VENERDI’ 5 SETTEMBRE 2003 LA REPUBBLICA 41

DIARIOdi SESSANT’ANNI FA L’ARMISTIZIO

(segue dalla prima pagina) è rotta, il nemico è visibile. Le reclute 1 SETTEMBRE 25 LUGLIO SETTEMBRE 43 adesso scendono nel cortile e pre- el messaggio di Badoglio che mono sui portoni laterali, non si sa se la radio continuava a trasmet- li aprono o li sfondano, ma sono già D IL RE Vittorio Emanuele III GRAN Consiglio del fa- tere c’è un ricordo breve e fuori, tornano a piedi con le loro divi- scismo. È approvato l’or- confuso, ma quanto bastava per ca- se nuove verso il villaggio e le cascine accetta le condizioni dell’ar- dine del giorno di Dino pire che la guerra era finita una buo- da cui sono arrivati, i Probo e Costan- mistizio, i cui termini il gene- Grandi che invita il re a na volta, ci eravamo arresi agli an- 88 zo e Maurizio con i loro nomi da mar- rale Castellano gli aveva co- riassumere le sue funzio- gloamericani. Ma che voleva dire «i tiri della legione Tebana. municato in un colloquio il ni di comandante supre- nostri reparti reagiranno a qualsiasi Noi, gli amici giovani di Duccio Ga- 27 agosto, di ritorno dal Por- mo delle forze armate. attacco di altra provenienza». Per- limberti e di Detto Dalmastro, passia- togallo. La piena adesione Mussolini è costretto a ché non dire i tedeschi? Chi altri? mo nell’ufficio di Duccio che è in piaz- del sovrano viene comuni- rassegnare le dimissioni Ah Badoglio, furbo e ipocrita sino za Vittorio a cento metri dalla caserma. cata agli alleati grazie alla e fatto arrestare. L’ex co- alla fine. Poi fuori a vedere come fini- Così diventai «Ci ritroviamo in Val Grana», ci dicono, radio clandestina conse- mandante delle forze ar- sce una guerra persa, sul viale degli «a Frise, il paese del sergente Durbano gnata al generale Castella- mate Badoglio è il nuovo Angeli dove è già arrivata la prima on- che ci aspetta». Io vado a casa mia per no. capo del governo. data dei fuggiaschi della Quarta ar- prendere il binocolo, un maglione di mata che torna a casa dalla Francia. lana, un paio di calze. La guerra è or- Più che una umana vicenda quella un partigiano renda ma ti fa riscoprire la divina prov- fuga era una catastrofe naturale, co- videnza. In qualche modo si camperà, 3 SETTEMBRE me una slavina. I reparti che avevano GIORGIO BOCCA si combatterà, ci si coprirà. In quel tie- 12 AGOSTO occupato la Provenza e il Nizzardo pido autunno del ‘43 mia madre non arrivavano compatti fino ai valichi di tile. Ma non si muovevano, si era su aspettano un ordine che non arriverà aveva ancora capito. Aveva invece ca- Tenda o della Maddalena poi rotola- quel filo della lama che da un mo- mai da un comando che non esiste pito mia nonna che continuava a pre- A CASSIBILE, presso Sira- IL GENERALE Giuseppe vano giù abbandonando armi e mez- mento all’altro può rompersi. più. Ma qualcuno che l’ordine se lo parare la cena ma diceva «E bin la su ai cusa, il generale Castellano Castellano parte per Lisbo- zi. In poche ore la grande onda di una Salii a dare un’occhiata: sembrava dà da solo c’è ancora: il tenente Nar- saran i so cumandant». I comandanti e il generale Bedell Smith, in na con istruzioni del capo di divisione si frantumava, si disperde- di essere in una incubatrice di bachi do Dunchi ha caricato una carretta di dell’eterno ordine militare ci sono rappresentanza del gene- stato maggiore Ambrosio va nel mercato frenetico con i concit- da seta disposti sui graticci. Il porto- armi e di munizioni, ha fatto aprire sempre nel Piemonte montanaro. rale Eisenhower, firmano per una trattativa con gli al- tadini usciti che era ancora buio dal- ne della caserma era sprangato, vi con un urlo da toscanaccio il portone L’armata si era sciolta, il comandante l’armistizio fra gli italiani e gli leati. Tre giorni dopo gli an- le case per comperare o rubare radio, passavano solo le voci che arrivava- e se ne è andato alla montagna di Bo- Ss Peiper e il suo reggimento corazzato alleati: saranno restituiti i glo-americani intensifica- gomme, sigarette, farina. I generali no da un paese allo sbando, da sta- ves, dove lo attende un altro come lui, stavano per arrivare, ma sulle panchi- prigionieri, la flotta italiana no i bombardamenti su Mi- primi nella fuga sulle loro auto con le zioni gremite di soldati in fuga, molti Ignazio Vian. ne del viale degli Angeli c’erano sempre si consegnerà a Malta e gli lano, Torino, Genova, Ro- tendine abbassate, le “eccellenze” già vestiti in borghese come se non Alle cinque della sera il cielo azzur- le coppiette e mio zio Mario si stava gio- aerei atterreranno nell’Italia ma e Napoli per fiaccare Vercellino, Operti che il comitato an- fossero riconoscibili. Da noi il colon- ro di quel tiepido autunno viene cando alla bocciofila la mezza bottiglia meridionale. Gli alleati psicologicamente l’Italia di tifascista di Cuneo, i Galimberti, i nello Boccolari e gli altri ufficiali squarciato dal rombo di un motore, è di dolcetto. sbarcheranno presso Ro- Badoglio e accelerare la re- Dante Livio Bianco cercavano inva- “penna bianca” sanno che una co- una Cicogna tedesca, passa bassissi- Ce ne andammo a piedi, nelle ma. sa. no di raggiungere. Nel baule dell’au- lonna tedesca, il reggimento Ss del ma. Il piccolo aereo compie due giri e “pianche” in legno su cui si attraver- to di Operti il tesoro della Quarta ar- maggiore Peiper, sta avanzando da poi si allontana, ma l’incubo si è spez- sava la Stura diretti a Caraglio. Le as- mata, un centinaio di milioni di allo- Torino ma non sanno cosa fare, zato, l’immobilità da incantesimo si si cigolavano sotto i nostri piedi, e sa- ra, direzione Benevagienna dove il liti sull’altra sponda in vista delle generale aveva villa e cascina. Li montagne sentimmo che avevamo avrebbe usati per negoziare un co- davvero rotto gli ormeggi cittadini. mando con la Resistenza, dove i co- Mia madre no, non lo aveva ancora mandi non si negoziavano ma si gua- capito. Mi aveva rincorso per le scale dagnavano scarpinando. Dietro l’ar- con una maglia e capii che si era trat- mata in fuga venivano migliaia di tenuta dal dirmi «non far tardi stase- ebrei liberati da un campo presso ra». Ci saremmo rivisti venti mesi do- Borgo San Dalmazzo, la maggior par- po. L’incontro con i mulo Garibaldi te subito catturati dal maggiore Ss che in quei venti mesi non ci avrebbe Peiper per spedirli nelle camere a gas. mai lasciato avvenne all’imbocco Salvo quelli della sopravvivenza in- della Val Grana. Lì si è sciolto un bat- 8 SETTEMBRE 19 AGOSTO domita come Mira, la jugoslava in- taglione di artiglieria alpina. Qualche cinta dagli occhi azzurri, che arrivò soldato girava ancora per le tende. sulla nostra montagna povera, rima- Seduto su una pietra, nel polverone se con noi tutti i venti mesi della guer- rossastro, stava un capitano. Si era ALLE 19,45 Pietro Bado- A LISBONA Castellano in- ra partigiana, fece il suo figlio e so- tolto il cappello con la penna nera, glio annuncia per radio l’ar- contra i rappresentanti di pravvisse parlando a monosillabi, aveva lo sguardo perso nel vuoto. mistizio. Nella notte il re e il Eisenhower. Le condizioni un’ombra di terrore negli occhi, ma «Sale su con noi?». Non capiva. «Pos- governo abbandonano Ro- d’armistizio sono drasti- più forte di tutte le sventure. siamo prendere quel mulo?». Non ri- ma e fuggono a . che: resa immediata. L’I- Quel mattino le porte della caser- spondeva, era un’anima morta, di un Badoglio avverte che le talia da parte sua chiede di ma del II alpini erano sbarrate, ordi- esercito morto. Arriviamo al tramon- truppe italiane reagiranno essere protetta con uno ne del colonnello Boccolari. “Nessu- to alla baita del sergente Durbano a «ad attacchi di qualsiasi sbarco a nord di Roma che no esca”, salvo i suoi attendenti che Frise. Sulla porta della chiesa c’era provenienza». Ma nessun dissuada i tedeschi da ri- dovevano mettere in salvo i vasi di don Graziano il parroco giovane. Al- ordine viene inviato ai co- torsioni contro il Quirinale fiori che teneva nell’ufficio. Tutte fer- la fontana stavano Nanette e Rosina, mandi italiani rimasti al e il governo. Ma gli alleati me nelle camerate le reclute del reg- tornate da Nizza al loro villaggio con fronte. non promettono nulla. gimento, appena arrivate. Andavano le mani dure di chi ha lavorato ai fio- e venivano dalle brande alle latrine ri nelle serre, i seni piatti sotto i ma- da cui arrivava un odore acre. O si af- glioni, i capelli tinti, troppo neri, facciavano alle finestre per capire co- troppo rossi. Intorno, nel silenzio, le sa stava succedendo, respinti dagli montagne di Santo Lucio come le urli degli ufficiali che stavano nel cor- chiamano gli occitani.

www.kataweb.it KATAWEB ARTE. I musei, le gallerie, le mostre in Italia e nel mondo. Tutto a regola d’arte. 42 LA REPUBBLICA VENERDI’ 5 SETTEMBRE 2003 8 SETTEMBRE 1943

L’ANNUNCIO I giornali danno la notizia IL DOCUMENTO dell’armistizio. Il maresciallo diede l’annuncio della firma parlando dai microfoni dell’Eiar cinque MARIO BORSA giorni dopo l’intesa di Cassibile, l’8 ACCUSA settembre del 1943 MUSSOLINI

L’8 settembre 1945 Mario Borsa, direttore del LA CONTROVERSIA/ INTERVISTA A GENNARO SASSO SULL’INTERPRETAZIONE DI QUEL GIORNO Corriere d’informazione, scrisse un editoriale intitolato Due anni fa. La posizione di Borsa era Roma MA LA PATRIA il sentimento nazionale. quella di tutto bbi subito la sensazione «Un vero paradosso: il regime l’azionismo: l’8 «Ed’un crollo. La tragedia si che più s’identificava nel concetto settembre, pur essendo materializzò davanti a eroico della patria è quello che poi un evento traumatico, casa mia, in questo giardino che l’ha uccisa. Quel che i revisionisti non era destinato a ora è nascosto dagli alberi». L’8 set- non colgono è la portata dirom- rappresentare una specie tembre di sessant’anni fa Gennaro pente del fascismo: le lacerazioni di peccato originale della Sasso — studioso insigne di forma- MORÌ COL FASCISMO furono così forti che ancora oggi ci Repubblica italiana. zione azionista, storico delle idee si divide. Poi, ai teorici della morte cresciuto tra Chabod, Croce e Ca- SIMONETTA FIORI della patria, vorrei domandare: sa- 8 SETTEMBRE logero — abitava nello stesso silen- rebbe stato meglio continuare a 1943… La data zioso villino, in cima all’Aventino, combattere al fianco della Germa- rimarrà storica dove oggi ci riceve. La finestra del- antifascista. Crebbi in un ambien- «Renzo De Felice prima, Ernesto nia nazista?». per molte ra- lo studio, tra libri antichi e legni in- te misto, rimanendo su posizioni Galli della Loggia dopo, hanno evo- L’8 settembre continua ad ave- gioni e anche tarsiati, è la stessa da cui poté assi- acritiche (anche se detestavo i sa- cato a proposito dell’8 settembre la re un contenuto simbolico forte. per la più spu- stere a uno spettacolo straziante, bati fascisti). Come assai mescola- morte della patria, ma mi sembra Se per De Felice fu “l’emblema del dorata fra le quasi epico. «I soldati italiani si de- to era il nostro quartiere». un’estensione impropria. Allora male italiano”, molti studiosi va- tante falsifica- nudavano, strappandosi di dosso Chi abitava allora sull’Aventi- morì lo Stato italiano con il quale il lorizzano i segni di riscatto pa- zioni storiche le divise. Qualcuno bussò alla no- no? fascismo s’era identificato, non la triottico. Massimo Mila parlò di Mussolini. stra porta per chiedere panni bor- «Potevi incontrare Telesio Inter- patria. Fu il funerale del regime e dell’8 settembre come «rivelazio- Egli, infatti, ha ghesi. Qui dietro, in via Marmora- landi, il temibile direttore de La di- della monarchia, non del senti- ne a se stesso di nuove possibilità scritto nella ta, i tedeschi puntavano i loro fuci- fesadella razza, mentre poco più in mento nazionale. L’ideale patriot- di vita». sua storia del li contro le donne in fila per il pane. là abitava la vedova di Giovanni tico significa l’appartenenza a una «Come vecchio azionista anche Tempo del ba- Con alcuni amici mi avvicinai a Amendola, Eva Khun, una signora comunità politica. Ma quando è per me l’8 settembre significò ri- stone e della Mussolini Porta San Paolo, vidi un gruppo di russa dalle vestaglie eccentriche e venuto meno questo sentimento volta. Ma non posso dimenticare la carota: «…La resistenti sparare contro i carri ar- dai lunghi bocchini liberty. Qui af- nazionale? L’8 settembre o molto disperazione dei nostri soldati». resa a discrezione del settembre mati nazisti. Avevo quindici anni, fianco viveva il presidente del Tri- prima?». Un nuovo senso comune, che 1943 è stata la più grande cata- soltanto da poco — dal 25 luglio — bunale speciale dello Stato; dall’al- In un saggio di qualche anno fa, rimbalza su giornali e Tv, enfatiz- strofe materiale e morale nei cominciavo a capire. Quelle gior- tra parte il prete modernista Ro- scritto per Liberal,lei ha già rispo- za la casualità della scelta, tra i due trenta secoli della nostra storia. nate di settembre, molo Murri. Al nu- sto: l’8 settembre la fronti opposti della Da quell’infausto mese le soffe- fredde e piovose, se- mero 5 di questa patria era già mor- guerra civile, con renze del popolo italiano sono in- gnarono definitiva- stessa strada abitava ta, uccisa dal fasci- l’effetto di omoge- dicibili e superano l’umano per mente la mia scelta, I soldati italiani il filosofo antifasci- smo. Sbaglia De Felice neizzare chi s’armò entrare nell’irreale. Mai un popo- ossia l’infedeltà al si denudavano‘‘ sta Guido Calogero, «Lo Stato italiano, nel collocare‘‘ contro i nazisti con lo salì più doloroso calvario». Tut- fascismo». mio futuro suocero. uscito fragile e mal- chi combatté per la to falso. Dalla prima all’ultima Che educazione La sua figura colpiva fermo dal Risorgi- causa delle Ss. parola. Le nostre sofferenze non politica aveva rice- davanti a casa mia l’immaginazione di mento, aveva già su- allora l’estinzione «Insistere sulla datano da “quell’infausto mese”: vuto? chiedendoci noi ragazzi: i capelli bito la catastrofe del sentimento buona fede dei ra- il nostro “doloroso calvario” lo «Nella mia fami- bianchi, nonostante della grande guerra. gazzi di Salò mi sem- dobbiamo non all’8 settembre glia erano rappre- vestiti borghesi la giovane età; e un Poi è arrivato il regi- nazionale bra un atto subdolo, 1943 ma al 10 giugno 1940; non al- sentate tutte le com- alone di diversità me fascista che ha come se si volesse l’armistizio che tentò, anzi di sal- ponenti. Mio padre, ,, per la sua opposizio- Pietro Badoglio spezzato il nesso tra ,, occultare il vero vare il salvabile, ma alla dichiara- un buon borghese ne al fascismo, ma nazione e libertà problema. E cioè zione di guerra - la guerra medita- — direttore centrale della Banca non ne sapevo granché». con i suoi comandi militari. E poi la proprio del Risorgimento. Nella che quello tra fascisti e antifascisti ta, auspicata, provocata da Mus- d’Italia — era politicamente poco Incredulità-stupore-gioia- fuga del Re, una cosa davvero igno- parte migliore della società civile, fu un conflitto insanabile, che oggi solini - che doveva gettarci, come significativo. Mia madre veniva da preoccupazione-smarrimento. In bile, e ancora l’Italia divisa in due, come ben avvertirono Benedetto la storiografia non può e non deve ci gettò, nel più nero degli abissi. una famiglia dissidente: il padre uno dei libri più belli sull’8 settem- un governo al Sud, controllato da- Croce e Gaetano Salvemini, il sen- ricomporre. È la politica la sede dei Le nostre sconfitte in Grecia, in era seguace di Nitti e il fratello, l’av- bre, Una guerra civile di Claudio gli Alleati, e un altro al Nord, succu- tire politico smise di coincidere riconoscimenti reciproci, non la Africa Orientale, in Libia sono vocato Werthmüller, un fervente Pavone, così viene restituita la se- be dei tedeschi…». con il sentimento patriottico. La storiografia». tutte venute prima dell’8 settem- quenza di emozioni di quella gior- Fu allora che morì la patria, se- patria cessò di essere tale quando a bre; la Sicilia fu vinta e invasa e oc- nata. condo la fortunata formula conia- incarnarla fu la dittatura». cupata prima dell’ 8 settembre. «Sì, in me prevalse il senso dello ta da Salvatore Satta, più tardi ri- L’esaltazione nazionalistica del sfascio: crollava lo Stato italiano presa in sede storiografica? fascismo ha finito per distruggere

ARRIVATO a Roma da Livorno mi IL MIO 8 settembre fu a Porto QUANDO ho sentito alla radio la IL MIO 8 settembre fu disperato. rifugiai a casa dello zio Masino. La Valtravaglia, sulla sponda del Lago notizia dell’armistizio ero con Allora la mia casa, al numero 7 del moglie, una Sforza, sapeva che nello Maggiore dove abitavo con i miei. Franco Venturi, che non era Lungotevere Mellini, era una base stesso palazzo c’era un ufficiale italiano Avevo 17 anni. Ricordo il grande ancora diventato il grande storico. del Cln a Roma. Lì avvenivano le che stava per partire per Scanno, in stordimento. S’intuiva che era una Non mi vergogno a dirlo, ma riunioni con gli altri del Comitato: Abruzzo, dove aveva una casa. Lì sarei giornata storica, di svolta, ma nello eravamo profondamente patrioti. Gianni Corbi, Mario Petrucciani, stato al sicuro per un po’ e avrei potuto stesso tempo nessuno capiva cosa La patria s’era dissolta con le Longo e Trombadori. Dopo tentare di passare le linee e unirmi agli sarebbe successo. Un giudizio storico? aggressioni fasciste e le sconfitte l’annuncio dell’armistizio alleati. L’8 settembre fu il giorno del tradimento, militari che ne erano derivate. Si piombarono a casa in cerca di armi. l’esempio della cialtronaggine della trattava di restituire all’Italia la Ma io da offrire avevo solo le poesie Carlo Azeglio nostra classe politica. capacità di pensare al suo futuro. patriottiche del Berchet. CIAMPI (da Il sentiero della Dario Vittorio Carlo libertà, Laterza) FO FOA LIZZANI VENERDI’ 5 SETTEMBRE 2003 LA REPUBBLICA 43 L’ITALIA E L’ARMISTIZIO

LA FIRMA In alto, la firma dell’armistizio avvenuta a Cassibile, nei IL DOCUMENTO pressi di Siracusa, il 3 settembre del 1943. A destra, vestito in borghese, è il generale Giuseppe I SERVIZI USA Castellano, che per conto degli italiani firmò l’atto di resa agli alleati GIUDICANO CASTELLANO

«L'UOMO che ha condotto i L’INEDITO/ PUBBLICHIAMO ALCUNI BRANI DAL DIARIO DEL GENERALE CASTELLANO negoziati con noi è di scarsa cultura e di dubbia moralità». Ecco quello che gli agenti se- greti americani scrivono nei lo- 27 agosto 1943 ro dossier sul generale che ha 25 luglio 1943 INCONTRAI GLI ALLEATI «Di ritorno a Roma…vengo ri- firmato l'armistizio. Il rapporto ccarezzo l’idea di liqui- cevuto dal capo del governo. Gli dell'Office of Strategic Services «Adare Mussolini. La riassumo i risultati della mia mis- dove è schedato Giuseppe Ca- condizione fonda- sione e gli leggo i termini dell’ar- stellano è datato 5 settembre mentale è quella di organizzare un mistizio. Ho la sensazione che Ba- ‘45 (numero A/60579, serie 108 colpo di stato e prepararsi al con- doglio sia un imbecille. Raffaele B, busta 57, fascicolo 472) ed è tempo a respingere l’eventuale Guariglia (il ministro degli Affari classificato «secret». Secondo reazione dei tedeschi. Acquarone IN SEGRETO A LISBONA esteri, ndr) obietta che non pos- gli agenti, «Castellano era se- (il duca ministro della Real Casa, siamo chiedere l’armistizio per- gretamente in combutta con il ndr) non è della stessa opinione. GIUSEPPE CASTELLANO ché i tedeschi ci farebbero a pez- prefetto di Roma Temistocle Afferma addirittura che non biso- zi….è evidente che Guariglia è ter- Testa, legato ai tedeschi. Men- gna parlarne, a meno che la deci- PUBBLICHIAMO alcuni brani dal me- dell'intelligence rappresenta un'Italia rorizzato…Ambrosio (capo dello tre conduce- sione non venga dal re in perso- moriale di Giuseppe Castellano, il gene- allo sbando «con un imbecille a capo del Stato maggiore dell’Esercito, ndr) va i negoziati na… rale che firma l'armistizio. Il diario è governo (Pietro Badoglio, ndr) e un vi- mi chiama per sapere se ho inten- dell'armisti- «Lo sbarco nemico in Sicilia stato acquisito all'epoca dai servizi se- gliacco (il ministro Raffaele Guariglia, zione di partire per la Sicilia, gli ri- zio, aveva un sconvolge l’opinione pubblica greti americani. Sono 88 pagine, con- ndr) a dirigere la diplomazia». Il docu- spondo che i patti devono essere unico obietti- italiana ma scuote ancor di più gli servate negli Archivi Nazionali del mento (n. 33854 del casellario dell'Oss, chiari… se le note di Guariglia vo: diventare uomini al potere, perché capisco- Maryland e oggi desecretate. Il resocon- serie 92, busta 621, fascicolo 5) è diviso avessero la minima possibilità di il plenipoten- no che è l’inizio della catastrofe. Si to che Castellano consegna agli agenti in tre parti. successo non avrei alcun proble- ziario italiano muovono solo per salvarsi…. ma a partire, in caso contrario per avere pie- «Acquarone continua ad affer- chiederò di rimettere i negoziati na libertà di mare che il re si è finalmente deci- nelle mani dei diplomatici che mettere in at- so. Intende mettere in atto il colpo mente all’oscuro della Algeri da poche ore per però, a mio parere, non potranno to importanti di stato il 25 luglio o al più tardi il nuova situazione. I tede- potermi incontrare, mi che fallire» operazioni fi- 26….Si accende la discussione su schi infatti si preparano ad salutano con un cenno 29 agosto 1943 nanziarie con come catturare Mussolini. Sugge- attaccarci». del capo, nessuno mi «Mi reco da Badoglio insieme ad Castellano la collabora- risco che il piano venga messo in 9 agosto 1943 stringe la mano. Ci se- Ambrosio…mi chiedono quale zione di Te- atto la mattina di lunedì 26 luglio al «Insisto sull’urgente biso- diamo, il generale procedura si debba applicare per sta». E ancora: «Castellano ha Quirinale, dopo l’udienza con il re. gno di stabilire un contatto Smith inizia a leggere comunicare agli Alleati che la rispo- ritardato lo sviluppo positivo Tutti sembrano terrorizzati… Le con gli Alleati…sostengo che un foglio con i termini sta non è né negativa né positiva, ri- della guerra, portando l'Italia al discussioni avvengono a bassa vo- dobbiamo fare il primo passo dell’armistizio…Vie- spondo che il mio accordo con disastro e causando un danno ce in un angolo della stanza, lonta- con i tedeschi senza ulteriori ne letto poi un secon- Smith prevede solo un sì o un no. incalcolabile agli Alleati». Ma ci ni dal telefono. Perché Senise (ex discussioni, gli Alleati inizie- do documento. Io re- Badoglio si leva il cappello e mi but- sono altri dossier che riguarda- capo della polizia, ndr) teme che le ranno ad aiutarci solo in segui- plico che i punti della ta fuori dicendo: ‘Queste cose ri- no il generale. Uno è del 10 di- conversazioni vengano ascoltate, to. Suggerisco anche che il go- discussione sono al- guardano solo il governo. Castella- cembre 1943 ed è firmato da sebbene la cornetta sia abbassata. verno Badoglio invii una lette- tri. Il generale Smith mi ri- no se ne deve andare’. Rimango di Vincent J. Scamporino, il capo Una scena piuttosto ridicola... Il ra al generale Eisenhower per sponde seccamente: ha ordini di sasso…Perché Badoglio ha perso le dell'intelligence americana in tempo passa e io vado da Angelo chiarire i nostri propositi. Mi offro Questi documenti tratti trasmettermi i due documenti e staffe? E’ un mistero, non vi è alcun Sicilia. Il documento (J/124, se- Cerica (comandante generale dei come latore della missiva». dagli archivi di College Park mi chiede di accettarli integral- barlume di lucidità in quella mente rie 108, busta 111) ) viene invia- Reali carabinieri, ndr) per dirgli di 10 agosto 1943 (Maryland) fanno parte di un mente e senza condizioni. Duran- malata. Pentitosi dello sfogo della to a Washington tre mesi dopo predisporre l’arresto di Mussolini: «Il re sostiene che occorre avvia- progetto di ricerca della te il viaggio di ritorno mi preoccu- mattina Badoglio sembra ora ben la firma di Cassibile. «Ha un 50 carabinieri a Villa Savoia e re i contatti con gli americani, ma scuola Grassi Privitera di po soprattutto di nascondere i do- disposto…il re invia Acquarone da cervello da bambino», scrive un’ambulanza per portarlo via at- non desidera che l’agente incarica- Partinico diretta da cumenti e di pensare a un buon Ambrosio per consegnargli la ri- Scamporino. «Castellano è al- traverso un’uscita secondaria». to porti con sé alcun documento». Giuseppe Casarrubea pretesto nel caso i tedeschi mi ar- sposta…c’è scritto che il governo di larmato dall'influenza britan- 31 luglio 1943 12-27 agosto 1943 restino… sir Campbell telegrafa al Sua Maestà il re d’Italia ha deciso di nica sul movimento separati- «È di estrema urgenza che un «Lascio Roma in treno con l’or- nimo è Raimondi….non ho alcun Comando dell’aviazione alleata denunciare il patto di Alleanza che sta siciliano. Ma ci tiene anche nostro ufficiale venga incaricato dine di raggiungere Lisbona e sta- documento che attesti l’ufficialità perché non bombardino il treno lega l’Italia alla Germania». a dire che gli uomini chiave del- di mettere al corrente gli angloa- bilire un contatto con l’ambascia- della mia missione. Giungo a Li- su cui viaggio… Gli Alleati non in- (A cura di Attilio Bolzoni e Tano la mafia sanno quello che fan- mericani, che sono completa- tore britannico. Il mio compito è sbona la sera del 16 agosto…il 19 a tendono umiliarci. La frase “resa Gullo) no. Il generale ha buone con- quello di illustrare l’attuale situa- casa di Campbell (l’ambasciatore incondizionata” è stata mutata in nessioni con la mafia. La sua è zione italiana ai governi inglese e britannico, ndr) incontro il gene- “termini dell’armistizio”. L’atteg- da generazioni una famiglia di americano e di capire le loro in- rale Smith che è il capo dello staff giamento alleato è ora favorevole alto rango in Sicilia». tenzioni militari….il mio pseudo- di Eisenhower. Sono arrivati da a noi e dobbiamo tenerne conto».

RICORDO la mia fuga in NON ho un ricordo preciso di QUANDO la radio dette la notizia «LA mia memoria dell’8 settembre Svizzera. Con me c’erano Strehler quella giornata, ma un primo dell’armistizio mi trovavo a 1943 si intreccia con la realtà e Livio Garzanti. Insieme a noi effetto visivo dell’8 settembre fu Sanremo. Gli altoparlanti la dell’esilio. L’8 settembre ero a New lasciava l’Italia anche il Savoia la massiccia apparizione dei diffusero per le strade. Ero con gli York. Ricordo benissimo la scena: cavalleria. In Svizzera ho vissuto tedeschi. Noi eravamo sfollati a amici di sempre, Italo Calvino, con la famiglia, là, davanti a una nell’Oberland bernese, a Murren, Como, la nostra casa di Milano Gianni Pigati, Maiga, Birone, radio. Una voce quasi dall’oltretomba e lì ho completato i miei studi in era stata bombardata. Ricordo Gianluigi Turco. A differenza di che però quel giorno ci avvicinava medicina, lontano da mia madre bene quell’estate del 1943. Fu quanto era avvenuto il 25 luglio, alla prospettiva del ritorno. L’8 che era rimasta in Valganna, allora che presi coscienza di che quel comunicato dell’8 settembre settembre fu l’inizio della fine ospite in casa di una zia. cos’era il fascismo. L’8 settembre ci gettò in uno stato d’animo di dell’esilio, l’inizio della speranza». mi spinse verso l’azione concreta. grande preoccupazione.

Dino Rossana Eugenio Tullia RISI ROSSANDA SCALFARI ZEVI 44 LA REPUBBLICA CULTURA VENERDI’ 5 SETTEMBRE 2003

UNA UNA ROMA CITTÀ TUTTI A PICCOLI IL GUERRA NAZIONE APERTA CASA MAESTRI MANDOLINO CIVILE ALLO È la nuova La regia è di Universitari DEL Il testo di SBANDO opera di Luigi piacentini CAPITANO Claudio È il titolo Robert Katz Comencini, decidono di CORELLI Pavone d’un celebre (Saggiatore) Alberto Sordi unirsi ai Il massacro (Bollati saggio di che ha usato interpreta il partigiani di Cefalonia Boringhieri) Elena Aga le carte degli sottotenente Di Daniele diretto da è ormai un Rossi (Il archivi Cia Innocenzi Lucchetti John Madden classico Mulino) (1960) (1998) (2001) I LIBRI I FILM

L’ESERCITO/ IL RUOLO DELLE FORZE ARMATE NEL SUD LIBERATO. UNO STUDIO DI CARLO VALLAURI

o sbarco in Calabria degli stri soldati che si riconoscevano LAlleati avvenne, dopo un nel re, nel governo Badoglio a furioso bombardamento QUELLE TRUPPE Brindisi e poi a Salerno, e in quel- aereo e navale, in una striscia di lo Bonomi a Roma nel 1944. spiagge prospicienti Punta Faro. Dunque: forze armate e il lo- Era il 3 settembre, cinquantatré ro patriottismo al servizio degli giorni dopo lo sbarco sulle coste ideali della Resistenza e del vero meridionali della Sicilia. Le due Stato italiano rappresentato azioni, militarmente simili, furo- (pur tra le polemiche antimonar- no politicamente diverse. In Sici- A LUNGO DIMENTICATE chiche dei partiti antifascisti e le lia i nemici, oltre i tedeschi, era- varie posizioni dei comunisti e vamo noi italiani. In Calabria, LUCIO VILLARI degli azionisti sull'esercito regio nelle stesse ore in cui i soldati del- "reazionario") dal re e poi dal fi- l'VIII armata britannica e della V glio luogotenente. È questa una armata americana, toccavano il fronte di guerra in Europa, non mento fondamentale di quell'e- chiave di lettura della storia di "continente", il generale Castel- fecero che accelerare la costitu- vento che si chiamò Resistenza. quei mesi che non può essere la- lano firmava a Cassibile l'armi- zione di un piccolo esercito mo- In altre parole, di questo evento sciata inutilizzata con il rischio di stizio: gli italiani erano vinti ma tivato anche politicamente con- che, al di là di schematizzazioni e alterare la verità storica della lot- dal 3 settembre cominciavano a tro l'invasore tedesco per il ri- interdizioni storiche durate ta di liberazione del biennio non essere nemici. Cinque gior- scatto della libertà e dell'indi- troppo a lungo, ha significato la 1943-45. ni dopo, con l'annuncio ufficiale pendenza dell'Italia. Fu un salto rinascita dell'Italia e l'alba della La fedeltà della Marina e la all'Eiar di via Asiago da parte del di qualità etico e politico delle nostra democrazia, furono a pa- partecipazione di reparti con maresciallo Badoglio, dell'avve- nostre forze armate e fu un ele- ri merito protagonisti anche i no- bandiera italiana in rischiose nuto armi- operazioni stizio, gli militari in italiani co- Campania, minciavano Abruzzo, a diventare Marche, La- amici. E in zio non so- quel mese no un og- di meravi- gettivo dato glie che fu il retorico, ma settembre un contri- 1943, men- buto sog- tre in una gettivo a parte della una nuova Puglia ri- Patria e a un prendeva senso nuo- forma e le- vo dell'ono- gittimità in- re militare. ternaziona- E questo le lo Stato contributo italiano (il Regno del Sud) Chur- Il generale Clark a colloquio A sinistra, soldati del 22esimo ha avuto, in quei mesi cruciali, chill annunciava ai Comuni, con il generale Dapino, fanteria Cremona. Sopra, un avallo politico e "culturale" d'accordo con il presidente Roo- del I raggruppamento militari italiani all’attacco di dall'attiva opera di Benedetto sevelt, che il governo del re Vitto- motorizzato Monte Lungo nel dicembre ’43 Croce e - bisogna ricordarlo e rio Emanuele III era elevato al riaffermarlo - della positiva con- rango di cobelligerante. Nel di- duzione strategica e tattica del scorso inedito di Badoglio che è primo ministro inglese. Il Chur- stato pubblicato su questo gior- chill, beffeggiato e insultato dal- nale il 25 luglio scorso, il termine la propaganda fascista fin dal cobelligeranza si definiva "diffi- 1940, fu in realtà lo statista che cile" da comprendere, ma il suo più si è impegnato, anche nei di- senso politico era invece chiaro e Anticipiamo un brano da momento all'altro i tedeschi battiti alla Camera dei Comuni, prezioso. Anche il Regno del Sud Il quaderno nero, un entreranno in azione per im- per indirizzare verso un liberali- avrebbe fornito truppe regolari libro di memorie di pedirci la ritirata e catturarci smo democratico il rinascente al gigantesco sforzo degli Alleati Giovanni Giovannini, ex tutto quanto può loro servire; Stato italiano. A questo conser- in lenta avanzata verso il Nord presidente della Fieg, da un momento all'altro pos- vatore e all'America rooseveltia- contro le armate germaniche. scritto con Cesare Protetti sono avere inizio regolari ope- na del New Deal deve molto il Se si scorrono le pagine fa- e di prossima razioni di guerra. Che cosa av- "settembre 1943" dell'Italia. mose del diario di Benedetto pubblicazione presso verrà di noi se ci daremo alla Queste pagine di storia vanno Croce (Quando l'Italia era taglia- Scheiwiller. Giovannini fuga ognuno per conto pro- dunque riaperte. Un avvio di am- ta in due) si vede che l'impulso era caporale della IV prio? (…) pio respiro è certamente l'im- morale e politico di molti ufficia- Armata e si trovava a Credevamo di trovare la cit- portante ricerca di Carlo Vallau- li dell'esercito fedele al re e al go- Cannes. tadina - sede del Comando di ri in un volume che è in questi verno di Brindisi di collaborare Corpo d'Armata e di diversi giorni in libreria. Il titolo è Solda- alla cacciata dei tedeschi si era pprendo la notizia in reparti di truppa - tutta sotto- ti. Le forze armate italiane dal- tradotto anche in progetti di re- Aun piccolo ristorante sopra; invece niente. Tutto l'armistizio alla Liberazione clutamento di giovani patrioti italiano. Chi me la co- calmo. (UTET, pagg. 492, euro 24,50). per formare un corpo di volonta- munica è Mugnai, il proprie- E' sera. Poca gente nelle Vallauri ha lavorato accurata- ri. Era un ricordo delle guerre del tario. Mugnai, il grande cranio strade. Ci dirigiamo svelti ver- mente intorno alla domanda Risorgimento, con la variante lucido, gli occhi un po' atoni, so l'Hotel Victoria, sede del «Perché solo recentemente, e che gli inglesi e gli americani pre- la mascella prominente. Il L’ESERCITO/ DAL DIARIO DI UN CAPORALE Comando. con decenni di ritardo, s'inizia a ferivano la partecipazione di prototipo dei fascisti all'este- Davanti a noi un carabinie- ricordare che tra i principali pro- truppe regolari meglio control- ro: nella sua mente fascismo e re lungo lungo cammina lem- tagonisti della lotta per la libera- labili. Italia si sono confusi in una LÌ PER LÌ PENSAMMO me lemme. Mentre lo sorpas- zione nazionale vi sono state le La liberazione di Mussolini e la cosa sola. (…) Ora nella sala siamo gli chiediamo per forze armate regolari italiane?». nascita poco dopo la metà di set- deserta e semibuia, sta attoni- scherzo: «Nulla di nuovo, og- L'indagine a tutto campo nasce tembre della Repubblica sociale to, appoggiato a una parete, gi?» E quello serio, serio: da una documentazione anche con Roma (formalmente) capi- un'espressione mista di stu- CHE NON FOSSE VERO «Niente». inedita sugli scenari politici, mi- tale, nonché le tragiche notizie pore e di dolore nello sguardo. Ci fermiamo di botto. Che la litari, psicologici di una storia di delle stragi di migliaia di soldati Non posso restare là: a me il GIOVANNI GIOVANNINI notizia sia falsa? Quante volte italiani che in momenti decisivi italiani a Cefalonia e nei luoghi cuore trabocca di gioia. Nelle si è sparsa senza alcun fonda- hanno difeso valori nei quali an- più disparati dello sterminato strade c'è una lieve, insolita mento questa voce negli ulti- cora oggi ci riconosciamo. animazione. Le nostre divise sto a Grasse. (…) Alla stazione sopra abbandonando tutto e mi giorni! «Ma l'armistizio...; attirano sguardi ora di simpa- di Cannes devo prendere l'au- tutti; e fra qualche ora essere non è vero...?». tia ora di derisione trionfante. tobus, prima tentazione: fra in Italia! Gruppetti di soldati «Ah, be’, sì - risponde - ma, Non vi presto troppa attenzio- pochi minuti deve passare la stanno esaminando lo stesso a parte quello...». ne. Devo arrivare ad ogni co- tradotta per Mentone. Saltar problema. Li dissuado: da un Voliamo via. Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Ezio Mauro

30905 Anno 28 - Numero 209  1,20 in Italia (con “L’ETERNAUTA”  6,10) venerdì 5 settembre 2003

SEDE: 00185 ROMA, Piazza Indipendenza 11/b, tel. 06/49821, Fax PREZZI DI VENDITA ALL’ESTERO: Austria  1,85; Belgio  1,85; Canada $ 1;  1,40); Regno Unito Lst. 1,30; Rep. Ceca Kc 56; Slovenia Sit. 280; Spagna 06/49822923. Spedizione abbonamento postale, articolo 2, comma 20/b, Danimarca Kr. 15; Egitto Pt. 700; Finlandia  2,00; Francia  1,85; Germania  1,20 (Canarie  1,40); Svezia Kr. 15; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,5 ALVOHXEBbahaajACRDEDXDEDJ legge 662/96 - Roma.  1,85; Grecia  1,60; Irlanda  2,00; Lussemburgo  1,85; Malta Cents 50; (con il Venerdì Fr. 2,80); Ungheria Ft. 300; U.S.A $ 1. Concessionaria INTERNET I 9 770390 107009 Monaco P.  1,85; Norvegia Kr. 16; Olanda  1,85; Portogallo  1,20 (Isole di pubblicità: A. MANZONI & C. Milano - via Nervesa 21, tel. 02/574941 www.repubblica.it A B Il presidente del Consiglio attacca anche opposizione e stampa: “Sono anomale”. Il Parlamento europeo: troppo potere mediatico nelle mani di un uomo solo Ciampi sconfessa Berlusconi Il premier: i giudici sono matti. Il Quirinale: hanno la fiducia degli italiani MAGGIORANZA IL RETROSCENA DIARIO RIBELLISTA E il Colle L’armistizio con gli Alleati cambiò strategia Quell’otto EZIO MAURO NFINE, la parvenza di normalità istituzio- MASSIMO GIANNINI Inale che circondava il governo Berlusconi si settembre è rotta. Era una finzione, praticata dall’esta- ERLUSCONI? La stagione della blishment del nostro Paese per carità di patria, «B“moral suasion” è finita...». per pavidità, per attrazione verso la forza dei «Ciampi? Adesso non mi fido nella nostra vincitori, come accade sempre in Italia: ma an- più...». In queste due frasi, la prima del pre- che, per alcuni, con la speranza di convertire un sidente della Repubblica, la seconda del premier pienamente legittimo, ma totalmente presidente del Consiglio, è racchiusa la cri- estraneo al senso dello Stato, ad una cultura si istituzionale che travaglia la legislatura. storia istituzionale, attraverso una pedagogia repub- Latente da qualche mese, da ieri è divenu- blicana. ta lampante. L’intervista del Cavaliere allo Ieri ha confermato che la Spectator segna un punto di non ritorno. sua anomalia rispetto ad una moderna demo- Recide un rapporto già logoro tra le due più crazia, basata sul rispetto delle regole e sulla di- Berlusconi e Ciampi ALLE PAGINE 2, 3 e 4 alte cariche della Repubblica. Riaccende la visione dei poteri, è insopprimibile. E a certifi- guerra infinita tra i poteri dello Stato: l’ese- carlo è stato il capo dello Stato, in una divarica- Intervista all’amministratore delegato che su Leach dice: “Per noi è ancora un’opportunità” cutivo che delegittima il giudiziario. Svili- zione clamorosa e drammatica per la nostra sce i valori e gli equilibri costituzionali. Repubblica. Ciampi ha dovuto zittire e correg- Riapre una ferita profonda sulla carne viva gere il premier per salvare lo Stato di diritto, col- Morchio: “La Fiat è sotto controllo” della democrazia. Ciampi, stavolta, non ha pito al cuore dall’attacco frontale di Berlusconi esitato: «Se arriva una smentita convin- alla magistratura, un attacco insultante, volga- cente, bene. In caso contrario, parlo...». re, di aperta e totale delegittimazione. SALVATORE TROPEA A PAGINA 29 SEGUE A PAGINA 3 Ma il Presidente del Consiglio ha attaccato frontalmente anche due altri pilastri di una de- mocrazia sostanziale, la libera informazione (citando Repubblica, ossessione sua e dei suoi Bocciato il progetto di risoluzione all’Onu. Il premier Anp: niente forza contro Hamas dipendenti) e l’opposizione parlamentare di Badoglio legge l’armistizio sinistra. Nessun contropotere è previsto, nes- DA PAGINA 41 A PAGINA 44 sun bilanciamento è contemplato, nessuna idea diversa dell’Italia è ammessa nella sgan- gherata e spaventata cultura del potere berlu- sconiana.È un ribellismo della maggioranza Chirac e Schroeder, no a Bush inedito in Occidente, una concezione tecnica- COSÌ DIVENNI mente rivoluzionaria dove conta solo il nume- ro e la vittoria elettorale porta non alla conqui- Nuovo strappo sull’Iraq. Abu Mazen si piega ad Arafat PARTIGIANO sta del governo, bensì alla presa del potere: do- ve “i più hanno sempre ragione non perché GIORGIO BOCCA hanno la verità, ma perché hanno la forza”. So- prattutto, è una riduzione della funzione poli- L’INCONTRO WASHINGTON –Nuovo strappo HE cosa si ricorda tica al puro leaderismo populistico, estraneo e di Chirac e Schroeder che ieri, Cdelle giornate de- dunque ostile alla cultura istituzionale del no- nel vertice franco-tedesco di cisive come l’otto stro Paese e di ogni democrazia liberale. A colloquio con il ministro che difende Dresda, hanno bocciato la bozza settembre del ’43? Subi- Ecco perché questa volta non hanno funzio- il “bonus” per gli istituti privati di risoluzione americana sull’I- to il tempo: il cielo az- nato le solite smentite, la consuetudine ipocri- raq. «È molto insufficiente», zurro di un autunno tie- ta di colpire e poi correggere, il ricorso al reper- hanno detto i due leader all’uni- pido, poi le cose minime torio della pseudoironia berlusconiana. Per il La Moratti: sono. Mancano, secondo il pre- della quotidianità, il ri- premier, la rottura istituzionale è un metodo, la sidente francese, due obiettivi sveglio, la colazione, co- “rivoluzione” berlusconiana un obiettivo, il ri- essenziali: «La prospettiva di me eri vestito? In divisa bellismo maggioritario addirittura una forma più finanziamenti cessione della sovranità agli ira- da sottotenente del 2° al- politica, inedita e pericolosissima per il Paese. cheni e il comando delle opera- pini? Sì certo, avevi giu- Per queste ragioni Ciampi è dovuto interve- zioni all’Onu». Il governo britan- rato fedeltà al re impera- nire immediatamente: perché stanno saltando per la scuola nico, invece, si prepara ad accre- tore solo due giorni pri- le regole del sistema, dopo che ambiguamente scere il suo contingente in Iraq di ma, nella caserma di Cu- s’è cercato d’intimidire l’arbitro. Ma se così è, cinquemila soldati. Svolta a Ra- neo. Chi c’era in casa? con Ciampi sono chiamati inevitabilmente in altrimenti mallah nella riunione del Parla- Tua madre, tua sorella, causa gli altri vertici dello Stato, che troppo mento palestinese: il premier tua nonna Maria, la ca- spesso trovano facile riparo nel modernissimo Abu Mazen ha ceduto ad Arafat e meriera Bice che arriva- “terzismo” e nelle sue ambiguità di comodo. Le non ha senso restare ha escluso di poter usare la forza va il mattino presto con autorità imparziali non devono schierarsi, mai. contro gli estremisti di Hamas. il pane ancora caldo di Ma se in causa è la qualità della democrazia, CAPRILE, FLORES D’ARCAIS forno. non possono sottrarsi. Salvo tradire il loro alto GIULIO ANSELMI A PAGINA 11 Letizia Moratti FRANCESCHINI e TARQUINI SEGUE A PAGINA 41 ruolo. ALLE PAGINE 12 e 13 Il figlio Giovanni parla dell’opera di Bellocchio. A Venezia il regista riapre la polemica sulla trattativa: bisognava salvare quella vita Moro: “Mio padre in quel film 25 anni dopo”

CON REPUBBLICA CONCITA DE GREGORIO ICE che non vuol dire se suo padre fosse QUANDO IL CINEMA Enciclopedia, lunedì Ddavvero così, «perché nessuno può farlo e poi io non lo so, ci stavo troppo vicino». Di- il secondo volume ce che non importa, comunque, questa faccenda RISCOPRE LA MEMORIA della somiglianza: «Sono dettagli. Questo film ha il merito della distanza, e il pregio di non voler es- CURZIO MALTESE Il 2° volume sere fedele alla realtà di quella vicenda». “Quella a richiesta vicenda” sono i 55 giorni: il sequestro, l’omicidio. EL bellissimo film di Bellocchio sul rapimento a soli 12,90 «Lasciamo perdere lo spessore biografico, non di , presentato a Venezia e da oggi nei euro in più, N conta. È la figura di un padre, quella che emerge. cinema, non c’è nulla di quello che ci s’aspetta. in vendita Non solo del mio. Un padre per l’Italia: un uomo Non una sola relazione fra le miriadi che ogni anno, da da lunedì. che ispirava e dava fiducia. Sicuro, pacato, auto- 25 anni, complicano il più denso mistero della nostra Il primo revole. È finito tutto allora. Da quel momento ci storia recente, né un accenno al ruolo della Cia o del volume è in ristampa, trasciniamo dietro un fantasma. È stato come l’8 Kgb o della P2. Non c’è traccia del definitivo giudizio prenotatelo settembre. Tutti si ricordano dov’erano il 16 mar- morale o politico d’una generazione ribelle sulla tra- in edicola zo, il giorno in cui è scomparso dalle nostre vite». gedia che ha sepolto le speranze nate attorno al ’68, né SEGUE A PAGINA 15 tantomeno il colpo di spugna invocato da molti. SERVIZI ALLE PAGINE 14 e 15 SEGUE A PAGINA 17