiasmi quella che voleva risolvere la crisi con precisa che per dar vita al giornale non l’annessione al Piemonte, sotto la monar- bastano le sottoscrizioni di piccole som- chia dei Savoia. In tempi in cui non esi- me da parte degli iscritti. Occorre un ca- steva alcun partito organizzato e i circoli pitale iniziale non inferiore a 140.000 lire politici coincidevano con la rete di rela- per raccogliere le quali si fa appello ai zioni personali dei singoli esponenti del «socialisti ricchi» perché contribuiscano mondo politico, il giornale era il solo con generose offerte. strumento che potesse permettere di Nel Congresso nazionale, che ha luogo orientare e di organizzare rapidamente nel luglio del 1896, il problema della fon- vaste zone dell’opinione pubblica bor- dazione del quotidiano viene posto con ghese, e tanto risultò confermato dalla la dichiarata volontà di risolverlo rapida- successiva battaglia elettorale del genna- mente. La ventata reazionaria crispina è io 1861, la prima nella storia dello Stato appena passata e le condizioni politiche italiano, dalla quale uscirono sgominate nel Paese sono rapidamente migliorate, e e disperse le forze democratiche, che pur anche la situazione finanziaria del partito godevano dell’ancora recente alone di non è delle peggiori, si che il Congresso prestigio derivante dall’aver esse pro- ritiene che mediante un ulteriore sforzo mosso e condotto vittoriosamente a ter- di tutte le organizzazioni del partito sia mine l’impresa garibaldina. possibile raccogliere i fondi necessari. Allora, e per lunghi anni ancora, il mo- Al Congresso i pareri sono discordi vimento democratico non fu in grado di sull’entità dei mezzi occorrenti ad avvia- darsi un’attrezzatura giornalistica effi- re con sufficiente sicurezza il giornale, ciente, e si assisteva invece, durante tutto per cui la discussione congressuale verte il periodo del governo della Destra, a na esclusivamente su questo problema. Il vasta fioritura di organi moderati, per preventivo massimo è quello di Costan- gran parte espressione di ristrette consor- tino Lazzari che ritiene necessario stan- terie politiche a base locale, che spariva- ziare un capitale iniziale di almeno no con lo sparire dalla scena politica 250.000 lire, mentre Guido Podrecca ri- dell’uomo che ner era stato l’ispiratore. tiene siano sufficienti 100.000 lire e altri Le profonde trasformazioni che avven- ritengono che anche una cifra inferiore gono nella società italiana nel tardo Otto- possa bastare. cento aprono anche in Italia l’era del gior- La discussione si chiude con la deci- nalismo moderno. Cade dopo sedici anni sione di iniziare comunque la raccolta dei di governo la Destra, le formazioni poli- Il numero Zero del 2 aprile 1893. Ringraziamo la Fondazione Giuseppe Di Vagno e il presidente Gianvito Mastroleo fondi, e con la nomina di una commissio- tiche si allargano e si collegano tra loro, per la pubblicazione di questo documento conservato nei suoi archivi ne tecnica, alla quale viene demandato il nuovi ceti sociali si formano, tutta la vita compito di studiare il problema e propor- del Paese si fa più articolata e complessa. ne la soluzione. Nel 1876 nasce il primo grande organo di Non mancano nel gran mare del gior- “SERVONO 140.000 LIRE futuro direttore della Tribuna e senatore Il lavoro preparatorio viene condotto stampa della borghesia italiana, il Corrie- nalismo operaio organi di stampa che si PER INIZIARE”. giolittiano, Olindo Malagodi. Si aggiun- con grande rapidità. Le difficoltà di na- re della Sera; altri sorgeranno negli anni collegano agli indirizzi più maturi e mo- UNA SOTTOSCRIZIONE ga inoltre che lo stesso settimanale orga- tura finanziaria sono superate mediante successivi. Non ha ancora invece una rap- derni del pensiero socialista, quelli di di- POPOLARE no del partito, Lotta di classe, non aveva una larga sottoscrizione alla quale con- presentanza nel mondo del giornalismo retta ispirazione marxista. il processo di ancora raccolto, in quattro anni di vita, i tribuiscono, insieme ai singoli iscritti, le politico qualificato il movimento operaio, unificazione organizzativa e chiarifica- Il problema della fondazione di un quo- cinquemila abbonati necessari a sostener- organizzazioni socialiste e operaie e vari che pure in questo periodo si arricchisce zione ideologica in seno al movimento tidiano del partito rimaneva però aperto. lo e il suo bilancio era gravato da un no- settimanali e riviste del partito, più tre- di forze nuove e comincia, attraverso un operaio nella direzione del superamento Le esperienze precedenti non erano delle tevole passivo (quattromila lire allo sca- mila abbonamenti. Il passivo previsto per lento e faticoso processo di chiarificazio- dell’anarchismo, è in stretta relazione col più incoraggianti: La Plebe, settimanale, dere del 1894) a malapena coperto dalle il primo anno di vita è calcolato in 50.000 ne interna, a delineare una propria fisio- sorgere e il diffondersi di giornali e rivi- aveva a più riprese tentato il salto, ma a mare casse del partito. D’altra parte il lire, somma che sarà largamente coperta nomia. Esiste una stampa operaia, più ste come La Plebe, La Giustizia, la Cri- sostenere lo sforzo della trasformazione mercato giornalistico era già largamente dalle sottoscrizioni che continueranno spesso di ispirazione anarchica, ma essa tica Sociale, la Lotta di classe, e quando in quotidiano non era riuscita che per occupato da quotidiani ricchi di esperien- ininterrotte dopo la pubblicazione del è soggetta ai rigori di una vita semiclan- il processo di maturazione politica del brevi periodi; allo stesso modo si erano ze e di mezzi. L’epoca d’oro del giorna- giornale e che raggiungeranno allo sca- destina e riflette tutte le incertezze e le in- movimento operaio italiano sfocerà nella risolti in insuccessi gli esperimenti, con- lismo, quando una penna facile e pochi dere dell’anno la cifra di oltre 36.000 lire. sufficienze teoriche e politiche di un mo- costituzione del Partito dei Lavoratori dotti peraltro ai margini del partito e sen- soldi bastavano a un giovane audace per Resta ancora da stabilire la sede, e, tra vimento immaturo e frazionato, dove an- Italiani, avvenuta a Genova nel 1892, il za una diretta corresponsabilità di esso, aprirsi in quel campo la via del successo, Roma e Milano, la scelta cade su Roma: cora sopravvive in molte zone la faziosità settimanale milanese Lotta di classe ver- dell’Asino a Roma e del Punto nero a era tramontata. Nelle mutate condizioni alla capitale del socialismo italiano si di origini settarie. rà considerato organo del nuovo partito. Reggio Emilia, opera quest’ultimo di un del Paese il lancio di una nuova impresa preferisce la capitale dello Stato, ad af- I 7

fermare la volontà dei socialisti di porsi ricerche teoriche. Il livello degli articoli come un movimento nazionale, non lo- culturali dell’Avanti! è però generalmen- calizzato ad alcune regioni d’Italia. E in- te dignitoso, e soprattutto colpisce la sin- fine il nome da dare al nuovo foglio. En- cerità dell’impegno col quale i collabo- rico Ferri, che già in queste prime vicen- ratori affrontano il problema di mantene- de ha avuto gran parte, propone Italia re il contatto con i lettori, aiutarli nella nuova, ma si preferisce alla fine l’augu- formazione di una più matura e moderna rale nome Avanti!, che già aveva dei pre- coscienza politica e morale, avvicinan- cedenti nella tradizione del giornalismo doli a tutta la tradizione democratica e operaio italiano e internazionale. Due socialistica italiana, avviandoli al culto suggestioni prevalgono però su tutte nel della libertà in tutte le sue forme e al ri- determinare la scelta: il ricordo del- spetto delle norme di una morale rigoro- l’Avanti!, modesto e battagliero fondato sa. Rievocazioni e recensioni storiche nel 1881 da Andrea Costa e l’esempio hanno per questo un posto particolarmen- dell’ammirato partito socialista tedesco te importante, insieme con le informazio- che nel 1890 aveva battezzato con lo ni e le discussioni sui problemi teorici e stesso nome, Vorwärts!, il proprio quoti- pratici relativi alla vita del movimento diano, anche qui forse ricordando un al- operaio, e con frequenti volgarizzazioni tro Vorwärts!, apparso in Francia ad ope- scientifiche. Non mancano neanche no- ra di esuli tedeschi, al quale avevano col- tiziari aggiornati e critiche sulla produ- laborato Marx ed Engels. zione letteraria e artistica dove spesso si Direttore del giornale con sette voti leggono pezzi scritti con gusto e giudizi contro cinque astenuti e uno a Enrico equilibrati e intelligenti su uomini come Ferri, viene nominato dal Consiglio Na- Fogazzaro o Rapisardi, Mascagni o zionale del partito Leonida Bissolati, già D’Annunzio. Garbati e scorrevoli sono direttore del settimanale socialista cre- anche i frequenti bozzetti letterari (Ed- monese L’Eco del popolo, già allievo del mondo De Amicis oltre che collaboratore Carducci, fornito di notevole preparazio- egli stesso è ispiratore di molti giovani ne letteraria oltre che politica, e autore, aspiranti scrittori), e così i reportages tra l’altro, di una prefazione a una tradu- dall’Italia e dall’estero, tra i quali val la zione italiana del Capitale, prova di una pena di ricordare, come esempio della sua dimestichezza con i testi marxisti che fresca semplicità e della forza di persua- faceva invece totalmente difetto all’altro sione dei primi propagantisti socialisti, candidato, Enrico Ferri, privo inoltre di quelli di , primo e troppo esperienze giornalistiche e nuovo alla bonario amministratore del giornale, che milizia del partito. gira per l’«Italia sconosciuta», per le re- Neanche in Bissolati però gl’interessi gioni più misere e desolate d’Italia, par- teorici trovano gran posto e basta a que- La prima redazione dell’Avanti!. Nella prima fila in alto da sinistra: [!] (impiegato), I. Bonomi, A. Susi (capo-crontista), landone poi ai suoi compagni con accenti sto proposito notare come nell’Avanti! da W. Mocchi, E Mazzoni (amministratore), Garzia Cassola, T. Valenti (usciere). Nella seconda fila da sinistra: A. Schiavi, di profonda umanità, contribuendo a lui diretto non trovi eco in sede di crona- L. Mongini (cassiere), L. Bissolati, O. Morgari, G. Galantara smantellare la pesante eredità di pregiu- ca l’opera che proprio in quegli anni An- dizi regionalisitci che erano penetrati tra tonio Labriola svolge all’Università di le classi popolari del Nord, relativi alla Roma. Vivissima è invece, e anche di bertà di pensiero e progresso civile». E il sonalmente partecipe della lotta che il politica italiana, non fa perdere di vista al inferiorità naturale delle popolazioni me- questo è documento il giornale, la sua nuovo giornale vuole essere una delle ar- giornale conduce. La guerra che i socia- giornale il carattere internazionale della ridionali. sensibilità per quei motivi di democrazia mi più efficaci nelle mani del proletariato listi scateneranno di lì a poco contro le azione socialista. Rappresentanti eminenti La scelta del romanzo d’appendice è e di giustizia maturati in seno all’ala so- che è il grande protagonista di questa corrotte camarille dominanti nelle ammi- del socialismo internazionale, primi tra anch’essa particolarmente curata, e ogni cialmente più avanzata del movimento grande lotta per la libertà. «...in questo nistrazioni comunali, specie meridionali, essi , genero di Marx, ed volta essa è soggetto di discussioni in se- democratico risorgimentale e che il so- momento in cui al principiare di un nuo- assumerà una risonanza nazionale pro- Eleonor Marx-Aveling collaboranti al- de redazionale, che partono dalla dichia- cialismo accoglieva precisandoli e arric- vo e sistematico periodo di violenze, si prio ad opera di queste pattuglie distac- l’Avanti! con articoli e corrispondenze; rata premessa che un testo che abbia vera chendoli di forza e di concretezza, alla pone alla coscienza pubblica il dilemma: cate dell’Avanti!, e queste stesse pattuglie largo spazio viene dedicato alle lotte ope- validità artistica è per questo stesso fatto luce delle prime influenze marxiste. o colla reazione, o col socialismo per la costituiranno anche una capillare e vigile raie e ai problemi teorici e tattici dibattuti opera formativa ed educativa. Ciò non libertà e la civiltà, [...] il partito socialista rete per la denuncia di tutti i soprusi e i nei vari movimenti socialisti europei. Il toglie però che alcune volte la preoccu- italiano, con uno sforzo collettivo che de- reati della forza pubblica e in genere del- senso di solidarietà che nasce tra i socia- pazione contenutistica prenda la mano e sta l’ammirazione dei suoi stessi avver- le autorità periferiche attive in ogni an- listi italiani per il loro compagni stranieri appaiono così in appendice romanzi «so- 25 DICEMBRE 1896 sari, prende posto di combattimento qui, golo d’Italia, dove il socialismo sia rap- si manifesta nel fatto che essi non lasce- ciali» o addirittura «socialisti», che poco nella capitale della borghesia, per spiare presentato. ranno mai senza risposta gli appelli che hanno da invidiare alle appendici tradi- Il primo numero dell’Avanti! appare il più dappresso le mosse del nemico, sor- La sostanziale unità di vedute ideali l’Avanti! rivolge, in occasione di grandi zionali dei giornali popolari. Le scelte in- 25 dicembre del 1896. Il corsivo agile prenderne i segni del dissolvimento e af- che esiste tra il direttore e tutti i suoi col- lotte del lavoro che avvengono fuori d’Ita- felici però non abbondano: Tolstoi e Bal- della testata e l’esclamativo finale sem- frettarlo colla critica e colla battaglia laboratori, vicini e lontani, caratterizza lia, per la raccolta di fondi a favore degli zac ritornano più volte nelle appendici brano voler sottolineare il significato di quotidiana. E mentre si vuol soffocare la nettamente il giornale socialista e ne fa scioperanti. In questo stesso quadro va an- dell’Avanti!, accompagnati da articoli baldanzosa sfida che assumeva la com- propaganda ristretta dei nostri circoli, il un tutto organico, dove non esistono che vista la campagna promossa dal gior- che ne inquadrano la vita e l’opera, e an- parsa nella capitale di un quotidiano so- parito si foggia la più potente e perfezio- squilibri tra il commento politico e il re- nale perché i socialisti svolgano opera di che la maggior parte della letteratura mi- cialista. E tono di sfida ha pure il «fon- nata arma di propaganda, si eleva questa soconto parlamentare, la cronaca nera e propaganda e di educazione tra i lavora- nore che viene riprodotta è generalmente do» inaugurale di Bissolati, dedicato al grande tribuna da cui manda per tutte le la corrispondenza di provincia. Tutte le tori italiani che vanno a lavorare all’este- a un livello decoroso. Presidente del Consiglio, marchese Sta- terre d’Italia – rispondendo alle voci fra- campagne per la difesa della libertà e dei ro, al fine di ottenere che essi, una volta Il nuovo giornale insomma, anche sul rabba di Rudinì. Successore di Crispi, il terne che vengono d’oltre i confini – la diritti di tutti i cittadini, contro ogni for- arrivati sui posti di lavoro, si pongano in piano culturale, riesce rapidamente a dar- Rudinì era parso agli inizi del suo mini- parola della organizzazione proletaria in- ma di corruzione e di parassitismo vedo- contatto con le organizzazioni operaie lo- si una propria fisionomia e a svolgere stero il liquidatore dell’avventata politica ternazionale». no così, da questo momento, in prima fila cali e ne seguano le direttive, evitando le una propria funzione, e questa impressio- africana del suo predecessore e della sua Il successo del giornale fu immediato l’Avanti!. La critica, fatta da un punto di tentazioni della concorrenza sul piano del ne esce confermata anche dal confronto politica interna, ispirata a un sempre ag- e di vaste proporzioni; le 40.000 copie vista schiettamente liberale e democra- minore salario e del crumiraggio, causa di con altri più esperti e più dotati giornali, gravantesi isterismo reazionario. Ma i del primo numero furono tutte esaurite e tico, alla vita sociale e politica del tempo, frequenti sanguinosi incidenti. entro i quali gl’interessi culturali intristi- metodi «forti» smessi per qualche tempo, l’amministrazione non fu in grado di far finisce col trovare nel giornale socialista scono sotto la cappa di un accademico non tardarono a tornare, e lo stesso Ru- fronte alle numerose richieste che le per- la sua sede migliore e così all’opera del- vuoto. Certamente, l’Avanti| non è un dinì assicurava alla borghesia italiana che venivano da ogni parte. Le precedenti di- l’infaticabile Bissolati si accompagna centro di elaborazione di originale cultu- egli, vigile sentinella, avrebbe impedito scussioni, il lavoro di raccolta dei fondi, non di rado, non solo la collaborazione UN QUOTIDIANO DI VEDUTE ra socialista, ma risente del fatto di essere alle forze della sovversione di «passare». la creazione di una fitta rete di corrispon- dei suoi compagni, ma anche quella di INTERNAZIONALI legato a un movimento vivo, al quale «Di qui si passa», risponde a lui Bissolati denti, avevano contribuito a legare tutto rappresentanti autorevoli della democra- guarda con simpatia e interesse la parte nel suo articolo e continua denunciando il partito all’iniziativa, sì che la comparsa zia italiana, che fiancheggiano in molti Le corrispondenze dall’estero aumente- intelluettualmente più vivace e aperta il processo di involuzione dal quale sono del giornale fu salutata col senso di sod- casi la lotta dei socialisti. E l’agitazione ranno poi enormemente dopo i fatti del dell’opinione pubblica italiana, «tutta o travolti i vecchi gruppi dirigenti liberali, disfazione e di orgoglio con cui si saluta dei problemi politici e sociali è sempre ‘98, quando molti socialisti italiani saran- quasi tutta – conferma ancora Benedetto rassegnati a far getto, pur di stroncare una vittoria. tenuta su di un piano che non è generica- no costretti a riparare fuori d’Italia per Croce – la parte eletta della giovane ge- l’avanzata delle forze nuove, di quegli Ed in realtà per i socialisti italiani la mente propagandistico, ma seriamente sfuggire alle condanne generosamente nerazione». stessi principi ideali in nome dei quali es- fondazione dell’Avanti! era una vera e costruttivo, sì che a breve distanza dalla elargite dai tribunali militari. Sorgerà al- E «giovane» veramente appare l’Avan- si avevano condotto la rivoluzione nazio- grande vittoria. Il Partito socialista usciva sua nascita, l’Avanti! è già al centro della lora tutta una nuova categoria di «invia- ti!, aggressivo ma senza odio, audace e nale e liberale in Italia. «...voi potete definitivamente dal proprio stato di mi- polemica politica e del dibattito giorna- ti» che nella forma più accessibile, deri- generoso, pronto a battersi per tutte le mandare – scrive Bissolati – i vostri po- norità. Esso aveva creato le proprie orga- listico, gareggiando, afferma Benedetto vante dal fatto che essi giudicano alla lu- cause alle quali si lega un’affermazione liziotti nei luoghi dove questo pensiero nizzazioni, aveva eletti i suoi deputati, Croce, «coi migliori [quotidiani] degli al- ce delle loro esperienze italiane, scrive- di libertà e di giustizia, siano esse l’indi- [pensiero socialista] si elabora, mandarli aveva finalmente il suo giornale tecnica- tri partiti e a volte li supera per la gravità ranno sui problemi anche minuti della vi- pendenza della Grecia o il salario delle a sciogliere le organizzazioni operaie e i mente al livello dei maggiori organi di delle idee che veniva propugnando e pro- ta dei movimenti operai e socialisti dei mondine, la difesa dello Statuto o il la- circoli socialisti; potete, commettendo stampa della borghesia, ricco di nuovi ponendo alla discussione». paesi che li ospitano, sulle analogie e le voro dei fanciulli, i diritti del Parlamento reati previsti dal vostro codice penale, fermenti politici e ideali, indipendente da Ma la intensa partecipazione alla lotta differenze tra questi e il movimento ita- o l’istruzione elementare. Ma sa anche, sopprimere per gli operai e pei socialisti ogni forza esterna, e collegato a tutto un liano, sul costume, sulle tradizioni, a vol- quando è il caso, ridere degli avversari. i diritti elementari di riunione, di parola, movimento di portata internazionale, del te anche sugli sviluppi della cultura, sulle La satira del costume politico e morale di associazione promessi dal vostro Sta- quale si avverte la presenza fin dai primi correnti letterarie e artistiche. del vecchio mondo trova sempre posto tuto; potete elevare di nuovo a reato il di- numeri. Pur entro i limiti propri di un quotidia- sulle colonne del giornale, ed è spesso fe- ritto di sciopero, saldando nuovamente al Questo legame profondo e organico no, l’Avanti! cerca infatti anche di solle- lice. Le vignette di Gabriele Galantara collo dei salariati moderni il collare dei con forze nuove e in movimento di asce- citare e soddisfare gl’interessi culturali creano dei tipi che resteranno nella storia servi, in spregio ai principi proclamati sa è il maggior elemento di forza del nuo- dei suoi lettori, dedicando a questo scopo della caricatura socialista; l’ironia di Gui- dalla rivoluzione borghese; potete sca- vo giornale. Le sue fonti di finanziamen- la quinta colonna della prima pagina. do Podrecca è scoppiettante e incisiva, si pricciarvi a mandar tratto tratto qualche to non sono i fondi segreti dei ministeri, Non esiste, è vero, un orientamento ideo- aggira tra capitalisti panciuti e generali socialista in galera o alle isole; potete ma i suoi stessi lettori. Il suo direttore, logico preciso, e, se un indirizzo prevale imbelli, «commendatori» ladri e bottegai meditare, voi rappresentante di una clas- osserva Turati, non ha oscuri padroni, ma sugli altri, esso è quello positivistico, in- esosi, preti senza fede e onorevoli senza se andata al potere coi plebisciti, quanti è responsabile solo di fronte al partito, e fluenzato, soprattutto nella sua sociolo- onore, piccoli borghesi cupidi di servire attentati vi piaccia contro il suffragio po- gode di un’autonomia quale già non han- gia, dal marxismo. Permeata di positivi- e forcaioli arrabbiati. Giovane ancora, polare; voi potete fare tutto questo e an- no più i direttori di altri giornali; la rete smo è del resto in questo periodo larga Podrecca ignorava che il destino avrebbe che più, ma non potete fare che questi atti dei corrispondenti, che coincide con parte della cultura italiana; nè il marxista consumato su di lui la suprema ironia di di brutale reazione non dimostrino anche quella dell’organizzazione socialista, è Antonio Labriola, che il giornale ricorda mandarlo a finire tra i suoi personaggi di più chiaramente che la causa della eman- costituita da uomini che portano nella lo- spesso con parole di ammirazione e di un tempo, allorché questi trovarono in cipazione operaia e la causa del sociali- ro attività non l’indifferenza del profes- plauso, ama servirsi del giornale per dif- Mussolini il salvatore di tutti i loro pro- smo sono tutt’uno con la causa della li- sionista, ma l’interesse vivo di chi è per- fondere tra i socialisti i risultati delle sue fondi e remoti ideali. 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I I direttori dell’Avanti! dalla nascita al fascismo LEONIDA BISSOLATI “IL COMPAGNO PELLOUX”

La spinta decisiva alla unificazione delle leggi proposte da Pelloux, egli scrive, sa- l’Avanti! – [...] ha conseguito il suo scopo opposizioni data dal governo. Alle re- rebbero un atto di violenza anche se, per [...]. La violenza viene esercitata da lun- pressioni sanguinose Pelloux intende far ipotesi, fossero approvate, nonché dalla ghissimo tempo ormai. Ma aveva un’ap- seguire la reazione legale, approvata dal maggioranza del Parlamento, anche dalla parenza di legalità non distrutta dalle no- Parlamento e fatta legge del regno: la di- maggioranza del Paese, perché una mag- stre quotidiane denunzie. Governo e fesa della libertà diventa così la bandiera gioranza ha il «diritto di modificare tutte maggioranza eran fuori dalla legge, ma dell’opposizione. le legge, compreso lo statuto, ma non ha non in modo visibile per coloro che non Già dal dicembre del ‘98, quando i il diritto di perseguitare e schiacciare le vivono in mezzo ai partiti che sono più provvedimenti illiberali di Pelloux non minoranze, sopprimendo a loro danno la bersagliati [...]. Governo e maggioranza sono ancora stati presentati al Parlamen- libertà di pensiero, di parola e di propa- volevano mettersi in regola con la legge, to, l’Avanti! traccia, in una serie di artico- ganda». Le nuove leggi hanno lo scopo come amanti che vogliono sancito dal Cremona - Osteria della Marcella - Ritratto di gruppo li, la linea condotta da seguirsi, che è di dare al governo la facoltà di sciogliere sindaco il fatto compiuto. L’Estrema si- Leonida Bissolati con gli amici (Fazioli Ernesto) quella di battersi con assoluta intransigen- tutte le associazioni e sopprimere tutti i nistra si è opposta; ed ha colto l’occasio- za e rifiutare ogni tregua fino a quando la giornali che siano dichiarati sovversivi. ne per una tremenda requisitoria contro libertà non sia stata integralmente restau- Ma né governo, né tribunali, né maggio- le camorre imperanti, la quale ha conclu- politiche risorgimentali, cadrà così inglo- ra non ragiona più... Così se vede due so- rata nel Paese, e la sua conservazione non ranze parlamentari potranno mai avere so col dichiarare governo e maggioranza riosamente, e i suoi ultimi rappresentanti cialisti trionfare nelle grandi città, subito sia stata garantita dalle dimissioni del go- «il diritto mostruoso di erigersi a giudici fuori della legge ieri e per condannarli a spariranno definitivamente dalla vita del pensa di fare una legge speciale elettorale verno. Bissolati e Treves, Bonomi e Ca- inappellabili delle varie teorie politiche rimanere fuori e sempre [...]. Paese, per lasciare il posto a nuovi uomi- per le grandi città: se una associazione brini, Salvemini e Modigliani, Ferri e ed economiche che si contendono il cam- Questo è il significato altissimo della no- ni e a nuove forze. socialista lavora con qualche risultato, Prampolini, si alternano sulle colone del po e di costringere al silenzio chi profes- stra battaglia...» (2 luglio 1899). eccoti un decreto illegale di scioglimen- giornale per ribadire tale volontà di lotta sa opinioni diverse dalle loro [...]. L’or- Ed in realtà, la battaglia era vinta. Alla In questa grande battaglia politica che si to; se i socialisti [...] riescono ad iscrivere senza compromessi; per denunciare la de- dine sociale [...] nessun perturbamento, riapertura della Camera, nell’ottobre, ri- protrae per anni e che conosce momenti in tutta Italia un migliaio di nuovi eletto- generazione di un gruppo politico che pur nessuna violazione può subire più grave cominciava aspra la lotta in Parlamento, di estrema durezza, l’Avanti! ha posto di ri, eccoti un progetto restrittivo del suf- dichiara di ispirarsi al liberalismo classe che questa d’impedire a qualcuno l’eser- ma l’agitazione era ormai estesa a tutto protagonista. fragio...». Essa insomma «cerca di attra- cavourriano e che del liberalismo sta con- cizio del più alto e sacro dovere dell’uo- il Paese e la maggioranza attiva di esso Quando la lotta era ormai conclusa, nel versare ogni via pacifica, graduale e le- sumando il peggior tradimento; per pro- mo. quello di manifestare e, con la di- era con gli «ostruzionisti». D’altra parte 1900, Arturo Labriola, che per l’indirizzo gale di miglioramento alle classi lavora- porre un fronte unico di tutte le forze de- scussione e la propaganda, procurar di il decreto Pelloux, il «decretone» lo de- politico di Bissolati non nutriva eccessi- trici, e perciò viola le leggi che essa fece, mocratiche; per dichiarare infine che trasfondere nella coscienza dei propri si- finiva l’Avanti!, veniva registrato con ri- ve simpatie, dichiarò nel Congresso del e altre nei inventa di reazione» (20 gen- l’opposizione rifiuterà ogni collaborazio- mili ciò che si crede essere la verità» (16 serva dalla Corte di Conti, e considerato partito che quando «le libertà d’Italia naio 1897). ne col governo, ogni contatto, ci sarà si- febbraio 1899). giuridicamente inesistente dalla Corte di sembravano rovinare e tutti erano incerti Nel marzo ‘97, una circolare riservata stematicamente demolitrice fino a quando Da questa impostazione nasce la pro- Cassazione e gli sforzi del suo autore per sulla via da tenere», Bissolati aveva in- del ministro Guardasigilli ordina ai ma- non si è risolta la questione preliminare posta, lanciata dall’Avanti!, di un metodo ottenere l’approvazione dalla Camera ri- tuito quale fosse la tattica migliore e gistrati di condurre un’accurata indagine del rispetto della libertà. di lotta nuovo nella storia del Parlamento sultano vani, perché l’opposizione si fa l’aveva sostenuta e diretta. E in realtà, la sui socialisti e su ogni loro attività. Il 4 febbraio del 1899, il programma di italiano, quello dell’ostruzionismo. Dal sempre più forte e più agguerrita. Il ricor- lotta contro i tentativi reazionari di fine- L’Avanti! la riproduce commentando: «È Pelloux si concretizza in un progetto di momento che la maggioranza si appresta so al Paese si rende necessario e le nuove secolo è condotta dall’Avanti! con coe- lo spirito di questura, penetrato in ogni legge che viene presentato alla Camera e a consumare un attentato gravissimo ai elezioni sono una condanna della politica renza ed efficacia. più delicato ufficio pubblico, che mac- accolto dalle opposizioni al grido di «Vi- diritti delle minoranze, tutte le armi di governativa: i deputati socialisti tornano Il Partito Socialista Italiano era sorto chia fin la giustizia [...]; a questo punto va lo Statuto!». «Il fatto – commenta lotta diventano lecite: il diritto alla libertà in Parlamento raddoppiati e tutta l’Estre- sulla base dei principi legalitari ai quali non erano arrivati nemmeno i borbonici l’Avanti! – è meno strano di quel che è un diritto che pone sempre dalla parte ma vede crescere la propria rappresen- si ispirava la Seconda Internazionale, e ai e gli austriaci nel più basso periodo della sembra [...]. Chi ha in mano il potere ten- della giustizia chi lo difende. Ma perché tanza. La prima seduta delle nuova Ca- quali aderivano le maggioranze socialiste decadenza» (25 marzo 1897). de a rompere i limiti che all’uso del po- la tattica dell’ostruzionismo dispieghi mera basterà a indurre alle dimissioni di tutti i Paesi i cui regimi permettevano tere vengono imposti dalle leggi». Que- tutta la sua efficacia, essa deve essere ap- l’uomo che l’Avanti! ormai indica come che la lotta di classe si svolgesse sul ter- * * * sta tendenza vanificata nei Paesi dove gli provata e sostenuta dal Paese. «Non sem- il «compagno Pelloux», in riconoscimen- reno della legalità. In Italia, in particola- ordinamenti liberali sono profondamente pre tra i rappresentanti dell’Estrema e i to del suo indiscutibile merito di aver da- re, il partito era sorto con la separazione Con l’autunno del ‘97, le agitazioni e gli radicati nel costume, può portare, se non loro elettori è quello scambio costante di to un rapido e vigoroso incremento allo netta dagli anarchici, avvenuta a Genova scioperi si intensificano in tutta italia. Gli contrastata, a risultati rovinosi. In Italia, relazioni e di idee che stabiliscono la for- sviluppo delle forze socialiste in Italia. nel ‘92. Ma una unità ideologica ancora effetti della crisi economica si fanno sen- dove la coscienza pubblica, già debole, è za delle rappresentanze popolari». Biso- non esisteva e i tentativi reazionari degli tire, e l’Avanti! denuncia la gravità della stata oscurata dagli avvenimenti, i deten- gna che a soccorrere i deputati dell’op- anni successivi avrebbero potuto ancora situazione, chiedendo provvedimenti di tori del potere tentano ormai di disfarsi posizione ci sia «l’aiuto e lo stimolo delle esporre il partito ai pericolose tentazioni emergenza, primo tra tutti l’abolizione di «ogni impaccio legale, che limiti la lo- associazioni operaie, dei gruppi politici LA REPRESSIONE di deviazione in senso insurrezionistico, del dazio sul grano. L’azione che i socia- ro padronanza, che vieti il prevalere as- e degli elettori in genere che fanno parte che avrebbero portato allo sbaraglio l’in- listi svolgono in Parlamento a questo fine soluto dei loro interessi...». Se questo at- dei loro collegi». Il governo e il Paese L’ uscita dell’Avanti! coincide con la ri- tero movimento. D’altra parte, la man- però senza è risultato. Gli ammonimenti tentato riuscisse, la colpa sarebbe di tutto debbono sentire «per la via dei rappre- presa degli scioglimenti di organizzazio- canza di ogni resistenza avrebbe potuto del giornale non cessano e i sequestri il Paese, che non ha saputo trovare in sé sentanti dell’Estrema la voce, i desideri, ni operaie e socialiste, le Camere del La- indurre le masse popolari socialiste al- continui non valgono a migliorare la si- le forze necessarie a una vittoriosa resi- la volontà e le minacce dei partiti popo- voro vengono sottoposte a una massiccia l’avvilimento e alla disfatta. La Direzione tuazione. «Si sequestrano le parole, re- stenza. Perciò tutto il Paese deve essere lari e dei collegi elettorali». Si convochi- offensiva, l’Avanti! stesso viene seque- del partito, attiva fino ad allora a fini pre- stano le cose», e «le cose» arrivano al chiamato alla «riscossa»: mentre «i rea- no quindi in tutto il Paese grandi assem- strato con sempre maggiore frequenza e valentemente disciplinari e amministrati- punto da premere in maniera così minac- zionari tentano di abbattere la costituzio- blee popolari, si pronuncino esse sulle con pretesti tanto implausibili che le an- vi, coi suoi membri dispersi in varie re- ciosa, che il 23 gennaio 1898, il governo ne, i partiti popolari si fanno avanti a ri- opportunità dell’ostruzionismo e si bat- tisocialiste associazioni della stampa di gioni, costretta per di più a tener conto decide una diminuzione del dazio. Ma il vendicarla» (7 febbraio 1899). tano con i loro rappresentanti. «Il Paese Roma e di Milano sono costrette a prote- delle tradizioni autonomistiche delle or- provvedimento non basta e la crisi cam- La difesa dello statuto diventa da que- deve salvare se stesso» (5 aprile 1899). stare, naturalmente invano; aleggia inol- ganizzazioni locali, non è in grado di or- mina. Al di là della crisi economica, che sto punto momento la parola d’ordine dei Da questo momento l’Avanti! diventa tre nell’aria il progetto di concedere ai ganizzare e dirigere la resistenza. Il gior- è tragica, e lo dimostrano in Parlamento socialisti. Carlo Alberto appare in veste l’organo della battaglia ostruzionistica. proprietari il voto plurimo, in via speri- nale, che è diffuso tra tutti i socialisti, che i socialisti, è in atto una crisi politica, che di sovversivo nelle vignette di Galantara Accanto ai resoconti parlamentari, quo- mentale per le sole elezioni amministra- si presenta come la voce ufficiale del par- i metodi di governo, uttusamente reazio- e il grido di «Viva Carlo Alberto» risuona tidianamente vengono pubblicati i «bol- tive, salvo ad estenderlo, in un secondo tito, ha la possibilità invece di coordinare nari, aggravano rapidamente. Le classi per le vie di Roma. «Tattica umoristica» lettini» dell’ostruzionismo e gli ordini tempo, alle politiche. e dirigere la lotta, e Leonida Bissolati si popolari vedono nel governo un nemico, dichiara impermalito un oppositore della del giorno che associazioni politiche de- Gli animi si esasperano. Gli anarchici, dimostra in grado di far fronte a tutte le la stessa ala più aperta della nuova bor- tattica dell’Avanti! che si domanda se sia mocratiche votano in appoggio all’opera e gli anarchici italiani di fine-secolo son sue responsabilità. La linea di condotta ghesia non ripone più in esso alcuna fi- proprio il caso di presentare al proletaria- dei parlamentari. La lotta si fa di giorno tra i più seri del mondo, da siffatti episodi alla quale egli si ispira riesce a galvaniz- ducia, ed è infine lo stesso ceto dominan- to che si è levato in piedi, il retrivo statu- in giorno più aspra, sì che Pelloux, messo traggono conferma che dalla lotta legali- zare il partito in una resistenza energica te che non ha più fiducia nelle proprie to elargito da Carlo Alberto come supre- alle strette, tenta la via del colpo di forza. taria non c’è niente da sperare e che bi- e impetuosa, che non esclude l’uso dei forze, nella propria capacità di governo, ma rivendicazione. Ma anche se «umori- Con procedimento palesemente incosti- sogna far ricorso alle armi classiche della mezzi extra-legali nel caso di legittima e non vede salvezza che nella repressione stica», questa è, secondo Bissolati, la tat- tuzionale le leggi restrittive delle pubbli- bomba e del pugnale. Uno di essi, Accia- difesa e questo è il caso dell’ostruzioni- La crisi economica diventa così a un cer- tica da seguire. Lo statuto, riconquistato che libertà vengono dichiarate leggi dello rito, nell’aprile del ‘97 tenta di risolvere smo parlamentare che l’Avanti! promuo- to punto la causa occasionale perché la dal proletariato, dai partiti popolari coa- Stato con decreto reale pubblicato il 22 per suo conto il problema con un atten- ve ed esalta. Restando fermo sul terreno crisi politica esploda, e prima ancora che lizzati, non sarà più quello di prima, as- giugno del ‘99, e presentato alla Camera tato a Umberto I; il colpo non riesce e il del rispetto della legalità costituzionale, i sumerà un ben diverso significato e va- per l’approvazione entro il termine im- governo scatena una vasta ondata di per- mezzi legali di lotta, provocando alla fine lore nella realtà politica italiana. Segna- prorogabile di un mese. La lotta in Par- secuzioni e non manca l’innocente am- il loro isolamento, nel Paese prima anco- colo della libertà borghesi, esso potrà as- lamento tocca a questo punto la sua fase mazzato in carcere dalle forze dell’ordi- ra che nel Parlamento, rendendone pos- solvere la stessa funzione per il proleta- più drammatica. Anche rappresentanti ne. Nei mesi successivi, il governo repri- sibile la sconfitta. riato se esso saprà farlo proprio, e, sul della Destra vedono in questo atto un ol- me scioperi e ne arresta e processa i pro- terreno tattico, la difesa dello statuto per- traggio al Parlamento e una violazione motori, e chi sfugge ai giudici finisce al mette all’opposizione di mantenersi sul aperta dello statuto e insorgono contro il domicilio coatto. Nell’autunno, gli effetti Nel gennaio del ‘97, nella sola Roma terreno della legalità spingendo invece governo. L’ostruzionismo riprende più della cresi economica cominciano a farsi vengono sciolte per decreto prefettizio la nel campo opposto le forze retrive, e per- aspro e serrato di prima, e allora il gover- sentire con maggiore asprezza e le dimo- Federazione socialista, la Camera del La- mette inoltre, alle forze eterogenee che no per stroncarlo propone una riforma strazioni popolari di protesta si intensifi- voro, dodici cooperative di produzione di su tale linea si battono, di mantenersi uni- del regolamento interno della Camera. cano, per assumere poi, dopo i rigori del- lavoratori. «Ve la ricordate – scrive te senza confondersi, di «camminare di- Sono le ultime battute. All’apertura di l’inverno, un carattere più esteso e più l’Avanti! – questa nostra classe dominan- suniti e colpire insieme». una votazione, dopo che il presidente, drammatico. Rudinì reagisce con gli stati te dieci o quindi anni fa? Essa passava D’altra parte, la battaglia politica che che parteggia per il governo, ha respinto d’assedio, le cannonate, i tribunali mili- nel continente europeo quasi come la più avrà il suo campo in Parlamento, viene tutte le eccezioni avanzate dai deputati tari. È la crisi del ‘98. Il successore di illuminata, la più spregiudicata e liberale. preparata in uno spirito che va molto al dell’Estrema, i deputati socialisti Pram- Rudinì, il generale Pelloux, tenterà di le- Quando poteva farne al Vaticano – in no- di là della rivendicazione dello Statuto polini e De Felice, seguiti da Bissolati e galizzare e rendere permanente il regime me dello Stato laico – era il suo gusto; la albertino. Camillo Prampolini, l’«evan- Morgari, rovesciano le urne già pronte e di reazione, ma l’opposizione democra- libertà era ancora il suo nume tutelare e gelizzatore» delle plebi emiliane, il ne- impediscono la votazione, mentre un vio- tica, della quale i socialisti costituiscono di libertà si faceva elargitrice spontanea, mico di ogni forma di violenza, con la lento tumulto si scatena nell’aula. La sera il nerbo, stroncherà tutte le sue manovre, come allorché nel 1882 attuava il suffra- fermezza della sua fede assoluta nei va- stessa con decreto reale, la sessione legi- battendosi con estrema energia in Parla- gio allargato, riforma che fu detta la val- lori della libertà, fa luce sul significato slativa viene chiusa. mento e nel Paese. Il vecchio ceto diri- vola delle patrie istituzioni». Oggi invece più alto che la lotta in corso assume. Le «L’estrema sinistra – commenta gente liberale, sopravvissuto alle lotte «la classe dominante, accecata dalla pau- I 9

i cruenti fatti del maggio lo dimostrino no le manette. Socialisti e repubblicani, ruzione. E il giorno successivo l’Avanti! della satira più pungente. Bava-Beccaris, leggi eccezionali, l’elettorato torinese del con drammatica evidenza, l’Avanti! ha clericali ed anarchici vengono arrestati a esce a mezzo foglio e i deputati ancora in racconta tra le tante il giornale, «ha una collegio che era stato di Cavour, elegge il già una chiara coscienza della realtà delle centinaia, i tribunali militari entrano in liberà si improvvisano strilloni. fissazione terribile e invincibile contro la candidato socialista Edmondo De Amicis, cose. azione e Filippo Turati, sanguinario sov- Il periodo di interregno non dura a lun- stampa». Accade così a Milano che un ta- che non vuol mancare in tali circostanze Il progressivo decadere del costume versivo, è condannato a dodici anni di go, ché il 9 luglio la Camera nega l’auto- le, «molto ossequiente alle autorità, do- di partecipare di persona alla lotta. politico e morale del vecchio mondo, già galera. Altri sovversivi, altrettanto san- rizzazione a procedere contro Bissolati vendo prender moglie, si presenti al ge- Espressioni di solidarietà giungono da posto clamorosamente in luce dagli scan- guinari, varcano, a decine, clandestina- che non è direttamente coinvolto nelle nerale Bava per chiedergli l’autorizzazio- Bruxelles, dove la gioventù socialista, or- dali bancari, ha già trovato nell’Avanti! mente il confine. sommosse del maggio. Già durante la di- ne: “Eccellenza, io mi trovo alla vigilia ganizza un meeting-monstre per i compa- cronisti e commentatori acuti. L’immi- rezione di Ferri, l’Avanti! orienta la pro- di fare le pubblicazioni...”. – “Pubblica- gni italiani, nel corso del quale prendono nenza della crisi sembra quasi esser pre- La stampa d’opposizione, da quella cle- pria azione in difesa dei diritti violati e zioni? Non ne permetto nessuna”. E non la parola i massimi dirigenti del sociali- vista dal giornale e anche le sue denunce ricale a quella anarchica, viene travolta delle libertà oppresse, denunciando al c’è stato modo di fargli capir ragione...» smo belga e di altre correnti democrati- si fanno più lucide e più tese. dalla ventata delle repressioni. Il caso tempo stesso come i fatti non siano stati (31 maggio 1898). che, laiche e cattoliche; e così a Londra L’incrudelirsi delle repressioni e l’at- dell’Avanti! viene portato in Consiglio provocati dai socialisti, ma dal profondo un comitato non legato ad alcun partito teggiamento della magistratura vengono dei ministri che decide di lasciarlo in vita disagio esistente nel Paese, disagio che è * * * raccoglie fondi per le vittime della repres- giudicati non come espressione di volon- perché esso ha sede in Roma, e la capita- vano sperare di eliminare con il regime sione. Più stretti ancora sono i legami con tà malvagia, ma di costume tradizional- le, per ragioni di opportunità politica, degli stati d’assedio. Con i socialisti so- Nel luglio del ‘98 la Camera approva i socialisti francesi, in lotta anch’essi per mente retrivo. «Il servilismo del giudice viene esclusa dal regime di stato d’asse- lidarizza larga parte dell’opinione pub- leggi eccezionali, che, aggravano quelle il «caso Dreyfus», che ha visto la Francia italiano è di forma specialissima; di rado dio. Il direttore però e la maggior parte blica liberale. Sull’Avanti! compaiono le già esistenti in materia di assegnazione al dividersi in due opposti schieramenti che tende a fini personali; è la sopravvivenza dei redattori vengono arrestati. A Bisso- firme di Maffeo Pantaleoni, di Vilfredo domicilio coatto. I socialisti che sono si danno battaglia senza esclusione di col- di una forma propria ai governi assoluti; lati viene trovato in tasca un cifrario, che Pareto, di Edoardo Pantano, che condan- sfuggiti alla prima ondata di repressioni pi. Ed anzi, la lotta dei socialisti e dei de- è il feticismo per il principio di autorità» è semplicemente un elenco di termini nano il regime di reazione. All’Avanti! avranno libera la via del confino. mocratici francesi a favore del capitano (5 gennaio). L’impotenza governativa è convenzionali da adottarsi per evitare la scrive il principe Scipione Borghese, ne- Ma se gli arresti e le persecuzioni degli Dreyfus, suscita l’entusiasmo dell’Avan- denunciata in maniera esplicita: «...la ri- censura legrafica, e che viene scambiato gli stessi termini, inviando anche un’of- elementi più attivi e la limitazione delle ti!, che non può fare a meno di ammirare volta per miseria è imminente in Italia per un sinistro piano insurrenzionale. I ferta in denaro da destinarsi alle vittime libertà pongono in crisi le organizzazioni la vivacità e l’ampiezza di questa grande [...]: voi avete il senso del pericolo, ma redattori superstiti, Alessandro Schiavi e delle persecuzioni. In altre sedi, uomini socialiste, la crisi non si estende dal ter- battagli democratica, che ha mobilitato siete impotenti a prevenirla» (9 gennaio). Gabriele Galantara e l’improvvisato cas- come Giustino Fortunato e Leopoldo reno organizzativo a quello politico. I so- tutta l’opinione pubblica. L siere Pettini, che sostituisce Mongini la- Franchetti esprimono analoghe idee, e cialisti restano fedeli alla loro bandiera e titante, vengono sorpresi da una invasio- una colonna dell’Avanti! è sistematica- aspettano l’ora della ripresa. Il giornale ne in forze della polizia nella sede del mente dedicata a questi «conservatori in questo momento simboleggia la resi- L’ARRESTO DI TURATI giornale. E metre Schiavi e Pettini riesco- presbiti», che sanno riconoscere i veri in- stenza, mantiene saldi i legami, diventa E BISSOLATI no a salvarsi con una spericolata fuga at- teressi del Paese. Brani di Engels vengo- il vero centro attivo di tutto il partito. «Il traverso la casa di un ex-sottosegretario no riportati per dimostrare come i classici governo ha rotto la nostra ferrea organiz- La reazione del governo ha così final- con il compiacente aiuto di una giovane del pensiero socialista condannino la tat- zazione di partito – scrive l’Avanti! –, ma mente via libera. Tutto il vecchio ceto di- cameriera, Galantara resta in trappola ed tica dei tumulti insurrezionalistici. E ac- non ha potuto dissolvere i vincoli di so- rigente, dai ministri ai prefetti ai generali, è costretto ad assistere allo scempio che canto agli argomenti seri, la nota allegra lidarietà che ci fanno forti e fiduciosi. Al trova per la repressione le energie che si fà di tutte le carte esistenti nella reda- non manca mai sembra che il regime ec- nostro giornale convergono oramai le non ha saputo trovare per una oculata zione tra le quali un energico commissa- cezionale sia il più adatto a eccitare l’iro- forze dei nostri; dove furono sciolte le opera di governo. Il potere passa quasi rio cerca, e non le trova, le tracce del te- nia dei redattori del giornale. Mentre i tri- nostre sezioni, i componenti, con esem- ovunque nelle mani dell’autorità milita- nebroso complotto, ordito dai redattori bunali militari imperversano e a Milano pio lodevole hanno convertito al giornale re, si instaura il regime degli stati d’asse- dell’organo incendiario. La sede del gior- si scioglie l’Umanitaria e a Firenze la Le- la modesta quota che prima pagavano al- dio. Bava-Beccaris a Milano conduce nale resta però territorio nemico e ingenti ga contro la Bestemmia; mentre a Torino la sezione [...]. La reazione non ci ha grotteschi assalti contro conventi e spara forze d’occupazione vengono inviate a si sequestra agli editori Bocca un volume fiaccati; anzi ci ha dato nuovo vigore con cannonate contro le folle di dimostranti, presidiarla. Questo avviene il 13 maggio, di scritti di Karl Kautsky e l’Avanti! stes- l’adesione affettuosa che ci viene dai in prevalenza donne. Cento morti a Mi- ma quella sera stessa una redazione di so è soggetto alle costanti e premurose compagni di fede e da quanti augurano lano e circa cinquecento feriti, secondo emergenza, diretta da Enrico Ferri, si cure dei regi procuratori, i protagonisti all’Italia leggi liberali e costumi civili...» le cifre ufficiali, e decine di morti in altre mette al lavoro perché il giornale non ab- grandi e piccoli della reazione vengono (13 agosto 1898). parti d’Italia. Al cannone si accompagna- bia a subire neanche un giorno di inter- quotidianamente bersagliati con le armi Ed infatti, mentre la Camera approva le

I I direttori dell’Avanti! dalla nascita al fascimso Labriola, protagonista delle più accese nebbia dietro la quale scompaiono i con- denunce dell’opera di corruzione e di trasti, ma si perde anche ogni possibilità L’AVANTI! DI ENRICO FERRI brutale malgoverno, che, complice Gio- di fare del giornale uno strumento che litti, è diventata abituale pratica politica contribuisca alla chiarificazione delle po- nel Mezzogiorno. I toni scandalistici pre- sizioni politiche e ideali. EL’OPPOSIZIONE AL GOVERNO GIOLITTI valgono anche qui sulle critiche organi- La confusione però non nasce dal caso. che e approfondite, ma è certo gran me- Se il giornale continua ad avere un indi- rito del giornale l’aver posto in evidenza rizzo incerto e contraddittorio, ciò deriva come ad un indirizzo di governo relati- dal fatto che tra il direttore e la redazione stico, indicando, con estrema violenza di vamente corretto e liberale nelle regioni non esiste alcun sostanziale accordo, si linguaggio, il ministro come responsabile del Nord, corrisponda nel Mezzogiorno muovono ognuno su di un proprio piano. degli appalti scandalosi e delle forniture una politica radicalmente diversa, che la- Pervenuto alla direzione dell’Avanti! in scadenti. La campagna ha una conclusio- scia mano libera alle forze peggiori, re- veste di rappresentante della sinistra, Fer- ne in sede giudiziaria con la condanna di clutando tra esse il grosso delle sue mag- ri era stato abbandonato da quasi tutti i Ferri per diffamazione, e un’altra conclu- gioranze parlamentari, fatte non da uo- collaboratori di Bissolati e aveva dovuto sione, più lontana nel tempo, in sede po- mini uniti da affinità di principi politici e far ricorso ai rappresentanti di quella cor- litica, che si concretizza in una inchiesta ideali ma da «ascari», senza idee e senza rente di sinistra che egli riteneva di rap- parlamentare sulle forniture navali. moralità politica e a volte neanche priva- presentare. È vero che ancora la sinistra La campagna contro la Terni è accom- ta. Accanto alla denuncia dei termini po- sindacalista non si era posta sul piano del- pagnata e seguita da una ininterrotta serie litici del problema meridionale, c’è però la lotta contro il partito, come farà poco di articoli contro le oligarchie industriali anche il tentativo, protagonisti lo stesso dopo, negandone la funzione quale stru- parassitarie, che risentono da vicino Leone ed , di dibatterne i mento di lotta politica, per puntare solo degl’influssi della contemporanea pole- problemi economici. La legge speciale sulla pallingenesi rivoluzionaria della mica libero-scambista, condotta da eco- per l’industrializzazione di Napoli del quale saranno protagonisti, non i partiti, nomisti liberali, uno dei quali, il Giretti, 1904 ha l’Avanti! tra i suoi promotori; le ma i sindacati operai. È anche vero però collabora per un lungo periodo, con no- ripercussioni sull’economia meridionale che in quella corrente, tra i Labriola, i tevole frequenza, all’Avanti!. dei nuovi trattati commerciali sono ana- Leone, per non citar che i maggiori, tali Tutti questi spunti però non si concre- lizzate con cura, mentre al tempo stesso posizioni vanno già risultando evidenti, tizzano in una linea politica. Ma Ferri ha si sollecita l’iniziativa dei socialisti me- mentre Ferri ancora ritiene che sia possi- raggiunto lo scopo principale: lo scandalo ridionali, perché si organizzino, diventi- bile, temperandole e ritoccandole in qual- è scoppiato, la tiratura del giornale ha fat- no essi stessi gli attivi protagonisti della che punto, e analoga operazione com- to un grosso balzo in avanti, la sua popo- redenzione del Mezzogiorno. L’inchiesta piendo nei confronti dei riformisti, stabi- larità è enormemente aumentata, si è este- parlamentare, promossa nel 1906 da Gio- lire una piattaforma univaria, sulla quale sa a vasti strati della piccola borghesia, litti, ha in questa campagna una delle sue ogni gruppo possa convivere con gli altri mai sorda alle campagne moralistiche. cause determinanti. e svolgere una propria funzione. A tre me- Conseguito il primo successo, il pro- si di distanza dalla sua assunzione alla di- blema che egli si pone è solo quello di * * * rezione dell’Avanti! Ferri aveva creduto continuare sulla stessa strada e la cronaca di aver già risolto il problema. «il nuovo politica, nazionale e internazionale, offre Durante la direzione di Ferri, l’Avanti|, Avanti! – egli dichiarava –, [...] ha man- molti altri motivi per mantenere al gior- più moderno e più vivace degli anni pre- tenuto la promessa fatta di eliminare ogni nale il tono sostenuto e rumoroso, a lui cedenti, estende a nuovi e più complessi polemica ed ogni causa di dissenso fra i caro. Riappare Giolitti, in veste di Presi- problemi la sfera dei propri interessi, par- compagni di qualsiasi opinione...». Esso dente del Consiglio, e con lui vengono il tecipa con maggiore originalità alla vita «è ritornato ad essere il vessillo unitario, ricordo degli antichi scandali della Banca letteraria e artistica del Paese, tocca an- intorno a cui si stringono le volontà e le Romana e la denuncia di quelli recenti, che temi ideologicamente prima ignorati. coscienze del partito socialista italia- costituiti dal rigoglioso rifiorire, all’om- La presenza di nuovi problemi nel dibat- no...»; e questo successo è stato reso pos- bra del giolittismo. tito politico, l’apporto dei sindacalisti, la sibile dal fato che il proletariato italiano vasta rete di relazioni personali di Ferri, sa che alla causa della sua emancipazione * * * sono altrettanti elementi che contribui- «sono utili e anzi necessari così i riformi- scono a dare al giornale tanta varietà di sti pratici come i rivoluzionari idealisti, Sul piano politico, l’elemento che carat- argomenti e di voci. Ma dal clamore non così i propagandisti delle idee come gli La prima grande spettacolare battaglia tito tra gli economisti liberali, che più terizza il giornale in questo periodo è emerge un indirizzo politico che sia di organizzatori delle leghe, così quelli che condotta da Enrico Ferri dalle colonne volte avevano segnalato l’anormalità del- l’opposizione a Giolitti. Enrico Leone, orientamento al partito, non si eleva una curano le iscrizioni elettorali come quelli dell’Avanti| è quella contro le acciaierie la situazione finanziaria della Terni che, che nei primi anni della direzione di Ferri voce che ravvivi la polemica ideologica che dirigono gli scioperi, così quelli che Terni, fornitrici di corazze navali, e il mi- fornitrice dello Stato, distribuiva ai suoi ha gran parte nel determinare l’indirizzo e ne chiarisca i termini. Manca in realtà svilano e combattono ogni sorta di pana- nistro della Marina Bettolo, che viene azionisti altissimi dividendi, mentre il va- politico del giornale, vi porta i risenti- al giornale una direzione, e gl’interventi mismo e di affarismo politico come quelli apertamente accusato di complicità con i lore nominale delle sue azioni era cre- menti antigiolittiani, vivissimi tra i socia- del direttore, che pure si susseguono con- che lavorano per ottenere qualche articolo «succhioni» della Terni. sciuto rapidamente in misura impressio- listi meridionali, e particolarmente vio- tinui, su ogni tema, ricchi di sfolgorii di di legge sociale...». E certamente il senti- Il problema degli alti costi delle forni- nante. Ferri ha l’idea di portare la pole- lenti nel gruppo dal quale egli proviene, frasi di sicuro effetto, ottengono il solo mento unitario è vivo alla base del partito ture navali era già stato oggetto di dibat- mica su un piano volutamente scandali- il gruppo sindacalista diretto da Arturo scopo di stendere su tutto una cortina di e questo spiega la fortuna di Ferri. L 10 I

I I direttori dell’Avanti! dalla nascita al fascismo ODDINO MORGARI IL PSI APRE AI “CATTOLICI DEL DISSENSO”

no già di fatto fuori del partito e i rifor- misti preparano la loro riscossa. D’altra parte la condotta di Morgari non è tale da suscitare contrasti. L’Avanti! è tutto im- pegnato per seguire gli sviluppi delle lot- te socialiste nel Paese, e soltanto alla vi- gilia del congresso l’integralismo di Morgari farà la sua comparsa sulle colon- ne del giornale ma in articoli pacati, an- che se lunghi più del necessario, e privi di ogni punta polemica nei confronti de- gli avversari interni. Il breve periodo della direzione di Morgari è però denso di avvenimenti di rilievo nella vita del Paese, che impegna- no vivacemente il giornale. Nel febbraio entra in discussione alla Camera la mo- zione Bissolati per l’abolizione dell’in- segnamento religioso nelle Scuole, e il giornale la sostiene vigorosamente, pro- muovendo anche pubbliche manifesta- zioni e dibattiti in appoggio ad essa. La morte del «compagno De Amicis» occu- pa anch’essa per lunghi giorni l’Avanti! in rimpianti, commemorazioni e ricordi. L’agitazione per la larga amnistia ai condannati in occasione di lotte politiche e sociali, resa attuale da nuove gravi con- forze dello Stato condannando così l’in- tegralisti e il ritorno dei riformisti alla di- danne erogate in quest’anno, trova nel tero movimento a una durissima sconfit- rezione del partito. Ma la sconfitta per giornale il suo organo più autorevole. ta. E l’Avanti! pur non risparmiando le Morgari non è amara. L’ordine del giorno Nella tarda primavera una nuova batta- critiche, sostiene gli scioperanti e orga- approvato, che reca anche le firme di suoi glia liberale è impegnata contro la legge nizza, in loro favore, la operante solida- antichi compagni di corrente, si apre con proposta da Giolitti per un nuovo stato rietà dei socialisti. parole di esplicito riconoscimento della giuridico degli impiegati, della quale Tu- Ultimo argomento di rilievo sul quale positività della funzione svolta dall’inte- rati rileva in Parlamento l’ispirazione au- il giornale, prima che il congresso ne gralismo che ha permesso al partito di su- toritaria, denunciando al tempo stesso cambi la direzione, apre il dibattito, è perare «il triste periodo delle profonde l’evidente proposito del governo di fare quello relativo alla ammissione dei cat- discordie, riportando, colla diminuita ac- della burocrazia un cieco strumento po- tolici nel Partito socialista, dopo che fatti centuazione delle tendenze estreme, una sto al servizio del potere. Contempora- nuovi, quali la scomunica, ad opera di maggiore cordialità di rapporti fra i com- neamente si accende nella campagna par- Pio X, del modernismo, e la sospensione pagni». A Morgari questo riconoscimen- Romolo Murri, sospeso a divinis. L'Avanti! di Morgari apre una campagna mense uno sciopero che è tra i più duri a divinis di Romolo Murri, fondatore del to basta. Lungi dall’esser morto, egli ri- per ospitare nel Psi i cattolici scomunicati per Modernismo nella storia del movimento operaio italia- movimento della democrazia cristiana, tiene che l’integralismo sia la linfa vitale no. I sindacalisti ne assumono la direzio- hanno indotto molti cattolici a bussare al- che ha ripreso a circolare in tutto l’orga- ne con la decisa volontà di farne il banco le porte del Partito socialista. La polemi- nismo del partito. E Morgari, senza pro- La storia interna dell’Avanti! durante la tà della posizione di Morgari, la cui cor- di prova della loro capacità di guidare un ca su questo argomento continuerà anche teste, abbandona la direzione dell’Avan- direzione di Morgari, è priva di episodi rente, portata alla testa del partito per un movimento rivoluzionario e, subendo la dopo, ma sono dell’estate del 1908 i pri- ti!, senza per questo cessare di collabo- di rilievo. È un periodo di transizione concorso di circostanze occasionali più provocazione degli agrari, esasperano al mi interessanti interventi. rare. A riprendere le redini del giornale nella vita del partito. Il congresso è im- che per la propria interna forza, è in via massimo la lotta, portandola su di un ter- Il Congresso di Firenze, che ha luogo ritorna, con l’acclamazione unanime del- minente e ognuno avverte la provvisorie- di dissolvimento, mentre i sindacalisti so- reno di battaglia aperta anche contro le nel settembre, vede la sconfitta degl’in- l’assemblea, Leonida Bissolati. L

La direzione di Claudio Treves cade in I I direttori dell’Avanti! dalla nascita al fascismo ri. Con una tattica ferma e accorta, Zibor- un periodo particolarmente delicato per di riuscirà a provocare il quasi completo la vita del giornale, del partito e del pae- CLAUDIO TREVES isolamento di Ferri e la sua squalifica di se. Bissolati aveva ereditato da Ferri una fronte ai socialisti, sì da indurlo, per la situazione finanziaria preoccupante, alla conservazione del collegio elettorale, a quale un generoso sforzo del partito, una “IL PIÙ GRANDE GIORNALISTA ITALIANO” sollecitare e a raccogliere i voti dei cleri- più oculata amministrazione, avevano co-moderati.Di ben altra portata e di posto qualche riparo, ma che rimaneva molte più vaste ripercussioni è il «caso ancora pesante. L’indirizzo politico di Bissolati», che si apre a brevissima di- Bissolati, che si era manifestato anche essi espresse. L’unità di indirizzo resta, stanza dall’inizio dell’attacco a Enrico nella tendenza a interessare il giornale ma le voci del partito trovano modo di Ferri. I due episodi, per quanto profon- soprattutto ai dibattiti politici e parlamen- esprimersi più largamente che nel passa- damente diverse siano la statura morale tari, poco o nulla concedendo al partito, to,sì che risulta potenziato il carattere di e la coerenza politica dei due protagoni- era valso a provocare una contrazione rappresentatività della opinione del par- sti, si inseriscono nel quadro della stessa nella diffusione, accentuata nell’ultimo tito che il giornale è tenuto ad avere. Le crisi, ideologica prima che politica, che anno della sua direzione. A questo si ag- molte e gravi questioni interessanti la vi- travaglia la destra riformista, e non è un giunga che l’ala riformista, pur vittoriosa ta del partito trovano ora nell’Avanti! La caso che alla immediata vigilia del veri- in congresso, era stata posta in crisi al sede naturale di dibattito. Prima tra esse ficarsi di essi, il 28 febbraio 1911, appaia primo delinearsi in essa di una frattura, la richiesta del suffragio universale, vec- sull’Avanti! un articolo che riafferma il della quale l’allusione dello stesso Bis- chia rivendicazione del Partito socialista, carattere classista del riformismo socia- solati al partito come ad un < ramo sec- ma mai sostenute in passato con sover- lista e dichiara che «la vantata concordia co>, era stato un sintomo da tutti raccolto chia energia. Un allargamento del suffra- tra le classi non è che la stupida e codar- e sottolineato. E infine, non passerà che gio era stato promesso dal ministro Luz- da acquiescenza della classe vittima e un anno dal congresso che il Partito so- zati, che se aveva soddisfatti alcuni so- serva alle cupidigie della classe aguzzina cialista e il suo giornale si troveranno a cialisti di facile contentatura, disposti a e padrona». Bissolati non parla di «con- dover sostenere l’urto interno ed esterno considerarlo come una prima tappa, ave- cordia di classe», ma apertasi la crisi mi- derivante dallo scoppio della guerra libi- va indotto il partito a riproporre con forza nisteriale con le dimissioni del gabinetto ca. In tale situazione Claudio Treves rie- la rivendicazione del suffragio universa- Luzzatti, egli, primo deputato socialista sce non soltanto a resistere, ma a fare in le. Sul problema, relatore in congresso che abbia mai salite le scale del Quirina- modo che il pericolo della sua direzione con un infiammato discorso, era stato le, si reca dal re per le consultazioni resti a segnare, sia dal punto di vista gior- . Ed è Salvemini a ria- d’uso. Questa volta, per esprimere le ri- nalistico che politico, uno dei periodi più prire sull’Avanti! La polemica contro il Con l’Avanti! di Claudio Treves inizia la satira politica di Scalarini serve dell’Avanti! di fronte all’iniziativa felici nella nostra storia dell’Avanti!. Ca- progetto Luzzatti e Treves e altri colla- di Bissolati, si fa ricorso al pontefice ludio Treves proviene dal gruppo turatia- boratori continueranno la campagna,in- scandalosa assoluzione di agenti rei di l’intreccio di altre e maggiori battaglie. massimo del riformismo, a Filippo Tura- no e ha fatto le sue prime esperienze tegrando la richiesta con quella del voto omicidi consumati a Bari, senza cause at- Dal primo episodio è protagonista Enrico ti,del quale si riproduce un articolo anco- giornalistiche col TEMPO di Milano, di- alle donne, che Turati porterà in Parla- tenuanti, nel corso di una manifestazione Ferri, che si fa promotore nel mantovano, ra in bozze, destinato alla Critica Sociale. mostrando doti di scrittore acuto e bril- mento quando Giolitti, succeduto a Luz- popolare. Dall’episodio di cronaca Tre- pur senza romper i rapporticol Partito so- La condanna di Bissolati non vi è formu- lante ed una composta signorilità nella zatti nel 1911, concederà una riforma ves risale al problema generale che è cialista, di un ibrido movimento di demo- lata in maniera aperta, ma è posto in ri- fermezza delle polemiche. A tali suoi elettorale ampia, corrispondente in prati- quello di una radicale riforma degli ordi- crazia rurale, che porta confusione e di- lievo il carattere personale della sua ini- precedenti si deve la dichiarazione della ca al suffragio universale. Altro problema namenti, nella mentalità e nel costume sgregazione nelle organizzazioni sociali- ziativa, che ha permesso però all’irre- frazione rivoluzionaria, che s’impegna a che l’Avanti! Affronta è quello dell’indi- della casta giudiziaria. A impostare tec- ste della zona. La personalità dell’uomo quieto protagonista dell’impresa di ren- sostenere senza riserve il giornale, pur- pendenza della magistratura il cui retrivo nicamente il problema sopravviene un e la campagna calunniosa che egli con- dersi conto di persona di quanto sia pre- chè esso non ritorni organo di tendenza. servilismo la porta a convalidare e a le- anonimo alto magistrato, con una breve duce contro i maggiori dirigenti socialisti matura la presa in considerazione della All’Avanti! Treves dà subito la sua im- galizzare ogni abuso e ogni reato com- serie di lunghi articoli. Seguono due av- fanno dell’episodio un caso nazionale e partecipazione dei socialisti al governo; pronta, senza invadenza personale, allar- messi da rappresentanti alti o bassi del- venimenti che riguardano la vita interna Giovanni Zibordi, collaboratore fraterno a Bissolati infine si dà atto di aver agito gando anzi la cerchia dei collaboratori, l’ordine costituito. La magistratura ma- del partito e che impegnano l’Avanti! in di Camillo Trampolini, riformista di sal- in modo da scindere chiaramente le sue chiarendo, quando ne sia il caso, con un nutengola di assassini e il titolo di un ar- un opera di chiarificazione e di difesa, in- da tempra morale e di matura sensibilità responsabilità da quelle del partito. Gli breve commento redazionale, la posizio- ticolo di Treves che appare nell’Avanti! trapresa con tatto ed energia, e condotta politica, è chiamato a condurre l’azione articoli successivi non si discostano da ne del giornale nei confronti delle idee da Del 3 gennaio 1911 in occasione di una a buon termine dopo lunga azione, nel- di difesa del partito dagli attacchi di Fer- questa linea, cauta ma non equivoca, che I 11

stabilisce fin dal primo momento la base seno all’ala riformista giunge così a ma- operaie, ed è esclusa nella “fase storica” nizzazioni sindacali e cooperative e di di vista tecnico, il giornale con la propria dalla quale sarà possibile prendere le turazione. ogni partecipazione al governo, in quanto Sezioni socialiste e singoli iscritti. attrezzatura rinnovata, con i servizi mi- mosse quando gli avvenimenti connessi Ma prima ancora che il congresso stra- essa non può essere concepita che “in Gli effetti positivi del trasferimento di gliorati, le sei pagine quotidiane, l’impa- allo scoppio della guerra libica renderan- ordinario del partito, convocato d’urgen- momenti ed a fini quasi rivoluzionari” e sede si vedono subito quando la posizio- ginazione vivace, la varietà e la qualità no inevitabile il passaggio all’offensiva. za per il 15 ottobre, si sia pronunciato in con la “intima e continua solidarietà del ne del giornale, nettamente ostile alla delle collaborazioni si presenta in questo A pochi mesi di distanza dall’avvento di merito ai dissensi emersi, lAvanti! prende Partito in tutta l’azione di difesa della guerra libica, provoca non soltanto azioni periodo come uno dei migliori quotidiani Treves alla direzione, dell’Avanti! ha co- chiara posizione di condana nei confronti classe antagonista al proletariato”. teppistiche contro singoli lettori, ma an- italiani (...) sì già assunto una fisionomia nuova; il dei bissolatiani con un lucido e incisivo Per quanto riguarda la posizione da as- che tentativi di assalto della redazione, La Terza pagina diventa anch’essa una carattere personalistico, che aveva avuto articolo di Treves. A nome di quel gruppo sumersi di fronte al governo Giolitti, la che però, nel più democratico ambiente pagina di battaglia. Non ultimo tra i pro- nel recente passato, è caduto e il giornale Ivanoe Bonomi aveva scritto che tutte le mozione afferma che l’avventura colo- milanese, sfumano prima ancora di pren- tagonisti di questa grande battaglia è Sca- esprime il pensiero di tutto il gruppo che forze democratiche avrebbero dovuto niale da esso intrapresa “ripugna (...) ai dere consistenza. larini, che fa in questo periodo la sua pri- regge e dirige il partito. Ha perso inoltre stringersi in torno al governo, per impe- sentimenti fondamentali che sono a ra- ma comparsa nella vita dell’Avanti! con ogni punta di settarismo, rifacendo così dire che durante e dopo la guerra esso gione del socialismo” e significa inoltre le sue quotidiane caricature dal tratto intorno a sé la quasi totalità dei consensi. fosse vittima di sugestioni reazionarie o u deciso colpo di arresto di ogni organi- amaro e tagliente che incidono a fondo addirittura travolto. “Chi scrive - rispon- ca politica di riforma, sì che ogni motivo in un mondo e in un costume e che ac- de Treves - non è un intransigente, nè di appoggio al governo viene a cadere; e compagneranno da questo momento sen- vecchio, nè giovane. Ma crede di poter d’altra parte, a impedire ogni involuzione za interruzioni il gornale nella sua quoti- L’AVANTI! E LA GUERRA DI LIBIA con sicura coscienza affermare che il reazionaria della politica italiana non c’è diana marcia.(...) gruppo bissolatiano, nella concezione arma migliore che la “aperta e pugnace Lo scoppio della guerra provoca nelle fi- espressa da Bonomi, ha perduto di vista sconfessione” ad opera del proletariato le socialiste un notevole sbandamento la funzione propria del partito, e, quasi, italiano della politica del governo della portando a maturazione la crisi ià in atto si direbbe, di ogni partito, che è essen- guerra. L’ULTIMO ARTICOLO DI TREVES nell’ala riformista, dalla quale si stacca zialmente quela di esprimere una forza L’andamento del dibattito congressua- una minoranza di destra che si dà una autonoma...Bonomi e i suoi amici hanno le pone però subilto in evifenza come sia La destra riformista si è consapevol- propria organizzazione di frazione e di rinunziato a spingere il Governo per es- diventata incolmabile la frattura apertasi mente posta fuori dal partito, mentre i ri- pone su un piano di aperto contrasto col sere se stessi spinti dai Governi in avanti, in seno al riformismo italiano (...) voluzionari ne sono parte integrante e vecchio gruppo dirigente del riformismo come uno scudo. Siccome non c’è gover- hanno (nell’Avanti!) pieno diritto di cit- italiano che fa capo a Filippo Turati. no parlamentare che non sia più liberale tadinanza. di una certa ala dell’assemblea, che gli fa Soltanto ala vigilia del congresso ordi- da opposizione, così Bonomi e i bissola- AZIONARIATO E SOCIETA EDITRICE nario di luglio del 1912, Treves dediche- tiani tendono a dare per funzione istitu- rà un fondo di cortese polemica ai suoi zionale al Gruppo parlamentare socialista Dal congresso di Modena l’Avanti! ve- Ma soprattutto la presenza attiva della avversari di corrente. Molti dei rivoluzio- di sostenere sempre il governo contro de convalidate le posizioni già preceden- organizzazioni operaie e socialiste, con- nari, egli scrive, non sono diversi dalla quella opposizione, per paura eterna del temente assunte e approvata è anche, no- trinuisce a dare vigore e chiarezza al sinistra riformista che da sfumature che peggio. E’ il ministerialismo sistematico nostante le critiche di alcuni esponenti giornale nela fase dura che si prepara non hanno nel presente alcun rilievo. (...) l’ascarismo innocente (...) della sinistra, l’operazione che ha dato (...). Soltanto un gruppo di essi è attestato su Si è sostenuto fin qui il Governo Gio- vita ala Società Editrice e ha trasferito la La “passeggiata militare” accompa- posizioni sostanzialmente diverse intorno litti, come prima quello Luzzatti, come sede del giornale a Milano. Le critiche ri- gnata da una lussuriosa orgia di retorica a una bandiera di “idealismo rivoluzio- prima ancora si voleva da Bonomi e Bis- guardano e la fondazione stesa della So- degli scrittori nazionalisti, suscita all’ini- nario”, non chiaramente definito, ma cer- solati sostenere il ministrero Sonnino. Si cietà, considerata come un istituto tipica- zio entusiasmi nel Paese. tamente pericoloso. E’ un gruppo che dif- dovrà logicamente dopo sostenere un mi- mente borghese, e la nuova sede, consi- La diffusione del giornale subisce in fida di ogni pratica riformista e che non nistero Bertolini per paura di uno Tittoni, derata lontana dalla capitale politica, un primo momento qualche contrazione, scorge il pericolo di condurre una politi- uno Tittono per scongiurarne uno Cor- staccata interamente dalle regioni merif- alcuni inserzionisti rompono i loro con- ca su due piani, l’uno necessariamente ri- naggia, uno conraggia per deprecarne dionali, e soggetta, si aggiunge da qual- tratti pubblicitari con l’organo dei “tur- formistico, l’altro di predicazione rivolu- uno di mons. Scotton dell’ala cattolica cuno, al diretto influsso del socialismo chi”. zionaria, che, mancando le condizioni ultra-intransigente e temporalista!”. turatiano. Si tratta però di voci isolate, Ma la crisi dell’ Avanti! non dura a lun- necesarie, può sboccare in manifestazio- I tripolisti dichiarati, come De Felice e già manifestatesi senza successo al tem- go, la situazione viene fronteggiata, la ni tumultuose destinate a sicura sconfitta Podrecca, che si aspettavano dalla con- po del lancio dell’iniziativa. Per quanto china rapidamente risalita. Le doti poli- o a degradarsi in retorica demagogica, Già nei mesi precedenti l’Avanti! ave- quista della Libia la soluzione dele mise- riguarda la questione di sostenza e cioè tiche e giornalistiche di Claudio Treves, sterile di qualsiasi risultato. E l’articolo, va condotto una forte campagna controil rie del Mezzoggiorno, sono più coerenti la distribuzione delle azioni, il congresso l’energia e il senso di responsabilità del l’ultimo di Treves alla direzione del- nazionalismo, nelle sue manifestazioni che non i bissolatiani, i quali, contrari ala è informato che la maggioranza di esse è gruppo dirigente riformista, la maturità l’Avanti!, si chiude con cavalleresche pa- tanto politiche che culturali e aveva di- guerra, intendono sostenere il governo detenuta dal segretario del Partito e le al- politica di tutto il partito, hanno modo di role verso il capo del gruppo idealista-ri- chiarato la recisa opposizione dei socia- per le sue promese in fatto di politica in- tre sono quasi tutte in possesso di orga- manifestarsi in tutta pienezza. Dal punto voluzionario, Benito Mussolini. L listi alla conquista tripolina. terna. Senza tener conto dell’inscindibile Nel settembre, quando l’impresa co- nesso tra politica estera e politica interna, mincia a delinearsi come prossima, la senza considerare che la guerra, per le battaglia anti-tripolina del giornale si fa sue ripercussioni di natura economica, I I direttori dell’Avanti! dalla nascita al fascismo più incalzante. Treves attacca governo e politica e psicologica, avrà come prima diplomazia siul piano strettamente poli- conseguenza quella di inasprire violente- BENITO MUSSOLINI tico, mentre Vacirca, rilevando l’assurdo mente l’antagonismo di classe. dei progeti di costosa politica coloniale “Anche chi per dottrina e per tempera- da parte di un Paese che ha ancora da co- mento - conclude Treves - è più incline “LA VIOLENZA È LEVATRICE DELLA STORIA” lonizzare buona parte dele sue regioni, alla transifgenza della cooperazione de- propone, come arma estrema di difesa, lo mocratica, gita in quest’ora i democratici scipoero generale contro la guerra. La e sul Governo la responsabilità di averle Sezione socialista milanese fa aparire sul per ora rese impossibili. Ma chiunque è Nel 1912 si era costituita ad iniziativa la manovra. Il 1913 si apre con agitazioni giornale un lungo ordine del giorno che socialista, nella fatalità scatenata di que- di anarchici e sindacalisti, la Unione Sin- e scioperi che sommuovono ogni regione denuncia l’avenuta coalizione di tutte le sto contingente inasprirsi dell’eterna lotta dacale Italiana, in funzione diretta anta- d’Italia, stretta nella morsa di una crisi forze reazionarie, passivo complice il go- di classe trova i suo posto segnato: Al- gonista della riformista Confederazione economica che diventa intollerabile per verno, intorno alla bandiera del tripoli- l’opposizione!” (13 ottobre 1911). Generale del Lavoro, particolarmente le classi più povere; e ogni agitazione smo e invita la Direzione del partito a Il congresso nazionale, convocato a forte a Milano, nella Romagna, nella zo- provoca incidenti sanguinosi e persecu- stringere tutti gli opportuni accordi con Modena dal 15 al 18 ottobre, approva na di Carrara. La sua bandiera è il mito zioni poliziesche che volgono a rendere la Confederazione Generale del Lavoro una mozione redatta da Turati che pur soreliano dello sciopero generale,inteso sempre più infiammata l’atmosfera. Il 6 per tutte quelle manifestazioni che si ren- escludendo “una poltica di opposizione come mezzo per rivendicare aumenti sa- gennaio, a Rocca Gorga, nel Lazio, una deranno necessarie. La rivendicazione gladiatoria e meccanicamente sempre lariali e migliori condizioni di lavoro, ma ennesima protesta popolare è soffocata della pace, prosegue l’ordine del giorno uguale, che ridurrebbe al nulla l’azione come ginnastica educativa del proletaria- nel sangue. Il titolo del commento del- milanese, va legata a una decisa azione parlamentare e condurrebbe logicamente to rivoluzionario. Le precedenti lotte di l’Avanti! è: La politica della strage!. Un contro il caroviveri, fenomeno che si pre- alla’utopia della violenza perenne e al- lavoro a direzione sindacalista si erano inviato del giornale va sul posto per una senta contemporaneamente in tutti i Paesi l’astensionismo elettorale”, condanna invariabilmente chiuse con dure sconfit- inchiesta e le sue corrispondenze, con ti- d’Europa, frutto anch’esso del progetto ugualmente la politica di continuo rico- te, ma ora, nell’accresciuta tensione della toli a piena pagina e commenti redazio- di “trustificazione industriale” e della po- noscimento dei fatti compiuti e di mini- lotta politica, la parola d’ordine estremi- nali di violenza estrema occupano per più litica doganale del capitalismo”. sterialismo ad ogni costo per “mantenere stiche riacquistano credito permettendo giorni la prima pagina. Ma la reazione Ma l’opposizione alla guerra non trova i contatti e le influenze sul potewre” e per cosi la nascita della nuova robusta orga- non si ferma qui. L’Avanti! Promuove a il tempo per passare dala stmpa e dagli l’ossessione del “meno peggio”. Ogni nizzazione. L’obbiettivo strategico che a Milano un comizio di protesta, nel corso ordini del giorno nel Paese. appoggio permanente al governo deve questo punto Mussolini si propone è della quale ha la parola, tra gli altri, Mus- L’impresa, preparata dal governo i sor- essere il fruppo dell’accordo tra Gruppi quello di legare al Partito socialista, e per Il giovane Benito Mussolini solini, che attacca il governo e monar- dina, si inizia d’improvviso, cogliendo i parlamentari, Direzione del partito e rap- esso alla politica personale del direttore chia, fa la storia di tutti gli eccidi prole- socialisti quasi di sorpresa. presentanti delle maggiori organizzazioni dell’Avanti!, tali correnti, valendosi di e gretta dei riformisti. Serrati teme che tari consumati in Italia fin dal 1861, af- La grande maggioranza del partito, in esse per disgregare, o comunque per tra- avventurieri anarcoidi e politicanti ambi- ferma che fino a quando esisterà una so- tutte le sue correnti, si manifesta però im- scinare su di un nuovo terreno di lotta, la ziosi, attratti dalle maggiori speranze cietà divisa in classi gli eccidi resteranno mediatamente e senza equivoci recisa- Confederazione Generale del Lavoro, elettorali offerte dal suffragio universale, normale pratica del governo, rivendica il mente contraria alla guera. Nonostante che rimaneva il formidabile baluardo dei vadano a portare nelle organizzazioni di diritto del popolo alla resistenza contro l’improvvisa virata in senso colonialista riformisti e rendeva di fatto impossibile partito corruzione e discordia, ma Mus- tali delitti e conclude inneggiando alla ri- di tutta un’ala, e la più autorevole, del ogni rovesciamento del Partito socialista. solini insiste: il partito deve diventare un voluzione sociale. Nei giorni successivi, sindacalismo rivoluzionario, da Orano a A questo scopo bisognava far cadere la grande esercito rivoluzionario e deve ac- il giornale lancia la proposta di risponde- Labriola, il partito nel suo complesso rea- rigida barriera che aveva separati nel pas- cogliere tutte le forze che sono scontente re con lo sciopero generale a un eventua- gisce univocamente al fatto nuovo. sato i socialisti dai sindacalisti e dagli dell’ ordinamento sociale esistente. le ripetersi di simili fatti. Il 2 febbraio,per Al tripolitismo si convertono il sicilia- anarchici. L’azione di Mussolini, dalle Di pari passo prosegue l’opera volta ad tener viva l’agitazione, l’Avanti! È tutto no De Felice, già da tempo ai margini del colonne dell’Avanti! Si svolge a questo attenuare le divergenze di natura tanto dedicato alla rievocazione dei maggiori partito, e, non senza riserva, Guido Po- punto in più direzioni. La spinta a sinistra ideologica che politica, tra socialismo ri- eccidi avvenuti dal 1861 in poi. Il 4 feb- drecca. Una posizione intermedia è quel- che il Partito socialista aveva subita in se- voluzionario e riformismo. Uomini a braio a Napoli si verificano dimostrazio- la del gruppo bissolatiano che nella guer- guito alla guerra libica portava nelle sue mezza strada tra marxismo e sindacali- ni, tumulti e vien proclamato lo sciopero ra vede, secondo l’espressione di Giolitti, file in ogni parte d’Italia molti nuovi ele- smo collaborano con Mussolini a questo generale contro l’oppressione fiscale e il una fatalità storica e dell’opposizione ad menti, e l’Avanti! Si batte perché questo fine, all’interno e all’esterno del corpo rincaro dei viveri. L’agitazione dalla città essa non intende fare una questione ca- fenomeno segni l’avvio a un nuovo corso redazionale, da Enrico Leone, che è di si estende alla campagna e l’Avanti! Con pitale, ritenendo che il fatto nuovo no sia organizzativo che tende all’incremento tutti il più originale, ad Agostino Lanzillo una lunga serie di imputazioni, conclude elemento sufficiente a che i socialisti pas- anche numerico del partito, accogliendo e a Niccolò Facello, i teorici del “libera- la prima sortita del nuovo direttore. Ma sino all’opposizione a oltranza contro soprattutto quanti avevano disertato il lismo di classe”, da Silvano Fasulo a Ugo ci vuole ben altro per fermare Mussolini, Giolitti e il suo governo del suffragio uni- partito o non avevano mai voluto farne Barni. che sente il vento della popolarità spirare versale. La crisi già da tempo in atto in parte perché delusi dalla politica pavida Gli avvenimenti nel Paese favoriscono sempre più forte in suo favore. Un refe- 12 I

rendum viene indetto dall’Avanti!, intor- mento avventuroso del direttore del- E il proletariato risponde all’appello. centrali sono responsabili di aver preso il ‘mercato chiuso’ per i proletari che do- no alla proposta dello sciopero generale l’Avanti! Comincia a suscitarvi delle pre- Dai circoli, dalle leghe, dalla stampa so- l’iniziativa dell’aggressione, la Francia è po aver rischiato la vita sui campi di bat- e un plebiscito di consensi si leva dalla occupazioni e di esse si rende interprete cialista delle province consensi entusia- sempre la patria della rivoluzione. Ma taglia…torneranno dolenti e delusi al stampa socialista locale e dalle organiz- Arturo Vella in una riunione che ha luogo stici giungono all’Avanti! che sembra di- ancora pochi giorni dopo, esaminando martirio oscuro della loro schiavitù seco- zazioni di partito, e mentre pervengono a metà luglio e si protrae per più giorni. ventato dell’azione socialista clinicamente la natura del “delirium tre- lare”. le risposte, agitazioni e scioperi continua- Velia era stato nel 1907 il protagonista di contro la guerra. Le sue pagine registrano mens” nazionalista, Mussolini conferma Il 22 settembre l’Avanti! pubblica il no ininterrottamente a Torre Annunziata una scissione in seno al movimento gio- tutte le manifestazioni, riportano tutti gli la tesi della neutralità assoluta. La guerra, manifesto della Direzione del partito e e a Massafiscaglia, a Bologna e a Carra- vanile socialista, caduto sotto il controllo ordini del giorno, riproducono brani da egli dichiara, “rappresenta la forma più del Gruppo parlamentare contro la guerra ra, a Reggio e a Torino, e persino brac- dei sindacalisti, e per piùanni aveva do- tutta la numerosa stampa locale che, sen- acuta di collaborazione di classe e la for- che provoca un autentico plebiscito di cianti e minatori, muratori e metallurgici vuto difendere se stesso e l’organizzazio- za distinzioni di correnti, si è schierata ma estrema dello sfruttamento del prole- adesioni. Un commento redazionale e chiunque sia a dirigerli, riformisti o ne che dalla scissione era nata, dalla vio- con l’organo del partito. Pochi giorni do- tariato (…). Questa nostra posizione esprime il vivo compiacimento del gior- anarchici o sindacalisti rivoluzionari, lenta offensiva dei sindacalisti. Tale espe- po, mentre il pronunciamento delle orga- mentale, che si giustifica coi nostri prin- nale che vede sempre nuove e sempre più l’Avanti! Dà ad ogni movimento di pro- rienza lo rende particolarmente sensibile nizzazioni socialiste è già in pieno svi- cipi, trova altresì la sua giustificazione numerose approvazioni confortare la sua testa il suo incondizionato appoggio. In- alle deviazioni di cui l’Avanti! Sta diven- luppo, in una pagina intitolata alla parola profonda nella realtà della situazione. campagna. Ma il 6 ottobre sotto il titolo torno al giornale Mussolini vuol fare tando il banco di prova, per cui egli pre- d’ordine della neutralità appare un arti- L’Italia non ha bisogno di eserciti della Non vogliamo rinnegare il nostro passa- l’unità di tutto il proletariato, in tutte le senta un ordine del giorno che richiama colo di Mussolini dedicato a Gustave morte, ma di eserciti della vita” (26 ago- to, né pregiudicare il nostro avvenire, sue tendenze. Delle preoccupazioni che alla disciplina il bollente direttore. Le Hervé, il professionista dell’antimilitari- sto 1914). Mussolini pubblica il testo di una sua let- l’indirizzo del giornale suscita nel grup- preoccupazioni espresse nel’o.d.g. sono smo e dell’antipatriottismo, l’uomo che I nazionalisti intanto, dopo un primo tere a Giuseppe Lombardo-Radice, pub- po riformista si fa interprete ripetutamen- comuni a parecchi membri della Direzio- voleva piantare la bandiera della Francia momento di incertezza nel quale avevano blicata nel Giornale d’Italia, nella quale te Giovanni Zibordi, che teme il ritorno ne, e Mussolini, che preferisce evitare nel letamaio, e che ha chiesto al governo pensato alla possibilità di una guerra a della campagna neutralista dell’Avanti! a velleità insurrezionalistiche, dalla quali una troppo approfondita discussione in del suo Paese l’onore di essere arruolato fianco dell’Austria, vanno preparando un si dà una interpretazione goffamente ma- a prezzo di dura fatica il socialismo ita- merito,dopo una prudente difesa del suo nel primo reggimento destinato al fronte. cambiamento di fronte e parlano di mi- chiavellica. Essa è fatta per dichiarare liano si era liberato. Ma, incoraggiato dal operato, rassegna le dimissioni. È quanto Il bel gesto piace a Mussolini, che lo pa- steriosi fini che l’Italia deve a ogni costo l’opposizione di principio dei socialisti successo, Mussolini risponde con una basta perché l’ordine cercar di raggiungere. alla guerra, ma non si propone scopi più secca messa a punto ideologica, fatta di del giorno Vella sia Ma Mussolini è sem- avanzati di quelli di costituire un con- poche frasi, breve e dure, categoriche, respinto e Mussolini pre più neutralista: “Il trappeso alle correnti guerrafondaie che come gli articoli di regolamento. I rifor- sia invitato a recedere movimento di questi potrebbero precipitare gli eventi, e infine misti, egli spiega, prendono per “ antici- dalla sua decisione. gironi – egli scrive – mantiene viva l’agitazione perché ancora pazioni di socialismo” quelli che non so- Non sono necessari ha (…) uno scopo ed è non è esclusa l’ipotesi di una guerra al no altro che “ gli svolgimenti della socie- molti sforzi a convin- quello di preparare fianco degli imperi centrali: in tal caso tà borghese”. Il socialismo invece è “ una cerlo e le dimissioni l’opinione pubblica l’opposizione sarebbe assoluta. Il 7 otto- creazione nuova”, è “ il trapasso alla col- rientrano nel corso italiana alla guerra bre, in una lettera a Libero Tancredi, al- lettività proletaria dei mezzi di produzio- della stessa seduta. Il contro l’Austria-Un- trimenti noto come Massimo Rocca, ne e di scambio”. Il “ resto”, e cioè trionfo però è manca- gheria e la Germania, Mussolini dichiarava che la sua opposi- “istruzione obbligatoria, laicità degli to a Mussolini. La sua fatta scoppiare con un zione alla guerra sarebbe stata insurrezio- ospedali, suffragio universale ecc.” e “ politica incontra delle pretesto qualunque. nale in caso di guerra contro la Francia, svolgimento democratico della società resistenze che posso- Resta a vedere se il “ideale e legale” in caso di guerra contro borghese”. La lotta socialista si svolge no col tempo diventa- proletariato italiano l’Austria. Le proteste socialiste questa invece su tutt’altro piano, su quello della re molto serie. Il sen- cadrà nel tranello. Di volta cominciano a fioccare. Le adesioni intransigenza lotta di classe, che è lotta so dell’opportunità, qui la necessità di se- che continuano a pervenire alla campa- di minoranze, da una parte all’altra. Pro- che non gli manca, gli gnalare e smascherare gna antiguerresca del giornale si unisco- porsi di voler conquistare alla causa del consiglia di temperare queste manovre peri- no alle manifestazioni di perplessità e al- socialismo le maggioranze equivale a gli ardori e di frenare colose…”. Questo ar- le aperte deplorazioni che il comporta- renderlo irrealizzabile. Soltanto l’audacia la marcia su una via ticolo appariva nel- mento dell’iniziatore della campagna co- di una minoranza pronta alla violenza che può diventare pe- l’Avanti! del 9 settem- mincia a provocare. può provocare il salto dal regime borghe- ricolosa. Nell’agosto, bre. Il giorno successi- Il 18 ottobre l’Avanti! pubblica in terza se al regime socialista. Eliminare il con- ancora a Milano, un vo l’Avanti! reca il re- pagina un lungo articolo del suo diretto- cetto di violenza è tipico del riformismo nuovo sciopero di ca- soconto dell’assem- re, il quale inaugura il passaggio “dalla e dell’utopismo. La violenza resta grande tegoria viene trasfor- blea della Sezione so- neutralità assoluta alla neutralità attiva e “ levatrice della storia” ( 29 marzo 1913). mato in sciopero ge- cialista milanese, riu- operante”. L’idea dell’intervento è pro- nerale a iniziativa del- nitasi per discutere spettata ancora sotto forma di ipotesi, ma la Unione Sindacale. della situazione inter- l’orientamento è ormai ben definito. Ra- L’Avanti! Plaude, ma nazionale. “La que- gioni umanitarie (affrettare la fine del CAMBIA IL CONCETTO la Confederazione del stione – esordisce conflitto) e motivi ideali (l’emancipazio- DI LOTTA DI CLASSE Lavoro non approva, Mussolini – dal punto ne delle nazionalità oppresse) rendono e lo sciopero, dopo di vista dei nostri prin- attuale il progetto per lo meno di una me- È l’inizio della polemica ideologica, fat- essersi trascinato per cipi deve essere pro- diazione armata dell’Italia nel grande ta da Mussolini in nome del marxismo più giorni, termina spettata ricordandoci conflitto. dialettico e rivoluzionario contro l’evolu- con una disfatta, della di essere italiani (…)”. Nella riunione della Direzione del 20 zionismo positivistico dei riformisti. In quale i sindacalisti Il discorso prosegue a ottobre Mussolini presenta un ordine del realtà il Marx di Mussolini è “ alto e dell’Unione attribui- ritmo ondulatorio. giorno ispirato alle stesse idee, ma l’or- biondo”, come Marx di un vecchio avvo- scono le responsabili- Francia borghese e dine del giorno non riceve che un voto: cato napoletano, ricordato da Croce, che tà ai dirigenti confe- Francia rivoluzionaria, il suo. così si vantava di averlo conosciuto, derali. Ma su questo Austria boccheggiante Il 21 ottobre l’Avanti! pubblica un ignorando che il Marx della realtà non era terreno l’Avanti! Non e Germania militarista nuovo manifesto della Direzione contro né alto, né biondo. Delle sue superficiali li segue. I sindacalisti hanno preso l’ini- ragona a quello dei comunardi del ’70 si inseguono e si intrecciano in un susse- la guerra. “…Non è oggi in noi – vi si di- esperienze marxiste, a Mussolini non era ziativa dello sciopero e lo hanno diretto: (1870, ndr), insorti contro i “vigliacchi” guirsi di frasi, ognuna delle quali contrad- ce – la forza di impedire o di fiaccare la rimasta che l’idea della rivoluzione come a loro sarebbe andato il merito di un che avevano consegnato la Francia ai dice la precedente. La tesi della neutralità guerra che divampa. Noi non vogliamo atto di violenza di una minoranza avven- eventuale successo, a loro va la respon- prussiani. assoluta naufraga in un mare di ipotesi però altre nazioni sul campo di battaglia. turosa, e la conoscenza di Sorel gli aveva sabilità del fallimento. Anzi, per meglio Nei giorni successivi le puntate contro ambigue: “…noi non siamo – egli conclu- Noi non vogliamo rompere la linea desi- ribadito lo stesso concetto questo è il scindere le propie responsabilità da quel- gli imperi centrali si fanno più aperte. de – né irredentisti, né patriottardi, né de- gnata dai nostri principi. Vogliamo con marxismo che compare sull’Avanti! At- le degli sconfitti, Mussolini nei giorni L’indignazione suscitata dall’invasione mocratici in un certo senso, né massoni, questo manifesto perciò parlare a tutti i traverso gli articoli suoi e dei suoi colla- successivi rivolge loro paterne rampogne, del Belgio neutrale e la delusione nata né tanto meno bloccardi (…) potremo ac- compagni quasi ad uno ad uno e dire loro boratori e che tocca la sua punta di mag- presentando in pochi articoli un manuale negli ambienti socialisti dall’atteggia- cettare la guerra, ma patrocinarla signifi- che nessuno può certo comprimersi sen- giore originalità in una serie di articoli nei completo di teoria e di tattica a uso dei mento di acquiescenza assunto di fronte cherebbe passare la barricata e confonder- timenti di simpatia che sorgono sponta- quali Ugo Barni storicamente dimostra, dirigenti operai. alla guerra dalla grande maggioranza del si con gli altri che intendono la guerra (...) nei ed invincibili dall’animo nostro tra seguendo una indicazione teorica partita partito socialista tedesco, al quale gl’ita- igiene del mondo (…). Non intendiamo belligerante e belligerante, ma questi sen- dallo stesso Mussolini, che il pensiero di liani erano soliti guardare come modello con questo affermare che le nostre idee timenti non debbono staccarci dalla fe- Marx e quello di Bakounine si integrano e guida, sono i due fatti nuovi che pren- non potranno cambiare, perché solo i paz- deltà alla nostra bandiera. Su questa ban- a vicenda e che i contrasti tra loro furono AL GRIDO DI “VIVA L’AVANTI!” dono la mano a Mussolini, ma lo sbanda- zi e i morti non cambiano (…)”. diera è scritto: Proletari di tutto il mondo, il frutto di un susseguirsi di equivoci, ag- L’ESPULSIONE DI MUSSOLINI mento viene corretto, nel senso opposto. L’atteggiamento di Mussolini si fa da unitevi!...”. gravati dalla diversità dei temperamenti. Nello stesso giorno, il 7 agosto, la secon- questo momento sempre più pendolare. non reca la firma di Mus- Anche Amedeo Bordiga contribuisce alla Il 26 giugno a Serajevo, nella Bosnia da da pagina del giornale reca una difesa re- Il 13 settembre l’Avanti! pubblica un suo solini. In altra parte però il giornale in- ripresa del marxista dell’Avanti!, ma se il pochi anni annessa all’Austria, venivano dazionale dell’operato dei socialisti tede- veemente articolo “contro il sovversivi- forma che la Direzione ha accettato le di- suo arido schematismo di gusto matema- uccisi l’erede al trono austro-ungarico e schi. Nell’articolo si rileva che al reato di smo guerrafondaio”, in polemica con missioni del direttore dell’Avanti!, il qua- tico indulge in questa fase a suggestioni la moglie. Un mese dopo, in seguito a un mancata rivoluzione a essi contestato fa Sergio Pannunzio, il quale, sempre le ha assicurato che nulla farà per intral- soreliane, la sua voce non si accorda con intenso lavorio diplomatico tra le cancel- riscontro l’atteggiamento contraddittorio nell’Avanti!, aveva sostenuto che tra so- ciare il lavoro della Direzione stessa. E quella prevalente di ispirazioni mussoli- lerie austriaca e tedesca, la Serbia rice- dei sindacalisti francesi, i quali dopo aver cialismo e guerra non esiste incompati- nello stesso numero c’è il secco commia- niana. E’ invece Mussolini stesso a con- veva dall’Austria un provocatorio ulti- sempre sostenuto che il proletariato non bilità, e che la guerra sarebbe stata co- to di Mussolini dai suoi lettori: “…No- cludere la prima fase della sua manovra matum, che causava a pochi giorni di di- ha “patrie da difendere e nulla da difen- munque un fatto rivoluzionario. “Ad ese- minato da un Congresso nazionale, egli ideologica riproducendo nel giornale una stanza lo scoppio della guerra nella quale dere dentro la patria”, si sono di colpo crare la guerra – scrive Mussolini – ba- dice dinanzi ad un altro Congresso nazio- sua prefazione a una raccolta di scritti venivano travolti tutti i popoli d’Europa. convertiti alla causa della difesa della na- sterebbe pensare che essa rappresenta nale avrei dovuto render conto del mio dell’anarchico francese Charles Albert, Il 26 luglio, quando la rottura delle re- zione; la terza pagina invece è dedicata una enorme violazione della libertà e del- mandato, ma io, quantunque ci siano dei apparsi nella Guerra sociale e dai quali lazioni tra Serbia e Austria-Ungheria era al pericolo del pangermanesimo. la autonomia umana (…). L’individuo precedenti, non faccio questioni di pro- egli deduce la possibilità di una vasta al- già un fatto compiuto, l’Avanti! lancia I collaboratori abituali del giornale, di dovrà uccidere o farsi uccidere per la glo- cedura, e me ne vado. Con serenità, con leanza di sinistra per l’attacco frontale al- l’appello al “proletariato” italiano perché destra e di sinistra, continuano intanto la ria dello Stato, gloria che gronda di lagri- orgoglio e con fede immutata!”. la società borghese, l’Avanti! Contribui- imponga al governo la “neutralità asso- campagna sistematica contro la guerra. me e di sangue (…). Il proletariato perde Il giorno successivo l’Avanti! riporta sca a un certo rinnovamento del linguag- luta” con “tutti i mezzi”. Il 9 agosto Angelica Balabanoff riba- la sua autonomia di classe e ogni residuo l’ordine del giorno della Direzione rela- gio socialista, che si nota soprattutto nel “…Sorga dunque – scrive Mussolini – disce la sua fiducia nell’Internazionale e di libertà (…). E’ terribile! Ma è anche tivo alle dimissioni di Mussolini. Essa diverso significato che vengono ad assu- dai circoli politici, dalle organizzazioni rivendica a tutti i partiti socialisti che ne inaudito che dei sovversivi desiderino “prende atto con vivo dolore di tali di- mervi espressioni tradizionali. Valga per economiche, dai comuni e dalle provin- fanno parte il merito di essersi battuti questo scempio dell’individualità e della missioni che sa di aver voluto evitare con tutti l’esempio della espressione “ lotta di cie, dove il nostro Partito ha i suoi rap- contro la guerra. libertà, desiderino cioè che l’uomo torni ogni spirito di solidarietà, di affetto e di classe”, intesa nel passato dai riformisti, presentati, sorga dalle moltitudini pro- ad essere una povera cosa sottoposta ammirazione per tutta l’opera valorosa in polemica con l’insurreazuonismo anar- fonde del Proletariato un grido solo, e sia * * * all’arbitrio di un potere criminale e assur- ed efficace spiegata dal compagno Mus- chico, come il metodo della lotta legale ripetuto per le piazze e per le strade d’Ita- do”. Né è possibile farsi illusioni sui ri- solini ed è libera di assumere la direzione delle organizzazioni operaie per le loro lia: Abbasso la guerra!”. L’ atteggiamento di Mussolini è invece sultati rivoluzionari della guerra. “La li- dell’Avanti!”. Il compito di dirigere il rivendicazioni, e che diventa con Musso- E’ venuto il giorno per il Proletariato più cauto. Egli si dichiara sostanzialmen- quidazione della guerra avverrà al di fuo- giornale in rappresentanza della Direzio- lini l’equivalente di “guerra di classe”, italiano di tener fede alla vecchia parola te d’accordo con Bordiga, ma avanza ri di ogni influenza sovversiva e proleta- ne del partito, viene affidato a Giovanni come nel passato sindacalisti e anarchici d’ordine: Non un uomo! Né un soldo! qualche riserva: la struttura dello Stato ria (…). Finito il macello degli eserciti Bacci, e Giacinto avevano preferito definirla. L’atteggia- A qualunque costo!”. prussiano è ancora feudale, gli imperi avrà luogo il ‘mercato’ dei diplomatici; Menotti Serrati. L I 13

I I direttori dell’Avanti! dalla nascita al fascismo GIACINTO MENOTTI SERRATI LA SCISSIONE DI TORINO PRECEDE “LIVORNO ‘21”

L’ attività precongressuale si svolge, sul nistra, e che dà vita al Partito Comunista ormai inserito, di diritto e di fatto, nel va- finire del 1920, in un clima di accani- d’Italia, solo riconosciuto, da questo mo- sto e complesso gioco della politica della mento e di tensione senza precedenti. In mento, dalla III Internazionale. III Internazionale, la quale ai comunisti vista della scissione le varie correnti Se però la frattura non ha per i sociali- italiani assegna come obiettivo tattico svolgono un intenso lavoro organizzativo sti, sul terreno organizzativo, conseguen- immediato quello della liquidazione oltre che propagandistico, regolarmente ze gravi, profonda è invece la crisi che si dell’«equivoco centrista», vale a dire la registrato dall’Avanti!. Il dibattito però apre in seno a tutto il movimento socia- liquidazione del Partito socialista, con non è né sereno, né approfondito. I pro- lista italiano, pressato sempre più stretta- l’assorbimento della sinistra nelle file co- blemi relativi alla ormai grave situazione mente dalla controffensiva borghese. muniste e la conseguente formazione di interna italiana vi affiorano appena e non La scissione infatti non chiarifica, ma un partito socialdemocratico collabora- trovano sviluppo. Tutta l’attenzione è po- aggrava la situazione. Serrati e i dirigenti zionista. larizzata intorno alle tesi di Mosca, ma della sinistra socialista si rifiutano di ri- La scissione di Livorno coincide con anche qui manca ogni tentativo di discu- conoscere di avere effettuato una scelta una ripresa in grande stile, e su scala as- terle nel loro insieme, di rendersi conto respingendo le condizioni di Mosca, e lo- sai più vasta che nel passato, della offen- Al congresso di Livorno la nascita del Pcd'I della loro reale portata. L’accettazione di ro preoccupazione assillante resterà uni- siva armata fascista contro le organizza- esse implica per i partiti un’autentica ri- camente quella di ottenere una revisione zioni socialiste e operaie. Il Partito socia- corso in tal senso viene presentato al co- co la III Internazionale, anche là dove voluzione, un radicale cambiamento di del giudizio dimostrando la più pura e lista si trova così a dover fronteggiare mitato esecutivo della Internazionale e, non era necessario assolutamente fra i statuti, di programmi, di principi, ma di dura intransigenza rivoluzionaria. L’ala una persistente opera di disgregazione da nell’attesa, Serrati continua a considerar- socialisti, spezza il movimento, scioglie questo soltanto i riformisti sembrano es- riformista resta anch’essa legata a una sinistra e un’offensiva frontale, che non sene un milite, limitandosi alla stretta di- le fila di coloro che le erano e le sono sere consapevoli. Serrati invece imposta politica che non è la sua, che subisce per risparmia ovviamente neanche i comuni- fensiva nei confronti degli attacchi che a maggiormente affezionati, e che le han- e conduce il dibattito in termini di difesa disciplina di partito, rimanendo però essa sti, e che vien condotta con una ferocia lui soprattutto, non ai destri, avversari no dato mille prove di premuroso attac- dell’unità del partito e di rivendicazione stessa colpita da una grave paralisi. senza precedenti. aperti ed estranei a tale politica, vengono camento. Questo l’errore. Errore tattico, dei suoi singolari meriti, e su questo ter- Dall’altra parte, i fermenti di rinnova- La prima preoccupazione di Serrati è rivolti. errore politico del quale [...] i nostri reno rimane la grande maggioranza che mento introdotti nel dibattito ideologico quella di non coinvolgere l’Avanti! in una Il primo commento dell’Avanti! alla compagni della III Internazionale si con- a lui fa capo. dal gruppo dell’Ordine nuovo, restano lotta aspra contro i comunisti. Sentimen- scissione è in termini accorati, ma misu- vinceranno quando sarà loro dimostrato Il congresso ha luogo a Livorno, nel compressi tra la verbosità facinorosa di talmente fedele alla III Internazionale e rati e ancora esprime la speranza che la coi fatti che essi hanno errato nel loro gennaio del 1921, e conclude tutta una Bombacci e il settarismo estremistico e dolorosamente colpito dal fatto che il suo Internazionale comunista possa rivedere calcolo e quando la situazione europea fase della storia del socialismo italiano. astratto di Bordiga. Inoltre, sul terreno partito ne sia stato escluso per non aver la sua decisione relativamente al Partito si sarà incaricata di dimostrare loro che Serrati vi ha parte di protagonista, con un politico, il nuovo partito è tagliato fuori accettate tutte le condizioni di Mosca, Socialista Italiano, sanando una situazio- non si violenta la storia e non si provo- appassionato discorso che contribuisce da ogni possibilità di azione positiva e egli intende rimanere idealmente su quel ne le cui conseguenze potrebbero essere cano artificialmente situazioni che non non poco a contenere entro limiti molto immediata, oltre che dalla immaturità del terreno di lotta, ma salvando al tempo molto gravi. «...Mentre il capitalismo – hanno la loro ragion d’essere nella real- modesti la scissione che si verifica a si- suo gruppo dirigente, dal fatto che esso è stesso l’unità e il nome del partito. Un ri- scrive l’Avanti! – sferra il proprio attac- tà» (25 gennaio 1921). L

I I direttori dell’Avanti! dalla nascita al fascimso svolta come disorganizzatrice del movi- mento proletario”. PIETRO NENNI. L’AVANTI! ÈILPARTITO A Mosca, intanto, continuando le trat- tative, si decide di fare dell’Avanti! l’or- gano del Partito Comunista Unificato con LA VITTORIA SUI “FUSIONISTI” la duplice direzione di Serrati e Gramsci, mentre a Milano il Comitato di Difesa, scavalcando la Direzione divisa e incerta, risponde incaricando Nenni di rimanere si preoccupi di dare al partito. Mentre mento che costituisce formalmente un at- re il sacrificio dolorosissimo della pro- in redazione, in rappresentanza del comi- l’offensiva fascista ricomincia nel Paese, to di ribellione, ma è fedele nella sua so- pria organizzazione, ma questo quan- tato stesso fino a che non siano state pre- in un continuo crescendo di violenza e di stanza alla lettera e allo spirito delle de- do la fusione si sarà spontaneamente se decisioni definitive. ferocia, aumenta anche la fiducia del cisioni precedentemente prese dal partito, operata sulla linea del difficile combat- Il ritorno di Serrati dalla Russia e il suo giornale nella impossibilità che la crisi soprattutto esprime il pensiero della timento dove i buoni socialisti e i buoni tentativo di escludere Nenni e altri espo- possa essere risolta da una qualsiasi for- grande maggioranza degli iscritti che tro- comunisti con lealtà, con reciproco ri- nenti del suo gruppo dalla redazione del mazione politica della borghesia. Si va la decisione per lo meno intempestiva. spetto potranno stringersi la mano e giornale provoca un ulteriore irrigidi- ostenta anzi la sicurezza che lo stesso fa- accettare un’alleanza che tronchi netto mento delle rispettive posizioni, fino a scismo, una volta giunto eventualmente con un nefasto passato di intestine po- che, per quanto riguarda il giornale, pone al potere, non possa mancare di essere lemiche. Una bandiera non si getta in fine a ogni contesa il governo fascista, travolto dalle contraddizioni insanabili “UNA BANDIERA canto come cosa inutile. Si può anche mandando in carcere, imparzialmente, Il giovane Nenni esistenti nella situazione italiana. Anche NON SI GETTA D’UN CANTO ammainare, ma con onore, con digni- prima Serrati e poi Nenni con un gruppo alcuni elementi nuovi che partecipano al COME COSA INUTILE” tà, per un processo spontaneo di senti- di una dozzina di redattori, dopo aver sot- dibattito non escono dai limiti di questa menti” (3 gennaio 1923). toposto ad accurata perquisizione la pe- Il congresso nazionale che è convocato impostazione. Solo Nenni, in un suo arti- “Io penso, - scrive Nenni – che se la L’articolo di Nenni suscita nel partito ricolosa sede dell’Avanti! nell’ottobre del 1921 si risolve in una colo dedicato alla analisi del fascismo, nostra delegazione a Mosca e la Dire- larghi consensi e sulle posizioni in esso Il congresso nazionale dell’aprile del nuova sterile accademia. I lavori hanno sembra avvicinarsi al nucleo centrale del zione del partito che ne ha convalidato indicate si costituisce un Comitato di Di- ’23 pone fine alle polemiche. Il partito inizio in un’atmosfera di grande entusia- problema, quando avverte che il fascismo l’operato, avessero ricevuto l’incarico fesa Socialista che si propone, come sco- dichiara di voler mantenersi sul terreno smo. Alla vigilia del congresso, Milano, non è costituito soltanto dalle selvagge di procedere alla liquidazione sotto-co- po immediato, quello di demandare al della lotta rivoluzionaria, ma non intende che ne è la sede, ha avuto una sua grande bande dei suoi squadristi (…) sto del Partito socialista, senza nessun partito, interpellato per referendum e in rinunciare alla propria esistenza, al pro- giornata socialista, con l’inaugurazione, I risultati del Congresso di Roma erano beneficio né per l’Internazionale, né congresso, ogni decisione sulla fusione. prio nome, alla propria tradizione, alla in vai Settala, con grande concorso di po- stati riassunti dall’Avanti! in un un com- per il proletariato, non si sarebbero Contemporaneamente si apre sull’Avanti! propria autonomia. Soprattutto esso ritie- polo, del nuovo grande palazzo del- mento intitolato Liberazione! L’anima ri- comportate diversamente.” Il Con- il dibattito intorno allo stesso tema che di- ne di avere ancora una sua funzione da l’Avanti! Distrutta nel ’19 la vecchia sede voluzionaria del socialismo si era final- gresso di Roma aveva sì confermato mostra soprattutto il fondamentale equi- svolgere in Italia, e nutre delle riserve su- del giornale, lo sforzo concorde di tutti i mente liberata dai ceppi della degenera- l’adesione alla Internazionale ed è an- voco delle ripetute adesioni dei socialisti gli orientamenti che sembrano prevalere socialisti ha permesso la nuova grande zione parlamentaristica, e in nome del- che vero che non possono coesistere italiani alla III Internazionale. Essi in re- in seno alla III Internazionale. A queste realizzazione. Un palazzo a tre piani, con l’anima rivoluzionaria Serrati, accompa- nello stesso Paese due diverse sezioni altà nella loro grande maggioranza non condizioni si rinnova l’adesione a Mo- ampi uffici, moderni e completi impianti gnato da una delegazione della Direzione della stessa organizzazione, ma nessu- hanno mai inteso andare oltre un solenne sca, senza peraltro più alcuna speranza tipografici, è la nuova casa del giornale, del partito, si reca nel novembre a Mo- na decisione era stata presa circa il attestato di solidarietà con gli artefici del- che essa possa essere accolta. La direzio- che sarà presto arricchita di albergo, ri- sca, dove è riunito il congresso della In- modo in cui questa unificazione tra i la rivoluzione russa. L’ideologia e la tat- ne dell’Avanti! è affidata a un triumvirato storante, sale di trattenimento e bibliote- ternazionale comunista, per trattare circa due partiti della sinistra socialista ita- tica del bolscevismo, e Serrati in questo composto da Nenni, Vernocchi e Momi- ca. I vecchi direttori dell’Avanti! e quello l’adesione del Partito Socialista Italiano liana dovesse avvenire, ed è comunque non si differenzia dalla maggioranza, so- gliano, rimanendo a Nenni la direzione in carica, da Ferri, tornato improvvisa- alla internazionale stessa. Durante le trat- certo che il modo scelto da Mosca è il no rimaste sostanzialmente estranee. L’in- effettiva. I fusionisti battuti si daranno mente e provvisoriamente nelle file so- tative giungono al giornale vivaci corri- peggiore. “La fusione di due partiti flusso del bolscevismo, innestato in ricor- un’organizzazione di frazione, e finiran- cialiste, a Treves, Bacci, Serrati, tengono spondenze del Serrati sulla vita sovietica non può essere imposta dall’alto, essa di della polemica dei sindacalisti rivolu- no dopo qualche tempo con l’essere un grandioso comizio. Ed è Serrati a sa- e sugli effetti del nuovo corso di politica deve maturarsi dal basso. Non può es- zionari, è limitato all’acquisizione di un espulsi per la loro opera sistematica di di- lutare il tramonto dei tempi duri del gior- economica inaugurato da Lenin; giunge sere improvvisata, ma lentamente pre- rigido senso dell’autonomia della classe sgregazione e di denigrazione del partito. nale, paragonando le difficoltà del perio- il discorso di Zinoviev sulla questione parata (…). Si sono mai visti due par- e all’impostazione, in forme peraltro im- La chiusura delle lotte di tendenze, ot- do bellico alla grande vittoriosa realizza- del socialismo italiano; giungono i docu- titi passare da una fase di aspre pole- mature, del problema della conquista del tenuta a prezzo del frazionamento del zione del presente, ben lungi dal preve- menti che danno le trattative per conclu- miche teoretiche, oltre che tattiche, al- potere politico per via rivoluzionaria. movimento socialista in tre tronconi e dere che, esattamente un anno dopo, la se, e stabiliscono tutte le modalità della la fusione? Si sono mai visti fondersi L’equivoco accettato in buona fede da tut- della dispersione di decine di migliaia di nuova superba casa sarebbe stata ridotta fusione tra i partiti socialista e comunista due partiti le cui maggioranze sono te le correnti del partito, (e un discorso militanti, senza contare le tragiche con- a un cumulo di rovine. in Italia e anche i termini entro i quali la contrarie alla fusione? (…). Non si de- analogo potrebbe farsi per qualcuna delle seguenze che la crisi socialista ha provo- Al congresso i riformisti pongono il fusione deve essere sancita da un unico cide la fusione, senza che i due partiti correnti comuniste), viene ora in piena lu- cato nel Paese, permette per la prima vol- problema della partecipazione al governo congresso dei due partiti. alla prova dei fatti, nel duro combatti- ce. L’intervento del Comitato esecutivo ta dal 1919 all’Avanti! di darsi una linea ai fini della restaurazione della libertà e Nell’assenza di Serrati la direzione mento, abbiano via via superato il ri- dell’Internazionale inasprisce la situazio- politica, di riprendere la vera funzione di della civiltà del Paese, sottolineando però dell’Avanti! è affidata a Nenni, ritornato cordo delle antiche divisioni e dei su- ne. Primo oggetto della contesa è infatti organo del partito. che tale politica potrebbe produrre risul- da Parigi per rafforzare la redazione ita- perati dissensi (…). Non basta nemme- l’Avanti!. Il 18 gennaio parte da Mosca La chiusura delle lotte di tendenze, tati positivi soltanto se la eventuale dele- liana. Nenni pubblica i documenti, senza no avere stabilito uno stesso program- un messaggio per la Direzione del Partito otenuta a prezzo del frazionamento del gazione al governo avesse dietro di sé commenti, in attesa che la Direzione del ma, è la forma mentis che in definitiva Socialista Italiano nel quale si deplora “la movimento socialista in tre tronconi e l’appoggio di tutto il partito (…) partito si pronunci su di essi. L’approva- determina la convergenza su una me- decisione da essa convalidata di interpel- nella dispersione di decine di migliaia di Il dibattito sulla politica interna diventa zione della Direzione non tarda a venire desima linea di battaglia (…). Gli ulti- lare gl’iscritti per la decisione definitiva militanti, senza contare le tragiche con- da questo momento ancora più monotono e Nenni è tenuto a pubblicare un lungo mi avvenimenti hanno dimostrato che e si invita comunque la Direzione stessa seguenze che la crisi socialista ha provo- e piatto. La tesi della intransigente asten- articolo di Serrati, giacente da alcuni il Partito vuole e sa vivere, che esso è a provvedere perché l’Avanti! diventi or- cato nel Paese, permette per la prima vol- sione dalle manovre parlamentari è ripre- giorni in redazione, che inneggia alla fu- sinceramente con le tesi dell’Interna- gano di lotta per la fusione e in particola- ta dal 1919 all’Avanti! di darsi una linea sa a ogni numero con dogmatica fermez- sione tra i due partiti. All’articolo di Ser- zionale, che le sente, ne intuisce il va- re, perché sia allontanato Nenni dalla re- politica, di riprendere la vera funzione di za, diventa la sola direttiva che il giornale rati, Nenni fa però seguire un suo com- lore storico. Esso potrà anche compie- dazione, smascherando l’opera da lui organo di partito. L 14 I

I Centinaia le adesioni al censimento socialista per la Conferenza Nazionale del nuovo Avanti! NON ABBIAMO UNA BANCA. ABBIAMO L’AVANTI!

Sono centinaia le adesioni giunte in un turata nel nostro articolato, contrasta- in chiave riformista delle prime leghe NI SOCIALISTA e sono un europeista con l’intento di coinvolgere tutti i simpa- solo mese all’appello di Rino Formica to ma compiuto percorso. contadine ai piccoli coltivatori che spia- da sempre. Vorrei chiedervi se potete in- tizzanti d’area della zona. e della Critica Sociale lanciato sul pri- L’inizio di un percorso politico at- narono la strada alle rivendicazioni per serire pure il nostro sito (web: www.ini- Fraterni saluti mo numero Zero della Nuova serie del- traverso l’elaborazione culturale che la cassa mutua contadina, e successiva- ziativaz-europea.eu). Grazie. G. Di Bella l’Avanti! - il 25 novembre scorso - per offre una pubblicazione che speriamo mente alla costruzione del Diga Jato as- una Conferenza Nazionale delle Fon- diventi quotidiana è un passo fonda- sieme a Danilo Dolci, per arrivare ad uno Associazione Socialisti Liberali Pasquale Coletta, Consigliere dazioni, delle Organizzazioni e dei cir- mentale in un contesto in cui i temi del- dei primi governi locali di centrosinistra Friulani al Comune di Rutigliano (Ba) coli socialisti per la rinascita del pri- la crisi e del rilancio sono troppo preda in Italia. Proprio dalla pagine dell’Avanti Recuperiamo la gloriosa testata del- Caro Direttore, comunico la mia piena mo quotidiano nazionale dei lavorato- di slogan lontani dai cittadini, con ri- l’allora Vicepresidente del Consiglio Pie- l’Avanti!. Aderisco con entusiasmo al- adesione all’Avanti! ri italiani. cette spesso dettate da organismi inter- tro Nenni, dopo la violenta intimidazione l’appello per il recupero e il rilancio dell’ Cordialità Pubblichiamo in queste pagine l’elen- nazionali di origine non rappresenta- mafiosa contro il compagno Fifì Fiorino, Avanti! a nome e per conto dell’Associa- co delle adesioni al censimento socia- tiva, su problemi quasi sempre genera- annunciò lo sblocco dei fondi per la rea- zione Socialisti Liberali Friulani. Antonio Valitutto lista finora pervenuteci per partecipare ti da politiche finanziarie di destra, che lizzazione dell’opera. Enrico Bulfone, Udine Manifestazione di interesse e supporto alla Conferenza prevista per la fine di hanno prodotto squilibri e iniquità che Vito Fiorino, Vincenzo Fedele (Mo- per l’Avanti! gennaio che discuterà e deciderà sulle travolgono poi anche l’”economia rea- vimento Democratico per Partinico, Carlo Alberto Campi, Presidente proposte per la nascita di una nuova le”. E’ bene che si ritrovi il primato Palermo). Totò Bono (dirigente sinda- del Club Pertini di Ferrara Circolo Tempo Moderno, Brescia. Società editrice e per la campagna di della politica, in particolare quella ri- cale CGIL Partinico) Comunico che è attivo a Ferrara un Avv. Lorenzo Cinquepalmi azionariato popolare che assicurino formista in grado di offrire vie diverse CLUB PERTINI. Mentre mi compiaccio autonomia politica ed indipendenza fi- da quelle che la maggior parte dei go- Come socialista impegnato nella CGIL per l’iniziativa invio cordiali saluti. Circolo Sandro Pertini nanziaria al quotidiano socialista. verni conservatori europei stanno se- aderisco alla sottoscrizione per la rinasci- di San Lazzaro di Savena, Bologna gnando per tutto il continente. ta dell’Avanti, strumento indispensabile Guido Morosi, Roma Con la presente siamo a comunicare Sappiamo esserci una grande parte nel passato e necessario ancora oggi per Richiesta partecipazione Conferenza che siamo interessati a comparire nel Dai Socialisti di San Marino di elettorato socialista e riformista che elaborare politiche di giustizia sociale Vi invio gli estremi del mio sito: gruppo e a far parte del Censimento So- Cari compagni, vi trasmettiamo l’arti- è rimasto smarrito dopo gli esiti di tan- adeguate al futuro. www.guidomorosi.webs.com cialista per l’Avanti. colo per la rinascita dell’“Avanti”. Vor- gentopoli e che merita di ritrovare una Circolo “ F. Turati” , Livorno, presi- non si tratta evidentemente di un sito Cordialmente, remmo ringraziare in modo particolare formazione partitica forte. Ritrovare dente Bruno Lambertini socialista ma del sito di un socialista! La Segreteria l’Onorevole Rino Formica per la corte- l’” Avanti” da consultare il giorno di Fraterni saluti sia ed il privilegio che ci avete concesso Natale ci pare di ottimo auspicio. Organizzazione dei liberi socialisti, Bruno Mezzalira, Padova pensando a noi come ospiti del primo nu- Un augurio di buon lavoro al diret- Gisberto Del Dottore, Monteriggioni Sez. Berrettini Narni Scalo (TR ) Caro Direttore, la ripresa delle pubbli- mero cartaceo; formuliamo quindi al tore della testata Onorevole Rino For- (Siena) Federico Novelli cazioni dell’Avanti! deve essere l’occa- compagno e amico Formica i migliori mica a cui ci lega un rapporto di fra- I socialisti che non aderiscono a nes- sione per riprendere il cammino interrot- auguri per il nuovo e prestigioso incarico terna amicizia e grande rispetto per la sun schieramento (No centrosinistra – No Federazione Cuneo to venti anni fa. Aderisco totalmente, con di Direttore. persona e la storia che rappresenta. centrodestra). Solo autonomia socialista. Cordiali saluti. entusiasmo, al progetto editoriale e poli- Un ulteriore ringraziamento va alla re- San Marino, 12/12/11 Fraterni saluti La segr. prov. Cuneo. tico che ne è alla base e lo considero la dazione di Critica Sociale che, ne siamo più importante occasione degli ultimi an- certi, sarà capace di ottenere grandi ri- Gian Piero Gallisai Giulio Laroni Associazione Socialisti ni per rimettere insieme tutti i socialisti. sultati anche in questa nuova avventura. Carissimi tutti, (già editorialista dell’Avanti!) Liberali per l’Umbria Comunico la mia disponibilità a collabo- Fraterni saluti e buone festività a tutti “non avere una banca” è certamente Caro comp. Rino, Iscrizione rare per la sua riuscita. i compagni. una affermazione provocatoria, certo è sappi che hai tutta la mia stima e il mio Carissimo Rino Formica, mi fa molto Fraterni saluti Il Segretario del Partito dei Socialisti meglio oggi non avere una banca, vista appoggio per l’iniziativa che stai portan- piacere leggerti e vedere con quale entu- e dei Democratici la situazione, ed è certamente molto me- do avanti. Se serve, accetto volentieri di siasmo e lucidità sai interpretare gli ac- Centro Studi Francesco Feltrin, Gerardo Giovagnoli glio avere L’Avanti! come espressione tornare a scrivere per il giornale. cadimenti. Padova aggregativa di una storia che in questi an- Un caro saluto Iscrivo la nostra Associazione Sociali- Caro Direttore, il Centro Studi France- IL PSD DI SAN MARINO SALUTA ni si è un pò dispersa e che oggi può ri- sti - Liberali per l’Umbria nell’elenco sco Feltrin ha, fra le altre, la finalità di LA RINASCITA DELL’“AVANTI” trovare la sua giusta collocazione. Labouratorio delle associazioni. recuperare la storia culturale e politica Il ritorno dell’“Avanti” nel panora- Semmai sarebbe molto opportuno “ri- Siamo un gruppo di giovani socialisti Abbiamo avuto alcuni mesi di fermo, del Socialismo padovano. Per questo, ma politico e culturale italiano rappre- fondare” una banca....un tema che mi è e radicali. Se dovessimo avere un motto perché impegnati su diversi fronti del so- condividendo il progetto di rilancio del senta un occasione di riflessione im- molto caro considerato che opero, da 30 potrebbe essere: “tripla freccia a sinistra, ciale. giornale Avanti!, aderisce ed intende par- portante anche per il Partito dei Socia- anni, nel cosiddetto quadrilatero finan- perchè un pensiero collettivo e’ meglio di Oggi riteniamo di dover ricominciare, tecipare attivamente a tutte le iniziative listi e dei Democratici di San Marino. ziario, i primi 13 dei quali trascorsi pres- un pensiero unico”. Siamo provocatori, ma da dove? Dalle idee utili per uscire che saranno messe in campo per la sua Questo organo di informazione ed so la direzione centrale di Piazza della irreverenti e un po’ irrequieti. dalla crisi secondo una spinta reale sul riuscita. Condivide, inoltre, la proposta elaborazione politica, restituito ad una Scala della Banca Commerciale Italiana A presto e buon lavoro! merito ed una tutela dei bisogni. di Rino Formica di creare uno strumento legittima ed autorevole direzione edi- seguendo, con spirito critico,giorno per Vogliamo ricominciare perché è un no- atto a tutelare il patrimonio culturale so- toriale, sarà un punto di riferimento giornoahimè da oltre 15 anni...., le peri- Vannina Mulas stro dovere. cialista. Per questo comunichiamo la no- autorevole ed una utile bussola per la pezieche il sistema e un certo modo di Sezione PSI Dorgali - Nuoro Presidente Ada Girolamini stra disponibilità a collaborare, nei modi riaggregazione della diaspora sociali- fare banca ci ha portato nella attuale Direzione Nazionale PSI e nelle forme che potranno essere utili, sta italiana. drammatica situazione.... Per chi come me è cresciuta politica- Associazione Socialismo Diritti alla realizzazione concreta del progetto. La nostra esperienza, in un contesto un caro saluto a tutti. mente con l’Avanti - “Avanti”- quello ve- Riforme, Cagliari Barbara Feltrin, Presidente di dimensione limitata ma simile cul- ro, storico, glorioso; ha fatto parte dell’As- Presidente: Maria Grazia Caligaris turalmente, ci indica che l’impegno Maurizio Quirico sociazione “Amici dell’Avanti”; da segre- Vice Presidente: Elisa Montanari Avv. Emilio Graziuso per dare rappresentatività a diverse Espressione di sostegno e di interesse taria di sezione, fin dagli anni settanta fa- Segretario: Gianni Massa Manifestazione di interesse e supporto anime della sinistra, a diverse radici per l’Avanti! ceva arrivare un centinaio di copie per dif- per l’Avanti! storiche, a molteplici organizzazioni fonderle insieme a compagne e compagni, Roberto Biscardini segnala sociali è imprescindibile per ottenere Circolo La Riforma centro la domenica, a Dorgali, un paese di otto- l’Associazione Culturale “il Socialista” Circolo Nuova Società. Aderente rilevanza politica, capacità di incidere di iniziativa politica e culturale, mila abitanti del centro Sardegna; ha ab- sede a Milano al Gruppo di Volpedo, Milano sulla società e trovare omogeneità an- Milano bonato e fatto abbonare iscritte e militanti; Sergio Tremolada che nel contesto europeo. Il Circolo aderisce al Gruppo di Volpedo per chi come me si è indignata per l’uso Giuseppe Filippi, Roma. Mai come in questo momento manca (www.gruppodivolpedo.it) e al Network strumentale che, clonando il titolo della te- Gianni Gigliotti sullo scenario politico della penisola per il Socialismo Europeo (www.melogra- stata, ne ha fatto un lestofante come Lavi- Circolo “Amici di spirito libero” A tutta la Redazione dell’Avanti! Ade- una forza compiutamente socialista e norosso.eu). L’adesione viene inviata al tola, il ritorno a casa del giornale dei So- di Monza e Brianza sione democratica e, riteniamo, che l’Avanti GdV affinché sia trasmessa a tutti gli as- cialisti è davvero una bella notizia. Massimo Stefanetto e Bruno Rubes possa rivestire un ruolo significativo sociati. Auguri ! Massimo Bianchi per la ricostruzione di una grande for- Presidente: Felice C. Besostri “La Rivendicazione”, Finalmente una buona notizia. Speria- za socialista, inspirata ai valori del Eliano Tagetto Città di Castello, Perugia mo in un futuro che faccia giustizia alla Partito Socialista Europeo di cui potrà Socialisti di Salgareda (Treviso) Desidero aderire Periodico socialista dell’alta valle del nostra storia. Grazie del lavoro che fate essere parte protagonista. Noi ci siamo. Tevere. Dall’ottobre 1902. per tener vivi i grandi valori del sociali- La fine dell’era Berlusconiana de- Fiorenzo Da Ros Circolo Vittorio Mariotti Deruta smo italiano, di cui la nostra nazione avrà terminerà probabilmente “terremoti” (Perugia) Pieraldo Ciucchi, Consigliere certamente necessità per uscire dalla pa- negli assetti geo-politici che auspicabil- Partinico aderisce alla sottoscrizione Il Segretario Regionale PSI della Toscana lude della Seconda Repubblica. mente produrrà la ricostruzione di popolare per la rinascita dell’Avanti! Guiducci Domenico Prima nacque l’AVANTI, poi prese grandi partiti secondo una logica di Di nuovo con l’Avanti per rilanciare un corpo il partito. Oggi, il rilancio del- Circolo Culturale F.lli Rosselli differenziazione tra conservatori e forte riformismo dal basso. La città di Saverio Ciavarella, Presidente del- l’AVANTI può assumere l’imperativo di Pietrasanta, Lucca progressisti. Questo è quello che il PSD Partinico fin dal primi anni Cinquanta ha l’associazione Democrazia e Riformi- dar luogo a quel processo revisionistico Carissimo Direttore ha cercato di fare, tra le difficoltà di rappresentato uno degli avamposti più smo – Rutigliano (Bari) senza il quale la sinistra italiana è desti- ho ricevuto questa mattina la email con scelte personalistiche e la cronica ten- avanzati del riformismo socialista, so- Caro Direttore, nata a perpetuare la sue sconfitte. Sareb- il link all’opera I MAESTRI DEL PEN- denza alle differenziazioni a sinistra, e prattutto nelle battaglie contadine contro finalmente l’Avanti! di tutti i socialisti be utile anche al PSI, del quale sono di- SIERO RIFORMISTA..... semplicemente che ha condotto alla sintesi delle due la mafia agraria. Dalle intuizioni di sto- e per tutti i socialisti. rigente, affinché possa di nuovo costitui- grazie è il regalo più bello che ho trovato grandi famiglie politiche socialista e rici compagni socialisti come Matteo Piena adesione e massimo impegno per re l’orizzonte verso il quale i socialisti di- sotto l’albero. Se voleste fare anche una comunista. Provenzano e Fifì Fiorino, sulle quali si un grande rilancio del nostro giornale. spersi tornino ad incamminarsi. presentazione o incontri sul tema, come Il PSD si riconosce e si colloca tra registrarono anche le convergenze di Auguri e buon lavoro! Presidente del Circolo Culturale F.lli Ros- quei modelli a cui l’Italia potrebbe grandi miglioristi del Pci come Vincenzo “Circolo Socialista Sandro Pertini”, selli Pietrasanta Versilia sono disponibile ispirarsi raccogliendo tutti i gruppi di Fedele e Mimì Bacchi, in un contesto po- Gianni Copetti, segretario del PSI Castelvetrano (Trapani) ad ospitarvi. Complimentandomi per la ispirazione socialista e riformista nati liticamente ostile caratterizzato da un de- di Bruxelles e membro della Desidero comunicare che è stata di re- stupenda e stimolante iniziativa Vi invio in questi anni sul territorio e mettiamo bole bracciantato e da una forte polveriz- Federazione del PSI del Belgio cente costituita l’associazione di ispira- un caro saluto ed un abbraccio fraterno a vostra disposizione l’esperienza ma- zazione della terra nacquero le aperture Compagni, sostengo da anni DOMA- zione socialista intitolata a Sandro Pertini Alessandro Tosi I 15

Circolo Guido Calogero “lunghe ombre della Prima Repubblica”. riavvicinamento per tutti i socialisti, a bile, e senza farsi influenzare da visioni rato a pubblicare più di un articolo a set- Aldo Capitini, cultura politica Oggi solo un Terzo Risorgimento potreb- prescindere dallo schieramento. Ho mi- contingenti. Cari Compagni, passo dopo timana su quello che era tornato in edi- e diritti del cittadino, Genova be garantire di uscire dalla crisi che è litato nel partito socialista negli anni ot- passo, sapendo anche profittare della cola come L’Avanti. La sede era ubicata Il Circolo aderisce al Gruppo di Volpedo economica, sociale, ma è anche morale e tanta, in collaborazione con Nanni Rossi, Memoria che - come ha detto il Presiden- in Roma di fronte alla chiesa di San Car- (www.gruppodivolpedo.it) e al Network di civiltà. Spero che l’Avanti! non sia sol- poi negli anni novanta sono andato a vi- te Napolitano - è il migliore “nutrimento lo: negli ultimi 2 anni, tra il 2002 e il per il Socialismo Europeo (www.melogra- tanto la ricostruzione moderna della vec- vere e lavorare all’estero. per restituire alla politica la dignità che 2004, ho retto la costruzione dell’intera norosso.eu). chia corrente di “Autonomia Socialista”. Ora sono infatti professore di sociolo- le spetta”, si stanno creando le condizioni pagina sulla PUGLIA che usciva una Il Presidente: Luigi Fasce In ogni caso non essendo iscritto a nes- gia all’Università di Cracovia. Pur a di- perché il Socialismo possa riacquistare volta a settimana. Erano i tempo in cui sun partito, anche se ho votato in questi stanza, ho però mantenuto i contatti con piena legittimazione nella politica nazio- L’On.le De Michelis aveva ridato vita al Maria Cipriano, Segretaria Provin- ultimi anni per il Pd dal 2008 a oggi, ci ciò che restava del partito. Ho collabora- nale. Non lasciamoci sfuggire le occasio- “Nuovo” PSI ed era rinata anche l’Asso- ciale PSI Brescia sia lo spazio di discussione per un socia- to per diversi anni con Mondoperaio, ni. Fraterni saluti a tutti ciazione Amici dell’Avanti che tenne la lista mazziniano e federalista europeo. quando era diretto da Luciano Pellicani. Gianvito Mastroleo, Presidente della sua prima e unica festa ad Ischia. Poi ho Michele Rak Scrivo sul blog della Fondazione Nenni. Fondazione Di Vagno, (Conversano) smesso di scrivere con la svolta a destra Come vecchio collaboratore del- Una Conferenza di Unità, Partecipo ad alcune attivita’ del Partito operata da Lavitola. I miei artcoli sono l’Avanti informatemi regolarmente per senza esclusioni Socialista Europeo, quando il mio lavoro NOI RIFORMATORI apparsi in prima pagina, sulla terza e su favore, grazie. Caro Stefano questa Conferenza Na- me lo consente. La mia attivita’ politica (Ettore Peluso, segreteria nazionale) tutte le altre. Sarei contento di poter ri- Centro di ricerca interuniversitario zionale dell’Avanti! per riuscire deve e’ dunque di carattere pubblicistico-intel- Carissimo Direttore, con piacere prendere a servire il vero e rinato Avanti Università di Siena e del Salento. MLS - avere l’ambizione di costituire un luogo lettuale, piu’ che militanza partitica stric- che Tu e l’On. Formica porterete final- socialista. P.S. I miei articoli dovevano Museo della lana, Scanno-L’Aquila in cui i socialisti si ritrovino per difende- tu sensu. Per tale ragione, sarei felice di mente in alto il nome del nostro amato risultare abbastanza interessanti se sono re la loro storia e il loro passato: una fon- poter dare una mano alla rinascita del- Avanti! stati ripresi da testate nazionali specializ- Fidest - Agenzia giornalistica dazione in cui possano entrare tutti nes- l’Avanti!, contribuendo con articoli. Sono a darti la mia piena disponibilità zate come quella della UNIONE delle Il direttore suno escluso. Un saluto cordiale, per una collaborazione come giornalista Camere di Commercio o quella del Mi- Riccardo Alfonso dr. Donato Robilotta Riccardo Campa pubblicista, essendo Avanti! un quotidia- nistero dei Beni Culturali che porta come pres. Garofano Rosso no a me molto caro ed avendo io una logo un quadro di Caravaggio. Auguri al Nicolò Costa, Roma FONDAZIONE CRAXI (COMO) esperienza che va da vari quotidiani car- nuovo Direttore e all’Avanti. Sono Professore di Sociologia del tu- Sono il presidente del circolo della tacei ai più moderni giornali online. rismo e dello sviluppo locale presso Di seguito pubblichiamo le adesioni per- Fondazione Craxi della Provincia di Co- Fammi sapere se c’è la disponibilità ANTONIO MATASSO (Palermo) l’Università Tor Vergata. Dal 1992 non venute precedentemente mo. Vorremmo che il nostro circolo ap- per una mia collaborazione nelle forme Caro Direttore, faccio più politica attiva ma, ovviamente, parisse nell’elenco del censimento socia- che più Ti sono utili, tenendo presente apprendo con piacere della pregevole sono pronto a scrivere per l’ Avanti! su FRANCESCO FORTE lista che apparirà sull’Avanti. Approfitto che il mio pezzo forte è la politica. iniziativa editoriale che, come già avve- argomenti specifici in base alla mia (Prof. Emerito Scienza delle Finanze) di questa occasione per esprimere la mia Ettore Maria Peluso nuto con Critica Sociale, ti vede in prima competenza: beni culturali, gastronomia, Caro direttore, grande soddisfazione e gioia, unitamente linea. Ti sono grato per aver restituito a sport, turismo, trasporti, visti nell’ottica ho visto la bella notizia della ripresa a quella di tutti i compagni, per l’esito CLAUDIO BELLAVITA tutti i socialisti, ovunque collocati, il loro delle politiche urbane e di sviluppo loca- dell’Avanti, ma sarà quotidiano ? Sarà dell’attribuzione della proprietà della te- Grazie di aver preso l’iniziativa. Ma storico quotidiano. Sarei felice, come le. Quando e se sarà opportuno. Natural- cartaceo o on line ?chi ci scriverà e avrà stata a Critica Sociale. Un fraterno salu- mi permetterei di suggerire di non farlo giornalista ancor prima che da compo- mente, darò anche il mio contributo al- redattori e articolisti professionali esterni to. desidero esprimerti i miei più sinceri cartaceo, ma un quotidiano interattivo nente della direzione nazionale del Psi, l’azionariato popolare. o esterni, ci quante pagine, ci quale di- e sentiti sentimenti, di gioia e soddisfa- solo su Internet. di sottoscrivere l’abbonamento (propo- stribuzione se non è on line ? Chi sostie- zione, per il risultato ottenuto da Critica nendolo anche ai compagni socialisti di Elio Franzin, ne i costi ? Sociale rispetto alla titolarità della glo- ANDREA PINTO Palermo) e di poter inviare qualche mio Caro Direttore, Scusa i molti quesiti, cari saluti riosa testata dell’Avanti!.. Cosi come te, Aderisce e si offre di collaborare... articolo per il giornale, se me lo consen- leggerò con grande interesse l’Avanti. FrancescoForte, Torino mi auguro che attorno al giornale si possa tirai. Intanto, ti invio i più cari saluti del Io non credo che la proposta della repub- ricomporre, finalmente e definitivamen- DONATO CARBONE comune amico e compagno Turi Lom- blica presidenziale sia quella giusta. Cre- MAURIZIO PUNZO te, la diaspora socialista e che le parole Grazie, una notizia storica bardo. Con stima, do invece alla necessità del recupero del (Storia contemporanea di Pietro Nenni risultino profetiche. Sono Antonio Matasso filone: federalismo-socialismo. Il federa- Università Milano) stato sempre convito che la vera storia FERNANDO MEZZETTI lismo come democrazia partecipata. Se Cari amici, La ripresa dell’Avanti! è una del socialismo democratico e riformista (già corrispondente da Cina e Russia MATTEO PREDA (Bergamo) dobbiamo diventare poveri, almeno che buona notizia e un’ottima occasione per ri- italiano, potrà essere scritta solo in pre- per la Stampa e il Giornale) Buongiorno. Ho seguito da vicino la siamo liberi. prendere se è possibile un discorso sul ruo- senza di un forte partito socialista e l’ini- Caro Stefano, esulto con te , Ugo, e gli querelle sull’Avanti e con piacere espri- Bossi ha rimesso al centro della vita lo del socialismo nel nostro paese. Inutile ziativa del Corriere della Sera ne è l’en- altri amici, per il ritorno dell’Avanti!, con mo la mia gioia per il risultat ottenuto. politica italiana il federalismo ma soltan- dire che se vi serve una mano, per le cose nesima riprova. Mi unisco anch’io alla la sua storica dignità, autorevolezza, pas- Matteo Preda, Valbrembo (Bergamo) to a parole. Non ha saputo gestirlo. La di mia competenza, sono a disposizione lettera di Ugo Finetti di cui condivido to- sione. Buon lavoro, e auguri di crescente non è diretta con criteri fede- Maurizio Punzo talmente lo spirito e le finalità. Ritienimi successo UGO TOMBESI (Savona) ralisti (decisionismo, familismo, ecc.). a disposizione per qualsiasi tipo di con- Cari compagni, pur non essendo socia- Non si riesce a capire a che punto sia la FRANCO ANDREUCCI tributo io possa fornire, nell’ottica della NINO CAVALIERE lista, guardo con molta simpatia alla ri- questione dei costi standard ecc. ecc. (Storia Contemporanea – Chicago) ricostruzione di un’area socialista rifor- Caro Direttore, presa dell’Avanti, grazie alla Critica So- Insomma c’è tanto da fare per i socia- Carissimi Ugo e Stefano, sono ancora mista in Italia. Lavoro che d’altra parte Nell’apprendere del nuovo e piacevole ciale. Altrettanto francamente Vi dico che listi, compresa una autocritica degli erro- a Chicago, e vedo con gioia il successo come sai, ho svolto nel corso di questi ul- onere che ti accingi a prendere, (direzione mi ha disturbato molto la demonizzazio- ri commessi. del vostro lavoro con la rinascita del- timi 18 anni. Un fraterno abbraccio. Avanti) ti auguro che tu possa sempre, co- ne, come estremista, di Vittorio Foa., che l’Avanti! Se mai ne avrete bisogno, con- Alfio Balsamo me fai da anni, tenere sempre alta la ban- fu socialista autonomista con Lombardi Pietro Caruso (Rimini) sideratemi un possibile collaboratore. diera del socialismo. P.S. Per un eventua- quando Nenni riceveva il premio Stalin. Caro Stefano, Potrete avere una voce dall’America sen- FONDAZIONE DI VAGNO le incontro tra le associazioni fondazioni Molti socialisti tra cui Panzieri furono ho letto della bella notizia della nascita za mandarci nessuno... Complimenti vi- (Conversano) e circoli socialisti, ti ricordo che a Napoli additati come cattivi maestri solo perché dell’Avanti! come quotidiano indipen- vissimi e un abbraccio affettuoso, Cari compagni, da oggi è a disposizio- sono presenti e vivi l’istituto Fernando analizzarono con lucidità lo sviluppo dente. Ne sono molto lieto. Come colla- Franco ne dei Socialisti tutti il loro storico Avan- Santi di Napoli e l’Istituto di Studi Socia- economico del nostro paese, in vista di boratore e poi pubblicista del vecchio ti!, con la pubblicazione del numero zero listi Gaetano Arfè. Con affetto un rilancio da parte della classe operaia Avanti! fra il 1976 e il 1986 ne sono mol- UGO FRASCA (Università Napoli) di una nuova auspicabile edizione: una Nino Cavaliere, Napoli delle lotte di fabbrica alla ricerca di di- to lieto. Oggi faccio il giornalista econo- Gentilissimo Direttore, bella notizia, lo diciamo senza enfasi, ma gnitose condizioni di vita, da cui, nono- mico e politico al “Corriere Romagna” Benissimo! Grazie per la notizia. Sono con la consapevolezza della responsabi- ROBERTO PAROTELLI stante il miracolo economico, erano state dopo avere lavorato al Resto del Carlino disposto a contribuire in ogni senso. lità che incombe su di noi, tuttora memo- Un Ritorno, una Speranza tenute fuori. Non capisco come la giusta e alle Gazzette delle Edizioni Locali. Dal Cordialmente ri dell’umiliazione del suo accostamento La nota che trovo oggi in Facebook, polemica contro la RCS che ha escluso 2002 sono il direttore della rivista “Il Ugo Frasca a tale Lavitola! La testata è tornata nella che riporta la “vera” rinascita (almeno ingiustamente Turati, Nenni e Saragat Pensiero Mazziniano” dove come cultore proprietà della Cooperativa Giornalisti cosi’ spero) dell’Avanti mi fa dire che debba sfociare nell’attacco spianato a di non ho trovato partico- SERGIO TAZZER (Treviso) Editori di Milano, che s’identifica con con questo ritorno, puo’ rinascere una Foa, che a suo tempo e con grande onestà lari ostacoli in questo ambiente di tradi- L’uscita dell’Avanti!, pulito, mi riem- l’amico e compagno Stefano Carluccio, speranza. Non certo quella, almeno per il intellettuale ha saputo riconoscere i suoi zione repubblicana e liberaldemocratica. pie di gioia, e non solo come vecchio direttore di Critica Sociale, che certa- momento, di vedere rivivere il PSI, ma errori. Formulandovi i migliori auguri Se vi saranno occasioni propizie ti man- corrispondente del giornale da Treviso. mente non ne farà mai strumento di suoi di poter iniziare a sviluppare delle di- per il vero Avanti, di cui tutti a sinistra derò qualche pezzo interessante ispirato Auguri di cuore. personali interessi. La pubblicazione di scussioni dove l’eredita’ del pensiero so- sentivamo la mancanza, Vi porgo i miei da una comune e antica matrice sociali- questo primo numero del novembre 2011 cialista possa offrire il suo contributo a fraterni saluti sta. Purtroppo dopo la fine del Psi nel MAURIZIO QUIRICO avviene con il migliore auspicio possibi- una troppo povera e ultimamente deva- Ugo Tombesi, Savona 1992 io ho solo votato fino alla Rosa nel Buon giorno, apprezzo con grande emo- le: la ripubblicazione del numero unico stata politica italiana. Certo, di errori ne Pugno le formazioni socialiste ispirate da zione la ripresa della pubblicazione del- dell’’Avanti!, pubblicato a Milano il 2 abbiamo fatti non pochi e nemmeno di RISPOSTA DI FINETTI A TOMBESI Si, Sdi sempre nel Centro-Sinistra. Non l’Avanti! Avanti compagne e compagni! aprile 1893, il cui originale è nell’Archi- poco conto, ma sempre tenendo fermo il Caro compagno Tombesi, la polemica ho mai concepito la socialdemocrazia vio storico della Fondazione Di Vagno, e timone della limpidezza culturale, sem- non è rivolta a Foa che con grande corag- fuori dalla sinistra storica, anche se in LUIGI PICARELLI del quale noi siamo molto gelosi ed or- pre cercando di “fare politica” secondo gio e coerenza ha sempre, per quel che Italia l’ingombrante presenza del Pci- Grande iniziativa, ridiamo il nostro gogliosi! Questo primo numero porta la gli insegnamenti dei nostri maestri, Pie- ha potuto, contrastato la collaborazione Pds-Ds ha indebolito la sinistra di gover- glorioso giornale a tutti i socialisti, sono firma come direttore di Rino Formica, il tro Nenni e Sandro Pertini su tutti. Ma la con i partiti democratici italiani e con i no e ha finito per favorire l’implosione con voi. cui editoriale ci restituisce orgoglio, e del Storia e’ fatta di errori e solo attraverso partiti socialdemocratici europei, ma ver- bipolare fra Pd e Pdl. quale non possiamo lasciar cadere l’ap- di essi, meditandoli e traendone gli op- so la Rcs che lo valorizza come unico Quanto all’influenza di Berlusconi nel- ROBERTO BONUGLIA pello accorato e responsabile, rivolto non portuni insegnamenti, si possono ottene- “maestro” tra i leader politici socialisti. l’elettorato socialista l’ho sempre consi- (IL TEMPOLASTORIA) a caso, in primo luogo, al PSI. re i traguardi di progresso che il Sociali- Non considero un esemplare “autonomi- derato una iattura e non mi pento di riba- Le mie più vive congratulazioni per Cogliendo l’occasione della Conferen- smo ha realizzato nel corso della sua esi- sta” chi contrastò Nenni nel ‘56, uscì dal dire quello che ho detto e scritto a partire l’ottima e attesa iniziativa. Saluto con za-Congresso programmatica nazionale stenza al servizio delle classi che un tem- Psi nel ?64, non condannò mai le repres- dal 1994. La ferita della democrazia ita- grande soddisfazione la ripresa delle pub- e delle assemblee regionali tocca a noi, po venivano definite oppresse. Oggi tutto sioni sovietiche dai carri armati in Un- liana è la scomparsa del Psi, ma al suo blicazioni. Con i miei più cordiali saluti cari Compagni, raccogliere l’invito e ri- questo va ripensato e ridefinito alla luce gheria alla espulsione di Solgenitsin e al- cupio dissolvi hanno partecipato anche Roberto Bonuglia, Segretario Gene- lanciarlo ai dirigenti nazionali. se non dello sfruttamento come inteso al- le repressioni dei dissidenti nei paesi del- alcuni protagonisti. La stessa concezione rale “iltempolastoria” Nel momento nel quale il quadro poli- la fine dell’800, almeno delle disegua- l’Est negli anni ‘50, ‘60 e ‘70. È vero che del leader maximo ha finito tragicamente tico nazionale si scompone per una au- glianze a tutti i livelli che il capitalismo dopo la caduta del comunismo Foa ha per evocare il “muoia Sansone con tutti i SANDRO NATALINI spicabile ricomposizione su basi diverse, della finanza selvaggia e del profitto al fatto riflessioni ed ammissioni importan- filistei”. Il bel libro di Massimo Pini ha (FORUM TERZO MILLENNIO) ai socialisti potrebbe essere riservato un servizio della speculazione non finisce di ti. Ti segnalo, ad esempio, quando ricor- dato una veritiera ricostruzione di Craxi, Complimenti per l’iniziativa. Auguri! ruolo diverso dall’emarginazione nella elargire. Su questi temi un dibattito aper- da che vedendo in libreria “Arcipelago ma ha omesso l’ultimo atto. Quello nel Sandro Natalini, Pres. Associazione Cul- quale essi furono relegati: sia per coloro to, onesto e appassionato come solo i so- Gulag” lo sfogliò e poi lo ripose rifiutan- quale la ragione del Capo ha finito per turale “Forum Terzo Millennio” che fecero una scelta di destra, sia per cialisti hanno sempre saputo condurre dosi di leggerlo. È un’ammissione che te- esautorare e indebolire fino all’esauri- quelli che in coerenza con la loro storia puo’ davvero aprire una speranza per il stimonia la sua onestà intellettuale, ma mento i vari Martelli, Benvenuto, Del RICCARDO CAMPA (Mantova) e con i principi sono sempre rimasti a si- futuro dell’Italia intera e fare di essa una non è certo un esempio di “maestro di de- Turco, Spini. Nessuno dei quattro aveva Egregio direttore, nistra, ma vittime della vocazione mag- guida anche a livello internazionale. mocrazia”. Se avessimo seguito i suoi la stoffa e il coraggio del grande leader, Ho accolto con soddisfazione la noti- gioritaria e antirevisionista che tanti dan- “insegnamenti” e i suoi “sogni” saremmo ma i partiti che sono troppo impregnati zia che la testata dell’Avanti! e’tornata in ni ha procurato a tutta la sinistra. SALVATORE FAVALE finiti in una “repubblica democratica” di del carattere di una persona...si estinguo- buone mani. La presenza di Rino Formi- Si apra una discussione, cari Compa- Sono veramente contento che torni a stampo sovietico. Fraterni saluti e grazie no con i loro protagonisti. Scusami se ho ca alla direzione e’ la migliore garanzia gni, senza pregiudizi e guardando lonta- circolare il nostro Giornale quotidiano. per l’attenzione e il sostegno voluto evocare la mia vecchia teoria delle affinché il giornale diventi strumento di no l’orizzonte: quanto più lontano possi- Anni fa, con grande libertà, ho collabo- Ugo Finetti 16 I

FELICE CIPRIANI (Latina) POLITICS SERVICE PROVIDER solo PSI e che noi socialisti del Gruppo a non lunga distanza la separazione tra il ETTORE FERMI (Brascia) Cari Amici di Critica Sociale e del- Ass. culturale PSP Politics Service di Volpedo tentiamo di rappresentare. In capitalismo finanziario e la democrazia. Finalmente una buona notizia! E’ un l’Avanti. Ogni volta che dal telegiornale Provider, iscritta presso Registro Unar e allegato ti invio la lettera che il Gruppo Anzi, sembra che il primo per sopravvi- autentico evento a beneficio di una socie- ascoltavo che... “il faccendiere Lavitola, Albo comune di Roma già parte delle as- di Volpedo ha inviato al Congresso del vere debba immolare la seconda. In un tà sempre più civile e democratica. direttore dell’Avanti!” mi si stringeva il sociazioni presso Circolo Ramni. Si oc- PSI, come puoi notare non è una lettera mondo alimentato dalle diseguaglianze, Fraterni saluti cuore. Su l’Avanti! ho scritto, anzi, ho cupa di immigrazione, sindacato ed e-go- formale, ma un contributo per l’autono- dalle deprivazioni, dalle iniquità, appare Ettore Fermi iniziato a scrivere sul glorioso giornale vernment. mia dei socialisti, che non possono e non come intrapresa la scelta posta dalla Ju- nel 1972 come collaboratore esterno. Ho Responsabile Giuseppe Mele, Roma debbono rinunciare alla loro battaglia per niusbroschüre e ripresa da Riccardo VITTORANGELO ARCHETTI scritto molti articoli su ambiente e terri- la rinascita del movimento socialista in Lombardi tra “socialismo o barbarie”. E (Brescia) torio a Roma. Ogni volta che ero in giro “SANDRO PERTINI” Italia. Con i miei più fraterni saluti la barbarie, nella sua dimensione più ci- Credoche tutti dobbiamo un grazie alla per il mondo per la cooperazione di Arci (Montegrotto Terme, Padova) Dario Allamano, Presidente di La- nica e offensiva, la stiamo sperimentando Critica Sociale che ha conservato e riedi- e di Italia Russia inviavo articoli sulle vi- Alla direzione di Critica Sociale, sono bouratorio Buozzi, Torino anche noi, figli di quel mondo dove il tato l’Avanti. Condivido l’opinione di cende in Cambogia, Russia, Lituania.( ad inviarVi il nominativo del Circolo Po- tentativo socialdemocratico aveva co- Formica per il quale l’Avanti ha senso se 1987-1993) Ho venduto l’Avanti all’an- litico Culturale “Sandro Pertini” di Mon- GIOVANI LIBERLSOCIALISTI struito la forma più alta di convivenza diventa un punto di incontro e aggregazio- golo delle strade a Cinecittà. Ho organiz- tegrotto Terme. Attivo sul territorio delle MILANO duratura che gli uomini abbiano saputo ne per tutti i socialisti, indipendentemente zato come segretario di sezione sempre Terme Euganee dal 2009 è voce indipen- Compagni, diffondiamo e invitiamo gli darsi da che se ne ha notizia. Eppure dalla collocazione avuta in questi 18 anni di Cinecittà il primo Festival dell’Avanti! dente anche in ambito politico, ricono- amici alla pagina per leggere il nostro l’aspirazione alla giustizia sociale trove- di bipolarismo muscolare. Se servirà a a Roma. Sono pensionato ma molto im- sciuta dalla cittadinanza come unica for- quotidiano Avanti! tornato dopo 18 anni! rebbe nella società di oggi argomenti so- questo scopo sarà uno strumento utile. Se pegnato sulle questioni ambientali e con- ze di opposizione all’amministrazione di sempre Avanti! lidi e rinnovati bisogni da rappresentare. invece dovesse diventare, come qualcuno tro il malaffare in provincia di Latina e, estrema destra che mal governa Monte- Una volta hai scritto che “il socialismo pensa e spera, l’organo di uno dei partiti- come segretario di Motoforpeace, ogni grotto Terme da oltre dieci anni. Alle ul- CIRCOLO ROSSELLI (San Giovanni porta nel suo grembo il destino della si- ni,gruppetti o componenti generati dalla tanto vado in giro per il mondo, anche time elezioni amministrative dopo lunghi Valdarno) nistra”. Dopo gli eventi dolorosi di diaspora socialista in questi anni, sarebbe per scopi umanitari. Se posso essere utile dialoghi con tutte le compagini politiche Ha aderito il gruppo di San Giovanni quest’ultimo anno, dalle rivolte alle re- stato meglio lasciarlo in freezer. Sarebbe e se sarà compatibile con i mie impegni si è arrivati a fare una accordo per una ci- Valdarno pressioni nel nord africana, passando per un’altra occasione mancata; dopodichè sono a disposizione. vica di centro-sinistra inserendo, nella le tragedie ambientali e per le crisi finan- non lamentiamoci se il Corriere della Sera Un augurio ed un saluto. stessa, due nominativi provenienti dal LEGA DEI SOCIALISTI ziarie, permettimi di aggiungere alla tua ci cancella ed il mondo politico non ci Felice Cipriani, Latina Circolo. Le elezioni sono state perse ma DELLA CALABRIA felice formulazione: “e dell’umanità in- considera nemmeno di striscio. nonostante ciò si è riusciti ad eleggere un Dichiaro la disponibilità a sostenere la tera”. Con grande affetto Vittorangelo Archetti BRUNO LAMBERTINI consigliere comunale, il sottoscritto, con storica testata Avanti! Tomaso Greco (redazione de Il Rifor- Da iscritto al psi dal 1975 e oggi al 155 preferenze su circa 7.000 votanti e Carmelo Giuseppe Nucera, Reggio mista di Milano) CIRCOLO LA PRIMA PIETRA nuovo Psi mi associo all’iniziativa. Sono l’altra candidata ha raccolto 76 preferen- Calabria (Napoli) a disposizione per diffondere l’iniziativa ze, per un soffio non si entrava con due LAURA LODIGIANI Congratulazioni per la ripresa del- ad altri amici socialisti e non. componenti in minoranza su tre posti. Il DOMANI SOCIALISTA Ha aderito l’Avanti! dopo 18 anni. Aderiamo al cen- Circolo Politico si fa promotore ed orga- Ha aderito Daniele Delbene, Domani simento per la convocazione della Con- VENETO SOCIALISTA nizzatore di serate dove vengono illustra- Socialista, (Bologna) che ha lanciato la CARLO BORGHETTI ferenza nazionale delle Fondazioni e dei Aderisco. Fraterni saluti ti alla cittadinanze alcuni argomenti tec- proposta del Censimento socialista per la Carissimi, mi trovo a scrivere queste Circoli socialisti promossa dalla Critica Giulio Laroni, Presidente di Veneto nici, non in chiava puramente politica, Conferenza Nazionale per l’Avanti! di note mentre all’interno della Maggioran- Sociale e confermo l’onore per il circolo Socialista … come ad esempio la legge sul Piano Ca- cui ripubblichiamo il testo: za di Centrodestra che governa la Regio- collettivo “la prima pietra” di Napoli, sa, un Convegno sull’Aqua intesa come “Cari compagni, ne Lombardia nelle ultime ore è scoppiata mediante il blog www.laprimapietra.eu, LUCA BAGATIN bene comune, Convegno sui problemi in questi anni molteplici sono state una bufera dopo l’arresto del Vice-Presi- cuore comunicativo del progetto, di con- (Il Cannocchiale-Il Riformista) idrogeologici. Tutti gli appuntamenti so- le iniziative nate con l’intento di con- dente del Consiglio, del Pdl, per tangenti. tribuire al rilancio del rinato Avanti!. Buongiorno, non sono un socialista, no stati illustrati da persone competenti, tribuire alla costruzione di una grande Sarebbe facile cogliere l’occasione per Il Circolo “La Prima Pietra” è un circo- ma un repubblicano mazziniano che ha solitamente professori universitari, che forza politica del socialismo italiano, denunciare tutta l’inadeguatezza degli lo di cultura politica che sia luogo di in- pur sempre avuto simpatia e comunione hanno dato una visione puramente tecni- così come esiste in tutti gli altri Paesi “avversari politici”, ma il primo senti- contro tra generazioni, che esprima analisi d’idee con quel filone culturale che da ca e non demagogica delle questioni. europei. In tante occasioni vivo e forte mento che mi viene da confessare è lo e proposte, che avvicini corpi sociali di- Garibaldi, passando per Turati sino a Avendo sollevato questioni molto sco- è stato il vostro entusiasmo, consape- sconforto e l’amarezza per l’ennesimo ca- versi al comune scopo dell’interesse col- Bettino Craxi, ha fatto grande il nostro mode alcuni componenti del circolo, voli della necessità di una presenza so- so di corruzione che infanga la politica e lettivo e salvaguardia del bene comune. Paese. Quel filone culturale che, assieme compreso il sottoscritto, sono state vitti- cialista per il futuro del nostro Paese. le istituzioni. La fase di transizione che si Il blog www.laprimapietra.eu intende al liberalismo ed al repubblicanesimo, ha me di denunce avventate (tutte poi archi- Numerose sono state anche le delusioni è aperta nel Paese con il Governo Monti essere la piattaforma di lancio delle ana- contribuito a rendere più laica e civile viate) da parte del Sindaco e degli ammi- che hanno reso vani gli sforzi e i sacri- può, e deve, diventare anche un’occasio- lisi e delle proposte delle elaborazioni di un’Italia troppo spesso clericofascista e nistratori locali e di veri atti intimidatori. fici di tanti di noi. Il contesto politico e ne di ripristino di un’immagine della po- cultura politica del circolo. Il blog è pen- cattocomunista. Sono da sempre un let- E’ stata recapitata una pallottola sull’auto talvolta piccoli interessi e incompren- litica distrutta da troppi cattivi esempi, a sato per esser un ecosistema con Facebo- tore di “Critica Sociale” ed ho anche col- di un iscritto ed altri atti vandalici. Con- sibili egoismi, hanno continuato a va- patto che Governo, Parlamento e Partiti ok e Twitter, assegnando a queste due laborato, anni addietro, al vecchio sapevoli di agire per riportare in auge la nificare nobili intenti. Ciò nonostante sappiano davvero operare per il risana- piattaforme al funzione di bacheca virtua- “Avanti!”. Oggi sono lieto della sua rina- causa socialista, unica via di vero svilup- mai ha prevalso la rassegnazione e sep- mento e la crescita, ma nel segno della le e di lancio delle riflessioni proposte. scita e sarà mia cura pubblicizzarlo anche po per la nostra società, vi ringrazio an- pur in modi e forme differenti migliaia EQUITA’ e della GIUSTIZIA SOCIALE. L’associazione si propone di sviluppare sul mio blog culturale e politico www.lu- ticipatamente del vostro interesse e delle sono i socialisti che hanno continuato (La lettera prosegue con una valutazio- proposte e idee nuove mediante il confron- cabagatin.ilcannocchiale.it vostre attività che seguiamo sempre con ad impegnarsi per mantenere viva una ne sul sistema di welfare in Lombardia to fra la militanza nella sinistra degli anni attenzione. Cordialmente, Riccardo Mor- presenza nel Paese. Centinaia sono in- che pubblicheremo nei prossimi giorni passati e la partecipazione di quanti oggi CULTURA E SOCIETA’ tandello, Socialista, fatti i circoli, le associazioni e i luoghi come contributo al dibattito sulla riforma hanno il compito di declinare la giustizia Cultura e Società di Torino aderisce al Montegrotto Terme (Padova) d’incontro sul territorio e su internet. sociale e delle autonomie) Un saluto cor- sociale, l’uguaglianza, la laicità, la libertà Censimento per l’Avanti, condividendo- Oggi si offre una nuova possibilità: diale, e la felicità, come cultura politica di una ne gli obiettivi. A tutela della testata co- CIRCOLO CULTURALE FRATEL- il ritorno dell’Avanti!. Non solo un Carlo Borghetti sinistra progressista e d’innovazione. me patrimonio non divisibile, che appar- LI ROSELLI (Pietrasanta) giornale, il nostro giornale, ma un luo- Il riferimento politico è al Socialismo tiene alla storia del Paese e, in particola- Compagni!!! complimenti per l’inizia- go comune da cui ripartire per con- MICHELE CAPACCIOLI (Londra) Europeo, senza voler assumerne le poli- re, di tutti coloro che si ispirano agli idea- tiva, era ora che qualcuno si facesse ca- frontarsi, elaborare e costruire un Ciao Direttore, ti do del tu perché sia- tiche in modo pedissequo e acritico, ma li del socialismo riformista e democrati- rico della storia gloriosa del nostro gior- nuovo percorso politico. Critica Socia- mo tra socialisti. cercando di contribuire al suo rinnova- co. Cultura e Società fa inoltre appello a nale, simbolo di tutti i socialisti!!! mi au- le, con la lungimiranza e il riconosciu- Non ci conosciamo. Mi chiamo Mi- mento declinando ad oggi i valori fon- tutti i socialisti, indipendentemente dalla guro che tramite questa iniziativa si rie- to essere super-partes di Rino Formica, chele Capaccioli e sono un italiano resi- danti, consapevoli che per i soggetti de- loro collocazione attuale, affinché si fac- sca finalmente a ricomporre la diaspora alla guida della rinata testata, sono la dente all’estero, a Londra. Sono venuto boli di oggi, il mondo globalizzato senza ciano parte attiva per la convocazione di socialista... sono fiducioso che come la garanzia per tutti i socialisti. E’ però a conoscenza da Facebook della ripresa regole è un posto in cui disagio e disillu- un’Assemblea Costituente eletta con il fenice il socialismo risorgerà!!! Noi sia- necessario un impegno diffuso per so- delle pubblicazioni de l’Avanti!. Mi fa sione sono sempre più forti della speran- sistema proporzionale, che riscriva le re- mo al Vostro fianco!!! Fraterni saluti Vi- stenere l’iniziativa e renderla all’altez- molto piacere questa iniziativa e vi vorrei za e dei sogni, un mondo in cui le divi- gole e ponga le basi per la rinascita del- va l’Italia, Viva il Socialismo!!! za dei propri intenti. A questo propo- chiedere se c’è la possibilità di aprire una sioni si accentuano e chi è primo sarà l’Italia, improntata ai valori della demo- Il Presdiente del Circolo Culturale F.lli sito, un invito è rivolto a tutte le asso- sorta di rubrica degli italiani all’estero o, sempre più lontano di chi è ultimo. crazia, della giustizia sociale e del rifor- Rosselli Alessandro Tosi ciazioni, circoli, sezioni, gruppi locali, comunque, di spedirvi degli articoli a ti- Michele Petriccione mismo. blog, gruppi internet ecc., a manifesta- tolo gratuito. Confermo che non vedo Ernesto Vidotto, coordinatore di Cul- La nostra missione è quella di tener re il proprio sostegno. l’ora di iniziare a collaborare con l’Avan- AMICI DEL GAROFANO ROSSO tura e Società duro quando tutti cedono; di alzare la Fraterni saluti. ti!. Mi piacerebbe trattare il tema della ri- Condivido la proposta lanciata dal di- fiaccola dell’ideale nella notte che cir- Daniele Delbene forma della giustizia, le intercettazioni rettore dell’Avanti!, Rino Formica, di GIOVANNI TRESSOLDI (Capogrup- conda; di anticipare con l’intelligenza e telefoniche e il rapporto tra primazia del- creare una fondazione a tutela del patri- po socialista Caresana (VC) l’azione l’immancabile futuro. — Carlo TOMASO GRECO la privacy e tutela della legalità. Mi pia- monio socialista. L’Associazione degli Partecipiamo con entusiasmo al censi- Rosselli Siamo al Vostro fianco ancora Caro Direttore, il ritorno dell’Avanti in cerebbe anche parlare degli italiani al- amici del Garofano Rosso e il movimen- mento socialista e diamo il nostro soste- una volta tutti Uniti più forti di prima per tempi così complessi assume la bellezza l’estero e dei problemi che abbiamo. to politico dei Socialisti Riformisti, che gno al ritorno dell’ Avanti! A nome dei riprendere una storia di gesta gloriose!!! e l’irrequietezza di una sfida che va oltre Mi interesserebbe anche creare un cir- guido, sono pronti e disponibili ad aderi- “Socialisti per Caresana (VC)” Fraterni Saluti la testimonianza di identità vecchie e colo dell’Avanti! a Londra di italiani e re e a sostenere l’iniziativa. Mi auguro Giovanni Tressoldi capogruppo di mi- I compagni socialisti di Pietrasanta (Lu) nuove. Si proiettano infatti almeno due socialisti inglesi. Se mi darete questa che tutti i soggetti della galassia sociali- noranza nel consiglio comunale di Care- questioni: una più limitata, l’altra enor- possibilità, posso già informarmi per sta facciano altrettanto. E’ una proposta sana. Fraterni saluti FEDERAZIONE DEL PSI di Rovigo me, ma intimamente e culturalmente in- chiedere i finanziamenti. Infatti, ho ten- che ho lanciato giá da qualche tempo e Rovigo è sede della Federazione Pro- terconnesse. La prima è la questione dei tato più volte di proporre alle (ahimé) va- credo che ormai sia indispensabile per la FRANCESCO MAZZEO vinciale e Comunale del PSI che vuole socialisti italiani, portatori di una rifles- rie realtà socialiste e riformiste italiane difesa dei comuni valori e per la gestione Da sempre e per sempre socialista. Ca- sostenere la pubblicazione del quotidiano sione secolare, eterodossa, spesso sco- un circolo nella Circoscrizione Estero, ri- di alcuni strumenti comuni di comunica- ri saluti Francesco Mazzeo, I socialisti “AVANTI” Fraterni saluti PSI Rovigo moda. Nella sinistra degli ultimi vent’an- partizione Europa. Non ho mai ricevuto zione. Lo hanno fatto gli ex Pci con la lo- per le libertà ni i socialisti sono stati minoritari e, in una risposta. Perché faccio questo? Per- ro fondazione non capisco perchè non UNA ROSA PER L’EUROPA qualche caso, ostracizzati. E’ quindi ché sono socialista, mi piace socializzare, possiamo farlo noi”. Sarebbe anche ora AZIONE RIFORMISTA – L’EURO- Associazione di La Spezia. Aderisce. quanto mai opportuno trovare luoghi di mi piace l’idea dell’unità socialista. che i socialisti ricominciassero anche a PA DEI CITTADINI (Savona) confronto, che siano prima di tutto mo- Michele Capaccioli parlarsi tra di loro. Buon lavoro ragazzi! E’ un’ottima e in- GRUPPO DI VOLPEDO (Torino) rali, per incidere concretamente sul pro- Donato Robilotta tuitiva iniziativa. Caro direttore, innanzitutto grazie per cesso di costruzione delle classi dirigenti NUOVO PSI sezione di SARZANA Gianni Gigliotti, Giorgio Gambaro, aver avuto la costanza ed il coraggio di politiche di domani. Non per vocazione Anche noi del Nuovo Psi di Sarzana UNA ROSA PER L’EUROPA Ilaria Barberini, Savona difendere la gloriosa testata dei socialisti al proselitismo, che del resto non ci è mai (SP), partecipiamo all’iniziativa, del (La Spezia) italiani, ed un ringraziamento particolare appartenuta, ma perché una sinistra senza Censimento Socialista. Fraterni Saluti Vi segnalo la nostra associazione per il PSI a Rino Formica che continua nella sua una forte cultura socialista è condannata Cristian Ferrari, Segretario nuovo PSI di censimento. La Federazione Autonoma PSI del- battaglia per la difesa della dignità di noi a essere debole e subalterna, ora al mer- Sarzana (La Spezia) Denominazione “Una rosa per l’Euro- l’Alto Adige ospita presso la propria sede socialisti. Condivido integralmente la sua catismo, ora ai grandi interessi corpora- pa”. Indirizzo: Via Alzario Croce, 10 - il “CENTRO CULTURALE GAETANO lettera apparsa sul numero 2 dell’Avanti! tivi. La seconda questione è spaventosa- CIRCOLO GIANLUIGI PLATI 19125 La Spezia. SALVEMINI”, Presidente Giuseppe e spero che il giornale possa fare ciò che mente grande. E’ quella di un’epoca dove (Modena) Questa Associazione nata da poco tem- Sfondrini, Bolzano. non è riuscito al Partito: contribuire alla al crollo del capitalismo di Stato, fatto di Ha aderito. po è già collegata al Gruppo di Volpedo. Alessandro Bertinazzo, Segretario riunificazione della galassia socialista, centralismi burocratici, di imposizioni, di Saluti Giuliano Romani, Pavullo nel Allego lo Statuto. PSI dell’Alto Adige che è molto più ampia ed articolata del imperialismi di diversa forma, è seguita Frignano (Modena) Giorgio Brero I 17

I Un convegno a Verona sulla figura di Alfredo Baldani Guerra LA GENERAZIONE DEL ‘56

Dall’Ungheria a Craxi il cammino che unisce l’autonomia socialista e il riformismo turatiano

Pubblichiamo stralci della relazione litamente ignorati e cancellati da una e per sé. La terza Internazionale, pone in “L’autonomia socialista” di Ugo Fi- compiacente storiografia, ma che erano discussione lo stesso Lenin”. netti che per Critica sociale ha parte- invece ben presenti nella memoria e nel Per Nenni è crisi non nel sistema, ma cipato al convegno svoltosi a Verona su dibattito della sinistra italiana e dei so- del sistema. “Alfredo Baldani Guerra, riformista, cialisti). E’ così che si apre la strada per la riu- deputato amministratore”. La manife- Il primo “biennio nero” è quello che nificazione con il Psdi. La prospettiva stazione promossa dall’Istituto “Pietro inizia con l’uscita dei comunisti dal- sembra farsi concreta con l’incontro che Nenni” di Verona presieduto da Valerio l’Aventino. I principali manuali scolastici Nenni ha con Saragat il 25 agosto a Pra- Bodo si è svolta il 2 dicembre nella Sa- raccontano che i comunisti ruppero con lognan. La questione della partecipazio- la Arazzi del Municipio di Verona con gli altri partiti antifascisti perché voleva- ne al governo è rimasta sullo sfondo an- la partecipazione del Sindaco Flavio no una lotta più forte e di massa contro che se dal precedente Congresso di Tori- Tosi, di Grazia Baldani Guerra, figlia Mussolini. In realtà di tali loro presunte no che si era tenuto ai primi di aprile del leader socialista, e del presidente mobilitazioni non è rimasta traccia. Sono 1955 il Psi aveva aperto al “dialogo con dell’associazione dei consiglieri comu- invece reperibili le relazioni che Palmiro i cattolici”: non solo le “masse”, ma an- nali veronesi Bruno Centurioni. Hanno Togliatti puntualmente inviava a Mosca che il “partito”, la Dc. seguito le relazioni del Prof. Renato in cui è descritta la diligente partecipa- Ma nel partito il riavvicinamento con Finzi su “La politica socialista verone- zione comunista ai lavori del Parlamento Saragat provoca una dura reazione. In Di- se dal 1955 al 1966” e della Prof.ssa ormai in mano ai fascisti dall’ottobre rezione Nenni si trova in difficoltà di Silvia Bonari su “Il contesto socio-eco- 1924 al novembre 1926. La verità è che fronte alle condizioni che gli vengono fis- nomico e sindacale della Provincia di il comunismo sovietico ed italiano si sate: la Uil deve sciogliersi ed entrare nel- Verona dal 1947 al 1963”. “chiamarono fuori” di fronte allo scontro la Cgil ed il Psdi deve schierarsi contro il tra democrazia liberale e fascismo: i co- Patto Atlantico. In Comitato Centrale munisti italiani non presero la parola e Nenni è bersaglio di attacchi che pongono UGO FINETTI stettero in silenzio ad ascoltare il discorso come irrinunciabile il Patto di unità di Mussolini il 3 gennaio 1925 la cui gra- d’azione che ancora lega il Psi al Pci. Alfredo Baldani Guerra è stato nel Psi vità sfugge completamente a Gramsci e La situazione volge a favore della ri- uno dei più significativi esponenti della Togliatti e così i deputati comunisti con- presa autonomista quando si abbatte il “generazione del ‘56”, e cioè di quel tinuarono ad essere disciplinatamente e secondo choc del ‘56: l’invasione del- gruppo dirigente socialista che ha com- silenziosamente presenti persino nella se- l’Ungheria ed il rovesciamento del go- piuto il percorso che ha portato l’autono- duta straordinaria convocata all’inizio verno di comunisti “autonomisti” guidato mia socialista ad avere come sbocco il ri- del novembre 1926 per un solenne omag- da Nagy. formismo socialista in particolare sulla gio a Mussolini dopo l’attentato del 31 Al successivo Comitato Centrale 17 base di due capisaldi: il superamento del- ottobre. Il partito socialista era stato già novembre 1956 Nenni ha ripreso il con- l’anticapitalismo secondo una economia sciolto e i comunisti invece andavano a trollo della situazione e può imprimere sociale di mercato e la piena accettazione Montecitorio a partecipare all’assemblea un colpo di acceleratore: “Quello che, della democrazia liberale come partito parlamentare e a sentire i discorsi di so- nelle recenti polemiche, ha preso il nome del socialismo europeo e occidentale. lidarietà al Duce senza rendersi conto – di stalinismo, - afferma Nenni - è il co- Non è stato un percorso né facile né li- essi che sono dipinti nei manuali scola- munismo degli ultimi trentacinque anni”. neare. Il rapporto tra autonomia e rifor- stici come i più lungimiranti antifascisti Viene quindi convocato il Congresso mismo è appunto frutto soprattutto della dell’epoca – di essere alla vigilia di esse- nazionale che si svolge a Venezia agli “generazione del ‘56”, mentre nella fase re arrestati e messi fuori legge come i so- inizi del 1957. Il contrasto che sotto lo originaria dei “padri” – da Nenni a Lom- cialisti. choc dei fatti di Ungheria era rimasto so- bardi - era ora cancellato, ora evitato, ora Il secondo “biennio nero” è quello che pito comincia ad emergere. A Milano – a condannato, ora solo adombrato. L’auto- va dall’aggressione congiunta alla Polo- differenza di quanto avviene nella mag- nomia socialista non nasce immediata- nia della Germania e dell’Urss nel set- gior parte dei congressi provinciali – si mente riformista ed in aperto e coerente tembre 1939 fino alla rottura tra Hitler e so nel segno della “doppia tessera” auto- me nell’agosto del 1939 al momento del dibatte e si vota sulla base di tre relazioni riferimento alla tradizione anteriore al- Stalin del giugno 1941. Oggi sulla base rizzata dalla Direzione del Pci e si con- patto hitlero-sovietico (…). Allora mi di- distinte: il nenniano Mazzali ha la mag- l’adesione massimalista al Komintern dei documenti degli archivi moscoviti clusero con la contestazione dei risultati misi da segretario del partito e da diret- gioranza, ma con un’aperta opposizione con la conseguente marchiatura del sim- sappiamo che la morte del Komintern av- da parte di Matteo Matteotti all’apertura tore del giornale. Non era meglio fare al- di due correnti di sinistra guidate una da bolo del Partito con la falce ed il martello venne in quelle settimane e fu in quel del congresso nazionale e la conseguente trettanto stavolta? Lelio Basso e l’altra da Tullio Vecchietti. di derivazione sovietica. contesto che Stalin maturò l’idea di scio- scissione di Palazzo Barberini. Il mio nome è legato alla politica uni- L’autonomia nenniana è animata da Essa si sviluppa e ed è maggioritaria glierlo per riposizionare la presenza co- La stessa ventata autonomista che pre- taria coi comunisti. Posso cadere su que- una forte critica e volontà di sganciamen- nel Psi in coincidenza con la crisi che si munista in Europa attraverso la politica valse nel Psi dopo la sconfitta del Fronte sta politica, non farne un’altra. Il proble- to nei confronti del Pci, ma nella stessa verifica in Unione Sovietica in seguito al- delle “vie nazionali”: “L’Internazionale popolare nel 1948 fu di breve durata in ma che mi angoscia è se sia ancora pos- relazione di Mazzali è anche lo specchio la destalinizzazione e ai fatti di Ungheria comunista è un elemento di disturbo … quanto Lombardi e Jacometti si trovaro- sibile salvare la sostanza della politica di fardelli di una generazione: dal “valore del ’56. Ma all’epoca né Nenni né Lom- impedisce ai partiti comunisti di svilup- no nell’impossibilità di far fronte agli unitaria. Se no, non mi resterà che rien- permanente della Rivoluzione d’Otto- bardi si richiamavano a Filippo Turati. parsi autonomamente come partiti nazio- oneri finanziari e nel congresso del 1949 trare nel silenzio”. bre” alla esaltazione del marxismo fino La storia dell’autonomia socialista pro- nali” (v. “Diari” di Dimitrov pubblicati dovettero riconsegnare il partito a Nenni alla difesa del Patto di unità d’azione Psi- prio perché distanza critica dal comuni- da Einaudi alla data 21 aprile 1941, due e Morandi. Anche Palmiro Togliatti che all’epoca ha Pci del 1934 e della “successiva solida- smo può essere scandita secondo i vari giorni prima della firma del patto tra Urss E’ quindi nel 1956, con lo choc del XX sessantatre anni è scosso: “Uno di coloro rietà nell’azione tra le masse”. capitoli della crisi del potere sovietico: 1. e Giappone alleato di Hitler). Congresso del Pcus, che si delinea una ri- ai quali il documento (il “rapporto segre- La scelta di imboccare la strada di una La caduta della ipotesi di rivoluzione Quei due “vulnus” animarono l’auto- presa dell’autonomia socialista nel Psi to” di Kruscev, ndr) piacque meno – ri- politica autonoma dal Pci è però chiara. mondiale ed il “socialismo in un paese so- nomia socialista soprattutto da destra con che vede però, appunto, una differenza corda Giancarlo Pajetta che era nella se- Il consenso in tale direzione è prevalente lo” negli anni venti con la rottura con le prese di posizione di Carlo rosselli e generazionale tra i giovani di allora e la greteria nazionale del Pci - fu Togliatti”. e chiaro nel voto palese dalle sezioni e Trotzky; 2. Il patto con Hitler e la deci- poi di Giuseppe Saragat e . dirigenza che era stata compromessa con E Pietro Ingrao, all’epoca direttore del delle federazioni fino all’assise naziona- sione di sciogliere il Komintern (presa Con l’invasione nazista Stalin successi- lo stalinismo: da Nenni “Premio Stalin” “L’Unità”, osserva: “Non riesco a vedere le, ma è nel voto segreto per l’elezione non all’epoca dell’alleanza antifascista vamente venne traslocato da Hitler nel allo stesso Lombardi Presidente dei “Par- una linearità nella curva delle sue posi- del nuovo Comitato centrale che la piat- per rassicurare gli alleati occidentali, ma campo della “grande alleanza antifasci- tigiani della Pace”. zioni tra il ’56 e il ’64. Il dramma suo do- taforma autonomista viene bocciata. Su nel’39 dopo l’alleanza con Hitler); 3. La sta” internazionale e cadde un velo su I giovani del ’56 vissero diversamente vette essere, in quegli anni, ben più aspro 550 delegati, 127 sono funzionari del- destalinizzazione e i fatti di Ungheria del quel passato filonazista (a Norimberga si dai loro “padri” quella crisi che fu per lo- di quanto apparve”. Dal ’56 Togliatti, agli l’apparato che fa capo a Dario Valori ’56; 4. Il ’68 e i fatti di Cecoslovacchia; assolsero i nazisti per la strage di Katyn, ro fatto di crescita e di innovazione radi- occhi di chi gli era stato più vicino come schierato con Tullio Vecchietti e i candi- 5. La nascita dei movimenti di dissenso e ma evitando di compromettere i sovieti- cale. Questo fenomeno va tenuto presen- Ingrao, sembrò vivere la destalinizzazio- dati autonomisti fedeli a Nenni vengono poi di opposizione socialista nei paesi ci). Avvenne così nell’esilio antifascista te perché è nel segno della “generazione ne di Kruscev come una “tragedia politi- “cancellati”. Nel voto segreto i moran- dell’Est durante gli anni ’70; 6. Il caso po- il rilancio tra i socialisti della politica dei del ‘56” che si potranno capire il sommo- ca, una specie di Waterloo”. diani umiliano Nenni facendo arrivare al lacco: colpo di stato del 1981 e poi la for- patti di unità d’azione con i comunisti. vimento e le alleanze che nel luglio 1976 Il fatto centrale che è davanti ai leaders sindacalista Vittorio Foa 575.325 voti mazione nel 1989 del primo governo pre- La prevalenza del filocomunismo nel porteranno alla elezione di Craxi con del Psi e del Pci è che “le repressioni di contro i 557.020 del segretario del partito sieduto da un non comunista in un paese Psi fu fortemente contrastata nel dopo- l’appoggio di Signorile e Manca. Gli sto- massa e le brutali violazioni della legalità che è quindi chiaramente in minoranza filosovietico che avvia la caduta della guerra da Saragat, dalla componente di rici che fanno “nascere” Craxi nel ’76 socialista” denunciate da Kruscev non nell’organismo dirigente: quando l’anno “cortina di ferro” e del muro di Berlino. “Critica Sociale” e dai giovani guidati da ignorando i precedenti vent’anni della erano rivelazioni, ma ammissioni. successivo si andrà “alla conta” il risul- Il primo moto autonomista fu quello Zagari tanto che al Congresso di Firenze sua lotta politica nel Psi dipingono la Da decenni infatti, nella stessa emigra- tato sarà infatti di 26 nenniani contro 81 che vide nel 1923 protagonista Pietro del 1946 Nenni dovette lasciare la segre- svolta del Midas come una sorta di “col- zione antifascista, da Carlo Rosselli a di Vecchietti e Basso. Nenni combattere e sconfiggere dalla di- teria e si elesse una direzione paritetica. po di stato” di “giovani colonnelli” senza Gaetano Salvemini venivano denunciati Nenni rimane segretario, ma circonda- rezione dell’”Avanti!” i fusionisti che vo- La situazione precipitò verso quella che principi e senza storia. Essa in realtà non i fatti esposti da Kruscev ai delegati del to e condizionato: in minoranza anche in levano far ingoiare il Psi dal Komintern. è descritta dalla “vulgata” come una scis- fu un’operazione di potere, ma una con- Pcus. Direzione e in segreteria entrano insieme Sono anni in cui lo stesso vertice del sione socialdemocratica pianificata da vergenza convinta che aveva alle spalle PietroNenni nel ’56 getta le basi della a De Martino e Mazzali anche Lelio Bas- Pcus si divide e l’ascesa di Stalin coinci- tempo e pilotata dagli americani e da de- questa storia comune. In quel 1956 infatti piattaforma autonomista riprendendo ap- so e Tullio Vecchietti. de con il venir meno dell’aspettativa del- stra; in realtà fu una vera e propria espul- i leaders socialisti che avrebbero guidato punto gli articoli contro i processi di Mo- Come osserva lo storico Maurizio de- la rivoluzione mondiale. L’antistalinismo sione di Saragat da parte di Nenni: con- la svolta autonomista erano profonda- sca da lui pubblicati sul “Nuovo Avanti!” gl’Innocenti: “La presenza in tale orga- e la stessa autonomia socialista rispec- vocazione straordinaria del Congresso mente segnati. Pietro Nenni ha sessanta- di Parigi nel settembre e ottobre 1938. nismo dei leader delle altre componenti chieranno in quegli anni posizioni criti- decisa da una improvvisa riunione della cinque anni e già in marzo aveva iniziato E’ il saggio saggio “Luci e ombre del finiva per attribuirgli il significato di un che sia da destra sia da sinistra nei con- Direzione a fine novembre 1946 in as- a disegnare la svolta del Psi dopo lo svol- Congresso di Mosca” su “Mondo Opera- organismo di garanzia per la gestione fronti dei comunisti seguaci di Stalin. Ma senza di Saragat al fine di far approvare gimento del XX Congresso a Mosca, ma io” e dopo la divulgazione del rapporto unitaria”. l’autonomia socialista comincia ad avere un nuovo statuto che vietasse le correnti a giugno quando è divulgato il “rapporto Kruscev in giugno il segretario del Psi La battuta d’arresto sarà fatale. Al go- una sua storia (e “tradizione”) incardi- e l’esistenza di una componente non fi- Kruscev” letto in seduta segreta Nenni, è scrive: “La verità che sfugge a Kruscev verno e all’unificazione si arriverà solo nandosi soprattutto nella polemica socia- locomunista anche come minoranza. Le preso dallo sconforto. e ai nostri comunisti è che il rapporto po- nel ’64 e nel ’66 attraverso un percorso lista sviluppatasi in occasione dei due assemblee di sezione si svolsero in di- Così si sfoga nei “Diari” il 24 giugno ne in discussione non solo Stalin, ma il travagliato e sulla scia di compromessi e “bienni neri” del comunismo italiano (so- cembre in modo precipitoso e tumultuo- 1956: “Mi sento turbato, angosciato co- sistema sovietico, lo stato, il partito in sé indebolimenti. Fino al congresso di Na- 18 I

poli del 1959 tutta la politica autonomista der piede di un soggetto che si configu- tà” di Adriano Olivetti e “Ragionamenti” da tempo data una struttura di partito nel Per quanto invece riguarda lo stato di sarà congelata mentre il Pci progressiva- rasse come socialismo democratico e oc- di Roberto Guiducci con Franco Momi- partito. oggettiva inferiorità e arretratezza dei so- mente, avvantaggiandosi del congela- cidentale. La stessa autonomia socialista gliano ed Alessandro Pizzorno. Sono Il Psi affronta così l’esperienza diretta cialisti, Antonio Giolitti che era Ministe- mento socialista e degli equilibri di go- era tollerata nella misura in cui il Psi non quelli che la rivista comunista “Il Con- del governo con un forte indebolimento ro del Bilancio con Moro, ammetterà: verno riprenderà fiato: alle elezioni poli- smentiva la definizione datagli da Lenin temporaneo” ha bollato sprezzantemente che rafforza l’opposizione comunista che “Erano state formulate alcune proposte, tiche del 1958 la “crisi comunista” che sin dal 1915 di “felice eccezione” e cioè come “pensatoio” o “trust di cervelli”6 in colpisce nella schiena parlamentare attra- specie nel documento economico del Psi aveva visto clamorosi abbandoni si risol- di isolamento dal resto dei partiti socia- cui viene forgiata in particolare la tema- verso una mobilitazione contro il gover- e nel ‘memorandum’ del ministero del verà nella perdita di solo tre deputati. listi europei. tica della “questione settentrionale”7. no che coinvolge gli stessi socialisti at- Bilancio ai sindacati, ma non c’era una Riunificazione socialista e prospettiva di Nella “generazione del ‘56” vivevano traverso la Cgil e le giunte di sinistra. linea, un ‘corpus’ di misure organico. Il governo escono intanto dall’orizzonte invece premesse, tradizioni e idee del- È una cultura che non inquisisce l’eco- Quando si parla di “cedimenti” socia- disegno di politica congiunturale era ab- dell’autonomia socialista. A Napoli Nen- l’autonomia socialista che si richiamava- nomia di mercato secondo il catastrofi- listi, di debolezza dell’autonomia socia- bastanza chiaro, ma il punto debole era ni riconquista la maggioranza del Comi- no a quando e come Filippo Turati pose smo terzinternazionalista e guarda quindi lista si devono tener presenti questi fat- la strumentazione che era approssimati- tato Centrale, ma arretrando politicamen- la “questione sociale” nell’Italia liberale, alle novità del capitalismo italiano senza tori che saranno poi centrali nella rifles- va, fondata su ipotesi, ancora da collau- te rispetto a Venezia. Se a conclusione al gradualismo, al movimento cooperati- demonizzarle in blocco. Nella intellettua- sione critica degli ex giovani del ’56 nel dare nella pratica. La linea Colombo- dell’assise del ’57 l’”Avanti!” titolava vistico e associativo delle Leghe sociali- lità della sinistra del Psi è fumo negli oc- momento in cui, alla fine degli anni set- Carli12 - prosegue l’ex ministro socialista “La via è aperta all’unificazione”, ora ste, al Turati giuslavorista, alla “Critica chi: “Programmazione democratica, tanta, assumeranno la responsabilità di del Bilancio – era chiara e definita perché Nenni afferma: “L’unità si fa con il Psi e Sociale” dei giovani socialisti come Lui- stanza dei bottoni, centro-sinistra, insom- guidare il Psi nell’alleanza con la Dc. si appoggiava a un bagaglio culturale e nel Psi” e “battere la Dc è il mio obietti- gi Einaudi. ma Roberto Guiducci, destra Pci, kenne- ad esperienze consolidate, mentre quella vo”. L’autonomia socialista ha la forma dismo, ecc” sbotta Franco Fortini.8 L’ autonomia socialista in quella fase del socialista era più problematica”.13 dell’”alternativa democratica”. L’espres- In quella fase di quadro magmatico La situazione politica si sblocca in di- centro-sinistra degli anni sessanta appare Tra il primo centro-sinistra a guida sione più diffusa è “riforme rivoluziona- dell’autonomia socialista dopo il con- rezione del superamento del centrismo minata infatti da una subalternità sostan- Fanfani e il secondo centro-sinistra dei rie” coniata da Riccardo Lombardi. gresso di Napoli si sviluppa il ruolo della quando nel luglio 1960 viene rovesciato ziale nei confronti del Pci in campo cul- governi Moro-Nenni grava il fatto che La conseguenza è il riflusso nella Dc e “generazione del ‘56” non solo come il governo Tambroni che aveva fatto na- turale, sindacale e negli enti locali. A ciò mentre il primo si muoveva sull’onda del nel Psdi: dieci giorni dopo il congresso punto di forza di Nenni, ma senza la ma- scere Gronchi dal Quirinale e che aveva si aggiunge, dall’altra parte, una sostan- “miracolo economico”, il secondo vede socialista Fanfani che guardava al Psi è schera della “politica delle cose”. E’ que- visto l’appoggio dell’estrema destra mo- ziale subalternità alla Dc per mancanza la preoccupazione democristiana per la sostituito da Segni a Palazzo Chigi men- sta leva di giovani dirigenti socialisti che narchica e missina. di autonomia finanziaria e fragilità di pesante perdita di voti sulla destra con tre Moro assume la segreteria della DC. nelle varie realtà locali, tra la fine degli I comunisti valorizzano la svolta come piattaforma programmatica. Da un lato l’insorgere di una congiuntura economi- La storica Simona Colarizi ricordando anni cinquanta e i primi anni sessanta conseguenza delle proteste di piazza con vi è la dipendenza dal sistema delle par- ca sfavorevole. come la socialdemocrazia tedesca si fos- anima confronto e ricerca al di là dei tra- gli scontri con la polizia e i morti nelle tecipazioni statali a controllo democri- Lo stesso La Malfa sposta a destra il Pri se aperta la strada del governo dopo un dizionali confini ideologici del Psi. Sono con l’obiettivo di ereditare il ruolo (e il congresso incentrato sulla chiarificazione i “sessantini” italiani (Sessantini erano successo elettorale) svolto dai liberali in ideologica che aveva “mandato in soffitta all’epoca chiamati in Unione sovietica nome non più della programmazione e Marx”, ha messo efficacemente in evi- quanti nel campo economico e culturale dell’ampliamento dello spazio pubblico. denza come “probabilmente una Bad Go- cercavano di innovare il sistema). I “ses- In questo quadro l’unificazione dise- desberg del socialismo italiano se realiz- santini” italiani saranno anche kennedia- gnata nel ’56 diventa una realtà final- zata un ventennio prima del “Vangelo so- ni e infatti Bettino Craxi sarà censurato mente nel ’66. Suscita speranze e registra cialista” craxiano (il saggio del 1978 di da De Martino per aver espresso il plauso consensi e adesione da Bobbio a Quasi- Craxi sul pluralismo in antitesi con il le- dei giovani socialisti milanesi per l’ele- modo, ma la strategia autonomista appa- ninismo, ndr), avrebbe dato al riformi- zione del Presidente della “nuova fron- re minata in partenza da ambiguità ideo- smo socialista radici più profonde”1. tiera”. Gli Stati Uniti visti con spirito po- logica e compromesso politico-organiz- Ma era possibile a Nenni “mandare in sitivo e non di condanna. “Per un paese zativo. soffitta Marx” nel Psi del 1959? Una come l’Italia – scrive in proposito Gianni Quando si liquida il periodo di gover- “Bad Godesberg” del Psi non solo con Baget Bozzo – riconoscere la propria esi- no Moro-Nenni usando il verdetto che Lelio Basso, ma anche con Francesco De stenza nazionale negli Stati Uniti, cioè in emise il Pci con Giorgio Amendola che Martino non era lontanamente ipotizza- un modello di civiltà in cui non solo il fa- sin dall’inizio, dal settembre 1964, usava bile. “L’esperienza storica della socialde- scismo, ma nemmeno le tradizioni popo- l’espressione “fallimento del centro-sini- mocrazia – scriveva Francesco De Mar- lari … si erano mai riconosciute, com- stra”, bisogna appunto tener presente la tino – dimostra che movendo dal revisio- portava una torsione violenta”. Il kenne- divaricazione tra attese e risultati in un nismo, per la via della difesa della libertà dismo in quegli anni per laici e socialisti quadro di cultura marxista. Certamente il (borghese), della democrazia politica come Craxi diventa “il sentimento di ap- centro-sinistra presenta un bilancio falli- (borghese) etc., si giunge alla collabora- partenenza a una realtà diversa, più inde- mentare dal punto di vista del varo di “ri- zione di classe, al compromesso con il finibile, vasta e profonda: l’occidente”3. forme rivoluzionarie” o “riforme di strut- capitalismo ed in ultima analisi alla ca- E occidente significa per Craxi da un lato tura” finalizzate al “superamento del ca- pitolazione del movimento operaio”. accettazione del sistema democratico non pitalismo”. “La politica delle cose”2 - il cosiddetto più inteso come “democrazia borghese” Ma è con il centro-sinistra che vengo- “pragmatismo” (Simona Colarizi) o an- o “democrazia formale” no riformate l’istruzione, l’assistenza, la che “pessimismo” (Alberto Benzoni) di sanità e lo sviluppo urbanistico. Si rinno- Nenni - era la maschera con cui egli met- Sono gli anni della Milano del “miracolo va la vita sociale e civile dall’abolizione teva in atto una politica rivolta non ad ab- economico” in cui – scrive lo storico della censura fino all’avvio della discus- battere il capitalismo, ma ad attuare una dell’economia Franco Amatori – “indi- sione della legge per l’introduzione del redistribuzione del reddito e uno stato so- scussi protagonisti sono imprenditori che divorzio che Loris Fortuna ottiene nel ciale in Italia da un lato modernizzando e giocano in grande e non vedono il mercato giugno 1967. laicizzando il paese, dall’altro estromet- frenato da vincoli insuperabili. Perseguo- Ma per i socialisti (come in generale la tendo le destre dal governo. Il punto di in- no quindi economie di scala e di diversi- sinistra italiana) che avevano una strate- contro con i democristiani era l’amplia- ficazioni lanciandosi nella costruzione di gia tutta nazionalizzazioni e programma- mento dell’intervento pubblico e le poli- grandi impianti e grandi organizzazioni”4. zione il centro sinistra viene degradato a tiche sociali auspicate da Papa Roncalli Non tutto il mondo privato fa quindi “stato di necessità”. che già come Patriarca di Venezia aveva quadrato contro il centro-sinistra che è Ancora nella Carta del Psi-Psdi unifi- “salutato” il congresso socialista del ’56. visto appunto come occasione di moder- cati si teorizza infatti la “lotta contro il nizzazione e di un impegno di tutela so- sistema capitalistico e le ideologie che Per lungo tempo in seno all’autonomia ciale per una redistribuzione del reddito Convegno su Baldani Guerra. In alto: le figlie Elisabetta e Grazia. esso esprime” e la leadership di Nenni è socialista hanno così convissuto e si sono che potrà tradursi in aumento dei consu- Sotto: l’intervento di Finetti imbrigliata da una doppia diarchia: quel- contraddette due posizioni: da un lato chi mi. In particolare “grandi vecchi” del- la con De Martino nell’ex Psi e con Sa- sosteneva “riforme rivoluzionarie” nel l’editoria, quelli di prima generazione, da ragat nel Partito unificato con il risultato quadro della lotta al capitalismo e per il Rizzoli a Mondadori guardano con sim- strade, E’ una “vittoria antifascista” che, stiano e dall’altro l’arretratezza della pro- di una gestione paritetica che vede la suo superamento e dall’altro chi si richia- patia a Nenni. Ma sul terreno dei quoti- osserva Nenni, “viene usata dai comuni- pria elaborazione nel contrastare le pro- conservazione dei due distinti apparati. mava al socialismo europeo, alla tradi- diani domina la destra. Punta d’attacco è sti in termini di frontismo, di ginnastica poste della Dc ovvero una sostanziale E’ quel “congelamento” del Partito che zione riformista italiana; chi puntava a il “Corriere della sera” della famiglia rivoluzionaria, di vittoria della piazza”9. impreparazione economica rendevano lo fa giungere appesantito alle elezioni “rifondare” l’alleanza con il Pci e l’unità Crespi. Seguono “Il Corriere lombardo” E quindi da parte socialista si rivendica fragile l’autonomia socialista nel campo del ’68 messo sotto accusa in campagna della sinistra e chi, invece, puntava alla e “La Notte”: “L’Avanti!” è solito citarle il primato di quella che Lombardi defini- governativo. elettorale dal Pci per la riforma delle pen- collaborazione con socialdemocratici, re- come “le tre Cassandre”. E’ Mattei – ci- sce la “soluzione parlamentare” e cioè la Il reperimento di risorse finanziarie per sioni che vede esposti i leader sindacali pubblicani e cattolici democratici. tato da Amatori come esempio di “im- capacità di dar vita a un nuovo equilibrio sostenere una reale autonomia del partito socialisti con Giovanni Mosca in quanto Quello dell’autonomia socialista verso prenditori che giocano in grande” insie- istituzionale con il governo Fanfani che socialista - e cioè per affrancarsi dall’in- inizialmente essa era stata condivisa dal- il riformismo fu un percorso politico che me ad Adriano Olivetti, Vittorio Valletta, con l’appoggio esterno del Psi naziona- fluenza comunista senza però cadere in la intera Cgil. ebbe sempre a scontrarsi con tre antago- Oscar Sinigaglia e Giuseppe Luraghi - lizza l’energia elettrica e con La Malfa al orbita democristiana - era tema da tempo Il ’68 non è una importazione, ma an- nisti: la grande industria privata che ve- che li contrasta e sostiene la politica di Bilancio prefigura la politica di program- considerato centrale. Già Giorgio Galli in che e soprattutto una storia italiana. In deva nei socialisti al governo una politica centro-sinistra in particolare con il nuovo mazione. un suo articolo del ’59 vi aveva insistito. Europa il ’68 è la messa sotto accusa del- di espansione delle aziende pubbliche, la quotidiano milanese “Il Giorno” fatto na- Il Psi milanese – scriveva Galli - “per in- la socialdemocrazia e della partecipazio- democrazia cristiana che da un lato desi- scere nel 1956 tenendo formalmente an- Da parte loro, in quel periodo, i comu- fluire sulla base comunista e cattolica che ne al governo con “partiti borghesi” in derava l’”allargamento dell’area demo- cora al coperto l’Eni, attraverso l’editore nisti sono costretti sulla difensiva da due è il mezzo principale per tradurre in pra- quanto “all’interno del sistema”. Il ribel- cratica” e cioè un nuovo e più forte allea- Cino Del Duca (amico di Nenni sin dagli gravi avvenimenti inattesi: la costruzione tica la linea politica” doveva però risol- lismo antiriformista e antiparlamentare to dopo il venir meno delle maggioranze anni dell’esilio a Parigi dove è diventato del Muro di Berlino nell’agosto 1961 ed vere un problema: “quello dei mezzi, esalta la via rivoluzionaria. La Rivoluzio- centriste, ma che dall’altro voleva “stroz- il re della “presse du coeur” attraverso i il rilancio della destalinizzazione al XXII scarsi a Milano come su scala nazionale; ne ovvero la violenza. zare nella culla” ogni prospettiva di al- fotoromanzi e marchigiano come Mat- Congresso del Pcus in ottobre. Per la pri- è un tema solo accennato in queste note, In Italia diventa la rivincita contro il ternanza di governo secondo la dialettica tei). “Il Giorno” non solo diventa il con- ma volta il leader del Pci viene aperta- perché tutto il settore che riguarda i fi- ’56 con la “riabilitazione” di Stalin nel tra cattolici popolari e socialisti democra- traltare del “Corriere della sera”, ma crea mente contestato nel Comitato Centrale nanziamenti ai partiti in Italia richiede- segno del primato della Cina di Mao del- tici che regnava nel resto d’Europa, infi- l’amalgama culturale tra socialisti, laici e deve difendersi dall’accusa di “corre- rebbe analisi troppo specifiche”, ma – la Cuba di Fidel Castro e dell’avventura ne il Partito comunista che vedeva con e cattolici. E’ il principale strumento di sponsabilità” con Stalin. Inoltre deve ac- concludeva Galli riferendosi a tutte le boliviana di Che Guevara. L’intero per- favore gli spostamenti a sinistra degli lettura della società italiana in chiave cettare l’intimazione del Pcus di non pro- componenti socialiste – “una delle qua- corso dell’autonomia socialista è messo equilibri politici, ma non accettava l’idea progressista5. nunciare più la parola “policentrismo”10. lifiche di un gruppo politico efficiente sotto accusa con la riscoperta e il rilancio che si aprisse una competizione a sini- Le riviste laiche e socialiste (“Critica Ma quando dopo le elezioni politiche deriva anche dal saper trovare i mezzi per delle tesi della sinistra psiuppina e comu- stra, una riduzione della propria posizio- Sociale”, “L’Espresso”, “Il Mondo”, del 1963 e su esplicito mandato congres- operare”. nista da Raniero Panzieri a Vittorio Foa ne dominante nel mondo sindacale, cul- “Mondo Operaio”, “Nord Sud”, “Il Pon- suale il Psi entra a far parte del governo Proprio in quel periodo del 1959 Nenni e Bruno Trentin nel segno dell’”insubor- turale, amministrativo. Di fronte alle crisi te”) promuovono un convegno nazionale di centro-sinistra, nel gennaio 1964, c’è così si era sfogato nel suo diario: “Vivo dinazione operaia” al “Piano del Capita- che man mano avrebbero segnato la sto- concentrato sui temi della programma- la scissione della sinistra che dà vita con settimane amare alle prese coi problemi le”. La repressione nei paesi comunisti è ria del comunismo sovietico, per il Pci in zione economica. Vecchietti, Basso e Foa al Psiup. di finanziamento del partito … In funzio- ignorata: si esalta la “rivoluzione cultu- Italia l’autonomia o la presa di distanza In particolare a Milano attraverso il L’opposizione filocomunista interna al ne della nostra autonomia politica, il fi- rale” e si volta la schiena all’invasione da Mosca dovevano essere gestite in mo- Club Turati e le riviste “Critica sociale” Psi, forte anche dei finanziamenti comu- nanziamento diviene sempre più difficile. della Cecoslovacchia (v. il numero spe- do “monopolistico” dal vertice comuni- di Giuseppe Faravelli insieme a “Tempi nisti (il suo giornale “Mondo Nuovo” è D’altra parte la scelta è politica: o auto- ciale del 2008 di “Critica Sociale” con il sta evitando ogni “deriva” verso il pren- Moderni” di Fabrizio Onofri, “Comuni- stampato in una tipografia del Pci) si era nomi o destinati a sparire”11. saggio “I due ‘68” di Paolo Sensini). I 19

Il ’68 infatti mette sotto accusa nella La scissione del luglio ’69 pone infatti ranza che vincerà il Congresso di Torino una discontinuità sia rispetto alla guida gio Napolitano, prima con il messaggio sinistra le alleanze di governo con partiti la Dc in una posizione di arbitro tra Psi e del 1978. democristiana sia nei confronti di quella in occasione del decennale della morte di “borghesi” e si configura come movi- Psdi. Al tempo stesso è ad essa che guar- E’ una fase di ambiguità politica che sinistra che con il Pci è arroccata come Craxi e poi, più recentemente, in occa- mento extraparlamentare. I socialisti so- dano direttamente i comunisti di Longo viene rotta dopo le elezioni del 1979. I “altra Italia” nel segno dell’internaziona- sione della celebrazione del 150° anni- no il principale bersaglio in quanto “tra- e Berlinguer. Iniziano gli anni ’70, il comunisti di Berlinguer non furono di- lismo proletario e della contestazione versario dell’unità d’Italia ha sollecitato ditori”, mentre il Pci con “lungo ’68 italiano”. Prevale la convin- scriminati da un “fattore K” alimentato della tradizione nazionale. Craxi conclu- e delineato una lettura critica di questo che fa così crescere , zione di essere di fronte all’eclisse di dalla Cia e dalla P2. I comunisti gettaro- de il Congresso di Palermo al grido “Vi- ultimo ventennio. mettendo in minoranza Amendola e ridi- Usa, Chiesa e capitalismo che erano alla no la spugna dopo una serie negativa di va l’Italia” secondo un riformismo che da “E’ un fatto – ha affermato Napolitano mensionando Napolitano, apre alla “con- base della ricostruzione democratica ed elezioni amministrative e, soprattutto, di Garibaldi a Turati si identifica con la cre- – che da due decenni è in aumento la di- testazione globale”. Nasce l’appello di economico-sociale del dopoguerra. fronte alle scelte di integrazione europea scita nazionale. seguaglianza nella distribuzione del red- Longo (che rievoca il suo passato di co- Sono gli anni che costituiscono per gli e di solidarietà atlantica. Berlinguer di La politica dell’autonomia socialista dito dopo una marcia secolare in senso mandante dei comunisti in armi) ai con- autonomisti di Nenni in minoranza una propria iniziativa scelse l’uscita dalla perseguita dal Psi durante la segreteria opposto e lo stesso può dirsi del tasso di testatori per il voto “scheda rossa” per il sorta di “traversata del deserto”. Inascol- maggioranza e le elezioni anticipate vo- Craxi è spesso fraintesa sotto l’etichetta, povertà. Si impone perciò una svolta”. Pci in occasione delle elezioni politiche tati, considerati superati ed emarginati. tando contro l’adesione allo Sme e mo- anzi la gabbia della categoria di “duello Alla denuncia del declino economico del maggio 1968. Nenni pesantemente umiliato. Personal- bilitandosi contro gli euromissili solleci- a sinistra”. Il “duello a sinistra” c’è sem- e sociale avvenuto con la “Seconda Re- Il ’68 che ha sorpreso i tre “partiti di mente non ho una grande ammirazione tati dal premier socialdemocratico tede- pre stato dal 1921. E’ un dato naturale, pubblica” si salda quindi quella del de- massa” italiani contemporaneamente retti umana per Mancini e De Martino proprio sco, Helmut Schmidt, che denunciava gli storicamente fisiologico. La novità del- grado politico: “Non fatevi condizionare da maggioranze interne di centro-destra perché conservo il ricordo di come essi SS 20 con cui Mosca intendeva tenere l’autonomia socialista degli anni ’80 non – ha detto ai giovani ciellini – da quel che (Longo-Amendola; Moro-dorotei; Nenni- hanno trattato Pietro Nenni sul piano per- sotto tiro le capitali dell’Europa occiden- è il “duello a sinistra”, ma lo sfondamen- si è sedimentato in meno di due decenni: Saragat) determina lo spostamento a sini- sonale. L’anziano leader assisteva alle tale. Berlinguer era convinto in quel pe- to al centro. La vera competizione fu con chiusure, arroccamenti, faziosità, obiet- stra in tutti e tre mentre le componenti del- riunioni del comitato Centrale seduto riodo di poter dimostrare che senza i co- la Dc insidiandola nel primato che pre- tivi di potere e anche personalismi dila- la sinistra socialista (Lombardi e il Psiup), nella platea su una sedia qualsiasi e quan- munisti vi sarebbe stata l’ingovernabilità cedentemente deteneva – grazie al bipo- ganti in seno ad ogni parte”. della sinistra comunista (Ingrao) e della si- do interveniva erano ostentati dalla pre- e quindi di costringere la Dc a una ricon- larismo Dc-Pci, nei rapporti con il mon- Tornano d’attualità le parole di Pietro nistra democristiana e cattolica postconci- sidenza il fastidio e lo sprezzo. Per De trattazione. do occidentale e atlantico, con il mondo Nenni: “Fare politica sarebbe il mestiere liare vivono una stagione di rilancio. Martino e Mancini egli era solo un uomo dell’imprenditoria soprattutto media e più facile del mondo, se non comportasse Dopo il voto il centro-sinistra è sotto inutile e dannoso per il socialismo italia- La rottura che si verifica nel Psi nel ’79 piccola e con il mondo cattolico e lo stes- l’obbligo di domandarsi cosa succederà accusa, Moro rimosso e Nenni messo in no dell’epoca. Eppure le sue erano parole tra Craxi e la sinistra e con l’intellettua- so Vaticano. il giorno dopo aver preso una certa deci- minoranza dall’alleanza De Martino-Ta- che richiamavano l’autonomia socialista lità di “Mondo Operaio” guidata da Nor- Lo sfondamento al centro fu perseguito sione”. nassi che sanziona il “disimpegno”. Cra- con tono pacato e sulla base di analisi e berto Bobbio fu conseguenza della scelta in un quadro di ricerca di piena autonomia xi schierato con Nenni riassume la criti- ragionamenti. “Deve ringraziare l’età se autonomista incoraggiata da Sandro Per- finanziaria, culturale e politica che eman- Per lungo tempo l’autonomia socialista cità in cui vive l’autonomia socialista. non lo prendo a schiaffoni”: così capitava tini con l’incarico “esplorativo” a Craxi cipasse il Psi e gli garantisse piena autono- è vissuta non in rapporto diretto con il ri- “Vi è più in generale una vera e propria di sentir dire alle proprie spalle agli au- affinché i socialisti garantissero una po- mia sia rispetto al Pci sia rispetto alla Dc. formismo, ma fortemente intrecciata e vi- crisi di inefficienza del riformismo. La tonomisti durante l’intervento di Nenni. litica di “governabiliatà” del Paese evi- È così che il Psi conosce, finalmente, la vificata anche da correnti di critica “da si- predicazione riformista non persuade e Baldani Guerra quasi gli faceva da ‘guar- tando un ulteriore ricorso alle urne e sua Bad Godesberg con la Conferenza pro- nistra” del comunismo e fino alla fine de- non contrasta con fatti probanti, che di- dia del corpo’ con Signori e Rino Formi- svincolandosi dai comunisti. In questo grammatica di Rimini del 1982 che segna gli anni ’70 pur dopo l’avvento della se- mostrino la superiorità del metodo demo- ca cercava di farlo sorridere. A Formica l’aperto appoggio di Pertini a Craxi fu la ricomposizione politica interna con la si- greteria Craxi l’autonomia socialista ha cratico, le spinte estremistiche pseudo ri- non è mai mancato il commento sarcasti- decisivo. La conseguenza fu l’abrogazio- nistra socialista e delinea una convergenza convissuto con l’alternativa di sinistra e voluzionarie e protestatarie. Il centrosi- co di fronte ai “vincitori di turno”. Que- ne del “lodo Bobbio” e cioè della tesi se- significativa con il sindacalismo cattolico. le varie ipotesi di superamento del capi- nistra – prosegue Craxi - ha prodotto una sto era il clima intorno agli autonomisti condo cui valeva il divieto di fare politica E’ l’archiviazione della lettura classista talismo come il socialismo autogestiona- dose insufficiente di riforme. Noi rischia- e sull’autonomia socialista mentre De in Parlamento senza rimanere insieme ai della società e della storia italiana. rio esaltato dall’esperienza jugoslava, ri- mo di giocare un ruolo del tutto subalter- Martino teorizzava la politica dei “nuovi comunisti. Bobbio grande critico e con- Sul Psi degli “anni di Craxi” grava lanciato dallo stesso partito socialista no tra una tecnocrazia industriale legata equilibri” e affidava al Psi il ruolo di tes- testatore dell’illiberalismo comunista era l’eccezione d’infamia di “Tangentopoli”. francese agli inizi della guida di Mitter- al potere cattolico e un mondo del lavoro sitore dell’alleanza Dc-Pci. Infatti Nenni però all’epoca ancorato al convincimento Oggi a venti anni di distanza emerge co- rand e ripreso dal “Programma socialista” in cui la presenza socialista si va indebo- fu nominato da Saragat senatore a vita che nessun passo potesse essere compiu- me quella stagione – se non avventura – per il Congresso di Torino del 1978. L lendo. Il centrosinistra rischia di divenire dieci giorni dopo che i nenniani di Craxi to dal Psi senza il Pci. giustizialista e populista non fu una sta- una semplice copertura parlamentare”. Le ragioni dell’unificazione socialista – aggiungeva Craxi – possono ritrovare NOTE slancio recuperando la dimensione inter- nazionale e cioè la condivisione della 1 Simona Colarizi, Introduzione in Car- “piattaforma sulla quale agisce il movi- mine Pinto, Il riformismo possibile, Rub- mento socialista europeo” al fine di con- bettino, Soveria Mannelli 2008, p. 11. trastare “le spinte a destra nei maggiori 2 Era il titolo dell’editoriale di Pietro Paesi dell’Europa occidentale”. Nenni sull’”Avanti!” dell’8 maggio 1955 Il successivo congresso socialista di che delineava la possibilità di collabora- Roma vedrà ancora prevalere una mag- zione con la Dc dopo l’elezione del lea- gioranza Nenni-Saragat (11 contro 10 in der della sinistra democristiana, Giovan- seno alla Direzione nazionale). La scelta ni Gronchi, al Quirinale il 29 aprile. di eleggere segretario spinge 3 Gianni Baget Bozzo, Tesi sulla DC. però Mancini al rovesciamento della Rinasce la questione nazionale, Bologna, maggioranza: la cosiddetta “nuova mag- Cappelli 1980, citato in Massimo Pini, gioranza” Mancini-De Martino con l’ap- “L’assalto al cielo”, Longanesi, Milano poggio di Lombardi. 1990, pag. 57. Il Quirinale diventa il quartier generale 4 Franco Amatori, “L’economia italia- della reazione a Mancini. Pietro Nenni na e l’approdo mancato”, in Gianni Cer- tenta una mediazione dando vita con Cra- vetti (a cura di), “Giorgio Amendola. La xi ad un “gruppo di equilibrio”. Aderisco- politica economica e il capitalismo italia- no, tra i primi, Alfredo Baldani Guerra, no”, Guerini, Milano 2007, pag. 24-25. Rino Formica, Mario Zagari e Lelio La- 5 “Il Giorno” è infatti una delle principali gorio con Venerio Cattani che era con De fonti di Guido Crainz, “Storia del miracolo Martino, l’ex socialdemocratico Michele economico”, Donzelli, Roma 2007, v. in Pellicani e Loris Fortuna che lascia Gio- particolare il terzo capitolo, pp. 57-86. litti. È il nucleo del gruppo di nenniani de- 6 “Il Contemporaneo”, n. 7, 1956. stinato a rimanere nel Psi in minoranza. furono messi in minoranza da un rove- Iniziò così la stagione dell’autonomia gione di giustizia e verità. Il giudizio sto- 7 “Personalmente ricordo benissimo – Il 14 maggio si riunisce il Comitato sciamento della maggioranza operato dal socialista enunciata dall’editoriale di rico è quindi controverso e molto aperto. scrive Luciano Cafagna – che la formula centrale. Nenni prende la parola dopo sindaco Aniasi nel novembre 1970. Nen- Craxi sull’Avanti! “Ottava legislatura” in Di certo emerge come la storia dell’auto- (“questione settentrionale”, ndr) circola- che Mauro Ferri da un lato e Giacomo ni non aveva più una federazione che lo cui si delinea un centro sinistra diverso nomia socialista sia stata una vicenda va nell’ambiente milanese del gruppo in- Mancini dall’altro hanno ormai tracciato potesse candidare capolista ed eleggerlo. con un Psi non disarmato e subalterno al- sofferta, osteggiata da destra e da sinistra, tellettuale che si era costituito … intorno la linea di demarcazione che prefigura il la Dc. L’obiettivo della guida socialista ma che ha avuto nel suo alterno sviluppo ad Adriano Olivetti. … A coniare la for- ritorno ai due vecchi partiti. Il vertice del Psi era sicuro di andare al del governo viene tracciato nel quadro di il mantenimento della rotta di una politi- mula fu, credo, proprio Roberto Guiduc- “Credo di non sbagliare – afferma l’an- Dc-Psi appoggiato dai comunisti, di in- un disegno di “Grande Riforma” che non ca di emancipazione sociale e progresso ci, che, nel gruppo, aveva più di altri un ziano leader – se dico che il primo risul- terpretare le lette sindacali, di rispecchia- è solo questione di riforme istituzionali e civile con risultati molto concreti. gusto che oggi potremmo dire mediati- tato di una scissione sarà di ridurre enor- re i moti studenteschi, di dare uno sbocco costituzionali, ma di decollo sociale e ci- co” (Luciano Cafagna, “La ‘questione memente la presenza socialista. Credo di democratico all’estremismo di sinistra. Il vile dell’Italia sul piano internazionale. Fortemente attenta ai dati concreti e ai settentrionale’ nell’Italia contemporanea: non sbagliare se dico che il pericolo è risultato fu invece lo spostamento a de- E’ così che si giunge al momento in mutamenti essa si è misurata con l’Italia un’autointervista” in Giuseppe Berta (a quello per gli uni di precipitare nell’or- stra della Democrazia cristiana ed il cui, al Congresso di Palermo del 1981, la liberale della economia di mercato e cura di), “La questione settentrionale. bita del moderatismo; per gli altri di pre- trionfo del bipolarismo Dc-Pci. corrente di maggioranza del Psi, dopo l’Italia cattolica della “dottrina sociale” Economia e società in trasformazione”, cipitare nell’orbita del comunismo. Non “Fare politica – aveva ammonito Nen- aver levato la falce e martello dal simbo- aiutando il Paese a crescere secondo una Feltrinelli, Milano 2007, pag. 4. nego l’onestà dei compagni. So che ni nel Comitato centrale della scissione lo del partito, cambia la propria denomi- linea di sviluppo che non è quella delle 8 Franco Fortini, “Astuti come colom- quando qualcuno viene alla tribuna a dire del luglio ’69 – sarebbe il mestiere più nazione e da “autonomista” si fa chiama- categorie della lotta di classe, della guer- be”, “Il Menabò”, n. 5, 1962, pag. 31. né frontismo né centrismo a questo pen- facile del mondo, se non comportasse re “riformista”. Non a caso tale scelta sa- ra civile. 9 Nenni, Gli anni del centro sinistra, sa. Ma fra credere e potere ci sono di l’obbligo di domandarsi cosa succederà rà fatta da Craxi dopo la scomparsa di Il Psi è tramontato nel contesto di una pag. 129. mezzo molti ostacoli e l’elemento che dà il giorno dopo aver preso una certa deci- Nenni che “padre” dell’autonomismo criminalizzazione che ha come sfondo 10 L’11 novembre 1961 il vicesegreta- credito a quello che vogliamo è la forza sione”. non era però “figlio” del riformismo. storico il prevalere dell’idea che con la rio del Pci Luigi Longo di ritorno da Mo- politica in grado di esprimersi in termini Per comprendere la svolta del Midas All’epoca Riccardo Lombardi protesta fine del comunismo si fosse approdati a sca informa il Comitato Centrale del Pci di autonomia e di indipendenza”. E ric- del luglio 1976 e l’elezione a segretario nella direzione del Partito: ”Eravamo riu- “La fine della storia” secondo il titolo del che secondo il Pcus “la formula del poli- volto in particolare a Mancini e De Mar- del “delfino” di Nenni, Craxi, che al- sciti a far prevalere nel partito l’aggettivo fortunato saggio di Francis Fukuyama centrismo è considerata come equivoca”. tino che pensano di aprire una svolta a si- l’epoca era a capo di una corrente del so- ‘riformatore’. Il suo abbandono è molto del 1990. Prevalse l’idea cioè di essere in Pertanto l’organismo dirigente del Pci nistra giustamente prevede il risultato op- lo 10 per cento va tenuta presente proprio significativo”. Il passaggio da “riforma- vista di un mondo pacificato e avviato vota un documento di formale autocritica posto che si verificherà: “ Chi può esclu- la storia della “generazione del ‘56” dei tori” a “riformisti” è appunto quello da verso uno sviluppo unidirezionale e omo- dichiarando di “rinunciare ad usare anco- dere una involuzione moderata in Italia? giovani autonomisti formatisi chi con una sinistra tutta nazionalizzazioni e pia- geneo sul piano istituzionale ed econo- ra il termine policentrismo se esso può Qui da noi in Italia una scissione aprireb- Nenni chi con lombardi, ma nel segno di nificazione che vuol superare il capitali- mico. Una globalizzazione neutra, priva costituire un elemento di equivoco e di be la via al pieno successo del moderati- un rilancio del socialismo italiano indi- smo (la tesi di Lombardi a Palermo è di alternative e con scelte obbligate. Una confusione”. smo”. Il disegno della “nuova maggio- pendente dai comunisti e con l’orizzonte quella della “ineluttabilità della collabo- prospettiva in cui le tre scadenze che si 11 Pietro Nenni, Diari, 11 aprile 1959. ranza” si concluderà infatti nel 1972 con di un socialismo europeo. E’ in questo razione con i Pci”) al socialismo europeo avevano di fronte – privatizzazioni, mo- 12 All’epoca ministro democristiano l’affermazione di uno schieramento di quadro che si apre una nuova fase di rie- nel quadro dell’economia di mercato e neta unica, allargamento dell’Unione eu- del Tesoro e Governatore della Banca centro-destra per l’elezione del Quirina- dizione dell’autonomia socialista in cop- della democrazia occidentale. ropea – si potevano affrontare con “il pi- d’Italia. le, la sconfitta del Psi alle elezioni e la pia con l’alternativa socialista che trove- con il Congresso di Palermo comincia lota automatico”: meno politica, meno 13 AA.VV., Storia del socialismo italia- riedizione del centrismo con il governo rà la sua ‘codificazione’ nel Progetto so- a prendere forma concreta una candida- partiti ed anche meno Italia. no, Il Poligono, Milano 1981, pag. 117- Andreott-Malagodi. cialista che sarà alla base della maggio- tura del Psi alla guida del Paese secondo In particolare il Capo dello Stato, Gior- 118. 20 I

I Una selezione di articoli del periodo 1897-1899 REPRINT: GLI ESORDI

La documentazione è custodita nell’archivio della Fondazione Giuseppe Di Vagno (Conversano)

CESARE PRETI

Nel suo primo triennio di vita, dal 25 dicembre 1896 e il 31 dicembre 1899, l’AVANTI! si trovò a dover raccontare gli anni più difficili fino ad allora vissuti dall’ancor giovane stato unitario. Erano gli anni in cui giunse al suo culmine la cosiddetta crisi di fine secolo e in cui i nodi non risolti e le insufficienze accumulate in un trentennio circa di vita nazionale vennero alla luce in maniera clamorosa, sospinti da condizioni internazionali non certo tra le più favorevoli. Di- rettore era allora Leonida Bissolati, che firmò tutti i numeri della testata tranne quelli del pe- riodo metà maggio – metà luglio 1898, siglati da Enrico Ferri perché il direttore in carica fu arrestato nell’ambito della repressione che seguì le manifestazioni popolari della primavera di quell’anno contro il rincaro del grano e il dilagare della disoccupazione. In questo quadro il giornale, pur non trascurando argomenti culturali e sociali d’attualità, non- ché importanti vicende estere, come il caso Dreyfus o la sollevazione contro il dominio otto- mano dei greci di Creta, concentrò la sua attenzione, oltre che sulle cronache degli avvenimenti italiani, anche sull’analisi delle cause della crisi e sulle possibili vie d’uscita da essa, spesso

ospitando sulle sue colonne anche voci di autorevoli intellettuali non socialisti, come Maffeo Pantaleoni e Vilfredo Pareto. Uomini, quest’ultimi, che videro nell’AVANTI! il principale stru- mento della lotta contro la stretta reazionaria messa in atto dai governi di Rudiní e Pelloux e voluta dalla Monarchia, stretta reazionaria che i socialisti, e Filippo Turati in prima persona, furono i primi a pagare, con arresti e discriminazioni. È da questo insieme di considerazioni che discende la scelta di articoli presentati. Il primo di essi, DA QUI SI PASSA, è il “fondo” inaugurale e programmatico di Bissolati, dedicato al Pre- sidente del Consiglio in carica, marchese Starabba di Rudiní, nel quale il direttore denunciava il processo di involuzione antiparlamentare dal quale erano travolti i vecchi gruppi dirigenti, che di fronte all’esplosione del malcontento popolare si mostravano incapaci di farsi carico di quelle riforme e della creazione di quei nuovi equilibri che la situazione richiedeva, ed anzi sembravano convinti che solo la ceca repressione fosse l’arma adatta per affrontare la situa- zione. Tre giorni dopo, il 28 dicembre 1896, a Bissolati fece eco Filippo Turati, con tutta la sua autorevolezza di leader riconosciuto del socialismo nazionale. Il suo “pezzo”, LA LORO I 21

INCOSCIENZA, oltre a riprendere la denuncia di Bissolati, indicava le possibili so- luzioni politiche per uscire dall’IMPASSE in cui il Paese era stato cacciato, prima fra tutte l’allargamento della rappresentanza e del godimento dei diritti politici, che avrebbe dato voce alle istanze di quelle masse popolari in rivolta, fino ad allora estranee alle istituzioni e alla loro dialettica. Ed è proprio alla questione del suffragio universale che è tematizzata nel terzo pezzo selezionato, del gennaio 1897, non fir- mato e quindi attribuibile a Bissolati, questione che fa capolino anche nel bel “pez- zo” della Kuliscioff, del marzo del 1898, nel quale la questione è però declinata al femminile ed è un solo tassello di un più ampio quadro di analisi della situazione della donna e di rivendicazione della necessità di una sua emancipazione. Con ARRESTO DI SVILUPPO, il quinto articolo presentato, siamo al 15 maggio 1898. Ad una settimana circa, quindi, dagli scontri di Milano e della cannonate sui manifestanti di Bava Beccaris, a pochi giorni dalla proclamazione dello stato d’as- sedio nelle principali città del Paese, a due giorni degli arresti di Filippo Turati, Anna Kuliscioff, Andrea Costa, Leonida Bissolati ed altri parlamentari socialisti. L’analisi, non firmata e forse attribuibile al direttore provvisorio del giornale, Enrico Ferri,

enuncia chiaramente quale viene ritenuto essere il cancro responsabile del precipitare della crisi, la mancanza di sviluppo dell’economia del Paese, conseguenza di una politica bloccata perché rappresentativa solo di classi dirigenti arroccate nel difen- dere i propri privilegi, che utilizzavano il protezionismo economico come arma per garantire i loro equilibri di potere. La tesi del “pezzo” trovò consensi anche molto oltre i confini del mondo socialista, come mostra l’intervista rilasciata da Maffeo Pantaleoni e Vilfredo Pareto nel settembre del 1998, nonché i due loro interventi del maggio-giugno 1898, di condanna della repressione antisocialista allora in atto. Pareto, poi, tornò ad essere accolto con altri due articoli, uno del novembre 1898 e uno dell’ottobre 1899, di difesa delle libertà politiche civili, cavallo di battaglia dell’AVANTI! contro la politica repressiva del Presidente del Consiglio in carica dal giugno 1898, il generale Pelloux. Ad essi vanno affiancati i due “pezzi” del 5 ottobre e del 9 ottobre 1898, il primo dei quali di Gaetano Salvemini, l’altro probabilmente di Bissolati, anch’essi di denuncia del clima repressivo e di discriminazione antiso- cialista, discriminazione che costrinse Arcangelo Ghisleri a lasciare l’Italia per poter trovare libertà di insegnamento all’estero. 22 I

Salvemini è certamente l’autore di due dei quattro articoli che trattano del MAG- GIOR PROBLEMA D’ITALIA, l’arretratezza del Sud. Sono della sua penna quello del 17 ottobre 1898 e quello, di notevolissimo lignaggio, del 28 novembre 1898. Tra gli altri due, del 7 agosto e del 25 ottobre 1898, è da segnalare quest’ultimo per- ché tratta anche la questione del rapporto socialisti-cattolici. Ma è nel corso del 1899 che la battaglia contro l’autoritarismo antiparlamentare di Pelloux e di Sidney Sonnino che giunse al suo culmine. Gli avvenimenti sono noti. Confortato dalla rielezione di Turati, ancora incarcerato, alle elezioni suppletive della fine del marzo di quell’anno, dopo che alcune settimana prima era stato di- chiarato decaduto dalla carica parlamentare, il gruppo socialista della Camera dei Deputati decise di lanciare la battaglia ostruzionistica contro i provvedimenti limi- tativi delle libertà politiche presentati da Pelloux. È del 5 aprile l’articolo (QUEL CHE BISOGNA FARE) che annuncia la decisione dell’uso di questo metodo di lotta parlamentare, che per altro fu fatto proprio anche da altri gruppi politici d’opposi- zione presenti in parlamento. Ed è datata 11 giugno l’intervista di Walter Mocchi ad un Turati da pochi giorni scarcerato, dopo più di un anno di prigionia, nella quale si denuncia con notevole lucidità l’ampliarsi del piano politico repressivo. Mentre

è del 7 settembre l’analisi di Antonio Angioini (LA PAURA DEL PARLAMENTO) del famoso testo di Sonnino, TORNIAMO ALLO STATUTO, vero e proprio manife- sto delle tendenze autoritarie allora in atto. Sonnino e segnatamente la sua proposta di nuovo regolamento parlamentare con la quale proibire l’ostruzionismo, che sono l’oggetto dell’articolo di Turati che chiude la selezione proposta. A margine, infine, si è voluto aggiungere una pagina, apparsa sul numero dell’AVAN- TI! del 25 dicembre 1899, dal titolo di UN ANNO DI STORIA IN CARICATURA, caratterizzata da una serie di vignette che ben rappresentano la grande qualità della satira disegnata, vanto della testata fin dai suoi esordi.

I COLLEGHI DELLA FONDAZIONE DI VAGNO CHE HANNO LAVORATO CON IL PROF. CESARE PRETI ALLA SELEZIONE DEI REPRINT STORICI, CON COMPITI DIVERSI, SONO IL DOTT. CRISTIANO BOCCUZZI E LA DOTT.SSA ANNA TOTARO. RINGRAZIAMO LA FONDAZIONE E IL SUO PRE- SIDENE GIANVITO MASTROLEO PER LA PREZIOSA COLLABORAZIONE I 23

I I Lettera aperta di Tognoli al sindaco Pisapia Viviamo una crisi politica che è la causa di quella economica e finanziaria MILANO È FONDATA BIPOLARISMO IN CRISI SULLA MOBILITÀ Europa, Craxi previde la crisi a causa del declino delle elites politiche Chi amministra ha uno «sguardo complessivo»

Caro sindaco Pisapia e caro assessore lo smog, tuttavia, voi avete il dovere di PAOLO PILLITTERI nazionale e crescevano le concorrenze zioni politiche che avevano fatto grande il Maran, dopo anni di fiera equidistanza, far prevalere la razionalità che la poli- spietate della globalizzazione. E più strin- paese, salvandolo sia dal ritorno al fascimo all’ ultimo ballottaggio abbiamo tifato tica trae dall’ osservazione dei numeri No, non si tratta del trito e ritrito “senno genti erano i parametri monetari meno sia dal comunismo. Un bipolarismo impo- per voi. Proprio per questo ci dispiace e dei bisogni, oltre che delle percezioni di poi” e neppure del solito profetizzare un coesa era la nuova Europa, più si necessi- sto per via mediatica-giudiziaria, e, al tem- vedervi masochisticamente impantanati sociali. I milanesi vivono di mobilità, tanto a chilo, che, anzi, Bettino Craxi de- tavano politiche unitarie e meno queste si po stesso, perseguito da destra e sinistra in una questione - quella dell’ inquina- ma sarebbero anche disposti a se- testava con determinata lucidità. Al con- imponevano, col risultato di avere una mo- senza la minima autoanalisi, senza nem- mento atmosferico - che la razionalità guirvi nei sacrifici, sempre che voi li trario, proprio di lucida analisi conviene neta unica conuna ventina digoverni di- meno un attimo di rimorso e di pentimen- politica consiglierebbe di affrontare in chiediate per il problema che si sta parlare a proposito delle riflessioni di Bet- versi, un euro solo con una ventina di po- to, senza un brivido di angoscia per le sco- maniera del tutto diversa. Innanzitutto, sempre più aggravando, cioè la velo- tinoriferite all’Europa, ancora prima del- litiche economiche, fiscali ecc lontane una rie giustizialiste emulsionate. iniziamo col dire che il particolato - di cità degli spostamenti ormai prossi- l’irrizione sulla scena della moneta unica. dall’altra. Roba da surrealismo. Non so co- Del resto, basta osservare l’impotenza di qualunque grandezza - non è stato in- ma alla paralisi. Credo fossimo nel 1997 quando in una sa Bettino avrebbe detto dell’attuale gover- una sinistra senza identitàche ha ripudiato ventato dalle centraline che lo misura- La città, invece, non vi può seguire intervista dall’esilio tunisino il leader so- no dei tecnici, di certo non l’avrebbe salu- la soluzione socialdemocratica in odio a no, ma esiste in natura. in quella ritualità del «tutti a piedi» cialista, il cui ascolto in Patria era inver- tato come il toccasana di tutti i mali ben Craxi finendo abbracciata con la sinistra Questa constatazione, ovvia nella sua (rito per rito, allora meglio la «danza samente proporzianale alle grande e vigi- sapendo che la crisi europea non è tanto o Dc e Di Pietro, e ho detto tutto. Bettino sa- banalità, sembra non essere stata parti- della pioggia...») che lascia il tema dell’ le attenzione con cui guardava ai proble- soltanto una crisi economica, finanziaria, peva che da quella formula sarebbero de- colarmente metabolizzata dai vostri to- aria - come dimostrato dall’ esito dei miinternazionali e italiani, parlò di infer- monetaria, ma politica. E che, dunque, so- rivati mali ben peggiori di quelli che do- ni nel dibattito. Anche se i fattori entro- due giorni di stop - del tutto inalterato no prossimo venturo per il paese se non lo la politica potrebbe affrontarla e risol- veva sanare e in nome dei quali si ergeva pici (cioè, quelli prodotti dall’ uomo) nelle sue dinamiche di lento e struttura- si fosse ricontrattato Maastricht con i suoi verla. L’Italia scontaora uno dei suoi pas- come soluzione. Tanto più macroscopici sono solo una parte della causa delle le miglioramento. Bloccare la mobilità stringentissimi parametri. Detta così, sa- saggi più ardui avendo sopra il capo questa quanto più si moltiplicavano fenomeni di polveri, tuttavia, se si consulta il sito di Milano è come togliere la borrac- rebbe come una previsione più o meno spada di Damocle la cui lama eurocratica incredibile trasformismo e di corruzione dell’ Arpa e si guardano le serie storiche cia a chi deve affrontare il deserto, azzeccata, una delle tante che altri face- se ne infischia delle teste che sta decapi- sistemica, nonostante e forse grazie alla di lungo periodo (trent’ anni, non trenta pensando di alleggerirlo di un peso: vano in quegli anni. tando con una imposizione fiscale vaga- “porcata” di unParlamento dei nominati e giorni), allora viene proprio la voglia di è molto più di un errore! Per fare cosa Eppure, se ben ricordo e lasciando per- mente ossessiva e ossessionante-si sa, la nonpiù deglieletti. Quante volte interven- essere orgogliosi. Tutti gli inquinanti poi, per mandare i cittadini a respirare dere gli euroscettici, pochi vollerovedere fase del rilancio economico viene sem- ne pubblicamente, anche negli ultimissimi - comprese le polveri sottili - sono in aria buona in metropolitana dove - co- in quella riflessione il portato di una visio- predopo la medicina della tasse che rischia giorni di vita, a denunciare i rischi di un si- costante miglioramento da almeno 25 me certificato da un’ indagine Arpa del ne politica che faceva sempre e comunque di uccidere il malato. stema che sempre più stava smangiando anni. Questo, ovviamente, dipende in 2010 ordinata dalla Procura di Milano perno sull’Europa Unita, chè Craxi euro- Ma la crisi dell’euro, la grande gelata l’anima della politica, sempre più si svuo- piccola parte dagli amministratori - il livello di Pm10 è tra le 8 e le 10 vol- peista lo era da sempre. Solo che immet- economica europea e in modo particolare tava della sua “raison d’etre”, e svuotava pubblici e in gran parte dai processi te superiore che in superficie? No, qui teva in quella dimensione unitaria un ra- italiana, era stata appunto una delle previ- il paese in nome di un darwinismo di fac- di deindustrializzazione, dall’ aver occorre riprendere in mano il bandolo gionamento più complesso, una riflessione sioni craxiane quando evocava l’inferno ciata i cui fondamenti consistevano nella adottato tecnologie di salvaguardia della matassa. più avvertita proprio in nome di una Euro- prossimo venturo in assenza di politiche reciproca delegittimazione piuttosto che ambientale e dall’ aver tutti insieme Se è giusto e sacrosanto chiedere un pa dei Popoli da sottrarre alla sempre più sagge di ricontrattazione. Ma tant’è. Del nella progettualità, nella visione d’insieme messo in atto pratiche sociali ecologi- sacrificio ai cittadini e uno sforzo ai invadente Europa dei burocrati, ovvero dei resto, la stessa amara ma pur sempre com- di una solidale impresa di rinnovamento. che. Se così è (e francamente è diffi- centri pensanti della città, tuttavia, oc- Poteri sovrapolitici. Ecco cos’era Bettino battiva analisi, Bettino compiva intorno al Del bipolarsmo da ring e da reality show, cile vederla - sul piano logico - in al- corre farlo per il problema - drammati- Craxi, un leader che aveva una idea politi- bipolarismo italiano del quale, fin da subi- forzuto e rancoroso, rimane ora in piedi tra maniera), perché vi volete «im- co per una città che vive di scambi - di ca del vecchio continente, una visione an- to, intravide i pericoli. Non solo o non tan- una specie di guscio vuoto, riempito di tan- piccare politicamente» a una logica una mobilità fisica sempre più difficile corata a tradizione e innovazione, che ve- to per la semplificazione forzata del siste- to in tanto dalle maldicenze dei gossip e emergenziale che non ha proprio nul- e rallentata. Ma attenzione: non ci si niva da lontanto e che aveva la stessa fede ma dei partiti che aveva fatto crescere nella dalle impressionanti armi di distruzione di la di reale, se non il chiacchiericcio può accontentare della solita litania dei fondatori ma, nel contempo, una rin- libertà il paese, quanto, soprattutto, per il massa delle intercettazioni, a segnalare superficiale da talk show e le patur- sui mezzi pubblici. Servono chiavi di novata capacità di proposta e, se necessa- peccato originale che ne era al fondamen- che, in un paese in preda all’invidia socia- nie delle mamme antismog? lettura più avanzate e risolutive per rio, di critica per una UE dal ruolo decisivo to. Il bipolarismo nacque infatti non per le, la superquestione giudiziaria è rimasta Certo, l’ aria di Milano non è fanta- giungere a una mobilità fisica agevole e affatto nuovo. Una Europa, poi, cresciuta frenare i vizi della cosiddetta partitocrazia là dove era inziata la seconda repubblica. stica e l’ esito dei recenti referendum e far si che, nel tempo, la mobilità as- a dismisura mentre si imponeva la sua mo- ma per rimuoverli, nascondendoli sotto il Il cui finale di partita, così ben previsto da obbliga gli amministratori a un impe- suma una dimensione prevalente- neta con le sue ferreelogiche, che diven- tappeto e annientando, in nome del nuovo Bettino, può produrre effetti ben più gravi, gno ancor più forte per mantenere quel mente connettiva. Naturalmente, poi, tavano sempre più cogenti mano a mano che avanza(va) con il cappio giustizialista e diciamolo pure inimmaginabili, di fronte trend di miglioramento che tutte le sta- la capacità di affrontare adeguata- che si stagliavano crisi all’orizzonte inter- e la selettività del manipulitismo, le tradi- al vuoto che si è spalancato. L tistiche dimostrano. Tutto questo, però, mente il tema della mobilità determi- è una sorta di «stato di natura» con cui na anche un miglioramento dell’ aria, fare i conti, poiché Milano è fondata ma le porte vanno prese dal verso sulla mobilità degli scambi e non su i giusto, altrimenti si rischia di sbatter- bagni in mare, le passeggiate in collina ci contro la faccia. L I Un articolo del portavoce Gruppo di Volpedo, Network per il Socialismo Europeo o le discese sulle piste da sci. Milano è Milano! CARLO TOGNOLI Chi amministra la città ha il dovere Sindaco di Milano dal 1976 al 1986 SINISTRA ED EUROPA di uno «sguardo complessivo» sulle co- se. Se è vero che la zia ha tutto il diritto ALESSANDRO ALEOTTI di ritenere che il nipotino tossisca per Direttore Milania Occorre una strategia di cooperazione per uscire dalla crisi

FELICE BESOTRI rivolgersi per curarla a chi l’aveva provo- cooperazione rafforzata, consentita dal I Per un grande progetto politico cata. I deficit pubblici di molti Stati hanno Trattato di Lisbona, tra i paesi della Zona La sinistra in Europa e in particolare la sua diverse componenti, anche strutturali e di Euro e che può essere approfondita, anche IL RITORNO DELL’AVANTI! parte maggioritaria, malgrado le recenti antica data, ma si sono aggravati a causa a livello politico, tra i sei Paesi fondatori sconfitte, costituita dai partiti socialisti, so- del salvataggio delle entità bancarie e fi- più La Spagna, come propone il gruppo cialdemocratici e laburisti del PSE è di nanziarie, che non sono state riformate, co- francese di riflessione “Inventer à gauche”. fronte ad un bivio. La scelta della direzione sì come i mercati finanziari sono tuttora L’asse del integrazione europea e di un co- DANIELE DELBENE da intraprendere è necessaria a causa della largamente sregolati. Il bivio che si presen- ordinamento dei bilanci, come proposto la crisi della Zona Euro e della ormai eviden- ta alla sinistra è di scegliere se per vincere Merkel è inaccettabile senza una monetiz- È ora di mettere la parola fine agli anni te incapacità delle istituzioni europee di af- la crisi, mantenere la coesione politica e so- zazione del debito da parte della BCE, un della “SOPRAVVIVENZA” socialista! frontarla e risolverla: le loro ricette di au- ciale, salvaguardando il modello europeo, allungamento al 2016 del termine per il pa- Da una parte, la resistenza di migliaia sterità e di taglio indiscriminato della spesa occorra più Europa o meno Europa con un reggio di bilancio e un piano di rilancio di socialisti che con presidi sul territorio sociale e di investimenti pubblici sono anzi ritorno a sovranità nazionali piene. Nel- della crescita della crescita finanziato con e su internet hanno cercato di salva- destinate ad aggravarla, come il caso greco l’anti europeismo i partiti di sinistra ri- eurobond emessi sul mercato con l’aiuto guardare una gloriosa storia politica e, eloquentemente dimostra. La mancanza di schiano di essere surclassati dai movimenti della BEI e destinati a progetti di investi- dall’altra, una manciata di piccoli “fun- una strategia di cooperazione europea è l’- populisti di destra, xenofobi e nazionalisti, mento nei settori prioritari della ricerca e zionari”che approfittando della buona handicap da superare, se l’Europa, in que- ripeterebbero l’errore, su altro versante, di dell’insegnamento superiore. La sinistra fede di tanti uomini e donne hanno la- sta crisi finanziaria di grande ampiezza, quando si è inseguito la destra sul terreno italiana allo stato è la più arretrata, esclusa vorato per soddisfare i loro miseri egoi- se quella grande cultura politica che in vuole riaffermare il suo ruolo centrale di della sicurezza. Non deve ripetere l’errore come è dal parlamento nazionale e da quel- smi personali partecipando al saccheg- molti abbiamo cercato di conservare in strumento di regolazione e protezione. I della crisi del 1929, in cui sia i socialde- lo europeo, e per una struttura politica lon- gio culturale e politico di una grande questi anni difficili. A questo proposito, due consoli, Merkel e Sarkozy, si sono auto mocratici che i comunisti videro semplice- tana da quella prevalente in Europa, ma tra cultura politica. il ritorno dell’AVANTI! ci offre una con- attribuiti un ruolo di comando, senza una mente la conferma delle loro critiche al ca- i suoi meriti storici vi è il Manifesto di Ven- Non abbiamo ancora un’Europa po- creta opportunità. Non solo un giornale legittimazione istituzionale, ma soprattutto pitalismo. Dalla crisi si uscì grazie alle ri- totene di Altiero Spinelli e nel campo so- litica, e per giunta guardando al nostro - il nostro giornale - ma un luogo di in- con una povertà di visione europea dei pro- cette di Keynes, un liberale, ma soprattutto cialista il pensiero europeista di Eugenio Paese, è evidente lo stato di degrado contro, confronto ed elaborazione su blemi e perciò condizionati dagli umori con la Seconda Guerra Mondiale. Se l’Eu- Colorni e Ignazio Silone e una sensibilità della politica e degli uomini politici. cui ergere un nuovo e prossimo proget- dell’opinione pubblica e da una perdita di ro salta, va in pezzi anche l’Europa, un’isti- internazionalista pacifista e solidaria larga- Non manca una grande forza del so- to politico. Alla lungimiranza di Rino consenso nei loro paesi. La Merkel ha per- tuzione con gravi difetti e deficit democra- mente diffusa in tutte le sue componenti. cialismo democratico, ma addirittura Formica l’onere di indicare la via da se- so tutte le elezioni nei Länder, tranne una, tici e troppo condizionata dai centri di po- Questi elementi dovrebbero però fondersi assistiamo alla scomparsa della sinistra guire e a tutti i socialisti la responsabi- dalle federali del 2009 e Sarkozy è dato tere del complesso industrial-finanziario- in un progetto politico unitario, largo e plu- italiana intesa come luogo di partecipa- lità nel dare il necessario sostegno. battuto dallo sfidante socialista Hollande e miiltare, che si estende ai due lati del- rale e con respiro europeo da sviluppare zione, di elaborazione, di propulsione e La conferenza nazionale di fine mar- addirittura minacciato dalla Le Pen per il l’Atlantico. L’Europa va riformata, ma non prima della prossima scadenza elettorale, di organizzazione politica. zo sarà il luogo in cui l’AVANTI! torne- secondo posto e il successivo ballottaggio. destrutturata, con un ritorno ad una sovra- da celebrare con un’altra legge, e prenden- E’ giunto il tempo, e la fine di questa rà ad essere di tutti i socialisti e, se sa- La realtà della UE è ancora marcata dal nità nazionale ancora più fragile nel mondo do occasione dal 120° anniversario della seconda Repubblica che non è mai nata, premo essere uniti, il punto di partenza pensiero unico liberista sostenuto da una globalizzato e con l’emergenza di grandi fondazione a Genova nel 1892 del Partito ce ne offre l’opportunità. E’ il momento di una nuova stagione socialista per il maggioranza di governi conservatori, mal- economie anche in altri continenti. Se il pa- dei Lavoratori italiani: ricominciamo da di rendere protagonista di una nuova fa- nostro paese! L grado che la crisi economico-finanziaria so per una Federazione europea di 27 Stati capo e riproviamoci ancora potrebbero es- del 2008 avrebbe dovuto consigliare di non appare un ‘utopia, lo è molto meno una sere le parole d’ordine. L 24 I NENNI 1945: “LA COSTITUENTE O IL CAOS” AVANTI! 2012: “UNA SVOLTA O IL DECLINO”

TRE CAMPAGNE SOCIALISTE PER TRE LEGGI COSTITUZIONALI

1. LEGGE: L’ASSEMBLEA COSTITUENTE La Prima repubblica si è consumata La Seconda Repubblica è morta senza nascere E’ l’Alba della Terza Repubblica OCCORRE FARE PRESTO. C’è chi vuole lo scippo elettorale e la serrata istituzionale Noi chiediamo una nuova Costituzione

2. LEGGE: REFERENDUM OBBLIGATORIO PER LA CESSIONE DI SOVRANITA’

Europa dei Popoli: SI Europa delle Elites e delle burocrazie: NO Europa imperiale: MAI

3. LEGGE: DOPPIO VOTO AI GIOVANI

Il voto anziano tutela il presente Il voto dei giovani costruisce il futuro Vogliamo che i figli della tempesta possano costruirsi il futuro.

Il doppio voto ai giovani prosegue la battaglia socialista per il suffragio universale: Il voto una volta era doppio per i ricchi, per la casta e per il censo, perché non c’era il suffragio universale. Col suffragio universale adesso il voto è uguale ed è giusto che sia uguale per tutti. Ma almeno per i prossimi dieci anni i giovani dovrebbero avere due schede e due voti invece di uno. Un voto per l’oggi e uno per il futuro che appartiene a loro e non a chi non ce l’ha, ma che decide per loro. L’eguaglianza richiede un riequilibrio provvisorio.

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