anno XIX n.5 23 gennaio 2020

Periodico della Scuola di Giornalismo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli diretto da Marco Demarco

Editoria Dal 14 gennaio sono in edicola due testate locali. Il commento di Lucarelli: «La fine del carteceo è lontana» Due nuovi giornali, ripartono le rotative A Napoli il Riformista e a Salerno il Quotidiano del Sud: così la Campania dei record

Nascono due giornali in Campania: un evento che po- L’EDITORIALE trebbe sembrare strano, data la crisi dell'editoria, ma a Università Il caso Napoli Il Riformista e a Salerno il Quotidiano del Sud vo- Idee e fatti gliono riportare al centro del dibattito la cronaca locale Qui si fa ancora Traffico: Napoli e le idee per il territorio. Per richiamare i lettori entram- poca geopolitica peggio di Roma che viaggiano bi hanno puntato su linee ben precise: il garantismo per Il Riformista e l'attenzione per l'associazionismo per il Nella città dell'Orientale, lo A Napoli i disagi per i mezzi sulla carta Quotidiano del Sud. Il Presidente dell'Ordine dei Gior- studio della geopolitica resta pubblici sono sempre mag- nalisti della Campania Ottavio Lucarelli ha commen- confinata nelle aule universi- giori. Roma non è da meno, Michela Curcio tato con entusiasmo la nascita dei due quotidiani. «La tarie. E manca un centro unico ma c'è un'alternativa valida: la n giornale di idee», que- fine della carta stampata - ha detto - è lontana». di ricerca. mobilità condivisa. sto il concept che ha Iadanza e Pentangelo alle pagg. 2-3 Messina a pag. 4 Damato a pag. 5 «U portato alla nascita de Il Riformista Napoli, branca locale Tendenze in libreria del quotidiano nazionale diretto da Piero Sansonetti, presentato a Villa Sanfelice un paio di settima- ne fa. Quasi in contemporanea, a Salerno vedeva la luce il primo nu- mero dell’edizione locale del Quo- tidiano del Sud, a guida di Roberto Napolitano. La nascita di un quotidiano di carta (anzi due) ci emoziona per- ché ci permette di preservare l’im- magine quasi mistica del giorna- lista vecchio stile che, un po’ per strada, un po’ alla scrivania, rac- conta il mondo che cambia con la sua inconfondibile voce. Eppure, nonostante queste due novità edi- toriali, la Campania resta una re- gione senza un giornale nazionale di riferimento. La Lombardia ha Il , il Piemonte ha , il Lazio ha La Repub- blica. Arriverà al Sud un quotidia- no nazionale in grado di compete- re con le storiche testate italiane? Impossibile saperlo ora. Nel frat- tempo, però, Il Riformista Napoli e Quando i classici diventano graphic novel Il Quotidiano del Sud Salerno pro- vano a rispondere a una sfida non banale: interpretare le esigenze Spopola la nuova tendenza letteraria: i grandi classici del giornalismo moderno in una si arricchiscono di disegni e illustrazioni. Dal genere fan- Cinema Cultura regione tanto ricca di idee quan- tasy alle favole per adulti e bambini, ma anche biografie to complessa come la Campania. di uomini che hanno combattuto la mafia, come Falcone I film comici Una mostra È facile, quindi, riconoscersi nel e Borsellino. Due bookblogger ci spiegano perchè i più fa- messaggio del presidente dell’Or- mosi successi della letteratura cambiano veste. tra Zalone e Siani dedicata a "Il Male" dine Nazionale dei Giornalisti Pentangelo alle pagg. 6-7 Damato a pag. 11 Matrascia a pag. 10 Carlo Verna. «Il cambiamento che auspico – ha detto in una lette- ra pubblicata sul primo numero Economia Un bilancio dopo un anno di grandi manifestazioni de Il Riformista Napoli – è quello virtuoso che mantenga i canoni fondamentali del rispetto della ve- Turismo, al Sud primati e problemi rità e della persona, recependo le Archiviato il 2019, è tempo cittadino è aumentato del 7% esigenze delle velocità dei nostri Riciclo di bilanci turistici. Dopo e l'occupazione è passata dal tempi». Il che significa che, oggi, l'anno da Capitale Europea 25% al 46%. A Napoli è record chi vuole informare deve mettersi Doggy bag, della Cultura, Matera torna di incassi nel settore street in gioco con curiosità e passione. alla normalità. Gli effetti, food. Il 35% del budget dei tu- Per chi pensa che il giornalismo la vaschetta però, sono ancora visibili risti in visita nella capitale par- sia una missione e non un mestie- nella città dei Sassi. Secon- tenopea viene speso in cibo. re, ci sono due esempi virtuosi in anti-spreco do i dati del Comune, il PIL più. Sorice a pag. 12 Quagliuolo e Gucci a pagg. 8-9 Un panorama di Matera GIOVEDÌ 23 GENNAIO | pagina 2

Editoria Il Riformista e il Quotidiano del Sud si arricchiscono con gli inserti locali che rafforzano il panorama dell'informazione in Campania Due giornali per il Sud Napoli e Salerno ripartono dal cartaceo

Elvira Iadanza partenopea del Riformista si di Salerno. congressi da 40 posti per far ono più in crisi i A pagina 2 trova all’interno del giornale Per presentarsi al pubblico, i sì che le varie associazioni Alcuni scatti della giornali o i giorna- presentazione de Il nazionale, mentre quella saler- due quotidiani hanno scelto presenti sul territorio possano listi? Riformista nitana è all’interno dell’edizio- la stessa data: il 13 gennaio è avere sempre uno spazio per Le novità edito- (Foto di Valentina ne del Quotidiano del Sud. arrivato il numero zero e l'ini- il dibattito. Al centro di questo riali in edicola, ci Matrascia e Federi- A guidare queste nuove inizia- zio ufficiale dei lavori. impegno, però, come racconta S aggiornano su un co Quagliuolo) tive, due nomi di esperienza: dopo, entrambi in edicola, il direttore dell’edizione per fatto: i giornali cartacei non Marco Demarco già alla già nella stessa giornata in cui, nel il Meridione, Roberto Napo- sono morti. Gli esempi sono A pagina 3 fondatore del Corriere del Mez- 1976, fu lanciato anche il quo- letano, c’è la passione: «Oggi due e sono entrambi made In alto a destra: zogiorno e commentatore del tidiano . fare un giornale cartaceo è una in Campania. Dal 14 gennaio Alcune copie de Corriere della Sera, dall’altra scommessa che si può vincere sono in edicola due quotidiani: Il Riformista parte, invece, Andrea Manzi, solo se ci sono elementi di pas- il Riformista Napoli e Il Quoti- il direttore di Salerno, che da sione e professionalità radicati In basso a sinistra: I due giornali in edicola il diano del Sud a Salerno. Una copia de quella città ha sempre raccon- 14 gennaio come il primo nel territorio che permettono Due giornali costole di un Il Quotidiano del tato gli avvenimenti principali numero di Repubblica di essere una scelta nel modo apparato più grande: l’edizione Sud campani, partendo da La città di fare informazione». il Riformista Napoli, invece, La linea editoriale dei due punta tutto sulla sua giovane quotidiani è chiara. «Ci sono squadra proveniente, in gran due modi per fare giornalismo: parte, dalla Scuola di Gior- guardare verso le istituzioni, nalismo dell’Università Suor per capire cosa dire ai cittadini, Orsola Benincasa. A guidare oppure guardare ai cittadini, il gruppo è Ciriaco Viggiano, per capire cosa chiedere alle mentre Demarco mantiene la istituzioni. Il nostro giornale carica di direttore editoriale e è anticostituzionale: un gior- durante la presentazione del nale d’inchiesta, di servizio, giornale, ha lanciato i capisaldi un giornale per la legalità» ha di questa nuova sfida: «È un detto Andrea Manzi durante giornale di mappe, da quella la presentazione del numero del potere decisionale a quella zero. Il neo direttore, inoltre, delle idee e delle proposte. ha anche annunciato qual è Lo scopo è quello di far ritro- la novità per questa nuova vare la rotta giusta alla città di edizione che caratterizzerà ». Quotidiano del Sud di Salerno: Altro punto forte del giornale. mediare fra città e vita cultu- Il fotoromanzo. Qui, a diffe- rale. Proprio per questo una renza dell’edizione nazionale, pagina sarà sempre dedicata il tema affrontato non è quello al mondo delle associazioni. politico, ma il calcio. In parti- Un impegno che non versa colare è un fotoromanzo sul solo inchiostro, ma che vedrà Napoli, un racconto con le al centro del progetto una sala vicende dei campioni del pre- GIOVEDÌ 23 GENNAIO | pagina 3

Editoria Il giornale salernitano punta sull'associazionismo democratico, quello napoletano sul confronto e sulla battaglia delle idee sente e del passato. Un amar- meo con la direzione affidata cord per tifosi e non. a Piero Sansonetti che sull’edi- Insomma, i giornali, almeno zione nazionale porta avanti la quelli locali, stando a queste sua battaglia sul garantismo. nuove iniziative non sono in Un po’ più antica la storia del crisi. A credere in questi due Quotidiano del Sud che nasce progetti, due editori: Romeo nel 1995 come giornale cala- brese. La prima testata, infatti, portava la dicitura "Quotidiano di Cosenza e provincia”, negli anni successivi lo sguardo e le redazioni si allargano fino a far diventare il giornale ll Quoti- diano della Calabria e dal 2002 “ inizia l’espansione anche in Andrea Manzi altre regioni, dalla Basilicata, «Ci sono due modi fino alla Campania. per fare giornali- Ora, però, la sfida deve giocarsi smo: guardare alle sulla qualità del prodotto. I due istituzioni oppure ai quotidiani, infatti, devono con- cittadini, per capire quistare un posto nell’informa- cosa chiedere alle zione attraverso i fatti e le idee istituzioni» raccontando in modo originale e inedito ciò che succede sul per Il Riformista e Edizioni territorio, con uno sguardo, Proposta Sud per il quotidiano però, che vada anche oltre. L'intervista Parla il presidente dell'Ordine dei Giornalisti Campania di Salerno. Se le scelte imprenditoriali Oltre alle presentazioni uffi- fanno capire che l’editoria è ciali, i due giornali sono stati Lucarelli: «La fine lanciati anche attraverso una campagna pubblicitaria ben Il Riformista nasce per la mirata: entrambi, infatti, at- prima volta nel 2002, Il traverso cartelloni e manifesti, QdS nel 1995 in Calabria dei giornali è lontana» hanno lanciato una sfida alle realtà già presenti sul territo- Un'informazione seria aiuta a combattere le fake news rio. ancora un settore appetibile e che tanto si può fare attraver- Inoltre, Il Riformista, da giorni Titti Pentangelo è in giro con un'apecar “di- so i giornali, c’è bisogno che spensa giornali”, per rendere anche chi sui giornali ci scrive l 14 gennaio in Cam- un'informazione che va ad ancora più riconoscibile il riesca a riprendere le fila della «I pania sono nati due indagare realtà spesso la- nuovo marchio. realtà, abbandonando magari giornali: Il Riformi- sciate ai margini. Poi, una Entrambe le testate infatti, le solite polemiche e mettendo sta Napoli e Il Quotidiano del componente importante può hanno una storia già radicata al centro i fatti, le iniziative e Sud a Salerno. La fine della essere l'originalità, come nel nel tempo: Il Riformista nasce, le proposte, proprio come rac- carta stampata è ancora lon- caso di Il Riformista Napoli. per la prima volta nel 2002 contato nelle presentazioni. tana». Così Ottavio Lucarelli, Sono contento che a far par- come approfondimento poli- Chi saranno i vincitori, poi, lo Presidente dell'Ordine dei te della redazione siano stati tico diretto da Antonio Polito stabiliranno i lettori, il numero Giornalisti della Campania, scelti dei ragazzi che proven- che ne lascerà la direzione nel di copie vendute e i dibattiti commenta questa data sim- gono dalle Scuole di Giorna- 2010, poi dal 2011 e fino alla cittadini che entrambi i giorna- bolica, in cui non soltanto lismo e che si sono formati chiusura nel 2012 a guidarlo li riusciranno a portare avanti. sul web ma anche in edico- a 360 gradi anche con altre è Emanuele Mancaluso. Nello Lettori, dunque, preparatevi a la sono venute alla luce due esperienze nel mondo lavo- scorso anno, poi, la cessione inforcare gli occhiali (almeno nuove testate. rativo. Per Il Quotidiano del all’imprenditore Alfredo Ro- per chi ne ha bisogno) Presidente, cosa significa in Ottavio Lucarelli Sud, invece, sette contratti di questo periodo storico la na- assunzione rivolti a giorna- scita di due giornali in Cam- listi che, recentemente, ave- pania? vano perso il lavoro. Questo È sicuramente una scelta in 2020 parte in segno positivo. chiara controtendenza. Da Quest'anno è partito anche un lato i lettori sono sempre all'insegna di bufale colos- di meno, dall'altro c'è sempre sali. Secondo lei avere più più fame d'informazione. Da informazione può essere anni si profetizza la fine della “ utile per il contrasto alle fake carta stampata per problemi Ottavio Lucarelli news? legati anche all'editoria e alla «Da anni si profe- Sì, se si tratta di informazione distribuzione, ma, secon- tizza la fine della di qualità. C'è bisogno di gior- do me, il momento è ancora carta stampata per nalisti seri e preparati, che lontano. Il caso di queste due problemi di editoria, controllino le fonti e denun- testate è sicuramente simbo- ma, secondo me, cino con forza le fake news. lico. questo momento è Siamo chiamati a rispettare Il Riformista, rilanciato ad ancora lontano» sempre la nostra deontologia ottobre, ora esce anche a e non dobbiamo venir meno Napoli sotto la guida di un alle nostre responsabilità e direttore editoriale napoleta- ai nostri doveri. Poi, sicura- no, Marco Demarco. Il Quo- dendo anche una parte della mente, c'è bisogno di nuove tidiano del Sud da Avellino è zona vesuviana. regole e sanzioni più pesanti arrivato anche a Salerno con- Per chi apre un giornale per limitare questo fenome- tinuando a ramificarsi nel adesso quali sono le sfide no che ha origine soprattutto Mezzogiorno (è presente in maggiori e cosa deve offrire? sul web. Non è facile, ma in Calabria, Puglia, Basilicata e Sicuramente premia un raf- più di un caso la polizia po- Campania, ndr) e compren- forzamento a livello locale, stale è riuscita a fare molto. GIOVEDÌ 23 GENNAIO | pagina 4 Università Esperimento all'ISMed. Avallone: «Qui si fa geopolitica con un approccio multidisciplinare» Settimio Stallone: «Napoli capitale di geopolitica me- diterranea è una chimera»

Mario Messina apoli ha una naturale fun- zione geopoli- «N tica di capitale del Mediterraneo». Così parlava, lo scorso giugno, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Una «natura- le funzione» che però non sembra trovare riscontro nella pratica. Perché a Na- poli la geopolitica si studia, è vero, ma non viene messa a sistema. E dunque quan- do si parla di flussi migra- tori, crisi libica e mercati energetici si finisce per guardare ai soliti noti: ISPI, IAI, SIOI e gli altri centri di ricerca con sede a Roma e Milano. Quindi Napoli “capita- le della geopolitica medi- Geopolitica napoletana? terranea” è una chimera? «Purtroppo sì». A dirlo è Settimio Stallone, docen- te di Storia delle Relazioni Sì, ma serve un "think tank" Internazionali alla Federi- co II. «Oggi – continua – la Tanti gli studiosi impegnati sul Mediterraneo, manca però un centro unico di ricerca geopolitica si studia in tre luoghi: le università, gli isti- Relazioni Internazionali Basti pensare che la città è piccoli team possano ritro- tuti di ricerca e i centri R&S nell’ateneo napoletano – stata scelta come sede del varsi insieme in un think delle grandi multinaziona- l’Orientale, in termini di Southern Hub della NATO, tank». li. Qui a Napoli le università ricerca anche geopolitica, di ricerca dedicato Un piccolo esperimen- fanno quello che possono. non ha rivali in Italia». Una alla sponda Sud dell’Euro- to in questo senso lo si sta Ma di istituti di ricerca cre- cattedrale accademica in pa, fortemente voluto dal tentando all’ISMed, l’Isti- dibili e di grandi aziende un deserto di istituzioni governo italiano e che si sta tuto di Studi sul Mediter- interessate a conoscere le internazionali? «Assolu- rafforzando col passare del raneo del CNR diretto dalla dinamiche geopolitiche del tamente no. È chiaro che i tempo». «In altre parole – dottoressa Paola Avallone. bacino mediterraneo non maggiori centri di ricerca conclude la docente – a Na- «Già oggi nel nostro isti- geopolitica in Italia sono a poli c’è una massa critica tuto facciamo geopolitica Roma perché lì è più facile che rende la città un posto – spiega la direttrice – e la avere accesso ai policy ma- ideale per l’analisi geopoli- facciamo con un approccio ker e ai centri decisionali. tica del mare nostrum. Vero che definirei “inter-multi- Ma Napoli non è una città è, però, che al momento disciplinare spinto”. Perché insulare come spesso si cre- non esiste un centro unico Sopra al titolo: In alto: alle scienze sociali tipiche in cui le persone che lavo- Uno scorcio La professores- di un approccio geopoliti- de, tantomeno in termini di di Palazzo sa Ruth Hanau “ presenza internazionale. rano individualmente o in Conegliano Santini co affianchiamo le scienze Ruth Hanau pure come la biologia e la Santini geologia. Non potrebbe es- «I maggiori cen- Il commento sere altrimenti quando si fa tri di geopolitica ricerca su temi quali l’ap- sono a Roma, provvigionamento energe- ma Napoli non è Sulla crisi libica vincono Russia e Turchia tico». «Abbiamo iniziato da una città insula- Nel tetris geopolitico che sta Serraj spinte dal buon cuore. Del di rilievo in un processo di paci- poco – conclude la direttri- re come spesso sempre più diventando la crisi in resto, la geopolitica lascia poco ficazione che stenta a decollare. ce Avallone – e continue- si crede» Libia, al momento vincono Rus- spazio ai sentimenti. Il presidente Donald Trump ha remo a farlo con sempre sia e Turchia, guidate dalle vellei- A ben guardare gli sviluppi del inviato il suo Segretario di Stato maggior vigore ma deve es- c’è neanche l’ombra. Ma tà egemoniche dei loro presiden- post-Berlino, è sempre più evi- Mike Pompeo alla Conferenza di sere chiaro che l’approccio il problema di Napoli è un ti Vladimir Putin e Recep Tayyip dente quanto la contrapposizio- Berlino, di fatto affidandogli una geopolitico nel nostro cen- altro». E quale? «La nostra Erdogan. ne tra Putin ed Erdogan sia meno triplice missione: arginare diplo- tro è funzionale a ricerche città, da un punto di vista Nel caso ci fosse stato ancora netta di quanto possa sembrare. maticamente il sostegno russo ad più ampie». Dunque nem- internazionale, è del tutto bisogno di ribadirlo, gli svilup- I due presidenti – soltanto in ap- Haftar, spingere l’uomo forte del- meno l’ISMed può essere marginale perché sul terri- pi della Conferenza di Berlino parenza su schieramenti opposti la Cirenaica a riaprire i pozzi di considerato quel centro torio mancano interlocuto- hanno dimostrato per l’ennesima – hanno un duplice obiettivo in petrolio libici e convincere Erdo- unico di cui la geopolitica ri di rilievo». volta quanto l’Unione Europea comune: dividersi i pozzi di pe- gan a non inviare nuove truppe a napoletana avrebbe tanto Eppure Napoli è la città sia diventata una potenza secon- trolio che tanto rendono la Libia supporto di Serraj. bisogno. dell’Orientale, l’Università daria nel mantenimento dell’e- appetibile per ogni superpoten- Questa svolta diplomatica di Eppure qualcosa si po- nata nel 1732 come scuo- quilibrio nel Mediterraneo. Del za mondiale e ridurre definitiva- Trump basterà a scombussola- trebbe già fare, basterebbe la di sinologia e che negli resto, ci sarà un motivo se Khalifa mente all’irrilevanza un’Unione re la strategia russo-turca? Se è che i ricercatori delle uni- anni ha ampliato il proprio Haftar e Fayez Al-Serraj – due che Europea che evidentemente ama presto per dire che gli Stati Uniti versità e dei centri di ricer- spazio di ricerca fino a di- non sono d’accordo davvero su sabotarsi da sola. sono rientrati ufficialmente nel- ca partenopei iniziassero a ventare uno dei punti di niente – hanno entrambi evitato Chi fermerà, allora, il tandem la partita in Libia, è certo che, al parlare tra di loro piuttosto riferimento degli studi su di firmare l’accordo in salsa fran- Russia-Turchia? Forse, soltanto contrario, l’Unione Europea ne che guardare altrove per Asia, Africa e Medio Orien- co-tedesca che prevede il “cessa- gli Stati Uniti. Nei mesi scorsi Wa- sta progressivamente uscendo. collaborazioni. Insomma, te. «Per quanto riguarda te il fuoco” in Libia. shington si era astenuta dal pren- Russia e Turchia ringraziano. La basterebbe superare l’auto gli studi sul Mediterraneo Non ci si illuda, però, che Rus- dere posizione sul conflitto tra lotta per la supremazia sul Medi- percezione di marginalità - sottolinea Ruth Hanau sia e Turchia siano intervenute in Haftar e Serraj. Adesso, invece, terraneo è più che mai aperta. degli accademici parteno- Santini, professoressa di difesa rispettivamente di Haftar e vuole tornare ad avere un ruolo Michela Curcio pei. GIOVEDÌ 23 GENNAIO | pagina 5 La leggenda Il caso Ai tanti problemi di mobilità c'è un'alternativa: il car sharing Se il C16 della funicolare non passa mai

La funicolare è il mezzo di tra- Abitare a Materdei o nella bas- sporto che collega, in varie zone sa Arenella, in tempi in cui la Li- di Napoli, la parte alta e quella nea 1 della Metro non garantisce bassa della città. Un mezzo sce- un servizio puntuale, è difficile, nografico, che permette, sciope- specie per chi ha la necessità di ri a parte, di ritrovarsi dall'altra muoversi con i mezzi pubblici. parte della città con un salto. Da Via Imbriani/Piazza De Leva Nulla, però, può essere perfetto. Caos trasporti a Napoli passano "solo" due linee di auto- Vi è mai capitato di salire sulla bus, il 147 che porta gli sventu- funicolare centrale e non accor- Nella città partenopea tanti i disagi, a Roma va meglio rati verso i nove cerchi angelici gervi che la corsa era diretta? del Vomero e il C16 che li porta Può succedere, ad esempio, se nell’Averno di Salvator Rosa/C. Bianca Damato più la situazione sono Sopra al titolo: 2018 alla fermata della si sale sulla funicolare centra- le attese infinite degli linea A Repubblica. Una so Vittorio Emanuele. Il Caron- uella tra Napoli e Un esempio le, che collega piazza Fuga con autobus. È diventato or- di macchina a scala mobile crollò cau- dimonio alla guida del C16 pas- i mezzi pubblici piazzetta Duca D'Aosta. mai un passatempo e un noleggio per il sando oltre venti feriti. sa un po’ quando gli pare, l’u- è una storia d’a- C'è un motivo per questo? La Q divertimento andare sui car sharing a All’inizio si pensò a un nica pensilina funzionante con more complicata e fatta Roma risposta è sì. Sembrerebbe, in- profili social dell’ANM sovraccarico della strut- un orario (quasi) attendibile è di alti e bassi. Il servizio fatti, che le corse dirette servano per leggere i messaggi, tura, ma le indagini suc- quella di Salvo D’Acquisto, Mo- offerto non è all’altez- per "non perdere la puntualità" molto coloriti, di cittadi- cessive trovarono poi la ovit non è in grado di star dietro za della città, la terza e per consentire al trenino di po- ni arrabbiati per le atte- causa nella mancanza di alle bizze di ANM e allora si può d’Italia, sempre più in ter partire sempre in orario. se infinite alla fermata. manutenzione all’inte- essere costretti ad aspettare il crescita e con esigenze Proprio per questo, ogni 30 mi- E poi basta una giornata ro impianto. A causa di C16 anche per 40 minuti, salvo sempre maggiori. E chi, nuti, fate attenzione: controllate di pioggia intensa che questo incidente quella poi vederne passare 3 insieme. come la sottoscritta, è sempre che la funicolare faccia la città si blocca e con fermata della metro A Allora cosa dobbiamo fare per una romana trapiantata la fermata che vi interessa. lei anche i mezzi pub- restò chiusa fino a giu- raggiungere il posto di lavoro? a Napoli, a causa di que- blici. Dunque si corre gno 2019, ben otto mesi, Elvira Iadanza sti continui disservizi sta Francesco Gucci il rischio di aspettare causando, naturalmen- iniziando a rivalutare il oltre un’ora un bus a te, non pochi disagi. tanto criticato trasporto Chiaiano o che, in qua- Ma allora perché Roma romano, con tutti gli alti Quella Circum ranta minuti, tra il Vo- dovrebbe essere riva- Colli Aminei e bassi. mero e l’Arenella non si lutata? Per un sempli- La goccia che ha fatto che dà i brividi palesi nessuna vettura. ce motivo: se a Roma i mal collegati traboccare il vaso è sta- Insomma oggi giorno mezzi pubblici non fun- to l’incidente, lo scorso i napoletani escono di zionano, ci sono delle 14 gennaio, che ha visto casa e non sanno a qua- alternative possibili: il coinvolti tre treni della le imprevisto andranno car sharing. Tanti sono linea 1 della metropoli- incontro per arrivare a gli operatori che nella tana, bloccando l’intera scuola, all’università o a Capitale garantiscono linea per qualche giorno lavoro. questo servizio, a co- e, di conseguenza, para- Sia chiaro, in totale one- minciare dal Comune e lizzando una città inte- stà bisogna ammettere poi Enjoy, Share Now e ra. Se Napoli era già con- che anche la metro- le auto elettriche di Sha- gestionata nel traffico, politana e gli autobus re’ngo. Per non parlare questa volta ha vissuto di Roma hanno tanti anche dello scooter sha- giorni davvero difficili e Via del Monte e S.Maria del problemi, a cominciare ring, gestito da eCooltra I Colli Aminei sono l'incubo di chi, come la sottoscritta, Pozzo: stazioni fantasma con dalle varie vetture che, e Zig Zag, fino ad arriva- ogni automobilista napoletano: proprio in quei giorni graffiti alle pareti, asfalto scro- tra il 2018 e il 2019, han- re alle nuove biciclette di mattina si può impiegare an- doveva recarsi alla sta- stato, qualche erbaccia qui e là. no preso fuoco men- di Uber. Insomma una che più di un'ora per percorrere zione centrale, non più Poi, la banchina desolata di tre erano in servizio, vasta selezione di servizi i primi cinquecento metri della servita dalla metropoli- Moregine e il sottopasso buio di scatenando panico tra che a Napoli è totalmen- strada principale. La chiusura tana, ha dovuto trovare Via Gianturco: ecco alcune delle i passeggeri e bloccan- te assente. Come se non delle stazioni di Frullone, Chia- modi alternativi molto stazioni più brutte della Circum- do la circolazione. Solo bastasse grazie ad alcu- iano e Piscinola della metro 1, più lunghi, al punto da vesuviana. Si trovano tutte sulla nell’ultimo anno si sono ni operatori lo sharing avvenuta dopo l'incidente delle perdere il treno. tratta Napoli-Sorrento, la linea registrati ventitré casi. permette anche di sal- ultime settimane, ha aggravato Bisogna essere onesti, più turistica delle 6 che si svilup- Questo perché l’ATAC, vaguardare l’ambiente. ulteriormente la situazione del- un tale incidente poteva pano intorno al Vesuvio. Per chi l’azienda romana del Spiega Enrico Pascarel- la viabilità. Infatti, i residenti di capitare in qualunque è abituato come me a prendere trasporto pubblico, con- la, Manager di eCo- Napoli Nord sono costretti a rag- altra città d’Italia. Il pun- il treno ogni giorno per coprire tinua a utilizzare auto- oltra Italia, che grazie giungere in macchina la stazio- to è che a Napoli, dopo la distanza Castellammare di bus ormai troppo vecchi all’utilizzo dei loro scoo- ne di Colli Aminei che, attual- un evento del genere, Stabia-Napoli la situazione è la e non effettua la corretta ter a emissioni zero, nel mente, è il capolinea. l’azienda dei trasporti stessa da anni: pochi controlli e manutenzione. Per non 2019 si sono risparmiati A fare le spese di questo caos non è stata in grado di tanti disagi. Eppure gli atti van- parlare poi dell’altro ta- 500mila grammi di CO2, sono soprattutto le ambulan- ripristinare il servizio dalici sono all’ordine del giorno sto dolente della Capita- percorrendo 5 milioni di ze destinate ai quattro ospedali perché, hanno fatto sa- e i viaggiatori si lamentano co- le: la metropolitana. Se chilometri in tutta Italia. della zona: non sono presenti pere proprio dall’ANM, stantemente. Per non parlare, i lavori della metro C a Napoli, in tutto questo, corsie preferenziali per i mezzi non c’erano abbastanza poi, di corse soppresse, guasti Colosseo sono bloccati rimane indietro. A pro- di soccorso e, di conseguenza, treni in grado di poter ai treni e ritardi frequenti. Non a da anni, tutti ricorde- posito, le biciclette sul gli interventi del 118 subiscono garantire le corse della caso, è la linea peggiore d’Italia. ranno l’incidente av- lungomare qualcuno le ritardi di ore. metro. venuto il 23 ottobre del ha più viste? Titti Pentangelo A peggiorare ancora di Federico Quagliuolo GIOVEDÌ 23 GENNAIO | pagina 6

Tendenze in libreria Da Dracula a La fattoria degli Animali: i classici vengono ripubblicati in una veste nuova e inedita Graphic novel: è boom I grandi successi raccontati a disegni

Titti Pentangelo iccole donne, braccetto con fumetti e illu- Alcott con una nuova traduzio- libriamociblog, una pagina In- Dracula e Sher- In basso: strazioni varie. ne. A far gola ai tanti fan delle stagram seguita da oltre 41mila L'interno del classi- lock Holmes, ma co illustrato Alice nel Proprio dopo il grande suc- sorelle March, però, è stata followers. anche La fattoria Paese delle Meraviglie, cesso della serie completa di Il sicuramente una copertina «Si tratta di una tendenza degli animali e edito Ippocampo trono di spade di George R.R. esteticamente più curata, con che, probabilmente, affonda PFahrenheit 451. Grandi classici Martin, la Mondadori, con la fregi e decorazioni. Il portafo- le radici nel mutamento del della letteratura mondiale che, collana Oscar Draghi ha ripro- glio, magari, non ringrazierà, pubblico dei lettori». I due bo- stufi dei loro vecchi vestiti, posto vari best seller editoriali: ma quei dieci euro in più sono okblogger, poi, hanno specifi- hanno deciso di scendere in da Forever on the Road, una tutti a favore dell’estetica. E cato che bisogna fare una netta passerella sfoggiando una nuo- raccolta di testi di Jack Ke- per chi vuole rileggere le storie distinzione tra “le immagini in va veste grafica creataad hoc rouac, a L’ombra del vento di del cuore in graphic novel c’è copertina” e “quelle presenti da Mondadori. Carlos Ruiz Zafón e, da ultimo, la collana Oscar Ink: da Moby nelle pagine”. Per esempio, le C’è chi ha scelto una moderna Piccole Donne di Louisa May Dick a Il buio oltre la siepe, Storie senza tempo - Audace- versione illustrata e chi più au- Alcott, da cui è stato tratto un oltre alla serie su Star Wars. mente Classiche di RBA, da po- dacemente quella del fumetto nuovo film diretto da Greta «Il successo di queste edizioni chi giorni in edicola, non sono o, per dirla in inglese, della Gerwig e uscito il 9 gennaio sta in un rinnovato rapporto volumi illustrati. Le copertine graphic novel. Perché se è vero nelle sale. Di certo non una tra immagine e testo scritto, si ispirano alla collezione che un classico è tale perché scelta casuale, tanto più che non più relegato soltanto alla Cranford della fine del XIX se- ha ancora tanto da dire, non anche Einaudi ha ripubblicato nicchia dei fumetti», hanno colo con lussureggianti motivi bisogna neanche dimenticare l’intera raccolta di testi della sottolineato Chiara e Matteo di naturalistici e lussuose stampe che pure l’occhio vuole sempre la sua parte. Così è esplosa la nuova tendenza del momento: ripubblicare grandi successi editoriali con illustrazioni e disegni che accompagnino il testo. Galeotta è stata una nuova versione della saga di Harry Potter, pubblicata prima all’e- stero e poi riprodotta in Italia da Salani. Non a caso, la mania è esplosa proprio grazie ai più giovani e ha uno stretto legame con il cinema. In un mondo sempre più dominato da social network composti prettamen- te di immagini, non poteva andare diversamente. Così se la Disney ripropone i vecchi classici in versione live action – come Dumbo e Il Re Leone, Aladdin e La bella e la bestia – le case editrici non sono da meno. Perché lasciarsi sfuggire una così ghiotta occasione? Tra le prime riproduzioni ci La curiosità sono state proprio le fiabe, classici senza tempo adatti per adulti e bambini. Ed ecco che Successo al cinema per la rilettura in chiave moderna di Piccole Donne è stato il turno di Il giardino segreto, Alice nel paese delle Nessuna cura all’avan- di trasporre sul grande musa irlandese Saoirse la realizzazione de- meraviglie, Il libro della giun- guardia permetterà a schermo uno spaccato Ronan; a interpretare gli abiti di scena. La gla e Peter Pan: tutti targati Beth di non morire per di vita in cui ricono- Meg, l’ex Hermione costumista Jacqueline Ippocampo edizioni, sezione le conseguenze della scersi anche al giorno di Harry Potter Emma Durran ha detto di aver narrativa per ragazzi. Illustrati scarlattina, ma, almeno d’oggi. L’esperimento Watson; nel ruolo di zia associato a ogni sorella da MinaLima design, i volumi questa volta, Jo è libera è riuscito: la pellicola March l’intramontabile March un colore che le sono accompagnati da ele- di scegliere: per potersi diretta da Greta Gerwig Meryl Streep. Menzio- potesse contraddistin- menti interattivi, come mappe sentire realizzata, non ha incassato oltre tre ne speciale per il sex guere: Jo è spesso vesti- e lettere imbustate, che coin- dovrà necessariamente milioni di Euro al box symbol statunitense ta di rosso fuoco, Meg volgono maggiormente il letto- sposarsi. office in poco più di Timothee Chamalet, porta gonne sul verde re nella storia. Tra le prossime Il ritorno al cinema di tre settimane. Meri- volto di Laurie, il nipote e sul lilla, Beth ha un uscite anche Le avventure di Piccole donne ha pro- to soprattutto di un del signor Lawrence che guardaroba tendente al Pinocchio e La bella e la bestia. vato a conciliare l’in- cast frizzante e molto si innamora perduta- rosa e Amy indossa abiti Poi, non bisogna dimenticare toccabile e tradizionale conosciuto tra i giova- mente di Jo. azzurri e frizzanti. il genere fantasy, da sempre a Una scena di Piccole Donne trama con l’esigenza ni: nei panni di Jo, la Punto di forza del film, Michela Curcio GIOVEDÌ 23 GENNAIO | pagina 7

Tendenze in libreria I bookblogger di libriamociblog: «Si tratta di una scelta che affonda le radici nel mutamento del pubblico di lettori»

in oro. Circa 60 titoli con la migliore selezione dei romanzi che hanno rivoluzionato l'uni- Il giardino segreto Piccole Donne verso femminile, come Cime Tempestose, Orgoglio e Pregiu- dizio e Jane Eyre. Diverso, invece, il discorso delle graphic novel, che, come hanno sottolineato i due blogger, hanno “esteso i loro confini anche ad argomenti di maggior peso civile e socia- le”. Questo il caso di Salvezza (Feltrinelli Comics), Cronaca di Riace (Feltrinelli Comics) e Libia (Mondadori) sul tema dell'immigrazione. Poi, bio- grafie di donne che hanno cambiato la storia (Indomite - Storie di donne che fanno ciò Fahrenheit 451 Harry Potter che vogliono e Donne senza paura edite Bao Publishing e TRE60) e di uomini impegnati nella lotta alla mafia Peppino( Impastato, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino edite Becco Giallo). Decisamente attuali, poi, le tavole di Zero Calcare e Gipi, tra i più noti fumetti- sti del momento. Chi ancora pensa che le illustrazioni siano cose soltanto da ragazzi si sba- glia di grosso.

L'intervista L'amministratore dell'omonima casa editrice ripercorre i primi cento anni di storia del suo brand ento anni di storia, un continuare a esserlo. Nella grande traguardo per la celebre “Saletta rossa” (ormai C Guida Editori e per tutta Guida: «Un marchio antico in malora dopo la chiusura la tradizione culturale parte- della libreria a Port’Alba, ma nopea. Un successo non riprodotta in un “salotto” della scontato, se, come rilevato che continua a innovarsi» sede della casa editrice di via dalle statistiche, in Italia si Bisignano ndr) sono passati legge sempre di meno. Ci sono novazione. Non a caso, siamo no tanti progetti culturali. artisti del calibro di D’Ovidio, librerie che chiudono ogni Guida.editori proprio perché Poi, stiamo organizzando un la cui Opera Omnia decretò giorno e case editrici incapaci quel puntino che separa le due grande evento dopo le vacan- il primo premio alla Mostra di rispondere alle nuove sfide parole sta ad indicare il senso ze estive, all’incirca nel mese del Libro Internazionale di del digitale. Eppure, c’è chi fa di innovazione costante in un di ottobre. Probabilmente, al Bruxelles nel 1935, Pasolini e eccezione. Forse, si tratta di un marchio antico. centro ci sarà la proiezione di De Sica. Poi, ancora, Kerouac, miracolo oppure, come dice Può farci qualche esempio un film o di un corto cinemato- Fernanda Pivano e Camilleri, Diego Guida, amministratore concreto di questa spinta alla grafico, ma non è escluso che che pubblicato per Guida. Fino di Guida Editori e discendente modernità? si tratti di una pièce teatrale ad arrivare a Toni Servillo e ai della storica famiglia di librai A fine anni ‘90 fui invitato da che possa ricordare gli autori contemporanei, Valeria Parrel- napoletani nonché presidente Diego Guida Diego Piacentini, all’epoca che hanno costituito il catalo- la e Viola Ardone, che hanno del gruppo Piccoli Editori vice presidente di Amazon, go della Guida in cento anni di avuto successo indipenden- dell’AIE, della capacità di stare negli Stati Uniti. L’e-commerce attività. Il nostro motto è “100 temente dalla sigla editoriale. al passo con i tempi. muoveva i primi passi in Ame- anni di storia editoriale per Non posso, poi, non citare de Qual è l’ingrediente del suc- rica e lui voleva creare un sito una nuova prospettiva cultu- Sanctis ed Eco: tutti nomi che cesso della Guida Editori? parallelo in Europa. Purtrop- rale”. Vogliamo raccontare la fanno parte del nostro patri- Siamo la seconda casa editrice po la sinergia non si realizzò Storia della città partenopea monio culturale. più antica del Meridione, arri- perché la gestione del mondo usando come fil rouge proprio Qual è l’augurio per il futuro? vata alla terza generazione con finanziario europeo e italiano la storia editoriale della fami- Il mestiere dell’editore resta 280 premi vinti tra cui l’ultimo è molto più rigida e non basta glia Guida partendo dal 1920, artigianale. Mi piace ricordare nel 2014 per il miglior proget- presentare una buona idea per anno di costittuzione della che la denominazione “casa to di traduzione e di scambio avere finanziamenti. Sicura- prima attività imprenditoriale editrice” non è casuale: l’edi- culturale tra lingua italiana mente è stato un peccato, po- del nonno, fino ad oggi, senza tore è e deve essere una figura e le lingue degli altri paesi tevamo stare al passo e, invece, tralasciare la prospettiva del amica, come un familiare. Ad europei. Come è naturale che da allora l’Europa va a rimor- . essere cambiato è il contesto: sia, abbiamo avuto anche noi i chio di ciò che parte oltreoce- Tra tanti nomi illustri che sono scomparse le ideologie, nostri alti e bassi negli anni. Il ano. Dopo questa esperienza sono passati per la celebre l’attenzione per il sociale è contesto è cambiato così come oltremodo formativa, però, “Saletta rossa” chi ha contribu- venuta meno. È ancora più im- il mercato, ma abbiamo sem- ho concretizzato comunque ito maggiormente a forgiare il portante, adesso, che l’editore pre provato a mantenere una qualcosa grazie a una banale corredo culturale della Guida riesca ad essere megafono dei storia e un nome che riuscis- intuizione: trasferire in rete il Editori? pensatori e che sia in grado di sero a combaciare con le pro- catalogo schedato inserendo Questo corredo, ormai, non è creare un cenacolo di menti. spettive culturali della città. anche libri antichi. più soltanto nostro, ma dopo Proviamo a farlo nello spazio Sicuramente, poi, ha giovato Come celebrerete questo gran- cento anni di storia appartiene di via Bisignano e continuere- de traguardo? all’intera città. Napoli è sempre l’attenzione costante per l’in- mo a farlo. (t.p.) Nei prossimi mesi ci saran- stata crocevia di culture e deve GIOVEDÌ 23 GENNAIO | pagina 8 Un albergo Il bilancio Il direttore della Fondazione Verre: «Realizzato più del previsto con il 7% in meno di budget» "etico" tra i Sassi È probabilmente l’e- redità più bella che l’an- no da Capitale Europea della Cultura lascerà a Matera e ad annunciarlo è proprio Alex Toselli, il presidente dell’omoni- ma cooperativa. Da quest’anno, an- che a Matera, dopo Roma, Asti, Pistoia, Bari e Monterosso, ci sarà un “albergo etico”, una struttura recettiva che, al contrario delle molte altre presenti in città, si distinguerà per la com- posizione dello staff. A pulire camere, pre- parare la colazione e ac- cogliere i clienti, infatti, ci saranno ragazzi disa- bili. «Si sta lavorando – ha annunciato Toselli – per A Matera torna la tranquillità coinvolgere soggetti pubblici e privati. Sarà un’esperienza stimolan- Dopo l'anno da Capitale della Cultura, in città sono aumentati PIL e occupazione te che porterà attenzio- ne verso l’ospitalità etica Francesco Gucci In alto: olo Verri, direttore della dove contano professio- sco di casa per anda- Uno scorcio Fondazione e uomo dietro nalità, sorriso e nuove re a prendere un caffè dei Sassi di il successo olimpico di To- tecnologie» (f.g.) E con vista, come ogni Matera rino 2006. «Siamo riusciti – domenica mattina. Mi avvio racconta - a realizzare più di per via Duni, quella breve quanto ci eravamo prefissati Per il 2020 discesa che alla fine incrocia con circa il 7% in meno sul Via Ridola: l’inizio del centro budget. La media dei per- la cultura storico, la parte più bella di nottamenti è salita da 1,6 a 2 Matera. Sono le 9 di matti- notti e abbiamo reso la città va a Parma na e non c’è rumore, strano. un hub, un quartier generale Giro l’angolo davanti al Mu- per visitare Puglia e Basilica- Dopo l’esperienza seo di Palazzo Lanfranchi e ta. Non si viene più a Matera europea ed internazio- rimango senza fiato. Al po- solo per un selfie nei Sassi nale di Matera come sto del solito, un po’ fasti- ma anche per la sua vivaci- Capitale Europea della dioso, muro umano, non c’è tà intellettuale, per godere Cultura, torna il titolo dell’accomodation e dell’of- niente. Non c’è anima viva. Sud, un evento di quelli che è ricaduto, positivamente, italiano dopo essere A destra: ferta enogastronomica». Un signore porta a spasso il cambiano la storia. La città su tutto il territorio. Da Ae- stato in pausa nel 2019. Salvatore Ora, però, bisogna pen- suo cane, qualcuno cammi- Adduce, pre- dei Sassi è al primo posto roporti di Puglia, che ha fatto Da pochi giorni, infatti, sare al dopo. «Lavoreremo na con delle buste della spe- sidente della per percentuale di crescita registrare per Bari e Brindisi a raccogliere lo scettro – continua – sui processi di sa, poco altro. Uno scenario Fondazione turistica da quando il titolo un aumento sostanziale del che era stato di Paler- Matera cocreazione, alla creazione che non mi si parava davanti è stato istituito con più di 1 traffico aeroportuale con un mo nel 2018, è Parma, di una rete internazionale e da almeno 5 anni. milione di presenze uniche. +10% su base nazionale e cittadina emiliana all’allargamento della città. È una città col fiatone Tra questi, il 30% di visita- un +18% su base internazio- che ha proposto il suo Dobbiamo guardare a Mila- dopo una lunga corsa, un tori stranieri in più rispetto nale, ai dati diffusi dal Polo immenso patrimonio no, non a Venezia. Dobbia- corridore che si è fermato all’anno precedente, inseriti Museale della Basilicata che storico e culturale al mo essere meno patrimonio dopo la linea del traguardo in un +34% di turisti in tutta ha fermato il contatore a servizio di turisti italiani e più attività, meno storia e per tirare il fiato, bere un po’ la regione Basilicata. 345.390 presenze (+28,98%). e non. Il ricco program- più ricerca. I futuri possibili d’acqua e sedersi, finalmen- Con 1228 eventi, di cui un E ora? I materani torne- ma di eventi ha come a Matera sono tanti, parti- te, per terra. terzo sul restante territorio ranno nel dimenticatoio da tema “La cultura che remo dal 5G (di cui la città è L’annus mirabilis da Capi- cui erano usciti a fatica? “No, batte ”, un mix pioniera ndr) e dovremo ar- tale Europea della Cultura è Matera 2019 non chiude i tra memoria e ricordo, rivare lontano». ormai storia passata, le orde battenti. passato e presente, arte, Nel 2019 a Matera In questo 2019 l’occupa- di turisti, giornalisti, emit- «La prossima volta che l’I- scienza e tecnologia che l'occupazione è salita zione è salita dal 25 al 46% tenti televisive e artisti sono talia sarà chiamata a espri- convivranno in mostre, dal 25% al 46% e il PIL cittadino dice +7% un ricordo, rimane la vec- mere una Capitale Europea convegni, concerti e rispetto al 2018. «Uno dei chia città di sempre, un po- della Cultura – dice Salvato- visite guidate. rischi che si corre quando sto pacifico, dove il sole pal- lucano, 1300 produzioni te- re Adduce, Presidente della E allora prendere un si è a vette così alte – dice il lido di gennaio scandisce le levisive, 17mila studenti e Fondazione Matera-Basi- treno e scendere a Presidente Adduce – è che lente domeniche di una pic- 18mila cittadini coinvolti in licata 2019 – correrà l’anno Parma, quest’anno, ci si perda l’orientamento». cola comunità orgogliosa. 37 progetti di comunità, la 2033. Sino ad allora, questa permetterà di vivere il Forse sì, un po’, noi materani Orgogliosa per l’immagi- città si è guadagnata il suo città sarà Capitale. Modifi- legame della città con la quest’anno, ci siamo monta- ne che ha trasmesso di sé al posto all’Expo 2020 di Du- cheremo lo scopo della Fon- potente famiglia Farne- ti la testa. Non so, se il pros- Paese e al mondo, un’imma- bai di fianco a città ben più dazione per portare avanti il se, e ammirare l’arte del simo anno, girando l’angolo gine traducibile solo con i importanti come Milano e lavoro fatto negli ultimi cin- Parmigianino, Stendhal di Via Ridola vedrò di nuovo freddi numeri. Venezia. que anni ancora per molto e Guareschi, ascoltare quel muro umano, ma una Il 2019 è stato per Matera, L’Effetto Matera 2019, tempo». Toscanini e, perché no, cosa è certa, tutta questa per la Basilicata e, in una come è stato ribattezzato, è La vera star dell’anno ap- fare scorpacciata di tranquillità un po’ mi man- certa parte, anche per il stato un effetto domino che pena concluso, però, è Pa- salumi. (f.g.) cava. GIOVEDÌ GENNAIO 23 | pagina 9

Economia Nella classifica di Mastercard Napoli non appare tra le prime dieci in cui si acquista di più Il turismo partenopeo in numeri

200 mln Le spese dei turisti in città secondo il centro studi Airbnb. Napoli è la città d’I- talia in cui si spende la maggior parte del proprio budget in cibo (35%).

10 mln L’aeroporto di Capo- dichino ha offerto un caffè sospeso a tutti i viaggiatori per festeg- giare il record di 10 milioni di passeggeri, raggiunto il 26 novem- Il turista spende solo in "food" bre. Bilancio della stagione. Aumenta il flusso di visitatori, ma l'offerta non è adeguata 4 mln Federico Quagliuolo In alto: food: secondo i dati Istat, Uno scorcio il capoluogo campano è la La stima del numero di l 2019 è l’ennesimo del lungomare città in cui i turisti dedicano turisti che hanno visi- anno da record per il di Napoli tato Napoli nel 2019, I la maggior parte del proprio una crescita del 10%. turismo a Napoli. In budget al cibo, circa il 35%. I dati Istat aggiornati al questo enorme flusso eco- E il mercato dello street food 2018 avevano riporta- nomico, però, la città non fa ha un boom inarrestabile to una statistica di 3.7 nulla per migliorare la sua che coinvolge soprattutto milioni. offerta. Davanti a 4 milioni i giovani: dal 2013 ad oggi di visitatori annuali sareb- le imprese sono passate da be necessario creare una 1717 alle circa 2900 attuali, rete capace di organizzare un quarto di queste gestite 766mila le eccellenze locali: su tutti, da under-35. Anche i locali Sono i turisti che han- la Cappella Sansevero con storici, come Cammarota, no visitato la cappella 766mila visitatori annuali. hanno saputo rinnovarsi in- di Sansevero nel 2019 Il problema tanto rilevante vestendo in pubblicità. Si è Superato il Museo Ar- da portare anche il mite Bel- consolidato così un mercato cheologico MANN, che lenger, il direttore del Bosco ha chiuso con 670mila nonostante una campa- 2019 di Mastercard spiega moderno e attraente intor- biglietti venduti, +10% di Capodimonte, a lamen- A destra: Un panorama gna pubblicitaria iniziata che un ambiente stimo- no alla tradizione culinaria rispetto al 2018. tarsi del fatto che non esiste di Piazza in estremo ritardo, sotto il lante fa spendere più soldi: napoletana, che è diventa- nemmeno un autobus che Plebiscito segno delle polemiche po- Milano è la città d’Italia in ta una forma di intratteni- collega i musei del centro litiche fra De Magistris e De cui i turisti strisciano di più mento, seguendo la filosofia con Capodimonte, con un Luca. Il paragone è da fare bancomat in negozi e attra- d’impresa made in Milan. beneficio che andrebbe a con Expo 2015, che ha co- zioni (in media 155 euro al E così, fra un ristorante de- vantaggio di tutti. Le parole minciato la sua campagna giorno). Napoli fuori clas- dicato solo alla mozzarel- sono state durissime: «Nes- di comunicazione con quat- sifica. E a giugno arriverà la, una pizza gourmet, un suno, tranne me, ha sentito tro anni d'anticipo e nei due all’ombra del Duomo anche sushi “giappoletano” e un la necessità di collegare le mesi prima dell'evento ha il Salone dell’Auto, “strap- fast food a tema ragù, i tu- realtà museali napoletane», speso 55 milioni di Euro pato” a Torino. Se si può risti contribuiscono a un l’esempio di come si stia fa- solo in pubblicità social. obiettare che Napoli non è business che in Italia vale cendo di tutto per non sfrut- Per le Universiadi, la cifra nelle condizioni economi- 60 miliardi di euro. Anche tare un’occasione irripetibi- stanziata per la gestione del che per essere competitiva la tradizione vuole la sua 5000 le per creare un'industria marketing dal 2017 al 2020 con il Nord, un po’ come il parte: Pizzeria da Michele è locale basata sul turismo. Sono le strutture ricet- è stata di 20 milioni di Euro. gap che separa gli azzurri il ristorante più instagram- tive attive a Napoli. Il Un tentativo di creare Il rischio è che, senza una dal sogno Scudetto, la città mato d’Italia, con 55.500 numero, pubblicato dal un’entità almeno capace di strategia o un ente capace di non risparmia gli harakiri. tag di pizze. E la dice lunga portale Expedia.om, sponsorizzare le eccellenze mantenere alta l’attenzione Su tutti, il flop della “Not- la presenza di #napolifoo- parla di un incremento del 15% rispetto al campane è stato il “Gran- sul brand Napoli, prima o te D’arte al Centro Storico”, dporn fra gli hashtag più in de portale del turismo” an- 2018. Determinante poi la città diventi di nuovo che sarà ricordata con il vol- voga nel 2019 su Instagram. l’effetto Universiadi. nunciato dal governatore terra di passaggio per arri- to scuro del Sindaco davanti Così, mentre una Milano De Luca a maggio. Dopo sei vare a Pompei e Amalfi. alla folla di turisti in attesa insaziabile già progetta la mesi e 28 milioni di euro di Un esempio vincente è la del concerto. La serata fu conquista della palma di investimenti, il sito web ad strategia di Milano che ha annullata perché mancava- città più visitata d’Italia in oggi nemmeno si trova su deciso di puntare sulla “fi- no i permessi di Palazzo San occasione delle Olimpiadi 98% Google. Parlando di mar- delizzazione dei turisti”, ov- Giacomo. Quella sera arrivò 2026, Napoli, nell’anno del- La percentuale di alberghi al completo a keting e investimenti della vero sulla realizzazione di una seconda beffa: le funi- le Universiadi, non è stata Regione, l’evento principe Napoli per Capodan- una progettualità capace di colari chiusero a causa delle pronta per sfruttare l’ondata no, secondo Booking. del 2019 sono state le Uni- creare nuove occasioni per malattie dei capiservizio. turistica. Un treno d’oro che Il concerto di fine anno versiadi che hanno lasciato far tornare più volte gli stes- Eppure non tutto funziona il mercato della ristorazione ha attirato in piazza un +10% sul turismo estivo si visitatori in città. Il Report male. Napoli primeggia nel non può sostenere da solo. decine di migliaia di turisti. GIOVEDÌ 23 GENNAIO | pagina 10

Cultura Il direttore Vincenzo Sparagna: «La censura partiva ancora prima che uscisse il giornale» si esaurivano così rapida- mente che non era possibi- le materialmente eseguire il sequestro». E dove non arrivano sequestro e censu- ra, provvedono le fiamme. Alcune copie vennero ad- dirittura bruciate in piazza dal parroco di Spilimber- go, comune in provincia di Pordenone, perché «degno di essere precipitato tra il magma dei nostri italici vulcani, congeniale sede per simili ossesse pubblica- zioni». A consacrare il succes- so del settimanale furono i ‘falsi’: «Un gioco di parodia e interferenza con la grande stampa. Un modo di obbe- dire al principio di ‘dire la verità’ attraverso il falso, ovvero smascherare, cor- La satira spiegata da "Il Male" rodere e irridere al potere e all’ideologia del potere», A Roma la mostra che ripercorre gli anni d'oro dell'irriverente settimanale racconta Sparagna. Tra le più note, l’arresto nel 1979 Valentina Ersilia Matrascia di Ugo Tognazzi, complice ggi è quasi impos- della redazione, come capo sibile pensare che delle Brigate Rosse che «O all'epoca esistes- uscì sul falso Paese Sera, La se un settimanale satirico Stampa e Il Giorno mentre come Il Male, veramente Il Corriere della Sera an- all'avanguardia, avanti di nunciava l'arrivo degli ex- 50 anni, insomma diverten- traterrestri. tissimo». Parola di comico, «Con l’annuncio dell’an- parola di Daniele Luttaz- nullamento dei Mondiali zi. Capace di conquistare del 1978, dopo l’elimina- il cuore di migliaia di let- zione dell’Italia in semin- tori e il terrore del potere, finale, su un fintoCorriere quell’indimenticata rivista dello Sport mandammo in satirica, ricordata in un’in- tilt tutta Italia. A piazza Ve- tervista televisiva nel 2005, nezia c’erano caroselli di chiuse i battenti nel 1982 macchine impazzite così dopo cinque folgoranti come a Napoli», ricorda Ve- nezia. Un’idea che arrivò anni di vita. Nel giornale fondato da ospitato nelle patrie galere, tristemente rima con cen- A ripercorrerli è Gli anni Sopra al anche oltreoceano tanto da Pino Zac, al secolo Giusep- a Regina Coeli, per le pro- titolo: sura. «La censura era set- ispirare un falso inserto sul del Male. Dal 1978 al 1982, pe Zaccaria, ispirato dal prie pubblicazioni. La ricostru- timanale almeno quanto il una mostra negli spazi del New York Times. giornale satirico parigino Religione, sesso, politica. zione della giornale», ironizza Vincen- Innovatori in ogni cam- WeGil a Roma aperta al Le Canard enchaîné, par- Su tutto si può fare satira redazione de zo Sparagna, redattore e Il Male po, tanto da allegare come pubblico dal 26 ottobre al tecipano Vincino, Andrea e tra un “falso d’autore” e successivamente direttore 2 febbraio, promossa dalla gadget al giornale “dieci Pazienza, Cinzia Leone, Ta- una vignetta sacrilega, la della rivista, anche lui finito grammi di droga gratis” Regione Lazio, Manafilm, nino Liberatore, Riccardo dietro le sbarre. Laziocrea, Rai Teche, Luce nelle vesti di una bustina di Mannelli, Jacopo Fo, Stefa- «C’è stato un periodo in pepe. «Il Male – commenta Cinecittà e Radio Radicale. no Tamburini, Vauro e tanti cui le richieste di sequestro Venezia: «Il Male voleva Sotto al Sparagna – ha contribui- Due direttori condanna- altri. erano addirittura preventi- ti e arrestati per vilipendio scompaginare l'informa- titolo: to ad inventare una satira «Decidemmo di fare un Alcune delle ve. Partivano ancora prima alla religione di Stato e di zione politica in Italia» nuova, direi postmoder- giornale di satira che scom- copertine che uscisse il giornale», gli na, che aveva digerito le Capo di Stato estero, una de Il Male paginasse quella che era fa eco Venezia. «Soprattutto avanguardie storiche e le collezione insuperata di l’informazione allora in redazione de Il Male questo esposte nella - continua - da alcune asso- mostra a loro illusioni, così come le oltre cento processi e de- vigore in Italia soprattutto lo sa bene. Basta scorrere le ciazioni integraliste cattoli- nunce, censure, sequestri Roma ideologie del Novecento e per quanto riguardava la copertine, tra un pitale con che del Veneto. si permetteva di inventare e ferocissime ritorsioni. politica», ricorda Caloge- il volto di Giulio Andreotti, Numero per numero, non Numeri da capogiro per liberamente interferenze ro “Lillo” Venezia, uno dei Enrico Berlinguer, Ugo La mancavano di fare richiesta e prese in giro dei potenti una testata settimanale che più longevi direttori re- Malfa e Bettino Craxi ac- di sequestro tanto che or- resta nelle edicole soltan- come dei pre/potenti e de- sponsabili del settimanale compagnata da un "La mi- Sopra al tito- mai le forze dell’ordine non gli im/potenti, senza paure to dal 7 febbraio 1978 al 5 e il secondo giornalista nel sura è colma" al Papa nudo. lo a destra: intervenivano più anche giugno 1982 ma che vanta delle conseguenze e con dopoguerra, dopo Giovan- Come sempre più spes- L'ultima perché era inutile, poiché uno spirito totalmente av- le penne e le matite più ir- nino Guareschi, ad essere so accade, però, satira fa copertina de in molte edicole i numeri riverenti dell’epoca. Il Male venturiero».

Master di Giornalismo dell’Università Segreteria didattica Stampa Suor Orsola Benincasa di Napoli Nancy Polverino Centro Stampa di Ateneo

Presidente Direttore delle testate Lucio d’ Alessandro In redazione Registrazione Marco Demarco Michela Curcio, Bianca Damato, Tribunale di Napoli n. 5210 del 2/5/2001 Direttore Francesco Gucci, Elvira Iadanza, Marco Demarco Coordinamento redazionale Valentina Ersilia Matrascia, Editore Carla Mannelli Mario Messina, Titti Pentangelo, Università degli Studi Responsabile formazione radio-tv Federico Quagliuolo, Chiara Sorice Suor Orsola Benincasa Pierluigi Camilli Coordinamento tecnico audiovisivi 081 2522236 Giuliano Caprara Rosario Cuomo Grafica Carmine Marra GIOVEDÌ 23 GENNAIO | pagina 11

Cinema Un confronto tra la filmografia di due protagonisti di successo della Settima Arte made in Italy Parasite, un film da record Che il film Parasite fosse ben fatto lo si era capito già dal maggio scorso, quando ha portato a casa la Palma d’Oro al Festival di Can- nes. Ma in questi giorni il film di Bong Joon Ho sta conquistando tra- guardi sempre maggio- ri. Innanzitutto è stato il primo film sudcoreano a ottenere la nomina- tion agli Oscar. E c’è già chi punta tutto sulla sua vittoria. Come se non bastasse il film è candi- dato a ben sei statuette. La battaglia non sarà dura, dovrà vedersela Zalone e Siani, comicità opposta con Scorsese e Taranti- no. Eppure un piccolo I due attori e registi, campioni di incassi al botteghino, affrontano temi diversi miracolo è già avvenu- to: il film ha trionfato film di Alessandro Siani è Bianca Damato ai SAG Awards, i premi completamente assente, a una parte una prin- assegnati dal sindacato è tutto più semplificato. cipessa che vive in un degli attori. Chissà che Nelle sue pellicole si ride D castello, un miracolo questo non si ripeta agli guardando una persona religioso e uno scambio di Oscar. che inciampa, o qualche (b.d.) persona, dall’altra Equi- incomprensione linguisti- talia, la disoccupazione, ca dovuta a dialetti diversi. il terrorismo islamico e Una comicità se vogliamo l’immigrazione. Sono solo più elementare ma non alcuni dei temi trattati nei per questo meno riuscita. film di Alessandro Siani Ancora una volta è lo stes- e Checco Zalone e non ci so Siani a spiegare questa vuole molto a capire che scelta: «Non ho mai prati- stiamo parlando di poli op- cato la riflessione nei miei posti. Da una parte trovia- film perché non mi veniva mo Siani con la favola e la in modo spontaneo». commedia sentimentale, Un aspetto che è tipico dall’altra Zalone con la sa- del comico napoletano ma tira irriverente e pungente. giornali. Dalla disoccupa- “ignorantità”, come la chia- pressocché assente nelle Quando si va al cinema Nelle foto: Cannes e Alcune scene zione all’evasione fiscale, ma lui, senza freni e sen- produzioni di Zalone è il a vedere un film di e con dei film Tolo passando per l’immigra- za peli sulla lingua, è una contrasto tra Nord e Sud Alessandro Siani si ha una Tolo e Il giorno Venezia: zione clandestina e il terro- sorta di catarsi per lo spet- Italia. Siani ci ha costrui- certezza: che si trascor- più bello del rismo islamico. Sia chiaro tatore, convinto che Zalo- to una carriera sopra, gio- reranno due ore di totale mondo presentate però, tutto in chiave irri- ne non stia parlando a lui, cando con i pregiudizi tra i spensieratezza e allegria. verente ed estremamente ma a qualcuno ancora più “terroni” e i “polentoni”, Za- D’altronde a spiegare la le giurie comica. Zalone, all’ana- ignorante. lone, pur essendo pugliese scelta tematica dei film è grafe Luca Medici, proprio Forse è proprio questa la doc, ha deciso di andare Durante la stagione proprio l’attore e comico tramite il suo personaggio chiave del successo dell’ex oltre. Infatti anche quando dei premi vengono an- napoletano che, in varie in- di tamarro e ignorante, in- comico di Zelig, credere i suoi film sono ambientati nunciati anche i prossi- terviste, ha sempre dichia- carna tutti i pregiudizi che che quelle risate non siano nel Nord Italia, come Che mi presidenti di giuria ai rato: «Non mi piacciono sotto sotto nascondiamo rivolte a noi in sala, ma a bella giornata che si svolge festival cinematografici tanto i tempi che viviamo, noi italiani. Vedere la fac- qualcuno di più ignorante. a Milano, al centro del film più prestigiosi. A guida- quindi al cinema mi fa pia- cia tosta con cui Zalone Il meccanismo perfetto che si parla nientemeno che di re la giuria a Cannes sarà cere intrattenere il pubbli- porta sullo schermo questa Zalone mette in scena nei Islam. Spike Lee, primo afroa- co facendo dimenticare per mericano a ricoprire il un paio d'ore quello che L'analisi ruolo: «Sono onorato di succede intorno». essere la prima persona E anche se nell’ultimo della diaspora africana film, Il giorno più bello del negli Stati Uniti ad assu- mondo, uscito al cinema lo Oscar 2020, dominano i non protagonisti Quest’anno ai premi Oscar tuetta, Tom Hanks ne ha vin- mere questa funzione» scorso 31 ottobre, Siani ha la categoria più attesa non te due. ha commentato il regi- voluto cambiare un po’ il sarà quella dell’attore pro- Ciò che incuriosisce di sta. A guidare la kermes- genere, passando dalla sto- tagonista ma quella dei non più delle nomination è l'età se a Venezia ci sarà in- ria d’amore a un racconto protagonisti. avanzata degli attori, so- vece una donna, l’attrice per ragazzi, i suoi film non Quest’anno ci sarà davvero prattutto se si considera che Cate Blanchett che ha abbandonano mai la risata una guerra “stellare” tra divi spesso le parti da non pro- già ricoperto tale ruolo facile, il divertimento e la di Hollywood. I candidati tagonista vengono affidate a proprio a Cannes. «Ve- leggerezza. sono: Brad Pitt, Al Pacino, giovani attori. nezia è uno dei festival La stessa cosa non vale Joe Pesci, Anthony Hopkins Invece quest’anno i divi di cinema più suggestivi per Checco Zalone: i suoi e Tom Hanks. In totale que- sono tornati alla riscossa, le al mondo, è un privile- lavori sono un continuo sti attori hanno realizzato star emergenti stiano in cam- gio e un piacere esse- riflettere sull’attualità, sui oltre 250 film e ottenuto 30 pana perché la vecchia guar- re Presidente di Giuria temi caldi che possiamo candidature. Tutti i nominati dia non se ne vuole andare. quest’anno» ha rivelato leggere tutti i giorni sui l’attrice. hanno già vinto l’ambita sta- (b.d) (b.d) GIOVEDÌ 23 GENNAIO | pagina 12

Riciclo Il ristoratore: «Richiederla non è strano» Doggy Bag, una sfida contro gli sprechi

Chiara Sorice

a doggy bag non è an- Il difficile decollo delladog - cora una tendenza: il gy bag rivela una cruda realtà: L comodo sacchetto, utile l’attenzione verso lo spreco ali- per portare a casa gli avanzi di mentare si limita a parole ma cibo, al Sud Italia non è molto non si tramuta in azioni no- richiesto. È un semplice stru- nostante i dati allarmanti. I ri- mento per combattere lo spre- storanti italiani, nel complesso co alimentare che i clienti di ri- quasi 350.000, gettano tra i 3 storanti e locali non sembrano e i 5 sacchi di rifiuti organici a apprezzare. settimana. In un anno questo Negli ultimi anni, però, il nu- si traduce in oltre 5 milioni di mero di persone che chiede tonnellate di cibo prodotto in ai camerieri di poter portare eccedenza che diventa rifiuto a casa gli avanzi di cibo è in organico. La maggior parte dei crescita. Alcuni ammettono di consumatori a tal proposito volere la doggy bag per i pro- vorrebbe che fossero proprio i pri cani ma molti altri, invece, ristoranti a donare le ecceden- resistenza al progredire di que- forma di pudore. Impossibile confessano di voler portare a ze ai più poveri. sto strumento è da entrambe le dimenticare quando l’ex First casa il cibo avanzato per man- A rivelarlo è la recente ricerca In alto: La classica parti: dal cliente e dal ristorato- Lady, Michelle Obama, in visita giarlo riscaldato il giorno dopo. sullo spreco alimentare con- doggy bag re. I motivi? Principalmente tre: in Italia in occasione del G8 nel «Utilizziamo la doggy bag già dotta dall’Istituto Green Bocco- per il cibo non gradito, per imba- 2009, scelse di pranzare in una da tre mesi. La maggior par- ni di Milano con la collabora- razzo e per la poca praticità. trattoria di Roma. Prima di an- te dei clienti ormai richiede di zione di Metro Italia. Un terzo In Italia da oltre tre anni si di- darsene chiese di mettere nella portarsi il cibo a casa o bottiglie dei ristoratori italiani mette in In basso: scute della doggy bag. Persino al doggy bag gli avanzi. di vino, per noi non è più una campo azioni anti-spreco ma, Il ristorante I Ma- noto programma di cucina Ma- Negli altri Paesi richiedere la cosa strana. Io la offro anche a tra queste, la cosiddetta doggy scalzoni Latini di sterchef nell’edizione del 2016 “vaschetta” è un comporta- chi non la richiede». A raccon- bag fatica a diffondersi. Secon- Pozzuoli apparve la famosa borsetta. Per mento diffuso, da noi resta an- tarlo è Lorenzo Nasti, il titolare do la ricerca tra le iniziative più sensibilizzare il pubblico sul cora un tabù soprattutto per del ristorante di Pozzuoli I Ma- sviluppate, oltre la doggy bag, tema dello spreco alimentare, al imbarazzo. Senza ipocrisia bi- scalzoni Latini. A far richiesta ci sono: processi di minimiz- termine di ogni prova culinaria, i sogna ammettere che richie- della doggy bag sono molto più zazione degli scarti in cucina, 20 cuochi amatoriali concorren- dere di portare a casa gli avanzi i turisti che gli italiani, soprat- attrezzature per conservare il ti della sesta edizione ebbero in di cibo, soprattutto in ristoran- tutto gli americani, inventori cibo, revisione del menu in ot- adozione una doggy bag. ti di lusso, può creare disagio. della famosa borsetta. tica anti-spreco e la possibilità Proprio nel 2016 la preoccu- Ma basterebbe pensare alle A non volerla sono perlopiù di richiedere porzioni di cibo pante situazione sullo spreco tonnellate di cibo buttate nella i clienti dei ristoranti di lusso ridotte. A proposito della doggy alimentare ha dato il via alla pattumiera per superare il ti- che si imbarazzano nel chiede- bag la ricerca conferma quan- legge anti-spreco secondo cui è more e chiedere senza troppe re la “vaschetta” e preferiscono to sia ancora difficile la sua dovere dei ristoratori limitare gli paranoie: «Cameriere, mi può completare il pasto al risto- diffusione soprattutto al Sud. sprechi di cibo e ridistribuire le portare una doggy bag?». Solo rante. I clienti più “coraggiosi”, Ad eccezione delle regioni del eccedenze per fini di solidarietà. con la collaborazione di clien- invece, utilizzano la doggy bag Nord-Ovest, infatti, nel resto Se i clienti dei ristoranti italiani ti e ristoratori, richiedere la fa- per portare a casa bottiglie di d’Italia i clienti dei ristoranti sono restii nel richiedere la dog- mosa borsetta diventerà un’a- vino di alto valore. non la richiedono spesso. La gy bag, i vip non hanno questa bitudine.